Now I'm sure: I love you, Coop!

di _hetalia_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The new sad Yin ***
Capitolo 2: *** You, now, here ***
Capitolo 3: *** I love you ***



Capitolo 1
*** The new sad Yin ***


Inizio Estate. Periodo di gioia, di felicità, di libertà. Specie per i giovani. Che possono uscire, divertirsi, giocare di più.
In città è così per tutti, eccetto uno. O, per meglio dire, eccetto una. Lei, la ragazzina più famosa di tutte: Yin.

Yin, l'eroina della città, praticante del Woo Foo, protettrice della città insieme al suo gemello Yang. Coniglietta rosa di ormai 13 anni, così giovane, così bella, così intelligente e coraggiosa.
Fino a un annetto fa sembrava una semplice ragazzina della sua età, con la sola differenza di essere una futura promettente maestra di Woo Foo. Ma che ora non sembrava più la stessa di sempre.

Perché a 13 anni bisognerebbe essere spensierati, felici, allegri, consapevoli di avere tutta una vita davanti.
Bastava vedere Yang. Aveva gli amici di sempre, con cui usciva, si divertiva, a volte lottava e litigava, ma sempre risolvendo alla fine. Aveva ancora Lina, con cui faceva ormai coppia fissa, della quale era perdutamente innamorato e con la quale, ormai, riusciva a baciarsi senza disgusto. Studiava ancora, nel dojo del maestro/padre, e sempre rimanendo un po’ svogliato ma riuscendo sempre ad andare avanti.
Partecipava a molte occasioni dedicate ai giovani e quando c’era da combattere e salvare la città, la faceva ancora con orgoglio e impegno.

Totalmente l’opposto la gemella: non usciva mai, eccetto quelle rarissime volte che era “obbligata”; si era chiusa in se stessa; non sorrideva più, fatta eccezione di qualche sorriso triste; a furia di stare sempre rinchiusa, senza vedere qualcuno, aveva perso tutte le amiche con l’unica eccezione di Lina, che continuava a volerle bene; era single poiché ignorava del tutto i ragazzi interessati a lei; non si curava più tanto come prima, non era più la ragazzina alla moda che era un tempo; continuava a studiare e a prendere voti eccellenti, i più alti ma ormai non si approcciava allo studio come prima; continuava a combattere e a difendere la città insieme al gemello, ma non era più motivata come prima, tanto che persino i nemici se ne accorsero e loro stessi iniziarono a sentire la mancanza della vecchia Yin.
Nessuno sapeva il perché di questo cambiamento, anche perché non voleva parlarne né ne aveva mai parlato. Ma Lina, attenta a tutto quello che succedeva, sospettava qualcosa.
Infatti tutto era iniziato circa 10 mesi fa…quando Coop era partito per frequentare una scuola in un’altra città, sotto ordine della madre. Coop, quel pollo ingenuo e un po’ sfigato, che da sempre aveva manifestato un certo interesse per lei.
Interesse che Yin aveva iniziato a ricambiare circa un anno e mezzo fa. E che un anno fa stava iniziando a diventare qualcosa di serio. Poiché, negli ultimi due mesi che Coop era stato lì, i due si stavano avviando a diventare una vera e propria coppia. Uscivano quasi sempre insieme, si vedevano sempre più spesso e quando si riconoscevano o si guardavano, sul viso di entrambi aleggiava quel sorriso che avevano anche Yang e Lina nella medesima situazione.
In quei due mesi negli occhi della coniglietta si era accesa una luce meravigliosa, che ora si era completamente spenta e aveva lasciato il posto a tristezza e malinconia.
Questo poiché l’odiosa madre di Coop considerava deleteria la frequentazione del figlio con la ragazza e aveva voluto allontanarli a ogni costo.

E anche quel giorno si prospettava uguale a tutti quelli degli ultimi dieci mesi, per la coniglietta rosa.
Aveva appena finito di lavarsi i denti, dopo colazione, e si stava avviando fuori, in giardino, per una lezione pratica di Master Yo. Yang stava ancora finendo di fare colazione, lento come al solito. Yo stava preparando il tutto.
Yin scese, silenziosa come ormai era sempre, e uscì. Alzando lo sguardo un attimo per darsi un’occhiata intorno, si bloccò trattenendo il fiato. Non riusciva a credere ai suoi occhi. Per un istante le sembrò un illusione ciò che stava vedendo.
Ma poi, capì che tutto era reale…

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||| ANGOLO AUTRICE |||

Salve gente. So che è più di un anno che non mi faccio viva, ma...tra impegni e mancanza di ispirazione.
Comunque sono tornata e ho voluto ricominciare con questa breve storia( anticipo che saranno solo tre capitoli) sul mio cartone animato preferito: Yin Yang Yo. In particolar modo sarà dedicata al mio pairing preferito di tutto il cartone: YinxCoop. 
Gli altri progetti promessi non sono dimenticati, tranquilli. Solo che saranno avviati più in là.
Un bacio,
 
Mosely

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Capitolo 2
*** You, now, here ***


<< Co-Coop? >> chiese Yin, esitante, alla sua vista. Aveva paura. Paura che si trattasse di un semplice "sogno ad occhi aperti", di un'illusione, di pura e semplice immaginazione.
Anche perché non sembrava proprio il Coop che conosceva, almeno fisicamente parlando. Possibile che in 10 mesi fosse cambiato così tanto?

L'altezza era sempre quella, ma non era più così magro e mingherlino come ricordava. Era più muscoloso, anche se il fisico rimaneva comunque asciutto. Non portava più né occhiali né apparecchietto ai denti. 
Il viso era molto meno infantile e i capelli erano poco più lunghi e più curati, tirati all'indietro. Sebbene non fosse bellissimo, era decisamente più affascinante del passato, ancora di più agli occhi di lei.
Anche l'abbigliamento era cambiato, ricordava molto di più il suo look da "bad boy" che tanto aveva affascinato( e avrebbe continuato ad affascinare) Yin.
Infatti indossava dei jeans lunghi, scuri e piuttosto aderenti, una t-shirt semplice nera a maniche corte e, in quel momento intorno alla vita poiché faceva caldo, una giacca nera.

<< Ciao Yin >> la salutò lui sorridente, con la sua voce sempre dolce ma più sicura del passato. << Se te lo stai chiedendo, cosa che considero giusta, si, sono io. Sono sempre io. E tu mi sei mancata. Più di tutti. Sei stata il mio pensiero fisso >>

La giovane dovette sforzarsi per non scoppiare a piangere, poiché quelle parole erano la conferma che ciò che stava vedendo fosse la realtà.
Voleva correre da lui, saltargli addosso, abbracciarlo e baciarlo, ma non era sicura che lui avrebbe accettato ciò.
Perciò fu combattuta tra il desiderio di corrergli incontro e quello di non essere impulsiva. Non era da lei.
Per riuscire a controllarsi, decise di porgli qualche domanda. Anche perché voleva sapere, conoscere.
<< Do-dove sei stato? Perché ci sei andato alla fine? Come ti sei trovato? Come mai sei cambiato così tanto? Ma soprattutto...perché sei tornato ora? >>

Coop sorrise ancora a quella raffica di domande. Anche perché bastavano come conferma. 
La conferma che i sentimenti di Yin non fossero cambiati, che lei non lo aveva dimenticato, che non si era interessata a nessun altro.
Che lei, finalmente, lo amava sul serio. Non poteva desiderare di meglio.
<< Allora...sono stato in una scuola in una città che dista un bel po' di chilometri da qui. Ci vuole mezza giornata per arrivarci.
E fidati, non volevo assolutamente andarci, non volevo allontanarmi da te per nulla al mondo, ma purtroppo l'ha voluto mia madre e per quanto mi sia opposto, alla fine ho dovuto andarci. Non sono ancora maggiorenne per prendere da solo decisioni.
Poi...come mi sono trovato? Beh, non posso dire di essermi trovato bene. In questi 10 mesi non mi sono fatto un solo amico. Per i ragazzi ero lo sfigato da bullizzare, per le ragazze il brutto da evitare. Certo, ci sono stati alcuni ragazzi e alcune ragazze più gentili con me, ma di veri e propri amici non posso parlare. È stato solo il tuo pensiero a permettermi di andare avanti.
Beh, per quanto riguarda i miei cambiamenti, sappi che quella è anche una scuola di arti marziali, si fa molto sport e questo ha modificato il mio corpo. Ma tranquilla, di carattere sono sempre lo stesso.
E sono tornato ora per due motivi. Sia perché erano iniziate le vacanze e non volevo rimanere di più lì, sia e soprattutto perché mi mancavi tu e volevo vederti.
Soddisfatta? >>

Yin aveva ascoltato tutto in silenzio e alla sua domanda finale annuì con la testa, velocemente.
E non riuscì più a trattenersi. E corse, corse verso di lui. Anche con il rischio di essere respinta. Non le importava, voleva farlo e ne aveva bisogno.
Ma lui non la respinse, anzi. Spalancò le braccia e la accolse, stringendola tra le braccia e come sempre riuscì a tenerla sollevata. Sia perché lei era molto più bassa di lui, sia perché era molto leggera.

Rimasero così per alcuni istanti, la testa di lei sulla spalla di lui e la testa di lui su quella di lei.
Poi Yin sollevò lo sguardo, e gli occhi dei due si incontrarono. E, per la prima volta dopo 10 mesi, la giovane sorrideva di gioia.
<< Oh Coop, mi sei mancato. Tanto >> disse, con voce strozzata dalle lacrime che minacciavano di scendere, cadere.
<< Anche tu mi sei mancata. Davvero, davvero troppo >> disse lui, mentre portava una mano ad accarezzarle con dolcezza una guancia.

E quello che successe dopo fu una "naturale conseguenza". Si avvicinarono l'uno all'altra sempre di più, arrivando a baciarsi. Con amore, dolcezza e passione.
Un bacio diverso dagli altri, disastrosi, che c'erano stati tra loro in passato. Un bacio vero.

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Capitolo 3
*** I love you ***


Quella sera Yin, per la prima volta dopo 10 mesi, si stava preparando spontaneamente per uscire. Ed era felice, tanto che il sorriso non l'abbandonava.
Entro 10 minuti sarebbe uscita con lui. Con Coop.

La notizia si era diffusa in fretta. Il ragazzo era tornato la sera prima ma, siccome era notte, aveva deciso di andare a trovare Yin la mattina dopo. E questo contro la volontà della madre.
Dopo Yin, a sapere del suo ritorno, ci furono Yang e Master Yo che erano usciti in giardino proprio mentre i due finivano di baciarsi. Erano rimasti a bocca aperta e avevano chiesto spiegazioni. Ma poi li avevano lasciati soli qualche altro istante.
Dopo di loro fu il turno degli amici: Lina, Dave, [ nomi degli altri amici]. Le domande, in questo caso, furono maggiori e più insistenti, specie sulla coppia che ormai formavano.
Infine, verso il pomeriggio, anche il resto della città lo venne a sapere.
Yin era consapevole che non si sarebbe parlato d'altro per i prossimi 2-3 giorni. Ma poco le importava.

In quel momento era solo impegnata a finire di prepararsi per uscire con lui.
Era in bagno, con la porta chiusa per tenere del tutto fuori Yang, e stava davanti allo specchio ad aggiustarsi, spalmando una leggera crema idratante sul volto, che avrebbe anche attenuato la visione delle occhiaie visto che aveva passato più di una notte insonne durante quei dieci mesi.
Indossava un semplice vestito bianco lungo fino alle ginocchia, stretto in vita e le spalline, e un paio di ballerine sempre bianche. 
Quando la crema fu del tutto assorbita, uscì dal bagno permettendo finalmente a Yang di entrarci, prese la sua borsetta bianca contenente cellulare, chiavi e qualche moneta ed uscì.
Lui la stava aspettando giù.
<< Sei bellissima >> le disse appena la vide arrivare, porgendole poi la mano.
Yin la strinse con la propria, per poi mettersi al suo fianco. Era leggermente arrossita a quelle parole.
<< Grazie mille Coop, sei molto gentile. E sei bellissimo anche tu >> gli rispose lei.
Coop era rimasto con gli stessi vestiti del mattino poiché sapeva che a Yin piacevano molto.

Da circa un'ora i due stavano passeggiando mano nella mano nel centro della città. In molti si erano girati a guardarli, tra curiosità e voglia di spettegolare.
Ma ai due ciò non importava, tanto che li avevano deliberatamente ignorati per tutto il tempo. Era completamente assorbiti l'uno nell'altra e ciò si capiva dai loro sorrisi da perfetti innamorati che avevano stampati perennemente sul viso e dalle occhiate piene d'amore che si lanciavano di tanto in tanto.
E in quel momento stavano finendo di mangiare il gelato comprato in una gelateria che avevano da poco superato.
Fragola per Yin, cioccolato per Coop.

<< Ti è rimasto un po' di gelato sull'angolo della tua bocca >> disse Coop, mentre con una mano toglieva delicatamente quella goccia alla fragola da lì.
Yin sorrise a quel gesto, semplice e bello al tempo stesso, mentre Coop si puliva la mano. Le sembrava ancora tutto un sogno.
<< Sta...stavolta rimarrai? Qui? >> chiese, esitante, la coniglietta. Non voleva rovinare quel momento, quella serata, ma aveva bisogno di saperlo. Era troppo importante per lei.
<< Certo Yin, rimango. Ho litigato con mia madre, ma per una volta sono riuscito a far valere le mie ragioni. 
Frequenterò qui una scuola dove posso imparare a controllare al meglio e sviluppare i miei poteri. >>
Anche stavolta Yin dovette trattenersi dal piangere di gioia.
<< Oh Coop ti amo >> gli disse, al colmo della felicità, per poi saltargli addosso.
<< Anche io ti amo >> le disse lui, prendendola al volo. 
E si baciarono, con passione. Quello sarebbe stato l'inizio vero e proprio del loro amore e della loro relazione.

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                       ANGOLO AUTRICE

Bene, bene, bene. Siamo arrivati alla fine di questa( breve) storia.
Più in là ne arriveranno altre.
Un bacio, 
                                                                                   Mosely

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