When you look me in the eyes

di littlescheggialoveshazza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Folle idea ***
Capitolo 3: *** Old times ***
Capitolo 4: *** Noi c'eravamo sempre ***
Capitolo 5: *** Mamma, raccontami di papà ***
Capitolo 6: *** Primi amori ***
Capitolo 7: *** Zia Lily ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Quanto tempo aspetterò per tornare di nuovo con te?
Ti dirò che ti amo nel modo migliore che conosco
Non so stare un giorno senza di te qui
Sei la luce che fa sparire il buio...
Quando mi guardi negli occhi e mi dici che mi ami, tutto va bene
Quando sei qui vicino a me
Quando mi guardi negli occhi io prendo uno scorcio di cielo, trovo il mio paradiso

 

Quarta ed ultima parte della saga su Hazza e Scheggia.... Presto arriverà il primo capitolo, intanto non perdete gli ultimi capitoli del pre quel: noi siamo infinti!!!! 

A presto 
Vi amo 
Baci 
SCHEGGIA<3

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Capitolo 2
*** Folle idea ***


<<  Ben, Darcy! >> chiamai a gran voce dalla cucina.

Erano le undici e mezzo del mattino, tutti erano svegli ,tranne quei due pigroni dei miei figli.

<< Zia Giu se vuoi posso svegliare Dar >> mi suggerì mia nipote Kathy

<<  Ed io Ben >>  si aggiunse Kevin

<< Grazie ragazzi >> dissi ai miei nipoti  prima che salissero le scale dopo avermi lanciato i loro stupendi sorrisi.

Mi voltai e ripresi a cucinare i pancake, cucinavo sempre una montagna di cibo quando ero triste, e quel giorno lo ero più che mai. Vi starete chiedendo il perché della mia tristezza, beh semplice; quel giorno era il dodici giugno, ben diciassette anni prima, quello stesso giorno avevo giurato all'unico amore della mia vita che saremmo stati insieme per sempre, nella buona e nella cattiva sorte. Ma quando la cattiva sorte è l'unico modo per far sì che l'altro, la tua unica ragione di vita, non perda l'occasione di inseguire il suo più grande sogno, come fai? Come puoi negarglielo?

<< Ehi >>  esordì la mia migliore amica mentre faceva il suo ingresso in cucina

<<  Come va? >> continuò Eleanor

<< Cerco di tenermi occupata >>  risposi alle mie coinquiline e compagne di disavventure mentre posavo la spatola e spegnevo il fornello.

Mi aggrappai al marmo della cucina ed abbassai la testa cercando di trattenere le lacrime, i ragazzi non dovevano vedermi in quelle condizioni. Ale subito cinse le mie spalle con le sue braccia mentre io le circondavo il collo nascondendomici nell'incavo. Lei ed Eleanor erano le uniche al mondo che in quel momento  potevano capire tutto il mio dolore , anche loro erano nella mia stessa situazione e da quattordici anni ormai condividevamo la sofferenza cercando di darci forza a vicenda.

Sentimmo le voci dei nostri figli provenire dalle scale e ci ricomponemmo.

<< Dah, Kevin io ti uccido >>  si lamentò mia figlia Darcy

<< Andiamo Dar non ho fatto nulla di male >>  si giustificò Kevin mentre entrava in cucina affiancato da mia figlia e seguito da Kathy e Ben

<< Usare il suo rossetto buono per colorare un tuo stupido disegno ti sembra niente? >> si intromise Kathy

<< Era una necessità >> rispose ovvio mio figlio Ben

<< Buongiorno ragazzi >> li interruppe El

Si levò un " giorno" di gruppo ed i ragazzi si ricomposero, ma non prima che Darcy ebbe intimato a Kevin che non sarebbe finita li.

I nostri figli si accomodarono sugli sgabelli ed io misi al centro del bancone il piatto con tutti quei pancake.

<< Come mai tutto questo cibo, zia Giu? >> mi chiese Kevin

<< Mamma sei di nuovo triste? >>  si preoccupò mio figlio 

<< No, sto bene tesoro. Ora mangia >> lo rassicurai con un finto sorriso.

Posai la mia mano sulla sua guancia e lui sfoderò un sorriso, QUEL sorriso con le fossette, così dannatamente uguale a quello di suo padre, quel sorriso che mi aveva fatta innamorare. 

A risvegliarmi dai miei pensieri fu l'improvviso aumento di volume della tv e Darcy e Kathy con le loro urla, stavano ascoltando MTV news.

" Oggi è un giorno speciale per più di qualcuno, parlo proprio di voi directioners! Gli One direction  hanno annunciato  che  questo pomeriggio  , a Londra terranno un concerto gratuito. Ecco il video dell'annuncio"

Queste furono le parole della presentatrice, io, Ale ed El ci guardammo in panico per un attimo per poi riportare gli occhi al televisore dove erano appena apparsi LORO, mentre Kevin abbracciava da dietro El ed io stringevo la mano sia ad Ale che a Ben.

<< Mamma ti prego posso andarci? >> mi implorò mia figlia

Quella proposta mi fece irrigidire non poco e mio figlio lo notò tanto che strinse di più la mia mano

<<  Zitta sta per parlare Harry! >>  la ammonì Kathy 

<< Oggi per me è un giorno particolare, un giorno che voglio passare con le persone che non mi abbandoneranno mai...Le directioners! >> annunciò colui che amavo più di ogni altra cosa al mondo.

<< Mamma allora possiamo andarci? Ti prego sarebbe un sogno poterli vedere dal vivo >> continuò Kathy quando tutti i ragazzi ebbero parlato.

La mia migliore amica  negò il permesso cercando di trattenere a fatica le sue emozioni.

<<  Mi dispiace, non posso farcela >> dissi spegnendo la tv per poi correre in camera mia. 

Sentivo le forze abbandonarmi ad ogni singolo passo, ad ogni gradino, stremata e oramai con la vista offuscata dal pianto mi sedetti per terra con le spalle e la testa contro il muro e la foto di me ed Harry il giorno delle nostre nozze tra le mani. Lacrime, un mare di lacrime aveva preso il possesso delle mie guance, erano quattordici anni ormai che andavo avanti così, avevo imparato a nasconderlo, ma rivederlo, anche se solo in tv, mentre  diceva che quello era un giorno particolare fece crollare la mia maschera. Ero distrutta, vuota, straziata, l'unico pensiero che mi spingeva ad alzarmi la mattina erano i miei figli, per loro dovevo essere forte, dovevo cercare di far sentire loro il meno possibile la mancanza di una figura paterna nella loro vita.  Ogni giorno di più maledicevo la Modest  per averci costrette ed andare via, per averci obbligate a vivere una vita infelice senza i nostri mariti, le nostre  ancore di salvezza, il nostro tutto.

Improvvisamente la porta della mia stanza si aprì e mio figlio Ben si sedette accanto a me, portò un braccio intorno alle mie spalle ed io posai la mia testa  sul suo torace.

<<  E' oggi vero? Il vostro anniversario... E' oggi >>  disse Ben

Lui e Kevin sapevano di Harry e Louis , sebbene avessero solo due anni quando ce ne andammo loro ricordavano i loro padri e avevano promesso di non dire nulla a Darcy e Kathy. 

In risposta alla sua domanda mi limitai ad annuire mentre accarezzavo con il pollice il viso di Harry nella foto.

<<  Gli somigli così tanto >> dissi tra un singhiozzo e l'altro. 

<<  Perché lo abbiamo lasciato? >> mi chiese

<< Tesoro te l'ho già detto, non posso dirtelo, ma ricorda che io amavo, amo e amerò sempre tuo padre più della mia stessa vita >> gli risposi non distogliendo lo sguardo da quella foto.

<< Sono certo che anche per lui è così. Perché se no avrebbe detto che oggi è un giorno particolare?! >> mi rassicurò mio figlio.

In quell'istante  presi una folle e masochista decisione: sarei andata a quel concerto, solo per vederlo da lontano, per vedere come stava.

<<  Benny io devo uscire, no so a che ora torno, ti prego controlla tua sorella >>  dissi alzandomi di scatto e prendendo la borsa.

Ben era rimasto seduto a guardarmi con uno sguardo  che oscillava tra il confuso e l'apprensivo. Preso tutto  l'occorrente mi chinai a baciargli la fronte

<< Ti voglio bene >> gli sussurrai

<<  Anche io. Non combinare casini con papà >> mi raccomandò

Aveva capito tutto e mi appoggiava, era proprio come Harry, il mio amato Harry, che a breve avrei rivisto anche se da lontano.

Sorrisi dolcemente a Ben e poi corsi via diretta alla stazione.




 

NOTE DELL'AUTRICE:

Ci siamoooooooo! I nostri ragazzi sono tornati e con tante nuove avventure!!! Cosa ne pensate??? Spero vi piaccia e continuerete a seguirmi!

Vi ringrazio immensamente per essere arrivati fin qui e per avermi sostenuta sin dall'inizio di questo viaggio, GRAZIE <3

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a presto

vi amo

Baci

SCHEGGIA<3

 

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Capitolo 3
*** Old times ***


Trascorsi le ore di viaggio in treno scrivendo la lettera che ogni anno, del nostro anniversario, spedivo ad Harry; avevo sempre cercato di immaginare la sua reazione a quelle mie parole, pensavo a qualsiasi comportamento, poteva esserne felice proprio come poteva, molto più probabilmente, arrabbiarsi e strappare il foglio senza leggere.

Il treno si fermò e mi lasciò proprio alla stazione centrale di Londra in balìa del mio destino e del mio dolore.

Erano anni ormai che non percorrevo più quelle strade, da quando ero scappata via non avevo più avuto il coraggio di rivivere la mia vecchia vita. Per arrivare al parco dovevo attraversare un viale alberato con delle villette a schiera ed una piazzetta con un piccolo Starbucks, mi si formò un nodo alla gola, quella era la strada che percorrevo sempre con Harry quando volevamo stare un po' da soli, feci una sosta al chioschetto per prendere un frappuccino al cioccolato da portare via. Mentre uscivo dal locale riassaporando quella bevanda notai un ragazzo ed una ragazza seduti ad un tavolino che si scambiavano teneri baci, la ragazza poi osservò la superficie del tavolo e disse:" Amore guarda, qui c'è scritto: Hazza e Scheggia will never end"

Già, quello, proprio quello, era stato per molti anni il nostro tavolo, lo avevamo inciso un pomeriggio in cui eravamo usciti per scegliere le fedi per il matrimonio. Una lacrima solitaria rigò il mio volto, e prima che potessi scoppiare in un pianto infinito corsi via verso il parco dove si sarebbe tenuto il concerto. Fiumi di ragazze e donne della mia età si erano riversati per le vie che conducevano ad Hyde Park, tutte avevano scritto sulla guancia il nome di uno dei ragazzi e vedere cartelloni con le scritte " Marry me Harry" mi facevano male, perché lui aveva sposato me e non potevo averlo! 

Dopo aver ricevuto vari insulti e spintoni riuscii ad arrivare vicinissima al palco, ma non mi immersi completamente nella folla, mi appoggiai ad un albero, attesi pochi minuti e poi cinque ragazzi, i miei cinque ragazzi comparvero sul palco.

<< Ciao Londra! >> urlò Liam seguito dal pubblico

<< Pronti a fare casino? >> incitò Zayn

Dopo un boato delle directioners partirono con la prima canzone, Liam e Zayn sembravano piuttosto rilassati, Niall e Louis invece non erano i soliti, avevano gli occhi spenti e questo faceva male. Osservai per bene tutti e quattro, osservai quanto, seppur avendo conservato i loro tratti, fossero cresciuti; erano ormai uomini, uomini con un dolore sulle spalle molto grande. Forse perché troppo codarda o forse perché sapevo che la voragine nel mio petto mi avrebbe definitivamente divorata, cercavo di evitare Harry, le canzoni andavano avanti, io piangevo silenziosamente, ma poi una voce, la SUA voce spiccò tra le urla provocandomi un tuffo al cuore.

<< In un giorno speciale come questo abbiamo deciso di cantare una canzone speciale, non la proponiamo più da molto tempo, ma oggi è l'unico modo che abbiamo per poter esprimere al meglio le nostre emozioni. Se ricordate le parole cantate con noi...Questa è Moments >>

Un applauso scrosciante seguito da assordanti urla si alzò tra il pubblico e la canzone partì, cantai con loro per quanto il pianto che si era scatenato al solo udire quelle parole me lo permetteva ma poi non ce la feci più, dovevo andarmene prima che finisse il concerto ed i ragazzi tornassero a casa, avevo delle consegne da fare.

Sul finale della canzone mi incamminai, facendomi strada tra la folla, verso l'uscita del parco, e poco prima di andare via lanciai un'ultima occhiata al palco. 

<< Torna >> sussurrò Harry guardando nella mia direzione, possibile che mi avesse notata?!

Fu in quel momento che crollai definitivamente, il mio cuore mi diceva di urlare, di correre da lui e di stringerlo forte al mio petto per non lasciarlo andare mai più, ma le mie gambe erano immobili mentre la testa mi diceva di correre via e non voltarmi indietro.

Come sempre seguii la testa e corsi a perdifiato a casa, la nostra vecchia casa, il luogo in cui avevo vissuto i momenti più belli di tutta la mia vita, dove avevo detto per la prima volta " ti amo", dove per la prima volta avevo fatto l'amore, dove i miei figli avevano mosso i loro primi passi, quello era il luogo in cui era custodito il mio cuore distrutto.

Mi guardai intorno accertandomi che non ci fosse nessuno e poi estrassi la copia delle mie chiavi dalla borsa, le infilai nella toppa ed aprii la porta.

Immediatamente un senso di calore, amore ma anche tanto, troppo dolore pervase ogni singola fibra del mio ormai lacerato corpo; richiusi la porta alle mie spalle e feci dei passi con le gambe e le mani che mi tremavano e mi avvicinai al tavolino dell'ingresso. Passai in rassegna tutte le cornici con le foto, c'erano Ben, Darcy, Kevin e Kathy tutti piccolissimi e sorridenti, non vi era traccia di me, di Ale o di El; questo mi fece male, non potevano averci dimenticate, non così. Con il dolore che mi attanagliava il petto appoggiai alle cornici le lettere per i ragazzi da parte nostra. Mi spostai nel salotto per vedere se qualcosa fosse cambiata e sollevata constatai che era tutto come prima, solo una cosa era nuova, sulla parete che prima era vuota ora vi erano tutte le foto che avevamo scattato insieme, in ognuna di esse c'eravamo noi ragazze; questa visione mi fece sorridere, non ci avevano dimenticate, eravamo ancora molto importanti per loro, proprio come loro lo erano per noi.

Mentre ero intenta a guardare quelle foto la porta di ingresso si aprì, ero spacciata, non avevo idea di cosa fare, non potevano trovarmi li, anche se avrei tanto voluto restare e stringere di nuovo Harry, non potevo, era per il suo bene. Presa dal panico decisi di rifugiarmi nel corridoio che collegava la casa di Harry e Louis con quella di Liam, chiusi la porta e le voci di mio marito e del mio migliore amico riempirono le mie orecchie.

<< Ehi Haz, come stai? >> sentii chiedere da Louis

<< Come vuoi che stia Boo? Oggi è il nostro anniversario, sono quattordici anni che non la vedo, sono quattordici anni che vivo di un ricordo. L'unico modo per sentirla vicina è leggere e rileggere quella dannatissima lettera, Dio quanto sono incazzato. Mi ha portato via Darcy e Ben, Lou, mi ha portato via i figli senza un motivo e mi ha abbandonato lasciandomi una lettera! Aveva promesso di starmi per sempre accanto! >>

Ogni singola parola mi trafisse il petto come una spada, piangevo, piangevo come avevo fatto quattordici anni prima e non volevo fermarmi, gli avevo fatto del male perché costretta, non sopportavo di stare così.

<< Lo so che fa male, ma qualcosa in quelle lettere mi dice che loro non c'entrano. Loro ci amano Harry, non mentivano quando ci hanno sposati, sono le nostre mogli e non avrebbero mai fatto una cosa del genere volontariamente, il cuore mi dice che qualcosa le ha spinte con la forza >> lo rassicurò Louis

<< Lou l'ho vista, Giulia era al concerto >> disse poi in un sussurro provocandomi un tuffo al cuore, mi aveva vista!

<< Haz ne sei sicuro? >> chiese 

<< Si Boo, ogni anno in un giorno speciale per noi lei ricompare, o almeno così mi sembra, la vedo nel mio stesso luogo che tenta di nascondersi, appena si accorge che l'ho vista scappa via... >> 

<< Oh mio Dio, mi ha sempre vista >> sussurrai tra me e me.

Tutto quello che aveva appena detto era vero, ogni anno, in un giorno speciale, lo cercavo, mi accertavo che stesse bene restando nell'ombra ed ogni volta che volgeva lo sguardo verso il lato in cui mi trovavo, scappavo via.

<< Lou, guarda ci sono delle lettere per noi >> disse Harry

Sentii lo scroscio della carta che si apriva e poi Harry parlò

<< E' la sua grafia, Louis questa è una lettera di Giulia, dopo quattordici anni si è decisa a farsi viva >> disse sorpreso e un po' arrabbiato

" COME QUATTORDICI ANNI? MA SE GLI HO SCRITTO OGNI ANNO?!" pensai, qualcosa non quadrava, eppure avevo sempre fatto attenzione, gli avevo fatto recapitare le lettere ad insaputa della Modest.

Sentii i passi dei ragazzi farsi più lontani e mi voltai per uscire da casa di Liam, ero a metà del corridoio quando la porta verso cui mi stavo dirigendo si aprì e Lily mi si presentò davanti.

 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Dan dan daaaaaaaaaa!  Scheggia è stata scoperta..... Lily la porterà da Harry? Lo scopriremo solo leggendo ;)

Grazie mille per aver letto il capitolo precedente, siete in tante per me già da ora, GRAZIE DI CUORE <3 

Spero leggerete le altre mie storie <3 

Vi aspetto su twitter con il trend #hazzaescheggia, facciamoci conoscere!!!! 

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ancora grazie

a presto

baci

SCHEGGIA<3

 

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Capitolo 4
*** Noi c'eravamo sempre ***


EGGETE LO SPAZIO AUTRICEEEEEEEE!!! VI AMOOOOOOOOOOO <3 

 

La mia amica era pietrificata, stava per parlare o forse per urlare ma io la bloccai

<< Lily ti prego non farmi scoprire, ti spiegherò tutto ma non qui, i ragazzi non devono vedermi >> la supplicai

Lily annuì e poi mi sorprese stringendomi forte in un abbraccio.

<<  Mi sei mancata >> le sussurrai senza lasciarla

<< Anche tu >> mi rispose tra le lacrime.

Dopo aver sciolto il nostro abbraccio, Lily ed io uscimmo di soppiatto e ci recammo al chiosco dei gelati nel parco vicino il complesso. 

<<  Ma che cavolo di fine avete fatto? >> esordì la mia amica dopo che ci fummo sedute sull'erba con il gelato tra le mani

<<  Ci siamo trasferite >> dissi abbassando lo sguardo

<< Questo lo avevamo capito tutti >>  disse sempre più arrabbiata  << Ma perché lo avete fatto? Perché ve ne siete andate e avete portato via anche i bambini? >>  continuò

<< Credi che lo abbiamo fatto apposta?! Credi davvero che abbiamo deciso noi di andare via, di lasciare le nostre vite, il nostro grande amore?! >>  dissi arrabbiata mentre le lacrime solcavano le mie guance << Lily mi conosci da oltre vent'anni, come puoi credere che io sia così crudele?! >>

<< Proprio perché ti conosco da così tanto tempo sono arrabbiata! Mi spieghi perché te ne sei andata così? >>  esclamò facendo spaventare le papere che nuotavano indisturbate nel laghetto dinnanzi a noi

<< Ho dovuto farlo, per il bene della band, se fossimo rimaste il sogno dei ragazzi sarebbe andato in frantumi, tutti i loro sforzi sarebbero stati vani >> dissi cominciando a singhiozzare

<< Perché dici così? >> mi disse puntando i suoi occhi azzurri nei miei

<< Non posso dirtelo, vorrei ma non posso >>  dissi coprendomi il viso con le mani

<< Perché? >>  chiese con una punta di delusione

<<  Perché potresti dirlo a Liam che lo direbbe ai ragazzi e la sofferenza di questi quattordici anni diventerebbe vana >> dissi stendendomi sull'erba cercando di riprendere un respiro normale

<< Giuro che non dirò nulla ai ragazzi, ma ti prego dimmi il perché della vostra fuga , potrebbe aiutarmi a non essere così arrabbiata >> disse dolcemente

Scossi la testa, volevo dirglielo, ma se poi non mi avesse capita? Se si fosse arrabbiata ancora di più? O peggio, se lo avesse detto ad Harry?

Decisi però di fidarmi, Lily era mia amica sin dai tempi dell'università e sapevo che non mi avrebbe mai e poi mai tradita, le avrei raccontato la verità ma non proprio in maniera esplicita. Presi un respiro  profondo e lentamente raccontai

<<  Qualcuno di molto potente dopo la nascita di Darcy e Kathy ha minacciato me, Ale ed El di rovinare la carriera degli One Direction ed i nostri matrimoni se non ce ne fossimo andate via entro una settimana. Cosa potevamo fare?! Loro per noi sono tutto e non volevamo essere la causa della disfatta di tutti i loro sogni, così abbiamo preso le valigie e ci siamo trasferite a Manchester, in una casa che ci ha procurato questo qualcuno. Ben e Kevin sanno chi sono i loro padri, si ricordano di loro, ma per non complicare la situazione mantengono il segreto con le ragazze >> raccontai tutta la nostra storia a Lily mentre la voragine nel mio petto diventava sempre più profonda e dolorosa.

<<  Cavolo Giu >>  disse scioccata << Non ho parole >> 

<<  Già >> risposi annuendo mentre mi guardavo la fede al dito

<< Porti ancora la fede >>  disse in un sussurro

<< Si, ho la stupida speranza di poter tornare da Harry >>  dissi amareggiata << Sai, non vi abbiamo mai abbandonati sul serio, noi ci siamo sempre state >> rivelai mentre un altro fiume di lacrime sgorgava dai miei occhi arrossati

<< Cosa vuoi dire? >> chiese stranita

<< Voglio dire che noi c'eravamo quando i ragazzi hanno vinto i Grammy, quando  hanno festeggiato i dieci anni di carriera al Madison Square Garden, noi c'eravamo sempre, ci nascondevamo ai vostri occhi, ma gioivamo con voi >> dissi << Ogni anno, il giorno del nostro anniversario, noi scriviamo una lettera ai nostri mariti e la spediamo loro, veniamo a Londra e li osserviamo celate nell'ombra, loro sono tutto per noi. >> Terminai

Lily stava per rispondermi quando le squillò il cellulare, Liam.

<<  Ehi amore....Sono al parco con una vecchia amica >>  la mia amica arrestò il suo parlare per ascoltare Liam e poi rispose << Cosa? Delle lettere? >> si finse sorpresa quando il suo ragazzo le disse che avevano trovato le nostre lettere << Si Lee, arrivo subito, immagino come stiano >> rassicurò Liam e chiuse << Hanno letto le vostre lettere, Harry ha deciso di cercarti, vuole sapere perché ti sei fatta viva solo dopo quattordici anni, vuole chiarire >> mi rivelò

Quelle parole mi pietrificarono, mi voleva cercare, ed io ero vicino casa, dovevo andare via.

<<  Ma non è vero, gli ho scritto ogni anno! Lily devi  aiutarmi a trovare quelle lettere, forse loro non le hanno viste, quando torni a casa controlla nel cespuglio rampicante che si affaccia alla finestra di Harry, le abbiamo sempre lasciate li >> la pregai mentre mi rialzavo

<< Va bene, farò di tutto affinché torniate, mi mancate da morire. Come faccio a rintracciarti? >>  mi chiese poi

Lasciai il mio nuovo numero alla mia amica e le promisi che ci saremmo riviste presto, le promisi che avrei fatto di tutto per far stare bene il mio Harry.




 

NOTE DELL'AUTRICE:

Sono tornataaaaaaaa! Non so voi ma questa storia mi fa piangere sempre, ogni capitolo di più e giuro che mi arrabbio con me stessa per quello che so facendo a questi poveretti hahaha 

Anyway

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! 

Vi aspetto tutti quanti su twitter e instagram con il trend #HazzaeScheggia, possiamo condividere opinioni sulla storia, possiamo semplicemente conoscerci e potete trovare ogni aggiornamento riguardo questi due testoni! 

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Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto

Grazie di tutto

Vi amo

Baci

SCHEGGIA<3

 

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Capitolo 5
*** Mamma, raccontami di papà ***


SPAZIO AUTRICEEEEEEEEEEEEEE DA LEGGEREEEEEEEEE! VI AMO IMMENSAMENTE <3 

Non appena quella stessa sera ritornai a casa, a Manchester le mie migliori amiche mi presero letteralmente in ostaggio e mi fecero l'interrogatorio dopo che i nostri figli furono usciti.

<< Allora? Com'è andata? >>  chiese Ale porgendomi un bicchiere di te freddo

<<  E' stato doloroso, come sempre. Era un anno intero che non li vedevo, mi mancano da morire >> dissi tirando la testa all'indietro cercando di trattenere le lacrime.

Ale subito mi abbracciò forte seguita da El

<< Mancano da morire anche a noi >>  disse poi El tirando su con il naso

<<  Ho scoperto una cosa strana mentre origliavo la conversazione tra Louis ed Harry >> rivelai prendendo un sorso del mio te alla pesca

<< Spiegati >>  disse la mia migliore amica

<< Dicevano che ci eravamo fatte vive con delle lettere dopo quattordici anni >>  spiegai

<< Non è possibile, scriviamo loro ogni anno! >>  disse confusa El

<<  Lo so, ma Lily mi ha confermato che loro non le hanno mai ricevute >> continuai 

<< Lily? Hai visto Lily? >>  chiese Ale sorpresa

<< Si, mi ha aiutata a scappare da casa dei ragazzi...Oh e vi saluta, dice che manchiamo tanto a tutti >>  dissi con un sorriso amaro dipinto in volto

<< Mancano un sacco anche a noi >>  disse El

<<  Chi vi manca? >>  domandò mia figlia Darcy all'improvviso

<<  Oh...Ehm... I nonni tesoro, ci mancano tanto i nonni >> mentii

<< Mancano tanto anche a me >>  disse Kathy sbucando dalla cucina.

Erano passati ormai tre giorni da quando avevo rivisto Harry, ed io ero perennemente incollata al cellulare sperando in un messaggio di Lily che mi diceva di aver trovato tutte le lettere. Per noi era importantissimo che le leggessero,  con quelle righe noi speravamo di poter far capire ai nostri uomini che li amavamo e che non  avremmo mai fatto nulla per farli soffrire senza motivo. Speravo davvero che Harry non mi odiasse, anche se non lo avrei mai e poi mai biasimato, in fondo lo meritavo, ero stata una vigliacca a farmi sopraffare da Simon, ma non potevo fare altrimenti, amavo troppo i nostri figli, amavo troppo lui. 

Come ogni sera passai a dare la buona notte ai miei figli, partii da Darcy, bussai piano alla porta prima di aprirla, lei era sul letto con il computer sulle gambe 

<< Ehi >>  mi sorrise non appena mi sedetti accanto a lei

<<  Che fai? >>  le chiesi poggiando le spalle alla testiera del letto come lei

<<  Guardo dei vecchi video degli One Direction, non sapevo che la canzone che canti sempre fosse loro >> disse

Anche la mia Darcy era entrata nel "tunnel" della One Direction mania, non potevo di certo biasimarla, in fondo lei era figlia di uno di loro, era ovvio che si sentisse legata a quel gruppo.

<< Moments >> dissi con un sorriso triste

<< Mamma raccontami di papà >>  mi chiese mia figlia mentre faceva partire Little things

<<  Tuo padre è un uomo strepitoso, è bello, dolce , simpatico >> dissi con le lacrime che offuscavano la mia vista

<< Come vi siete conosciuti? >>  mi chiese

Non mi aveva mai chiesto di parlarle di Harry, ma sapevo che prima o poi sarebbe successo , lei aveva il diritto di sapere.

Mi venne subito in mente il giorno in cui per la prima volta entrai in quella casa a Londra, ero solo una ragazzina di sedici anni, ero timida, insicura e totalmente innamorata dei miei cinque idoli.

<< Ho conosciuto tuo padre quando avevo sedici anni, aveva conosciuto tuo zio Carmine tramite internet ed erano diventati molto amici, così un anno ci invitò a casa sua per poter conoscere anche me >>  raccontai con la mente immersa nei ricordi

<< Conosci papà da così tanto tempo? >>  mi chiese sbalordita

Io mi limitai ad annuire mordendomi le labbra

<< Mamma perché lui non è con noi? Ti ha lasciata perché ci siamo Ben ed io? >> mi chiese con gli occhi lucidi.

<< Ma cosa pensi?! >>  dissi abbracciandola << Darcy tuo padre non ci ha lasciati, siamo noi che per forze maggiori, per il suo bene, purtroppo siamo dovuti andare via. Ma tesoro non devi pensare che tuo padre non tenga a voi, per lui siete il tesoro più grande che ha, siete il suo campione e la sua piccola principessa; lui ha voluto mettere al mondo voi due con tutto se stesso, vi ama alla follia >>  le spiegai mentre fiumi di lacrime solcavano le mie guance e le mie mani le accarezzavano i capelli.

<< E Te? Ti ama? >>  mi chiese innocentemente

<<  Spero di si, perché io lo amo più della mia stessa vita >> dissi abbassando lo sguardo

<<  Più della mia stessa vita >>  ripeté  <<  E' il tatuaggio che hai sul polso >>  notò <<  Quando lo hai fatto? >> 

<<  Qualche giorno dopo la tua nascita, tuo padre ed io abbiamo deciso di incidere sulla nostra pelle la frase che rispecchia il nostro amore, lui ce l'ha sulla caviglia >> spiegai

<< Un giorno tornerai da papà, vi amate ed un amore così grande non può finire, questa sofferenza finirà, mamma, te lo prometto >>  mi rassicurò mia figlia, era come se in quel momento i ruoli si fossero invertiti, lei la madre  ed io la figlia da consolare.

<< Lo spero >> dissi tirando su con il naso ed alzandomi in piedi  << Ora spegni il computer e dormi >> 

<< Buonanotte mamma >>  sussurrò dopo avermi dato un bacio sulla guancia

<< Buonanotte principessa >>  dissi baciandole la fronte  per poi andare in camera di Ben.

<<  Ehi >>  dissi sbucando con la testa nella stanza di mio figlio

<< Ehi >> mi rispose lui riponendo il cellulare sul comodino << Quanto è grosso il casino? >> mi chiese

Cavolo, certe volte mi sembrava di parlare con Harry, proprio come suo padre, Ben mi capiva anche solo con uno sguardo, anche solo dai miei movimenti.

<< Mi ha vista >> sussurrai poggiandomi  alla porta

<< Vuoi che dorma con te? >> mi chiese

Io mi limitai ad annuire, avevo un disperato bisogno di sentirmi protetta, tra le braccia di mio figlio mi sentivo bene, sentivo una sensazione di amore che solo Harry poteva darmi, anche se non era la stessa cosa, con Harry era tutto speciale, con lui tutte le mie preoccupazioni sparivano, mi sentivo leggera, mi sentivo amata.

<<  Si sistemerà tutto, te lo prometto >> mi disse mio figlio prima che mi addormentassi, prima che sprofondassi  in un sonno tormentato in cui sognai più e più volte il mio Harry. 




 

NOTE DELL'AUTRICE:

Scheggia che racconta di Hazza a Darcy è un qualcosa di..... Non so, non trovo le parole! Per non parlare di Ben sempre pronto ad aiutare sua madre :') 

Voi? Cosa ne dite? Cosa vi aspettate per il prossimo capitolo? Rispondetemi con l'hashtag #hazzaescheggia su twitter, se vi va! 

Voglio dirvi che SIETE INCREDIBILI! Crescete sempre di più! 

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ancora grazie di tutto

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a presto

baci

SCHEGGIA<3

 

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Capitolo 6
*** Primi amori ***


Darcy’s POV
Era qualche mese ormai che avevo questo pallino in testa, volevo conoscere mio padre, volevo sapere perché mia madre era così a pezzi, ma non avevo la minima idea di cosa fare.
Come al solito quella mattina fui l’ultima in casa a scendere dal letto, in giro non c’era nessuno, le mamme erano tutte a lavoro di sicuro e degli altri non sembrava esserci traccia.
<<  Casa tutta per me >>  esultai dirigendomi in cucina.
Accesi la tv, la sintonizzai su MTV ed iniziai a preparami i pancake muovendomi a ritmo, ma quando mi voltai per posare il piatto sul tavolo sobbalzai.
Mi ero sbagliata, non ero del tutto sola a casa, infatti mi ero ritrovata davanti agli occhi una visione mozzafiato: Kevin avvolto da un semplice pantaloncino di tuta, poggiato allo stipite ,che mi guardava divertito.
<<  Buongiorno piccolo canguro >> mi salutò il mio coinquilino
<< Ehi io ballo bene >> mi lamentai cercando di nascondere l’imbarazzo.
Kevin mi si avvicinò e dopo avermi lasciato un bacio sulla guancia mi aiutò a preparare la colazione. Cavolo quanto era bello, con quei capelli tirati all’insù, quelle spalle perfettamente muscolose e quegli occhi blu che ti toglievano il respiro. Eh già, anche io ero caduta nella rete di Kevin Tomlinson, il ragazzo più desiderato della Manchester High School, il mio unico, grosso e gigantesco problema era che non potevo avere speranze, per lui ero come una sorella e le nostre madri non avrebbero mai e poi mai accettato una storia tra di noi.
<< Dar? Ci sei? >>  mi chiese sventolandomi la mano davanti agli occhi
Cavolo mi ero di nuovo incantata a fissarlo.
<< Ehm… si, si scusa… Dicevi? >> chiesi risvegliandomi  da quello stato di trance
<< Dicevo che oggi siamo solo tu ed io in casa, che ti va di fare? >> mi spiegò
<< Non devi uscire con una delle tue solite amichette? >>  chiesi con una punta di acidità
<< Sei gelosa? >> mi chiese divertito
<< Pff io? Ma va >> cercai di dissimulare
Un sorriso strano apparve sul viso di Kevin che in un nano secondo scattò in piedi caricandomi in spalla.
<< Kevin! >> mi dimenavo cercando di non fare caso al suo sedere così sodo davanti al mio naso.
Improvvisamente mi ritrovai completamente bagnata, mi aveva buttata in piscina;
<< Ma sei scemo?! >> domandai retorica mentre riemergevo
<< Dormivi in piedi, dovevo fare qualcosa >> si giustificò scuotendo le spalle nascondendo la risata
<<  Questa me la paghi >>  lo minacciai
Gli porsi la mia mano chiedendo aiuto, lui me la strinse ed io lo tirai in acqua. Mi ero vendicata e ridevo come un’ossessa, il grande sbruffone era stato battuto. Ero ancora in preda agli spasmi delle risate quando le braccia di Kevin mi avvolsero i fianchi e mi spinse nuovamente sott’acqua.
La nostra lotta continuò ancora per qualche minuto, fino a quando lui non mi bloccò con la schiena contro la parete della piscina e ci ritrovammo occhi negli occhi. Il mio cuore batteva alla velocità della luce, i nostri respiri si fusero e le nostre labbra si avvicinavano ad una lentezza snervante; Kevin prese l’iniziativa e posò le sue labbra sulle mie.  Liberai la mente da tutti pensieri e mi lasciai andare a quel bacio così carico di emozioni, allacciai le mie gambe alla sua vita ed intrecciai le mie mani dietro la sua nuca, mi chiese il permesso di approfondire quel bacio contornando le mie labbra con la sua lingua .
<<  Cosa stiamo facendo? >> chiesi
<< Ci baciamo, che domande?! >>  mi chiese retorico
<< Bravo, questo lo avevo capito >>  dissi ovvia
<< E allora? >>  mi domandò posandomi  un bacio sotto il collo
<<  Perché? >> chiesi confusa << Hai una marea di ragazze ai tuoi piedi ed io sono nulla in confronto a loro e per di più sono la sorella del tuo migliore amico >> dissi d’un fiato
<<  Dar ti rendi conto di quanto sei bella? >>  mi chiese di rimando
<< Ma se in un anno intero di liceo nemmeno un ragazzo mi ha fatto il filo >> sbuffai
<< Secondo te perché? >>  indagò
<<  Perché non sono abbastanza bella, ovvio >> sentenziai
Kevin roteò gli occhi e poi mi lasciò un bacio sulla punta del naso
<< Tu non hai idea di quanti ragazzi ti vengano dietro Dar >>
<< E allora perché non mi chiedono di uscire? >>  domandai irritata
<< Perché tu sei mia >> soffiò lentamente e con convinzione sulle mie labbra per poi baciarle mandandomi ancora di più in confusione << Chiunque prova ad avvicinarsi a te sa che poi dovrà vedersela con me >>
Rimasi completamente di stucco, aveva appena detto che ero sua e non riuscivo a pensare ad altro, ero completamente in estasi così presi l’iniziativa e lo baciai di nuovo, questa volta approfondendo il contatto, dischiudendo le labbra e facendo incontrare le nostre lingue. Cavoli erano mesi che sognavo quel momento.
<< Se vuoi che io sia tua mi devi fare una promessa >> sussurrai staccandomi dal bacio
<< Mmm spara >> mi disse sorridente
<< Tu devi essere solo mio, non devi uscire con nessun’altra  >> dissi ferma
<< Te lo prometto, mi piaci davvero tanto Dar e non ti lascerò andare facilmente >>  confessò
<<  Mi piaci tanto anche tu >>  confermai, gli lasciai un altro bacio a fior di labbra e poi uscii dalla piscina per andare ad indossare qualcosa di asciutto.
 
Ben’s POV
Quella mattina fu il contatto di due dolci labbra con la mia guancia a darmi il buongiorno.
<< Sveglia dormiglione >> mi sussurrò Kathy
Quanto amavo il suo sorriso, i suoi occhi blu e la sua dolcezza.  Erano ormai due mesi che Kathy ed io stavamo insieme, nessuno doveva saperlo in famiglia altrimenti sarebbe successo il finimondo, ma io ero davvero felice, mi piaceva da morire quella ragazza e non mi importava se era come una sorella, io me ne stavo innamorando.
<<  Ciao bellissima >> risposi perdendomi nei suoi specchi color del mare
<< Che ne dici di stare un po’ da soli oggi? Solo tu ed io >> mi propose dopo aver posato dolcemente le sue labbra sulle mie.
<< Picnic  in spiaggia? >>  proposi
<< Ben Styles così mi vizi >> disse facendo combaciare i nostri petti
Non resistetti , azzerai le distanze e mi impossessai delle sue labbra, della sua lingua così morbida e carica di passione.
 Facemmo colazione con latte e caffè e poi ci preparammo per andare al mare e goderci una giornata di sole insieme.
Non impiegammo molto per arrivare in spiaggia, piantammo l’ombrellone, ci privammo dei vestiti e, dopo che Kathy mi si fu avvinghiata sulle spalle come un koala, entrammo in acqua.
Nuotammo un po’, ci schizzammo, facemmo la lotta ma poi iniziammo a baciarci con tutta la passione che avevamo in corpo. Uscimmo dall’acqua e ci accoccolammo l’una tra le braccia dell’altro sotto l’ombrellone.
<< Sai Ben, potrà sembrarti stupido, ma ogni sera prima di andare a letto mi metto sul balcone della mia stanza a guardare le stelle e provo ad immaginare il mio papà >>  mi confessò Kathy mentre giocava con la mia mano intrecciata alla sua.
<< Non è stupido >> la rassicurai posandole un bacio tra i capelli
<<  Ricordi com’è mio padre? >> mi chiese poi sorprendendomi
<< Kat io avevo solo due anni quando siamo andati via, non ricordo nulla >> mentii triste. Avrei davvero tanto voluto raccontarle di zio Niall, di quanto la amasse e di quanto fosse divertente quell’uomo.
<<  Che situazione di merda >>  sospirò stringendosi ancora di più a me.
Io le posai un altro bacio tra i capelli e la cullai dolcemente
<< Kat non stare così, ti prometto che si sistemerà tutto presto >> la rassicurai
Kathy annuì e poi mi lasciò un bacio sulla guancia.
<< Piccola so che probabilmente è un po’ presto ma credo che mi sto innamorando di te >>  confessai  guardandola trovo
Kathy non disse nulla, si voltò verso di me, mi accarezzò una guancia e mi lasciò un bacio mozzafiato, un bacio così bello che nessuna ragazza mai mi aveva regalato.
<< Ti amo, Ben Styles >>  sussurrò sulle mie labbra
<< Ti amo, Kathy Horan >> le dissi prima ti portare a termine quel bacio strepitoso.
Passammo il resto della giornata serenamente, ma nel tardo pomeriggio rientrammo in casa sperando che nessuno si fosse accorto del nostro “casuale”  rientro in contemporanea, cenammo con il resto della famiglia e ci demmo la buonanotte prima di uscire dal bagno.
<< Notte piccola, ti amo >> le dissi dopo averla baciata
<< Ti amo anche io, notte Benny >>  mi sorrise.


 
NOTE DELL'AUTRICE:
Lo so, non pubblico da una vita ma avevo dimenticato la password :( Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che continuerete a segirmi! prometto di pubblicare il prossimo capitolo in giornata!

se vi va questi sono i miei contatti ( Scrivetemi, non mordo ;) ):

 

twitter: JustGiuliaM

 

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grazie di tutto
vi amo
a presto
baci

SCHEGGIA<3 

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Capitolo 7
*** Zia Lily ***


Luglio era ormai giunto al termine e Lily ancora non si era fatta viva, era passato più di un mese ed io  avevo perso le speranze.  Era domenica e, per distrarci, avevamo deciso di portare i ragazzi al mare; ci volevamo rilassare dopo una lunga settimana di lavoro e così facemmo.  

Amavo il mare, il calore sulla pelle, il sole che brucia la sabbia , la spensieratezza di chi ti circonda, di chi , come te, cerca un po' di pace e riposo. I  ragazzi erano andati a fare il bagno mentre noi mamme ci eravamo distese al sole con gli occhi chiusi e le fidate cuffie nelle orecchie; non avevo mai smesso di ascoltare le loro voci, era sempre devastante, ma non potevo farne a meno, ascoltare le loro canzoni me li faceva sentire vicini. Quella mattina decisi di abbandonarmi completamente a loro ed ai ricordi, partì "What mekes you beautiful ", l'inizio di tutto, la canzone che mi aveva fatto innamorare di loro prima ancora di conoscerli e scoprire che persone fantastiche fossero ; ed ecco che giunse l'assolo di Harry, altri ricordi

Era il compleanno di Harry, compieva vent'anni , erano in tour ed io decisi di raggiungerlo e fargli una sorpresa apparendo tra il pubblico. Nessuno di loro mi aveva ancora notata, ma, non appena partirono con la loro canzone d'esordio Paul fece in modo che la telecamera mi proiettasse sugli schermi ai lati del palco, i ragazzi strabuzzarono gli occhi ed Harry si bloccò di colpo per poi voltarsi a sorridermi. Al momento del suo assolo il mio ragazzo scese dal palco, si posizionò dinnanzi a me e mi cantò quelle splendide parole senza mai staccare i suoi occhi dai miei.

Baby you light up my world like nobody else

The way that you flip your hair gets me overwhelmed

But when you smile at the ground it ain't hard to tell

You don't know

Mi lasciò un dolcissimo bacio sulla fronte e poi riprese a cantare.

Quel ricordo mi fece sorridere amaramente ma non smisi di ascoltare quelle canzoni. Non appena finì , la riproduzione casuale del mio ipod fece partire " stole my  heart", immediatamente altri ricordi invasero la mia mente.

Ale e Niall stavano insieme da pochissimo e lui voleva scriverle una canzone ma non aveva idea di come fare, era nel pallone.  

" No, no, no!" esclamò cancellando l'ennesima frase dal foglio 

" Ehi, tutto bene?" gli chiesi sedendomi accanto a lui a bordo piscina

" No" rispose triste " non riesco a scrivere il ritornello di questa canzone" 

" Posso leggerla?" chiesi

" se vuoi vomitare" mi disse porgendomi il foglio.

Feci schioccare la lingua e poi presi a leggere quello che aveva composto

" (waiting for a girl like you) 

The night shines 

It's getting hot on my shoulders 

I don't mind, this time it doesn't matter 

Cause your friends, 

They look good but you look better 

Don't you know all night 

I've been waiting for a girl like you to come around, round, round 

Under the lights tonight 

Turned around, and you stole my heart 

Just one look, and I saw your face 

I fell in love 

Take a minute girl, 

To steal my heart tonight 

Just one look, yeah 

I'm waiting for a girl like you "

" Ni ma è bellissima" gli dissi

" Davvero?" mi chiese speranzoso

" Davvero, ad Ale piacerà tantissimo" lo rassicurai lasciandogli un bacio sulla guancia.

Sorrisi ancora una volta a quel ricordo, loro due erano dolcissimi, erano davvero innamorati e guardandoli non si poteva fare a meno di sospirare, Ale e Niall si completavano, erano nati per stare insieme , erano innamorati più che mai. 

Stole my heart finì ed ecco che ci fu il colpo di grazia, Little things.

" your hand fits in mine like it's made just for me" 

Zayn, il mio migliore amico, colui che mi sosteneva in tutto e mi proteggeva da qualsiasi cosa 

" but bear this in mind it was meant to be" 

L'avevano scritta per noi , era la canzone che parlava del loro amore nei nostri confronti, dell'amore di Liam per Lily, di Zayn per Perrie, di Louis per Eleanor, di Niall per Alessandra e di Harry per me. 

Era la canzone più bella e dolce che ci avessero mai dedicato, la prima volta che ce la fecero ascoltare io piansi come una fontana, ero innamorata più che mai, e quelle parole mi colpirono dritta al cuore.

"I know you've never loved 

the sound of your voice on tape

you never want to know how much you weigh

you still have to squeeze into your jeans

but you're perfect to me" 

Non potevo andare  avanti , non potevo iniziare  a piangere davanti a tutti, tolsi velocemente le cuffie e riposi l'ipod nella borsa e scossi la testa  cercando di mandare via quei ricordi bellissimi dalla mia mente.  Presi il cellulare tra le mani per controllare l'ora ma vi trovai un messaggio non letto, era di Lily e c'era solo una parola :" TROVATE!!!!"  . 

<< Oh mio  Dio >>  esultai

<< Che succede? >> mi chiese la mia migliore amica allarmata

<< Lily ha trovato le lettere >> quasi urlai

<< Oh mio Dio >> si aggiunse El

<<  E' quello che ho detto anche io >>  dissi

<< Chiedile cosa ne pensano i ragazzi >>  si affrettò Ale

Mandai subito un messaggio a Lily e mentre aspettavo una risposta presi ad osservare i miei figli che facevano il bagno con i miei nipoti.

<< Sono bellissimi insieme >> sospirò la mia migliore amica

<< Già >> annuii

<<  E se Kathy si fidanzasse con Ben? >>  chiese poi

<< Cosa?! No! Sono praticamente fratelli, non sarebbe giusto! >> dissi allarmata

<< Hai ragione, ma tanto non succederà mai, sono davvero come dei fratelli >>  mi rassicurò Ale. 

Erano passati due giorni da quella giornata al mare, noi eravamo entrate in ferie ed i ragazzi gironzolavano per casa . Come ogni mattina sul tardi i nostri figli scesero a fare colazione con noi, ma , mentre servivo il latte in tavola, qualcuno bussò alla porta; Ben si alzò per andare ad aprire e...

<<  Zia Lily! >>  urlò mio figlio

Ale ed El mi guardarono stranite, non avevo detto loro che Lily sarebbe venuta a trovarci, volevo che fosse una sorpresa; annuii in risposta alla loro domanda silenziosa e non appena la nostra amica entrò in cucina corsero subito ad abbracciarla forte seguite immediatamente anche da Kevin.

<< Cavolo quanto siete cresciuti ragazzi >> esordì Lily accarezzando Ben e Kevin

<< Ehm... che sta succedendo? >>  ci interruppe Darcy

<< Darcy, Kathy, questa è vostra zia Lily >>  presentò Eleanor

<< Ciao ragazze, voi certamente non vi ricorderete di me, ma io ricordo perfettamente voi >> disse con gli occhi lucidi.

Darcy's POV 

Zia Lily era spettacolare, una persona meravigliosa e simpaticissima, era con noi da un paio di giorni e già le volevo un bene immenso.

<< Ciao piccola >> mi sorprese Kevin mentre faceva combaciare la mia schiena con il suo petto e mi posava un bacio dietro l'orecchio.

<< Ciao Tomlinson >>  dissi voltandomi

Allacciai le mie mani dietro la sua nuca dopo essermi voltata e gli posai un dolce bacio sulle labbra. Ci stavamo coccolando indisturbati quando sentimmo le nostre madri salire le scale così spinsi Kevin nello sgabuzzino. 

<< Allora? Come l'hanno presa? >>  chiese mia madre a zia Lily

<< Piccola che fai? >> mi chiese il mio ragazzo mentre strofinava il suo naso sul mio collo

<< Sh le nostre madri stanno parlando di qualcosa di importante >> lo rimproverai e poi tornai ad origliare

<< Ho consegnato loro le lettere e beh... >>  esitò zia Lily

<<  E...? >> la incalzò zia Ale

<<  Beh... in un primo momento si sono emozionati, ma poi si sono arrabbiati , sono determinati e vi vogliono cercare, non capiscono perché abbiate un comportamento così contrastante , li lasciate e non rispondete alle loro telefonate ma poi mandate loro delle lettere >> spiegò zia Lily.

<<  Zia Lily conosce i nostri padri >> constatai scioccata

<<  Non li possiamo chiamare perché Simon tiene sotto controllo i nostri telefoni, le lettere sono l'unico modo che abbiamo per poter dire loro quanto li amiamo >>  spiegò mia madre 

Mossi un piede indietro per sistemarmi meglio per ascoltare  la conversazione me pestai quello di Kevin che emise un gridolino strozzato che fece insospettire le nostre madri tanto che decisero di andare a terminare la conversazione in un'altra stanza. 

Quando le nostre madri se ne furono andate Kevin ed io uscimmo dallo sgabuzzino.

<<  Cosa volevano dire ? >>  domandai pensierosa << Possibile che stessero parlando dei nostri padri?! >>  

Kevin non disse nulla, si limitò solamente ad abbracciarmi, mi conosceva e sapeva che le sue braccia mi facevano sentire protetta e al sicuro.

<< Scoprirò cosa volevano dire  >> pensai per poi abbandonarmi ad un dolce bacio con il mio Kevin.
 

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