L'altro lato della storia

di SharonBoomer
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sopravvivere ***
Capitolo 2: *** Coraggio ***



Capitolo 1
*** Sopravvivere ***


Sopravvivere

Sopravvivenza: era quella la parola d'ordine, lo era sempre stata. Non aveva mai conosciuto i  suoi genitori; gli avevano detto che era stato abbandonato quando era appena nato, ma Sonny aveva sempre rifiutato di crederci: fin da piccolo cercava sempre di trovare un'altra spiegazione a quella triste verità. A volte passava le notti sveglio cercando di capire il perchè e finiva, così, per inventare  le storie più assurde, ma ben presto si arrese e capì che nel mondo reale non c'è posto per le storie e i sognatori, capì che doveva imparare a sopravvivere, non a sfuggire alla realtà perchè, altrimenti, sarebbe morto. Dopo un po' anche la famiglia che l'aveva adottato smise di occuparsi di lui a causa di problemi economici e così, a otto anni, Sonny incominciò a lavorare in lavanderia, dove incontrò un uomo che lo prese con sè e gli insegnò a leggere, a scrivere e a far di conto. In cambio dell'ospitalità e dell'istruzione, lui sbrigava delle faccende anche a casa e non faceva mai troppe domande perchè gli avevano insegnato che, se voleva sopravvivere, doveva stare zitto e accontentarsi delle cose che aveva e di quelle che sapeva. Quando l'uomo morì, gli lasciò la casa dove andò ad abitare insieme a Maud, che aveva perso i suoi genitori e lavorava in lavanderia con lui. Gli piaceva quella ragazza, era carina, non faceva domande, non si lamentava ed era gentile e, quando scoprì che non aveva una casa, decise di ospitarla e di prendersi cura di lei. Si sposarono quando lei aveva 19 anni e lui 20; un anno dopo nacque George, il loro unico figlio. 
Un giorno,nella lavanderia, arrivò una di quelle Suffraggette, una persona che non si accontentava di quello che aveva, che faceva domande. “Se ne andrà presto.” fu questo il primo pensiero di Sonny che avvertì prontamente sua moglie di stare alla larga da quella persona. Ma lei si fece coinvolgere e lui ebbe paura, paura di perdere quel poco che aveva, paura di morire, paura che sua moglie venisse arrestata. Maud ritornò a casa una settimana dopo: “Non hai idea di quello che ho passato”... Neanche lei aveva idea di quello che lui aveva passato: era arrivata la polizia, George aveva avuto paura, il suo datore di lavoro si era arrabbiato e, nonostante tutto, lui l'aveva coperta e lei non l'aveva neanche ringraziato. Perchè l'aveva fatto? Non aveva pensato a George? A lui che si era preso cura di loro per tutto questo tempo? Bel modo di ringraziarlo! Si disse che, se fosse successo un'altra volta, l'avrebbe mandata al diavolo, non avrebbe perso il lavoro per causa sua, non avrebbe perso la sua casa, non avrebbe perso suo figlio per delle voci di quartiere. La seconda volta fu ancora più umiliante perchè fu la polizia a riportarla da lui che la guardò sprezzante e la cacciò di casa. Si era fatta troppe domande, aveva rischiato senza pensare alle conseguenze e ora avrebbe imparato la lezione: ora lui aveva George, lui aveva un lavroro e un casa, metre lei non aveva niente. Lui era salvo, lei era morta. Capì di aver fatto la scelta giusta quando vide una foto di Maud sui giornali e lei fu licenziata. 
Ma ben presto si rese conto che non aveva abbastanza soldi per mantenere George e prese una decisione, la più difficile della sua vita. Quando Maud si presentò a casa sua per augurare buon compleanno a suo figlio era troppo tardi: la sua nuova famiglia era già arrivata. Sonny non voleva farlo,ma era necessario, non voleva lasciare solo George e non poteva più occuparsi di lui. Tutto questo per colpa di quella donna: non provava più niente per lei, solo rabbia e rancore perchè lei non capiva, perchè lei avrebbe perso, perchè lui aveva perso suo figlio. Ma il momento peggiore fu quando si accorse che, in realtà, lui aveva perso e Maud aveva vinto; fu quando capì che l'insegnamento su cui aveva basato tutta la sua vita era sbagliato. Quando si rischia per una cosa in cui si crede non si perde mai. 

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Capitolo 2
*** Coraggio ***


Coraggio

Steed si riteneva un uomo molto fortunato, ma, sopratutto, molto abile. Insomma, non è da tutti diventare il capo della sicurezza e far dimenticare le proprie, fin troppo umili, origini. Ovviamente c'erano dei lati negativi: non potevi prendere le parti di nessuno, non dovevi pensare troppo, dovevi essere intelligente quanto bastava per mantenere l'ordine e la sicurezza. Era per questo che a lui piaceva così tanto il suo lavoro: trovava vitale l'equilibrio, la struttura della società  ed era grazie a lui che entrambe erano ancora intatte. Poi le donne incominciarono a chiedere il voto, dei diritti e  nessuno le volle ascoltare perché credevano che non costituissero una grande minaccia. Ma non lui: sapeva che le donne sanno essere molto più sveglie e tenaci degli uomini perché era stato cresciuto da sua madre che, anche se non era una borghesuccia, per lui restava la donna più intelligente di tutta l' Inghilterra. Le sue previsioni si rivelarono esatte: dopo anni di silenzio le donne incominciarono a far sentire la propria voce, vennero chiamate Suffraggette e diventarono una seria minaccia per l'ordine pubblico. Steed le ammirava molto, ma non poteva prendere le loro parti: lui stava dalla parte dell' equilibrio e non aveva abbastanza coraggio da schierarsi perchè, altrimenti, avrebbe perso il suo amato lavoro per il quale aveva fatto tanti sacrifici, per il quale aveva cancellato le sue origini. Non prese le loro difese neanche quando incominciarono ad usare metodi più pesanti per punirle: dopo la prigione si arrivò alle percosse e altre punizioni solo perchè chiedevano dei diritti. Dal canto suo, cercava di convincere il suo principale ad essere più “flessibile” con le suffraggette con la scusa che, se una di loro fosse morta,  il governo non avrebbe avuto più scuse, ma non osò spingersi oltre perchè rischiava di essere rimpiazzato. Ma quando si trovò davanti  il corpo di quella donna che giaceva a terra vide la sua carriera andare in fumo, vide sua madre e vide una donna morta per i propri ideali, una donna che lui avrebbe potuto salvare se solo ne avesse avuto il coraggio.

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