maria e gonzalo: ritratti & momenti

di Canemily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Maria e la festa alla Casona ***
Capitolo 2: *** Maria e Gonzalo si riconciliano ***
Capitolo 3: *** La visita di Leonardo ***
Capitolo 4: *** Gonzalo tenta di fermare Maria alla stazione ***
Capitolo 5: *** Gonzalo è libero dal sacerdozio! ***
Capitolo 6: *** La scheggia... di Cupido! ***



Capitolo 1
*** Maria e la festa alla Casona ***


Maria tiene tantissimo a questa festa: lei stessa l'ha organizzata per celebrare la fine dell'epidemia di influenza spagnola, che non è ruscita a spezzare una sola vita, in gran parte grazie alla sua dedizione e a quella di Gonzalo

Maria tiene tantissimo a questa festa: lei stessa l'ha organizzata per celebrare la fine dell'epidemia di influenza spagnola, che non è riuscita a spezzare una sola vita, in gran parte grazie alla sua dedizione e a quella di Gonzalo. Gonzalo, è lui che Maria attende con ansia, ha fatto molta fatica a convincere quel giovane testardo a partecipare, ma alla fine ci è riuscita, e ora non vede l'ora di rincontrare colui che le fa battere il cuore, colui che la rende viva. Eccolo, finalmente è arrivato, accompagnato da don Anselmo, Maria ha occhi solo per lui, lo sguardo della giovane è carico di emozione e di speranze, chissà che cosa riserverà il futuro a lei e al suo amore; il suo sorriso luminoso sprigiona tutta la sua felicità. Per pochi infiniti secondi in quella stanza ci sono soltanto Maria e Gonzalo, gli occhi di lui le dicono: "Quanto sei bella Maria"; quelle parole nessun altro le può percepire, perché  il loro unico scopo è raggiungere il cuore di Maria, ed è lì, nel suo cuore, che lei le custodirà per sempre.

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Capitolo 2
*** Maria e Gonzalo si riconciliano ***


Mille pensieri affollano la mente di Gonzalo: suo padre è morto da appena qualche giorno, l'ha perso di nuovo, e questa volta per sempre; si sente perso senza di lui, è disorientato, un attimo prima la gioia del matrimonio, di una nuova famiglia, ...

Mille pensieri affollano la mente di Gonzalo: suo padre è morto da appena qualche giorno, l'ha perso di nuovo, e questa volta per sempre; si sente perso senza di lui, è disorientato, un attimo prima la gioia del matrimonio, di una nuova famiglia, un attimo dopo la morte si fa strada tra la folla in festa e si porta via suo padre... E ora? Ora come farà senza il suo sostegno, i suoi consigli, senza le loro chiacchierate, i suoi abbracci, senza il suo amore? L'unica persona al mondo che in quel momento può curare le sue ferite è Maria, la donna che ama, che ama e che però ha offeso, lui l'ha giudicata, lui le ha gridato contro, lui se ne andato sbattendo la porta e l'ha lasciata da sola, lui... Lui ora la vede davanti a sé: è una visione celestiale, sembra un angelo che gli tende la mano per aiutarlo ad uscire dal fosso nel quale è caduto. Il cuore di Maria, richiamato dai pensieri di Gonzalo, ha condotto la donna fino a lui, lei  per niente al mondo può permettere che l'uomo che ama soffra il quel modo ed è pronta a soccorrerlo offrendogli tutto il proprio amore, tutta se stessa. È inutile, Maria e Gonzalo non possono, non riescono a stare separati, è troppo forte il legame che li unisce, lui non esiste senza lei, lei non esiste senza lui: si amano follemente. I litigi, le incomprensioni: adesso non contano più niente, ora la sola cosa importante è che loro sono insieme. Si baciano, si baciano e finalmente riassaporano la felicità, quanto lo desideravano, quanto avevano bisogno di sentire le proprie labbra fondersi con quelle della persona amata. Ma come sono sopravvissuti lontani per tutti questi giorni? Ora finalmente possono riempire i polmoni dell'amore puro che si professano, possono respirare senza dover sentire un macigno sul petto. Solo la natura è testimone di quel momento unico e offre tutto quello che ha per celebrare il loro amore.

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Capitolo 3
*** La visita di Leonardo ***


 
 
 
 

 

 

Gli occhi di Esperanza: occhi limpidi, puri, innocenti, liberi da malizia; occhi vispi, curiosi, sempre alla ricerca di nuove cose, di un gesto d'affetto, sempre alla ricerca di un sorriso

Gli occhi di Esperanza: occhi limpidi, puri, innocenti, liberi da malizia; occhi vispi, curiosi, sempre alla ricerca di nuove cose, di un gesto d'affetto, sempre alla ricerca di un sorriso. Ormai è da tanto tempo che Esperanza non vede il sorriso del suo papà:  da settimane lui non si affaccia alla sua culla per prenderla in braccio; nonostante ciò i suoi occhietti hanno continuato a cercarlo per giorni, ma i loro sforzi si sono rivelati vani. Per giunta il sorriso della sua mamma è diventato più triste, malinconico, e questo non piace per niente alla piccolina, ma quello di Maria è pur sempre il sorriso di una madre nato appositamente per donare amore ad una figlia, ed Esperanza in qualche modo lo sa, lo percepisce, e le basta, perché tutto ciò di cui un bambino ha bisogno è amore, amore e protezione, e ogni volta che lei sente la voce dolce e armoniosa della sua mamma, accompagnata dalle sue carezze tenere e delicate, non solo si sente amata, ma anche al sicuro e protetta. Gli occhi di Maria sono tutto l'universo di Esperanza, per questo la donna si sforza di non spegnere il proprio sguardo, di continuare a farlo brillare, nonostante il profondo dolore che intrappola il suo cuore e la sua anima. La bimba per fortuna non ha la minima idea di tutto il male che avvolge e soffoca il mondo; ma chi può dire che Esperanza non capisca che le attenzioni che ora l' uomo appena entrato le rivolge non sono come quelle di sua madre, colme d'amore, ma aride, fredde e false? Chissà che nella sua infinita innocenza un bambino non sia l'unico che abbia il "potere" di distinguere immediatamente, senza neppure rendersene conto, il bene dal male. Fatto sta che la stessa mano che è stata capace di attentare alla vita di un uomo, ora ha il coraggio di accarezzare la guancia della figlia dello stesso; ma Leonardo ancora non sa che una grande donna, la stessa con la quale ora si mostra gentile e benevolo, un giorno non troppo lontano farà di tutto pur di smascherarlo e di salvare sua figlia e suo marito.

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Capitolo 4
*** Gonzalo tenta di fermare Maria alla stazione ***


 


"Corri Gonzalo, corri, corri più veloce che puoi! Non arrenderti... Forza, ce la puoi fare: Maria ha bisogno di te." E Gonzalo corre, corre fino a non sentire più le gambe, fino ad esaurire tutto il fiato nei polmoni, e quando lo finirà continuerà a correre comunque, al costo di crollare al suolo, ma non prima di aver salvato la sua Maria; sente che ogni piccola esitazione può significare la fine: nelle sue mani c'è il destino della donna che ama. L'immagine di Maria, così pura e  innocente, insieme a quel viscido di Fernando lo tormenta, ed è sempre lì, davanti ai suoi occhi, ma più lui corre più quella si allontana, sembra inafferrabile; una forza invisibile però spinge Gonzalo a correre fino allo sfinimento: la forza dell'amore. Ha già commesso troppi errori, adesso basta rassegnarsi alla vita, è il momento di reagire, ora nessun sacramento è più importante di trarre in salvo Maria, né il sacerdozio né il matrimonio: se sarà necessario la prenderà in braccio, se la caricherà sulla spalla e la porterà fino in capo al mondo, lontano da suo marito. Eccola finalmente: la stazione ferroviaria! Un ultimo sforzo ancora e tutto sarà finito, Maria saprà la verità e potrà fuggire da quel mostro. Ormai solo pochi metri separano Gonzalo e Maria, lui sa che lei è vicina, può quasi sentire il battito del suo cuore, manca poco, manca poco... Sì, ma questa volta il poco è diventato troppo, e nella lotta contro il tempo quest'ultimo ha vinto, si è burlato di Gonzalo e Mariana, dando loro uno schiaffo in faccia. Ogni secondo che passa il treno diventa più irragiungibile, e pezzetto dopo pezzetto scompare dalla vista dei due fischiando beffardo; ogni centimetro percorso sui binari, ogni nuvola di fumo che il veicolo si lascia alle spalle è un macigno che cade senza pietà sopra Gonzalo e gli impedisce il movimento, lo parallizza. "Non è possibile, che cosa ho fatto?" Negli occhi dell'uomo si legge il senso di colpa, la rabbia, la frustrazione per non aver saputo lottare per il suo amore, per aver consegnato il suo angelo all'essere che ha osato violarla, quando avrebbe dovuto difenderla da lui. Il pensiero di ciò che quel maledetto potrebbe farle quella stessa notte gli provoca una fitta al cuore, perché tutto quello che fa soffrire lei fa soffrire anche lui, come se il proprio e quello di Maria fossero un solo corpo, anche se farebbe volentieri a cambio per essere lui a dover subire l'ira di Fernando sulla propria pelle;  la consapevolezza del male che Maria potrebbe ricevere gli provoca un senso di vuoto come se la terra sotto i suoi piedi stesse cedendo inesorabilmente: teme per lei più di quanto abbia mai temuto per se stesso. No, non può accettarlo, non permetterà che quel mostro la sfiori, neanche con un dito. Se solo lei lo potesse sentire griderebbe fino a perdere la voce, se riuscisse a raggiungerlo non esiterebbe a mettersi davanti al treno per fermarlo; ma finché Maria non sale sulla nave c'è ancora una speranza e Gonzalo non ha intenzione di arrendersi, perché lui non commetterà più lo stesso sbaglio, d'ora in poi sarà sempre lì a protteggere Maria ad ogni costo; per di più davanti a lui, in ginocchio, c'è Mariana che piange: non lascierà che i sacrifici della donna si dissolvano nell'aria. Sul treno che oramai viaggia lontano da Puente Viejo Maria tiene lo sguardo fisso fuori dal finestrino e costruisce attorno a sé la propria corazza, perché all'apparenza sarà anche la moglie perfetta di Fernando Mesia, ma nel profondo del suo cuore nessuno le impedirà di continuare ad amare Gonzalo.

Spazio autrice

Un saluto a voi che leggete, 

ci ho messo un po' di tempo a pubblicare anche perché questo disegno mi ha creato delle difficoltà, e forse non è il mio miglior disegno, ma mi sono impegnata al massimo come sempre. In ogni caso sono giunta ad una conclusione: Gonzalo è davvero bello e impossibile, persino da disegnare. Grazie del tempo che mi avete dedicato.

A presto,

Canemily

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Capitolo 5
*** Gonzalo è libero dal sacerdozio! ***


Gonzalo è libero dal sacerdozio... Sembra incredibile: il primo grande ostacolo alla storia d'amore di Gonzalo e Maria non esiste più, chi lo avrebbe mai detto il giorno in cui lui si ordinò? Il giorno in cui entrambi rinunciarono per sempre a vivere insieme il loro amore? Maria non di certo, eppure è successo: ora Padre Gonzalo è davanti a Dio e agli uomini semplicemente Gonzalo, l'uomo che lei ha continuato ad amare comunque, che portasse o no la veste nera, perché in realtà nel suo cuore niente è cambiato, né ieri né oggi: per lei i suoi sentimenti sono sempre stati la cosa più meravigliosa che possa esistere, e non se ne è mai vergognata; solo che adesso nessuno avrà più motivo di offenderli, quei sentimenti, di dire che l' immenso amore di Maria e Gonzalo è sacrilego, peccaminoso, va contro Dio, perché dirà ufficialmente una grande menzogna. Gonzalo è un uomo e lei ha il diritto di amarlo liberamente!... Già, peccato che la vita si diverta a  giocare con gli esseri umani, è una freccia che gira, gira e gira: quando si ferma può puntare verso chiunque il vento la trascini, e se un tempo era il legame di Gonzalo con la Chiesa che impediva la loro unione, ora la situazione si è capovolta, e anche se lui è libero, Maria è ancora sposata con Fernando. Ma oggi a lei non importa di essere ancora la moglie di quell'essere, perché quando si ama una persona come Maria ama Gonzalo la cosa più importante è la sua felicità, che non può che essere anche la propria, e la gioia per quel grande traguardo raggiunto da colui che ama, invade il suo cuore. Ora Gonzalo è a tutti gli effetti padrone della propria vita, può scegliere liberamente il cammino da intraprendere verso la felicità, niente glielo può impedire, neanche lei, che spera ardentemente di camminare fianco a fianco a lui, ma desidera ancor di più che Gonzalo sia felice.

Per Gonzalo non essere più sacerdote non è che una spinta in più per continuare a lottare per Maria. Forse qualche firma avrà rotto il suo legame con la Chiesa, ma per spezzare tutto ciò che lo unisce a Maria una misera firma non basterà: qualsiasi cosa o persona che si abbatterà sul loro amore si infrangerà in mille pezzi. Gonzalo la sua strada l'ha scelta da tempo, ed è la stessa di Maria. Non esiste niente a questo mondo che possa distogliere i suoi pensieri da lei, perché non solo non può evitare di farlo, ma non c'è niente che lo renda più felice che amarla e starle vicino, ed è per questo che gioisce per non essere più Padre Gonzalo, perché ciò gli permetterà di vivere solo ed esclusivamente per dedicarsi a Maria e al bambino che aspetta. Ora anche Maria lo sa: il suo Gonzalo ha combattuto per lei e un piccolo passo è stato fatto; questo le dà la forza di continuare la loro battaglia e la speranza che un giorno la vinceranno. Maria e Gonzalo si abbracciano: non c'è niente di meglio di un abbraccio per dirsi TI AMO.

 

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Capitolo 6
*** La scheggia... di Cupido! ***



  Serve una forza disumana per fingere di non amare una persona per cui si prova un amore smisurato. Anche il più piccolo muscolo del proprio corpo, ogni singolo pensiero, tutto deve essere impiegato per cercare di imprigionare un sentimento senza fine, un sentimento che per sua natura vorrebbe e dovrebbe manifestarsi in tutti i modi possibili; e invece le circostanze della vita costringono Maria a reprimerlo, a tentare con tutta se stessa di rinchiuderlo in un cofanetto in fondo all'anima, perché cancellarlo è letteralmente impossibile; ma è altrettanto impensabile, per la donna, fare a meno di continuare a condividere con Gonzalo anche solo un pezzetto della propria vita: non sarà mai sua moglie, ma se non altro può lavorare fianco a fianco a lui, può vederlo ogni giorno, può essergli amica, e questo per Maria è indispensabile come l'aria che respira, senza di lui non può stare. E così, quell'amore che con tanta sofferenza lei cerca di tenere a bada diventa sempre più indomabile, e giorno dopo giorno, notte dopo notte, continua a far pressione, instancabile, per poter uscire fuori, scatenando in Maria un estenuante conflitto interiore: l'adempimento dei propri obblighi contro la libertà di poter esprimere ciò che prova. E infatti... infatti basta poco, davvero poco per annullare in un soffio tutti gli sforzi compiuti dalla giovane per creare un equilibrio dentro di sé e per trovare un poco di felicità anche senza il suo amato: una scheggia. Già, una minuscola, insignificante scheggia nel dito. Per meglio dire, a compiere il miracolo è Gonzalo, le sue dita, che con un gesto delicato sfiorano dolcemente la mano di Maria per toglierle, con tutta la premura del mondo, quella scheggia dal dito. Gonzalo, il contatto con la sua pelle, ed ecco che il mondo si ferma. D'improvviso le antiche emozioni riaffiorano in lei e le infondono un soffio vitale che da tempo non sentiva scorrere nelle sue vene; una timida fiamma torna a brillare in fondo ai suoi occhi. È come se tornasse a sentirli... gli abbracci di Gonzalo, i suoi baci, le sue carezze, il suo calore; per un attimo Maria può riassaporare la felicità di quei momenti d'amore puro. La giovane osserva il sacerdote, come incantata, è incredula, piacevolmente meravigliata: ormai pensava che non avrebbe più provato quelle sensazioni, sensazioni che la fanno stare così bene... le sensazioni più belle del mondo insomma. Dall'altra parte però, quando quell' infinito attimo di magia svanisce, Maria non può evitare di aver paura di se stessa, teme di non riuscire a controllare le proprie emozioni, e poi... e poi perché? Perché quando è Fernando, suo marito, ad avvicinarsi a lei, sente l'impulso di ritrarsi da lui come dalla brace ardente, di scappare quasi si trovasse di fronte al diavolo in persona, e invece quando è accanto a Gonzalo le sembra di spiccare il volo, come nel più fantastico dei sogni? Quanto vorrebbe Maria che fosse tutto più semplice, quanto vorrebbe riuscire ad essere felice anche lontano da Gonzalo, ma questo obiettivo appare impossibile da raggiungere; e come se non bastasse sente di deludere tutte le persone che la circondano, soprattutto suo marito, perché lei ancora non sa che forse la sua mente può aver temporaneamente dimenticato il male subito da Fernando, ma il suo corpo lo ricorda perfettamente, e perciò respinge quell'uomo. E Gonzalo? Ebbene, lui non deve tener fede a delle promesse matrimoniali, bensì a quelle fatte a Dio e alla Chiesa, ma per il resto la sua condizione non si distacca minimamente da quella di Maria: gli stessi inutili sforzi per celare il proprio amore, la stessa sofferenza che gli opprime il petto e lo lascia a mala pena respirare; stando separati sono destinati allo stesso futuro d'infelicità, ma quando sono abbastanza vicini da sentire l'uno il battito del cuore dell'altra, allora intorno a loro sboccia la primavera. Ma si sa, la primavera dura troppo poco, o forse solo meno di quanto vorremmo; il fatto è che c'è sempre il rumore di un ramo calpestato che ci riporta alla realtà, e il sole che ci accarezzava la pelle lascia inesorabilmente il posto al freddo dell'inverno che ci penetra nelle ossa. E così in un batter di ciglia quella scheggia dispettosa, dopo aver donato un meraviglioso sogno a Maria e a Gonzalo, se ne va, esce fuori dal dito come se niente fosse, trasformando quel sogno in una mera illusione, in un desiderio inappagabile. Ma neppure il freddo più gelido può frantumare un'amore così intenso e travolgente come quello fra Maria e Gonzalo, e perciò non importa se non potranno mai più accarezzarsi, mai più baciarsi, se mai potranno sposarsi, loro ci saranno sempre l'uno per l'altra, pronti a dare la vita o anche solo a rimuovere una minuscola scheggia da un dito.

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