Ci sono io

di Matthw883
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una giornata come tante ***
Capitolo 2: *** La richiesta di una madre ***
Capitolo 3: *** Non mi piace per niente ***
Capitolo 4: *** All'insegna dello sport ***
Capitolo 5: *** Gli amici di Chloe ***
Capitolo 6: *** La sala giochi ***
Capitolo 7: *** Un'insolita alleanza ***
Capitolo 8: *** Pomeriggio di studio ***
Capitolo 9: *** Piangendo in discoteca ***
Capitolo 10: *** Il segreto di Max ***
Capitolo 11: *** Litigi e compleanno ***
Capitolo 12: *** Rimorso ***
Capitolo 13: *** Senza memoria ***
Capitolo 14: *** La resa dei conti ***
Capitolo 15: *** Una triste storia ***
Capitolo 16: *** Una scelta dolorosa ***
Capitolo 17: *** Il padre di Warren ***
Capitolo 18: *** Nuova vita a Seattle ***
Capitolo 19: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Una giornata come tante ***


  1    UNA GIORNATA COME TANTE
 
 
 
Suona la maledetta sveglia, un altro giorno sta per cominciare, sbadiglio, non avrei dovuto fare così tardi ieri sera, ma il livello "Il Teatro dell'Opera" di Tomb Raider II era difficilissimo e volevo finirlo a tutti i costi, accidenti al boss di fine livello, mi stropiccio gli occhi, meglio che mi muova altrimenti arrivo tardi alla lezione del professor Turban, è molto severo con i ritardatari, mi annuso un ascella, si decisamente puzzo, ho assoluto bisogno di farmi una doccia, prendo il mio asciugamano, l'accappatoio, lo shampoo e il bagnoschiuma, esco e mi dirigo verso i bagni, spero che le docce funzionino tutte, l'impianto idraulico di questa scuola fa schifo quanto l'alito di Logan, nel bagno non c'è nessuno, meglio così, almeno non dovrò subire gli scherzi idioti di quei pompati giocatori di football, per la verità da quando Nathan è stato mandato nella casa di cura dopo quella storia di Jefferson la situazione è migliorata ma gli altri continuano a farmi sempre degli scherzi idioti, tipici da bambini di 10 anni. Bah, meglio non perdere tempo altrimenti questo posto si riempirà di gente. Entro nella doccia e comincio a lavarmi, a un certo punto però sento degli i passi e gli schiamazzi degli altri ragazzi e loro tirano via la tenda mentre mi sto facendo la doccia:
-Ehi Logan, guarda un pò chi si sta facendo il bagnetto qui dentro.-
-Ahahaha, c'è il nostro Warnerd Grahamshit, ahahah ma guardatelo, sta facendo la doccia con le mutande addosso ahahahah-
-E con questo ? Il fatto che faccio la doccia con le mutande non sono affari tuoi Logan.-
-Ahaha già, ma ci sono solo due categorie di persone che fanno il bagno con le mutande, i bambini e quelli che hanno il cazzo piccolo, tu non sembri un bambino anche se non ne sono ancora del tutto convinto ahahah, quindi sicuramente hai il cazzo piccolo ahahah.-
-E finitela, invece di rompermi le scatole dovreste studiare, in particolar modo tu Logan, hai una pagella così orribile che nemmeno tuo padre riuscirebbe a farti promuovere quest'anno.-
-Ohohoh, qualcuno qui sta alzando la cresta, avete sentito ragazzi, quello che il nome ricamato dalla sua nonnina nell'accappatoio si è permesso di dire ciò ahahah, comunque continua pure la tua doccia.-
La cosa mi insospettisce, di solito questi non mi lasciano andare così, di solito vogliono umiliarmi, soprattutto dopo la frase che gli ho detto, mi metto lo shampoo sui capelli e comincio a sciacquarmi la testa, però non appena un pò dello shampoo mi finisce sugli occhi quei quattro imbecilli cominciano a farmi le classiche frustate con l'asciugamano bagnato, io a causa dello shampoo non riesco a vedere nulla e non posso difendermi, cerco soltanto di trattenere i gemiti e lamenti di dolore:
-Ahahahah, ti piace Warnerd ?-
Odio quel nome, l'unione della parola Warren con la parola nerd, a un certo punto sento un altra voce:
-Ehi ragazzi basta, lasciate stare Graham.-
-Ne vuoi un pò anche tu Luke ? Se la risposta è no fatti i cazzi tuoi.-
-No, ma se non la smettete arriverete in ritardo agli allenamenti e sapete bene il vostro allenatore odio a ritardatari, vi farà fare un sacco di giri di campo.-
-Ha ragione Logan.-
-Va bene, andiamo, per questa volta passi Graham, ma non azzardarti più a rivolgerti cosi a me.-
Loro escono dal bagno e Luke mi porge l'asciugamano:
-Tieni Warren.-
-Grazie Luke, grazie infinite.-
-Figurati, odio quei prepotenti viziati figli di papà e il loro modo di fare. Ora asciugati o farai tardi.-
Mi dirigo verso camera mia, devo alzarmi prima al mattino, altrimenti rischio di non riuscire mai a fare una doccia in pace, devo ignorarli e lor la smetteranno. Allora cosa mi metto ? La maglietta di Einstein, o quella di Minecraft ? No, oggi metto questa di Grim Fandango,è figa ed è un gran bel gioco, da quando ho scaricato quell'emulatore per PC ho potuto giocare a certi capolavori del Retrogaming. Arrivo alla lezione di storia del prof Turban, cerco di stare il più attento possibile, mi piace molto la storia, non è come la chimica o l'informatica ma è interessante, e poi devo far vedere che mi sono meritato quella borsa di studio, devo fargliela vedere a quegli stronzi e devo rendere fieri di me i miei, soprattutto mio padre...Dopo questa lezione c'è quella palla di matematica, oddio che sonno che mi fa venire la professoressa Chang, meno male che dopo quest'ora c'è la lezione di chimica dove ci sarà anche Max...Max, è una delle poche persone che mi fa rendere sopportabile questa scuola, è gentile, timida, geniale, retrò, sensibile e bella, Warren, hai una cotta per lei grande quanto l'Empire State Building, però, però da un pò di giorni sembra  che io per lei non esista quasi più, non ci vediamo più come prima, ne ci scambiamo più segreti, messaggi e altre cose intime, sospiro, in quell'istante suona la campanella, esco dall'aula di storia e mi dirigo verso quella di chimica, lungo il corridoio incrocio Kate:
-Buongiorno Warren, com'è la tua giornata? Ti vedo un pò giù-
-Oh non ti preoccupare, le cose vanno bene, sono solo un pò stanco perchè ieri notte ho passato tutto il tempo a giocare a Tomb Raider II, ma non ti preoccupare, ho fatto dei miei nemici un sol boccone.-
Kate ridacchia, si, cerco sempre di far ridere facendo lo stupido per non dare a vedere che sto una merda:
-Ora purtroppo ti devo lasciare, il cavaliere bianco Graham è chiamato altrove.-
-Ahaha, va bene, ciao Warren.-
Entro nell'aula di chimica e la vedo, è li seduto in un baco a metà dell'aula, sta messaggiando con qualcuno tramite il cellulare io a la raggiungo e la saluto con il mio solito modo di fare:
-Ehi ciao SuperMax.-
Lei mi lancia uno dei suoi sorrisi per cui farei di tutto:
-Ciao Warren, come va la tua giornata ?-
Ora che ci sei tu va bene:
-Non c'è male grazie,  posso sedermi vicino a te ?-
-Ma certo.-
-Grazie Mad Max.-
Ho paura di arrossire, anche solo stare vicino mi fa aumentare il battito cardiaco e sento le farfalle nello stomaco, lei è bellissima, poco dopo entra la professoressa Grant, comincia a spiegare la lezione, all'inizio della sua seconda ora con lei ci dice:
-Bene, ora voglio che proviate a riprodurre il composto di cui abbiamo parlato l'altro ieri, vi metterò un voto su questo, ovviamente è vietato copiare e parlare col proprio vicino.-
Cavolo, che rottura di scatole, ma non è un problema, per fortuna ho studiato bene la lezione e ricordo alla perfezione come si fa, il problema è che è un pò complicato da preparare, per fortuna io do il meglio di me, voglio impressionare Max e fargli vedere quanto sono bravo, in mezz'ora riesco a preparare il composto chimico, chiamo la professoressa Grant:
-Ho finito signora Grant.-
-Di già ? No dai, non è possibile, fammi vedere Warren.-
La prof si avvicina e guarda il mio lavoro:
-Eccellente Warren, ti meriti proprio un A+, si riuscito a fare un lavoro perfetto in metà tempo.-
-Grazie.-
Max mi fa un sorriso ma purtroppo noto che non è messa bene come me, voglio aiutarla, spetto un pò poi approfittando del fatto che la prof si è fermata a guardare il lavoro di Dane le dico sussurrando:
-Ehi Max, ascoltami, aggiungi un pò di Cloruro di magnesio e vedrai che andrà bene.-
-Sei sicuro ?-
Annuisco, non manca molto tempo perciò Max si sbriga ad aggiungere il cloruro di magnesio:
-Ok ragazzi, basta cosi.-
La prof controlla il lavoro di tutti, appena arriva da Max dice:
-Mmmh, si non male Max, B+.-
Lei tira un sospiro di sollievo, poi suona la campanella, usciamo insieme dall'aula:
-Ah Warren ,ti devo proprio ringraziare, senza di te avrei sicuramente preso l'insufficienza, sei il migliore.-
Arrossisco un pò, è bello ricevere complimenti da lei:
-Ma come hai fatto a capire che mancava il cloruro di magnesio.-
-Dal colore, aveva un tonalità verdognola che non avrebbe dovuto avere se avesse avuto il cloruro di magnesio.-
-Sei il migliore in queste cose mio caro Dottor Graham.-
-E' il mio lavoro signorina Caulfield.-
-Scusami ma questi giorni sono un pò così, non riesco a studiare come vorrei, è un periodo un pò così-
-Lo sai che a me puoi dire tutto, anzi, perchè questo pomeriggio dopo le lezioni non andiamo al Two Whales a mangiare qualcosa e parliamo della nostra vita, dei nostri problemi e..-
-Oh Warren, verrei volentieri, ma questo pomeriggio devo uscire con Chloe e...-
-Oh, non ti preoccupare, capisco, anzi, un giorno devi farmela conoscere.-
-Non credo che andreste molto d'accordo..
Su questo non c'è dubbio.-
-Va beh, senti la nostra colazione sarà per un'altra volta okay.-
Annuisco, si certo e come le altre precedenti volte non potrai venire perchè devi uscire con Chloe Price, l'amica punk ritrovata, non ti conosco ma ti odio comunque, non ha quasi più tempo per me. Le lezioni sono finite per oggi, meglio tornare velocemente in camera mia, prendo qualche schifezza alle macchinette e poi mi metti a fare i compiti, rimango seduto tre ore un quarto a fare i compiti e studiare, fuori diluvia, non conviene uscire, meglio guardare qualche puntata di X-Files, dopo mi metto a giocare a GTA San Andreas, viva l'emulatore, mentre gioco immagino che i personaggi all'interno siano reali:
-Toh, muori Logan, muori-
-Sei veramente una puttana Chloe, muori.-
Non dovrei essere così cattivo, non la conosco nemmeno, deve essere un persona in gamba, ma la odio cazzo, sono geloso, lei porta via tutto il tempo di Max, aaaah Warren, è già tardi, meglio andare a dormire, ah, ed ecco che è passata un'altra giornata come  tante nella vita di Warren Graham, spero che domani vada meglio.











Okay, è iniziata la nuova fanfic, doveva essere una one-shot questo capito ma invece ho deciso che sarà il primo della mia nuova storia, spero che la leggerete e la commenterete in tanti, intanto ringrazio già da ora chi lo farà.
 
 
 

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Capitolo 2
*** La richiesta di una madre ***


CAPITOLO   2     LA RICHIESTA DI UNA MADRE

Sbadiglio, un altro giorno è arrivato, per fortuna oggi riesco a fare una bagno decente, quei gorilla non si alzano di certo a quest'ora...gorilla ahaha, Logan e Zachary potrebbero benissimo far parte di un film de "Il pianeta delle scimmie",  mi sarebbe tanto piaciuto andare con Max alla maratona di film al drive in, purtroppo non è potuta venire diceva che non poteva lasciare da sola Chloe, che era distrutta per la morte di Rachel...mi spiace tanto per lei, però adesso è passato del tempo...insomma sono passate tre settimane, uno non può restare a lutto per sempre,  è ora che si riprenda, cazzo quando è successo a Eric io non ho avuto tempo di piangerlo così,  sospiro mio fratello...da quanto tempo non pensavo a lui...guardo la foto di mio fratello gemello che tengo nel mio comodino, la gente che entra qua pensa che quello sono io quand'ero più piccolo ma....meglio non cadere in balia di questi ricordi tristi, è già tardi, devo andare a lezione, non posso far tardi o verrò punito. Passo tutta la mattina tra lezioni varie, per mia sfortuna non ne ho nessuna in comune con Max, mentre sono alla lezione di informatica Brooke si siede vicino a me:
-Ehi Warren.-
-Oh ciao Brooke, come ti va ?-
-Non c'è male, senti mi chiedevo...non è che verresti con me oggi pomeriggio alle  15:00 con me a fare un giro in città ? Devo passare in fumetteria a prendere il nuovo numero di "One piece" e inoltre devo anche passare a prendere dei pezzi di elettronica, sai, mi servono per il compito di robotica, poi potremmo andare a prenderci un bel frullato ? Eh ce ne dici ?-
Mi lancia l'occhiata più sexy che può fare....ovvero un'occhiata che sexy non è per niente. Cavolo, passare un intero pomeriggio da solo con lei ? No, non ne ho la minima voglia, ho fatto una cazzata a portare Brooke quella sera al drive in al posto di Max, quella si è montata la testa, è convinta che io sia innamorato di lei quando in realtà non lo sono, cazzo è stata una serate da incubo, non ha fatto altro che parlare di se stessa e delle stronzate che voleva lei, non è una brutta persona, la considero un' amica, abbiamo gusti e interessi molto simili, ma lei ha veramente la sensibilità di un carro armato, molto dicono che io e lei saremmo una coppia perfetta, cazzo se hanno torto, come faccio a passare del tempo con una persona che non capisce i miei sentimenti ? Meglio che mi trovo una scusa, è ovvio che ci vuole provare con me:
-Ehm...mi piacerebbe molto Brooke, ma devo studiare...ho compito importante  non posso permettermi di abbassare la mia media altrimenti...-
-Uff capisco, mi dispiace...però tu un Warren devi prenderti qualche svago, passi troppo tempo a studiare, e poi che sarà mai...prendi sempre A, se per una volta non prendi il massimo non è la fine del mondo.-
Io devo passare col massimo dei voti, solo così mi ammetteranno in una facoltà di chimica prestigiosa, io devo farlo, devo renderlo fiero di me:
-Ehm si, verrei volentieri, ma non sarò mai pronto per le 15,  almeno un paio d'ore devo studiare e visti tutti i giri che devi fare credo che non faremmo in tempo se partissimo più tardi.-
-Non è che preferisci uscire con quella Maxine Caulfield invece che uscire con me ?-
-Ma no, non che non esco con Max, anzi mi ha detto che lei oggi doveva uscire con la sua amica Chloe ?-
Mento, ma tanto so che andrà cosi, va sempre cosi, da quando Max è tornata da San Francisco esce sempre con lei, da quello che so parla anche meno con Kate, la cosa non mi piace
-Mmmh, ti credo, pazienza Warren, sarà per un altra volta.-
Meno male, l'ho scampata bella, la lezione incomincia poco dopo, ho rimasto solo un paio d'ore di lezione di letteratura, poi ho finito, le due ore successive passano lentamente ma per fortuna finiscono, mangio qualcosa e poi vado subito a studiare, prima finisco e più tempo ho per giocare a Tomb Raider II, cazzo, quelli si che erano giochi, non come quelli di oggi, mi dirigo verso il mio dormitorio, all'entrata vedo che c'è Kate, sembra aspettare qualcuno:
-Ciao Warren, ti stavo aspettando, ti dovrei parlare, hai un minuto ?-
-Ciao Kate, certo , ovvio, per gli amici ho sempre tempo, di cosa mi vuoi parlare ?-
-Di Max, ecco..io sono preoccupata per lei, da un pò di tempo la vedo diversa, più strana, distante, faccio fatica a parlare con lei, da quando si è riappacificata con la sua amica sembra quasi come se per lei non esistessimo più, aveva promesso che mi avrebbe aiutato con un mio problema, che avremmo passato del tempo insieme, ma invece...dimmi anche tu hai avuto la stessa sensazione ?.-
-Si, ma non ti devi preoccupare, sono sicuro che è solo un periodo, sono sicuro che in breve tempo tornerà a essere la solita, dolce, timida, indipendente e mitica SuperMax.-
Kate ridacchia:
-Se lo dici tu mi sento molto più tranquilla, ciao Warren, grazie, e scusami se ti ho disturbato.-
-Non c'è di che Kate, e ricorda che tu non disturbi mai, ciao.-
Allora anche con Kate si comporta in questa maniera, no, qui c'è qualcosa di poco chiaro, e io voglio capire cosa, ma prima è meglio studiare queste pagine di chimica, storia e filosofia, comincio subito, purtroppo quando arrivo a filosofia comincio a incepparmi, questa materia non è mai stata il mio forte, mi servirebbe Max, lei adora la filosofia, adora leggere i pensieri dei filosofi, sicuramente li capisce anche molto meglio di me, quasi quasi la chiamo, chissà che non riesca a ottenere un appuntamento di studio con lei, probabilmente sarà con Chloe, ma tentare non costa niente, compongo il suo numero:
-Ehi Mad Max ti disturbo ?-
-No no Warren dimmi pure.-
-Sono in alto mare con Schopenhauer e Nietzsche, non è verresti  a studiare con me in biblioteca ? Così io ti do una mano in chimica e tu me la dai un filosofia, che ne dici ?-
-Oh Warren, mi spiace, vorrei ma ora sono in giro con Chloe.-
Strano, sai che novità, vorrei proprio sapere dove devono sono uscite...
-Okay, non ti preoccupare, faremo un'altra volta.-
Studio ancora per un pò, poi il pensiero mi ritorna a Max, esce sempre con questa Chloe, sembrano quasi due fidanzate, e se fosse questo ? Se Max fosse lesbica ? No, non voglio nemmeno pensarci cazzo, sarebbe umiliante innamorato di una ragazza lesbica...cazzo, no, ho bisogno di uscire, di distrarmi, ma dove posso andare ? E' già piuttosto tardi, è quasi ora di cena, potrei andare a mangiare qualcosa al Two Whales e poi tornare a casa...si farò così, cambio le mie lenti a contatto, ah se non ci fossero le lenti a contatto sarei ancora più emarginato di quanto non sono ora, prendo una felpa ed esco,  fuori sta piovendo ed è già quasi notte, prendo la macchina e mentre ascolto musica pop anni 80 raggiungo il locale, noto che dentro non c'è quasi nessuno, appena entrato mi siede nel mio solito posto che ho segnato con un piccolo graffito sul tavolo, Joyce una simpatica cameriera che lavora li mi  si avvicina e mi saluta:
-Ciao Warren, sei uno dei pochi clienti stasera, questo tempaccio tiene tutti lontani.-
-Lo so, però non ce la facevo più a restare nella mia stanza, dovevo uscire assolutamente.-
-Capisco, lo studio eh ?-
Annuisco:
-Va bene, che cosa posso servirti futuro scienziato ?-
-Mmmh, voglio l'hamburger "Big pig" con contorno di patatine fritte e una bibita.-
-Certo, ti servo subito.-
Joyce torna dentro, e poco dopo torna con il mio hamburger, in quel momento mi arriva un messaggio di Kate sul cellulare che fa mostrare a Joyce lo sfondo del mio cellulare, una foto di me e Max, rispondo al messaggio mentre Joyce mi appoggia la mia cena nel tavolo:
-Beh buon appetito.-
-Grazie.-
Io comincio a mangiare, mentre mangio però mi accorgo che Joyce mi guarda con un fare incerto, io le chiedo:
-Qualcosa non va ?-
-Sono a posto, mi chiedevo solo se...-
-Che cosa ?-
-Senti Warren, so che tu sei un amico di Max e che ne sei innamorato e..
A quelle parole rischio di strozzarmi con il panino:
-Perchè dici questo ?-
-Beh è ovvio hai una foto con lei sul tuo cellulare, ogni volta che si parla di lei arrossisci e poi Max mi ha parlato di un suo amico che gli va dietro e non puoi essere che tu.-
Divento rosso come un peperone:
-Ascolta Warren, c'è una cosa importante di cui devo parlarti, come forse saprai mia figlia Chloe e Max da piccole erano grandi amiche, mio marito è morto e i signori Caulfield si sono trasferiti a Seattle, da questi avvenimenti Chloe è rimasta segnata, è diventata ribelle, scortese, scostante, se ne frega di tutti e di tutti, si è messa spesso nei guai, è stata espulsa dalla scuola, ha problemi con la droga e non ha un lavoro, è peggiorata molto, sopratutto dopo quello che è accaduto a Rachel, per cui quando ho visto che è tornata Max, ho pensato che quella ragazza posata, tranquilla, dolce, studiosa potesse diciamo farla riportare sulla retta via in nome dell'antica amicizia, ma credo che purtroppo stia  avvenendo il contrario.-
-Cioè ?-
-Ho paura che Chloe stia portando sulla cattiva strada Max, avrei dovuto pensarci, tra le due è sempre stata Chloe quella che svettava in quanto Leadership.Senti, io in cuor mio spero sempre che questa fase di Chloe sia solo di passaggio, ma se così non fosse...se dovessi autodistruggersi per lo stile di vita che fa non voglio che porti con se anche Max, almeno lei deve salvarsi, per me lei è come un' altra figlia-
-Ma forse stai drammatizzando il tutto.-
-Dimmi Warren, negli ultimi tempi Max ti è sembrata diversa dal solito ?-
Devo essere sincero, Joyce mi ispira fiducia.
-Beh ecco, la vedo distante, si sta distaccando dai suoi amici di scuola, esce solo con Chloe e fa più fatica a scuola.-
-Ecco, vedi che avevo ragione io ?-
-Ma potrebbe semplicemente  essere un momento, Max è una persona forte e indipendente, non credo che si lascerà condizionare così.-
-Spero che tu abbia ragione, ma ti prego, sei l'unico ragazzo serio abbastanza vicino a lei che le vuole veramente bene e che può farlo...controlla se quello che dico è vero, controlla cosa fanno, chi frequentano, .-
-Vorresti che io facessi la spia ? Non se ne parla.-
-Se non vuoi farlo per me fallo per Max, so che la ami e che vuoi il meglio per lei, se verificherai che non accade niente di insolito tra loro smetterai subito.-
Joyce mi così tanta pena e poi potrebbe aver ragione, potrebbe essere questa la causa del cambio di comportamento di Max:
-Va bene Joyce, lo farò.-
Spero di non dovermene pentire.


































Okay, secondo capitolo pubblicato, Che farà ora Warren ? Che è successo a Max e Chloe ? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo.

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Capitolo 3
*** Non mi piace per niente ***


CAPITOLO 3    NON MI PIACE PER NIENTE

Mi giro e mi rigiro sul letto, ripenso a quello che mi ha detto Joyce...devo praticamente fare da spia, la cosa non mi piace per niente e..e..e poi così sarebbe come tradire Max, ma se è per il suo bene forse è meglio così, va beh, domani vedrò che fare, ,finalmente mi addormento. 
La giornata di oggi passa come tutte le altre, alla fine delle lezioni sento una chiamata sul cellulare:
-Pronto ?-
-Warren, sono Joyce, ascolta...Chloe mi ha detto che questo pomeriggio verrà qui al locale con Max.-
-Quindi ?-
-Quindi vieni qui, ti darò un pasto gratis mentre tu "casualmente" le incontrerai.-
Sospiro:
-Va bene Joyce, arrivo subito.-
Salgo in macchina e mi dirigo verso il Two Whales, fare la spia per un pranzo...bah, però almeno sarà la volta buona per conoscere finalmente questa Chloe, arrivato al locale parcheggio la macchina vicino a un camper e entro nel locale, faccio l'ordine, hamburger e patatine e intanto aspetto. 
Non molto tempo dopo nel locale entrano Max e una ragazza con i capelli blu, un berretto in testa, giacca in pelle, jeans e stivali, dev'essere Chloe:
-Ciao madre, io e Max siamo qui, che ne dici di prepararci il pranzo.-
-Non puoi chiederlo con un pò di gentilezza ? E che faccio ? Lo aggiungo al tuo già immenso conto aperto ?-
-No, certo che no, offre Max.-
Quelle due si siedono nel tavolo dietro il mio e finalmente Max si accorge di me:
-Ciao Warren, anche tu qui ?-
-Eh si, avevo una fame da lupo, sai studiare stanca terribilmente.-
-Ahahah, immagino, ma non stare li tutto solo, vieni a mangiare con noi.-
-Ehm...ecco, io non vorrei crearvi disturbo.-
-No, ci fa piacere vero Chloe ?-
Chloe sbuffa un pò, mi lancia un occhiata e dice:
-Mmmh, si come vuoi.-
Io mi sposto con le mie cose nel loro tavolo:
-Allora, adesso faccio le presentazione, Chloe, questo è Warren Daniel Graham, Warren questa è Chloe Price la mia migliore amica fin dall'infanzia.-
Io le porgo la mano:
-Sono molto felice di conoscerti, Max mi ha parlato tanto di te, mi ha detto che sei una tosta.-
Ci stringiamo la mano:
-Grazie, anche Max mi ha parlato di te.-
-Spero allora che te ne abbia parlato bene.-
-Oh si, mi ha detto che sei una specie di genio della chimica e non solo in quella.-
- Max esagera, sono solo un ragazzo che studia molto per avere un futuro migliore, mi piacerebbe molto inscrivermi all'università di chimica e diventare uno scienziato o un ricercato e in questo modo cercare di fare del bene alle altre persone.-
Chloe mi guarda con aria di sufficienza e presunzione, quasi di superiorità:
-Bah, scusa la franchezza amico, ma non credo che farai tanta strada, non certo con quella faccia che ti ritrovi, non certo in questa città di perbenisti e bigotti, di arroganti e figli di puttana, per star bene qua bisogna essere degli squali affamati, dei pescecani che non hanno rispetto per nessuno, dove o sei figlio di papà o non andrai da nessuna parte, praticamente per i deboli secchioni nerd come te non c'è spazio-
Queste parole mi infastidiscono:
-E dimmi invece, tu cosa fai nella vita Chloe ? Hai un lavoro ? In che scuola studi ?-
Ho preso Chloe in contropiede:
-Ehm...al momento no, mi hanno cacciato dalla scuola quel barboso e incompetente preside Wells, e poi io non ci voglio tornare in quel posto pieno di fighetti figli di papà, quasi tutti quelli che la frequentano sono pezzi di merda, e Max è una delle poche a salvarsi, io non ho intenzione di sottostare alle regole di quella scuola, ne a quelle della mia famiglia, ne di nessun altro-
-E quali sono i tuoi piani ?-
-Beh volevo scappare da qui, andarmene a Los Angeles con Rachel, iniziare una nuova vita la con lei, ma non è stato possibile, e al momento mi sto guardando intorno, io voglio fare qualcosa di grande e di anticonformista nella mia vita.-
In quel momento arriva Joyce che porta i piatti per Max e Chloe:
-Ooooh finalmente, ce ne hai messo di tempo mamma.-
-Grazie Joyce.-
Riprendiamo il discorso e Chloe parlando con la bocca piena mi chiede:
-Dimmi un pò Warren...ce l'hai una ragazza ?-
-Ehm...io-io-io no..non ce l'ho.-
-Ahahahah, chissà perchè me l'aspettavo, certo non puoi pensare di trovarla con quella maglietta che porti.-
Abbasso lo sguardo e scruto l'indumento, cosa c'è che non va nella maglietta di Monkey Island ? E' un gioco divertente, un' avventura grafica come non se ne fanno più:
-Cosa c'è che non va ?-
-E me lo chiedi ? Ahahaha, senza offesa ma sembri un dodicenne, se vuoi un consiglio dovresti cominciarti a vestire con roba figa...sai, giacche, stivaletti chiodati, camice eleganti senza contare che dovresti far meno il bravo ragazzo, comportanti più da vero uomo, un pò più ribelle, sembri il ragazzo non si ribella mai ai genitori, quello che torna a casa presto la sera e non si ubriaca mai ahahahah.-
Sta forse giudicando il mio modo di essere ?  Io sto bene così, mi sento me stesso, non ho voglia di cambiare il mio modo di essere .Faccio una faccia quasi arrabbiata, per fortuna c'è Max che mi rincuora:
-Su Chloe, lascialo stare, non metterlo in imbarazzo, e poi me piace la tua maglietta Warren.-
Mentre dice questo mi fa un grande sorriso e io mi sento già meglio:
-Mpf, va bene, in ogni caso Max è ora di andare nel posto che tu sai.
-Oh va bene Chloe, ciao Warren, ci vediamo domani a scuola.-
Io alzo il braccio a mo di saluto, non posso dire che a primo impatto Chloe mi sia piaciuta, sempre avere rispetto solo che a poche cose, è ribelle e ha quell'aria di presunzione e superiorità che non mi piacciono per niente, non credo che possa avere una buona influenza su Max, poco dopo mi si avvicina Joyce:
-Scoperto niente ?-
-No, semplicemente io e Chloe ci siamo conosciuti e abbiamo parlato di cose in generale, niente d'importante, ma lasciatelo dire, hai una figlia veramente cafona.-
Lei abbassa la testa:
-Lo so, lo so.-
-Bene, se non c'è altro io andrei e grazie per il pasto.-
-No aspetta, c'è...c'è un posto dove Chloe e Rachel andavano sempre e dove credo che lei porti anche Max, hai presente la discarica di Arcadia Bay ?-
-Certo so come ci si arriva.-
-Ecco...potresti trovarle la, dovresti nasconderti, in questo modo loro non ti noteranno, saranno naturali e potrai scoprire qualcosa.-
-Non lo Joyce, un conto e parlarle con loro, ma fare la spia così...non è bello ecco, mi sembra di tradire la fiducia di Max.-
-Ricordati che tutto questo lo stai facendo per lei.-
-Lo so ma, non mi piace ecco.-
-Ti prego.-
Sospiro:
-E va bene, vado a dare un occhiata, ma se non scopro niente io smetto di fare questa cosa, okay ?-
Che cavolo, adesso mi tocca pure andare in quella discarica di merda, raggiungo il posto, meglio che non parcheggio l'auto davanti all'ingresso, Max riconoscerebbe la mia auto, meglio nasconderla li dietro quell'albergo e quell'enorme cespuglio.
Una volta fatto mi addentro silenziosamente nella discarica, sembra che Max e Chloe non ci siano, forse dovrei tornare a casa, però ormai sono qui, meglio dare un'occhiata minuziosamente al posto. Girando qua e la noto quello che sembra un rifugio ricavato in un vecchio capanno, mi ricorda un pò la casa sull'albergo che io e Eric avevamo costruito, ah Eric fratello mi manchi. Chissà, magari qui dentro ci potranno essere delle cose interessanti, comincio a girare nella stanza, è  un gran macello, è arredata con un tavolo, sedie e altre cose da adolescenti, ma è piena di volantini e altre robacce per terra, comincio a cercare in mezzo a questo disordine, cerco per un pò ma niente, non c'è niente, chissà, forse nascondono qualcosa dietro i mobili, li sposto ma anche in questo caso nulla, sto per rinunciare quando riguardando tra tutta la roba per terra trovo un foglio che all'inzio avevo lasciato perdere mi insospettisce, sembra che sia strappato da un diario, non c'è scritto nulla, tuttavia c'è il segno di scrittura ben marcata sulla copertina, mmmh potrebbe essere scritto con inchiostro simpatico, non ci vuole tanto a farlo, basta un pò di limone, abbandonato per terra, se c'era scritto qualcosa di importante l'avrebbero nascosto meglio, però nessuno potrebbe averlo letto, meglio che me lo porto con me  e gli do un'occhiata quando torno a casa, ora è meglio andare, mentre cammino sento un colpo di pistola, spaventato mi abbasso subito, sento delle voci familiari, sono di Max e Chloe:
-Bel colpo Chloe.-
-Grazie Max.-
Ha sparato lei ? Hanno una  pistola ? La cosa non mi piace per niente, mi nascondo dietro un paio di macchine arrugginite, mi sento un pò Chuck Bartowski:
-Comunque Chloe credo che tu dovresti restituire la pistola al tuo patrigno.-
-E perchè ? Lui crede di averla persa, no, meglio che me la tengo non vorrei incontrare in giro una altro tipo come Mark Jefferson e poi e meglio che ce l'abbia io invece di David.-
-Ma Chloe, lui non era quello che pensavamo, è una brava persona.-
-Lo so, ma ciò non vuol dire che io approvi i suoi metodi di indagine.-
Chloe spara altri tre colpi a delle bottiglie piazzate sopra un auto:
-Dimmi un pò Max, c'è qualcun'altro oltre a quel Warren che ti viene dietro ?-
-Che dici Chloe ?-
-Andiamo, si vedo lontano un miglio che è cotto di te, certo che non sei stata fortunata ahahah, mamma mia quant'è patetico AHAHAH,  un vero e proprio nerd, con la fissa dei computer e le serie TV,  fossi al suo posto mi nasconderei di continuo, ma non si vergogna a uscire con quegli abiti ? E' proprio una femminuccia, ahahah.-
Mi sta facendo incazzare un bel pò, chi si crede di essere ? Non mi conosce nemmeno, devo resistere alla tentazione di andare la e dirgnene quattro:
-CHLOE, non dire così, Warren ha tante buone qualità, è simpatico, onesto, disponibile, gentile, è un bravo ragazzo, lui non è il classico stereotipo del nerd che tu hai in mente.-
Sentire parlare Max così mi fa battere forte il cuore aumentare la presenza delle farfalle nel mio stomaco:
-Si si va bene, in ogni caso quel tipo non va bene per te, tu meriti di meglio, hai bisogno di un ragazzo migliore, sono sicura che la sera Warren fa delle cosacce con le tue foto.-
Questo proprio non è vero, beh ovvio, non nego che Max sia sexy, ma io quelle cose non le faccio, ho troppo rispetto per lei w poi io non sono uno di quei ragazzi:
-Non è vero, lui non è quel tipo di ragazzo.-
-Sarà, in ogni caso Max tu meriti di meglio, devi attirare dei ragazzi più in gamba di lui, ma per far ciò bisogna dare una modificata al tuo look...-
Chloe posa la pistola e si avvicina a Max accarezzandogli il viso:
-Vediamo, credo che con un paio di piercing ti renderebbero più interessante, non so, uno sul naso o sulle sopracciglia, ma anche nell'ombelico non sarebbe male, e poi...un bel tatuaggio nel braccio e i capelli tinti ti renderebbero figa e poi ovviamente bisognerà modificare un pò il tuo carattere, sei troppo passiva e accondiscendenti.-
-Ma Chloe...io non so se...-
-Oh andiamo Max, lo sto dicendo per te, lo capisci ? Tu sei la mia migliore amica, la persona che per me conta di più in assoluto da quando è morta Rachel e io voglio, voglio che tu sia felice, voglio che tu viva al massimo, voglio che siamo più vicine possibile, mi sei mancata molto quando non ti sei fatta sentire per cinque anni, io ti voglio bene.-
Chloe abbraccia Max:
-Anch'io Chloe.-
Uh, ma che bella scena, ma la cosa non mi piace, Chloe non mi piace cazzo, da quel che ho capito adesso sembra che voglia cambiare Max, non si deve permettere, Max è perfetta così com'è non ha bisogno di cambiare, e se Chloe non capisce questo allora non è una vera amica, un amico accetta sempre il carattere l'altro e non cerca di cambiarlo, e poi la pistola cazzo, ha una pistola. Per fortuna poco dopo se ne vanno, io corro in fretta verso la mia auto, non vedo l'ora di sapere cosa c'è scritto nel foglietto, nel cruscotto tengo sempre una torcia per le emergenze, la punto sul foglio e dopo un pò cominciano a comparire delle lettere, avevo ragione io bastava avere una fonte di calore, allora vediamo che c'è scritto, è una pagina del diario di Rachel Amber:
 
"Ultimamente comincio ad avere paura di Chloe,  la vedo sempre più instabile, è una cara persona, su questo non ci piove farebbe tutto per me, però è diventata gelosa e possessiva con me, si arrabbia se non passo il tempo con lei e ancora di più se passo troppo tempo con gli altri. Crsito, a volte sembra una bambina, io ho cercato di avere pazienza e di aiutarla in questi anni, però ormai comincio a non poterne più, è diventata egoista e non bada mai hai sentimenti delle altre persone solo i suoi, forse sto esagerando, ma mi sento esasperata, vorrei andarmene via da qui, via da Arcadia Bay, via da quella scuola, via da Chloe, è stata una fortuna aver conosciuto Mark Jefferson, è affascinante e intelligente, un figo,e poi a letto è un fenomeno, è più bravo anceh di Frank, Frank povero ragazzo, mi sono divertita con lui ma Jefferson è un'altra cosa, mi sono presa una bella sbandata per lui. Dice che mi porterà con lui che farà di me la sua musa ispiratrice, che diventerò una modella, andrò a Los Angeles diventerò famosa, quel punto coi soldi che avrò guadagnato potrò aiutare Chloe, io suoi non hanno i soldi per portarla da uno psicologo o qualcosa del genere, non vedo l'ora che arrivi il giorno del servizio rivoluzionario che mi ha promesso Jefferson."
 
 

Non so se sono più incuriosito, disgustato o preoccupato, allora è vero quel che si diceva in giro che Rachel, che se la faceva con Jefferson, comunque qui la cosa non mi piace per niente, voglio venirne a capo, mi sa che Joyce aveva ragione, mi sento una merda a farlo, ma devo chiamarla, però non gli dirò tutto però:
-Ehi Joyce sono io, ascolta, Chloe ha rubato una pistola al signor Madsen e la usa alla discarica parco con Max, senti, io credo che tu abbia ragione, che Chloe influenzi negativamente Max. Si, si ti chiedo scusa, continuerò a tenerle d'occhio.-
Mi sento un verme ad aver fatto la spia, ma è solo per il bene Max, scoprirò la verità costi quel che costi.



























Okay sono tornato con un capitolo lungo, come ho detto non so quando riuscirò ad aggiornare, sarò discontinuo ma non intendo abbandonare la fic. Che farà ora Warren ? Come si evolverà la vicenda ? Che è successo tra Chloe e Rachel ? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.

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Capitolo 4
*** All'insegna dello sport ***


CAPITOLO 4   ALL' INSEGNA DELLO SPORT


POV MAX 

Mi sveglio sentendo squillare il mio cellulare all'impazzata, ma chi cazzo è che mi chiama a quest'ora ? E' Chloe, dovevo immaginarlo, sospiro:
-Che c'è Chloe ?-
-Che c'è? Tu mi chiedi che c'è? Lo sai cos'è successo.-
-No Chloe, non so cos'è successo.-
-Non fare la finta tonta, lo so che sei stata tu a dire a mia madre dove nascondevo la pistola.-
-Chloe calmati e dimmi cosa è successo, lo sai che io non ti tradirei mai.-
-Allora, è successo che ieri sera mente mangiavamo mia madre mi ha chiesto se avevo preso io la pistola di David, io ovviamente le ho detto di no, ma lei mi si è avvicinata, ha preso la giacca quasi sapendo che si trovassi li ha estratto la pistola dalla tasca interna della mia giacca poi mi ha riempita di rimproveri. Ma la domanda è questa, come faceva a sapere che la mia pistola si trovasse li ? Puoi essere stata solo tu a dirglielo, eri l'unica a saperlo.-
Ma che cosa sta dicendo:
-Chloe ti giuro che non sono stata io, dovresti saperlo, non farei mai una cosa simile.-
-Lo so scusami se ti ho accusato ma sono veramente incazzata, se non sei stata tu allora chi è stato ?-
-Non lo so Chloe, può essere stata solo una coincidenza.-
-Io non credo, qualcuno ha fatto la spia, qualcuno ci tiene d'occhio.-
-Non essere paranoica Chloe, e ora scusami ma devo sistemarmi, tra poco devo andare alle lezioni.-
-Va bene, ma ne riparleremo oggi pomeriggio, ti passo a prendere davanti alla scuola.-
-Oggi pomeriggio ? Ma veramente avevo promesso di passare il pomeriggio con Kate, è da un pò che non passiamo un pò di tempo insieme.-
-Max, non so se ti rendi conto della gravità delle situazione, c'è qualcuno che ci sta spiando, dobbiamo parlare di questa cosa, ma a quanto pare tu preferisci andare in giro con una santarellina perfetto a piuttosto che aiutare la tua migliore amica.-
-No Chloe non è così, ma devo pensare anche agli altri miei amici e...-
-Senti Max, io ho un serio problema, sicuramente è una questione più urgente di qualunque altra, quindi trova una scusa e vieni a parlare con me.-
Da quando abbiamo scoperto il corpo di Rachel Chloe è diventata più nervosa, depressa e forse un tantino più gelosa, di norma non le permetterei che parlare così di Kate, ma sta attraversando un brutto periodo e ha bisogno di me per venirne fuori, sono sicura che grazie al mio aiuto, sospiro:
-Va bene Chloe, ci vediamo dopo.-


POV WARREN 


Ho dormito poco la notte scorsa, e non è di certo perchè l'ho passata davanti hai videogiochi. No, per buona parte della notte sono rimasto a pensare a Max e a quello che ho letto nel diario di Rachel. Possibile che Chloe fosse diventata così instabile tanto tanto da far pensare a Rachel di abbandonarla ? Ma poi tra loro due c'era veramente questo rapporto di assoluta fedeltà e amicizia ? Non lo so ed è inutile che sto qui a lambiccarmi inutilmente il cervello, devo avere nuove informazioni, solo allora potrò farmi domande e tirare delle conclusioni, l'unica cosa che posso fare per Max è cercare di farle capire quanto la sua amicizia con Chloe possa essere deleteria per lei, ovviamente dovrò cercare di essere il più cauto  e gentile  possibile nel cercare di farglielo capire, se insulterò la sua migliore amica potrebbe non rivolgermi mai più la parola:
-...e ricordare ragazzi per fare questo lavoro bisognerà lavorare a gruppi, perciò organizzatevi come vi pare ma voglio la ricerca tra due settimane, ok.-
-Si prof.
La voce del prof che assegna i compiti distoglie la mia mente da quei pensieri, la campanella suona, vediamo un pò la materia della prossima ora. No cazzo, c'è educazione fisica, odio questa materie, il prof ci costringe a fare cose impossibile e inoltre gli spogliatoi sono terra di scherzi per Logan e gli altri, bah, speriamo che il cielo me la mandi buona e che per oggi mi lascino in pace. Mi dirigo verso gli spogliatoi, per fortuna li dentro nessuno mi infastidisce e poco esco per raggiungere il campo con tutti gli altri, il professor Hartman ci raduna in fila e ci annuncia la lezione di oggi:
-Allora ragazzi, il preside vuole che qui vengano insegnati tutti i tipi di sport di squadra, quindi oggi  giocheremo a soccer detto anche calcio, sport che gli europei adorano.-
Sento Logan e Zachary mugugnare:
-Ma prof..dai abbiamo la partita e...-
-Ci dobbiamo allenare.-
-Lo so, lo so, mi dispiace anche a me, ma se non la smettete di mugugnare vi faccio fare quaranta giri di campo è chiaro ?-
-Si, si certo.-
Io sorrido, sono contento di giocare a calcio è l'unico sport che ho praticato da bambino, ci giocavo spesso nel cortine con i ragazzi di quella comunità italo-americana, mi sono anche iscritto a una scuola calcio prima che..
-Graham, smettila di gingillarti e vai nella squadra rossa.-
-Ehm...si certo prof.-
-No, noi Graham non lo vogliamo.-
-E'inutile.-
-State zitti e giocate.-
Ora glielo faccio vedere io, prendo il pallone e comincio a fare parecchi palleggi di fila:
-Però, me la cavo ancora bene.-
Gli altri sono stupiti, soprattutto "faccia da tonto" Logan, beh è ovvio in tutti gli altri sport sono una schiappa:
-Mmm non male Graham.-
-Grazie signore.-
Cominciamo a giocare a calcio, i gol fioccano da una parte e dall'altra, ad un tratto noto che a lato del campo c'è Max, c'è Max, mi sta guardando giocare, devo dare il meglio di me, provo tiri difficili, finte, assist ma con lei che mi guarda non riesco ancora segnare, a un certo punto il prof dice:
-Ultimo minuto ragazzi.-
C'è un calcio d'angolo per noi mi metto in mezzo all'area, il mio compagno di squadra crossa in mezzo, sono troppo in avanti per colpirla così senza neanche pensarci mi invento una rovesciata, prendo il pallone e lo  butto in rete con Logan che fa una faccia da pesce lesso, sono al settimo cielo, non mi era mai riuscita un' azione così e Max l'ha vista, sono così felice che esulto come se avessi segnato un gol nella finale dei Mondiali, il prof mi richiama all'ordine:
-Graham la smetta di fare l'esaltato.-
-Ehm...si mi scusi prof.-
-Però complimenti, e ora muovetevi tutti alle docce, la lezione è finita.-
Felicissimo mi avvio allo spogliatoio. Mi faccio una doccia e mi avvio al mio armadietto, devo cambiare le lenti a contatto, quelle che ho mi danno fastidio, apro il contenitore ma purtroppo sono finite, mi tocca mettere i miei occhiali da vista, in quel momento mi si avvicinano Logan e Zachary;
-Ehi Grahamshit.-
-Che c'è Logan ?-
-Mi hai fatto fare una pessima figura, c'era Dana che mi guardava e per colpa tua ho fatto la figura dell'idiota.-
-Tu non hai fatto nessuna figura dell'idiota, tu sei un idiota e lei lo sa, per questo ti ha lasciato.-
-Modera i termini pidocchio, io non prendo lezioni sulle ragazze da uno sfigato come te, guardati nessuna ragazza ti vorrebbe mai nemmeno quella Maxine che ti piace tanto vuole stare con te ahahaha, e poi che ci troverai in lei, ha un culo secco, è piatta come una sogliola e poi è una musona, non l'ho mai vista sorridere, beh ovviamente un disadattato come te poteva piacere solo una disadattata come lei.-
Le sue parole  mi fanno incazzare di brutto:
-Ci sono altre cose oltre al fisico Logan  e il fatto che tu  non lo hai capito è uno dei motivi per cui Dana ti ha lasciato, Max è una ragazza gentile, spiritosa, sensibile, uno spirito libero, una che si preoccupa degli amici.-
-Ma sentiti, la vedo sempre uscire con quella Chloe, con te o con altri non ci sta mai.-
-Beh comunque sia ritira quello che hai detto su di lei altrimenti...-
-Altrimenti cosa idiota ?-
-Te ne faccio pentire.-
-Oh che paura che mi fai.-
-Rimangiatelo.-
-No.-
Sto per tirargli un pugno quando penso "No, non ne vale la pena" alle parole risponderò con le parole,  non sono un violento:
-Dai avanti dammi un pugno.-
-No, non mi abbasso al tuo livello.-
-Pollo, sei un pollo Graham coccodè, coccodè, coccodè.-
-Li sai imitare bene i tuoi simili Logan.-
C'è una risata generale:
-Questa è l'ultima goccia Graham.-
Logan mi tira un pugno sullo stomaco, io cado a terra:
-Che ti serva di lezione, andiamocene ragazzi.-
Io mi rialzo lentamente, idiota, però ho vinto io, non sapeva come rispondere e quindi ha usato le mani patetico, gioco di mano gioco di villano.
Le lezioni per oggi sono finite, esco dallo spogliatoio e mi dirigo verso il giardino, li incontro Max, sembrache mi stesse aspettando:
-Ciao Mad Max.-
-Ciao Warren, sei stato bravissimo, dov'è che hai imparato a giocare ?-
-Beh, lo praticavo da bambino, poi ho smesso ma non ero così bravo, è la prima volta che mi riesce una rovesciata.-
-Beh per me sei bravissimo, ma perchè non mi hai mai detto di saper giocare a calcio.-
-Grazie Super Max, comunque sia non l'ho mai ritenuto una cosa importante, mi piace ma non voglio renderlo una ragione di vita come fanno quegli idioti con football e non mi va di vantarmi per saperci giocare, non voglio che la gente mi giudichi figo solo perchè so giocare a uno sport, voglio che la gente mi giudichi e mi accetti per come sono, per il mio carattere, non per come mi atteggio, e poi preferisco i videogiochi e le serie TV.-
-Quanto sei nerd.-
Ridacchio:
-Come mai hai smesso di praticarlo ?-
-Uh..mi portava via troppo tempo, ho smesso perchè non riuscivo a studiare.-
Sapessi la verità mia cara Max:
-Ah ok, comunque guarda, sono riuscita a scattare la foto al momento preciso della rovesciata, se ti piace puoi tenerla.-
- Wow grazie mille bellissima, Max sei veramente brava, diventerai la miglior fotografa del mondo. Senti Max, che ne dici di andare a mangiare una pizza, se-se non vuoi andare noi due da soli possiamo invitare anche Kate e...-
-Oh Warren mi dispiace, ma devo uscire con Chloe.-
Ancora ? Che palle, mi sa che dovrò seguirle di nascosto, non mi piace fare la spia ma non mi fido di Chloe, poco dopo  vedo Chloe che arriva col suo pick-up proprio davanti all'entrata della scuola, e urla a Max:
-Max muoviti, non ho tutto il giorno libero.-
-Arrivo Chloe, arrivo, mi spiace Warren, ci vediamo, e ah dimenticavo, non sei cosi male con gli occhiali.-
-Si ciao.-
Arrossisco, il complimento di Max mi ha fatto piacere, ma che rabbia, Chloe del cazzo, va beh, se andranno al Two Whales Joyce me lo farà sapere e io dovrò seguirle, vediamo che ore sono...no dov'è il mio cellulare, dove l'ho messo, l'ho perso ? Spero di no, ah si l'ho lasciato nell'armadietto, corro subito verso gli spogliatoi, eccolo qui, ora me ne vado, sto per uscire quando sento dei discorsi interessanti provenienti dall'esterno:
-Ma Victoria tu pensi veramente che sia andata così ?-
-Certo, Rachel Amber e Chloe Price non andavano così d'accordo come lei ama far credere,  avevano litigato di brutto, non so per quale motivo ma è così, Rachel era una troia e persa la sua unica amica si è buttata nelle braccia del professore, ve lo dico io, secondo me non è morta, lo ha finto per fuggire con Jefferson ed è diventata la sua complice, secondo me tra un pò esce la notizia che Jefferson è evaso grazie all'aiuto di un complice e sarà proprio la Amber.-
-La tua storia è piena di contraddizioni con la realtà.-
-Forse, o forse no. Potrebbe anche essere morta, ma ve lo dico io, secondo me è quasi sicuro che nella sua morte centra Chloe Price, e ora andiamo o facciamo tardi per la prova delle cheerleader.-
Saranno solo chiacchiere e sciocchezze o c'è qualcosa di vero ?
 





















Okay sono tornato con un capitolo lungo, come ho detto non so quando riuscirò ad aggiornare, sarò discontinuo ma non intendo abbandonare la fic. Che farà ora Warren ? Come si evolverà la vicenda ? Max e Chloe scopriranno che è Warren la spia ? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.




 

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Capitolo 5
*** Gli amici di Chloe ***


 
CAPITOLO 5  GLI AMICI DI CHLOE

Chloe....Chloe potrebbe veramente aver ucciso Rachel ? No, no, è assolutamente impossibile e illogico, non ha alcun senso. Tanto per cominciare se Chloe avesse ucciso Rachel non avrebbe certo messo in giro tutti quei manifesti, certo avrebbe potuto farlo per confondere le acque, ma non ne avrebbe messi cosi tanti per tanto tempo. E poi se l'avesse uccisa lei che motivo avrebbe avuto Nathan di confessare il suo omicidio ? Che senso avrebbe avuto farsi anni di galera per un omicidio non commesso ? Anche Jefferson ha confermato la tesi di Nathan dove secondo lui ha ucciso Rachel con un overdose ? No, non può essere stata lei, ma di sicuro c'entra qualcosa con la sua morte, lei nasconde qualche verità, chissà se le ha rivelate a Max ? Potrebbe saperne qualcosa oppure Chloe tiene nascoste queste cose a Max. Devo scoprire la verità, scoprire cosa si successo, qui c'è qualcosa che puzza, e non sono le ascella di Logan ahahah, ma perchè non c'è nessuno quando faccio queste battute ? Non distrarti Warren e torna serio. Non vorrei che potesse far del male a Max. Devo passare più tempo con Chloe e Max, devo osservare il comportamento di Chloe e per cominciare devi sapere dove sono andati Chloe e Max questo pomeriggio. Compongo il numero di Joyce sulla tastiera del cellulare:
-Joyce ? Si sono io, senti sai dove Chloe e Max possono essere andate oggi ? Ah non sono nel locale ? Ok grazie lo stesso.-
Forse sono alla discarica, dovrò cercarle da solo. Salgo sulla mia macchina e mi dirigo subito verso la discarica, tuttavia Max e Chloe non ci sono:
-Forse sono al centro commerciale.-
Guido fino al centro commerciale ma niente, così faccio un giro vicino alla spiaggia ah, forse mi conviene rinunciare per oggi, non ho combinato niente e dovrei studiare un sacco di cose, devo pure trovarmi dei compagni per il progetto di storia e...No, che botta di culo, quello laggiù è il pick up di Chloe che sta parcheggiando, accosto vicino al marciapiede dall'altro lato della strada. Vedo scendere Chloe e Max dal pick up e dirigersi verso un campetto da basket dove giocano alcuni ragazzi di colore:
-Vedrai Max, ora ti faccio conoscere della gente in gamba, non smidollati come quel Warren.-
Un ragazzo di colore, alto all'incirca 188 , tutto muscoloso e con la testa rasata si avvicina a lei, sembra quasi CJ di GTA San Andreas:
-Ehi Chloe dolcezza che bello rivederti.-
-Carlos, anch'io sono felice di rivederti.-
I due si abbracciano e si danno un bacio sulla guancia mentre vedo Carlos toccare il sedere di Chloe, questo tipo già non mi piace:
-Ma dimmi Chloe chi è questa bella signorina che ti porti dietro.-
Vedo come la guarda, e non mi piace per niente:
-Lei è Max Caulfield, la mia migliore amica, l'ho portata qui per farle conoscere un pò di gente tosta.-.-
-Hai fatto bene, molto piacere, io sono Carlos.-
-P-piacere mio.-
Max mi sembra a disagio e  da un lato la cosa mi rende felice, ma da un'altro lato mi spaventa:
-Max, questi altri sono Reggie, Eddie, Bob e questa è Diana.-
Solo ora noto che con loro c'è un'altra ragazza che prima non avevo notato, ha i bracci tatuati e i capelli tinti di un rosso vivo, è vestita come Chloe, anche lei sembra una punk, la salutano tutti con un cenno:
-Eh così sei un'amica di Chloe, da quanto tempo vi conoscete ?-
-Ci conosciamo da quando eravamo bambine.-
-E dimmi che fai nella vita ?-
-Studio alla Backwall Academy.-
-Alla Backwall ? Quel posto pieno di fighettini figli di papà e stupidi nerd ? Spero che tu non sia una di loro.-
-Ecco io...-
-No, no, lei è diversa, è una delle poche persone la dentro che si salvano.-
Gli atri sorridono mentre Max chiede a loro:
-E voi invece ? Che fate nella vita.-
-Beh, Diana non ha bisogno di lavorare, i suoi sono straricchi, io faccio il Dj e PR di discoteche e Carlos...-
-Io Lavoro nella concessionaria di un mio amico faccio..lavoretti per lui, Eddie e Bob invece al momento purtroppo sono disoccupati.-
Ammazza, proprio un'accolita di professori:
-Abbiamo mollato tutti la scuola, non ci ritrovavamo in quello schifo, i professori non ci comprendevano e poi che cazzo serve sapere tutte quelle equazioni matematiche o quelle barbosissime lezioni di storia, insomma che me ne frega di sapere chi era Abraham Lincoln e che cosa ha fatto, io vivo nel presente.-
Dovresti saperlo invece, visto che senza di lui tu staresti raccogliendo il cotone in una piantagione del sud. No Warren calmati, non dire queste cose, non devi nemmeno pensarle,io non sono razzista, di solo io non dico queste cose ma quel tipo mi fa incazzare, ha l'intelligenza di un macaco in calore, sembra un allupato, il modo in cui guarda Max non mi piace:
-Allora Diana l'hai portata la roba ?-
-Certo, per chi mi hai presa ?-
Chloe sorride:
-Bene, andiamo a dietro quell'angolino.-
-Chloe che cosa...-
-Shhh, ora andiamo a divertirci.-
Vedo che si allontanano, ma che cazzo, ora mi tocca seguirli, lentamente senza farmi vedere mia avvicino a loro , si sono nascosti in un vicoletto tra due vecchi edifici industriali io mi sono nascosto dietro un cassa li vicino:
-Chloe ma cosa ci facciamo qui.-
-Max tu hai mai provato un pò di fumo ?-
-Eh..no Chloe, no.-
-Beh, è la volta buona per farti provare.-
-Ma...-
-Niente ma, dopo starai benissimo, e poi questo non è il classico fumaccio da quattro soldi che si può trovare anche a scuola, no questo è un fumo del Sud America molto molto speciale.-
Eh ? Stanno qui a farsi i cannoni ? Oddio, spero che Max non si lasci infinocchiare da questi tipo:
-Ma cos'ha di speciale questo ?-
Carlos risponde:
-Beh, con questo dimentichi tutti i problemi, ti fai un bel viaggio.-
Diana si prepara un cannone e comincia a passarlo a tutti i presenti, a un certo punto Carlos chiede a Max:
-Tu non fumi ?-
-Preferirei di no.-
-E dai Max, non farmi fare brutta figura con questi miei amici, provala dai, starai benissimo, di cosa hai paura ? Ci sono io qui, se non ti piace poi potrai smettere.-
-Io...-
-E dai, non fare la santarellina.-
-Santarellina ahahah.-
-Santarellina.-
E questi sarebbero migliori di me ?  Complimenti, sembrano bambini dell'asilo:
-Suppongo  che potrei provare.-
Eh ? Che cosa ? No Max dai, le droghe no, Max sta per fumarla, cosi decido di intervenire per fermarla:
-No Max, non farlo.-
-Ehi ma cosa....-
-Tu chi sei ?-
-Che ci fai qui quattrocchi ?-
A già i miei occhiali, Max è immobilizzata ma poi riesce a trovare le parole:
-Warren che ci fai qui ?-
Invento la prima scusa che mi viene in mente
-Passavo di qua e ho sentito la tua voce, ma non cambiamo discorso, ti prego Max, non assumere la droga non ne hai bisogno le droghe  possono diventare un dipendenza e sono una distrazione, dallo studio, ma sopratutto dalla vita, non risolvi i problemi con quelli e...-
-Ma per favore Warren, è solo una cannetta, non ha mai fatto male a nessuno.-
-Stai zitta Chloe, se fossi veramente amica di Max e se tenessi a lei non le faresti fare queste cose.-
-Non è mica cocaina o eroina.-
-E allora ?-
A questo punto Carlos si alza in piedi e viene davanti a me:
-Senti un pò sfigato,io non so chi sei, ma se la signorina vuole fumarsi una canna non c'è niente di male, perciò lasciaglielo fare e gira a largo se non vuoi guai.-
-Tu stanne fuori.-
-Oh oh oh mi stai minacciando.-
-No, non voglio fare una rissa, Max alzati, andiamo via da qui, ti riporto a scuola.-
Max mi lancia uno sguardo decisamente brutto:
-No Warren, non sei mia madre, perciò ora lasciami qui, sono abbastanza grande e matura per decidere da sola.-
-Proprio per questi ti dico di andartene insieme a me, sei intelligente per capire che drogarsi non è la cosa giusta, pensa con la tua testa non con quella di Chloe.-
-L'hai sentita la ragazza, non vuole venire con te, ora fila.-
-No.-
-Sei duro di comprendonio eh ?-
Carlos alza i miei occhiali e subito dopo mi tira un pugno all'occhio destro:
-Aaaaaaahhh.-
-Riprenditi la tua roba e vattene.-
-Va bene.-
Max è li immobilizzata, l'occhio fa un male cane, ma ancor di più fa mele il cuore, Max non mi aveva mai parlato così, Max non è così, mi ha deluso, non ha detto o fatto niente, che gli è successo ? lei deve staccarsi da Chloe, ai che male porca di una puttana.
Una volta tornato al mio dormitorio mi medico la ferita, ai cazzo, ho un brutto occhio nero, nelle condizioni in cui sono non posso mettermi le lenti, che scocciatura, dopo aver fatto i compiti vado a dormire prestissimo, non riesco a restare sveglio, sento troppo male al cuore, Max, Max, perchè ? Perchè mi stai facendo questo ?
 
-Rachel, perchè mi stai facendo questo ?-
-Chloe tu hai bevuto e fumato, calmati-
-No, e comunque non cambiare discorso, tu mi stai tradendo.-
-Non so cosa intendi.-
-Non fare la finta tonta, lo so che vuoi andartene da Arcadia Bay senza di me, perchè ? Perchè mi stai tradendo ? Anche tu sei una merda come tutte le altre, anche tu come Max mi hai tradito.-
-No..non è vero.-
-Ah no ? Lo so che hai una relazione col tuo professore e che una volta finito l'anno scolastico te ne andrai con lui a Los Angeles dove diventerai una modella, e tutto questo senza di me.-
-No Chloe, non è così-
-Tu mi devi portare con te, ce l'eravamo promesse, era un nostro giuramento.-
-Mi spiace Chloe, io ti voglio bene, mi tu hai dei problemi, sei ossessiva, paranoica, gelosa, hai bisogno di vedere uno specialista, io ho paura di te, stasera farò l'ultimo servizio per me e dopo ce ne andremo, me l'ha promesso, non aspetteremo la fine dell'anno.-
-Te ne vai subito ? Non aspetti la fine ?-
-No.-
-Tu  ora mi porti da lui, gli voglio parlare.-
-FORSE NON HAI CAPITO BENE, HO DETTO PORTAMI DA LUI, SONO STATA CHIARA ?-
-Va bene, ma promettimi di lasciarmi in pace.
Chloe e Rachel salgono sul pick-up
 
Io mi sveglio, Oh mio Dio, che cazzo di sogno ho fatto, ma era solo un sogno ho è avvenuto realmente, era così reale, così vivo, eh se il servizio fotografico che intende Rachel è stato quello di Nathan, Chloe era li ? Era nel punto dove Rachel è morta ? O è davvero solo un sogno ? Addio sonno comunque.
































Okay sono tornato  come ho detto non so quando riuscirò ad aggiornare, sarò discontinuo ma non intendo abbandonare la fic. Il sogno è accaduto relamente ?Che farà ora Warren ? Come si evolverà la vicenda ? Come si evolverà il rapporto tra Max e Warren adesso? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.

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Capitolo 6
*** La sala giochi ***


CAPITOLO 6       LA SALA GIOCHI

Non sono più riuscito a chiudere occhio, il sogno che ho fatto mi ha letteralmente sconvolto. Era...era reale, come se la scena avvenisse proprio davanti ai miei occhi. Meno male che oggi è sabato e non ci sono le lezioni, nelle condizioni in cui mi trovo non sarei riuscito a seguire niente. Guardo il nuovo messaggio sul cellulare, è di Kate, mi chiede se ho voglia di fare con lei il progetto di storia, le rispondo che per me sarebbe un piacere fare questo progetto insieme a lei. Poco dopo parte la suoneria di Monkey Island, Qualcuno mi sta chiamando, guardo di chi è la chiamata, è di Max. Forse vuole scusarsi con me, vuole dirmi che avevo ragione io, che quei tizi sono degli enormi e colossali pezzi di sterco, però no, non devo rispondere, devo farle capire che sono veramente incazzato con lei, ho sofferto come un cane bastonato per tutta la scorsa fottuta notte e...oh al diavolo, non riesco a non risponderle:
-Pronto ?-
-W-Warren s-sono io Max, v-volevo sapere come stavi dopo che...insomma dopo che Carlos...-
-Dopo che Carlos mi ha tirato un pugno nell'occhio ? Male, ho un occhio nero e fa un male cane.-
-Lo immaginavo, s-senti mi dispiace molto per quello che è successo ieri e-e ti chiedo scusa per averti trattato male e non aver fatto nulla per impedire che Carlos ti colpisse, ma-ma vedi, ero arrabbiata con te, sei venuto li a dirmi quello che dovevo o non dovevo fare, mi hai fatto fare una brutta figura di fronte a Chloe a ai suoi amici e beh non volevo che credessero che io fossi una sfigata.-
Queste parole mi stanno facendo incazzare e deludere ancora di più, ma devo restare calmo, molto molto calmo:
-Fino a poco tempo fa non ti importava quello che pensava la gente di te.-
-Lo so, ma Warren lo sai, io faccio molta fatica a fare nuove amicizie e insomma a parte Kate e Dana non mi sono fatta amici li alla Blackwall Academy, e voi non siete proprio dei tipi tosti e...-
Ah, quindi io e Kate non andiamo bene eh, aaaah Chloe che cazzo hai fatto alla vecchia Max ? Calmo Warren stai calmo, devi mantenere la calma e il sangue freddo, se voglio portare via Max dalle grinfie di quell'arpia devo restare il più vicino possibile a Max, perciò devo assolutamente perdonarla:
-Va bene, ti perdono Max, spero almeno che tu abbia capito che razza di persone.-
-Warren ti sei fatta un'idea sbagliata su di loro. Carlos mi ha detto che ti ha colpito solo perchè credeva che tu fossi un maniaco che voleva portarmi via o comunque che tu poi avresti fatto la spia, ma poi li ho conosciuti meglio, non sono male.-
No sono peggio cazzo, ma come puoi credere alle sciocchezze che ti hanno detto porca puttana. Do un calcio al muro  per la rabbia:
-Aaaaah cazzo che male.-
-W-Warren stai bene ?-
-S-si, mi è solo caduto un qualcosa di pesante sul piede, ora scusa ma devo lasciarti.-
-Ok, ci vediamo.-
Porca puttana, devo calmarmi, calmarmi, meglio uscire a prendere una boccata d'aria. Mi dirigo verso l'uscita, ah ci voleva proprio, ora potrei andare da Joyce a fare colazione, ma potrei trovare Max e Chloe e al momento non ho proprio voglia di vederle, meglio andare a una macchinetta, mi compro qualcosa e me le mangio guardando un bel film in santa pace.
Mentre sto prendendo qualche schifezza alla macchinetta mi si avvicina Kate:
-Warren, che ti è successo all'occhio ? Stai bene ? Hai bisogno di qualcosa ?-
-Ciao Kate, non ti preoccupare, ho solo sbattuto addosso alla porta della mia camera ahahahah, sono sempre così maldestro, comunque sto bene grazie, il Cavaliere Bianco non si ferma davanti a niente ahahahah.-
Kate ridacchia, povera dolce Kate, sempre a preoccuparsi per gli altri:
-E tu invec, come stai ?-
-Uh...ehm Warren, ti volevo parlare di Max.-
-Dimmi pure.-
-Sono sempre più preoccupata per lei, ieri giravo per la città e l'ho vista in compagnia di ragazzi senza alcun timor di Dio. Ho paura che frequenti cattive compagnie, ma la cosa peggiore è che ho paura che stia cambiando proprio come persona, così le ho chiesta di far parte del nostro progetto di storia, così almeno le staremo vicina e noi che siamo i suoi migliori amici potremmo parlarle. cercare di capirla e...-
-Sei un tesoro Kate, a me va bene, però ricorda il vero problema è Chloe.-
-Chloe ?-
-Si Chloe Price, la migliore amica di Max, credo che sia lei a influenzarla col suo stile di vita, è lei che la avvicina a queste cattive compagnie.-
-Ma allora dovremmo parlare con lei, d'altronde se è la migliore amica di Max dovrebbe capire.-
-Non credo che sia così semplice Kate, Chloe è molto testarda.-
-L'hai conosciuta ?-
-Si e non è facile averci a che fare.-
-Vorrei poter fare di più per Max, mi ha aiutato tante volte, sopratutto a superare quel problema con Jefferson...-
So a cosa si riferisce, Kate è stata una delle vittime di Jefferson e Max l'ha aiutata a superare quella brutta esperienza.-
-Stai facendo tutto il possibile Kate, non autocommiserarti.-
-Pregherò per lei Warren, senti, ci vediamo lunedì pomeriggio in biblioteca per iniziare a lavorare al progetto va bene ? Max mi ha detto che quel pomeriggio è libera-
-Certo, ci sarò.-
Kate mi sorride:
-Okay, ciao Warren.-
-Ciao Kate.-
Mentre sto tornando al mio dormitorio assisto a una scena che non avrei mai pensato di vedere in tutta la mia intera esistenza, all'uscita della scuola vedo Dana che urta involontariamente Max:
-Ops, scusami Max, non l'ho fatto apposta.-
-Ma guarda dove vai brutta tettona.-
Io e Dana rimaniamo basiti, le mi si avvicina e mi chiede:
-Ma che diavolo le è preso ? E da qualche giorno che si comporta in modo strano-
-Vorrei tanto saperlo anch'io.-
Me ne torno in camera mia, prima di vedere il film come avevo in programma di fare mi metto a studiare ma non ci riesco, il mio pensiero continua ad andare sempre alla scena che ho visto poco fa, Max non si era mai comportata in maniera così sgarbata e stizzita. Aaaaah non posso rovinarmi continuamente il fegato pensando a queste cose, meglio scappo o altrimenti qui scoppio. Ma dove potrei andare ? Vorrei evitare di incontrare Max, Chloe o Carlos quindi devo scegliere un posto dove ho poca probabilità di incontrali, ma si, potrei andare al "Jolly Arcade" la sala giochi di Arcadia Bay che si trova vicino al lungomare.
Prendo la macchina e mi dirigo subito verso il Jolly Arcade, ah le care vecchie sale giochi, posti ideali per gli amanti del vintage come me, i cari vecchi cabinati, questo posto non potrà certo attirare qui tizi. Comincio subito a giocare al caro vecchio Mario Bros e poi al leggendario Metal Slug, ah qui mi sento come a casa, ho passato l'infanzia dentro queste sale giochi, ce n'era una nel mio paese, una volta sono riuscito a finire un Metal Slug con una sola moneta, ma quanto mi sono dovuto impegnare per riuscirci, sto facendo una grande partita quando dalle mie spalle sento provenire una voce:
-Ahahahah, imbattuto, non c'è nessuno che riesce a battermi a Street Fighter II.-
-Complimenti Carlos.-
Uffa, ma perchè me lo devo sempre trovare in mezzo ? Forse dovrei sgattaiolare via, però se vado subito verso l'uscita quello mi vede subito, beh ovviamente non si azzarderà a picchiarmi, siamo in un locale pubblico e poi dai, se non gli faccio niente potrei passarla liscia. Continuo a giocare ignorando i dementi presenti li, ad un tratto però sento la mano di qualcuno sulla mia spalla, è Carlos :
-Ehi sfigato, ora fa giocare un pò anche noi.-
-No, non ho ancora finito la mia partita.-
-Forse non hai capito bene, non te lo sto chiedendo, te lo sto ordinando.-
-Tu forse non hai capito bene, finchè non finisco la partita ci gioco io.-
-E dai Warren, fatti da parte, sono sicura che un nerd come te passa già abbastanza tempo dietro ai videogiochi, Carlos è uno che lavora, ha bisogno di svagarsi.-
E' Chloe:
-Beh anch'io ho bisogno di svagarmi, anche studiare è molto faticoso, ma tu Chloe Price non puoi certo saperlo visto che l'ultima volta che hai aperto un libro è stata nel 2008.-
-Warren, non devi dire questo di Chloe.-
E' Max, si tinta i capelli di un rosso accesissimo:
-Scusami Max, lo so che voi due siete amiche, ma se lei non ha alcun rispetto per me, io non ho alcun rispetto per lei.-
Carlos dice:
-Senti pidocchio, voglio proporti una sfida, ho notato che a Metal Slug sei bravo, ma a Street Fighter II come te la cavi ?-
-Ecco io...una volta me la cavavo.-
Sono anni che non gioco a Street Fighter II, da quando lui non c'è più:
-Senti facciamo così, ci sfidiamo a Street Fighter, il primo che arriva a tre vittorie vince, se vinci tu ti lascerò in pace e darò anche 50 dollari, ma se vinco io tu in questa sala giochi non ci metti più piede e dovrai pagarmi 100 dollari, naturalmente puoi rinunciare, non pagheresti i 100 dollari ma tutti ti ricorderanno come un coniglio.-
Un ragazzo dice:
-Ma non giusto Carlos, lui ha molto più da perdere di te.-
-Non accettare amico, da quando lo conosco Carlos non ha mai perso una singola partita.-
Che pallone gonfiato, sembra molto sicuro di se, ma io non voglio passare per un pollo così dico:
-Va bene accetto la sfida pallone gonfiato.-
Chloe dice:
-Ne vedremo delle belle, vedrai Carlos lo schiaccerà come un moscerino.-
-Io invece non credo che Warren si farà battere così facilmente, non hai visto la luce negli occhi che ha ?-
E' vero, sono voglioso di fare bene, voglio dare a quest'idiota una lezione che no dimenticherà, voglio far cedere a Max che almeno in qualcosa io sono il migliore, tutti mi danno per spacciato, meglio così, farò più rumore quando vincerò, in relatà anche se voglio sembrare spavaldo non credo che riuscirò a vincere e mi sa che non potrò nemmeno pagarlo, cominciamo a a giocare, lui è molto forte, lo devo ammettere, ma la sua tecnica di battaglia la conosco bene:
-Ahahah, ti schiaccerò come un verme.-
-Smettila di parlare e gioca.-
Il primo round incredibilmente  è mio:
-Cheeee ? Round fortunato.-
-Hey ragazzi, il tipo ha vinto la prima partita contro Carlos.-
-E' stato fortunato, solo fortuna.-
Giochiamo e anche il secondo round è mio, a questo punto i ragazzi della sala giochi iniziano a fare il tifo per me:
-Warren, Warren.-
-Non è possibile.-
-Invece si che è possibile.-
Il tifo mi sta caricando, Carlos non deve essere simpatico a molti, fanno tutti il tifo per me, vinco anche il terzo round:
-Ho vinto imbecille, sgancia i soldi.-
-No, non è possibile, io-io non ho mai perso, senti, facciamo così, arriviamo a cinque vittorie, se vinci ti darò non 100 ma 200 dollari, accetti ?-
-Si, ti ho battuto tre volte e posso rifarlo, umiliarti è divertente.-
-Ora sono davvero incazzato.- Io sicuro di vincere finchè non sento una voce provenire da Max:
-Carlos, Carlos.-
L-lei fa il tifo per lui, non per me, perchè ? Perchè ? Questa è una brutta botta psicologica per me, perdo ben quattro partite di fila, non sono concentrato, a Carlos gliene manca solo una per vincere:
-Ahahah lo sapevo che non potevi essere fortunato per sempre, ahahah, Max, se vinco ti porto a cena coi soldi di questo perdente.-
Che cazzo ha detto ? CHE CAZZO HA DETTO ? Ora mi ha fatto veramente incazzare, nella partita successiva riesco a fargli un "Perfect" fantastico:
-Incredibile ha fatto un perfect a Carlos, dai amico che non è finita.-
La partita decisiva è molto combattuta, rimaniamo entrambi con pochissima vita e i suoi amici tentano di distrarmi con insulti e colpetti sulla schiena, ma alla fine riesco a batterlo, sono felicissimo, anche gli altri ragazzi sono felici per me:
-Siiiii, succhiamolo idiota.-
-Ha battuto Carlos, il primo che ha battuto Carlos.-
Gli faccio anche il dito medio:
-Ora paga, voglio subito i soldi.-
-Mmh va bene ecco, ma ricorda hai avuto fortuna.-
-Questo lo dici tu.-
Mamma mia, 200 dollari, sai le cose che ci posso comprare, poco dopo mi si avvicina Max:
-Bravo Warren, sei stato bravissimo, hai battuto Carlos, mi hanno detto che era imbattibile.--
-Si l'ho  battuto, ma di certo non grazie a te, ho sentito che tifavi per lui.-
-Ho dovuto farlo, altrimenti avrei avuto problemi col gruppo, Chloe ci tiene che faccia amicizia e...-
-Se Chloe ti dice di buttarti da un pozzo tu lo fai ? E poi che razza di amici sono quelli che ti giudicano in questo modo ? Tu Max sei intelligente, non capisco perchè ti unisci a certa feccia, una volta tipi del genere li avresti evitati come un sano evita un lebbroso-
-Loro non sono come li descrivi, se provassi a comportarti come loro forse li apprezzeresti.-
-Mi spiace Max, ma io non cambio per entrare nelle compagnie, io sono me stesso e se uno mi vuole come amico mi accetta così come sono, io non mi comporto da quello che non sono, e spero che questa cosa la capirai anche tu, ora scusami ma devo andare, ci vediamo lunedi in biblioteca per il progetto, vedi di non deludere Kate.-
-Non lo farò.-
Io mi allontano fino al dormitorio, sono incazzato e triste, Max, Max dove sei ? Quella non sei tu, quella Max è pessima, acida, incostante, quasi lunatica, ah come faccio a farle capire che deve smettere di frequentare quella gente ? Ci sono, quei tipi avranno sicuramente la fedina penale sporca,  devo farli capire che sono delinquenti e poi devo sbrigarmi a capire che c'entra Chloe con la morta di Rachel, e poi c'è il sogno. Ripenso a questi argomenti anche prima di addormentarmi, Nathan, ci sono, devo parlare con Nathan, lui saprà sicuramente qualcosa, devo trovare un modo per poter parlare con lui, ma ci penserò domani, mi metto giù e mi addormento.




























Okay sono tornato  come ho detto non so quando riuscirò ad aggiornare, sarò discontinuo ma non intendo abbandonare la fic. Warren farà altri sogni strani ? Riuscirà a parlare con Natahn ? Come si evolverà la vicenda ? Max sta cambiando veramente? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.
PS Chiedo scusa se  magari questi capitoli vi annoiano un pò, ma sono necessari per evidenziare il cambiamento di Max.

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Capitolo 7
*** Un'insolita alleanza ***


 
CAPITOLO 7     UN'INSOLITA ALLEANZA
 
 
-Ci sarai anche tu Max vero ?-
-Lei non mi lascerà mai.-
-Lo stesso vale per tutti noi.-
William esce della porta di casa.


Un altro sogno,, un altro fottuto, e anche questo sembrava cosi vero e  reale cazzo. Che mi succede ? Ho-ho visto Max e Chloe quando avevano solamente 13-14 anni, erano nella casa di Chloe e...e..e sembra che tutto quello che ho sognato sia accaduto realmente ma..ma com'è possibile ? Io-io so che quelli sono stati gli ultimi momenti della vita di William Price, io-io so che poco dopo morirà in un incidente d'auto, ma-ma io non posso sapere queste cose, io non ho mai sentito parlare del signor Price e di conseguenza non potevo sapere che è morto in un incidente, non ho mai visto Chloe al naturale e nemmeno ho mai visto alcuna foto di Max di quando aveva 13 anni,eppure ho l'impressione che il mio sogno sia vero. Il che  è possibile, è illogico, irreale, non sono in un film di fantascienza, la mia mente da scienziato si rifiuta di accettare una cosa simile. No, deve esserci una spiegazione scientifica, deve esserci, corro subito al mio pc, devo trovare una spiegazione a questa cosa, ho sentito parlare di sogni premonitori, ma non ho mai sentito di sogno che vedono il passato degli altri. Passo buona parte della mattinata a cercare teorie scientifiche che possano rincuorarmi, ma niente, niente, niente, non c'è nulla, NULLA, a un certo punto scorrendo i risultati del motore di ricerca mi imbatto in uno strano forum, medium e affini, bah che stronzate, però dare un occhiata non costa niente:
 
"Esistono alcune persone che hanno la facoltà e il dono di vedere il passato di persone per cui provano forti sentimenti attraverso il sonno. Per poter avere questo potere bisogna essere molto sensibili ed empatici, ma sopratutto bisogna aver subito un lutto nell'infanzia o perlomeno nella prima adolescenza ovvero durante l'età dell'innocenza, solo così il regno dei morti ti consente di vedere il passato di altre persone. I sentimenti che possono scatenare queste visioni sono i due più potenti, l'amore e l'odio, ogni tanto è possibile addirittura sapere i pensieri della persona per cui si provano i sentimenti. Purtroppo è molto  difficile capire quando una persona mente oppure no, i casi certi documentati sono stati solo una ventina negli ultimi 200 anni, molti si sono spacciati per questi sensitivi, ma pochissimi sono quelli risultati reali."
 
Cazzo, cazzo, cazzo, okay, per me queste sono stronzate colossali, però tutto quadra, io amo Max e odio Chloe, ho dovuto subire un brutto lutto quando avevo 12 anni, cioè tutto coincide. Faccio dei grossi respiri per calmarmi, allora il primo sogno poteva anche passare come frutto della mia immaginazione, ma questo di ieri sera no. Devo...devo avere conferme, e l'unica persona che può darmele è Max, la chiamo subito:
-Pronto ?-
-Ciao Max, sono Warren, mi dispiace per le parole che ti ho detto ieri, senti, forse sono stato troppo duro con Chloe, in fondo ha avuto una vita difficile vero, ha perso Rachel, la sua migliore amica e anni prima aveva perso suo padre giusto ?-
-Si esatto.-
Mi chiedo come faccio a dire queste cose:
-Ecco, mi dispiace di essere così intollerante con lei, vorrei conoscere meglio la sua storia,che ne diresti di uscire tra poco a parlarne con me ? Potrei capirla meglio e potremmo diventare amici, non sarebbe fantastico ?-
-Certo, tra cinque minuti sotto la statua del fondatore ?-
-Va bene.-
Esco e mi dirigo subito li, bleah, non so con che coraggio sono riuscito  a dire quelle frasi, io Chloe non voglio conoscerla, voglio che smetta di essere amica di Max, arrivo sotto la statua, Max mi saluta alzando la mano, ma-ma che cavolo di vestiti ha ? Sembra lo stile di Chloe, e..e..e sta fumando ? Devo cercare di non vomitare:
-Ehi Max.-
-Ehi Warren, sono contenta che tu voglio approfondire la vita di Chloe, sai lei non è cattiva, ha solo sofferto tanto della vita e ora cerca di ritrovare un equilibrio, poi dopo la morte di Rachel è ancora più confusa e incazzata con il mondo, crede che c'è l'abbia con lei.-
E per trovare l'equilibrio deve trasformarti in una stronza ? E comunque non so il mondo, ma io ce l'ho con lei:
-E per questo che odia tutti ? Ahahaah.-
-Ahahaahah si.-
-Mi spiace per lei, credimi, però non può prendersela col mondo intero, deve superare questi lutti e andare avanti.-
-Lo so, lo so, gliel'ho detto tante volte, ma l'unica cosa che posso fare è stargli vicina.-
-Anche se questo ti porta di dover assumere una personalità che non è la tua ?-
-No Warren, credo di essere sempre stata una ribelle, Chloe mi ha dato solo la spinta per esserlo, odio l'ipocrisia di questa scuola.-
-Pensavo odiassi gente come Carlos.-
-Quello che faccio con Carlos non è affar tuo è gentile con me, è bello, è un bravo ragazzo.-
Ma sentila cazzo, come fa a dire delle cose del genere ? Max, Max dove sei ? Meglio arrivare subito al punto altrimenti o mi incazzo o piango:
-Ma dimmi, di cosa è morto è suo padre ?-
Max si fa scura in volto:
-Incidente d'auto, io-io ero con Chloe a casa sua quando è accaduto, lui doveva andare a prendere Joyce per andare a fare la spesa, ma non c'è mai arrivato, ricordo ancora le ultimi parole che Chloe e William si sono dette, lei gli ha detto che io non la lascerò mai e lui ha risposto che lo stesso valeva per tutti.-
Comincio a sudare freddo, oh mio Dio, oh mio Dio, OH MI DIO, il sogno era vero, era vero cazzo, era tutto vero, ciò..ciò..significa che...che p-posso vedere il passato:
-W-Warren ti senti bene, sei bianco come un cadavere, s-stai bene.-
-S-si, m-ma credo di aver bisogno di una rinfrescata, devo..devo andare in bagno, m-mi dispiace ma devo lasciarti, s-spero che tu capisca.-
-Certo, non ti preoccupare.-
Vado subito in bagno a lavarmi la faccia, superato lo shock arriva l'esaltazione, oddio, s-sono un veggente, che figata,  ho una specie di super potere come Spiderman o gli X-Man. Ma aspetta, q-questo vuol dire che anche il litigio tra Chloe e Rachel è accaduto veramente, ora ne ho la certezza, Chloe qualcosa sa e lo tiene nascosto, però se c'entra qualcosa perchè Nathan o Jefferson non l'hanno tirata in causa ? 
Torno subito in camera mia, cerco su internet tutti gli articoli che parlano di Jefferson e Nathan. Uhm le loro versioni coincidono, entrambi sostengono che Rachel sia morta durante una seduta fotografica a causa di un overdose causata da Nathan. Lui era in lacrime durante tutti gli interrogatori, dice che dovrebbe essere andata così ma poichè era strafatto non ricorda bene, c'è anche scritto che lui la amava, che non gli avrebbe fatto del male e bla bla bla, altre cose non interessanti. Forse dovrei solo aspettare che abbia uno dei miei sogni ma non posso aspettare, cazzo Max peggiora di giorno in giorno, ma come cazzo ha fatto a farsi intortare così. Devo parlare con Nathan, devo togliermi ogni dubbio, devo essere certo che sia andata cosi. Il Problema è che per visitare Nathan occorre un permesso speciale e io non credo di essere in grado di ottenerlo, dovrei essere qualcuno di importante, qualcuno che abbia i soldi e sia molto vicino a lui....ma certo, Victoria, Victoria è una sua grande amica e la sua famiglia è importante, sono sicura che lei può andare a trovare Nathan quando vuole, devo chiedergli se può trovare un permesso anche per me, però non credo che sarà possibile, io e Victoria...beh io e Victoria ci odiamo, siamo agli antipodi, non credo proprio che mi aiuterà ma..vale la pena di tentare.
Esco dalla mia stanza e comincio a girare per il campus cercando Victoria finchè non la trovo, è in un angolo della scuola a parlare con Taylor e Courtney, sono fortunato, essendo domenica poteva essere andata in giro per la città, mi avvicino lentamente a loro, spero che non inizino ad umiliarmi pesantemente:
-Ehm scusate ragazze.-
Loro mi ignorano:
-Ragazze.-
-Victoria ?.-
-PORCA PUTTANA POSSO AVERE PER UN MINUTO LA VOSTRA ATTENZIONE ?-
-Che vuoi brutto nerd ?-
-Su su Courtney, non essere così aggressiva, sentiamo cosa ha da dire Grahamshit, è così insistente che dev'essere una cosa importante.-
-E infatti lo è Victoria, ecco io...però vorrei parlarti in privato.-
-Mmmh va bene, mi hai incuriosito Warrenerd.-
Ci allontaniamo leggermente da loro:
-Beh che hai da dire scherzo della natura.-
I suoi occhi e il suo viso mi mettono in soggezione: 
-Beh ecco io...volevo chiederti se ti fosse possibile aiutarmi a procurarmi un permesso per visitare Nathan nella clinica in cui è ricoverato.-
-E perchè dovrei aiutarti ? Non eravate amici, a nessuno importava veramente come stava, solo a me.-
-Lo so, manche se lui mi ha picchiato spesso mi dispiace per lui, non se lo meritava, era solo un burattino nella mani di Jefferson, era un incompreso, suo padre non lo aiutava, mi spiace. Ascolta, io lo voglio aiutare, perchè ho seri dubbi che sia stato lui a uccidere Rachel, da quello che so erano molto amici e lui l'amava.-
-E chi mi dice che non vuoi solo umiliarlo ?-
-Allora Victoria, io non piaccio a te e tu non piaci a me però qui si parla di Nathan, fallo per lui, io voglio parlargli voglio capire se è stato veramente lui a commettere quel delitto.-
-Non mi convinci, perchè ti preoccupi tanto per lui se lo odiavi ?-
-Ho i miei motivi per voler scoprire la verità.-
-Dimmeli o non ti aiuterò.-
Volevo evitare, ma sono costretto a cedere, devo dirgli tutto:
-Ti ho sentito mentre parlavi con altre ragazze del fatto che tu credevi che Chloe Price centrasse qualcosa nella morte di Rachel Amber, ecco io ho fatto qualche indagine e la tua ipotesi non pè totalmente campata per aria, ecco io voglio scoprire se Chloe Price è una criminale oppure no, beh oddio, ovvio che è una criminale, però insomma se è in grado di uccidere una persona.-
Victoria fa un sorrisino:
-Così è l'amore che ti fa fare questo Warren Graham ? Tu il Cavaliere Bianco che vuole salvare la sua bella dalle grinfie di una perfida strega ?-
Arrossisco come un peperone:
-Beh si.-
Victoria fa un altro sorrisino:
-Voglio aiutarti Warren, io non sono la stronza totale che posso sembrare, se c'è anche solo un possibilità per fare uscire  Nathan dalla casa di cura allora ti aiuterò, e poi mi diverte l'idea di incastrare Chloe Price, la odio quella, quanto a Max...beh, stavamo cominciando ad avere un rapporto più...civile, alle fine non è poi così male.-
-Oh grazie, grazie, grazie.-
-Aspetta a ringraziarmi, forse tu non lo sai ma hanno trasferito Nathan in una casa di cura di un altro stato molto lontano da qui, però non fare quella faccia, ho qualcosa per te che può aiutarti, seguimi. Courtney, Taylor, ci vediamo dopo.-
Io seguo Victoria fino al suo dormitorio, mi sento a disagio a camminare con lei, una volta li mi dice:
-Aspetta qui Warren.-
Victoria se ne esce poco dopo con un raccoglitore con le fotografie, me le mostra, sono orribili, mi mettono addosso tanta inquietudine. Queste foto perverse raffigurano Rachel drogata e  un Nathan altrettanto fatto in pose orribile in mezzo alla sporcizia delle discarica, è abominevole:
-Perchè mi mostri queste foto ?-
-Me le ha lasciate Nathan prima di essere arrestato, ha detto che non dovevo farle vedere a nessuno e che io stessa non dovevo vederle, me le ha lasciate perchè credeva che in questo modo non sarebbe stato accusato dell'omicidio di Rachel ma purtroppo Jefferson ha fatto della copie e l'hanno preso. Dopo che è stato arrestato le ho viste e non mi convincevano. Tu non hai notato niente di strano ?-
-N-no non mi pare.-
-Credevo fossi più sveglio Warren, ma d'altronde tu non hai l'occhio del fotografo.-
-Che intendi dire ?-
-Intendo dire che queste foto sono troppo perfette, Nathan era strafatto, non può aver scattato queste foto così bene, non può essersi messo nella posizione giusta da solo facendosi l'autoscatto, era strafatto, non capiva nulla le foto sarebbero dovuto venir male e sfocate o comunque senza di lui  in una posizione così perfetta, qualcuno lo ha messo in posa-
-Questo significa che ?-
-Significa che c'era un'altra persona con loro quella sera, una che comunque si intende di fotografia, una che ha scattato le foto per Nathan.-
-Ma se è accaduto questo, come mai Nathan non ha parlato della terza persona ?-
-Perchè essendo strafatto non si è ricordato nulla.-
Se la via visione è vera significa che è stata Chloe la terza persona presente quella sera, però i conti non tornano, Chloe non è una fotografa esperta, però..però nel mio sogno di ieri sera c'era una macchina fotografica a casa Price, Chloe potrebbe essersi esercitata nel corso degli anni e..e..e...poi non dev'essere stato difficile per lei fare foto a due persone che nemmeno si muovono. Questa però è solo una supposizione, non ho uno straccio di prova per verificare la sua colpevolezza, mentre ne ho molte che dimostrano la sua innocenza, e poi il terzo poteva anche essere Jefferson, tuttavia sono felice è un grosso passo in avanti nelle mie indagini alla Sherlock Holmes, dalla gioia abbraccio Victoria:
-Grazie, grazie, grazie Vic.-
-Vic ? Ok, chiamami pure così, ma mi raccomando, tienimi informata e scopri il colpevole.-
Mentre sto abbracciando Victoria sento una voce provenire da dietro di me:
-Warren, perchè abbracci Victoria ?-
E' Max  e mi pare di aver avvertito un certa gelosia nella sua voce, il mio cuore salta di gioia, allora a me ci tiene almeno per un pò, tuttavia mi prendo una piccola rivincita:
-Quello che faccio con Victoria non è affar tuo .-
Gli lancio un sorrisetto e lei se ne va arrabbiata, beh è stata una buona giornata.




















Okay sono tornato  come ho detto non so quando riuscirò ad aggiornare, sarò discontinuo ma non intendo abbandonare la fic. Warren farà altri sogni strani ? Chloe è veramente colpevole ? Come si evolverà il rapporto tra MAx e Warren ?Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.

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Capitolo 8
*** Pomeriggio di studio ***



CAPITOLO  8  POMERIGGIO DI STUDIO 

Quest'oggi io Max e Kate dobbiamo ritrovarci tutti e tre in biblioteca per iniziare il nostro progetto di storia. Kate ha deciso di chiedere a Max di unirsi a noi sperando che lei possa riavvicinarsi a noi. Io però non sono convinto che sia stata una scelta giusta e sensata, ormai Max non da più ascolto a nessuno, l'unica in cui crede ciecamente è Chloe e per ora tutti i tentavi che ho fatto per riportarla sulla retta via sono stati inutili. Spero che almeno oggi noi tre possiamo passare il pomeriggio come vecchi amici, anche se ne dubito, sento suonare il cellulare, meglio se rispondo:
-Si pronto ? Ah Joyce sei tu ? Si, lo so come si è conciata Max, l'ho vista e si lo so che ha iniziato a fumare. Lo so che ti ho promesso che avrei fatto di tutto per tenerla sulla retta via, ma non ci riesco, non ci riesco, non mi da più retta è inutile. Si continuerò a provarci e farò del mio meglio.-
Ah, credo di non essere la persona adatta per fare questa cosa, non sono certo Sherlock Holmes e neppure Chuck Bartowski. L'unico modo che ho per tenere lontano Chloe da Max è farle capire che razza di persona è. Mi sto impegnando al massimo, ma fatto pochissimi passi avanti, ho il sospetto che Chloe centri qualcosa con la morte di Rachel,a ma non ho le prove., Se non faccio i nei sogni fi veggente mi sa che non andrò tanto lontano. Beh, ora è meglio andare verso la biblioteca. Sono arrivato, Kate mi vede e alzando il braccio mi fa il segno di dove devo sedermi. La raggiungo e mi siedi accanto a lei:
-Ciao Kate, dov'è Max ?-
-Ciao Warren, lei non è ancora arrivata, che ne dici se mentre l'aspettiamo cominciamo a studiare e discutere su cosa fare il progetto ?-
-Certo.-
Dobbiamo fare la ricerca su un evento della Seconda Guerra Mondiale e insieme decidiamo di portare una ricerca approfondita sulla Battaglia di Kasserine, il primo scontro delle truppe americane contro quelle dell'Asse. Max arriva con più di mezz'ora di ritardo, appena la vede Kate rimane a bocca aperta e si fa un segno della croce, è vestita peggio di ieri, sembra chr abbia scelto il peggio che c'era nell armadio di Chloe, è vestita con una canottiera sotto un giaccone di pelle, ha dei grossi stivali e dei jeans pieni di toppe, sembra quasi una teppista di strada, Kate intimorita farfuglia qualcosa:
-M-Max tu..tu..-
-Si lo so, sono in ritardo, scusatemi ma Chloe aveva un problema, ho dovuto aiutarla e....-
Cazzo, Chloe, sempre Chloe, e intanto noi non trovi più tempo:
-Si, si va bene, non è importante. Allora, mentre tu non c'eri io e Kate abbiamo tirato giù qualche idea, abbiamo deciso di fare una ricerca sulla battaglia di Passo di Kasserine, Kate raccoglierà ed esporrà nozioni sulle truppe alleate, tu raccoglierai ed esporrai invece informazioni sulle truppe dell'Asse, mentre io penserò userò il computer per fare delle animazioni che possano accompagnare i vostri documenti.-
-Ti va bene Max ?-
-Certo, certo, tutto quello che volete, per me è uguale.-
-Va bene, allora intanto io direi di cominciare a raccogliere qualche informazioni da questi libri.-
-Va bene, come volete voi.-
Cominciamo tutti e tre a studiare, ma mentre io e Kate ci mettiamo giù di impegno Max sembra assente, quasi come se non gliene fregasse niente e volesse trovarsi da tutt'altra parte. Devo ammettere che non era cosi che speravo sarebbe passato questo pomeriggio. A un certo punto Kate ci interrompe e con la sua candida voce ci chiede:
-Che ne dite se stasera, dopo lo studio ci andiamo a prendere qualche panino al Two Whales tutti e tre insieme.-
Capisco dallo sguardo di Kate che vuole essere un modo per convincere Max a passare del tempo insieme a noi, ovviamente decido di aiutarla:
-Certo, mi sembra un ottima idea, io ci sono di certo, non vedo l'ora di mangiare una bistecca di brachiosauro, io sono il T-Warrenex ahahaha.-
Mentre dico questo faccio una mia imitazione del T-Rex, Kate ridacchia ma Max no, di solito rideva sempre per queste cose:
-Ehm...io purtroppo questa sera non ci sono, ma voi andate pure senza di me.-
-E se non sono indiscreta, posso chiederti dove devi andare ?-
-Mmmh, devo uscire con della gente.-
-Capisco, sentite ragazzi,ormai è da un pò che studiamo che ne dite se smettiamo e andiamo fuori a prendere una boccata d'aria ? È una cosi bella giornata.-
-Mmmh va bene.-
-Tu vieni Warren ?-
-Certo.-
Raggiungiamo l'esterno della scuola, una volta li Kate si avvicina a Max e le chiede:
-Max, dimmi, per caso hai qualche problema ? Qualcosa che ti turba ? Lo sai che con noi puoi confidarti.-
-No grazie, è tutto a posto.-
Il piano di Kate sta funzionando quanto le prime mod per GTA San Andreas, ovvero non sta funzionando per niente, ci vorrebbe qualcosa che magari faccia uscire lo spirito della vecchia Max, come...come:
-Ehi un picchio.-
-Cosa ?-
-Guardate ragazze un picchio che batte sull'albero.-
Okay, lo ammetto, potevo trovare di meglio, qualcosa di più interessante, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente e poi Max adora gli animali, sono sicuro che vedendolo tirerà fuori un pò della sua dolcezza. Kate si avvicina:
-Uh com'è carino.-
-Max vieni qui e scattagli una foto, questa è una specie rara.-
-No, non me ne frega nulla di quell'uccello.-
Ma che cosa sta dicendo:
-E poi se proprio devo essere sincera con voi non me ne frega più un cazzo della fotografia.-
C-che cosa ha detto ? Max senza la sua macchina fotografica ? Max che odia la fotografia ? Max senza la fotografia è come Guybrush Threepwood che non vuole più fare il pirata, è come Lara Croft che non vuole più fare l'avventuriera, è come Einstein che odia la fisica, è come me senza la chimica:
-Max ma che dici ? La fotografia è la tua passione. Sei venuta qui apposta per questo, per seguire un corso di fotografia alla Blackwall.-
-Si, è vero, ma spesso i piani possono cambiare, e poi ora che Jefferson si è dimostrato quello che è...beh credo che una volta finita la scuola andrò a cercarmi qualche lavoretto, non continuerò gli studi.-
-M-ma ma Max non...-
-Ora scusatemi ragazzi, ma devo proprio andare. Spero che voi capiate.-
Dico con voce fredda:
-Si certo, capisco.-
-Bene, allora ci vediamo, ciaoo.-
Max si allontana da noi, Kate mi mette una mano sulla spalla:
-W-Warren...-
-Scusami Kate, lasciami stare, torno nella mia stanza, non mi sento tanto bene.-
-D'accordo.-
Mi sento molto triste e depresso, coro subito verso la mia camera. Una volta li dentro mi accascio subito sul letto e inizio a piangere. No, quella non può essere Max, non può essere lei, Max non avrebbe rinunciato alla fotografia cosi, Max non sarebbe mai stata cosi fredda e menefreghista. Sento che ogni giorno che passa la sto perdendo, mi sento un perdente totale, fino adesso non sono riuscito a combinare nulla. E ora sto qui a piangere come una femminuccia sul letto, Dio quanto sono patetico.

POV MAX

Uff, finalmente questo pallosissima giornata di studio è terminata. Certo che stare buona parte del pomeriggio con Kate e Warren è estenuante, sono cosi dannatamente seri, studiosi e noiosi. Warren tempo fa era divertente però ultimamente non so per quale motivo sembra quasi che mi odi, cioè non capisco perchè, lui mi diceva sempre che dovevo fare e essere quello che volevo fregandomene di tutti. Un po' quello che mi ha detto Chloe, mi dispiace essere stata un pò fredda con loro, ma è necessario che io sia sempre dura e inflessibile con tutti, anche con gli amici, sennò la gente sarà propensa a metterti i piedi in testa e tradirmi. Questo è quello che mi ha detto Chloe, e io voglio dargli retta, non voglio perdere la sua amicizia, sono disposta a fare quasi tutto quello che mi dice, dopotutto lei è la mia migliore amica e vuole solo il meglio per me giusto ?
A proposito di Chloe...eccola che arriva:
-Yo Max, finalmente ce l'hai fatta a liberarti.-
Salo sul pick up di Chloe:
- Si scusami, ma devo fare un progetto di storia insieme a Warren e Kate e quindi...-
-Bah, dovresti smetterla di frequentare quei due, sono dei reazioni, non si ribellano, fanno tutto quello che gli viene detto loro, non sono diversi da tutti quei fighettini di Arcadia Bay.-
-Non lo so Chloe, loro sono miei amico, loro tengono veramente a me.-
-Ah si ? E che  hanno detto sul tuo cambio di look o sulle compagnie che frequenti ?-
-Beh, non credo che gli picciano, io e Warren abbiamo avuto un paio di discussioni e Kate beh, mi ha fatto capire che non approva.-
-Questa è la prova che non ti vogliono bene veramente, se lo volessero veramente accetterebbero il tuo cambiamento perchè ti rende felice. E invece no, Kate è religiosa e quindi è bigotta e reazionaria, Warren invece è un nerd sfigato che vuole solo portarti a letto e quindi vuole che resto una sfigata come lui.-
-Ma Chloe, io non mi sento proprio a mio agio con questo look e mi dispiace trattarli cosi male, siamo sicure che questa sia la cosa giusta da fare ? Anche su Warren, quando l'ho visto abbracciarsi con Victoria io ho sentito un garn fastidio e una gran rabbia dentro di me.-
-Bah, devi dimenticarlo quello, non è alla tua altezza, dovresti provarci con qualcuno di meglio. Per esempio, tu a Carlos piaci, e molto.-
-Non lo so Chloe.-
-Ascolta Max, io sono la tua migliore amica, io tutto quello che ti dico di fare lo dico solo perchè voglio il tuo bene e il meglio per te, lo capisci questo ?-
Annuisco:
-Se c'è una persona di cui ti puoi fidare quella sono io. Ti voglio bene Max.-
-Anch'io Chloe.-
-Beh ora basta con le smancerie, siamo arrivate.-

POV WARREN

Non so per quanto tempo sono qui a piangere, suona il telefono, rispondo con voce rotta e occhi lucidi:
-Pronto ?-
-Graham ? Sono io Victoria, ho alcune interessanti novità da dirti.-
- Di che cosa si tratta ?-
- Diciamo che potrei avere tra le mani un testimone che ha visto Chloe in atteggiamento sospetto la sera in cui è scomparsa Rachel.-
Interessante, però sicuramente anche stavolta non caverò un ragno dal buco, però non si sa mai:
-Per la precisione a chi riferisci ?-
-Beh, una mia amica mi ha raccontato che questo suo amico ha visto Chloe in atteggiamenti sospetti, se vorrai saperne di più dovrai chiederglielo tu stesso, si troverà mercoledì sera alla discoteca "Blue Bay", io e la mia amica verremo con te e ti introdurremo nel suo giro. Il problema è che lui è piuttosto importante, è figlio di industriali potenti e lui parla solo con un certo gruppo di "vincenti", quindi dovrai atteggiarti a vincente capisci ?-
-Allora non sono la persona adatta, sniff.-
-Ma Graham, tu stavi piangendo ? Per Max ? Dio cristo, tira fuori le palle, combatti per lei cazzo, se continui cosi ci credo che non vorrà mai venire con te.-
Ehi ha ragione, non devo abbattermi, devo continuare a combattere, anche se soffrirò fino all'inverosimile:
-Hai ragione, dimmi cosa devo fare.-
-Allora, tra poco tu e Courtney andrete  a comprare qualcosa di elegante e figo per la serata, domani io ti darò qualche lezione su come trattare i ricchi snob e poi quella sera io e la mia amica ti verremo a prendere con la limousine in modo che sembrerai un ricco anche tu okay ?-
-Certo.-
-E dimmi hai dei soldi per il vestito, altrimenti te li do io.-
Strano, è gentilissimo da parte di Victoria, ma per fortuna ho i soldi che mi ha dato Carlos, pagherò con quelli, un vero uomo non si fa offrire niente dalle signore:
-Non c'è bisogno, li ho.-
-Bene, allora tra poco Courtney sarà al parcheggio, fatti trovare li.-
-Bene.-
Mi dirigo subito verso il parcheggio dove trovo Courtney ad aspettarmi:
-Ciao Courtney.-
-Ciao Warren, Victoria mi ha chiesto di aiutarti e anche se non so perchè vuole farlo ti darò una mano a scegliere il vestito.-
-Ti ringrazio molto per questo. Non dev'essere facile per una come te passare del tempo con un come me.-
-Invece è un bel diversivo, passo tutto il tempo con idioti e fighetti che ne ho la nausea, per stare con loro devo sembrare un oca anch'io.-
-Aspetta, aspetta vuoi dire che a te non piace la gente che frequenti ? Che fingi spudoratamente.-
-Si, purtroppo devo stare vicina a Victoria a nel Vortex Club per  ottenere agevolazioni, la mia famiglia non è ricca come puoi pensare.-
-Mi spiace.-
-Ognuno ha la sua croce, ma non pensiamoci ora, e andiamo.-
Durante il viaggio parliamo un pò di tutto e mi accorgo che come persona non è tanto male. Forse mi sono sbagliato su quella cricca, veri amici non saremo mai, ma forse...
Una volta arrivata scegliamo completo giallo con mocassini e camicia nera, li provo:
-Warren stai benissimo, con un pò di trucco e una sistemata hai capelli non ti riconoscerà nessuno.-
-Beh grazie, anche se ora più che Cavaliere Bianco mi sa che diventerò il cavaliere giallo ahahahahah.-
-Ahahahahah quanto sei stupido.-
Ho ripreso vigore, coraggio  e voglia di scherzare. Max non ti preoccupare. Ci sono io, ti salverò.

POV MAX

Stiamo passando un bella serata in compagnia di Carlos, Reggie, Diana e tutti gli altri:
-Ehi ragazze, voi ci siete mercoledì sera ?-
-Dove ?-
-Alla discoteca "Blue Bay", sarà una serata fighissima, con Dj e musica elettronica, ci si diverte un sacco, ci verrete ?-
-Non lo so, veramente avrei la scuola e ...-
-E dai Max, per una sera non ti bocceranno, e poi non vorrai mica farela figura della santarellina ?-
Chloe mi provoca e io stizzita le rispondo:
-D'accordo ci saremo.-
-Questo è lo spirito giusto.-


















Okay sono tornato  come ho detto non so quando riuscirò ad aggiornare, sarò discontinuo ma non intendo abbandonare la fic. Warren farà altri sogni strani ? Sia Warren sia Max saranno alla festa,che succederà ? Warren riuscirà ottenere la confessione? Se si cosa gli dirà ? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.
PS Chiedo scusa se  magari questi capitoli vi annoiano un pò, ma sono necessari per evidenziare il cambiamento di Max.

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Capitolo 9
*** Piangendo in discoteca ***


CAPITOLO 9     PIANGENDO IN DISCOTECA
 


Sospiro, sono nel parcheggio della scuola tra poco è ora di partire per andare al "Blue Bay", la discoteca  dove incontrerò un tizio che ha visto Chloe in atteggiamento sospetto la sera in cui Rachel è stata uccisa. Di fianco a me ci sono Courtney e Victoria, quest'ultima tenta di rilassarmi:
-Dai Graham, non essere cosi teso, ricorda quello che ti ho detto ieri e tutto andrà per il verso giusto.-
Dico in maniere ironica:
- Si , devo ricordarmi quello che mi hai insegnato ieri.-  Cazzo, le  cose che mi ha insegnato sono state come comportarsi da stronzo altolocato ricco figlio di papà sentendosi superiori a tutti:
-So che non ti piace l'idea di doverti comportare cosi, ma è l'unico modo per ottenere la sua amicizia e la sua fiducia.-
Sospiro:
-Lo so, anzi ti chiedo scusa, tu stai solo cercando di renderti utile ma...io non mi sento bene al dovermi comportare cosi.-
-Su, ricorda che tutto questo lo stai facendo per Max.-
Ha ragione devo farlo per lei, comunque quando mi sposerò con Max avrò un sacco di cose che potrò rinfacciargli durante i litigi...Però io non voglio litigare con lei...Oh insomma basta, devo smetterla di pensare a queste cose, proprio non è il momento. Mi tocco un pò i capelli, Courtney me li ha lisciati  e laccati all'indietro, non sono abituato a sentirli cosi. Devo pure portare gli occhiali da sole per non farmi riconoscere, Courtney e Victoria non voglio che qualcuno mi riconosca, a me però non piace l'idea, non sono mica una tamarro da discoteca. L'amica di Victoria è in leggero ritardo:
-Victoria, c'è da fidarsi di questa tua amica ?.-
-Certo, è un pò pettegola, ma è affidabile e poi....ecco guarda, sta arrivando li.-
Una lunga limousine bianca si ferma nel mezzo del parcheggio, e dalla portiera dietro scende una bella ragazza formosa coi lunghi capelli neri ondulati  e gli occhi azzurri, si saluta con Courtney e Victoria, poi quest'ultima ci presenta a vicenda:
-Carrie, questo è Warren Graham, il ragazzo di cui ti ho parlato. Warren, questa è la mia amica Carrie Dayton.-
Le stringo la mano:
-Molto piacere.-
-Cosi sei tu quello che deve parlare con Jonathan per aiutare l'amico di Victoria eh ?-
-Ehm si.-
-Beh, ti auguro buona fortuna, ma ora entrate.-
Ci accomodiamo nella limousine, è fighissima, è molto lussuosa, la famiglia di Carrie deve avere molti soldi. Molto ragazzi venderebbero l'anima al diavolo per essere con tre belle ragazze dentro una limousine, la cosa mi diverte e sorrido al pensiero, però l'unica ragazza che è nel mio cuore è Max. Max, è da lunedì che non la vedo, sono stato molto occupato, e oggi ha dato buca a me e a Kate per il progetto, chissà dove si trova ora. Arriviamo finalmente alla discoteca, noto che, entriamo in uno speciale ingresso VIP e noto il volto invidioso dei ragazzi che devono farsi la coda.
Una volta dentro Carrie dice al buttafuori
-Siamo nella lista Gore per il privè.-
-Mmh si tutto a posto, entrate.-
Raggiungiamo un tavolo appartato dove si trova un ragazzo di più o meno vent'anni con i capelli neri non molto lunghi, ha un fisico abbastanza muscoloso e indossa una camicia con sopra un giacchetto in pelle e occhiali da sole, questo si alza e si dirige subito verso Carrie e la abbraccia:
-Aaaah, ciao Carrie, sono felicissimo di averti qui questa sera, ma ora presentami i tuoi amici che mi hai chiesto disperatamente di invitare questa sera.-
-Ciao Jonathan, ma non dirmi che non ti ricordi più di Victoria e Courtney ?-
Lui le fissa per un attimo e poi aggiunge:
-Ma certo che mi ricordo, l'ultima volta che le ho viste però dovevo essere parecchio sbronzo ahahahah, al momento non le riconoscevo subito ahahahah.-
-Mmmh si, comunque oltre a loro ho portato qui questo nostro amico che si trova momentaneamente qui in città, è un tipo in gamba, sono sicura che andrete d'accordo.-
Io gli porgo la mano, meglio dargli un nome falso:
-Piacere, io sono John Ghost.-
-Jonathan Gore, e il piacere è mio, ma ora accomodatevi, tra poco ci porteranno da bere.-
-Per me no, grazie.-
-Come mai non bevi, non sarai mica un astemio perfettino-
Cazzo, io berrei anche, ma mi basta mezza birra per andare fuori giri, devo inventarmi una scusa che non mi faccia sembrare uno sfigato:
-No, no ci mancherebbe, è solo che dopo l'incidente che ho fatto con la Lamborghini il mio vecchio mi ha minacciato dicendomi che se mi avesse beccato di nuovo ubriaco mi avrebbe tolto i fondi e cosi...-
-Ahahahaha, beh che sfiga, ti capisco, anche io non sono in buoni rapporti col mio vecchio, il tuo di che coda si occupa ?-
Non posso certo dirgli che fa il benzinaio, cosi dico la prima stronzata che mi viene in mente:
-Beh lui si occupa del.... settore petrolifero.-
-Ah un petroliere, e come mai vi trovate qui ?-
-Sta conducendo un affare segreto, non posso dirvi nulla. Di norma non è male come genitore, ma è un tale rompipalle, vorrebbe che io passassi la mia vita sui libri, con un nerd, beh che schifo quella gente, non sanno nemmeno in che mondo vivono, e le ragazze? Mi da che tra un pò si inventeranno un robot per farsi le seghe.-
Quanto mi costa dire queste cose:
-Ahahahah, sei forte, hai proprio ragione, ma peggio di loro ci sono quegli stupidi, dark, punk, fattoni o quello che sono.-
Non pensavo sarebbe stato cosi facile tirargli l'esca:
-Ah guarda, non me ne parlare, tutti chiusi nel loro piccolo stupido mondo, convinti di essere degli incompresi quando in realtà sono solo degli idioti, poi tutti con i capelli tinti del colore più assurdo, rosso, verde, blu. Non hai idea dei problemi che mi ha dato una punk in particolare...-
-Eh lo so bene io, anch'io ha avuto problemi con una punk, aveva i capelli blu e uno strano berretto in testa ho anche dovuto subire un interrogatorio della polizia.-
Dai che ci siamo:
-Dai racconta, mi hai incuriosito.-
-Beh, allora, era una notte dello scorso aprile, ero fuori proprio da questa discoteca, stavo prendendo una boccata d'aria, avevo bevuto parecchio, ma reggendo benissimo l'alcol ero quasi completamente lucido, ebbene ho visto avvicinarsi a me questa ragazza, era confusa, sconvolta. Io di solito mi faccio i cazzi miei, sarà stato l'alcol ma la volevo aiutare, così mi sono presentato e le ho chiesto se aveva bisogno di qualcosa, se aveva bisogno di aiuto, ma lei mi ha praticamente aggredito e mi ha detto di farmi i cazzi miei e poi mi ha insultato e se n'è andata.-
Interessante:
-E poi cosa è successo ?-
-Ho ricevuto poi la notizia che quella ragazza...Rachel era scomparsa, così sono andato alla polizia pensando che quella tizia potesse centrare con la sua scomparsa, gli ho raccontato tutto ma gli agenti mi hanno preso in giro dicendomi che non poteva essere vero, che ero ubriaco e mi sono immaginato tutto. Mi hanno detto che Chloe Price, questo era il nome della ragazza era rimasta tutta la sera a casa, lo assicurava il suo patrigno che è poliziotto, bah sbirri di merda, oh è stata la prima e unica volta in cui faccio il mio dovere. Ma ora basta chiacchierare, diamoci alla pazza gioia
Arriva un enorme contenitore pieno d'alcol e comincia bere. Non immaginavo che sarebbe stato cosi facile ottenere questa informazione, e devo ammettere che è interessante, però non prova necessariamente che Chloe sia stata coinvolta nella morte di Rachel. Però è indicativo il fatto che fosse sola, nervosa, sconvolta e irritabile, queste emozioni potrebbero essere state causate della realizzazione di aver ucciso la sua migliore amica. Credo che David Madsen sia stato sincero e che credeva veramente che Chloe si trovasse in camera sua, non mi stupirei se una persona come Chloe scappasse di casa cosi spesso. Jonathan smette di bere e dice:
-Bene ragazzi, e ora tutti in pista. Andiamoooo.-
Victoria mi sussurra:
-Dai su, forza Graham seguiamolo.-
-Ma dobbiamo proprio ? A me non piace la discoteca, e ora che sappiamo quello che volevamo non potremmo tornarcene alla Blackwall Academy ?-
-Oh andiamo, non fare storie, dobbiamo mantenere la copertura, e poi Carrie non ci porterà a casa prima delle 3-3:30.-
-Uff, e va bene.-
Seguo Jonathan al centro della pista e noto che più che ballare sta cercando di provarci con le ragazze, a un certo punto una gli tira uno schiaffi e in faccia e si allontana. Io ridacchio e lo prendo un pò in giro:
-È andata male eh amico ?-
-Lasciamo stare, era una figa di legni, per fortuna questa discoteca è piena di ragazze, ce ne sarà qualche donna che vorrà divertirsi con me questa sera no ?-
Che tipo, non mi sta simpatico, è snob, è un morto di figa, è presuntuoso e idiota, però per certi aspetti è quasi divertente, come un personaggio da sitcom:
-Tu continua a cercare.-
-Hai ragione, anzi vedo laggiù un bel gruppetto di belle ragazze.-
Jonathan si dirige verso di loro ma dopo poco torna indietro:
-Già di ritorno ? Che è successo ? Ti hanno respinto ?-
-No, ma indovina chi ho incontrato laggiù ?-
-Boh ? Chi ? Scarlett Johansson ?-
-No, magari...ho incrociato Chloe, la punk di cui ti parlavo, ballava proprio davanti alle ragazze che dicevo. Cosi me ne sono andato, non mi andava di stare tutto il tempo a guardare la sua faccia.-
Cosa ? Chloe ? Chloe è qui ? Ma allora se c'è lei...ci deve essere pure Max. Devo trovarla, devo vedere cosa sta facendo, cosa le stanno facendo:
-Ehi dove vai John ?-
-Ehm...faccio un giro a vedere se c'è qualche bella pollastra, ci vediamo dopo.-
-Ahahahah fai bene.-
Mi dirigo al centro della pista, vedo Chloe, Carlos e altri idioti, ma di Max non c'è traccia, forse..forse è rimasta all'accademia.  Magari è uscita a prendere una boccata d'aria. Mi dirigo all'esterno della discoteca, giro l'angolo e noto che ci sono due tizi chini su una persona che sta vomitando anche l'anima, mi avvicino e mi accorgo che sono Diana e Reggie mentre la persona che sta vomitando è Max. Cazzo, cosi vestito no dovrebbero riconoscermi, per sicurezza cerco di camuffare anche la voce:
-Ehi ragazzi, avete dei problemi ?-
-Eh ? Beh, c'è questa nostra amica che ha bevuto un pò troppo e ha cominciato a sentirsi male, ora sta sboccando anche l'anima.-
-L'unico problema è questa tipa che non  regge neanche un pò d'alcol, e ora noi ci stiamo perdendo la festa, che rottura di palle.-
Ma sentili, la loro amica sta male e loro pensano a questa stupida serata:
-Se volete posso restare io con lei per un pò mentre voi tornate dentro.-
-Lo faresti davvero amico ?-
-Certo.-
-Oh grazie, noi torniamo tra poco.-
Ma che razza di amici sono ? Lasciare una persona che non sta bene con uno sconosciuto ?
Mi avvicino a Max e gli chiedo gentilmente:
-Come stai adesso ?-
-Un pò meglio grazie, ma tu chi sei ?-
-Sono John Ghost, ti tengo d'occhio io finchè loro non tornano.-
-Beh grazie, sei molto gentile  mi sento veramente uno schifo.-
-Ma quanto hai bevuto ?-
-Poco, ma mi sono sentita subito male.-
-Può succedere quando è la prima volta che si beve.-
-Come fai a sapere che è la prima volta che bevo ?-
-Ehm....beh l'ho intuito, non sembri proprio la tipa da discoteca.-
Sospira:
-Lo so, é la prima volta che vado in discoteca, e non mi piace per niente. Mi sento fuori posto e non mi diverte.-
-Se non ti diverte come mai sei venuta qui ?-
-La mia migliore amica e gli altri ragazzi mi ci hanno praticamente costretto.-
-Ma non potevi dire di no e basta ?-
Max si mette a singhiozzare proprio mentre il dj mette la canzone "Crying at the Discoteque", direi canzone molto appropiata
-F-forse avrei potuto dir loro  di no, ma-ma ho paura che se dico di no potrei perdere l'amicizia di Chloe.-
-Ahahahah, ma che sciocchezza, se è tua amica ti vorrà bene lo stesso.-
-Non lo so, io-io cerco di fare tutto quello che piace a lei, faccio quello che mi dice di fare, ma ho sempre paura che non saremo più amiche.-
-Ma anche se fosse ? Non hai altri amici o un fidanzato ?-
-Beh, s-si, ho altri amici, e pure un ragazzo a cui credo di piacere. M-ma tu non puoi sapere e non puoi capire, io e lei abbiamo vissuto avventure che nessun altro potrà mai conoscere...lei è l'unica a conoscere il mio segreto, ed è l'unica con cui posso confidarmi.-
Che segreto ? Che segreto nascondi Max ?
-Non puoi dirmelo ?-
-Scusami, ho parlato troppo.-
Noto che Max sta tremando come una foglia:
-Hai freddo ? Ti senti poco bene ?-
Lei annuisce, io mi tolgo la giacca e gliela metto sopra le spalle:
-Ecco, cosi va meglio ?-
-G-grazie sei molto gentile.-
Io le tocco la fronte, ha la febbre, devo
portala nel suo dormitorio:
-Ah ecco dove eri finito.-
Mi giro e vedo che è Victoria:
-Victoria, qui c'è Max e non si sente bene, ha la febbre e dobbiamo portarla a casa subito.-
-Max ? Max Caulfield in una discoteca ? Chi l'avrebbe mai detto ? Va bene, tra poco partiamo, anche perché Courtney ha bevuto cosi tanto che non si regge nemmeno in piedi.- 
Sussurro a Max:
-Senti ora ti portiamo nel tuo dormitorio alla Blackwall Academy.-
-Come fai a sapere che io frequento quella scuola ?-
-Beh, sono un amico di Victoria Chase, la tua compagna di classe, ora è qui con me.-
Max alza lo sguardo:
-Victoria ? Lo faresti davvero ?-
-Certo, non sei certo mai amica, ma hai bisogno di cure.-
Max si alza e appoggiandosi Victoria si dirige verso l'auto, in quel momento esce Chloe dalla discoteca:
-Max ? Max ? Dove sei ? Ehi, che state facendo a Max ?-
Le rispondo stizzito:
-La stiamo portando a scuola, ha la febbre.-
-Non pensarci nemmeno, io sono la sua migliore amica e non mi fido certo a lasciarla con voi, chi mi dice che voi la porterete al sicuro ? Non vi conosco nemmeno.-
-Se ti importasse veramente lei non la avresti lasciata qua fuori da sola in queste condizioni, che razza di amica sei ?-
-Ecco...io...-
-Lasciali fare Chloe coff coff.-
-Davvero Max ?-
-Si.-
A quel punto ci dirigiamo verso l'auto, una volta dentro Max si addormenta appoggiando la sua testa sul mio petto. Lei è cosi bella, mi dispiace che sia malata. Ma qual è il segreto di Max ? Che cosa ha fatto insieme a Chloe che non può essere rivelato ?.














Okay. Warren farà altri sogni strani ? Warren scoprirà il segreto di Max ? Se si cosa gli dirà ? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.


 

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Capitolo 10
*** Il segreto di Max ***




CAPITOLO 10   IL SEGRETO DI MAX
 


-...io-io Max non ero col lei quella sera, s-se fossi stata con lei avrei potuto salvarla, oh Max.-
Max abbraccia una piangente Chloe:
-Chloe, non è colpa tua, tu non potevi certo sapere quello che sarebbe successo.-
-Lo so Max, il problema è che nemmeno mi ricordo cosa ho fatto quella sera, ricordo solo che avevo fumato parecchio, forse è per questo che non mi ricordo nulla, dovevo essere fattissima. S-se non lo fossi stata forse lei sarebbe ancora viva.-

Era un altro cazzo di sogno, un altro dei miei sogni da veggente. Anche questo dialogo dovrebbe essere accaduto realmente, Chloe sembra veramente dispiaciuta per la morte di Chloe, e sembra sincera sul fatto che non ricorda nulla. Cavolo, non so più cosa pensare. Aaah merda, questo superpotere mi sta facendo andare via di testa. E pensare che fino a pochi giorni fa sarei stato felicissimo di avere una cosa del genere. Meglio non pensarci e andare a fare una doccia e lavarmi i capelli, cosi laccati all'indietro non li posso proprio vedere.


POV MAX


Ahhhh, è già ora di alzarsi, ho la testa che mi scoppia ma sto comunque decisamente meglio di ieri sera. Mi sento la fronte, no non ho la febbre, meglio cosi, l'altra sera sono stata veramente male...e a nessuno è importato niente, nessuno tranne quel ragazzo amico di Victoria vestito elegantemente. Era cosi gentile e premuroso con me, anche se non li ho visti sono sicura che i suoi occhi erano pieni do bontà. Ha lasciato qui la sua giacca, me l'ha data per proteggermi dal freddo, voglio fargliela riavere.
Bussano alla mia porta, chi potrà mai essere ? Incredibilmente alla porta trovo Victoria:
-Ehi Max, come stai oggi ? Ieri sera eri veramente una merda ahahahah.-
-Sto meglio grazie, senti...tu sei stata molto gentile a riportarmi qui ieri sera.-
-Bah, non ringraziarmi, fosse star per me ti avrei lasciata a marcire li, ringrazia piuttosto il mio amico John Ghost, è lui che ha insistito tanto....oh ma che stupida, lui partirà tra poche ora da qui.-
-M-mi dispiace, mi sarebbe piaciuto ringraziarlo di persona e restituirgli la sua giacca.-
-Oh, ma non ti devi preoccupare di questo, gliela farò riavere io stessa va bene ?-
-Credo di si.-
Consegno a Victoria la giacca:
-Bene, ciao Max, riguardati.-
-Ciao Victoria.-
Chissà se rivedrò mai John Ghost.


POV WARREN


Sto sfogliando l'elenco telefonico di Seattle. Ieri sera Max mi ha fatto proprio preoccupare, ho paura che se continua cosi finirà per autodistruggersi e questa è l'ultima cosa che voglio. Voglio segnarmi il numero di telefono dei signori Caulfield, spero di non doverlo mai fare, ma se Max continua cosi dovrò avvertire i suoi genitori di quello che le sta capitando. L-loro la ritireranno dalla scuola, la riporteranno a Seattle lontano dall'influenza di Chloe e..e..e io non la vedrò mai più. Sto piangendo al solo pensiero, ma meglio una Max lontana do una Max morta...oddio, spero proprio di non doverlo mai fare...ecco Ryan Caulfield. Mi segno il numero sul cellulare e spero che non mi dovrà mai servire.

Sono passati alcuni giorni da quella sera in discoteca, ma non è che le cose siano cambiate molto. Anzi, Max sta saltando tutti gli incontri che io e Kate organizziamo per terminare il progetto scolastico, di questo passo non finiremo mai in tempo.
Sto qui sotto la statua della scuola ad aspettare Kate, dobbiamo chiarire questa situazione. Eccola che arriva:
-Scusa per il ritardo Warren, ho fatto più in fretta che potevo.-
-Non ti preoccupare, non è un problema per me.-
-Di che cosa mi volevi parlare ?-
-Di Max ovviamente, dobbiamo fare qualcosa, la consegna del progetto è tra pochi giorni e noi non siamo minimamente pronti, manca tutto il lavoro di Max e...-
-Ho capito Warren...ma che possiamo fare ? Non possiamo cacciare Max dal progetto, lei prenderebbe di sicuro un'insufficienza e inoltre lei ha bisogno di noi e...-
Io mi innervosisco parecchio:
-Col cazzo, mi sono ampiamente rotto i coglioni di lei e del suo nuovo modo di fare, non gliene frega più un cazzo di noi ? Bene, allora a noi non fregherà più un cazzo di lei, chissà se comportarsi cosi non le insegnerà qualcosa.-
Kate mi guarda con un misto di rabbia e orrore, mi rendo conto che ho esagerato e me ne vergogno:
-Scusami Kate, mi dispiace, mi dispiace tanto, non volevo dire parolacce o alzare la voce, ma io-io sono stanco, sono veramente stanco di questa situazione.-
Mi scendono qualche lacrima dagli occhio:
-Ti perdono Warren, f-forse hai ragione tu, bisogna fargli capire che se continua cosi la nostra amicizia finirà per sempre.-
Annuisco:
-Grazie Kate.-
-Però cosi dovremo trovare un sostituto e...-
Sentiamo tossire vicino a noi, è Taylor:
-Scusate ragazzi, inavvertitamente ho sentito i vostri discorsi e ho pensato che potrei essere io la persona giusta. Sono stata assente da scuola per alcuni giorni a causa della malattia di mia madre e non ho nessun compagno con cui fare il progetto, posso unirmi a voi, prometto che lavorerò sodo e finirò in tempo.-
Io e Kate ci guardiamo e conveniamo che è la soluzione migliore, volevo evitare di lavorare con lei, ma non abbiamo alternative:
-D'accordo, sei dentro.-
-Bene.-
-Kate, pensa tu ad avvertire Max, io...-
-D'accordo, ci penso io.-
Cazzo, che giornata di merda, già stamattina ho avuto la discussione con Joyce e ora questo. Cazzo, non ho capito perchè se l'è presa tanto, gli ho solo detto la verità:

FLASHBACK

-...no Joyce, non ho rinunciato a voler rimettere Max sulla retta via. Ma cerca di capirmi, come faccio a parlarle e a convincerla se non riusciamo mai a stare da soli ? Non viene agli appuntamenti per il progetto e passa tutto in giro con tua figlia. E poi tanto per la cronaca...mi sono stancato di pedinarle in ogni luogo della città, finisce sempre che le prendo. Si, si d'accordo scusa.-
Metto giù il telefonini:
-All'inferno.-
Dico con rabbia.


FINE FLASHBACK


Mi dirigo verso la mia camera, chissà, magari studiando riesco a dimenticare tutta questa merda, uhm...vediamo, da dove potrei cominciare ? Ma si, psicologia. Inizio studiare. Interessante, molto interessante questo capitolo suo traumi psicologici, chissà che non mi aiuti a capire il comportamento di Chloe. Senza quasi accorgermene mi addormento profondamente.
Comincio a sognare di nuovo. Credo che questo sia un altro dei miei sogni creati dalla mia capacità, ma-ma è comunque diverso dagli altri. Io-io vedo tutto in prima persona, io-io sono nel corridoio e vedo Max che si dirigo verso il bagno delle ragazze. Non so come, ma ora invece mi trovo dentro il bagno delle donne, c'è Max che sta scattando la foto a una farfalla blu. La porta del bagno si apre, entrano prima Nathan e poi Chloe, cominciano a discutere di questioni di droga, la situazione si scalda e Nathan finisce per sparare addosso a Chloe. Cazzo, cazzo, cazzo, un colpo cosi è mortale.
-Nooooooo-
Max urla, fa uno strano gesto con la mano e incredibilmente ci ritroviamo di nuovo al momento in cui Nathan Chloe entrava:
-Ma che cazzo...-
Max suona l'allarme antincendio e Chloe è salva. Se ne vanno tutti.
Ma che cazzo ho appena visto ? Max che riporta indietro il tempo ? Ok Warren, datti una calmata, è un sogno, solo un sogno. Si ma è tremendamente reale, e io non faccio sogni normali. La scena cambia ancora, questa volta mi trovo dentro il Two Whales:
-Parliamo del tuo superpotere Max, dimostrami che è tutto vero.-
Le ragazze fanno un paio di giochetti per verificare che il potere di Max sia autentico, con l'ausilio del suo superpotere riesce a indovinare quello che c'è nelle tasche di Chloe e a dire quello che avverrà di li a poco nel locale:
-Oh mi Dio, non ci posso credere, la mia migliore amica ha un superpotere.-
Non ci posso credere neanch'io, allora è questo il segreto che Chloe e Max custodiscono gelosamente. Ah, mi sono innamorato di Timewoman, formeremmo proprio una bella coppia di supereroi noi due, meglio di Mr Fantastic e la Donna Invisibile. Okay Warren, non divagare e vediamo ora dove mi porta questo sogno. Nelle successive scene vedo le loro indagini e le loro avventure vissute tentativo di scoprire che fine avesse fatto Rachel Amber. È una storia emozionante, divertente e strappalacrime, tanto che ci si potrebbe fare un libro, una serie Tv, un film o un videogioco. Vedo tutto quello che è accaduto a Max e a Chloe, vedo la loro intrusione nell'ufficio del preside, vedo il tentativo di suicidio di Kate, vedo i viaggi nel passato di Max, vedo il ritrovamento del corpo di Rachel, vedo la vesta del Vortex Club vedo tutti i guai in cui si sono messe, con Frank, con David, ma soprattutto con Jefferson, brutto bastardo, se non fossi in cella ti spaccherei la faccia. Povera Max, povera cucciola mia, quello ti ha fatto del male, non c'è da stupirsi che tu sia rimasta sconvolta da tutto questo, v-vorrei poter aver fatto di più per te. Ovvio che il legame tra Chloe sia divenuto fortissimo, avete  vissuto delle avventure e delle difficoltà impressionato. Però non questo non giustifica il suo comportamento da testa di cazzo.
Mi sveglio rialzando la testa dal libro. Woo, allora è quello il segreto tra Max e Chloe. Mi sa che mi sono sbagliato su Chloe, da quello che ho potuto vedere era veramente addolorata per la sua morte, e sembrava proprio non sapere nulla della vicenda, e sembrava pure più allegra e simpatica, una persona migliore. Ma ora come faccio a convincere Max che l'influenza di Chloe non le fa bene ? Ah com'è dura, complicata e strana la vita.


























Okay Scusate il ritardo e l brevità del capitolo, ma questi giorniWarren farà altri sogni strani ? Ora che Warren conosce il segreto di Max che cosa avverrà? Se si cosa gli dirà ? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.

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Capitolo 11
*** Litigi e compleanno ***


CAPITOLO 11  LITIGI E COMPLEANNO


Sto ancora cercando di metabolizzare quello che ho appena visto, è...è...è strano, assurdo, folle. Non ho tempo però di pensarci a fondo perchè ricevo un messaggio sul cellulare, è di Max:
"Vediamoci nel parcheggio della scuola. Noi due dobbiamo parlare."
Sicuramente vorrà parlare della sua esclusione dal progetto di storia. Mi dirigo subito verso il parcheggio dove c'è Max che è di umore nero. Nero come i nuvoloni che si trovano nel cielo in questo momento, l'espressione di Max mi inquieta un pò, non l'ho mai e dico mai vista cosi:
-Ehm....ciao Max, per quale motivo hai voluto vedermi ?-
-Lo sai benissimo il motivo. PERCHÈ CAZZO MI AVETE ESCLUSO DAL PROGETTO ?-
-Beh è ovvio no ? Tu non hai fatto un cazzo in tutti questi giorni. Io e Kate ci siamo fatti in quattro per completare quel progetto, ma per colpa tua rischiavamo di prendere una grossa insufficienza cosi a malincuore abbiamo deciso di estrometterti dalla ricerca, cosi impari a fare anche tu la tua parte.-
-Ma cosi condannate me a prendere un'insufficienza.-
-Beh te la meriti.-
-Ma...credevo che fossimo amici.-
Non so perché ma quella frase mi fa imbestialire:
-Già, lo credevo anch'io, peccato che tu avevi uno strano modo per dimostrarlo, in questi ultimi tempi te ne sei strafregata di me o di Kate. Hai pensato solo a te stessa e alla tua "simpatica" amica Chloe Price. Bah, non so come fai a uscire ancora con una tipa come lei.-
-Non ti permetto di dire queste cose, tu non sai cosa abbiamo passato insieme, quanto abbiamo sofferto noi e...-
-Ma chi vuoi impietosire ? Tutti soffrono, tutti soffrono o soffriranno prima o poi, bisogna saper superare questi momenti difficili e andare avanti, non usarla sempre come scusa.-
-E tu cosa ne sai di queste cose? Eh tu non lo sai come lo sai come ci si senta ?-
-Ne so più quanto tu credi Max. L'ho provato sulla mie pelle. Io ho visto...-
-Visto cosa ?-
-N-niente, adesso bon divaghiamo. Resta comunque il fatto che continuando a frequentare Chloe tu ti rovinerai. Chloe non è più la bambina con cui giocavi ai pirati, ora è una teppista pericolosa, e quando lo capirai sarà ormai troppo tardi.-
-T-tu come fai a sapere che da piccole io e Chloe giocavamo ai pirati ?-
-Questo non ha importanza ora. Ascoltami Max, io voglio ancora essere tuo amico. Io ci tengo veramente a te, io voglio solo il tuo bene. Tu mi devi dare retta, Chloe non è più la ragazza che conoscevi e...ho paura che abbia a che fare con qualcosa di losco...non posso dirti di cosa si tratta, mi rideresti in faccia, ma fidati di me, smetti di frequentare Chloe.-
-No Warren non lo farò.-
-Bene, e allora vai a farti ammazzare come Rachel, fanculo.-
-Aspetta Warren devi ancora spiegarmi...-

Ma io smetto di ascoltarla e mi allontano irritato da lei. Spero che Max non abbia notato la lacrima che mi scende dall'occhio destro, ho paura che sarà sempre più difficile aggiustare le cose con Max. E poi non so come mai ho detto che credo che Chloe sia colpevole di qualcosa di losco. Da quello che ho visto nel passato sembra proprio che Chloe non sapesse realmente quello che è successo a Rachel. Non lo so, il mio sesto senso mi dice che devo ancora indagare.


POV MAX


Mi sento furiosa come una belva. Porca puttana, da Warren non mi sarei mai aspettata quelle parole, è geloso dell'amicizia tra me e Chloe però....effettivamente è vero che ho un pò trascurato lui e Kate e poi Warren non ha molti amici, un pò mi dispiace, ma non si doveva permettere di dire quelle cose su di Chloe. A proposito eccola li col suo pick-up, parli del diavolo e spuntano le corna:
-Yo Max, cos'è quel muso lungo ?-
-Aaaaah lascia stare, ho avuto proprio una giornata di merda.-
-Oh, ma che ti è successo ?-
-Warren e Kate mi hanno escluso dal progetto di storia, in questo modo io prenderò un insufficienza . Ma la cosa peggiore è stata la litigata che è avvenuta dopo.-
-Ah si ? Su dai racconta tutto alla tua vecchia amica Chloe.-
Racconto tutto quello che mi ha detto Warren e Chloe si arrabbia a morte:
-Ah si ? Ha detto questo ? Beh, questa me la pagherà cara. Dobbiamo proprio dargli una bella lezione.-
-Si.-
-Comunque io te lo avevo detto di non frequentarli...va beh, lasciamo perdere. Devo trovare il modo di vendicarmi mmmhhh ma certo, ci sono.-
- Ci sono cosa ?-
-Poco prima di venire qui, ho sentito al Two Whales Kate che parlava con Luke e Dana, stavano pensando di organizzare una festa a sorpresa per il diciottesimo compleanno di Warren.-
-Eh quindi ?-
-Eh quindi niente, gliela roviniamo, sarà una vendetta perfetta.-
-Ma in che modo ?-
-Non preoccuparti, a questo penso io.-
Annuisco:
-Va bene, solo una cosa Chloe...-
-Cosa ?-
-Non fare niente che possa mettere in pericolo lui e gli altri...insomma non fargli male. Per favore.-
Lei mi sorride:
-Ma certo, per chi mi hai presa ? Per un'assassina ? Ahahahahahah.-


POV WARREN


Sono passati tre giorni dalla mia litigata con Max. Non ci siamo più sentiti da allora, oddio, non che prima ci sentissimo più tanto...ormai non siamo più amici, siamo come degli estranei, come due persone che proprio non si sopportano. Il mio cuore piange per questo, e come se non bastasse oggi è il mio compleanno e nessuno mi ha fatto gli auguri...a nessuno importa niente di me, ma perchè ? Io-io cerco sempre di dare il meglio di me, di essere la persona migliore del mondo ma....sembra che tutto sia inutile, non piaccio a nessuno, Dio quanto mi sento solo. Va bene, ora basta piangersi addosso, adesso esco di qui e continuo le mie indagine, allora adesso devo cercare....nulla. A parte il fatto che ormai è notte, non so cosa cercare, non lo so, sono bloccato, non so che fare, non posso andare alla polizia e chiedere tutte le informazioni del caso, non posso andare a casa dei genitori di Rachel e chiedergli se posso leggere il diario della loro figlia. Non posso far nulla, su Choloe ho molti indizi ma nessuna prova, senza contare che molte delle cose che so non le posso dimostrare, ah, lasciamo perdere. Meglio accendere il computer e dedicarsi a Tomb Raider, ma dove ho messo il cd ? Ah eccolo li, vicino al comodino, mi avvicino per prenderlo e lo sguardo mi cade sulla foro di Eric, tanti auguri fratellone. Mi manchi, mi sento solo senza di te. Sento il cellulare, è Kate, mi chiede di incontrarla in palestra perchè di deve dire qualcosa di importante che non può essere detto al telefono. Io corro subito verso la palestra, sono curioso e anche preoccupato. Eccomi qui davanti alla porta, entro, è tutto buio, accendo la luce e...
-SORPRESAAAAAA, TANTI AUGURI WARREN.-
-Si auguri.-
-Sei il migliore
Aspetta, aspetta, aspetta è una festa a sorpresa ? Per me ? Sono contentissimo, nessuno aveva mai organizzato una festa a sorpresa per me:
-Dai non fare quella faccia da baccalà, di qualcosa.-
-Io-io sono emozionato, grazie ragazzi, non dovevate grazie mille.-
-Oh sciocchezze Graham, te la meriti, questo e altro per te.-
-Grazie ragazzi.-
Noto che ci sono tutti, Kate, Dana, Trevor, Luke, Brooke, Daniel, ci sono pure Victoria, Courtney e Taylor, manca solo Max, ovviamente non mi aspettavo che venisse, però... Beh  fa male, chiedo a Kate:
-Max non c'è ?-
-Io-io gli ho detto che se voleva poteva venire ma-ma-ma non credo che si farà viva. Mi dispiace Warren.-
Cerco di scacciare la tristezza:
-Non fa niente, è comunque bellissimo.-
-Grazie, tieni questo è il tuo regalo.-
Apro il pacco, e rimango sbalordito, tutti i primi Tomb Raider, dall'1 al 6:
-Grazie mille ragazzi.-
Vado e li abbraccio uno ad uno:
-Si, si va bene, ma ora facciamo casinooo.-
Ora non mi sento più solo, mi sento amato.


POV MAX

Mi trovo all'esterno della palestra della scuola. Sento la musica alta e le voci degli altri, si stanno divertendo un mondo. La musica che sento è anni 80-90, i generi preferiti di Warren. Ma quanto ci mette Chloe ad arrivare ? Resto qui fuori ad aspettare finchè ad un tratto Dana non esce dalla palestra:
-Max, sei venuta anche tu alla fine ? Ma che fai qua fuori ? Dai su entra che fa freddo.-
-Ma veramente io....-
-Dai su.-
-Ma io e Warren abbiamo litigato e non mi sembra il caso di...-
-Oh sciocchezze, Warren sarà felice di vederti. Dovresti vederlo quanto è contento della festa a sorpresa che gli abbiamo fatto.-
Dana è cosi insistente che finisco per accontentarla. 
Entro nella palestra e vedo Warren che sta conversando con Kate e Luke. Appena mi vede mi lancia prima uno sguardo stupito e poi un bellissimo sorriso, mi si avvicina:
-Max, sei venuta anche tu alla fine, adesso ci siamo proprio tutti.-
Warren mi abbraccia:
-Grazie, sai, credevo che dopo la discussione che abbiamo avuto qualche giorno fa tu non saresti venuta, e invece tu sei qui che bello.-
Warren è talmente tanto felice che mi sta facendo una merda, se solo sapesse il motivo per cui sono qui:
-Ehm si, ma mi dispiace Warren, non ho nessun regalo per te.-
-Non importa, il più bel regalo che potevi farmi era venire qui questa sera, pensavo che non ti importasse più nulla della nostra amicizia, e invece sei qui, grazie, ora scusa ma mi vogliono altrove.-
Mi sto sentendo sempre più una merda, W-Warren è cosi felice, e per la prima volta lo vedi contento di stare in una festa. E-e poi lui non si merita questa vendetta, è un bravo ragazzo, ha una vita difficile, sempre bullizzato e preso in giro, si merita una serata cosi, chiamo Chloe per fermare tutto:
-Chloe, ferma tutto ti prego, non la voglio più la vendetta.-
-Cosa ? Ma che dici ? E comunque è troppo tardi per fermare tutto ormai.-
-Cosa ?-
-Ora lo vedrai.-
Chloe ha riattaccato, mi guardo intorno e noto che la gente comincia a comportarsi in maniera strana, sembrano fatti e forse lo sono. Qualcuno si accascia a terra e altri sono in in grosso stato di euforia, qua è un vero disastro, un vero macello sento voci provenire da Warren, Kate e Dana:
-Ma che cazzo sta succedendo a tutti quanti ?-
Poco dopo entra tutto trafelato il preside Wells che con autorità dice:
-Allora ragazzi, una chiamata anonima mi ha detto che in questa festa sta girando della droga e voglio verificare se aveva ragion....-
Il preside si blocca, assiste a tutto quello che sta avvenendo e diventa furente:
-A quanto pare la telefonata non  mentiva, qua sono tutti drogati. Ora ditemi chi è stato a portarla qua, altrimenti...-
-Ma signor Wells, noi non centriamo.-
-Non siamo stati noi.-
-Certo come no, e io sono l'imperatore della Cina, TUTTI FUORI DI QUI, LA FESTA È FINITA SARETE TUTTI PUNITI.-
-Ma non è giusto..-
-Non è colpa nostra.-
-SILENZIO. Chiudete il becco e tornata nelle vostre camere.-
Dana e Victoria dicono:
-Eh va bene, ma non punisca Warren, non è colpa sua, lui non centra, l'abbiamo organizzata noi la festa per lui, non ne sapeva niente.-
-Mmmh vedremo, per ora mettete a posto e  tornate tutti alle coste camere.-
Il preside si allontana, io esco dalla palestra e trovo Chloe che sta ridacchiando in un angolo:
-Ahahahahah. Oh eccoti Max, hai visto che facce ahahahahah.-
Io arrabbiata chiedo:
-Chloe, cos'hai combinato ?-
-Gli ho rovinato il compleanno proprio come volevi tu, ho messo la droga nel cibo e poi ho fatto la telefonata anonima al preside ahahah li ha sistemati per bene ahahahah.-
-Chloe era troppo, hai esagerato,  ma com'hai fatto a mettere la droga bel cibo ?-
-Semplice, ho avevo portato qui tutto questo pomeriggio e siccome non c'era nessuno ho potuto agire indisturbata ahahahah. Oh su, ora non fare quella faccia, eri tu che volevo una vendetta.-
-AH SI ?-
Mi giro e dietro di me c'è Warren, sembra incazzato nero:
-Sono andate cosi le cose ?-
-Si, ma Warren, ti giuro che io non volevo, alla fine volevo annullare tutto e...-
-E non raccontare balle, e io che pensavo che in fondo ci tenessi a me, che mi volessi bene, e invece mi hai ingannato cosi. È come una pugnalata al cuore per me.-
-Warren io...-
-Tu sei cambiata Max, in peggio, prima eri la persona più dolce, sensible, gentile e intelligente del mondo, ora invece sei solo una stronza marionetta nelle mani di una ancora più stronza di te. Sei la persona peggiore che mi è mai capitato di incontrare, ti odio. Hai rovinato uno delle serate più belle della mia vita.-
Io sono immobile e non spiaccico una parola, cosi interviene Chloe al posto mio:
-Beh, dovevi accettare il suo cambiamento.-
-Col cazzo, non è una cambiamento sincero, l'hai spinta tu a farlo. Guarda, i vestiti che indossa...non sono il suo stile, il modo di fare....non è il suo. Si vede che è a disagio.-
-Beh si deve solo abituare, e poi le voleva provare un nuovo stile, lei sta bene cosi.-
-Ah si ? E dimmi Max, questi cambiamenti ti hanno dato la felicità ? Ti senti bene con te stessa ? Se si allora lo accetterò, ma non credo, tu avevo un tuo stile, e andava benissimo quello. Non immaginavo che saresti caduta cosi in basso da farti condizionare in questo modo. Sei un delusione.-
Warren si allontana:
-Warren fermati dove vai ?-
-All'inferno.-
L'ho combinata proprio grossa.


POV WARREN 

Che stronza, che stronza, e più stronzo io che me ne sono innamorato. Non immaginavo sarebbe arrivata fino a questo punto, che troia. È peggio di quanto pensassi, non c'è più tempo da perdere, non volevo farlo, ma ormai sono costretto, devo chiamare i suoi genitori e far sk che la riportano a Seattle al sicuro da Chloe. Sniff, mi mancherà tanto la vecchia Max, ma è l'unico modo per riaverla indietro, compilo il numero dei signori Caulfield, sta squillando, ma non rispondono. Sento qualcuno muoversi verso di me, sarà uno dei ragazzi dell'Accademia o Samuel il custode, niente di cui preoccuparsi. Non ci dò penso e ricompongo il numero, forse non l'hanno, sentito, peccato che prima che possa rendermene conto qualcuno mi colpisce da dietro con un bastone al braccio e un pugno prima alla nuca e poi alla testa, io vado a terra e l'ultima cosa che sento è David Madsen che urla:
-Ehi tu fermo, lascialo andare.-
Poco dopo perdo i sensi.



























Okay Scusate il ritardo. Chi ha colpito Warren ? Che succederà? Comje si evolverà la vicenda ? Lo scoprirete (forse nel prossimo capitolo). Ringrazio in anticipo tutti coloro che leggeranno o commenteranno questo capitolo. Se avete domande scrivete pure.

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Capitolo 12
*** Rimorso ***


CAPITOLO 12    RIMORSO


POV MAX


Sono distesa nel mio letto. Sono triste, sto da schifo, per colpa mia la festa di compleanno di Warren è stata annullata e tutti hanno ricevuto una punizione. Non se lo meritavano, nessuno lo meritava, soprattutto Warren. L-lui è-è un bravo ragazzo, studioso, sensibile, simpatico ed educato e che ha sempre cercato di darmi una mano e io ultimamente non l'ho trattato come meritava. Warren, Warren, perchè quando penso a te lo stomaco mi si stringe ? Perchè sono sempre triste pensando a te.
Smetto di pensare a queste cose quando sento la sirena di un'ambulanza, mi rendo immediatamente conto che si è fermata all'interno del campus. Chissà chi sono a venuti a prendere, spero non sia nulla di troppo grave. Meglio se vado a controllare si persona, spero non sia nessuno dei miei amici. Mi vesto e esco dal dormitorio, voglio sapere chi si sente male. All'uscita della mia stanza vedo che non solo la sola a voler sapere chi deve essere ricoverata, sento tutte le ragazze bisbigliare tra loro. Una volta raggiunto l'esterno noto che i paramedici stanno trasportando qualcuno in barella, non riesco a vedere chi stanno trasportando, cerco di avvicinarmi ma i paramedici dicono:
-Indietro, state indietro. Non intralciate le operazioni di soccorso.-
Noto che il preside sta parlando con un paramedica e poco dopo se ne va scuotendo la testa, io corri verso di lui:
-Signor Wells, signor Wells aspetti.-
-Oh Max, che c'è ?-
-Ehm...mi spiace disturbarla ma...mi può dire chi stanno portando via con l'ambulanza.-
Sospira:
-Si tratta di Warren Graham.-
C-cosa ? W-Warren deve essere ricoverato, no, no, no:
-M-ma cosa gli è successo ?-
-Qualcuno ha colpito e picchiato il signor Graham. Per fortuna il signor Madsen ha visto la scena ed è riuscito a fermare il pestaggio ma l'aggressore è riuscito a scappare.-
No, chi può aver fatto questa cosa terribile ?
-David è riuscito a vedere in volto l'aggressore ?-
-Purtroppo no. Ora mi scusi signorina Caulfield ma ho molto da fare, sa devo avvertire i signori Graham.-
-Certo, ma mi dica, come sta Warren ?-
-Non lo so, ha perso conoscenza e ha parecchi lividi, ora mi scusi.-
Io mi accascio a terra e comincio a piangere. Warren, mi dispiace averti trattato male, mi spiace aver rovinato la tua festa, s-se non lo avessi fatto forse non ti sarebbe successo niente. Sono stata la peggiore delle amiche, ti ho trascurato, sniff. Sento un mano appoggiata sulla mia spalla, è Kate:
-Dai Max, non piangere, devi essere forte, vedrai che Warren si rimetterà presto.-
I tempi in cui io la sostenevo e cerca di convincerla a non suicidarsi sono finiti, ora è Kate a darmi forza, io la abbraccio:
-Oh Kate, mi dispiace, mi spiace avervi trascurati. Mi dispiace, sono stata una stupida, io vi ho trattato male e tu sei ancora qui a essermi amica, meritavo quelle ramanzine da parte di Warren, ti prego perdonami.-
-Ti ho già perdonata Max. La bibbia dice di perdonare il mio prossimo settanta volte sette e io sono d'accordo con questo verso. Vedrai anche Warren ti perdonerà, lo sai, lu ti vuole bene e credo proprio che provi qualcosa per te.-
-Lo so, ma credo di aver superato il limite, ho paura che non lo farà.-
-Si invece, e domani lo andremo a trovare in ospedale va bene.-
-Certo.-
O Dio, spero proprio che domani Warren starà meglio.

Io e Kate entriamo dentro l'ospedale. Sono molto triste e in ansia per Warren, Kate chiede all'infermiera della reception dove si trova il reparto di Warren, si trova due piani sopra di noi. Saliamo la scale e apriamo delicatamente la porta cercando di fare il minimo rumore. Notiamo che seduta davanti al letto di Warren si trova un'altra persona:
-Professoressa Grant, che ci fa qui ?-
-Oh Max, Kate siete venute a trovare Warren ? Beh ovviamente, altrimenti non sareste qui. Io sono qui perchè qualcuno degli insegnati doveva pur restare con lui, almeno fino all'arrivo dei suoi genitori.-
Abbasso la testa:
-Capisco...ci dica, come sta Warren ? Che dicono i medici ?-
-A parte il braccio rotto e qualche livido lungo il corpo dovrebbe star bene. Il problema principale è che purtroppo non si è ancora risvegliato.-
Mi avvicino al letto di Warren per vederlo meglio, ha una fasciatura lungo la testa e altri piccoli lividi sul sul volto. Se David non avesse fermato il suo aggressore non so proprio come sarebbe andata a finire. Tuttavia il volto di Warren è sereno, come fosse in pace con se stesso, come se stessa facendo un bel sogno. Mi avvicino per tenergli la mano, Dio Warren quanto mi dispiace. Qualche minuto dopo sopraggiunge una donna piangente, una bella ma dismessa donna sui quarantacinque anni, ha i capelli biondi e degli occhi marroni, credo che sia la madre di Warren, infatti ha i suoi stessi occhi. La donna senza neanche degnarci di uno sguardo si avvicina al capezzale del figlio:
-Oddio Warren, bambino mio, chi ti ha fatto questo ?-
La professoressa Grant tossisce a quel punto la signora Graham si accorge finalmente di noi:
-Ehm...mi scusi, io sono la professoressa Grant, insegno alla Blackwall Academy ma da quel che ho potuto capire lei è la signora Graham, la madre di Warren.
-Si sono io, ma mi dica, come è accaduto tutto questo ? Il preside è stato un pò vago.-
-Purtroppo suo figlio è stato aggredito, non sappiamo che possa essere stato.-
-Capisco e mi dica, che danni fisici ha riportato ?-
-La rottura del braccio e qualche livido.-
-Ho capito, voi ragazze invece c'ho siete, delle amiche di Warren ?-
-Si, lei è Kate Marsh e io invece sono Max Caulfield.-
-Max Caulfield eh ? Beh io sono Ginger Graham.  Warren mi ha parlato molto spesso di te. Siete proprio grandi amici.-
Io abbasso la testa, se sapesse che è tutta colpa mia:
-Va bene ragazze, ora però scusateci, io e la signora Graham dobbiamo parlare di ciò che è avvenuto ieri sera e so che non vi piacerà risentirlo. Quindi perchè non uscite fuori e aspettate finchè non vi facciamo entrare.-
Non ho voglia di starmene qua fuori con le mani in mano, cosi mentre la professoressa Grant e la signora Graham parlano dei fatti avvenuti ieri io mi avvicino al letto e di Warren e noto che si sta muovendo, sembra quasi che si stia svegliando, richiamo l'attenzione di tutte:
-Ehi guardate, sembra che Warren si stia svegliando.-
Difatti Warren si stropiccia gli occhi, fa un grosso sbadiglio e grazie al Cielo è tornato di nuovo vigile e con una faccia confusa chiede:
-Mmmmh dove sono ? E perchè ho un braccio che sembra rotto ?-
-Sei in un ospedale tesoro, ieri sera qualcuno ti ha picchiato e di conseguenza u paramedici ti hanno portato qui. Ma l'importante è che stai bene, mio Dio , stai bene, non avrei potuto sopportarlo un'altra volta. Sei di nuovo qui con noi.-
Mi chiedi che cosa intendesse la signora Graham con quel "non avrei potuto sopportarlo un'altra volta", ma chi se ne frega, Warren sta bene, sta bene. Sono felicissima, mi metterei anch'io a piangere dalla gioia come fa Ginger. Warren sembra ancora confuso e disorientato:
-O-okay, m-ma voi chi siete ? E soprattutto chi sono io ?-
Io sono incredula:
-Dai, non scherzare, non è divertente.-
-I-io non sto scherzando, non mi ricordo nulla, ne il mio nome, ne dove vivo, ne le persone a me più care -
Oh mio Dio, è-è-è vittima di un'amnesia:
-Oh tesoro, il tuo nome è Warren Graham io sono la tua mamma, Ginger Graham, abitiamo in una cittadina a miglia di distanza da qui, ma ora  tu non ci sei mai perchè frequenti la Blackwall Academy. Possibile che non ti ricordi ?-
-N-no, mi spiace m-mamma.-
-M-ma forse ti ricordi dell'insegnante della tua materia preferita, ovvero la chimica, la signora Grant qui di fianco a me.-
-Ciao Warren.-
-No, proprio non mi ricordo, sento solo un forte mal di testa.-
Mi sento veramente a terra , la mia euforia di poco fa si è trasformata in tristezza e sconforto.
-Ma di sicuro di ricorderai delle tue amiche..Kate Marsh.-
-Ben svegliato Warren.-
-...e Max Caulfield.-
-No mi dispiac...aspetta Max Caulfield, si, mi sembra di aver già sentito questo nome, ma non ricordo altro.-
-Oh tesoro mio.-
Oh Warren, sono commossa di sapere che nonostante tutto quel poco che ti ricordi è su di me.
Noi vorremmo restare ancora, ma i medici ci dicono di aspettare fuori perchè ora che Warren si è svegliato devono fare altri esami.
Noi restiamo fuori ad aspettare. Dopo un pò un dottore esce dalla sua stanza e si avvicina alla madre di Warren:
-Lei è sua madre giusto ?-
-Si, sono io, allora che cosa è successo al mio bambino ?-
-Oh, niente di troppo preoccupante, un forte colpo alla testa gli ha causato una momentanea perdita di memoria. Entro qualche giorno dovrebbe tornare tutto alla normalità. Tuttavia dovrete aiutarlo per quanto possibile a recuperarla.-
- Certo, lo riporterò a casa sua in Oregon, dove mi prenderò cura di lui e potrà recuperare la memoria in tutta tranquillità. Arcadia Bay è troppo pericolosa.-
Cosa ? Warren che se ne va da Arcadia Bay ? Abbandona la Blackwall Academy ? No, no, no questo non può accadere, ed è tutta colpa mia. Mentre sono in fissa con le mie paranoie mentali il medico prosegue col suo discorso:
-Fossi in lei non lo farei. Il ragazzo ha bisogno di vivere la propria quotidianità, la propria routine, in questo modo la memoria gli ritornerà più in fretta.-
Tiro un sospiro di sollievo, forse Warren non dovrà andarsene:
-Capisco, ma chi si prenderà cura di lui ? Insomma, lo vedete anche voi che non si ricorda nulla, per di più ha un braccio ingessato. Io non posso trattenermi qui.-
Dico senza neanche pensarci:
-S-se vuole mi posso o-occupare io di suo figlio. N-noi due s-siamo amici e lo aiuterei volentieri a recuperare la memoria.-
Dio, spero di non essere sembrata goffa e imbranata come al mio solito:
-Ti ringrazio molto Max, lo sai che questo ti porterà via molto tempo libero ? E che dovrai aiutarlo anche in cose più...diciamo imbarazzanti ?-
-Si, ma non importa, lo faccio volentieri. Lui farebbe lo stesso per me.-
Ginger si poggia una mano nella spalla:
-Warren è fortunato ad avere un'amica come te.-
-Già.-
Ripenso con vergogna a quello che è successo la sera prima. Voglio riscattarmi, glielo devo. E-e poi non so perché, ma ho voglia di passare del tempo con lui. Anche solo pensare di non vederlo più mi ha messo un senso di...di..di angoscia:
-Va bene. Ora devo chiedervi di andarvene, l'orario delle visite è finito.-
-Ma mio figlio...-
-Non si preoccupi, credo che potremmo dimetterlo già da domani.-
Sto per abbandonare la stanza quando sento che qualcuno mi trattiene il braccio, è Warren:
-C-ci sarai domani quando mi dimetteranno vero ?-
Oh povero Warren,  sembra un confuso, dolce cucciolo di cerbiatto sperduto, sembra quasi un bambino, quant'è dolce:
-Certo che ci sarò. E non ti preoccuparti, sono sicura che recupererai la memoria. Stai tranquillo, ci sono io con te.-
-G-grazie.-
Usciamo dall'ospedale. Una volta tornata a scuola noto il pick-up di Chloe nel parcheggio. Anche lei mi vede e scende dalla macchina:
-Max, non puoi nemmeno immaginare quanto mi dispiace.-
Non mi va di parlare con lei:
-Non è con me che ti devi scusare, ma con Warren.-
-Lo so, sei arrabbiata e hai ragione, ma non avrei mai voluto che finesse cosi.-
-Non ti credo, a te Warren non è mai piaciuto, ogni volta che lui si faceva male tu ci godevi.-
-N-no, non è vero. È solo che non sopportavo il suo modo di fare nei tuoi confronti.-
-Beh aveva ragione, tu hai cercato di cambiarmi e di farmi frequentare gente che era meglio evitare. Se vogliamo ancora essere amiche dovrai cambiare il tuo modo di fare.-
-Non dirlo neanche per scherzo, io voglio ancora essere la tua migliore amica. T-ti prometto che cambierò, rispetterò le tue scelte e i tuoi amici.-
-Va bene.-
-Pace fatta ?-
-Pace fatta.-
Ci abbracciamo, non posso restare in collera con Chloe per troppo tempo:
-E ora dimmi, cosa è successo al nerd ?-
-Oh Chloe, lui-lui ha perso la memoria, non si ricorda più niente. Ma dimmi chi può essere stato a fargli questo ? E perchè ?-
-Non lo so.-
In quel momento un foglio di giornale trascinato dal vento finisce in faccia a Chloe:
-Ma che cazzo...-
Chloe si libera del foglio. Un particolare della pagina la colpisce e comincia a leggerla:
-Ora invece so chi può essere stato. Max, qui c'è scritto che Mark Jefferson è evaso ieri dal carcere cittadino. P-poteva trovarsi ieri sera al campus, W-Warren potrebbe averlo notato e lui lo ha colpito per chiudergli la bocca per sempre. Max, potrebbe tornare per finire il lavoro, ciò significa che fu sei in pericolo.-
Il mio cervello è andato definitivamente in corto circuito. Jefferson evaso ? Oddio, tutta questa faccenda è un gran casino, ora comincio ad avere veramente paura:
-Chole che facciamo ?-
-Dobbiamo andarcene, scappiamo, prendiamo il pick-up e ce ne andiamo a Los Angeles io e te da sole, come abbiamo sempre sognato.-
-Chloe...s-sarebbe bello, ma non posso farlo, h-ho promesso che mi sarei presa cura di Warren, se partiremo lo faremo solo se lui starà meglio.-
-Ma...-
-Glielo devo Chloe. Glielo devo.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Okay gente. Jefferson centra veramente qualcosa in questa faccenda ? Max è veramente tornata quella di prima ? Max e Chloe partiranno per Los Angeles  ? Warren recupererà la memoria ? Lo scoprirete (forse) nel prossimo capitolo. Un grazie a chiunque legge e commenta la Fic. Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.
 

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Capitolo 13
*** Senza memoria ***


 
 
CAPITOLO 13  SENZA MEMORIA


Mi sto avviando all'ospedale dove hanno ricoverato Warren, oggi lo dimetteranno e io lo riaccompagnerò a scuola. Eccomi, sono arrivata. All'entrata dell'ospedale vado che Warren e la signora Graham mi stanno aspettando, lei sta dando gli ultimi saluti a suo figlio:
-...e ricorda, se non te la senti puoi sempre chiamarmi e io ti riporterò a casa, va bene ?
-Uhm...certo mamma.-
La signora Graham abbraccia Warren:
-Ehm...s-salve signora Graham. Ciao Warren c-come stai o-oggi ?-
Mi sento veramente di troppo, f-forse non avrei dovuto intromettermi cosi
-Oh Max, sei puntuale. Oggi Warren sta meglio, almeno fisicamente parlando.-
-C-ciao Max.-
-Io ora lo affido a te, mi raccomando, se hai qualche problema non esitare a chiamarmi, ciao.-
Ginger è una donna solare e piena di energia, mi sta simpatica e credo che anche lei mi abbia preso in simpatia, molto timidamente Warren mi chiede:
-D-dove andiamo Max ?-
-Alla Blackwall Academy, la scuola che frequenti.-
-E come si chiama questa città.-
-Arcadia Bay, io sono nata qua ma poi mi sono trasferita a Seattle con i miei.-
Apro la portiera dell'auto:
-M-Max, questa macchina è di tua proprietà ?-
-No, è la tua, tua madre mi ha dato il permesso di guidarla fin qui per poi riportarti a scuola.-
-M-mia ?-
-Si certo, e qui ci sono pure i tuoi cd musicali, ora te ne faccio ascoltare qualcuno, spero che cosi ricorderai qualcosa.-
Metto un cd a caso nello stereo dell'auto. È musica anni 80-90, la preferita di Warren:
-Ti viene in mente qualche ricordo associato a queste canzoni ?-
-No mi spiace.-
Nonostante ciò Warren sorride ascoltando le canzoni. In breve tempo arriviamo fino alla scuola, all'entrata vedo una cosa che lascia me e Warren a bocca aperta. Tutti nostri amico tengono uno striscione con scritto "Ben tornato Warren, ti vogliamo bene".
Lui mi dice subito:
-L-loro hanno fatto questo per me ?-
-Si, certo Warren. Loro sono i tuoi amici.-
Parcheggio l'auto e ci avviamo verso di loro, io sorrido a Warren che è ancora stupito, si avvicina agli altri e balbettando li ringrazia:
-Io-io non so proprio c-che dire, v-vi ringrazio con tutto il cuore, a-anche se non mi ricordo di voi dovete essere delle splendide persone, grazie, grazie, grazie, e scusatemi se non ricordo i vostri nomi.-
Warren sembra veramente felice:
-Allora Warren loro sono Kate...chr già conosci, Luke, Brooke, Stella, Alyssa, Daniel, Dana, Trevor, Juliet, Victoria, Taylor e Courtney.-
-G-grazie ancora a tutti, i-io resterei con voi, ma ho un sacco di cose da recuperare. Max, mi potresti portare nella mia stanza ? Voglio vedere com'è.-
-Certo Warren.-
Salutati nostri amici porto Warren all'interno del dormitorio maschile, ci fermiamo davanti alla porta di camera sua:
-Questa è la tua stanza.-
Apro la porta della sua stanza con curiosità, quella che vedo è una novità anche per me, non sono mai stata in camera sua, c'è un armadio dove credo trovino spazio i suoi vestito, il letto è ordinatamente rifatto. La camera è tappezzata di poster di calciatori, di videogiochi e di serie Tv. Noto che ha una libreria molto rifornita. L'unica cosa in disordine all'interno della stanza è la sua scrivania dove si trova il suo computer e una pila di videogiochi:
-Cosi questa è la mia stanza....e a quanto pare mi piace il calcio, le serie Tv e i videogiochi.-
-Si, tra l'altra una buona parte delle tue magliette sono di videogiochi e serie Tv.-
-Davvero ?-
-Certo, basta guardare nel tuo armadio dev'essere pieno di quelle magliette
Apro l'armadio di Warren per prendere qualcuna di quelle magliette ma quello che vedo mi sconvolge, c'è un completo giallo molto elegante, una camicia nera e qua in fondo ci sono degli occhiali da sole. Ma-ma questi erano i vestiti di John Ghost, il ragazzo che mi ha aiutato in discoteca, ma allora era Warren camuffato, ma perchè era travestito cosi ? E perchè si trovava in quella discoteca ? Potrebbe centrare col suo pestaggio ? Warren in che guaio ti sei andato a cacciare ? Ovviamente ora non si può ricordare di quella sera. Certo che quella sera lui era stato molto gentile e paziente con me, aveva un fascino che non gli avevo mai visto:
-Qualcosa non va Max ?-
-Ehm..no, tutto a posto, senti tua stanza fa venire in mente qualcosa ?-
-No, e non hai idea di quanto sia frustrante non ricordarsi nulla, avere come un buco nero nel tuo cervello. Devi avere una pazienza infinita con me, ripetermi cose che magari per te sono banali e scontate, mi spiace tantissimo.-
-Non devi dispiacerti, io lo faccio molto volentieri. Dimmi hai qualche domanda da farmi ?-
-Si, basta dirmi cose su me stesso, parlami un pò di te.-
-Oh, non è che c'è molto da dire, il mio nome completo è Maxine, ma io lo odio, perciò chiamami Max. Il mio sogno è di diventare una fotografa, sono una ragazza timida, goffa e insicura. Non ho molti amici, a scuola riesco a ottenere delle sufficienza facilmente in quasi tutte le materie. A parte chimica, in quella mi aiuti sempre tu ahahah. Mi piacciono i film, la musica indie e l'hockey.-
-Io trovo che Maxine sia un bel nome.-
Poi arrossendo terribilmente Warren  mi chiede:
-Non ce l'hai un ragazzo ?-
-Ehm..no, no.-
Warren sorride, credo che si sia innamorato di me un'altra volta, se solo sapesse la carognata che gli ho fatto:
-E dimmi, io ce l'ho una ragazza ? Che stupido, ovvio che no, altrimenti sarebbe venuta in ospedale.-
-In effetti no, ma Brooke ti viene dietro.-
Warren abbassa la testa:
-Ho capito.-
-Bene, allora adesso ti lascio solo. Domattina ti accompagnerò per farti visitare le varie classi della scuola. Se ti serve una mano basta che mi chiami, d'accordo ?-
-Si va bene.-
Torno nel mio dormitorio ancora scossa per quello che ho visto all'interno del suo armadio.
Il giorno dopo mi presento davanti al dormitorio maschile ad aspettare Warren, di solito era il contrario, era lui ad aspettare me. Mentre aspetto Warren vedo David Madsen avvicinarsi a me:
-Ehi Max.-
-Ciao David.-
-Dimmi un pò, come sta il tuo amico ?-
-Meglio almeno fisicamente parlando, ma ancora non ricorda nulla.-
-Mmmh, capisco, non vorrei sottoporlo a questa cosa...ma occorre che lui passi in centrale a fare una denuncia per aggressione, so che non si ricorda nulla, ma se vogliamo cercare l'aggressore occorre appunto una sua denuncia. Naturalmente sarò presente anch'io.-
-D'accordo, lo accompagnerò io.-
-Bene.-
Warren esce subito dopo questa conversazione, lo accompagno a tutte le sue lezioni e una volta finite gli dico che dobbiamo andare alla polizia:
-Ma dobbiamo proprio ? Vorrei evitare.-
-So che non ti piace l'idea, ma bisogna farlo. Ma non ti preoccupare, io vengo con te.-
Gli sorrido e Warren risponde al mio sorriso a sua volta:
-Grazie Max.-
Arriviamo alla polizia dove insieme a David Madsen ci sediamo per raccontare l'accaduto:
-....e cosi ho cercato di raggiungerlo, ma quel tipo è stato scelto a fuggire e poi ho chiamato un'ambulanza.-
-Mmmmh va bene, grazie David, allora questo è tutto.-
Io dico:
-Quante speranze ci sono che riusciate a beccare il suo aggressore ?-
-Non voglio illuderla signorina, direi molto poche. Il suo ragazzo è già stato fortunato a cavarsela cosi.-
Arrossisco:
-Ehm...noi non siamo fidanzati signore.-
-Strano, a guardarvi non si direbbe.-
Noto che anche Warren è arrossito, in questo momento nella stanza entra un'altro agente:
-Bob, David, vi devo parlare di una cosa un secondo.....è importante.-
-Va bene, voi ragazzo aspettateci qua.-
Io e Warren rimaniamo soli nella stanza e vedo che lui si alza in piedi e prende qualcosa dalla scrivania dell'agente:
-Warren ma che stai facendo ?-
-N-niente è che vedere queste foto...non so, mi sembra di averle già viste.-
Io mi avvicino a lui e vedo che le fotografie sono quelle di Jefferson, per la precisione sono quelle di Nathan e Rachel, io ho un brivido lungo la schiena:
-Ti prego Warren rimettila a posto.-
-O-okay, mi spiace averti sconvolto.-
Vedo Warren rimettere a posto le foto, nella scrivania c'è una cartella con scritto "Caso Jefferson", evidentemente con la sua evasione hanno riaperto il suo fascicolo. Poco dopo rientra l'agente Bob:
-Bene signor Graham, ora deve mettere una firmetta qui e poi è libero di andare.-
Warren firma un foglio e poi usciamo, lui mi chiede:
-Come mai prima hai avuto cosi tanta paura quando hai visto la foto ?-
-Niente, un brutto ricordo, tutto qua.-
-Ok. Senti, so che per te deve essere pesante farmi guida, perdi quasi tutto il tuo tempo libero. E mi spiace, che ne dici se ci facciamo un giro per la città ? Ovviamente dovrai farmi da guida ahahaha.-
Sorrido e gli dico:
-Va bene Warren.-
Io e Warren passiamo tutto il pomeriggio in giro per la città, andiamo nella sala giochi, facciamo uno spuntino e andiamo a fare un giro sul lungomare. Passiamo insieme un bellissimo pomeriggio. Io ho ricevuto delle sensazione  bellissime da questa giornata. Con lui mi sento protetta, felice. Lo stesso Warren sembra più sereno, più  tranquillo, più sicuro  come se non avesse più un peso nel cuore, per esempio mi ha detto una cosa che non pensavo avrebbe mai avuto il coraggio di fare:
-Vorrei che fossimo in primavera cosi potrei raccogliere un bel fiore e darlo a te.-
Ci ripenso anche ora che sono nel mio letto, mi giro mi rigiro, f-forse sto cominciando a provare qualcosa di più profondo dell'amicizia per lui.
I giorni successivi proseguono sulla falsariga di questo. Io e Warren passiamo quasi tutto il tempo insieme. Lui ancora non ha recuperato la sua memoria ma almeno Jefferson non si è ancora fatto vivo. Io e Warren ora stiamo facendo una passeggiata, è una bella giornata, è un bel momento. Ad un tratto da un vicolo li vicino spuntano fuori Carlos e i suoi degni compari, io impaurita sussuro a Warren:
- Warren, ti prego andiamocene, torniamo indietro.-
-Ma perchè ?-
-Te lo spiego dopo, ora ti prego andiamo via.-
Carlos si avvicina a me:
-Max, dove vuoi andare ? Rimani un pò con noi...è da un pò che non ci vediamo.-
-Preferirei continuare a non vederti. Quando in discoteca sono stata male mi avete lasciato da sola.-
-Ma perchè dici cosi ? Pensavo che tra noi ci fosse qualcosa. Dai vieni qui, una volta assaggiato un pò di Carlos non ne puoi più fare a meno.-
Carlos mette le su mani intorno alla mia vita e poi nel mio sedere, lui cerca di baciarmi, io sono paralizzata dalla paura ma Warren si oppone mettendosi in mezzo:
-Giù le mani merda. Mi pare chiaro che la signorina non vuole avere a che fare con te. Quindi alza i tacchi e vattene.-
-Ehi scarafaggio, vuoi un altro pò di botte ? Non ti è bastata l'altra volta ? E poi cosa pensi di fare con un braccio rotto ?-
-Questo.-
Warren tira un pugno a Carlos con il suo braccio buono e urla:
-Max scappa.-
-Bastardo, ora ti faccio a pezzi.-
Warren tira un calcio nelle palle a Carlos che cade a terra dolorante:
-Prendetelo.-
Io e Warren cominciamo a correre all'impazzata fino alla Blackwall Academy. Purtroppo quelli ci stanno ancora alle costole. Davanti all'entrata della scuola ci sono Zachary,Logan e Hayden che giocano a football, Warren gli urla:
-Ehi ragazzi, ci sono dei neri che vogliono rubare le vostre auto, noi li abbiamo visti e ora ci stanno seguendo.-
-Cosa ? Ora gli diamo una bella lezione.-
I ragazzi raggiungono Carlos e gli altri e dopo qualche minuto di rissa prendono il sopravvento mettendo in fuga Carlos e i suoi. Io e Warren ci sediamo per riposarci sotto un albero:
-Wow, è stato intenso, e tu sei stato grande Warren, sei stato molto coraggioso, quello avrebbe potuto farti male.-
-Lo so, ma non mi importava, l'unica cosa che mi importava era la tua sicurezza.-
Non mi aspettavo un Warren cosi sicuro di se, non lo è mai stato, mi sembra anche....più bello:
-Ecco Max....vedi...io non  ti abbandonerei mai Max, perchè....io ti amo.-
Subito dopo Warren mi bacia sulla bocca. Io non me l'aspettavo ma istintivamente accolgo il suo bacio e lo bacio a mia volta, è un bacio caldo, appassionato, bellissimo, non ho mai provato delle emozioni simili. È-è-è come se migliaia di fuochi d'artificio esplodessero dentro il mio cuore, io-io ho paura di  essermi innamorata di Warren. Appena ci stacchiamo Warren dice:
-Max...io so che ancora non ho recuperato la memoria, ma so con certezza che ti amo e sono convinto che ti amavo anche prima, perciò...vorresti restare insieme a me ?-
Warren non è mai stato cosi deciso e sicuro con le ragazze, io sono ancora confusa e insicura sulla situazione, vorrei tanto dirgli di si, lui è un ragazzo buono, dolce, intelligente, sensibile, che mi ama sinceramente. Però lui era in collera con me la sera prima che perdesse la memoria e quando la recupererà potrebbe non volermi più con lui:
-W-Warren ascoltami, credo anch'io di provare gli stessi sentimenti per te e niente mi renderebbe più felice di stare con te, ma prima che tu perdessi la memoria eri arrabbiato con me e..e credo che tu non avresti mai perdonato...scusami ma ora non possiamo.-
-Max aspetta...-
Io mi alzo e in lacrime corro verso il mio dormitorio. Sto per aprire la porta quando sento Taylor molto preoccupata che mi dice:
-Max, hai visto Victoria ? Sono ore che non la vedo, sono preoccupata.-
-No, non l'ho vista, ma vedrai salterà fuori.-
Rimango qualche ora nel letto a pensare e a ripensare a quello che era accaduto poco fa con Warren quando sento un urlo provenire dal corridoio, esco e vedo Taylor e Courtney che sostengono un Victoria seminuda e sicuramente strafatta. Sono sconvolta, è praticamente  il marchio di Jefferson, chiedo a Taylor:
-Ma che gli è successo ?-
-Non lo so. Questo pomeriggio era uscita da sola per fare shopping e non più tornata, l'ho trovata poco fa alla porta del dormitorio quasi nuda e strafatta.-
Corro nel mio dormitorio e chiamo subito Chloe:
-Pronto Chloe...devo parlarti urgentemente.-
-Max ? Dove cazzo eri finita ? Era da un pò che non ti sentivo.-
-Lo so, ho avuto molto da fare con Warren.-
-Ah si ? E che cosa hai fatto ? Vi siete baciati ahahahah ?-
-Si, mi sono innamorata di lui ma non è questo il punto. Il punto è che Victoria è tornata adesso nei dormitori mezza nuda e strafatta.-
-E allora ? Non è niente di diverso dal solito.-
-Non capisci, è il marchio di Jefferson, ha ricominciato ha colpire, e la prossima sarò io, ti ho raccontato di quello che è successo nei sotterranei no ? Chloe io voglio fuggire, andarmene dimenticare tutto, non voglio mettere in pericolo nessuno, è me che vuole.-
-Ma come farai  con Warren ?-
-Quando recupererà la memoria tornerà a odiarmi. Meglio che me ne vada, almeno per un pò, almeno finchè non l'hanno ripreso.-
-D'accordo, entro dopodomani potremo partire. Tu prepararti.-
Mi piange il cuore lasciare Warren, ma in questo modo sarai al sicuro anche tu dalle mire di Jefferson. Spero che mi perdonerai.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Okay gente. Quando Warren recupererà la memoria ? Jefferson mieterà altre vittime? Max e Chloe partiranno per Los Angeles  ? Come si evolverà il rapporto tra Warren e Max ? Lo scoprirete (forse) nel prossimo capitolo. Un grazie a chiunque legge e commenta la Fic. Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.

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Capitolo 14
*** La resa dei conti ***


CAPITOLO 14   LA RESA DEI CONTI


POV WARREN


Sono sopra il mio letto, guardando il soffitto continuo a pensare a Max.
Non capisco proprio cosa sia successo a Max....è dall'altro ieri che non mi parla, anzi sembra proprio che cerchi di evitarmi. Posso capire che il ritrovamento di Victoria in quello stato possa averla sconvolta, e posso anche capire che la mia dichiarazione d'amore e il mio bacio l'abbia confusa. Ma non parlarmi affatto e non farsi sentire proprio....mi sento un'idiota, se solo ricordassi tutto quanto. Ma cos'è che ha fatto che secondo lei non era degno del mio perdono ?
Resto ancora un pò sopra il mio letto finchè non mi appisolo. Dopo qualche ora mi sveglio urlando:
-Aaaaaaah.-
Sono sotto schock sono sconvolto, no, quello che ho sognato non può essere vero, meno male che era solo un sogno e non rappresenta la realtà. Ma  aspetta.....io ho il potere di vedere il passato delle persone per cui provo forti sentimenti  attraverso il sogno, me ne sono ricordato. Ora ricordo tutto,  Max che può viaggiare nel tempo, io e lei che litighiamo perchè lei ha rovinato la mia festa di compleanno, Chloe, Carlos e tutti i miei amici. Sono felicissimo, ho recuperato la memora, è come  se la mia mente avesse avuto un flash, è come se una parte del mio cervello si fosse sbloccata. Si, il Dottor Graham è tornato, il Cavaliere Bianco è si nuovo in pista. Che cazzo faccio ? Non posso continuare a cazzeggiare. Ho capito quello che è successo, ma prima devo verificare una cosa. Tiro giù un libro dalla mia libreria, lo leggo un pò s arrivo a una conclusione:
-Non può che essere andata cosi, devo andare a riferire tutto a Max, forse non mi crederà, ma glielo devo dire, non c'è tempo-
Chiamo Max ma il suo cellulare risulta spento. Devo andare al dormitorio femminile, e devo farlo al più presto, è già sera e tra poco scatterà il coprifuoco che il preside Wells ha stabilito dopo quello che è successo a Victoria. Non vuole correre rischi, soprattutto con un tipo come Jefferson in libertà. Io corro subito verso il dormitorio femminile, però devo trovare qualcuno che mi apra dall'interno, chiamo Kate:
-Kate, sono Warren, ho recuperato la memoria, ti prego apri il dormitorio, devo parlare con Max, è importantissimo, forse è questione di vita o di morte.-
-Arrivo subito.-
Kate apre le porte del dormitorio:
-Warren, mi vuoi spiegare perchè...-
-Non c'è tempo.-
Corro verso la camera di Max, bussi più volte ma non ottengo nessuna risposta:
-Kate, tu sai dov'è Max ?-
-No, è da oggi pomeriggio che non la vedo.-
Cazzo, non va bene, per fortuna noto che la porta della sua camera è aperta:
-Warren ma che fai ? E soprattutto mi vuoi spiegare che succede ?-
-Se te lo dicessi non mi crederesti, comunque sto cercando qualcosa che mi dica dove si trovi Max.-
Noto che dal suo armadio mancano dei vestiti e dei suoi effetti personali. Nel suo comodino mancano le foto dei suoi cari, è come se ne fosse andata.
Svuoto il suo cestino, magari qui dentro c'è qualche indizio su dove possa essere andata, trovo un foglietto arrotolato e stropicciato, ll spiego e leggo quelle che c'è scritto:

"Warren, caro Warren, ho deciso di andarmene dalla Blacwall Academy almeno per un pò. Io e Chloe andremo a Los Angeles a cominciare una nuova vita (parole sue). Io in realtà avrei preferito non dover arrivare a tanto, ma l'ombra di Jefferson si fa ogni giorno più opprimente e dopo quello che è successo a Victoria ho capito che non potevo più ignorarla. La prossima vittima sarò io, non posso dirti come lo so, ma non ci crederesti. Vorrei aver capito di amarti molto tempo prima, vorrei aver passato molto più tempo insieme a te. Già mi manchi, ma devo lasciarti, spero che mi perdonerai. In questo modo anche tu correrai meno rischi. Non mi cercare ti prego, mi farò viva io.

Un bacio, Max"

Devo trattenere le lacrime e restare lucido, è evidente che Max ha scritto questa lettera con l'intenzione di lasciarmela, solo che poi deve averci ripensato. Devo stare calmo, forse-forse non sono ancora partite, forse faccio in tempo a fermarle, chiamo Joyce per sapere gli spostamenti di Chloe:
-Ehi Joyce sono io Warren, senti, per caso Chloe è in casa ?-
-No, è uscita da pochi minuti col pick up, che ha combinato ? Quella ragazza da un paio di giorni mi nasconde qualcosa, pensa che appena ha saputo della cattura di Jefferson ha fatto una faccia infastidita e poi se n'è andata, cioè una notizia del genere avrebbe dovuto farla felice no ?
-Jefferson è stato ripreso ?-
-Si, lo ha detto il TG poco fa. Ma tu dimmi come stai ? Come va la memoria ?-
-Ehm...ricordo tutto, ma ora non c'è tempo, puoi dire a David di chiamarmi o di raggiungere la discarica ? Centrano Chloe e Max, ma non posso dirti nulla.-
Sospira:
-Va bene, lo farò.-
Spero si trovino alla discarica, se sbaglio finirà male. Dico a Kate di avvertire David se lo vede. Io salgo in auto e il più velocemente possibile mi dirigo verso la discarica ascoltando "In the air tonight" di Phil Collins, molto appropriata devo dire, fortuna che riesco a guidare nonostante il braccio, Dio spero di trovarle la.

POV MAX

Chloe è ritardo, avevamo detto di incontrarci qui quasi un'ora fa, ad un tratto sento il suo pick up, finalmente è arrivata:
-Finalmente sei arrivata, pensavo non arrivassi più.-
-Scusa ma ho avuto problemi a casa e sono partita solo poco fa la, dai sali e partiremo insieme per una nuova vita tu ed io, come ai vecchi tempi, all'inizio ci ospiterà una mia amica, poi si vedrà
Io abbasso la testa. Chloe scende dal pick-up:
-E ora che hai ? Non sei contenta ?-
-No, io non voglio iniziare una nuova vita, sarà una sistemazione momentanea. Voglio tornare quanto prima ad Arcadia Bay, da Warren.-
-E basta con questo Warren, troverai altri ragazzi più fighi di lui.-
-No, nessuno sarà mai come lui, mi spiace averlo capito ora che lo devo lasciare.-
Inizia a singhiozzare:
-Su, su non fare cosi, lo ami proprio eh ? Beh tranquilla, lo dimenticherai, ora sali.-
-No, non lo dimenticherò, mi sembra di sentire la sua voce che mi chiama e dice Max.-
-Veramente la sento anch'io.-
Vedo all'ingresso della discarica un ragazzo che urla:
-Max, Max, dove sei ?-
I miei occhi si illuminano e il mio cuore fa i salti di gioia, è lui:
-Sono qui.-
Lui si avvicina e una volta di fronte a noi e dice in modo ironico:
-Andate da qualche parte ?-
Io dico subito:
-W-Warren, c-che ci fai tu qui ?-
-Voglio riportarti indietro, alla Blackwall Academy. Ti ho cercata per dirti una cosa importante ma non ti ho trovata, cosi ho cercato nella tua stanza qualche indizio su dove potevi essere andata e ho trovato questa lettera.-
È la lettera che volevo lasciare a Warren ma che alla fine non l'ho fatto:
-....cosi ho provato a indovinare dove vi sareste incontrate....e a quanto pare ho indovinato.-
-W-Warren, io non posso tornare alla Blackwall, non finchè Jefferson non sarà arrestato.-
-Infatti l'hanno arrestato Max. Ne hanno dato la notizia un'oretta e Chloe avrebbe già dovuto dirtelo.-
Noto che Warren pronuncia queste ultime parole con cattiveria:
-I-io e perchè ? Io non ne so niente.-
-Non è la stessa cosa che ha detto tua madre quando ci senti per sapere dove eravate. Tu sapevi che Jefferson era stato ripreso, ma non hai detto nulla a Max, dimmi perchè ?-
-Non so che stai dicendo. Max ti sta mentendo.-
-Ah si ? Allora lo proverò. Ora mi connetto a internet e troverò la notizia.-
Warren comincia a cazzeggiare con il cellulare e intanto una tra noi comincia a crescere certa tensione. Io sono confusa e preoccupata una delle due perdono e a cui voglio più bene mi ha mentito, ma chi:
-Ehm...un attimo...ora si connette. Cazzo, qui non prende bene, ma senti Max passiamo in un bar o una cosa del genere, vedrai con i tuoi occhi.-
-Ahahahaha che patetico tentativo di portarla indietro. Max, sta mentendo.-
Warren comincia a incazzarsi veramente e io non so proprio cosa dire:
-Ah si ? Io sarei un bugiardo ? No, la vera bugiarda sei tu. Perchè non racconti a Max di come hai ucciso Rachel Amber ? Perchè non le racconti del modo in cui hai cercato di occultarlo ? Perchè non le racconti il modo in cui l'hai convinta a venire via con te ? Non lo racconti eh ? Allora ci penso io.-
-Vediamo, sono proprio curiosa di sapere cosa può inventarsi un nerd come te.-
-Bene. Cominciamo dall'inizio, il sogno tuo e di Rachel era quello di trasferirvi a Los Angeles, ma non avevate abbastanza denaro. Rachel cominciava a soffrire la tua presenza, eri egoista, scostante, gelosa, manipolativa  e irragionevole. Non appena Rachel conosce Jefferson se ne innamora e sogna di diventare famosa grazie al suo servizio "rivoluzionario" come prova questa pagina di diario scritta con inchiostro simpatico che ho trovato nel vostro rifugio. Credo che anche Jefferson provasse sinceramente un forte sentimento per lei, tuttavia una sera qualcosa va storto, tu vieni a sapere della relazione e vai da lei per chiedere chiarimenti e per incontrare il suo amante. Cosi tu e Rachel raggiungete la discarica, ovvero dove Nathan aveva detto che si sarebbe tenuto il servizio, Rachel era convinta che ci sarebbe stato anche Jefferson dopotutto Nathan era il suo assistente. Ma in realtà c'era solo Nathan che aveva mentito poichè voleva impressionare Jefferson, vi racconta che lui non ci può essere perchè ha problemi a scuola e che perciò il servizio lo farà lui. Rachel non oppone resistenza e quindi procede con il servizio, tu Chloe vieni convinta a collaborare in cambio di denaro e un futuro incontro con Jefferson, probabilmente hai accettato anche perchè non eri del tutto in te. Per la sua idea Nathan ha bisogno di un collaboratore, di una persona che fa le foto a lui e a Rachel strafatto e tu sei la persona giusta, grazie a tuo padre e a Max avevi le conoscenze necessarie giuste. Nathan ti ha spiegato tutto e poi ha drogato prima Rachel e poi se stesso, tu ti sei limitata a scattare le foto, ma a un certo punto a Rachel serviva una nuova dose di droga per non essere lucida, tu però hai esagerato con le dosi, Rachel è entrata in overdose ed è morta. Non so se è stato uno sbaglio o è stato un errore intenzionale, sta di fatto che appena ti sei resa conto di quello che hai combinato sei rimasta sconvolta, arrabbiata e distrutta dal dolore, avevo perso la tua migliore amica, nonchè il grande amore della tua vita. Perciò ti allontani velocemente da quel luogo e inizi a girovagare confusamente per la città, ho un testimone che ti ha visto fare questo, per tua fortuna grazie a David la sua testimonianza non è stata ritenuta rilevante. Sei stata molto fortunata perchè una volta risvegliato Nathan ha creduto di essere stato lui a uccidere Rachel e lo ha riferito a Jefferson che si è premunito di sbarazzarsi del cadavere. Cosi una volta arrestato Jefferson e rinvenuto il cadavere di Rachel nessuno ha pensato di collocarti alla faccenda...-
-Ahahahahahahahahah non ho mai sentito tante stronzate in una volta sola. Ma ammetto che come giallista non saresti male. Io amavo Rachel non la avrei mai uccisa. La tua è solo un'assurda supposizione peraltro con pochissime prove. Sei ridicolo, dico bene Max ?-
-I-io non so che dire.-
Mi sento confusa, arrabbiata e soprattutto delusa, uno dei due sta mentendo:
-Il punto... cara Chloe,è che io non ho inventato nulla, io ho visto tutto quello che ti ho raccontato.-
-E come ?-
-Non sei l'unica ad avere l'esclusiva dei superpoteri Max. Io posso vedere il passato di persone per cui provo dei di forti sentimenti di amore o odio attraverso il sogno. Per provarlo ti dico che so che tu puoi riavvolgere il tempo Max e che durante il vostro bagno in piscina tu Max eri entrata nello spogliatoio degli uomini. Ah...a proposito mi spiace quello che hai dovuto passare dentro la camera oscura.-
Oddio, sono sconvolta, non può sapere cose che sappiamo solo io e Chloe e-e-e anche lui ha un superpotere, anch'io ho un superpotere, f-forse Warren ha ragione ma una cosa non torna:
-Ma Warren, se anche tu hai visto il nostro passato non puoi non esserti accorto che Chloe era sincera quando era diceva di non sapere cosa fosse successo a Chloe.-
-Infatti, non posso essere stata io.-
-Il fatto cara Chloe è che la morte di Rachel è stato un vero e proprio trauma per te e quindi  hai rimosso tutto l'avvenimento, a volte capita, l'ho letto nel mio libro di psicologia e questo causa anche dei disturbi comportamentali. Chi è lo sfigato ora ? Comunque poi ti sei ricordata tutto e....-
-Assurdo, tutto è assurdo, non hai alcuna prova, okay, hai visto parte del nostro passato ma chi ti dice che il sogno dell'omicidio di Rachel non era
solo...un sogno ?-
Warren le risponde con una sicurezza tale da farlo sembrare Sherlock Holmes:
-Beh innanzitutto mi è sembrato molto sospetto il fatto che tu eri cosi convinta che Rachel avesse posato per quelle foto e il fatto che tu fossi convinta che Rachel si trovasse in quel punto preciso. Tu inconsciamente sapevi queste cose. Ma la prova principale l'ho avuta quando al commissariato ho visto la foto di Nathan e Rachel, in un punto, difficile da notere c'è un giacchetto in pelle con una sigla CP, Chloe Price, tu madre mi ha confermato che tu avevi un giacchetto cosi...ma che hai sfortunatamente perso, non l'hai perso, Nathan e Jefferson l'hanno fatto sparire loro. Tra le altre cose...sono sicuro che se chiederemo a Frank a chi ha venduto la famosa "droga dello stupro" quest'oggi, sono sicuro che ci dirà che l'ha venduta a te.-
Chloe fa un gesto che non mi aspettavo, estrae la pistola da dentro la giacca e la punta verso Warren
-Va bene, giochiamo a carte scoperte. È vera ogni singola cosa che hai detto, non lo nascondo.-
Io sono sconvolta da ciò e mi sento una grande idiota:
-C-Chloe sei stata veramente tu ?-
-Spero che avrai capito che razza di amica avevi. Perchè non ci spieghi il resto Chloe ?-
-E va bene. Quando mia sono ricordata quello che avevo fatto il rimorso non mi ha dato tregua, io non volevo uccidere Rachel è stato un incidente o forse inconsciamente l'ho fatto perchè voleva abbandonarmi ahahaha non lo so. Però volevo abbandonare questa città, dimenticare tutto, ma non da sola, volevo portare con me la persona che significava di più nella mia vita ovvero Max. Per questo ho cercato di renderla come me, in modo che non mi abbandonasse mai, ma ho fallito per colpa tua e di mia madre. Ho sentito una vostra telefonata e ho sentito che volevate allontanarmi da Max. La sera  ti ho colpito ero venuta a cercarti per parlarti, ma  dopo aver visto che cercavi di chiamare i genitori di Max per riportarla a casa ti ho colpita per rabbia. È stata una fortuna che Jefferson sia evaso, ho potuto affibbiare la colpa a lui e ho cercato di convincere Max che restare era troppo pericoloso. Cosi ho deciso di drogare Victoria e di farla tornare nuda per convincerti che fosse stato Jefferson e farti venire via con me.-
-Chloe, questo piano era idiota, pericoloso, folle. Tu sei folle, i-io pensavo che tu...tu hai bisogno di aiuto.-
-Ho sbagliato Max, lo so, ma ti voglio ancora bene e sistemerò tutto, perdonami vivremo felici.-
Io sono triste, confusa arrabbiata, la mia migliore amica è una criminale, Warren si intromette
-Ascolta Chloe, io non sono armato, non voglio farti del male. Arrenditi, lascia libera Max, torna con noi e ti prometto che non ti denuncerò, so quanto Max tiene a te, tu sei malata, hai bisogno di cure psichiatriche. Accetta spontaneamente di entrare in un istituto psichiatrico dove potranno curarti. Oppure fa la cosa giusta e confessa tutto alla polizia, se ti consegni sono sicuro che te la caverai con poco, avrai l'infermità mentale ti farai un paio d'anni d'anni dopo le dovute cure sarai fuori, noi ti aiuteremo. Tu non hai mai superato la morte di tuo padre, non sei mai stata aiutata, sei diventata violenta, aggressiva, paranoica, gelosa, con manie di persecuzione. Io l'ho visto, so che non eri cosi, il trauma della sua morte ti ha reso cosi. Ti prego chiedi  aiuto se vuoi veramente bene a Max fallo. Fallo per lei, getta quella pistola e vieni con noi.-
Chloe abbassa le braccia sembra convinta a lasciare la pistola, io già sto tirando un sospiro di sollievo
-No, no e no, tu vuoi fregarmi come tutti. Sono tutte belle parole, ma poi mi abbandonerete e tradirete come tutti. E poi come ti permetti di parlare di mio padre ? Nessuno sa quello che ho sofferto.-
-Non è vero, ascolta. Anche a me è capitato di perdere una persona cara e..-
-NOOOOO tu non puoi capire.-
Chloe in preda alle lacrime e alla rabbia spara a Warren in pieno petto. Lui cade a terra  morente e io sconvolta urlo:
-Noooo Warrennnn.-
Mi avvicino a lui, gli tengo la testa e lui pronuncia
-M-Max i-io t-t...-
Non riesce a finire la frase che cade a terra morente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un grazie a chiunque legge e commenta la Fic. Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.

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Capitolo 15
*** Una triste storia ***


CAPITOLO 15   UNA TRISTE STORIA
 
 
W-Warren è-è-è-è morto, Chloe l'ha ucciso, e io arrabbiata e in preda alla disperazione mi rivolgo subito verso di lei con rabbia e odio:
-Che cazzo hai fatto Chloe ? Che cazzo hai fatto ? Perchè l'hai fatto ? Perchè lo hai ucciso ? Non era armato e non rappresentava nessuna minaccia per noi. Warren aveva ragione, tu sei pericolosa, non sei quella la ragazza che conoscevo o credevo di conoscere.-
-I-io non lo so Max. I-io non volevo. Non l'ho fatto apposta, è-è che ero arrabbiata, furiosa che non ci ho nemmeno pensato. P-però n-non c'è problema, t-tu ora riavvolgerai e impedirai che tutto questo accada no ? M-mi fermerai e Warren sarà ancora vivo.-
È vero, come cazzo ho fatto a non pensarci ? Basta riavvolgere il tempo, ero cosi scossa e arrabbiata che non ci ho pensato:
-Puoi starne certa che lo farò, cosi come puoi star certa che io non potrò mai perdonarti.-
Chloe abbassa la testa quasi sconsolata
-Certo lo capisco.-
Riavvolgo il tempo e ritorno a poco prima che Chloe spari il colpo, per la precisione quando Chlor sta pronunciando questa frase:
-NOOOOO, tu non puoi capire.-
Chloe sta per alzare la pistola, io mi butto su di lei e urlo:
-Chloe ferma.-
Chloe cade a terra ma purtroppo il colpo parte lo stesso essendo riuscita a sbilanciarla, questa volta il proiettile colpisce la spalla sinistra di Warren, quella col braccio malridotto, povero cucciolo mio, ma almeno adesso sei vivo. Rubo la pistola a una Chloe ancora intontita e poi corro subito da Warren:
-Warren ? Warren ? Stai bene ?-
-Ahi, si, fa un male cane, ma sto bene, ahah, serve ben altro per mettere kappaò il cavaliere bianco ahaha.-
Sorrido e gli do un bacio sulle labbra:
-Per fortuna sei vivo, però devi andare in ospedale, ora chiamo il 911 e...-
Vengo interrotta da un gemito:
-Ahi.-
Chloe si lamenta per una botta che ha ricevuto alla testa che l'ha stordita per un poco, io gli punto la pistola addosso con rabbia:
-N-non fare una sola mossa Chloe, o-ora siediti lentamente a terra e stai ferma, che chiamo la polizia. Cazzo, hai sparato a Warren, hai sparato a Warren e mmi hai mentito per tutto questo tempo Chloe, io sono in collera con te.-
-M-mi dispiace Max. Ti chiedo...vi chiedo scusa è che non sopporto l'idea di essere abbandonata. I-io mi sentivo... mi sento sola, la morte di mio padre è stata devastante, sia per me che per mia madre. Lei doveva lavorare il doppio per mantenermi e mi ha trascurata, tu eri partita per Seattle e io mi sentivo sola e incazzata con il mondo. Q-quando ho conosciuto Rachel è stato fantastico e io non volevo più restare sola o perdere qualcuno che amavo. Mi dispiace.-
-Queste cose le ho già sentite Chloe, e non mi commuovi, tu hai ucciso Warren, se non avessi riavvolta lui ora sarebbe morto.-
-Non essere troppo severa con lei Max. Ha dei problemi, problemi dovuti al trauma della morte di una persona cara e dal successivo isolamento. Come stavo dicendo...io ti capisco Chloe. Ti capisco, posso immaginare come ti senti, anch'io ho avuto un lutto devastante.-
Sono stupita e scioccata, Warren non me ne ha mai parlato, gli chiedo timidamente:
-Chi Warren ?-
Warren fa un respiro profondo e prosegue
-Mio fratello gemello Eric. Come potete immaginare eravamo legatissimi, lui era il mio migliore...nonchè unico amico. Era la mia fonte d'ispirazione, lui era allegro, brillante, intelligente, sicuro di se. Io invece ero timidissimo, pieno di paure e....lo confesso, a scuola andavo veramente malissimo. Lui però mi incoraggiava, mi diceva di avere fiducia in me stesso. È stato lui a introdurmi al calcio, prima me ne stavo sempre da solo in camera mia. Mi piaceva giocare a calcio, avevo una nuova passione, cominciavo ad aprirmi con gli altri ragazzi, sognavo di  vincere il mondiale di calcio con la nazionale, sognavamo di essere come i gemelli olandesi De Boer, di andare a giocare in Europa, in squadre come il Real Madrid, il Manchester United o l'Inter. Ma poi un brutto giorno un auto ha stroncato la sua vita, era una giornata di primavera, io e lui ci stavamo dirigendo al campo da calcio e un pirata ci è venuto addosso e-e-e e lui...-
Mentre dice queste cose Warren sta piangendo:
-...lui mi ha spinto via dalla strada m-ma lui è stato preso in pieno, è morto davanti ai miei occhi. È stato un dolore immenso, da parte di tutti. Io ho smesso di giocare a calcio e di fare tutte le altre cose che mi ricordavano lui, ero a pezzi, mi sentivo solo e ce l'avevo con il mondo, dopo aver frequentato una psicologa sono riuscito a venirne fuori e a riprendere in mano la mia vita ma è stata dura  . Mio padre padre poi... Eric è sempre stato il suo preferito era quello che lui considerava il figlio perfetto. Non me lo ha mai detto chiaramente, ma credo che lui mi consideri responsabile della sua morte, e credo che avrebbe preferito che fossi morto io al posto suo. Da allora cerco di essere il migliore a scuola e in tutte le cose che faccio, voglio che mi dica "Warren, sono fiero di te", non me l'ha mai detto.-
Io mi avvicino a Warren e lo abbraccio:
-Dio Warren, mi dispiace tanto, è una storia tristissima.-
-Già Warren, mi dispiace tanto, io-io non pensavo che avevo subito ciò. Sai ti odiavo perchè pensavo che mi avresti portato via Max. Che stupida sono stata, mi spiace davvero. Ora è giusto che paghi per le mie azioni.-
Sento il rumore di una macchina che si ferma poco distante da noi, dall'automobile scende David:
-Warren, sono qui e...ma che ti è successo ? Sei ferito, e Max, Chloe, che cosa ci fate qui ?-
Chloe si alza in piedi e si avvicina a David:
-David....h-ho fatto una cosa terribile. Sono stata io a uccidere Rachel, io ho sparato a Warren, io ho drogato Victoria.-
-Chloe ma cosa stai dicendo ?-
David si gira verso di me e Warren, io gli dico:
-Si, David purtroppo è vero.-
- Ma se qualcuno deve arrestarmi sono contenta che sia tu.-
Con uno sguardo rassegnato e triste David arresta Chloe:
-Lo sapevo che nascondevi qualcosa, ma non volevo crederci. Ma io non ti abbandonerò Chloe, l'ho promesso a tua madre. Voi due invece andate all'ospedale, bisogna levargli il proiettile, e vi aspetto al più presto possibile in commissariato per le vostre deposizioni.-
David e Chloe se ne vanno, rimaniamo solo io e Warren, mi avvicino e lui e dico dico timidamente:
-Stai bene ?-
-Quando sto con te sto sempre bene.-
Arrossisco, gli do un bacio sulle labbra e gli dico:
-Grazie Warren, veramente, grazie, mi hai salvata, nonostante il modo in cui ti ho trattato tu hai rischiato la vita per me.-
-È perchè ti amo Max, te l'ho detto che per te ci sarei stato sempre.-
-Anch'io ti amo Warren, avrei voluto capirlo prima.-
Ci diamo un bacio, è bellissimo, quasi come il primo che ci siamo dati:
-Max, questo significa che stiamo insieme ?-
-Ma certo Warren, ora andiamo, hai bisogno di cure, guido io.-
Va bene. Raggiungiamo l'ospedale dove tolgono il proiettile dalla spalla di Warren.
 
POV WARREN
 
Mi tengono una notte in osservazione in ospedale. Durante la notte Max non smette di tenermi la mano nemmeno per un momento. La mattina mi sveglio prima di lei e noto che nonostante stia ancora dormendo la sua mano è ancora stretta nella mia. È cosi dolce e carina quando dorme, non ho ancora ben assimilato il fatto che noi siamo una coppia, uno dei miei sogni si è realizzato, cazzo, adesso io e lei guarderemo i film insieme, giocheremo ai videogame insieme, studieremo insieme e ci faremo tante uscite insieme. Max si sveglia la saluto:
-Ciao bella addormentata.-
-Ciao mio cavaliere bianco.-
Ci baciamo:
-Come stai questa mattina Warren ?-
-Beh sento dolore alla spalla, ma con te vicino mi sembra quasi di non sentirlo. Tu invece come stai ? So che tu e Chloe avete vissuto cose incredibile e non dev'essere facile.-
-Grazie, no, non è facile assolutamente, lei era la mia migliore amica, era la persona più importante della mia vita, ma ora lo sei tu, e lei ti ha sparato, forse un giorno potrò perdonarla ma non certo ora.-
-Capisco.-
-Perchè non mi racconti qualcos'altro con tuo fratello ? Mi sarebbe piaciuto conoscerlo.-
-Immagino, era completamente identico a me, solo che era più figo, più atletico e meno nerd di me, sono sicuro che se l'avessi conosciuto ti saresti innamorata di lui.-
Max mi bacia:
-No, io avrei sempre scelto solo e soltanto te. Il mio sexy, dolce nerd.-
-Beh grazie.-
-Ora posso fartela io una domanda ? Perchè non mi racconti tutta la storia nei particolari ?-
-Certo Max.-
Le racconto per filo e per segno tutti gli avvenimenti degli ultimi tempi:
-Hai fatto tutto questo per me ?-
-Si.-
Lei inizia a singhiozzare:
-T-tu hai preso un sacco di rischi, hai rischiato la tua vita per me e io-io ti ho tratto in quel modo, io non ti merito. Non merito il ragazzo migliore del mondo.-
-Ehi, non è colpa tua, e credimi, ne è valsa la pena.-
Ci abbracciamo, dopo un paio d'ore mi dimettono. Torniamo a scuola dove i nostri amici preoccupati ci aspettano, in particolare Kate:
-Grazie a Dio, ero cosi preoccupata per voi, ma che vi è successo ? Raccontateci tutto per favore.-
Io e Max raccontiamo a loro tutto quello che è successo la notte precedente, poi andiamo pure dal preside a fare rapporto, dice che non ci saranno conseguenza per noi e anzi mi sarà dato un premio, però dovrà scrivere alle nostre famiglie,f-forse mio padre sarà finalmente orgoglioso di me. 
Dopo questa lunga giornata vado finalmente a letto. Un paio di ore dopo un messaggio inviato al mio cellulare mi sveglia, Max:
"Scusa Warren, ma non riesco a dormire, ho avuto un incubo, potrei venire a dormire da insieme a te se non è un problema."
"Ma certo, vieni pure
P.S Ti amo"
Poco dopo sento bussare alla porta, è Max:
-Entra pure.-
Max entra, si toglie la sua giacca in pelle e mostra un pigiamino corto che la fa mostrare le gambe, ha la maglietta con un orsetto e una sguardo spaurito, sembra dolcissima:
-Max, che cosa hai sognato ?-
-Warren, ho sognato che Chloe mi rapiva e poi ti uccideva e io ti perdevo per sempre, è star orribile.-
Abbraccio Max e le dico:
-Su su, dai stai tranquilla, vieni qui, sotto le coperte di Star Wars ahahah.-
Max sorride e ride. Noi ci mettiamo sotto le coperte, è la prima volta che dormiamo insieme
Max si addormenta subito dopo tenendomi le braccia intorno alla vita. Da quella sera Max non è più riuscita ad addormentarsi da sola, è diventata quasi dipendente, a volte vieni lei da me, altre volte vado io da lei. Oggi sono io che sono venuto da lei. Max sta ancora dormendo, ma preferisco lasciarla riposare, è cosi bella quando dorme, mi vesto quando sento bussare alla sua porta, è Dana:
-Max, sono io Dana, qui c'è una sorpresa per te.-
Max sta ancora dormendo, e poi è Dana, non si scandalizzerà nel vedermi nella sua camera, apro la porta e insieme a Dana vedo due adulti, la donna è alta, ha i capelli neri e gli stessi occhi di Max, l'uomo è muscoloso e  ha un lunga barba dello stesso colore dei capelli di Max, oh cazzo, sono i genitori di Max. E ora che gli dico ?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Davvero pensavate che avrei fatto morire Warren ? No, capitolo un pò corto ma visto che sono mancato per una settimana volevo portarvelo al più presto.ma ora che tutto si è concluso felicemente come sarà la nuova vita di Max e Warren ? E che diranno i genitori di Max ?Un grazie a chiunque legge e commenta la Fic. Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.
 

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Capitolo 16
*** Una scelta dolorosa ***


CAPITOLO 16   UNA SCELTA DOLOROSA

-Warren che cavolo ci fai tu qui ?-
Dana rompe l'imbarazzante silenzio che si è creato tra me e i genitori di Max:
-Ehm....Max ha avuto un incubo e siccome non riusciva a dormire sono venuto a dormire qui con lei per tenerle compagnia....ma non è successo niente.-
Il signor Caulfield chiede a Dana:
-Dimmi un pò, chi è questo ragazzo che era nella stanza da letto di mia figlia ?-
Invece di Dana rispondo prontamente io:
-Mi chiamo Warren Daniel Graham, sono il fidanzato di Max. Voi dovete essere i suoi genitori, sono molto contento di conoscervi.-
Tendo la mano verso il signor Caulfield che un pò indispettito dice:
-Si va bene, le presentazioni le faremo dopo, ora per favore lasciaci da soli con nostra figlia.-
-Ehm....certo.-
Io vorrei rimanere ma Dana mi dice:
-Dai muoviti, li hai già fatti incazzare abbastanza.-
-Ma...non è successo niente.-
-Lo so ma prova a spiegarlo a loro.-
Cosi a malincuore sono costretto ad andarmene.

POV TERZA PERSONA

Vedendo che Max sta ancora dormendo Ryan Caulfield si avvicina lentamente a lei cercando do svegliarla con tanta dolcezza:
-Ehi principessa, è ora di alzarti.-
-Mmmh e dai Warren, lasciami dormire per altri cinque minuti.-
Max si stiracchia e lentamente apre gli occhi, in quel momento si accorge di chi ha di fronte:
-Papà ? Mamma ? Che ci fate voi qui ?-
Suo padre l'abbraccia:
-Maxine, il preside ci ha inviato una lettera dove ci ha spiegato tutto quello che è successo, cosi siamo subito venuti qui per vedere come stavi. Certo, dev'essere stato terribile scoprire che la tua migliore amica era un'assassina. Raccontaci tutto.-
Max con una faccia triste dice:
-Beh no, ovviamente non è stato per niente facile, Chloe era molto cambiata dall'ultima volta che l'avevo vista, dopo la morte di William era diventata scontrosa e ce l'aveva con tutto e tutti ma nonostante ciò siamo ridiventate amiche. Abbiamo vissuto tante cose, io ho cercato di farla tornare come era prima, ma per paura di perderla io stavo diventando come lei, mi aveva anche convinto ad andare con lei a Los Angeles, ma Warren mi ha salvato.-
Max racconta a loro tutto quello che è avvenuto nelle ultime settimane:
-...e cosi Chloe è stata arrestata dal suo patrigno David Madsen.-
-Oh povera Joyce, non meritava certo tutto questo. Non dopo la morte di William. Tu ora come stai tesoro ?-
-Sto meglio mamma, grazie a Warren sto meglio.-
-Tu ami molto questo ragazzo non è vero ?-
-Si mamma, lui è l'unico in tutta la mia vita che mi ha fatto provare veramente questa cosa che si chiama amore. Lui mi ama e mi vuole bene per quella che sono, con lui non mi sento mai a disagio, sento che posso fidarmi ciecamente di lui.-
-Capisco tesoro.-
-Bene Max, quindi sei pronta per tornare a casa ?-
Max appare confusa, arrabbiata e triste da questa affermazione:
-C-casa ? Andare a casa ? M-ma io non voglio tornare a casa papà, i-io voglio restare qui c-con Warren, perchè devo tornare a casa ?-
-Max, come hai potuto vedere anche tu questa città non è più com'era prima, è ormai una città morta, piena di delinquenti, io non mi fido più a lasciarti da sola qui. Guarda, perfino Chloe era una criminale, per non parlare del tuo professore, Jefferson...Inoltre, questa scuola costa un mucchio di soldi e la tua borsa di studio non copre tutte le spese. Mi dispiace Max, ma credimi, sarà meglio così, ti sarà più facile dimenticare quello che ti ha fatto Chloe dopotutto tu eri venuto in questa scuola per seguire le lezioni di Mark Jefferson, e ora che lui è stato arrestato non hai più motivo di restare qui.-
Max è quasi in lacrime:
-No, non voglio tornare a casa, i-io voglio restare qui c-con Warren. Lui è il mio motivo per restare qui papà. I-io ho bisogno di lui, è-è l'unico appoggio che ho, io non riesco più a dormire senza di lui, i-io non so come farei senza di lui, non riesco più a comportarmi con sicurezza con gli altri, non riesco più a fare niente senza di lui, ho paura che qualunque persona che mi si avvicini possa nascondere brutte intenzioni. Non riesco più a fidarmi di nessuno, non riesco più ad avere una conversazione normale, non riesco a fare niente senza di lui, ho paura di sbagliare, di fare dei danni a lui o a gli altri. Ho paura papà. Ma quando sono con lui mi sento forte, al sicuro, protetta, sto bene, riesco a fare ogni cosa, ma quando resto da sola mi sento isolata, in pericolo, intrappolata.-
-Max, non mi dirai che tutto quello che è successo ha causato un peggioramento del tuo...problema ?-
-Ho paura di si papà, ti prego non mi separare da lui.-
-Oh signore...-
Vanessa Caulfield abbraccia sua figlia:
-Oh tesoro, non ti preoccupare, io e papà non ti abbandoneremo mai. Ma dimmi, questo ragazzo è a conoscenza dei tuoi problemi ?-
Max scuote la testa:
-No mamma, non gliel'ho mai detto, come avevate visto anche voi avevo fatto dei progressi e inoltre non volevo preoccuparlo, e non volevo nemmeno che mi vedesse in questa luce diversa. Ora che volete fare ?-
I genitori di Max fanno una faccia rassicurante:
-Vedremo tesoro, ora ti lasciamo tranquilla, poi dovremmo parlare e conoscere questo Warren.-
-Va bene, ciao mamma, ciao papà.-
Non appena usciti dalla sua stanza però i coniugi Caulfield non nascondono a se stessi tutta la loro preoccupazione:
-Ryan...-
-Lo so Vanessa, lo so, speravo che questi problemi non si sarebbero più presentati, almeno non in forma cosi grave. Ma evidentemente mi sbagliavo di grosso.-
-E ora come gestiamo tutta la situazione ? Con quel ragazzo poi ?-
-Ah senti un cosa per volta. Per prima cosa devo vedere la psicologa della scuola e poi telefonare alla sua vecchia terapeuta, poi faremo un discorsetto con questo Warren e a quel punto decideremo sul da farsi.-
-D'accordo caro.-
 

POV WARREN

 

Mi sto divertendo una casino, questo livello di Tomb Raider II è una figata, riesco a giocarci anche col braccio in quelle condizioni, era un sacco di tempo che non mi sentivo così bene, e non parlo del gioco, finalmente io e Max stiamo insieme, a scuola nessuno mi prende più in giro e domani la scuola mi premierà per le mie azioni, e per la prima volta forse finalmente mio padre sarà fiero di me. Mamma mi ha detto che per domattina saranno qui.

Bussano alla porta, chissà chi è, vado ad aprire, sono i signori Graham:

-Signori Graham, che ci fate qui ?-

La signora Caulfield risponde alla mia domanda:

-Dobbiamo parlarti e conoscerti Warren, riguarda Max.-

Comincio a preoccuparmi:

-Di che cosa si tratta ?-

-Innanzitutto ragazzo parlaci un pò di te, da dove vieni, quali sono i tuoi sogni eccetera eccetera.-

Oddio, sarà il solito interrogatorio dei genitori verso il fidanzato della figlia, va beh, stai calmo Warren e cerca di rispondere con calma e sangue freddo, non hai nulla da temere, e poi...ho salvato la loro figlia, varrà qualcosa o no:

-Allora, come vi ho già detto il mio nome è Warren Daniel Graham, ho 17 anni, sono italoamericano, mia nonna era italiana. Io provengo da una cittadina dell'Oregon, non ho mai ne fumato ne bevuto e neppure drogato, e se ve lo chiedete....si sono ancora vergine, lo giuro. Le mie passioni sono le serie TV, i videogiochi, ma sopratutto la chimica, ho il progetto di diventare uno scienziato in futuro.-

-Bisogna studiare molto per diventare scienziato...-

-Si, ma non è un problema per me, qui all'accademia preso quasi sempre della A.-

Loro mi scrutano molto attentamente;

-Sai Warren, siamo molto contenti che Max sia riuscita a trovare un ragazzo, temevamo che avrebbe passato la sua vita da sola, che non sarebbe riuscita a trovare uno...-

-E come mai pensavate questo ?-

-Per via della sua condizione.-

-Quale condizione ?-

Il signor Caulfield si alza dalla sedia:

-Te lo diremo tra poco Warren ma prima dovrai rispondere a una domanda. Tu mi sembri un ragazzo a posto anche se un po' nerd, ma dimmi la verità...tu cosa provi per mia figlia ? Sei veramente innamorato di lei ?-

-Si certo, senza alcun dubbio.-

Il signor Caulfield si avvicina a me e inspiegabilmente mi schiaffeggia talmente forte che cado a terra

-Bugiardo, a te non te ne frega niente di mia figlia, tu vuoi solo portartela a letto.-

-Ma Ryan che ti prende.-

Io sono arrabbiatissimo ma cerco di mantenere il sangue freddo:
-NO, si sbaglia, io tengo a sua figlia più di ogni altra cosa, per lei ho preso un colpo di pistola alla spalla, ho ottenuto un braccio rotto, e anche queste lividi sulla faccia li ho ottenuti cercando di proteggere sua figlia, ho perso la memoria per sua figlia, io sono andato a salvarla da Chloe. Non le farei mai del male. Io amo Max dalla prima volta che l'ho vista entrare nell'aula di chimica e ha preso il posto accanto, era carina, non se la tirava, avevamo gli stessi gusti e le stesse passione, eravamo..siamo sue geek. E' cosi diversa dalle ragazze che conosco, lei è pura, dolce, sensibile, intelligente, ironica, spiritosa, insomma, è tutto quello che un ragazzo potrebbe desiderare.-

Il signor Caulfield mi aiuta a rialzarmi:

-Ah, scusami Warren, è ovvio che tu tieni a Max, e mi dispiace averti colpita. Ma come ogni padre sono geloso di mia figlia, voglio solo il suo bene.-

-Scusalo Warren, a volte Ryan perde la testa, ha paura che dopo che ti avremo detto quello che dobbiamo dirti tu scapperai a gambe levate e lascerai nostra figlia.-

Sono preoccupato e incuriosito:

-Mi volete dire una buona volta cosa c'è ?-

-Warren hai mai notato niente di strano di Max ?-

-No, mi è sempre sembrata una ragazza normalissima, un po' strana, ma mi piace, certo ha qualche problema nel relazionarsi con gli altri. E' una solitaria, è difficile che si apra totalmente a te...e poi è insicura e impacciata ma un po' lo sono anch'io, quindi per me non sono grossi problemi.-

-Ecco, ti sei mai chiesto come mai è cosi ?-

-B-beh, n-no ?-

Ryan Caulfield sospira:

-Warren..lo sai cosa sono la discalculia e l'ansia sociale ?-

-Certo, sono disturbi che riguardano la socializzazione e la comunicazioni, in particolar modo l'ansia sociale è l paura intensa e pervasiva di trovarsi in una particolare situazione sociale, o di eseguire un tipo di prestazione, che non siano, a chi ne è affetto, familiari e da cui possa derivare la possibilità di subire un giudizio altrui.Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di essere malgiudicati e dalla paura di comportarsi in maniera imbarazzante ed umiliante. Le persone affette da questa fobia evitano situazioni spiacevoli, o se sono costrette ad affrontarle sono molto a disagio con loro stesse. -

-Si, si va bene, non è un interrogazione questa. Il punto è che Max ha sempre sofferto di questi disturbi fin da piccola. Ovviamente col passare degli anni grazie alla terapia si sono diradati fino a scomparire quasi del tutto tanto da sembrare una ragazza normale.-

-Lei non sembra, lei è una ragazza normale.-

-Lo so, si a Seattle si era pure fatta due amici, era una ragazza normale, erano ormai un paio d'anni che non aveva ricadute o attacchi id panico, così abbiamo deciso che poteva e doveva provare a cavarsela da sola, cosi abbiamo acconsentito a mandarla in questa scuola dove si trovava il suo eroe Mark Jefferson, all'inizio sembrava andare tutto bene, ma poi dopo tutto quello che è successo in questi giorni....col tradimento del suo eroe...ma sopratutto della sua amica...beh diciamo che la sua paura è tornata.-

-Che intendete dire ?.-

I signori Caulfield mi raccontano tutto quello che Max ha detto loro poche ore fa, è una cosa tristissima, Max sta male e-e-e io non lo sapevo:

-Capisco che non è una situazione facile, ma non lascerò certo vostra figlia per questo problema, e anzi la aiuterò per quanto posso, voglio dire, se è già riuscita una volta a superare questi problemi potrà riuscirci anche questa volta no ?-

-Si può essere. Abbiamo sentito la psicologa della scuola e la sua vecchia terapeuta, però...-

-Però cosa ?-

-Sarà un processo lungo, potrebbero volerci mesi, se non anni, purtroppo un trauma come quello che Max ha appena subito, ovvero questi “tradimenti” non sono facili da assimilare e ci vorrà molto tempo prima che Max torni a fidarsi di qualcuno o quantomeno che torni a non aver paura di questo diciamo “mondo”. Per riuscire a uscirne ha bisogno di lunghe terapie comportamentali e psicologiche, ma sopratutto ha bisogno della vicinanza e l'amore delle poche persone a cui vuole bene che la spronino a provarci la persona più importante di Max ormai sei tu. Sei la sua coperta di Linus, il suo punto fermo, quello che riesce a farla vivere, capisci ? Max è dipendente da te.-

-Come ho già detto farò tutto quello che posso per far guarire sua figlia.-

-Anche sposarla ?-

Sono prima sbiancato e poi arrossito:

-C-cosa ?-

-Si, hai capito bene, sposarla, andare a vivere con lei. So che già passate buona parte della giornata insieme e pure la notte. Lei non può fare a meno di te, e le psicologhe ci hanno consigliato di riportarla a Seattle, lontano da questo posto che può scatenargli brutti ricordi, però Max è legata a te e no se ne andrà mai senza di te. Noi vogliamo che tu venga ad abitare con lei a Seattle è l'unico modo per guarirla e inoltre, io come padre di Max voglio che tu ti renda conto dell'impegno che andresti ad assumerti, non mi è mai piaciuta questa cosa convivenza, se dovrai vivere con mia figlia voglio che abbiate un rapporto regolamentato da un matrimonio. So che ti chiediamo tanto, troppo di abbandonare questa scuola, di venire a Seattle in una città sconosciuta dove dovrai abbandonare i tuoi sogni e trovarti un lavoro per mantenere e sostenere Max. Te la senti ? La ami fino a tal punto ?-

Mi frullano nella testa mille pensieri, abbandonare la scuola, non diventare uno scienziato, essere il marito di Max e sopratutto che diranno i miei ?

-I-io non lo so signor Caulfield è una scelta ardua, dove andremmo ad abitare ? Che lavoro andrei a fare ?-

-C'è un appartamento che apparteneva a mio fratello, uno in cui lui non ci abita mai che è disposto a regalarlo a voi, l'ho già sentito, il lavoro poi te lo trovo io. Max è già d'accordo-

Max vale la candela ? Vale tanto da rinunciare a tutto per lei ? Si lo vale:

-D'accordo signor Caulfield, per me Max è la cosa più importante del mondo e si, la sposerò. Ovviamente dovremo parlane coi miei e poi...-

-Ovviamente, ma intanto lasciami dire grazie, grazie davvero, Max ora puoi entrare.-

-L-lei ha sentito tutto ?-

-Si-

Max apre lentamente la porta e piangendo si avvicina a me e poi mi abbraccia:

-Warren, io non voglio che rinunci a tutto per me, non devi rinunciare aal tuo sogno a diventare uno scienziato per me.-

-Su su, non piangere, sei più bella quando non piangi, ci sono io, insieme ce la faremo, e non ti preoccupare è una scelta mia, la tua felicità è la cosa più importante per me ,il mio sogno più grande è passare la mia vita insieme a te.-

-Grazie, grazie, grazie.-

 



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Stavo piangendo alla fine del capitolo ? Come sarà la nuova vita di Max e Warren ? E che diranno i genitori di Warren ? Saranno d'accordo ? Max guarirà  ?Un grazie a chiunque legge e commenta la Fic. Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.
 

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Capitolo 17
*** Il padre di Warren ***


CAPITOLO 17    IL PADRE DI WARREN
 
Non riesco a dormire, mi alzo dal letto e guardo fuori dalla finestra, ripenso ancora al colloquio che ho avuto oggi pomeriggio con i genitori di Max. Veramente ho acconsentito a tutto ? Cioè...tempo due giorni e io e Max andremo a Seattle ? Io e Max ci sposeremo e vivremo insieme ? La mia vita cambierà totalmente, sono veramente convinto di fare questa cosa ? Voglio veramente abbandonare tutto questo per spingermi verso un futuro ignoto e probabilmente pieno di problemi ? Mi giro e guardo la persona che dorme beatamente nel mio letto, ah Max, come sei carina quando dormi, sembri un bellissimo cervo indifeso bisognoso di cura e amore. No, basta farsi domande, è sicuramente la scelta giusta. Max ha bisogno di me, e io amo Max, con tutto il mio cuore, ma...chissà come la prenderanno i miei genitori....ah, dalla morte di Eric mamma è iperprotettiva con me, mentre mio padre...beh, lui forse sarebbe contento di non doversi più occupare di me. Gli parlerò di questa cosa domani, dopo la premiazione, mi rimetto sotto le coperte e stringo Max in un forte abbraccio.
Il preside ha radunato tutte le classi nell'aula magna, io mi siedo in prima fila vicino a Max e a i suoi genitori, sono agitato, tanto più che ora i miei entrano nell'aula magna e si siedono nei posti riservati, mio madre mi saluto con il gesto di una mano sorridendo, mio padre invece mi guarda con un aria mista a fierezza e incredulità, a me si gela il sangue anche solo a pensare alla discussione che avremo più tardi, i signori Caulfield mi sussurrano:
-Stai tranquillo Warren, questa non è stata un'avventatezza di due ragazzini, sono scelte dovute al fato. Sono sicuro che si ci parleremo noi capiranno.-
La mia fiducia è molto bassa, ma sorrido per non contraddirli, poco dopo il preside entra nell'aula e si dirige sopra il palco dove è stato piazzato un microfono:
-Buongiorno a tutti ragazzi, come tutti saprete nell'ultima settimana sono accaduti alcuni eventi che hanno minato la sicurezza di voi studenti. A causa del comportamento della nostra ex allieva Chloe Price, la compianta Rachel Amber è morta, una nostra studentessa è stata rapita e drogata per farla passare come vittima di Mark Jeffersib, mentre un'altra è stata quasi convinta con l'inganno ad abbandonare la scuola e le persone che le volevano bene. A quest'ora probabilmente sarebbero già fuggite chissà dove, forse ora avrebbe fatto una brutta fine. Se ciò non è avvenuto si deve al coraggio, all'intelligenza, alla logica e all'amore di uno dei nostri migliori allievi che è stato in grado di risalire alla colpevole e di fermarla prima che potesse fuggire con la signorina Caulfield plagiata da Chloe. Sotto mia richiesta approvata dal consiglio scolastico abbiamo deciso di premiare questa allievo con un riconoscimento ufficiale, e oggi siamo qui proprio per celebrarlo. Perciò fate un bell'applauso al signor Warren Graham. Vieni pure sul palco ragazzo.-
Nella stanza si sentono solo i rumori degli applausi dei ragazzi, io lentamente salgo sopra il palco, il preside riprende:
-Vieni Warren su non essere timido. La dirigenza è lieta di consegnarti una targhetta in ricordo della tua impresa, e inoltre il tuo volto verrà aggiunto nel Wall of Fame della scuola.-
Da dietro una porta esce Taylor con un targhetta in legno con scritte dorate, me la consegna, c'è scritto 
" A Warren Graham, da parte della Blackwall Academy, con gratitudine."
-La Blackwall è fiera di avere un alunno come te.-
Dagli spalti si sente ripetutamente la parola:
-DISCORSO, DISCORSO, DISCORSO-
-Come puoi vedere i tuoi compagni vogliono il tuo discorso...Warren, mi senti ? Sembri assente, dovresti essere felice, è il tuo trionfo.-
-Uh, eh si certo. Scusatemi.-
Sinceramente del premio me ne frega poco, ho la testa da tutt'altra parte ma mi avvicino per il discorso:
-Mmmh bene, innanzitutto voglio ringraziare le meravigliose persone che mi hanno aiutato in quest'impresa, da solo non ce l'avrei mai fatta, andrebbe data un premio anche a loro, vorrei citare i nomi di queste persone: Kate Marsh, Victoria Chase, Courtney Wagner, Taylor Christensen, Luke Castellan, Dana Ward, Trevor Mosby e David Madsen che voglio abbia una particolare menzione per non essersi sottratto al proprio dovere nonostante Chloe fosse la sua figliastra. In secondo luogo, non ritengo di aver fatto nulla di eccezionale, mi ritengo semplicemente un ragazzo innamorato che ha voluto salvare la sua fidanzata. Signor Preside, sono veramente lieto che la Blackwall mi ha insignito di questo riconoscimento ma purtroppo per motivi strettamente personali io e Maxine Caulfield non potremo continuare a essere un allievi della Backwall ancora per molto, tra massimo pochi giorni dovremo partire....-
Nella sala comincia a esserci un forte brusio, i miei sono sbiancati e il preside non sa che dire:
-Concludo dicendo che non dovremo demonizzare troppo Chloe Price per quello che ha fatto. Lei era una persona che aveva dei problemi, era una persona che ha sofferto tanto, ma non ha ricevuto aiuto da nessuno, è stata lasciata sola. Perciò basta con i pregiudizi, basta odiare a prescindere, basta giudicare senza conoscere la storia personale di una persona, impariamo invece ad ascoltare. Ho concluso, spero di non avervi annoiato, forse mi sono lasciato prendere la mano e ho fatto la parte del vecchio saggio ahaha.-
L'applauso è prima molto silenzioso ma poi cresce d'intensità fino a diventare una vera e propria ovazione, scendo le scale e torno a sedermi vicino a Max che mi tiene la mano:
-Sei il migliore.-
Io e Max ci baciamo mentre gli insegnanti intimano agli alunni di tornare nelle loro classi. I miei genitori si avvicinano a me molto incazzati dicono:
-Warren cos'è questa storia ?-
Io non so cosa rispondere, mi tremano le ginocchia:
-V-va b-bene, a-andiamo in un posto più appartato a parlare.-
Ci dirigiamo verso un'aula vuota.
Una volta raggiunta l'aula dico a Max di aspettare:
-Entrerete dopo, ora devo parlare da solo con i miei.-
-Certo.-
Max mi lancia uno sguardo preoccupato, io sospiro ed entro, mio padre prende subito la parola con uno sguardo autoritario:
-Allora ? Cos'è questa storia eh ? Che significa che dovrai partire ?-
Io balbettando dico:
-V-vedi p-papà...c-come forse a-avrai c-capito l-la ragazza che ho s-salvato è la m-mia fidanzata, v-vedi l-lei è malata  e-e-e ha....-
Spiego a mio padre tutta la situazione

POV MAX

Sto guardando il colloquio di Warren coi suoi genitori attraverso una finestrella nella porta mentre in attesa della fine di questo colloquio, i miei sono andati a parlare con il preside della mia situazione. Non ho mai visto Warren cosi impaurito, povero amore, una volta che ha finito di spiegare la situazione il padre di Warren esplode di rabbia:
-Stronzate, sono tutte una marea di stronzate, di la verità, l'hai messa incinta e ora i suoi ti hanno obbligato a sposarla eh ? Deficiente.-
Il padre tira un grosso schiaffi e a Warren:
-N-no è-è la verità t-ti giuro.-
-Giuro un cazzo, sei sempre stato una cazzo di delusione, non mi hai mai dato una soddisfazione, perchè non potevi essere come Eric ?-
-N-non parlare di Eric. L-lascialo stare, p-perchè devi sempre paragonarmi a lui ?-
-Perchè lui era il figlio perfetto, non mi ha mai dato alcun problema, era sempre ubbidiente, studioso, brillante, sportivo. Non come te, mi hai dato solo grattacapi, prima con l'anemia, poi con la tua mancanza di socializzazione, poi le tue difficoltà a scuola. Eri sempre tu, non Eric...-
Sono sconvolta da quello che sto sentendo, ma devo stare calmo, è-è solo l'incazzatura del momento, si:
-Ora basta Roger.-
-No, stai zitta, stai zitta. Io ho fatto di tutto per aiutarti Warren ho perfino acconsentito a mandarti in questa scuola di fighetti, pensavo che finalmente avessi imboccato la via giusta, ma mi sbagliavo, mi hai deluso ancora una volta. Evidentemente non sono stato abbastanza duro con te.-
-N-no p-papà, t- ti prego no.-
Non ho mai visto Warren cosi, trema come una foglia e suo padre gli fa una grande soggezione, sembra completamente sottomesso a lui:
-Guarda che mollusco hai cresciuto, quanto avrei voluto che fossi morto tu quella sera e non Eric, no invece, lui si è sacrificato per salvare il suo debole fratello. Tu non avresti nemmeno dovuto nascere, non aspettavamo due gemelli.-
Roger Graham si tira su le maniche della giacca e tira prima un cazzotto a Warren che cade a terra e poi anche un calcio nel sedere:
-Smettila Roger.-
-No.-
Anche la signora Graham sembra sottomessa a lui. Warren piange, ma penso che piaga più per quello che gli ha detto che per le volte che prende, il bello è che il padre non è più grosso di lui, ne più alto, se volesse Warren potrebbe fermarlo ma non lo fa, è li fermo a prenderle, i miei genitori non sono ancora tornati, ma io non riesco più a sopportare la cosa, entro di prepotenza nella stanza:
-La smetta immediatamente.-
-E tu chi cavolo sei ?-
-M-Max ?-
-Io sono Max Caulfield e sono la fidanzata di Warren nonchè quella che ha salvato e per cui è stato premiato oggi.-
-Ah, allora è per te che mio figlio vuole abbandonare tutto, dimmi la verità, questo sciagurato ti ha messo incinta ?-
-No, tutto quello che le ha raccontato era vero dalla prima all'ultima parola, e ora non si azzardi più a toccarlo.-
-Ma guardati, ti fai difendere da una ragazza, mi dici che razza di uomo sei ?-
-Lui è il ragazzo migliore del mondo, è onesto, generoso, coraggioso, dolce, intelligente, lei ha probabilmente il figlio che ogni uomo potrebbe desiderare, ma lei che fa ? Lo umilia, lo insulta, lo picchia, che razza di padre è ? Immagino che la perdita di Eric sia stato per lei un grosso colpo, ma non può certo trattare cosi l'altro suo figlio che ha sempre cercato di essere un bravo ragazzo e che da lei non voleva nient'altro che un pò di affetto ?-
-Che ne sai tu ?-
-Ne so abbastanza da sapere che lei non merita ci avere un figlio come Warren, e se per lei è un tale peso gli consenta di venire con noi.-
-Noi saremo felici di trattarlo come se fosse figlio nostro.-
La voce viene da mio padre che è entrato nella stanza:
-E voi chi siete ?-
-Siamo Ryan e Vanessa Caulfield, i genitori di Max....e a giudicare da quello che abbiamo sentito e visto porteremo Warren con noi, non solo per il bene di Max, ma anche per il bene di se stesso senza il vostro permesso.-
-Come vi permettete ? Lui è sotto la mia tutela, finchè non compie diciotto anni fa quello che dico io.-
-No, quando si sposerà con Max diventerà un minore emancipato e voi non potrete più esercitare alcun controllo su di lui, ora se ne vada, prima che chiami la polizia o peggio ancora le spacchi la faccia.-
-Mpf, e va bene, se tenete veramente tanto a questo sgorbio prendetelo, spenderò meno soldi,  non sarà mai come Eric.-
Roger Graham esce dalla stanza infuriato, mentre la signora Graham si avvicina al figlio e lo abbraccia e lo accarezza:
-Oh Warren, m-mi dispiace, m-mi dispiace t-tanto. A-aveva promesso di non farlo più. F-forse è-è meglio cosi, è meglio se v-vai coi signori Caulfield. M-mi raccomando, comportati bene, anche se sono sicura che sarai grande uomo.-
Poi si alza e di rivolge a me:
-E Max..promettimi che cercherai di essere una brava moglie per lui, cosi come sono certa che lui lo sarà per te.-
-L-lo prometto.-
Mio padre interviene:
-Dovrebbe lasciarlo signora Graham. Quell'uomo potrebbe farle del male e...-
-N-no, non posso farlo. Prendetevi cura du lui p-per favore e Warren... scrivimi tanto.-
-O-ok mamma.-
Si danno un ultimo abbraccio e poi si allontana. Io mi avvicino a Warren e gli chiedo:
-Come stai Warren ? È tutto a posto ?-
-S-si, sto bene. P-posso chiedervi una cosa ?-
-Chiedi pure.-
-Possiamo partire domattina ? Vorrei lasciarmi tutto quanto alle spalle.-
-Certo Warren.-
Io e Warren ci ritroviamo poi in camera sua, io gli dico subito inorridita:
-Warren, tuo padre ti ha sempre trattato cosi ?-
-N-no, s-solo q-qualche volta, q-quando me lo meritavo, e-erano anni che non lo faceva...-
-Warren, eri praticamente sottomesso a lui e...-
-Lo so, lo so, ah, dovrei essere io la tua roccia, dovrei essere io a sostenerti ma non riesco nemmeno ad affrontare mio padre, non riesco a mandarlo affanculo. Non sono il cavaliere bianco senza macchia e senza paura che ammazza il drago, salva la principessa e vissero tutti felici e contenti. F-forse non sono pronto a mettere su una famiglia con te, non sono pronto a sposarti.-
-Warren, non esiste il cavaliere senza macchia e senza paura, tutti noi abbiamo i nostri pregi, difetti ma sopratutto le nostre paura, ed è questo che ci rende diversi, quanto alle paura, beh una coppia si sostiene a vicende, le tue paure divventano le mie paure, e le mie le tue, le combatteremo insieme , ci sono io con te, come tu ci sei per me. Neanch'io sono pronta a sposarmi o a mettere su una famiglia, ma se guardo al futuro, e penso a una famiglia non mi vedo che con altri che con te. Sono sicura insieme ce la faremo e ci abitueremo all'idea.-
-Grazie Max, a volte ho bisogno anch'io di essere rassicurato.-
Ci baciamo e poi ci addormentiamo in attesa di domani, una nuova vita ci aspetta.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Stavo pi Come sarà la nuova vita di Max e Warren ? Che accadrà in futuro ? Saranno d'accordo ? Max guarirà  ?Un grazie a chiunque legge e commenta la Fic. Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.
 

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Capitolo 18
*** Nuova vita a Seattle ***


CAPITOLO 18  NUOVA VITA A SEATTLE

Io e Max stiamo preparando le nostre valige per la partenza. Svuotiamo i nostri armadietti con un misto di tristezza e preoccupazione per il futuro,  per fortuna non ci sono troppe cose da portar via e ci staranno sicuramente dentro l'auto dei signori Caulfield Max sospira:
-Che c'è cucciola ? Non ti senti bene ?-
-No, è solo che sono un pò preoccupata per il nostro futuro, e poi non so, penso che un pò mi mancherà questa scuola e mi mancheranno gli altri.-
-Lo so, ma non possiamo fare altrimenti. È per il tuo bene.-
-Almeno ho ancora te.-
Io e Max ci abbracciamo, poi sento bussare alla porta, è la mamma di Max:
-Maxine, Warren, siete pronti ? Dobbiamo andare.-
-Arriviamo.-
La madre di Max ci aiuta a portare fuori le nostre valige, ci avviamo verso l'uscita, all'esterno ci aspettano i nostri amici, Kate, Dana, Brooke, Trevor, Luke e tutti gli altri:
-Ci mancherete ragazzi.-
-E voi mancherete a noi a ragazzi.-
Kate sta singhiozzando, Max si avvicina per abbracciarla:
-Ehi non piangere, mica andiamo a morire, torneremo a trovarvi durante la cerimonie di consegna sei diplomi, e tu Dana stai lontana dai guai.-
-Lo farò.-
Finiamo di salutare i nostri amici e poi ci sistemiamo nella macchina dei Caulfield. Il viaggio inizia e nessuno di noi spiaccica un parola durante il viaggio, Max non fa altro che guardare fuori dal finestrino, forse pensa alla sua infanzia, al suo rapporto con Chloe, a questa cittadina che non vedrà mai più. Joyce e David non si sono presentati a salutarci questa mattina, Joyce deve proprio provare una grande vergogna nei confronti di Max. Anch'io provo un pò di malinconia, nonostante tutto sono stato felice alla Balckwall, e non finire gli studi qui mi dispiace. Dopo parecchie ore di viaggio finalmente arriviamo esausto a Seattle, è una grande città, e per che sono cresciuto in una cittadina di periferia mi sembra come di aver appena scoperto l'America. Una volta arrivati i Caulfield mi dicono:
-Per stasera Warren dormirai insieme a Max nella sua stanza poi domani parleremo della vostra futura sistemazione.-
-D'accordo Ryan.-
Max mi fa strada fino in camera sua. Noto che la sua stanza è molto spoglia, doveva aver portato tutte le sue decorazioni, poster e altri effetti personali ad Arcadia Bay. Ci addormentiamo insieme nel suo letto con Max che non smette di tenersi alla mia vita. Il giorno dopo io e lei scendiamo nella sua cucina dove i suoi genitori ci aspettano, Ryan legge il giornale mentre beve il caffe, mentre Vanessa sta preparando i nostri due piatti:
-Oh, ecco i ragazzi, avete dormito bene ?-
-S-si, grazie signori Caulfield.-
-E basta con questi signori Caulfield, sposerai mia figlia, chiamaci Ryan e Vanessa.-
-Certo. V-va bene. A tal proposito volevo chiedervi...-
-Dopo Warren, adesso mangia qualcosa.-
Vanessa mi serve un piatto con uova, toast e pancetta, io l'assaggio:
-È buonissimo, grazie mille signora...cioè Vanessa.-
Io mi sento un pò confuso, mi trattano come so fossi figlio loro, non sono abituato a questa gentilezza, a casa mia ogni colazione era fatta di urli, litigi. Max sorride, credo che apprezzi il fatto che io sia ben accetto dalla sua famiglia. Mentre mangio chiedo a Ryan:
-Scusami Ryan, ma vuoi parlarci delle cose che dobbiamo...ehm chiarire ?-
-Oh si certo...più tardi andremo all'appartamento di Joe, mio fratello, gli ho spiegato tutta la situazione e siccome si trasferirà a Los Angeles ha deciso di lasciarvi il suo vecchio appartamento. Vi trasferirete e vivrete li.-
-E per il mio lavoro ? Mi piacerebbe finire almeno le scuola superiori.-
-Non devi preoccuparti. Ho un amico che lavora per la Gamestop, so che stanno aprendo un loro negozio nel nuovo centro commerciale, cercano persone che si occupino del negozio e io ho proposto te.-
-Insomma sono un raccomandato ?-
-Tanto per quel lavoro una vale l'altro. Tu perlomeno sei esperto di videogiochi.-
Sono contento di poter lavorare nei videogiochi però vorrei almeno finire gli studi:
-Grazie ma...-
-Naturalmente potrai dare l'esame finale per la scuola superiore da privatista. Se vorrai potrai studiare a casa.-
Guardo Max che sospira e abbassa la testa:
-Che hai Max ?-
-E'-è solo c-che io non me la sento, n-n riuscirei a parlare da sola di fronte a una commissione d'esame e-e-e per il lavoro.-
-Maxine, figlia mia, lo so, so quali sono le tue condizione. In questi mesi dovrai impegnarti per uscirne fuori, seguirai le dovute terapie e...-
-...e dovrò fare la casalinga.-
Noto una grande tristezza sul volto di Max. Deve soffrire tanto per questa cosa, lei ha sempre cercato di inseguire il sogno di diventare fotografa, di essere una donna moderna, libera, indipendente e invece non potrà essere altro che una casalinga che prepara da mangiare al marito, che tiene in ordine la casa e che fa tutte le altre faccende domestiche. Purtroppo nelle condizioni in cui è ora non può fare altro. Senza la compagnia di uno che conosce, gli vengono attacchi di panico anche solo parlare con persone che non conosce. Cerco di cambiare argomento:
-E il matrimonio ? Quando potremo sposarci ? E chi ci farà da testimoni ?-
-Il tempo di preparare tutti i documenti e potrete sposarvi in comune da un funzionario. Ovviamente vi faranno da testimoni i due amici di Max, Kristen e Fernando, li abbiamo già senti e anzi...oggi dovrebbero venire a trovarti Max.-
-Ho capito.-
Subito dopo colazione Ryan ci conduce all'appartamento di suo fratello che si trova poco lontano da qui, Ryan apre la porta e noi entriamo:
-Max, Warren, d'ora in poi questa sarà casa vostra.-
Diamo un'occhiata all'appartamento, non lussuoso ma è carino e sembra confortevole. L'appartamento è composta da un salotto con un divano, una poltrona, la televisione e un piccolo tavolo. Ci sono poi una cucina, un bagno e due camere da letto di cui una matrimoniale. I mobili sono abbastanza vecchi, sembrano risalire agli anni 80-90 del secolo scorso ma sembrano in buono stato. L'appartamento sembra pulito e in buono stato:
-Allora che ne pensate ?-
-Che andrà benissimo. Grazie papà per tutto quello che stai facendo per noi.-
-Non c'è di che tesoro.-
I due si abbracciano, dopodichè Ryan ci riaccompagna a casa e poi ci lascia per andare al lavoro:
-Oh siete tornati, dai forza entrate, ci sono delle persone che vogliono incontrarvi.-
Chissà chi ci vuole incontrare, raggiungiamo il saluto dove ci sono un ragazzo e un ragazza, il ragazzo ha dei folti capelli neri, degli occhiali da vista ed è vestito con jeans, una felpa blu e scarpe da ginnastica rosse. Mentre la ragazza ha lunghi capelli castano, occhi marroni ed è vestita con stivaletti, una gonna e un vestito rosa. Max non crede ai suoi occhi:
-Kristen, Fernando.
Kristen si alza e va subito ad abbracciare Max:
-Ci sei mancata.-
-Anche voi mi siete mancati...tanto.-
-Abbiamo saputo tutto quello che ti è capitato...ci dispiace tantissimo. Sappi però che noi ci siamo e ti aiuteremo.-
-Grazie ragazzi, lo apprezzo molto...vi voglio bene.-
Io me ne sto un pò in disparte finchè Max non mi presenta:
-Che maleducata che sono, non vi ho ancora presentati, Fernando, Kresten, questo è Warren, un mio caro amico, nonchè mio ragazzo e futuro marito.-
-Sono molto contento di conoscervi.-
-Anche noi...sappi che ti rispettiamo, quasi nessuno avrebbe rinunciato a tutti i suoi sogni per una ragazza.-
-Max era il mio sogno, quello che volevo era stare insieme a lei, il resto è quasi secondario.-
-Beh, visto che sarai una figura imprescindibile nella vita di Max dovremmo conoscerti...sapere qualcosa di più su di te.-
-Certo.-
Passiamo buona parte della giornata a conoscerci, a quanto pare Kresten e Fernando frequentano entrambi il liceo delle scienze sociali sociale, insomma studiano psicologia e quelle cose li, quest'anno si diplomeranno, vivono a Seattle da sempre e mi sono sembrati dei ragazzi in gamba e molto simpatici, e anche loro sembrano apprezzarmi:
-Sei forte amico, mi sei simpatico.-
-Grazie, anche voi lo siete.-
-Max è fortunata ad aver trovato un ragazzo affettuoso, premuroso e genitile come, non come questo qui.-
-Ehi ma che vuoi dire ? L'altra sera ti ho portata a cena fuori...-
Quei due cominciano a battibeccare, noto che Max sorride, sono contento che siano riusciti a strappargli un sorriso:
-Su, smettetela di litigare, non cambierete mai.-
-Quindi voi ci farete da testimoni ?
-Certo, per Max questo ed altro.-
-Grazie ragazzi.-
-Oh com'è tardi, Fernando dobbiamo assolutamente tornare, altrimenti mia madre sarà in agitazione come il suo solito.-
-Va bene, ciao ragazzi, ci vediamo.-
Alzo il braccio per salutarli, appena se ne vanno dico a Max:
-Simpatici, dove li hai conosciuti
-A scuola, appena mi sono trasferita qui mi hanno messo di banco con loro e sono nate due splendide amicizie, le uniche che mi sono fatta qui. Mi trovo bene con loro, però da quando si sono messi insieme...-
-Ho capito, il tempo per voi tre insieme è diminuito.-
-SI ma sono miei grandi amici e chissà, ora che io ho te forse faremo qualche uscita a quattro.-
-Va bene, se vuoi le faremo.-
-Ragazzziiii, è pronto in tavola.-
-Arriviamo.-
Ci baciamo e andiamo a tavola.
I giorni successivi io e Max ci trasferiamo nell'appartamento di suo zio e cominciamo a vivere da soli. Io dopo un colloquio ho cominciato il mio lavoro come responsabile del negozio della Gamestop, devo dire che mi piace abbastanza e mi permette di studiare per dare l'esame alla fine dell'anno da privatista. Max invece rimane tutto il giorno a casa a fare la brava casalinga, esce solo quando ci sono io o quando deve andare a fare le sue terapie, fa qualche piccolo progresso, ma la strada della sua guarigione è ancora lontano. Nonostante questa non era proprio la vita che sognavo per noi direi che siamo felici, e domani finalmente ci sposeremo. Un'altra giornata di lavoro è finita, salgo velocemente le scale del palazzo dove abitiamo, oggi ho una sorpresa per Max, la tengo qui, in questa scatola, apro la porta di casa:
-Ehi Max..tesoro, sono a casa.-
-Warren, sei tornato.-
Max mi viene incontro dalla cucina e ci scambiamo un bacio. Indossa un grembiulino deliziosa che la rende molto più graziosa di quello che è:
-Mi sei mancata.-
-Anche tu, tanto, perchè ci hai messo tanto e....ma che cos'hai in quello scatolone ?-
-Una cosa che ti terrà compagnia quando non ci sono.-
Dallo scatolone tiro fuori un gattino arancione dal pelo folto, lo porgo in braccio a Max:
-Oooh, che carino, è cosi morbido ma dove l'hai preso ?-
-E' un trovatello, l'ho trovato mentre tornavo a casa dentro questa scatola vicino ai cassonetti, non ho resistito  al suo miagolio, l'ho portato con me per farti una sorpresa, ovviamente l'ho fatto prima visitare da un veterinario, ecco perchè ci ho messo tanto a tornare.-
-E' bellissimo, lo chiamerò Batuffolo. Ma ora vieni a tavola, che si fredda tutto.-
Max posa a terra il micio, e gli da da mangiare, io mi siedo a tavola e accendo la televisione, poi Max mi raggiunge:
-Allora com'è andato il lavoro ?-
-Sempre la solita cosa....clienti idioti che scelgono giochi di merda ahahahah. Tu invece, cos'hai fatto ? Come va con la terapia.-
-Non tanto meglio..ho paura che no guarirò mai. Che resterò cosi, che dovrò fare la caslinga a vita e che tu sarei costretto a fare tantia ltri sacrifici per me.-
-Ehi, non dirlo neanche per scherzo. Tu guarirai e farai, finirai gli studi e farai qualcos'altro oltre alla casalinga, so che deve essere pesante neanche a me è  mai piaciuta l'idea di avere una moglie che deve solo occuparsi della casa e che è totalmente dipendente dal marito. Ma tu guarirai, e se ciò non avvenisse, beh, sarei comunque felice di vivere insieme a te e di fare questa vita, perchè ti amo.-
-Oh Warren, sei l'unico ragazzo che avrei mai potuto desiderare.-
Ci baciamo e poi riprendiamo a mangiare tranquilli.
Il giorno dopo io e Max ci sposiamo col rito civile, è una cerimonia tranquilla per poche persone, giusto i testimoni e il genitori della sposa. Credo che anche volendo Max non sarebbe riuscita a sopportare una cerimonia più grande. Dopo di ciò andiamo tutti a cena fuori finchè la sera non rimaniamo da soli e ci ritroviamo a casa, seduti sul divano:
-E cosi ora siamo sposati.-
-Si, ne sono felicissimo.-
-Anch'io Warren.-
-So che ora questa vita non ti sembrerà granchè però ti prometto che in seguito...-
-Warren, tu sei il mio miglior marito che una donna possa mai avere. Mi sopporti, fai sacrifici per me, e per questo io non ti ringrazierò mai abbastanza. Anche se un forse un modo c'è....-
-Che intendi ?-
-Io vado in camerda da letto, raggiungimi tra dieci minuti,.-
Dubbioso aspetto dieci minuti e poi entro in camera, c'è Max che mi aspetta  sotto le coperte completamente nuda:
-M-Max m-ma che fai ?-
Credo di essere rosso come un pomodoro:
-W-Warren i-io credo di essere pronta.-
-Max sei sicura, so che per quelli con la tua condizione è...-
-SI, sono sicura, tu lo meriti.-
-Non devi farlo solo per me.-
-Lo so, ma lo voglio anch'io, ora vieni qui.-
E' cosi bella che mi tuffo subito sotto le coperte. Comincio a baciarla dappertutto, ovunque, sembra piacerle molto e poi iniziamo a farlo, è-è-è così bello, non ho mai provato sensazioni simili. Non so per quanto tempo l'abbiamo fatto, sicuro più di due-tre volte, finchè non crolliamo esausti:
-Warren, è stato meraviglioso, ti amo, ti amo tanto.-
-Anch'io ti amo e lo farò per sempre, ogni giorno della nostra vita.-
Le tengo la mano finchè non ci addormentiamo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Siamo agli sgoccioli,m un'altro capitolo e anche questa fic si concluderà ). Le critiche (se costruttive) sono ben accette.
Grazie ancora, leggete e commentate.
 

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Capitolo 19
*** Epilogo ***


CAPITOLO 19   EPILOGO

Sono passati quattro anni da quella sera. La nostra vita continua a scorrere tranquilla e serena. Mia madre ha finalmente lasciato mio padre e ora ha una relazione con un altro uomo. Io sono riuscito a diplomarmi come privatista e ho fatto anche un corso di informatica, dopo il quale sono riuscito a trovare un lavoro migliore in un azienda informatica. Il rapporto tra me e Max è quanto mai solido, ci amiamo ancora come se fosse il primo giorno, purtroppo però lei non è riuscita a fare molti progressi. Certo, dei miglioramenti ci sono stati, ma in generale lei continua ad avere un grande fobia e ansia per normali situazioni sociale. Ho paura che su stia arrendendo, e la cosa non mi piace, già in questi ultimi giorni l'ho vista pensierosa e distratta questi ultimi giorni, ora sto salendo le scale dopo una giornata di lavoro, apro la porta e vedo Max con lo sguardo pensierosa seduta sul divano che sta accarezzando il nostro gatto che fa le fusa:
-Ciao Max, ma che hai tesoro ?-
-N-niente.-
-No che non è niente, è qualche giorno che sei strana. Mi dici che cos'hai ? Sono tuo marito dopotutto.-
-W-Warren, c'è una cosa molto importante che devo dirti...ma non so come la prenderai.-
-Dai Max, se hai un problema lo affronteremo insieme come abbiamo sempre fatto.-
Max dice velocemente:
-W-Warren, i-io sono incinta, aspetto un bambino, tra  più o meno otto mesi sarai padre.-
Co-cosa ? Un bambino ? Diventerò papà ? Sono scioccato dalla notizia:
-L'ho scoperto da qualche giorno, m-ma non sapevo come dirtelo, non abbiamo mai parlato di figli e-e non so come l'avresti presa
-Io sarò un papà, io sarò un papà, Max è ovvio che sono contento, certo, non l'abbiamo programmato, però ce la faremo, insieme. Devi promettermi solo una cosa, dovrai impegnarti al massimo per superare il tuo problema, il nostro bambino avrà bisogno fi tutto il nostro aiuto e sostegno e poi..pensa se mi accadesse qualcosa, Max devi superare questa tua fobia, me lo prometti ?-
-Si Warren, te lo prometto.-
-Grazie cucciola. Sarai una mamma fantastica.-
Abbraccio Max:
-Grazie Warren, sarai un papà magnifico.-
Sospiro:
-Perchè sospiri Warren ?-
-Ecco vedi, io ho una sola paura. Quella di non essere il padre ideale, insomma..hai visto quello che mio padre ha fatto a me, i-io ho paura di fare la stessa cosa a mio figlio.-
Lei sorride:
-Ma Warren, tu non sei tuo padre, non sarai mai come lui. Sei affettuoso, dolce, gentile, sarai un buon padre, ne sono sicura.-
-Grazie Max, sai sempre come tirarmi su di morale.-
Ci diamo un bacio sulle labbra.
Otto mesi dopo ci troviamo in sala parto:
-Dai Max, su forza tesoro, ce l'hai quasi fatta.-
-Aaaah.-
-Su resista signora Graham ce l'ha quasi fattaaaa. Eccolo. Complimenti signora Graham è una femminuccia.-
Sono felicissimo, non ho mai provato una gioia simile una Max in miniatura.
-Complimenti tesoro, ce l'hai fatta.-
-Dov'è, dov'è lei ? Voglio la mia bambina.-
-La stanno lavando, tra poco sarà qui.-
Dopo averle tagliato il cordone ombelicale e averla sistemata  riconsegnano la bambina in braccio a Max:
-Ciao piccola io sono la tua mamma, sei bellissima.-
-E io sono il tuo papà.-
La piccola è bellissima, ha gli occhi verdi di Max e i mei lineamenti:
-Come la chiamiamo Max ?-
-Io pensavo ad Ellie.-
-Ed Ellia sia, mi piace, benvenuta in famiglia Ellie.-
Io e Max ci baciamo, e poi do un bacio sulla fronte di Ellie. La mia bellissima famiglia.

Sono passati altri anni dalla nascita di Ellie, ora siamo completamenti felici, la nascita di Ellie ha dato Max nuovo forza e ora lei è migliorata tantissimo. Non guarirà mai completamente ma almeno ora riesce a fare tutte le cose più normali. Ha trovato anche un lavoro da un fotografo. Mi figlia, la mia più grande soddisfazione, è una bambina dolce, curiosa e timida e simpaticissima:
-Ehi papà che cosa scrivi ?-
-Oh niete, cose di lavoro.-
-Ora vieni a giocare in sala con me e la mamma ?-
-D'accordo Ellie arrivo.-
Chiudo il mio diario, sorrido e raggiungo le mie donne.

FINE


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Okay, è l'epilogo un'altra fanfiction è finita, ora mi prenderò una pausa e non scriverò fanfic per un pò (non so se per  giorni, o settimane o addirittura mesi) comunque rimarrò sempre attivo su EFP. Ringrazio tutti coloro che hanno letto commentato e apprezzato la mia fanfic.
 
Grazie ancora, 
E alla prossima

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