Giuro solennemente di non avere buone intenzioni!

di AmicaLuna4
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a casa ***
Capitolo 2: *** Ritardi ed Incontri ***
Capitolo 3: *** Solo una ronda? ***
Capitolo 4: *** Scherzi e Litigi ***
Capitolo 5: *** Una mattinata movimentata ***
Capitolo 6: *** Una partita fuori dal comune ***
Capitolo 7: *** La dura realtà ***
Capitolo 8: *** Una strana punizione ***



Capitolo 1
*** Ritorno a casa ***



Ritorno a casa

'Felpato solleva quel dannato coso o ti faccio mangiare la tua stessa coda' strillava James Potter correndo tra i binari del treno con la sua ciurma di amici.
'Cosa vorresti fare tu, razza di cornuto?' gli rispose di rimando il ragazzo slanciato con capelli lunghi ondulati fino alle spalle e gli occhi grigi, desiderio di quasi ogni ragazza di Hogwarts e che con il baule faceva inciampare James subito dietro di lui.
'Sirius, James quel carrello non va da nessuna parte, smettetela di correre come dei forsennati' gridava un già esasperato Remus Lupin dietro Peter che aveva dei seri problemi a trascinare il suo baule.
'Infatti e poi dovremmo trovare uno scompartimento io sono stanco'  Peter Minus già rosso in viso per la fatica cercava di stare dietro agli amici,ma la cosa non era facile.
'Prima il piacere e poi il dovere mio caro codaliscia' annunciò Sirius scansando di malo modo un Corvonero. 'Finalmente l'ho trovato'
'Almeno quest'anno, volete lasciare qualcosa anche al resto degli studenti?' quei due erano arrivati da due minuti e già avevano rotto le scatole al povero Remus che si scusava con tutti quelli che gli erano vicino.
'Non ti abbiamo insegnato niente in questi ultimi anni Lunastorta?'
James non avendo visto Sirius rallentare gli andò contro facendoli ruzzolare a terra di malo modo.
'Si ho imparato a guardare avanti mentre corro' gli rispose di tutto punto il ragazzo ormai fermo davanti a quella scena.
Quattro risate femminili si levarono dallo scompartimento aperto di fronte a loro, avevano assistito a tutta la scena o meglio caduta con la signora del carrello che rideva vicino a loro.
'Qualcosa dal carrello cari?' chiese la signora radiosa con degli occhi profondi color cioccolato e uno chignon che raccoglieva perfettamente tutti i capelli.
'Del cioccolato grazie' rispose Remus scansando i due che si azzuffavano a terra, ma sentendo la voce del ragazzo si fermarono all'istante 'E per fortuna che non volevi niente tu' disse Sirius alzandosi e stirandosi con le mani la camicia bianca.
'Io non ho detto di non voler comprare del cioccolato Sirius, ho solo detto di rallentare' rispose quello lasciando alcune falci alla signora senza guardarlo.
'Remus per fortuna sei ancora vivo' gridò una ragazza dallo scompartimento lanciandosi in avanti per abbracciare il ragazzo.
'Lily cara ho la corazza di ferro cosa credi?' disse Remus rispondendo all'abbraccio della rossa.
'Lily che piacere, perchè non saluti anche me con un abbraccio?' si intromise James aprendo le braccia per ricevere anche lui un abbraccio.
'Puoi scordartelo Potter. E per te sono Evans.'
Da sette anni James non faceva altro che chiedere a Lily di uscire con lui ma lei, lo rifiutava in continuazione dicendo anche di preferire la piova gigante.
'Mary amore della mia vita, non ti vedo da dieci minuti e già mi manchi come l'aria' Sirius alzando lo sguardo dal carrello, l'aveva vista e si era fiondato nello scompartimento per abbracciarla.
I due infatti erano praticamenti fratelli visto che erano cresciuti insieme giorno per giorno. La mamma di Mary era una Black e lontana parente del padre di Sirius e visto che erano purosangue lui e Regulus avevano solo Mary e la sorella Claudia come amici.
'Non ci provare Black, lo scompartimento è nostro' rispose Nathalie Banks dall'altro lato del sedile vicino ad Emmeline Vance ed Alice Prewett.
'Non ti facevo così gelosa Banks, sei una bella ragazza potrei pensarci ma nessuna può superare il mio amore' rispose lui con un sorriso malizioso alla ragazza di fronte che stava per rispondergli ma fu bloccata da Mary per fortuna, quei due erano cane e gatto e non appena ne avevano l'occasione si beccavano a vicenda.
'Ok Sirius per quanto ti ami, scollati ora, fa troppo caldo in questo scompartimento' gridò Mary spingendo Sirius da un lato e quello offeso si sedette vicino ad un James imbronciato.
'Qualcuno si ricorda di me?' gridò da fuori lo scompartimento Peter ed Emmeline si fiondò subito ad aprirgli la porta visto che in una mano aveva il baule e nell'altra un bustone pieno di schifezze su cui successivamente si sarebbe fiondato.
'Non ci conviene rimpicciolire i bauli cosi ci stanno tutti senza impedirci di spostarci?'
chiese Emmeline mentre cercava di scavalcare i quattro bauli dei ragazzi.
'Hai ragione Em' rispose Lily rimpicciolendo il suo e a ruota tutti lo fecero.
'Bene ora ci possiamo salutare come si deve' Alice infatti si fiondò su Remus per scoccargli un bacio sulla guancia, per poi salutare anche gli altri. Per quanto poteva essere fastidioso i ragazzi la lasciavano fare pur di non subirsi l'ira della Prewett.
'Mary fatti dare un altro bacio sei così carina'
'Non ci provare Prewett ti faccio arrivare nell'altro vagone' rispose la ragazza rubando la rivista che stava leggendo Emmeline e mettendola a modo di scudo.
'Quanto sei acida McDonald' rispose quella tornando a sedersi con un sorriso.
'Almeno c'è qualcuno qui che ci saluta in modo appropriato' James Potter desiderava dall'alba dei tempi ricevere un abbraccio ma anche un solo sorriso dalla rossa che gli aveva rubato il cuore, ma Lily lo inceneriva con lo sguardo ogni volta che quello si avvicinava.
'Oh James vieni qui, lascia perdere quella vipera della Evans' Alice mimò il nome della ragazza con le dita e si fiondò ad abbracciare il ragazzo. I due ragazzi avevano sempre avuto un bellissimo rapporto, forse perchè erano dolci da farti salire il diabete, no in effetti questo era soltanto un punto dell'enorme lista che li rendeva simili.
'Ci sono tanti scompartimenti per manifestarsi effusioni d'affetto, proprio qui dovete farlo?' Nathalie aveva sempre odiato vedere quelle 'effusioni da diabete' come le chiamava lei. Una volta stava camminando in un corridoio deserto quando vide due ragazzi un Tassorosso e una Corvonero scambiarsi un tenero bacio, infatti non c'è niente di male in un bacio ma per lei non andava bene. Nascosta dietro una colonna lanciò un incantesimo che attaccò le loro lingue e i due ragazzi per quanto era possibile cominciarono a gridare fino a quando dopo dieci minuti Lily Evans passando di lì per puro caso, riuscì a spezzare l'incantesimo.
'Banks, queste effusioni di affetto le fai anche tu con quel... aspetta come si chiama? Ger, Gordon, Gus...' se James aveva una cotta per Lily dal primo anno, al contrario Sirius e Natahalie si odiavano dal primo anno e non perdevano l'iniziativa per attaccarsi.
'Gerard. Ma sei rimasto arretrato Black' intervenne Emmeline ' quella è acqua stra-passata'
'Oh, lo so che hai lasciato quel bel fustacchione per me Banks, non è vero?'
'So che ti piacerebbe 'Siriuccio' ma non faccio parte della lista delle ragazze che ti viene dietro per tua sfortuna' la ragazza rispose alludendo alla ragazza con cui usciva Sirius l'inverno precedente, che non appena lo vedeva cominciava a gridare rompendo i timpani a chiunque le fosse vicino.
'Almeno baciava bene Banks' rispose quello ghignando.
'Lurido, schifoso, approfittatore...' Nathalie per quanto non sopportava quelle ochette che andavano dietro a Sirius non sopportava ancora di più il suo atteggiamento. Sirius non era un ragazzo pronto ad una relazione seria, infatti era il tipico ragazzo che dopo due settimane si stancava di una e ne prendeva un'altra.
'Ok,ok voi due finitela, per Merlino, mi fanno male le orecchie' intervenne Remus ad un tratto.
'O mio dio, Frank non è ancora venuto a salutarmi e se volesse lasciarmi? Lo vado a cercare, devo digli che lo amo e che non può lasciarmi così' detto questo Alice senza aspettare la risposta dai suoi amici, uscì dallo scompartimento correndo e gli altri non potevano fare altro che ridere. Vedevano quelle scenate almeno due volte al giorno ma non si stancavano mai di ridere.
Il resto del pomeriggio passò tra abbuffate di cioccolato e pisolini da parte di Sirius, James, Peter e Nathalie mentre Alice sicuramente aveva trovato il suo amato Frank e si erano 'riappacificati', Mary e Remus leggevano un libro, Emmeline vagava tra i binari salutando tutti i suoi amici e Lily si appuntava delle cose sul suo diario.
Verso le quattro Remus guardando l'orologio sul suo polso si accorse che da lì a dieci minuti Lily si sarebbe dovuta recare nel binario dei prefetti e dei caposcuola.
'Lily dovresti indossare la divisa' disse il ragazzo a Lily.
'Oh, già è vero, grazie Remus,torno subito' rispose lei prendendo la divisa e catapultandosi fuori dallo scompartimento. 'Svegli tu Potter non è vero?'
James stava ancora domendo quando quell'estate un gufo entrò nella sua stanza e lasciò la lettera sul comodino di James per poi andare via con uno stridulo, a quel suono il ragazzo si svegliò è siccome era cieco come una talpa senza occhiali, tastò il comodino per trovarli e prese la lettera dopo averli indossati. Il mittente era la scuola, strano, cosa potevano volere da lui in piena estate? Il pensiero non toccò neanche la possibile idea di essere diventato prefetto anche perchè era convinto che la Evans e Remus lo fossero diventati. Un urlo poi squarciò la serenità alle otto di mattina in casa Potter, Sirius infatti si alzò di scatto andando a sbattere il mignolo del piede vicino al suo comodino e imprecando come non mai,  (quell'estate infatti era scappato da 'casa' dei Black con la sua scopa e si era rifugiato da James non avvisando neanche Mary e i suoi genitori), i signori Potter, Dorea e Charlus erano accorsi in camera loro ancora con i propri pigiami quando James corse ad abbracciarli e a fare gesto con la mano verso la lettera visto che non riusciva a parlare. I genitori letta la lettera non poterono fare altro che rimanere basiti
'Siete degli screanzati, non pensavate che il vostro bellissimo e geniale figlio potesse ricevere questa ambita carica?Che vergogna'
'Figliolo sei un grande' rispose Charlus stringendo la spalla di James per poi saltare con lui per tutta la stanza davanti agli occhi basiti dei due restanti.
'Silente deve aver perso la testa James' disse Sirius seduto sul letto ancora dolorante.
'Sta zitto Felpato devo inviare la lettera alla Evans per informarla' rispose quello catapultandosi sulla propria scrivania.
Lily ricevuta quella lettera dopo quella della scuola che la informava di essere diventata Caposcuola, in un primo momento pensò di gettarla poi però la aprì e si catapultò ad abbracciare i propri genitori non per gioia come James ma per piangere di fronte a quella sciagura.
'Silente deve essere impazzito o mi ha preso per antipatia' pensò prima di scrivere alle sue amiche.

Lui le sorrise e fece di sì con la testa così poi si avvicinò al ragazzo e scrollandolo per la spalla tentò di svegliarlo ma quello si girò dall'altra parte del sedile, non era così semplice svegliare James Potter e Remus lo sapeva. Non avendo voglia di perdere altro tempo decise di agire da perfetto malandrino.
'James, Lily sta andando nel vagone dei Caposcuola e lì c'è Mocciosus che sicuramente cercherà di avvicinarla così come i due nuovi Caposcuola dei Tassorosso e Corvonero che le facevano la corte lo scorso anno... non vorrai mica che te la rubino sotto il naso vero?'
James saltato su dal sedile aveva afferrato la divisa e si era fiondato fuori dallo scompartimento per poi tornare e dire 'Sei un amico Remus' e scappare di nuovo verso il bagno.
Mary ormai stava per scoppiare a ridere da dietro il libro ma non lo fece perchè Sirius non trovando James che era stato il suo cuscino fino a due minuti prima, si era buttato su di lei.
'Andrai da Lumacorno più tardi?' chiese alla ragazza di fronte che era intenta a scrollarsi la testa di Sirius dalla spalla.
'Sono costretta, i miei  si sono fermati a parlare con Lumacoso alla stazione e mi hanno detto di andare! quanto li odio quando fanno così. Tra l'altro Alice ed Emmeline non sono state invitate, Nathalie non si scollerà per niente al mondo da lì, Lily se farà in tempo verrà e io devo stare tra quei Serpeverde e sorridere perennemente a tutte le cavolate del professore.' Mary aveva buttato fuori tutto d'un fiato  per poi arrossire e sorridere a Remus. I due infatti avevano da sempre studiato insieme in biblioteca ed aiutato quelle persone che si trovavano come amici nei compiti visto che loro non conoscevano la parola studiare, ma dall'anno prima avevano legato molto e avevano passato quasi tutte le giornate insieme.
'Scusami ma non sopporto queste cose, tu invece, dimmi che verrai ti prego'  Mary che facendo la  faccia da cucciolo tentava di convincere Remus, lui infatti era stato invitato e più per cortesia che divertimento aveva deciso di andarci, ma si stava divertendo troppo a vedere la faccia disperata di Mary per rivelarle la verità.
'Beh... ehm... in realtà'
'Mi metto in ginocchio, ti prego Remus, salvami da questa tortura' Mary ormai aveva congiunto le mani e stava per mettersi in ginocchio fino a quando Remus non scoppiò a ridere.
'Stavo scherz... ahaha scherzando certo ahah che verrò ahaha dovevi ahah vedere la tua ahah faccia' Remus ormai era piegato in due dalle risate e stava per svegliare tutti.
Mary ripreso colore dallo spavento di prima si alzò e gli tirò un pugno sulla spalla 'Ti odio Remus Lupin, non ti parlerò mai più'
'Si certo come no McDonald, voglio vedere quanto duri questa volta.'
                                                                          *
Lily e James dopo il solito battibecco entrarono in ritardo nello scompartimento e Lily perse subito colorito vedendo che le due sole sedie non occupate si trovavano vicino a Piton e al Corvonero che tanto detestava, James però che la stava guardando con la coda dell'occhio intercettò il suo sguardo così capendo i pensieri di Lily si sedette vicino a Piton e Lily lo ringraziò con uno sguardo al quale James Potter le rispose con un occhiolino.
Lily non aveva parlato più con Piton da quando una mattina dopo uno scherzo dei Malandrini al quale lei si oppose fermamente, la chiamò Mezzosangue.
La riunione passò infatti tra commenti sui capelli di Piton da parte di James a cui gli altri dovevano portarsi un pugno alla bocca per non ridere e i vari turni di ronde da fare.
'Ci vediamo a cena Mocciosus, mi raccomando lavati quei bei capelli che ti ritrovi appiccicati in testa' salutò James scomparendo dalla porta.
'Tutto bene Lils?'' chiese James guardando la ragazza che aveva un'aria strana.
'Evans,Potter, E-V-A-N-S e sì va tutto bene grazie' rispose quella entrando nello scompartimento ma James non se l'era bevuta, ogni volta che la ragazza incontrava il suo ex migliore amico si incupiva e per un po' rimaneva silenziosa a fissare il vuoto.
                                                                         *
'Allora Potter, come stanno i suoi genitori? Ho sentito che hanno portato a termine una missione che ha dato filo da torcere agli Auror' chiese Lumacorno sbottonandosi il panciotto visto che si era divorato quasi tutto quello che aveva messo sulla tavola.
'Stanno bene signore grazie. La missione è stata una delle più difficili dell'ultimo anno ma sono risuciti a prendere dei Mangiamorte' rispose James facendo un sorriso ai Serpeverde che gli risposero con uno sguardo pieno d'odio a cui lui rivolse un occhiolino.
'Sapete, i due signori sono stati degli alunni perfe...'
'Signore mi scusi ma siamo arrivati a Hogwarts, forse è meglio andarci a preparare o la McGrannit ci metterà in punizione già il primo giorno' ogni anno Nathalie con tutta la nonchalance possibile, avvertiva il professore dell'arrivo e lui al suono del nome della collega lasciava andare via tutti quanti senza fare storie.
'Sempre la solita Nath' disse Mary avvicinandosi alla migliore amica e circondandole la vita con un braccio 'Grazie'
'Mi fa venire l'emicrania quello con tutte le stronzate che spara sui Serpeverde e sul suo passato' rispose quella ponendo le mani sulle tempie.
'Quante belle parole Banks' Sirius le era passato accanto soffiandole quelle parole contro.
'Taci Black, non ti ci mettere anche tu'
'Guardate' disse Emmeline alle loro spalle e tutti si voltano verso le finestre e non poterono che sorridere e commuoversi alla vista della loro casa.

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Capitolo 2
*** Ritardi ed Incontri ***




Ritardi ed Incontri

2

7.38

Lily si era svegliata a causa di un raggio di sole che attraversava le tende e la colpiva dritto in faccia. La ragazza era convinta che fossero passati solo cinque minuti da quando aveva spento la sveglia, così si era alzata dal letto e stropicciandosi gli occhi si era diretta verso la finestra.

Aveva spostato le tende di color rosso e oro e aveva visto alcuni ragazzi attraversare il vasto prato, sicuramente per dirigersi a cura delle creature magiche.

'Mai visto dei ragazzi così mattinieri soprattutto il primo giorno di scuola'

Un forte rumore fece alzare di scatto Emmeline che puntò la bacchetta di fronte a se ma non vide nessuno, poi sentendo un altro piccolo rumore decise di alzarsi dal letto e quasi non cadde anche lei.

Lily Evans era stesa di faccia a terra con le gambe sul baule di Alice... a quella vista Emmeline scoppiò a ridere così forte da svegliare Alice che vedendo l'amica ridere si alzò velocemente e si mantenne al letto per non cadere visto che era scoppiata a ridere anche lei.

'Mi raccomando non aiutatemi, ridete quanto volete' una furiosa Lily inceneriva con il solo sguardo le due amiche che si mantenevano a vicenda per non cadere visto che erano scosse dalle troppe risate.

'Mary guarda anche tu, non puoi perderti questa scena' Alice era accorsa da Mary e le aveva tolto le coperte di dosso per svegliarla.

'Mmmm ancora cinque minuti' disse Mary voltandosi dall'altra parte.

'PER MERLINOOOO ACCIDENTI è TARDISSIMOOO' Alice stava cercando sul comodino di Mary la bacchetta, ma lo sguardo le era caduto sulla sveglia che segnava le 7:38.

Tutte e quattro si erano guardate e in un secondo si erano fiondate in bagno, la vincitrice di quella sfida era stata la cacciatrice della squadra di Quidditch, Mary, come sempre d'altronde quando capitava di fare tardi. Ognuna si chiedeva infatti come facesse la ragazza a fare quelle corse nonostante un attimo prima stesse dormendo.

'Mary, muoviti o la McGranitt ci uccide, anzi no prima ci fa passare le pene dell'inferno e poi ci uccide' Alice intanto batteva alla porta di Mary che si era chiusa per fare una doccia lampo.

'Alice per favore mi fai passare la fame così' rispose Lily intenta a mettere nella tracolla il proprio diario.

'Per Merlino Alice, ci metto un minuto a fare la doccia lo sai, che bussi a fare' Mary era uscita davvero dopo un minuto esatto dal bagno con indosso il proprio accappatoio rosso e si stava stropicciando gli occhi.

'Certo perchè ti lavi solo le mani' rispose Alice chiudendosi subito la porta alle spalle.

'Questo spiega perchè sono gocciolante dalla testa ai piedi vero?' Mary ormai si stava pettinando in fretta i capelli, cosa non facile per i suoi ricci ma grazie alla maschera che aveva comprato la settimana prima a Diagon Alley, non ci perse molto tempo, poi con un gesto della bacchetta asciugò in fretta i capelli mettendo la testa in giù e quando infatti si rialzò i capelli ormai asciutti potevano essere paragonati alla chioma di un leone.

'Quanto vorrei avere i tuoi capelli davvero' Emmeline si stava allacciando il cravattino quando vide Mary asciugarsi i capelli velocemente e ogni volta rimaneva con la bocca aperta per la velocità con cui la ragazza li si sistemava alla perfezione.

'Lo so, i miei piccoli fanno invidia a tutti' rispose lei con fare civettuolo.

'Alice muoviti devo sistemarmi i capelli' Lily era paonazza, non aveva mai fatto un giorno di ritardo in tutta la sua vita e non credeva di essersi svegliata così tardi; lei che si alzava ogni giorno alle sei per godersi la pace che solo in quel momento poteva godersi.

'Ci sono, ci sono' la porta del bagno si aprì e ne uscì una nuvola di vapore da coprire quasi l'intera stanza.

'Ma non è possibile, ogni volta così' Emmeline disperata tentava con la bacchetta di aspirare quanto più vapore possibile e in una manciata di secondi, la stanza tornò ad essere quella di prima.

Intanto che le compagne di stanza si sistemavano,Mary prese un pezzo di pergamena e scrisse:

'Portaci qualcosa da mangiare ci vediamo in sala Grande' poi con un gesto della bacchetta lo fece volare diretto a Sirius.

'Pronta,andiamo' Lily aveva già superato Mary e stava scendendo le scale del dormitorio.

'Guarda che non aspettava solo te' Alice ancora in bagno cominciò a gridare e le rimanenti sbuffarono e cominciarono ad uscire dalla stanza.

Corsero per tutte le scale e i corridoi rischiando di fare un ruzzolone solo il primo giorno di scuola, quando arrivarono vicino alla sala grande e videro i ragazzi.

'Giorno' Mary prese dalle mani di Sirius il foglio degli orari della giornata e cominciò a guardarlo quando sentì un odore dolciastro e alzò lo sguardo, Remus aveva in mano un piatto di ciambelle di cui una al cioccolato sicuramente per lei, così la prese, si alzò in punta di piedi per dargli un bacio e poi la morse.

Remus allibito per il gesto che probabilmente la ragazza aveva fatto senza accorgersi, le sorrise ma lei vedendo l'orario prese per un braccio Lily e li salutò con un cenno del capo.

'E il mio bacio del buongiorno?' Sirius era abituato a ricevere ogni giorno un bacio da Mary e vedendo che l'aveva dato a Remus la mascella gli era caduta fino ai piedi.

'E il mio saluto Evans?' James aveva visto il viso paonazzo di Lily per la corsa e se non fosse stato per il pugno che si era precedentemente portato in bocca sarebbe scoppiato a ridere, ma non poteva nascondere che anche con quel viso e i capelli legati, Lily era sempre bella.

'Scordartelo Potter' rispose quella seguendo a fatica Mary.

'Non mi hai portato le ciambelle Black' rispose quella prima di girare l'angolo e scomparire.

'Per quanto tu possa essere innamorato di Mary, il primo bacio al mattino è mio, chiaro?' Sirius aveva fulminato con lo sguardo il povero Remus che era rimasto ancora imbambolato dopo il gesto della ragazza.
'E ora muoviti' Sirius infatti vedendo la faccia di Remus gli aveva dato una leggera spinta per farlo riprendere.
'Ehi, per quanto possa essere carina Mary, non sono innamorato di lei' dicendo così si era posto un grande interrogativo, ma anche se la risposta sarebbe stata positiva, non avrebbe mai voluto una ragazza per il suo piccolo problema.
'Ma avete visto la sua faccia? Quel ragazzo si sta innamorando e la cosa è troppo dolce' Alice aveva assistito a tutta la scena con gli occhi dolci, mentre mangiava beatamente la sua ciambella.
'Quel bacio però era il mio' Sirius imbronciato camminava al fianco di James.
'E io senza il saluto della Evans? Che cosa dovrei dire?' James ripensava alla Evans paonazza di poco prima.
'Ho troppo sonno' Peter aveva seguito per metà tutto ciò che era successo perché era in gran parte ancora nelle braccia di Morfeo.
'A proposito Banks so che ti diverti a tirare quella pallina sul muro la notte ma non farlo sulla parete in corrispondenza della nostra stanza, alle quattro del mattino quel rumore nelle orecchie non è che faccia tanto piacere' Frank era comparso da dietro i ragazzi e aveva posto il suo braccio sulle spalle della fidanzata che gli aveva scoccato un bacio sulla guancia.
'Perché sentire la risata di Black ubriaco alle quattro del mattino concilia davvero il sonno' rispose lei guardando tutti i ragazzi intenti a correre per i corridoi pur di non beccarsi una punizione.
La sera precedente arrivati al castello avevano seguito di malavoglia lo smistamento e poi il solito discorso noioso di Silente che si concludeva sempre con le solite raccomandazioni che Gazza chiedeva di esporre.

'Ora posso lasciarvi...'
'SI MANGIAA!' James e Sirius avevano gridato la stessa frase all'unisono brandendo forchetta e coltello e battendoli sul tavolo senza accorgersi che Silente non aveva ancora finito il proprio discorso.
'Proprio come hanno appena annunciato il signor Potter e il signor Black, diamo il via al banchetto con un brindisi a voi, miei cari studenti'
Silente prendendo in mano il proprio calice, lo aveva innalzato verso James e Sirius divertito, che gli risposero con un sorriso e si catapultarono velocemente tra le varie prelibatezze.

 

James e Lily giunta la fine del banchetto avevano accompagnato i primini attraverso le scale avvisandoli più volte:
'Alle scale piace cambiare'
Con un sorriso compiaciuto.
'Wingardium Leviosa'
La signora grassa salutando benevolmente aveva lasciato passare tutti quei Grifondoro che desideravano solo rintanarsi nelle proprie stanze.
'Alla mia destra ci sono i dormitori femminili, alla mia sinistra quelli maschili. Ragazze seguitemi, ragazzi seguite Potter'
Lily era salita sul primo gradino delle proprie scale intenta ad andare via quando aveva sentito ridere.
'È davvero carina nei panni di Caposcuola non è vero?'
James stava parlando con i primini proprio della bellezza della Evans e sorrideva.
'Potter sali subito' Lily gli lanciò uno sguardo furioso che non prevedeva nulla di buono.
'Si signora' James si era messo sull'attenti e con un cenno del capo aveva intimato ai bambini di seguirlo, poi prima di salire si era voltato verso Lily che aspettava di vederli andare via per evitare altre scenate 'Sogni d'oro Evans'
Lily esausta con delle ragazzine ridacchianti per la scenata, si era diretta verso il proprio dormitorio e quando entró nella sua stanza le amiche avevano già indossato il pigiama ed erano sedute in cerchio a terra.
'Non mi aspettate per l'inizio del pigiana party eh? Continuate pure' Lily aveva rivolto l'ennesimo sguardo furioso alle ragazze prima di precipitarsi in bagno.
'Ci siamo solo sedute, non avremmo mai cominciato senza di te' Emmeline aveva aspettato che la ragazza uscisse dal bagno con il proprio pigiama e i capelli raccolti in uno chignon per risponderle.
Lily le aveva risposto con un sorriso e le si era seduta accanto e con quel gesto aveva dato il via all'ultimo primo pigiama party dell'anno con tutti i gossip e le varie schifezze che si possono immaginare.

Nell'altro dormitorio invece
'James dimmi che non hai spaventato o perso alcun primino ti prego' James era arrivato nella stanza con un sorriso e Remus preoccupato, aveva temuto il peggio.
'Tutti sani e salvi nei propri letti Lunastorta. Uomo di poca fede' James si era slacciato il cravattino e lo aveva gettato sul suo letto prima di spogliarsi e mettersi il pigiama davanti a tutti com'era solito fare.
'Allora a cosa dobbiamo quel sorriso?' rispose Sirius che in vita sua non aveva mai indossato un pigiama, infatti l'unica cosa che conosceva come 'pigiama' erano i propri boxer ed ora trafficava nel proprio baule alla ricerca degli alcolici che aveva preso in precedenza.
'Ho dato la buona notte alla Evans e non mi ha schiantato' rispose James buttandosi sul proprio letto con una faccia da ebete impressa sul volto.
Arrivarono subito i fischi e gli applausi da tutti i malandrini compreso Frank seduto a gambe incrociate sul proprio letto.
'Qui per brindare a questo storico accaduto e all'ultimo anno in questa meravigliosa scuola ho proprio dell'ogden vecchio che fa al caso nostro' Sirius infatti stava riempiendo cinque bicchieri di quella sostanza con grande disappunto di Remus.
'Remus almeno questo devi berlo, devi brindare con noi vecchio lupastro' disse quello mettendo nelle mani di Remus il bicchiere.
'Solo per brindare sia chiaro, il resto lo lascio a voi con molto piacere' Remus come ogni anno cercava di eliminare il pallino fisso di Sirius ovvero farlo ubriacare.
'Non hai il senso della vita Lunastorta' rispose quello deluso.
'Con questo buonissimo ogden brindo al nostro ultimo anno che sia il migliore in assoluto pieno di ragazze, scherzi...'
'Sirius' Remus aveva fermato il ragazzo prima che andasse oltre.
'Ok mammina, lo so che due di noi si sono ramolliti per il mio piacere e che mi hanno lasciato le loro belle ragazze e non guardatemi così razza di babbioni...' non aveva fatto in tempo a finire di parlare che due cuscini erano volati nella sua direzione ma lui con i riflessi pronti da battitore qual era, era riuscito a scansarli.
'Dicevo, un brindisi al nostro ultimo anno di scuola, che sia il migliore in assoluto e che Lily Evans riconosca il suo amore icondizionato per James Potter' finito Sirius aveva picchiato il proprio bicchiere contro quello dei ragazzi che lo avevano vuotato tutto d'un sorso.
La serata era continuata tra i vari bicchierini ad esclusione di Remus che aveva portato con Frank,( l'unico che era rimasto sobrio dopo solo alcuni bicchieri) in bagno i tre ragazzi conciati male.
E soltanto verso le quattro di mattina come le ragazze, si erano addormentati, ma a differenza loro, solo grazie a Remus ed a vari incantesimi, si erano svegliati in orario ed avevano potuto godersi la colazione.

'Lo so che la mia voce è soave Banks, non c'è bisogno che lo dici'
'Taci Black' fu l'ultimo commento prima di affrontare la prima lezione di Divinazione della giornata.
Remus, Lily e Mary correvano per raggiungere l'aula di Antiche Rune per non beccarsi una punizione il primo giorno di scuola.
'Ehi, sta attento' Mary voltato l'angolo andò a sbattere contro qualcuno, che era di parecchi centimetri più alto di lei e alzando lo sguardo vide il suo sguardo di ghiaccio.
'McDonald non si corre per i corridoi' Regulus Black aveva sfoggiato uno dei più bei sorrisi per la ragazza.
'Black neanche tu dovresti e a pensarci bene, dovresti smettere di allenare quei muscoli d'estate, sono davvero duri come la pietra' Mary aveva fatto cenno agli altri due visibilmente infastiditi dal serpeverde, fratello anzi quasi gemello di Sirius se non fosse stato per i capelli corti e gli occhi di ghiaccio, di proseguire.
Dette quelle parole aveva abbracciato il ragazzo alzandosi sulle punte e quello le aveva baciato la fronte com'era solito fare.
'Scusa Reg ma sono davvero in ritardo come lo sei tu' Mary si sistemò meglio la tracolla e aveva alzato lo sguardo per incontrare gli occhi del ragazzo.
'Prima ora buca' rispose quello 'ora è meglio che vai se non vuoi incontrare la professoressa per i corridoi' aveva posto un ricciolo dei capelli della ragazza dietro l'orecchio sinistro e le aveva sorriso.
'O mio dio, grazie Reg' Mary a quell'affermazione non poté che correre, entrare nell'aula e sedersi tra i due ragazzi prima che la professoressa entrasse.

*

'Due ore di Antiche Rune, una di Storia della Magia e due di erbologia, come iniziare bene l'anno' Mary visibilmente stanca si accasciò sulla panca in Sala Grande seguita dai suoi amici.

'Ora posso avere il mio bacio?' Sirius si sedette alla sua destra con il solito pensiero fisso.

'Per favore Mary da quel bacio a Black, sta rompendo le pluffe da tutta la giornata e non voglio sentirlo un momento di più' Natalie aveva preso posto invece alla sua sinistra e aveva portato le mani alle orecchie.

'Vieni qui' Mary dopo aver sorriso alla ragazza aveva abbracciato il ragazzo e gli aveva dato due baci sulla guancia.

'Mi hai tolto anche le parole di bocca, me ne dovevi dare due di baci visto che il primo l'hai dato a codesto essere' Sirius aveva sorriso ai baci di Mary per poi diventare serio e fare un cenno del capo a Remus.

'Remus a differenza tua mi ha portato la ciambella' Mary si era resa conto di quel gesto impulsivo soltanto a metà della prima ora quando era diventata paonazza in viso e non aveva alzato neanche un minuto lo sguardo verso di lui.

'Fino ad un minuto prima le avevo io però. Sei arrivata nel momento sbagliato'

'Mi dispiace Sir' Mary gli aveva sorriso e aveva cominciato a mangiare il suo pollo ascoltando la conversazione tra Emmeline e Alice.

'Ciao Evans' James arrivato in quel momento al tavolo dopo essersi fermato con un Tassorosso, aveva salutato Lily passandole davanti.

'Potter' la ragazza intenta a discutere con Alice aveva semplicemente fatto un cenno del capo a James.

'Mi spiegate perchè non l'ha ancora schiantato?' Peter si era avvicinato a Remus e aveva bisbigliato quelle parole per non essere gelato dallo sguardo di Lily.

'Perchè ha capito che mi ama alla follia' James che dopo la trasformazione aveva un udito più sensibile aveva colto le parole di Peter e non aveva perso tempo a rispondergli.

'Stanne certo Potter' Natalie aveva infilzato con la forchetta una patata e l'aveva inghiottita in un solo boccone.

Mary aveva intercettato lo sguardo di Regulus e gli aveva sorriso di rimando.

'A cosa devo quel sorriso da parte del mio caro fratellino?' Sirius aveva seguito la scena e aveva intercettato lo sguardo di Mary rivolto al fratello.

'Mi ha salvato da una punizione' rispose lei mentre Sirius faceva un cenno del capo a Regulus subito diventato serio.

Dopo essere scappato quell'estate, il rapporto tra i due fratelli aveva preso una brutta piega più di quanto già non lo fosse e lì a distanza di qualche metro l'uno dall'altro si limitavano soltanto ad un gesto del capo.

'Che bravo cavaliere, salva da una punizione la sua dama' Sirius aveva buttato fuori quelle parole ghignando e guardando James.

'Sirius basta,non ricominciare' Mary era stanca di parlare con Sirius del fratello. Ogni volta che affrontavano l'argomento, si limitava soltanto a fare battute sulla sua comitiva e sul quanto fosse stupido il serpeverde e sempre più spesso in quei momenti Mary rimpiangeva i vecchi tempi quando essendo piccoli si divertivano un mondo a giocare insieme.

'Che ne dite di andare a fare una passeggiata dopo pranzo?' Remus aveva seguito la loro conversazione e aveva salvato Mary dal solito discorso e la ragazza gli sorrise per ringraziarlo.

 

 

Ciao a tutti, mi scuso per eventuali errori e anche per non aver scritto niente in conclusione del capitolo. Ci ho provato successivamente ma non ci sono riuscita, come non sono riuscita a cambiare gli avvertimenti e le note in 'nessuna' visto che il computer mi ha selezionato quelle che vedete momentaneamente lì. Se avete qualche suggerimento potete scrivermi anche in privato perchè non ci sto capendo più niente ahah

Ringrazio tutti quelli che hanno letto questo capitolo è davvero un piacere per me. Se volete scrivermi qualcosa potete lasciare benissimo una recensione, sarò felice di leggervi.

Vi lascio le foto dei personaggi
 James Potter

 Lily Evans

 Sirus Black

 Remus Lupin

Peter Minus

 Emmeline Vance

 AIice Prewett

 Frank Paciock

 Severus Piton

 Regulus Black

 Mary McDonald

 Nathalie Banks
 

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Capitolo 3
*** Solo una ronda? ***


Solo una ronda?
 

'James la smetti di camminare su e giù per la stanza? in questo momento mi sembri tanto Silente' Remus era ormai stanco di vedere James passargli davanti senza mostrare alcun cenno di fermarsi.

'Non riesco Lunastorta' rispose quello torturandosi le mani.

'Basta solo poggiare il gran culo che ti ritrovi sul letto, non è difficile Ramoso' Sirius stava pulendo la sua scopa seduto a gambe incrociate sul tappeto rosso.

'è solo una ronda James, sta calmo' Peter invece, era seduto sul suo letto con il libro di pozioni in mano e sommerso da carte di dolciumi di tutti i tipi.

'Una ronda? Solo una ronda? Questa è una ronda con Lily Evans, la MIA Lily Evans' James ormai si passava una mano tra i capelli ad intervallo di secondi.

'Se non lo fate stare fermo lo pietrifico, giuro' Sirius aveva spostato in tempo la sua scopa prima che il carro armato James Potter potesse passarci sopra e distruggerla.

James poi improvvisamente si fermò e divenne pallido.

'Che ore sono?'

'Nove meno un quarto' Remus portava sempre al polso l'orologio dal cinturino nero e il quadrante tondo che gli avevano regalato le ragazze al compleanno. 'Manca più di un'ora, puoi prepararti al meglio Ramoso'

James si era catapultato in bagno a ripulirsi per bene dopo l'allenamento di Quidditch.

Un'ora per lui equivaleva a 10 minuti.

Basti solo pensare quanto tempo ci vuole per scompigliarsi i capelli al meglio.

Il ragazzo era uscito dal bagno dopo mezz'ora con i capelli sempre più scompigliati in testa, gli occhiali un po' storti sul naso e i boxer.

'Ramoso davvero, non so come quei ciuffi possano essere indipendenti e seguire ognuno una direzione differente, bisogna studiarli' Remus era intento a guardare ad uno a uno i capelli corvini del ragazzo.

'Per Godric, dove ho messo quella dannata spilla da caposcuola?' James aveva indossato la divisa, ma l'unica cosa che gli mancava, era la spilla.

In teoria avrebbe dovuto indossarla sempre, ma secondo lui i ragazzi non si comportavano allo stesso modo se la indossava e siccome non gli importava niente di quella 'cosa' la lasciava sempre in camera, probabilmente sommersa da tutte le schifezze sparse sul pavimento.

'Sei un mago James, invece di perdere tempo e mettere ancor più disordine, fai un incantesimo no?' Sirius seccato si era spostato di lato per non essere bagnato dalle gocce che cadevano dai capelli di James.

'Giusto. Sei un genio Felpato' James corse a prendere la bacchetta e con un 'accio' riuscì a trovarla.

La spilla infatti era sepolta sotto i vestiti da lavare, ammucchiati in un angolo della stanza.

'Che schifo davvero. Non hai per niente cura delle tue cose' Remus aveva assistito a tutta la scena e sul volto era nata un'espressione di puro disgusto.

'Ok mancano solo cinque minuti, scendo così faccio vedere alla Evans che sono una persona responsabile' James stava litigando con la spilla e quando finalmente con un'imprecazione poco carina riuscì a fissarla, corse giù per le scale.

Quando arrivò nella sala comune c'erano soltanto due ragazzi che giocavano a scacchi magici in un angolo della sala e decise di sedersi sul divano davanti al fuoco.

Non sapendo cosa fare si guardò a torno, la Sala Comune probabilmente non era cambiata per niente sin dai tempi dei fondatori:

ampia e cicolare con comode poltrone rosse, pouf e tavolini bassi.

Al centro, in modo autoritario spicca il camino di marmo mentre il pavimento è ricoperto da uno stupendo tappeto rosso vermiglio e oro, mentre le pareti sono tappezzate da drappi e arazzi.

Lì aveva trascorso la maggior parte del tempo a scherzare con gli amici, a giocare a scacchi, a studiare, a divertirsi e a dormire sui divani comodissimi, si disse che sicuramente gli sarebbe mancato quel posto.

Mentre James era in preda a quei pensieri, si sentì toccare una spalla e si voltò, Lily Evans con i capelli rosso fuoco sciolti sembrava una dea.

'Evans sei in ritardo' James aveva assunto uno dei suoi sorridi a 52 denti.

'Un minuto Potter, di un solo minuto. Andiamo'

James non sapeva quello che era successo due ore prima.

'No, io non ci vado, non ci vado. Preferisco buttarmi dalla Torre di Astronomia pur di non uscire con James-sono-il-più-figo-Potter' Lily camminava su e giù per la stanza del dormitorio mentre le altre amiche erano sedute sul letto.

'Lily è solo una ronda, non vai mica a morire' Natalie si era sdraiata e aveva messo il cuscino sulle orecchie pur di non sentire un minuto di più la ragazza.

'Una ronda? Quello è Potter e sicuramente per due ore mi chiederà ininterrottamente di uscire e io ne avrò le pluffe piene e sarò costretta a schiantarlo con la speranza che a nessun professore venga la bellissima idea di passare per quel corridoio proprio in quel momento' Lily aveva sputato fuori quelle parole senza neanche respirare.

'Quando eliminerai i pregiudizi fondati sul James di 11 anni ti accorgerai che è una persona divertente e matura' Mary era sbucata dal bagno dal quale si era rintanata poco prima per sfuggire dalle grinfie di Lily e per indossare la divisa da Quidditch.

'Potter divertente e maturo? Mi stai prendendo in giro?' Lily guardava Mary come se volesse incenerirla con il solo sguardo.

'Lily perchè non capisci che quel Potter che ti faceva gli scherzi non ha più 11 anni? Quando te ne accorgerai e sicuramente lo farai, mi farai una statua' Mary le aveva fatto l'occhiolino e aveva impugnato la sua scopa per andare agli allenamenti.

'Ti prego vacci tu, io non posso' Lily si era seduta sfinita sul letto.

'No' rispose quella aprendo la porta.

'Ti odio'

'Ti voglio bene anch'io rossa' Mary chiuse la porta e andò via.

'E voi?' Lily aveva fatto gli occhi da cane bastonato alle amiche ma ormai non si facevano più convincere da quello.

'No' un coro si era levato dai letti dove Emmeline era intenta a leggere il libro di difesa sgranocchiando del cioccolato, Alice si stava provando dei vestiti e Natalie era sdraiata di fianco con il cuscino in testa.

'Antipatiche' Lily prendendo la divisa si era chiusa in bagno per fare la doccia.

 

'Allora Evans che mi dici?' I due ragazzi avevano illuminato le proprie bacchette e camminavano uno di fianco all'altra.

'Mi spieghi perchè tutti i tuoi giocatori tornano sfiniti e Mary torna in camera più arzilla di prima?' Lily aveva voltato il capo e aveva incrociato lo sguardo con quello di James per poi distoglierlo rapidamente.

'Quella ragazza è un fenomeno davvero. Ha il Quidditch che le scorre nelle vene e posso dire che è la mia fotocopia ma nel ruolo di Cercatrice' James aveva continuato a fissare il volto di Lily mentre lei era intenta a guardare in ogni angolo del corridoio.

'Qui bisogna registrarti, tu che dici che c'è qualcuno bravo come te in un altro ruolo...sicuro di stare bene?' Lily a quelle parole si era girata di scatto verso James che sorrideva tranquillo e si portava una mano tra i capelli.

'È la verità non posso farci niente Evans. Ricordo ancora la faccia di David ai provini, il capitano della squadra al nostro terzo anno, te lo ricordi?' chiese lui.

'Come dimenticarlo con le sue feste che duravano giorni ad ogni vittoria della squadra e la McGranitt che non faceva altro che metterlo in punizione' Lily ricordava quel ragazzo tranquillo sempre con il sorriso sul viso tranne quando c'era la partita, lì sì che diventava una bestia.

'Pensa che quando parliamo di lui mi viene in mente l'espressione da ebete che assunse quando vide Mary al provino, saresti morta anche tu dalle risate davvero'

James aveva cominciato a ridere con quella risata contagiosa che coinvolse anche Lily.

'No davvero, dovevi vederla, noi della squadra la ricordiamo ad ogni allenamento,è quasi un rito.'

James si era appoggiato ad una parete per sorreggersi visto che era in preda ad un attacco violento di risate 'Il provino di Mary durò si e no due minuti, visto che fece almeno sette gol su dieci battendo anche il nostro portiere'

James aveva smesso di ridere grazie a qualcosa che aveva visto di fronte a se.

'Evans guarda qui cosa abbiamo' James si era avvicinato al muro e aveva notato una foto.

Illuminandola con la punta della bacchetta aveva visto un bambino piccolo, al massimo poteva avere un anno, indossava soltanto il pannolino ed era seduto sul tavolo ciucciando una bacchetta in plastica e sorridendo.

Era un bel bambino paffuto con dei piccoli 'rotolini' sulla pancia e grosse braccia e gambe.

'Guarda in basso James cosa c'è scritto' Lily si era avvicinata a James e aveva posto l'indice sulla foto facendolo scorrere mentre leggeva.

'Buon Compleanno Jhonny Stark'

Lily aveva pronunciato per la prima volta il suo nome e lui si trovò a desiderare con tutta la forza di sentirsi chiamare così ancora una volta.

Da lei, quella ragazza che gli aveva rubato il cuore e che ora si trovava ad un passo da lui con quei capelli rossi che gli solleticavano il naso.

'Potter sto aspettando un tuo commento?' disse lei spostandosi e incrociando lo sguardo di lui.

Lily non aveva mai visto quello sguardo negli occhi di James e a pensarci bene non aveva mai notato quanto fossero belli i suoi occhi, così profondi che solo a guardarli ti davano un senso di protezione.

Lily era ancora persa nei suoi pensieri quando James si riprese e disse

'Non si può dire che la mamma non lo faceva mangiare' Lily sentendo quelle parole cominciò a ridere e a James parve di sentire il suono più bello del mondo.

'Io però ero più bello'

'Ecco che l'ego spunta fuori'

Ma se è vero non posso dire bugie Evans' James aveva guardato Lily con l'espressione da cane bastonato 'Se guardi la mia foto preferita di quando ero un maghetto lo diresti anche tu'
'Tu vanne convinto Potter che io ti vengo dietro sicuramente' Lily gli sorrise e continuò a guardare davanti a se.
James non capì se si stesse rivolgendo alla frase che aveva pronunciato o alla loro situazione.
'Pensa che per scattarmi questa foto mamma quasi si beccava un incantesimo in faccia'
'Perché?' Lily era rimasta colpita da quest'ultima affermazione.
'Perché aveva lasciato la bacchetta proprio vicino a me per scattare la foto ma io la presi e cominciai ad agitarla su e giù e dopo un po' dalla bacchetta uscirono una marea di scintille rosse e io divertito continuavo fino a quando papà entrato nella stanza ancora con il cappotto me la tolse di mano e continuai a piangere per una buona mezz'ora. Sono stato un grande mago sin da subito.' I genitori di James gli avevano raccontato quell'aneddoto quando a 11 anni aveva comprato la sua bacchetta e per quel pomeriggio non avevano fatto altro che ridere.
'Diciamo che sei scemo sin dalla nascita. Qualche neurone ti si deve essere bruciato sin dal primo giorno signor sono-il-più-figo- Potter' Lily aveva trovato buffa l'espressione colpita di James ed era scoppiata a ridere di nuovo.
'Visto che ti diverte insultarmi tanto signorina, dimmi un po' tu quanti cattivi dispetti e cose stupide hai fatto da bambina, tanto nessuno più crede alla tua immagine di angelo buono'
James aveva capovolto la situazione ed ora stava a lui ghignare.
'Su questo ti do ragione Potter, prima però dobbiamo decidere se togliere queste foto, perché ad ogni angolo ce n'è una' nonostante il buio illuminato dalle sole due bacchette Lily guardandosi intorno aveva notato altre foto uguali.
'Conosci già la mia opinione Evans' disse lui incrociando i suoi occhi verdi.
'Ok,ok lasciamole, insomma si compie 17 anni una volta sola e bisogna ricordare a pieno questo momento' Lily aveva notato il ghigno di James allungarsi in un sorriso e si ritrovò a sorridere anche lei.
'Ehi voi due avete finito di far baccano, qui c'è gente che vuole dormire' un quadro vicino alla statua di un uomo con l'armatura aveva cominciato a gridare e i due ragazzi non poterono far altro che scusarsi e trattenere le risate fino a quando non voltarono l'angolo.
'Allora Evans non pensare di averla fatta franca, devi ancora raccontarmi i tuoi aneddoti da bambina cattiva' James nonostante fosse concentrato a perlustrare ogni centimetro del corridoio buio in cui si trovavano non aveva perso la curiosità.
'Allora facciamo così, ognuno di noi racconta tre aneddoti a testa, ci stai?'
Lily gli aveva sorriso e anche se James non voleva raccontarle niente, con quel sorriso tutte le sue sicurezze vacillarono.
'Ok.

'Ciao mamma vado al parco' una piccola Lily aveva salutato la mamma con un bacio e aveva seguito la sorella Petunia fuori dalla piccola abitazione.

'Non fate tardi' le due bambine sentirono la mamma e si misero a ridere.

Corsero fino ad arrivare alle giostre con il fiatone, Petunia salì sullo scivolo mentre Lily vedendo da lontano un bambino volare in alto sull'altalena si avvicinò.

Il bambino scese poco dopo e si avvicinò a Lily

'Non puoi salire sull'altalena, è la mia' il bambino si spostò dagli occhi color ghiaccio un ciuffo di capelli color platino.

'Questa giostra è di tutti, non è soltanto tua' Lily aveva capito sin da subito che quel bambino non le sarebbe piaciuto e quell'affermazione l'aveva confermato.

'Invece sì, i miei genitori me l'hanno comprata' il bambino si era seduto sull'altalena per non farla salire.

'Noi abbiamo un contratto, tu invece non hai niente'

'E chi te lo dice?'

'Io perchè ti sto portando quello originale' Lily l'aveva lasciato sull'altalena per poi correre con quanta velocità aveva in corpo fino ad arrivare a casa.

'Lily che ci fai qui da sola? Dov'è Petunia?' La mamma avendo sentito sbattere la porta,si era precipitata all'ingresso e aveva visto Lily con delle guance rosse e i capelli appiccicati sulla fronte.

'Scusa mamma non l'ho avvisata ma c'è un bambino che dice che l'altalena è sua e non ci vuole far salire, io gli ho detto che è di tutti ma lui non vuole spostarsi da lì, devo prendere quel finto contratto che ho fatto con la firma di papà e portarlo, tanto di sicuro non sa leggere'

Lily aveva buttato fuori quelle parole senza prendere un solo respiro e la mamma non potè che sorridere.

Lily corse nella sua piccola cameretta di color viola pastello, sulle quattro mura aveva dei quadri che la ritraevano mentre era nella scuola babbana e quando era molto piccola con la sorella e i genitori.

Andò verso la propria libreria e prese quel finto contratto per poi scendere.

'Non correre e avvisa Petunia' la mamma l'aveva aspettata all'ingresso con la porta aperta.

'Grazie mamma' Lily aveva dato un secondo bacio alla mamma ed era andata via correndo.

'Eccolo qui, quindi va via subito' Lily aveva raggiunto quel bambino circondato da altri che chiedevano di giocare anche loro.

'Non è quello vero' rispose lui sorridendo.

'E allora leggilo ad alta voce e dimmi se c'è scritto qualcos'altro' Lily gli era di fronte e teneva il contratto tra le proprie mani.

'Ok è vostra, tanto non mi piaceva' il bambino sentendosi alle strette aveva abbandonato le giostre.

Lily non si era più sentita felice tra quei bambini che le sorridevano e la ringraziavano.

 

'Sei stata una grande Lily' James durante il racconto era rimasto impassibile per poi scoppiare a ridere.

'C'era bisogno della mitica Lily e ho fatto quello che dovevo' Lily aveva alzato il mento con fare altezzoso. 'Ora tocca a te'

'Agli ordini mia paladina'

James quel pomeriggio era andato con i suoi genitori ed altri amici a diagon alley quando si erano fermati in un pub ampio che aveva al centro una pista da ballo e ai lati piccoli tavoli in legno che si intonavano con le pareti.

I suoi grandi occhi color nocciola erano stati catturati da un uomo giovane che faceva baccano con un bicchiere ripieno di una sostanza marroncina simile a quella che stava bevendo il padre vicino ad una ragazza che lo abbracciava.

Era partita una delle solite canzoni sdolcinate che i genitori amavano ballare insieme

'James resta qui, noi andiamo a ballare ok?' la mamma di James gli aveva rivolto un sorriso e aveva seguito il marito.

James continuava a guardare quell'uomo e notando una ragazza seduta da sola vicina al loro tavolo aveva deciso di prendere il bicchiere del padre e si era diretto verso di lei.

'Ehi guarda come sono bravo' James si era avvicinato a quella ragazza che lo guardava stranito e aveva bevuto dal bicchiere.

La musica era finita e aveva cominciato a tossire mentre la gola gli bruciava e gli occhi gli lacrimavano, la ragazza non aveva fatto in tempo a togliere il bicchiere dalle mani del bambino di sette anni che quello l'aveva vuotato in un sorso.

Il padre di James aveva visto tutta la scena e si era fiondato dal bambino che aveva cominciato a piangere.


'Non mi guardare così, mi sentivo solo' James aveva cominciato a ridere sotto lo sguardo di fuoco di Lily.

'Ecco perchè abbiamo perso anche il tuo secondo neurone'

'Ma dai Lily, non avevo capito che quel ragazzo era ubriaco' James si era portato una mano tra i capelli mentre con l'altra aveva aggiustato gli occhiali.

'Sta zitto e ascolta davvero qualcosa di divertente'

 

Lily era seduta sul suo letto con le braccia incrociate intenta a fissare lo spazio vuoto tra tanti libri.

Poco prima aveva scoperto che mancava uno dei suoi libri preferiti e si era fiondata nella camera tutta rosa e fiori della sorella.

Aveva visto la sorella seduta sul davanzale della finestra a leggere quel libro di cui non aveva chiesto il permesso in tutta tranquillità.

Lily le avrebbe prestato con sforzo il suo libro preferito se la sorella le avesse chiesto il permesso, ma la realtà era quella, Petunia le aveva rubato il libro.

Le si era avvicinata con uno sguardo di fuoco e le aveva preso il libro dalle mani per poi scendere in cucina in lacrime dalla mamma che aveva sgridato Petunia e aveva calmato Lily.

Ora era seduta lì intenta a trovare una vendetta, perchè doveva vendicarsi in qualche modo.

Poco dopo era stata chiamata dal padre per pranzare e la mamma aveva preparato le omelette che alle due bambine piacevano tanto, ma Petunia non voleva scendere così i due genitori erano saliti nella sua camera.

In quel momento Lily ebbe la geniale idea di prendere dalla dispensa il pepe e il peperoncino in polvere così li aggiunse al prosciutto dentro l'omelette e si rimise al suo posto quando i genitori entrarono nella stanza con la sorella.

Una manciata di minuti dopo Petunia era corsa al cestino per sputare il primo boccone mentre Lily rideva.

Inutile dire che è stato il primo e ultimo dispetto che Petunia fece a Lily.

 

'Ma sei una peste Lily Evans' James dopo quel racconto non era riuscito a trattenere le risate

'Se ti comporterai così potrai essere la prima malandrina'

Lily aveva riso per tutta la serata e non riusciva più smettere, aveva scoperto un nuovo Potter (che le piaceva da matti,ma questo ancora non l'aveva capito).

James si era avvicinato ad un quadro che raffigurava una pera ed aveva cominciato a farle il solletico visto che questa aveva cominciato a dimenarsi.

Subito dopo si era aperto un passaggio e James si era voltato verso di lei facendo segno di seguirlo.

Lily aveva seguito tutta la scena e non sapeva cosa pensare, era passata tante volte di lì ma non aveva mai notato quel quadro o quel passaggio.

Aveva seguito James fino... alle cucine di Hogwarts. Aveva sempre desiderato entrarci e la vista di quell'ampio spazio illuminato le fece socchiudere per un po' gli occhi visto che erano stati per tutta la serata al buio.

La cucina era grande quanto la sala grande e aveva quattro tavoli disposti nello stesso modo, poco più in la invece c'erano numerosi utensili per cucinare, dove intenti a lavorare c'erano un centinaio di elfi.

James quasi inconsapevolmente prese la mano di Lily e la guidò attraverso quella stanza quando si avvicinò a loro un elfo.

'Ciao Rauros come va?' James si era inginocchiato verso l'elfo e gli aveva dato la mano.

'Signorino Potter, la ringrazio per la sua gentilezza, va tutto bene, stiamo preparando nuovi dolci da servire domani, volete assaggiarli?' L'Elfo strinse con delicatezza la mano di James e lui sorride.

Lily era rimasta colpita dalla gentilezza di James con quei poveri elfi disprezzati dalla maggior parte del mondo magico.

'Certo Rauros sarà un piacere. Ah quasi dimenticavo lei è Lily Evans' James fece l'occhiolino a Rauros quando pronunciò il nome della ragazza.

Lily si inginocchiò e porse anche lei la mano all'elfo.

'Rauros è felice di conoscere l'amica del signorino James. Rauros è felice di conoscerla signorina Evans' Rauros strinse anche la mano di Lily commosso.

'Il piacere è mio Rauros' Lily sorrise all'elfo e poi si accorse anche di tutti gli altri elfi che stavano salutando James poco avanti e ridevano con lui.

James sorridente circondato da altrettanti piccoli elfi che sorridevano la fecero sentire veramente felice.

'Ragazzi ascoltatemi lei è Lily Evans' gridò James indicando Lily con entrambe le mani.

Lily imbarazzata tirò un pugno sulla spalla muscolosa di James

'Lily cara gioco a Quidditch, quel piccolo pugno non potrà mai farmi niente' e ridendo si incamminò con gli elfi al tavolo.

 

'Vuole assaggiare anche questo?' Lily sentiva questa domanda da un mucchio di tempo, così guardò l'orologio sul polso e si accorse che erano l'una e un quarto.

'Grazie mille ma non riesco a ingerire nient'altro, è stato tutto molto buono complimenti' Lily aveva ringraziato gli elfi che le si erano radunati attorno.

'Evans ma devi ancora assaggiare i zuccotti di zucca, sono la fine del mondo' James dall'altra parte del tavolo si stava portando alla bocca un pezzo di torta di zucca, seguita da quella al cioccolato e da quella al cocco.

'James mi fai davvero schifo' Lily aveva guardato con disgusto James e chi non l'avrebbe fatto se l'avesse visto in quel momento?

'Va bene, solo un zuccotto di zucca o due visto che sono i miei preferiti ma poi basta,sto per scoppiare' Lily si era lasciata andare sulla sedia mentre gli elfi le sorridevano e James la guardava.

'E tu non sorridere, non ci tengo a vedere quello che stai masticando' Lily si era seduta dritta intanto che gli elfi le poggiavano sul tavolo il piatto pieno di zuccotti.

'James davvero è tardissimo e io sto per scoppiare, dobbiamo andare' Lily stava bevendo un sorso di succo di zucca quando aveva incrociato gli occhi di James.

'Va bene Evans, dammi una mano per rialzarmi credo di non farcela' James si era accasciato sulla sedia e le porgeva una mano mentre lei le era accanto.

'Il solito ingordo' Lily gli aveva sorriso e lo aveva aiutato ad alzarsi.

'Io e la mia fame vi ringraziamo amici miei,non saprei cosa fare senza di voi' James strinse tutte le mani dei vari elfi per ringraziarli mentre Lily sorrideva e li abbracciava.

'È stato pazzesco James, non sai quanto desideravo visitare le cucine della scuola' Lily era davvero su di giri.

'Ne sono contento. E sono anche contento del fatto di avere assaggiato di tutto'

'Il solito Potter' Lily aveva guardato in alto sorridendo.

'Ehi a quei dolci è impossibile dire di no e a quanto pare neanche tu ci riesci' James che era rimasto a qualche passo indietro la raggiunse.

'In effetti' Lily gli sorrise e in poco tempo raggiunsero la sala comune.

'Buona notte Lily mi sono divertito' James si era fermato e aveva guardato Lily.

'Notte James'

James era salito in dormitorio con il suono del suo nome pronunciato da Lily Evans.

Controllò prima Sirius che dormiva con i soli boxer e a pancia in giù, Frank con la testa penzoloni, Peter arrotolato in modo anomale tra le lenzuola e Remus l'unico a dormire in modo normale.

Dopo essersi cambiato si sdraiò sul letto, tutti quei dolci gli avevano portato sonnolenza e si addormentò con un sorriso stampato in volto e gli occhiali storti.

 

Lily prima di entrare nel dormitorio si era tolta le scarpe per non svegliare le altre così entrò.

Mary dormiva abbracciata al cuscino, Alice di lato, Emmeline con un braccio penzoloni e Natalie stringeva le coperte mentre dormiva beatamente.

Lily dopo essersi sdraiata ripensò alle parole di Mary di qualche ora prima, sembrava fosse passata una vita.

La ragazza ripercorrendo la serata si era accorta che James non era più il solito ragazzo arrogante che voleva avere tutto il mondo ai propri piedi, era cambiato e forse quell'ossessione per lei era diventata qualcos'altro?

Con quella domanda si addormentò e dopo tanto tempo dormì tranquilla.

Mary si era svegliata alle cinque e mezza quella mattina, poche ore prima infatti aveva sentito Lily rientrare e solo allora si era addormentata.
Da quando Sirius era andato via pochi mesi prima senza avvisarla, aveva trovato nella corsa e nel Quidditch sport in cui scaricare la tensione.
Sin da quando era piccola dopo la morte del nonno per mano dei Mangiamorte probabilmente perchè era un Auror, Mary aveva indossato una maschera e non aveva permesso a nessuno di toglierla.
Non riusciva mai a parlare dei suoi problemi alle amiche o a Sirius, l'aveva fatto solo una volta solo perché sentiva che quel peso la opprimeva troppo.
Ma non andava a correre solo per quello, le piaceva godersi nel silenzio mattutino il variare dei colori del cielo fino a vedere i primi raggi solari seduta sul lago.
Tutto quello che vedeva lì seduta su un prato sotto un albero dalla chioma folta, il respiro affannato della corsa e il solo rumore del cuore che batteva la faceva sentire viva e inclusa in un mondo magico.
Verso le sette meno un quarto era tornata nel castello ancora vuoto visto l'orario e visto che era sabato e gli studenti potevano dormire di più.
Aveva svoltato l'angolo per raggiungere le scale quando venne afferrata per un polso e trascinata nell'ombra di una statua.

 

Ciao a tutti :)

Comincio dicendo che mi sono divertita un sacco a scrivere questo capitolo.

Ho sempre pensato a Lily come un angelo solo all'apparenza, con quei capelli rosso fuoco, lentigini e occhi verdi ma sotto a questo aspetto si nasconde una malandrina con i fiocchi ahaha

Mi sono divertita a scrivere soprattutto lo scherzo dell'omelette piena di pepe e peperoncino in polvere, forse l'avrei fatto anch'io se mia sorella avesse preso il mio libro preferito senza chiedere, ma proprio forse ahah

Vi ringrazio per tutte le recensioni che mi avete lasciato, mi fa davvero piacere leggere i vostri consigli e i vostri pensieri anche perchè mi sono davvero utili.

Quindi, ciao nuovo lettore e vecchio lettore, se sei arrivato fin qui devo farti i miei complimenti visto che è un'impresa ardua e non ti sei annoiato. Magari puoi lasciarmi una recensione dove esprimi il tuo parere, puoi anche scrivermi che non ti piace, non c'è problema, in fondo i gusti son gusti. Potete anche dirmi cosa ne pensate dei vari attori che ho associato ai personaggi, tutto quello che volete insomma :)

Ho deciso di postare ogni settimana, se volete essere avvisati basta che mi lasciate una recensione dove mi dite se posso contattarvi :)

Ringrazio specialmente loro che hanno messo questa storia tra le seguite:

anna4evermakeup

Bianchina07

tetjej

verlac_

Izzy

e lei che ha messo questa storia nelle ricordate:

asiacognatti

Ringrazio ancora tutti i lettori e coloro che hanno recensito alla prossima potteriani.

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Capitolo 4
*** Scherzi e Litigi ***


 

Reg, per Merlino, mi hai spaventata'
Mary aveva cercato di prendere la bacchetta ma il suo sguardo aveva incrociato quello del fratello.
'Scusami ma non potevo farmi vedere' Regulus continuava a guardarsi intorno con fare sospetto.
'Andiamo fuori' Mary accorgendosi del comportamento del ragazzo gli aveva proposto di uscire dalle mura.
Erano arrivati sotto una quercia vicino al lago, lontano dal castello quando Regulus che la precedeva di pochi passi si sedette.
'Mi spieghi cosa succede?' Mary le si era seduta di fronte mentre lui si guardava ancora intorno.
'Non ti preoccupare, sono solo le sette, staranno dormendo tutti' Regulus a quelle parole parve impercettibilmente rilassarsi.
'Giusto' Regulus cercò di sorridere ma non ci riuscì.
'Sputa il rospo forza' Sin da quando erano piccoli riusciva a capire soltanto dallo sguardo quando c'era qualcosa che lo preoccupava.
'Si tratta della partita di domani Mary' Regulus aveva serrato la mascella e aveva spostato lo sguardo verso il lago stringendo la mano in un pugno.
'Cosa vogliono fare?' Mary sapeva che qualunque cosa i serpeverde facessero Regulus l'avrebbe protetta facendo il doppio gioco.
'Vogliono divertirsi facendovi qualche scherzo non proprio corretto' Regulus ora la guardava negli occhi.
'Contro chi? James visto che è il cercatore o anche ad altri?' Mary sapeva che i serpeverde ci sarebbero andati pesanti.
'Non sono riuscito a scoprire contro chi, per il nostro rapporto di parentela non mi raccontano niente fino a 10 minuti prima che cominci la partita.' Parlava meccanicamente, sempre la stessa frase ad ogni partita.
Nonostante tutto, la proteggeva sempre, era arrivato anche a far a botte pesantemente con un Serpeverde constringendolo inoltre, a stare una settimana in infermeria. Guardando la visione d'insieme, non sbagliò del tutto e Silente lo capì benissimo, visto che quel viscido voleva mandarle un incantesimo oscuro.
'Su Sirius potrebbero anticiparmi qualcosa visto che conoscono i nostri rapporti ma su te e gli altri difficilmente ne faranno parola'

Va bene, così, hai già rischiato molto. Vuoi avvisare tu Sirius?' Mary stanca di quella situazione cercava con tutte le sue forze di far riappacificare i due.
'No, è meglio che lo faccia tu, non mi crederebbe e se mi vedessero li altri o peggio quelli della squadra, mi farebbero fuori' Regulus non aveva neanche guardato Mary, sapeva che quella situazione non le piaceva ma in fondo era un serpeverde e i suoi rapporti con Sirius, ormai diseredato dalla famiglia erano quasi troncati.
Mary non aveva mai capito Regulus:
Nonostante i genitori lo trattassero male sin da bambino non aveva mai cercato di allontanarsi da loro come aveva fatto Sirius con il solo fatto di andare un giorno si e uno no dai McDonald per pranzare, inoltre aveva sempre dato ragione ai suoi genitori in ogni occasione.
Mary ricordava perfettamente l'espressione di Regulus allo smistamento

'Regulus Black' la McGranitt aveva finalmente chiamato il piccolo Black.
Regulus aveva una corporatura esile ma era alto per la sua età, il volto quasi perfettamente uguale a quello del fratello incorniciato da capelli corti e neri e gli occhi color ghiaccio.
Mary sperava con tutte le sue forze che venisse smistato nella sua casa così da poter continuare anche in quella loro seconda casa a crescere insieme.
Regulus si era seduto e la professoressa gli aveva messo sulla testa il cappello.
'Oh, un altro Black. Discendi da una famiglia molto nobile figliolo, vedo in te nobiltà d'animo, coraggio ma anche determinazione e furbizia...mhh...'
Mentre il cappello parlava Regulus sgranó gli occhi per qualche secondo e incrociò lo sguardo di Mary e Sirius per poi chiuderli rapidamente insieme alle mani strette in un pugno.
Mary sembrava capire cosa stesse facendo Regulus.

'Ti prego, mettimi in Serpeverde, ho tutte le qualità per esserlo e la mia famiglia è stata quasi interamente smistata lì, non mettermi in Grifondoro voglio andare nei serpeverde' Regulus aveva appena sentito nella sua mente cosa gli aveva detto il cappello, sarebbe stato un ottimo Grifondoro ma anche la casata dei serpeverde non era da escludere.
'Ho deciso le qualità presenti nel tuo animo fanno si che ci sia solo una scelta... SERPEVERDE'
La casata verde-argento aveva preso ad applaudire il loro nuovo arrivato e a fischiare.
Regulus prese posto vicino alle cugine Bellatrix e Narcissa che gli sorridevano con un ghigno e Lucius Malfoy che gli dava delle generose pacche sulle spalle.
Mary aveva capito perfettamente che la scelta iniziale del cappello era quella della loro casata ma Regulus sapeva che un secondo tradimento non sarebbe stato accettato dalla famiglia che lo aveva minacciato in precedenza.
Non era riuscita a seguirlo con lo sguardo perché si era girata di scatto verso il suo tavolo con le mani serrate in grembo e gli occhi fissi sul tavolo.
Sirius aveva capito che il cappello aveva esitato ma non aveva capito che il fratello aveva chiesto e sperato di entrare in quella casata che avevano tanto ripudiato quando erano piccoli e giocavano nella loro stanza.

Il ragazzo però aveva sempre avuto la consapevolezza che Regulus non avrebbe mai ripudiato la sua famiglia e avrebbe un giorno, fatto parte di quella casata e i suoi pensieri non erano sbagliati.
Aveva spostato lo sguardo su di Mary, sapeva quanto ci teneva a Regulus e voleva consolarla in qualche modo ma era meglio lasciarla vagare nei suoi pensieri e limitarsi a lanciarle occhiate ad intervalli di secondi.
'Grazie mille Reg, ora va prima che ti vedano' Mary lo aveva guardato e aveva cercato di offrirgli il suo sorriso migliore prima di abbracciarlo di slancio e rimanere così per qualche minuto.
A primo impatto, quegli abbracci sembravano essere svogliati e rapidi ma bastava sentire il cuore di uno che batteva all'impazzata e il cuore dell'altro che lo seguiva mentre tutti e due si beavano dell'ondata di serenità che li toccava.
Regulus poi le aveva scoccato un bacio sulla fronte e si era alzato di slancio, in fondo era il cercatore dei serpeverde.

Mary era tornata pensierosa nel suo dormitorio dove nell'oscurità dormivano profondamente le sue amiche e si era fiondata in bagno.
Aveva applicato alla stanza un incantesimo per evitare che le amiche sentissero il rumore dell'acqua che si riversava bollente nella doccia.

Mary amava buttarsi li sotto, i brividi che la percorrevano quando sentiva l'acqua bollente toccare la sua pelle nuda erano inebrianti, riusciva a rilassare ogni centimetro di ogni muscolo presente nel suo corpo e cessare del tutto quel vortice di pensieri che la assalivano nel corso della giornata.
Dopo essersi messa il pigiama era tornata a dormire per un paio di ore fino a quando Lily non l'aveva svegliata augurandole un buon giorno sorridente.
'Lily lasciami dormire, è domenica e posso stare tutta la mattinata nel letto finalmente' Nathalie aveva sentito il fresco toccarle braccia e gambe visto che Lily le aveva tolto le coperte di dosso.
'Nath ne vale la pena, la qui presente rossa ci racconterà la sua intera ronda con James Potter quindi alzati. Subito' Alice sapeva che Lily non avrebbe mai raccontato la vicenda senza che una sola amica non l'ascoltasse.
'Si, ok sono sveglia' Natalie messa alle strette. aveva aperto gli occhi e aveva sbadigliato sedendosi sul letto e ricoprendosi.
Tutte le ragazze avevano gli occhi chiusi dal sonno eccetto Lily e Alice.

'Ahhhhh lo sapevo, lo sapevo' Lily aveva appena finito di raccontare la sua serata e Alice era saltata in piedi gridando.
'Alice per favore sta zitta, fai dormire almeno tutti gli altri Grifondoro' Natalie aveva appoggiato la testa sul cuscino e parlava con gli occhi chiusi.
'Voi non capite, Lily sta cambiando opinione su James, è un miracolo' Alice aveva preso a saltellare per tutta la stanza.
'Allora lì su c'è qualcuno che la guarda e non la fa essere la solita secchiona so tutto io' Emmeline si era appoggiata contro lo schienale del letto e sorrideva a Lily.
'Guarda che ti sento. E non sono una tutto io' Lily a quelle parole aveva messo su un finto broncio.
'Un pochino dai' Mary era stesa sul letto con un braccio sopra gli occhiali che aveva indossato.
'Che belle migliori amiche che mi sono scelta' Lily aveva preso a fissarle una per una.
'Non c'è di che' Emmeline le aveva fatto un cenno del capo ed era tornata a dormire.
'E comunque non ho cambiato idea su Potter' Lily ricordando le parole di Alice aveva in fretta messo in chiaro le cose.
'Si Lily' uno sbuffo partì dalle tre amiche che sembravano essersi messe d'accordo per farlo insieme.
'Antipatiche'

'Ma stai imparando a memoria ogni virgola di quella pagina?' Alice che era sdraiata sul divano opposto a quello di Mary che era intenta a leggere un libro.
'Sto cercando di capire la teoria che questo personaggio spiega agli alunni' Mary non era mai stata brava con le bugie ma quando voleva sapeva essere molto convincente.
'Ma passa avanti, tanto che ti frega di cosa dice quello' Alice sentendo la risposta della ragazza era tornata a sdraiarsi per fissare il soffitto.
Non le era mai piaciuto leggere,diceva che era una perdita di tempo.
Mary dal canto suo non aveva neanche prestato attenzione a quello che aveva detto Alice tanto che era persa nei suoi pensieri mentre fissava il suo libro.
'Buongiorno mie belle fanciulle' James con fare plateale era piombato nella sala.

'Potter' Lily aveva incrociato gli occhi color nocciola del ragazzo e sorrise.
'Ciao Lily tutto bene?' James si era aspettato il solito sguardo capace di incenerirlo e si era stupito per il solo fatto che Lily gli aveva sorriso.
'Ecco che si dimentica completamente degli altri' Remus era sceso dalle scale con un libro in mano.
'Buon....ahoo... giorno' Sirius era stato interrotto da uno dei suoi cento sbadigli mattutini.
Un tonfo sordo fece girare di scatto tutti i ragazzi che per poco non morivano di asfissia per il solo fatto di trattenere il fiato per non ridere.
'Peter, ok che avevi tanta voglia di salutare le ragazze, ma almeno guarda dove metti i piedi' James aveva afferrato il ragazzo ancora a terra per una spalla e l'aveva aiutato ad alzarsi.
'Natalie?' Remus si era accorto che mancava la ragazza dagli occhi di ghiaccio e probabilmente anche il cuore.
'Sai com'è, è un mancato ghiro' Mary sorrise debolmente a Sirius che le si era avvicinato porgendole una guancia.
'Allora sarà divertente andare a svegliarla' Sirius aveva scoccato un bacio sulla guancia destra di Mary per poi drizzarsi.
'Io non vengo a raccogliere i tuoi resti Felpato, ti avviso in partenza' James senza degnare l'amico di un sguardo, aveva pronunciato quelle parole.
'Cornuto dei miei stivali,vuoi che al tuo compagno di mille avventure venga strappata via la vita senza aiutarlo?' Sirius si era avvicinato a James con fare minaccioso.

'Esattamente' James non lo aveva degnato di uno sguardo e si era seduto vicino a Lily.

'Mary, tu salverai tuo fratello se le cose si metteranno male vero?' Aveva girato la testa e lo sguardo cadde sulla ragazza dai riccioli castani.

'Mi dispiace fratello, quella ragazza fa davvero paura quando si arrabbia e non ti conviene farla arrabbiare di prima mattina soprattutto se sei tu il soggetto.'
Mary aveva alzato le spalle ed era tornata a guardare il libro.
'Peter compagno di vita, sono sicuro che almeno tu mi verrai a salvare' Sirius aveva circondato il ragazzo con  il braccio.
'Te lo scordi Sirius, non ci tengo ad essere appeso di nuovo sulla Torre di Astronomia'
L'anno precedente Peter, Remus, Natalie, Lily e Alice erano andati ad un allenamento della squadra di quidditch.
James aveva loro fatto cenno di scendere in campo, così i ragazzi cominciarono a scendere le gradinate.
L'ultimo della fila era Peter preceduto da Natalie, il ragazzo aveva poggiato male il piede sull'ultimo gradino e non avendo nessun altro appiglio al di fuori della ragazza, l'aveva trascinata con se a terra.
In quel periodo era fidanzata con il battitore della squadra ed al solo pensiero di aver fatto una figura di merda davanti a lui e a tutti i Grifondoro, la fece imbestialire.
Aveva saputo che Peter odiava l'altezza, per questo motivo non aveva mai impugnato una scopa in tutta la sua vita e aspettando il momento giusto, trovandolo nella guferia, lo appese con la magia sul 'cornicione ed era andata via compiaciuta.

I tre Malandrini non vedendo il ragazzo a cena, si erano preoccupati.
Peter anche con l'influenza non avrebbe mai una cena.
Ritornarono velocemente in camera, e con l'aiuto della Mappa riuscirono ad individuare il ragazzo e quando salirono sulla torre lo trovarono pallido in volto quasi mezzo morto dalla paura.

'Te lo sei meritato però' Alice dopo aver smesso di ridere si sistemò meglio sul divano.
'Non è colpa mia se sono inciampato'
'Mi chiedo ancora come il cappello abbia fatto a smistarvi in Grifondoro se non avete neanche le pa...' Sirius si era fermato davanti ai compagni per il breve discorso.
'Sirius!' Remus aveva fermato in tempo Sirius per non fargli dire l'ennesima parolaccia.
'Le pluffe Remus, le pluffe va bene? Le pluffe di affrontare una vostra amica. Io vado, a dopo'
Ormai i Malandrini conoscevano ogni trucco per salire quelle scale che abitualmente respingevano decine di ragazzi decisi a tentare la sorte.
Sirius aveva percorso il lungo corridoio ancora buio del dormitorio delle ragazze quando si fermò di fronte alla camera giusta.
Aprì silenziosamente la porta e sbirció dentro.
La stanza era davvero diversa rispetto alla loro.
Era pulita, nessun vestito sporco o peggio mutande che ricoprivano il pavimento e i letti erano tutti ben fatti ad eccezione di uno sulla destra.
La finestra era aperta e il letto vuoto, Natalie si era svegliata.
Sirius si trovò a pensare che avrebbe tanto voluto svegliare la ragazza con uno dei suoi peggiori scherzi ma neanche quello gli avrebbe impedito di provare.
Entrò in silenzio nella camera, dal bagno proveniva un fruscio d'acqua, Natalie stava facendo scorrere l'acqua per la vasca.
Subito gli venne un'idea geniale.
Si avvicinò alla porta e con la bacchetta la aprì piano, senza far rumore.
La ragazza era nascosta dalla tenda della vasca.
Sirius puntò la bacchetta verso il rubinetto e ne fece uscire acqua verde mista a sapone e poi chiuse il 'coso sotto'.
Dal punto della vasca scoperta si vedeva della schiuma salire, impedì al rubinetto di chiudersi e puntando la bacchetta verso la vasca la fece aunentare fino a sgorgare dalla vasca.
La ragazza lanciò un gridolino e Sirius si appoggiò sulla parete a sinistra.
Pochi secondi dopo la ragazza aprì la porta e tutta l'acqua si riversó fuori con lei in accappatoio.
L'acqua intrisa di sapone la fesce scivolate all'indietro, Sirius con riflessi pronti l'afferrò al volo.
'Banks, lo so che è da tempo che vorresti essere tra le mie braccia, ma non c'era bisogno che mettessi in piedi tutta questa scenata' Sirius la teneva ancora stretta mentre ghignava.
'Stupido, cretino di un Black, come ti sei permesso di entrare. Giuro che te la faccio pagare.'

Natalie era rimasta allibita da tutto quello che era successo.
Si era trovata in un nano secondo tra le.braccia dell'essere che più ripugnava al mondo.
Si era liberata facilmente dalle sue braccia mentre cadeva a piedi nudi sul pavimento.
'e come devi dire Banks' Sirius si era steso su un letto.
'La pagherai cara Black e ora fuori di qui' Natalie non riusciva a pensare a nessun'altra frase sarcastica da dirgli.
'Sai quante ragazze vorrebbero cambiarsi di fronte a me? Ti sto dando la.possibilità Banks' Sirius cercava il modo di far perdere la pazienza alla ragazza.
Natalie aveva preso con uno scatto veloce, la sua bacchetta dal letto e l'aveva puntata sul punto dove non batte il sole di Sirius.
'Vai via subito o davvero sarò costretta a castrarti' Natalie aveva ripreso tutto il suo contegno da Grifondoro.
'Ehi vacci piano, il punto che stai indicando è l'essere più desiderato di tutta la popolazione femminile di Hogwarts' Sirius si era alzato di scatto dal letto e si era avvicinato alla porta capendo le intenzioni veritiere della ragazza.
'Stupeficium' Nat aveva puntato la bacchetta dritto sul petto del ragazzo che aveva fatto in tempo a scomparire dietro la.porta prima di essere colpito.
'Sei grande Banks' Sirius era spuntato di nuovo dalla porta ma vedendo ancora una volta la bacchetta puntata su di se, aveva chiuso la porta e si era voltato per scendere in sala comune con un ghigno stampato sul volto.

'O mio Dio, se tu sei tornato senza un graffio vuol dire che è morta lei. SIRIUS BLACK CHE COSA HAI FATTO?' Alice seduta sulle gambe di Frank che era sceso per ultimo si era alzata di scatto.
La ragazza si era fiondata su per le scale sbattendo di proposito la spalla contro quella di Sirius.
'ricordati di non farla arrabbiare o ti riduce a polpette Frank' Sirius non si era aspettato una reazione del genere da parte di Alice e si stava massaggiando la spalla nel punto in cui gli faceva male.
'Sai quanto Alice odia gli scherzi Black e prega che Natalie non ti voglia uccidere' Emmeline si era alzata dal divano per seguire Alice.
'Black sempre il solito idiota' Lily si era appoggiata sul davanzale della finestra.
'Quanto la fate lunga, è solo uno scherzo' Sirius si era seduto sbruffando sulla poltrone sfondata.
'Io penso che dovresti preoccuparti' Peter era seduto a terra ed era intento a pensare la prossima mossa per battere Remus agli scacchi magici.
'Mary manchi solo tu, non dici niente?' James seduto sul divano guardava tutta la scena divertito. 'Mary?' Aveva toccato appena la ragazza sulla spalla che sobbalzó.
'Aspettati una vendetta amara Sirius' la ragazza aveva rivolto uno sguardo a Sirius ed era tornata al suo libro.
Mary aveva sempre difeso Natalie dai suoi scherzi anche se alla fine ammetteva che quelle idee erano geniali.
Lily aveva intercettato lo sguardo di Sirius che sembrava chiederle che cosa avesse e lei alzò le spalle.
'Ok miei cari fanciulli, mi sto annoiando a morte. Chi viene a fare due tiri?' Aveva appoggiato le gambe sul tavolino in attesa della risposta.

'Io no, sono troppo stanco' Frank aveva appoggiato la testa sullo schienale della poltrona.

'Devo finire Incantesimi, domani c'è la partita e ho già una punizione da scontare con la Mc, ma siccome tutti sappiamo che anche lei vuole vedere come spacchiamo il culo a quelle Serpi, mi fa giocare' James orgoglioso di se stesso si aggiustò la cravatta.

'Ti stai rammollendo Ramoso, non va bene. Da quando ti preoccupi di finire i compiti?' Sirius inarcò un sopracciglio.

James gli aveva rivolto uno di quelli sguardi da omicida più potenti.

'Vengo io dai' Mary si era alzata dal divano e aveva posato il libro sul tavolo.

'Finalmente c'è qualcuno con la testa sulle spalle, grazie Godric' Sirius aveva congiunto le mani e aveva spostato lo sguardo verso il soffitto 'Prima però devi accompagnarmi in Guferia, devo spedire una lettera ai tuoi'

'Ora scrivono le lettere più a te che a me, mi ricorderò di questo quando scriverò la prossima lettera' Mary gli aveva rivolto un sorriso privo della solita spensieratezza e Sirius se ne era accorto.

'Che ci vuoi fare, quando uno è bello e intelligente è amato da tutti' Aveva sfiorato di un soffio lo schiaffo che Lily gli stava dando sul braccio.

'Ma avete firmato una petizione dal titolo 'Tutti uniti per uccidere Sirius Black? Siete pazzi' Sirius aveva puntato il dito contro tutti.

'Black quello pazzo da rinchiudere ad Azkaban sei tu, quindi ora Mary facci il favore di togliercelo dai piedi per favore' Lily ancora appoggiata sul davanzale con le braccia incrociate fissava negli occhi Sirius.

'Agli ordini signora' Mary si era messa sull'attenti e aveva trascinato Sirius fuori dalla sala Comune prima che potesse rispondere.

 

'Nath tutto bene?' Alice aveva bussato sulla porta del dormitorio, non sentendo la risposta entrò preoccupata.

'Io lo uccido uno di questi giorni, seriamente, lo faccio' Nathalie camminava su e giù per la stanza con un dito sul mento e i capelli gocciolanti sulla maglietta blu che indossava.

'Cosa ha fatto questa volta il 'Sirius-sono-troppo-cretino-Black?' Emmeline era entrata nella stanza e aveva sorriso alla vista dell'amica.

'Togliti subito quel sorriso dalla faccia o uccido anche te'

'Ora siediti e raccontami tutto. Subito Banks' Con Natalie si dovevano usare per forza le maniere forti.

Costretta, aveva preso a raccontare tutto.

'Ho già in mente un bel piano' Natalie era corsa in bagno ad asciugarsi mentre le amiche restavano a guardarsi.

 

'Allora, si può sapere cosa succede?' Sirius aveva legato la lettera da spedire alla zampa della sua civetta nera dagli occhi color ghiaccio, le aveva dato un biscotto ed era volata via.

Erano rimasti a fissare quel puntino nero scomparire nel cielo cristallino.

'Ho incontrato Regulus questa mattina' Mary aveva visto il volto di Sirius contrarsi impercettibilmente.

'Che novità. Siccome non vi vedete mai, avete deciso di fare un incontro segreto alle prime luci dell'alba? Molto romantico'

'Ci tenderanno alcuni dei loro peggiori scherzi' Mary aveva contratto così forte le mani che le nocche le erano diventate bianche.

'Fammi capire, tu ora sei preoccupata per quello che ti ha detto un moccioso? Ad ogni partita ci riservono qualcosa che per loro è geniale ma che alla fine si rivela solo una delle loro più grandi cazzate. Quindi torna in te ed andiamo via' Sirius si era allontanato dal davanzale e si stava allontanando.

'A differenza delle altre volte, ci ha avvisato. È qualcosa di grosso questa volta e non possiamo sorvolarci sopra.' Mary odiava quel modo di fare di Sirius quando si parlava del fratello. Tutti e due sapevano che sarebbe finita in una lite, come ogni volta d'altronde e Sirius provava sempre a non affrontare l'argomento.

'Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Tutta questa bella scenetta potrebbe far parte del loro piano e tu ci stai cascando in pieno come una stupida. Quando mai ha tradito i suoi stupidi amici? Pensaci Mary, è tutta una stronzata.' Adesso era lui a contrarre i pugni. Aveva cercato di allontanarsi da quell'argomento, sapeva che prima o poi sarebbe scoppiato e di certo non voleva che Mary lo vedesse così.

''Non ha mai tradito loro come non l'ha mai fatto con noi Sirius.'

'Noi? Forse volevi dire te, solo te. Non parliamo da una vita ormai, e se c'era anche solo un minimo dialogo quando ero ancora in quella casa sai qual'era? È pronta la colazione, scendi, è pronta la cena, scendi. E tu questo lo chiami rapporto? Solo perchè mi ribellavo ai loro stupidi principi. Quello che hai davanti non è più quel bambino con cui giocavi in giardino, è un Black ora, con i fiocchi.' Sirius aveva sentito quel peso sul petto farsi sempre più pesante, lo stava opprimendo, i suoi polmoni chiedevano aria, aria pura.

'Perchè prima cosa era? Ti chiedi veramente il perchè non parla con te? Vuoi farmi ridere forse? È venuto più volte da te a rivelarti i loro segreti e tu cosa hai sempre fatto? L'hai sempre preso in giro, l'hai sempre fatto sentire una merda, l'hai sempre considerato debole, ecco perchè è nei Serpeverde. Per dimostrare a te,non ai Black, di che pasta è fatto' Aveva visto giorno per giorno Regulus costruire un ponte che lo allontanasse dal fratello, senza che lei potesse far nulla. L'impotenza, questo era l'elemento più pesante che Mary si portava dietro da anni.

'Di cosa stai parlando?' Sirius non riusciva a capire dove la ragazza volesse andare a parare.

'La sera dello smistamento, quando la professoressa ha messo il cappello sulla testa di Regulus, ti ricordi cosa ha detto? 'nobiltà d'animo, coraggio ma anche determinazione e furbizia' subito dopo Regulus ci ha guardati. La scelta del cappello era Grifondoro Sirius, non Serpeverde ' aveva riversato in un attimo tutte le parole che da sette anni premevano per uscire.

L'espressione di Sirius era impassibile, non lasciava trapelare nulla. La mente vagava a quel giorno, ma non riusciva a ricordare i particolari. Quella piccola speranza che gli bruciava ancora in corpo era svanita nel momento in cui il Cappello aveva smistato suo fratello nei Serpeverde, questo sì che lo ricordava.

'Ha chiesto con tutte le sue forze di andare nei Serpeverde Sirius. Non ha avuto il coraggio di ripudiare la sua famiglia e non ha avuto il coraggio di vivere con te nella stessa casa. Ma ha sempre voluto dimostrarti la sua forza in altri modi'

'E anche se fosse così, pensi che se fosse stato smistato nei Grifondoro, i nostri rapporti sarebbero stati diversi? Svegliati Mary, vivi ancora nel mondo delle fiabe. Non avrebbe mai ripudiato la sua famiglia anche se lo avrebbero trattato da bestia. Avrebbe sempre fatto il loro schiavetto, non avrebbe mai osato abbandonarli. E tu pensi che abbia il coraggio di avvisarti su uno scherzo più serio? Non vede l'ora con i suoi amichetti di vedere me e James morenti, guarda la realtà per una volta' Non aveva mai gridato in quel modo contro Mary, ma tutta la frustrazione che non lo faceva dormire la notte, tutta la rabbia che lo infuocava ogni volta che ripensava alla famiglia e al fratello aveva preso il sopravvento e non poteva essere cacciata indietro.

'Sai che c'è, fai quello che vuoi, continua a vedere solo le cose che vuoi vedere e ad odiare Regulus a me non importa più niente, ricordati però che quello che hai di fronte è sempre tuo fratello che tu lo voglia o no ' Non riusciva più a sopportare altre parole, aveva cacciato indietro troppe volte quelle lacrime che minacciavano di uscire ma quella volta sapeva che non ci sarebbe riuscita. Non si sarebbe mostrata così con lui, non l'avrebbe fatto con nessuno. Corse via, con il solo desiderio di poter dimenticare tutto anche solo per un momento.

 

Ciao a tutti Potterheads.

Lo so, dovreste cruciarmi per questo enorme ritardo, ma la scuola mi impegna anche la sera e non trovo il tempo per pensare a nuovi capitoli e scrivere.

Credo proprio che la nota dello scorso capitolo, abbia portato sfiga ahaha

Non posso assicurarvi nulla sulla data dell'uscita del prossimo capitolo, ma vi assicuro che sarà molto più bello di questo.

Non è un capitolo che mi è piaciuto molto, più che altro non mi è piaciuto come l'ho scritto, ma non avendo altre idee, mi accontento di questo.

Lo scherzo di Sirius è davvero forte, se qualcuno l'avesse fatto a me non so dove sarebbe potuto finire, probabilmente questa persona avrebbe fatto un volo dal grattacielo. Ahah

La lite tra Sirius e Mary invece è qualcosa di diverso. I due non hanno mai litigato durante il corso dell'adolescenza, ma questa situazione li mette a dura prova e li porta a commettere sbagli.

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate.

Ringrazio specialmente loro che hanno messo questa storia tra le seguite:

anna4evermakeup

Bianchina07

Lucifera82

M a i

Pervinca_Vi_Perwinkle

tetjej

verlac_

Izzy

 

Grazie a te asiacognatti che hai messo questa storia tra le seguite.

Non so come ringraziare anche te che Gamora96 per essere stata la prima a mettere la mia storia tra le preferite.

Ringrazio ancora tutti i lettori e coloro che hanno recensito, un bacio e alla prossima potteriani.

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Capitolo 5
*** Una mattinata movimentata ***


3:04

James Potter era seduto sul suo letto, la bacchetta in bocca e puntata sul letto cosparso da fin troppi fogli imbrattati. Non era visibile neanche un piccolo lembo di lenzuolo. Ma quei 'pochi' fogli sul letto non erano i soli, perchè ce n'erano altri anche sul pavimento.

James infatti stava ripetendo i vari schemi di gioco.

Per tutto il pomeriggio aveva costretto i compagni di squadra ad un allenamento sfiancante, forse uno dei più intensi della loro vita.

Negli anni precedenti come primo incontro avevano sempre trovato i Tassorosso o i Corvonero, quindi non si affaticavano più di tanto visto che i primi arrivavano sempre come ultimi e i penultimi si classificavano al terzo posto, ma ora era diverso, cambiava tutto.

Per quanto potevano essere stronzi, non si poteva negare che fossero forti.

La squadra aveva dato il massimo quel pomeriggio, nonostante mancassero le solite battute di Sirius e i vari sfottò.

Mary era intenta a non imbattersi in Sirius e cercava di concentrarsi sul suo ruolo per evitare di lasciar scorrere i pensieri.

Mary era così, pensava sempre troppo alle conseguenze di ogni azione ma quando non ne poteva più, si concentrava su una cosa precisa e nemmeno le scariche di un fucile avrebbero potuto distrarla.

In un pomeriggio di allenamento, avevano perso il conto per quante volte la pluffa era passata attraverso la porta di Frank, il quale cercava in tutti i modi di pararla, ma inutilmente.

James non avrebbe permesso che la squadra perdesse in quella partita per nessun motivo al mondo.

Improvvisamente i fogli si liberarono per la stanza e raggiunsero la scrivania per mettersi in ordine.

James alzò subito lo sguardo.

Remus aveva un sorriso malandrino sul volto e la bacchetta ancora in pugno.

'Ma che fai Lunastorta' Un James disperato tentò di alzarsi dal letto ma non appena mise un piede a terra, scivolò disteso per terra.

Nonostante il rumore sordo nessuno si mosse dal letto tranne Remus.

I compagni di stanza che si ritrovava erano amanti del sonno e non si sarebbero svegliati neanche se una tromba magica avesse fatto irruzione nella stanza.

'Remus, non avevo mai notato quanto fosse bello guardare il soffitto ' James aveva preso a fissare l'intero soffitto.

'Ed ecco il colpo mortale che uccise anche l'ultimo neurone' Remus esasperato si sdraiò vicino a lui e prese a guardare il soffitto con lui.

'Non ti avevo mai visto preoccupato per una partita'

'Non sono preoccupato per la partita, quella viene al secondo posto, anche perchè prenderò quel boccino dopo cinque minuti, in fin dei conti. Sono preoccupato per la squadra.

I gemelli qualche giorno fa hanno avuto dei forti crampi, Madama li ha fatti rimanere a riposo per due giorni, Frank deve ancora riprendersi dopo quell'incidente al polso di questa estate, Sirius e Mary hanno litigato, per fortuna lei è ben concentra e gli altri, stanno bene'.

Remus sapeva che quella non era la sola verità. James non era mai così schietto nel raccontare dei suoi problemi.

'Tu non sei preoccupato per gli altri, anche perchè sai che faranno una buona partita. Puoi prendere in giro altri ma non me Ramoso.

La verità è che tu sei preoccupato per Sirius.'

'Mi spieghi come ci riesci ogni volta?' James aveva voltato bruscamente la testa.

'Segreto di madre' Remus gli aveva sorriso ed era tornato a guardare il soffitto.

'So che da un momento all'altro verrà, ma in questi momenti mi sento inutile. Merda, odio essere inutile' James si passò una mano sulla faccia facendo cadere gli occhiali.

'Sai anche tu com'è fatto Sirius, non possiamo farci niente. Dobbiamo aspettare,per quanto possa essere difficile' Remus stava ripensando a tutte le volte che i primi anni di scuola aveva cercato di far parlare Sirius su quello che lo turbava per notti intere, senza mai riuscirci.

'È un cretino'

'Non era già stato scritto nel certificato al momento della nascita? Come nel tuo d'altronde.'

'Lunastorta vuoi fare a botte in piena notte? Io sono il più figo, il cercatore più bravo in tutta Hogwarts, il meglio, di certo non sono un cretino' James si era appoggiato su di un gomito per fissare Remus con il broncio.

'Siete gemelli divisi alla nascita quindi se è cretino lui, sei cretino anche tu' Remus si era alzato in tempo prima di essere sfiorato da un cuscino. 'Sta tranquillo, si risolverà tutto. Ora vai a dormire'

'Agli ordini mamma' James si mise sull'attenti prima di buttarsi sotto le coperte e addormentarsi.

 

'SVEGLIAAAAAAAAAAA'

Un grido squarciò l'aria, alle sei e mezza di una domenica mattina che probabilmente fu sentito anche dall'altra parte del mondo.

Remus si alzò di scatto dal letto, Peter cadde dal suo portandosi dietro tutte le coperte, Frank andò a sbattere la testa contro un mobile vicino e Sirius aprì solo per metà l'occhio sinistro.

'Ma dico, sei impazzito o sei impazzito?' Peter si era alzato a fatica da terra, le coperte lo amavano troppo per lasciarlo andare via facilmente.

' Ma ti rendi conto di che ore sono? Le sei e mezza e tu vieni a svegliarmi a quest'ora di domenica mattina?' Remus aveva incenerito con uno sguardo James che si era fiondato in bagno.

'È tardi, dobbiamo ricaricarci per la partita ed essere pronti' Si sentì gridare dal bagno prima dello scroscio d'acqua.

'Io un giorno di questi cambio stanza' Frank con una bottiglia d'acqua sulla testa era tornato a sdraiarsi nel letto.

'Stupidi cretini alzatevi subito, abbiamo una partita da vincere. Devo ottenere quella cazzo di targa da lasciare qui in bacheca' James bagnato come un pulcino con solo un asciugamano indosso aveva preso a camminare scalzo e a bagnare tutto il pavimento fino a quando non inciampò nelle mutande di Sirius e per poco non cadde di schiena per terra.

'Felpato io brucerò tutte le tue mutande a tema. Le tue cazzo di mutande con gli alberi di Natale stavano per uccidere il miglior Capitano di tutte le generazioni te ne rendi conto?' James aveva preso ad imprecare da solo per la stanza visto che solo Remus aveva dato cenni di vita, facendo cenno con la mano.

'Prendi le mie mutande e vedi che ti lascio marcire paralizzato in un lago ghiacciato per tutto l'inverno' Sirius si era voltato verso la finestra coprendosi meglio con la coperta.

'James chiudi quella bocca e torna a dormire' Remus aveva scoperto la testa per guardare James che cercava la propria tuta.

'Remus alzati, dobbiamo andare a svegliare Mary e se ci vado da solo la Evans mi ammazza, ma siccome sei il suo migliore amico, probabilmente mi risparmierà. Frank se vuoi evitare un ricovero da Madama Chips per restaurare i timpani rotti a causa della voce di Alice quando vedrà che il suo ragazzo non è andato a salutarla, ti consiglio di alzarti' James aveva preso le proprie cose prima di chiudersi in bagno.

'Questo è un ricatto Potter' Frank si era alzato a fatica dal letto, probabilmente spaventato dalla possibile reazione della fidanzata.

'Verità santo portiere' James aveva un sorriso a 52 denti e un ciuffo che sfidava ogni legge di gravità.

'James sai che se Lily non ti ucciderà, cosa improbabile, lo farà Mary o Nathalie?' Remus preoccuapato per l'intenzione di James si era vestito velocemente per poi chiudersi in bagno.

'Felpato, vuoi veramente rinunciare a vedere le ragazze in pigiama? A te neanche lo chiedo Peter, barricato nell lenzuole, neanche per domani riusciresti a liberarti' James aveva indossato la maglietta e si era seduto sul letto.

Peter dormiva profondamente e non aveva ascoltato niente.

'Andate, toglietevi dai piedi' Sirius si era coperto anche la testa per continare a dormire.

'Non sai che ti perdi stupido' James aveva aperto la porta ma fu colpito da una manata sulla nuca da Remus.

'Ehi, non puoi infortunare il capitano della futura squadra vincente per la settima volta'

'Capitano vedi di tornare in stanza o ad ucciderti saranno le ragazze' Remus si era appoggiato alla parete e aveva fatto cenno con il mento alla stanza.

'Mi dispiace ma devo vedere la mia amata, è il mio porta fortuna e poi devo controllare che non mi hanno ucciso la giocatrice migliore della squadra' James portandosi una mano tra i capelli si era diretto alle scale.

'Volevi dire il secondo giocatore migliore della squadra' Frank era ancora nel mondo dei sogni quando accidentalmente le sue orecchie avevano captato la parola 'migliore'.

'Sogna Frank' James ormai nella Sala Comune cominciò ad ispezionare la stanza per controllare se ci fosse qualcuno, poi spostò malamente Frank che appoggiato alla parete aveva preso a sbadigliare.

Premette un mattone apparentemente innocuo proprio dove c'era la testa di Frank.

Apparì la scala a chiocciola che nel corso degli anni aveva dato ai Malandrini filo da torcere. Oltre a numerosi lividi, bernocoli e perdite di neuroni.

'Ah mia cara, non mi darai più filo da torcere, è stata impegnativa la nostra relazione ma è andata così, almeno siamo felici tutti e due' James come se niente fosse si era appoggiato alla ringhiera e aveva preso a parlare con la scala.

'È normale Remus, è il clima partita che lo porta in questo stato, passerà presto' Frank guardando senza interesse James in uno dei suoi soliti monologhi con qualsiasi oggetto aveva dato una pacca sulla schiena di Remus che aveva la mascella sui piedi.

'Il problema è che lui è sempre così, non soltanto quando c'è la partita' Remus si era passato una mano sulla faccia per riprendersi.

'Io ripeto che non è una buona idea' Remus aveva affiancato James che camminava a passo spedito.

James non prestò nessuna attenzione e bussò alla porta delle ragazze.

'Guarda il lato positivo, almeno ha bussato' Frank aveva capito come Remus come sarebbe andata a finire ma non poteva negare che si sarebbe divertito da matti.

James non ricevendo risposta aveva impugnato la manovella della porta.

'James no, mollala' Remus stava per intervenire quando James fece scattare la serratura.

'Merda' Remus aveva sussurrato prima che James poggiasse la faccia vicino alla porta socchiusa per vederci dentro.

'Dormono ancora' James aveva assunto un'espressione da perfetto malandrino.

'E cosa ti aspettavi alle sette? Che stessero giocando con un boccino?' Remus non si era accorto dell'espressione e aveva quasi raggiunto le scale quando sentì la porta aprirsi di nuovo.

James e Frank erano entrati.

'Ora li uccido io' Remus con passo felpato aveva raggiunto la porta ed era entrato.

Frank era di fronte al primo letto della stanza dove Alice abbracciata al cuscino dormiva beatamente, James di fronte, dove dalle coperte spuntava una chioma rosso fuoco.

Vicino alla finestra c'era il letto di Mary, tutte le coperte erano aggrovigliate intorno ad una figura e di fronte, dal letto spuntava solo il braccio di Nathalie.

James prese la bacchetta e con un cenno a Frank che si portò una mano alla bocca per non scoppiare a ridere seguì i gesti di James.

1,2,3...

James con un colpo di bacchetta fece rovesciare tutti i letti

'BUONGIORNO MIE CARE RAGAZZE, IL SOLE SPLENDE E GLI UCCELLI CINGUETTANO, UNA MATTINA PERFETTA PER LA PARTITA DELL'ANNO'

James prese a gridare camminando fra i letti.

Si levò un grido che squarciò la beatitudine mattutina.

Nathalie era caduta di faccia sul pavimento, Lily di schiena mentre Alice era stata afferrata da Frank.

'Bella parata Frank' James prese a ridere e ad appoggiarsi al davanzale della finestra.

'AMOREEEEE' Alice che aveva aveva avuto l'atterraggio migliore, aprendo di scatto gli occhi sentendo una voce estranea si accorse del ragazzo e prese a baciarlo su tutta la faccia.

'POTTEEEEEEEEER' Un terzo grido, il più forte di tutti fece voltare tutti e probabilmente anche gelare le vene.

Lily che aveva sentito quella voce così fastidiosa alle sue orecchie, si era tolta velocemente la maschera nera con la quale dormiva tutte le notti.

'Lily, va tutto bene sta calma' Remus che nel corso dell'attentato si era coperto il volto, si era avvicinato lentamente alla ragazza.

'Evans buon giorno anche a te, sempre più bella, soprattutto con questo pigiama rosso, ti risalta le forme' James aveva cominciato a sghignazzare sempre più ancorato al davanzale.

Nathalie sentendo l'amica si alzò con calma e mentre tutti guardavano Lilì spaventati afferrò una mazza che stava lì vicino e si avvicinò pericolosamente a James.

'Questa la prendo io, grazie' Frank scappato da Alice, si era avvicinato di soppiatto a Nathalie e le aveva rubato la mazza e quella prese a fissarlo imbambolata.

Con tutto il trambusto, le grida e il sonno non ci stava capendo più niente.

'Tu che ci fai qui?' Nathalie aveva risposto prima di Lily a Remus.

'POTTER, COME TI SEI PERMESSO DI ENTRARE CON QUESTI DUE CRETINI NELLA NOSTRA STANZA? QUANTI PUNTI DOVREI TOGLIERTI, 80? O FORSE 90? A TESTA PERò, IO TI UCCIDO, TI FACCIO ARRIVARE SENZA ARTI A QUESTA PARTITA DEL CAVOLO' Lily aveva preso a sbraitare e a tirare pugni sul petto di James che cercava di bloccarle i polsi.

'Evans, quanto la fai lunga, devi ringraziarmi invece di prendermi a pugni, è il miglior buongiorno della tua vita' James finalmente le aveva bloccato i polsi.

'Potter, mollami o ti uccido, e giuro che questa volta lo faccio' Lily rossa in volto si era bloccata tutta d'un tratto.

Remus le aveva afferrato le spalle e l'aveva fatta allontanare da James per precauzione.

'Evans, io sono venuto qui con tutte le buone intenzioni e tu mi tratti ancora più male? Sei il mio portafortuna per questa partita, non potevo cominciare questa giornata senza vederti. Ho una reputazione da portare avanti e io e la mia giocatrice preferita dobbiamo preparare tutto.'

James si era perso negli occhi verdi ancora più chiari la mattina di Lily, quando si accorse che non aveva ancora visto Mary.

Puntarono tutti gli occhi sul groviglio delle coperte a terra e poi alla porta del bagno aperta.

'Dov'è la mia giocatrice?' James quasi svenne. 'Cosa le avete fatto?'

Si sentì la serratura scattare e la porta aprirsi lentamente.

Mary entrò, indossava una tuta e un asciugamano intorno al collo, portava le cuffie alle orecchie e in una fascia legata al braccio, l'mp3.

Lily sapendo della sua passione per la musica le aveva voluto regalare quell'oggetto babbano il natale del secondo anno e da quel giorno Mary non se ne era mai più separata.

Non aveva notato la scena nella stanza fino a quando tolti gli auricolari,non alzò lo sguardo.

'Che ci fate voi qui?' Mary era rimasta scioccata.

James pallido seduto sul davanzale, Lily vicino il suo letto, Alice e Frank vicino alla porta del bagno, Remus dietro Lily e Nath vicino al suo comodino e come ciliegina della torta tutti i materassi erano a terra.

Ciao a tutti Potterheads.
Lo so, dovreste cruciarmi per questo enorme ritardo, ma non è un buon periodo questo. 
Ho perso mia nonna due mesi fa e con la scuola non ho trovato il tempo per scrivere.
Posso ritenermi soddisfatta per quanto riguarda questo capitolo, non so da dove mi è venuta questa idea ma mi piace ahah
Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate.
Ringrazio specialmente loro che hanno messo questa storia tra le seguite:

anna4evermakeup

Bianchina07

M a i
Lele31
Pervinca_Vi_Perwinkle

tetjej

Izzy

Grazie a te asiacognatti,Lele31 e padfoot62 che avete messo questa storia tra le seguite.
Un enorme grazie a te Gamora96 e _grifone31, non sapete quanto mi avete fatta felice. 

Ringrazio ancora tutti i lettori e coloro che hanno recensito, un bacio e alla prossima potteriani.

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Capitolo 6
*** Una partita fuori dal comune ***




Una partita fuori dal comune
 

'Si può sapere dove cavolo eri?' James si era fiondato dritto da Mary e l'aveva afferrata per le spalle.

'Sono andata a correre James' Mary si aspettava di vedere le amiche dormire profondamente nei loro caldi letti invece aveva trovato una sorpresa.

'Alle sei e mezza di mattina?' James insospettito le si era avvicinato mentre con la bacchetta si grattava una parte della cute.

'James ho la tuta e sono sudata, dove vuoi che sia andata?' Mary era scoppiata a ridere, quel tonto dove pensava che fosse andata?.

'IL GIORNO DELLA PARTITA Più IMPORTANTE DEL CAMPIONATO TU VAI A CORRERE? ORA CHE HAI SPRECATO TUTTE LE TUE ENERGIE SEI CONTENTA?' James interruppe la risata cristallina di Mary e le urlò contro.

Lei era sempre partecipe alle sfuriate di James prima di ogni partita ma questa volta era diverso.

Non capiva se stesse scherzando o meno.

'James ma...' Mary fece un passo indietro e si tolse le cuffie lasciate libere sul collo imperlato di sudore.

'No tu ora ti metti a letto e ti riposi per due ore, poi ti alzi.' James la prese come un sacco mentre lei scalciava sulla sua spalla.

'James mettimi subito giù'

La buttò sul letto e la coprì con il piumone.

Il resto dei ragazzi era rimasto a guardare allibito la scena che si consumava di fronte a loro.

'James sto benissimo, meglio di prima, non ho bisogno di riposarmi. Ho solo bisogno di farmi una doccia' Mary era stata scaraventata con la schiena sul letto e cercava di capire cosa passasse nel cervello di James.

'Sei sudata devi coprirti subito' James ormai bianco in volto le prese il piumone e la avvolse facendola diventare un pupazzo di neve.

'James' Mary avvolta in quel piumone dal quale ne usciva solo la faccia, fece fatica a liberare le braccia e a mettere le mani sulle spalle del ragazzo che era molto più alto di lei.

'James, Capitano, neanche se stessi per morire mi salterei questa partita emozionante. E poi senza di me, chi ci pensa a battere quel pallone gonfiato di Dixon?'

'In effetti' James parve rilassarsi impercettibilmente. Solo Mary infatti sentì i muscoli contratti rilassarsi. Sapeva che quella reazione era dovuta ad un mix di ansia, adrenalina e paura per la squadra. Le condizioni dei giocatori non erano impeccabili, ma potevano farcela.

'Ora, mi spiegate cosa ci fate voi qui?' Mary si girò verso gli altri due ragazzi e li fissò.

Un Remus ancora sconvolto guardò James con l'intenzione di ucciderlo e Frank imbarazzato si stirò la maglietta che proprio in quel momento, vide sgualcita.

'Dovevo controllare la mia giocatrice e vedere il mio portafortuna' James con un sorriso a 34454 denti si girò verso Lily.

'Io ti ammazzo' Lily sembrò scagliarsi contro il ragazzo ma venne fermata da Frank.

'Questo non vuol dire rischiare la vita, Capitano?' Mary mimò con la mano le virgolette quando prnonunciò l'ultima parola guardando James.

'Beh, almeno posso andare in guerra con la sua immagine che mi ronza in testa' James non fece caso al gesto di Mary tanto era impegnato a guardare Lily.

'FUORI DI QUI, SUBITO' Lily cominciò a sbraitare e a diventare del colore della tenda.

'Certo certo dolcezza a dopo' James le sorrise e poi raccolse la ciurma per andare via.

La cosa era davvero molto strana, James ci provava gusto a vedere Lily arrabbiarsi, perciò non seguiva mai quello che la ragazza gli diceva di fare, perchè proprio in quel momento aveva deciso di farlo?

 

'James smettila di ingozzarti, finirai per vomitare dalla scopa' Remus era seduto di fronte a James. In Sala Grande c'era molta tensione fra le case e l'unico che sembrava non accorgesene era proprio il Capitano di una delle squadre protagoniste.

'Cosa c'è Potter, troppa ansia per la partita?' Dixon, il cacciatore delle Serpi era passato davanti ai nemici con la sua combriccola.
'Che c'è Dixon, ti si è chiuso lo stomaco per essere stato lasciato dalla tua ragazza nonché partecipante del mio amato Fan Club?' James aveva ingoiato velocemente il boccone prima di assumere un sorriso malandrino.
Dixon lo guardò infuriato, arrossi e si sedette di spalle.
James guardò Sirius vicino a lui, aveva seguito la scena mentre mangiava con calma.
C'era qualcosa che non andava
1. Sirius interviene sempre contro i Serpeverde, è il suo passatempo preferito.
2. Non rinuncia mai a dare manforte a James
3. Non mangia mai con 'calma' se mangia si ingozza
Continuava a portare meccanicamente la forchetta alla bocca e a guardare a destra.
Poco lontano c'erano le ragazze.
'Hai visto quel verme di Dixon? Sempre a rompere le palle'
Emmeline aveva seguito la scena con le altre.
'Emmeline, da quando usi questo linguaggio?' Lily era rimasta scandalizzata.
'Lily quando ci vuole, bisogna usare un linguaggio appropriato'
Emmeline le aveva sorriso dolcemente.
'Che ha Black di così importante da non voler infastidire le serpi?' Emmeline non si rese conto della bomba che aveva scagliato.
Lily e Nath che le sedevano vicino le tirarono due forti gomitate.
'Dopo ti spiego' Lily mimò con le labbra per non far sentire nulla a Mary, intenta a mangiare e a leggere il giornale.
'Allora campionessa pronta per la partita?' Lily le spostò il giornale costringendola a guardarla.
'Certo, come sempre d'altronde' Mary le sorrise e tornò alla sua colazione.
Aveva visto con la coda dell'occhio Sirius guardarla.
Avrebbe voluto scherzare con lui per sciogliere la tensione, ma la discussione l'aveva iniziata lui.
'Se fai qualche errore ti uccido' Nath le tolse definitivamente il giornale e se lo mise vicino.
'Posso leggere con calma il giornale e non pensare alla partita per due minuti?' Mary esausta si buttò sul cibo.
'Ha ragione, le stiamo mettendo ansia inutilmente' Lily capì quello che la ragazza stava provando.
Mille sguardi contro, tutti che bisbigliavano sulla partita, su quanti punti avrebbe fatto, se li avrebbe fatti, la lite con Sirius e Regulus che era il suo avversario, neanche tutta la pazienza di questo mondo l'avrebbe aiutata a sopportare tutto questo.
'Ci vediamo in camera, vado a prepararmi' Mary si alzò prendendo la sua borsa e uscendo dalla Sala con tutti gli occhi su di lei, specialmente quelli di due fratelli.


'SILENZIO' Un grido potente si levò nello spogliatoio dei Grifondoro.

'Grazie Nath' James che aveva smesso poco prima di camminare avanti e dietro.

'Allora ragazzi, sappiamo tutti che la nostra preparazione fisica non è eccellente ma possiamo farcela. Abbiamo provato ogni schema vivente su questo mondo e sappiamo applicarlo alla perfezione quindi non dobbiamo temere nulla. Tranne qualche scherzo di cattivo gusto da parte loro.

Aiutatevi gli uni con gli altri, soprattutto in questa partita. La sorte non ci ha aiutati e come prima abbiamo avuto loro, ma non ne facciamo un dramma. Siamo pur sempre dei Grifondoro, siamo dei combattenti, siamo forti, usciamo e facciamo vedere a quegli esseri ripugnanti come si gioca a Quidditch' un urlo unico si levò dagli spogliatoi, ogni Grifondoro sentiva dentro di se il leone ruggire e non vedevano l'ora di scaricare quella tensione in campo.

'Ah dimenticavo, facciamo godere ancora una volta la McGrannit e Silente, mi diverte da matti vederli gridare dagli spalti' James era cosi, non riusciva ad essere serio neanche quando la situazione era tragica. Non era questo il caso, ma vi lascio intendere.

 

'Tranquillo fratello, prenderò quel fottuto boccino in cinque minuti' James affiancò Sirius a capo di tutta la squadra e gli diede una pacca sulla schiena.

Sirius non potè rispondere perchè la porta si aprì e lo stadio esplose, urli assordanti e fischi provenivano da ogni parte.

Sulla curva dei Grifondoro spiccavano bandierine rosso e oro e striscioni che riportavano semplicemte Grifondoro, vinci per tutti noi altri Grifondoro Regna e non potevano mancare quelli dei vari Fan Club James, sei il più forte e Frank, apri le tue ali e parale tutte.

Un enorme striscione ritraeva Sirius che respingeva un bolide indirizzato verso Mary che segnava nell'anello. Sotto la scritta Fratelli, date onore alla squadra. P.S Mary sei sempre più bella.

Mentre le urla e i fischi dominavano lo stadio, anche i serpeverde uscirono dal loro spogliatoio e andarono in posizione.

La voce di Deen tuonò per tutto il campo.

'Buongiorno Hogwarts!'

'Eccolo che comincia' si sentì la McGrannit borbottare.

'Merlino, professoressa, neanche il tempo di salutare la popolazione che già mi viene contro?' Deen si legò al collo la sciarpa dei Grifondoro mentre la professoressa lo fulminava con lo sguardo.

'Allora gente, siamo carichi?'

Un boato assordante si levò dagli spalti.

'Qui è Deen Thomas che parla. Colui che anima le vostre partite, colui che vi racconta degli eroi che lottano contro le intemperie per il trionfo'

'Thomas si sbrighi, l'arbitro sta per fischiare' la professoressa lo richiamò.

'Oggi si sfideranno gli imbattibili da ben 10 anni, invincibili, gloriosi GRIFONDORO' la cabina tremò all'urlo di Deen insieme a tutto lo stadio ' e gli scadenti Serpeverde'

Gli avversari fischiarono contro di lui.

'Allora, vediamo, datemi il tempo di leggere i loro nomi, non li ricordo mai, tanto mi fanno ribrezzo' altri fischi si levarono dalla curva dei Serpeverde.

'Sisi prof, lei non sa cogliere l'umorismo nella gente, deve fare pratica, è un consiglio che le do, da amico. 'Allora per i Serpeverde, abbiamo Dixon, Murray, Black, Jenkins, Russel, Lloyd, Mason.'

I Serpeverde esultarono e la squadra li salutò.

'Per i Grifondoro, abbiamo sette eroi, invincibili, non può negarlo Prof.

L'insuperabile falco che con le proprie ali impedisce a qualsiasi pluffa di passare, FRANK PACIOK' Alice insieme a tutti gli altri Grifoni si alzò dal proprio posto per urlare.

'Il fratello del Capitano, l'uomo nero, il miglior battitore di tutta la nostra generazione SIRIUS BLACK'

Il ragazzo sollevò una mano.

'La ragazza che provocò un infarto al nostro vecchio Capitano ai provini, colei che tutto può e che tutto segna, la miglior Cacciatrice di sempre, la ragazza più amata in tutta Hogwarts, la più figa..

Sì, prof continuo, ma devo prima elogiare questa magnifica ragazza.

Sempre più bella mia cara Mc, un forte applauso per MARY MCDONALD'

La ragazza sorrise nella sua direzione facendogli un occhiolino e salutando la sua curva che mise in scena molti cartelloni.

'Ora voglio un doppio applauso per i nostri grandiosi gemelli RYAN E MARK SMITH'

I due si avvicinarono e si scambiarno un cinque per poi tornare alle poprie postazioni.

'La seconda ragazza più figa di Hogwarts, anche tu Banks, sempre inviadiabile NATHALIE BANKS' La ragazza sollevò lo sguardo verso la propria curva e battè le mani con loro.

'Il miglior Capitano di sempre, il Cercatore più invidiato di tutto il castello JAMES POTTER!' Il ragazzo fece un giro della morte con la propria scopa prima di alzare in segno di vittoria il pugno al cielo.

L'arbitro ordinò ai due Capitani di stringersi la mano.

James volò a metà campo e strinse con più vigore la mano di Lucius Malfoy.

'Il Boccino è libero, la Pluffa lanciata in aria e subito Ryan la prende in possesso, Mary comincia ad avanzare con la sua solita grazia, Natalie schiva Dixon che le si para di fronte e tenta di non farla passare ma con una finta la ragazza riesce a liberarsi e a passare la Pluffa a Mary che parte velocemente, guardela, quella ragazza è una scheggia. Per Merlino ha superato anche il terzo battitore, non l'ho neanche vista... Si avvicina troppo velocemente alla porta e SEGNAAA! Ragazza, tu sei un genio, quella non è una pluffa e un bolide! Quel cretino di Mason non l'ha neanche vista arrivare, continua così' Deen fece fatica a pronunciare le ultime parole tanto che lo stadio era esploso in urla e fischi.

'Prof, la voglio vedere così scatenata. Visto Mc fai godere anche la McGrannit e Silente, continua così SCHEGGIA!'

La curva ruggente si levò più forte che mai.

James guardava con attenzione tutto il campo, aveva visto un paio di volte il boccino ma voleva avere più punti prima di prenderlo.

Ascoltava anche la cronaca e si stava divertendo più che mai.

Regulus teneva d'occhio James ma si era lasciato distrarre dall'azione di Mary.

'Grifondoro in vantaggio. Murray ha la pluffa, scarta Ryan, lancia la pluffa contro Frank... il falco apre le sue ali e la PARA! Mi dispiace Murray, ma sicuramente qualche ragazza avrà apprezzato il tuo sforzo'

'Nathalie riconquista la pluffa e parte spedita mentre il resto della squadra la protegge. Fa finta di passarla a Mary e tutti le si parano contro, Banks ha la strada libera è da sola di fronte al portiere e... SEGNA! Abbiamo la regina delle finzioni, inchinatevi a lei'

Un altro boato si sollevò dalla curva dei Grifoni.

'Ryan le ragazze stanno svolgendo al meglio il loro compito tu che fai? Lo so che è piacevole guardarle ma ragazzo, datti una mossa.'

James decise di divertirsi un po' con Regulus. Si buttò in picchiata verso il basso, sterzando verso sinistra.

'GENTE GUARDATE! Potter prende velocità, sterza violentemente verso sinistra, Black lo segue prendendo a sua volta velocità.'

'James si blocca mentre Regulus continua ma si accorge dello scherzo e riprende quota.

'Potter sei un grande, quella è stata una finta no? Ti amiamo anche per questo' Deen era quasi morto per l'ansia.

James guardò verso gli spalti e individuò la chioma rosso fuoco ridere a più non posso con le amiche e a battere le mani insieme alle altre.

Stava applaudendo quello che aveva fatto.

Di colpo James si sentì invincibile.

'ODDIO FRANK. PARALA SUBITO! Jenkins nel trambusto aveva superato tutti e aveva lanciato la pluffa contro il portiere. Frank si buttò all'ultimo momento verso sinistra e con il palmo della mano riuscì a scaraventarla lontano.

'E IL GRANDE FALCO LA PARAAAA!'

Alice cominciò a dimenarsi vicino a Lily ed Emmeline che la guardavano spaventate.

Nei minuti successivi, il gioco si era fatto più avvincente, il punteggio era ormai centocinquanta per i Grifondoro e Settanta per i Serpeverde.

'EHI MA CHE CAZZO SUCCEDE?' Deen si era alzato dalla propria sedia.

Natalie prese la pluffa ma venne accerchiata da due Serpi, passò velocemente la palla a Ryan mentre veniva scaraventata contro una torre.

Madama Bomb fischiò il fallo ma non si arrestarono.

Ryan venne accerchiato da due Serpeverde in un angolo ma con un colpo la passò a Mary mentre la sua scopa stregata veniva catapultata verso il basso.

Mary buttò la pluffa verso l'ultima torre.

Mentre si spostava non vide il bolide lanciato da Russel poco lontano da lei, sentì soltanto l'aria spostarsi, guardò di fronte e vide Sirius colpire quel bolide e rimandarlo lontano.

'Stai bene?' Sirius sudato in volto le si avvicinò, ma vide Malfoy dirigersi contro James.

'Vai subito a terra'

Malfoy raggiunse James .

'Ritira tutti i tuoi scagnozzi stronzo' James gli si scagliò contro mentre lui usciva la bacchetta.

Erano davvero in alto, non era facile vedere dal basso quello che stava accadendo.

Prima che un bagliore rosso lo colpisse, venne afferrato per il colletto da Sirius e spostato lontano.

Sirius prese la bacchetta e velocemente incantò la scopa del biondo, dirigendola verso il basso.

Sentì solo il grido di Lucius mentre tentava di riprendere il controllo.

Sirius per quanto avrebbe voluto pestare quello stronzo, si era limitato a farlo scendere velocemente in picchiata,ma lui non era una serpe, non giocava sporco.

Aveva fatto in modo che la scopa si bloccasse a un metro da terra bruscamente, facendo vedere le stelle al ragazzo a causa del colpo ricevuto dove non batte il sole.

Erano quasi tutti a terra grazie ai professori che erano intervenuti, ma mancavano quattro ragazzi.

Nessuno si era accorto che Dixon aveva preso con la forza la coda della scopa di Mary mentre un bolide le colpiva il fianco.

Perse l'equilibrio e cadde.

Riuscì ad aggrapparsi con una mano al manico.

Aveva sentito la spalla bruciare ma non aveva intenzione di lasciare.

Avevano fatto in modo che salisse di quota, di poco, ma se fosse caduta, non si sarebbe rotta soltanto un piede.

Guardò in basso, mentre si voltava per guardare il manico, vide con la coda dell'occhio Sirius guardare verso l'alto e pregò che qualcuno la notasse.

'SIRIUS' Sirius era intento a sbattere contro il muro Mason quando sentì Natalie gridare, e istintivamente guardò verso l'alto.

Lasciò andare quel bastardo per poi cercare il più velocemente possibile una scopa che non fosse rotta.

Maledisse il tempo e se stesso per non aver controllato che la ragazza fosse scesa a terra.

Regulus l'unico a non essere coinvolto in questo pessimo scherzo, vide da lontano Mary perdere l'equilibrio, si sporse in avanti e prese velocità, più che poteva.

Raggiunse Dixon e lo scaraventò contro il muro più in basso, il quale sbattè violentemente la schiena prima di cadere.

Tirò un calcio alla scopa di Jenkins e la spinse lontano.

Aveva sentito la rabbia salire, una rabbia che pensava non esistesse.

Mentre si avvicinava a Mary si maledisse per il fatto di non aver ascoltato il fratello e la ragazza.

Avrebbe dovuto fare da solo le sue scelte.

Avrebbe dovuto lasciar stare le cose come stavano il giorno dello smistamento.

Sarebbe divenuto un Grifondoro e avrebbe risanato i rapporti con Sirius e sarebbe stato vicino a Mary.

L'afferrò per l'altro polso e l'aiutò a salire sulla sua scopa.

Aveva guardato il suo volto, gli occhi spalancati per la paura di cadere, il viso bianco imperlato di sudore.

Aveva provato anche lui paura ma l'aveva accantonata, in quell'istante avrebbe voluto stringerla a se, per farla sentire al sicuro. Come quando erano piccoli.

Scesero a terra, lasciò cadere sul prato la scopa e l'abbracciò.

Lei gli si aggrappò con tutte le forze.

Dalla sua spalla vide soltanto diverse persone accorrere vicino, mentre Remus scaraventava volentemente a terra un Serpeverde.

Si staccò da Regulus, si avvicinò a Dixon che cercava di alzarsi vicino al muro e gli tirò un pugno proprio sullo zigomo, così forte da farlo cadere di nuovo.

Ancora una volta Regulus la salvò perchè dopo quel pugno vide solo il nero.



 

Ciao Potterheads, Buon Anno.

In queste vacanze ho deciso di scrivere questo mega capitolo, bisognava dare una svolta alla storia no? Renderla più avvincente.

Mi sono divertita un mondo a scrivere la telecronaca, mi piacerebbe ascoltarla anche nelle partite della mia squadra. Sì, sono una ragazza e seguo il calcio ahaha

Che dire, si è notato poco il mio odio verso le Serpi? No, per niente.

Spero di leggere qualche vostra recensione magari sul personaggio di Mary e di Regulus, la prima è estranea alla storia e il secondo ne fa parte, ma molto spesso messo da parte.

Spero vi piaccia questo capitolo, i prossimi vi regaleranno delle sorprese.

Se qualcuna magari vuole essere avvisata sull'uscita del capitolo, può lasciarmi il suo nome Twitter o l'e-mail e le invierò un messaggio.

Pensavo di cambiare nome alla storia, si accettano consigli, perchè nel dare titoli sono una frana e potete benissimo vederlo.

Grazie mille ancora per tutto, alla prossima.

Ringrazio specialmente loro che hanno messo questa storia tra le seguite:

Anna in Black

Bianchina07

Lele93

M a i

Pervinca_Vi_Perwinkle

tetjej

Marty Evans

Izzy

Grazie a te asiacognatti e S2 padfoot S2 che avete messo questa storia tra le seguite, non sapete quando mi rendete felice.

Non so come ringraziare anche te che Gamora96 per essere stata la prima a mettere la mia storia tra le preferite e _grifone31, è un onore per me.

Ringrazio ancora tutti i lettori e coloro che hanno recensito, un bacio e alla prossima potteriani.

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Capitolo 7
*** La dura realtà ***


'Pomeriggi giù in cortile
Con il sole fermo e le ringhiere.
Mi ricordo ancora il freddo, le tue guance rosse, il mio maglione.
Giocavamo ad esser grandi
Ma mai grandi quanto i nostri sogni.'
Lorenzo Fragola



 

'MADAMA CHIPS' un urlò squarciò il silenzio dell'infermeria.

L'infermiera della scuola era intenta a rimboccare le coperte ad un primino, quandò sentì la porta sbattere.

Si girò immediatamente quando Sirius entrò con Mary tra le braccia.

'Presto, posala qui'

Sirius non se lo fece ripetere due volte e si fiondò verso il letto più vicino.

La squadra stava prendendo d'assedio l'infermeria – 'Black manda tutti fuori'

'No, non mi posso muovere' Sirius aveva raggiunto il lato opposto a quello in cui si trovava l'infermiera.

'Black, va subito o non potrò visitare la tua amica con attenzione' Non aveva mai sentito Madama Chips alzare la voce, e i suoi occhi furono incatenati in quelli color cioccolato di lei.

Sirius guardò Mary e si allontanò.

Madama Chips chiuse le tende color ghiaccio intorno al letto e si mise all'opera.

 

'Signorina McDonald, signorina. Riesce a sentirmi?'

Mary aveva aperto gli occhi debolmente quando riconobbe l'infermiera.

'Madama Chips' la ragazza tentò di alzarsi ma una fitta alla spalla la travolse, facendola stendere di nuovo.

'Sta tranquilla, devi riposare ora' l'infermiera le aggiustò il cuscino.

'La partita com'è finita? Cosa è successo? ' Nonostante il dolore che sembrava non diminuire Mary si alzò.

'Deve riposare come devo dirglielo?' Madama Chips sapeva che fino a quando non avrebbe risposto alle sue domande, la ragazza non l'avrebbe ascoltata.

L'infermiera si ripeteva sempre di essere più dura con i ragazzi, ma quando incrociava i loro sguardi spaventati non ci riusciva.

'Da quanto mi ha detto Black, voi Grifondoro siete stati vittime dalle Serpi. E una di queste ti ha scaraventato giù dalla scopa, ma '

'Sono riuscita a mantenermi' Mary si era appoggiata allo schienale.

'Esatto. Ti sei slogata la spalla, ti somministrerò delle dosi di questo antidoto- indicò una boccetta verde sul comodino – Ma dovrai comunque stare a riposo per due settimane e riposare il più possibile' Madama Chips incrociò gli occhi di Mary, quella ragazza era una forza della natura, nonostante i suoi occhi bruciassero di odio, sapeva che non avrebbe perso la ragione per nessun motivo.

'Non posso, ho il torneo' Mary guardò il cielo limpido di quel pomeriggio fuori dalla finestra vicino al suo letto.

'Ti spiegherà tutto la squadra più tardi, se ora vai a riposarti' Madama Chips le rivolse uno dei suoi sorrisi più raggianti.

'Posso andare via entro questa sera?' Non poteva crederci, l'inferemiera aveva l'abitudine di tenere sotto controllo almeno per una notte tutti i suoi pazienti e ora la lasciava andare via cosi?

'Non voglio sopportarmi le tue lamentele e tantomeno non voglio rischiare la vita con Black'

Mary scoppiò a ridere, sapeva però che il ragazzo avrebbe fatto di tutto pur di entrare.

'Madama, i miei compagni come stanno? Quì non c'è nessuno, quindi suppongo che stiano tutti bene' Mary si guardò attorno per controllare meglio prima di tornare a guardare l'inferemiera.

'Sì, con qualche livido e qualche graffio, ma passerà tutto entro una o due settimane. Ora basta dormi' L'infermiera le si era avvicinata e aveva preso dal comodino una pozione.

'Nono dormo da sola, non mi serve quella cosa' Mary per quanto la spalla le permetteva corse velocemente a riparo sotto le coperte.

'Una Grifondoro forte come te che ha paura di un sonnifero?' Ora fu Madama Chips a ridere.

'Quello ti manda in coma, non ti fa dormire. Madama Chips, un'ultima domanda' Mary spuntò dalla coperta mostrando solo gli occhi.

'I fratelli Black, come stanno? E James e Remus? Gli ho visti prima di svenire, come stanno?' Mary ora si era seduta.

'Una sola domanda eh? Per fortuna che so contare' rise - ' Sirius è stato tutto il tempo seduto vicino a te prima che ti svegliassi, ho dovuto minacciarlo con la bacchetta per farlo allontanare. Il senso di colpa lo stava divorando'

'Che stupido' Mary sentì un magone in gola.

'Ti deve volere bene veramente. Così come tutti i tuoi amici. Mi sono distratta un attimo e ho trovato tutti vicino al tuo letto' Madama Chips tentava di tenere un sorriso nascosto per sembrare arrabbiata ma era troppo affezionata a quei ragazzi per avercela con loro per qualcosa di giusto tra l'altro.

'Sono molto fortunata in questo' Mary pensò ai suoi amici.

'Grazie di tutto Mada Chips' le sorrise e si addormentò.

                                                                                                                            *
 

Mary aprì gli occhi e vide il sole sparire all'orizzonte.

Non capiva quale fra l'alba e il tramonto fosse lo spettacolo più bello.

Si stropicciò gli occhi e guardò l'orologio, erano le sei.

La stanza era vuota e una luce fioca proveniva dalla stanza di Madama Chips, probabilmente stava controllando i farmaci.

Toccò il mobile e schiacciò qualcosa di morbido.

Fece forza sul braccio buono e si alzò.

Era un leone di peluche.

Sorrise a quel peluche e a tutti quei regali che riempivano il comodino.

C'era praticamente di tutto da dolci di tutti i tipi a peluche.

Il suo fanclub, ecco il perchè. Per una slogatura e qualche livido tutti quei regali, dovevano essere pazzi.

Sentì la porta aprirsi. Spuntò solamente la testa di Remus che si guardò intorno furtivamente.

Mary si trattenne dallo scoppiare a ridere e lo salutò con la mano.

Lui le sorrise ed entrò, chiudendosi alle spalle la porta.

'Ehi ladruncolo' Mary scoppiò a ridere.

'Speedy, che fai ridi di me?' Remus tentò di mettere il broncio.

'Come potrei ridere di lei Messier' Mary gli fece un inchino per come poteva.

'Ehi, devi ringraziarmi ti vengo a trovare con il pericolo che Madama Chips mi mangi e tu mi prendi anche in giro? Sei una brava amica eh' Remus per il suo piccolo problema peloso non aveva mai fatto amicizia con molti ragazzi fino a quando non incontrò i soliti idioti e con la cotta di James per Lily lo diventò anche delle ragazze.
Aveva fatto fatica a fidarsi di loro ma con il tempo i rapporti erano migliorati.
Non aveva però mai avuto problemi con Mary.
Quella ragazza era capace di far sentire a casa anche un perfetto sconosciuto.
Avevano legato anche perché erano loro i geni del gruppo insieme a Lily.
Studiavano per poi passare i compiti ai soliti scansafatiche.
'Mi scusi Messier, non era mia intenzione offenderla'
Mary provò a fare un inchino ma la seconda fitta della giornata le trafisse la spalla.
Sperò che quella smorfia non fosse stata notata da Remus, ma si sbagliava.
'Fa male?' Remus si alzò di scatto per aggiustarle il cuscino.
'Un po' ma niente di che, passerà in qualche giorno' Mary gli sorrise cercando di nascondere tutto.
'In due settimane McDonald' Madama Chips gridò dalla sua stanza e lasciò allibita la ragazza mentre Remus scoppiò a ridere tenendosi la pancia.
'Non dovrebbe ascoltare certi discorsi' rispose la ragazza sorridendo.
'Vedo che il fanclub si è dato da fare' Remus si alzò e raggiunse il comodino.
'Visto? Sono troppo orgogliosa di loro. Guarda qui, cioccolato fondente al caffe. Siamo in paradiso?' Mary seguì Remus con lo sguardo.
'Remus John Lupin, lascia subito la mia cioccolata fondente al caramello' Mary si alzò dal letto per uccidere il ragazzo.
Quando si trattava di cioccolata quei due avrebbero ucciso qualcuno pur di averla.
Remus d'altro canto le fece un sorriso malandrino e  accadde tutto velocemente.
Remus staccò un pezzo di cioccolata e la mise tutta in bocca, Mary saltò sul letto dimostrando le sue doti di atleta... Era sul punto di ucciderlo quando sentì dei passi e tornò a sedersi fulminando con lo sguardo Remus.
'Remus, sei tu. McDonald sei fortunata ad avere un amico tranquillo come lui, non farebbe del male a nessuno' Madama Chips si avvicinò al ragazzo e gli diede una pacca sulla spalla.
Mary spalancò la bocca 'mi creda Madama, è tutto fuorché una persona tranquilla' si toccò anche il cuore in segno di giuramento.
'Mai quanto te McDonald' Madama Chips rise all'espressione della ragazza mentre Remus si soffocava con la cioccolata.
'Madama Chips non può schierarsi con il nemico' La bocca di Mary disegnava un cerchio perfetto.

'Gshs..ius..fjsjf..to' Remus cercò di dire qualcosa ma nessuna delle due capì, aveva preso un enorme pezzo di cioccolata e l'aveva interamente messo in bocca.

'Non sputare quando mangi e TOGLITI SUBITO DALLA MIA CIOCCOLATA!' Mary gli tirò un cuscino contro sotto lo sguardo allibito di Madama Chips.

Il ragazzo di solito aveva riflessi pronti ma c'era qualcosa di strano nel suo aspetto.

Il cuscino lo colpì dritto sul petto e Remus indietreggiò.

'Voi siete completamente pazzi, è meglio se mi allontano' Madama Chips rivolse un'occhiata a Remus e poi alla ragazza e andò via.

'Ti stai rammollendo Lupin?' Mary gli sorrise.

'Ero intento ad assaporare la mia cioccolata e tu mi hai disturbato' Remus prese il cuscino.

'Non ti permettere. Guarda che fai una brutta fine!'

Remus le stava per lanciare il cuscino contro.

'Ah sì, con una spalla fuori portata voglio proprio vedere come farai. E ti ricordo della tua svariata altezza' Remus cominciò a ridere e si sedette.

'Parla quello che non sa salire su una scopa' lo fulminò Mary.

'Almeno quello lo so fare. Tu riesci a fare una pozione senza che qualcosa salti per aria?' Remus si trattenne la pancia per un vecchio ricordo.

'Ok,ok Mr so tutto io, ci aiuteremo a vicenda' Mary prese una barretta di cioccolata fondente e l'addentò.

 *
 

Sirius era intento a guardare il soffitto mentre ripensava a quello che era successo.

I suoi compagni avevano riportato slogature, lividi e graffi niente di grave fortunatamente ma era inconcepibile.

Regulus d'altronde aveva avvertito Mary, e lui non aveva creduto a neanche una parola.

Non lo dimostrava, ma non aveva mai smesso di volergli bene.

Quella famiglia che tanto odiava, gli aveva portato via anche il fratello.

Quando erano piccoli dovevano faticare per separarli ed ora era fin troppo semplice.

James e Peter dormivano sonoramente e probabilmente Remus era in biblioteca a leggere un libro.

Non l'aveva mai visto arrabbiarsi con qualcuno tanto da picchiarlo.

Quel ragazzo non smetteva mai di sorprenderlo e si ritrovò quasi a sorridere.

Decise di camminare un po' per sciogliere la tensione nonostante Madama Chips gli avesse detto di riposare, quando qualcosa gli venne contro.

I libri caddero con un tonfo a terra.

'Black guarda avanti invece di pensare ai grifoni!' Nathalie si era fiondata a terra per prendere i libri seguita da Sirius.

'Banks se magari con quella pila di libri evitassi di camminare ci faresti un grande piacere' Sirius raccolse tutti i libri.

'Puoi darmeli ora' Nathalie allargò le braccia per riceverli ma Sirius scosse la testa.

'Evitiamo di uccidere qualcuno, te li porto io dentro' pronunciò la parola d'ordine ed entrò seguito dalla ragazza.

Nathalie osservava Sirius alle spalle, non l'aveva screditata e non aveva cercato di irritarla.

'Sirius, tutto bene?' Non l'aveva mai chiamato con il proprio nome e non avevano mai parlato seriamente prima d'ora.

'Certo' Il ragazzo non si era neanche voltato. Aveva alzato il passo ed era arrivato al tavolo per poggiare i libri.

'Non è colpa tua' Nathalie gli si pose di fronte.

'Non è colpa mia? Mary mi aveva avvertito di stare in allerta e io non solo non le ho creduto, l'ho anche accusata. E poi, io dovevo essere il bersaglio, non tutti voi'

Non sapeva perchè le dicesse quelle cose. Non si era mai aperto con qualcuno al di fuori dei Malandrini e Mary.

'Capita a tutti di sbagliare. E poi quelli non ce l'hanno solo con te.'

'Nathalie la conosco, quando le ho detto di scendere dovevo prevedere che non l'avrebbe mai fatto. E se fosse caduta? Eh, cosa sarebbe successo?' Sirius si passò una mano sulla faccia. Lui era così, metteva sempre gli altri prima di sé e si posava sulle spalle tutte le colpe del mondo.

'Ma non è successo, quindi è inutile incolparsi per cose che non sono successe' Nathalie gli appoggiò una mano sulla spalla.

'Ma...'

'Nessun ma, ora usciamo, camminiamo fino a sera, Madama Chips ci ha vietato di entrare quindi non potremmo neanche andare da lei, tanto vale sciogliere la tensione.

Forza Black, so che sei un rammollito, vediamo però fino a che punto' Nathalie gli sorrise e indietreggiò.

Sirius sorrise e la seguì.

*

 

Lily non riusciva ad aspettare in Sala Comune, così decise di andare in cortile.

Aprì il portone e l'aria fresca la travolse.

Constatò che la temperatura si era abbassata di qualche grado così si strinse nel giubbotto.

Nonostante quel venticello il sole autunnale si nascondeva dietro a delle nuvole bianche come la neve.

Ripensò a Mary stesa sul letto dell'infermeria e Madama Chips che mandava via tutti.

Aveva visto la paura negli occhi di Sirus in campo e sperò di non vederli mai più.

Lei aveva quel rapporto con Severus, la stessa persona che avrebbe dovuto proteggerla dagli stesse Serpeverde, ma lui aveva preferito loro.

L'aveva chiamata 'Mezzosangue'. L'aveva sentito dire ogni anno da quei Purosangue Serpeverde, ormai ci aveva fatto l'abitudine.

Ma guardare il suo viso di disprezzo mentre pronunciava quella frase non aveva rivali.

Ricordò quel senso di rabbia che non aveva mai provato prima.

Capì che Severus avrebbe sempre messo loro al primo posto e si pentì di averlo difeso da quelli che ora considerava amici.

Certo, James non era più il 'bambino' di sempre, quello che le organizzava degli scherzi pur di potersi divertire con il suo amichetto.

E non poteva negare che quell'odio che aveva provato in tutti quegli anni, giorno dopo giorno si affievoliva sempre più.

Sentì una mano posarsi sulla spalla e spaventata si volse rapidamente.

'Ehi, scusa, non volevo spaventarti' James le sorrise portandosi una mano in testa.

Quando però si accorse che Lily aveva spostato il suo sguardo sui capelli, la tolse velocemente,lei odiava quel gesto.

'È più forte di te no?' Lily si ritrovò a sorridere e James si lasciò andare ad un sospiro felice di non essere affatturato dalla ragazza.

'Eh già. Tutto bene?' James si appoggiò alla ringhiera e la guardò.

Le guance rosse si intonavano a quei capelli scompigliati dal vento e James mentre la guardava pensò che mai nella sua vita avesse visto qualcosa di più bello.

Lei guardava l'orizzonte quando decise di voltarsi verso di lui.

'Possono fare quello che vogliono, non verranno mai espulsi. Con questo non voglio giudicare Silente, anche perchè è costretto'

'Lily, sono sicuro che se fosse per lui, avrebbe fatto una bella pulizia. Ma le cose non si mettono bene, facendo così pensa di proteggerli ancora un po' dalle loro stesse famiglie'

Ogni volta che ci pensava si rendeva conto che mancava davvero poco alla vita reale.

'Hai deciso cosa farai? Intendo dopo la scuola' Lily fissava il suo profilo.

'Auror, come i miei genitori' Vidi il viso di James aprirsi in un sorriso e gli occhi infuocarsi. La potenza dell'ambizione. 'Tu invece?'

'Vorrei diventare una pozionista, ma non ne sono ancora sicura' Lily ci pensava da tanto tempo ormai anche se le sembrava impossibile dover abbandonare la scuola.

'Ehi, c'è ancora tempo, non uccidere quel braccio, non ti ha fatto nulla' James le sorrise.

Lily se possibile diventò ancora più rossa di prima, perchè notava ogni particolare?

'Perchè sei qui?' Lily era decisa a sorvolarci su.

'Volevo trovare Sirius, ma è scomparso' James si guardò ancora intorno. Quando notò l'espressione di Lily.

'Si rimetterà presto, è forte'

'Nessuno meritava questo pessimo scherzo'

'Sta tranquilla la pagheranno' James sapeva che Lily odiava la vendetta, ma questo era un caso a parte.

Nessuno poteva permettersi di toccare la squadra, né tanto meno una delle sue migliore amiche.

Lily si stringeva nel cappotto e si mordeva il labbro, non era difficile capire cosa provasse.

Decise di lasciarsi andare e afferrandola delicamente la fece voltare verso di lui e l'abbracciò.

Non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura ma quell'abbraccio era stato il migliore di sempre.

Probabilmente qualcosa sarebbe potuto andare bene in futuro.

*

 

'Perchè si ostina a non voler chiamare nessuno?' Madama Chips seguiva con lo sguardo Mary che finiva di mettere in borsa tutti i regali.

'Sto bene Madama Chips, l'altra spalla funziona e ho la bacchetta con me in caso servisse. Poi è anche ora di cena quindi ci sarà una marea di gente nel corridoio' Mary le sorrise e si diresse verso la porta.

'Testarda come tuo padre' Madama Chips sorrise mentre sistemava il letto.

'Devo pur aver preso qualcosa da papà no?' Mary rise contagiando anche l'infermiera.

Uscì chiudendo la porta ma dopo pochi passi tornò subito indietro.

'Dimenticavo, grazie ancora' sorrise e uscì.

Nel tragitto verso la Sala Comune incontrò i ragazzi del suo Fan Club che non le permisero di andare da sola in giro per il castello e l'accompagnarono portandole la sacca.

Mary entrò nella sua stanza, pensava di incontrare le sue amiche ma di loro, nessuna traccia.

Anche nella Sala Comune non c'erano i ragazzi.

Nell'uscire scoprì che i quei ragazzi l'avevano aspettata e si mise a ridere.

Scoprì nel tragitto che non solo erano carini ma anche molto simpatici, dovette trattenersi la pancia più volte per le risate.

Mentre si dirigevano nella Sala Grande ad ogni metro veniva bloccata da ragazzi di tutte le case che le chiedevano delle sue condizioni.

Soltanto dopo un po' riuscì ad arrivare.

La cena non era ancora iniziata e Silente si era alzato in piedi per parlare.

Per fortuna non era l'unica ad essere arrivata in ritardo.

Mentre si dirigeva con un gruppo al suo tavolo, l'intera Sala cominciò a fissarla.

Silente battè il cucchiaio sul bicchiere e recuperò l'attenzione, lo ringraziò mentalmente, non avrebbe retto ancora tutti quei sguardi.

Lui le rivolse un occhiolino e le sorrise.

'Attenzione prego. Miei cari ragazzi so che siete impazienti di mangiare quindi farò presto. Ora che siamo al completo con la Signorina McDonald ancora più raggiante di prima anche se penso che l'abbraccio della Signorina Evans potrebbe farla tornare in infermeria posso cominciare il mio discorso' Silente sorrise sotto i baffi mentre assistiva alla scenetta.

Quante volte Mary avrebbe dovuto ringraziarlo?

Al suono del suo nome Lily diventò paonazza e si staccò da Mary che riprese fiato sorridendo a tutti.

'Quello che è successo oggi non si dovrà mai più ripetere. Oltre ad essere scorretto, è stato anche uno scherzo pericoloso. Il prossimo scherzo del genere verrà punito con l'allontanamento dalla scuola' Silente fissò il tavolo dei Serpeverde. 'La partita è rimasta in sospeso ma con il potere conferitomi, penso che sia giusto dare la vittoria alla squadra dei Grifondoro' Delle urla si levarono dall'intero tavolo ma sentendo il professore calò di nuovo il silenzio.

'La squadra tra l'altro era in netto vantaggio. E ricordo alla squadra dei Serpeverde che la punizione conferita durerà un mese. Ora potete continuare a mangiare' Silente rivolse ancora uno sguardo ai grifondoro e tornò a sedersi.

Il tavolo scoppiò ancora una volta in urla.

'Perchè non ci hai chiamati, saremmo venuti ad aiutarti' Remus le era seduto vicino ma per farsi sentire dovette urlare.

'Sto bene, non sono invalida' Mary rise guardando Sirius.

'Beh campionessa ora preparati a mangiare il mondo, devi riprenderti' James ingoiò una coscia di pollo prima di parlare.

'Ne vuoi una?' Peter sembrava che avesse mangiato quel pollo con tutta la faccia.

'No grazie, prenderò della spuma' Mary gli sorrise e nel prendere il tegame sforzò anche il braccio fasciato dimenticandosi della slogatura.

Tornò a sedersi velocemente tentando di cancellare l'espressione.

'Chiedere no eh?' Nathalie che aveva seguito la scena non si era lasiata sfuggire niente.

Mary le sorrise di rimando e cominciò a mangiare.

Sirius era sempre più silenzioso.

Da quando si era seduta non le aveva rivolto neanche una parola, evitava di guardarla e rispondeva a tutti a monosillabi.

Gli lanciò una mollica tra i capelli proprio come facevano da piccoli.

Lui la prese e le rivolse un mezzo sorriso.

'Allora cos'è questa novità? Black e Banks seduti vicino e non si uccidono. Mi sono persa qualcosa? Non si può essere assenti un paio di ore che cambia tutto' Mary mise il broncio mentre li fissava.

'O mio Dio' Lily lasciò cadere la posata e tutti fissarono i due ragazzi.

'Ehi ehi, è un caso. C'è la pausa di una sera, da domani si ricomincia' Nathalie guardò i ragazzi mentre mangiava in un boccone un pezzo enorme di pane.

Mentre rideva Mary inrociò lo sguardo di Regulus.

Gli sorrise e gli mimò un 'Grazie' e lui ricambiò.

Quei due fratelli non sapevano mentire.

Anche Regulus era preoccupato per qualcosa.

Mary pensò che fosse stato scoperto dai suoi amici.

Ma nel corso della serata vide che Lucius gli dava una pacca sulla spalla seguito dalla squadra, quindi probabilmente andava tutto bene.

*

 

Finita la cena Mary si fermò a parlare con la squadra quando le si affiancò Regulus.

'Ehi, come stai?' Regulus guardò tutta la squadra che lo fissava.

'Vieni con me' Mary guardò tutti gli altri.

'Non penso dovresti andare con lui, non avranno ancora finito di divertirsi' Ryan si avvicinò pericolosamente a Regulus.

'Va tutto bene davvero, ci vediamo dopo' Mary poggiò una mano sulla spalla di Ryan e gli sorrise, prima di andare via con Regulus.
Mary raggiunse con Regulus un angolo appartato. Controllò che non ci fosse nessuno e si sedette.

'Io non so come ringraziarti, davvero, se non fosse stato per te, a quest'ora avrei qualcosa di rotto' Mary sorrise ma Regulus appoggiato alla parete continuava a stropicciarsi le mani.

'Ehi, cosa c'è?' Mary lo raggiunse.

'Ma ti rendi conto? Non è stato uno scherzo da poco, avevano l'intenzione di farvi male veramente. Gli avevo chiesto solo una cosa, di lasciarti stare e loro? Colpiscono proprio te. Sai cosa mi ha risposto Lucius quando gli sono andato contro? Dovevamo controllare la tua lealtà' Regulus faceva avanti e dietro stropicciandosi le mani. All'improvviso si fermò ' E io cosa ho ricavato? Niente di niente. Tra l'altro non potremo più parlare liberi perchè ci sarà sempre qualcuno a controllare' Finalmente si bloccò e si appoggiò al muro.

Mary era rimasta in silenzio, aveva capito che l'unica soluzione era lasciarlo sfogare.

'Hai ricavato la loro fiducia e non è poco lo sai. Non c'è altra soluzione. Parleremo così solo per un po' di tempo, poi tornerà tutto come prima' Mary accennò un sorriso e gli prese la mano. - 'Smettila di torturarti le mani, loro non hanno colpa' e scoppiò a ridere.

'Mi spieghi come fai? Nonostante tutto tu sorridi sempre e fai stare bene la gente senza dire niente' Regulus sorrise e cominciò a giocare con le loro mani.

'Perchè ho degli amici e due fratelli che me l'hanno insegnato no?' Mary mentre sorrideva si bloccò immediatamente quando notò l'espressione di Regulus.

'Mi spieghi cosa salta in testa a quel cretino? Vi ho avvisati e lui tranquillamente vola come se niente fosse'

'Immagino che con cretino ti riferissi a me?' Sirius comparve da dietro l'angolo.

'E a chi secondo te? Ho rischiato per te e tu te ne infischi' Regulus si spostò dal muro.

'Non mi fare la paternale, lo so che ho sbagliato. Tu invece come mai ti sei ricordato di tuo fratello?' Ora era Sirius ad appoggiarsi al muro con braccia conserte.

'A differenza tua io non l'ho mai dimenticato. Sbaglio o sei tu quello che senza avvisare è andato via da casa? Secondo te chi è stato incolpato? IO' Regulus aveva cominciato a gridare, frantumandosi le mani.

Mary senza farsi scoprire aveva pronunciato un incantensimo per rinchiuderli in una bolla per evitare che qualcuno li scoprisse e sentisse cose personali.

'Chi è che ha subito quelle maledizioni solo perchè pensavano che stessi mentendo? IO. Questo è stato il ringraziamento per Frank ed Anna vero? Ci hanno protetti SEMPRE! Ci considerano loro figli Sirius e tu non sai cosa hanno patito quando sei scomparso nel NULLA! Sapevamo tutti che sei egoista ma fino a questo punto nessuno l'avrebbe mai pensato. Ora non ti chiedere perchè per me sei una persona qualunque e perchè Mary non si fida più di te'

Sirius non aveva mai conosciuto quella parte di Regulus. L'aveva sempre visto come il fratello più debole, ma pian piano la forza lo aveva rivestito.

Con tutto il dolore che aveva subito , come lui si era fatto le ossa.

Ed ora si sentiva in colpa, ma non l'avrebbe mai detto.

Ora capiva il perchè Mary faceva fatica a parlargli come prima.

Incrociò i suoi occhi e lei gli distolse. Quella era la verità.

All'improvviso si sentì debole, privato della sua corazza, era nudo davanti a loro.

'Io...'

'NON PARLARE! NON MI SERVONO LE TUE SCUSE è CHIARO? VEDI DI RIMEDIARE ALMENO CON LEI, E TOGLITI QUESTA MASCHERA DA IDIOTA, NON SERVE A NULLA' Regulus lo aveva afferrato per il colletto e spinto contro il muro.

'Reg' Mary aveva represso le lacrime con difficoltà.

'Ci vediamo dopo' aveva lasciato Sirius che lo fissava e le aveva posato un bacio sulla fronte.

'Scusa' si era abbassato di qualche centimetro per sussurrarle all'orecchio prima di andare via.

 

'Ma quanto ci mettono ad arrivare? Non avranno avuto problemi vero?' Alice girava intorno al tavolo quando Sirius e Mary entrarono.

'Ehi, che succede?' Lily aveva notato l'espressione di Mary.

'Sirius, amico, una partita a scacchi?' James toccandosi i capelli alzò la mano verso Sirius.

Lui lo guardò per poi distogliere lo sguardo e salire verso il suo dormitorio.

'Lasciatelo solo per un po' ' Mary li guardò prima di salire anche lei.

 

'Sirius se vuoi puoi anche non venire, starò bene' Remus era sdraiato sul letto con un panno bagnato sulla fronte.

'Non lascio mio fratello da solo'

Erano le undici e mezza, la luna sarebbe comparsa dopo mezz'ora.

Sirius prese in braccio Remus e con gli amici si diresse verso il Platano Picchiatore.

Nessuno gli aveva fatto delle domande, sapevano che quando se la sarebbe sentita ne avrebbe parlato con loro.

 

 

Ciao a tutti miei cari lettori! Se c'è ancora qualcuno fate un fischio.
Sì, lo so, mi merito un bel crucio con i fiocchi, ma non è colpa mia.
Il blocco dello scrittore si è impossessato di me e la scuola gli ha dato man forte. 
è possibile che tutti sanno cosa scrivere nello spazio d'autore e io non lo so mai? Improvviso sempre.
Ho avuto problemi nel scrivere questo capitolo è vero. Vorrei chiedervi se vi annoia leggere spesso di Sirius e Mary. Non lo faccio volontariamente, ma sono i miei personaggi preferiti.
Mi farebbe piacere leggere la vostra opinione. Anche se mi dite che non so scrivere, anche perchè lo penso anche io, magari potreste darmi delle dritte.
Passiamo ai ringraziamenti d'obbligo.

Ringrazio specialmente loro che hanno messo questa storia tra le seguite:

Anna in Black
Bianchina07
Lele31
M a i
Marty Evans
Mely91 Pervinca_Vi_Perwinkle
Steph3933
tetjej
_Izzy_

 

Grazie a voi

asiacognatti

Lele31

S2padfootS2 

che avete messo questa storia tra le ricordate.


Un enorme grazie a voi

ClaryWeasley
Gamora96
principessac
scarlett 94
slytherin4ever
_grifone31

non sapete quanto mi sento onorata.

Ringrazio ancora tutti i lettori e coloro che hanno recensito, un bacio e alla prossima potteriani.

Alla prossima

M.

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Capitolo 8
*** Una strana punizione ***


                    Una strana punizione                          
 
          

Mary maledisse Nathalie per essere così scansafatiche.

La sera precedente aveva chiuso le tende che circondavano il suo letto per non essere disturbata.

Aveva sentito le amiche tornare dopo un po' e sentirle bisbigliare.

Sapevano che era sveglia ma le tende non erano un buon segno così dopo un 'buona notte' ricambiato si addormentarono.

Non passò una notte tranquilla.

Di suo Mary faceva sempre fatica ad addormentarsi ma dopo quello che era successo, ancora di più.

Ripensò alla partita.

Bisognava essere davvero stupidi per programmare una cosa del genere.

Avrebbe potuto capire una spinta o un bolide scagliato di proposito verso loro, ma quello no.

Era più che certa che l'avrebbero pagata.

Il pensiero tornò poi casualmente alla discussione.

Sirius era sempre stato convinto che Regulus fosse debole, e nonostante gli sforzi del fratello per fargli cambiare opinione, lui era fermo nella sua idea.

Probabilmente era questa la causa del loro allontanamento.

Era palese che la colpa fosse di Sirius ma quando si è fratelli, tutto può essere perdonato, a patto che si voglia.

Sperava che le parole di Regulus l'avessero scosso un po' e che avrebbe cercato di risanare i loro rapporti. Quello era il loro ultimo anno e la sua ultima occasione di cambiare qualcosa.

Ora era arrivato il momento di pensare a quello che Regulus aveva detto su di lei.

Aveva cercato in tutti i modi di eliminare quella sensazione nuova quando stava con Sirius.

Ma dopo un po' non ci riusciva.

Aveva capito che non riusciva più a fidarsi completamente di lui e questo la spaventava.

Quando avevano 6 anni Sirius le disse di chiudere gli occhi e di lasciarsi andare buttandosi indietro, non riusciva a fidarsi così tanto di lui.

Dopo vari tentativi, si girò e gli disse chiaramente 'Non mi fido di te'.

In quel periodo lui aveva conosciuto altri ragazzi e quando stava con loro oltre a fare scherzi ai passanti, si univa anche quando erano contro di lei.

Mary non capiva questo cambiamento repentino e si limitava a stare a sua volta con le sue amiche.

'Se ti faccio degli scherzi non vuol dire che ti odio. Voglio solo avere degli amici con cui giocare quando loro me lo permettono. Non mi diverto quando gli facciamo a te ma mi devo adeguare. Mi dispiace se ti ho ferita ma sappi che ti difenderò sempre qualunque cosa accada' Sirius disse quelle parole alzando con non curanza le spalle.

Sapeva che gli erano costate tanto per questo gli sorrise e si voltò, prese un bel respiro e si lasciò andare.

Lui l'afferrò prontamente ma siccome mise un piede su di un sasso, inciampò e caddero insieme. Oltre a ridere fino alle lacrime, capirono che qualunque cosa fosse successa, loro potevano contare uno sull'altro.

Ora probabilmente aveva bisogno che lui le dicesse quelle cose, che facesse in modo che tutto tornasse come prima, ma non sapeva come dirglielo.

Nell'ultimo periodo c'erano state più liti che momenti tranquilli.

Non trovava le parole ma Regulus l'aveva fatto per lei in modo semplice.

Aveva notato i suoi occhi dilatarsi leggermente quando Regulus l'aveva spinto contro il muro e quasi era stato possibile vedere quella maschera frantumarsi poco a poco con le parole che Regulus sputava.

Il loro passo in avanti l'avevano fatto ora stava a lui scegliere.

Voleva stargli accanto, ma sapeva che avrebbe complicato maggiormente le cose.

Non era solo, i suoi amici l'avrebbero aiutato.

Dormì per poche ore, si era addormentata alle tre e aveva aperto gli occhi alle sei, quando i primi timidi raggi del sole avevano fatto capolino all'orizzonte.

Quella notte non solo i pensieri non l'avevano fatta dormire ma in aggiunta c'era anche il braccio.

Con il torneo in corso non ci voleva.

Aveva bisogno di stenderlo, tanto era intorpidito ma sapeva che sarebbe stato peggio se l'avesse fatto.

In più sapeva che non si sarebbe addormentata, così decise di andare a correre, giusto per scaricare la tensione.

Nell'ultimo periodo era l'unica cosa che la faceva rilassare e dimenticare per un po' i mille pensieri.

Si vestì con un po' di fatica e aprì le tende del suo letto.

Le amiche dormivano sempre in modo buffo, Alice incastrata tra le coperte con un piede libero, Lily con la mascherina a pacia in su e le mani unite sul petto e Nathalie con il viso contro il cuscino e un braccio a penzoloni.

Si ritrovò a sorridere e poi uscì dalla stanza.

Anche durante la corsa a quell'ora, portava sempre con sé la bacchetta per sicurezza.

I tempi non erano dei migliori, la guerra incombeva e sapeva che anche a scuola la magia oscura prima o poi avrebbe fatto capolino.

Percorse velocemente i corridoi e uscì senza fare rumore.

Nel corso degli anni aveva scoperto un passaggio tranquillo.

Iniziava dal lago e la conduceva su di un ruscello prima della foresta proibita, arrivava sul colle vicino al Platano Picchiatore dove di solito guardava l'alba nascere per poi fare il giro del castello e tornare al portone d'ingresso.

La cosa che le piaceva di più è che era nascosta sempre dagli alberi, quindi nessuno dalle finestre del castello avrebbe potuto vederla e in caso di pericolo poteva attraversare gli alberi e ritrovarsi subito sul lago sempre popolato.

Il soffio del vento leggero e il rumore dell'acqua del lago appena smossa la faceva stare bene e quando era stanca, si riparava sempre lì.

Aveva scoperto anche le numerose sfumature del cielo.

Quel celeste che lasciava spazio al rosa pallido che diveniva sempre più intenso e i raggi del sole che facevano capolino e facevano sparire quel venticello fresco.

Erano le sette quando tornò, era stata bene senza pensieri che la logoravano dentro.

Non appena entrò tutto però tornò ad essere come prima.

Corse ancora per i corridoi, aveva tardato quella mattina e sicuramente molti studenti mattinieri erano scesi per la colazione.

Con un po' di fortuna non trovò nessuno fino a quando non entrò in Sala Comune.

Vide una chioma rossa davanti al fuoco e sorrise.

'Ehi' Mary si avvicinò e tolse gli auricolari.

Lily alzò gli occhi dal libro e la scrutò.

'Ma è possibile che anche con un braccio rotto tu vai a correre?' Lily si alzò in piedi e mise le mani sui fianchi.

'Non ho corso... ho camminato' Mary le sorrise debolmente, bisognava limitare i propri movimenti quando quella ragazza era arrabbiata o ti avrebbe mangiata viva.

'Si, e allora perchè sei sudata?'

'Passo veloce, sai com'è' Mary si passò una mano tra i capelli, aveva paura che l'amica con le sue grida avrebbe svegliato l'intera torre.

'Hai un braccio rotto te ne rendi conto?' Lily le si avvicinò ancora di più.

'Non è proprio rotto eh' Mary si allontanò. Lily in risposta assotigliò gli occhi.

'Scusa, sei tu Lily Evans?' Un bambino toccò la spalla di Lily e Mary ne approfittò per scappare via.

'Non finisce qui McDonald' Mentre Mary saliva le scale sentì l'urlo di Lily e corse più veloce.

Entrata in stanza le amiche dormivano ancora così prese in fretta le sue cose e si fiondò in bagno prima che lo occupasse Alice.

Ne uscì 15 minuti dopo.

Non era facile farsi la doccia con un braccio immobilizzato.

Sentì la porta sbattere mentre preparava la cartella.

'Sveglia dormiglione' Lily camminava per la stanza lanciando qua e là i cuscini del suo letto.

'Lily... dai... altri 5 minuti' Alice si coprì la testa con il piumone.

'Nathalie, svegliati' Lily ora era di fronte al suo letto con le mani sui fianchi, brutto segno.

'Ma che hai oggi?' Alice seduta sul letto si stroppicciava gli occhi.

'Luna storta Ali' Mary si girò verso di lei e le sorrise.

'Con te facciamo i conti dopo signorina' Ora Lily minacciava con un dito Mary che seria annuiva.

'Banks alzati, ORA!'

Nath non dava cenni di vita, cattiva scelta.

Lily corse a prendere la brocca d'acqua vicino alla finestra.

'Lily, non esagerare' Mary si alzò dal letto e Lily la fissò.

Mary colse una luce diversa nei suoi occhi verdi, la cosa le ricordava qualcuno, ma non ricordava chi.

Poi notò quel sorrisetto che si venne a creare.

James Potter.

Non poteva essere.

Scatto repentino che quasi la mandava a gambe all'aria ma non arrivò in tempo.

Lily verso sulla testa di Nathalie tutta l'acqua.

Ora lascio a voi immaginare cosa successe.

Scoppiò una stanza del dormitorio femminile, il baccano era così forte che un bambino del primo anno corse spaventato nell'uffico della McGranit che fu costretta a raggiungere di corsa la torre dei Grifondoro.

Niente del genere.

Nathalie si alzò di scatto dal letto e si pose di fronte a Lily che mantenne il suo sguardo duro.

Guerra Civile in arrivo.

La tensione si percepiva nell'aria.

Alice e Mary fissavano le due con paura, una seduta ancora sul letto e l'altra appoggiata alla testiera del letto di Nathalie.

Poi successe qualcosa di strano.

Lily scoppiò a ridere, così forte da doversi sedere.

Dopo un po' si sdraiò mantenendosi la pancia mentre le lacrime le solcavano il viso color pomodoro.

Le facce delle altre tre era da immortalare.

Una che era sul punto di uccidere Lily, ad un'altra la mascella era arrivata a terra e l'ultima invece era impassibile.

'No ragazze... per Merli...AHAHAHA' Lily dopo essersi alzata cadde nuovamento sul letto.

'Ma cosa le hanno dato?' Alice si era avvicinata cautamente.

'Guardate i capelli AHAHAHAH '

Tu e James, cose da matti' Mary la guardò con gli occhi sbarrati.

'Cosa?' ci fu un coro. 'Lily, hai da dirci qualcosa?' Alice le si era avvicinata ghignando.

'Sembra che qualcuno abbia cambiato idea su una certa persona' Mary rise e si avvicinò alla porta.

'E ci racconterà tutto subito dopo le lezioni. Dovrà pure prepararsi il discorso la perfettina' Nathalie le scompigliò i capelli per vendicarsi, sapendo che erano uno dei suoi punti deboli.

'Non parlare, ti aspetta una lunga serata Evans' Alice la precedette e insieme scesero, sotto lo sguardo perplesso di Lily che ormai non aveva più nulla da ridere.

Arrivate in Sala Grande si sedettero e cominciarono a fare colazione. 'La colazione è troppo silenziosa' Lily si guardò intorno.

'Dove sono finiti?' Alice si girò dall'altra parte. In quel momento entrò dal portone Frank, con una mano sulla bocca per coprire uno sbadiglio. Alice gli fece cenno di sedersi accanto a lui. Lui le si avvicinò e dopo averle scoccato un bacio sulla guancia si sedette. 'Allora Frank, il tuo bel lavoro di serial killer ha funzionato. Ci hai liberati da un grosso peso' Nathalie mentre parlava era intenta a combattere contro un cereale che era rimasto nel fondo della tazza.

'Magari Nath' prese del succo di zucca e se ne versò un po' ' oggi non verranno, hanno passato la notte con Remus in infermeria perché non è stato bene e devono recuperare un po' di sonno perso' Frank non sapeva nulla del loro segreto e l'unica cosa che era venuta in mente ad un James assonnato era quello.

'Come sta?' Mary intervenne sollevando lo sguardo dal giornale.

'Deve riposare mi ha detto. So solo questo, mi dispiace non averli sentiti questa notte' Frank prese dei biscotti e li addentò. 'Sarà uno dei suoi malanni, starà bene come sempre' Nathalie li guardò e sorrise. 'Andremo a trovarlo più tardi'

La giornata passò velocemente. Mary nell'intervallo tra una lezione e l'altra passò da Remus, ma come aveva previsto, era ancora li che dormiva e il resto dei Malandrini gli facevano compagnia. Quando tornarono dall'ultima lezione, le ragazze stanche si buttarono sul divano della loro sala comune.

'Si va a mangiareee' James scendeva velocemente le scale quando inciampò sull'ultimo gradino. Il capitano dei Grifondoro avrebbe preso una bella botta, ma fu afferrato da Frank prontamente.

'Frank, hai salvato il tuo capitano, bel lavoro ragazzo, hai un posto assicurato in squadra' James con una mano sul petto lo guardò.

'James, come sta Remus?' Lily si alzò e gli andò incontro.

'Non si è sentito bene questa notte e l'abbiamo portato da Madama Chips.' James le rispose serio.

'Niente di grave spero' intervenne Mary mentre gli altri due Malandrini si aggiungevano al gruppo.

'No, aveva dei crampi allo stomaco e Madama Chips ha preferito tenerlo in infermeria per una notte' James le sorrise e guardò Sirius.

Evitava lo sguardo di Mary, possibile che niente andava bene?

'Siamo passate poco fa ma dormiva ancora, voi dove andate?' Lily a braccia conserte lo fissava.

'In cucina Lily, dobbiamo cibare i nostri splendidi corpi' James le sorrise.

'Vengo anche io, ho voglia di un dolce' Nathalie si alzò dal divano e si mise vicino James.

'Vuoi venire anche tu?' James si rivolse a Lily speranzoso.

'Non gli darete troppo da fare?' Lily accennò un sorriso. Cosa stava succedendo?

'Lo sai bene che per loro è un piacere' James si passò una mano tra i capelli e le ammiccò.

Lily arossì – 'Si, scusate ma non posso devo aiutare dei bambini' Lily farfugliò queste parole velocemente e si allontanò.

Tutti gli altri sorrisero mentre James si avvicinava a Peter che aveva cominciato una partita di scacchi con un ragazzo del 5 anno.

'Mary tu che fai?' Nathalie la guardò.

'Andrò a farmi una doccia e aiuterò Lily con quelli del primo anno tanto non ho fame' Mary la guardò sollevare le spalle e incamminarsi con James e Sirius.

Naturalmente era una scusa.

Doveva lasciare a Sirius lo spazio necessario per pensare e anche lei ne aveva bisogno per mettere ordine ai suoi pensieri.

Guardò l'orologio e decise di passare ancora una volta da Remus, la persona che l'aveva aiutata negli ultimi tempi a superare momenti più difficili, ora era arrivato il tempo di ricambiare.

Prima però decise di salire in camera per prendere una delle sue sacre barrette di cioccolata per portargliela.

Sorrise e la mise in borsa. Ora erano pari.

Uscì dal ritratto, la bacchetta a portata di mano e si incamminò.

Non aveva paura di un possibile attacco anche perchè impegnati nelle punizioni com'erano e nello studio, non avevano tempo di fare altro, e comunque nel duello se la cavava piuttosto bene.

Salutò diverse amiche di Tassorosso e Corvonero che incontrava in biblioteca da anni.

Aprì cautamente la porta e sbirciò all'interno.

Come aveva immaginato, Remus era già attivo.

'Chissà perchè dopo una notte in infermeria Lupin, non mi meraviglio se tu stessi studiando' Mary sorrise e si chiuse la porta alle spalle.

'Bisogna tenere la mente attiva McDonald, non come fai tu' Remus alzò lo sguardo dal libro e le sorrise.

'Ci diamo alle frecciatine ora?' Mary si sedette sul suo letto e prese a girare la testa per leggere il titolo sulla copertina 'Storia della Magia, come addormentarsi vorresti dire' poi gli tolse il libro dalle mani, lui si alzò di scatto ma dopo una smorfia cadde indietro.

'Non dovresti sforzarti lo sai' Mary gli aggiustò il cuscino e gli porse il libro nuovamente.

'Guarda qui cosa ti ho portato, il nettare degli dei'

'Vino?' Remus perplesso guardò Mary.

'No, quello no, ma TAN TAN' Mary come se brandisse una spada, uscì la barretta di cioccolata. 'Posso vedere i tuoi occhi illuminarsi Lupin' Mary rise mentre faceva oscillare la barretta di cioccolata davanti agli occhi del ragazzo.

'Ma è quella al latte con le noccioline?' Remus si alzò e si mise seduto.

'proprio quella, la tua preferita' Mary porse la barretta e lui la prese subito.

'Il potere della cioccolata su Remus Jhon Lupin' Mary rise e lui non potè fare a meno di sorridere e per un po' dimenticò il perché fosse in infermeria. 'Privare la mia scorta di una barretta per te, è un onore questo' Mary la spezzò, e ne addentò un pezzo. 'mh... Quale è lo scopo?' Remus ora la fissava sorridendo. 'Tu pensi che io abbia un secondo fine? Mi ferisci così' Mary si portò una mano al petto. 'Signorino ti ricordo che hai delle lezioni di volo in sospeso con me, non mi provocare' Mary ora si era alzata e aveva assunto la posizione della dittatrice Evans.

Remus cominciò a ridere per poi finire per tossire. 'Basta che non mi uccidi prima' si sdraiò nuovamente. 'E poi anche tu hai delle lezioni in sospeso con me' adesso sul suo volto c'era un sorriso malandrino.

Mary si passò una mano sulla faccia per disperazione 'mi dispiace Lupin, l'unica soluzione è soffocarti allora'

'Con una mano sola non penso che ci riuscirai' Mary si guardò il braccio fasciato, merda, l'aveva completamente dimenticato. 'Esiste sempre l'indigestione di cioccolato' Ora il sorriso malandrino l'aveva lei.

'Okok tregua Mc. Sono sfinito'

'Sei riuscito a dormire un po'?'

'Solo per due ore senza quello' e indicò una pozione dal colore viola sul suo comodino.

'Pronto per l'uso eh' Mary gli sorrise, aveva notato quando aveva girato la testa che aveva un graffio che gli ricopriva la guancia. 'Il braccio?' lui le toccò la mano visto che era persa nei suoi pensieri. 'Con quell'intruglio verdastro voglio proprio vedere come qualcosa non guarisce' Mary fece finta di vomitare 'scherzi a parte, ho solo qualche fitta, ma dopo due giorni di totale riposo va più che bene' Mary si sistemò il tutore sulla spalla. 'Quello come te lo sei fatto? Sembra piuttosto profondo' Mary si avvicinò. Remus parve sbiancare leggermente. Non aveva mai raccontato bugie perché 1 non le sapeva dire

2 i suoi amici capivano con uno sguardo quando cercava di dire qualcosa di non vero 'Mentre scendevo con gli altri, ho appoggiato male il piede e sono scivolato, sembra profondo ma non è niente di che' ora le sorrideva sprofondando sotto le coperte. Mary ci credette anche se notò bene i graffi sul petto scoperto e sulle braccia.

'Sai che per questa sera devi essere fuori di qui o chi si deve sopportare quei tre siamo noi?' Mary tornò ad assumere la stessa posizione di Lily.

'Lily sei tu in un nuovo corpo?' Remus scoppiò a ridere toccandosi lo stomaco.

'Io ti uccido' Mary si sollevò dalla sedia prendendo un cuscino dal letto vicino e poi tentò di soffocare Remus quando sentì dei passi, gli fece segno di tenerlo d'occhio e si sedette mentre lui aveva ancora le lacrime agli occhi.

'McDonald, per Merlino avei giurato che fossi tu' Madama Chips era rientrata in infermeria con molte pozioni tra le mani.

'In persona' Mary rise e si mise sull'attenti.

'Fa riposare Remus, ha passato una notte insonne' lei le sorrise con un ghigno.

'Sa Madama Chips io e lei un giorno di questi divorzieremo e non tornerò indietro' Mary si sedette con un broncio che le arrivava ai piedi mentre Remus rideva.

 

 

'Sei un'idiota, non ti sopporto più' Nathalie entrò come una furia in Sala Comune e tutti si voltarono verso di lei.

'Ah io? Sei tu che mi hai colpito' Sirius invece tranquillo conun ghigno stampato entrò dietro di lei con le mani in tasca.

'Non mi devi provocare razza di idiota senza cervello' Sin dal principio tutti erano a conoscenza che Nathalie non sapeva tenere la bacchetta nelle sue tasche ma Sirius si divertiva a vederla uscire dai gangheri.

'Ehi, che succede qui?' Lily sentendo le urla si era alzata dal divano e aveva raggiunto i due.

'Questo idiota ci ha fatti mettere in punizione' Nathalie ormai non controllava più la rabbia così si era seduta sulla portrona spostando malamente uno dei primini che spaventato corse via.

'Banks puoi anche eliminare questa scenata, lo so che volevi passare un po' di tempo da sola con me, ma non c'era bisogno di una punizione eh' Sirius le aveva toccato il mento e poi si era scansato malamente quando lei avendo afferrato la prima cosa a tiro, ovviamente un libro, l'aveva scagliata contro di lui.

'Io giuro che ti uccido Black' Nathalie ora rossa in viso si era alzata velocemente, stava per tirargli uno schiaffo quando Lily le si pose di fronte e la costrinse a sedersi.

'Nathalie, calmati, non ne vale la pena'

Alice, Frank e Petere entrarono dal ritratto e osservando i volti del resto dei ragazzi rivolto proprio ai loro tre amici si avvicinarono.

'Ehilà gente, come va?' James era sbucato subito dopo dall'ingresso.

Lily lasciò immediatamente Nathalie non appena vide il ragazzo.

Snetì bollire dentro di sé la rabbia, com'era possibile che quel citrullo non avesse fatto niente? Silente non poteva aver scelto lui come Caposcuola, era stato un errore tremendo, a meno che James non era un mostro e aveva praticato la magia Oscura sul mago più grande di tutti i tempi.

'Potter, perchè non hai fatto niente?' aveva cercato di controllare le parole proprio perchè tutto il resto della casata li fissava.

'Perchè ho accompagnato un primino che si era perso alla sua Sala Comune, se quei due non sanno tenere le mani in tasca non è colpa mia'

James aveva puntato i suoi occhi color cioccolata in quelli verdi di lei.

Quando l'estate prima aveva capito che i suoi sentimenti per Lily erano reali si era promesso di dimostrarle che era cresciuto e non era più quel bambino strafottente che le faceva gli scherzi.

Poi era arrivata la lettera con la spilla, e nonostante anche lui come tutti gli altri non ci credesse, aveva pensato che sarebbe stata un aiuto per dimostrare a Lily tutte le sue buone intenzioni.

Dall'inizio dell'anno si era impegnato, sapeva che dopo molti anni Lily non poteva cambiare il suo parere da un giorno all'altro, ma la cosa comunque lo infastidiva.

Però mentre la guardava con il suo viso colorato e gli occhi che luccicavano riuscì a reprimere quella sensazione e a metterla da parte.

'Ah, allora scusami' Lily non si aspettava una risposta del genere, era convinta di dovergli fare la paternale come si suol dire, ma aveva torto, per la prima volta in sette anni.

E per la prima volta, era lei che si doveva scusare con James, la fine del mondo si stava avvicinando allora.

Era scappata non perchè si vergognasse, ma perchè quando i loro occhi si erano incrociati, qualcosa si era smosso dentro di lei, e non riusciva a capire cosa, o per lo meno non voleva capirlo.

'Potter, vieni a darmi una mano, non rimanere lì come un ebete' Ok, che era frastornata ma doveva tornare in sé, così come James.

'Punizione?' Alice aveva un sopracciglio sollevato.

'Ci ha beccati la McGranitt' Sirius ora si era sdraiato sul divano con un ghigno.

'Addobbare tutta la Sala Grande, la Sala Grande ci rendiamo conto?' Gli occhi esasperati di Nathalie facevano capire tutto.

La Sala Grande non è poi così piccola, e si aggiunge anche il fatto che deve essere il luogo più addobbato della scuola, una cosa da niente insomma.

'Di cosa ti preoccupi, tanto ci aiuteranno loro' Sirius con non chalance portò le braccia dietro la nuca.

'Sirius ti ricordo che sei in punizione con la Mc, e lei rimarrà con voi per tutto il tempo' Alice si spostò sulle gambe di Frank seduto vicino a Sirius.

'I miei 7 anni di esperienza dicono che soprattutto in questo periodo di festa o come la volete chiamare, la Mc è impegnata a dirigere tutti i 'lavori' ' e mimò con le mani 'quindi resterà per un'ora con noi e poi andrà via'

'Quindi andiamo dopo?' Alice guardò prima Frank e poi gli altri.

'Non contate su di me, mi dispiace, ho anticipato tutti i compiti per potermi allenare' Frank alzò le mani.

'COSA?' Sirius gli rivolse uno sguardo di fuoco. 'James devi dirgli qualcosa'

'Mi dispiace fratello, colpa tua. Dovevamo passare insieme la punizione dell'ultimo Halloween e tu mi hai tradito' James a braccia conserte mise su un broncio che arrivava ai piedi.

Mary era entrata in Sala Comune e li raggiunse.

'Cosa avete fatto di così eclatante che tutti ne parlano?' Mary li raggiunse in pochi passi e li fissò.

'Nathalie ha colpito Black e li ha scoperti la McGranitt' Alice le sorrise.

'E perchè James ha un broncio infinito? Lily cosa gli hai fatto?' Mary sorrise e appoggiò le mani sul collo di James seduto sul divano a braccia conserte.

'Perchè deve essere colpa mia? Ha fatto tutto lui' Lily le rivolse un'occhiataccia per poi sorridere.

'Ha osato farsi mettere in punizione senza di me' Lo sguardo di James era simile se non peggio di quello di Lily.

'Non ho parole' Mary le si sedette vicino e lui le si buttò sopra.

'Allora'Sirius cominciò a parlare ma venne interrotto.

'Allora niente, dovete andare se non volete fare tardi' Lily li fece alzare.

'E voi?' Nathalie rivolse a tutti uno sguardo pieno di speranza.

'Noi fra un'ora saremo lì' Mary le sorrise e andarono via.

'Nath?'

Lei si voltò prima di uscire.

'Bacchetta giù' Mary fece cenno alla mano e le sorrise, Nathalie sbuffò e andò via.

Incontrarono a metà strada la McGranitt che li portò in Sala Grande.

'Darete una mano agli elfi e non andrete via fino a quando questa Sala non sarà come deve essere. Su a lavoro' La professoressa battè le mani e poi si diresse verso un elfo.

'Ehm' i due ragazzi sentirono qualcuno schiarirsi la voce.'scusatemi signorino e signorina, Bob non vuole disturbare ma è stato mandato dal capo per aiutarvi'

I due si girarono e guardarono in basso.

Sirius pensò subito che assomigliasse al loro elfo che odiava come il resto della famiglia.

Aveva un naso che quasi gli copriva la bocca, un viso però più carino e delle orecchie che scendevano fino a coprire la parte superiore della schiena.

'Grazie Bob, ci saresti di vero aiuto' Nathalie gli sorrise e Sirius si accorse che la stava fissando.

'Venite con me allora' Per quanto poteva, Bob cercò di sorridere.

Attraversarono la Sala e videro centinaia di elfi lavorare, mai visti così tanti in una volta a dire il vero.

C'era chi appendeva dei festoni, chi intagliava le zucche e dava loro un aspetto spaventoso e chi decorava i tavoli.

Bob si sedette al tavolo dei Grifondoro e avvicinò una zucca a se.

'Bob vorrebbe chiedere ai signorini di sedersi e di seguirlo con la bacchetta' I due presero posto uno di fronte all'altra e guardarono Bob.

'Prima bisogna tagliare il coperchio incidendo la parte superiore della zucca signorini, così' Bob colpì la zucca, ricavandone un coperchio perfetto.

Sirius fu il primo a provare e subito dopo Nathalie.

'Un gioco da ragazzi' Sirius a braccia conserte sorrideva.

'Ora signorini dovete intagliare la polpa e poi eliminarla, attenti però a non rovesciare la polpa su di voi applicando troppa forza' Bob poi passò loro uno strano oggetto che nessuno dei due aveva mai visto.

Nathalie lo prese e lo fissò per un po' poi moderando la forza toccò la superficie della zucca ma l'oggetto non scalfì neanche un po' la polpa.

Sirius anche per conto suo cercava di studiare quella zucca e quel coso.

Quando un gridolino di Nath gli fece alzare la testa e fu colpito da uno schizzo che gli bagnò tutta la faccia.

'La zucca sta scappando?' Nathalie si alzò di scatto e poggiò le mani sul tavolo per poggiarsi, non capiva neanche lei cosa era successo.

Aveva fatto molta attenzione per non fare brutte figure, in realtà sapeva che avrebbe perso la pazienza nuovamente se Sirius le avrebbe lanciato ulteriori frecciatine.

Così aveva conficcato nella zucca quell'oggetto ma questa aveva spruzzato quello strano liquido che colpì Sirius e poi uscì le zampe e corse per il tavolo.

'Pietrificus totalus' La McGranitt con un sorrisino sulle labbra li fissava.

Uno che si guardava i capelli zuppi di quella sostanza appiccicosa e l'altra che la guardava sbalodita.

'Sono zucche magiche signori, è una cosa normale' si notava chiaramente che la professoressa non riusciva più a contenersi 'Mastro Gazza vi seguirà per il resto della vostra punizione, non combinate casini'

Nathalie tornò a guardare Sirius e per poco non cadde dalla sedia per le risate.

Tutti i capelli erano appiccicati e ricoperti da una patina rossastra.

'Merda sta tornando la Mc, a lavoro' Nathalie tornò a sedersi.

'Allora ragazzi, dovrete aiutare tutti gli elfi a sistemare la Sala Grande per il banchetto di questa sera' La McGranitt incrociò lo sguardo dei due Grifondoro quando entrò nella Sala seguita dalla squadra dei Serpeverde.
'Signor Mulciber vuole che la sua punizione sia prolungata di un'ulteriore settimana?' la professoressa lo fulminò con lo sguardo e prese a camminare tra i tavoli.
Certamente quelle serpi prima di fare qualche altro scherzo ci avrebbero pensato su.
'Non osate sfidarvi altrimenti assaggerete la mia ira, tutto chiaro?' Fissò i ragazzi di entrambe le case e poi raggiunse un tavolo per poi trasformare una zucca in un festone

'Black ti risulta difficile lavarti?' Malfoy ghignando si avvicinò a Gazza.

'Mai quanto te, hai ancora delle briciole sulla bocca' Ghignò Sirius e Nathalie soffocò una risata.

'Allora, vogliamo sbrigarci' La professoressa sentendo il battibecco li incenerì con lo sguardo.

'Andiamo bene' Sirius si ritrovò a guardare il fratello, da quella sera tutto era cambiato.
Improvvisamente vide un ragazzo forte che nascondeva come lui un dolore interiore.
Quei pensieri vennero allontanati dal rumore dei passi della professoressa che andava via e al suo posto c'era Gazza.
Sirius controllò l'orologio, era passata esattamente un'ora, questo voleva dire che i suoi amici sarebbero arrivati da un momento all'altro.
Gazza non risultava mai un problema, bastava dirgli che anche loro erano in punizione e continuava a giocare con una specie di rebus vicino l'entrata.
Non ebbe neanche il tempo di pensarlo che tutti quanti entrarono.
'Che ci fate voi qui?' Gazza si alzò e seguito dalla sua gatta prese a scrutarli.
'La professoressa McGranitt ci ha scoperti fuori dall'orario consentito mentre giocavamo a Quidditch, siamo dei loro' James con un sorriso a 52 denti come ad ogni punizione si allontanò da Gazza per avvicinarsi a Sirius.
'Fratello caro, non puoi divertiti con le Serpi senza di me, ne sono avvilito' James si toccó il petto con una mano e inscenó una piccola rappresentazione.
'Ma cosa ti sei bevuto?' Sirius con un ciglio innalzato fissava James con un ghigno.
'Libri di Lily' intervenne Alice sedendosi al tavolo.
'Capolavori' sottolineò Mary.
'No ti prego, ha cominciato a leggere quei cosi strani?' Nathalie alzò gli occhi al cielo e fissò James.
'Non potete capire la magnificenza della letteratura' James si sistemò gli occhiali sul naso e poi prese a gesticolare.
'Essere magnifico muoviti a lavorare ora' Frank gli diede una manata forse troppo forte sulla schiena tanto da sbilanciarlo in avanti contro Peter.
'Ma ci sono anche loro?' Peter guardò alle spalle e si accorse delle Serpi.
'Sono troppo brutti per essere invisibili mio caro Peter' Alice si beccò un'occhiata compiaciuta di Frank.
'Cos'è serve aiuto Black?' Malfoy alludeva ai compagni.
Non persero tempo a rispondere che tutti si misero al lavoro.
'James che fai?!' Nathalie fissava James che tutto concentrato infilzava con una forza brutale quella povera zucca che schizzava fuori il tutto.
'Malfoy la tua chioma arancione ti dona' James stava per rispondere a Nathalie quando notò Malfoy in netta difficoltà con la zucca.
Sicuramente stava borbottando qualcosa contro tutti i Babbani o gli elfi tanto che i suoi compagni annuivano.
Lucius afferrò un vassoio dal tavolo e si specchiò, si senti un grugnito e poi un piatto che veniva scaraventato a terra.

Tutti cominciarono a schignazzare mentre Gazza gli si avvicinava e lo minacciava.

Mary si era allontanata con Bob, un piccolo elfo, per aiutarlo a trasfigurare qualunque oggetto in una decorazione.

'Mi scusi signorina potrebbe insegnare anche a me questo difficile incantesimo?' Regulus le si accostò all'orecchio e lei lo sentì ridere.

'Black, sei al sesto anno non ti facevo così imbranato' lei sorrise ancora di più.

Dopo lo scontro acceso tra i due fratelli non si erano più visti.

'Si scoprono sempre nuove cose' Regulus le fece un'occhiolino e trasformò anche lui un calice.

Mary intercettò il suo sguardo, era infatti rivolto a Sirius.

'Ha bisogno di un po' di tempo, ma qualcosa sta già cambiando' Mary non lo guardò e si limitò a continuare il proprio lavoro proprio per non metterlo in soggezione.

Lui spostò lo sguardo su di lei, come faceva quella ragazza a capire sempre tutto su di lui? Poi accennò ad un sorriso e con una strana sensazione tornò al lavoro.

'Dovete andare via fra qualche minuto arriverà la Mc' Nathalie guardò l'orologio sulla parete.

'Finalmente abbiamo finito, per Merlino che fatica' James prese a distendere ogni suo muscolo e a sbadigliare.

'Andiamo pigrone' Mary lo afferrò per un braccio e si incammin verso l'uscita.

'McDonald questo nomignolo può costarti la presenza alla prossima partita' James mise su il solito broncio e la fissò.

'Tanto mi faresti giocare anche con una gamba rotta' Mary lo abbracciò velocemente prima di raggiungere gli altri.

'Non è vero' James la raggiunse e continuarono a stuzzicarsi.

 

 

'Black dovresti andare a salutarle, ti staranno aspettando da molto' Nathalie con un ghigno uscì dalla Sala Grande dopo che la professoressa li congedò.

'Tanto su che anche tu non vedi l'ora di assaporare le mie dolci labbra' Sirius le si avvicinò ghignando.

'Preferirei baciare un animale viscido che te Black, mi dispiace' Nathalie gli diede della pacche sulla spalla.

'Non hai il coraggio' Sirius si allontanò portando le mani dietro la nuca, sapeva dove colpire.

'È puro ribrezzo, mi dispiace per te' se voleva giocare con le maniere forti, l'avrebbe accontentato.

In un secondo la situazione era nelle mani di Sirius.

Bloccò Nathalie in un angolo per poi soffiarle sulle labbra.

'Vediamo questo coraggio'

Le narici di Sirius furono avvolte da un profumo dolce ma nello stesso tempo avente una nota acidognola che faceva impazzire Sirius.

Notò qualcosa di strano in lui che non riusciva a reprimere così la guardò negli occhi.

Nathalie aveva il petto di Sirius schiacciato contro di lei e qualche ciocca dei suoi capelli che le solleticava il viso.

Avrebbe dovuto schiantarlo ma per la prima volta non voleva.

Erano fermi così da quanto? 5 o 10 minuti? Ma nessuno dei due aveva intenzione di spostarsi, quando qualcosa dietro di loro si mosse e si sentì un tonfo sordo.

 

Salve a tutti gente! Lo so, sono scomparsa per troppo tempo, questo perchè dei Mangiamorte mi hanno fatta prigioniera.
Scherzi a parte, spero che questa storia vi sia mancata almeno un pochino e che ve la ricordiate.
Questo capitolo non mi piace molto anche perchè è uno di quelli che introduce dei bei avvenimenti che voi scoprirete nel nuovo capitolo muahaha
Spero che sia di vostro gradimento maghi e streghe di tutta Italia e anche se non dovesse piacervi, vi prego di lasciare una recensione seppure di poche righe, questo aiuterà noi pazzi amanti della fantasia, di evitare il blocco dello scrittore.
Detto questo mi dileguo
Alla prossima
-M

 

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