I got life

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Let the sunshine in ***
Capitolo 2: *** Hair ***



Capitolo 1
*** Let the sunshine in ***


Ho deciso di scrivere un finale alternativo e poi proseguire la storia perchè quello originale non mi ha mai convinta, semplicemente mi sembra tirato e con poco senso logico. Spero piaccia ugualmente a tutti i fan di questa magnifica opera ^.^

Claude Bukowski corse come mai in vita sua. Il sudore gli imperlava la fronte e delle lacrime iniziarono a formarsi nei suoi occhi, temeva di arrivare troppo tardi, quando ormai l'aereo era già partito, senza di lui e con Berger a bordo. Non poteva sopportare quell'idea. In un ultimo scatto arrivò all'hangar, il tenente stava per far chiudere il portellone e da dentro una voce rimbombava, una nota familiare, ma questa volta triste e sconsolata “Manchester, England England, across the Atlantic Sea, and I'm a genius genius, I belive in God and I believe that God beleves in Claude, THAT'S ME!”. Quelle ultime note lo fecero rabbrividire. Il portellone si stava chiudendo e non avrebbe più rivisto il suo amico se le ruote avessero iniziato a rullare sulla pista.
“Fermate quel aereo!” gridò a squarciagola, così forte che un brivido lo percorse lungo tutta la schiena, il comandante lo sentì e diede segno di arrestarsi. “Signore” si mise sull'attenti “Riapra, c'è stato un terribile errore! BERGER!”, “Tenente non capisco, rispieghi per favore”. Non ricordava di avere ancora indosso gli abiti che avevano rubato, “Lo riapra e le spiegherò!”. Appena fu possibile vedere l'interno del veicolo Buckowski gridò il nome del suo amico che rispose “Sono qui! Claude non voglio partire ti prego!” e corse fuori andando perfino ad urtare il sergente che lo squadrò e lo ammonì “Se ora te ne vai giovanotto ti faccio richiudere e dichiarare traditore della patria!”. George lo guardò, si slegò il casco e lo fece cadere a terra poi insieme a Claude andarono fino alla macchina ed uscirono dall'accampamento.
“Ehy amico, grazie davvero, senza te ci avrei rimesso la pelle in Vietnam di sicuro!”, Berger non era mai stato sollevato come in quel momento, avvertiva il freddo della morte essergli passato a fianco ed averlo sfiorato mentre ora il sole gli letteralmente entrava dentro e così azzardò un paio di note: “Life is around you and in you, answer for Timothy Leary, dearie let the sunshine, let the sunshine in”. Insieme risero fino ad avere i crampi e fino a che non raggiunsero gli altri componenti del gruppo.

 

 

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Capitolo 2
*** Hair ***


“Berger!” urlarono tutti correndogli in contro, “Sei ancora qui! Claude non sei partito nemmeno tu! Che bello! Sentite, anche il bimbo scalcia!” disse Jeannie.
Sheila era in una angolo sentendo il peso della colpa che la caricava, se uno dei due fosse partito per il Vietnam la colpa sarebbe stata sua, se non avesse insistito per andare a trovare l'amico...
Claude andò verso di lei, le prese un fianco e la strinse a sé baciandola “Carpe Diem” si disse mentre le sue labbra erano contro quelle della ragazza, ma lei lo allontanò. Un fremito la percorse e capì di provare qualcosa per il ragazzo, ma la paura di perderlo la fece allontanare dalla gioia comune della Tribù.
Berger, Hud e Woof si erano stretti in un abbraccio fraterno, “Hey, com'è stato fare parte dell'esercito per qualche momento?” gli chiese il biondo, “Terribile! E questi capelli corti sono orrendi! Devono ricrescermi presto o impazzisco! Ma almeno posso dire ai miei di essermi arruolato! Mi credevate già parte del sistema ormai, confessate!”. Prese la rincorsa e fece un paio di salti e cominciò a ballare cantando “Gimme head with hair Long beautiful hair Shining, gleaming, Steaming, flaxen, waxen Give me down to there hair Shoulder length or longer...” poi si aggiunse anche Woof “Let it fly in the breeze And get caught in the trees Give a home to the fleas in my hair A home for fleas A hive for bees A nest for birds There ain't no words For the beauty, the splendor, the wonder Of my... Hair!”.
“Dai Berger, ti ricrescono!” si intromise Sheila a voce bassa, non si sentiva parte della Tribù, si era affezionata a loro tutti, però non erano come i suoi amici e, nonostante le piacessero, dopo il bacio con Claude e il rischio di mandare George in guerra la fece sentire a disagio.
Tornarono alla loro città dopo cinque giorni di viaggio tra i fumi di erba e pasticche di LSD che resero il tutto meno pesante e più “stupefacente”. Lasciarono la macchina a Sheila e tutti tornarono a Central Park dove si erano conosciuti non più di un mese prima.
Non era cambiato nulla, o così sembrava loro, i gruppi di hippy danzanti erano ancora lì, pattuglie a cavallo controllavano che non vi fossero problemi tra i civili.
I mesi passarono, i capelli di George ricrescerono. Stavano girando insieme lui, Hud, Woof con Jeannie e il piccolo Thomas (aveva la pelle chiara e una testa di capelli biondi) e Claude. Qualcosa però catturò lo sguardo di Berger, un movimento veloce dalla coda dell'occhio, una massa di capelli biondi ricci tagliati sotto le orecchie stava danzando sulle note di una canzone dei Doors insieme ad altre persone, tra tutti fu lei a colpirlo. Trascinò tutta la Tribù dove stavano danzando e si dispose in modo da poterla osservare, gli occhi erano chiusi, la bocca si muoveva appena, come catturata dalla musica, sembrava essere in una fase catartica fondamentale per quella danza sensuale a ritmo di rock.

 Spero che questo secondo capitolo vi piaccia, lasciate un commento e se trovate errori grammaticali o di battitura fatemi sapere così da rendere migliore la storia ^.^
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