Masaki Kariya e i suoi problemi con il rosa di Masakilgrandepuffo (/viewuser.php?uid=265250)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1: It's My Story ***
Capitolo 2: *** 2: Why? ***
Capitolo 3: *** 3: Wake Up! ***
Capitolo 4: *** 4: My Cool Uncles ***
Capitolo 5: *** 5: Kaminarimon Chūgakkō ***
Capitolo 6: *** 6: You drive me crazy ***
Capitolo 7: *** 7: Ugly Mug ***
Capitolo 8: *** 8: Wolf In Sheep's Clothing ***
Capitolo 9: *** 9: Deal with the devil ***
Capitolo 10: *** 10: Suki Kirai ***
Capitolo 11: *** 11: I'm falling with my head ***
Capitolo 12: *** 12: What is important ***
Capitolo 13: *** 13: Your blue eyes ***
Capitolo 1 *** 1: It's My Story ***
≈ Masaki Kariya e i suoi problemi con il rosa ≈
Salve! sono Masaki Kariya, ho ventidue anni e bla bla bla.. passiamo subito alla mia storia!
sono qui per raccontarvi della volta in cui io, Masaki Kariya, mi innamorai di Kirino Ranmaru...
un fastidioso lucidalabbra gigante che, nonostante tutto quello che gli dicevo, cercava sempre di essere gentile con me (a modo suo, eh)
ovviamente, da brave amanti delle coppie yaoi che siete, vi starete chiedendo 'e Kirino?!', semplice.. ci siamo sposati
ma bando alle ciance! iniziamo!
Io, Masaki Kariya, ero infelice all'inizio "abitavo" in un orfanotrofio, il Sun Garden, un bel posto, niente di speciale.
In quel orfanotrofio, ai miei tempi, c'erano delle etichette: "il popolare" "lo sfigato" e "l'emarginato", strano vero? e sapete chi ero dei tre? "l'emarginato", non venivo calcolato da nessuno, ero triste..
ma un giorno, uno sfigato dai capelli rossi e il suo compagno dai capelli color caccola si avvicinarono a me e lo sfigato rosso mi disse: « Ciao! vuoi essere nostro figlio? », io ovviamente rimasi spiazzato dalla cosa, cioè.. non sapevo neanche chi fossero questi! il verde, di sicuro più intelligente dello sfigato, gli disse, con tutta la calma del mondo: « Caro..non sa chi siamo », il rosso, che era totalmente imbarazzato, fece una risatina..patetica (che tutt'ora fa! una cosa davvero allucinante!) e intanto una gocciolina di sudore si formò sulla sua fronte, non sapete che scena esilarante che era! il verde da bravo marito, lo strinse a se e gli accarezzò il braccio. La mia prima impressione su di loro era stata tutt'altro che positiva, però c'era qualcosa dentro di me, che mi diceva: « accetta..accetta » cosa feci? beh ascoltai quella voce..
Mi avvicinai al rosso, il suo viso era imperlato di sudore e aveva assunto un color rosso fuoco (la cosa era davvero divertente), gli presi la mano e gliela accarezzai con il mio piccolo pollice ricordo, che il viso del rosso cambiò espressione, dal disperato al sorpreso, forse non si aspettava una reazione del genere da parte mia (ebbene si ragazze, il sottoscritto ha un lato buono, infondo), il suo cambio di espressione lo trovai così buffo che cominciai a ridere e con me anche il verde.. che posso dirvi.. mi adottarono e io, Masaki Kariya, ero felice.
Quando mi portarono a casa loro, non sapevo come comportarmi i primi giorni, non spiccicavo parola, ero così timido che se mi chiedevano qualcosa l'unica cosa che facevo era annuire (tutto il contrario di ora!), loro capivano il mio disagio ed è per questo che, ogni sacrosanta volta che eravamo a tavola, mi facevano trentacinquemila novecento domande su di me e la mia vita al Sun Garden a cui non rispondevo mai, potete immaginare il mio imbarazzo a quei tempi. Questo periodo di silenzio finì, quando il rosso sfigato e il verde, Hiroto Kiyama e Ryuuji Midorikawa, una domenica mattina entrarono in camera mia e con poca delicatezza mi urlarono: « SVEGLIA! SU! », io povera vittima, quasi caddi dal letto e, senza la decenza di chiedermi 'scusa' per lo spavento, mi domandarono « una partitina? » e la prima cosa che vidi fu un pallone da calcio nuovo di zecca... e così iniziò anche la mia passione per il calcio, che mi ha portato ad essere quello che sono oggi..un difensore formidabile! Passati gli anni, la mia passione per il calcio crebbe ancor di più e grazie ad Hiroto, essendo lui un bravissimo calciatore, e i suoi allenamenti spossanti, riuscì a creare col tempo una tecnica fortissima, la "Rete da Caccia" che ancora oggi cerco di migliorare.. ma non solo crebbe la mia passione per il calcio, ma anche l'amore, si amore, che provo per la mia famiglia.
Dalla stupida autrice:
HALLOOOOOOO! spero vi piaccia questa piccola introduzione o capitolo o come volete chiamarlo voi sul personaggio di Masaki, perdonate tutti i miei orrori (se ci sono) c.c ma credetemi non è facile :') e perdonatemi se è corto cc il prossimo, sarà più lungo spero commenterete in tanti grazie per aver letto ♥
P.S. (non fate caso al mio nome, questo profilo era di un mio amico e ho già chiesto il cambio del nome) |
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Capitolo 2 *** 2: Why? ***
Mi porterà al manicomio
Salve, care lettrici!
ero rimasto..ah si! Alla piccola introduzione sulla mia infanzia!
beh.. cosa posso dire ancora? Erm..sembra proprio che io non abbia
nient'altro da dire eheh, ma non importa!
ecco come il mio tredicesimo compleanno fu rovinato..
« Cosa!? State scherzando, vero!? Io da qui non mi muovo
nemmeno se mi pagate! »
io odiavo i cambiamenti, letteralmente e questo era uno di quelli; la
mia dolce famigliola ebbe la "Brillante" idea di trasferirsi ad
Inazuma-Cho, poi..che nome era Inazuma-Cho!? "Città del
fulmine"..avrei preferito uccidermi, piuttosto che vivere in una
città con un nome così insensato «
Sappiamo che non
è il regalo di compleanno che desideravi.. » disse
sarcasticamente Ryuuji, con a fianco Hiroto che, secondo me, aspettava
il momento giusto per parlare; ambedue sembravano esser seri e la cosa
non mi piacque per niente.
Erano rari i casi in cui vedevi quei due seri, solitamente in discorsi
del genere il tutto era accompagnato da un sorrisino di entrambi che ti
diceva chiaramente: "Hey! va tutto bene", ma quel giorno no.. non era
presente « Ma.. » Ryuuji si posizionò
davanti a me e
si inginocchiò, posò le sue mani sulle mie
braccia e le
accarezzò dolcemente andando dal basso verso l'alto, Hiroto
invece era rimasto lì, nella stessa e identica posizione di
prima.. il solito allocco « Avremo una casa più
grande con
un giardino immenso, dove tutti e tre faremo delle grandi partite a
calcio e.. » da lì smisi di ascoltarlo, grandi
partite a
calcio eh? Sapeva benissimo come ammaliarmi la mammina..ma no! non
mi
lasciai ammaliare dalle sue parole! anzi..
« Pensi che con questo io cambi idea? » ah! Colpito
e
affondato! Incrociai le braccia al petto e lo guardai dritto negli
occhi con aria di sfida inarcando le sopracciglia.
Era chiaro che non volevo partire, più chiaro e cristallino
di
così? «..Masaki » si intromise Hiroto,
si
avvicinò con passo lento a Ryuuji e mise una mano sulla sua
spalla « Perché non vuoi? Cos'è che non
va? »
disse Hiroto, quella domanda mi diede sui nervi «
Cos'è
che non va!? Vediamo un po'...» cominciai a contare sulle
dita
della mano « Nuovo posto, nuova casa, nuova scuola, nuova
routine
e tante altre cose che mi annoio ad elencare » avevo sempre
rispettato le loro decisioni, ma questa proprio no. Già vi
ho
accennato del fatto che odiavo i cambiamenti?
« Perché dobbiamo andarcene? non vi sta
più bene
questo posto? » vidi Ryuuji alzarsi dalla sua posizione
iniziale
e calare il capo con aria di disperazione e rassegnazione, Hiroto
invece era tutt'altro che disperato e rassegnato, strinse i pugni e
cominciò ad inspirare ed espirare; da morire dal ridere,
assolutamente, per non parlare poi di quella vena sulla fronte che
pulsava. Che posso dire? Ero e sono una persona cocciuta, quando mi
metto una cosa in testa non c'è niente e nessuno che me la
può togliere, anche se questo mio lato, molto spesso, ha
portato
i miei alla disperazione più totale. «Ora basta,
Masaki!
» mi urlò Hiroto, non l'avevo mai sentito
urlare..forse
una volta, quando scambiai lo shampoo alle more di Ryuuji con la
maionese..inutile dire quante ne ho prese « Caro..
»
sussurrò Ryuuji, sembrava proprio che né io
né lui
ci aspettavamo quella reazione.
Hiroto era sempre stato molto (forse anche troppo) buono con me, fin da
quando ero piccolo mi comprava qualsiasi cosa io gli chiedessi:
giocattoli, dolciumi e stupidate varie; mio "Zio", Nagumo Haruya, mi
disse una volta: "Hiroto stravede per te" e ne ebbi conferma il giorno
del mio nono compleanno nel quale Hiroto, dopo il mio tentativo quasi
invano di spegnere le candeline, mi abbracciò e mi disse:
"Sei
come un figlio per me"..quelle parole mi rimasero impresse nella mia
mente e non le dimenticai più « Che la cosa ti
piaccia o
meno è fatta ormai, se hai qualcos'altro da dire..dillo in
camera tua! » mi disse Hiroto, successivamente mi
indicò
con l'indice la porta della mia stanza al piano di sopra.
Ryuuji rimase a bocca aperta formando una perfetta "O" ed io imitai la
sua azione; ero alquanto scioccato e..forse anche deluso, non riuscivo
a capire del perché di quella reazione così.. non
da lui
« P-perfetto! » balbettai io, sentivo le gambe
tremare, ma
mi diedi forza e mi girai dando loro le spalle, strinsi i pugni tanto
da far quasi entrare le unghie nella carne, con passo veloce salii le
scale e andai verso camera mia. « Non pensi di aver
esagerato,
Hiroto? » sentìì da Ryuuji, esagerato?
Forse un
po'; entrai in camera mia e chiusi la porta così forte da
far
cadere una cornice dal mio scaffale, mi buttai sul letto a pancia in
giù e affondai il viso nel cuscino. Sentivo la rabbia
crescere
man mano che pensavo al comportamento che aveva assunto Hiroto nei miei
confronti, una cosa che non potevo sopportare « Il peggior
compleanno della mia vita.. »
Passarono cinque o forse dieci minuti ed io in quel lasso di tempo non
avevo fatto altro che star steso sul letto a deprimermi, giù
non
si sentiva volare una mosca « Che strano.. » dissi
io,
all'improvviso sentìì qualcuno bussare alla mia
porta
« Masaki, posso entrare?.. » indubbiamente quella
vocina
delicata e piena di preoccupazione apparteneva a Ryuuji «
Entra
» dissi scocciato per poi roteare gli occhi e sbuffare.
Sentìì Ryuuji aprire la porta ed entrare
« Hey..
» mi disse lui, chiuse la porta e si avvicinò a
me, sentii
una leggera pressione provenire al mio fianco, alzai il viso dal
cuscino e mi girai; Ryuuji era seduto sul bordo del mio letto con un
dolce sorriso, che portò a far sorridere anche me
« Hey
» risposi al suo saluto, appoggiò la mano sulla
mia testa
e cominciò ad accarezzarmi « Tutto bene?
» mi chiese,
domanda poco poco
stupida dato
che dalla mia faccia si vedeva chiaramente come stavo « Tu
che
dici? » alzai un sopracciglio e con l'indice mi indicai il
viso, lui
ridacchiò ed io lo guardai leggermente confuso, che sono un
clown!? Bah « Che hai da ridere? » gli chiesi io
infastidito
« N-niente.. » mi rispose lui trattenendo le risate
«
Oggi siete tutti strani.. » sbuffai nuovamente e chiusi gli
occhi, vidi Ryuuji portarsi la mano davanti alla bocca e tossire
« Ti andrebbe di.. » fermai la sua voce con un..
«
No, non voglio parlarne » riaprii gli occhi e guardai lui
dritto
nei suoi con aria minacciosa, degna di stima! Ma.. che non
funzionò « Ci dispiace per quello che è
successo..
» mi disse lui abbassando lo sguardo « Solo a te
dispiace
» risposi io, ero troppo arrabbiato per accettare anche le
sue
"Scuse"
« Lo sai che non è così »
disse lui
incrociando le braccia « So solo che voglio rimanere qui
»
dissi deciso, Ryuuji sospirò e disse: « Anche noi
abbiamo
un po' paura.. » sussultai, mi misi a sedere incrociando le
gambe
e gli urlai « Io non ho paura! » paura di cosa poi?
Pff..ok
forse si, un po' di paura l'avevo.. mi terrorizzava cambiare ambiente e
tutto, il fatto è che non volevo sentirmi perso e solo come
al
Sun Garden.. questa confessione potevo risparmiarmela « Ma
non
sei solo, hai noi..come noi abbiamo te » mi sorrise piegando
leggermente la testa di lato; sgranai gli occhi e rimasi a bocca
aperta, ero sorpreso e piacevolmente contento dalle sue
parole
« Quindi se rimaniamo insieme andrà tutto bene,
come si
dice.. l'unione fa la forza! » ridacchiò,
"l'unione fa la
forza" eh? accennai un sorriso e dissi « Grazie.. »
Ryuuji avvicinò le sue
labbra al mio viso e mi diede un bacio sulla fronte « E di
che?
» si alzò e si avvicinò alla porta, la
aprìì e prima di andarsene mi chiese «
Ah.. fra una
settimana si parte, sei pronto? » girò il viso
verso di
me, io mi alzai in piedi sul letto e gli gridai eccitato «
Prontissimo! » alzando il pugno verso il soffitto,
infondo..cambiare aria non mi faceva male.
La mattina seguente mi svegliai a causa di qualcuno che bussava alla
mia porta, mi stiracchiai e mi stropicciai gli occhi «
M-Masaki?
posso entrare? » sbarrai gli occhi e mi sedetti di scatto,
quella
voce.. « Entra pure.. » dissi
flebilmente, vidi una
chioma rosso fuoco aprire la porta lentamente ed entrare con un vassoio
di legno pieno di cose buone su una mano, la vedevo molto male..
« Buongiorno.. » lo vidi avvicinarsi piano a me con
tutto
il vassoio « Beh.. » indicai il vassoio «
Tienilo
anche con l'altra mano.. » gli dissi preoccupato, avevo fame
e
non volevo certo che la mia colazione andasse persa! « Non ti
fidi più del tuo vecchio? posso farcela anche con una..
»
lo fermai dicendogli « No, né mi fido
né puoi
farcela..vecchio » incrociai le braccia al petto e lo
guardai,
lui mise il broncio e corrugò le sopracciglia «
Hey!
» disse, io scoppiai in una sonora risata e lui mi
imitò; posò il vassoio sulla mia vita e
abbassò la testa «
Perdonami.. non dovevo essere così cattivo con te
» dovevo
accettare le sue scuse o no? « Accetto le tue scuse
»
chiusi gli occhi e sollevai la testa, sentìì
Hiroto
borbottare qualcosa di incomprensibile e poi dire: « E..
»
aprìì gli occhi e vidi Hiroto mettere le mani sui
fianchi
e corrugare nuovamente le sopracciglia, che voleva? le mie scuse?
Io non avevo nulla di cui scusarmi, ne ero e ne sono fermamente
convinto, mph « Ti voglio bene » gli dissi io per
poi fare
un bel sorriso nel tentativo di sviare il discorso, Hiroto
aprì
leggermente la bocca e cominciò a balbettare cose
incomprensibili per qualunque essere umano, l'avevo forse preso in
contropiede? Ops! ghignai divertito dalla sua espressione da pesce
lesso.
Tutto era abbastanza tranquillo in casa.. quando qualcosa o meglio dire
Ryuuji Midorikawa aprì la porta di camera mia di colpo e..
« Voi due! Sono le nove passate! Abbiamo tantissimo lavoro da
fare! » ci urlò contro, faceva quasi
paura.. se non
fosse per il grembiulino rosa che aveva addosso.. « Manca
meno di
una settimana e non abbiamo ancora tolto e preparato nulla! »
io
guardai Ryuuji leggermente intontito e mi grattai la nuca confuso
« E-ehm.. » emisi io, vidi Ryuuji portarsi la mano
sulla
fronte e sospirare « Scusami Masaki.. » Ryuuji si
avvicinò a passo veloce a me e mi diede un bacio sulla
guancia
« Buongiorno » mi sorrise dolcemente «
Su! Abbiamo
molte cose da fare oggi! » Ryuuji si avvicinò ad
Hiroto e
gli schioccò un bacio sulle labbra per poi avvicinarsi alla
porta e aprirla « Vi aspetto giù! »
uscì
dalla stanza lasciando la porta aperta, io sbuffai e riappoggiai la
testa sul cuscino « Beh.. a tra poco allora! »
Hiroto uscì dalla mia
stanza ed io addentai uno dei cornetti presenti sul vassoio.
Dopo aver mangiato quella deliziosa colazione mi alzai e mi stiracchiai
nuovamente
« Oggi è.. un nuovo giorno » mi
avvicinai alla
finestra e mi appoggiai con i gomiti sull'anta guardando "la vista"
offertami: Il tempo era soleggiato quel giorno, c'erano bambini che
urlavano e correvano come pazzi sul marciapiede di fronte la mia casa,
due vecchie signore intente a spettegolare su qualcosa che non attirava
per niente la mia attenzione e un gruppo di piccioni intenti a trovare
qualcosa da mangiare, interessante insomma; mi avvicinai al mio grande
armadio a due ante e lo aprìì, era in disordine:
mucchi
di vestiti (lievemente puzzolenti) sparsi lì da
chissà
quante settimane, avrei dovuto mettere in ordine.. ma l'idea non mi
sfiorò nemmeno per un secondo e con ciò presi una
canotta
semplicissima e dei pantaloncini e mi rifugiai nel bagno.
Passati dieci minuti uscìì dal bagno pronto per
una
giornata piena di fatica, misi le mani sui fianchi e sospirai quando
all'improvviso sentìì Ryuuji gridare «
No Hiroto!
fa attenzione! » dalla curiosità (e dalla
preoccupazione)
scesi le scale rapidamente per poi trovarmi in sala da pranzo, dove la
scena era la seguente: un Hiroto concentrato a non far cadere quella
che doveva essere una cassa piena di cianfrusaglie e un Ryuuji ansioso
che mangiava le unghie di entrambe le mani, la scena era così
buffa che scoppia a ridere attirando l'attenzione dei miei tutori su di
me.
Ci demmo da fare quel giorno.. e così fu per il resto della
settimana, con velocità, ordine e attenzione (soprattutto)
riuscimmo a fare un buon lavoro di squadra e a riempire casse e
scatoloni di tutte le piccole e grandi cose che avremmo portato ad
Inazuma-Cho, ancora non capivo il senso di quel nome, ma non era poi
così brutto come sostenevo all'inizio di tutto; gli ultimi
due
giorni prima della partenza furono dedicati alla mia stanza, dove le
ultime cose erano ancora da impacchettare, stancante eh? Ma tra
battutine, lamenti e piccole pause finimmo anche l'ultima stanza
rimanente.
Arrivati alla fine dell'ultima giornata in quella casa, dopo aver
impacchettato le ultime cose, distrutti e malconci ci ritirammo nelle
nostre stanze senza proferir parola; mi stesi sul letto e guardai fuori
dalla finestra, quella sera le stelle erano più luminose e
visibili del solito, non succedeva spesso però quando
accadeva
la vista era meravigliosa, quella sera le mie emozioni erano
indecifrabili: ero triste all'idea di andarmene e così
sospirai
amaramente, un flashback passò nella mia mente: la prima
volta
che festeggiai il mio compleanno in quella casa..ricordai che quel
giorno la sala da pranzo era addobbata con: festoni di vari colori,
palloncini rigorosamente rossi sparsi per la sala e coriandoli di varie
dimensioni, Hiroto e Ryuuji erano seduti sul divano con dei cappellini
di carta sulla testa e sul tavolino di legno era appoggiata una torta
piena di panna con sopra scritto "Buon compleanno Masaki",
quel
giorno fu uno dei più belli della mia vita e anche uno dei
più divertenti! Quella casa era piena di tantissimi ricordi
di
piccoli istanti e grandi, sia belli che brutti che di certo la mia
mente non avrebbe mai dimenticato.. però in quella tristezza
c'era un pizzico di emozione, l'idea di cambiare tutto, di partire e
andarmene da quel posto mi fece sentire quasi libero, infondo infondo
non mi era mai piaciuto stare in quella città scialba e
bruttina.
Non riuscìì a chiudere occhio e nel cuore della
notte mi
alzai, mi avvicinai alla porta ed uscìì dal
stanza,
andando in direzione delle scale sentìì qualcuno
ridacchiare e istintivamente mi avvicinai alla stanza dei miei tutori
dove notai la porta poco poco aperta e ciò che vidi mi
intenerì molto: i miei tutori erano intenti a scambiarsi
qualche
bacio e qualche carezza, evidentemente erano nel mio stesso stato
d'animo; aprìì del tutto la porta, i loro sguardi
si
posarono su di me e dei sorrisi apparvero sui loro volti, Hiroto con la
mano mi invitò a sedere in mezzo a loro due cosa che non mi
feci
ripetere due volte, salìì sul letto e mi misi in
mezzo a
loro, lo ammetto.. la cosa era imbarazzante ma non mi toccò
minimamente « Allora.. come state? » gli chiesi io
torturandomi le dita « Bene e tu? » rispose Hiroto
portando
la mano sulla mia testa « Bene.. dai » dissi io,
Ryuuji mi
circondò la vita con il braccio e disse con tono materno
«
E' ora di andare a dormire, per tutti e due »
ridacchiò e
si stese e così fece anche Hiroto, spostai lo sguardo da
Hiroto
a Ryuuji e mi stesi anche io « Buonanotte.. » dissi
io
« Buonanotte » ripetettero loro con un tono
abbastanza
felice
chiusi gli occhi e piano piano mi addormentai con un sorriso sulle
labbra.
Angolo
della stupida autrice:
halloooo, da quanto tempo.. ehe.. scusate il ritardo, sfortunatamente
ho avuto molto MOLTO
da fare e il tempo mi ero poco
finally sono
riuscita a scrivere il mio primo e vero capitolo di questa storia
spero vi piaccia e ringrazio tutti quelli che hanno letto, recensito e
messo tra i seguiti questa storia, grazie mille davvero e ringrazio
anche la mia Senpai, Federica, che mi ha aiutata durante la scrittura
di questo capitolo
|
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Capitolo 3 *** 3: Wake Up! ***
Salve
ragazze!
e rieccoci
con il nuovo capitolo della mia avventura amorosa con il Senpai!
sappiate
che ho ancora molto da raccontarvi..
La
mattina seguente la fidata sveglia di Hiroto suonò, era il
suono più brutto che avessi mai sentito, mi svegliai e
aprìì gli occhi per poi mugugnare infastidito per
il suo suono simile ad un ronzio
il
sole era tiepido e la sua luce fioca, il cielo era ancora scuro, segno
che mi ero svegliato prima del previsto
mi
misi seduto e appoggiai le mani sul materasso affinché io
non cadessi su esso e riprendere a dormire, avevo la testa bassa e
sembravo decisamente uno zombie; dopo poco qualche minuto alzai la
testa e mi guardai intorno, non c'era traccia né di Hiroto
né di Ryuuji, possibile che si erano svegliati prima di me!?
Sopratutto Hiroto!? Sentivo le palpebre pensanti, ma scossi il capo e
rapidamente scesi dal letto e mugugnai per la seconda volta, non avevo
le ciabatte e il pavimento era freddo peggio dello "Zio" Suzuno
(sospettavo e sospetto che stia con lo "Zio" Nagumo, shh non ditelo a
nessuno) girai il viso verso quella sveglia infernale e
l'orario segnava le 6:00 precise,
sbuffai e mi diressi verso le scale.
Scesi
le scale e mi incamminai verso la cucina attraversando la sala da
pranzo, le due stanze erano divise da un muro e il passaggio per andare
da una stanza all'altra era dato da un'apertura ad arco; notai i miei
tutori bere del caffè sul bancone di marmo, Hiroto aveva
delle occhiaie da far paura e i suoi occhiali pendevano
leggermente verso destra, il solito babbeo, e Ryuuji invece aveva i
capelli sciolti, aveva lo sguardo perso nel vuoto e scuoteva la gamba
irrefrenabilmente; l'ansia era palpabile nella stanza «
Buongiorno.. » proferìì
io, spostarono lo sguardo verso di me contemporaneamente «
Buongiorno tesoro » disse Ryuuji accennando un
sorriso «
B-buongiorno » Hiroto camminò verso di me
dondolando leggermente e posò le sue labbra sulla mia testa
per poi recarsi sul divano della sala da pranzo, oggi
era più stupido del solito il mio tutore dai
capelli rosso fuoco «
Ma che gli prende? »
sussurrai divertito a Ryuuji raperonzolo indicando
Hiroto con il pollice, Ryuuji portò una mano sulla sua bocca
e ridacchiò «
E' la stanchezza Masaki.. e poi guardati tu! Hai delle occhiaie
spaventose! »
inarcai le sopracciglia e a quel punto mi guardai intorno in cerca di
qualcosa con cui specchiarmi, vidi il telefonino del mio tutore Kiyama
appoggiato sul bancone e mi avvicinai a prenderlo «
Vediamo un po'.. »
mi specchiai sullo schermo spento del telefonino e..diamine! Avevo
delle occhiaie allucinanti! «
Oh.. »
emisi io, appoggiai il telefonino sul bancone e la mia visuale si
liberò mostrandomi un Ryuuji con le braccia conserte, un
sopracciglio inarcato e un sorrisino beffardo «
Cosa c'è!? »
chiesi io infastidito e le mi gote si colorarono di un rosso tenue,
odiavo quando le persone riuscivano a prendermi in giro..io potevo
beffarmi di loro, ma loro con me nemmeno
per idea! Ryuuji
si alzò e senza rispondere alla mia domanda si
avvicinò ai fornelli posizionati dietro di me «
Vuoi che ti preparo qualcosa? Magari del latte? »
mi chiese lui con voce dolce e tranquilla «
No grazie, raperonzolo »
sorrisi furbo e mi avviai verso la sala da pranzo «
C-c-come mi hai chiamato?! »
con la coda dell'occhio vidi il viso di Ryuuji completamente rosso e il
suo sguardo aveva un non so che di.. assassino «
Masaki Kariya-Kiyama! Torna qui! » esatto..
i miei tutori avevano avuto l'ennesima brillante idea di aggiungere
vicino al mio cognome quello dell'imbecille amministratore della Kira
Company, di cui Ryuuji era anche il suo personale segretario.
Non gli diedi ascolto e andai e sedermi sul divano affianco ad Hiroto,
che aveva le braccia conserte e il capo chino, stava...
dormendo!? «
Hey!? »
portai la mano sulla sua spalla e inizia a scuoterlo violentemente,
vidi lui alzare il viso di scatto e sbattere le palpebre
ripetutamente «
C-che è successo? A-amore? »
girò il viso verso di me con la bocca semiaperta e gli occhi
sgranati, manco avesse visto un
fantasma.. «
Idiota, non sono Ryuuji »
inarcai le sopracciglia e misi il muso, Hiroto sistemò i
suoi occhiali sul naso e assottigliò gli occhi per poi
avvicinarsi con il viso verso il mio «
E' vero.. Ciao Masaki! »
fece un sorriso..come si suol dire a trentadue denti piegando la testa
leggermente di lato, sbuffai e roteai gli occhi; Hiroto molto spesso
aveva degli atteggiamenti bambineschi fastidiosi, ciò faceva
si che i nostri ruoli fossero invertiti, era tremendamente irritante..
però..forse erano proprio quegli atteggiamenti bambineschi
ad unirci così tanto, anche se.. Dio, avrei voluto dargli un
pugno in testa. Vidi Ryuuji attraversare l'arco reggendo una piccola
tazza bianca con scritto sul davanti "Masa-Chan" (vi sembra possibile
che io, Masaki Kariya, dovetti bere da quella cosa!?), le mani gli
tremavano e gli occhi erano puntati sull'oggetto, sembrava avesse una
di quella bombe nei film, che se toccavano terra esplodevano «
Ecco a te.. »
appoggiò con estrema lentezza la tazza sul tavolino di
fronte a me facendo attenzione a non rovesciare il liquido presente
all'interno «
Ma.. »
indicai la tazza bianca con l'indice inarcando un sopracciglio, ero
alquanto perplesso.. non avevo detto di "No"? Spostai lo sguardo dalla
tazza al mio tutore dai lunghi capelli verdi, mi stava sorridendo
teneramente.. non me la sentivo di rifiutare «
Grazie.. »
gli sorrisi, ah la vecchiaia! Hiroto
mi punzecchiò la spalla con il dito e di conseguenza mi
girai verso di lui «
Ad Inazuma-Cho abita Zia Hitomiko »
mi disse, presi la tazza e cominciai a bere un piccolo sorso di latte,
allontanai essa dalle mie labbra e dissi «
Davvero!? »
rimasi a bocca aperta dalla notizia, Hitomiko era ed è la
sorellastra di Hiroto, spesso lei veniva a trovarmi al Sun Garden e mi
piaceva molto stare in sua compagnia, sarà stata lei a
condurre Hiroto e Ryuuji da me o è stato semplicemente
destino? Chi lo sa, fatto sta che avrei rivisto "Zia" Hitomiko dopo
parecchio tempo «
Sarà davvero felice di rivederti »
mi disse Hiroto abbozzando un sorriso.
Finì di bere il mio latte e mi alzai dal divano, andai in
cucina e posai la tazza nel lavabo e mi girai per far ritorno in salotto «
Nono! »
vidi Ryuuji scuotere l'indice in segno di disapprovazione, aveva un
mano sul fianco e le sue sopracciglia erano corrugate «
Non laverò io la tazza da cui tu hai
bevuto »
calcò la voce su quella parola "Tu" e mi indicò
come se avessi fatto qualcosa di maligno «
Questo aspetta a te! »
la mia bocca era spalancata e il mio sopracciglio inarcato «
Poi rimettila nello scatolone, eh! »
mi sorrise e mi fece l'occhiolino per poi ritornare da Hiroto che
ridacchiava alla comica scena fatta da me e Ryuuji; sospirai e scossi
la testa, aprìì il rubinetto e lavai per bene la
tazza usando le mani e inizia a cercare lo scatolone contenente gli
arnesi riferenti alla cucina. Ritornai finalmente in
salotto «
E' ora » disse
Ryuuji con tono abbastanza serio da farmi venire i brividi «
Ora di che? »
Dissi io confuso, davvero ero così babbeo? «
Di partire, no? Sveglia! »
Mi urlò Hiroto portandosi le mani ai lati della
bocca «
Tks.. » emisi io per poi dargli le spalle «
E' anche ora di vestirsi bambini! » ci
disse Ryuuji ironico, bambino? Chi? A me? No «
Stanno per arrivare! Andiamo!? »
Ryuuji salì velocemente le scale ed Hiroto lo
seguì senza emettere parola «
Eh? Chi? »
chiesi io, ma i due sposini non mi risposero, anzi non se ne fregarono!
Ruotai gli occhi al cielo, non dando importanza a tutto
ciò salì le scale con aria
scocciata; aprì la porta del bagno con sguardo basso e
spaesato (ero ancora sotto l'effetto delle "Braccia di Morfeo").. non
l'avessi mai fatto: Ryuuji chiudeva i bottoni della solita
camicia da lavoro di Hiroto a quest'ultimo alternando dei piccoli baci
sul torace, Hiroto invece era intento a mettere le mani sotto quello
che doveva essere un pigiama con dei piccoli gelatini stampati sopra di
Midorikawa, mi sentìì alquanto a disagio.. cosa
le mie guance sentirono dato il loro colore creatosi, chiusi la porta
rapidamente e me ne andai a testa bassa in camera. Non mi
davano fastidio gli omosessuali, non
avevo e non ho niente contro di loro o il loro amore! ma il vedere i
miei tutori in atteggiamenti..vietati ai minori non era sempre la
miglior cosa; ricordo molto bene che a scuola l'avere due genitori gay
mi ha portato molti disagi: frecciatine irritanti, sguardi pettegoli e
domande inopportune a cui rispondevo sempre con la solita parola:
"Fottiti" erano le uniche persone che mi amavano in questo mondo e
nessuno e dico nessuno li avrebbe toccati.
Qualcuno bussò alla mia porta destandomi dai miei
pensieri « Entra »
dissi io alzando lo sguardo alla porta, entrò un Hiroto lindo e pinto con
un grande sorriso e un'espressione sognante, lì c'era lo
zampino di Midorikawa (sicuro) «
I tuoi vestiti puliti sono nel bagno, datti una mossa che io e tuo
padre abbiamo già fatto »
"Padre" un nome che non ero mai riuscito ad attribuire a loro due, mi
ostinavo a chiamarli per nome e a definirli come "Tutori" ma mai padri,
non c'ero mai riuscito nei miei tredici anni di vita. Hiroto mi sorrise
e mi diede le spalle per poi andarsene e scendere giù; andai
nel bagno e mi spogliai, dei brividi di freddo percorsero il mio corpo,
legai i capelli e come un fulmine mi chiusi nella cabina-doccia e
aprìì l'acqua calda, emisi un sospiro di piacere
al contatto dell'acqua calda contro la mia pelle. Molti amavano farsi
quei bagni caldi nella vasca, ma io no, io amavo stare sotto l'acqua
calda e sentirla scorrere per tutto il mio corpo. Non avevo molto tempo
per rimanere lì sotto, quindi dopo dieci minuti esatti
uscì dalla doccia e misi un asciugamano intorno alla vita e
con velocità presi la spazzola, il deodorante e i miei
vestiti, aprì la porta e corsi in camera a prepararmi;
quando fui pronto aprì la porta ed uscì da quella
che sarebbe diventata da lì a poco la mia ex camera; scesi
le scale, in quel piccolo tragitto dal sopra al sotto pensai alle
piccole cose passate su quelle scale: dalla piccola slitta usata per
scendere giù, dalle corse di sopra per non essere picchiato
con la famosa padella di Mido e dalle tante imprecazioni di Hiroto al
pestar i miei soldatini verdi scuri a piedi nudi! Arrivato
giù notai che le mie valige erano sul pavimento accanto
all'entrata, avevano fretta i miei tutori eh? Posai lo sguardo su di
loro: il verde guardava insistentemente fuori alla finestra e il rosso
invece controllava ogni tre quarti il suo telefonino, ma chi
stavano aspettando? Chi stava arrivando? La curiosità
cresceva in me man mano che passava il tempo, che stava succedendo?
Sbuffai nel migliore dei modi e mi sedetti sul divano, presi il mio
telefonino e guardai l'ora: 8:10 «
Scusate..ma.. partiamo? E sopratutto.. con cosa portiamo tutta la
roba? »
chiesi io con tono abbastanza annoiato, nessuna risposta, i due
continuavano imperterriti a fare quello che facevano prima; non
sopportavo essere ignorato, quando io chiedevo
qualcosa o mi si rispondeva o mi si rispondeva, due erano le cose; Mi
alzai e sbattei con forza le mani sul tavolino e dissi con tono seccato
alzando di poco la voce «
Scusate! Io sto
parlando- »
fu Ryuuji ad interrompere le mie giuste lamentele «
Sono qui! »
indicò con l'indice qualcosa fuori,
aveva un sorriso smisurato ed i suoi occhi scuri erano.. luminosi?
Strano da dire per qualcuno con quel colore di occhi «
Andiamo! »
Hiroto spiccò una corsa fuori e con lui andò
anche Ryuuji, io ero rimasto nella stessa posizione di prima e avevo la
bocca spalancata, ma quanto potevano essere dei bambini!? Sospirai e mi
recai fuori..e ciò che vidi fu un grandissimo camion grigio
topo con una "K" nera nel mezzo, indubbiamente era uno dei camion di
Kiyama, ammiravo quel grande camion quando sentìì
qualcosa che suonò familiare alle mie orecchie..
«
Ciao Tulipano » disse con tono mellifluo Hiroto
« Questa è una fiamma! » disse il pazzo
che si indicò lo strano ciuffo al centro della testa
Angolo
della stupida autrice:
Hallo
tesorini ~ come
state? io fortunatamente una meraviglia! Spero vi piaccia questo nuovo
capitolo e spero commenterete in tanti
scusatemi se non riesco a pubblicare un capitolo un dopo l'altro, ma
purtroppo la scuola mi distrugge cc
Ringrazio tutti per le tante visite eeeee ringrazio sopratutto il mio
Senpai adorato che mi dà sempre una mano ☆
detto
questo..spero vivamente che vi piaccia
|
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Capitolo 4 *** 4: My Cool Uncles ***
Ciao
ragazze!
Qui
è Masaki Kariya che vi parla!
Vi
auguriamo un buon natale da parte mia e del mio Senpai! Anche se in
ritardo.. eheh..
Let's
go!
Zio
Nagumo, non lo vedevo da.. una settimana! Quell'uomo veniva spesso a
casa, si doveva fare decisamente una vita!
Adoravo
Zio Nagumo, anche se mi faceva saltare i nervi dalla rabbia!
Mi prendeva costantemente in giro! Per: La mia bassezza, la mia
bassezza e la mia bassezza! Sapevo di essere basso più del
normale, ma non mi serviva lui per capirlo. Scese dal camion con un
sorriso beffardo stampato sulle labbra «
Ve l'ho detto o no che saremo arrivati? »
disse il tulipano, Hiroto e Midorikawa quando si trattava dei due zii
venivano sempre presi dall'ansia,
non tanto nei confronti di Zio Suzuno, che era quella persona su
cui potevi mettere una mano sul fuoco e dire "Lui lo
farà!" quel genere di persona che se le dai un impegno lui
lo compirà in modo eccellente, ma nei confronti di Zio
Nagumo tantissimo! Era quel genere di persona che non voleva avere
impegni, che non voleva avere responsabilità o altro che
poteva recargli disturbo. Lui e Zio Fuusuke erano due persone
completamente diverse: Zio Suzuno era freddo e distaccato, Zio Nagumo
era amichevole e giocherellone, Zio Fuusuke era ghiaccio, Zio Haruya
era fuoco; Ryuuji
ridacchiò e disse avvicinandosi a Zio Nagumo «
Non ne avevamo dubbi »
Zio Haruya fece un sorriso smagliate simile a quello dei vip che
credono di essere padroni del mondo, insopportabili bifolchi «
La smetti di fare il bifolco? »
c'aveva azzeccato! Vidi una chioma argentea spuntare da fuori lo
sportello del camion, una figura slanciata si presentò
davanti a noi scendendo dal camion con una delicatezza mai vista. Ed
ecco Zio Suzuno che, come al solito, riusciva a tappar la bocca a Zio
Nagumo «
M-ma.. bifolco a chi!? Razza di Ghiacciolo! »
Zio Haruya adottò un colorito rosato e agitò il
pugno verso Zio Suzuno, ma quest'ultimo non ci fece caso e si
avvicinò ai miei tutori «
Ryuuji, Hiroto »
Zio Suzuno spostò lo sguardo da Ryuuji a Hiroto, il suo viso
era inespressivo come i suoi occhi..era così inquietante che
deglutii, quando Hiroto lo abbracciò di slancio e gli disse
in un sussurro quasi impercettibile «
Grazie »
Zio Fuusuke non ricambiò il suo abbraccio, ma potei notare
spuntare un piccolo sorriso dalle sue labbra. Anche Ryuuji
abbracciò Zio Suzuno, poi arrivò il turno di Zio
Nagumo con tanto di tirata di ciuffo da parte di Hiroto e.. beh.. i due
zii si avvinarono a me: Zio Nagumo si piegò con le gambe per
arrivare alla mia altezza, mise l'indice e il pollice sul mento,
aspetto qualche secondo prima di parlare, mi squadrò da capo
a piedi e poi se ne uscì con la sua fatidica frase: «
No, non sei cresciuto affatto »
ghignò, sentii la mia tranquillità andare a quel
paese, se avessi avuto uno specchio avrei di sicuro visto il mio volto
diventare rosso dalla rabbia e il fumo uscirmi dalle orecchie «
Tu- »
chi bloccò il mio coloratissimo insulto fu Zio Suzuno che mi
posò una mano sulla testa «
Ciao, Masaki »
alzai il viso verso lo zio e lui in risposta al mio sguardo quasi e
dico quasi spaventato mi sorrise per poi scompigliarmi i capelli «
Allora? Starai con i tuoi fighi zii sul
camion? »
mi chiese Zio Nagumo posando una mano sulla mia spalla «
Io.. »
non sapevo come uscire da quella situazione imbarazzante, non ero
più un bambino! «
F-forse per lui è meglio stare in macchina con noi »
disse con tono preoccupato mammina Ryuuji, il classico «
Nono, starà con i suoi zii »
disse Zio Nagumo ritornando alla sua altezza d'origine per poi fare un
sorriso e un'occhiolino al povero Ryuuji « Ma
io.. »
cercai di protestare, ma Hiroto come del resto bloccò le mie
parole con un: «
Su! »
batté le mani in tono autoritario «
Qui c'è molto lavoro da fare! »
ci guardò uno ad uno « Ha
ragione! Andiamo ragazzi! »
disse Ryuuji incrociando le braccia, Zio Suzuno e Zio Nagumo si
guardano per poi sorridere ai miei tutori ed entrare dentro «
Wow.. »
emise Zio Suzuno e contemporaneamente Zio Nagumo fischiò,
Hiroto mise le mani sulle spalle dei due e chiese «
Visto? »
ridacchiò divertito dalle loro facce per poi spingerli in
quella montagna di scatoloni; io rimasi fuori con Midorikawa quando
lui «
Non sei felice che gli zii siano qui? »
mi chiese sorridendo, lo guardai inarcando un sopracciglio «
Può darsi.. »
leggermente imbarazzato distolsi lo sguardo dagli occhi scuri di
Ryuuji, quest'ultimo mi superò ma, prima di entrare dentro
casa, si girò verso di me e mi fece l'occhiolino e infine
raggiunse gli altri; Sospirai e rassegnato ai comportamenti bizzarri
della mia famiglia li seuii in quella che
doveva essere la faticaccia del secolo.
Ryuuji ci divise in tre gruppi ben distinti: gli zii si occupavano
delle scatole pesanti, Hiroto e lui delle scatole medio pesanti e io..
delle leggere, tch.. la forza non mi mancava di certo! Non riuscivo a
capire del perché di quella decisione così
malsana. Ci fiondammo tutti nel nostro lavoro, gli zii dopo nemmeno
qualche secondo cominciarono a litigare, classico anche questo: Zio
Nagumo voleva cambiare gruppo perché le scatole erano troppo
pesanti « Ma cosa c'avete messo qui dentro!? Mattoni!?
» disse con viso rosso e sudato per lo sforzo «
Pensa a fare il tuo lavoro, idiota » lo riprese Zio Suzuno
con voce ferma, e così cominciarono a litigare, Hiroto e
Ryuuji invece facevano il loro lavoro in modo molto veloce e con nessun
intoppo, al contrario degli zii loro due andavano molto d'accordo, non
litigavano quasi mai! E poi c'ero io che portavo quelle piccole scatole
insulse con dentro: bomboniere, magneti per il frigo ecc. io volevo
portare qualcosa di pensate! Volevo dimostrare a quelli che io potevo
farcela! Mi avvicinai ad una scatola dalle grandi dimensioni, rotolai
le maniche della mia maglia fin su il mio braccio, sputai sulle mie due
mani e le sfregai l'una con altra, feci un grandissimo sospiro e
appoggiai le mie mani ai lati dello scatolone «
Oh issa! »
riusci ad alzarla solo per qualche secondo, il peso di quella scatola
era troppo per me..tanto da riuscire a sovrastarmi, le mie gambe non
reggevano e così caddi all'indietro e la scatola con me, in
quel momento pensai che sarei morto, ma invece delle mani presero lo
scatolone in tempo prima che mi finisse addosso.
Zio Nagumo mi aveva saltato, che destino crudele il mio.. essere
salvato da colui che ti prende in giro, tutto a me, di sicuro avrebbe
fatto una delle sue battutacce dopo l'episodio accaduto « Tutto
bene!? » forse mi
sbagliavo, lo guardai ad occhi sbarrati e a bocca aperta; non
riuscivo a capire, era un'ottima occasione per prendermi in giro
più del solito, ma allora perché non ne aveva
approfittato? La risposta arrivò nel momento in cui i miei
occhi si posarono sui suoi, potevo leggere: preoccupazione, paura,
agitazione, cose impossibili da attribuire a uno come Zio
Nagumo «
Masaki Kariya-Kiyama! » ed ecco
le urla dei miei tutori stra incazzati, che destino crudele il mio.
Erano le 9:30 quando
finimmo di svuotare la mia ormai ex casa
tutto era fatto, metteva una certa tristezza il vederla così
spoglia, senza un qualcosa di nostro, quasi mi dispiaceva abbandonarla
.. ma no! Dovevo pensare a ciò che mi aspettava
lì ad Inazuma-Cho. Presi il mio borsone "Cose da viaggio"
sul l'uscio di casa; quel borsone serviva al sotto scritto per non
annoiarsi quando era in viaggio, c'erano cose come: Nintendo con gioco
e caricatore compreso, cellulare
con carica batteria che, anche se non lo usavo molto, mi era utile in
viaggio, cuffie ed MP3, giornaletti sportivi che parlavano
esclusivamente del: Football Frontier International, della vecchia
Inazuma Japan ecc. avevo un bel po' di roba lì dentro; senza
accorgermene era rimasto a fissare il salotto di casa, quando Hiroto mi
diede una lieve carezza sulla testa « Andiamo? »
mi chiese sorridendo «
Andiamo »
risposi io annuendo deciso per poi recarmi al camion mentre Hiroto
chiudeva a chiave la casa, mi girai per vederla un'ultima volta e
sussurrai amaro « Addio »
mi girai e vidi Zio Nagumo attendermi affianco
allo sportello con
braccia conserte, sopracciglia inarcate e un sorriso dei suoi «
Tutto bene? »
mi chiese, io annuii ed entrai nel camion e Zio Nagumo mi
seguì a ruota. Io, Masaki Kariya, ero in mezzo allo Zio
Tulipano e allo Zio Ghiacciolo, fortunatamente chi guidava dei due era
lo zio dagli occhi di ghiaccio, almeno la mia vita era salva; Zio
Suzuno accese i motori, feci un grande sospiro ad occhi chiusi e sentii
il camion muoversi, eravamo partiti finalmente.
Tutto intorno a me era grigio, il cruscotto, lo specchietto, la chiave,
il volante, tutto! Un colore migliore no? Apri il mio borsone e la
prima cosa che presi fu il mio Nintendo 3DS e il gioco che
più amavo: "Samurai Eleven" parlava di samurai che giocavano
a calcio, secondo Ryuuji il gioco era stato prodotto da un loro vecchia
conoscenza, un certo Megane Kakeru, ma sinceramente l'unica cosa
importante per me era il gioco. Dopo quattro ore
belle piene a giocare solo ed esclusivamente a "Samurai Eleven" la
lucina del mio Nintendo 3DS diventò rossa, sospirai
sconsolato e decisi di salvare il gioco e chiudere il Nintendo, presi
la custodia del gioco «
Fa vedere un po' »
e il ficcanaso di Zio Nagumo mi strappò dalle mani la
custodia e cominciò a sussurrare ciò che stava
scritto dietro alla custodia «
Capisco »
fece una risatina quasi malefica «
Il Nerd »
disse e mi porse la mia custodia, inarcai le sopracciglia e glielo
tirai da mano con cattiveria, nessun "Posso vedere, per
favore"? Allora fottiti «
Tch »
emise lui per poi girare la testa verso il finestrino e guardare
fuori «
Devi fare sempre il bambino »
gli disse Zio Suzuno, quanto aveva ragione e il bambino si
girò e con un broncio degno del sotto scritto gli rispose «
Fatti gli affaracci tuoi! »
e si rigirò verso il finestrino, Zio Fuusuke alzò
gli occhi al cielo e io ridacchia cercando di non farmi sentire dal
bambinone; dopo aver messo tutto nel mio borsone alzai lo sguardo e
notai che ci trovammo in una cittadella abbastanza carina, le case
erano colorate, gli alberelli ci affiancavano sui marciapiedi
e i negozi avevano un'aria.. allegra! Tutto molto carino, andando
avanti c'era un parco dove molti bambini giocavano con i propri
genitori, quel parco era pieno di alberi grandi dalle foglie di un
color verde come i capelli di Ryuuji, il cancello che incorniciava il
verde dell'intero parco era di un bianco candido.. tutto davvero molto
bello, chissà perché non ci siamo trasferiti
lì. Dalla noia decisi di prendere uno dei tanti giornaletti
sportivi, ma già dopo qualche minuto sentii le mie palpebre
chiedere pietà e dalla stanchezza mi addormentai facendo
così cadere il mio giornaletto.
« Masaki! Masaki! »
avevo appena segnato, tutte quelle persone mi stavano acclamando
«
Masaki! Masaki! »
perché le
voci cominciavano a farsi più nitide? Che diavolo stava
succedendo!?
Mi
svegliai da quello che era il mio bellissimo sogno «
Masaki! »
aprì lentamente gli occhi, sentivo la mia bocca asciutta,
segno che avevo dormito con la bocca aperta, mi girai a vedere chi
fosse colui che mi chiamava «
Siamo arrivati »
mi disse lo zio dai capelli argentei, all'inizio non riuscii a
comprendere ciò che lui mi aveva detto, quando scese dal
camion diede campo libero ai miei occhi, vidi qualcuno dai capelli
lunghi e turchesi abbracciare Hiroto, che si fosse fatto l'amante!?
Angolo
della stupida autrice:
Hallo bambole ~ strano eh? Ho
pubblicato il nuovo capitolo eheh
vi auguro un felicissimo natale! anche se in ritardo cc spero che
questo capitolo vi piaccia! Ho cercato di fare del mio meglio anche
qui! Ringrazio il mio Senpai dolce che mi aiuta sempre sempre sempre
e... ah! "Samurai Eleven" è davvero un gioco creato da
Megane Kakeru (William Glass) la trovo una cosa carinissima
e nel prossimo capitolo il piccolo Masa-Chan conoscerà
Kirino-Senpai ♥ e tutti i suoi amici che lo accompagneranno
nella sua avventura ♥
|
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Capitolo 5 *** 5: Kaminarimon Chūgakkō ***
Ciao
ragazze!
buon
anno, anche se in ritardo..
eccoci
al momento cruciale.. buona lettura!
La
mia vista divenne più nitida e notai che Hiroto diede una
pacca sulla schiena a quella.. donna, pensai che fosse impossibile che
Hiroto.. cioè.. lui
lui
che amava Ryuuji più di chiunque altro, lui che gli donava
baci passionali e sguardi fugaci
Le
mie fantasie malsane sfumarono nel preciso momento in cui la donna si
staccò dal abbraccio con Hiro e fece svolazzare i suoi
capelli lunghi verso Ryuuji che l'attendeva a braccia aperte e con un
sorriso grande e luminoso, il mio battito cardiaco ritornò
normale e feci un grandissimo sospiro di sollievo, la stanchezza mi
portava ad essere un babbeo, decisamente; vidi gli zii avvicinarsi alla
donna misteriosa e regalarle un sorriso felice, chi diavolo era? Come
li conosceva? La mia curiosità aumentava man mano che il
tempo scorreva, decisi quindi di scendere dal camion, anche se ancora
un po' intontito e avvicinarmi a colei che tutti conoscevano tranne me.
Nel mentre in cui percorrevo il giardino per arrivare dagli adulti mi
soffermai a guardare la mia nuova casa, a differenza dell'altra aveva
colori sgargianti, che a solo vederli ti mettevano allegria come le
lucine di natale: le mura erano di un color verde menta che si sposava
perfettamente con il marrone scuro delle tegole del tetto, sul muro
anteriore c'erano collocate tre finestre: due a forma quadrata ed una
che era poco più in alto delle due gemelle a forma ovale ed
infine c'era la porta, aveva un colore molto più chiaro
delle tegole del tetto ed era tutta rovinata e ciò la
rendeva bella da guardare, era davvero una casa magnifica; arrivato
dalla marmaglia c'erano i miei zii e i miei tutori che avevano
accerchiato quella donna e quindi mi era impossibile vederla
« Zio Nagumo? » presi un lembo della giaccia di
pelle dello zio e la tirai per due volte consecutive nel tentativo di
farmi notare, ma nulla, lo zio e tutti erano troppo concentrati a
chiacchierare peggio delle nonnine all'ora del tè e allora
feci ciò che tutti fanno.. chiusi la mano a pugno e la
portai davanti alla mia bocca e tossii sperando che loro mi notassero;
così fu, tutti si girarono verso di me, Zio Nagumo mi fece
spazio così da far entrare pure a me in quel cerchio che
sembrava esser quello dello "Giro giro tondo" e così
finalmente la vidi.. o lo vidi.. ero un maschio «
Ciao! Tu devi essere Masaki, piacere di conoscerti
» da quando ero diventato cieco!? Pensai io, l'uomo
si abbassò alla mia altezza e mi sorrise, aveva un sorriso
simile a quello di Ryuuji « Sono Kazemaru Ichirouta
» aspetta.. « Quel Kazemaru?.. » dissi
con un filo voce e con quel poco di ossigeno che era rimasto nei miei
polmoni « Si, quel Kazemaru » ridacchiò
per poi scompigliarmi i capelli, ero a conoscenza del fatto che i miei
due tutori facevano parte della "Inazuma Japan" dei vecchi ma vecchi
tempi ma.. conoscere uno di loro con cui non ho parentele
è.. wow! « Hey! Anche io ne facevo parte!
» mi disse Hiroto per poi mettere il broncio e incrociare le
braccia, io roteai gli occhi al cielo, sempre il solito immaturo!
Sentii qualcuno ridacchiare davanti a me e di istinto ritornai a
guardare Kazemaru « Sei rimasto lo stesso, eh Kiyama?
» disse Kazemaru volgendo lo sguardo verso il diretto
interessato « Lui? Figurati se cambia questo qui »
disse Ryuuji per poi scoppiare in una grossa risata e con lui anche il
resto degli adulti, compreso Hiroto, risero.
Più
stavo con loro e più una sensazione tiepida, misteriosa e
forte mi avvolgeva; loro avevano un rapporto strano, troppo unito per i
miei gusti, un rapporto in cui io non c'entravo un bel niente, i loro
occhi.. dicevano tante cose che i miei di occhi non riuscivano a
decifrare, quella era il rapporto tra compagni di squadra? Tra amici?
« Bene » disse Ichirouta, si drizzò in
piedi e cercò qualcosa in tasca per poi fari uscire da essa
un chiave con un ciondolo a forma di fulmine di un color
giallo tendente al arancione « Ecco a te » porse le
chiavi ad Hiroto e gli regalò uno sguardo pieno di tenerezza
e felicità al contempo « Sono felice che
tutti voi siete qui » spostò lo sguardo
verso Ryuuji e gli fece l'occhiolino, io inarcai un sopracciglio
lievemente confuso e incrociai le braccia assumendo una posizione
tipica dei bulli senza cervello, che voleva dire quel occhiolino? Dio
era così frustrante! Volevo essere nei loro pensieri.. si lo
so, sono una persona curiosa «
Allora.. » disse Ichirouta per poi girarsi verso di
me « Masaki, che ne dici di beh.. fare un
piccolo tour della tua nuova scuola? » ecco a
cos'era dovuto quel occhiolino! Pensai io dopo la proposta di
Ichirouta, quando scossi la testa e ritornai con i piedi per
terra « Nuova.. scuola? » guardai
i miei tutori in cerca di aiuto, io non sapevo niente della nuova
scuola, sinceramente? Non mi era passato nemmeno una volta nella mia
testa di ritornarci! E compiti, insegnanti, compiti e noia
mortale « Erm si! Voi non.. »
Kazemaru si girò a guardare i miei tutori
interrogativo, non era il solo «
Veramente.. » disse Ryuuji, prese la mano ad Hiroto
e gliela strinse, si guardarono negli occhi e si avvicinarono a noi o
meglio dire a me « Questo è il tuo regalo
di compleanno Masaki.. » continuò Ryuuji
per poi lasciare in sospeso la frase, il mio cuore cominciò
a battere furiosamente tanto che riuscivo a sentirlo, volevo sapere,
dovevo sapere « Tu andrai alla Kaminarimon Chūgakkō! »
mi dissero in coro, ricordo che in quel momento smisi di pensare,
ricordo che il mio cuore aveva cessato di battere e ricordo benissimo
che le mie gambe diventarono gelatina tanto che quasi caddi
all'indietro se non fosse stato per lo Zio Suzuno che mi sorresse
portando una mano dietro alla mia schiena; non volevo crederci, avevo
sempre sognato di andare alla Kaminarimon,
lì uscivano i migliori giocatori, entravano perdenti e
uscivano vincenti, per non parlare della struttura poi.. magnifica!.
Avevo letto tantissime informazioni sulla Kaminarimon,
desideravo andarci a quella scuola.. ma sapevo benissimo che andarci
sarebbe costato un capitale ai miei.. quindi avevo perso le
speranze, ma direi che i giorni passati a fantasticare ad alta voce su
quanto fosse bella la Kaminarimon hanno
dato i loro frutti « I-io.. non so cosa dire.. io vi..
ringrazio insomma.. » ero senza parole, mentre cercavo in
modo pietoso di ringraziarli mi torturavo le dita «
Non ringraziarci » mi disse Hiroto per poi sfoggiare
un grande sorriso, io ricambia il suo sorriso quando qualcosa si accese
nella mia mente.. non era per caso tutta una cosa già
organizzata? Oh mio.. « Aspettate..
voi.. » dissi io in procinto di avere una crisi
respiratoria « Bene bene! » disse
Kazemaru battendo le mani « Andiamo,
Masaki? » mi chiese il turchese, io guardai i miei
tutori in cerca di approvazione cosa che trovai, mi annuirono convinti
e abbastanza felici notando le loro espressioni «
Si! » dissi io annuendo eccitato, odiavo la scuola..ma per
la Kaminarimon avrei
fatto questo e altro.
Avevo la testa bassa e i miei occhi erano persi nel vuoto, giravo i
miei indici l'uno su l'altro e sentivo che prima o poi il mio cuore
sarebbe uscito dal petto, troppe emozioni in una sola giornata.. ero
sicuro che il mio cuore non avrebbe retto ancora..e ancora. Ero in
macchina del grande Kazemaru Ichirouta ed eravamo diretti alla Kaminarimon
Chūgakkō; non riuscivo a crederci! Era
successo tutto troppo velocemente! Il trasferimento, Kazemaru
Ichirouta, la Kaminarimon! L'unica cosa che mi chiesi
in quel momento fu: "Riuscirò mai a sopravvivere a tutto
questo?" poi vogliamo parlare del fatto che io, Masaki Kariya, avrei
dovuto conoscere i miei nuovi compagni di classe? Non ero mai riuscito
a restaurare un rapporto con qualcuno di quelli della mia vecchia
scuola, erano tutti troppo stupidi per essere miei amici, vogliamo
parlare anche di quell'altra fatidica domanda che mi feci? Quella che
mi premeva di più? Bene, era: "E se non mi accettano alle
selezioni per la squadra?" oh quella era stata la più
tremenda, ero passato dal adorare la Kaminarimon al
odiarla e non era nemmeno il mio primo giorno di scuola! «
Masaki.. »
mi chiamò Kazemaru, la sua voce mi destò dai miei
pensieri e istintivamente alzai il viso verso di lui e lo
guardai «
Guarda cosa c'è alla tua sinistra.. »
lentamente voltai il viso e.. eccola! Era la Kaminarimon!
Misi una mano sul finestrino, le mie labbra formarono un grandissimo e
a detta di Kazemaru radioso sorriso, rimasi
a fissare la Kaminarimon a fiato
sospeso per un buon lasso di tempo, finché sentii un rumore
di chiavi e la macchina si spense.
«
Allora Masaki.. »
senza nemmeno ascoltarlo aprii lo sportello e mi fiondai fuori «
Masaki! »
senza nemmeno guardar la strada inizia a correre spedito verso la
struttura; fui fortunato, una macchina si era fermata giusto in tempo
prima di finirmi letteralmente addosso, oh se lo avessero saputo Mido e
Hiro mi avrebbero ucciso di sicuro. Finalmente i miei piedi toccarono
il marciapiedi ed eccomi lì..davanti alla Kaminarimon, rimasi
affascinato dalla sua imponenza, era così alta che sembrava
quasi solcar le nuvole! Dal tono un po' futuristico, poiché
delle volte di acciaio dipinte di azzurro la avvolgevano, il suo segno
era un fulmine, simbolo della città, e sembrava scender dal
cielo! L'istituto aveva numerose finestre, dove si poteva vedere
qualche studente affacciarsi e ammirare il cielo limpido di quella
mattina, tutt'intorno era molto verdeggiante con alberi, cespugli e
poco prima dell'entrata c'era un bellissimo e curatissimo campo da
calcio dove potevo allenarmi e diventare più forte!
Semplicemente fantastica!; non feci neanche in tempo a fare un passo
che una mano si appoggiò sulla mia spalla, sussultai e
lanciai un gridolino poco virile dalla paura, che imbarazzo.. «
Masaki! »
i miei timpani furono scossi da una voce alta, piena di rabbia e di
rimprovero, quella di Kazemaru «
Potevano ucciderti! »
solo in quel momento mi accorsi della grande somiglianza tra lui e
Ryuuji, chissà se aveva un figlio anche lui «
Le chiedo scusa.. »
abbassai il capo e portai le mani dietro la schiena con finta aria
pentita e addolorata, ero un attore nato! Sentii Kazemaru sospirare e
togliere la mano dalla mia spalla «
Non farlo mai più.. »
alzai il capo e lo vidi sorridermi,
portai una mano dietro alla nuca e gli sorrisi di rimando piegando la
testa leggermente di lato «
Entriamo? »
mi domandò Kazemaru, tutto mi sembrava un sogno..tanto che
avevo quasi paura che sarebbe finito da un momento al altro! Annuii
flebilmente e Ichirouta mi sorpasso varcando il cancello della scuola,
io ero rimasto lì sul marciapiede immobile come uno
stoccafisso «
Masaki? »
mi richiamò Ichirouta, lo guardai e deglutii per poi
camminar verso di lui.
Avevo appena varcato il cancello, speravo in qualcuno che mi desse un
pizzicotto! Di certo non potevo chiederlo a Kazemaru..! E quindi mi
diedi un leggero pizzicotto sul braccio «
Seguimi! »
mi invitò lui sorridente per poi darmi le spalle e
iniziare a camminare, annuii per la seconda volta non spiccicando
parola e corsi al suo fianco; a ogni passo i miei occhi si posavano su
qualcosa di diverso, le parole di Kazemaru si perdevano nel vento, non
m'importava cosa dicesse..volevo solo vivere quel momento in piena
spensieratezza! Quando i miei occhi si posarono su altri, mi fermai
all'istante, quei occhi erano: di un azzurro penetrante tanto da
togliermi il respiro, erano gentili e senza malizia, non come i miei
senza dubbio! I miei occhi si posarono poi sul possessore di quei
occhi: innegabilmente era un ragazzo, data la divisa
scolastica, ma la sua capigliatura era di un rosa brillante ed era
composta da due code spigliate che gli cadevano delicatamente sulla
schiena, il suo viso aveva tratti femminili, con labbra sottili e
rosee; aveva una figura snella e abbastanza tonica, ed era
indubbiamente più alto di me, guardandola in questo modo
tutti erano più alti di me!. Un sorriso si formò
sulla sua bocca, io sorrisi di conseguenza; rimanemmo a fissarci l'uno
negli occhi del altro per qualche secondo, mentre gli amici del ragazzo
parlavano animatamente di qualcosa a me sconosciuto «
Attento! »
una voce femminile mi urlò, istintivamente mi girai verso
colei che aveva pronunciato ciò e vidi il buio..
Angolo
della stupida autrice:
Hallo ~ finalmente
il piccolo Masa-Chan ha incontrato Kirino-Kun awaw
comunque.. auguri di buon anno! anche se in ritardo..come sempre eheh
mi dispiace non aver fatto uscire il capitolo prima d'ora, ma sono
successe molte cose che hanno cambiato tutto nella mia vita e che ora
come ora non riesco a gestire per il meglio, però non
smetterò di scrivere per questo! Io amo questa storia, e
farò di tutto pur di finirila! Come sapete ringrazio il mio
Senpai amatissimo ♥ e questa volta anche il mio ragazzo
bello bello bello (?) ♥ senza di loro.. questo capitolo non
sarebbe mai uscito hahaha
→ Kaminarimon
Chūgakkō è la Raimon Junior High, questo è il
nome giapponese
|
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Capitolo 6 *** 6: You drive me crazy ***
Salve
ragazze ~
direi che pian pian ci stiamo avvicinando a quello
che è il vero e proprio inizio
di questa storia..ah presto ne vedrete
delle belle!
allora.. tutto iniziò con..
« Heeey! HEEEEEY! Sveglia! »
sentii una voce squillante e dal tono preoccupato
incitarmi ad aprire gli occhi e due mani cingermi le spalle «
Mh.. »
mugugnai qualcosa di incomprensibile da ricordare e lentamente aprii
gli occhi; li strinsi e misi a fuoco, mi ritrovai a guardare
un enorme e bianchissimo sorriso e due occhi vispi di un color blu
chiaro con delle sfumature grigie «
Finalmente sei sveglio! »
il suo viso era troppo vicino al mio per i miei gusti e quindi optai
nel cambiare posizione e sedermi sul lettino per poi incrociare le
gambe «
Dove sono?.. » domandai
io portando una mano sulla mia fronte un po' dolorante «
Sei nell'infermeria della Kaminarimon
Chūgakkō! »
mi urlò il ragazzino e i miei poveri timpani andarono a quel
paese, inarcai un sopracciglio e annui, quel ragazzino era davvero
strambo..ma strambo forte! Mi guardai intorno: ero "Circondato" da quelli che
erano gli amici del ragazzo dai capelli castani, ovviamente tutte persone di
cui non sapevo nemmeno l'esistenza! I loro occhi erano fissi su di me,
i loro sguardi attenti e di finta preoccupazione non facevano altro che
innervosirmi! Li fulminai con lo sguardo uno ad uno ricevendo qualche
occhiata sorpresa e qualcun'altra confusa,
finché..i miei occhi si soffermarono su altri.. proprio
quelli azzurri del ragazzo di quella mattina e un piccolo sorriso
comparve sulle mie labbra, che lui ricambiò; quegli occhi
riuscivano ad affascinarmi a tal punto da impedirmi di distogliere lo
sguardo da loro, mi sentivo come se fossi in trappola, anzi.. ero in
trappola!
Deglutii e strinsi le lenzuola sulle mie
gambe, era imbarazzante.. ci stavamo fissando come se fossimo
una coppia di innamorati! Lo vidi abbassare lo sguardo, portare le mani
dietro alla schiena e le guance sue imporporarsi; strinsi con maggior
forza le lenzuola, sentii le mie guance andare a fuoco e il battito del
cuore diventare improvvisamente irregolare "Cosa mi sta facendo quel
dannato rosa!?" pensai io, e fu l'unica cosa che il mio cervello
riuscì a formulare «
Yuuu uuuhhh! »
sentii qualcuno tentar di attirare la mia attenzione, scossi la testa
e ritornai in me; mi voltai in direzione della voce, ma
inaspettatamente non vidi nessuno e l'unica cosa che mi venne spontanea
da domandare fu: «
Chi diavolo ha parlato!? »
inutile dire che sentii il ragazzo strambo dai vortici nei capelli
ridere sguaiatamente e qualcuno dei suoi amici ridacchiare; mi
girai di colpo verso di loro con espressione omicida sul volto, con
sopracciglia inarcate e sorriso inesistente, come osavano ridere di
me!? Vidi il
rosa..beh..lui.. potevo lasciargliela passare
questa, invece
vidi il
ragazzo vortice portare le mani dietro alla schiena e iniziar a
fischiettare come se nulla fosse distogliendo lo sguardo dal
mio, il compagno a fianco dagli occhi castani e la
capigliatura ondulata - soprannominato da me "Ricciolino" - con
aria nervosa si mordeva il labbro inferiore e il
suo sguardo era incatenato al mio, aveva un grande coraggio a guardarmi
negli occhi! Il mio sguardo andò poi a posarsi su quello di
un ragazzo dalla strana, ma strana,
pettinatura: molto stravagante, dal colore blu notte, composta da una
coda di cavallo, sembravano appartenere ad un alieno! Ma risaltavano i
suoi occhi dal color ambra, facendoli apparire felini. Socchiuse gli
occhi per poi incrociare le braccia e guardarmi dritto negli occhi, mi
stava sfidando!? Lui!? Io per tutta risposta misi il broncio e
lo guardai con aria di sfida, mi stava irritando! Nessuno e dico
nessuno poteva e può sfidarmi, se no.. finisce sotto terra;
nella stanza era calata un'aria pesante, nessuno osava aprir bocca,
quando all'improvviso si sentì il ragazzo vortice
ridacchiare e la mia calma (mai avuta) e la pazienza (neanche quella)
scomparvero «
Perché diavolo ridi!? Non sono pazzo! Ho davvero sentito una
voce! »
gli urlai contro adirato, strinsi i pugni con forza e inarcai
nuovamente le sopracciglio, non era nemmeno il mio primo giorno di
scuola e già volevo morto qualcuno,
il ragazzo vortice dal canto suo continuò a ridacchiare..e a
ridacchiare..ancora e ancora! Quando..
«
Tenma! Ora basta prendermi in giro! »
Sbarrai gli occhi e mi voltai nuovamente verso quella voce, ma (e me
l'ero aspettato!) non vidi ancora nessuno; sbuffai infastidito da
quella situazione, inizia a pensare di essere davvero pazzo e
che prima o poi mi avrebbero spedito in qualche manicomio.. «
Sono qui giù! »
rimasi interdetto e abbassai il capo: un basso bassissimo ragazzino
(simile ad un pikachu!) mi stava guardando con aria di rimprovero
mentre batteva il piedino sul pavimento con le mani sui
fianchi «
Io- »
cercai di "Scusarmi" per il mio comportamento scortese nei suoi
confronti, che poi.. diciamoci la verità.. non era colpa mia
se lui era più basso di un nano da giardino! Mi interruppe
dicendomi con tono malinconico: «
Non scusarti, ormai sono abituato.. »
mise un' "Adorabile" broncio, segno di malumore, che mi fece quasi sentire
in colpa.. se non fosse per il fatto che gioivo come una pasqua nel
vedere qualcuno più basso di me! Ero davvero una cattiva
persona.
«
S-scusaci tanto Shinsuke-kun.. non volevamo ridere di te.. »
disse il ragazzo vortice con espressione colpevole «
P-puoi perdonarci?.. »
continuò per poi abbassare il capo; realizzai che il loro
ridacchiare non era dovuto per la mia "Momentanea pazzia" e con
ciò mi sentii subito meglio, non sarei mai riuscito a
sopportare l'idea di qualcuno che mi avrebbe ricordato come: "Il pazzo
della porta accanto" «
Certo che vi perdono! »
disse senza esitazione Shinsuke (finalmente qualcuno aveva un nome!)
vidi il castano alzare la testa con un'espressione tranquilla dipinta
sul viso per poi sorridere e aprire le braccia a mo' di Rose sul
Titanic «
Oh Shinsuke-kun! »
spalancai gli occhi alla vista del castano correre incontro al pikachu, "Lo
travolgerà.." pensai io in quell'esatto istante «
Tenma-kun! Aspettaaa.. »
vidi..Tenma abbassarsi all'altezza del ragazzo e attanagliarlo con le
sue braccia, che rispetto a quelle del povero Shinsuke, erano come
quelle dello Slenderman «
Tenma-kun non respiro! »
scoppiamo tutti in una sonora risata, notai che stupidaggini simili
succedevano anche a casa mia: Hiroto combinava qualcosa, Ryuuji si
arrabbiava e tentava di "Ucciderlo" con il padellone, Hiroto piangeva
disperato e si inginocchiava a chiedere perdono e Ryuuji "Il debole" non
esitava a perdonarlo, e tutto finiva con uno dei loro baci appassionati.
«
Allora.. »
Il silenzio calò nella stanza, mi girai e vidi il Ricciolino
con le braccia conserte guardami con sguardo attento, interessato al
minimo dettaglio «
Tu saresti? »
mi chiese avvicinandosi con passi lenti, ma decisi, a me; mi stava
scrutando intensamente con i suoi occhi castani, devo dire che non era
molto piacevole come situazione «
Masaki, Masaki Kariya »
dissi senza tentennamenti, lui accennò un sorriso e notai
che i suoi occhi cambiarono espressione, diventarono più
calmi, più.. felici «
E' un piacere conoscerti..Masaki, io sono Shindou Takuto e loro sono:
Kyousuke Tsurugi »
Shindou mi indicò il brutto muso che un
attimo prima volevo prende a calci e quest'ultimo mi fece un lieve
cenno di saluto con il capo, che io con continua aria di sfida
ricambiai «
Loro, come già saprai, sono Tenma Matsukaze »
a sua volta indicò il tizio strambo dai vortici nei capelli,
che con la sua maledetta voce squillante mi disse: «
Sono Matsukaze Tenma! E sono felice di conoscerti, Kariya-kun »
mi regalò uno dei suoi sorrisi piegando leggermente la testa
di lato «
E Shinsuke Nishizono »
vidi Nishizono sistemare la sua fascia azzurra sulla fronte e farmi poi
un bel sorriso «
Ciao, Kariya-kun! »
sorrisi a entrambi cercando di mostrar il mio diciamo apprezzamento verso
i loro confronti «
E infine lui è Kirino Ranmaru »
il mio sguardo si spostò rapidamente verso il rosa, Kirino
Ranmaru eh? Lo vidi avvicinarsi a me,
sospirai sentendo il mio cuore ricominciar a battere più
velocemente.
Oramai era abbastanza vicino a me da poter sentire il forte
profumo che emanavano i suoi capelli , stavo impazzendo,
allungò la mano verso di me e mi disse con tono gentile e
amichevole « E' un piacere fare la tua conoscenza,
Masaki » stavo seriamente impazzendo.
Angolo
della stupida autrice:
Erm.. Hey! Uhm..
chiedo umilmente perdono ;-; lo so di essere una cattivissima persona
m-ma... scusatemi per il grandissimo ritardo!
B-beh.. cosa ne pensate di questo orripilante capitolo? Sinceramente
penso che non sia uno dei miei miglior capitoli.. però
ringrazio immensamente il mio dolcissimo Senpai che mi aiuta sempre in
tutto!
E cercherò di far uscire i capitoli il più in
fretta possibile.. cercherò eh.
EEEE spero che le descrizioni dei piccoli ciccini vi siano piaciute! ;-,
Grazie di tutto!
|
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Capitolo 7 *** 7: Ugly Mug ***
Mi porterà al manicomio pt.7
Ciao!
che
ve ne pare del mio incontro con il Senpai? Da film, eh?
è
inutile ora divulgarci in sproloqui inutili
dicevo..
Ero
sicurissimo di sembrar un'idiota
lo
stavo fissando con occhi da pesce lesso mentre cercavo di fare uscire
qualche frase decente dalla mia bocca, da quando io, Masaki Kariya, mi
comportavo così!?
Intanto
che il criceto nella mia testa riposava sulla ruota, il rosa
ritirò la mano lasciandola poi cadere lungo il fianco e con
sguardo deluso dipinto sul volto indietreggiò di qualche
passo, "Cosa!? Nono aspetta!" fu ciò che pensai in quel
momento, ricordo bene che mi sentii come se qualcuno mi avesse dato una
pugnalato dritta sul cuore, delusione. un sentimento che detestavo era
proprio questo, sopratutto quando quel sentimento era rivolto alla mia
persona « I-io.. » fu l'unica cosa che
riuscii a dire, patetico..non è vero? Con la coda
dell'occhio vidi il resto del gruppetto guardami con aria confusa,
Tenma e Shinsuke si scambiarono uno sguardo pieno di preoccupazione,
che a quei tempi per me.. era tutta falsità «
Cos'è Kariya? Il gatto ti ha mangiato la lingua? »
mi disse Tsurugi con tono di scherno, digrignai i denti e girai il viso
di scatto verso di lui, odio..odio..e ancora odio! Un sentimento che
solo a guardar quel brutto muso si svegliava « Tu..brutto
muso! » gli urlai io, quando era troppo era troppo! Scesi dal
letto con la voglia immane di spaccargli la faccia, mi avvicinai a lui
a grandi falcate « Ora mi hai stancato! »
Tenma e Shindou mi presero per le braccia e cercarono di contrastare la
mia avanzata tirandomi all'indietro « Lasciatemi! Devo
rompergli quel brutto muso che si ritrova! » dissi io
divincolandomi dalla loro presa, volevo sfogare tutta quella rabbia che
tenevo in corpo sulla sua faccia, si..ero
un ragazzino un po' manesco «
Invece di pensare a spaccarmi il muso, perché non provi a
essere meno patetico? » disse il blu un con sorriso sghembo
che mi diede ancora di più sui nervi, io patetico? Si vedeva
che non sapeva con chi aveva a che fare lo stupido, questa fu l'ultima
goccia che fece traboccare il vaso, riuscii a liberarmi dalla loro
presa e azzerai la nostra distanza, chiusi la mano destra facendola
diventare un pugno e lo alzai, la sfida l'avevo vinta
io «
Kariya.. »
come non detto, quella vocina angelica, melodiosa e innocente del rosa
mi bloccò all'istante, che diamine!.
Vidi l'Emo ridermi spudoratamente in faccia, bastardo,
avvicinò le labbra al mio orecchio per poi
sussurrarmi «
Se non riesci nemmeno a dirgli "Ciao",
come puoi darmi un pugno? »
sbarrai gli occhi, "Tsurugi, sei un fottuto bastardo.." pensai io, era
un ottimo scrutatore, era riuscita a capire fin dall'inizio quale fosse
il mio punto debole «
R-ragazzi..andiamo smettetela di litigare! »
sentii Tenma balbettare queste parole per poi fare una risatina nervosa
e agitare le mani in segno sbrigativo, povero, con quella
faccina ansiosa non sarebbe mai riuscito a placare la mia rabbia.
Inaspettatamente sentimmo delle risate avvicinarsi piano piano a noi
nell'infermeria, i nostri volti si girarono all'unisono verso la porta
d'ingresso della stanza, che si aprii dandoci a vedere due alti adulti
che discutevano animatamente su tecniche molto famose e partite svolte
anni fa; riconobbi Kazemaru, che con la coda dell'occhio mi
notò per poi darmi la sua completa attenzione «
Oh sei sveglio Kariya-kun »
lo vidi avvicinarsi a me con un sorriso stampato sul volto, vidi l'uomo
che poco prima era al suo fianco seguire con lo sguardo Ichirouta con
espressione confusa, ma quando anche la sua attenzione venne catturata
da me i suoi occhi sembrarono.. brillare? «
Come ti senti? »
disse Ichirouta posando le mani sulle sue ginocchia e abbassarsi di
poco per almeno guardarmi negli occhi «
Adesso te ne ricordi? »
dissi io mettendo uno dei miei adorabili bronci
per poi incrociare le braccia e alzare un sopracciglio, "Ti eri
dimenticato di me, eh!?" pensai io, come osava dimenticarsi di me?
L'avrebbe pagata anche lui «
Non avrei mai immaginato che il pargoletto di Hiroto e Ryuuji fosse
così vivace »
disse l'uomo avvicinandosi a noi con un sorriso enorme e bianco come
quello di Tenma: l'uomo aveva la carnagione scura, un paio di occhi
marroncini che sembravano leggerti nell'animo, dei capelli sparati in
aria anch'essi castani e una fascia, simile a quella di Nishizono,
arancione. Sembrava essere tra le cose che Kazemaru avrebbe divorato quel
giorno a pranzo, lo stava letteralmente mangiando con lo
sguardo mentre si torturava il labbro inferiore, cosa ci trovava in un
tonto del genere? Anche se.. non si poteva escludere che fosse un bel
uomo «
Come ti chiami? Io sono Endou Mamoru, piacere »
continuò fascia arancione per poi abbassarsi col busto alla
mia altezza, cosa che piacque molto a Kazemaru a quanto vidi «
Sono Masaki, piacere signore..oh »
come avevo fatto a non accorgermene? Endou Mamoru, Mano di luce,
portiere e capitano della Inazuma Japan, inutile dire che sorrisi come
un'ebete..andiamo! Era Endou Mamoru! Era davanti a me! «
Kiyama, giusto? Masaki Kiyama? Non vorrei sbagliarmi.. »
Mamoru scoppio in una risata cristallina e portò poi una
mano dietro alla nuca, il sorriso d'ebete assunto in precedenza da me
scomparve e al suo posto si sostituì un'espressione
completamente schifata e carica di odio, già sentivo Hiroto
gongolare per la buona riuscita di questa stupida idea: "Ohoh non sei
felice di avere il nostro cognome?" si, anche il povero Ryuuji in
matrimonio aveva assunto il cognome del rosso, non fraintendetemi, ero
felice che Kiyama ci tenesse a farmi avere il suo cognome come se fossi
suo figlio biologico, però..andiamo non andava bene
"Kariya"?.
Sospirai amareggiato alla domanda stolta del moro e gli risposi con
tutta la calma del mondo «
E' Kariya, signore »
vidi il moro assumere un'espressione confusa, quando
mai?,
ma dopo poco le sue labbra si incurvarono in un sorriso «
Non chiamarmi signore! Chiamami pure Allenatore Endou! »
disse sorridendomi e indicandosi con il pollice, la mia bocca si aprii
dallo stupore, lui era l'allenatore della squadra di quella scuola?
Meglio di così non mi poteva andare, riprese lui poco
dopo «
Sei il figlio di due grandi giocatori! E voglio, anzi insisto che tu
segua le loro orme! A te piace il calcio, non è vero Masaki? »
"Ma chi è questo tizio!?" potete immaginare il mio stupore,
mi guardai intorno e notai che i ragazzi si scambiavano occhiate
confuse che dicevano tutte la stessa cosa: "Di che sta parlando?" e non
erano i soli a domandarselo «
E-Endou forse è meglio che io e Masaki andiamo, si
è fatto tardi! »
ci interruppe (o meglio dire lo interruppe) Kazemaru con lieve
imbarazzo, lo avrei ringraziato per ciò, mi aveva salvato da
una situazione da cui era difficile uscirne « Di
già? Va bene va bene.. allora »
gli occhi di Endou si riposarono su di me «
Alla prossima Masaki Kariya, spero ti unirai alla nostra
squadra! »
unirmi? Avrei fatto di meglio, sarei diventato il capitano! Annuii e
gli sorriso, avrei avuto quella fascia rossa..a tutti i costi «
Ritornami a trovare.. Kazemaru »
disse occhi da cerbiatto per poi spalancare le sue enormi braccia e
abbracciare il turchese, che rimase immobile come uno stoccafisso al
tocco di Endou, l'amore era davvero una cosa ingestibile.. «
Bene! »
disse poi Mamoru staccandosi dal rosso Kazemaru «
Ragazzi, salutate questo mio vecchio amico e il vostro nuovo
amico! »
Amico? Non sarebbe mai successo, amico di quelli? Neanche per sogno
(forse del rosa si).
Ci salutarono tutti a gran voce regalandoci bei sorrisi e strette di
mano inutili
Kazemaru aprì la porta e l'attraversò seguito da
me «
Ciao Masaki! A presto! »
mi urlò Tenma agitando la mano in segno di saluto, anche gli
altri fecero lo stesso, tranne per Tsurugi che mi guardava con un
ghigno quasi malefico, che aveva in mente? Ricambia i loro saluti
agitando la mano e sorridendogli, avevo sorriso fin troppo quel giorno
per i miei gusti, gli diedi loro le spalle e rotea gli occhi scocciato,
la porta si chiuse dietro di me e sentii la presenza di un turchese
guardarmi per poi ridacchiare «
Cosa? »
chiesi io, cos'aveva da ridere? «
Ti piaceranno più in la, vedrai »
mi disse, avanzò il passo lasciandomi indietro; Si vedeva
che il turchese non mi conosceva affatto, quel gruppetto racchiudeva la
stupidità in persona, ovviamente il rosa non incluso, mi
venne da pensare se l'avrei rivisto prima o poi, un senso di
tristezza calò su di me, e se non l'avrei mai più
rivisto? Cosa avrei fatto poi? Perché mi facevo tutte queste
domande? « Kariya! »
mi richiamò Ichirouta, scossi la testa e corsi al suo fianco.
Eravamo appena usciti dall'edificio scolastico quando ci imbattemmo in
undici ragazzini con indosso la divisa calcistica della Kaminarimon,
una divisa semplice, nulla di sfarzoso, che si apprestavano in campo
nelle loro varie tecniche di tiro tentando di farla entrare in rete:
scarsi, tutti scarsi incluso quel portiere da strapazzo! Se quella era
la squadra della Kaminarimon allora avrei preferito uccidermi piuttosto
che mettermi in ridicolo; Kazemaru invece sembrava esserne interessato,
cosa c'era d'interessante in gruppo di pessimi giocatori!? Ancora oggi
mi domando "Perché?" e ancora oggi non riesco a trovare la
risposta «
Scusa! »
sussultai per poi girarmi di scatto e vedere una
ragazzina puntare l'obbiettivo della sua macchina fotografica
verso di me «
Sorridi! »
mi disse e senza darmi il tempo di ribattere scattò quella
foto che sembrava tanto volere «
Ma che diavo- » «
Carino.. »
mi disse lei puntando subito dopo i suoi occhioni viola nei miei, io la
guardai molto presumibilmente con un'espressione da tonto, simile a
quella dell'Allenatore Endou, dipinta sul volto «
Co.. »
lei ridacchiò molto
probabilmente per la mia espressione e mi disse «
Non dire nulla..sono qui per dirti che sono felice che tu stia meglio,
ho visto prima la brutta pallonata che hai preso.. »
"Ecco perché ero lì!" mi dissi, finalmente avevo
capito la vera ragione per cui quella marmaglia di pazzi era
lì e il motivo per cui io ero lì! I ricordi di
quel momento iniziarono a riaffiorare nella mia mente:
« Attento! »
« Mh? »
istintivamente
mi girai verso colei che aveva pronunciato ciò e vidi un
pallone arrivarmi dritto in faccia, sentii un dolore atroce, sentii la
testa girarmi e poi..vidi il buio..
«
Vedo che non hai nulla di dirmi.. bene.. a presto »
la ragazza mi fece l'occhiolino e un sorrisino furbetto per poi andar
via «
Vedo che abbiamo fatto colpo »
sussurrò Kazemaru al mio orecchio con voce
divertita «
La cosa mi è indifferente »
feci spallucce per poi avviarmi verso il cancello principale «
Ma.. »
disse sbalordito il turchese, era vero, la cosa non era di mio
interesse, l'unico mio pensiero fisso in quel momento era il rosa.
Allacciai la cintura
quel giorno fu uno dei più strani della mia vita: avevo
messo piede nella scuola dei miei sogni, un pallone mi aveva
fatto perdere conoscenza, avevo quasi picchiato qualcuno, una
ragazza aveva flirtato con me e molto probabilmente avevo capito di
essere gay, in
realtà era un'opzione a cui non avevo mai pensato prima di
vedere Kirino. Ormai era diventato un pensiero fisso! per tutto il
viaggio non feci altro che pensare ai suoi occhi, alle sue ciglia, i
suoi capelli e..e ma perché!? Feci un sospiro pensate,
carico di malinconia, proprio come quelli di chi è innamorato «
Masaki, tutto bene? »
riprese lui dopo poco «
Stai pensando alla studentessa di prima, non è
vero? »
sbuffai e roteai gli occhi annoiato, lui ridacchiò e
continuò poi a guidare senza far alcuna domanda
più sul mio strano comportamento. Arrivammo finalmente a
casa, le parcheggiò di fronte e spense poi la
macchina «
Come ti è sembrata la Kaminarimon? Bella vero? » mi
chiese il turchese, ovviamente la risposta fu: «
Si! E' proprio come nelle foto! »
le mie labbra si incresparono un sorriso spontaneo, luminoso..che
c'è? Non posso sorridere!? Ci
togliemmo le cinture e scendemmo dalla macchina: c'erano un mucchio di
scatoloni sparsi per il vialetto e le quattro principesse che si
dilettavano a svuotare il camion sembravano sul punto di morire «
Serve una mano? »
gridò Kazemaru, i quattro alzarono lo sguardo verso di noi, ci sorrisero e
alzarono a stento la mano per salutarci, erano distrutti dall'ammontare di
lavoro e i loro visi simboleggiavano
la stanchezza, che vecchiacci,
Ichirouta e io (la mia era pura compassione) ci recammo da loro a dare
una mano, mi feci il segno della croce e iniziai quello che per le
prossime settimane sarebbe stato il mio inferno.
Ecco come si svolse la mia prima settimana ad Inazuma-Cho:
- Pulizie: Il grande
Kazemaru non si era preoccupato minimamente di proteggere ogni sorta di
mobile, scaffale o altro presente in quella casa dalla polvere.
- Mettere in ordine le cianfrusaglie:
Avevamo le nostre cose da riordinare nei scaffali e mobili, tutto
secondo i gusti di Ryuuji ovviamente, io e Hiroto eravamo negati in
queste cose.
- Spartizione delle camere:
Fortunatamente la casa dell'ex giocatore era molto grande: quattro
camere da letto e un bagno al secondo piano, cucina, salotto e un
piccolo stanzino al primo piano. La camera più grande
andò a me (come dubitarne) e le due matrimoniali ai quattro
restanti. Questo piccolo punto è stato difficile da
gestire..in quanto i due zii non volevano condividere la stanza.
Finalmente la mia nuova casetta era linda e pinta da cima a fondo e il
mio sgobbare era finalmente finito
tutto era al suo posto! Tranne per una cosa: il giorno dopo avrei avuto
il mio primo giorno di scuola alla Kaminarimon
Chūgakkō! Quella sera ero pieno d'ansia, come una bomba che prima o poi
sarebbe esplosa, evitai di cenare e andai a chiudermi nella mia
cameretta. Misi due mani dietro alla testa e mi stesi sul letto ad
ammirare il soffitto, perché ero così nervoso?
Pochi giorni prima la risposta era chiara e visibile, ma dopo la mia
"Visita" la risposta si era come volatilizzata, comprensibile dopo
l'ammasso di idioti visti quel giorno, si..ero un ragazzino molto
problematico «
Piccoletto! »
alzai il capo e mi trovai lo Zio Nagumo appoggiato allo stipite della
porta «
Quando entri qui dentro devi prima bussare »
dissi io con tono irritato inarcando le sopracciglia, lì non
c'era proprio più rispetto per nessuno! «
Oh mi perdoni piccolo principe! »
disse facendo un'inchino per poi guardarmi negli occhi con un sorrisino
beffardo, avrei tanto voluto strozzarlo in quel momento «
NAGUMO HARUYA »
entrambi sussultammo e con tanto di brividi, la voce dal tono
arrabbiato dello Zio Suzuno riusciva a far paura a tutti, anche a me.
Zio Haruya non osò girarsi e io di conseguenza non osai
muovermi dal letto «
Perché la nostra camera è un porcile!? »
il tulipano si girò lentamente per poi deglutire e dire
flebilmente «
C-cosa?.. »
vidi il viso del bianco diventare di un color rosso fuoco, che fece
accapponare la pelle ad entrambi «
Vieni con me! »
disse il ghiacciolo per poi stringere nella sua mano il braccio dello
Zio Nagumo e tirarlo con se verso la loro camera «
Eh mi fai male! »
finalmente i due sparirono dalla mia vista e potetti gettar fuori un
sospiro di sollievo, chiudere un po' gli occhi e riordinarmi le
idee «
Tesoro »
li aprii e vidi i miei due tutori, ma avevano perso tutti la funzione
di bussare!? «
Da quando siete lì? »
chiesi io a braccia conserte «
Non da molto.. »
disse Hiroto per poi insieme Ryuuji avvicinarsi al mio letto «
Ok.. »
dissi io per poi lasciarmi andare sul letto, il tutto mi ricordava
vagamente la sera prima del mio trasferimento, eccetto per il baccano
che stavano facendo il tulipano e il ghiacciolo «
Tutto bene? »
mi chiese Ryuuji con uno dei suoi sorrisi che riuscivano a riscaldarti
il cuore, nessun sorriso dei presenti era paragonabile a quello di
Midorikawa, il suo riusciva a trasmetterti tutto l'amore che
provava «
Non proprio.. »
dissi con tono annoiato per poi sbuffare, era la verità,
quello stato d'ansia non mi piaceva per niente, io non ero mai stato un
tipo ansiaso, perché dovevo cominciare ad esserlo? Vidi
Ryuuji e Hiroto scambiarsi un sguardo per poi vedere quest'ultimo
sedersi al bordo del letto a allungare una mano verso i miei capelli e
accarezzarli con delicatezza «
Qual'è il tuo problema principino? »
disse il rosso per poi ridacchiare, bah ha ha molto divertente,
assottigliai gli occhi e lo fulminai con lo sguardo «
Ho capito ho capito, scusa.. »
disse il rosso giocando con la mia frangetta, fin da piccolo Hiroto
aveva sempre avuto una fissa per i miei capelli, chi lo sa il
perché, accennai un sorriso e feci l'ennesimo sospiro
malinconico della giornata «
E..se non piaccio? Parlo dell'Allenatore Endou..mica degli sfigati
della mia classe..pff »
dissi sporgendo il labbro inferiore fuori e creare dei cerchi
immaginari con l'indice sul letto, i due si guardarono nuovamente e si
sorrisero a vicenda «
Piacerai di sicuro a tutti piccolo mio, sei un bravo bambino,
è impossibile non amarti! Sei
intelligente, gentile a modo tuo, diligente e un bravissimo giocatore! »
mi disse Ryuuji poggiando le mani sui fianchi, io arrossii lievemente
per poi coprirmi il volto con le mani «
Grazie grazie, ora andatevene »
sentii i miei due tutori ridacchiare e due paia di labbra scoccarmi due
baci: uno sulla tempia e uno sulla guancia e sentire poi un
"Buonanotte" da parte di entrambi, tolsi le mani dal mio volto e li
vidi uscire e tirare la porta con se nel fine di chiuderla, sorrisi e
pensai: "Sanno sempre come migliorare la situazione" sentii il mio
animo e la mia testa più leggeri e potei così
chiudere gli occhi, con la convinzione che il giorno dopo loro non
sarebbero piaciuti a me e
non viceversa, tutti avrebbero amato questo bravo bambino, no?.
Drin Drin
sentii il mio telefono fare il tipico suono di
una sveglia normale, aprii lentamente gli occhi e con estrema lentezza
mi sedetti sul letto per poi stiracchiarmi e ammirare il sole alto in
cielo, dopo poco presi il mio telefonino in mano e stropicciandomi un
occhio mi accorsi dell'orario seguente: 8:00, sbarrai gli
occhi e come una furia uscii da camera «
SONO IN RITARDO! »
urlai io, dopo qualche secondo si sentirono passi simili a quelli di
un'elefante provenire dalla stanza degli zii e come previsto i due
aprirono la porta «
Che..che succede? »
mi chiese lo Zio Suzuno sbadigliando poco dopo «
Ho perso l'autobus! Sono in ritardo! »
i due ci misero un po' per metabolizzare ciò che avevo
detto, ma quando i loro ingranaggi ricominciarono a funzionare la scena
fu questa: sbarrarono gli occhi entrambi per poi guardarsi «
Ok ok ti accompagno io »
mi disse Zio Suzuno per poi ritornare dentro la loro camera e chiudere
la porta a chiave « Hey! Mi hai chiuso fuori! »
gli urlò Zio Nagumo, diede dei leggeri pugni alla porta, ma
non ricevette risposta «
Hey! Sto parlando con te! »
gli urlò ancora Zio Nagumo, io rotea gli occhi al cielo e
con grandissima velocità (facevo invidia a Usain Bolt) andai
a chiudermi nel bagno, la giornata non poteva iniziare meglio di
così, no!?.
Erano le 8:20
scesi le scale come un furia trovandomi già la porta semi
aperta, segno che lo zio era già fuori e che stava
aspettando solo me, feci una svolta verso la cucina per poter
mettere qualcosa sotto i denti, sfortunatamente per me quella mattina i
miei due tutori non erano presenti in quanto dovevano subire un
colloquio importante per l'organizzazione della nuova sede della Kira
Company, quindi sfortunatamente niente colazione preparata dalle manine
di Ryuuji, amavo i suoi Onigiri la mattina presto. Mi guardai
intorno e la prima cosa che vidi fu il frigorifero, mi fiondai su di
esso, lo aprii e vidi su un piattino verde menta un Onigiri con vicino
un post it che recitava queste esatte parole: "Buon primo giorno di
scuola, tesoro ❤ -ReH" con
un cuoricino disegnato vicino, non si dimenticavano mai di me quei due,
sorrisi e afferrai l'Onigiri per poi iniziare a divorarlo e correre in
sala da pranzo e infine correre fuori come un dannato.
Ero sul camion e si avete capito bene, non avevo altro mezzo di
trasporto per arrivare lì, eh! Lo Zio Suzuno era sempre
stato uno "Spericolato" sulla strada, correva più di quanto
non faceva sul campo alla mi età, ma quella mattina sembrava
andar più lento di una lumaca, mi stavo mangiando
letteralmente le unghie, l'ansia crescere a dismisura e inizia anche a
farmi dei filmini sulla mia entrata in scena in classe, il mio primo
ritardo dell'anno, proprio il primo giorno di scuola..era un disastro!.
Eravamo arrivati, ansia ansia ansia, lo zio si
fermò davanti scuola «
Buona- »
non gli diedi il tempo di finire la frase che sbattei la portiera e
superai il cancello principale. Ansia, troppa ansia, entrai
nell'edificio e mi guardai intorno "Qual'è la mia classe
adesso!?" pensai io, mi voltai e adocchiai una bacheca appesa al mura
piena di comunicazioni, iscrizioni al club e tante altre di cui non mi
preoccupai minimamente, mi avvicinai con passo svelto e tra i mille
fogli con sopra scritte le classi della media inferiore e gli studenti
di appartenenza ad ognuna di esse trovai il mio nome «
1° D.. »
sussurrai, ero pronto a volar via quando notai un foglio blu appeso
lì in bacheca che dichiarava: "ISCRIZIONI PER IL CLUB DI
CALCIO" c'erano molte e molte firme, ormai il foglio era pieno, ma io
aprii la mia tracolla, cacciai fuori una penna e firmai al lato del
foglio, la rimisi dentro e rinizia a correre sperando di non cadere con
il viso a terra.
Guardai ogni singola porta della classe, 1°A - 1° B -
1° C, ma quanto poteva essere lungo quel corridoio!?
Ero davanti alla porta della 1° D, le mie mani erano sudaticce
tanto che le passai sulla mia divisa pulita, appena avrei varcato
quella porta ogni cosa sarebbe cambiata, cominciau a pensar di scappare
via, non farmi vedere mai più e rintanarmi in una
grotta..che poi.. dove avrei mai trovato un grotta in Giappone!? "Ora o
mai più" mi dissi per poi bussare, abbassare la maniglia e
aprire la porta, ero lì, il professore mi stava fissando con
sguardo interrogativo, io deglutii e.. «
MASAKII! »
mi girai di scatto verso colui che mi aveva chiamato e non potevo
crederci..Tenma mi stava salutando scuotendo la mano rapidamente e con
lui anche Shinsuke! E vicino a quei due c'erano anche il brutto muso,
Shindou e..Kirino Ranmaru. Questo si che era un buon primo
giorno
Karma's
gonna come collect your debt:
Hi
hi hi my cutiees! Eh si..sono proprio io, non l'avreste mai detto eh?
Neanche io ;-;
finalmente sono ritornata alla carica (?) purtroppo so che lo scorso
capitolo non è stato uno dei migliori..
sfortunatamente non sto passando un bel periodo, sono successe tante
cose che mi hanno destabilizzata moralmente e che, qualche mese fa,
ciò mi ha resa un.. vegetale!
quindi se i capitoli arriveranno più tardi del solito sapete
la motivazione, ma tranquille/i farò di tutto per portare
questa fic, storia o come volete chiamarla alla fine u-u
Sapete..già ho pensato a taaantissime cose per il nostro
Masa-Chan e per il nostro Kirino-Kun e sono sicura che vi piaceranno!
(almeno spero..)
Volevo approfittare di questo "Angolo autrice" per dirvi che presto non
sarò più "Masakilgrandepuffo" ma sarò:
"Wolfinsheepsclothing" in quanto tratterò non solo su
inazuma ma anche su molti manga/anime diversi ❤
Ah
e approfitto per dirvi che si, il mio primo capitolo di questa storia
non è uno dei migliori, ha molte virgole ed è
cortissimo ed è anche scritto una cacca, ma non lo
cambierò..questa storia è nata non solo grazie ad
una role..
ma anche grazie a quel piccolo capitolo..quindi volevo dirvi che non
fermatevi alle apparenze.. perché le apparenze non
corrispondono sempre alla realtà, si non sarò una
brava scrittrice ma so che valgo di più
di qualche virgola..Grazie mille ancora per il vostro supporto
care/i ❤ Ringrazio
il mio Senpai adoratissimo che fa sempre tanto per me e che mi ha
accompagnata e mi accompagnerà fino alla fine ❤
Alla
prossima ❤
P.S. (Si.. il mio programma di scrittura sta dando i numeri ;-;)
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Capitolo 8 *** 8: Wolf In Sheep's Clothing ***
Una piccola cosa prima di
iniziare: ascoltate la canzone ' Wolf in sheep's clothing dei Set it off
' non solo è una canzone stra bella, ma è anche
quella che mi ha ispirato questo capitolo. Buona lettura!
Quanti di voi sono arrivati il primo giorno di scuola in ritardo?
Ah...
lasciamo perdere...
dicevo...
Non
potevo crederci
In
momenti come quelli dovevo piangere o ridere? Era tutto totalmente
assurdo! Il giorno prima ero così felice di non dover
rivedere le loro facce mai più e poi...Che cos'era? Il Karma
era venuto a collezionare i miei piccoli debitucci? Oh di certo non mi
sarei mai piegato al volere del Karma, sì ero in classe con
la banda dei stramboidi - incluso colui che mi faceva dubitare della
mia eterosessualità - ma...dovevo dire che mi sentivo quasi
eccitato alla presenza del rosa nella mia stessa classe. Era come se mi
sentissi contento all'idea di poter stare cinque ore nette con lui ogni
singolo giorno, a quel pensiero un sorriso si formò sulle
mie labbra, ero davvero contento, forse il Karma stava dalla mia parte
questa volta «
Buongiorno Kariya-kun, posa pure le tue cose vicino- » «
Quii! »
si intromise Matsukaze, il professore di quella mattina
assottigliò gli occhi e lo guardò con aria
minacciosa, ma il castano non ci fece poi tanto caso e
continuò a dire: 'Qui! - Vieni qui!' indicandomi un banco
vuoto davanti al rosa e Shindou, posto migliore di quello? Il Karma
questa volta non era lì per farmi pagare le mie pene, di
questo ne ero ormai sicuro.
Scambiai uno sguardo con tutti i presenti e andai in direzione del mio
posto, ma ancor prima di sedermi potei vedere: Shindou che mi sorrideva
scuotendo la mano in segno di saluto, Kirino che mi accennò
un sorriso, evidentemente non aveva ancora rimosso il mio mutismo
adottato nei suoi confronti - ormai diventato evidente ai suoi occhi -
la settimana prima, Tsurugi che incrociò le braccia e
inarcò le sopracciglia per poi guardarmi poi dalla testa ai
piedi e ghignare con fare divertito 'Che ha da ridere quel brutto
muso!?' pensai, Tenma che invece mi fissava con un sorriso "Luminoso" - alquanto vomitevole - e
Shinsuke che infine mi fece un semplice occhiolino. Mi sedetti al mio
posto e poggiai la mia tracolla marroncina a terra «
Kariya-kun vieni qui »
mi disse l'insegnante con sorriso gentile, deglutii e mi alzai in piedi
per poi dirigermi a fianco della cattedra «
Presentati pure ai tuoi nuovi compagni »
disse, ero già preparato a ciò, non sono quel
tipo di idiota che non si prepara una presentazione ben dettagliata di
se da esporre alla classe «
Buongiorno, sono Masaki Kariya-Kyama, vengo da un paese abbastanza
lontano da qui e la mia famiglia si è trasferita ad
Inazuma-Cho per motivi lavorativi. E' un piacere essere nella vostra
classe, spero tanto di poter fare la vostra conoscenza »
conclusi il tutto con un ampio sorriso e un inchino, ammetto di essere
stato davvero bravo per avere avuto tutti gli occhi puntati su di
me «
Grazie Kariya-kun, ora puoi sederti »
annuii e ritornai al mio posto con sguardo di superiorità e
con sorriso compiaciuto sulle labbra, ero stato davvero un
grande.
Le prima ora passò velocemente - non contando il fatto che
ero arrivato a metà lezione - e al suonar della campanella
una furia dai capelli castani posò con forza le sue mani
sulle mie spalle facendomi così trasalire «
Masaki benvenuto! Sono contento che tu sia qui! »
mi urlò Matsukaze a livello delle mie orecchie,
perché aveva l'abitudine di rompere i timpani altrui?
Sospirai ormai rassegnato al suo modo di fare e dissi «
Anche io sono contento di essere qui »
'Sono contento che tu sia qui' blablabla tutte stronzate.. o se non
altro era come la pensavo io «
Kariya-kun! »
mi chiamò Shinsuke e lo vidi venire verso di noi quasi
saltellando «
Nishizono-kun »
lo salutai accennando un sorriso, 'Perché
tutte queste attenzioni?' mi chiesi, non ero stato né molto
amichevole né molto simpatico nei loro confronti la
settimana prima, allora perché mi "Riempivano" di attenzioni
come se fossi un loro amico? Non stavo forse per rompere il brutto muso
del loro grande amico Tsurugi!?
«
Kariya-kun? »
qualcuno mi destò dei miei pensieri passando la sua mano
dalla carnagione olivastra davanti ai miei occhi, scossi la testa
ritornando in me e mi girai verso Tenma per poi dire con tono flebile «
Si?... »
sbattei le ciglia per tre volte consecutive sentendo ancora quelle
domande balenarmi in testa, erano prepotenti, non cessavano di
smettere, perché quella piccola parentesi sulla presunta
amicizia che dimostravano quei due nei miei confronti mi rendeva
così insicuro? Non dovevo fidarmi, quella era la risposta
giusta a tutte quelle domande «
All'ora di pranzo vieni con noi sopra? »
chiese Tenma per poi indicare con l'indice il soffitto e alzare lo
sguardo insieme a Shinsuke, 'Sopra? Sopra dove!?' «
Sopra!? »
dissi io inarcando un sopracciglio e mostrando un'espressione
abbastanza confusa, Shinsuke ridacchiò portandosi una mano
davanti alla bocca « Sulla
terrazza della scuola, no!? »
disse con un tono di voce tra il divertito e l'ovvio,
feci per aprir bocca quando il viso sorridente del rosa comparve nella
mia mente in un battito di ciglia, loro erano un gruppo a quanto
sembrava...quindi con molte probabilità
la presenza degli altri ci sarebbe stata e la domanda da
porgli fu la più indicata: «
E... chi viene
con noi? » sperai con tutto il cuore che ci fossimo andati
solo noi tre, ma... siamo sicuri che il Karma sia dalla mia parte? Vidi
Matsukaze guardare Shinsuke e grattarsi una guancia con espressione
pensierosa, per poi iniziare con un: 'Ah!' battendo un pugno sul palmo
della sua mano e dire: «
Io, Shinsuke-kun, Shindou-Senpai, Tsurugi e... Kirino-Senpai! » la mia
risposta fu un altrettanto «
Ah » niente di più e niente di meno.
Sembravo un matto, letteralmente.
Ero felice di poter stare con il rosa un anno intero, instaurare magari
un rapporto di...semplice amicizia? Ma al contempo ero maledettamente
imbarazzato e arrabbiato con me stesso, avevo mostrato ciò
che da quel momento in poi sarebbe stata la mia più grande
debolezza, e Tsurugi brutto muso aveva capito tutto! Lui sarebbe stato
un altro dei miei problemi. Vogliamo parlare del semplice fatto che non
riuscivo neanche a spiccicar parola con Kirino? Come pensate che io
abbia passato quell'anno? « Allora? Ti pregoooo Masakiiiii
» disse Matsukaze avvicinando il viso al mio con: espressione
da cane bastonato, occhioni "Dolci" come si suol dire e
labbruccio da "Avrò tutto ciò che voglio", il
tipico labbruccio che usavo io con Hiroto per ottenere tutto
ciò che volevo, funzionava e anche
molto « Masaki-kuuun per
faaavore » e come da copione anche lo scemo si
unì al suo compagno più scemo facendo la stessa e
identica cosa, usando forse un tono di voce più
supplichevole. Allontanai di poco il mio viso dal loro, emettendo uno
"Tch" per l'imbarazzante e allo stesso tempo odiosa situazione; man
mano che la mia risposta tardava ad arrivare i loro visi si
avvicinavano sempre di più, era mai possibile una cosa del
genere!? Posai entrambe le mani sui loro visi allontanandoli da me,
feci poi un sospiro pieno di irritazione e dissi « E va
bene...vengo con voi » i due esclamarono entusiasti
un: 'Evviva!' e si batterono il cinque, era davvero così
piacevole la mia compagnia? Sorrisi e scuotetti la testa ormai arreso
all'idea che quei due non avrebbero mai smesso di tartassarmi,
però...infondo non era male avere tutte quelle attenzione,
ovviamente non avrei mai ammesso una cosa del genere in
pubblico. L'insegnante di quell'ora entrò di fretta e furia,
poggiando con poca delicatezza la sua cartella sulla cattedra e con il
fiatone di chi aveva corso per km disse «
Goodmorning! I-I am sorry! »
inglese, materia parecchio ostile per me; ognuno si sistemò
al proprio posto, tirai fuori dalla mia tracolla un quaderno trovato la
sera prima tra i vari scatoloni e una penna, così fui pronto
per quella "Fantasmagorica" lezione.
Inutile dire che quell'ora sembrava non passar mai
la mia testa era comodamente appoggiata sulla mia mano e annuiva ogni
qualvolta lo sguardo della professoressa si scontrava con il
mio, le mie palpebre stavano cedendo e stavo cadendo nel mondo
dei sogni, ogni suo blablablare di cose sulla grammatica inglese erano
come una ninnananna. Senza neanche accorgermene i miei occhi si
chiusero, le parole della professoressa si persero nella grande aula e
la mia testa pian piano si avvicinava al freddo legno del mio banco,
quando un qualcosa di piccolo colpii la mia schiena con leggera forza,
sussultai per poi aprire gli occhi di scatto e sollevare il
capo, chi era che osava darmi fastidio? Inarcai le sopracciglia e mi
girai dietro scrutando uno per uno 'Il gruppetto dell'infermeria' in
cerca del colpevole, quando una pallina di carta bavosa mi
colpii al centro della fronte e sentii, come da manuale, delle
risatine fastidiose provenire dai posti dove erano seduti
rispettivamente: Tenma Matsukaze e il suo compagno, Shinsuke Nishizono.
Sentii ribollirmi il sangue dalla rabbia mentre massaggiavo con due
dita la parte colpita dalla pallina, già mi vedevo, oh
eccome se mi vedevo. Con un sorriso sadico dipinto sulle labbra mentre
dicevo ai giornalisti: ne è valsa la pena «
Kariya! »
lo sapevo che sarebbe successo, le risate da parte dei due cessarono e
furono sostituite da un silenzio tombale, mi girai e il mio sguardo
"Innocente" si scontrò con quello arrabbiato della
professoressa «
Se la lezione non è di tuo interesse, puoi anche
uscire fuori »
disse la befana incrociando
le braccia e battendo il piedi ripetutamente a terra; strinsi i denti
guardandola con occhi che trasparivano odio puro, perché
sgridava me se la colpa era dei due imbecilli? Erano stati loro a
stuzzicarmi! Cercai di calmarmi, non potevo fare
già disastri il primo giorno, sospirai e le borbottai
un: «
Scusi... »
le labbra della donna assunsero un sorriso compiaciuto e al contempo
malefico, 'Brutta befana' pensai, lei si rigirò poi verso la
lavagna e continuò a spiegare l'argomento del giorno, imitai
la sua azione rigirandomi verso i due che mi mimarono un 'Scusa'
accompagnato da qualche risatina "Muta", bastardi.
Finalmente la maledetta campanella suonò
un sospiro di sollievo lasciò le mie labbra e, dal quasi
pisolino avuto precedentemente, mi stiracchiai per poi appoggiare la
mia schiena alla sedia, la professoressa lasciò classe con
un 'Goodbye', che io interpretai come uno sperato 'Addio'. Sussultai al
sentir il contatto di due mani sulle mie spalle, con molte
probabilità avrei visto il faccione di Tenma sorridermi come
al suo solito, ma non feci in tempo a girarmi che il ragazzo alle mie
spalle disse con tono fastidiosamente giocoso: «
Ciao Novellino! »
il bel faccino del rosa si abbassò all'altezza del mio
guardandomi con occhi di un predatore che aveva appena visto la sua
preda, Kirino Ranmaru mi aveva finalmente rivolto la parola, rimasi
come si suol dire a bocca aperta, ogni singolo rumore, schiamazzo o
altro diventava ovattato alle mie orecchie, il cuore mi martellava nel
petto, ma... novellino!? Come aveva osato chiamarmi!? «
Io non sono un novellino. »
dissi io con tono freddo e irritato incurvando le sopracciglia, ero
letteralmente caduto dal paradiso «
Ohoh, allora sai parlare piccoletto ~ »
era uno scherzo o cosa? Cos'era!? Un lupo con abiti da pecorella!?
Sentii qualcosa spezzarsi dentro me, la tristezza divenne il
mio principale sentimento, la bella immagine che avevo di lui
era andata al diavolo, ma in quel momento non potevo dimostrarmi debole
e indifeso ai suoi occhi, dovevo contrattaccare: poggiai le mani sul
mio banco e con molta calma mi alzai facendo leva su di esse, mi girai
con uguale calma e afferrai con forza il colletto della sua divisa e lo
tirai a me, la vicinanza tra i nostri visi era minima, tanto che i
nostri nasi si sfioravano «
Non so quale sia il tuo problema...ma osa prendermi di nuovo in giro e
sei un uomo morto, maledetto lucidalabbra gigante »
un soprannome offensivo, non è vero? Il ragazzo
difronte a me assunse un'espressione alquanto sorpresa borbottando un
'Mh?', ma subito dopo il sui ghigno sfacciato ritornò
trionfante sul proprio viso
«
Grande puffo »
disse il rosa
«
Barbie »
risposi io con la rabbia crescente
«
Nano da giardino »
contrattaccò lui impertinente con un pizzico di rabbia nella
voce, che si stesse arrabbiando?
«
Bomboniera rosa di un matrimonio con sposi dai pessimi gusti! »
dissi io
Ci fu un lungo minuto di silenzio
che non avesse più armi da usare? Avevo vinto io? Ci
guardammo fissi e con grande intensità negli occhi, non
osavamo staccare lo sguardo l'uno dall'altro, una minima distrazione
avrebbe potuto far perdere quel "Simpatico" gioco a uno di noi due.
Sentivo i sguardi di tutti i compagni di classe puntati su di noi,
nessuno osava muoversi, erano tutti troppo attenti a scrutar le nostre
mosse, si potevano percepire dei bisbiglio da parte dei presenti,
bisbigli che recitavano: 'Dovremmo chiamare la professoressa?',
'Scoppierà una rissa', 'Secondo me vince il nano'. Ero sul
punto di dargli un pugno dritto sul bel visino che si ritrovava, quando
il 'Grande capo', Shindou Takuto, si apprestò a separarci,
posando le sue mani su
i nostri petti e con forza allontanarci «
Okay okay, lo spettacolo è finito! Andate pure a
pranzare »
disse lui con tono autoritario alla marmaglia,
che insoddisfatta della piega finale che aveva preso la
questione tra me e la bomboniera, sparì in men che non si
dica. Quando i rimasti nella stanza fummo solo: io, Kirino, Shindou,
Tenma, Shinsuke e Tsurugi, Takuto si girò con sguardo pieno
di rimprovero verso me e il rosa incrociando le braccia al petto, con
la coda dell'occhio potei notare Ranmaru abbassare il capo, lo sguardo
di Takuto riusciva davvero a stenderti - se non eri come me, ovvio -
quell'aria ostile e piena
di tensione mi stava soffocando, i sguardi dei presenti non aiutavano
minimamente, la mia sopportazione era arrivata al limite: presi la mia
tracolla e senza neanche pensarci due volte mi avvicinai con passo
veloce alla porta «
Kariya... »
non diedi il tempo a Takuto di proferire altro che mi chiusi la porta
alle spalle con un tonfo.
Karma's gonna come
collect your debt:
Hi hi hi hiiiiiiiii dollies!
Eh lo so... anche questa volta sono nel ritardo del ritardo (?) ma
heyyyy ora sono qui hahaha.... già
Cosa ne pensate del primo incontro tra i due piccioncini? Lo so, lo
so...non era proprio come ve lo immaginavate...ma ciò
porterà a tante belle cose! E ci porterà anche a
conoscere ogni personaggio (come se non li conoscessimo
già) nei minimi dettagli!
In quanto al cambio del nome... mi sa che rimarrò
'Masakilgrandepuffo' per un altro bel po' hahaha
Parto con i ringraziamenti dai dai
Ringrazio il mio Senpai amatissimo, che è sempre pronto a
controllare ogni singola cosa dei miei capitoli haha, al mio
bebebellissimo ragazzo, che mi sostiene sempre e a voiii che leggete i
miei capitoli ;-;
Avevo un'idea di cui volevo assolutamente parlarvi! Volevo scrivere una
Oneshot a tema Miraculous Ladybug (se non sapete di cosa
parlo andatevi a leggere la trama su wikipedia, a mio parere
è una bellissima serie eheh) con personaggi di un
manga/anime a vostra scelta! Fatemi sapere nelle recensioni, thanksss
e con ciò ho detto tutto...alla prossima eheh
|
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Capitolo 9 *** 9: Deal with the devil ***
Lo so, lo
so...
Non era l'incontro che aspettavate tutti, ma non disperate!
Non è tutto perduto come sembra
Intanto torniamo a noi...
Camminai a passo svelto e deciso verso una meta indefinita. Non ero il
tipo che scappava, anzi, ero il primo a prendere a pugni in casi come
questi, ma quella situazione era differente: la persona che
teoricamente era riuscita ad ammorbidire il mio caratteraccio
diffidente e la persona che era sicuramente riuscita a farmi capire di
più sul mio orientamento sessuale mi aveva mostrato la sua
vera faccia, una faccia cattiva o come meglio dire...da stronzo, il suo
comportamento precedente aveva rotto qualcosa in me, molti direbbero il
cuore e sarò stato esagerato a pensarla così, ma
l'avrebbe pagata, non ci si comportava così con Masaki
Kariya.
«Kariya!
»
Senti chiamarmi a gran voce, mi fermai e abbassai lo
sguardo, stringendo i pugni fino a far sbiancar le nocche. Un
Tenma con il fiatone si posizionò davanti a me «
Che vuoi? » chiesi io ancora a sguardo basso, il castano
prese fiato e posò le sue mani sulle mie spalle, per poi
scuotermi lievemente e dire « Che ti è successo?
Perché sei scappato via? » alzai il capo e i
nostri sguardi si incontrarono, sentii la voglia immane di urlare e
rompere tutto ciò che era intorno a me « Non sono
affari tuoi » vidi il castano spalancare le labbra e
guardarmi attonito, lasciò scivolare le sue mani a partire
dalle spalle fino ad arrivare alle mie mani, che strinse leggermente,
assumendo un'espressione decisa e al contempo bambinesca «
Masaki- » non gli diedi tempo di proseguire che ritirai le
mani, facendole cadere lungo i fianchi e con voce dura gli dissi
« Lasciami in pace, idiota » presi a correre,
sorpassando il ragazzo rimasto lì impalato.
«
Masaki! »
Ancora una volta il castano mi chiamò, come se
pensasse che prima o poi mi sarei fermato e sarei ritornato da lui.
Continuai nella mia corsa quasi infinita, fino a quando non varcai
l'uscito di quell'immenso e dispersivo istituto, ormai la figura di
Tenma si era persa in esso; mi guardai attorno, cercando un
"Nascondiglio" dove rimanere fino alla fine della pausa pranzo, anche
se era quasi impossibile trovarne uno: molti dei studenti passeggiavano
allegramente per le varie stradine di quella scuola, accompagnate da
vasti alberi dalle foglie di un verde scuro. Chiusi i miei occhi
per qualche secondo, cercando di calmar i demoni dentro di me, ma al
solo pensiero del viso chiaro e ghignate del rosa, strinsi i pugni, il
cuore spingeva furioso verso la cassa toracica, era tutto inutile; con
viso scuro mi avviai verso un dei tanti alberi, forse lì
avrei potuto rilassarmi e dimenticare quella situazione.
Mi
sedetti sotto un albero, potei sentire il fresco dell'ombra sul mio
viso, feci un sospiro di piacere a quella sensazione e istintivamente
chiusi gli occhi e accennai un sorriso, tutto era tranquillo,
quando sentii un "Click" e spalancai i miei occhi, una
risatina quasi fastidiosa riempiva le mie orecchie «
Adorabile » disse la ragazza, guardando compiaciuta la foto
scattatami dalla
sua fotocamera rosa « Tu » dissi, inarcando le
sopracciglia, la guardai diffidente, cercando di farle capire che in
quel momento la sua presenza era tutt'altro che gradita «
È un piacere rivederti » mi sorrise, piegando
lievemente la testa di lato, le feci un debole sorriso e abbassai il
viso, iniziando a staccar i fili d'erba dal terreno « Vedo
che non siamo di buon umore » disse, mettendo la sua cara
fotocamera al collo e sedendo al mio fianco «
Perché? » continuò lei, stringendo le
gambe al petto e fissarmi con i suoi occhioni viola « Non
penso che la cosa ti interessi » la guardai negli occhi e
intanto continuai a far rotolare un filo d'erba tra il pollice e
l'indice.
Ci
fu qualche minuto di silenzio,
che fu interrotto dalla ragazza con una risatina «
Non ci vuole un mago per capirlo...è
colpa di Kirino-kun, non è vero? »
disse quel nome a voce più bassa, come se non volesse che
qualcuno ci sentisse, il mio viso divenne di un rosso tendente al rosa
e abbassai lo sguardo « Tch. Che ne sai tu? » le
chiesi, mi fece un sorriso gentile e si avvicinò al mio
orecchio, per poi alzare la mano all'altezza delle sue labbra e disse
« Sai...qui le notizie interessanti girano velocemente,
Kariya Masaki » spalancai i miei occhi e battei incredulo le
palpebre più volte, come faceva a sapere il mio nome? Non mi
sarei mai aspettato che la Kaminarimon fosse una scuola di pettegoli.
«
Come fai- » « Le notizie girano velocemente,
ricordi? » disse lei, sbattendo più volte le sue
lunghe ciglia, per
poi farmi la linguaccia. Inarcai le sopracciglia e lo fulminai con gli
occhi, la ragazza cominciava a non starmi molto simpatica «
Io sono Akane Yamana » allungò la sua mano verso
di me, fissai essa per qualche secondo, indeciso se accettare la
stretta o meno, Yamana sembrava essere un tipo astuto, un tipo che
riesce raggirare le persone, un tipo di cui non fidarsi « Io
sono...beh già lo sai » afferrai la sua mano e la
strinsi leggermente, lei mi sorrise e le nostre mani si divisero, le
accennai un breve sorriso e guardai un punto indefinito.
Sbattei
il piede sinistro ripetutamente, tentando di mascherare il lieve
disagio creatosi da quel silenzio imbarazzante, nessuno di noi sembrava
avere un argomento di cui parlare.
Quando Yamana fece un sospiro e assunse un'espressione di
'Finta' tristezza « Immagino come sarai arrabbiato e triste,
quando Shindou-kun e il suo migliore amico, Kirino-kun, non ti
prenderanno nella squadra... » disse quel nome con tono
mellifluo e vidi la sua boccuccia piegarsi in un sorriso quasi
trattenuto. Spalancai gli occhi e le urlai, diventando più
rosso che mai « COSA!? » gli studenti nei paraggi
si voltarono verso di noi, la Yamana fece un sorriso forzato e con la
mano fece un gesto di saluto verso i presenti «
Eheh...Masaki-kun forse dovresti abbassare il tono della voce
» portai una mano dietro alla nuca e abbassai leggermente il
volto « S-scusa... ».
Quando tutta
l'attenzione su di noi andò scemando, lei
ridacchiò e disse « Non preoccuparti! »
sospirai e portai una mano al petto, sentendo il cuore quasi uscirmi
dal petto «
Cos'è questa storia che non mi prenderanno nella squadra? E
sopratutto...cosa c'entrano quei due!? » «
Beh...sai...Shindou-kun è il capitano della squadra ~
» rimasi sbalordito « E Shindou-kun non
penso voglia la persona che stava per picchiare il suo amato
migliore amico nella squadra » batté leggermente
la mano sotto al mento, facendomi capire che avrei dovuto chiudere la
bocca « Chiudi la bocca o entrano le mosche ~ »
ridacchiò e mi guardò con sguardo furbo, che non
prometteva niente di buono, inarcai le sopracciglia «
Però io ho un piano per far si che la tua vendetta si
compia, Masaki-kun » incrociai le braccia «
Sarebbe? » mi sorrise con fare "Tenebroso" e si
avvicinò al mio orecchio « Ho un modo per cacciare
Kirino-kun dalla squadra ~ » rimasi interdetto per qualche
minuto, sbattendo le palpebre più volte, quando sentii un
dolce piacere riempirmi il cuore e un ghigno cattivo comparve sul mio
viso.
« E
sentiamo...in cosa consiste questo grande piano? » dissi
beffardo e feci una mossa azzardata, avvicinando il mio viso a quello
della giovane. Il suo sorriso 'oscuro' continuava ad essere presente
sul suo volto e alzò le sue sottili sopracciglia, assumendo
un'espressione di chi aveva già "Vinto" « La prima
parte di questo eleboratissimo piano è... »
voltà leggermente il viso a destra e sinistra, cercando di
scrutar qualche spione nei paraggi, dopodiché la sua
attenzione ritornò su di me « Farti
amici Shindou-kun e il suo gruppetto di stupidi » arcuai
le mie sopracciglia e arricciai il naso, non mi andava per niente a
genio come prima parte del piano, ma come in ogni piano che si
rispetti...c'è sempre quel qualcuno dalla doppia faccia, che
riesce ad avere la fiducia delle proprie vittime e ad infine...ucciderle. « Allora? » chiese
lei, allontanando il suo viso dal mio e mettersi in posizione eretta e
poi incrociare le braccia, aveva notato sicuramente il mio disappunto « Ci sto. » dissi
con tono deciso, guardandola con occhi di fuoco dritta nei suoi, lei
sorrise alla mia risposta, chiuse gli occhi e annuii flebilmente « Va, ora
inizia il nostro piano...Masaki Kariya » « E tu che
farai? E l'altra parte del piano!? » chiesi
io diffidente, che quella ragazza mi stesse prendendo in giro? Infondo
poteva essere una trappola per fare bella figura davanti a tutti e
sopratutto davanti a Shindou « Dai
tempo al tempo » disse
lei ridacchiando e posando un indice sul mio naso, storsi la bocca e la
fulminai con
lo sguardo « La mia
parte del piano già è iniziata mio caro, ora va!
Su su! » disse
gesticolando con le mani con l'intento di mandarmi via, sbuffai e mi
alzai con poca voglia, prima di andarmene le chiesi confuso: « Come
intendi conquistare Shindou con questo piano? » la vidi
arrossire fino alle punte delle orecchie, i suoi occhi diventarono
lucidi e a pugni stretti balbettò: « S-sta
zitto! » il suo
tono di voce acuto mi fece ridere, che scopo era l'amore di Shindou?
Non riuscivo a capirla pienamente.
Suonò la campanella di fine ricreazione
mi avviai verso la mia classe a denti stretti, ero pronto a buttar via
il mio immane orgoglio e la mia immane testardaggine, ero pronto a
compiere quel piano fino in fondo, ero pronto a tutto. Fui uno dei
primi arrivare, mi andai a sedere al mio posto e posai la mia tracolla
a terra, attesi con impazienza il loro arrivo, volevo che quel gesto
vergognoso fosse compiuto al più presto, quando vidi una
testa rosa entrare in classe e con lui i suoi compari, che disgusto; mi
alzai, appoggiandomi con le mani al banco, i loro sguardi si posarono
su di me, le loro risate che prima riecheggiavano nell'aula cessarono e
furono sostituite da un silezio tombale, 'Si apre il sipario!' mi dissi « Prima
che voi diciate qualcosa...io vorrei scusarmi per il mio comportamento,
riconosco di non essere stato un bravo amico e nemmeno un bravo
compagno...spero voi possiate perdonarmi... » dissi
con voce malinconica, abbassando il volto e mordendomi il labbro per
trattenere un grossa risata che pregava di uscire dalla mia bocca, l'ho
sempre detto io di essere un bravo attore. Sollevai lo sguardo dal mio
banco, scarabocchiato con frasi e disegnini senza un senso apparente,
ai miei ascoltatori: Si scambiavano sguardi di chi non sapeva come
comportarsi, ognuno di loro chiedeva all'altro indirettamente cosa
fare, speravo con tutto me stesso che mi avessero perdonato, se almeno
dovevo fare la figura del debole...era meglio ricavarci qualcosa, no?
Quegli sguardi non promettevano niente di buono, vidi una gocciolina di
sudore cadere sul banco, l'attesa era estenuate, quando un sorriso
comparve sul viso dell'amato della Yamana, che contagiò
l'intero gruppo e che fu seguito poi da un sonoro: « Si,
Masa-Chan! » da parte
di Tenma, che tutto giulivo si apprestava a camminare verso di me. Un
leggero tic all'occhio iniziò a farsi vedere « Non
usare più il -Chan* » il
castano allungò un braccio dietro al mio collo, per poi
attanagliarlo e tirarmi verso di se « Ahio! Mi
fai male! » mi
lamentai e di tutta risposta Tenma cacciò una risata
cristallina, da aver la capacità di far sorridere chiunque,
anche me compreso.
Gli altri si avvicinarono a noi, scrutai il viso del rosa, che mi
sorrideva in modo alquanto strano, quasi soddisfatto...molto
probabilmente per le mise scuse pietose, maledetto. «
Tenma-kun ha ragione! Tutti possono fare qualche piccolo...non
è vero, Kirino? » Takuto
si girò con sguardo severo verso il suo amicone che
abbassò lo sguardo, picchiettando gli indici uno contro
l'altro « Ti
chiedo scusa, Masaki-kun » la mia
risposta non tardò ad arrivare « E'
passato, Kirino-kun » gli feci
un sorriso pieno di beffardaggine, avendo colto il tono infastidito che
proveniva dalla sua voce « Ora che
le smanceria sono finite, posso tornare a posto? Tch, tutto questo per
delle scuse, assurdo. »
esalò infastidito Tsurugi, per poi a braccia incrociate
dirigersi verso il suo posto e con lui anche il resto del gruppo. Ce
l'avevo fatta, il piano aveva inizio, la voglia di vendicarmi su
Ranmaru cresceva e cresceva come le fiamme di un fuoco ardente; man
mano che i secondi passavano la classe si riunii e fece capolinea anche
la professoressa di quell'ora.
Le ore passarono velocemente tra risatine e chiacchierate varie con i
miei nuovi "Amici", anche se la loro presenza mi infastidiva, dovevo
dire che infondo era lievemente piacevole stare in loro compagnia, ma
non potevo distrarmi, Akane sarebbe tornata e con essa anche il resto
di quel folle piano. Suonò la campanella di fine giornata
scolastica, i ragazzi del gruppo mi salutarono amichevolmente, chi con
una pacca sulla spalla, chi con un semplice gesto della mano e chi
invece, nel caso di Tenma e Shinsuke, con un squillante 'A domani!,
tranne per il tenebroso Tsurugi che non mi aveva nemmeno degnato di uno
sguardo, ma c'era ancora qualcuno in quella classe, quel qualcuno che
per un motivo a me inesistente era ancora lì con me, non
feci tempo a girarmi verso Kirino che egli con le sue labbra rosee si
era avvicinato al mio orecchio, e con tono malizioso mi
sussurrò « A
domani, piccoletto » rimasi
impalato ancora al mio posto, le mie guance si tinsero di un rosso
vivo, il rosa entrò finalmente
nella mia visuale, agitando la mano e regalandomi uno sguardo alqualto
fraintendibile, maledetto!
_______________________________________________________________________________________________________
Karma's gonna come
collect your debt:
Hey hey heey ~ eggià...sono
di nuovo io! Spero che questo capitolo vi piaccia, ho dato una nuova
"Faccia" alla piccola Akane e al mio dolce dolce husbando Kirino!
Ovviamente cercherò in tutti i modi di rispettare i
personaggi, farò del mio meglio! Mi spiace se ultimamente
molti dei miei capitoli sono stati deludenti e le apparizione del
nostro rosa sono state minime, ma da questo capitolo in poi...SBAMM.
RANMASA A VOLONTA' okay la smetto... voglio solo dirvi che sto
apportando molte modifiche...sia al mio modo di scrivere e sia alla
storia in se. Volevo specificare in se che il piano di Akane si
svilupperà in dei capitoli "Speciali" che ho in mente di
scrivere appena arriverà il momento di aggiungere questa
piccola parte ancora oscura alla storia, ovviamente l'intero piano
verrà spiegato in questi capitoli speciali, che saranno
concetrati esclusivamente su Akane, Masaki, Kirino e Shindou, non vi
dico altro eheh. Ovviamente qui non sperate più di un bacio,
perché hanno solo tredici anni...e personalmente vorrei che
la mia storia fosse più "Giusta" possibile, voglio che i
nostri cari crescano, sia di età e sia di
mentalità, come ho sempre detto...ho molte idee per questa
storia. Mi spiace ancora per i mille orrori che troverete e per tutto...
Grazie per il sostegno!
*Ho usato quella frase perché mi ricordava molto Haruka
Nanase di free! (anime che amo alla follia e che penso ci
farò una ff)
|
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Capitolo 10 *** 10: Suki Kirai ***
Si,
forse vi sarò sembrato un bastardo nel aver stretto un patto
con il diavolo in persona
e
vi sarò sembrato altrettanto bastardo nel voler cacciare
Kirino dalla squadra...
maaaa
mi sembra ora di iniziare...eheh
Let's
go!
Fui
l'unico a rimanere in quella classe il mio sguardo era fisso sulla
porta della mia aula, la 1° D, dove Kirino Ranmaru era appena
uscito di scena; il mio viso al tatto era incadescente, la mia voce era
tremante e le gambe erano come gelatina, il mio battito aveva
ricominciato ad adottare un ritmo irregolare, tanto che mi fece venire
il dubbio se stessi per avere un infarto o meno. Mille pensieri
differenti si mischiarono tra loro, diventando un minestrone di
pensieri sconnessi e incoerenti fra loro, amore e odio, due sentimenti
diversi che alcontempo avevano qualcosa in comune, portai le mani ai
lati della testa e scuotetti essa il più velocemente
possibile, come se ciò potesse far uscire quella confusione
dalla mia mente « MALEDETTO ROSA! » urlai con tutta
la rabbia che avevo in corpo verso la porta, come se il centro dei miei
poveri pensieri fosse lì, l'amore...che dannato
fastidio!.
Feci
un sonoro sbuffo e presi malamente la mia tracolla, avviandomi poi
verso l'uscita e in quella classe vuota rimbombò lo sbattere
della porta e il battito veloce del mio cuore, che non si decideva a
regolarizzarsi. Con passo svelto e viso arrossato mi avvicinavo sempre
di più al grande portone della Kaminarimon; ad ogni passo
che facevo la mia testa diventava sempre più affollata da
pensieri e domande, mi piaceva davvero il rosa? Ero
davvero...beh...dell'altra sponda? O forse mi piaceva perché
assomigliava a una ragazza? Chissà cosa mi passava per la
testa, ma di una cosa ero sicuro: Era la persona più odiosa
che avessi mai conosciuto. Solo un pensiero o, meglio dire, ricordo mi
fece fermare all'istante: Il club di calcio! Il mio viso si
girò istintivamente verso la bacheca scolastica al mio
fianco, spalancai gli occhi, un foglio attaccato a essa, con del
semplice scotch, recitava questa esatte parole:
CLUB
DI CALCIO
Giorno 12 - - Inizio Audizioni: 16:00 Fine Audizioni:
18:00
Dunque
le attività del club di calcio saranno sospese nel giorno
scritto.
Grazie
per la vostra attenzione! Vi aspettiamo!
"Domani!" mi dissi, le mie labbra si aprirono in un grande e luminoso
sorriso, ero a tanto così dall'entrare nel club, l'unico
piccolo, minuscolo ostacolo che intralciava la mia strada era: essere
accettato come membro ufficiale del club. Mi chiedevo spesso se io
avessi quelle speciali doti da calciatore. Sospirai, chiudendo gli
occhi e abbassando il volto, era inutile chiederselo, in quel momento
dovevo solo fare affidamento sugli insegnamenti dei miei tutori, sulla
mia forza e sulla passione smisurata per il calcio. Fui uno degli
ultimi ad uscire « Masaki! » accennai un sorriso
alla vista dei miei due tutori, che mi sorridevano con un sorriso
luminoso stampato sui loro volti, mi avvicinai al lungo cancello, dove
erano ad aspettarmi, dietro di loro potei vedere una macchina lucida ed
elegante, che brilla va allo sguardo, dove si poteva scorgere una
figura femminile alla guida « Zia Hitomiko! » si
sentì l'aprirsi dello sportello e vidi la Zia Hitomiko
uscire dalla macchina e sventolare i suoi capelli neri, che sembravano
quasi accarezzati dal venticello primaverile « Ciao Masaki
» portò una ciocca di capelli neri dietro
all'orecchio e mi accennò un sorriso, che io ricambia a sua
volta « Ti trovo bene » disse lei, scrutandomi da
sotto le lenti spesse degli occhiali da vista « Ti ringrazio
» la Zia Hitomiko era una donna bella, molto bella: alta,
occhi blu, capelli corvini, insomma...la classica donna che vorrebbe
chiunque, per non parlare del suo essere così composta e
calma in ogni situazione « Allora! » la grande mano
di Hiroto si posò sulla mia testa, che accarezzò
affettuosamente « Andiamo? Dopo tutto... il nostro Masaki ha
affrontata una giornata abbastanza dura, sappiamo tutti
com'è la Kaminarimon » mi guardò
intesamente negli occhi, come a cercare una minima cosa che gli facesse
capire il mio stato d'animo, come avevo previsto... i miei tutori erano
assai preoccupati speravano davvero tanto che io parlassi del mio primo
giorno di scuola, morivano dalla voglia di sapere ogni piccola briciola
di quella giornata strana e confusionaria...e secondo voi, io Masaki
Kariya, avrei dato questa soddisfazione a loro? Che poi, cosa c'era da
raccontare? Non mi era proprio andata male, insomma...c'era di peggio!.
I tre mi guardavano, attendendo una risposta, emisi un "Uhm" di
conferma e sotto gli sguardi un po' delusi dei miei tutori entrai nella
costosa macchina della Zia Hitomiko.
Finalmente
casa dolce casa! la prima cosa che avrei voluto fare sarebbe stata
ingozzarmi, letteralmente, avevo una fame da lupi! « Siamo a
casa! » urlai, cercando di farmi sentire il più
possibile dalle due teste bacate dei miei zii, eh si...una settimana e
ancora erano a casa, non riuscivo a capirne il senso, avevano una casa
tutta loro e un lavoro da portare avanti...perché erano
ancora lì!? Non che la cosa mi desse fastidio, ma...
« Ben tornato piccoletto! » Zio Nagumo, grambiulino
rosa, cucina « Io non l'ho aiutato! » sussultai,
non avevo proprio notato lo Zio Suzuno, era sul divano intento a
"Divorarsi" uno dei suoi tanti libri da viaggio « Gne gne
gne! Non ho mai avuto bisogno del tuo aiuto! » un eterno
bambinone, peggio di Hiroto! Con la coda dell'occhio vidi il verde
trattenere una risatina e Kiyama posare l'indice e il pollice sulla
radice del naso con aria afflitta, cosa che mi fece scappare un sorriso
divertito « Masaki, per il tuo primo giorno, ti ho preparato
un piatto squisito, inventato dal sottoscritto » disse con
aria fiera, gonfiando il petto e posando il pollice sul petto, io alzai
il sopracciglio abbastanza stranito, quando sentì l'odore
peggiore che avessi mai sentito nei miei tredici anni di vita, mi si
rizzarono i capelli per la puzza di marcio e una sensazione di vomito
attanagliò il mio stomaco « N-Non ho molta fame...
lo mangerò dopo! » annuì con gran
convinzione e corsi in camera mia, quella puzza era talmente nauseante
che sarebbe stata capace di stendere un bue.
Entrai
in camera mia e con un balzo mi stesi sul letto, fissai il soffitto per
qualche secondo e tutti i pensieri riaffiorarono nella mia mente,
facendomi rivivere lo sconforto di poco prima « Uffaa
» sbuffai e presi il mio cuscino, buttandolo sul mio viso, il
volto del rosa regnava nel miei pensieri, poi...il suo respiro caldo
sul mio orecchio e il tono con cui mi aveva salutato... «
AHHHH! » tirai il cuscino da sotto al mio capo e me lo misi
sul viso, come a volermi soffocare « Insopportabile!
» Hiroto e Ryuuji mi avevano sempre detto che l'amore a prima
vista è raro, molto raro, ed è un'amore assai
difficile da comprendere, sinceramente...non sapevo nemmeno se prendere
sul serio tutto quello che mi stava succedendo, ero ancora nel pieno
della mia adolescenza! Sospirai sconsolato « Oi Oi Masaki!
» tolsi il cuscino dal mio volto e mi misi seduto di scatto,
con lo sguardo fulminai il caro zio Tulipano « Non si usa
bussare? » per qualche secondo mi guardò
interdetto, che l'avessi offeso? La colpa era sua, si bussa in camera
d'altri, dopodiché fece un sorriso divertito e mi disse con
aria spavalda « Qualcuno qui è nervoso ~
sarà forse perché non ha mangiato il mio
buonissimo pranzo? » mi morsi la guancia, non avevo nemmeno
voluto assaggiare quella poltiglia « M-Mi dispiace...non
avevo molta fame » mentì, ma solo in parte, il
rosso ignorò completamente le mie scuse e disse con tono
fiero, sorridendo con dolcezza « Mi hanno detto i tuoi che
domani hai le selezioni per il club » annuì e lui
ricominciò a parlare « È bello sai?
Intendo...vedere il proprio nipotino amare il calcio proprio come i
suoi zii, è una bella sensazione » spalancai gli
occhi, boccheggiai, non sapevo cosa rispondergli, lui non era un tipo
che manifestava i suoi sentimenti facilmente, proprio come me e la cosa
stava diventando anche alquanto imbarazzante « Che dici
se...oggi andiamo al fiume? Lì si allenavano i grandi della
Inazuma, lo sapevi? » Haruya mi fece l'occhiolino e le mie
labbra si aprirono in un sorriso grande e luminoso e annuì
con vigore, finalmente qualcosa di divertente « Ti allenerai
con il sottoscritto per la selezione, è tosta, molto.
Però tutto questo dopo i compiti » disse l'ultima
frase con tono quasi paterno, guardandomi dritto negli occhi
« Si Si! » dissi con enfasi, lui
ridacchiò per la mia gioia quasi...inquietante devo dire e
arrossì,liquidandolo poi con uno "Tch".
«
Ho finito! »
gridai
dalla mia cameretta, uscendo di corso e scendendo giù dalle
scale « Eccoti finalmente, andiamo su! » lo Zio
Nagumo era fermo lì ad aspettarmi con un pallone vecchiotto
tra il braccio e il fianco, gli sorriso e salutai con uno "Ciao" i
presenti in casa, ero così eccitato all'idea di allenarmi
che mi fiondai nella macchina prestataci gentilmente dalla Zia
Hitomiko. « Eccoci! » disse lo zio, che
cercò di parcheggiare nel modo migliore possibile, vidi una
gocciolina di sudore solcargli il volto, secondo me la Zia Hitomiko
l'aveva minacciato, ma potevo capirla...chi darebbe una macchina bella
come quella a Nagumo Haruya? Scendemmo ed emisi un "Wuoh", bello,
proprio come me lo ero immaginato e poi con il tramonto era uno
spettacolo a dir poco perfetto! Ma solo una cosa guastava il tutto
« MAAASAKII! » loro, il gruppetto, i miei compagni
di classe, membri della prima squadra di calcio della scuola...
« Ciao Masaki! » mi venne un tic all'occhio
« Masaki chi sono? I tuoi nuovi amici? » Amici,
Zio? Certo.
Karma's gonna come collect your debt:
E-Etto...HI!
Si sono ancora qui eheh ;; lo so lo so...è inutile che vi
chiedo scusa ormai...sono un disastro ;; ma io porterò
questa storia al termine! Non è chissà quanto
bella e forse non so nemmeno mettermi nei panni di Masaki, ma
è la mia prima è vera storia e voglio che abbia
il suo lieto fine.
Grazie a tutti per il sostegno, vi adoro ♥
P.S. (Chiedo scusa per gli eventuali ORRORI, ma per quanto io possa
leggere sempre uno me ne scappa cc)
|
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Capitolo 11 *** 11: I'm falling with my head ***
Mi porterà al manicomio pt.11
Come
andrà mai a finire secondo voi?
Riuscirà
il piccolo me ad allenarsi nonostante la
presenza dei suoi "Amici?
Scopriamolo!
Amici...perché cavolo erano lì!? «
Masaki?... » Zio Haruya mi passò una mano davanti
a gli occhi, da lì a poco sarei impazzito del tutto
« MASAAAAKII » mi urlò nuovamente Tenma
e con gli altri mi raggiunsero in men che non si dica «
Ciao... » salutai io, che storia era mai quella? Da quando la
sfiga mi perseguitava in quel modo? « Ciao, Masaki
» e come a volerci mancare Kirino Ranmaru, deglutii e con
tutte le mie forze tentai di assumere un tono freddo, distaccato, per
niente amichevole « Cia-Ciao » si, tutto al
diavolo.
Mi
toccai la gola, quella vocina stridula non era ciò che
volevo, che figura avevo fatto, avrei voluto sotterrarmi, lo vidi
ridacchiare e arrossì come una ragazzina in compagnia della
sua cotta, era una situazione alquanto imbarazzante « Vieni a
fare una partita con noi? Daaai, daaai » mi chiesi Shinsuke,
aggrappandosi al mio braccio e guardandomi negli occhi e con un
labbruccio stampato sulle labbra, dovevo stare calmo, dovevo essere
gentile « Veramente io.... » « Va pure
Masaki, io vi guarderò giocare! » mi interruppe
Zio Haruya con un sorriso degno di Endou Mamoru, volevo ucciderlo,
boccheggiai in cerca di replicare « Aaaaandiamo! »
Tenma mi afferrò la mano e iniziò a correre verso
il campetto, tirandomi con se « Aaspetta! ».
« Allora ragazzi! » ci disse Shindou, battendo le
mani per attirare la nostra attenzione « Io in
qualità di- » « Che stupida idea
è giocare a calcio con solo due attaccanti? »
eravamo disposti in fila uno affianco all'altro, con Shindou che
guardava Kyousuke con sguardo scrutatore « E tu cosa vorresti
proporre, Tsurugi? » il castano incrociò le
braccia, inarcando un sopracciglio « Dico solo che
è stupido fare una partita in questo modo » disse
lui, imitando Shindou e guardandolo negli con uno di quei sguardi che
posso incenerirti... « In realtà... »
non capivo minimamente il perché avessi iniziato a
intromettermi, dovevo essere stupido anche io « Non sono
tutto attaccanti qui, io ad esempio sono un difensore...quindi ci siamo
» silenzio...Shindou spalancò gli occhi,
mordendosi il labbro « Oh oh ~ » fece il rosa, cosa
che mi fece lievemente arrossire « Cosa? » chiesi
io, vidi gli altri in difficoltà (tranne Tsurugi che per la
prima volta lo vidi quasi sorridere), cosa stava succedendo?
« Beh...anche Kirino è un difensore »
ah, adesso era tutto chiaro « Propongo... » fu
Tsurugi a parlare, miracolo divino! A stento diceva "Ciao" quel
bastardo « Una sfida tra Kirino e il nuovo arrivato, sono
entrambi difensori, no? Il perdente diventerà la riserva
della squadra, ovviamente il risultato finale dipenderà la
loro bravura » dopo questa, poteva anche rimanere zitto per
il resto della sua vita.
Ci
guardammo negli occhi, il suo sguardo era serio, di ghiaccio pensando
al colore dei suoi occhi, non era più quello sguardo
malizioso è di sfottò di prima, al che rimasi
stupito dal suoi cambiamento repentino « È
decisamente più interessante questo, che una stupida partita
senza senso e senza molti dei componenti » Shindou lo
fulminò con il solo sguardo, non dovevano andare molto
d'accordo « Era solo un modo per passare il tempo, tutto qui
» disse con tono bambinesco distogliendo lo sguardo e
mettendo il broncio, non pensavo fosse così permaloso
« Io ci sto » disse tutto d'un tratto Kirino, "Che
gli è preso adesso?" mi chiesi, non fraintendetemi,
desideravo con tutto il cuore batterlo e fargli capire chi comanda, ma
quel suo sguardo mi incuteva quasi timore, sembrava molto deciso a
tenersi il posto come difensore titolare della squadra, lo sarebbe
stato ancora per poco.
Sul mio volto si dipinse un sorriso malizioso, da difensore titolare a
riserva, non male, sarebbe calato a picco pian piano e io sarei salito
alla vetta pian piano « Anche io ci sto » mi
guardarono tutti i presenti, ormai avevo accettato, ero eccitato
all'idea di poterlo battere « Noi siamo amici, non dovremmo
combattere fra di noi... » disse Tenma quasi in un lamento,
guardandoci con sguardo triste, davvero ci teneva ad una stupidata del
genere? Io avrei detto "Finalmente un po' d'azione!" invece del
mortorio amichevole che desiderava lui, erano così legati
fra di loro che mi veniva quasi da vomitare. Tsurugi roteò
gli occhi « Io sono d'accordo con Tenma! » disse
Shinsuke, mettendo il broncio e affiancando il suo migliore amico
« A me invece piace un po' di sana competizione.
Io
e Tsurugi allora calceremo le nostre mosse migliori » disse
Shindou, che si voltò a guardare Kyousuke, che
ricambiò il suo sguardo in un modo tanto intenso «
Ovviamente... » voltò nuovamente lo sguardo verso
di noi « Non è una competizione seria, come sapete
ci vuole tanto per diventare difensore titolare » si
sentì Tsurugi sbuffare e vidi Takuto guardarlo male e dopo
poco sospirare « Avanti, iniziamo! »
Eravamo uno di fronte all'altro, assottigliai lo sguardo...
Dovevo fidarmi delle parole di Akane: "Kirino verrà cacciato
dalla squadra", lei aveva un piano, almeno così speravo
« Kirino, il primo ad iniziare sarai tu » gli disse
Shindou, accennandogli un sorriso, dedussi che i due erano davvero
tanto amici come mi aveva detto Akane; Shindou si posizionò
davanti alla sua porta e gli fece un cenno con la testa, chiedendogli
così se poteva iniziare con il "Calcio di inizio" e Kirino
gli rispose positivamente con il capo.
Finalmente
era arrivato il momento della verità, tutti avremmo capito
chi meritava di essere il difensore titolare nella squadra, per quanto
non poteva essere una sfida "Reale" io la presi come tale e sicuramente
anche il rosa la pensava come me.
Shindou prese un bel respiro profondo, dopo di che urlò
« Foruteshimo! » il castano fece un piccolo salto e
delle note musicali incorniciarono il pallone, sgranai gli occhi alla
semplice bellezza che mi mostrava quel tiro.
Come
avevo fatto fino a quel momento a non capire chi avevo di fronte? Se
lui era il capitano della squadra dell'élite della
Kaminarimon Chūgakkō, un motivo ci doveva essere, quindi...Tsurugi,
Tenma, Shinsuke e Kirino...erano forti proprio come lui?..
Il rosa si voltò verso di me, un sorriso quasi macabro si
dipinse sul suo volto o forse era l'immagine dettata dal mio
subconscio, il suoi occhi mi perforarono l'animo, pietrificandomi
all'instante, proprio come Medusa faceva con le sue vittime.
«
Mystic Mist! » una nebbia si levò per tutto il
campo, non riuscivo a distinguere nessuna delle figure nascoste nella
nebbia, quando una luce di un strano verde acqua si
intensificò al tal punto di accecarmi, coprì
istintivamente i miei occhi con il braccio, ma quando finalmente quella
luce colorata si affievolì, era tutto finito...Kirino ero
riuscito a parare quel calcio.
I'm here!
Hi
guys eheh...sono mesi che non pubblico *Si gratta la nuca, leggermente
imbarazzata*
beh...andiamo ormai siete abituati a ciò! Mi dispiace che il
capitolo sia così corto...ma la parte clou
arriverà nel prossimo capitolo! (Fra mesi e mesi...ormai va
così) eeee sappiate che ho pubblicato una nuova storia!
Una One shot a tema Solangelo (non so se mi intendo ~) Beh...grazie di
tutto e love ya~
P.S. (Se vedete qualche tecnica un po' modificata...beh...vedrete nel
corso della storia cosa succederà ~)
|
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Capitolo 12 *** 12: What is important ***
Devo dire che quello fu
davvero un brutto colpo per me... e...
Ahhh non posso farvi
spoilers così! Mi dispiace...ma vi toccherà
leggere!
Buona lettura
~
Non potei credere ai
miei occhi. Quel ragazzino sfacciato e dalla capigliatura imbarazzante,
nonché mio acerrimo nemico, era riuscito a parare
un così forte tiro, sfoggiando il suo miglior sorrisino,
esatto, quel sorrisino che quasi ti invita a prenderlo a
pugni. Fatto sta, che ormai le parole di Yamana volarono
via come foglie contro il vento e quel giorno capì davvero
contro chi avevo a che fare e l'amara verità mi
colpii dritta in faccia: io, non ero in grado di batterlo in nessuna
maniera.
Ma ora c'era un problema
più grave a cui pensare...quei tiri... con
che forza sarei riuscito a parare un tiro come quello? Con che razza di
coraggio potevo presentarmi alle selezioni? « Chiudi la bocca
o entreranno le mosche! » ridacchiò con fare
innocente, una risatina che suonò nella mia testa
più e più volte.
Come da copione, nessuno
disse nulla, chi mi avrebbe mai difeso contro una pecorella smarrita
vestita da lupo? Era chiaro che fossi l'unico a
sapere della vera natura bastarda del rosa davanti a me.
Inarcai le sopracciglia
e strinsi i pugni, la rabbia che provavo in quel momento era umanamente
indescrivibile.
Il suo sguardo
provocatorio cercò di perforare il mio pieno di rabbia,
come a volermi far perdere il controllo, come facevano tutti
a non accorgersene!? « Direi... » si intromise
subito tra di noi Shindou, coprendo la nostra visuale l'uno dall'altro
prima che qualcuno si facesse male, e per la
cronaca non sarei stato io quello a soffrire « Che
è ora di vedere il nostro Masaki cosa sa fare, vuoi?
» disse lui girandosi verso di me con un sorriso gentile sul
volto, chiedendomi ciò come se
sapesse del mio attuale disagio, indubbiamente, se era il capitano un
motivo c'era e forse questo era uno di quelli « Si...
» dissi io annuendo successivamente, superando il capitano e
andando alla mia postazione, mentre il rosa si mise alla sinistra del
castano « Voglio proprio vedere le tue qualità da
difensore, sono curioso, Masa-chan! »"Masa-chan? Nessuno
può chiamarmi Masa-chan" mi bloccai con un piede a
mezz'aria, girandomi con uno sguardo che di innocente ne aveva ben poco
« Come mi hai chiamato? » mi avvicinai
minacciosamente a lui, le mie mani tremavano a causa di tutta quella
rabbia repressa, un gancio sul quel bel visino non lo
ucciderà mica, no? « M-Masaki... » mi
chiamò Tenma, avvicinatosi a noi con l'intento di fermarmi e
farmi ragionare.
Eravamo nuovamente
faccia a faccia, a pochi centimetri l'uno dal viso dell'altro, potevo
sentire il suo respiro caldo sulle labbra, le mie guance a quella
inaspettata vicinanza si tinsero di una rosso tenue, che
speravo si notasse poco agli occhi azzurri e scrutatori del rosa
« Ripeti se hai il coraggio » a quel punto la voce
piagnucolante di Shinsuke suonò alle mie orecchie
« Masaki smettila! Kirino non voleva prenderti in giro!
» "Invece si", doveva essere bravo
come attore, per essere difeso da tutti « Basta »
Tsurugi posò le mani sui nostri petti, allungando le
distanze tra me e il rosa con una spinta « Non sono qui per
vedere una rissa, voglio solo tirare, è possibile?
» mi morsi il labbro
inferiore con così tanta forza da graffiarmelo, sentendo
successivamente il sapore ferroso del sangue, Shindou non disse nulla,
anzi, fu accondiscendente ad ogni parola detta dal blu, dando
successivamente una pacca sulla spalla di Kirino e liberare il campo
con lui al seguito.
Volente o nolente mi
cucii la bocca e ingoia tutta la rabbia
giù, prima o poi gli avrei fatto vedere Masaki Kariya di
cosa era davvero capace.
Mi posizionai davanti
alla porta, portando le mani all'altezza del mio viso, tutti si
affiancarono, mentre i loro sguardi attenti mi perforavano come lame,
sentivo il cuore pomparmi nelle orecchie, mentre una gocciolina di
sudore solcava il mio volto, si notava che ero così nervoso?
Tsurugi si posizionò difronte a me, con la palla davanti ai
suoi piedi, con la coda dell'occhio intravidi mio Zio guardarmi con
sguardo severo e scrutatore a braccia conserte, "E io che volevo un po'
di supporto" sospirai e il mio sguardo si concentrò
nuovamente su Tsurugi, che indietreggiò di un passo e con un
tocco di punta calciò il pallone verso l'alto, alzando
successivamente la gamba e tenere il pallone su di essa, una luce
violacea incorniciò il pallone e lì mi resi conto
che ormai era fatta « DEATH- »
« Aspetta » spalancai gli
occhi sorpreso dal sentire la sua voce, Tsurugi lasciò
cadere il pallone e i volti di tutti noi si girarono verso Zio Nagumo,
che intanto si avvicinava a noi « Non credete che vedere un
candidato prima delle selezioni sia sleale? Dopotutto... Masaki vuole
entrare nella squadra... giusto? » mi lanciò uno
sguardo e non potetti credere che mi aveva appena salvato, da quando
era così intelligente da non farmi cacciare dai guai!?
Quello intelligente non era Zio Suzuno!? Io
annuii « EEEEH!? MASAKI VUOLE ENTRARE NELLA SQUADRA!?
» l'urlo stonante di Tenma giunse ai miei poveri timpani, ma
cosa aveva da urlare sempre!? « Quindi farai parte della
squadra!? » mi chiese Shinsuke subito dopo, avvicinandosi
insieme al castano « Trovo che Haruya-san abbia ragione,
quindi chiudo qui questa sfida » lì per
lì mi chiesi come facesse a sapere il nome del rosso, ma
dopo poco mi ricordai sbadatamente che lui era Nagumo Haruya, come si
faceva a non conoscere un giocatore del suo calibro? « A tal
proposito...» Shindou si girò verso lo zio, potei
vedere il suo capo abbassarsi e le sue gote diventare di un leggero
rosso « Haruya-san...p-potrei... » "Sta
balbettando!?" esclamai stupito nella mia
testa, mentre la mia bocca si spalancò « ...avere
un suo autografo? » e con ciò egli si
inchinò, lasciandomi completamente di stucco «
A-Anche io, Haruya-san! » "Anche quel dannato!?" e al suo
seguito anche Shinsuke e Tenma « Oh oh ~ ma certo! »
assottigliai le palpebre, cercando di trasmettere tutta la
mia negatività al rosso, quel maledetto vecchio si
stava pavoneggiando più che mai, se ci fosse stato Ryuuji,
lo avrebbe sicuramente tramortito con una padella « Kariya
» la voce del blu mi destò dai miei pensieri,
mentre mi voltai verso di lui « Non pensare che sia finita
qui, domani sarò io il tuo tiro da parare » mi
accennò un sorriso, che interpretai come un sorriso di sfida,
al che io di conseguenza annuii, accettandola con
determinazione e dopo di che lui se ne andò dagli altri
"Domani sarà veramente dura..." mi dissi quasi malinconico,
anche se certamente ciò non mi avrebbe fermato dal mio
obbiettivo, era normale essere un po' insicuri, no? «
Tsurugi-kun! » lo rimproverò Tenma da una spinta
che il blu gli aveva dato precedentemente per farsi spazio «
Tsurugi hey! » anche se il blu non gli prestò
molta attenzione, anzi fece finta di non sentirlo, cosa che rese il
visino piccolo di Tenma rosso dalla rabbia.
Una piccola risata
scappò dalle mie labbra nel vedere quanto i due
assomigliassero tanto a Zio Suzuno e Zio Nagumo, due
antipodi, anche se uno non poteva rimanere senza l'altro, come due
amanti che si struggevano l'uno per l'altro e a tal proposito trattenni
una grossa risata, quei due erano davvero una barzelletta.
La mia vista fu coperta
successivamente dal rosa, che si posizionò davanti a me con
un sorriso stampato sulle labbra, che di conseguenza fece sparire il
mio « Che vuoi? » ringhiai e il rosa
allungò la mano verso di me e rispose « Non vedo
l'ora di averti in squadra, Masaki » il
suo sorriso continuò a persistere e ciò mi fece
cadere nella sua ennesima trappola, convinto delle sue parole afferrai
la sua mano saldamente e senza neanche il tempo di farmi aggiungere
parola, lui mi tirò verso di se « E di stuzzicarti
come meglio preferisco ~ » sussurrandomi tali parole
all'orecchio, con un tono di voce graffiante e malizioso, che fece
perdere un battito al mio povero cuore, mentre le mie guance si
colorarono nuovamente di un rosso scarlatto. « Cosa!?
» dissi io con tono sconcertato, mentre mi allontanai da lui
ritirando la mia mano con forza "Cosa diavolo ha detto!?" ripetei
nella mia testa, non credevo che Kirino sarebbe arrivato ad un livello
di cattiveria simile, non capivo il perché fosse
così attratto dal volermi far arrabbiare « Che
credi che io sia il tuo nuovo giocattolo!? Ascoltami bene...
» ma non sapeva, che aveva difronte a se il suo peggior
nemico, colui che gli avrebbe fatto rimpiangere il suo titolo, colui
che avrebbe vinto « Mettitelo bene in testa, io non mi
farò sottomettere da te. Ho ancora tanti assi nella manica
da usare » lo avvertii, mentre il
colore ambra dei miei occhi diventava sempre più accesso ad
ogni parola che dicevo. Presi le distanze da lui allontanandomi di
qualche passo e mentre i miei occhi lo scrutavano, pronti ad avvertirmi
di qualunque mossa, con respiri profondi e controllati cercavo di
calmare il mio cuore che batteva contro la mia
cassa toracica insistentemente, come a voler uscire e caso mai andare
nelle mani di quel disgraziato. Dopo qualche secondo fatto di sguardi
attenti e fulminanti, il rossa mi disse « Vedremo »
e con il suo classico sorriso strafottente, si
allontanò, raggiungendo gli altri, troppo impegnati ad
ascoltare le storie di Zio Nagumo e della sua vecchia squadra, la Fire
Dragon, "Chissà se Zio Suzuno ne parla con altrettanta
emozione...?" mi chiesi, notando come il rosso si stesse quasi
alterando nel raccontare della famosa partita
della squadra coreana contro quella giapponese nel Football Frontier
International, in cui all'epoca Zio Nagumo e Zio Suzuno avevano solo
sedici anni, "Quante volte l'avrà raccontata?..." ormai
sapevo quella storia a memoria, compresa la versione di Ryuuji e Hiroto.
Improvvisamente un urlo
mi riportò alla realtà, facendomi mancare un
battito « E' FANTASTICO! » disse
successivamente Tenma, mentre stringeva i pugni con un tale forza che
avevo quasi paura potesse scoppiare da un momento all'altro...
« VOGLIO SAPERNE DI PIU'! » continuò,
mentre come lui anche gli altri lo guardavano come fosse un Dio Greco
forte e bello « Bleah! » esclamai io disgustato,
incrociando le braccia e voltando lo sguardo « Masaki, hai
qualcosa da aggiungere? » mi richiamò il rosso,
facendo voltare nuovamente il mio sguardo verso di lui, speravo che non
mi avesse sentito, ma come dice Ryuuji: "La speranza è
l'ultima a morire!" peccato sia morta « N-nulla...
» risposi io, mettendo su il broncio e abbassando il mio
sguardo, leggermente imbarazzato dalla situazione «
Haruya-san? Non che la sua presenza sia un fastidio, ma...
perché è qui? » chiese all'improvviso
il maledetto Shinsuke, che fece spalancare gli occhi ad entrambi,
"Tu..." « Uhm... » borbottò Zio Nagumo,
per poi spostare nuovamente lo sguardo verso di me e a seguirlo,
anche gli altri puntarono i loro occhi su di me "Merda", non
volevo che qualcuno sapesse della mia parentela con lui, men che meno
con i miei tutori. Non volevo essere travolto da idioti che volevano
arrivare ai miei parenti tramite me, non volevo illudermi di nuovo, non
volevo che altri mi guardassero con invidia o che potessero darmi
fastidio perché "Sei qui solo grazie ai tuoi" io sono qui
grazie a me, se sono bravo lo devo anche a me stesso e al mio innato
talento...davvero!
Non volevo di nuovo
tutto quello, vi immaginate se si fosse sparsa la notizia? Una
catastrofe, l'Inazuma Japan e il resto delle squadre che hanno giocato
nel Football Frontier International di dieci anni fa
sono abbastanza famose nella mia scuola, sopratutto la prima
« Masaki? » mi chiamò Shindou,
corrugando la fronte e guardandomi stranito dal mio silenzio
« È qui per assistere alle selezioni »
mi uscì spontaneamente, non ci avevo ragionato su o almeno
non ne avevo avuto più il tempo « Cosa!?
» esclamò a quel punto Shinsuke, voltando il viso
verso di lui, mostrandogli un sorriso bambinesco, che a tratti era
inquietante; gli sguardi erano nuovamente puntati sullo Zio, che
cercava inutilmente di mostrarsi super sicuro di se per impressionare i
cinque « S-sì! Io sarò uno dei giudici
quest'anno! » che disastro... «
Wow! Masaki dovrai impegnarti tanto allora! » disse il rosa,
girandosi verso di me con un sorrisetto dipinto sulla bocca "Razza
di..." « Ohhh quindi ci vedrà giocare!?
» gli chiese Tenma « Per quanto rimane qui?
» gli chiese ancora Shinsuke, entrambi gli riempirono la
testa piena di domande, tanto che lo vidi alla fine un po' stordito.
Fattosi tardi, con una
scusa differente, io e Zio Nagumo lasciammo il campo, sentendo i cori
di saluto degli altri alle nostre spalle.
Entrati in macchina, il
rosso decise di rompere il silenzio creatosi già da un po'
« Andrai bene domani, sei bravo piccoletto! » disse
facendomi successivamente l'occhiolino e scompigliandomi poi i capelli,
a quel tentativo di incoraggiamento poggiai la fronte sul cruscotto,
facendo poi un sospiro frustrato
La luce blu della luna
rifletteva sui miei occhi ambra, creando un mondo stellato in essi. Il
mio sguardo era perso ad ammirare la luna, mentre pensieri negativi,
con un cenno di speranza continuavano a viaggiare nella mia testa
« Cosa posso fare?... » era
così ovvio? Sì, l'unica cosa a cui riuscivo a
pensare era il provino che si sarebbe tenuto il giorno dopo, le mie
capacità in confronto agli altri erano misere ed io dovevo
escogitare qualcosa per non fare la figura dell'idiota.
Senza nemmeno
accorgermene tamburellavo nervosamente le dita sullo stipite
della finestra e notando questo piccolo tic nervoso smisi
all'istante, era tutto così difficile.
A farmi uscire da quel
mondo creatomi attorno fu Zio Suzuno, che con il battere delle nocche
sulla porta attirò la mia attenzione « Ci stanno
chiamando, Campione » disse, accennando un sorriso. A quel
complimento, che al contempo doveva essere un soprannome, le mie guance
si tinsero di un rosso tenue, era più unico che raro che Zio
Suzuno dimostrasse qualche cenno di dolcezza nei confronti di un essere
umano, o che sopratutto sorridesse.
Con un cenno affermativo
della testa lo seguii, lasciando un pezzettino della mia
negatività nella mia camera, che in
quel momento era diventato l'unico posto dove i pensieri si
racchiudevano.
Attraversando l'entrata
della cucina, mi investii una sensazione di pace, come
se il provino, il rosa e tutto fosse scomparso in un attimo: sembravano
tutti così allegri, tanto che un sorriso smorzato
uscì anche a me.
Non avevo mai dato da
pensare a quelli che mi dicevano "La famiglia è importante,
la famiglia c'è sempre" perché infondo, quella
non era la mia vera famiglia, il mio blocco era rimasto, nonostante il
loro desiderio di sentire "Papà" uscire dalla mia bocca era
grande, però...in quel momento sapere che c'erano
così tante persone che mi amavano e credevano in me, mi fece
sentire bene « Eccoti finalmente!
Com'è andato l'allenamento con Zio? » il sorriso
ampio di Hiroto mi si parò davanti, mentre la sua mano
accarezzava dolcemente la mia testa « Beh... »
« Si è fatto dei nuovi amici! » si
intromise nuovamente Zio Nagumo « Davvero? »
dicemmo io ed il rosso in contemporanea, al che quest'ultimo mi
guardò con sguardo confuso « COSA!? E quanto
aspettavi a dircelo!? » disse Ryuuji, poggiando le mani sui
fianchi e guardarmi torvo, mi morsi il labbro inferiore non sapendo
sinceramente cosa dire, come si era già detto, non sono mai
stato un tipo molto amichevole ed ormai una mia caratteristica ben
conosciuta a tutti.
Con la coda dell'occhio
guardai il tulipano, che mi fece un occhiolino.
Aveva capito fin da
subito che ciò che era successo al campo vicino al fiume,
doveva rimanere lì, sinceramente non ci tenevo a dire ai
miei che mi ero quasi azzuffato con Kirino, mi avrebbero sicuramente
fatto scoppiare la testa di raccomandazioni e domande. Sì,
strano dallo Zio essere così intuitivo, non è
vero? « Allora? Cosa aspetti a raccontarci? » disse
Hiroto, intimandomi a raccontare dei miei nuovi compagni di classe,
cosa poteva esserci di più imbarazzante e fastidioso?
La serata
passò velocemente e piacevolmente, tra le domande dei miei
e le risate procurate dai mille battibecchi degli Zii. In
quella breve ora, avevo smesso di pensare a quelli che erano i miei
problemi attuali, dando spazio a qualche risata che mi
alleggerì il cuore.
Ormai era ora di dormire
e messo il mio pigiama rigorosamente blu pastello a quadri, mi misi
sotto le coperte, dando libertà ad un sospiro di piacere,
causato dal contatto con la morbidezza del materasso, fino a quel
momento, non mi ero accorto di essere così stanco. Bussarono
e aperto un piccolo spiraglio di porta, intravidi i visi di Hiroto e
Ryuuji « Possiamo entrare? » accennai un sorriso e
con un cenno della testa li invitai ad entrare.
«
Sappiamo che domani è un giorno speciale... »
disse il verde avvicinandosi con il rosso al mio letto « A
nome di entrambi... » si fermò Ryuuji, scambiando
un sguardo tenero con Hiroto « Volevamo dirti che non importa
quale sarà il risultato, sarai sempre e comunque il nostro
piccolo campione Masaki e che se questa sarà un
sconfitta...ricorda che- » venne interrotto immediatamente da
Ryuuji « Hai perso la battaglia, ma non la guerra »
sbattei le palpebre più di una volta, rimanendo incredulo al
loro discorso, non sapendo a mia volta cosa dire « Puoi
farcela! » « Non mollare! » appoggiato
allo stipite della porta aperta c'era lo Zio Nagumo e affianco lo Zio
Suzuno, un vero e proprio sorriso, che mancava da un bel po' sul mio
viso, ritornò « Grazie... » dissi in un
sussurro, mentre i miei occhi diventarono lucidi.
La famiglia,
è un dono da non sottovalutare.
I'm here!
Eh lo so...ehhh lo so lo
so
Sono orribile e manco da
mesi, MAAAA sono ritornata ancora una volta con
un capitolo lungo lungo per farmi perdonare per i corti usciti prima. In questo capitolo
Masaki avrà una svolta che conterà molto durante
la storia e soprattutto per la sua vita: Masaki ha capito finalmente
cos'è una vera famiglia, finalmente sa di averne una e di
non essere solo
Per quanto mi riguarda
è una grandissima cosa per il mio
bimbo.
Beh...continuate a
seguire la mia storia! Non smetterò di pubblicare, sapete
come la penso ~
Grazie ancora di seguire
questa storia, spero di finirla prima della mia morte HAHAHA
A presto ~
|
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Capitolo 13 *** 13: Your blue eyes ***
Hantazu Netto 13
Che
voi ci crediate o no, anche io ho
un cuore fufufu~
La mia storia inizia a farsi interessante,
non credete?
Il suono della mia nuova sveglia rimbombava insistente nelle mie
orecchie, divenuto così insopportabile da farmi mettere la
testa sotto il cuscino. Le diedi un pugno così forte, che
temetti quasi di averla rotta.
Mi misi seduto sul letto e mi stiracchiai, cacciando un gemito e
stropicciandomi poi un occhio ambra. Mi guardai intorno, ancora
leggermente intontito, e il mio sguardo cadde sul calendario di
famiglia appeso sul muro della mia stanza, perché di
famiglia? Era pieno di nostre foto, di mie foto imbarazzanti, un
obbrobrio « Dodici... » i miei occhi si
spalancarono, il cuore iniziò a battermi furioso nel petto e
con uno slancio mi tolsi le coperte di dosso, "Che ore sono!?" mi
chiesi e con sguardo ancora perso, guardai l'orologio al mio fianco: le
6:00, fiù! Questa volta puntuale, feci un altro sbadiglio e,
gettando uno sguardo allo specchio e notando quanto fossi pessimo quel
mattino, uscì dalla camera.
Nel corridoio, Il mio occhio cadde sulla porta semiaperta del bagno, mi
fermai, rapito dalla scena che mi si mostrava davanti: Zio Nagumo era
intento a sistemarsi quel orribile ciuffo che aveva in testa, cosa
c’era di più brutto? "Che vanesio" pensai, anche
se non c’era bisogno che glielo dicessi io, c’erano
già Hiroto e Zio Suzuno a pensarci. Però la
tensione che emanavano il suo sguardo e i suoi gesti tremanti si
percepiva fortemente, far parte della giuria doveva essere qualcosa di
davvero importante, soprattutto se si parlava di un grande giocatore
come lui e di una scuola protagonista di molte riviste e servizi
televisivi; in tutta sincerità, lo costrinsi io ad
entrare nella giuria: gli pregai di convincere Ichirouta a farlo
partecipare come "Special guest", palesando il fatto che era stato un
grande giocatore e che ciò avrebbe spinto i futuri
calciatori ad impegnarsi di più durante le selezioni, e che
per me, sarebbe stato più facile giocare con un appoggio
famigliare, promettendo di non alterare il proprio voto in base alla
parentela e per ultimo, ma non per importanza, di credergli in quanto
amici di anni... Che c'è!? Mi avevano visto con lui! La mia
vera identità era segreta, ricordate!? Un sorrisetto maligno
comparve sul mio viso e una risatina alquanto perfida coronava quel
momento di irrequietezza dello Zio nel modo perfetto, adoravo vederlo
in difficoltà quel buffone, ma nonostante la mia indole
dispettosa, gli devo un mare di favori, mi aveva salvato da anni di
sopravvivenza scolastica, piena ripugnante falsità, di
sguardi pieni di odio premeditato e di bullismo, ancora non ho modo di
ringraziarlo; in quel momento, per i miei compagni di scuola ero solo
Masaki Kariya-Kiyama, uno studente normale con la passione per il
calcio e non: "Masaki il raccomandato" selezionato solo
perché fa parte della famiglia Kiyama-Midorikawa della
Inazuma Japan. Quanto avevo odiato quel soprannome? Tanto, tanto e
tanto! Quell'anno tutto sarebbe cambiato, ma forse... non come avevo
progettato. « Stai proprio bene, Zio! »
dissì, facendogli un occhiolino e andandomene via, potei
giurare di averlo visto avvampare!
Presi un bel respiro profondo, cercando di contenere le ansie e paure
che mi stavano divorando, e scendendo le scale, il buon profumo del
salmone grigliato, che aveva ormai invaso anche il salotto, fece
brontolare il mio stomaco, cercando di contenerlo
nascondendolo tra le mani, arrossendo un po' al pensiero che qualcuno
lo avesse sentito, però a un certo punto non
riuscì a resistere e chiusi gli occhi, beandomi del profumo
speziato che emanava "Ahhh salmone grigliato ~, aspetta... SALMONE
GRIGLIATO!?" aprii gli occhi ed entrando subito con passo veloce in
cucina, mi fermai appena all'uscio, confuso: Ryuuji ai fornelli con una
lunga treccia che cadeva dietro alle spalle, Hiroto che leggeva
tranquillamente una rivista calcistica, a proposito... c'era Ardena
sulla copertina?, Zio Suzuno come aiuto cuoco ancora troppo inesperto
« Cosa sta succedendo qui? » chiesi, continuando a
guardarli stranito, mentre il mio sguardo continuava a girare tra i
presenti « Buongiorno » mi salutò il
rosso, abbassando la rivista e sorridendomi come fa solitamente,
seguito dalla risatina di Ryuuji, la classica che fa quando sembro un
po' stupido, dovrei prendermela per questo? « Buongiorno
tesoro! Lo so, non sarai più abituato a questo tipo di
colazione, ma... » poggiò un bel piatto fumante di
salmone sul tavolo « Andiamo più tardi a lavoro,
quindi chi ha tempo, non aspetti tempo! Fare colazione in famiglia
mette sempre di buon umore » i miei occhi guizzavano su ogni
piatto presente: riso al vapore, zuppa di miso, paradiso! Una goccia
scivolò sul mento, potevo già sentire il sublime
sapore del salmone in bocca, ma a rovinare quella deliziosa fantasia fu
Zio Nagumo, che con occhi di chi aveva avvistato la sua preda, corse
verso di noi, bramando come me quello che c'era sul tavolo, dandomi
così una spallata tanto forte da farmi quasi cadere, ricordo
ancora bene il dolore « Ahia! HEY, DANNATO! » gli
urlai contro, tenendomi il braccio ancora dolorante, «
Haruya! » lo richiamarono con tono alterato Hiroto e Ryuuji
« La prossima volta cerca di non far trasparire i tuoi
movimenti animaleschi, non esisti solo tu, dovresti parlarne alla
bestia che è in te » Ryuuji, con una mano sulla
fronte sospirò, sapendo bene quello che sarebbe accaduto da
lì a pochi secondi, intanto Hiroto era vigile alle spalle
dello Zio Tulipano, pronto a fermalo dal uccidere lo Zio Ghiacciolo, io
invece... trattenevo a stento le risa, pronto poi per scoppiare e
riempire le guance piene delle risate che mi sarei fatto, questa volta
Zio Suzuno lo aveva combinato per le feste; ci fu un momento di
silenzio, seguita poi dall'esplosione del vulcano Haruya «
NON HO MOVIMENTI ANIMALESCHI! SONO ELEGANTE E AGILE COME AI TEMPI!
» « Ma se quando giocavi sembravi uno scimmione in
cerca delle sue banane » rispose Zio Suzuno con la freddezza
che lo contraddistingueva, mentre portava alla bocca, con una calma mai
vista per il cibo di Ryuuji, il riso al vapore « STA ZITTO!
» ed ecco scatenata la guerra, un vero e proprio commedia per
me « F-FERMO, HARUYA! » Hiroto lo tenne ben saldo,
mentre l'altro rosso di capelli si dimenava, maledicendo il freddo Zio,
stringendo i pugni pronto a strozzarlo, e Ryuuji... beh, la padella era
già pronta.
« Continua così Masaki! Ora fa attenzione, sto
arrivando »
Goccioline di sudore continuavano a solcare il mio viso rosso, mentre
il mio cuore mi tamburellava quasi alla gola, ma nulla di
ciò poteva distrarmi dal mio obbiettivo.
« Eccomi! »
Un gol e avrei perso anche questa, non potevo fargli portare a casa
un'altra vittoria, dovevo vincere, dovevo vincere! Non volevo
più perdere, volevo dimostrare che tutti i miei sacrifici
non erano vani.
Improvvisamente... sentì una strana energia fluire dentro di
me, che si propagava in ogni centimetro del mio corpo, spingendomi ad
accoglierla nel mio cuore, per scatenarla come meglio avrei dovuto.
« Hantāzu netto!* » urlai con tutto il fiato che
avevo, dando un nome a quell'energia, alla mia prima mossa, quella che,
secondo Hiroto, mi avrebbe portato alla vetta. Avevo deciso di darle
una forma, una grande rete stabile, di un viola acceso.
Quella fu la prima, che riuscì a parare di palla.
Quell'energia, sembrava esser sparita e la mia mossa speciale ritornata
al suo stato acerbo: una semplice parata. Ero fermo a guardare
vagamente il mio riflesso, offuscato dall'immagine di un piccolo me
intento a provarci e provarci senza risultati, mentre le mie dita erano
immobili sull'ultimo bottone dorato da infilare nel suo apposito spazio
della mia nuova e sgargiante divisa blu; svegliandomi da quella trance,
il riflesso dei miei occhi mi fece quasi tremare, da quando ero
diventato così timoroso?
« Non ora » mi dissi flebilmente, dandomi due
leggeri schiaffi su ambedue le guance, infondendomi coraggio e
cambiando il mio sguardo in uno determinato, che cacciava fuoco, ma un
fuoco fin troppo debole per crederci « Dannazione, Masaki!
» strinsi i pugni, guardando il mio riflesso, era il mio
sogno e dovevo combattere per averlo, il tutto per tutto! Nonostante
non fossi così convinto di me stesso.
« Masaki? Sei pronto? » mi richiamò
Hiroto da dietro la porta, su cui aveva picchiettato con le nocche poco
prima « Sì » dissì
poco convinto, prendendo poi velocemente la mia tracolla blu scuro e
aprendo la porta con uno scatto repentino, incontrai gli occhi color
turchese di Hiroto; ci guardammo per un attimo, per poi sorriderci,
quello sguardo era una promessa: avrei fatto il possibile, sarei
tornato come membro della Kaminarimon.
« Masaki aspetta! Ti ho preparato il pranzo »
Ryuuji arrivò con un bento più grande del mio
viso e un sorriso amorevole, tipico di lui cucinarmi il pranzo nei suoi
momenti liberi, non mi aveva mai lasciato senza « G-Grazie...
» dissi facendo un sorriso dubbioso, inarcando le
sopracciglia, questa volta era fin troppo pesante e tenendolo
pericolante tra il mio braccio e il petto, cercai di aprire la cerniera
della mia tracolla, "M-mi sta scivolando!?" i miei occhi si
spalancarono cercando di tenere la presa, sentivo che se fosse caduta,
sarebbe stata la fine del nostro pavimento e a sollevarmi dai miei
pensieri impauriti c'era Ryuuji, con il suo dolce sorriso «
Ti aiuto io ».
« Mi raccomando! Fa attenzione! » mi disse dalla
soglia della porta il verde, mentre seguivo Zio Nagumo verso la
macchina, roteando gli occhi alle sue solite raccomandazioni e
rispondendo in tono annoiato « Sì sì...
» non potei vederli, ma scommetto che della mia risposta, non
furono così contenti « KARIYA MASAKI! »
mi richiamò a gran voce Hiroto con poca convinzione, sono e
sarò sempre il suo punto debole « Vi voglio bene
» mi fermai di scatto, "C-Cosa ho detto!?" pensai
all'istante, mentre il mio viso si faceva pian piano sempre
più rosso, quasi stesse per andare a fuoco; fin da piccolino
non ero mai stato bravo con i miei sentimenti, segnato da quel
abbandono da parte della mia famiglia naturale e da tutte quelle
angherie subite, avevo innalzato un muro tra me e il mio cuore,
chiamarli "Papà" mi era impossibile, ma una cosa che forse
non aveva mai notato dopo quella sera, era quell'atmosfera, quei
sorrisi, quelle emozioni: aveva cambiato qualcosa in me, che ci fosse
una falla in quel muro apparentemente indistruttibile? Che il mio cuore
avesse iniziato a parlare? « Anche noi, tanto »
spalancai gli occhi, alzando il volto dapprima rosso e rivolgerlo verso
di loro: dei sorrisi dolci e inteneriti, forse quasi commossi,
risplendevano sui loro visi, cosa che mi fece illuminare gli occhi
« Ci vediamo dopo » dissi infine un po' burbero,
abbassando lo sguardo e dandogli le spalle, e fui libero di dare sfogo
ad un sorriso, che fu distrutto da un dannato tulipano ficcanaso:
« A me non lo dici!? Cattivo Masa-Chaaan! »
« E-e sta zitto, stupido! » gli inveì
contro, sbuffando subito dopo e entrando in macchina con le risate del
rosso fin troppo sguaiate, « Capriccioso come sempre?
» mi salutò "Simpaticamente" la Zia
Hitomiko, misi il broncio e incrociai le braccia «
Io non sono capri- » « Sì, una peste!
Non immagini in casa! » mi interruppe entrando in macchina
quel dannato tulipano, facendomi arrabbiare più del dovuto
« T-TU... » dissi alzando la voce, mentre stringevo
i pugni tremanti dalla rabbia, tutto sotto allo sguardo sorpreso della
Zia Hitomiko.
« Eccoci arrivati! » un groppo in gola mi si
formò appena vidi la grande Kaminarimon Chūgakkō estendersi
ai miei occhi « In bocca al lupo! Mi raccomando, fa il bravo
» disse, guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore,
anche lei con le raccomandazioni? Ero così terribile?
« Sì, grazie... » le risposi, prendendo
la mia tracolla e aprendo la portiera « Ci vediamo dopo!
» detto ciò con un sorriso la macchina
sfrecciò per le strade di Inazuma-Cho. lasciandomi in balia
di un tulipano ansioso « Ciao... » ricambiai
flebilmente, nonostante fosse già ormai lontana. Feci un
respiro profondo e mi dissi: « Andiamo! » chiudendo
i pugni e donando uno sguardo di sfida all'imponente scuola.
« MASAKIIIII! » una voce fastidiosa mi
destò dai miei pensieri, facendomi voltare verso di essa:
era Tenma, che mi salutava energicamente con la mano « CIAO!
» come non poteva mancare Shinsuke, o il brutto muso, o
Shindou e- "Ma ci sono proprio tutti ad infastidirmi!?" Kirino Ranmaru,
il solo vedere quel vomitevole colore dei suoi occhi mi faceva rabbia:
un celeste chiaro, ma anche carico, vispo e... "Basta guardarlo!" mi
ritrovai ad arrossire per i miei stessi pensieri, mentre il suo sguardo
strafottente si scontrava col mio, "I suoi occhi sembrano quelli di
Barbie, già!" ecco quello che pensai, tentando di calmare il
mio cuore che non faceva altro che battere all'impazzata, sicuramente
per le selezioni, eh! Quella sfida di sguardi si concluse presto con la
mia vittoria! Lui abbassò lo sguardo dopo poco, "Ah! Te l'ho
fatta anche questa volta difensore dei miei sti-" aspettate...
perché stava arrossendo!? I miei occhi ambra non facevano
altro che scrutarlo « Ci vediamo » mi disse
sbrigativo in un sussurro lo zio, capendo la situazione, e con un
saluto e un sorriso al gruppetto si quasi volatilizzò,
lasciandomi in balia di quelle belve, specialmente una «
Ehhh!? Conosci Haruya-san!? » mi quasi urlò Tenma,
avvicinandosi a me con gli altri « Gli hai chiesto un
passaggio!? » seguito a ruota da Shinsuke « Anche
ieri siete venuti insieme...mhh... abitate vicini? » chiese
Shindou, poggiando il mento tra l'indice e pollice, e mentre pensava io
ero un fascio di nervi, tanto che mi si drizzarono tutti i
capelli in testa, quel maledetto mi aveva lasciato da solo,
così da evitarsi il terzo grado! « Io...
» una perla di sudore solcò la mia fronte e
cercando una scusa plausibile da dire, una cascata rosa si
posizionò davanti a me « Ragazzi, andiamo! Oggi
Masaki è molto nervoso, sappiamo tutti che giorno
è oggi. Dopo i provini risponderà alle nostre
domande, magari davanti ad un bel piatto di Ramen...
» detto ciò si girò verso di
me con sguardo furbo e tentatore, donandomi esclusivamente un
sorrisetto beffardo che avrei voluto staccare a morsi, "Che ha
intenzione di fare?!" Non mi fidavo per niente di quella bomboniera
umana "C'è sicuramente qualcosa sotto!", anche se... non
posso negare che quell'invito da parte sua mi piacque... ma no, no e
no! Non mi sarei fatto prendere in giro! « Beh, è
una fantastica idea! » disse dopo qualche secondo di silenzio
Shindou, passando lo sguardo dagli altri a me e posando una mano sulla
spalla di Kirino « Sarà anche un modo per
festeggiare il tuo arrivo in squadra, Masaki-kun! »
« Esatto! e... » prendendosi qualche secondo, prima
di ricominciare, Tenma mi guardò con un sorriso
incoraggiante sulle labbra e mise poi le mani sulle mie spalle,
contatto che io odiai con tutto me stesso, vi prego fatelo allontanare!
« Puoi farcela Masaki! Noi crediamo in te e saremo compagni
di squadra! Buona fortuna » e con una risatina finale,
Matsukaze riuscì a sbalordirmi, lasciandomi lì
impietrito e in preda alla luce di ottimismo sgargiante che emanava da
tutti i pori, e gli altri... beh anche loro mi sorrisero, sembrava
volessero infondermi coraggio, la cosa per un attimo... mi rese felice!
Avevo chiuso in un angolo del mio cuore da molto tempo il pensiero che
qualcuno potesse davvero essere buono, che potesse... non
so... "Ahhh lascia perdere! Perché farti problemi
simili!? Masaki ritorna in te, diamine! Non essere stupido!" scossi
lievemente la testa, cercando di scacciare quei pensieri smielati e
incorniciati da cuoricini e da "BFF" ovunque « Non ci penso
nemm- » si, stavo per declinare, non volevo farmi illudere da
parole simili, come se fosse facile illudere qualcuno come me!
« Non ammettiamo repliche! E poi offriamo noi stasera, vero?
» disse il rosa, girandosi verso gli altri, che annuirono,
anche se qualcuno però, sembrava un po' restio: Shinsuke,
era palese che stesse contando i soldi che aveva in tasca «
R-Ragazzi, ho dimenticato il portafoglio a casa » disse,
facendo una risatina falsa quanto la sua espressione da deluso,
grattandosi la nuca "Dannato nano!" strinsi un pugno tremante verso di
lui « N-Nishizono... » lo chiamai minaccioso a
denti stretti, alla faccia dell'amico dolce e fedele, Tenma aveva
davvero bisogno di aiuto! Quel nano non era così dolce e
tenerello quale sembrava, mon volevo di certo obbligarlo a pagarmi la
cena eh, ma spiattellarmi la verità in faccia a quel modo!
Che ci aveva preso tutti per scemi!? « O-Okay... »
parlò Kirino, facendo una risatina imbarazzata e mettendosi
in mezzo a me e quel nano da giardino, per poi girarsi verso la mia
direzione e posare quei due occhioni su di me, il mio cuore
tremò « Allora, vieni? » sorrise,
mantenendo lo sguardo su di me, e con lui anche gli altri fecero lo
stesso, speranzosi; deglutii, sentendo un leggero calore pervadermi le
guance, "E' troppo vicino!" avrei potuto toccarlo ad un minimo sfioro
« Okay okay! » mi allontanai alzando le mani in
segno di resa, notando che il viso del rosa si colorava sempre
più di rosso « Ci sarò! Ma solo
perché mi offrite la cena! Chiaro? » dichiarai,
non l'avessi mai fatto... esultarono, soprattutto Matsukaze, che
urlando a squarciagola si innalzò in un salto a braccia
aperte, che poco dopo mi sovrastò, stringendomi in quella
possente e soffocante morsa « L-Lasciami! Non respiro idiota!
» Nishizono rise a crepapelle, per poi unirsi agli urli di
Tenma, mentre Kirino e Shindou ridevano e si, anche al brutto muso
scappò un sorriso.
La mattina continuò tranquillamente: Le lezioni
erano sempre così noiose, ma fortunatamente meno faticose
dei giorni precedenti, non ero ma stato una cima a scuola, ma riuscivo
sempre a mantenere degli ottimi voti in tutte le materie; Una di quelle
che preferisco di più è "Musica ed Arte", i
professori alla Kaminarimon erano davvero bravi, anche se un po'
squinternati a detta mia, e Shindou non era da meno: avevo scoperto da
poco fosse un virtuoso e che il suo strumento preferito in assoluto
fosse il pianoforte, l'aveva definito elegante o armonioso, una roba
del genere, e quasi mi fece intendere che se non fosse nata la sua
passione per il calcio, si sarebbe iscritto al club di musica. Il
brutto muso invece, a dispetto di quello che sembrava, le lingue
straniere erano le sue preferite "Quanto lo invidio!" al pensiero misi
un leggero broncio, un po' invidioso, dato che le lingue erano tra le
materia in cui peccavo di più; a Shinsuke sembravano invece
piacergli la storia e la scienza, sarà per la sua fissazione
per i dinosauri? Il rosa adorava la letteratura, tanto, come se fosse
la miglior favola che avesse mai letto, era sempre molto concentrato
sulle lezioni, ammetto forse di averlo guardato solo un paio di volte,
solo per... curiosità!; E per finire: Tenma, che tanto mi
aveva martoriato con la sua ossessione e ripeto ossessione per il
calcio, non ci voleva un genio per capire quanto adorasse educazione
fisica, non che io non ne fossi felice di quelle lezioni, ma lui era
fin troppo scocciante. Quest'ultimo pensiero, riaffiorò in
me quello che stava per arrivate da lì a poco: le selezioni
per entrare nel club di calcio della Kaminarimon. Era importante per
me, i migliori giocatori dell'intero Giappone erano usciti da quella
scuola e, non c'era cosa migliore per chi volesse diventare qualcuno
nel mondo calcistico, e io volevo essere quel qualcuno. "Cosa posso
offrire alla Kaminarimon che non ha?" avrei potuto rispondere a quella
domanda con: la mia velocità, i miei spiccati riflessi,
ma... era davvero solo quello che potevo offrirle? Capii di voler
essere un difensore nel momento in cui riuscì a trovare una
mossa speciale in grado di contrastare un tiro da gol del mio tutore,
che mi aveva fatto sentire a mio agio nel posto in cui ero, soddisfatto
e fiero di me, penso che i grandi calciatori così capivano
il loro ruolo, quando ciò che facevano era ciò
che li rendeva felici. Quindi, cosa potevo offrirle se non una delle
mie mosse migliori? La ricordo perfettamente, ogni parte e movimento
del corpo erano ben impressi nei miei ricordi. Ma come in ogni storia
bella che si rispetti, arriva anche la parte brutta che ti rompe: I
miei vecchi bastard- compagni di scuola erano troppo stupidi ed
invidiosi per capire davvero chi fossi, le loro offese e
discriminazioni nei miei confronti e il loro approfittarsi del mio
"avere genitori famosi" aveva lasciato una grande cicatrice, mi ero
sentito così solo, quella solitudine aveva divorato pian
piano quell'acerba mossa speciale, ingoiata insieme a quella che era la
mia fiducia nei confronti delle persone. I pomeriggi passati a provarci
invano con rabbia e frustrazione si accalcavano nella mia testa, tutte
quelle brutte sensazioni di tristezza e apatia mi facevano stringere il
cuore, questo era uno dei motivi per cui non avrei voluto trasferirmi,
riprovare tutto quel dolore non era nei miei piani di vita,
però le cose erano cambiate, Hiroto e Ryuuji avevano
assecondato i miei sogni e mi avevano iscritto alla Kaminarimon
Chūgakkō, nessuno sapeva della mia famiglia, dovevo solo dimostrare chi
era il vero Masaki Kariya, dovevo solo ritornare a stare bene nel mio
ruolo. Tutto qui, giusto? "Come posso ritornare a star bene nel mio
ruolo?" quel briciolo di speranza che avevo venne di nuovo risucchiato
dal mio pessimismo perenne di quella giornata "Dannazione! Da quando
sono così pessimista!?" avevo sempre creduto nelle mie
capacità eppure... "Sembra essere tutto sparito..." pensai,
voltandomi a guardare l'elité della Kaminarimon, mentre un
senso di ansia iniziava a impadronirsi di me.
Pulire la classe non era mai stato così lento e straziante,
per due motivi: il primo, ovviamente, era il provino per il club di
calcio, insomma mancava davvero poco e il mio stomaco non faceva altro
che contorcersi bellamente, mentre cercavo di nascondere il mio dolore
agli altri pulendo la lavagna, dovevo dimostrarmi tosto! Il secondo
invece... « Pronto per il provino? Manca poco »
sussultai e riconoscendo quella voce la mia espressione neutra si
trasformò in un'espressione rabbia e odio messi assieme.
Sentivo il suo respiro e i suoi ciuffi solleticarmi il collo e il viso,
facendomi lievemente arrossire, ma questa volta non mi feci prendere
alla sprovvista, strinsi i pugni e mi girai di scatto, per poi
puntargli il dito e guardarlo dritto negli occhi blu confusi
« Tu! Dannato stronzo! Come osi chiedermelo!? Dopo tutto
quello che hai fatto, mi hai preso in giro bastardo! "E di stuzzicarti
come meglio preferisco" pensi che sia scemo!? » continuai a
sbraitare, avvicinandomi sempre di più al suo corpo
sbattendo i piedi sul pavimento con forza, lui invece si allontanava
con velocità, continuando a guardarmi imbarazzato e con una
punta di mortificazione nello sguardo, mentre gli occhi dei presenti
erano fissi su di noi « E poi? Perché organizzare
questa stupida uscita per festeggiare la mia entrata al club, eh!? Qual
è il tuo piano Barbie!?» ci fermammo, vedendo
Kirino toccare con la schiena il muro, ormai la rabbia aveva preso
possesso di me, mi ero stancato di quella situazione, non mi sarei
fatto prendere in giro ancora e ancora; avevo già la testa
piena di sentimenti confusi ogni volta che ci incrociavamo, figurarsi
le prese in giro! « Io non ho nessun piano » mi
interruppe, alzando le mani e guardandomi un po' infastidito
« Mi... » il suo sguardo si volse verso quello
degli altri ancora fissi su di noi « Ti ho preso in giro e
non avrei dovuto, non... » si bloccò, spostando lo
sguardo verso il basso, amareggiato e, soprattutto, imbarazzato, quante
volte ho detto di quanto Kirino fosse imbarazzato? « Non ho
saputo rapportarmi con te, Masaki e mi dispiace, è che...
» fu in un attimo e il viso del mio acerrimo nemico divenne
rosso come un pomodoro, mentre i suoi occhi si spalancarono; quella
volta erano di un blu intenso, avete presente il fondo del mare? Sisi,
lo so, in quante storie per adolescenti è stata detta la
stessa cosa? Tante, ma credetemi se vi dico... che avrei voluto
baciarlo. Improvvisamente i suoi occhi timidi e tremanti si fecero
decisi, le sue sopracciglia si accigliarono, era come se una ventata di
coraggio l'avesse investito in pieno; io ero lì, bloccato,
come se le mie orecchie e il cuore avessero bisogno di ascoltarlo,
impedendomi di fare alcun movimento « Masaki io...so che
magari può sembrarti strano, ma penso... di avere una-!
» tremai appena, furono i miei occhi a spalancarsi a questo
giro, ma il forte rumore della porta di classe fece sussultare tutti i
presenti e con lo sguardo puntato su di lui, Tenma, affannato e sudato,
con un rossore fin troppo accentuato urlò « SONO
INIZIATE LE SELEZIONI! » e rimasto come uno stoccafisso
pensai: "MA SUL SERIO!?".
"E' da quando ho messo piede in questa dannata città che non
faccio altro che essere in ritardo, è una maledizione!" il
mio sguardò si rabbui "Chissà cosa voleva
dirmi...e se-" trasalii ad un battito secco di mani, che mi
portò a puntare lo sguardo su di lui, Endou Mamoru
« Ci sono domande ragazzi? » ovviamente no,
nonostante tutto ero stato attento; Le prove erano state suddivise in:
Partita amichevole, partita amichevole con scambio di ruoli, testando
così le nostre capacità al di fuori della zona
comfort e, come l'aveva definita Mamoru, "Il vostro cuore!", un uomo un
po' troppo di cuore, eh? Bleah, sdolcinato! Consisteva nel far vedere
alla giuria la nostra mossa speciale, quella che poteva garantire alla
squadra almeno una vittoria, potete immaginare la mia preoccupazione;
ero cosciente fin dall'inizio che quella terza prova sarebbe arrivata
prima o poi e ora, non dovevo fare altro che impegnarmi e...sperare,
avrei fatto l'impossibile per entrare in squadra e realizzare il mio
sogno, il mio futuro, però nonostante la mia mente cercasse
di mandarmi messaggi positivi, il mio cuore non ne poteva
più, in realtà avrei preferito scappare in
Messico che fare quelle selezioni, anche se mi sentivo un codardo solo
a pensarlo, non che ce ne fosse stata la vera possibilità.
Il mio cuore era come una batteria, suonata dallo più
sfrenato batterista che ci sia, i miei polmoni non facevano altro che
sopperire quei battiti frenetici e la mia mente era un groviglio di
fili dai mille colori, ognuno di questi rappresentava i miei mille
pensieri. Mentre tutte le povere anime come me effettuavamo il
riscaldamento, il mio sguardo vagava tra la folla: Lo sguardo dello Zio
fu il primo che vidi, mi stava guardando e notando, sicuramente, la mia
preoccupazione, mi regalò un sorriso e un sguardo duro, ma
rassicurante, che io ricambia con un cenno della testa; al suo fianco
c'era il vice-preside, Fuyukai Suguru, sembrava annoiato e con una
punta di risentimento nello sguardo, che ce l'avesse ancora per la
questione "Kageyama"? Ancora tutt'ora non si sa nulla, Tenma disse che
una delle migliori amiche di sua zia, nonché figlia del
preside, lo cacciò per tradimento e per aver messo in
pericolo la sua squadra, "Ed è ancora qui? Che strano..."
pensai « Oh! » come uno scemo appena caduto dalle
nuvole, mi scontrai con il ragazzo che, poco prima, era davanti a me;
perché devo sempre fare figure di merda nei momenti meno
opportuni!? « Scusa... » erano tutti fermi, uno
affianco all'altro, ritti a guardare un punto in comune davanti i loro
occhi « Tranquillo! Anche a me succede spesso di essere
distratto! » disse, facendo un lieve sorriso e una debole
risata, quasi sembrasse felice di aver trovato qualcuno come lui
« E' bello non essere il solo! » appunto.
Arrossì lievemente alle sue parole, guardandolo con sdegno
« I-Io non ero distratto! P-Pensavo solo a come...
» ma, dato che la mia concentrazione era stata dedicata
totalmente a cercare una posizione da spaccone, non avevo dedicato
parte di essa a qualche giustificazione "Figa" da dire « Sii?
» chiese il ragazzo dai capelli lilla, portandosi un dito sul
labbro inferiore e guardandomi con una curiosità innocente
quanto disarmante, borbottai senza avere effettivamente una risposta,
tuttavia fui graziato da Kami: la voce fin troppo alta di Endou
richiamò i nostri sguardi « Bene ragazzi! Ora ci
divideremo in squadre, quindi venite qui e decidiamo insieme, forza!
» era così entusiasta ed aveva un perenne sorriso
che quasi mi inquietava, anche se nel vedere Kazemaru, anche lui
presente alle selezioni, quel sorriso enorme sembrava la cosa
più bella del mondo. Kazemaru era lì come
giudice, parlava spesso con una delle mie insegnanti: Haruna Otonashi,
bella e intelligente, tanto che era consulente tattico per il club di
calcio, sicuramente era un aiuto prezioso « Masaki-kun?
» mi chiamò l'allenatore « Difensore
» risposi con un gesto quasi involontario della testa, ora la
mia attenzione doveva focalizzarsi su di me e solo su di me,
però durante le spiegazioni del mio - si spera - quasi
allenatore, i miei occhi non poterono non cadere su il diavolo: Akane
Yamana, che portava Kirino lontano dal gruppo; i miei occhi si
spalancarono leggermente e le mie sopracciglia si corrucciavano, non mi
accorsi di aver girato totalmente la testa verso i due,
finché il manone di Endou non mi si posizionò
davanti agli occhi « Masaki-kun, ti voglio concentrato!
» « Sì, mi scusi allenatore »
mi morsi lievemente il labbro inferiore e la mia testa
iniziò a vagare, facendo il possibile per mantenere una
stabilità, non potevo giocarmi il futuro! Anche se...
Sentivo gli schiamazzi del gruppo dell'infermeria fin dal mio posto,
soprattutto quelle di Tenma e Shinsuke, erano felici e quando videro il
mio sguardo posarsi su di loro, mi fecero una grande sorriso e mi
dedicarono un pollicione, urlando il mio nome. Ciò mi fece
sorridere, erano così buff- "NONONONO" pensai, cercando di
contenermi e smisi subito di farlo, guardandoli con uno sguardo omicida
degno di un killer pluridecorato, ma con un accenno di rossore sulle
guance; Il suono di un fischietto rieccheggiò nelle
orecchie, la partita era cominciata ed io, stavo per avere un infarto.
LEGGETE PER FAVORE!
Eh beh, ci avreste mai creduto? Io no
Scherzo suvvia, sapete la mia promessa: Finirla! Non posso di certo
abbandonare il nostro piccolo combina guai.
Tornando a noi, si molte cose sono cambiate nel mio modo di scrivere,
sì ci sono fin troppe incongruenze, alcuni nomi sono
cambiati, lo so lo so e lo so.
Vi spiego in breve, questa storia è stata la prima a cui io
mi sia mai dedicata fermamente e sono passati 7 anni (piango ;;), le
incongruenze sono dovute alla me piccola del passato, che scriveva fin
troppo di getto per i miei gusti, i nomi son cambiati: *Rete da caccia,
diventata Hantazu Netto, cioè il suo equivalente giapponese,
giusto che sia così.
Per il resto... beh grazie per coloro che apriranno questo capitolo,
per coloro che ancora seguono la mia storia, per coloro che
commenteranno. EFP rimarrà per sempre il mio sito preferito
per fan fiction.
Grazie per tutto, ci si vede al prossimo capitolo minna!
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