Più importante di ciò che sappiamo o non sappiamo, è ciò che non vogliamo sapere - E. Hoffer

di LaNonnina
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo so. ***
Capitolo 2: *** Lo sai? ***
Capitolo 3: *** Non lo so. O non lo vuoi sapere? ***
Capitolo 4: *** Addio. ***



Capitolo 1
*** Lo so. ***


Lo so
“Non. Ci. Credo!”
“Aaahh! Nemmeno io!”
“No aspetta, devi essere un sogno. Per forza.”
“Ehi, ciccio, non mi sono fatta un’ora e mezza di aereo per sentirmi dire che non sono vera.”
“Aaahh! Sei davvero qui!!”
“Già, non farmene pentire.”
“Antipatica.”
“Scemo.”
“Mi sei mancata, principessa. Tanto.”
“Tu no.”
“Bugiarda.”
“Lo so. Anche tu mi sei mancato.”
“Lo sapevo! Sono troppo figo!”
“Non esagerare, cocco.”
“Hai ragione. Tu sei sempre una strafiga, invece.”
“Lecchino.”
“Ma la smetti? È la verità!”
“Sé.”
“Vieni qui.”
“No, perché poi mi scompigli i capelli!”
“Ti avevo promesso tanti bacini sul naso, o no?”
“Sì.”
“E allora vieni qui.”
“Uff.”
“Sei la solita cattivella.”
“Ma solo perché ti voglio bene.”
“E io di più.”
“Lo so.”
“Lo sai.”
“E ora?”
“Ora sei qui.”
“Già, ma non so il perché.”
“Ne sei sicura?”
“No, okay. Lo sappiamo entrambi il perché.”
“E allora? Qual è il problema?”
“Tutto. È sbagliato tutto.”
“E se non lo fosse?”
“Come fai a dirlo?”
“E tu come fai a dire che è tutto sbagliato?”
“Perché prima c’era lei…”
“E tu prima avevi lui. Ora siamo solo io e te.”
“Lo so. Ma siamo così lontani…”
“Non sei mai stata così vicina, a dire la verità.”
“Ah ah ah.”
“E allora, dov’è il problema?”
“Non posso restare e tu non puoi tornare.”
“Già, per ora è così.”
“Per ora è un po’ riduttivo, per un po’ è più azzeccato.”
“Siamo vissuti lontani per un anno, cosa vuoi che sia…”
“Sì, ma non stavamo insieme.”
“Non come coppia, ma non ci siamo mai lasciati.”
“Forse abbiamo sbagliato lì.”
“Avremmo dovuto rompere tutti i ponti, dici? Solo perché mi sono trasferito a un’ora e mezza di aereo? Non sono morto!”
“Lo so.”
“A me invece sembra che tu non sappia proprio nulla. Ti vedo confusa.”
“Sono d’accordo. Sono molto confusa.”
“… e felice?”
“Sì. Sono tanto felice di essere qui con te, ora.”
“Per me questo è più che sufficiente.”
“Davvero? Sei felice anche tu?”
“Ti ho tra le mie braccia, non potrei essere più felice di così. Ti voglio bene.”
“Anche io. Tanto. Ma poi?”
“Poi non importa. Ora c’è solo adesso.”
“Non fare il filosofo, scemo.”
“Principessa.”
“Resto solo qualche giorno.”
“Nel mio cuore resti sempre.”








*** 
 Avevo tanta voglia di scrivere oggi e soprattutto di farlo utilizzando questa modalità: un dialogo botta e risposta senza fronzoli.
Consideratelo un esperimento, insomma. E fatemi tranquillamente sapere se è riuscito oppure è meglio che io dorma la Domenica pomeriggio.
LaNonnina.

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Capitolo 2
*** Lo sai? ***


Lo sai?
“Finalmente. Mi sei mancato tanto.”
“Anche tu, piccola.”
“Sei completamente matto, ma è bello averti qui.”
-
“Ehi, che succede?”
“Ecco… Io… Mi sento uno schifo.”
“… Perché?”
“Io… mi sto rivedendo con lei.”
“… Stai scherzando, vero?”
“No e mi dispiace. Non so come siamo potuti arrivare fino a qui…”
“…Cosa? Ma sei serio?”
“Eravamo amici, non doveva succedere!”
“Mi stai prendendo in giro?! Ma te lo ricordi cosa mi hai detto? Sei stato tu a chiamare me, non il contrario!”
“Sì, ma credo tu ti sia fatta dei viaggioni…”
“Dei viaggioni?! Senti, piantala perché mi sto incazzando.”
“Siamo sinceri, cosa vuoi da me? Dimmelo!”
“Lo sappiamo entrambi cosa vorrei io. Quello che non sa cosa vuole sei tu! E non venire a parlami di sincerità, bugiardo!”
“Io voglio tornare da lei. Non sai cosa abbiamo passato.”
“No, non lo so. Ma se tu l’amassi, non saresti qui con me, in questo preciso istante.”
“Lo so.”
“Ah sì? Lo sai?”
“Le cose si fanno in due.”
“Ah beh, almeno…”
“Sono davvero uno stronzo.”
“Sì, lo sei.”
“Ti ho già vista stare male. Non voglio che accada di nuovo.”
“Ci stai riuscendo benissimo, invece.”
“Ti prego, smettila…”
“No. Smettila tu. Non so per quale motivo tu mi abbia preso in giro, avevamo un bel rapporto, profondo e sincero e ora te ne salti fuori così… Non so cosa pensare.”
“Non doveva succedere.”
“Sì che doveva succedere, lo sai. Non potevamo continuare sul filo di un rasoio. Doveva esserci una conclusione, ma non pensavo fosse questa.”
“No, aspetta, non me ne vado finché non risolviamo una volta per tutte.”
“Io non ho niente da risolvere, mi sei sembrato molto chiaro. Tu vuoi lei. Vai.”
“Prima mi devi dire la verità. Sei innamorata di me?”
“No. Ma pensavo potessimo creare qualcosa di bello, insieme. E ora hai distrutto tutto.”
“Merda. Io…”
-
“Vieni qui.”
-
“Vieni qui, ti prego.”
-
“Io ci sarò sempre, per te, sempre. Non scordarlo. Abbiamo uno splendido rapporto, non buttiamo via tutto. Io non voglio perderti.”
“Nemmeno io...”
“Grazie, davv...”
“Ma penso che farò a meno di te.”
“Aspetta…”
“Avevi promesso che tu non mi avresti mai fatto del male e invece ti sei comportato esattamente come lui. Persino tu mi hai mentito.”
“Non volevo, io…”
“Non mi fido più di te.”
“Piccola…”
“Vai via.”
“…Mi dispiace.”
“Anche a me.”
“Ti voglio bene.”
“… Non ci credo più.”
 

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Capitolo 3
*** Non lo so. O non lo vuoi sapere? ***


*Dedicato a coloro che si domandavano chi fosse il "lui" del passato... Ebbene, "lui" è tornato.

Non lo so. - O non lo vuoi sapere?

“Sei felice?”
“Sì, credo di sì.”
“… Lo credi?”
“Non lo so.”
“Beh, è strano.”
“Lo so.”
“Come fai a stare con una persona e non sapere se sei felice?”
“Allora non lo sono?”
“Non posso dirtelo io.”
“Cosa vuoi che ti dica?”
“La verità.”
“La mia verità o quella che vorresti sentirti dire?”
“La tua. Non devi fare un favore a me, devi farlo a te stesso.
“Smettila di fare la saggia. Me l’hanno detto che non mi hai dimenticato. Vuoi che torni da te?”
“E come potrei dimenticarti? Ma come potrei volere che tu tornassi?”
“Non si risponde con una domanda ad una domanda.”
“Infatti te ne ho fatte due.”
“Pff… La solita.”
“Okay, ascolta: io non posso dimenticarmi di te, di te insieme a me, di quello che abbiamo vissuto insieme. Ti ho voluto bene, bene per davvero… poi tu mi hai lasciato. Non posso fare altro che continuare a volerti bene e a ricordarmi di noi.”
“… Solo questo?”
“Dovrei fare altro? Dovrei rincorrerti? Continuare a cercarti?”
“Non mi hai mai cercato. Sei sparita per un anno intero...”
“Beh, è stata una decisione tua, quella di lasciarmi. Ti ritengo abbastanza grande e responsabile per scegliere da solo. Non posso di certo obbligarti a stare con me.”
“E non ti manco?”
“Sì, spesso.”
“Ma non torni da me.”
“No. Tu te ne sei andato. Io ho dovuto imparare a lasciarti andare.”
“E se io volessi tornare da te?”
“Non lo hai mai fatto.”
“Ma ora sono qui.”
“Ci siamo incontrati per caso.”
“Non proprio.”
“Davvero?”
“Io sto bene con lei.”
“Pare di sì, state insieme da quasi due anni.”
“Allora perché ti ho cercato e sono venuto qui stasera?”
“Non devi chiederlo a me, ma a te stesso.”
“Piantala! Mi sembra di parlare con un saggio tibetano… Cosa provi per me?”
“Tanto affetto e tanta rabbia.”
“Ah.”
“Mi manchi, ma la mia vita procede anche senza di te.”
“Ti ringrazio.”
“Beh, mi sembra che anche la tua non prosegua malaccio…”
“No, no, per fortuna va tutto bene.”
“Tutto?”
“Non so perché sono qui.”
“Non lo sai o non lo vuoi sapere?”
“Smettila, ti prego!”
“Ah ah ah, Bambi, mi sei mancato!”
“Non è divertente.”
“È nostalgico. A volte mi chiedo come saremmo ora, insieme, se non ci fossimo lasciati. Mi chiedo se avrei fatto tutto quello che ho fatto in questi due anni senza te.”
“… e avresti fatto tutto?”
“No.”
“Quindi è stato meglio così?”
“Non è stato meglio. E nemmeno peggio. È stato… Altro.”
“Stai cominciando a preoccuparmi con queste frasi sibilline…”
“Sibilline? Wow, che aggettivo forbito!”
“Me l’hai insegnato tu, ricordi?”
“No, sinceramente avevo rimosso…”
“Io no. Anche io non ho dimenticato nulla. E ti penso spesso.”
“Ah sì? Immagino quanto sia contenta lei...”
“Lei non lo sa.”
“Non le parli di me?”
“No. Non è di certo uno dei suoi argomenti preferiti. Perché, tu parleresti di me al tuo fidanzato?”
“Probabile.”
“E ti piacerebbe che lui ti parlasse di una sua ex?”
“Forse no. Ma non posso di certo eliminare il suo passato…”
“Già.”
“Ehi, posso sapere come mai… Come mai proprio lei?”
“Che intendi?”
“Perché hai scelto di stare con lei? È tutto l’opposto di me, non trovo punti in comune fra noi. Quindi: o mi hai preso in giro per tutto il tempo in cui siamo stati insieme, oppure hai sbattuto la testa da qualche parte…”
“Non ti ho mai preso in giro, lo sai.”
Ni. Diciamo che ho avuto dei dubbi su questo, comunque…”
“Non è così male, in realtà. La prima impressione non è delle migliori… ma è una brava ragazza.”
“Ma non ti rende felice.”
“Sì, insomma, il sesso è fantastico…”
“Ah. Era quello il problema?!”
“No no! Non intendevo questo! Però è un lato positivo…”
“Bambi, se questo è l’unico lato positivo che riesci a trovare ti prendo a padellate sul muso!”
“Non lo so, bimba. Sto bene con lei, funziona, andiamo in giro, non è una cosa complicata e va bene così.”
“Dio, quanto vorrei prenderti a sberle!”
“Ma perché?!”
“Perché ti stai accontentando, scemo! Ma davvero credi che l’amore sia tutto qui? Una bella scopata e una gita fuori porta la Domenica? Ma vedi che ho ragione io, hai sbattuto la testa… e anche forte!”
“Lo sai che tra noi non funzionava più… non essere gelosa.”
“Non sono gelosa, Bambi. Sono dispiaciuta, e molto. Perché tu vali molto di più, perché potresti farti i fatti tuoi, la tua vita e trovare qualcuna che sappia renderti felice, felice sul serio.”
“Come hai fatto tu?”
“Io ci ho provato ma non ha funzionato. Qualcun’altra può riuscirci. Non buttarti via, non sprecarti così. Ti prego.”
“E tu allora? Hai deciso di fare la suora? Non mi pare che tu stia uscendo con qualcuno!”
“Ma che fai, mi spii? Io non esco con nessuno perché non ho trovato ancora nessuno che mi faccia sentire speciale come ci riuscivi tu.”
“…”
“Già. Ho conosciuto qualche ragazzo ma… non è andata bene e mi sono stufata. Evidentemente non è ancora giunto il mio momento… quindi continuo per la mia strada e quel che sarà, sarà.”
“Stavi aspettando me, insomma.”
“No, te l’ho detto.  Mi fa piacere che ci siamo incontrati questa sera. E che almeno ci siamo salutati, non come quando sei venuto allo spettacolo e poi sei sparito…”
“Scusa. Non sapevo come avresti reagito e sono andato via.”
“Me ne sono accorta!”
“Che asino sono stato...”
“Ti avrei salutato volentieri, sai?”
“Anche lei?”
“In effetti, no. Ma non potevi venire con qualcun altro?”
“Lei voleva vederti all’opera.”
“Uh, masochista la tua ragazza.”
“Pure io sono un masochista… Ho rimpianto il tuo sedere, guardandoti sul palco.”
“Eh, Bambi! Chi è causa del suo mal pianga se stesso!”
“Lo so.”
“Allora, sei felice?”
“Forse no.”
“Per questo sei qui?”
“Non lo so.”
“O non lo vuoi sapere?”
“E se ti dicessi che mi manchi ma non credo potremmo tornare insieme?”
“Ti risponderei che per me è lo stesso.”
“Perché non possiamo essere amici, allora?”
“Perché mi fai ancora male.”
“Mi dispiace.”
“Anche a me.”
“Non sono felice, o almeno, lei non mi rende felice.”
“Beh, questo è già un traguardo… Quindi? Cosa hai intenzione di fare?”
“Quello che ho fatto con te. Solo che con lei sarà una cosa giusta. Con te non so ancora se sia stata un’enorme cazzata o se per caso non ti abbia salvato.”
“Prima o poi troveremo la risposta, non temere.”
“Possiamo rivederci?”
“Non lo so Bambi…”
“O non lo vuoi sapere?”
“Ti ho insegnato bene, eh?”
“Sì, maestra.”
“Ho bisogno di tempo. E anche tu. Prima devi pensare a lei, poi torneremo a pensare a noi.”
“Mi è mancato quel noi.”
“Anche a me… Ma non so se tornerà come prima.”
“Lo faremo da capo, di nuovo.”
“Ho paura.”
“Anche io.”
“Ma sai una cosa, Bambi?”
“Dimmi.”
“Il futuro…”
“Sì?”
“Non lo voglio sapere.”

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Capitolo 4
*** Addio. ***


*Nota tecnica: Dato che in questo capitolo finale si riuniscono tutti e tre i personaggi, la lettura poteva risultare quasi impossibile per tutti coloro che leggono senza avere la mia testa xD Perciò, ho segnato con una P la nostra (un po' sfigatella) Protagonista femminile. Non ho messo alcun segno di distinzione tra i due personaggi maschili... Ma credo, dopo aver letto i precedenti capitoli, che riuscirete ad individuarli facilmente. Vi abbraccio! <3*
 
Addio.
 
“Ehi, non pensavo volessi rivedermi....”
“Ciao!”
“Ma lui che ci fa qui?”
P “Ciao a voi.”
“Non gliel’hai detto?”
P “Evidentemente no.”
“Dirmi cosa?”
“Non sa nulla?”
“Non so nulla di chi?”
P “No, non sa nulla. Non c’è niente da sapere, no? Non è accaduto nulla.”
“Smettila.”
“Mi dite cosa cavolo è successo che io non so?”
P “Oh, niente. Siamo quasi finiti a letto insieme.”
“Voi cosa? Perché non me l’avete detto?
“Perché non doveva succedere.”
P “Perché non siamo più fidanzati. Con chi vado a letto è affare mio.”
“Sì ma tu… lui… siamo amici!”
“Ehi, bello! Che ti dovevo dire? Ciao, mi sono quasi scopato la  tua ex morosa?”
“Sì, avrei preferito!”
P “Ehm, io sarei qui. Non parlate di me come se non ci fossi.”
“Tu…”
“Tu!”
“Perché ci hai chiamato… entrambi?”
P “Per salutarvi.”
“Ah. Un messaggino su whatsapp no?”
P “No. Vorrei salutarvi… per sempre.”
“Come per sempre?”
“È un addio?”
P “Sì. Ho deciso. Sono stanca.”
“Di me?”
“Di me?”
P “Di entrambi.”
“E tutto quello che ci siamo detti? Potevamo riprovarci, da amici… in futuro…”
P “Lo so. Una gran cavolata.”
“Non ti sentivo da quando abbiamo discusso e mi fai venire qui per dirmi addio?”
P “Esatto.”
“Ma sei impazzita?”
P “Può essere. Ma non ho più alcuna intenzione di farmi prendere in giro da voi due. Voglio ricominciare da capo.”
“Ma… nemmeno amici?”
P “Bambi, non lo siamo mai stati…”
“Ma… e quello che abbiamo vissuto insieme?”
P “Resterà sempre nel mio cuore, lo sai.”
“Noi però siamo sempre stati amici…”
P “Lo so. Poi hai mandato tutto a farsi benedire…”
“Lo sai che mi dispiace… Mi manchi.”
P “Mi mancherai anche tu. Ma hai scelto lei, non me.”
“Aspettate, ma lei lo sa di voi?”
“No! E non lo deve assolutamente sapere!”
P “Che uomo…”
“Beh, almeno non sono l’unico… Certo. Però…”
P “Però cosa?”
“Oh andiamo zio. Potevi dirmelo! E poi non vi ci vedo proprio, insieme!”
“E invece… c’era della chimica…”
P “Allora lo ammetti!”
“Rega, vi prego, non voglio sapere i dettagli…”
P “Che c’è, sei geloso Bambi?”
“N-no… ma…”
“Scusa, bello. Pensavo non vi parlaste nemmeno più…”
P “Beh. Se voi volete continuare a fare i gelosoni, restate pure. Io vi saluto. Vi ringrazio per avermi lasciato… ora ho una vita da gestire. Senza di voi.”
“Ehi, no aspetta…”
“Un attimo!”
“Mi dispiace.”
“Scusa.”
P “Ragazzi… Anche a me dispiace essere arrivata a questo punto. Davvero. Ma non ho alcuna intenzione di impazzire a causa vostra. È stato bello.”
“Credi che ci potremmo rivedere, un giorno?”
“Magari… fra qualche anno…”
P “Vi sarete dimenticati di me, tranquilli.”
“Non credo.”
“Non voglio.”
P “Lo so.”

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