If You Cry, I'll Stay Next To You di Sweetcurry (/viewuser.php?uid=51719)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PRIMA PARTE ***
Capitolo 2: *** SECONDA PARTE ***
Capitolo 3: *** TERZA PARTE ***
Capitolo 1 *** PRIMA PARTE ***
craig/ronnie
Avviso:
i fatti qui illustrati sono completamente inventati senza alcun scopro
di lucro, i personaggi usati per il racconto non hanno mai svolto
queste azioni e non intendo insinuare che abbiamo relazioni fra loro
e/o che abbiano gusti sessuali attinenti a qui scritto. Pertanto non
voglio prenderli in giro e nemmeno li conosco.
If
You Cry, I'll Stay Next To You
1.
PRIMA PARTE
Afferrò la maniglia
del frigorifero del minibar messo
a loro disposizione dall’hotel e fece in modo da poterne
vedere l’interno. Deciso
afferrò una bottiglia di plastica di Sprite, la
tastò per riconoscere se era
congelata come piaceva a lui e una volta accontentato sorrise e
richiuse lo
sportelletto del minibar.
Si
raddrizzò in piedi e diede un’occhiata
all’intera camera che avevano preso
in affitto per un lasso di tempo poco considerevole. Necessario a far
passare
quella piccola precipitazione che era incominciata poche ore prima,
quando
erano in macchina diretti verso il confine.
Si erano sentiti come in una scopiazzata alla peggior maniera di un
film d’avventura
americano: loro due a bordo di un’autovettura
tipicamente tradizionale, di quelle lunghe e piatte, quasi
come delle
scatole di fiammiferi. Peccato che costretti a dormire stretti
l’uno con l’altro
nel largo spazio riservato ai passeggeri dietro non era garbato ad
entrambi. La
macchina era troppo fredda, la pioggia troppo forte e
l’umidità gli avrebbe
arrugginito tutte le ossa, per quanto si fossero stretti e abbracciati
non
avrebbero comunque dormito.
Così sacrificando una buona parte dei loro ultimi averi
avevano preso una
camera in un motel ad una stella.
Il posto, fortunatamente, non aveva grandi disagi, aveva trovato
cinque,
addirittura cinque bottiglie all’interno del minibar. Il che
stava a
significare che rispetto ad altri alberghi questo era almeno
accettabile per l’unica
e sola stellina che possedeva.
Deciso a rilassarsi per l’interminabile scambio di turni al
volante fra lui e
Ronnie, si buttò quasi a peso morto sul materasso del letto
a due piazze,
rivestito da un paio di lenzuola sbiancate dall’ammoniaca e
una coperta di lana
marroncino sull’arancione. Il colore delle zucche,
pensò Craig.
Stappò la bottiglia e ne prese avidamente un sorso, il
liquido frizzantino gli
scese lungo la gola rinfrescandolo dall’assenza di viveri che
si erano portati
con se per la fretta di partire.
Si passò una mano sugli occhi stanchi e sfilò le
scarpe lasciandole a casaccio
sul tappetino a lato del letto.
Appoggiò la schiena allo schienale del letto in legno scuro
e dopo aver
profondamente sospirato si rilassò.
Pensare che Ronnie che non parlava, se non lo stretto necessario, da
almeno un
mese, gli fece stringere il cuore.
Si sentiva inutile di fronte alla sua sofferenza, non riusciva mai a
consolarlo, nonostante gli stesse sempre a fianco e talvolta si
sacrificasse
per un’ora in più di guida, per far si che
l’altro si riposasse.
In confronto alle occhiaie di Craig, quelle di Ronnie erano delle
depressioni.
Mangiava meno, non che avessero molto da infilare nello stomaco, ma si
rifiutava spesso di mandare giù l’ultimo boccone,
regalandolo al più piccolo.
Sentì l’acqua della doccia chiudersi e si
riscosse, accogliendo Ronnie dopo
alcuni minuti all’interno della camera da letto.
Un piacevole odore di bagnoschiuma all’apertura della porta
si espanse fino ad
arrivare alle narici di Craig, che sorrise appena, sapendo che Ronnie
ora
profumava di quello.
Lo osservò infilarsi i boxer e un paio di bermuda neri e
comodi, insieme ad una
maglia larga e beige, di qualche gruppo musicale.
Aspettò paziente che anche l’altro si coricasse
per potersi accoccolare contro
il suo corpo caldo dalla doccia appena fatta e profumato. Era sicuro
che gli
sarebbe venuto sonno appena lo avrebbe abbracciato. Poggiò
la bottiglia sul
comodino messo dalla sua parte del letto e spinse il viso fra la spalla
e il
collo di Ronnie, che sdraiato a pancia in su guardava il soffitto con
sguardo
stanco, ma comunque rilassato, forse dall’acqua calda oppure
dalla comodità del
letto in cui si era appena coricato.
Ronnie passò il braccio intorno alla vita di Craig e lo
strinse a sé,
mentre l’altro appoggiava la sua mano
sull’ampio petto dell’altro.
Inspirò profondamente contro la pelle di Ronnie, per
riuscire a sentire ogni piccola
sfumatura del suo odore. Poi ci posò leggermente le labbra e
vi lasciò un
bacino tenue, lieve.
Ronnie lo strinse ancora a sé, mentre con l’altra
mano gli carezzava i capelli
scuri e finiva a fargli piccoli grattini sulla guancia.
Craig pensò al sorriso che prima lo contraddistingueva
così tanto, era
speciale, lo ricordava distintamente, un ricordo così
lontano che quasi ebbe
paura di averlo sognato. In quei pochissimi giorni, circa quindici, la
loro
vita era rimasta sconvolta.
era successo tutto ciò che nessuno si aspettava accadesse.
Il finimondo.
La perdita di un amico fin troppo legato a loro due, che li aveva
sempre amati
e rispettati, aveva condiviso con loro le serate e i pomeriggi. Le
situazioni
spiacevoli, dopo la sua morte erano divenute quotidiane. Prima i
conoscenti, i
parenti, e i vicini di casa, quelli che manco aveva conosciuto e quelli
che si
erano rifatti vivi solo all’ora della sua scomparsa dalla
vita.
Ronnie era rimasto scioccato, paralizzato di fronte ai suoi funerali.
Craig, lo
sapeva, tutti e tre lo avevano sempre saputo che fra Ronnie e Max non
scorreva
solamente una forte amicizia.
Craig involontariamente li aveva trovati più volte a
baciarsi, e anche se loro
due avevano fatto in modo che nessuno lo venisse a sapere, lui talvolta
li
vedeva. Di come Max sorridesse imbarazzato mentre Ronnie casualmente
gli
sfiorava una mano, la guancia, una gamba.
Tutti piccoli gesti che insieme fondavano una relazione segreta, ma
duratura e
sicuramente passionale.
Max e Ronnie per lui erano come due ragazzini che si trovavano di
fronte alla
loro prima cotta. Loro erano speciali assieme, si rubavano i baci nei
corridoi
vuoti, usavano la stessa tazza per bere il caffè, rimanevano
addormentati sul
divano uno sull’altro, con la televisione ancora accesa e il
film a metà.
Le loro dita intrecciate l’una con l’altra.
Craig non era invidioso, pertanto nemmeno geloso, era sinceramente
felice per
loro due perché sembravano realmente fatti l’uno
per l’altro. Anche se
distruggevano le regole e continuavano una relazione fra due ragazzi
dello
stesso sesso.
Ma a quel punto chi si sarebbe tirato indietro?
Craig per la prima volta in tutta la sua vita, conosceva Ronnie da
quando erano
bambini, l’aveva visto piangere.
E urlare dalla rabbia, strapparsi i capelli dalla frustrazione e
mordersi le
labbra dalla disperazione.
Ronnie in parte era morto con Max.
Insieme a lui, durante quell’incidente alla 7th Avenue. Quel
maledetto posto
dove un pirata della strada aveva investito completamente un ragazzo di
diciannove anni.
Diciannove miseri e fottuti anni.
Ronnie in quell’istante aveva preso il volo e con la mano
intrecciata a quella
di Max era salito verso il cielo. Accompagnandolo.
Quel che ne era rimasto sulla terra era un corpo sorretto da
un’anima distrutta
e provata da un trauma terribile.
Ronnie però era forte, Craig ogni giorno lo vedeva, aveva
pianto solo una
volta, ma questa cosa non si era ripetuta più, aveva fatto
delle promesse a se
stesso e a quel Max che aveva amato fino a concedergli tutta la sua
anima.
Il complicato fatto che ora Craig sorreggeva Ronnie non fu nato da una
sorta di
sporca e ignobile vendetta sull’ormai moto Max, da parte di
Craig.
Lui sapeva benissimo che non avrebbe mai potuto sostituire la dolce
metà di
Ronnie, e non ne aveva affatto l’intenzione. Pretendeva solo
di continuare ad
andare avanti.
Ronnie una sera l’aveva baciato. Leggermente,
poiché si erano abbracciati in
cerca di calore, lui aveva posato le labbra su quelle sottili di Craig
e gliele
aveva fatte schiudere, rendendo il bacio un po’
più profondo e intimo.
Forse aveva bisogno di non pensarci, voleva smettere di soffrire e
riuscire per
un solo istante a star bene con un ‘altra persona che lo
amava.
Sì, Craig lo amava.
Ma ciò nonostante non avrebbe mai preteso di avere una
relazione con lui, non
dopo Max.
Il suo fantasma gli impediva di farsi avanti, e comunque non voleva
affatto.
Era contro i suoi principi.
Con uno scatto di era allontanato terrorizzato da Ronnie e con gli
occhi
spalancati si era coperto la bocca.
Per un giorno intero Craig era sparito dalla vista
dell’altro, era troppo
spaventato da quell’atto assolutamente sconsiderato di
Ronnie. Non doveva
farlo, non avrebbe dovuto.
“Io non voglio essere per te una
ruota di
scorta, non voglio diventare l’Altro. Non voglio che anche se
Max ti ha amato e
tu continui ad amarlo giustamente, io sia messo in disparte,
perchè non me lo
merito…”
Ronnie lo aveva abbracciato e gli aveva sussurrato che per lui, anche
se Max
sarebbe rimasto nel suo cuore, non sarebbe mai messo per ultimo. Craig
gli era
sempre stato affianco, e meritava che fosse amato in qualche modo.
Le lacrime erano scese a qualcuno quella notte? Forse.
°°°
Sweetcurry's Time!!
Son
tornata con questa piccola long, di due o più capitoli, con
un pairing che voi direte inconcepibile. Ma insomma, in questo contesto
lo accetto anche io, okay che odio fino alla morte Craig, ma
essendo una masoschista e per di più una Crackgirl non ho
potuto resistere.
Fra
le slashers americane e di lingua straniera questo pairing va molto di
più che il Max/Ronnie e mi sto ancora chiedendo il
perchè xD...
So
che non sto postando proprio un piffero ultimamente, ma come avrete
bene capito (spero <_<) ho il blocco dello scrittore
ç__ç...
E
per poco mi si è sbloccato per questa ficcina, che intendo
finire molto presto.
Yep.
Detto questo passerei ai saluti e alla solita richiesta di qualche
commentino.
Perchè
davvero ragazze, fatemi sentire che questo fandom non è
morto e sepolto!
Perchè
gli Escape piacciono e devono fiorire e vivere rigogliosi.
Non
sono delle piante ma fa lo stesso x°D...
Un
bacione enorme a chiunque commenterà, a chiunque
leggerà e pure a chi (pliz >-<) la
metterà fra i preferiti.
Vi
adoro, e son felice che si scriva e si legga sempre più di
questi bei ragazzi.
Baci,
Curry
|
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Capitolo 2 *** SECONDA PARTE ***
ronniecraig 2
Avviso:
i fatti qui illustrati sono completamente inventati senza alcun scopro
di lucro, i personaggi usati per il racconto non hanno mai svolto
queste azioni e non intendo insinuare che abbiamo relazioni fra loro
e/o che abbiano gusti sessuali attinenti a qui scritto. Pertanto non
voglio prenderli in giro e nemmeno li conosco.
If
You Cry, I'll Stay Next To You
2.
SECONDA PARTE
Craig spinse il
naso contro il tatuaggio sul collo di Ronnie e vi depositò
piccoli baci,
facendogli venire i brividi e la pelle d’oca per il piacere.
Sapeva bene come
questi gesti anche solo leggermente accennati e sfiorati mandassero in
estasi
il compagno, e ne andava anche orgoglioso, riuscire a far gemere Ronnie
Radke
non era mica da tutti, e ogni volta dosava per bene ogni preliminare,
in modo
da essere sempre il più accorto e il più
perfetto. Amava esser così bravo in
queste cose.
Ronnie completamente succube del ragazzino che seguitava a
baciarlo e a
lambire la sua pelle sdraiato al suo fianco, spostò il collo
per permettergli
di coprire più porzioni di pelle e iniziò a
mugolare e a sospirare interamente
eccitato. L'aria piuttosto fredda a colpa del mal funzionante
riscaldamento del
motel ad una sola stella, e anche per la buia e piovosa notte, si
riempì
tuttavia di ansiti che la scaldarono.
Prese per la sottile vita Craig, ogni volta gli sembrava sempre troppo
esile
quel ragazzo, gli ricordava molto la vita di Max, anche lui era
magrolino e
anche evidentemente più basso di lui. Scacciò via
quei fausti pensieri che a
poco a poco sarebbero divenuti strazianti e gli avrebbero fatto passare
anche
la voglia, e si concentrò sui sottili fianchi di Craig,
dio... era così
stretto...
Con un colpo di reni si sedette sul suo bacino, piegando le gambe e
incastrandosi alla perfezione con il corpo di Craig, che non fu capace
di
reprimere un gemito.
Socchiuse gli occhi al suono così piacevole ed estasiante di
un compagno che
geme per te, e poi Craig gemeva in un modo tutto suo -come Max gli
venne quasi
da pensare, ma cancellò il pensiero anche prima che gli
venisse in mente-, non
troppo femminile, ma nemmeno troppo virile. Perfetto.
Le sue dita affusolate girovagarono su per le cosce di Craig
soffermandosi nel
punto in cui i pantaloni incontravano il bordo della t-shirt e
insinuò le mani
sotto quest'ultima, per toccare la pelle bollente e diafana del ragazzo
sotto
di sé. Sorrise malizioso. cercarono di strappare qualche
gemito anche
all’altro. Il viso del più piccolo
cominciò ad arrossarsi, le guance presero un
colore simile alle labbra, e i suoi occhi divennero lucidi. Li chiuse e
portò
la testa all'indietro, schiudendo leggermente le labbra arrossate
anch'esse per
via dei molteplici baci che con forza gli aveva regalato Ronnie.
Con un
lavoro di lingua e labbra il più grande perquisì
ogni piccolo angolo del petto
liscio di Craig, soffermandosi prima su di uno di quei piccoli
bottoncini
rosati che fecero girare la testa al diretto interessato,
successivamente scese
e finì a lambire il basso ventre del più piccolo.
Sotto la sua mano sinistra
poteva distintamente sentire l'erezione di Craig crescere ad ogni
millimetro
che percorreva e questa cosa gli fece piacere.
Craig preso dalla foga velocemente portò le mani che fino a
quel momento
avevano carezzato la schiena di Ronnie dolcemente, al suo interno
coscia e fece
per tirargli giù i bermuda scuri che Ronnie lo sorprese in
un bacio beffardo.
Si piegò verso il viso del ragazzo sdraiato sotto di
sé e lo coinvolse in un
bacio piuttosto impegnativo, tanto che Tutte e due si fermarono con il
resto e
presero solamente a baciarsi.
Poi sospirando pesantemente staccò le labbra da quelle
sottili del più piccolo
e nascondendo il volto nell’incavo del suo collo e represse
un singhiozzo.
D'un tratto gli era venuto un di quegli attimi di malinconia, quando
gli
sembrava di botto di non saper che stava facendo, di non saperne lo
scopo: si
sentiva senza senso.
A quel suono inaspettato e completamente improvviso Craig
restò gelato sul
posto, e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, lasciando
che i palmi
delle mani rimanessero sulle cosce del più grande a cui non
sapeva cosa stesse
succedendo.
«Ronnie, che succede?» sussurrò
preoccupato e terribilmente preso in contro
piede, mentre spostava le mani sulla vita
dell’altro e si tirava su a
sedere stringendolo a sé. Un attimo prima aveva intenzioni
di stuprarlo, poco
dopo gli veniva un complesso, Ronnie spesso e non molto volentieri lo
spaventava.
Il più grande non fiatò, intensificò
la stretta dei suoi pungi, uno sulla
schiena di Craig, oramai nuda, e l'altro poco più in basso,
sempre sul suo
dorso.
Quando finalmente riuscì a comporre quella frase che tanto
aveva timore di
pronunciare, aprì la bocca.
«Non so se ce la faccio, Craig…»
mormorò facendo tremare Craig, Ronnie potè
distintamente sentire la sua presa sui fianchi diminuire e il suo corpo
irrigidirsi e staccarsi dal suo, un senso di gelo lo invase dove prima
il
calore dell'altro lo riscaldava.
Craig, nel mentre, si sentì quasi mancare, un peso
invisibile si abbatté contro
il suo cuore già scosso dalla perdita dell’altro
ragazzo. Le sue mani ebbero
quasi degli spasmi quando con proiettività e gelosia le
strinse per la seconda
volta, sul corpo addossato a lui che non ne sapeva di muoversi da
quella
posizione, se per questo non voleva proprio.
Credere di star abbracciando qualcuno e nel medesimo istante pensare
alla sua
possibile morte lo fece sentir male, come perso in un vicolo cieco,
inseguito
da un accoltellatore e con un immenso e infinito muro di fronte che gli
bloccava qualsiasi via di scampo.
D’un tratto non gli importò più nulla
del letto che gli era parso così austero
e incredibilmente comodo, quasi un secondo paradiso che lo salvava
dalle lunghe
ore di viaggio in macchina e gli stancanti turni di guida; del profumo
buono
della pelle di Ronnie che lo aveva ridestato dalla semplice
idealizzazione di
avere un essere perfetto che lo accompagnava in viaggio,
perchè il suo odore
era così buono; o di qualsiasi altra frivolezza che ora gli
sembrava solo
nulla, un incredibile ammasso di balle esplicitamente realiste e per
niente
affettive, non gli facevano pensare a ciò che provava, con
prepotenza lo
strappavano da quel mondo che ora per lui e Ronnie era divenuto
solamente una
merda, senza ideali e futuro, se non quello di ricominciare da capo in
un altro
posto lontano da lì. La loro vita
precedente cancellata, sì, con un
doloroso colpo di gomma, aveva tolto tutte le conoscenze e gli affetti
famigliari da lì e glieli aveva ridati come quel che ne
rimane di una gomma
usata, scarto e per di più sporco. Non li volevano
più, troppo dolore
all'intero quartiere, al posto di stargli vicino, li assillavano
convinti di
star facendo un'azione buona a rendersi utili e "standogli vicini".
Non sapevano quanto si sbagliavano, o forse sì? Forse con la
loro scomparsa
avrebbero aperto gli occhi. Entrambi ne dubitavano fortemente.
Craig aveva assistito ripetute volte agli "attimi di Ronnie",
ma questa volta aveva raggiunto sinceramente il limite.
Non avrebbe pensato al suo dolore? Ronnie se ne sarebbe andato via
anche se
avrebbe lasciato solo Craig in questo mondo ormai vuoto per lui?
Quindi, alla fine anche Craig avrebbe percorso la facile e semplice
scorciatoia
del suicidio?
Ronnie realizzò a quel punto, improvvisamente dalla reazione
inusuale del
compagno, che aveva fatto qualcosa che non avrebbe dovuto nemmeno
pensare.
Come ogni volta, presuntuosamente, non aveva pensato alle conseguenze,
ed ecco
che aveva ferito anche uno come Craig.
Craig che ogni volta con le sue spalle larghe lo consolava sempre, e lo
aiutava
a superare ogni, ogni fottuto, momento difficile.
Ronnie aveva dato man forte alla resistenza di Craig e dopo un po'
questi
l'aveva abbattuta. Non avrebbe potuto continuare fino
all'eternità, dopotutto
Craig era un essere umano, e Ronnie se ne accorgeva solamente ora?
Ronnie
spaventato anch’egli dalle parole appena dette, e
dall’irrigidimento del corpo
del ragazzo sotto di se, spostò il viso dal suo incavo del
collo e lo mise di
fronte all’altro ragazzo scioccato.
Gli guardò il volto, paralizzato, completamente terrorizzato
da un'intenzione
troppo avventata e sconsiderata, che per fortuna non era stata ancora
messa in
atto dal diretto interessato.
Ronnie si era -scusate per la volgarità- letteralmente
cagato sotto, poteva con
quattro o cinque parole perdere completamente una persona?
«Craig… Craig, scusa, Craig?» seppe
quindi, guardando in che stato aveva
ridotto l’unica persona che gli rimaneva dicendo quelle poche
parole, cosa
aveva provocato.
Il viso del più piccolo era pallido e si mordeva fortemente
le labbra già fin
troppo torturate quotidianamente dal suo solito tic -che
pensò, Ronnie era
terribilmente adorabile-, forse per non scoppiare a piangere e per
reprimere lo
sconforto.
Craig soffriva, soffriva anche lui, e non solo per la perdita di Max,
ma per
ogni volta che aveva dovuto sorreggere Ronnie che non riusciva a
continuare a
vivere senza la persona che aveva così tanto amato.
Aveva sempre rilegato i suoi sentimenti in un cassetto con il doppio
giro di
chiave, e mai aveva avuto l'intenzione di aprirlo, ma quella sera non
ce
l'aveva fatta.
L'aveva beccato in un momento sfavorito, era debole, si era lasciato
andare
completamente alle mani esperte di Ronnie, fidandosi e credendo che lo
avrebbe
soddisfatto nel migliore dei modi, facendolo sentire amato. Si era
lasciato
possedere da quelle labbra tentatrici e Ronnie lo ripagava
così?
Addossandogli maggiormente il suo dolore, regalandoglielo col pacco
doppio,
prendi due paghi uno?
No, a quel punto non ce l'aveva più fatta, non era riuscito
a resistere e a
dire che sarebbe andato tutto bene perchè era una
cazzata.
Amava Ronnie come il suo stesso sangue, anche di più, per
lui si sarebbe
venduto, ma la sofferenza che provava aveva raggiunto un livello tale
da non
poter più esser contenuta in un piccolo cassettino qual era
quello di Craig.
Ronnie conscio improvvisamente e -diremmo, finalmente!- del dolore che
recava
sempre al ragazzo più piccolo, sfogandosi sempre con lui e
lasciandolo alla
fine peggio di uno straccio, strinse le sue mani ai lati del suo viso e
lo
costrinse a farsi guardare negli occhi.
Vuoti, si sentì mancare anche lui per un momento, aveva
timore di non riuscire
a rimettere tutto come prima, raccogliere ogni carta e rifare da capo
il
castello. Come aveva anche solo potuto essere così egoista
ed ipocrita? Come
aveva fatto a pensare solo a se stesso? Come lo aveva
ridotto?
«No, Craig… Craig, scusami…»
pronunciò mentre gli carezzava protettivo le
guance e i capelli che finivano in una frangia, lo trattò
meglio di come
avrebbe trattato una bambola di ceramica.
Gli sembrò così fragile in quel momento che ebbe
quasi il timore di perderlo in
quello stesso istante se avesse detto anche solo una parola di
più,
probabilmente se avesse fatto anche un solo passo falso Craig avrebbe
mollato
tutto. A quel punto il primo a suicidarsi non era più
Ronnie, bensì Craig, e il
più grande era terrorizzato da questo infame pensiero.
Lo abbracciò stringendo quel corpo che in confronto al suo
era privo di muscoli
e più minuto, il tutto che rendeva Craig eccessivamente
piccolo e -dannazione,
ancora- fragile. Doveva proteggerlo da se stesso, doveva darsi una
regolata e
smetterla col pensare sempre al suo dolore, e il suo fottuto dolore,
avrebbe
dovuto arrivarci prima.
Continuò a carezzarlo dolcemente, esattamente come faceva
con Max, gli venne
quasi da piangere a pensare a come lo aveva trattato, lui era ancora
vivo e non
lo aveva mai lasciato e anzi, gli era sempre stato lì a
reggergli la mano,
a baciarlo sulla fronte per fargli nascere un bel sorriso
sulle labbra, a
stringerlo a sé.
Ronnie fece tutto ciò che riuscì a fare con
più dolcezza possibile, ora aveva
finalmente capito che era importante, era importante e prezioso
più di un
diamante, più di duecentomila diamanti.
Maledisse se stesso e quel giorno che Ronnie aveva tentato di
approfondire il
loro contatto, il primo bacio che aveva dato a Craig, solo per
dimenticare
Maxie, solo perchè si sentiva spossato, solo
perchè era un fottuto
coglione.
Nessun gesto di affetto era rivolto a Craig in quel frangente, Ronnie
quel
giorno, aveva voluto solamente consolarsi con un altro essere umano,
egoisticamente.
Ammise di aver "usato" Craig, perchè gli mancavano i baci e
le
carezze di Maxie, perchè era egoista e non pensava agli
altri ma solo a se
stesso, e alla mancanza d'amore che provava.
Erroneamente aveva chiesto a Craig una cosa che non avrebbe dovuto
fare, in
quel momento non c'era amore in quel gesto.
Anche una morte di una persona talmente vicina come lo era
stata Max, non
gli permetteva di usare un altro, ancora peggio se questo
qualcun’altro era
l’unica persona che gli era restata.
Si maledisse, forse per la cinquantesima volta, e non era ancora
abbastanza.
Doveva rimediare e far capire a Craig che non era solo come credeva,
era ancora
in tempo, per fortuna c'era ancora tempo.
Stette tutta la
notte al suo fianco, chiedendogli scusa un illimitato numero di volte,
ad ogni
scusa accompagnava un bacio, e una carezza. Voleva tanto buttarsi sotto
ad un
ponte, per estinguere quell'abnorme ed egoista disastro che
era diventato
dalla morte di Maxie.
Craig fu fin troppo accondiscendente, non accettò le sue
scuse, come
giustamente si era aspettato Ronnie, ma rimase muto, e si
lasciò coccolare per
la prima volta in tutto quel tempo.
Aveva bisogno di quello in quel momento, di sentirsi amato e
rispettato. Perchè
anche se quella volta Ronnie gli aveva detto che non lo avrebbe
trattato da
ruota di scorta, questi inconsciamente lo aveva fatto lo stesso. Senza
accorgersene, va bene, ma lo aveva fatto soffrire eccessivamente.
Con calma tutto si sarebbe sistemato, con calma.
Craig arrivò
camminando verso di loro con le mani nelle piccole tasche dei pantaloni
stretti
di pelle nera. Ronnie che stava pensando ad altro non si distrasse,
quando
questi fu vicino a loro, ma proseguì con la lettura del
giornale che aveva
sgraffignato al negozio in cui erano entrati poco prima.
Max invece, che non aveva alcun passatempo da occupare quei pochi
minuti di
attesa, mollò il bicchiere contente analcolico sul tavolino
di vetro e sorrise
malizioso verso Craig, che si avvicinava a loro con passo tranquillo.
Gli fece
cenno, come di saluto e accavallò le gambe. Su quella grossa
poltrona in vimini
gli sembrava di dominare il mondo e ora aveva anche trovato la sua
preda.
«Chi era quella ragazza con cui hai parlato per
più di un’ora al bancone là in
fondo? Ti ho visto» proruppe quando l’altro ragazzo
fu in prossimità del
piccolo tavolino e delle poltrone che avevano occupato loro due.
«Ehi, Craig» mugugnò in saluto
Ronnie alzando una mano, ma non
sconcentrandosi dalla rivista.
«Ciao…» disse a tutti e due, sorvolando
bellamente la domanda di Max, che
ancora aspettava la risposta fissandolo intensamente.
«Craig?» lo richiamò.
«Che c’è??» sbottò
alzando le mani, «era una».
Max non era tuttavia ancora convinto. «Una? E come si
chiama?» chiese alzando
un sopracciglio.
«Max certo che sei proprio ficcanaso eh»lo
interruppe Ronnie mentre
girava una pagina.
«Ma Ronnie! Craig fa conquiste dietro alle nostre
spalle!!» si lagnò
dandogli un calcio sullo stinco disturbandolo dalla sua lettura.
«Smettila di fare la checca portinaia e fatti i cazzi tuoi,
piuttosto, se Craig
si trova la ragazza mica è un affare tuo, o mi
sbaglio?» chiese guardandolo
dritto negli occhi.
Craig fu quasi certo di aver visto un lampo di gelosia saettare in
quell’occhiata, infatti Max si zittì
immediatamente, e Ronnie evidentemente
soddisfatto si rimise a leggere sorseggiando un po’ di quel
che era restato nel
suo drink.
Craig ridacchiò, e si sedette divertito su di una poltrona
in vimini.
«Uffa» sbuffò Maxwell incrociando le
braccia sul petto e imbronciandosi come un
bambino piccolo.
Non si
sarebbero dovuti dividere, avrebbero dovuto raggiungere la casa dello
zio di
Craig e avrebbero vissuto lì fino a quando non sarebbero
stati abbastanza capaci
da permettersi un appartamento loro, un monolocale sarebbe stato anche
fin
troppo.
Guardò Craig che si era addormentato stanco ed esausto fra
le sue braccia e
sorrise lievemente. Forse era ancora in tempo.
°°°
Sweetcurry's Time!!
Uhm. uhm. uhm. L'ho finita proprio oggi di scrivere interamente, quindi
ci sarà anche una terza parte che probabilmente
posterò fra pochi giorni, giusto il tempo per lasciar voi
recensire ^-^...
Credo che questa sia la mia long più corta xD, sono una che
non riesce assolutamente a sintetizzare e qui mi sono sforzata da
matti, giuro, e mi son venuti fuori 3 capitoli xD... per di
più questo è lungo quanto due: più di
2000 parole, il che è un record per me, ho scritto
tantissimo oggi e non ne so bene il motivo xD.
Uhm, rileggendo anche il prossimo ed ultimo chappy devo dire
che questo qui è quello meglio scritto senza dubbio. Nel
primo ho scritto da cani, lo ammetto, ma in questo mi ci sono proprio
messa sotto. U_U
Avrei dovuto fare il compito di pittoriche, ma ho allegramente scelto
di mettermi a scrivere :°D.
Mi fanno male le dita a furia di schiacciare i tastini sulla tastiera
xD.
Credo mi sia venuto fuori qualcosa di accettabile, insomma,
tralasciando tutte le cose orrorifiche, il succo va bene xD...
Mi scuso perchè nello scorso capitolo ho fatto un errore di
tempo verbale O S C E N O, e manco me ne son resa conto
ç_ç. Ho corretto tutto comunque ^-^...
Spero che l'introspezione che ho fatto qui vada bene perchè
è la cosa che mi preoccupa maggiormente, è
terribilmente complicato descrivere un amore non ricambiato
ç_ç... Mi mette addosso l'emoHsità.
Spero abbia fatto piacere anche il piccolo flashback che ho messo,
puramente dolcioso e con Mannie integrata XD. Nel prossimo ce ne
sarà un altro *ghigna*...
Ah! Mi preoccupa pure la semi lemon che ho messo O.O questa volta mi
son data da fare, mi sa che finirò a scrivere esplicito O_O
*incubo*. OMG ho paura xD...
Son terribilmente felice di aver avuto così tante persone
che anche se per il pairing hanno letto ed hanno apprezzato.
Le recensioni... bellissime ragazze ^-^, mi fate ogni volta
felicissima, grazie, grazie e grazie! >_<"
Gre_Leddy:
Amola, so benissimo
che il pairing non gusta a milioni di persone, e ti giuro, nemmeno a
me. Ma comunque messo in questa situazione lo trovo stupendo, nevvero?
Craig lo vedo come un
presuntuoso che non si può nemmeno permettere di dire
cazzate su chi ha scritto le song e le lyrics con cui ora fa i soldi,
quindi che se ne stia zitto.
In una AU
però, lo perdono U_U ecco perchè l'ho scritta.
Perchè in ogni persona c'è un lato buono, e son
convinta che anche il Merdabbitt ce l'abbia.
Quindi si,
è quasi umano, dai xD... Son davvero felice che ti piaccia a
questo livello e che nonostante ci sia il Merdabbitt sia accettabile,
mi riempie di gioia, e non è magia amore xD.
Solo puro fangirlismo xDxD... Grazie mille, anche per la tua foga
<3 sei fantastica e CHE IL FANDOM S'ALLARGHI!!!
è__é/
_sory_:
Cognata, alluraaa...
Io credo davvero che se t'appassionassi al fandom, e studiassi sempre
con il mio aiuto, potresti benissimo scriverci su. La voglia e
l'ispirazione sicuramente non ti mancano e sei pure fuori da Quella
Lista <_< *ghigna*... Per cui non vedo perchè
no, ci spero davvero, eh! *ci gode perchè riesce a deviare
tutti U_U*
Eheh, il pairing non
te lo aspettavi, io che odio con tutta me stessa Mr Pizzetto, che lo
infamo ad ogni ora *aveva pure il nome su msn che lo prendeva in giro
<_<*, ebbene una scrittrice si deve avventurare in ogni
fatica che le si pone di fronte! Ahah!
Sisi, l'immaginazione
delle slashers d'oltreoceano è piuttosto famosa, basti
guardare che nome hanno dato alla Max/Ronnie [--> Mannie O_o
ikke è un peluche?] indi per cui anche nei pairing vanno
come vogliono xD...
Grazie amore, ti
voglio bene pur io :**
Lost
In Camden Town:
mio zuccherino!! Ma nu
che non voglio la tua morte xD, ti è piaciuta??
[ps Buona Pasqua in
ritardo xD... e buona pasquetta! x°D]
Uhm... per quelle che
ho letto io in lingua originale, devo dire che non mi piacciono affatto
U_U le fanno sembrare troppo ovvie, cioè, l'amore fra sti
due tipi mica è ovvio!! >-< E' talmente poco
ovvio che ho dovuto far morire Max per farli mettere assieme perdinci!!
Indi per cui non credo
che ne scriverò un'altra, ho avuto l'ispirazione, ma non
vuol dire che mi piaccia la coppia U_U.
Te ubriachi pure a
Pasqua tu? Nono!! Non va affatto bene!! Ti rendi conto che questa credo
sia la seconda recensione in cui parli di alcolici? xDxD Vuoi
diventarmi un Bert?
Ti adoro e grazie
mille per la recensione, e per aver letto solo perchè l'ho
scritta io xDxD Mi lusinghi.
MarsFreiheith:
Grazie mille per i
complimenti!! ^///^ Son felice che ti piaccia, e sì, non sai
quanto male mi ha fatto al cuoricino scrivere di Maxie morto, poi nel
flashback O_O Dio santo!! ç_ç
Grazie ancora, bacino
:***
AintAfraidToDie:
Amore della mia vita
che si droga con la roba cattiva ç_ç... No, non
me lo devi fare questo, eh?
Va bene il Crack, va bene provare nuovi orizzonti [sembra sempre che
stiamo parlando di altro xD... ora passiamo pure alla droga xD] ma il
Mabbitt di Merda NUO, cazzoH...
>-<"
Mi vuoi bene? Allora non convertiti!! E poi come mai ci sono tutti 'sti
"some" nella tua recenZione <_<?? Eh? Eh? eh? Come mi
spieghi tutto ciò?
Comunque amore, mi dispiace che non ti abbia mandato il chappy,
davvero, ma tu non c'eri e avevo una voglia matta di postare
>_< quindi mi sono attuata. Per il punto secondo sai
com'è... l'ispirazione cattiva <_< ho dovuto
scrivere e ... cazzoH per la patria!! *non sa più cosa
inventarsi xD* So che non ti aspettavi una cosa del genere, ma sai che
mi piace farmi di crack oramai xD, e son felice che mi ammiri,
così mi posso fogare tutta xDxD...
[adoro quando dici "fogatina" tu <3 >-< non
chiedermi perchè XD]
Mi fa piacere che con una ff anche un personaggio come il Mabbitt sia
apprezzato, perchè nonostante tutto qualcosa di buono
secondo me, se ci si impegna, magari, FORSE, molto probabilmente, lo fa
bene.
Il Ronnie che soffre qui si è accorto che si concentrrava
solamente su se stesso e che non dava conto al Craig che soffriva
peggio di un cane, spero davvero che con questo chappy ti piaccia
sempre di più, perchè ne sarei onorata ^///^...
Ora torno sul messanger perchè ho poco tempo e la
connessione del mio piccì la strozzo un giorno o l'altro
>_>...
Ti amo fottutamente tanto, come Sonny ama quel strafigo di Matty
<_< cazzoH *ççç*, e come
Frankito ama ANCORA Gee, anche se si mette a far video di conigli O_O
te quiero <3
I Walk With Shadows:
ohmmioddioH ma grazie ^///^ sapere che facciamo così tanto
"gruppo rivoluzionario" col Fandom Escapesco mi lusinga xD uuuhhh
^//////^
Son felice di trovare sempre più ragazze che ci appoggiano,
è bello che questi individui vengano amati shishi, e
accettiamo benissimo le nuove reclute eh! ^_-
Grazie mille per la recensione, eccoti il chappy nuovo, subitissimo!!!
Baciosi escaposi a tutti quelli che seguono >-< e alla
mia Twinna e alla Gre che mi hanno messo fra i loro preferiti
<3!!
with love,
Curry
|
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Capitolo 3 *** TERZA PARTE ***
ronniecraig 2
Avviso:
i fatti qui illustrati sono completamente inventati senza alcun scopro
di lucro, i personaggi usati per il racconto non hanno mai svolto
queste azioni e non intendo insinuare che abbiamo relazioni fra loro
e/o che abbiano gusti sessuali attinenti a qui scritto. Pertanto non
voglio prenderli in giro e nemmeno li conosco.
If You Cry, I'll Stay Next To You
3. TERZA ED ULTIMA PARTE
Cambiare vita. Dovevano
cambiare stato, ovviamente, casa, paesaggio e persone. Una strada lunga metaforizzata con una statale, che li
conduceva verso la città natale di Craig e dove aveva residenza suo zio, un
multiproprietario che adorava suo nipote, per fortuna, e che concedeva a lui e
al suo amico un appartamento interamente gratis, di cui dovevano pagare
solamente le forniture.
Craig una settimana dopo il funerale di Maxie, si era ben informato su come
procedesse la cosa, se suo zio voleva qualcosa in cambio. E tutto quel che
avrebbero dovuto dargli sarebbe stato che uno dei due avrebbe preso il posto di
un cameriere precedentemente licenziato nel locale dello zio.
L’altro si sarebbe trovato un lavoretto lì nei dintorni, aveva assicurato
che la zona era buona e le paghe non da nulla.
Si, nel loro piccolo erano riusciti a tirare avanti e a vendere l’appartamento
di Craig e a ricavarci abbastanza da mettere su di un conto corrente per pagare
le future bollette che avrebbe avuto una volta trasferiti. La casa di Ronnie
purtroppo, a causa di pagamenti mancati gli era stata sottratta, e lui
sfrattato come una pulce.
I vecchi proprietari già si erano scatenati in una sorta di mini rivolta quando
aveva combinato qualche disastro di poco conto una sera durante una festa, ma
ci avevano dato man forte anche con lo sfratto.
Era stato per lo meno fortunato a non esser chiamato in causa,altrimenti
sarebbe dentro a questo punto, per nullatenenza.
E sfortunatamente era il posto dove viveva in precedenza con Maxie, affittato
ai tempi del liceo e tenuto anche dopo che ebbero mollato gli studi.
Craig al contrario avendo una famiglia benestante aveva ereditato un piccolo
acconto che gli aveva permesso un monolocale in un piano alto di un palazzo al
centro della cittadina.
Che aveva venduto.
Ora diretti verso il non-si-sa-cosa, “all’avventura” si direbbe in un film d’azione,
speravano in una nuova vita. Iniziando come una semplice coppia di amici
conviventi, trasferita da una zona brutta per cambiare e migliorarsi in gente
per bene. Chi non ci avrebbe creduto?
La loro relazione non sarebbe stata assolutamente confessata, con zii omofobi
non sarebbe stato un grande passo, contavano di lasciare l’appartamento gratis
per starsene da soli in libertà e a quel punto fregarsene degli ipocriti.
Un piano perfetto dopotutto.
E pensato in una sola settimana!
A ripensare alla partenza di loro due, dalla loro cittadina, strapiena di gente
che ogni volta che li incontrava non faceva che ripeter “condoglianze” e non
sembrava aver nient’altro da dire oltre a quello.
Craig così aveva preso e aveva messo nella macchina di Ronnie tutto ciò di cui
avrebbero potuto aver bisogno per un viaggio. Aveva tralasciato solamente tutta
l’enorme quantità di oggetti che pochi giorni prima, avevano rinchiuso in
scatoloni da aprire mai più. Tutto ciò che ricordava la presenza di quel
ragazzo dai lineamenti femminili, dalle labbra rosse e dai capelli scuri come
la pece. Presuntuoso a volte, ma anche tanto attaccato ad entrambi.
Morto sul colpo.
L’auto l’aveva preso in pieno, facendogli sbattere la testa sul cemento freddo
della notte, provocandogli un trauma cranico mortale.
Una contusione sulle gambe, punto in cui la macchina l’aveva colpito col
paraurti e una moltitudine di escoriazioni lungo tutto il lato sinistro del
corpo, dove aveva strisciato sull’asfalto scuro e maledetto.
Craig si ricordava ancora il labbro spaccato che non erano riusciti a nascondere
al momento dei funerali, quando la bara aperta mostrava il suo cadavere
tumefatto nascosto dai vestiti di pregiata fattura.
Quel labbro spaccato seguitava a ritornargli in sogno, appena si svegliava, al
momento di mangiare, sempre e ovunque. Era come una maledizione.
Un particolare così nitido, come l’espressione di Max all’interno della bara.
Oppure le sue parole al telefono, che gli avvertivano che sarebbe arrivato alle
otto precise a casa sua, che era ancora per strada e stava dirigendosi verso il
suo palazzo.
Alle otto in punto Max non c’era.
Alle otto in punto un'ambulanza si dirigeva verso il luogo dell’incidente, un
isolato di distanza da casa di Craig.
Una volta richiusi entrambi i borsoni, riempiti del giusto necessario per
passare la notte nell’hotel, scesero per far colazione, lasciare le chiavi
alla reception e pagare la consumazione.
Cercarono di saziarsi come poterono, al buffet mattutino era tutto estremamente
calorico, il che era un bene se avrebbero dovuto resistere altre ore in una
macchina, con solo bottiglie d’acqua e una barretta di cioccolato alle
noccioline, che si trovava nel vano portaoggetti da minimo la scorsa estate.
Uscirono trafelati dal motel con la fretta addosso, prima sarebbero partiti
prima sarebbero arrivati, e così Ronnie prendendo il borsone di Craig lo mise
insieme al proprio nel bagagliaio, e si mise al posto di guida.
Era il suo turno di guida, o almeno così aveva deciso appena un attimo prima
quando erano seduti al tavolino del motel e consumavano la colazione in
silenzio, concentrati ad immagazzinare quanto più cibo potevano.
Non riusciva ancora a colmare il vuoto di colpa che aveva dentro di sé. Si
chiedeva ancora come aveva potuto essere così meschino, e come aveva potuto
Craig comportarsi così con lui. Non gli aveva mai detto nulla, mai rinfacciato
niente, lo aveva sempre consolato e gli era sempre stato vicino, per coccolarlo
e baciarlo.
Ora, Ronnie si decise, era il suo
turno.
Poteva dimostrargli che era in grado di cavarsela e finalmente di occuparsi di
lui.
Diede un’occhiata a Craig che stanchissimo si era accoccolato contro il sedile,e
che in quella posizione sembrava ancora più piccolo e bisognoso di attenzioni.
Max entrando nella camera vide entrambi seduti o comodamente adagiati
sul nuovo materasso di Craig, appositamente cambiato per la loro gioia, perché,
dio!, quello che aveva prima in camera era terribilmente vecchio e cigolava
anche! Così quel giorno si erano decisi ad andare in periferia, in una di
quelle grosse costruzioni dove vendevano arredamenti e utensili per la casa.
Avevano scelto il materasso e se lo erano portati sopra il tetto dell’auto,
legato come nei film americani degli anni ’50.
Era stato stupendo, e ora quei due se la godevano lì sopra senza averlo
aspettato?
Max prese la rincorsa e si buttò a peso morto sul nuovo pezzo d’arredamento,
che andava testato anche da lui, ovvio!
«Sei matto?!» urlò Ronnie che era stato mezzo distrutto dal suo atterraggio,
visto che lo aveva preso proprio in pieno e gli aveva ammaccato due o tre
costole, il femore e probabilmente anche qualche altro osso di cui non si
ricordava il nome.
Passarono pochi minuti che subito Maxie ricominciò ad agitarsi e ne tirò fuori
una delle sue, sempre a sfondo sessuale, of course, «Craig, tesoro mio,» iniziò
ma venne subito interrotto dall’altro ragazzo.
«Non chiamarmi tesoro! Chiama Ronnie così!» sbottò fintamente disgustato.
«Ronnie lo chiamo in un altro modo quando stiamo soli…» disse ammiccante e
lascivo, guadagnandosi un pizzicotto sulla coscia da parte del più grande.
«Porco…»
«Hm, sì. Diceeevo… Che Craig-uccio,
questa sera stessa dovrai testare il tuo nuovo materasso, eh, altrimenti
che l’hai comprato a fare?» sbottò con ovvietà scatenando le risate da entrambi
gli altri ragazzi.
«Ma dico sul serio! Prenditi una bella figa e portatela a casa, Craig, sii un
vero uomo per una volta» poi si bloccò
di fronte allo sguardo accigliato del proprietario del nuovo acquisto.
Alzò le mani in segno di resa, «Okay, okay, okay, va bene. Prenditi un bel figo
e scopatelo, sii una vera checca per una volta»
finì in bellezza facendogli l’occhiolino.
Craig prese immediatamente, senza nemmeno pensarci prima su, a menarlo a suon
di pizzicotti o schiaffi veri e propri, mentre dall’altra parte del letto
Ronnie se la rideva con gusto.
Esausti rimasero sdraiati a pancia in su a guardare il soffitto, tutti e tre
vicini accoccolati l’uno con l’altro, Max e Ronnie con una mano intrecciata con
l’altra.
«Certo che abbiamo scelto proprio un bel materasso» mugugnò Maxie facendosi
piccolo piccolo fra i due e incastrando una gamba fra quelle di Craig.
«Cazzo se è comodo» disse Ronnie muovendosi un po’ facendo sobbalzare tutti
dall’ondeggiare del materasso.
Craig annuì con lo sguardo rivolto ancora verso il soffitto.
«Ti dispiace se io e Ronnie veniamo qualche volta a provarlo?» chiese allora
con tono di voce innocente il ragazzo al suo fianco, facendogli venire il
vomito.
«MAX! Dio, non voglio che scopiate sul mio letto! Cazzo, che schifo!»
Lasciarsi alle spalle tutto era un passo difficile e anche doloroso, ma se
avrebbe messo fine allo strazio di sopportare quel clima di morte che si era
formato con la morte di Max, allora facevano bene a scappare e crearsi nuove
vite.
Per ricominciare da capo, insieme.
Inserì la chiave nel quadro e mise in moto la vettura, fece retromarcia e uscì
dal parcheggio diretto verso la statale.
Dopo pochi minuti guardò di nuovo Craig: dormiva.
THE END
°°°
Sweetcurry's Time!!
Massalve!! Come state tutte voi belle slasher de EFP? Spero bene, sisi,
e spero anche sedute per bene su un letto, sedia, armachiar o quelcheè xD, perchè vi devo infomarre di una cosa che vi lascerà senza fiato, presumo <_<.
Allora, riguardando in giro per internet, le foto, i video eccetera, e
iniziando a scrivere questa fiction devo ammettere che ho visto Craig
sotto una luce diversa.
Ovvero, lo ritengo sempre sotto Ronnie, of course, ma credo che
qualcosa di buono ci sia in lui e voglio riuscire a trovarlo e a
scriverci senza farvi vomitare durante la lettura.
Per cui, l'Archivio si è attivato (la mia grande dote di
ricercatrice d'informazioni, foto, e altro che mi rende orgogliosa di
me stessa xD), mi son documentata con biografie di Craig, sulla storia
della sua band precedente, sulla sua entrata negli Escape e sulle sue
conoscenze.
Tutto per potermi dedicare ad un altro Fandom Sfigato.
Insomma ho scoperto che accenno di slash nei Bless The Fall c'è.
O perlomeno ce lo vedo io xD, indi per cui sto già per aprire
una nuova pagina di Word *-*... Vedrete vedrete, che dopotutto POI vi
piacerà. Come con Bertie, suvvia, che tutti all'inizio non
sopportavano perchè era un drogato che molestava Gerard, ma poi
adesso lo amano tutti xD...
Spero che in qualche modo, con un pizzico di
maturità, proviate a leggere anche di Craig, che dai, non
è così male.
Spero che il messaggio sia arrivato a voi, e spero in una risposta positiva ^_^.
Passando a questo ultimo capitolo, devo dire che mi è
dispiaciuto un sacco scrivere dell'incidente di Maxie, che povero amore
mio c'ha perso pure la vita ç___ç.
Mi si stringe il cuore nel flashback, quando fa la troietta xD... (Che Troia sarebbe altrimenti?)
Eppoi la figura di Craig che piccolo, non l'ha ancora perdonato
del tutto ma che si fa trasportare fino in macchina e che si addormenta
sul sedile >-<... ammettetelo che è amore quando non si
accanisce contro Ronnie!! >__<"
Ho scritto un Happy Ending perchè ci voleva, non avrei potuto
mettere altro dramma perchè di morti ne ho anche abbastanza xD.
Ho seriamente pensato al suicidio di Ronnie, davvero, ma non avrei
potuto, non sarebbe stato giusto e mi sarebbe sembrato troppo pacchiano
e terribilmente scontato. Bip, no.
Spero sia piaciuta anche se solo di tre capitolini, e son felice che mi abbiate seguita in così tante.
Vi adoro.
Davvero.
Un grazie speciale a chi ha messo la fanfiction fra i suoi preferiti, ovvero la mia Twinna, Gre e I Walk With Shadows.
I Walk With Shadows
Oddio, son felice di esser riuscita a farti piacere sta ficcina anche
se non c'è la coppia bestosa. Mi fa riempire il cuore di gioia
*-*.
Uhm, cheddire, anche io non sopportavo Craigfer (dio santo
perchè gli hanno dato un nome così all'anagrafe?? xD per
fortuna che è solo Craig), ma dopo una corretta analisi mi son
resa conto che amo troppo tutta questa gente losca che cerca di fare
musica pesante xD... Sisi, in effetti non mi sta il rimpiazzamento di
Ronnie, ma non l'ha voluto lui in fin dei conti, è stato il
menager degli Escape a far tutto U_U *Archivio Mode: On* e lui per
mancanza di band ha accettato.
Poi che si sia gasato non molto piacevolmente, e che ora sia un
completo coglione è un'altra cosa. Ma suvvia, troppa gente ora
è deficiente.
Spero che questo chappy ti sia piaciuto, c'è anche il piccolo e
porco Maxie che fa vaneggiamenti sullo scopare nel letto di Craig xD...
Un bacio, alla prossima!
_sory_
COSO io lo credo umano sisi, e pure le sue gambe gay mica son male
*sbava*... *si riprende* Uhm, amore tu sai già tutto
perchè anche ieri non abbiamo smesso di parlare per tipo sei ore
filate? Interrotte da me che mi lavo e mi rilavo xD... Suvvia, il fatto
che m'appoggi mi spinge a continuare, e sapere che anche se il COSO
è il COSO tu leggi lo stesso. Ti adoro immensamente e sei sempre
così cara <3.
Per la lemon uhm, direi che mi avventurerò più avanti, ne
ho una già in programma e SO che ti piacerà U_U... Ma non
svelo nulla xDxD... E son felice che non abbia così tanto
schifato, perchè, accidenti, ho fatto un passo in avanti O_O, in
una ff non avevo MAI messo la parola "erezione" ti giuro xD... Sono
ancora troppo ingenua *sese <_<* anche se la Twinna ha
collaborato a farmi diventare pervertita e volgare oltretutto xD.
Grazie mille per i complimenti amore, sei sempre perfetta, ti amo
tanto, mia suoceraH!! E non più cognata xDxDxD *si spiaccica la
mano in faccia* e si, purtroppo questo è l'ultimo, ma torno
presto eh XD...
Baci baci, da me e il cavallo Tacos ^-^/ *il mio amore ha fatto una
colletta e me l'ha affittato fino a quando riuscirà a prendere
il ranch*
Gre_Leddy
Sisi ho contato proprio ieri sera esattamnete 15 ff degli Escape! E mi
ricordo che quando postai la traduzione ce n'erano... tre? xD
Son felice di questa tua risposta alla fiction, sapere che la
caratterizzazione del Mabbitt nella mia ff te lo fa piacer tanto mi fa
toccare il paradiso, sarà che voglio che non lo si odi
così tanto xD... Insomma, lui a me piace, sisi, ma solo
precedentemente agli Escape, cioè, dopo mi sembra troppo sicuro
di se, e addirittura fa cazzate enormi come quella di prendere per il
culo Ronnie, ikke è sciemo?
Spero che col tempo più gente sarà della mia, che
dopotutto ogni personaggio slashoso va amato da qualcuno
ç_ç sisi. E poi che paladina della giustizia sarei? xD
Te adorooo, e anche se per via delle tue amiche che ti tengono al
telefono serate intere non preoccuparti, a me fa sempre piacere che
segui ^^. Basciolini
AintAfraiToDie
Ammore mio della mia vita, so che non aspetti altro che qualcosa sullo
stretto di Gibilterra xDxD e ne son felice. Mi dispiace un botto averti
presa in giro per quasi una settimana, ma tu che tutta fogatina mi
dicevi che ti piaceva il Mabbitt e poi ti vergognavi a parlare di lui
perchè io ti urlavo che non dovevi XDXDXD... ahah, son sempre
più infida... <_< sarà l'anima Frank LeATHERMOUNTH
che è in me a risvegliare questo lato. Questo tuo
papirozzo è stato assolutamente uno dei più apprezzati
dalla sottoscritta e anche il fatto che ti sia piaciuto quel pezzetto
talemnte tanto da citarlo amore >-< mi fa gasare ancora di
più xD.
Ora potrai riempirmi la testa di ogni cazzata about il Mabbitt
perchè si, ci convertiamo insieme, come delle vere Twinne.
E amore spero che il flashback sia davvero di tuo gradimento, ci spero
xD, io personalmente lo adoro *modesta*, e scusami immensamente
per questa obesa cagata di risposta ma debbo andare al negozio degli
imbianchini, il BRICCO. xDxDxD... ti amo fottutamente tanto, spero ti
sia piaciuta la fine ^-^ tuo Sonny sparaflashato <333
Ebbene ringrazio anche chi segue senza commentare, spero farete lo stesso con le mie prossime ^^. Grazie mille per tutto.
with love,
Curry
|
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