sorry but i love you||Luke Hemmings

di Heartbreakgirl5899
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Credevo che la mia vita fosse perfetta. Ottimi voti,rappresentante d'istituto,un ragazzo stupendo,tanti amici,e una famiglia da pubblicità. Ma non mi sarei mai aspettata tutto questo. Mio padre è stato beccato mentre era a letto con la sua segretaria e mia madre ha chiesto il divorzio. Fino a qui penso sia tutto ok...poi mia madre,non contenta,decide di tornare a casa in Inghilterra. Perciò eccomi qui,ad aspettare un aereo che mi porterà in un altro paese a migliaia di chilometri dalla mia bella Italia...Quando ho dato la notizia a Giuseppe e Laura(i miei migliori amici) sono rimasti sconvolti,hanno implorato mia madre di farmi restare qui a Roma con mio padre,ma nulla da fare. Io e Nicolò(il mio ragazzo) abbiamo deciso di continuare la nostra relazione,ma tanto so che non funzionerà. Lui è un farfallone,e non sono sorpresa se mi tradisse dopo neanche un mese che sono via. Ho provato a parlargli di questa cosa,ma lui ha promesso... "Inizio imbarco per il volo AZ589 Roma-Londra" sento dire dalla voce dell'altoparlante. Mia madre si alza immediatamente(è una donna bassina,un po' in carne,con i capelli biondi e gli occhi verde chiaro,e non dimostra i suoi 45 anni) sorride nella mia direzione e capisco che è ora di andare.

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Capitolo 2
*** 2 ***


Quando l'aereo comincia a volare,chiudo gli occhi e penso a come cambierà la mia vita. Spero di farmi degli amici,ma sono sicura che non saranno mai come i miei amici italiani. Le ore passano velocemente,e in un secondo atterriamo a Londra.Io e mia madre ritiriamo i bagagli e appena siamo fuori dall'aereoporto fermiamo un taxi. Durante il viaggio verso la mia nuova casa,mi guardo intorno e rimango affascinata dalla mia nuova città. Sono venuta a Londra soltanto 2 volte quando ero molto piccola,nonostante tutta la famiglia di mia madre abiti qui. Andremo a vivere nella vecchia casa dei miei nonni,dato che ora loro hanno deciso di fare il giro del mondo in crociera. Arrivate a destinazione,scendiamo dal taxi e mia madre va subito dentro,mentre rimango a guardare l'esterno della casa. Ha 2 scalini,un piccolo portico con una porta rossa. Le mura sono bianco neve. Non è male. È la tipica casa londinese. L'interno ha un arredamento molto classico:il salotto ha un magnifico camino,e di fronte a esso un enorme divano;la cucina é molto accogliente. Incuriosita salgo le scale e appena arrivata al secondo piano mi ritrovo davanti a molte porte. Comincio a cercare la mia futura camera,e non ci metto molto. Entro nella 3º stanza e rimango immediatamente colpita dalla vista che si scorge dalle finestre. "Vedo che ti stai già ambientando!",la voce di mia madre mi distrae da quella magnifica veduta."Già...posso sistemarmi qui? Mi piace questa camera","Ma certo tesoro! Ora sbrigati,sono arrivati i mobili e tutte le nostre cose e dobbiamo sistemarle! E poi lo zio Mark ci aspetta a casa sua per cena". Annuisco e scendo in soggiorno. Passo l'intero pomeriggio a ordinare le mie cose e quelle della mamma,e verso le 19:30,attraversiamo la strada e arriviamo a casa di mio zio. Mark è il fratello di mia madre. A differenza di sua sorella,lui è rimasto in Inghilterra e ha sposato la sua ragazza del liceo. Hanno avuto un figlio,mio cugino Michael,che adesso ha 17 anni,proprio come me. Non vedo tutti loro dal compleanno di mia madre. Le hanno fatto una sorpresa e ci hanno fatto visita per una settimana intera. Quando si apre la porta,vengo subito accolta da una chioma rosso fuoco. Michael è sempre lo stesso:alto,con il suo solito piercing sul sopracciglio destro e i suoi amati tatuaggi sul braccio,cambia solo il colore dei capelli. Io e mia madre entriamo in casa,e dopo aver salutato gli zii,cominciamo a cenare

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Capitolo 3
*** 3 ***


Dopo cena io e Michael saliamo in camera sua mentre i nostri genitori discutono del più e del meno. Prima di entrare Il ragazzo si ferma di fronte la sua stanza e dice:"Allora amata cugina...adesso tu entrerai nel mio tempio sacro. Ti prego di essere rispettosa". Cominciamo a ridere. Appena la porta si apre ci buttiamo a peso morto sul letto. Michael comincia a raccontarmi della scuola che frequenta,dei suoi amici e dei professori. Mentre il ragazzo continua il suo lunghissimo monologo,il mio cellulare comincia a squillare e sul display appare il nome di Nicolò. Rispondo immediatamente:" Ciao tesoro! Come va?" "Ehi amore,qui tutto bene! Com'è andato il viaggio?" "Benissimo,adesso sono con Michael" "Ah bene,salutamelo. Adesso devo andare,ti amo!" "Ti amo anch'io". Il tinto mi guarda incuriosito. "Che c'è?" Gli dico trattenendo una risata."1)è strano vederti parlare in italiano;2)era il tuo ragazzo?" "1)perché? Ahahah;2) si,era il mio ragazzo e ti saluta" "Boh è strano ahah. Ehm quando lo senti ricambia" continuiamo a ridere. Michael è il miglior cugino che si possa desiderare. È sempre pronto a farmi ridere e mi aiuta a dimenticare che lunedì comincerò a frequentare la nuova scuola.È il fratello che non ho mai avuto. Ho paura di ricominciare tutto da capo,ma pensare che sarò nella stessa scuola di mio cugino mi fa stare decisamente meglio. Il ragazzo dai capelli colorati nota che sono pensierosa,e invece di chiedermi cosa ho,comincia a farmi il solletico. Fortunatamente arriva mia madre a salvarmi da quella "tortura" dicendo che è tardi e che bisogna tornare a casa.

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Capitolo 4
*** 4 ***


Il giorno tanto atteso è arrivato. Oggi comincerò a frequentare la mia nuova scuola. Mi guardo allo specchio. Indosso la divisa scolastica composta da una gonna a scacchi blu e azzurra,con una camicia bianca e una cravatta anch'essa blu. I miei lunghi capelli ramati sono raccolti in un elegante chignon basso.Non sono abituata a vedermi con una divisa. "Sei pronta?" . La voce di mia madre mi distrae dalla riflessione. Non mi ero nemmeno accorta che fosse entrata e che mi stesse guardando. "Si,arrivo" rispondo guardandomi un'ultima volta. Quando scendo in salotto Michael è seduto sul divano e si guarda intorno. Appena mi vede si alza e mi viene incontro sorridendomi. Ricambio il suo saluto e usciamo di casa. Sapevo che a Londra le temperature erano più basse,ma non così tanto! Il rosso mi guarda,e dopo aver capito la situazione,cercando di trattenere una risata dice:"Tranquilla,ti abituerai presto al clima londinese","lo spero proprio" rispondo battendo i denti. Cominciamo a camminare verso l'istituto e nel frattempo parliamo del più e del meno. Arriviamo poco prima che la campanella suoni,e il mio accompagnatore mi guida nell'ufficio del preside. "Salve,mia cugina é nuova e ha un appuntamento con il Sig.Smith" dice Michael ad una donna di mezza età con i capelli corti e neri in disordine,un paio di occhialini azzurri che incorniciano un viso molto magro e pallido. "Certo,puoi aspettarlo qui" risponde guardandomi dritta negli occhi,"Tu,invece,vai in classe!" dice nella direzione del tinto con una vocina acuta e molto fastidiosa. Quest'ultimo non ci pensa due volte e corre via mimandomi con le labbra un "buona fortuna". Poco dopo l'odiosa segretaria tossisce catturando così la mia attenzione e mi fa segno di poter entrare nell'ufficio del preside. È un uomo sui 60 anni,un po' in carne. Ha i capelli bianchi e una barba un po' lunga,anch'essa bianca. Appena mi vede sulla soglia dice sorridendomi:" Lei deve essere Charlotte Magni! Prego si accomodi ". Ringrazio e mi siedo su una delle due sedie di fronte alla scrivania del preside. "Allora Signorina Magni,lei in Italia cosa studiava?" "Beh,signore,frequentavo un liceo scientifico. Studiavo principalmente matematica,fisica e chimica,ma anche letteratura inglese ed italiana,arte,storia e filosofia" "Bene,non si preoccupi,qui potrà continuare a studiare queste materie. Potrà sceglierne anche delle altre e potrà frequentare diversi corsi dopo la scuola.Se avrà dubbi in merito alla programmazione o ai corsi di studio non esiti a chiedere ai professori o a me." Lo ringrazio,ci stringiamo la mano,e mi accompagna alla porta. Sulla soglia aggiunge:" Bene,buone lezioni e benvenuta nella nostra scuola". Fuori dall'ufficio mi aspetta la segretaria che mi spiega l'orario delle lezioni e dove si trovano le varie aule. La ringrazio e vado verso l'aula di matematica avanzata. Busso e sento da dentro una voce che dice:"Avanti". Entro esitante e tutti i ragazzi che si trovano nell'aula cominciano a guardarmi e a bisbigliare. Il professore mi guarda e dice con voce molto allegra:" Ciao,tu sei?" "Salve,sono la nuova alunna. Mi chiamo Charlotte Magni e vengo dall'Italia" rispondo cercando di non guardare altrove per l'imbarazzo. "Bene Charlotte,puoi andarti a sedere in fondo alla classe vicino al nostro amico Lucas". Ringrazio e vado a sedermi nel posto che mi è stato indicato. Dopo aver poggiato le mie cose sul banco saluto il mio nuovo compagno ma vengo ignorata. Rinuncio immediatamente ad attrarre la sua attenzione e mi limito ad osservarlo. Ha gli occhi azzurri,i capelli biondi,un anellino nero sul labbro inferiore. I miei pensieri vengono interrotti dal professore che mi chiede di raggiungerlo alla cattedra per parlare del programma

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Capitolo 5
*** 5 ***


Le lezioni passano molto lentamente. Ogni ora è una lezione diversa,ma la reazione dei ragazzi è sempre la stessa:mi guardano,cominciano a bisbigliare,ma appena passo vicino a loro,però,smettono subito. I professori mi fanno le stesse domande:chi sono,da dove vengo e dove ero arrivata nel programma. Quando suona la campana del pranzo,l'aula di letteratura si svuota in un baleno. Mentre raccolgo le mie cose,Michael entra nella classe. "Ciao,andiamo a pranzo?","Ciao,sì certo. Come facevi a sapere dov'ero?" chiedo curiosa. "Ricorda una cosa...io so tutto e ho i miei informatori" risponde. Ci avviamo verso la mensa. Durante il tragitto ci fermiamo molte volte perché Michael deve salutare tutti i suoi conoscenti. Dopo aver raggiunto la nostra meta,e aver preso da mangiare,ci sediamo ad un tavolo con due ragazzi. "Ehi Michey,chi è lei?" dice uno dei due. È molto carino. Ha i capelli ricci,gli occhi castani e porta un paio di occhiali grandi e neri che gli incorniciano il viso. "Ciao ragazzi,lei è mia cugina Charlotte.Viene dall'Italia","Ciao Charlotte. Io sono Ashton e lui è Calum" dice il riccio indicando il ragazzo dai tratti asiatici. Ha gli occhi scuri,i capelli neri,e dalle maniche della sua divisa si vedono alcuni tatuaggi. Ha le cuffie alle orecchie,quindi non avendo sentito una parola della converzione,dopo avermi guardata,fa un cenno con il capo. "Chiamatemi Charlie. È un piacere conoscervi". L'ora di pranzo la passo a fare domande sulla scuola e a rispondere alle domande che mi fanno i ragazzi sulla mia vecchia vita(anche Calum,dopo aver tolto le cuffie,partecipa alla conversazione). Quando è ora di tornare a lezione,io e Michael salutiamo i nostri amici e ci avviamo verso l'aula di arte. Mentre camminiamo per i corridoi,il tinto mi chiede come sta andando il mio primo giorno di scuola. "Bene...Ma i tutti i ragazzi mi guardano come se fossi un'aliena"," È perchè sei una novellina. Vedrai,poi non faranno più caso a te" risponde con nonchalance il rosso. "Lo spero...cosa mi sai dire di un certo Lucas? É nella mia classe di matematica avanzata". Il mio interlocutore ci pensa su alcuni minuti,poi risponde:"Ah sì,Luke!È uno dei miei migliori amici....Perchè lo vuoi sapere?", "Ahm..nulla! Ero solo curiosa" rispondo imbarazzata. Michael,capisce la situazione e decide così di cambiare discorso. Senza rendercene conto,arriviamo in classe. Dopo esserci accomodati,entra l'insegnante e comincia la lezione.

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Capitolo 6
*** 6 ***


Quando torno a casa,trovo mia madre in salotto a leggere uno dei suoi libri preferiti:Orgoglio e Pregiudizio. Quando,finalmente,mi nota comincia a tempestarmi di domande sulla scuola,sui prof,e sui miei nuovi compagni. "Bene...ho conosciuto due amici di Michael...sono simpatici" rispondo con indifferenza. Evidentemente questa risposta non le basta,così comincia a chiedere i particolari sui miei nuovi amici. Per fortuna,prima che possa cominciare a rispondere all'interrogatorio,mi arriva un messaggio e sul mio viso compare un sorriso a 32 denti. È Laura che mi dice di collegarmi su Skype. "Mamma,scusa,ma devo andare...Laura mi deve parlare","Oh...certo tesoro...vai pure...". Sorrido e corro su per le scale. Quando apro il programma,le urla di Giuseppe e Laura mi rompono i timpani. "Perché non ti sei fatta sentire in questa settimana?!" "Sei una disgraziata" "Come sono i compagni?" "Com'è la città?". Le loro domande si affollano nel mio cervello. Voglio molto bene ad entrambi,ma alcune volte sono peggio di mia madre."Mi fate parlare?...Scusate se non mi sono fatta sentire...lo so...ho sbagliato,ma ho dovuto fare un sacco di cose,tra la casa e l'iscrizione alla nuova scuola! Ma ora sono qui!" rispondo cercando di non guardare la webcam."D'accordo...sei perdonata.Ma adesso vuoi dirci com'è Londra?"Dice Giuseppe con un pizzico di curiosità nella voce. "Beh...è grande,caotica,bella..."dico pensando alla mia nuova città"ma mai quanto Roma,ovvio!"aggiungo in fretta guardando gli sguardi attoniti dei miei amici."Come sono i compagni?...Aspetta,riformulo la domanda: ci sono ragazzi carini?" Chiede Laura impaziente. Comincio a ridere."Si,ci sono molti ragazzi carini. Oggi,ad esempio ho conosciuto i migliori amici di mio cugino Michael...sono molto simpatici.Nella mia classe di matematica,poi...". Non riesco a terminare la frase perché Peppe sta facendo una faccia troppo buffa,così comincio a ridere. La fa ogni volta che io e Laura parliamo di ragazzi. Cambiamo argomento per non farlo sentire più in imbarazzo. Continuiamo a parlare del più e del meno per un paio d'ore. Mia madre viene a chiamarmi per la cena e capisco che è ora di salutare.

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Capitolo 7
*** 7 ***


Quella sera stessa,quando salgo in camera mia dopo cena,ricevo una telefonata da parte di mio padre."Ehi Charlie! Come va?" "Oh,ehm,ciao papà...tutto bene,tu?" rispondo imbarazzata. Anche se è mio padre mi sembra di non riconoscerlo più da quando ha tradito la mamma. "Bene...come va la scuola? Come sono i compagni?"risponde lui. Cerca sempre di interessarsi della mia vita,o almeno,fa finta."Bene. I compagni sono simpatici....ascolta ho un sacco di compiti da fare,sai com'è,i programmi e il resto...magari ci sentiamo un altro giorno"rispondo,non mi va di parlare con lui adesso. "Oh,ok...ciao. Ti voglio bene" "Ciao papà" rispondo con un tono freddo e distaccato. Quando chiudo la telefonata,rimango a fissare per alcuni minuti il cellulare. Se non avesse fatto l'idiota io non avrei mai lasciato Roma,i miei amici e Nicolò. Ma niente va come vuoi.Comincio a piangere fino a quando non mi addormento. La mattina seguente mia madre mi viene a svegliare per andare a scuola. "Tesoro,perché hai dormito vestita?" Mi chiede quando riesco finalmente ad alzarmi. "Oh,non me ne ero accorta! Ero talmente stanca che mi sono distesa sul letto per alcuni minuti e mi sono addormentata...". Ascolta attentamente la mia giustificazione e quando ho terminato risponde con un semplice ok. Non voglio che sappia che ho parlato con mio padre. Lei era profondamente innamorata di lui. Poco dopo arriva Michael e andiamo a scuola.

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Capitolo 8
*** 8 ***


Quando arriviamo a scuola,troviamo Ashton e Calum appoggiati ad un muretto. Il primo,appena mi vede mi sorride,mentre il moro continua a fumare la sua sigaretta in maniera avida."Ehi ragazzi,come va oggi?" chiede Michael ai due ragazzi. Rispondono all'unisono "Bene" e cominciamo a parlare delle lezioni di oggi. Quando suona la prima campanella,insieme a tutti gli altri studenti,entriamo nell'edificio. Dopo aver posato i libri nell'armadietto, guardo la tabella con l'orario che ho appeso dentro di esso. La mia prima lezione è chimica. Non ci metto molto a trovare il laboratorio,e dopo essermi presentata al professore mi siedo al secondo tavolo accanto ad una ragazza dai capelli rosa con una bandana nera e bianca. "Ciao! Sei nuova? Da dove vieni? Come ti chiami? Io sono Sabrina". Mi fa un sorriso a 32 denti e io rispondo:"Ahaha,sei simpatica. Io mi chiamo Charlotte,ma tutti mi chiamano Charlie.Vengo da Roma" "Woooooow! Adoro l'Italia,io ci sono stata qualche anno fa con i miei...scusa se te lo chiedo,ma sei qui per uno scambio culturale o qualcosa del genere?" mi chiede con uno sguardo indagatore. "Ehm,no. Mi sono trasferita da poco con mia madre"rispondo con imbarazzo,"Beh Charlie,allora benvenuta ahah. Ti troverai molto bene qui" la ringrazio e cominciamo a parlare dei nostri interessi. Scopro che le piace la musica rock e ama leggere. È identica a me! Veniamo interrotte dal suono della campana che segna l'inizio della lezione. Io e Sabrina abbiamo tutte le lezioni in comune quella mattina,così quando arriva l'ora di pranzo la invito al tavolo con me,Michael e gli altri. Quando entriamo in caffetteria,e vediamo il nostro tavolo, la mia nuova amica smette di parlare animatamente dei film di Harry Potter e sul quanto sia bella questa saga e si blocca. "Ehi che succede?" Le chiedo incuriosita. "Non vorrai farmi sedere accanto a Michael Clifford,vero?" Chiede diventando pallida. "Ehm si...è mio cugino...perché me lo chiedi?"Dico tranquillamente. Lei si volta verso di me,diventando ancora più bianca."OMIODIO! Tuo cugino è MICHAEL CLIFFORD?! Ho una cotta per lui dalla 5º elementare! Ma lui non si è mai accorto di me" dice quasi sussurrando per paura di essere sentita,nonostante ci siano numerosi studenti che parlando tra di loro coprono le nostre voci."Aaaah! Coraggio allora! Andiamo a sederci!" "Che?!" "Non ti mangia mica!" Rispondo io tranquillamente.

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Capitolo 9
*** 9 ***


Quando arriviamo al nostro tavolo Sabrina è più bianca di un fantasma mentre io sono felicissima di stare con i miei amici. I ragazzi ci sorridono,e noi ci accomodiamo nelle due sedie libere."Ciao ragazzi! Lei è Sabrina. È la mia compagna di laboratorio" dico presentando la ragazza dai capelli rosa. "Ehm...c-ciao" dice lei in imbarazzo."Ciao! Io sono Michael,e questi due sono Ashton e Calum" dice subito il rosso indicando i suoi amici."Si,so chi sei...voglio dire...s-stiamo nella stessa classe di g-ginnastica..."risponde lei"E-e siamo compagni dalle elementari...". "Mi ricordo di te! Eri la ragazza che si sedeva sempre in disparte e leggeva quei libri enormi!" Interviene subito Ashton. Sabrina comincia ad annuire. L'ora di pranzo trascorre tranquilla. I ragazzi sono gentili con la ragazza dai capelli colorati,e lei piano piano comincia a riprendere un colorito normale.  Mentre Michael era intento a raccontare una barzelletta su un negozio di pappagalli,vedo una testa bionda avvicinarsi al nostro gruppo. "Ehi Bro! Michael ci stava raccontando una delle sue barzellette" dice Ashton quando lo vede. Il ragazzo fa un sorriso sbilenco e si siede di fronte a me."Luke,loro sono mia cugina Charlotte,viene dall'Italia,e lei è Sabrina." dice il tinto indicando prima e poi la mia amica. "Chiamami Charlie" intervengo subito io. "Ma non ti ho già vista?" Chiede il mio interlocutore con voce roca. "Ehm...sì...abbiamo l'ora di matematica in comune" rispondo imbarazzata. Credevo che non si fosse accorto della mia esistenza! Poco dopo suona la campanella che segna l'inizio delle ore pomeridiane,così saluto i miei amici e Luke,e mi incammino verso l'aula di informatica. Per tutto il tragitto non faccio altro che pensare a quel biondino. É così misterioso...ha il viso da bravo ragazzo,ma qualcosa in lui mi fa dubitare di ciò.

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Capitolo 10
*** 10 ***


Quando torno a casa,trovo sul tavolo del salotto biglietto.E' di mia madre."Charlie,sono andata ad un colloquio di lavoro.Torno per cena.Ti voglio bene".Non voglio stare da sola per tutto il pomeriggio,così decido di andare da Michael.  Mi stavo togliendo l'uniforme per indossare un paio di jeans neri,una felpa dei Guns 'n Roses,e le mie amate vans nere,quando ricevo una chiamata su skype da Laura. "Laura! Che sorpresa" dico immediatamente. "Charlie...ciao...come stai?"risponde.Ha una voce strana,non è allegra come al solito."ok,che succede?" domando. "Ehm...e-ecco...è successa una cosa...m-ma non ne sono m-molto sicura...cioè forse ho visto male io..." risponde balbettando e cercando di non guardare nella webcam.Stranita sempre più dal suo comportamento la incito a dirmi cosa è successo di così grave.Finalmente mi risponde."Si tratta di Nicolò...oggi fuori dalla scuola l'ho visto incollato ad una ragazza dai capelli castani...",e a quelle parole il mio mondo crollò all'improvviso. Avevo voglia di urlare,di piangere,volevo che tutto questo fosse solo un brutto sogno,ma sapevo che era la dura verità.La vista cominciò ad offuscarsi,e le lacrime cominciarono a solcare il mio viso."Ehi...è tutto ok?" chiede la mia amica.Mi ero quasi dimenticata della sua presenza.Mi asciugo le lacrime e annuisco."Mi dispiace tesoro","Non preoccuparti...scusa,ma devo andare...ciao..."dico con voce flebile.Laura mi saluta e chiude la video chiamata. Capisco che piangere non risolverà nulla,e non ho intenzione di fare una scenata.Continuo a prepararmi e vado da Michael.

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Capitolo 11
*** 11 ***


Non appena Michael apre la porta lo abbraccio e comincio a piangere,non riuscendo più a trattenermi.Il ragazzo non fa domande e silenziosamente ricambia il mio gesto stringendomi a sé. Pochi secondi dopo mi accompagna in cucina e prepara la cioccolata calda. “...Io non so cosa dire...” dice il tinto dopo aver ascoltato il mio racconto tra un singhiozzo e l’altro.”Non c’è nulla da dire,se non che io sono una stupida con la s maiuscola! Sapevo com'era,tutti mi avevano avvisato e io come una stupida li ho mandati al diavolo per stare con lui...” affermo dopo essermi finalmente calmata.”Non sei una stupida! Lui lo è,non sa quello che si perderà.Charlie,sei gentile,simpatica,sai farti rispettare quando vuoi,e sei adorabile! Se non fossi mia cugina e la mia migliore amica ti chiederei di sposarmi” ”Grazie Michey” sorrido a quelle parole,per poi correre dal’altro lato del tavolo per abbracciarlo.”Ti voglio bene cugino” dico sul suo collo e come risposta ricevo un bacio sulla testa.”Ah quasi dimenticavo!Stanno venendo i miei amici,vuoi restare con noi” chiede il mio interlocutore dopo quel momento di affetto.”Ok...mi fa molto piacere...e poi stare a casa da sola non mi va” dico e torniamo ad abbracciarci.

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