saga della Stella del Nord

di stardust94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Target 0 ***
Capitolo 2: *** Target 1 ***
Capitolo 3: *** Target 2 ***



Capitolo 1
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 la Stella del Nord (prologo)


Corex era seduto su un altalena nel parco, e guardava con aria spenta un gruppo di bambini italiani che giocavano con il pallone. Urlando e ridendo in quella strana lingua che era L'italiano mischiato al dialetto fiorentino.
Hime era al suo fianco e tentava di consolare il suo boss che da quando era morta Yori sembrava giù di morale.
-Boss dai non te la prendere - la guardiana della neve gli sorrise dolce mentre Corex si lasciava sfuggire un sospiro.
-Ti ricordi il nostro primo incontro boss? - Hime lo svegliò dal suo torpore con quella domanda che gli strappò un sorriso.
-Si me lo ricordo. Eri convinta che mio fratello Joel fosse "Corex" e invece quando ti sei trovata me di fronte sei rimasta sconcertata -
-Si pensavo davvero che Joel fosse te, poi quando è morto è stato un colpo - affermò la ragazza.
-Joel è stato ucciso dalla famiglia Stella del Nord quando siamo arrivati noi eri sotto shock e coperta di sangue. - disse Corex
-Infatti non ricordo molto - Hime sorrise appena
Corex
Era una notte abbastanza fredda e io ero preoccupato per Joel. Non era ancora tornato e decisi di andare a cercarlo avevo una pessima sensazione.
Uscii sotto la pioggia. Sentii uno sparo e corsi in quella direzione.
Corsi verso quel punto con il cuore in gola e lo vidi
Mio fratello Joel era a terra in una pozza di sangue, inginocchiata davanti a lui c'era una ragazza coperta di sangue sotto shock.
-No Corex- la ragazza scuoteva la testa e piangeva.
Corex? Ma Corex ero io
-Joel!- corsi verso di loro e la ragazza mi guardò in modo strano.
-Chi sei?- mi chiese lei ancora sotto shock
-Io sono Corex Licaone- risposi diretto mentre lei scuoteva la testa.
-Impossibile Corex è lui- disse lei indicando Joel a terra. Io scossi la testa sincero.
-Lui è mio fratello Joel-
La ragazza aveva capelli e occhi chiari, pelle candida e soltanto lo scarlatto del sangue dava uno strano effetto. Aveva uno sguardo puro e innocente, anche se velato dalla paura. Mi faceva venire voglia di abbracciarla.
-Sono Himeko Ogawa- si presentò lei indicandosi
-Corex Licaone, Ottavo boss dei Licaone- dissi di nuovo guardandola Lei mi fissò per poi scoppiare ancora a piangere.
-Lui voleva proteggere me e adesso è morto- dichiarò lei continuando a singhiozzare. Io l'abbracciai forte mentre lei non smetteva di piangere.
-Chi l'ha ucciso?- domandai mentre le accarezzavo i capelli chiari.
-N-non lo so - rispose la ragazza tra i singhiozzi-perdonami- disse poi tremando.
-Calmati tu non c'entri- dissi io stringendola forte. Lei si calmò un attimo ma era ancora sconvolta,potevo sentire il sangue avvolgere ogni cosa,anche quella ragazza.
- Padrone abbiamo trovato l'arma del delitto - disse una voce alle mie spalle,quando mi voltai fui contento di vedere a chi apparteneva.
Era un giovane,la pelle era tendente al color oliva,gli occhi. che in quel momento scorrevano,da me alla ragazza erano marrone intenso,molto caldi e gentili.
I capelli,una massa scomposta color cenere,molto lunghi,un ciuffo che arrivava fino al mento era nero. Indossava una lunga tunica,come quella di un prete,solo che aveva il pelo,pesanti scarponi calzavano i suoi piedi e una sacca si poteva notare a tracolla. Sopra aveva una giacca pesante con l'emblema dei Licaone,un lupo che ulula ad una luna scarlatta.
- Joseph - dissi mordendomi appena il labbro inferiore.
Il mio guardiano annuì mostrando la sua arma,era un incrocio tra una balestra,di colore argento chiaro e una pistola,la parte dove venivano sparati i proiettili era visibile solo quando Joseph inseriva la sua fiamma di attributo Neve-pioggia.
Tutti i miei guardiani avevano due fiamme lui era il mio braccio-destro. Per cui lasciavo che a volte prendesse le decisioni da solo.
Jo,come ero solito chiamarlo si avvicinò. Poi con una sottile nebbiolina bianco,azzurra avvolse la ragazza che svenne.
- Dovremmo portarla con noi - affermò,mentre io mi avvicinavo al cadavere di mio fratello.
Mi chinai e gli chiusi gli occhi stringendo i miei,in quanto boss,non dovevo mostrarmi debole. Ma dentro di me ero distrutto.
Joseph,che come al solito restava zitto. Non era portato per la conversazione,non che io fossi più loquace di lui. Mi guardò solamente sospirando.
- Padrone...Cosa volete fare? -
lo osservai per poi stringere i denti,mio fratello era stato ucciso,sulla scena cerano solo due indizi,una pistola e una ragazza.
La guardai,doveva avere uno shock-post traumatico,visto che non aveva ancora ripreso conoscenza,sospirai masaggiandomi le tempie
 - Torniamo - dissi poi stringendomi nelle spalle,ero nervoso ma sopratutto ero ad un punto morto.
Non sapevo chi aveva ucciso Joel ne perchè,sapevo solo che volevo risposte,perchè mio fratello era dovuto morire? ma sopratutto...Era stata veramente Himeko ad ucciderlo?
***
(qualche giorno dopo Svezia magione dei Licaone)
-Hime lasciami dormire - mormorò il ragazzo tirandosi il lenzuolo fin sopra la testa. Mentre la ragazzina lo scuoteva
- Corex...Corex dai svegliati! - sbuffò esasperata,cercando di svegliare il giovane per la diciottesima volta.
Ma questo non ne voleva sapere, Himeko sospirò rassegnata,poi uscendo dalla stanza andò nel grande salone delle feste.
L'aria fredda,che entrava dalla finestra la fece gelare,non si era ancora del tutto abituata al tempo in Svezia, e nemmeno al freddo quasi polare.
Indossava degli abiti molto pesanti,stivali neri con il pelo bianco,una maglia a maniche lunghe con il collo alto, bianca e molto calda. Sopra portava una mantella azzurro-chiaro con del pelo sul capuccio,lo teneva alzato,dietro la schiena si notava l'emblema dei Licaone.
La ragazzina decise di uscire dalla villa,tanto per rimpirsi i polmoni di aria nuova.
Non era mai riuscita ad abituarsi del tutto al freddo di Stoccolma,eppure aveva fatto di quella città e dei Licaone la sua nuova casa.
Si passò una mano tra i capelli,erano bianchi come la neve. Il suo elemento,la sua fiamma.
Mentre guardava il cielo sospirava di tanto in tanto. Omprovvisamente sentì una voce e si voltò.
Arrossì quando incontrò gli occhi glaciali di Corex. Il giovane era in piedi davanti a lei,pareva essersi appena svegliato,perchè i capelli bianchi erano scompigliati,una mano cercò di rimetterli apposto ma il Licaone glielo impedì.
- Nina non mi serve aiuto - sbottò un po infantile il ragazzo,mentre una donna sorrideva.
Aveva un forte accento Russo,i lunghi capelli le ricadevano sulle spalle,come fossero una cascata rossa. Gli occhi grigi passarono da Corex alla giovane Ogawa,che ovviamente sorrise.
Nina Miethov era la guardiana della Nuvola-neve dei Licaone. Una donna molto bella e scaltra,dimostrava circa 27 anni ed era una ex spia sovietica.
Subito vene raggiunta da un ragazzo,aveva cica 18 anni,corpo alto e slanciato,i capelli erano una massa di riccioli biondi. Sorrideva sempre,cosa che metteva Hime a suo agio.
- Raphael! - sbuffò Nina arrossendo lievemente, il ragazzo le sorrise con dolcezza.
Cera del tenero,o almeno così aveva detto una volta Jo,quando Hime gli aveva chiesto perchè i due si guardassero sempre come se volessero scannarsi.
- Buongiorno Boss! - disse allegro il ragazzo,indossava una maglia a maniche corte bianca e un paio di jeans neri,sopra aveva la giacca con lo stemma della famiglia.
Nina,che aveva incrociato le braccia sotto il seno. Indossava una tuta aderente nera sotto la mantella bianca,uguale a quella di Hime,alla vita portava una cintura piena di coltelli e pugnali affilatissimi.
Ad Hime mise un po soggezzione,la prima volta che la incontrò. Ma poi si abituò al carattere severo e freddo della donna. Con Raphael fu più semplice,lui aveva un carattere aperto e solare.
Himeko sorrise dolcemente,quando Corex le si avvicinò chinandosi e sussurrandole al orecchio di seguirla.
Il giovane arrossì appena,quando sentì i commenti dei suoi guardiani di nuvola e Sole.
" Maledetti" mormorò tra i denti mentre scrollandosi i commenti,che variavano da un " che piccioncini" ad un " a quado le nozze?" prendeva la mano delicata di Hime,scortandola verso una stanza. Per poi chiudersi la porta alle spalle.
- Devo ricordarmi di ucciderli - disse il Licaone,appoggiandosi con la testa al muro,subito Hime gli si avvicinò sorridendogli dolcemente.
- E poi come faresti a divertirti senza i tuoi amici? - domandò con la sua voce dolce e appena udibile. Il ragazzo le sorrise appena.
- Hai ragione...Però preferirei essere rispettato da loro -sospirò il giovane - quanto meno non essere preso i giro - aggiunse poi chiudendo gli occhi.
La ragazza gli accarezzò dolcemente una spalla,il suo tocco era delicato,ma trasmise a Corex un piacevole brivido che lo fece sorridere e sospirare di piacere.
- Cercano solo di tirarti un po su di morale - affermò la ragazza continuando ad accarezzarlo,passando le dita nei suoi capelli d'argento - vogliono condividere il tuo dolore, ma non possono vero? - domandò a quel punto guardandolo.
- No. Non possono - disse Corex guardandola - e nemmeno tu - affermò poi staccandosi da lei.
- Ma lo vorrei fare! - lo guardava soltanto,ma dal suo sguardo Corex aveva letto tutto.
" io voglio stare con te"
 Sembravano dire gli occhi blu della ragazza. Mentre avvicinandosi lo abbracciava.
- Non lasciarmi,sei il solo che mi è rimasto - singhiozzò Himeko,sprofondando con il volto nel suo petto.
Il ragazzo la strinse appena,sentiva il peso di essere il boss ora più che mai. Ma sopratutto si sentiva in dovere di proteggere Hime.
Improvvisamente,il cellulare nella tasca squillò,il ragazzo si staccò dal abbraccio e rispose.
Dal altra parte si udirono i suoini di una battaglia,poi una voce maschile e una femminile parlarono al unisolo
- Boss! - la voce mescolata apparteneva ai suoi guardiani della Nebbia,un urlo infantile e femminile si levò in quel momento,mentre cadeva la linea.
Subito Licaone guardò Hime stringendo il telefono,era una situazione assurda,e lui diventato boss da poco,non era in grado di risolverla.
- Và...Non perdere tempo Corex - disse la voce dolce della ragazza. Il giovane le si avvicinò e la strinse forte.
- Tornerò appena possibile - disse prima di uscire e lasciarla sola.
***
La ragazzina urlò,quando la lama le si conficcò nella carne della spalla,aveva lunghi e soffici capelli neri,legati in due codini laterali.
Gli occhi leggermente dal taglio orientale erano di due colori, il destro azzurro il sinistro verde. Indossava un abito bianco e candido con una gonna svolazzante,ora bagnato dal rosso cremisi del sangue.
- Jul! - gridò in preda al dolore la piccola. Un ragazzo corse da lei,gli stessi occhi e i capelli biondi come luce.
Julian strinse Anita accarezzandole la schiena per calmare le sue lacrime.
- F-fa male...Fa male! - gridava la piccola dimenadosi per il dolore alla spalla.
Proprio quando un esplosione stava per colpirli,un muro di ghiaccio fece loro da scudo. Quando il fumo si diradò, si videro Joseph,Nina Raphael e Corex.
- Capo! - esclamò il bimbo biondo,anche la sua casacca era grondante di sangue.
Si alzò tenendo Anita tra le braccia,e raggiunse il suo boss e i suoi compagni.
- Stai bene? - domandò Corex,costatando che i due avevano combattuto contro un temibile avversario. Il bimbo sospirò triste.
- Abbiamo perso Mikael, è andato da solo - disse abbassando la testa,aveva un accento tipicamente Francese.
Corex annuì e guardò il suo Sole,Mikael la Tempesta di Neve,era il fratello minore di Raphael. Entrambi erano Americani originari di Los angeles.
Mikael era la Tempesta Raphael il Sole,completamente opposti. Se uno era gentile e solare,l'altro era....
Improvvisamente,si vide levarsi dal cielo un raggio rosso,poi si sentirono un inquetante risata folle e le urla delle guardie.
Nina sbuffò mentre prendeva i coltelli,ma Corex le intimò di fermarsi al instante.
- Aspetta - disse guardando verso il punto dal quale era echeggiata la risata. Si sentirono passi lenti ma pesanti e poi apparve,dalla coltre di fumo un giovane.
Aveva l'eta di Corex,era alto e slanciato. I capelli ambrati erano lunghissimi e legati in una lunga treccia laterale.
Un ciuffo bianco copriva l'occhio destro,esso era attraversato da una cicatrice obliqua,che finiva appena poco prima del naso.
Era a torso nudo,la pelle era segnata da altre cicatrici,che sotto la luna sembravano scintillare. Il ghigno si spense,quando qualcuno tentò di accolltellarlo,Mikael si voltò e con un pugnale avvolto dalla fiamma della tempesta,mista a neve,colpì il nemico che bruciò diventando cenere.
Corex piegò appena la mano e delle enormi stalattiti circondarono il ragazzo.
- Basta così Mikael - esordì il boss,mentre l'altro sbuffava,come un bambino annoiato.
- Mi stavo solo scaldando che palle! - esclamò incrociando le gambe e sedendosi a terra.
- Dovremmo tornare - affermò a quel punto Joseph,quando Corex si voltò sgranando gli occhi,mentre Hime gli saltava al collo stringendolo.
- Cosa vuol dire che Joel è stato ucciso dalla Stella del Nord!? - domandò la ragazzina,ansimando per la corsa. Corex sgranò di nuovo gli occhi,subito la staccò.
- Chi...Chi ti ha detto una cosa simile? - domandò freddo guardandola.
- Sono stato io - ammise a quel punto un uomo, aveva gli occhi verdi e i capelli grgio-argento,portava ua uniforme nera e pantaloni cenere.
- Tu chi sei? - ringhiò l'ottavo Licaone,spingendo Himeko dietro di lui con fare protettivo.
- Se vuoi saperlo,ti invito al mio palazzo - disse lo strano uomo consegnando nelle mani di Licaone una lettera,prima di scomparire.


Questo era l'inizio di tutto...L'inizio di un viaggio oltre l'immaginazzione il tempo e lo spazio....

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Capitolo 2
*** Target 1 ***


Target 1
la lettera il Capuccetto rosso e Gelaro


Hime era ancora addormentata nel letto di Corex,si era addormentata subito dopo il loro ritorno.
Il ragazzo dai capelli argento guardò la giovane sdraiata e raggomitolata come un gattino tremante.
Le accarezzò delicatamente una guancia beadosi di un piccolo sorriso, che ella fece schiudendo i grandi occhi blu acqua di mare.
Il ragazzo sorrise stringendola tra le braccia per poi darle un delicato bacio sulla tempia facendola di conseguenza svegliare
Dal incontro con l'uomo della lettera era passato solo un giorno.
Corex era parecchio nervoso,alla fine aveva archiviato il caso e aveva chiesto ai suoi guardiani di indagare un po.
Il ragazzo sorrise appena poi si alzò poggiandole la coperta sulle spalle perchè stesse al caldo. Dopo di che si affacciò alla grande finestra guardando il cielo.
Mille domande gli affollavano la mente tra cui il sospetto terribile che la ragazza potesse essere l'assassina di Joel.
Era una cosa orribile ma purtroppo non Poteva essere ignorata anche perché lei era stata trovata sulla scena del reato coperta di sangue
Il sospetto c'era e non si poteva certo accantonarlo. Tuttavia c'era anche l'ipotesi che la ragazza si trovasse lì per caso e quindi avesse solo assistito alla morte di Joel.
Himeko era ancora sotto shock quindi poteva avere rimosso tutto per la paura.
Sospirò guardando il cielo era confuso non sapeva cosa fare né cosa pensare.


-Padrone-
La voce di Joseph lo distrasse dai suoi ragionamenti
-Stavate pensando a Joel vero?-
domandò Joseph mentre Corex annuiva
-Temo che quella ragazza non sia ciò che sembra -
Joseph fissò la schiena del suo boss comprendendo i suoi pensieri.
- Forse quella ragazza può essersi trovata lì per caso -
Azzardò Corex tenendo lo sguardo fisso sulla finestra
-Per ora tutte le prove sono contro di lei-
Disse Joseph passandosi una mano su un braccio serio
Corex scosse la testa cercando di capire cosa potesse fare per scagionare Himeko. Corex non sapeva cosa pensare.
-Stasera c'è il ballo -
Affermò Joseph mentre Corex sorrideva appena
-Chi porti alla festa Joseph? -
Domandò il giovane boss guardando il suo secondo con un sorriso
-Ancora non lo so boss e tu?- chiese Joseph


Corex rise del rossore sulle guance del ragazzo. Joseph distolse lo sguardo dal suo boss senza sapere cosa fare né dire.
Pensava a Himeko, forse sarebbe potuta venire con lui,in realtà voleva invitarla,lei era diversa dalle altre,non solo per l'aspetto,cera una luce strana nei suoi occhi e una dolcezza infinita nelle sue parole.


-Perché non ci porti Nina?-
Domandò il boss facendo arrossire Joseph.
-Non credo che lei voglia -
Affermò lui guardando Corex che sorrise
-Prova a chiederglielo - sorrise Corex


In quel momento Raphael arrivò ridendo pareva rilassato,come al solito del resto.
-Ehi boss, ma lasci Himeko da sola? -
Sogghignò il ragazzo senza smettere di ridere
-Si perché? e poi sta dormendo -
Si difese Licaone,un po serio. Non gli andava di dare troppe spiegazioni,sul perchè Ogawa si trovasse nel suo letto. Piuttosto che in un altra stanza.
-Guarda che lo sanno tutti che ti piace -
Rise Raphael facendo arrossire il boss, Corex era stato preso in contropiede.
-No! Non è vero -
Negò il ragazzo,stringendo i denti per non arrossire di nuovo.
-Smettila Raphael! andiamo - Joseph lo prese per un braccio e lo portò fuori mentre il boss si sedeva sul letto vicino alla ragazza.


Corex guardava la figura di Himeko sdraiata sul letto. Così piccola e indifesa...Non poteva credere che potesse essere lei l'assassina di suo fratello.
La ragazza si girò nel sonno appoggiando la testa sulle gambe del boss che sorrise.
Himeko mugulò qualcosa nel sonno mentre iniziava ad agitarsi urlando il nome di Joel. Corex la scosse appena e la ragazza si svegliò. Appena lo vide arrossì allontanandosi imbarazzata.
-B-Boss-
Lo guardò abbassando gli occhi mentre Corex le sorrideva
-Tranquilla -
Sorrise il giovane mentre lei si decideva a guardarlo negli occhi
-Senti vorrei chiederti una cosa-
Iniziò a dire Corex mentre catturava l'attenzione di lei
-Cosa?- Domandò lei guardandolo,occhi blu in occhi ghiaccio.
-Stasera c'è una festa alla villa degli Alvaro - cominciò il giovane - E mi piacerebbe che tu ci venissi con me-
Azzardò mentre Himeko lo guardava stupita
-Un uomo misterioso mi ha dato una lettera con l'invito- spiegò il boss.
-Un uomo?- chiese Himeko senza comprendere
Corex annuì
-Potrebbe essere un modo per scoprire chi ha ucciso Joel-
Affermò il boss mentre la ragazza annuiva seria
-Una dei sospettati sono io vero?-
Domandò la ragazza spiazzando Corex che non sapeva cosa rispondere
-Mentirei se ti dicessi di no- affermò Corex
Himeko abbassò lo sguardo cercando di non far vedere gli occhi lucidi,ne far percepire il tremare incessante del suo corpo.
-Ehi nessuno ti sta accusando - affermò Corex
-È automatico però - dichiarò lei
-Si ma non possiamo esserne certi - disse Corex mentre lei sospirava
***
La festa era nel pieno svolgimento e Corex e Himeko si stavano guardando in giro,erano vestiti entrambi eleganti,Hime si sentiva a disagio con il lungo abito bianco,mentre Corex era perfetto nel completo argentato.
-La famiglia è quella degli Alvaro e il boss si chiama Oliver- spiegò Corex.
Himeko annuì stringendo la mano del suo boss un po' nervosa.


Si sentiva osservata. In mezzo alla folla c'era una ragazzina dai capelli neri e una mantella rossa che rideva per qualcosa che lei non riusciva a vedere
-Cosa succede? - chiese Corex
Himeko non rispose mentre si avvicinava al punto in cui vedeva la ragazza.


Si fecero largo tra la folla e quando la ragazzina li vide scattò verso lei con un coltello in mano. Corex si mise in mezzo disarmando la ragazzina in meno di un minuto
-Cosa ti è saltato in mente? -
Chiese Corex mentre la ragazza scoppiata a ridere sadica
Himeko aveva paura. Mentre la ragazza scattava questa volta contro Corex.
Il giovane boss riuscì a parare il colpo scatenando il panico nella sala. La ragazza si passò la lingua sulle labbra ridendo
Corex evitò l'ennesimo colpo quando un ragazzo dai capelli identici a quelli di Himeko e gli occhi blu cobalto si parò tra lui e la ragazza
Lei si fermò fissando il ragazzo come se avesse visto qualcosa di strano


-Ser Peter -
La voce della ragazza era quasi incantata mentre percorreva il ragazzo  mangiandolo con gli occhi famelici.
-Vattene ora!-
Affermò il ragazzo mentre lei se ne andava fulminando Himeko
-Vogliate scusare la mia collega -
Disse il ragazzo voltandosi verso Himeko e Corex,lui gli sorrise mentre Himeko notava che il ragazzo le assomigliava parecchio
-Mi chiamo Peter Lambert piacere - affermò questo mentre Corex gli stringeva la mano
-Corex Licaone piacere e lei è Himeko Ogawa - Sorrise lui
***
Peter sorrise a entrambi poi si congedò uscendo dalla grande sala quando una ragazza dalla mantella rossa lo abbracciò da dietro iniziando a sfregarsi su di lui.
-Smettila! - Peter tentò di staccarsi ma la stretta di lei era ferrea
-Nemmeno per idea -
Sorrise maliziosa la ragazza senza smettere di sfregarsi
-Dai Peter perché ti ostini a resistermi lo so che ti piace quando faccio così -
Rise la ragazza mentre lui ringhiava per il trattamento che ella gli stava mostrando


-Lascialo stare -
Ringhiò un ragazzo,aveva gli occhi neri con sfumature bianche e i capelli azzurri dal taglio lungo e selvaggio. vestiva un completo rosso,si poteva notare il torace forte e una catena al collo che terminava ed era come spezzata,come quella di un cane. La ragazza si irrigidì mentre il giovane "lupo" si avvicinava ridacchiando
-Adesso lasciami -
Ma la,ragazza non ci pensò nemmeno anzi leccò il collo di Peter quasi a far indispettire l'altro. Che ghignando sbuffò appena.
Peter riuscì a sgusciare via in quel momento. Il ragazzo lupo si leccò i baffi avvicinandosi a Cappuccetto Rosso che però lo guardò male
-Non hai ancora capito che lui non ti vuole? - Le chiese il lupo incrociando le braccia sul petto
-Io lo voglio! E sarà mio - affermò la ragazza
-Non hai notato come guardava quella ragazza vicino al boss dei Licaone? - insinuò il giovane
-Cosa?! nessuna è più bella di me!-
Cappuccetto Rosso era furiosa, non poteva assolutamente andare così. Quel bel Templare doveva essere suo!
La ragazza fissò il mezzo lupo davanti a lei e fece un sorriso sadico che fece venire i brividi al giovane
-Allora beh ci possiamo divertire un po' cosa dici -
gli sussurrò lei sensuale iniziando a sfregarsi su di lui. Lui sorrise non aspettava altro


Il ragazzo la baciò con foga e lei Ricambiò, La spinse contro una colonna baciandola con passione ma non c'era amore in quei gesti che i due compivano quasi meccanicamente
Un rumore di passi li fece staccare quasi subito


-Elise! Alfred! Potreste trattenervi? -
La domanda veniva da Oliver il loro boss. I due ragazzi abbassarono lo sguardo
-Scusate boss - balbettò Alfred mentre Oliver sbuffava

-Avete visto Peter? -

Domandò il ragazzo dai capelli d'argento,celava il volto con una maschera bianca e indossava un completo scuro.

Gli occhi,che scintillavano dietro le fessure erano di un intenso grigio-verde.


Elise arricciò il naso gelosa.
La ragazza scosse la testa mentre il boss si passava una mano tra i capelli.
Peter era il suo guardiano del fulmine ma era il più difficile da comprendere.
Il ragazzo era un Templare chiuso e taciturno, sorrideva poco e quando lo faceva era sempre controllato


-Arrestate Corex Licaone e conducete la ragazza nei miei appartamenti -
Ordinò il boss glaciale. I due guardiani annuirono


In un attimo Himeko si ritrovò separata da Corex che dopo una strenua lotta aveva dovuto cedere,nemmeno lui aveva potuto nulla contro la potenza numerica dei suoi avversari,tanto più che i suoi guardiani erano occupati a combattere contro quelli di Alvaro.
***
Himeko si era ritrovata in una stanza da letto e il fatto di essere sola la terrorizzava. Dov'era Corex?
-Benvenuta Himeko - esordì una voce che non conosceva
Un uomo molto più grande di lei la guardava come se la stesse studiando
-Cosa vuoi da me?-
Domandò Himeko spaventata ma l'uomo non rispose. Le spostò i capelli dal collo rivelando un ciondolo che gli fece allontanare la mano
-Tu hai incontrato il primo -
Himeko non parlò aveva troppa paura
-Non voglio farti niente voglio solo aiutarti a ricordare - affermò l"uomo con un sorriso gelido,che le fece accamponare la pelle.
-Aiutarmi a ricordare? - Chiese lei timorosa
-Si Himeko è questo che voglio, tu sei di Corex io voglio solo che tu ricordi -
Disse l'uomo sorridendole,mentre sfiorava di nuovo il sonaglio,cera un non che di bramoso in quei suoi occhi verdi. Che alla ragazza faceva venire i brividi.


Lei aveva paura una paura folle non si fidava per niente. Sentiva provenire da quel uomo troppa oscurità.
Lui fece per avvicinarsi ma avvolto da una luce azzurra, un giovane si parò davanti alla ragazza
-Stalle lontano sono stato chiaro? -
La voce di Gelaro era fredda e calma e questo tranquillizzò un po' Himeko,la ragazza svenne in quel momento e Peter con uno scatto la prese al volo
-Lascia stare la ragazza sono stato chiaro Oliver Alvaro? -
Lo minacciò Gelaro,questo il nome del giovane dagli occhi azzurri e capelli blu. Mentre spostava lo sguardo su Peter
Gelaro guardava i due ragazzi si assomigliavano lui sapeva troppo e non avrebbe rivelato nulla. Non era ancora il momento.
Gelaro fulminò di nuovo Oliver che però sorrideva sadico
-Fobuki -
Sussurrò la ragazza ancora priva di sensi,gemendo appena,mentre Peter la guardava preoccupato.
Oliver rideva ecco i ricordi della ragazza stavano tornando ancora un po...e il suo piano avrebbe avuto la giuta fine!
***
Himeko camminava nella completa oscurità, raggiunse una sala e trattenne il fiato.
Quando... Si riconobbe di fianco al primo boss dei Vongola e a Gelaro morto.
Il biondo boss le sorrideva mentre la ibernava in una capsula sigilladole la memoria, ma poi vide un ragazzo identico a lei
Quel ragazzo era suo fratello Fobuki

***
Peter strinse la ragazzina mentre Gelaro la guardava e fissava il giovane
Guardò il ragazzo e gli mostrò un sorriso calmo. Oliver fece per colpirlo ma Gelaro evitò il colpo con un calcio,poi afferrò il polso del giovane mentre la fiamma della neve,esplodeva nelle sue mani.
- Zero citen toppa! -
Urlò Gelaro mentre Oliver tentava di muoversi,in un attimo finì congelato dalla testa ai piedi.
- Andate via - disse l'uomo ad un altro ragazzo.
era entrato nella sala,con il fiatone per la corsa. Corex Licaone,guardava sbigottito il boss dei Bertasca e Peter.
- Licaone Himeko...La lascio nelle tue mani -
Disse ancora in un freddo sorriso. Mentre il suo sguardo scorreva a Peter,come ad intimargli di tacere e non mettersi in mezzo.
Corex recuperò Hime annuendo,aveva deciso di proteggerla fino alla fine. La guardò quasi contento di vederla viva.
- Gelaro... - fece per dire qualcosa,ma il boss turchino scosse la testa.
- Quello che vuoi sapere Licaone, lo scoprirai a tempo debito - affermò serio mentre cominciava a scomparire.


Corex guardò Himeko e intravide Peter poco lontano da loro ma non fece nulla si limitò a guardarlo
Prese in braccio Hime stringendola forte mentre Peter gli faceva segno di seguirlo
-Venite per di qua -
Li condusse fino ad un uscita secondaria
 -da qui non vi seguirà nessuno - affermò il ragazzo
-Che ne sarà di te? - domandò a quel punto l'argenteo boss dei Licaone
-Non preoccuparti per me Corex Licaone, porta in salvo la ragazza -
Gli sorrise Peter mentre il giovane boss scompariva nella notte tornando alla villa

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Capitolo 3
*** Target 2 ***


Target 2
un altro passo verso il domani



Hime dormiva,dormiva e sognava.
Un luogo avvolto dalla luce,il volto sorridente di un ragazzo.
Lei che vestendo un lungo abito molto elegante, raggiungeva una sala imbandita.
Era davvero bello ma non vedeva molto bene il viso del giovane che le sorrideva


Vi erano diverse persone intorno a quel tavolo tra i quali riconobbe Gelaro, era seduto vicino a quel ragazzo sorridente
Himeko fece per parlare ma non riusciva a dire nulla, poteva solo stare a guardare senza capire dove si trovasse
-Fubuki - la voce di Gelaro la fece sobbalzare
Ecco il nome del fratello
Hime tentò di avvicinarsi al ragazzo ma qualcosa la trattenevaSi svegliò di colpo urlando il nome del fratello.

Adesso ricordava il suo viso
Era tornata nella villa di Corex e ora non sapeva più se quei ricordi potessero essere suoi
La ragazza si alzò dal letto e decise di andare da lui
Girovagò per qualche ora poi trovò la camera di Corex.


Aprì la porta e sorrise quando vide che il ragazzo.

Si era addormentato mentre leggeva un grosso librone dall'aria antica
Si avvicinò al ragazzo che mosse appena la testa, cercando di trovare una posizione più comoda. Ma la cosa non riuscì e questo strappò un sorriso a Hime
Corex mormorò qualcosa nel sonno e Hime provò il desiderio di svegliarlo.

Ma non sapeva se potesse farlo o no. Così si sedette vicino al ragazzo aspettando che si svegliasse.

In quel momento, Licaone aprì un occhio e quando notò Himeko si drizzò in fretta. fissandola un po' imbarazzato
-Hime - sorrise il ragazzo
-Corex sama cosa è successo alla villa degli Alvaro?- domandò la ragazza con le mani in grembo aspettando la risposta del suo boss
-Siamo stati attaccati dai guardiani di Alvaro abbiamo dovuto combattere. - disse il boss
- Tu sei stata separata da me e Oliver ti ha parlato dei tuoi ricordi- terminò il ragazzo,con uno sguardo freddo e preoccupato.
-E quello strano ragazzo? Peter?- chiese Himeko notando che Corex evitava di nominarlo
-Non so nulla di lui, è un guardiano di Alvaro quindi dovremmo stare molto attenti - dichiarò il ragazzo mentre Hime abbassava la testa
La ragazza, non parlò pi. Come temeva il suo fratellone ora era un suo nemico
Non voleva dirlo a Corex ma ci era rimasta davvero male


-Stai pensando a Peter vero? - domandò il ragazzo facendo sobbalzare la ragazza
-Si, m-ma sto bene - Si sforzò di sorridere Himeko ma il giovane comprese che non era così.

Si alzò dalla sedia e le fece cenno di seguirlo
Himeko seguì il suo boss fin fuori dalla villa e iniziarono a camminare parlando un po', Corex voleva tirare su il morale della ragazza che pareva parecchio giù
-Quindi Joel si è fatto passare per me quando lo hai conosciuto- iniziò a dire il boss dei Licaone, mentre Hime annuiva seria.
-Si mi aveva detto di essere Corex e infatti lo hanno ucciso pensando di aver ucciso te- dichiarò la ragazza con gli occhi lucidi
-Io non ti ritengo responsabile di niente- dichiarò il giovane boss stringendola appena e facendola arrossire


La ragazza non parlò per un bel po' e nemmeno Corex riusciva a dire nulla. Joel era ancora un argomento che dava sofferenza ad entrambi
-Joel mi aveva detto di starti vicino e che avrei dovuto far si che tutti si fidassero di me - Cominciò a dire la ragazza

- poiché se mai fosse morto, nessuno doveva sospettare di me, perché non ero stata io ad ucciderlo- disse la ragazza scossa dai singhiozzi
-Joel non mi ha detto che era certo di morire- sussurrò Corex passandosi una mano tra i capelli
-Probabilmente non voleva che ti preoccupassi per lui- disse Hime avvicinandosi al giovane boss
Corex guardò la ragazza che sorrise appena
lui non sorrise, tentò solo di non pensare al fratello anche per non rattristare Himeko che era con lui.

Ma poi il suo pensiero si spostò su quel ragazzo che tanto assomigliava a Hime

Quello che era nella villa degli Alvaro e probabilmente era anche un suo guardiano
-Pensavi a Peter?- domandò la giovane guardandolo mentre Corex annuiva
-Si è diverso, non sembra così contento di stare con gli Alvaro- affermò Corex, ricordando con quale sollievo Peter lo avesse guardato
-In effetti Fubuki...-iniziò a dire Hime ma subito si fermò.

Adesso suo fratello si faceva chiamare Peter, forse avrebbe dovuto chiamarlo così. Ma non ci riusciva anche se i suoi ricordi erano comunque frammentati
-Hai ricordato qualcosa nel frattempo?- domandò Corex ma la ragazza scosse la testa, non era ancora il momento di rivelare al suo boss il sogno che aveva fatto
-E di Gelaro? -
-Cosa vuoi dire?- Himeko non capiva.

Gelaro interveniva solo se lei era in pericolo, che Corex lo avesse visto e avessero parlato? Le pareva una cosa impossibile
-è il primo boss dei Bertasca ma non ricordo per quale ragione io ne sia collegata e anche mio fratello ha un medaglione uguale al mio, indica che l'ha incontrato anche lui-

Sospirò Himeko, era in quell'istante che il suo sogno con il volto sorridente del fratello le tornavano alla mente più vivo che mai
-Non so altro su di lui e non ricordo altro- dichiarò la ragazza sentendosi inutile, per non poter dare informazioni più concrete al suo boss


Corex si grattò la testa non voleva forzare Himeko a ricordare, ma doveva scoprire chi aveva ucciso suo fratello e perché Peter fosse dagli Alvaro


In quel momento un coltello saettò in mezzo a loro sfiorando appena la guancia di Corex.

I due ragazzi si voltarono quando una risata sadica pervase l'aria facendo accapponare la pelle ai due
-Guarda chi si vede il boss dei Licaone e la sorella del nostro templare- affermò una voce maschile e solo allora Corex e Hime si accorsero che i nemici erano due
Il ragazzo ridacchiò scagliandosi subito verso Himeko, mentre la ragazza con un ghigno sadico si frappose fra Hime e Corex

Impedendo quindi al ragazzo di soccorrerla Elise guardava Corex con aria perversa mentre lanciava i suoi coltelli che il giovane schivava

anche se qualche taglio superficiale gli era rimasto sulla pelle che ora sanguinava,il giovane era pronto al contrattacco.

Usando la sua fiamma di Neve,Corex,tentò di colpire Elise ma la ragazza pareva un fulmine schivando ogni mossa.
-Tutto qui quello che sai fare Boss?-

se la rise Elise mentre lanciava altri due coltelli
Corex tentò di non cedere a quella provocazione e decise di tentare una nuova strategia. Aveva notato,come alcuni coltelli sparissero, dopo essere stati lanciati da Elise.
probabilmente lei era la Nebbia,detta " colei che fanza con le lame" per la sua abilità con i coltelli


Corex scagliò vari pugnali di ghiaccio contro la sua nemica che per ogni ferita rideva sempre di più,poi caricò un potentissimo pugno della Neve,con un salto si abbatte sulla ragazza. ma questa scomparendo gli apparve dietro,colpendolo alla spalla


- Ulula cane dei Licaone! - rise la ragazza, mentre Corex cominciava ad arrabbiarsi davvero.

Nel frattempo Alfred stava tentando in tutti i modi di colpire Himeko senza riuscirci. La ragazza era abile a difendersi in ogni caso è Alfred non riusciva proprio a colpirla
Himeko usava una lunga katana bianca e blu che cozzava ripetutamente con la lunga spada nera di Alfred,questo provò un affondo.
Ma la ragazza lo parò con la spada e allontanò il nemico con un calcio.


Alfred,tentò di colpirla,riuscendo solo a farsi congelare la gamba. Hime provò subito un affondo,ma venne sbalzata via da sette spade nere.

Erano Spade della Nuvola.

L'attributo di Alfred era proprio quello!.

Tentò di schivare,maneggiando la sua spada, ma il guardiano era troppo esperto.

Riusciva a generare ogni volta sette nuove spade. Hime decise di passare al azione,puntò tutto sul suo Zero Citten Toppa.

scattò,schivando le lame in scivolata,sul ghiaccio generato dalla sua fiamma,quando fu abbastanza vicina portò le mani al petto di Alfred

- Zero Citten Toppa: Hime version! - disse,mentre il ghiaccio ricopriva Alfred,lei scivolò poco distante.

Mentre il giovane distruggeva il ghiaccio ringhiando.

****

Elise nel frattempo aveva parecchi problemi nel contrastare Corex che la stava riducendo a doversi difendere
La ragazza ringhiò quando si trovò quasi completamente ricoperta dalla neve,a causa della potenza di Licaone
Elise cercò Alfred con lo sguardo anche lui sembrava in difficoltà,cosa che le diede i nervi
Himeko guardò il suo boss che annuì serio. Era il momento di concludere quella battaglia!


Un tacito comando e i due concentrarono tutta la loro energia in un punto
In un attimo Alfred ed Elise si trovarono colpiti da una potentissima bufera,una combinazione di Neve e ghiaccio.

Mentre una bestia,simile ad una pantera con il muso da lupo,si abbatteva su di loro
- danza della belva di ghiaccio!- dissero Himeko e Corex
I due guardini di Alvaro, furono costretti a svignarsela per salvarsi la pelle. Ma nella fretta lasciarono cadere una piccola medaglietta con una croce rossa su sfondo bianco


-Corex sama! -

Himeko lo raggiunse mentre il ragazzo era chino a recuperare la medaglietta.

Ricordava di averla vista puntata al petto di Peter quando erano stati catturati dagli Alvaro
-La medaglietta di Fubuki! La riconoscerei tra mille! - dichiarò Himeko fissando l'oggetto che brillava nella fredda luce invernale.

Quello che sembrava strano era che Elise l'avesse con sé
-Perchè hanno loro la medaglietta di Fubuki? - Chiese Himeko ma Corex non sapeva risponderle
-Non so come questa sia arrivata qui ma qualcosa vorrà pur dire - dichiarò il boss -Torniamo a casa- sorrise poi, mentre con la ragazza tornava verso la villa
***
Nina stava correndo giù per le scale alla ricerca di Joseph che era sparito
-Boss- gli venne incontro Nina con i capelli arruffati mentre salutava anche Himeko tutta trafelata
-Cosa succede? -
-Avete visto Joseph? non lo trovo da nessuna parte- dichiarò la donna gesticolando
-Non sappiamo dove sia- rispose Corex mentre la donna sbuffava
Nina era ancora alla ricerca di Joseph ma il ragazzo pareva sparito e questo faceva sorridere il giovane Licaone, mentre Raphael era apparso sorridente sulla porta dicendo che era riuscito a mettere in fuga un guardiano degli Alvaro
Corex non volle chiedere spiegazioni a Raphael ma gli sembrava alquanto strano, che un guardiano degli Alvaro andasse in giro da solo.

Sopratutto, sapendo quello che era successo ad Elise e Alfred quel giorno


Il giovane mise a tacere i suoi dubbi per non preoccupare ulteriormente i suoi guardiani che, dalla morte di Joel, gli stavano quasi addosso per evitare che anche lui morisse
Himeko in tutto questo sembrava assorta in chissà quali pensieri


Si girava e rigirava la medaglietta del fratello tra le dita come se si aspettasse un segno o un messaggio su di lui, ma in realtà non sapeva nemmeno cosa provava per quel fratello

Quel fratello, che era da un sacco di tempo che non vedeva e che da tempo occupava i suoi pensieri
Ma anche il giovane Licaone occupava un pezzo della sua mente e la ragazza arrossiva ogni volta che lo vedeva


Raphael aveva portato il suo boss in una stanza e accidentalmente non si era accorto della presenza di Himeko, che era arrossita seduta stante
Il boss la guardò un attimo,poi si mise a canticchiare nervosamente
Hime riconobbe la canzone è si mise a cantare seguendo il ritmo dettato da Corex,lui sorpreso alzò la testa e le si avvicinò
- come fai a conoscerla? -
domandò serio ma decisamente meno imbarazzato,la ragazza sorrise lievemente.

Aveva le guane arrossate ed era decisamente nervosa. Erano soli in quella stanza,nessun nemico,nessun guardiano...
Solo loro
-L'ho sentita tempo fa - rispose lei sorridendo
Era strano trovarsi da soli entrambi erano in imbarazzo ma nessuno dei due voleva lasciare la stanza
Corex fece per dire qualcosa ma poi si zittì. I loro sguardi si incrociarono e successe tutto in un attimo.
Si chinò su di lei, le loro labbra si sfiorarono in un bacio delicato privo di malizia. Himeko sgranò gli occhi ma non fu capace di staccarsi da quel fugace contatto
Corex si staccò arrossendo imbarazzato,circa due minuti dopo. Non disse nulla Himeko, fece per dire qualcosa ma il ragazzo se ne andò prima che potesse parlare


-Il boss è sempre stato da solo ha sempre fatto fatica ad avere amici - dichiarò Joseph
Himeko rimase un po' sconcertata non pensava che Corex fosse solo
-Da bambino Corex temeva di non essere all'altezza di suo padre il più grande boss dei Licaone - disse il ragazzo,mentre si avvicinava alla turchina.
-Lui e suo fratello Joel erano molto legati poi un giorno il fratello è scappato di casa e Corex...Da quel giorno si incolpa di non averlo convinto a tornare -

Disse,mentre sospirava,ripensando alle lacrime che il suo boss si rifiutava di versare

-Himeko proteggilo - affermò poi Joseph guardando la giovane Ogawa che annuì
Hime, sorrise appena.

Lei non poteva immaginare una cosa tanto triste, Ma dicerto, avrebbe difeso Corex era una promessa.
La ragazza sorrise a Joseph e uscì in fretta respirando l'aria del pomeriggio


Corex era seduto fuori dalla villa e stava pensando ad Himeko e al bacio che si erano scambiati
Era stato fantastico baciarla e non si era mai sentito così bene come quando era con Hime. Si sentiva terribilmente confuso al riguardo ma voleva starle vicino a tutti i costi
Si appoggiò ad un albero e sorrise.

Due destini si incrociano, due strade si attraversano, due cuori si attraggono e questo è solo l'inizio

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