Ingordo di Grimilde Deveraux (/viewuser.php?uid=847303)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - La lettera dei desideri ***
Capitolo 2: *** Scelta OC ***
Capitolo 3: *** Funerale, Hogwarts vent'anni prima ***
Capitolo 4: *** 1. Forse non è uno scherzo ***
Capitolo 5: *** 2. Deboli ***
Capitolo 6: *** 3. Richard ***
Capitolo 1 *** Prologo - La lettera dei desideri ***
Un grosso gufo grigio scuro si
posò sul
davanzale della sua finestra guardandolo con i grandi occhi color ambra.
Hector lo guardò per un
istante poi non avendo
mai visto quell’animale tornò a sfogliare il libro
di Rune antiche che stava
cercando di studiare, aveva un tema da scrivere per la fine della
settimana e
onestamente non ci aveva mai capito molto di quella materia e se non
voleva
prendere l’ennesima T forse era meglio darsi da fare.
Non passarono che un paio di minuti
e il
misterioso pennuto volò sul tavolo davanti a lui continuando
imperterrito a
fissarlo, non aveva ancora emesso un solo suono da quando era arrivato
nella
sala comune e per certi versi lui ancora si chiedeva come avesse fatto
ad
entrare; fu solo quando cercò di ignorarlo di nuovo che
l’animale,
probabilmente infastidito da tanta ignoranza gli beccò e
molto poco
gentilmente, il braccio sopra il maglione della divisa mostrandogli poi la zampa a
cui era legata una
piccola pergamena chiusa con un nastro nero.
Ancora indeciso Hector rimase
immobile, ma ad un
nuovo movimento del becco dell’uccello allungò la
mano afferrando il biglietto
e srotolandolo per leggerne il contenuto.
“Hector
David Lattimer i
tuoi desideri sono stati
esauditi; so che il tuo cuore brama molto più di quello che
tu stesso puoi
avere e per questo ho deciso di aiutarti, scrivi i tuoi desideri sul
retro di
questa pergamena e legala di nuovo alla zampa del gufo, entro due
giorni tutto
ciò che avrai desiderato sarà tuo.”
Davanti a quelle parole Hector si
fece una
bella risata, ma che cavolo di scherzo era? Forse uno dei suoi amici
voleva
divertirsi alle sue spalle, stava quasi per gettare via la pergamena
quando
altre parole comparvero sul fondo del foglio:
“Ridi
eh…beh prova tu stesso se
non mi credi e se è uno scherzo, alla fine non avrai niente
da perdere”
convinto
da quell’ultima frase Hector girò il
foglio e prendendo penna ed inchiostro scrisse le prime quattro cose
che gli
passavano per la mente, era un ragazzino di 16 anni, che ci si poteva
aspettare
da lui?
Quando ebbe finito legò
di nuovo la pergamena
alla zampa del gufo e questi senza battere ciglio si voltò
uscendo dalla finestra
da cui era entrato e spiccando il volo nella notte; mentre Hector
tornava al
suo libro al limitare della foresta proibita un uomo alto vestito di
scuro alzò
un braccio per farvi poggiare il gufo che tubò allegro per
essere tornato dal
suo padrone:<< Ottimo lavoro Perla, vediamo che cosa ha
desiderato il
nostro giovane amico… >> e sciogliendo il
nastro dalla zampa del pennuto
cominciò a leggere la piccola lista, Hector ancora non lo
sapeva, ma la sua
vita stava per cambiare.
Grimilde's note
So che come prologo non
è molto, ma andando
avanti si capirà un po’ di più.
Mi servirebbero più o
meno 10 OC (dal V anno in
su per motivi che poi capirete), potete mandarne 2 a testa e
sceglierò quelli
che mi sembreranno più adatti alla storia; alcuni saranno
buoni altri decisamente
no.
Potete scrivermi da che parte
preferite stare
oppure posso scegliere io a seconda della mia ispirazione; se volete
partecipare le schede vanno mandate entro il 23 luglio e
successivamente
pubblicherò la scelta dei personaggi.
Piccole note: il biglietto che ha
ricevuto
Hector non verrà inviato solo a lui o almeno
all’inizio sì, ma potrebbe essere
inviato anche ad altri personaggi successivamente o essere stato
inviato a
qualcuno prima di lui.
Ho bisogno di un paio di personaggi
da entrambe
le parti (possibilmente uno per parte) che facciano il doppiogioco.
Di seguito vi lascio la scheda da
compilare;
se vi interessa mandatemi una
recensione con
sesso, anno e casa dell’OC; per eventuali relazioni a parte
Hector e l’uomo
misterioso proprietario di Perla ne parleremo quando arriveranno i
personaggi.
A presto spero, baci
Grimilde
SCHEDA
- Nome:
- cognome:
- soprannome:
- età:
- sesso:
- stato di sangue:
- casa e anno:
- aspetto fisico:
- prestavolto:
- aspetto caratteriale:
- famiglia:
- eventuali desideri nascosti o che
vuole
realizzare:
- il suo peggior difetto:
- il suo pregio:
- ruolo all’interno della
scuola:
- animali:
- genere di persone con cui potrebbe
andare d’accordo:
- genere di persone con cui
decisamente non
andrebbe d’accordo:
- segreti:
- altre notizie importanti (quello
che pensate
debba sapere assolutamente):
- relazione (può
essere compilata anche in seguito
se volete aspettare la scelta degli OC):
Personaggi:
Hector
David Lattimer, 16 anni Corvonero
A suo parere è un Corvonero mal riuscito in quanto non ha la
classica intelligenza tipica dei suoi compagni o almeno lui ne
è convinto.
Uomo
della foresta (nome ancora ignoto)
La sola cosa che si sa di lui per ora è che si è
proposto di realizzare i desideri di Hector
|
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Capitolo 2 *** Scelta OC ***
Scelta OC
Scelta
OC
Alla
fine per cause di trama ho scelto 9
personaggi ma non è detto che andando avanti la cosa non
cambi, ringrazio tutti
per quelli che mi avete mandato e spero di rendere al meglio quelli
scelti, per
qualsiasi cosa non esitate a contattarmi e farmelo sapere, entro un
paio di
giorni se tutto va bene o al massimo nel fine settimana
pubblicherò il primo
capitolo che è già in lavorazione.
A
presto,
Grimilde.
Leonard
Romulus Moore,
17 anni Serpeverde,
caposcuola
Lilith
Jean Moore,
16 anni Corvonero
Zajin
Blake,
17 anno Serpeverde
Calipso
Jerrd,
15 anni Corvonero,
capitano della squadra
Crystal
Hawins,
15 anni Corvonero,
prefetto
Seraphina
Morvant,
15 anni Serpeverde,
prefetto e cacciatrice
Josephine
Jennifer Bennett,
17 anni Grifondoro,
caposcuola
Ludowika
Addis Burke,
16 anni Serpeverde
Olden
Abner Collins,
17 anni Serpeverde,
capitano della squadra, battitore e prefetto
Ho
aggiunto un paio personaggi secondari che non
interagiranno molto ma che sono utili al fine della storia
Grayson
Alexander Conrad,
11 anni, ex Tassorosso
(deceduto anni prima in circostanze misteriose)
Bruce
Milton,
17 anni Corvonero
Se
compariranno altri ve lo farò sapere.
|
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Capitolo 3 *** Funerale, Hogwarts vent'anni prima ***
Novembre 2000
La preside McGrannit
guardò la piccola bara al
centro della sala grande mentre gli stendardi delle quattro case
listati a
lutto sovrastavano tutti gli studenti che se ne stavano immobili in
religioso
silenzio, davanti a tutti la famiglia del defunto che sembrava ancora
incredula
per quanto era successo.
La preside guardò di
nuovo il fratello maggiore
del morto, Richard era forte e non piangeva, probabilmente il suo
orgoglio di
Grifondoro gli impediva di mostrare le proprie emozioni davanti a tutta
la
scuola, ma il suo cuore sanguinava per la perdita del suo adorabile
fratellino
o almeno questo pensava l’anziana preside.
Alzandosi poi dal suo scranno si
avvicinò al
podio per iniziare il suo discorso e rendere l’ultimo saluto
a Grayson Conrad e
ai suoi 11 anni.
Grimilde's Note
No, non è la scelta degli OC, anche se ho quasi
finito la fase di selezione e sto preparando il primo capitolo, questo
è un po' un antefatto che verrà fuori
più avanti nella storia ma di cui volevo informarvi
perchè così si capiranno meglio alcuni
riferimenti o notizie che salteranno fuori più avanti.
Ci vediamo presto...
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Capitolo 4 *** 1. Forse non è uno scherzo ***
Cap. 1 – Forse non è uno scherzo
Agosto
2000
Gli
occhi azzurri del bambino si spalancarono di
gioia quando vide il grosso pennuto grigio che suo padre gli stava
porgendo:<< Per il tuo ingresso ad Hogwarts, Grayson
>> il bambino
allungò una mano per accarezzare le piume
dell’animale e questo immediatamente
si mise a tubare felice:<< Come si chiama?
>> domandò di nuovo
guardando il padre:<< Non ha ancora un nome
perché devi darglielo tu ma
sappi che è una femmina >> il bambino
tornò a concentrarsi sul gufo che
ora fermo sul tavolo lo guardava con evidente
curiosità:<< Perla, mi
piacerebbe chiamarti Perla >> mormorò
all’animale mentre dietro di lui
suo fratello maggiore fece una smorfia sentendo quel nome per poi
tornare a
guardare il foglio di pergamena che gli era arrivato solamente quella
mattina
all’alba con solo poche parole scritte con un inconfondibile
inchiostro rosso
sangue: “È il momento di
saldare i debiti”
non era il primo avvertimento che Richard riceveva, ma la sua natura di
Grifondoro orgoglioso e, a volte, decisamente troppo buonista gli
impediva di
dar troppo credito a quella minaccia; era estate ed era insieme alla
sua
famiglia, avrebbe risolto i suoi problemi una volta a scuola.
Ottobre
2020
“Vorrei
essere popolare, avere bei voti in modo da far contenti i miei, avere
una
ragazza e vorrei entrare nella squadra di Quidditch di Corvonero come
cacciatore, non penso di essere bravo come cercatore anche se mi
piacerebbe”
Leggendo
il breve messaggio scritto da Hector un
sorrisetto acido si dipinse sulle labbra dell’uomo che poi
tornò a guardare il
gufo:<< Un po’ sbrigativo il nostro giovane
amico…banale per certi versi
e io che credevo che i Corvonero fossero un po’
più ambiziosi… >> poi
tornando a guardare il cielo privo di stelle si alzò
avvicinandosi alla
libreria che occupava tutta una parete della casa, aveva un lavoro da
fare.
Il
mattino dopo furono i raggi del sole che gli
battevano insistentemente sul viso a fargli aprire gli occhi, doveva
essersi
dimenticato di puntare la sveglia la sera prima, poi lanciando uno
sguardo
all’orologio sul comodino sospirò felice di essere
ancora in tempo per le
lezioni, già non aveva finito il compito ci mancava solo che
arrivasse in
ritardo!
Un’ora
dopo quando varcò le porte della sala
grande Hector si diresse velocemente alla tavolata dei Corvonero
cercando di
farsi notare il meno possibile, non era un tipo anonimo o asociale,
aveva molte
conoscenze sia all’intero della sua casa che fuori, ma non
era esattamente il
genere di ragazzo che poteva definirsi popolare.
Alzando
poi gli occhi verso il fondo del tavolo
la sua attenzione fu catturata come sempre da una chioma di capelli
dorati dove
una giovane dagli occhi azzurri continuava a passarvi le mani quasi con
noncuranza.
Mentre
come suo solito Hector si perdeva a
guardare Calli Jerrd, una piccola mano calda gli scompigliò
i capelli facendolo
voltare verso due grandi occhioni da cerbiatta:<<
Buongiorno pigrone!
Ancora perso dietro la tua acida principessina? >> Hector
fece una
smorfia:<< Buongiorno Crystal, già
così simpatica di prima mattina?
>> la ragazza fece una smorfia, voleva bene ad Hector ma
quando si
trattava di Calipso Jerrd quel ragazzo non sentiva ragioni e
sinceramente a lei
quell’acida principessina spaccona e so tutto io dava
decisamente sui nervi,
forse anche per il fatto che era la sua principale avversaria per il
premio di,
come lo aveva scherzosamente soprannominato Hector, secchiona
dell’anno!
Stava
quasi per rispondere all’amico quando
qualcosa di argenteo catturò la sua attenzione facendole
alzare gli occhi verso
l’altro lato del tavolo:<< Lily, stai bene?
>> e guardando
l’espressione afflitta della sua amica Hector fece per
allungare una mano e
chiederle di nuovo se stava bene, ma Lilith la ritrasse come scottata
alzando
poi gli occhi scorrendo velocemente la tavolata dei
Serpeverde:<< Va
tutto bene. Sto bene >> e come se non fosse successo
niente allungò una
mano per prendere un po’ di succo di zucca.
<<
Allora signor sono perso di miss
so-tutto-io-Jerrd mi vuoi dire che hai? Sei piuttosto silenzioso
stamattina
>> e con il suo solito buonumore perenne Crys
tornò all’attacco
dell’amico che era insolitamente taciturno e perso nei suoi
pensieri:<<
Come? >> domandò allora lui che con la mente
altrove continuava a
rigirare il cucchiaio nella sua tazza di te e latte:<<
Che cavolo hai
Hect? Sembri ancora più troll del solito stamattina
>> indeciso se
parlare alle due ragazze del messaggio ricevuto la sera prima Hector
scosse la
testa, in fondo a chi importava di uno stupido scherzo?
Mentre
il giovane Corvonero era perso nei suoi
pensieri un dolce profumo di fiori catturò la sua attenzione
immediatamente
seguito dalla voce di Calli:<< Spero tu sia pronto per le
selezioni di
domani Lattimer, non sarebbe carino vedere il mio ragazzo che cade
dalla scopa
ancora prima di affrontare una vera partita non credi? >>
Lily, Crys ed
Hector alzarono la testa di scatto a quelle parole:<< Il
tuo cosa? >>
domandò Lily i cui capelli stavano già sfumando
dall’argento al rosso:<<
Il mio ragazzo metamorfa,
perché hai
qualcosa in contrario? >> e con il suo solito sorrisino
tagliente Calipso
chiuse la bocca di Lily tornando poi a concentrare tutta la sua
attenzione su Hector:<<
Ci vediamo dopo pranzo al campo per un allenamento extra, vedi di non
fare
tardi >> e dandogli un veloce bacio a fior di labbra si
voltò tornando
verso i suoi compagni pronta per andare a lezione.
<<
Tu ci devi una spiegazione, che cos’è
successo tra te e miss odiosa? Da quanto sei il suo ragazzo?
>> e
partendo in quarta come sempre Crystal incrociò le braccia
sul petto con
un’espressione decisamente arrabbiata in
faccia:<< Cosa? Non lo so Crys,
ieri sera quando sono andato a letto tutto era come sempre, Calli mi
odiava e
io non ero…>> << Ehi Lattimer tu
e Calli venite alla gita ad
Hogsmeade del prossimo fine settimana? >> e Bruce Milton,
Corvonero del
settimo anno, prefetto, portiere ed uno degli affiliati al gruppetto di
Calipso
lo salutò come se fossero sempre stati grandi
amici:<< Veramente io…
>> cominciò Hector che era ancora bloccato dal
bacio di Calli di poco
prima:<< Oh andiamo avrete tutto il tempo per imboscarvi
anche al
villaggio, ci divertiremo >> poi dandogli una vigorosa
pacca sulla spalla
aggiunse ridendo sguaiatamente:<< Calli ha detto che vuoi
fare le
selezioni per la squadra…con la tua corporatura saresti un
cercatore perfetto,
piccolo e veloce >> poi continuando a ridere da solo
salutò avviandosi
verso l’uscita.
Crystal
fece di nuovo per aprire bocca e
chiedere spiegazioni, ma con una veloce occhiata all’orologio
Hector si defilò
con la scusa di non voler arrivare in ritardo a lezione e nella foga
del
momento prese Lily per mano tirandosela dietro fino all’aula
di Rune Antiche.
<<
Se vuoi far fuori quel pivello faresti
prima con la bacchetta amico >> e sorridendo sotto i
baffi un giovane
moro con la cravatta grigioverde slacciata, un pezzo di biscotto tra le
labbra
e l’altro in mano guardò il giovane dai riccioli
neri che sedeva accanto a lui
e che stringeva talmente forte il coltello ancora sporco di burro da
farsi
sbiancare le nocche:<< Fatti gli affari tuoi Blake
>> mormorò a
denti stretti poi lasciando cadere la posata allontanò il
piatto da sé:<<
Mi è passata la fame >> Zajin Blake sorrise
guardando il compagno di
casa:<< Oh andiamo Moore! Ti basta vedere uno che gira
intorno a tua
sorella per non mangiare! Sei davvero terribile >> e
continuando a
mangiare la sua colazione fece finta di non notare l’occhiata
omicida
dell’altro; Leonard Moore era un tipo strano, stava sempre
sulle sue e non
faceva alcuno sforzo per trovarsi degli amici, fin dal primo anno era
stato per
conto suo e lui si era immediatamente incuriosito ed ora, a distanza di
sette
anni, avevano quello strano rapporto che anche se non era una vera e
propria
amicizia era la cosa che gli si avvicinava di più.
<<
Te lo ripeto Blake fatti gli affari
tuoi >> poi prendendo i propri libri si alzò
avanzando a grandi passo
fino alla porta d’ingresso per poi scendere verso i
sotterranei per la lezione
di pozioni senza aspettare il compagno.
<<
Dobbiamo fare qualcosa Perla…il nostro
giovane Leonard comincia ad innervosirsi, diamogli qualcosa per
gratificarlo
>> e accarezzando il capo del pennuto posato sul piccolo
trespolo accanto
al suo tavolo scarabocchiò in fretta un breve messaggio
allungando poi la mano
verso il gufo:<< Fai in modo che lo riceva al
più presto >> e
guardando il gufo volare via dalla finestra il suo sguardo
fuggì sulla sciarpa
rosso e oro che stava gettata in un angolo su una mensola a prendere
polvere,
dio quanto la odiava!
Intanto
Hector e Lilith erano arrivati alla loro
lezione e, mentre prendeva posto in uno degli ultimi banchi per evitare
di
attirare l’attenzione della professoressa Hector si
soffermò per un istante a
guardare la sua amica, c’era qualcosa di strano in Lily
ultimamente era più
taciturna del solito e spesso nemmeno si arrabbiava più
quando Crys li
trascinava in una delle sue infinite discussioni o si lamentava
costantemente
di Calipso, proprio come quella mattina Lily era rimasta in silenzio a
giocare
con la sua omelette, l’unica cosa che sembrava averla scossa
era stata la
vicinanza della Jerrd ma sparita Calli tutto era tornato alla
normalità:<< Ehi Lily, va tutto bene?
>> la ragazza alzò gli occhi
incrociando quelli dell’amico ma prima che potesse aprire
bocca la
professoressa Finn entrò in classe sbattendo sulla cattedra
un enorme faldone
di pergamene, i loro compiti si ricordò Hector con tristezza.
<<
Deludenti, siete come sempre deludenti >>
cominciò a cantilenare l’insegnante mentre le
pergamene tornavano magicamente
sui banchi dei loro proprietari:<< Continuo a chiedermi
che cosa fate
durante le mie lezioni perché lo sapete bene – e
lì alzò un braccio indicando
la porta dell’aula – quella porta è
sempre aperta, nessuno vi obbliga a restare
qui ma se lo fate dovete impegnarvi, molti di voi hanno passato gli
esami per
un pelo l’anno scorso e vi ricordo che il prossimo anno non
sarete così
fortunati >> ci fu un attimo di silenzio nel quale Hector
alzò il capo
per vedere che cosa stava facendo la Finn quando vide una pergamena
svolazzare
verso di lui e posarsi sul suo banco proprio accanto al compito di
Lily:<< E? Come diavolo hai fatto a prendere E? Dicevi
che non avevi
fatto… >> cominciò lei ma la
professoressa, magicamente comparsa dietro
le loro spalle la bloccò:<< Se aspira ad un
voto più alto dovrebbe
impegnarsi di più signorina Moore >> poi
fissando Hector con quei suoi
occhi ambra resi ancora più enormi dalle spesse lenti degli
occhiali
aggiunse:<< Quanto a lei signor Lattimer è
stato una piacevole sorpresa,
finalmente ha deciso di applicarsi e sfruttare le sue
potenzialità >>
ancora immobile davanti al voto scritto sulla cima del tema accanto al
suo nome
dovette ricordarsi di respirare, lui quel compito non l’aveva
nemmeno iniziato!
Figurarsi consegnarlo prima della scadenza e prendere Eccezionale;
aveva già in
mente di implorare l’insegnante per non avere
l’ennesima T e una punizione per
non aver fatto il suo dovere ma a quanto pareva non era
così…rispondendo
educatamente alla professoressa prese il libro dalla cartella fingendo
di
ascoltare la lezione, con quello i desideri che aveva consegnato al
gufo
salivano a tre: Calli che lo chiamava fidanzato, i voti perfetti e
Bruce Milton
che lo invitava a fare parte della sua cricca, restavano solo le
selezioni
dell’indomani e…ma in fondo potevano essere tutte
coincidenze no?
Intanto
qualche aula più in là durante una delle
solite soporifere lezioni di Storia della Magia:<<
Crystal… >>
nessuna risposta:<< Crys…>>
provò di nuovo:<< Crystal
>> al terzo richiamo Crys si voltò
indispettita verso la sua compagna di
banco:<< Cosa c’è Ser?
>> la rossa sorrise brevemente facendo poi
un cenno con la testa verso il vecchio professor Ruf che, imperterrito
come al
solito, continuava a blaterare date, nomi e fatti come
un’enciclopedia:<<
Non dirmi che stavi davvero ascoltando? >>
tornò poi alla carica
rivolgendo di nuovo gli occhi verdi verso
l’amica:<< Beh sì >>
replicò Crys asciutta ritornando a prendere appunti sulla
pergamena:<<
Crys… >> di nuovo la Hawins si
voltò scocciata:<< O mi dici cosa
c’è o chiuda la bocca Ser >>
l’altra sorrise determinata:<< A dire
il vero pensavo me lo dicessi tu, ho visto la tua amica Calli baciare
Hector
stamattina >> gli occhi di Crystal corsero veloci
all’odiata compagna di
classe che prendeva appunti mentre parlottava con una vicina di banco
che sembrava
come al solito pendere dalle sue labbra:<< Non
c’è niente da dire, non so
cosa sia successo ed Hect dice di non saperne niente,
indagherò >> poi
decretando per il momento chiusa la conversazione tornò ai
suoi appunti, di
nuovo messa alle strette Seraphina si ritrovò a guardare
fuori dalla finestra
perdendosi nel cielo grigiastro di quel tiepido fine ottobre, la festa
di
Halloween si stava avvicinando e come accadeva spesso la sua mente
tornava a
quel pomeriggio, alla pioggia che scendeva come se fosse il diluvio
universale
e alla voce decisa del suo capitano di allora, Evan Philip, che le
ripeteva
sempre la stessa frase:<< Qui dentro chi decide sono io e
non tu
mezzacosa >> fino a quel giorno aveva sempre visto il suo
capitano come
un ragazzo deciso e determinato, aveva anche pensato di avere una
piccola cotta
per lui ma dopo quell’appellativo, nessuno usava
più il termine mezzosangue con
disprezzo ma ciò che lui intendeva con quelle parole era
ancora peggio, tutti
ad Hogwarts sapevano che lei era cresciuta senza madre, ma usare questo
per
insultarla era davvero ipocrita, un sorrisino debole le
sfiorò le labbra…Evan
Philip aveva avuto la sua lezione alla fine…
<<
Ser, la lezione è finita, andiamo?
>> voltandosi verso Crystal sbatté un istante
le palpebre alzandosi in fretta
e raccogliendo i libri:<< Sì, scusa ero
sovrappensiero >> l’amica
sorrise:<< L’avevo notato, ancora a pensare a
Collins? >> Seraphina
la guardò come se fosse pazza:<< Cosa? Ma che
stai dicendo? >>
<< Beh gira voce che foste voi due in lizza per il posto
di capitano
quest’anno ma che lui l’ha spuntata
perché è – lì Crystal fece
un’espressione
come a dire insomma hai capito no?
–
beh perché è Olden Collins >> Ser
la guardò scuotendo il capo:<<
Collins ha avuto il posto perché è più
grande, è un maschio ed Evan Philip era
un arrogante borioso maschilista come lui, ma fortunatamente
è al settimo anno
e l’anno prossimo avrò campo libero
>> mentre camminavano per raggiungere
i sotterranei per l’ora di pozioni l’oggetto della
loro discussione si parò davanti
a loro guardando Ser con il suo solito sorriso
smagliante:<< Hawins
>> salutò per poi voltarsi lentamente verso
Seraphina:<< Morvant
>> << Collins >> gli rispose
calma ed impassibile:<<
Domani dopo le lezioni avrei bisogno del tuo aiuto >> il
sorrisetto di
Ser gli fece capire di aver scelto le parole sbagliate:<<
Olden Collins
che chiede aiuto? >> lui arricciò il naso in
quella smorfia tipica degli
altezzosi ragazzini ricchi che Crystal proprio non sopportava, Olden
non era un
ragazzo cattivo o sgarbato, solo tremendamente arrogante e sicuro di
sé:<< Beh eri la seconda scelta come capitano
dei Serpeverde, quindi non
vedo a chi altri dovrei chiedere >> poi tornando serio
aggiunse:<< Domani
Grifondoro e Corvonero faranno le selezioni per i nuovi membri della
squadra,
sarebbe interessante vedere chi sceglieranno no? >>
Seraphina continuò a
guardarlo come se fosse stato un pesce rosso in una
boccia:<< Ancora non
capisco a che ti servo io >> lui rise avvicinandosi
pericolosamente al
suo viso:<< Da solo darei troppo nell’occhio
mentre con una bella ragazza
accanto potrei… >> << Sono una
cacciatrice e tu sei un battitore,
nessuno è così idiota da pensare altro Collins
>> poi superandolo
aggiunse seccata:<< E adesso scusami ma mi stai facendo
fare tardi
>>
Torre
di Astronomia,
stanotte.
Quattro
parole, quattro fottute parole.
Il
messaggio non recava nient’altro e ancora
nervoso per la scena a cui aveva assistito quella mattina Leonard
strinse il
pugno attorno al sottile pezzo di carta, stava quasi per gettarlo nel
fuoco
della sala comune quando un lieve tubare dietro la sua testa gli fece
alzare lo
sguardo su una deliziosa civetta delle nevi che lo guardava nervosa
arruffando
le penne, senza parlare Leonard si infilò la mano in tasca
estraendone un
biscotto che l’animale afferrò nel becco scuotendo
le penne felice per poi
tornare a fissarlo con i grandi occhi paglierino:<< Cosa
c’è ancora?
>> domandò allungando una mano per
accarezzarle la testa, in risposta
Atena gli picchiettò con il becco la mano che ancora
stringeva il
messaggio:<< Sì, sì ho capito
>> poi facendo comparire carta e
penna scrisse la sua risposta dando il messaggio al gufo che, felice di
aver
compiuto la sua missione se ne svolazzò via in un turbinio
di piume grigie.
Grimilde’s
Lo
so, non è molto come primo capitolo e mancano
ancora dei personaggi che inserirò più avanti,
non perché non ci siano ma
perché sto vedendo bene come inserirli al meglio, sto ancora
creando relazioni
e correlazioni nella mia testa e mi ci vuole ancora qualche giorno,
chiedo scusa.
Ad
ogni modo so di aver aggiunto ancora più
dubbi di prima ma prometto che pian piano verranno svelati tutti e che
tutto
avrà un senso.
Non
so di preciso quando riuscirò ad aggiornare
perché la prossima settimana sarà densa di
impegni, diciamo che massimo 10/12
giorni dovrei riuscirci.
A
presto e, visto l’orario, buonanotte.
|
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Capitolo 5 *** 2. Deboli ***
Cap. 2 Deboli...
Era
quasi mezzanotte quando Leonard, con la
scusa del suo turno di ronda come caposcuola, raggiunse la torre di
Astronomia,
il cielo era limpido per essere ottobre e, cosa ancora più
strana si vedevano
chiaramente le stelle, sembrava quasi un cielo di fine
giugno…
Improvvisamente
il cielo si dissolse come fumo
davanti ai suoi occhi:<< Incredibile? Non credi che sia
un aggettivo un
po’ infantile per un trucco del genere? >>
Leonard si voltò di scatto a
quella voce roca e un lieve movimento gli fece intuire che non era
più
solo:<< Vuoi aprire la bocca e mettere in fila due parole
che abbiano
senso Leonard o devo passare tutta la sera a leggere i tuoi stucchevoli
e
patetici pensieri? >>
<< Non
osare…sai che non… >> ma di nuovo
l’orribile sensazione di essere violato
prese possesso di lui mentre l’uomo nell’ombra
invadeva i suoi pensieri ed
immagini di lui e Lily e della loro litigata della notte prima si
facevano
largo nella sua mente:<< Patetico, davvero patetico
>> poi l’uomo
uscì dall’ombra e Leonard si trovò a
specchiarsi negli occhi più azzurri e
chiari che avesse mai visto:<< E tu vorresti farmi
credere che puoi
diventare qualcuno? Che mi puoi essere utile? Sei solo un ragazzino che
insegue
l’impossibile >> << E chi sarebbe
meglio di me? Hector Lattimer?
>> domandò pieno di astio all’uomo
che, nonostante in quel momento gli
puntasse una bacchetta alla gola e violasse i suoi pensieri e i suoi
segreti
ogni volta che erano vicini, considerava una sorta di
mentore:<< Credevi
che non avrei riconosciuto i segnali? Andiamo fidanzato
con la più popolare della scuola è
stupido anche per un
bamboccio come lui >> << La scelta
è caduta sulla signorina Jerrd
per puro caso, sarebbe potuto toccare a chiunque, perfino alla tua cara
sorellina… >> a quelle parole Leonard fece per
scattare in avanti ma un
veloce getto di luce lo spinse indietro contro il muro del torrione e
un
secondo lo sfiorò ferendolo al braccio e lacerando la
camicia della
divisa:<< Non dimenticare con chi stai parlando Leonard,
non dimenticare
a chi devi portare il tuo rispetto e chi devi ringraziare per quello
che hai
>> poi prima che lui potesse aprire bocca per rispondere
l’altro concluse
amaro:<< 1500 galeoni è stato il tuo prezzo
non lo dimenticare >>
<< Che cosa vuoi? Perché mi hai fatto venire?
>> l’uomo si voltò a
guardare la foresta proibita per un istante poi tornò a
rivolgere la sua
attenzione a Leonard:<< Una volta mi hai detto di voler
imparare ad
essere un Legilimens >> poi facendo spallucce
aggiunse:<< Spero che
tu sia un Legilimes migliore di quanto lo sei come Occlumante
perché in quello
fai davvero pena >> di nuovo Moore fece per ribattere ma
il suo maestro
invase la sua mente e il viso di Lily mentre lo guardava quella mattina
a
colazione dal tavolo dei Corvonero gli spaccò il cuore a
metà:<< Ripeto,
patetico. Concentrati Leonard o penserò di aver perso tutto
il mio tempo con te
>>
Il
giorno dopo a colazione nella sala grande si
respirava aria di attesa, a turno tutte le squadre di Quidditch, a
parte i
Tassorosso che non avevano posti vacanti, avrebbero avuto le selezioni
e, per
quanto riguardava i Corvonero ciò avrebbe significato vedere
Hector scendere in
campo.
<<
Pronto Lattimer? >> e la voce di
Calipso lo fece voltare verso la biondina che si stava sedendo accanto
a
lui:<< Cosa sei venuta a fare? >> le
domandò poi atono, non l’aveva
più incrociata dal loro allenamento pomeridiano il giorno
prima ma in quel caso
Calli si era comportata semplicemente da capitano e non da fidanzata
quindi lui
in quel momento era ancora più confuso di
prima:<< Voglio averti in
squadra e sono venuta ad augurarti buona fortuna, che cosa credevi?
>> e
poggiandogli una mano sulla coscia si sporse verso di lui baciandogli
l’angolo
della bocca:<< Vola come hai fatto ieri e questo
è solo l’inizio di
quello che avrai >> << Calipso
io… >> << Calli è
sufficiente >> gli sussurrò
all’orecchio avvicinandosi più di quanto
fosse lecito:<< Calli – continuò
Hector deglutendo – che cos’è successo?
Fino a due giorni fa non mi potevi vedere e mi schiantavi al primo muro
libero
in ogni momento e invece adesso… >> la risata
cristallina di lei non fece
che renderlo ancora più inquieto:<< Ma posso
ancora schiantarti contro il
primo muro libero Lattimer, solo per fare altro stavolta!
>> il discorso
sarebbe anche continuato se Lilith, Seraphina e Crystal non fossero
arrivate
sedendosi davanti ai due piccioncini:<< Ti viene naturale
fare la gatta
morta o hai frequentato qualche corso particolare Jerrd?
>> domandò Crys
acida vedendo che come al solito Hector si stava perdendo dietro alla
ragazza,
Calli non si scompose minimamente sorridendo serafica con quella sua
vena di
malizia e perfidia nei begli occhi azzurri:<< Cosa
c’è sei invidiosa
Hawins? Sai se dedicassi a te stessa metà del tempo che
dedichi a screditare me
forse non saresti ridotta come… >> ma prima
che potesse finire la frase
Crys si era già alzata, la bacchetta in mano pronta a
lanciare un
incantesimo:<< Signorina Hawins >> e la
voce del professor Paciock
a pochi passi da loro la bloccò:<<
Signore… >> e Crystal si voltò
chinando il capo mesta:<< Che cosa pensava di fare con
quella bacchetta?
>> << Io…veramente
io…Calipso…non… >>
alzando gli occhi su
Calipso il professore la squadrò per un lungo
istante:<< La sua versione
signorina Jerrd? >> i presenti guardarono Calli sfoderare
il suo più
convincente visetto d’angelo:<< Credo che in
parte sia colpa mia
professore, stavo parlando con Hector e involontariamente potrei aver
detto…
>> il professore di Erbologia
annuì:<< La sua confessione è
ammirevole signorina Jerrd, tuttavia la bacchetta che tiene in mano mi
fa
credere che fosse pronta a controbattere l’attacco della sua
compagna quindi mi
vedo costretto a punire entrambe >> alla parola punire Crystal si voltò
scioccata:<< Ma professore non ho…non
è successo… >> <<
Anche se non è successo niente le sue intenzioni
erano innegabili signorina quindi mi vedo costretto a ricordare ad
entrambe
dove vi trovate e il comportamento che si esige da voi, domani dopo il
tramonto
verrete con me nelle serre, ci sono alcune Mandragore che devono essere
rinvasate – poi sorridendo aggiunse – e per questa
volta non vi tolgo punti
>> detto questo l’uomo lasciò la
tavola dei Corvonero con una infuriata
Crys e un’insolitamente sorridente Calli:<<
Cos’è adesso sei felice di
essere finita in punizione con me Jerrd? >>
domandò la Hawins nervosa:<<
Oh tu non immagini nemmeno che cosa provo piccola Hawins quindi non ci
provare
nemmeno >> infine tornato a concentrarsi su Hector
aggiunse sfiorandogli
i capelli e la nuca:<< Ci vediamo dopo futuro cercatore
>> quando
Calli ebbe lasciato il tavolo Lily alzò gli occhi sul suo
migliore amico
perplessa:<< Farai il provino per il cercatore?
>> non l’aveva mai
detto a nessuno ma quello era il suo sogno nel cassetto, solo non aveva
mai
avuto il coraggio di provarci, Hect fece spallucce:<<
Calli e Bruce sono
convinti che sarei un ottimo cercatore ma sai meglio di me che sono
negato
Lily, finirò per fare il cacciatore se tutto
andrà bene >> <<
Allora splendore vieni con me dopo le lezioni? >> tutto
il gruppo si girò
e Ser incrociò il sorriso divertito e gli occhi furbi di
Olden Collins che la
fissava pacifico con quella divisa perfetta che gli cadeva meglio che
al più
navigato dei modelli:<< Ma non ti arrendi mai Collins?
>> lui si
chinò per avvicinarsi al viso della ragazza:<<
Non quando ne vale la pena
chérie –
sorrise di nuovo con quella
sua faccia da schiaffi – e tu ne vali decisamente la
pena>> poi tornando
dritto aggiunse:<< Ti aspetto dopo pranzo
all’ingresso >> e
lasciando Ser immobile mentre cercava di ribattere qualcosa che lo
mettesse a
tacere si allontanò andando a sedersi vicino a Leonard
Moore, Zajin Blake e una
bella biondina che stringeva la mano di Zajin sorridendogli e scuotendo
il capo
per quello che lui stava dicendo.
<<
Collins non molla…per me ha una cotta
per te Ser >> commentò Crystal tornata di
nuovo di buon umore vedendo
l’amica diventare rossa quasi quanto i suoi
capelli:<< Cosa? Quel pallone
gonfiato? Preferirei uscire con un drago piuttosto, un bel Dorsorugoso,
un Nero
delle Ebridi, tutto sarebbe meglio che uscire con Olden Collins!
>> tutti
scoppiarono a ridere poi Ser si alzò
salutando:<< Sarà meglio che vada, ci
vediamo stasera >> Crys sorrise:<< Dillo
che corri a prepararti per
Collins… >> << Dillo che vuoi
finire in infermeria Crystal Hawins
>> la prese in giro mentre lasciava il tavolo avviandosi
verso la porta
principale per poi dirigersi verso la sua sala comune.
<<
Ore piccole? >> domandò Olden
quando raggiunse gli amici e vide Leonard che si stropicciava gli
occhi:<< Farti gli affari tuoi Collins? >>
replicò l’altro
acido:<< Ci siamo alzati con il piede sbagliato? Stanotte
non ti ho
sentito rientrare, fatto il giro lungo per la ronda? >>
continuò il primo
come se nulla fosse:<< Te lo ripeto Collins
fatti… >> ma prima che
potesse terminare la frase un piccolo frammento della sua lezioncina
serale gli
si parò davanti agli occhi e vedendo il sorrisetto divertito
di Olden si bloccò
stringendo i pugni:<< Sì, hai ragione non sono
affari miei Capo >>
Leonard rimase bloccato ancora per un istante poi scuotendo la massa di
riccioli
neri aggiunse:<< Ecco bravo, ora scusatemi ma me ne vado
prima che questi
due mi facciano dare di stomaco >> e lanciando
un’occhiata a Zajin e alla
ragazza seduta accanto a lui si voltò uscendo dalla Sala
Grande.
<<
Ma che cos’ha? >> domandò la
giovane in questione guardando prima Zajin e poi Olden, fu
quest’ultimo a
risponderle:<< Non ha niente, Leonard è fatto
così, se si alza con la
luna storta non c’è niente che gliela faccia
cambiare >> << Così lo
fai sembrare un orco, diciamo solo che è uno a cui piace
stare per conto suo
>> replicò Zajin guardando l’amico
e, conoscendo Moore un po’ meglio dei
loro compagni di classe Olden non replicò, forse era meglio
usare quella
versione della storia.
<<
Ad ogni modo stavamo dicendo Lulù
>> e Zajin si voltò verso la ragazza sapendo
bene che quel soprannome
l’avrebbe fatta infuriare:<< Lulù?
Leonard ha ragione, siete da
voltastomaco >> e alzandosi a sua volta Olden
uscì.
Rimasti
soli Ludowika guardò il
fidanzato:<< Hanno ragione, sei terribile a volte
>> lui
sorrise:<< Solo a volte? >> lei sorrise
dolce prendendolo
palesemente in giro:<< Volevo essere gentile
>> poi vedendo la
chioma rossa di Seraphina Morvant che si stava all’uscita
della Sala Grande
lasciò la mano di Zajin facendo per alzarsi:<<
Ehi, dove vai? >> le
domandò lui afferrandole il polso:<<
Contrariamente all’opinione comune e
alla tua non sei il centro del mondo Blake, vado a salutare
un’amica >>
Zajin lanciò un’occhiata a Seraphina che stava
sparendo oltre la porta
principale:<< Cosa vai a fare dalla Morvant?
>> Ludo si alzò
scrollandosi di dosso la mano del ragazzo:<< È
mia amica e non devo dare
spiegazioni a te mio caro >> poi baciandogli velocemente
una guancia si
avvicinò velocemente alla ragazza toccandole una spalla per
salutarla e avviandosi
verso la sala comune con lei.
<<
Tutti pronti? Avete controllato le
vostre scope? >> e il capitano dei Grifondoro
guardò i giovani che
davanti a lui si stavano preparando per i provini mentre Olden li
osservava
dalle tribune, i Grifoni erano quelli messi peggio
quell’anno: due cacciatori e
il portiere avevano finito la scuola l’anno prima e il loro
cercatore si era
infortunato ad una gamba prima dell’inizio della scuola e ne
avrebbe avuto
ancora per un buon mese senza poter volare, decisamente una bella
prospettiva e
una squadra in meno da temere, non che i Tassorosso avessero mai
rappresentato
un problema serio per loro ma Olden non era Evan e lui non
sottovalutava i
nemici o peggio ancora gli indifesi come faceva il suo predecessore,
aveva
visto a cosa poteva portare quella leggerezza.
<<
Non dovevi aspettarmi all’ingresso?
>> e la voce di Ser lo fece voltare mentre il suo solito
sorrisetto gli
saliva alle labbra:<< Sono le tre, credevo mi avessi dato
buca splendore
e poi i nostri cari Grifondoro stanno dando il peggio di loro
è uno spettacolo
che non mi voglio perdere >> << Sempre una
spanna sopra gli altri
vero Collins? Ti meriteresti una bella lezione e…
>> a quell’aspro
rimprovero Olden abbassò gli occhi sulla morettina seduta
due file davanti a
lui e che rispondeva al nome di Josephine Bennett, caposcuola e
Grifondoro del settimo
anno:<< Josephine…come mai sei qui fuori a
quest’ora? Vuoi assistere al
patetico spettacolo dei tuoi compagni? >> le rispose
Olden a tono
sottolineando il nome della ragazza e sapendo bene, fin dal primo anno,
che lei
lo odiava:<< Sei sempre il solito…Collins
sei… >> e cercando di non
estrarre la bacchetta per dare una lezione a quel pallone gonfiato Jo
si voltò
di nuovo tornando a guardare gli allenamenti dei suoi compagni di casa
mentre l’attenzione
di Olden tornava a concentrarsi su Seraphina che lo guardava a sua
volta con le
braccia incrociate e un’espressione scocciata in
viso:<< Vuoi restare lì
con quella bocca spalancata ancora per molto o facciamo quello per cui
mi hai
trascinato qui? >> gli domandò poi
sedendoglisi accanto e cominciando a
concentrarsi sui giocatori che stavano volando nel campo.
Mentre
lei continuava ad osservare quei puntini
rossi che svolazzavano impazziti Olden si perse dietro il suo delicato
profilo
contornato da quella massa di boccoli color rubino che lo attraevano
più di una
calamita, sapeva che non poteva e che era dannatamente sbagliato quello
che
stava pensando, ma Seraphina Morvant era stata il suo punto debole da
quando l’aveva
vista varcare le porte della sala Grande il giorno dello Smistamento e
nel giro
di pochi secondi il Cappello Parlante l’aveva collocata tra i
Serpeverde, con
il tempo poi aveva imparato ad apprezzarla sempre di più
fino a ritrovarsi al
punto patetico in cui trovava ogni scusa buona per stuzzicarla o
girarle
semplicemente intorno; il fatto che ora lui era il capitano dei
Serpeverde gli
rendeva solamente il compito più facile, fece per aprire
bocca e dire qualcosa
quando un piccolo pezzo di pergamena gli si materializzò
accanto e prendendolo
il giovane riconobbe l’inconfondibile grafia
l’inchiostro color sangue, alzò la
testa guardandosi intorno e una
civetta grigia dagli occhi d’ambra che svolazzava attorno ad
una delle scale
che portavano agli spogliatoi gli fece capire che era il suo turno.
<<
Olden… >> la voce scura lo bloccò
non appena scese le scale immergendosi nell’ombra dello
stadio:<< Signore
>> rispose lui restando voltato:<< Abbiamo
un discorso in sospeso
noi due Olden >> il giovane chinò il capo per
poi voltarsi e rialzarlo
sorridendo e fissando gli occhi azzurri
dell’uomo:<< Cos’è adesso
Leonard
non è più il tuo preferito? Non ha rispettato le
tue aspettative? Devo dire che
Hector Lattimer però è un
bell’affronto, è una cosa voluta? >>
<< Come
sempre le tue doti di Legilimens sono invidiabili, degno erede
di… >>
<< Io non sono mio padre, io non sono come…
>> l’uomo fece
spallucce, sapeva quanto ad Olden pesasse il rapporto con la sua
famiglia e
soprattutto con suo padre che se n’era andato nel freddo di
una cella di
Azkaban qualche anno prima, ma in fondo entrambi sapevano
che:<< Le tue
doti le hai ereditate da lui e io ti sto solo insegnando a sfruttarle
al meglio
>> poi giocherellando con la propria bacchetta
l’uomo aggiunse:<<
Ad ogni modo non è per questo che ti ho cercato, ho bisogno
del tuo aiuto per
convincere una persona >> << Chi?
>> non era insolito che il
loro maestro si avvalesse di loro per aggiungere ignari giovani alle
sue file,
giovani che per un motivo o per un altro finivano per avere con
quell’uomo un
debito più grande di quello che potessero mai ripagare, lo
sapevano lui come lo
sapeva Leonard e, ultimamente, lo stava scoprendo anche Calipso Jerrd.
<<
La risposta alla tua domanda sta seduta
sugli spalti in attesa del tuo ritorno, la signorina Morvant sarebbe un
acquisto eccellente >> a quelle parole ad Olden si
mozzò il
respiro:<< Seraphina non… >>
sentendolo chiamarla per nome il
maestro sorrise:<<
Giusto…Seraphina…quasi me ne scordavo…
>> poi
sogghignando concluse:<< La tua piccola amata
Seraphina…beh quindi mi
stai solo rendendo le cose più facili >>
<< Ser non è adatta a…
>> << Lei è perfetta, pura e
candida come una colomba ma pronta a
buttarsi nel fuoco pur di avere ciò che brama il suo piccolo
cuoricino >>
poi guardando le mani strette a pugno di Olden
aggiunse:<< Anche tu una
volta eri come lei, anche tu mi hai chiesto un favore molto tempo fa,
devo
ricordarti che prima o poi verrà il momento di riscuotere?
>> <<
Avevi promesso >> gli ricordò Olden cercando
di giocarsi il tutto e per
tutto, non gli importava di quello che succedeva a lui ma se si parlava
di Seraphina
era tutta un’altra storia; quella ragazza era
l’unica persona al di fuori della
sua famiglia di cui gli importasse davvero e non avrebbe lasciato
che…
<<
Collins? >> la voce di Ser gli
fece alzare gli occhi spaventato, nessuno doveva sapere
che…ma guardandosi
intorno si ritrovò di nuovo solo nel corridoio mentre lei si
avvicinava:<< Collins va tutto bene? I Grifondoro hanno
finito e la Jerrd
sta schierando i suoi giocatori, credevo
che…>> poi accorgendosi di
quanto Olden fosse pallido Seraphina alzò una mano per
toccargli la guancia e
poi la fronte:<< Stai bene Collins? >>
c’era un’inclinazione
diversa nella sua voce e per un attimo il cuore di Olden perse un
colpo:<< Sì, va
tutto…>> ma mentre alzava una mano per
passarsela
sul viso si accorse dell’ennesimo pezzo di pergamena che
aveva in mano, lo aprì
piano con un po’ di timore e quelle parole gli gelarono il
sangue.
<<
È il momento di saldare i debiti >>
e la voce di Ser lo riportò alla
realtà:<< Che frase stupida ma chi ti ha
scritto una cosa del genere? >> Olden
accartocciò il biglietto mettendolo
in tasca:<< Niente, è solo uno stupido scherzo
di qualche ragazzino,
gente che non sa cosa vuol dire mettersi contro Olden Abner
Collins>>
bofonchiò poi cercando di ritrovare il suo solito tono di
voce sicuro e
sprezzante ma guardando il piccolo sorriso di Ser forse non gli era
riuscito
così bene come credeva!
Grimilde's
Lo
so il capitolo è breve, ma purtroppo mi hanno cambiato i
turni al lavoro e quindi sono stata un po' incasinata ma in questi
giorni andrò avanti con il seguito perché ho
già in mente cosa fare; questo pezzo mi serviva per mettere
le basi per ciò che succederà in seguito.
Al massimo entro la fine della
settimana (penso anche prima) ci sarà il seguito; per adesso
mi metto in ginocchio ad implorare il vostro perdono per il ritardo!
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Capitolo 6 *** 3. Richard ***
Grimilde's
Questo capitolo è corto ed è una sorta
di flashback ma è per spiegare un po' meglio quello
che sta succedendo e quello che ha dato inizio a tutta questa storia.
A breve torneremo al presente e continueremo la storia...a presto
<< Ehi Conrad
cos’è quell’aria cupa? Credevo
fossi uscito con Marianne Worrik >> Richard
alzò il viso verso il suo
migliore amico che lo guardava sorridendo dalla poltrona accanto al
camino
della sala comune dei Grifondoro:<< Dovevo ma quel
rompiscatole di mio fratello
aveva bisogno di una mano per studiare e visto che lui è il
piccolo adorabile
Grayson Marianne si è offerta di dargli una mano e abbiamo
passato tutto il
pomeriggio tra Wingardium Leviosa e incantesimi di appello!
>> poi con la
voce più acida che riuscisse a trovare Richard
lasciò sprofondare il suo metro
e novanta sul divano allungando le gambe fino al bracciolo
opposto:<< Tuo
fratello? Vuoi dire che tuo fratello ha rovinato il tuo appuntamento?
>>
domando l’altro cercando di non scoppiare a
ridere:<< Esatto Patrick il
mio dolce adorabile inutile fratellino tassorosso ha rovinato il mio
appuntamento e io non posso lamentarmi o aprire bocca perché
se lo facessi i
miei genitori correrebbero qui a proteggere il loro dolce adorabile
pargolo! Dio
quanto lo detesto! >> Patrick sorrise facendo
spallucce:<< È strano
sai…tu il grande Richard Conrad, il figo di Grifondoro,
capitano di Quidditch,
prefetto e tutto quello che vuoi messo all’angolo da un
tappetto tassorosso di
undici anni, non trovi che la cosa sia un po’ comica amico?
>> gli occhi
cerulei di Richard serpeggiarono di una fiamma d’odio
sopito:<< Sarà
comico quando Grayson capirà che cosa vuol dire mettersi
contro di me >>
Patrick tacque nonostante ritenesse altamente strano che Richard
odiasse suo
fratello a tal punto, ma in fondo avevano 16 anni e gli adolescenti
tendono
sempre ad ingrandire ogni cosa.
Quella sera steso sul suo letto
Richard si passò
una mano nei capelli neri mentre con la bacchetta faceva svolazzare
davanti
agli occhi il piccolo foglio di pergamena che gli era arrivato alla
fine dell’estate,
aveva stretto quel patto due anni prima pochi giorni prima di fare le
selezioni
per la squadra di Quidditch e da quel momento la sua vita era cambiata
radicalmente, non che prima fosse stato invisibile o imbranato, era un
Conrad e
come suo padre amava ripetere non c’era niente che loro non
potessero fare ma
dopo aver scritto quell’elenco di desideri tutto per lui era
diventato facile
come schioccare le dita, aveva tutto e tutti ai suoi piedi e non
avrebbe perso
ciò che si era guadagnato per niente al mondo!
Se c’era un debito che
doveva pagare beh la cosa
era semplice, lo avrebbe pagato e si sarebbe tenuto il suo potere e la
sua
gloria.
I giorni passarono ma nonostante i
suoi continui
tentativi Grayson era sempre accanto a lui quasi qualcuno glielo avesse
attaccato con la colla e lui non sapeva più come mandarlo
via senza essere
scortese, non poteva trattare male il suo fratellino se voleva evitare
guai e
punizioni ma cominciava davvero ad essere al limite della sopportazione.
La notte della festa di Halloween
Richard approfittò
della piccola festa illegale che i suoi compagni di casa avevano
organizzato
nel dormitorio di quelli del settimo anno per sgattaiolare fuori dopo
il
coprifuoco e raggiungere la Torre di Astronomia, aveva un appuntamento
a cui
decisamente non poteva mancare.
Era quasi arrivato in cima alle
scale quando una
vocina acuta lo fece bloccare:<< Rick…dove
stai andando? >> Richard
imprecò piano stringendo pugni e denti:<<
Torna nel tuo dormitorio Grayson,
che cosa fai in giro, sono un prefetto potrei toglierti punti, avanti
>> non
era quello il momento di avere il suo fastidioso fratellino per i
piedi:<< Nemmeno tu dovresti andare in giro, mamma dice
sempre che le
regole vanno rispettate e… >> ormai giunto
sulla balconata immersa nel
cielo stellato Richard guardò velocemente
l’orologio, mancava poco al suo
appuntamento:<< Che cosa sei venuto a fare qui, non
dovresti fare…
>> << Vuoi andartene una buona volta? Vuoi
lasciarmi in pace
moccioso? >> << Ma Richard io voglio
solo… >> brontolò il più
piccolo:<< Richard Conrad… >> a
quella voce cavernosa che chiamava
il suo nome Richard si voltò verso il buio sul fondo della
Torre:<<
Maestro >> e chinò velocemente il
capo:<< Hai portato un cagnolino
da compagnia? >> domandò ancora la voce mentre
Grayson guardava il
fratello cercando di capire che cosa stava succedendo:<<
Non l’ho
portato, non riesco a togliermelo di torno >>
replicò Richard freddo
senza nemmeno voltarsi a guardare Grayson:<< Interessante
scelta di
parole ragazzo, davvero interessante >> poi uscendo
dall’ombra l’uomo
puntò gli occhi scuri su Grayson continuando però
a parlare con
Richard:<< Ciò che hai chiesto ha un prezzo
Richard lo sia, niente a
questo mondo è gratis e ora è il momento che il
tuo debito venga saldato, hai
tergiversato anche troppo >> il ragazzo
annuì:<< Cosa devo fare
signore? Che cosa posso fare per ripagare la vostra
generosità? >> il
braccio dell’uomo si alzò e il dito indice della
sua mano si puntò verso
Grayson:<< Dimostrami che non ho perso il mio tempo,
dimostrami che ciò
che ti ho dato e la tua vita sono più importanti di
qualsiasi cosa >> per
un istante il sangue di gelò nelle vene di
Richard:<< Non capisco
maestro, che cosa volete che io… >>
<< Lui è ciò che ti rende
debole, è ciò che ti impedisce di arrivare dove
vuoi e di tenerti quello che ti
sei guadagnato, lui è ciò che ti farà
cadere. Liberati di lui >> per un
attimo il respiro gli si mozzò in gola mentre con la coda
dell’occhio guardava
il suo fratellino che, accanto a lui, era sbiancato ed aveva iniziato a
tremare
come una foglia:<< Io non sono un assassino
>> replicò Richard, non
perché avesse cambiato idea su suo fratello ma
perché semplicemente non aveva
intenzione di sporcarsi le mani con il sangue di
nessuno:<< No? Ne sei
sicuro ragazzo? >> domandò il maestro
deridendolo:<< Io non sono un
assassino >> ripeté di nuovo Richard convinto,
la voce tagliente come una
lama:<< Allora preparati a perdere tutto quello che hai,
preparati a risprofondare
nel baratro dal quale ti ho tirato fuori >> fu questione
di un istante,
davanti agli occhi gli comparvero i ricordi di com’era la sua
vita prima di
entrare nella squadra di Quidditch, prima di ricevere la spilla da
prefetto:<< Non era brutta la tua vita prima, penso che
potrai
abituartici di nuovo, che cosa dici? >> non gli
servì altro, la decisione
nella sua mente si formulò come una condanna a morte ma il
suo cuore l’aveva
già decisa nel momento stesso in cui il maestro aveva fatto
per la prima volta
quella richiesta.
Quasi senza rendersene conto
estrasse la
bacchetta e si voltò verso Grayson che ora lo guardava con i
grandi occhi
azzurri uguali ai suoi sbarrati dalla paura:<< Non
così Richard…la magia
lascia tracce >> gli ricordò il maestro con un
sorriso maligno:<<
Cosa? Dovrei…dovrei… >> ma mentre
parlava la sua mano aveva già afferrato
il braccio del fratello avvicinandolo alla sporgenza della
balconata:<<
Rick…Rick ti prego… >> gli occhi di
Richard divennero lucidi:<<
Devo farlo >> <>
<< Tu rovinerai la mia vita, rovinerai i miei sogni se
non lo faccio
>> poi chiudendo gli occhi mollò la stretta
lasciando cadere il corpo di
suo fratello nel vuoto voltandosi poi verso il suo maestro che lo
guardava con
espressione soddisfatta:<< Ingordo. Sei davvero
così ingordo da sacrificare
la vita del tuo unico fratello >> << Ho
fatto quello che dovevo
fare per salvare me stesso >>
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