If You Cry, I'll Stay Next To You

di Sweetcurry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PRIMA PARTE ***
Capitolo 2: *** SECONDA PARTE ***
Capitolo 3: *** TERZA PARTE ***



Capitolo 1
*** PRIMA PARTE ***


craig/ronnie

Avviso: i fatti qui illustrati sono completamente inventati senza alcun scopro di lucro, i personaggi usati per il racconto non hanno mai svolto queste azioni e non intendo insinuare che abbiamo relazioni fra loro e/o che abbiano gusti sessuali attinenti a qui scritto. Pertanto non voglio prenderli in giro e nemmeno li conosco. 

If You Cry, I'll Stay Next To You

1. PRIMA PARTE

Afferrò la maniglia del frigorifero del minibar messo a loro disposizione dall’hotel e fece in modo da poterne vedere l’interno. Deciso afferrò una bottiglia di plastica di Sprite, la tastò per riconoscere se era congelata come piaceva a lui e una volta accontentato sorrise e richiuse lo sportelletto del minibar.
Si raddrizzò in piedi e diede un’occhiata all’intera camera che avevano preso in affitto per un lasso di tempo poco considerevole. Necessario a far passare quella piccola precipitazione che era incominciata poche ore prima, quando erano in macchina diretti verso il confine.
Si erano sentiti come in una scopiazzata alla peggior maniera di un film d’avventura americano: loro due a bordo di un’autovettura  tipicamente tradizionale, di quelle lunghe e piatte, quasi come delle scatole di fiammiferi. Peccato che costretti a dormire stretti l’uno con l’altro nel largo spazio riservato ai passeggeri dietro non era garbato ad entrambi. La macchina era troppo fredda, la pioggia troppo forte e l’umidità gli avrebbe arrugginito tutte le ossa, per quanto si fossero stretti e abbracciati non avrebbero comunque dormito.
Così sacrificando una buona parte dei loro ultimi averi avevano preso una camera in un motel ad una stella.
Il posto, fortunatamente, non aveva grandi disagi, aveva trovato cinque, addirittura cinque bottiglie all’interno del minibar. Il che stava a significare che rispetto ad altri alberghi questo era almeno accettabile per l’unica e sola stellina che possedeva.
Deciso a rilassarsi per l’interminabile scambio di turni al volante fra lui e Ronnie, si buttò quasi a peso morto sul materasso del letto a due piazze, rivestito da un paio di lenzuola sbiancate dall’ammoniaca e una coperta di lana marroncino sull’arancione. Il colore delle zucche, pensò Craig.
Stappò la bottiglia e ne prese avidamente un sorso, il liquido frizzantino gli scese lungo la gola rinfrescandolo dall’assenza di viveri che si erano portati con se per la fretta di partire.
Si passò una mano sugli occhi stanchi e sfilò le scarpe lasciandole a casaccio sul tappetino a lato del letto.
Appoggiò la schiena allo schienale del letto in legno scuro e dopo aver profondamente sospirato si rilassò.
Pensare che Ronnie che non parlava, se non lo stretto necessario, da almeno un mese, gli fece stringere il cuore.
Si sentiva inutile di fronte alla sua sofferenza, non riusciva mai a consolarlo, nonostante gli stesse sempre a fianco e talvolta si sacrificasse per un’ora in più di guida, per far si che l’altro si riposasse.
In confronto alle occhiaie di Craig, quelle di Ronnie erano delle depressioni.
Mangiava meno, non che avessero molto da infilare nello stomaco, ma si rifiutava spesso di mandare giù l’ultimo boccone, regalandolo al più piccolo.
Sentì l’acqua della doccia chiudersi e si riscosse, accogliendo Ronnie dopo alcuni minuti all’interno della camera da letto.
Un piacevole odore di bagnoschiuma all’apertura della porta si espanse fino ad arrivare alle narici di Craig, che sorrise appena, sapendo che Ronnie ora profumava di quello.
Lo osservò infilarsi i boxer e un paio di bermuda neri e comodi, insieme ad una maglia larga e beige, di qualche gruppo musicale.
Aspettò paziente che anche l’altro si coricasse per potersi accoccolare contro il suo corpo caldo dalla doccia appena fatta e profumato. Era sicuro che gli sarebbe venuto sonno appena lo avrebbe abbracciato. Poggiò la bottiglia sul comodino messo dalla sua parte del letto e spinse il viso fra la spalla e il collo di Ronnie, che sdraiato a pancia in su guardava il soffitto con sguardo stanco, ma comunque rilassato, forse dall’acqua calda oppure dalla comodità del letto in cui si era appena coricato.
Ronnie passò il braccio intorno alla vita di Craig e lo strinse a  sé, mentre l’altro appoggiava la sua mano sull’ampio petto dell’altro.
Inspirò profondamente contro la pelle di Ronnie, per riuscire a sentire ogni piccola sfumatura del suo odore. Poi ci posò leggermente le labbra e vi lasciò un bacino tenue, lieve.
Ronnie lo strinse ancora a sé, mentre con l’altra mano gli carezzava i capelli scuri e finiva a fargli piccoli grattini sulla guancia.
Craig pensò al sorriso che prima lo contraddistingueva così tanto, era speciale, lo ricordava distintamente, un ricordo così lontano che quasi ebbe paura di averlo sognato. In quei pochissimi giorni, circa quindici, la loro vita era rimasta sconvolta.
era successo tutto ciò che nessuno si aspettava accadesse. Il finimondo.
La perdita di un amico fin troppo legato a loro due, che li aveva sempre amati e rispettati, aveva condiviso con loro le serate e i pomeriggi. Le situazioni spiacevoli, dopo la sua morte erano divenute quotidiane. Prima i conoscenti, i parenti, e i vicini di casa, quelli che manco aveva conosciuto e quelli che si erano rifatti vivi solo all’ora della sua scomparsa dalla vita.
Ronnie era rimasto scioccato, paralizzato di fronte ai suoi funerali. Craig, lo sapeva, tutti e tre lo avevano sempre saputo che fra Ronnie e Max non scorreva solamente una forte amicizia.
Craig involontariamente li aveva trovati più volte a baciarsi, e anche se loro due avevano fatto in modo che nessuno lo venisse a sapere, lui talvolta li vedeva. Di come Max sorridesse imbarazzato mentre Ronnie casualmente gli sfiorava una mano, la guancia, una gamba.
Tutti piccoli gesti che insieme fondavano una relazione segreta, ma duratura e sicuramente passionale.
Max e Ronnie per lui erano come due ragazzini che si trovavano di fronte alla loro prima cotta. Loro erano speciali assieme, si rubavano i baci nei corridoi vuoti, usavano la stessa tazza per bere il caffè, rimanevano addormentati sul divano uno sull’altro, con la televisione ancora accesa e il film a metà.
Le loro dita intrecciate l’una con l’altra.
Craig non era invidioso, pertanto nemmeno geloso, era sinceramente felice per loro due perché sembravano realmente fatti l’uno per l’altro. Anche se distruggevano le regole e continuavano una relazione fra due ragazzi dello stesso sesso.
Ma a quel punto chi si sarebbe tirato indietro?
Craig per la prima volta in tutta la sua vita, conosceva Ronnie da quando erano bambini, l’aveva visto piangere.
E urlare dalla rabbia, strapparsi i capelli dalla frustrazione e mordersi le labbra dalla disperazione.
Ronnie in parte era morto con Max.
Insieme a lui, durante quell’incidente alla 7th Avenue. Quel maledetto posto dove un pirata della strada aveva investito completamente un ragazzo di diciannove anni.
Diciannove miseri e fottuti anni.
Ronnie in quell’istante aveva preso il volo e con la mano intrecciata a quella di Max era salito verso il cielo. Accompagnandolo.
Quel che ne era rimasto sulla terra era un corpo sorretto da un’anima distrutta e provata da un trauma terribile.
Ronnie però era forte, Craig ogni giorno lo vedeva, aveva pianto solo una volta, ma questa cosa non si era ripetuta più, aveva fatto delle promesse a se stesso e a quel Max che aveva amato fino a concedergli tutta la sua anima.
Il complicato fatto che ora Craig sorreggeva Ronnie non fu nato da una sorta di sporca e ignobile vendetta sull’ormai moto Max, da parte di Craig.
Lui sapeva benissimo che non avrebbe mai potuto sostituire la dolce metà di Ronnie, e non ne aveva affatto l’intenzione. Pretendeva solo di continuare ad andare avanti.
Ronnie una sera l’aveva baciato. Leggermente, poiché si erano abbracciati in cerca di calore, lui aveva posato le labbra su quelle sottili di Craig e gliele aveva fatte schiudere, rendendo il bacio un po’ più profondo e intimo.
Forse aveva bisogno di non pensarci, voleva smettere di soffrire e riuscire per un solo istante a star bene con un ‘altra persona che lo amava.
Sì, Craig lo amava.
Ma ciò nonostante non avrebbe mai preteso di avere una relazione con lui, non dopo Max.
Il suo fantasma gli impediva di farsi avanti, e comunque non voleva affatto. Era contro i suoi principi.
Con uno scatto di era allontanato terrorizzato da Ronnie e con gli occhi spalancati si era coperto la bocca.
Per un giorno intero Craig era sparito dalla vista dell’altro, era troppo spaventato da quell’atto assolutamente sconsiderato di Ronnie. Non doveva farlo, non avrebbe dovuto.

“Io non voglio essere per te una ruota di scorta, non voglio diventare l’Altro. Non voglio che anche se Max ti ha amato e tu continui ad amarlo giustamente, io sia messo in disparte, perchè non me lo merito…”  

Ronnie lo aveva abbracciato e gli aveva sussurrato che per lui, anche se Max sarebbe rimasto nel suo cuore, non sarebbe mai messo per ultimo. Craig gli era sempre stato affianco, e meritava che fosse amato in qualche modo.
Le lacrime erano scese a qualcuno quella notte? Forse.








°°°
Sweetcurry's Time!!

Son tornata con questa piccola long, di due o più capitoli, con un pairing che voi direte inconcepibile. Ma insomma, in questo contesto lo accetto anche io,  okay che odio fino alla morte Craig, ma essendo una masoschista e per di più una Crackgirl non ho potuto resistere.
Fra le slashers americane e di lingua straniera questo pairing va molto di più che il  Max/Ronnie e mi sto ancora chiedendo il perchè xD...
So che non sto postando proprio un piffero ultimamente, ma come avrete bene capito (spero <_<) ho il blocco dello scrittore ç__ç...
E per poco mi si è sbloccato per questa ficcina, che intendo finire molto presto.
Yep. Detto questo passerei ai saluti e alla solita richiesta di qualche commentino.
Perchè davvero ragazze, fatemi sentire che questo fandom non è morto e sepolto!
Perchè gli Escape piacciono e devono fiorire e vivere rigogliosi.
Non sono delle piante ma fa lo stesso x°D...

Un bacione enorme a chiunque commenterà, a chiunque leggerà e pure a chi (pliz >-<) la metterà fra i preferiti.


Vi adoro, e son felice che si scriva e si legga sempre più di questi bei ragazzi.


Baci,


Curry



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Capitolo 2
*** SECONDA PARTE ***


ronniecraig 2

Avviso: i fatti qui illustrati sono completamente inventati senza alcun scopro di lucro, i personaggi usati per il racconto non hanno mai svolto queste azioni e non intendo insinuare che abbiamo relazioni fra loro e/o che abbiano gusti sessuali attinenti a qui scritto. Pertanto non voglio prenderli in giro e nemmeno li conosco. 

If You Cry, I'll Stay Next To You

2. SECONDA PARTE

 

Craig spinse il naso contro il tatuaggio sul collo di Ronnie e vi depositò piccoli baci, facendogli venire i brividi e la pelle d’oca per il piacere. Sapeva bene come questi gesti anche solo leggermente accennati e sfiorati mandassero in estasi il compagno, e ne andava anche orgoglioso, riuscire a far gemere Ronnie Radke non era mica da tutti, e ogni volta dosava per bene ogni preliminare, in modo da essere sempre il più accorto e il più perfetto. Amava esser così bravo in queste cose.
Ronnie completamente succube del ragazzino che  seguitava a baciarlo e a lambire la sua pelle sdraiato al suo fianco, spostò il collo per permettergli di coprire più porzioni di pelle e iniziò a mugolare e a sospirare interamente eccitato. L'aria piuttosto fredda a colpa del mal funzionante riscaldamento del motel ad una sola stella, e anche per la buia e piovosa notte, si riempì tuttavia di ansiti che la scaldarono.
Prese per la sottile vita Craig, ogni volta gli sembrava sempre troppo esile quel ragazzo, gli ricordava molto la vita di Max, anche lui era magrolino e anche evidentemente più basso di lui. Scacciò via quei fausti pensieri che a poco a poco sarebbero divenuti strazianti e gli avrebbero fatto passare anche la voglia, e si concentrò sui sottili fianchi di Craig, dio... era così stretto... 
Con un colpo di reni si sedette sul suo bacino, piegando le gambe e incastrandosi alla perfezione con il corpo di Craig, che non fu capace di reprimere un gemito.
Socchiuse gli occhi al suono così piacevole ed estasiante di un compagno che geme per te, e poi Craig gemeva in un modo tutto suo -come Max gli venne quasi da pensare, ma cancellò il pensiero anche prima che gli venisse in mente-, non troppo femminile, ma nemmeno troppo virile. Perfetto.
Le sue dita affusolate girovagarono su per le cosce di Craig soffermandosi nel punto in cui i pantaloni incontravano il bordo della t-shirt e insinuò le mani sotto quest'ultima, per toccare la pelle bollente e diafana del ragazzo sotto di sé. Sorrise malizioso. cercarono di strappare qualche gemito anche all’altro. Il viso del più piccolo cominciò ad arrossarsi, le guance presero un colore simile alle labbra, e i suoi occhi divennero lucidi. Li chiuse e portò la testa all'indietro, schiudendo leggermente le labbra arrossate anch'esse per via dei molteplici baci che con forza gli aveva regalato Ronnie.  Con un lavoro di lingua e labbra il più grande perquisì ogni piccolo angolo del petto liscio di Craig, soffermandosi prima su di uno di quei piccoli bottoncini rosati che fecero girare la testa al diretto interessato, successivamente scese e finì a lambire il basso ventre del più piccolo. Sotto la sua mano sinistra poteva distintamente sentire l'erezione di Craig crescere ad ogni millimetro che percorreva e questa cosa gli fece piacere.
Craig preso dalla foga velocemente portò le mani che fino a quel momento avevano carezzato la schiena di Ronnie dolcemente, al suo interno coscia e fece per tirargli giù i bermuda scuri che Ronnie lo sorprese in un bacio beffardo.
Si piegò verso il viso del ragazzo sdraiato sotto di sé e lo coinvolse in un bacio piuttosto impegnativo, tanto che Tutte e due si fermarono con il resto e presero solamente a baciarsi.
Poi sospirando pesantemente staccò le labbra da quelle sottili del più piccolo e nascondendo il volto nell’incavo del suo collo e represse un singhiozzo.
D'un tratto gli era venuto un di quegli attimi di malinconia, quando gli sembrava di botto di non saper che stava facendo, di non saperne lo scopo: si sentiva senza senso.
A quel suono inaspettato e completamente improvviso Craig restò gelato sul posto, e lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, lasciando che i palmi delle mani rimanessero sulle cosce del più grande a cui non sapeva cosa stesse succedendo.
«Ronnie, che succede?» sussurrò preoccupato e terribilmente preso in contro piede,  mentre spostava le mani sulla vita dell’altro e si tirava su a sedere stringendolo a sé. Un attimo prima aveva intenzioni di stuprarlo, poco dopo gli veniva un complesso, Ronnie spesso e non molto volentieri lo spaventava.
Il più grande non fiatò, intensificò la stretta dei suoi pungi, uno sulla schiena di Craig, oramai nuda, e l'altro poco più in basso, sempre sul suo dorso.
Quando finalmente riuscì a comporre quella frase che tanto aveva timore di pronunciare, aprì la bocca.
«Non so se ce la faccio, Craig…» mormorò facendo tremare Craig, Ronnie potè distintamente sentire la sua presa sui fianchi diminuire e il suo corpo irrigidirsi e staccarsi dal suo, un senso di gelo lo invase dove prima il calore dell'altro lo riscaldava.
Craig, nel mentre, si sentì quasi mancare, un peso invisibile si abbatté contro il suo cuore già scosso dalla perdita dell’altro ragazzo. Le sue mani ebbero quasi degli spasmi quando con proiettività e gelosia le strinse per la seconda volta, sul corpo addossato a lui che non ne sapeva di muoversi da quella posizione, se per questo non voleva proprio.
Credere di star abbracciando qualcuno e nel medesimo istante pensare alla sua possibile morte lo fece sentir male, come perso in un vicolo cieco, inseguito da un accoltellatore e con un immenso e infinito muro di fronte che gli bloccava qualsiasi via di scampo.
D’un tratto non gli importò più nulla del letto che gli era parso così austero e incredibilmente comodo, quasi un secondo paradiso che lo salvava dalle lunghe ore di viaggio in macchina e gli stancanti turni di guida; del profumo buono della pelle di Ronnie che lo aveva ridestato dalla semplice idealizzazione di avere un essere perfetto che lo accompagnava in viaggio, perchè il suo odore era così buono; o di qualsiasi altra frivolezza che ora gli sembrava solo nulla, un incredibile ammasso di balle esplicitamente realiste e per niente affettive, non gli facevano pensare a ciò che provava, con prepotenza lo strappavano da quel mondo che ora per lui e Ronnie era divenuto solamente una merda, senza ideali e futuro, se non quello di ricominciare da capo in un altro posto lontano da . La loro vita precedente cancellata, sì, con un doloroso colpo di gomma, aveva tolto tutte le conoscenze e gli affetti famigliari da lì e glieli aveva ridati come quel che ne rimane di una gomma usata, scarto e per di più sporco. Non li volevano più, troppo dolore all'intero quartiere, al posto di stargli vicino, li assillavano convinti di star facendo un'azione buona a rendersi utili e "standogli vicini". Non sapevano quanto si sbagliavano, o forse sì? Forse con la loro scomparsa avrebbero aperto gli occhi. Entrambi ne dubitavano fortemente.
Craig aveva assistito ripetute volte agli "attimi di Ronnie",  ma questa volta aveva raggiunto sinceramente il limite.
Non avrebbe pensato al suo dolore? Ronnie se ne sarebbe andato via anche se avrebbe lasciato solo Craig in questo mondo ormai vuoto per lui?
Quindi, alla fine anche Craig avrebbe percorso la facile e semplice scorciatoia del suicidio?

Ronnie realizzò a quel punto, improvvisamente dalla reazione inusuale del compagno, che aveva fatto qualcosa che non avrebbe dovuto nemmeno pensare.
Come ogni volta, presuntuosamente, non aveva pensato alle conseguenze, ed ecco che aveva ferito anche uno come Craig.
Craig che ogni volta con le sue spalle larghe lo consolava sempre, e lo aiutava a superare ogni, ogni fottuto, momento difficile.
Ronnie aveva dato man forte alla resistenza di Craig e dopo un po' questi l'aveva abbattuta. Non avrebbe potuto continuare fino all'eternità, dopotutto Craig era un essere umano, e Ronnie se ne accorgeva solamente ora?

Ronnie spaventato anch’egli dalle parole appena dette, e dall’irrigidimento del corpo del ragazzo sotto di se, spostò il viso dal suo incavo del collo e lo mise di fronte all’altro ragazzo scioccato.
Gli guardò il volto, paralizzato, completamente terrorizzato da un'intenzione troppo avventata e sconsiderata, che per fortuna non era stata ancora messa in atto dal diretto interessato.
Ronnie si era -scusate per la volgarità- letteralmente cagato sotto, poteva con quattro o cinque parole perdere completamente una persona?
«Craig… Craig, scusa, Craig?» seppe quindi, guardando in che stato aveva ridotto l’unica persona che gli rimaneva dicendo quelle poche parole, cosa aveva provocato.

Il viso del più piccolo era pallido e si mordeva fortemente le labbra già fin troppo torturate quotidianamente dal suo solito tic -che pensò, Ronnie era terribilmente adorabile-, forse per non scoppiare a piangere e per reprimere lo sconforto.
Craig soffriva, soffriva anche lui, e non solo per la perdita di Max, ma per ogni volta che aveva dovuto sorreggere Ronnie che non riusciva a continuare a vivere senza la persona che aveva così tanto amato.
Aveva sempre rilegato i suoi sentimenti in un cassetto con il doppio giro di chiave, e mai aveva avuto l'intenzione di aprirlo, ma quella sera non ce l'aveva fatta.
L'aveva beccato in un momento sfavorito, era debole, si era lasciato andare completamente alle mani esperte di Ronnie, fidandosi e credendo che lo avrebbe soddisfatto nel migliore dei modi, facendolo sentire amato. Si era lasciato possedere da quelle labbra tentatrici e Ronnie lo ripagava così?
Addossandogli maggiormente il suo dolore, regalandoglielo col pacco doppio, prendi due paghi uno?
No, a quel punto non ce l'aveva più fatta, non era riuscito a resistere e a dire che sarebbe andato tutto bene perchè era una cazzata. 
Amava Ronnie come il suo stesso sangue, anche di più, per lui si sarebbe venduto, ma la sofferenza che provava aveva raggiunto un livello tale da non poter più esser contenuta in un piccolo cassettino qual era quello di Craig.

Ronnie conscio improvvisamente e -diremmo, finalmente!- del dolore che recava sempre al ragazzo più piccolo, sfogandosi sempre con lui e lasciandolo alla fine peggio di uno straccio, strinse le sue mani ai lati del suo viso e lo costrinse a farsi guardare negli occhi.
Vuoti, si sentì mancare anche lui per un momento, aveva timore di non riuscire a rimettere tutto come prima, raccogliere ogni carta e rifare da capo il castello. Come aveva anche solo potuto essere così egoista ed ipocrita? Come aveva fatto a pensare solo a se stesso? Come lo aveva ridotto?
«No, Craig… Craig, scusami…» pronunciò mentre gli carezzava protettivo le guance e i capelli che finivano in una frangia, lo trattò meglio di come avrebbe trattato una bambola di ceramica.
Gli sembrò così fragile in quel momento che ebbe quasi il timore di perderlo in quello stesso istante se avesse detto anche solo una parola di più, probabilmente se avesse fatto anche un solo passo falso Craig avrebbe mollato tutto. A quel punto il primo a suicidarsi non era più Ronnie, bensì Craig, e il più grande era terrorizzato da questo infame pensiero.
Lo abbracciò stringendo quel corpo che in confronto al suo era privo di muscoli e più minuto, il tutto che rendeva Craig eccessivamente piccolo e -dannazione, ancora- fragile. Doveva proteggerlo da se stesso, doveva darsi una regolata e smetterla col pensare sempre al suo dolore, e il suo fottuto dolore, avrebbe dovuto arrivarci prima.
Continuò a carezzarlo dolcemente, esattamente come faceva con Max, gli venne quasi da piangere a pensare a come lo aveva trattato, lui era ancora vivo e non lo aveva mai lasciato e anzi, gli era sempre stato lì a reggergli la mano, a baciarlo sulla fronte per fargli nascere un bel sorriso sulle labbra, a stringerlo a sé.
Ronnie fece tutto ciò che riuscì a fare con più dolcezza possibile, ora aveva finalmente capito che era importante, era importante e prezioso più di un diamante, più di duecentomila diamanti.
Maledisse se stesso e quel giorno che Ronnie aveva tentato di approfondire il loro contatto, il primo bacio che aveva dato a Craig, solo per dimenticare Maxie, solo perchè si sentiva spossato, solo perchè era un fottuto coglione. 
Nessun gesto di affetto era rivolto a Craig in quel frangente, Ronnie quel giorno, aveva voluto solamente consolarsi con un altro essere umano, egoisticamente.
Ammise di aver "usato" Craig, perchè gli mancavano i baci e le carezze di Maxie, perchè era egoista e non pensava agli altri ma solo a se stesso, e alla mancanza d'amore che provava.
Erroneamente aveva chiesto a Craig una cosa che non avrebbe dovuto fare, in quel momento non c'era amore in quel gesto. 
Anche una morte  di una persona talmente vicina come lo era stata Max, non gli permetteva di usare un altro, ancora peggio se questo qualcun’altro era l’unica persona che gli era restata.
Si maledisse, forse per la cinquantesima volta, e non era ancora abbastanza. Doveva rimediare e far capire a Craig che non era solo come credeva, era ancora in tempo, per fortuna c'era ancora tempo.

Stette tutta la notte al suo fianco, chiedendogli scusa un illimitato numero di volte, ad ogni scusa accompagnava un bacio, e una carezza. Voleva tanto buttarsi sotto ad un ponte, per estinguere quell'abnorme  ed egoista disastro che era diventato dalla morte di Maxie.
Craig fu fin troppo accondiscendente, non accettò le sue scuse, come giustamente si era aspettato Ronnie, ma rimase muto, e si lasciò coccolare per la prima volta in tutto quel tempo.
Aveva bisogno di quello in quel momento, di sentirsi amato e rispettato. Perchè anche se quella volta Ronnie gli aveva detto che non lo avrebbe trattato da ruota di scorta, questi inconsciamente lo aveva fatto lo stesso. Senza accorgersene, va bene, ma lo aveva fatto soffrire eccessivamente.
 
Con calma tutto si sarebbe sistemato, con calma. 

Craig arrivò camminando verso di loro con le mani nelle piccole tasche dei pantaloni stretti di pelle nera. Ronnie che stava pensando ad altro non si distrasse, quando questi fu vicino a loro, ma proseguì con la lettura del giornale che aveva sgraffignato al negozio in cui erano entrati poco prima.
Max invece, che non aveva alcun passatempo da occupare quei pochi minuti di attesa, mollò il bicchiere contente analcolico sul tavolino di vetro e sorrise malizioso verso Craig, che si avvicinava a loro con passo tranquillo. Gli fece cenno, come di saluto e accavallò le gambe. Su quella grossa poltrona in vimini gli sembrava di dominare il mondo e ora aveva anche trovato la sua preda.
«Chi era quella ragazza con cui hai parlato per più di un’ora al bancone là in fondo? Ti ho visto» proruppe quando l’altro ragazzo fu in prossimità del piccolo tavolino e delle poltrone che avevano occupato loro due.
«Ehi, Craig» mugugnò  in saluto Ronnie alzando una mano, ma non sconcentrandosi dalla rivista.
«Ciao…» disse a tutti e due, sorvolando bellamente la domanda di Max, che ancora aspettava la risposta fissandolo intensamente.
«Craig?» lo richiamò.
«Che c’è??» sbottò alzando le mani, «era una».
Max non era tuttavia ancora convinto. «Una? E come si chiama?» chiese alzando un sopracciglio.
«Max certo che sei proprio ficcanaso eh»lo interruppe Ronnie mentre  girava una pagina.
«Ma Ronnie! Craig fa conquiste dietro alle nostre spalle!!» si lagnò  dandogli un calcio sullo stinco disturbandolo dalla sua lettura.
«Smettila di fare la checca portinaia e fatti i cazzi tuoi, piuttosto, se Craig si trova la ragazza mica è un affare tuo, o mi sbaglio?» chiese guardandolo dritto negli occhi.
Craig fu quasi certo di aver visto un lampo di gelosia saettare in quell’occhiata, infatti Max si zittì immediatamente, e Ronnie evidentemente soddisfatto si rimise a leggere sorseggiando un po’ di quel che era restato nel suo drink.
Craig ridacchiò, e si sedette divertito su di una poltrona in vimini.  
«Uffa» sbuffò Maxwell incrociando le braccia sul petto e imbronciandosi come un bambino piccolo.

Non si sarebbero dovuti dividere, avrebbero dovuto raggiungere la casa dello zio di Craig e avrebbero vissuto lì fino a quando non sarebbero stati abbastanza capaci da permettersi un appartamento loro, un monolocale sarebbe stato anche fin troppo. 
Guardò Craig che si era addormentato stanco ed esausto fra le sue braccia e sorrise lievemente. Forse era ancora in tempo.

 



°°°
Sweetcurry's Time!!
Uhm. uhm. uhm. L'ho finita proprio oggi di scrivere interamente, quindi ci sarà anche una terza parte che probabilmente posterò fra pochi giorni, giusto il tempo per lasciar voi recensire ^-^...  
Credo che questa sia la mia long più corta xD, sono una che non riesce assolutamente a sintetizzare e qui mi sono sforzata da matti, giuro, e mi son venuti fuori 3 capitoli xD... per di più questo è lungo quanto due: più di 2000 parole, il che è un record per me, ho scritto tantissimo oggi e non ne so bene il motivo xD.
Uhm, rileggendo anche il prossimo ed ultimo chappy devo  dire che questo qui è quello meglio scritto senza dubbio. Nel primo ho scritto da cani, lo ammetto, ma in questo mi ci sono proprio messa sotto. U_U
Avrei dovuto fare il compito di pittoriche, ma ho allegramente scelto di mettermi a scrivere :°D.
Mi fanno male le dita a furia di schiacciare i tastini sulla tastiera xD.
Credo mi sia venuto fuori qualcosa di accettabile, insomma, tralasciando tutte le cose orrorifiche, il succo va bene xD...
Mi scuso perchè nello scorso capitolo ho fatto un errore di tempo verbale O S C E N O, e manco me ne son resa conto ç_ç. Ho corretto tutto comunque ^-^...
Spero che l'introspezione che ho fatto qui vada bene perchè è la cosa che mi preoccupa maggiormente, è terribilmente complicato descrivere un amore non ricambiato ç_ç... Mi mette addosso l'emoHsità.
Spero abbia fatto piacere anche il piccolo flashback che ho messo, puramente dolcioso e con Mannie integrata XD. Nel prossimo ce ne sarà un altro *ghigna*...
Ah! Mi preoccupa pure la semi lemon che ho messo O.O questa volta mi son data da fare, mi sa che finirò a scrivere esplicito O_O *incubo*. OMG ho paura xD...
Son terribilmente felice di aver avuto così tante persone che anche se per il pairing hanno letto ed hanno apprezzato.
Le recensioni... bellissime ragazze ^-^, mi fate ogni volta felicissima, grazie, grazie e grazie!  >_<"


Gre_Leddy:
Amola, so benissimo che il pairing non gusta a milioni di persone, e ti giuro, nemmeno a me. Ma comunque messo in questa situazione lo trovo stupendo, nevvero?
Craig lo vedo come un presuntuoso che non si può nemmeno permettere di dire cazzate su chi ha scritto le song e le lyrics con cui ora fa i soldi, quindi che se ne stia zitto.
In una AU però, lo perdono U_U ecco perchè l'ho scritta. Perchè in ogni persona c'è un lato buono, e son convinta che anche il Merdabbitt ce l'abbia.
Quindi si, è quasi umano, dai xD... Son davvero felice che ti piaccia a questo livello e che nonostante ci sia il Merdabbitt sia accettabile, mi riempie di gioia, e non è magia amore xD.
Solo puro fangirlismo xDxD... Grazie mille, anche per la tua foga <3 sei fantastica
e CHE IL FANDOM S'ALLARGHI!!! è__é/

_sory_:
Cognata, alluraaa... Io credo davvero che se t'appassionassi al fandom, e studiassi sempre con il mio aiuto, potresti benissimo scriverci su. La voglia e l'ispirazione sicuramente non ti mancano e sei pure fuori da Quella Lista <_< *ghigna*... Per cui non vedo perchè no, ci spero davvero, eh! *ci gode perchè riesce a deviare tutti U_U*
Eheh, il pairing non te lo aspettavi, io che odio con tutta me stessa Mr Pizzetto, che lo infamo ad ogni ora *aveva pure il nome su msn che lo prendeva in giro <_<*, ebbene una scrittrice si deve avventurare in ogni fatica che le si pone di fronte! Ahah!
Sisi, l'immaginazione delle slashers d'oltreoceano è piuttosto famosa, basti guardare che nome hanno dato alla Max/Ronnie [--> Mannie O_o ikke è un peluche?] indi per cui anche nei pairing vanno come vogliono xD...
Grazie amore, ti voglio bene pur io :**

Lost In Camden Town:
mio zuccherino!! Ma nu che non voglio la tua morte xD, ti è piaciuta??
[ps Buona Pasqua in ritardo xD... e buona pasquetta! x°D]
Uhm... per quelle che ho letto io in lingua originale, devo dire che non mi piacciono affatto U_U le fanno sembrare troppo ovvie, cioè, l'amore fra sti due tipi mica è ovvio!! >-< E' talmente poco ovvio che ho dovuto far morire Max per farli mettere assieme perdinci!!
Indi per cui non credo che ne scriverò un'altra, ho avuto l'ispirazione, ma non vuol dire che mi piaccia la coppia U_U.
Te ubriachi pure a Pasqua tu? Nono!! Non va affatto bene!! Ti rendi conto che questa credo sia la seconda recensione in cui parli di alcolici? xDxD Vuoi diventarmi un Bert?
Ti adoro e grazie mille per la recensione, e per aver letto solo perchè l'ho scritta io xDxD Mi lusinghi.

MarsFreiheith:
Grazie mille per i complimenti!! ^///^ Son felice che ti piaccia, e sì, non sai quanto male mi ha fatto al cuoricino scrivere di Maxie morto, poi nel flashback O_O Dio santo!! ç_ç
Grazie ancora, bacino :***

AintAfraidToDie:
Amore della mia vita che si droga con la roba cattiva ç_ç... No, non me lo devi fare questo, eh?
Va bene il Crack, va bene provare nuovi orizzonti [sembra sempre che stiamo parlando di altro xD... ora passiamo pure alla droga xD] ma il Mabbitt di Merda NUO, cazzoH...
>-<"
Mi vuoi bene? Allora non convertiti!! E poi come mai ci sono tutti 'sti "some" nella tua recenZione <_<?? Eh? Eh? eh? Come mi spieghi tutto ciò?
Comunque amore, mi dispiace che non ti abbia mandato il chappy, davvero, ma tu non c'eri e avevo una voglia matta di postare >_< quindi mi sono attuata. Per il punto secondo sai com'è... l'ispirazione cattiva <_< ho dovuto scrivere e ... cazzoH per la patria!! *non sa più cosa inventarsi xD* So che non ti aspettavi una cosa del genere, ma sai che mi piace farmi di crack oramai xD, e son felice che mi ammiri, così mi posso fogare tutta xDxD...
[adoro quando dici "fogatina" tu <3 >-< non chiedermi perchè XD]
Mi fa piacere che con una ff anche un personaggio come il Mabbitt sia apprezzato, perchè nonostante tutto qualcosa di buono secondo me, se ci si impegna, magari, FORSE, molto probabilmente, lo fa bene.
Il Ronnie che soffre qui si è accorto che si concentrrava solamente su se stesso e che non dava conto al Craig che soffriva peggio di un cane, spero davvero che con questo chappy ti piaccia sempre di più, perchè ne sarei onorata ^///^...
Ora torno sul messanger perchè ho poco tempo e la connessione del mio piccì la strozzo un giorno o l'altro >_>...
Ti amo fottutamente tanto, come Sonny ama quel strafigo di Matty <_< cazzoH *ççç*, e come Frankito ama ANCORA Gee, anche se si mette a far video di conigli O_O
te quiero <3

I Walk With Shadows:
ohmmioddioH ma grazie ^///^ sapere che facciamo così tanto "gruppo rivoluzionario" col Fandom Escapesco mi lusinga xD uuuhhh ^//////^
Son felice di trovare sempre più ragazze che ci appoggiano, è bello che questi individui vengano amati shishi, e accettiamo benissimo le nuove reclute eh! ^_-
Grazie mille per la recensione, eccoti il chappy nuovo, subitissimo!!!

Baciosi escaposi a tutti quelli che seguono >-< e alla mia Twinna e alla Gre che mi hanno messo fra i loro preferiti <3!!


with love,


Curry


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Capitolo 3
*** TERZA PARTE ***


ronniecraig 2

Avviso: i fatti qui illustrati sono completamente inventati senza alcun scopro di lucro, i personaggi usati per il racconto non hanno mai svolto queste azioni e non intendo insinuare che abbiamo relazioni fra loro e/o che abbiano gusti sessuali attinenti a qui scritto. Pertanto non voglio prenderli in giro e nemmeno li conosco. 

If You Cry, I'll Stay Next To You

3. TERZA ED ULTIMA PARTE

 

Cambiare vita. Dovevano cambiare stato, ovviamente, casa, paesaggio e persone. Una strada lunga  metaforizzata con una statale, che li conduceva verso la città natale di Craig e dove aveva residenza suo zio, un multiproprietario che adorava suo nipote, per fortuna, e che concedeva a lui e al suo amico un appartamento interamente gratis, di cui dovevano pagare solamente le forniture.
Craig una settimana dopo il funerale di Maxie, si era ben informato su come procedesse la cosa, se suo zio voleva qualcosa in cambio. E tutto quel che avrebbero dovuto dargli sarebbe stato che uno dei due avrebbe preso il posto di un cameriere precedentemente licenziato nel locale dello zio.
L’altro si sarebbe trovato un lavoretto lì nei dintorni, aveva assicurato che la zona era buona e le paghe non da nulla. 
Si, nel loro piccolo erano riusciti a tirare avanti e a vendere l’appartamento di Craig e a ricavarci abbastanza da mettere su di un conto corrente per pagare le future bollette che avrebbe avuto una volta trasferiti. La casa di Ronnie purtroppo, a causa di pagamenti mancati gli era stata sottratta, e lui sfrattato come una pulce.
I vecchi proprietari già si erano scatenati in una sorta di mini rivolta quando aveva combinato qualche disastro di poco conto una sera durante una festa, ma ci avevano dato man forte anche con lo sfratto.
Era stato per lo meno fortunato a non esser chiamato in causa,altrimenti sarebbe dentro a questo punto, per nullatenenza.
E sfortunatamente era il posto dove viveva in precedenza con Maxie, affittato ai tempi del liceo e tenuto anche dopo che ebbero mollato gli studi.
Craig al contrario avendo una famiglia benestante aveva ereditato un piccolo acconto che gli aveva permesso un monolocale in un piano alto di un palazzo al centro della cittadina.
Che aveva venduto.

Ora diretti verso il non-si-sa-cosa, “all’avventura” si direbbe in un film d’azione, speravano in una nuova vita. Iniziando come una semplice coppia di amici conviventi, trasferita da una zona brutta per cambiare e migliorarsi in gente per bene. Chi non ci avrebbe creduto?
La loro relazione non sarebbe stata assolutamente confessata, con zii omofobi non sarebbe stato un grande passo, contavano di lasciare l’appartamento gratis per starsene da soli in libertà e a quel punto fregarsene degli ipocriti.
Un piano perfetto dopotutto.
E pensato in una sola settimana!
A ripensare alla partenza di loro due, dalla loro cittadina, strapiena di gente che ogni volta che li incontrava non faceva che ripeter “condoglianze” e non sembrava aver nient’altro da dire oltre a quello.
Craig così aveva preso e aveva messo nella macchina di Ronnie tutto ciò di cui avrebbero potuto aver bisogno per un viaggio. Aveva tralasciato solamente tutta l’enorme quantità di oggetti che pochi giorni prima, avevano rinchiuso in scatoloni da aprire mai più. Tutto ciò che ricordava la presenza di quel ragazzo dai lineamenti femminili, dalle labbra rosse e dai capelli scuri come la pece. Presuntuoso a volte, ma anche tanto attaccato ad entrambi.

Morto sul colpo.
L’auto l’aveva preso in pieno, facendogli sbattere la testa sul cemento freddo della notte, provocandogli un trauma cranico mortale.
Una contusione sulle gambe, punto in cui la macchina l’aveva colpito col paraurti e una moltitudine di escoriazioni lungo tutto il lato sinistro del corpo, dove aveva strisciato sull’asfalto scuro e maledetto.
Craig si ricordava ancora il labbro spaccato che non erano riusciti a nascondere al momento dei funerali, quando la bara aperta mostrava il suo cadavere tumefatto nascosto dai vestiti di pregiata fattura.
Quel labbro spaccato seguitava a ritornargli in sogno, appena si svegliava, al momento di mangiare, sempre e ovunque. Era come una maledizione.
Un particolare così nitido, come l’espressione di Max all’interno della bara. Oppure le sue parole al telefono, che gli avvertivano che sarebbe arrivato alle otto precise a casa sua, che era ancora per strada e stava dirigendosi verso il suo palazzo.
Alle otto in punto Max non c’era.
Alle otto in punto un'ambulanza si dirigeva verso il luogo dell’incidente, un isolato di distanza da casa di Craig.

Una volta richiusi entrambi i borsoni, riempiti del giusto necessario per passare la notte nell’hotel, scesero per far colazione, lasciare le chiavi alla reception e pagare la consumazione.
Cercarono di saziarsi come poterono, al buffet mattutino era tutto estremamente calorico, il che era un bene se avrebbero dovuto resistere altre ore in una macchina, con solo bottiglie d’acqua e una barretta di cioccolato alle noccioline, che si trovava nel vano portaoggetti da minimo la scorsa estate.
Uscirono trafelati dal motel con la fretta addosso, prima sarebbero partiti prima sarebbero arrivati, e così Ronnie prendendo il borsone di Craig lo mise insieme al proprio nel bagagliaio, e si mise al posto di guida.
Era il suo turno di guida, o almeno così aveva deciso appena un attimo prima quando erano seduti al tavolino del motel e consumavano la colazione in silenzio, concentrati ad immagazzinare quanto più cibo potevano.
Non riusciva ancora a colmare il vuoto di colpa che aveva dentro di sé. Si chiedeva ancora come aveva potuto essere così meschino, e come aveva potuto Craig comportarsi così con lui. Non gli aveva mai detto nulla, mai rinfacciato niente, lo aveva sempre consolato e gli era sempre stato vicino, per coccolarlo e baciarlo.
Ora, Ronnie si decise, era il suo turno.
Poteva dimostrargli che era in grado di cavarsela e finalmente di occuparsi di lui.
Diede un’occhiata a Craig che stanchissimo si era accoccolato contro il sedile,e che in quella posizione sembrava ancora più piccolo e bisognoso di attenzioni.


Max entrando nella camera vide entrambi seduti o comodamente adagiati sul nuovo materasso di Craig, appositamente cambiato per la loro gioia, perché, dio!, quello che aveva prima in camera era terribilmente vecchio e cigolava anche! Così quel giorno si erano decisi ad andare in periferia, in una di quelle grosse costruzioni dove vendevano arredamenti e utensili per la casa.
Avevano scelto il materasso e se lo erano portati sopra il tetto dell’auto, legato come nei film americani degli anni ’50.
Era stato stupendo, e ora quei due se la godevano lì sopra senza averlo aspettato?
Max prese la rincorsa e si buttò a peso morto sul nuovo pezzo d’arredamento, che andava testato anche da lui, ovvio!
«Sei matto?!» urlò Ronnie che era stato mezzo distrutto dal suo atterraggio, visto che lo aveva preso proprio in pieno e gli aveva ammaccato due o tre costole, il femore e probabilmente anche qualche altro osso di cui non si ricordava il nome.
Passarono pochi minuti che subito Maxie ricominciò ad agitarsi e ne tirò fuori una delle sue, sempre a sfondo sessuale, of course, «Craig, tesoro mio,» iniziò ma venne subito interrotto dall’altro ragazzo.
«Non chiamarmi tesoro! Chiama Ronnie così!» sbottò fintamente disgustato.
«Ronnie lo chiamo in un altro modo quando stiamo soli…» disse ammiccante e lascivo, guadagnandosi un pizzicotto sulla coscia da parte del più  grande.
«Porco…»
«Hm, sì. Diceeevo… Che Craig-uccio,  questa sera stessa dovrai testare il tuo nuovo materasso, eh, altrimenti che l’hai comprato a fare?» sbottò con ovvietà scatenando le risate da entrambi gli altri ragazzi.
«Ma dico sul serio! Prenditi una bella figa e portatela a casa, Craig, sii un vero uomo per una volta» poi si bloccò  di fronte allo sguardo accigliato del proprietario del nuovo acquisto.
Alzò le mani in segno di resa, «Okay, okay, okay, va bene. Prenditi un bel figo e scopatelo, sii una vera checca per una volta»  finì in bellezza facendogli l’occhiolino.
Craig prese immediatamente, senza nemmeno pensarci prima su, a menarlo a suon di pizzicotti o schiaffi veri e propri, mentre dall’altra parte del letto Ronnie se la rideva con gusto.
Esausti rimasero sdraiati a pancia in su a guardare il soffitto, tutti e tre vicini accoccolati l’uno con l’altro, Max e Ronnie con una mano intrecciata con l’altra.
«Certo che abbiamo scelto proprio un bel materasso» mugugnò Maxie facendosi piccolo piccolo fra i due e incastrando una gamba fra quelle di Craig.
«Cazzo se è comodo» disse Ronnie muovendosi un po’ facendo sobbalzare tutti dall’ondeggiare del materasso.
Craig annuì con lo sguardo rivolto ancora verso il soffitto.
«Ti dispiace se io e Ronnie veniamo qualche volta a provarlo?» chiese allora con tono di voce innocente il ragazzo al suo fianco, facendogli venire il vomito.
«MAX! Dio, non voglio che scopiate sul mio letto! Cazzo, che schifo!»


Lasciarsi alle spalle tutto era un passo difficile e anche doloroso, ma se avrebbe messo fine allo strazio di sopportare quel clima di morte che si era formato con la morte di Max, allora facevano bene a scappare e crearsi nuove vite.
Per ricominciare da capo, insieme.
Inserì la chiave nel quadro e mise in moto la vettura, fece retromarcia e uscì dal parcheggio diretto verso la statale.
Dopo pochi minuti guardò di nuovo Craig: dormiva.

 

 THE END



°°°
Sweetcurry's Time!!
Massalve!! Come state tutte voi belle slasher de EFP? Spero bene, sisi, e spero anche sedute per bene su un letto, sedia, armachiar o quelcheè xD, perchè vi devo infomarre di una cosa che vi lascerà senza fiato, presumo <_<.
Allora, riguardando in giro per internet, le foto, i video eccetera, e iniziando a scrivere questa fiction devo ammettere che ho visto Craig sotto una luce diversa.
Ovvero, lo ritengo sempre sotto Ronnie, of course, ma credo che qualcosa di buono ci sia in lui e voglio riuscire a trovarlo e a scriverci senza farvi vomitare durante la lettura.
Per cui, l'Archivio si è attivato (la mia grande dote di ricercatrice d'informazioni, foto, e altro che mi rende orgogliosa di me stessa xD), mi son documentata con biografie di Craig, sulla storia della sua band precedente, sulla sua entrata negli Escape e sulle sue conoscenze.
Tutto per potermi dedicare ad un altro Fandom Sfigato.
Insomma ho scoperto che accenno di slash nei Bless The Fall c'è. O perlomeno ce lo vedo io xD, indi per cui sto già per aprire una nuova pagina di Word *-*... Vedrete vedrete, che dopotutto POI vi piacerà. Come con Bertie, suvvia, che tutti all'inizio non sopportavano perchè era un drogato che molestava Gerard, ma poi adesso lo amano tutti xD...
Spero che in qualche modo, con un pizzico di maturità, proviate a leggere anche di Craig, che dai, non è così male.
Spero che il messaggio sia arrivato a voi, e spero in una risposta positiva ^_^.

Passando a questo ultimo capitolo, devo dire che mi è dispiaciuto un sacco scrivere dell'incidente di Maxie, che povero amore mio c'ha perso pure la vita ç___ç.
Mi si stringe il cuore nel flashback, quando fa la troietta xD... (Che Troia sarebbe altrimenti?)
Eppoi la figura di Craig che piccolo, non l'ha ancora perdonato del tutto ma che si fa trasportare fino in macchina e che si addormenta sul sedile >-<... ammettetelo che è amore quando non si accanisce contro Ronnie!! >__<"
Ho scritto un Happy Ending perchè ci voleva, non avrei potuto mettere altro dramma perchè di morti ne ho anche abbastanza xD.
Ho seriamente pensato al suicidio di Ronnie, davvero, ma non avrei potuto, non sarebbe stato giusto e mi sarebbe sembrato troppo pacchiano e terribilmente scontato. Bip, no.
Spero sia piaciuta anche se solo di tre capitolini, e son felice che mi abbiate seguita in così tante.
Vi adoro.
Davvero.

Un grazie speciale a chi ha messo la fanfiction fra i suoi preferiti, ovvero la mia Twinna, Gre e I Walk With Shadows.

I Walk With Shadows
Oddio, son felice di esser riuscita a farti piacere sta ficcina anche se non c'è la coppia bestosa. Mi fa riempire il cuore di gioia *-*.
Uhm, cheddire, anche io non sopportavo Craigfer (dio santo perchè gli hanno dato un nome così all'anagrafe?? xD per fortuna che è solo Craig), ma dopo una corretta analisi mi son resa conto che amo troppo tutta questa gente losca che cerca di fare musica pesante xD... Sisi, in effetti non mi sta il rimpiazzamento di Ronnie, ma non l'ha voluto lui in fin dei conti, è stato il menager degli Escape a far tutto U_U *Archivio Mode: On* e lui per mancanza di band ha accettato.
Poi che si sia gasato non molto piacevolmente, e che ora sia un completo coglione è un'altra cosa. Ma suvvia, troppa gente ora è deficiente.
Spero che questo chappy ti sia piaciuto, c'è anche il piccolo e porco Maxie che fa vaneggiamenti sullo scopare nel letto di Craig xD... Un bacio, alla prossima!

_sory_
COSO io lo credo umano sisi, e pure le sue gambe gay mica son male *sbava*... *si riprende* Uhm, amore tu sai già tutto perchè anche ieri non abbiamo smesso di parlare per tipo sei ore filate? Interrotte da me che mi lavo e mi rilavo xD... Suvvia, il fatto che m'appoggi mi spinge a continuare, e sapere che anche se il COSO è il COSO tu leggi lo stesso. Ti adoro immensamente e sei sempre così cara <3.
Per la lemon uhm, direi che mi avventurerò più avanti, ne ho una già in programma e SO che ti piacerà U_U... Ma non svelo nulla xDxD... E son felice che non abbia così tanto schifato, perchè, accidenti, ho fatto un passo in avanti O_O, in una ff non avevo MAI messo la parola "erezione" ti giuro xD... Sono ancora troppo ingenua *sese <_<* anche se la Twinna ha collaborato a farmi diventare pervertita e volgare oltretutto xD.
Grazie mille per i complimenti amore, sei sempre perfetta, ti amo tanto, mia suoceraH!! E non più cognata xDxDxD *si spiaccica la mano in faccia* e si, purtroppo questo è l'ultimo, ma torno presto eh XD...
Baci baci, da me e il cavallo Tacos ^-^/ *il mio amore ha fatto una colletta e me l'ha affittato fino a quando riuscirà a prendere il ranch*

Gre_Leddy
Sisi ho contato proprio ieri sera esattamnete 15 ff degli Escape! E mi ricordo che quando postai la traduzione ce n'erano... tre? xD
Son felice di questa tua risposta alla fiction, sapere che la caratterizzazione del Mabbitt nella mia ff te lo fa piacer tanto mi fa toccare il paradiso, sarà che voglio che non lo si odi così tanto xD... Insomma, lui a me piace, sisi, ma solo precedentemente agli Escape, cioè, dopo mi sembra troppo sicuro di se, e addirittura fa cazzate enormi come quella di prendere per il culo Ronnie, ikke è sciemo?
Spero che col tempo più gente sarà della mia, che dopotutto ogni personaggio slashoso va amato da qualcuno ç_ç sisi. E poi che paladina della giustizia sarei? xD
Te adorooo, e anche se per via delle tue amiche che ti tengono al telefono serate intere non preoccuparti, a me fa sempre piacere che segui ^^. Basciolini

AintAfraiToDie
Ammore mio della mia vita, so che non aspetti altro che qualcosa sullo stretto di Gibilterra xDxD e ne son felice. Mi dispiace un botto averti presa in giro per quasi una settimana, ma tu che tutta fogatina mi dicevi che ti piaceva il Mabbitt e poi ti vergognavi a parlare di lui perchè io ti urlavo che non dovevi XDXDXD... ahah, son sempre più infida... <_< sarà l'anima Frank LeATHERMOUNTH che è in me  a risvegliare questo lato.  Questo tuo papirozzo è stato assolutamente uno dei più apprezzati dalla sottoscritta e anche il fatto che ti sia piaciuto quel pezzetto talemnte tanto da citarlo amore >-< mi fa gasare ancora di più xD.
Ora potrai riempirmi la testa di ogni cazzata about il Mabbitt perchè si, ci convertiamo insieme, come delle vere Twinne.
E amore spero che il flashback sia davvero di tuo gradimento, ci spero xD, io personalmente lo adoro  *modesta*, e scusami immensamente per questa obesa cagata di risposta ma debbo andare al negozio degli imbianchini, il BRICCO. xDxDxD... ti amo fottutamente tanto, spero ti sia piaciuta la fine ^-^ tuo Sonny sparaflashato <333


Ebbene ringrazio anche chi segue senza commentare, spero farete lo stesso con le mie prossime ^^. Grazie mille per tutto.

with love,


Curry


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