Quando il Caos Chiama io Rispondo

di Subutai Khan
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Natalia Estrada era fortunata, Guglielmino un po' meno ***
Capitolo 2: *** Rinfacciarsi i difetti è un giochino che si può fare in due ***
Capitolo 3: *** Precipitazioni impreviste per il nostro Django ***
Capitolo 4: *** Per chi pensa che alla Future Foundation si lavori alla ricostruzione del mondo ***
Capitolo 5: *** Per certe persone scrivere un diario è un'esperienza memorabile ***



Capitolo 1
*** Natalia Estrada era fortunata, Guglielmino un po' meno ***



Quattro mesi fa Guglielmino Neoburger ha vissuto l'esperienza più traumatica della sua vita: ha fatto incazzare un dio della guerra.
Il Giorgio Mastrota della canzone dei Nanowar è uscito dallo schermo della televisione e gliene ha date un fracco e una sporta.
Adesso, uscito da poco dall'ospedale dopo aver subito molteplici interventi chirurgici ed essere stato recuperato da due arresti cardiaci e uno respiratorio…
Beh, diciamo che ci penserà due volte prima di commettere di nuovo un errore del genere.
E non solo. I suoi amici hanno notato un'inquietante tendenza da parte sua a essere molto più gentile e remissivo, essendosi apparentemente dimenticato del suo fare strafottente.
Non si sa mai” sussurra lui sibillino.

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Capitolo 2
*** Rinfacciarsi i difetti è un giochino che si può fare in due ***


“Tocca a me. Sei… pignolo da morire”.
“Uhm. Beh, non posso realmente negarlo. Sono una bella pigna nel culo se mi ci metto”.
“Quindi confessi?”.
“Confesso”.
“Bene. Allunga il piede”.

“Pronto?”.
“Pronto”.
STACK.
“Uaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!”.
“Ok ok, tranquillo. Ora ti disinfetto e ti medico il moncherino”.
“Criiiiiiiiiiiiiiiisto, queeeeeeeeeeeeeeesta è stata terrrrrrrrrrrrrribile!”
“Oh senti, mi dovevo rifare per l'occhio”.




“Quanto siamo cretini a rinfacciarci i nostri difetti in questo modo?”.
“Non lo so. Immagino parecchio”.
“Sì, ma ci siamo staccati dita… lobi d'orecchi… occhi...”.
“Eh, capirai. Fa parte del mestiere”.
“Del tuo, forse. Io non ho mai firmato nulla di quello che hai firmato tu”.
“Sì, avevo proprio ragione. Sei pignolo da morire”.

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Capitolo 3
*** Precipitazioni impreviste per il nostro Django ***


Dovrebbe essere domenica. Vai a saperlo.
È agosto.
E sta nevicando.
Forte, sta nevicando forte. Non due fiocchi in croce, ma una bella scarica da almeno mezzo metro abbondante.
Mi guardo. Non sono per nulla vestito in maniera adatta.
Riprendo la marcia dopo la breve pausa.
Dopo qualche metro dei latrati infernali alle mie spalle.
Mi volto.
Sei stormhound mi guardano digrignando i denti di entrambe le loro bocche.
Cosa? Degli stormhound a spasso ad agosto? Ma sono bestie…
Sì, invernali. E adesso fa proprio il tipico caldo agostano, eh?
Imbecille.
Mi sfilo dalla spalla il Remington, sicuro sia già carico.
“Ok bellezze, balliamo sotto la neve”.

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Capitolo 4
*** Per chi pensa che alla Future Foundation si lavori alla ricostruzione del mondo ***


“Devo ancora capire perché mi sono fatto coinvolgere in questa idiozia”.
“Perché in realtà sei un cuore di panna, Byakuya-sama”.
“...se ci tieni alla vita evita, Touko”.
“Avanti mio prode cavaliere bianco, cosa ti costa? È davvero così brutto rilassarsi di fronte a un videogioco dopo una giornata di duro lavoro alla Future Foundation?”.
“Non lo sarebbe così tanto se il gioco non fosse The Sims”.
“Cos'ha The Sims che non va? È divertente e succedono un sacco di cose buffe. Ecco, guarda quello scemo che si sta affogando in una pozzanghera di piscia!”.
“Pft. Sì, quello è quasi divertente. Ma...”.
“Ma cosa?”.
“Perché quei due tizi con le nostre facce si stanno sbaciucchiando?”.

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Capitolo 5
*** Per certe persone scrivere un diario è un'esperienza memorabile ***


“E così siamo arrivati a questo, eh?”.
“Max, non fraintendere per favore. Voglio solo capire davvero perché sono giorni che non mangi, rimani tappata in camera e hai ridotto al minimo le interazioni sociali. Sono preoccupata per te, sai?”.
Sì, immagino che sia vero. Kate Marsh è il tipo di persona che si preoccupa prima degli altri che di se stessa.
Non… non me la sento di negarle una risposta.
Però sarebbe lungo e difficile spiegarle tutto.
Allora opto per una soluzione rapida: prendo il mio diario e glielo porgo. “Questo cos'è?”.
“Il mio diario. Ti spiegherà tutto quello che vuoi sapere”.
Nel darglielo scoppio a piangere.

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