Capitolo Tre
- Ambientarsi (Parte 1)
Erano le sette
di mattina e molti studenti si dirigevano in
Sala Grande per la colazione. Hiccup era concentrato sul percorso da
seguire
per arrivare lì.
Hogwarts era
pieno di scalinate, che giocavano brutti
scherzi, moltissime sale, stanze, sgabuzzini e porte che non si
aprivano.
Alcuni ragazzi
lo fissavano e bisbigliavano tra loro. “Cosa
c’è di tanto interessante da parlare di me?” si chiedeva Hiccup,
irritato da
tali comportamenti. Dopo la lettera ricevuta da suo padre, voleva solo
rilassarsi e non pensarci.
Scrutava di
tanto in tanto le lezioni scritte sulla pergamena
ricevuta quella mattina, deluso di avere Cura delle Creature Magiche
soltanto
due volte al mese, se capitava ovviamente. Infatti gli alunni del
primo,
secondo e terzo anno avrebbero tenuto lezioni di Divinazione,
Babbanologia,
Aritmanzia e Cura delle Creature Magiche per avere almeno una
conoscenza
basilare su di esse.
Entrando in Sala
notò Merida al tavolo, intenta a servirsi
abbondanti porzioni di frittelle. Gli sembrava che non mangiasse da
giorni.
Si avvicinò al
tavolo dei Grifondoro - Buongiorno Merida! -
esclamò l’amico sollevato di poter parlare finalmente con lei.
- Ehi Hiccup!
Buongiorno - rispose la rossa masticando ancora
il cibo.
- Come va questo
primo giorno? - sedendosi accanto a lei,
nonostante quello non fosse il tavolo della sua casata.
- Con queste
frittelle, va mooolto bene! - sorridendo mostrava
pezzi di frittelle, con l’equivalente di una risata da Hiccup, - Tu
piuttosto,
sembra non hai chiuso occhio.. - preoccupata chiese l’amica, notando lo
sguardo
stanco.
- Mio padre ha
saputo che sono un Tassorosso, non riesce a
capire che sono completamente diverso da lui -
spiegò il ragazzo, e poi alzandosi disse - “Scusami
cameriera, devi avermi servito il
marmocchio sbagliato..” - iniziò ad imitare la voce del padre
- “..avevo ordinato un bambino extra-large,
con braccia di toro, fegato extra e gloria per contorno, questo
invece.. questo
è una lisca di pesce parlante!” - Merida non poté fare a meno
di trattenere
le risate, era così buffo quando lo imitava.
- Dai Hic, dagli
tempo per abituarsi - lo confortò Merida,
conosceva Stoick, l’unica cosa che potesse fare era il tempo.
- Facile a
dirsi, mi guarda sempre con quello sguardo deluso
e torvo - si sedette di nuovo, e si massaggiò le tempie - piuttosto..
strano
sentirlo dire da te - si rivolse all’amica, essendo nella sua stessa
situazione.
- Tuo padre è
diverso rispetto a mia madre, è ostinata a
farmi diventare “un elegante strega..” - alzando il mento, imitando a
sua volta
l’atteggiamento di sua madre.
- E io un
cacciatore di draghi - cercando, invano, di
mostrare uno sguardo minaccioso.
Si lanciarono
occhiate complici, e scoppiarono in una
fragorosa risata, molti Grifondoro li osservavano, chi infastidito a
prima
mattina e chi invece curioso di tale divertimento.
- Ecco prendi
una frittella! - la rossa mise la frittella
davanti al naso del ragazzo.
- Il potere
delle frittelle - esclamò Hiccup per poi prendere
la forchetta della rossa, ne mangiò una intera con lo sguardo
dell’amica
divertito.
- Cosa succede
di tanto divertente? - dietro di loro un
ragazzo stava addentando un biscotto di zucca, osservando i due amici.
- Nulla che ti
interessi, Frost - concluse Merida, con fare
antipatico, incrociando le braccia.
- Come vuole,
principessa - gli fece un inchino con un
sorriso malizioso.
- Non chiamarmi
principessa! - esclamò cominciando a
diventare più rossa dei suoi capelli, odiava essere chiamata così.
- Ragazzi, anche
di prima mattina dovete litigare? - chiese
Hic, notando sguardi indiscreti verso di loro.
-
Okay, okay.. allora
abbiamo due giorni liberi prima che comincino le lezioni, che ne dite
di
un’avventura? - propose la rossa agli amici, aspettava da tanto questo
momento.
- Mmh.. di che
tipo? - chiese Jack, incuriosito.
- Prima di
tutto.. dov’è Rapunzel? - disse agli amici, non si
era vista questa mattina, probabilmente aveva saltato la colazione, ed
era
rimasta nella sala comune dei Corvonero.
- Su andiamo a
cercarla
- concluse Hic dirigendosi verso l’uscita insieme agli
amici,
dividendoli di tanto in tanto, non perdevano occasione di infastidirsi
a
vicenda.
***
Quella mattina
Rapunzel, appena svegliata, si vestì di tutta
fretta, legando i capelli in una lunga treccia, “Almeno non ci si
impiglia più
nessuno!” pensò tra sé la ragazza.
Aveva ricevuto
la pergamena contenente l’orario delle lezioni,
e si apprestò ad arrivare in Sala Grande per la colazione.
Se non fosse che
non si ricordava dove si trovava. Aveva
girato per tutto il piano, ma niente.
Si trovò un
enorme portone davanti, incuriosita e speranzosa
di trovare la Sala, lo aprì. Una grande stanza piena di libri
padroneggiava. Ok
non era ciò che cercava ma l’effetto era quello.
Curiosò ogni
scaffale presente, alla ricerca di qualche libro
interessante.
Si soffermò su
uno scaffale, era molto in alto e non potendo
raggiungerlo prese una sedia e ci salì sopra, cercando di fare il
minimo
rumore.
Dietro
alcuni libri,
nascosto su un vecchio telo malconcio, un grosso tomo polveroso
sembrava
chiamarla.
- Il
Libro del Destino -
sussurrò la bionda, leggendo il titolo sulla rilegatura. Appena lo
prese, notò
quanto fosse pesante.
Perse
l’equilibrio, si ritrovò sul pavimento, con il libro
sul torace, incapace di muoversi.
- Serve una
mano? - una ragazzo alto, si mise accanto a lei,
non potendo fare a meno di sorriderle, per quanto fosse buffa la
ragazza.
- Ehm.. S-si,
g-grazie - non volendo incrociare lo sguardo
del ragazzo per l’imbarazzo.
Le tolse il tomo
di dosso, e l’aiutò ad alzarsi. Era un
Serpeverde, notò Rapunzel dalla divisa che indossava.
- Piacere, sono
Flynn - si presentò il ragazzo, le sorrise
guardando le gote della ragazza farsi rosse.
- R-Rapunzel -
si mise una ciocca di capelli dietro
l’orecchio, sfuggita dalla treccia, ormai arruffata.
- Allora è vero
che voi Corvi amate leggere di tutto -
scherzò il ragazzo, e sistemandole un ciuffo ribelle. Facendo andare in
iperventilazione la bionda, che emise una risatina da ebete. Per poi
darsi una
manata per tutte le figuracce che le stavano accadendo, “Complimenti
Rapunzel,
continua così!”.
- Bene, meglio
che vada, non vorrei disturbarti, ci si vede!
- le fece l’occhiolino e si diresse verso l’uscita.
Rapunzel era
immobile, non rendendosi ancora conto di quanto
fosse successo, poi si ricordò del libro.
Lo prese e ci
soffiò sopra, una grande nube di polvere la
circondò facendola emettere diversi starnuti ripetutamente. Quando la
nube si
dileguò nell’aria vide delle rilegature sulla copertina molto antiche e
un
grosso lucchetto teneva saldi entrambi i lati.
- Alohomora! -
disse con la bacchetta in pugno, ma non
accadde nulla, solo un leggero sbuffo dal libro.
Lo rigirava tra
le mani, in cerca di qualche indizio per
aprirlo, esaminava ogni angolo..
- Biondina! -
una voce la fece sobbalzare. Si girò di scatto,
colpendo lo stomaco del ragazzo che l’aveva appena chiamata.
***
- Allora dove
pensate che possa essere? - chiese Merida agli
amici, mentre girovagavano nei corridoi.
- Non ne ho
idea.. - Jack si appoggiò al muro stanco, avendo
girato per due piani interni, ma di lei nessuna traccia.
- Ehi Mavis, sai
dove è finita Rapunzel? - chiese Hic alla
mezza vampira, essendo una Corvonero doveva saperlo.
- In effetti no,
dovevamo vederci a colazione ma non si è
vista - gli disse confusa.
- Va bene,
grazie lo stesso - la ringraziò e proseguirono lungo
i corridoi, dove poteva essere andata?
- Allora i
Corvonero che fanno di solito? - chiese Jack agli
amici, iniziando a pensare anch’egli.
- Beh i
Corvonero amano stud… ma certo! Perché non ci ho
pensato prima! - esclamò Hiccup - Seguitemi! - dirigendosi di fretta
verso le
scale.
- Hic lo vuoi
dire anche a noi? - dissero all’unisono i due,
stando al passo dell’amico che correva velocemente.
- In Biblioteca!
- quasi urlò, mentre aspettava che le scale
cambiavano direzione.
- E come fai a
sapere che si trova qui la Biblioteca? -
chiese curiosa Merida, era il loro primo giorno, come faceva a saperlo.
- Beh.. diciamo
che ho avuto modo di scoprirlo.. la.. scorsa
notte.. - disse evasivo Hic, le mani iniziavano a sudargli, e notò lo
sguardo
di Merida indagatore, e quello divertito di Jack.
- Non riuscivo a
dormire, e.. ho curiosato per il castello..
- disse infine, e vide l’amica che iniziò a ridere.
- Hic non
credevo che trasgredissi le regole - divertita
punzecchiò Hic - Stanotte allora preparati - propose l’amica, avendo
un’opportunità
per iniziare le avventure notturne con l’amico, avendo sperato che
succedesse,
come fece Harry nei suoi primi anni di scuola.
Hic si maledì,
adesso non avrebbe più dormito per tutto il
semestre.
- Contate pure
su di me stanotte - disse Jack, poi si rivolse
a Hic - allora non sei tanto noioso come credevo - scherzò, poi si
incamminò
per le scale.
- Ehm grazie..
credo - gli rispose, non capendo se doveva
essere felice o irritato da quella affermazione, ma lasciò perdere,
seguendo
gli amici.
Proseguirono
lungo il corridoio, poi un ragazzo uscì dal
grosso portone che padroneggiava la parete, aveva un grande sorriso sul
volto,
e notando i tre ragazzi si rivolse poi a Jack - Novellino, sei amico di
una
Grifondoro e un Tassorosso? - e proseguì sghignazzando per il corridoio.
Jack era
abbastanza irritato, aveva i pugni serrati, e la
temperatura nel corridoio sembrava scesa tantissimo. Il suo respiro era
rallentato e si notava nell’aria. Hiccup e Merida non sapevano da dove
proveniva quell’improvviso gelo, era pungente ed intenso che si
infilava sotto
la pelle come scaglie. I due strofinavano velocemente le mani per
riscaldare
notando poi l’indifferenza di Jack verso quella temperatura.
- Lascialo
perdere, uomo di ghiaccio - disse Merida stranita da
come sopportava il freddo l’amico.
- Già.. Ma non
senti questo freddo? - chiese Hic incuriosito
da ciò.
- Cosa?..
Ragazzi la temperatura è nella norma - esclamò
Jack, sembrava non rendersi conto di quanto appena accaduto.
Hic e Merida si
lanciarono sguardi confusi poi entrarono
nella biblioteca e videro l’amica con un grosso libro in mano.
Jack le si
avvicinò ed esclamò - Biondina! - ma si ritrovò il
grosso libro sullo stomaco, così cadde per terra.
- Grande
Rapunzel! Mi stupisci ogni volta! - entusiasta la
rossa si avvicinò all’amica, che al contrario era preoccupata e allo
stesso
tempo imbarazzata.
- Guarda, me ne
stupisco anch’io - disse Rapunzel all’amica,
e aiutò Jack a rialzarsi, spostando il tomo con tutta la forza che
aveva.
- La prossima
volta porto un casco, non si sa mai cosa può
succedere - esclamò il ragazzo ridendo, ma notando invece lo sguardo
scomodo
della bionda - Scherzo ovviamente - e le sorrise.
- Allora Punzie,
come mai non sei scesa a fare colazione? -
chiese Merida, sistemandosi in una sedia.
- Beh, mi ero
persa, ho girovagato dappertutto ma non trovavo
la Sala Grande, e sono finita qui.. ah ragazzi, dovete assolutamente
vedere
questo libro - prese il tomo, e lo sistemo sul tavolo, stanca.
- Che tipo di
libro è? - chiese Hiccup avvicinandosi alla
bionda.
- E’ questo il
punto.. non lo so - rispose, ricontrollando
ancora.
- Il
Libro del Destino,
strano titolo.. non sarà un libro di favole? - alluse Jack, curiosando.
- Ci ho pensato
anch’io, ma perché chiuderlo con un
lucchetto..? - Rapunzel si diresse verso lo scaffale dove aveva trovato
il
tomo, in cerca di indizi.
- Ora capisco
perché non sei un Corvonero.. - disse la rossa riferendosi
a Jack con fare antipatico, rimediandosi un occhiataccia da
quest’ultimo - Non
c’è la bibliotecaria? - poi chiese Merida, andando a cercarla.
- No, c’ero solo
io, e un altro ragazzo - disse la bionda continuando
a curiosare.
- E’ abbastanza
strano.. - concluse Merida - dovremmo
portarlo con noi! - propose agli altri.
- Faremo a
turni, ci state? - disse Hic, prendendo il tomo,
con sforzo.
- D’accordo -
dissero all’unisono gli amici.
Merida si
ricordò soltanto ora che aveva un appuntamento con
Kim, il prefetto, per parlare del Quidditch.
- Ragazzi, ci
vediamo dopo, devo andare! - correndo si
diresse a tutta fretta verso l’uscita.
- Strana la
rossa, sembra un riccio bagnato quando si
arrabbia - esclamò jack, facendo ridere tutti gli altri.
- Meglio che non
ti sente! - disse ridendo Hic, conoscendo la
reazione dell’amica.
- Ma dove è
andata? - chiese poi Jack, curioso.
- Quidditch, uno
sport famoso qui a Hogwarts - disse Hic,
prendendo posto su una sedia e ispezionando il libro.
- Quidditch eh?
Sembra interessante.. Ragazzi, vado anch’io
ci si vede più tardi - e con ciò se ne andò anche lui, lasciando Hiccup
e
Rapunzel nelle ricerche.
***
Jack si diresse
verso il pian terreno, dopo aver chiesto indicazioni
verso il campo di Quidditch.
Urtò
accidentalmente una ragazza, aveva lunghi capelli biondo
platino raccolti in una treccia.
- Ahia! -
esclamò la ragazza, massaggiandosi la testa.
- Scusa, non
guardavo dove andavo, comunque piacere Jack - si
presentò sorridendole, e tirandosi i capelli all’indietro.
- Piacere, Elsa
- all’inizio un po’ diffidente, ma, poi gli
ricambiò il sorriso.
Restarono a
guardarsi per un paio di minuti, sorridendo,
quando Jack si ricordò dove stesse andando.
- Io.. vado.. a
dopo! - disse sorridendole maliziosamente,
per poi tornare sui suoi passi.
Arrivato al
campo nota un grosso cespuglio rosso muoversi.
- Ehi,
principessa! - esclamò, adorava farla arrabbiare.
Merida irritata
si voltò verso Jack, serrando i pugni.
- TI HO DETTO DI
NON CHIAMARMI COSI’! - urlò adirata la
rossa, con il volto paonazzo di rabbia.
- Hai ragione
sei troppo aggressiva per poterlo essere! -
disse ridendo, vedendo il volto diventare ancora più rosso.
Gli arrivò un
pugno in testa, e Merida incavolata, si diresse
verso il prefetto Grifondoro, lasciando Jack che si massaggiava il capo
dolorante.
- Non è per
niente una principessa - disse tra sé il ragazzo,
sorridendo.
Andò verso il prefetto
della propria casata, scrutando Merida lanciargli sguardi assassini.
Già, si
divertiva troppo ad infastidirla.
Inoltre notò che
anche Hans era infastidito dalla presenza
dei Grifondoro.
- Odio
nell’aria? - chiese divertito al prefetto,
guadagnandosi occhiatacce da parte sua.
Alzò le mani da
fare da innocente, e chiese ad un suo
compagno cosa succedesse.
- Hanno occupato
il campo prenotato noi - rispose irritato
anche lui dai Grifoni.
“Ma in che
casata sono finito!” si chiese, e poi disse - Ma
perché invece di stare qui ad osservali con sguardo torvo, non fate
qualcosa? -
domandò agli altri, vedendoli irritati e infastiditi.
Il prefetto si
voltò verso Jack, e con un sorrisino disse -
Hai ragione, bene Jack, vediamo di che pasta sei fatto - e lo spinse
verso i
Grifondoro.
“Vigliacchi!” si
disse Jack, proseguendo verso gli altri
studenti, si parò davanti al prefetto Grifone.
- Sentite
Grifoni, noi Serpeverde abbiamo prenotato prima il
campo, quindi potete anche girarvi e tornare al castello - rispose con
il
solito sorriso da sbruffone.
- Dì al tuo caro
prefetto, che venisse lui a parlare di
persona e non a mandare un messaggero - rispose Kim irritata.
- Ehi calma, Carotina!
Ti sto solo dicendo la realtà dei fatti - i Serpeverde si avvicinarono
sostenendo Jack, molti Grifoni si stavano scaldando, iniziava la rissa!
Alcuni ragazzi
si stavano picchiando, era molto evidente
l’odio che c’era tra le due casate.
- E’ COLPA TUA
FROST! - urlò la rossa a Jack, che guardava la
sua opera.
-Non è colpa mia
se vi scaldate in fretta, principessa -
sorrise alla sua battuta, Merida era rossa di rabbia, i suoi capelli
sembravano
prendere vita. Stava per tirargli una sberla quando entrambi notarono
qualcosa
brillare lontano dal campo.
Incuriositi si
avviarono verso quella luce, era un piccolo
medaglione, consumato e malandato. Merida stava per prenderlo, ma esso
scivolò
lontano da lei.
I ragazzi si
guardavano straniti, stavolta Jack cercò di
prenderlo con successo.
Aveva delle
strane scritte su di esso, sembrava fosse una
lingua antica.
- Strano si
faccia prendere da te.. - disse infastidita
Merida, notò le scritte e si ricordò il libro - Jack, ma non sono le
stesse
scritte di quel libro? - chiese al ragazzo.
- Si.. credo -
mettendolo in tasca - Dobbiamo portarlo agli
altri! - esclamò, e si diressero verso il castello, lasciandosi alle
spalle, la
rissa ancora in corso.
(A.A)
Bentornati! Che
ne pensate di come sta procedendo la storia?
Il vostro personaggio preferito?
Okay! Basta con
le domande :D
Ci sono delle
novità in questo capitolo, Il misterioso libro
e lo strano medaglione..
E’ ancora
l’inizio di tutto!
Come al solito,
una vostra recensione sarà gradita, almeno so
cosa pensate di questa FanFiction. ;)
Un saluto, alla prossima!
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