Sweet Little Sin

di bacinaru
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sweet Little Sin ***
Capitolo 2: *** A white (funny) lie ***



Capitolo 1
*** Sweet Little Sin ***


Titolo: Sweet Little Sin
Fandom:
Lucifer
Personaggi:
Lucifer, Trixie
Words:
396
Genere:
Fluff
Rating:
Verde

Note: Scritta per il drabble event dell'8 Luglio 2016, con il prompt: 'Lucifer&Trixie, "What about your mum?"'




SWEET LITTLE SIN



Era davvero difficile incastrare il Diavolo in una tale spiacevole situazione.
Chloe Decker  era una donna non umana, questo è certo.
Infatti, aveva lo strano potere di imporsi su di lui e rovinargli ogni tipo di divertimento, come il fatto che adesso lei era sulla scena di un crimine piuttosto bizzarro – e quindi affascinante – mentre lui era bloccato a casa del mostro, assieme alla fastidiosa progenie che infestava quel luogo.
«Sembri arrabbiato»
Erano entrambi seduti al tavolo della cucina, così che la bambina potesse dilettarsi con carta e matite, mentre lui era intento a escogitare la propria fuga.
Trixie posò il pastello rosso e, con le braccia poggiate sul tavolo, si mise in attesa della sua reazione.
Lucifer schioccò le labbra infastidito.
«Non sono arrabbiato, ma semplicemente contrito»
La bambina corrucciò la fronte al termine complesso, ma lui non ci fece caso.
«Tua madre si sta divertendo senza di me, capisci? È inaccettabile»
Sbuffò nell'evidente fastidio.
Trixie abbassò gli occhi in gesto riflessivo, non proprio sicura di aver capito tutto.
«Non ti stai divertendo? Vuoi disegnare anche tu?»
La guardò esterrefatto.
«Io? Non credo che quel tuo piccolo cervellino si sia del tutto sviluppato, mia cara bambina.»
Trixie si mise a ridere, a quanto pare il suo fastidio era una profonda fonte di gioia per lei.
I bambini. Piccole creature malefiche.
«Avrei davvero bisogno di un drink, in questo momento. Sai dove tua madre tiene la roba buona?»
Lei lo guardò con un grande punto interrogativo sulla faccia, facendolo sospirare sconfitto.
«Non importa.»
«Non so di cosa tu stia parlando, però la torta al cioccolato è molto buona!»
«La torta? Quella che tua madre ha detto che non devi mangiare?»
Trixie si piegò in avanti verso di lui, la voce bassa in tono cospiratorio.
«E' nel frigo, in alto»
Inarcò un sopracciglio e il suo sorriso di fabbrica tornò inevitabilmente a far capolino sulle sue labbra.
«Tu guarda, sei davvero un piccolo demonio. Che dire di tua madre? Se lo viene a sapere, finirà per arrabbiarsi!»
Lei alzò le spalle, noncurante.
«Come lei ha fatto arrabbiare te?»
Non aveva poi tutti i torti. Il suo sorriso assunse sfumature diaboliche.
«Mi piace come pensi. E torta sia, allora!»
Trixie sobbalzò sulla sedia con un gridolino di vittoria.
Era davvero un piccolo mostro.

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Capitolo 2
*** A white (funny) lie ***


Titolo: A white (funny) lie
Fandom: Lucifer
Personaggi: Lucifer, Trixie, Chloe
Words: 422
Genere: Fluff, Commedia
Rating: Verde
Note: Scritta per il drabble event dell'8 Luglio 2016, con il prompt: 'Lucifer, Lucifer&Trixie (accenni Lucifer/Chloe). Non era stata una buona idea invitare Lucifer a fare dolcetto o scherzetto con loro. (Alias, costumi da angelo e da demoni, decidi tu chi indossa quale. Ma voglio Trixie che complotta con Lucifer per costringere la madre a indossare il costume che ha deciso Lucifer.)'






A white (funny) lie




Trixie e Lucifer si erano chiusi nella stanza della più piccola da più di dieci minuti, ormai. In piedi uno di fianco all'altro, fissavano con occhio critico il tessuto scuro drappeggiato sul letto.
«Alla mamma non piacerà.»
Affermò Trixie come un dato di fatto.
Lucifer piegò le braccia contro il petto e la testa di lato in contemplazione.
«Dici? E' uno dei migliori vestiti di Halloween che siano mai stati creati, mio piccolo esserino umano.»
Lei puntò il costume con un dito.
«Alla mamma non piacciono le gonne. Soprattutto quando sono così corte.»
«Va bene, dimmi tu? Come glielo mettiamo addosso?»
«Hmm»
Calò il silenzio: nessuno dei due aveva una strategia vincente.
«Sai...»
Trixie aveva messo uno dei suoi sorrisi migliori, di quelli larghi che le mettevano in mostra i canini mancanti e avevano il gusto puro della furbizia puerile. Erano i sorrisi che Lucifer temeva di più.
«... se dico alla mamma che il vestito l'ho scelto io, lei lo metterà di sicuro, ma...»
Gli sembrava di aver ormai perso il controllo della situazione.
La piccola peste tendeva a fargli questo effetto.
«... mi devi promettere che indosserai il mio regalo, va bene?»
Se il Diavolo avesse potuto procreare, avrebbe avuto tante piccole Trixie. Poco ma sicuro.
«E va bene, piccolo demonio. Affare fatto!»



* * *



«Questo coso, non oso nemmeno chiamarlo vestito, è osceno»
Camminavano per le strade del quartiere.
Trixie correva solo un po' più avanti a loro, un cestino pieno di dolci e caramelle e le finte ali paffute che le sobbalzavano sulla schiena.
Un angeletto che, a parere di Lucifer, poco si adattava alla bambina.
Avrebbe dovuto prendergli qualcos'altro: un altro vestito da demone o forse quello di una strega.
«Oh, andiamo, Detective. Io ti trovo adorabile. Credo che tu sia proprio il demone più bello che abbia mai visto e credemi, detto da me, è qualcosa.»
Chloe lo trafisse con uno sguardo, al quale non potè che rispondere con il suo sorriso migliore.
«Certo, perchè ho come la sensazione che non sia stata mia figlia a sceglierlo?»
«Sciochezze! Beatrice ha un gusto eccellente!»
Chloe sbuffò una risata incredula.
«Hai ragione. Infatti, devo dire che quelle due corna ti stanno una meraviglia!»
Si sentì tradito nell'orgoglio.
«Non puoi essere seria, sono orribili! Quante volte te lo devo ripetere: il Diavolo non ha le corna! Non sono una capra, dannazione!»
Il commento fu abbastanza da farle ridere via il resto dei suoi brutti pensieri.
Alla fine, era valsa la pena accettare le bugie bianche di sua figlia.



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