Creature della Notte

di __aris__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** We’ll Meet Again (Dracula, Vanessa) ***
Capitolo 2: *** Sua (Dracula, Vanessa) ***
Capitolo 3: *** L’Amante Oscuro (Dracula, Vanessa) ***
Capitolo 4: *** Gentilezza (Calibano) ***



Capitolo 1
*** We’ll Meet Again (Dracula, Vanessa) ***


 
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Dracula x Vanessa| ciò che è accaduto a Dracula dopo la morte di Vanessa, perché lui l'amava davvero. L'amava anche più di Ethan

We’ll meet again, 144 parole
 

È questo quello che i mortali chiamano amore?
Privare qualcuno di parte di sé?
Io non lo avrei mai permesso. Ti ho amato da quando il Mondo è stato creato. Ti ho amato come donna e, adesso lo so, ti avrei amata anche se non fossi stata la Madre del Male.
Era troppo o troppo poco?
Per chi hai scelto di morire Vanessa? Per il Lupo? Per un umanità che non merita il tuo sacrificio o per un Padre che, infondo, non ti perdonerà mai di essere una creatura di tenebra?
Hai capito che accettare la Luce vuol dire negare te stessa? Io lo so da più tempo di quanto chiunque possa immaginare, per questo non ti avrei lasciata morire.
Adesso dovrò tornare nell’ombra, celarmi dietro innumerevoli menzogne fino a quando non ci incontreremo ancora. L’eternità è troppo lunga perché tu appartenga al Lupo. 

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Capitolo 2
*** Sua (Dracula, Vanessa) ***


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Dracula/Vanessa " finalmente sua"

Sua, 201 parole
 

Era sua, alla fine Vanessa aveva scelto lui. Aveva scelto di accogliere le tenebre nel suo cuore e si era donata a lui completamente.
L’aveva attesa da prima che gli uomini camminassero sulla terra, l’aveva bramata con un desiderio talmente intenso da rasentare la follia: la Madre del Male, colei che avrebbe permesso alle Creature della Notte sorgere liberandosi dalle catene che Dio aveva imposto loro. Per un tempo incalcolabile aveva desiderato asservirla; aveva tramato nell’ombra complotti terribili di cui Mina era stata solo una parte infinitesimale per riuscire nel suo intento. Per avere Vanessa ed essere il suo signore.
Ma appena la vide vicino agli scorpioni capì che non sarebbe andata così. Vide una creatura della notte, un’emarginata come lui. Come avrebbe potuto non amarla? Come avrebbe potuto non desiderare di fare tutto pur di renderla felice?
Adesso dormiva tra le sue braccia, dopo avergli donato tutta sé stessa. Vanessa dormiva in pace e serena. Dracula respirò il suo profumo sul collo nudo: finalmente Vanessa era al suo fianco, la degna regina del Signore delle Tenebre; ma non era lui a dominare lei, era Dracula che desiderava amarla e servirla fino a quando anche il tempo avrebbe perso ogni significato.

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Capitolo 3
*** L’Amante Oscuro (Dracula, Vanessa) ***


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Dracula/Vanessa "Il loro amore sarebbe stato il più grande flagello mai abbattutosi sull'umanità"

 
L’amante oscuro, 197 parole

 

Il loro amore sarebbe stato il più grande flagello che l’umanità avrebbe mai conosciuto, solo per questo avrebbe dovuto trovare la forza di resistere. Tutte le macchinazioni di Dracula, tutta la sofferenza che aveva portato nella sua vita avevano come unico scopo dominarla e distruggere l’Uomo.
Lui era il diavolo dei tarocchi: un amante oscuro, tanto terribile quanto irresistibile. Vanessa sapeva che l’unica cosa che doveva fare era premere il grilletto. Uno sparo e sarebbe finito tutto. Tutte le bugie, la sofferenza, tutte le inutili morti passate e future.  Ma il diavolo è un abile seduttore ed i suoi propositi diventavano sempre più fragili sotto le parole del vampiro.
Nemmeno il ricordo della sofferenza che lui le aveva causato, delle morti che il loro amore avrebbero generato le dava la forza di tenere alta la pistola.
Lui era Dracula, il Signore delle Creature della Notte, cacciato dal Paradiso, portatore del Male sulla terra. Il loro amore avrebbe distrutto tutto. Ma, come per il diavolo dei tarocchi, una parte di lei non riusciva a scacciarlo. E allora tutto ciò che Vanessa poteva fare era accettare lui e la loro oscurità.
Che il mondo vivesse nell’oscurità di quel bacio.

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Capitolo 4
*** Gentilezza (Calibano) ***


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La creatura era stata toccata solo una volta benevolmente, ed era stava Vanessa. Gli aveva toccato il viso e lui aveva sentito quel tocco fino in fondo all'anima.

 
Gentilezza, 197 parole

                                                                       
Era rimasto l’unico che si prendeva cura di quella semplice tomba. Il Creatore e gli altri che avevano seguito il feretro erano morti da molto tempo, così alla sventurata Vanessa Ives era rimasto solo Calibano.
Veniva tutte le notti, quando nessuno poteva vederlo, e si prendeva cura di quel fazzoletto di terra nel modo migliore che gli era possibile. Avrebbe voluto fare di più per lei, dimostrarle la stessa gentilezza che gli aveva dimostrato lei, invece era morta a causa della stessa pestilenza che si era preso suo figlio.
Era un fiore troppo raro per questo mondo.
Se da qualche parte fosse esistito un Paradiso sperava ardentemente che si trovasse lì.
Chi se non l’unica donna che lo non aveva mai visto il mostro che era meritava di stare assieme agli angeli?
Caliban portò la mano sulla guancia, come secoli prima fece Vanessa. Ricordava quella carezza come se l’avesse sentita in quel momento: nessun ribrezzo, nessuna vuota compassione, nessun inganno si celavano in quel tocco gentile. Solo una sincera amicizia che non trovò più.
Aveva sentito quella carezza fin nell’anima e la sentiva ancora quando era davanti a quella semplice tomba. Per questo tornava lì ogni notte.

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