Diet Note

di Daleko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Quaderno ***
Capitolo 2: *** Panico generale ***



Capitolo 1
*** Il Quaderno ***




Diet Note
Capitolo 1 - Il Quaderno

cupcake

Un ragazzo passeggia nel cortile del suo liceo, lo sguardo rivolto verso i campi da baseball dove dei suoi coetanei sono intenti a giocare. Indossa la divisa scolastica che lo aiuta a confondersi tra gli altri, anche se il suo bell'aspetto fa sempre in modo che qualche ragazza si volti a guardarlo. Alto, fisico più che invidiabile, viso sbarbato e portamento elegante: ha sempre confidato nelle sue abilità di raggiungere il successo, nella vita così come con le fanciulle gradevoli alla vista.
«Light!»
Una voce femminile, neanche a dirlo, lo induce a fermarsi. Si volta con sguardo vagamente annoiato; gli occhi scuri incrociano quelli brillanti di una ragazza più piccola. «Perdonami, c-credo che... Ti sia caduto questo» balbetta porgendogli un quaderno che Light non ha mai visto prima in vita sua.
«Mh? Ah, grazie» accetta comunque, incuriosito. La mano destra viene estratta dalla tasca, e nel prendere il quaderno sfiora le dita della sconosciuta improvvisamente rossa in viso. «Non c'è di che!» esclama con un singulto prima di allontanarsi velocemente a capo chino; Light è abituato a fare questo effetto alle persone, ma ogni volta che accade non può fare a meno di trattenere a stento un sorrisetto soddisfatto. L'adolescente riprende il cammino verso l'uscita con lo sguardo fisso sulla copertina in pelle nera del quaderno; gli ci vuole un momento perché si renda conto che lo sta reggendo al contrario. Voltandolo, due parole argentate gli si manifestano inaspettate. Al centro, con caratteri fini ed eleganti, vi è scritto: "Diet Note". «Che roba è?» borbotta fra sé gettando qualche occhiata alla strada per non rischiare d'inciampare o di finire addosso a qualcuno. Il sole sta tramontando e lui ha ancora molte cose da fare; una lunga sessione di studio serale lo aspetta, e dopo cena le vasche giornaliere al centro natatorio. Il quaderno è ormai tenuto stretto contro un fianco, infilato tra il braccio e il busto, e le mani infilate in tasca sono rilassate. Ha quasi dimenticato l'incontro di poco prima, intento com'è a riflettere sugli impegni del giorno dopo.


 
La stanchezza sta per prendere il sopravvento; reprimendo uno sbadiglio, il ragazzo steso a letto si accinge a spegnere il televisore quando lo sguardo gli cade sulla scrivania, dove ha poggiato il quaderno trovato a scuola prima di andare a nuotare. La curiosità torna a stuzzicarlo, così si alza e si avvicina, scalzo e in pigiama, alla sedia della scrivania. «Diet Note...» legge in un mormorio. Apre la copertina con una certa deferenza, trovando una strana lista di regole stampate sulla prima pagina. Si acciglia, prendendo poi a leggere a bassa voce come se fosse un incantesimo di cui avere timore. «"Come usarlo. Numero uno. L'umano il cui nome sarà scritto su questo quaderno... Sarà messo a dieta forzata"?!» esclama con stupore. «Questo quaderno non avrà effetto a meno che chi scrive non abbia in mente il volto della persona mentre scrive il suo nome, quindi eventuali omonimi non verranno colpiti". Peccato. "Se i chili persi verranno scritti entro quaranta secondi dopo aver scritto il nome della persona, questi li perderà". Che meraviglia!» aggiunge emozionato. Il cuore gli batte impazzito. «"Se la causa della dieta non è specificata, la persona di cui si scrive il nome sarà a dieta per la prova costume. Dopo aver scritto la causa della dieta, i dettagli della stessa dovranno essere scritti nei seguenti quattrocento secondi e... Prima o poi tutti gli esseri umani dimagriranno, senza eccezione".» termina di leggere estasiato. Light ha la bocca secca. «Che sciocchezza, dai, non può essere vero! Ma se lo fosse...» continua a mormorare a bassa voce, poi alza lo sguardo verso la finestra della sua camera. Fuori il buio è quasi totale, se non per qualche lampione che illumina tratti vuoti di strada. Finalmente si decide: volta la prima pagina, afferra la biro nera dal portapenna e con cautela, usando la mano destra, incide un nome con la sua tipica, ordinata calligrafia. «Ecco. Domani vedremo se Mitsuru1 è a dieta» aggiunge con tono dubbioso. Si alza in piedi, ancora con gli occhi fissi sul nome del compagno scritto sul foglio immacolato, poi richiude il quaderno. È ora di andare a dormire.


 
1 Mitsuru (): "pieno", "che cresce".
 

Angolo dell'autore ~
Salve, vogliate scusarmi per eventuali imprecisioni rispetto alla trama originale di Death Note –che vorrei seguire il più fedelmente possibile– ma sono passati ormai quasi otto anni dall'ultima visione dell'anime, quindi i miei ricordi potrebbero essere sbagliati. In tal caso, ovviamente, non mancate di farmelo notare. Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto (ma va?) e soprattutto spero che abbiate il tempo di lasciarmi le vostre impressioni in una recensione o via messaggio privato.
Dulcis in fundo, vorrei aggiungere che l'idea per Diet Note (e sviluppo successivo dell'idea) viene dall'unione di due menti sopraffine, la mia e quella della mia dolce metà. Giuro, eravamo sobri.

Un bacio, un abbraccio e pure un dolcetto!
A presto,
D.

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Capitolo 2
*** Panico generale ***


Diet Note
Capitolo 2 - Panico generale

cupcake
«Tutto questo è inaccettabile!»
Un ragazzo scaraventa sul pavimento una banana: per la precisione, si tratta della banana di Mitsuru. «Come può essere tutto qui il tuo pranzo? Fino a ieri mangiavi tre bentō, Mitsuru! Tre!!!» esclama ancora angosciato il compagno di classe. Il grasso Mitsuru mantiene il capo basso, mentre delle lacrime gli scorrono lungo le guance paffute raccogliendosi prima sul mento, poi sul secondo e infine sul terzo mento, cadendogli poi sulle tettine coperte dalla t-shirt. «Te l'ho detto, mi sono messo a dieta! Devo stare a dieta! Devo!» risponde il ragazzo fra le lacrime. 
In un angolo, Light nasconde un ghigno dietro alla sua barretta proteica.
 
*

«...si riferiscono preoccupati riguardo l'improvviso boom di diete che si stanno verificando negli ultimi due giorni. A pensarla differentemente è l'Associazione Nazionale dei Dietologi, eccitata da quanto sta accadendo. “Non capiamo perché la gente voglia improvvisamente perdere peso” dice il capogruppo nazionale, Nakakata Depeso, “ma ci piace assai”». Light spegne il televisore, sempre più impaziente di andare avanti con la sua opera di smaltimento grasso; il Diet Note è aperto sui libri di matematica, con la prima pagina quasi completa a suon di nomi. Alcuni sono di altre persone che lui conosce personalmente, molti di "famosi ciccioni", come li definisce amorevolmente il ragazzo nuovamente curvo sulla lista di persone. «Eheh... Sembra la lista di invitati a un buffet» ironizza continuando a scrivere... e a scrivere... e a scrivere.


 
Qualche giorno dopo, durante la soleggiata mattina di un giorno festivo, il telegiornale sembra dare notizie più drastiche riguardo quello che è stato etichettato come "Il caso Dieta". Light, intento a correre sul tapis-roulant nella palestra del quartiere, ascolta interessato. «L'Interpol ha chiamato a lavorare al caso anche uno dei più famosi detective al mondo, conosciuto col solo nome di L e mai visto in volto, per riuscire a catturare il malvagio Kilo!» annuncia elettrizzata la giornalista. Light scende abilmente dal tappeto, spegnendo il macchinario e spostando una ciocca di capelli sudati dal viso. «A mezzogiorno ci sarà un'edizione speciale del telegiornale riguardante Il caso Dieta. Non perdetevelo!» comunica la donna dall'altro lato dello schermo. Il ragazzo non commenta, dirigendosi verso gli spogliatoi in religioso silenzio.

Più tardi, tornato a casa, sale rapidamente le scale verso la sua stanza ignorando i richiami di sua madre. La borsa viene gettata in un angolo, il televisore acceso in tutta fretta e il Diet Note, nascosto sul fondo di un cassetto della scrivania, tirato fuori con poca cura. Qualche oggetto cade sul pavimento e il cassetto resta aperto: gli occhi, le orecchie e la mente sono momentaneamente dedicati al televisore, nella speranza di vedere questo misterioso "L" in volto –e costringere, così, l'Interpol a rassegnarsi. La trasmissione comincia.
«Sono L, il famoso investigatore dell'Interpol, e sono qui per scoprire perché tutta questa gente si sta mettendo a dieta!» esclama un uomo fortemente in sovrappeso seduto alla scrivania. Light sogghigna. «Chiunque tu sia sappi che non riuscirai a far fallire l'industria dolciaria! Guarda quant'è buono questo bignè! Guardalooo!» urla prendendo un bignè da un vassoio fuori campo, per poi metterselo tutto in bocca. La scena è disgustosa e Light, con un'espressione di ribrezzo, abbassa il capo sul Diet Note per scrivere il nome sulla targa dorata poggiata davanti all'uomo grasso. «Eheh, non è poi così misterioso se il suo nome è in bella vista!» esclama l'adolescente esaltato. Improvvisamente, l'uomo in tv sgrana gli occhi e sbatte con la fronte sulla scrivania per un paio di volte prima di rialzare il capo: sulla sua fronte pallida si è formato un segno rettangolare dal colore rosso intenso. «Sto sprecando la mia vita! Tutto questo cibo mi disgusta! Non troverò mai una donna che mi ami al di fuori dei dating-sim! Devo perdere peso!» urla in studio prima di alzarsi dalla sedia e affannarsi per correre via. Light non fa in tempo a esultare, perché subito la scena cambia: lo schermo si oscura e una voce alterata comincia a parlare.
«Ha!, Kilo, io sono il vero L! Quell'uomo non era altro che un uomo già deciso da tempo per una dieta a causa del suo diabete...» parla direttamente a lui, la voce robotica, inducendo Light a un'espressione sconcertata. «Ora conosco ben due cose di te: la prima è che sei del Kantō... Ma non ti dirò come perché sono troppo pigro» continua, «la seconda è che hai bisogno di vedere una persona e di conoscere il suo nome per farla mettere a dieta. Certo che sei proprio stupido, eh? Vada per Tailor, che può essere un cognome come un altro, ma davvero credevi che L stesse per Lindor?!« lo deride con una leggera risata. Light freme di rabbia. «Vabbè, Kilo, non preoccuparti. Quando ti catturerò ne parleremo in prigione, davanti a una bella fetta di torta. Guardati alle spalle!» termina il suo messaggio audio con un'uscita ad effetto, lasciando Light –o meglio Kilo, per com'è conosciuto dal resto del mondo– totalmente senza parole.
«E così siamo in guerra...» mormora il ragazzo a denti stretti. D'un tratto, sbattendo col ginocchio contro il cassetto ancora aperto, capisce di doversi trovare un amico.
 


Angolo dell'autore ~
Mi scuso anche in questo capitolo, questa volta sia per la poca lunghezza che per la scarsa velocità di aggiornamento. Purtroppo ho alcuni problemi personali che m'impediscono di fare di meglio, siate comprensivi.

Vi lascio con una fetta di torta alla panna, nella speranza che non mi stiate leggendo da una prigione!
A presto,
D.

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