Love.. Hate.. Such a fine line

di fedepiper91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** 2 capitolo ***
Capitolo 3: *** 3 capitolo ***
Capitolo 4: *** 4 capitolo ***
Capitolo 5: *** 5 capitolo ***
Capitolo 6: *** 6 capitolo ***
Capitolo 7: *** AVVISO ***
Capitolo 8: *** 7 capitolo ***
Capitolo 9: *** 8 capitolo ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** 10 capitolo ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


postimage



~
Quel pomeriggio la neve aveva deciso di imbiancare le strade di Tokyo e la cosa aveva portato disagi per la città, eppure il "Cafè Mew Mew " era comunque pieno di gente e le 4 ragazze, diciamo 3 perchè Mina non contava, all'interno stavano sgobbando come matte.
Strawberry nonostante il gran da fare, rimaneva la solita ed era contenta poichè amava la neve e credeva che portasse sempre cose belle.
Tutto sembrava più bello e magico, quando nevicava e soprattutto era un segno. Grazie alla neve, poteva già sentire il profumo del Natale alle porte.
Lei amava il Natale e tutto ciò che comportava: le luci, il cibo, i regali,la famiglia riunita,le vacanze scolastiche...e il poter dormire un pò di più.
Quest ultima cosa per lei era quasi impossibile però, visto che quello schiavista di Ryan Shirogane, il suo scorbutico ,antipatico e bellissimo - questo non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura,ma non poteva negarlo - capo, aveva costretto tutte le ragazze a lavorare sotto le feste.
L'unica esonerata era stata Pam, che doveva lavorare, ma che quando poteva le raggiungeva.
Non c'era stato un'attimo di respiro in quei giorni e la ragazza si sentiva stanca e detestava il fatto di non aver mai tempo per stare un pò col suo fidanzato Mark,che non riusciva proprio a capire il perchè dovesse, o meglio volesse lavorare e sgobbare in quel modo.
Il suo ragazzo, se così poteva chiamarlo, non glielo faceva pesare ovviamente, ma la cosa le stava letteralmente sfuggendo di mano e vedeva che lui era turbato da tutta la situazione.
Da un pò di tempo, il rapporto fra i due ragazzi si era come raffreddato e non avevano capito il motivo.
Lei e Mark si vedevano sempre più rado e ogni volta succedeva qualcosa che le faceva interrompere i loro appuntamenti.
Non si erano visti per giorni e poi la sera prima, nel mezzo della loro uscita, era dovuta scappare di corsa a causa di Pai e un chimero che aveva attaccato poco distante da lei.
Di certo non giovava il dover sempre mentire o sparire all'improvviso per emergenze o come quando dopo essersi imbarazzata le spuntavano le orecchie e la coda, per non parlare poi di quando Mark la baciava e lei si trasformava in gatto.
Era troppa la tensione accumulata dalla giovane vista la battaglia imminente.
Mark era buono con lei, forse troppo , ma non era un santo.
Non poteva fargliele passare tutte liscie.
Lei stessa,probabilmente,non l'avrebbe fatto e il giorno prima avevano pure discusso e lei voleva rimediare.
Mark era sempre così pacato e gentile. Non litigavano mai.
"Tutto il contrario di me e Ryan" Aveva borbottato lei,sorridendo, rientando a casa,esausta,dopo il litigio,quella sera.
Non aveva avuto idea del perchè le fosse venuto in mente quel pensiero, però era vero che lei e Shirogane non facevano altro che discutere,anche per delle cose stupide. Non ci riuscivano proprio a fare le persone civili.
Era quasi impossibile andare d'accordo per loro.
Sarebbe stato strano anche solo provarci.
Lui la punzecchiava continuamente e lei gli rispondeva per le rime,senza neanche accorgersene.
Ormai era diventata una consuetudine,un'abitudine, una cosa naturale.
Lei attaccava e lui rispondeva, o viceversa.
Erano fatti così e forse erano davvero troppo simili per andare d'accordo.
A volte però, almeno secondo i loro colleghi, i loro siparietti erano davvero comici e divertenti da guardare.
E per quanto odiasse ammetterlo, le andava bene, quasi le piaceva, quello strano rapporto che aveva instaurato con il suo capo.
In fondo, nonostante il lato cattivo, se così si poteva definire, del ragazzo , lei sapeva che anche lui aveva un lato nascosto, più dolce e affabile che teneva però chiuso a chiave e non faceva uscire mai.
Aveva sofferto e perso. E il tutto era successo quando era solo un bambino.
Ryan era da sempre il suo punto interrogativo, un'equazione irrisolta, un'incognita, un enigma complicato , un rompicapo da risolvere.
Certe volte sperava che lui potesse essere più gentile,soprattutto verso di lei,visto che era l'unica col quale il ragazzo si azzuffava, ma poi sorrideva ripensando che in fondo quell'idiota , poco carino e scorbutico ,le andava bene così com'era.
E poi con chi si sarebbe divertita a litigare lei,senza di lui?
"Vorrei che sorridesse di più " Si era però ritrovata a pensare varie volte.
Quando aveva scoperto del suo passato, aveva realizzato quanto il ragazzo avesse sofferto e quella notizia,senza accorgernsene, l'aveva fatta guardare in modo diverso il suo capo, che comportandosi come al solito gli aveva detto chiaro e tondo che doveva farsi gli affari suoi e trattarlo come al solito.
Non gli serviva essere guardato in modo diverso.
Aveva capito Strawberry, che lui non voleva la pietà di nessuno.
Era orgoglioso...almeno quanto lei, ma di certo la giovane non poteva evitare di pensare a quanto avesse sofferto, più di chiunque altro lei conoscesse e quel pensiero la fece piangere nuovamente, quella stessa notte.
Era anche per lui che aveva deciso di combattere e cercare di non lamentarsi troppo.
Alla fine doveva solo aspettare. La battaglia non sarebbe durata per sempre e lei sarebbe presto tornata alla sua vita normale.
Tutta la mattina, correndo da una parte e l'altra del cafè , l'aveva invece passata a pensare a come poter risolvere le cose con Mark e al fatto che doveva chiedergli scusa.
Non poteva ovviamente dirgli la verità e detestava non poter essere onesta,ma aveva fatto una promessa e intendeva mantenerla.
Purtroppo però, non aveva mai un minuto per respirare,figurarsi il tempo di organizzare una specie di uscita di "recupero e perdono" per rimediare all'aver dato buca al giovane e bhè..farsi perdonare tutto il resto.
Non era una che si arrendeva facilmente però, così aveva passato l'intero pomeriggio a chiedere il permesso di uscire prima, ma come immaginava, quell'idiota del suo datore di lavoro era irremovibile e continuava a rifiutare la sua richiesta e a risponderle sempre più male.
Strawberry stava cominciando anche a credere che glielo facesse apposta, ma lei non era una che mollava alla prima difficoltà e per il bene del suo rapporto con Mark, aveva bisogno di passare del tempo col suo fidanzato ,quindi non avrebbe smesso fino a quando non avrebbe ottenuto ciò che voleva.

<< Ehm... Shirogane. Volevo chiederti la giornata libera per domani. >>
Disse timidamente Strawberry, avvicinandosi a quello che era il suo capo, usando un'approccio più tranquillo del solito.

<< Scordatelo! >> Aveva risposto lui,con tono serio e risoluto, posando la tazza che teneva fra le mani sul tavolo, per poi guardarla negli occhi ,quasi pietrifcandola.
Quel ragazzo riusciva sempre a metterla , davvero facilmente c'era da aggiungere, in tremenda soggezione.
Quegli occhi avevano sempre avuto su di lei un duplice effetto,decisamente contrastante.
In quel momento, così come tante altre volte , la facevano soltanto infuriare, oltre che raggelare e spaventare, mentre dei brividi freddi le percorrevano il corpo.
Erano così profondi e intensi, ma celavano tanto dolore  e molta tristezza e lei questo poteva vederlo chiaramente.
Spesso aveva manifestato il pensiero di voler fare qualcosa per portare un bel sorriso su quelle labbra, per potergli far dimenticare tutto il male che aveva passato,per farlo rilassare un pò ,visto che era sempre più stanco,frustrato e soprattutto ossessionato dal suo lavoro e dagli alieni e la giovane si era sorpresa a quel pensiero.
C'erano poi altrettanti giorni, in cui ,invece, le capitava involontariamente di specchiarsi in quegli occhi cielo e non riuscire a smettere di farlo e la ragazza si ritrovava a perdersi dentro di loro senza neanche rendersene conto e la cosa la imbarazzava...e non poco.
In primis perchè era fidanzata e non era assolutamente possibile che rimanesse incantata a guardare qualcun altro che non fosse il suo amato Mark.
Il suo corpo, non il suo cuore, sembrava attratto da Ryan e questa realizzazione la faceva essere, inconsavolmente, più scontrosa con tutti.
Strawberry era stata infatti poi costretta ad ammettere controvoglia ,che di tanto in tanto, la presenza di Ryan e la sua vicinanza, la imbarazzavano e quindi la rossa si ritrovava, spesso e mal volentieri, ad affrontare batticuori indesiderati e rossori non voluti.
Le guance le si imporporavano,il battito cardiaco aumentava, le mani le sudavano ..proprio come le era successo quando aveva incontrato Mark ed aveva iniziato ad uscire con lui.
Subito dopo aver incrociato il suo sguardo, perdeva di vista la realtà.
Di solito riusciva a tenere a bada quelle strane e non volute sensazioni, però ultimamente la cosa stava degenerando, infatti sempre più spesso comparivano ,quasi all'istante, orecchie e coda da gatto e la cosa stava diventando alquanto ridicola, visto che succedeva nei momenti meno opportuni e lei non aveva modo di farlo smettere.
Non sapeva neanche lei perchè continuava ad accadere e la cosa le dava fastidio,ma non lo riusciva a evitare.
Le succedeva qualcosa quando era troppo vicina al biondo e lei aveva decisamente troppa paura di farsi le giuste domande.
Aveva cercato di restare indifferente ed ignorare la cosa,ma ora non era evidentemente più possibile.
Il doverlo vedere tutti i giorni, passare ore in sua compagnia,seppur non da soli, non la aiutava di certo.
Strawberry aveva iniziato a detestare le reazioni del suo corpo a contatto col biondo ed era quindi più irritante del solito. Scattava come una molla al solo nominarlo.
"Come se non bastassero i problemi con Mark" Si disse mentalmente,mettendo più distanza possibile con Ryan e evitando di guardarlo per poi pensare:
"Fortuna che è arrabbiato.. anche se non è un bene lo stesso"

<< Uffa... Sei sempre il solito. Per una volta che ti chiedo un favore. >> Sbuffò la giovane,mettendo il broncio.

<< Ma se me l'hai chiesto anche ieri! >> Aveva ribattuto prontamente il ragazzo, cercando di guardandola male e non trovarla adorabile,vista la smorfia che stava facendo.

<< E mi hai detto di no. >> Mormorò lei,sconsolata,ma non sconfitta.

<< Appunto. Allora perchè continui a insistere? Sai già la risposta >> Disse ancora Ryan, stanco della discussione che sapeva di aver vinto in partenza.
Forse -bhè togliamo il forse- era un pò egoista, ma non voleva darle un giorno di riposo,perchè sapeva cosa avrebbe fatto e con chi e soprattutto sapeva che così facendo loro non si sarebbero potuti vedere e Ryan non voleva stare neanche un giorno senza vederla.
Anche se poi tutto quello che facevano era litigare.
Il ragazzo si era ormai ridotto ad accontentarsi di quei piccoli momenti che passavano insieme, persino quelli in cui litigavano.
Si era accorto però che ultimamente c'era qualcosa che non andava in lei.
Curioso, e anche preoccupato, avrebbe voluto parlarle e chiedere quale fosse il suo problema, ma non sapeva come fare.
In fondo loro due non erano molto in confidenza...e non erano i tipi che chiacchieravano tranquillamente di cose private.
Ma forse era meglio così anche perchè se avesse dovuto subirsi uno sproloquio su quanto fosse perfetto il caro Mark, avrebbe dato sicuramente di matto.

"No..no.. Meglio non chiederle niente" Si era detto Ryan in quei giorni.

<< Ma perchè non vuoi darmi almeno un giorno di ferie? Non lo chiederei se non fosse importante. >> Tornò alla carica a quel punto la ragazza, amareggiata e quasi vicina alle lacrime.
Strawberry stava impazzendo. Non è che non voleva andare a lavorare. In fondo lei voleva solo chiarire con Mark. E poi stare lontana dal suo capo ,le avrebbe sicuramente fatto bene.
Ma si tenne i suoi pensieri per se. Anche perchè quando si parlava o nominava Mark,il biondino diventava più intrattabile del solito e dispettoso com'era le avrebbe sicuramente detto di no,per ripicca.
"Neanche fosse un bambino" Pensò poco dopo,incrociando lo sguardo del ragazzo,che la guardava in modo truce.

<< Perchè non te lo meriti. >> Disse a bruciapelo il giovane, con tono pacato e tranquillo,mettendosi a braccia conserte.
Non l'avesse mai fatto.
Strawberry lo guardò quasi indemoniata, per poi ribattere con tono deciso e serio:

<< Non lo merito? Stai scherzando spero. Sono quella che lavora di più fra tutte. Senza offesa ragazze. >>

<< Mi servi qui. >> Fu l'unica cosa che venne in mente di dire ,in quel momento,al ragazzo.

<< Dai...ti prego. Venerdì è il compleanno di Mark. E guarda che se manco per un giorno,non casca mica il mondo. >> Aveva poi blaterato la rossa, tutto d'un fiato, pregando il suo capo, citando il suo ragazzo, senza accorgersene.

Come previsto, udire il nome di quel damerino,aveva fatto sì che Ryan si adirasse ancora di più, ma ormai il danno era stato fatto.
Ryan detestava quel ragazzino, principalmente perchè aveva il cuore della ragazza che amava,ma anche per i suoi modi gentili e i sorrisi stupidi che faceva a tutti.
Era troppo buono e ingenuo per i suoi gusti.
Non riusciva proprio a capire cosa la gattina ci trovasse in lui.

<< Ti sei presa un impegno. Devi rispettarlo. Puoi anche andartene se la cosa non ti sta bene. >> Gli aveva urlato contro il ragazzo, con tono duro e sguardo infuocato.

I due, non si sa come, litigando , si erano avvicinati sempre di più e ora potevano avvertire il profumo l'una dell altro.
Strawberry ,realizzando per prima la vicinanza, sobbalzò, per poi mormorare, allontanandosi da lui, acidamente:

<< Uhg... Ti detesto! >>

<< Il sentimento è reciproco. >> Aveva poi ribattuto con aria di superiorità Ryan, sentendo il suo commento, senza degnarla di uno sguardo, e prendendo a camminare verso le scale.
"Meglio lavorare." Pensò il giovane,cercando di sbollire la rabbia che sentiva.
Sapeva di essere stato più sgarbato del solito,ma non riusciva a fare altro quado si trovava in compagnia della giovane,specie durante l'orario di lavoro.
Era il loro modo di conversare. Non riuscivano a stare più di due minuti senza punzecchiarsi o prendersi in giro ed era meglio così,secondo Ryan almeno.
Probabilmente se fossero stati da soli, si sarebbe lanciato su di lei ,baciandola con foga e non era una cosa che poteva fare.
Fortuna che aveva grande autocontrollo.
Tutto era tornato normale al'interno del negozio,dove alcuni dei clienti erano rimasti allibiti e si erano quasi spaventati, durante la piazzata dei due.

<< C'è poco da fare. Nessuno riesce a fare arrabbiare Strawberry quanto Ryan... nemmeno Mina. >> Disse distrattamente Paddy, nel trattempo,sorridendo, guardando i due ragazzi osservarsi in cagnesco dalle loro opposte posizioni (Ryan stava ancora salendo le scale)
"Per la serie, se gli sguardi potessero uccidere" Pensò invece Mina, seduta tranquillamente a prendere il thè.

<< Sono totalmente d'accordo con te >> Rispose invece Pam, sorridendo, pensando:
"Sono due idioti"

<< Volete finirla voi due?! >> Gridò poi Mina, decisa ad intervenire, stanca dei continui battibecchi dei due,girandosi a guardare la sua collega che neanche si stava degnando di ascoltarla.

<< Basta..vi prego. Non fate altro che litigare.  >> Disse poi Lory, in supporto dell'altra ragazza, guardando con tono supplichevole l'amica dai capelli rossi, che aveva un diavolo per capello e continuava a spazzare sempre lo stesso punto,rossa in viso dalla rabbia.

<< Non vi sopportiamo più >> Disse poi Paddy,concludendo il discorso e mettendosi a braccia incrociate.

<< Non è colpa mia ragazze! è lui il problema! >> Aveva dichiarato la rossa, per difendersi.

<< Ryan Shirogane è il ragazzo più irritante,fastidioso,scorbutico ed antipatico che io abbia mai conosciuto >> Borbottò più volte quel giorno la giovane, come al suo solito, mentre di sottecchi ,guardava verso le scale,maledicendo il ragazzo che si trovava sopra.
Ogni giorno era sempre la stessa storia.

<< Ah... non ce la faranno mai. >> Sussurrò Kyle, dopo aver sentito la discussione giornaliera, cercando di non farsi sentire, dopo aver sospirato,mentre puliva dei piattini.
Lui era a conoscenza dei sentimenti che il suo amico provava per la rossa, ma aveva intuito ,soprattutto di recente ,anche un certo imbarazzo proveniente dalla sua amica che lo faceva ben sperare.
Purtroppo quei due erano uno peggio dell altro e si sarebbero ammazzati piuttosto che ammettere che ci potesse essere qualcosa fra loro.

<< A fare che? >> Chiese ,all'improvviso ,una voce alle sue spalle.
Era Pam. Alla fine si era presentata a lavoro anche lei per dare una mano, visto che si era liberata prima.

<< Niente... >> Rispose l'uomo, a bassa voce.

<< Lo hai capito anche tu? >> Domandò la modella, mentre tagliava 5 fette di torta uguali,una per ognuna di loro.
Il lavoro era finito. Le ragazze stavano riordinando e la donna sapeva benissimo cosa ci volesse per far calmare la sua irascibile amica e collega.
Mentre Pam se ne andava,col sorriso sulle labbra, anche Kyle sorrise guardandola allontanarsi, pensando che allora non era stato l'unico a percepire un cambiamento fra i due giovani.
Non passò neanche mezza giornata, che Ryan e Strawberry si ritrovarono a litigare nuovamente.
Lui era comparso all'improvviso, lei era appena uscita dalla cucina con una torta leggermente pesante.
Fu un duro impatto e il rumore del vassoio che cadeva e del loro tonfo si sentì per tutto il locale.
Non avevano fatto in tempo a spostarsi , una volta capita la situazione e i due avevano finito per scontrarsì, cadendo l'una sopra l altro.
Rimasero immobili a fissarsi e dopo un'ulteriore scambio di sguardi che durò qualche secondo di troppo, capendo poi la posizione in cui si trovavano, i due decisero contemporaneamente di allontanarsi e cominciarono a muoversi.
Strawberry era imbarazzatissima e stava sperando con tutta se stessa che a breve non sarebbero spuntate coda e orecchie.
Fortunatamente non successe nulla, grazie anche al fatto che iniziò subito a litigare con il giovane.

<< Momomiya! Perché non guardi mai dove metti i piedi? >> Sbraitò Ryan, chiamando la ragazza per cognome, come faceva sempre quando era davvero furioso con lei,guardandola furibondo.
In quel caso aveva urlato però per tenerla a distanza.
Era troppo, troppo vicina  lui.. e poi si era anche fatto male, oltre ad avere i vestiti completamente sporchi.

<< Scusami? Guarda che sei tu che mi sei venuto addosso all'improvviso! >> Affermò invece convintissima la rossa, gesticolando, mentre si alzava di botto in piedi , per controllare il suo vestito che era ormai sporco di cioccolata e poi guardare per terra.
Il pavimento era imbrattato di cioccolato e panna..ma qualcosa si era salvato.
"Povera torta" e "Che spreco" Furono gli immediati pensieri della giovane, mentre raccoglieva i pezzi.

<< Oh no!! Che disastro! Kyle mi ucciderà. >>  Esclamò a quel punto la ragazza, mentre tentava di recuperare la torta, ricordandosi che il ragazzo si era davvero raccomandato, in quanto era per una festa importante.

Il pasticciere ,sentendo il baccano, si affacciò immediatamente per vedere cos'era successo e rimase esterefatto.
Non sapeva se essere arrabbiato per come la sua bellissima torta era stata ridotta o se ridere per le espressioni e il modo in cui erano conciati i due ragazzi,che invece continuavano a guardarsi in cagnesco come se volessero sbranarsi.
<< Che cos'è successo? >> Riuscì a dire l'uomo, con calma, trattenendo una risata, mentre cercava di capire che cosa avessero combinato i suoi due amici.
In quel momento , i due giovani, contemporaneamente, lo guardarono con occhi colpevoli , prima di dire con tono infantile e girarsi a guardarsi a vicenda:

"è stata colpa sua"

Sembravano davvero bambini dell'asilo.

<< Non è un problema. La rifarò..ma ora calmatevi voi due e smettela di litigare come ragazzini. >>  Disse Kyle, col solito dolce sorriso sulle labbra, ma con tono di rimprovero.
I due si zittirono subito e successivamente vennero raggiunti da Paddy e Pam che dissero:
<< Tutto bene ragazzi? >>
<< Le vostre urla si sentono da fuori >>

I due giovani, guardarono a terra,imbarazzati, prima di mormorare un "mi dispiace" e andare a cambiarsi,andando in direzioni opposte.
Si erano entrambi sentiti come bambini che venivano rimproverati dal padre per aver commesso qualcosa che non dovevano.
Si sentivano molto in colpa nei confronti di Kyle.. e  poi si erano addirittura fatti sentire per tutto il locale.
 I loro litigi stavano decisamente degenerando e passando il limite.
"Qualcosa deve cambiare. Dobbiamo essere più civili" Pensarono entrambi,nello stesso momento.
Non era una cosa facile da fare e infatti ,nei giorni successivi, per un motivo o per un altro i due finivano sempre per bisticciare.

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Capitolo 2
*** 2 capitolo ***


~
Quel giovedì, vista la calma all'interno del locale e la bella giornata di sole che aveva squagliato la neve, Strawberry aveva deciso di mettersi a spazzare fuori.. cosa che stava facendo da una ventina di minuti.
I troppi pensieri la stavano facendo impazzire e le stava venendo un gran bel mal di testa.
La guerra era sempre più vicina. e si era fatta sempre più impegnativa ed accesa,proprio come aveva detto Ryan.
I nemici erano sempre più aggueriti ,gli attacchi erano sempre più frequenti , e poi come se non bastasse, oltre ai suoi problemi personali con Mark, c'era anche la questione del misterioso Cavaliere Blu da risolvere.
Chi diavolo era? Da dove era sbucato? Perchè appariva sempre quando lei era in pericolo?
E poi aveva quella specie di sensazione..che le faceva pensare di averlo già incontrato.

< Uhm... Non ci capisco niente! >> Sbottò frustrata ed ad alta voce, mettendosi una mano fra i capelli, per poi fermarsi all'improvviso ,in sovrappensiero, non accorgendosi della figura che le si stava avvicinando.

<< Che fai? Batti la fiacca? >> Esclamò improvvisamente Ryan.
Cosa che fece sobbalzare la giovane che era sovrappensiero.

<< AAAAAAAAAAA Mi hai spaventata! >> Urlò la rossa, per poi abbassare la voce e la testa, dopo aver realizzato il suo interlocutore e dire:
<< Non posso nemmeno fermarmi a riflettere un secondo! Non sono una macchina.. >>

<< Ti chiedo scusa! >> Aveva poi sussurrato il giovane,facendola rimanere di sasso.
Era una delle rare volte in cui l'aveva sorpresa, in senso buono ovviamente.
Non se lo sarebbe mai aspettato. Ryan Shirogane che chiede scusa....a lei,poi.
Se non fosse che l'aveva sentito con le sue orecchie e che lo stava guardando in quel momento, avrebbe pensato che quelle parole non sarebbero mai potute uscire dalla bocca del suo capo, che se ne stava fermo lì con uno sguardo da cucciolo abbandonato.
Doveva ammettere che era quasi dolce però.

"Aspetta ,dolce? Da dove mi esce?" Si disse mentalmente, prima di tornare nella discussione, visto che il ragazzo aveva ripreso a parlare.

<< Sono un pò nervoso,perchè penso alle battaglie che ci aspettano! Tu hai paura? >> Aveva poi continuato il discorso lui,facendo rilassare la giovane che,imbarazzata rispose:

<< Bhè..ecco. A dire il vero un pochino sì. >>

<< Conta su di me! L'ho detto anche alle altre che vi difenderò. Tutte le volte che voi sarete in pericolo,io sarò lì a proteggervi >> Disse lui,con tono serioso e un mezzo sorriso sulle labbra.

<< Proteggerci? >> Si chiese la giovane, mentre davanti a se apparve l'immagine del cavaliere blu e le tornavano in mente le sue parole di qualche giorno prima.

A primo impatto, vista la somiglianza e il modo di parlare, poteva facilmente pensare che si trattasse di Ryan, ma scuotendo la testa ,si disse che il suo era un pensiero stupido.
Soprattutto perchè se era davvero lui, perchè non l'aveva detto?
No..non poteva essere lui. Perchè mantenerlo segreto allora?
Eppure la rossa era sempre più convinta che fossero la stessa persona.
In quel momento il telefono della ragazza squillò,disturbando i suoi pensieri.
Kyle ,nel frattempo, uscendo dalla porta del retro e vedendoli intenti a chiaccherare ,preoccupato per la nascita di una nuova discussione ,decise di intervenire,avvicinandosi ai due,andando verso Ryan per mettere fine alla loro discussione.
Certo non si sarebbe mai aspettato l'atteggiamento del suo amico,qualche secondo dopo.

<< Mark? Sei tu? Ciao.. Che bello sentirti. Cosa? Adesso? No, io..non posso. Sto lavorando! >> Fece la ragazza,con tono sopreso  e contenta di sentire il suo fidanzato, cercando però di non usare un tono di voce alto ,visto con chi si trovava in quell'istante.
Era quasi sicura che Shirogane le avrebbe urlato contro di spegnere il telefono e forse non avrebbe avuto tutti i torti,ma invece fu piacevolmente sorpresa dal gesto e dalle parole del ragazzo, che mormorò semplicemente:

<< Puoi andare..>> sotto lo sguardo attonito di Kyle e Strawberry che ,guardandolo domandò:

<< Dici sul serio? >>

<< Sì.. Vai, prima che decida di cambiare idea. >> Ripetà,con tono serioso ,ma anche con un mezzo sorriso, il biondino.
Strawberry aveva davvero appena avuto l'impulso di abbracciare il suo capo.
Fortuna che si era controllata.
 
<< Awww grazie mille Ryan. Mark aspettami. Sto arrivando! >> Disse lei, con tono di voce squillante, saltellando, per poi correre velocemente a cambiarsi.

<< è stato carino da parte tua ,permetterle di uscire prima! >> Esclamò il pasticciere,guardando di sottecchi l'amico,mentre rientravano dalla porta principale.

<< L'ho fatto solo perchè avevo già deciso di chiudere il locale! >> Fu la risposta del biondo, con tono di voce tranquillo e un viso che non traspariva emozioni.

<< Certo! >> Sussurrò l altro ragazzo,prima di sparire in cucina e lasciare l'amico da solo in sala.

Quel pomeriggio Strawberry e Mark avevano finalmente passato un pò di tempo insieme, anche se poi avevano dovuto tornare a casa, visto il forte temporale che era iniziato. Poco importava però.
I due si erano chiariti e divertiti e si erano anche messi d'accordo per festeggiare il compleanno di lui, il giorno successivo.
Il problema però, si disse la ragazza, sarebbe stato convincere Ryan a darle un giorno di riposo.
Era di certo un compito arduo, ma lei non era una che mollava.
Il giorno dopo, ovviamente, tutto era come sempre.
Mentre si lavorava, la rossa e il biondo si lanciavano sguardi infuocati da due parti opposte della sala. La solita routine.
La ragazza era tornata alla carica e aveva insistito nel prendersi un giorno di ferie ,visto che doveva ancora organizzarsi con il suo ragazzo, ma il bel biondino aveva ovviamente avuto da obbiettare e c'era mancato poco che cominciassero a volare oggetti,oltre che i soliti insulti.
Lei aveva davvero provato a fare la carina con lui, un paio di volte, ma le riusciva difficile ,visto l'atteggiamento scorbutico e indifferente del giovane che non faceva altro che prendersela con lei.
Specie quel giorno , in cui sembrava che qualsiasi cosa facesse ,non gli andasse  bene e come se non bastasse Ryan non faceva altro che urlargli contro, da quando aveva messo piede nel locale.
"Quanto mi da sui nervi" Aveva ripetuto la rossa, nelle ultime 5 ore.

<< Per favore. Ti prometto che sabato mi fermerò un paio d'ore in più per recuperare, oppure potrei arrivare un pò prima- >> Aveva iniziato a dir Strawberry,con tono supplichevole ma deciso, sfoggiando uno sguardo dolce a cui nessuno ,forse, poteva resistere.

<< è inutile che provi ad addolcirmi! Tanto non ci riuscirai! >> Fece Ryan,cercando di rimanere impassibile.

<< Ti prego.. ti prego..ti prego! >> Disse lei, con tono infantile, avvicinandosi di più a Ryan ,con le mani a mo di preghiera.

<< Non vedi quanta gente c'è?? Siamo sotto le feste... e voi siete solo in 3 a lavorare,visto che Pam è ad una sfilata e qualcun altro non si degna mai di dare una mano! >> Aveva poi sbottato il biondo, evitando il contatto con la giovane e allontanandosi di qualche passo.
Era davvero diventato difficile per lui dirle di no,specie quando faceva quello sguardo tenero e tutto ciò che voleva fare era baciarla.

<< HEI! >> Aveva quasi urlato., ma senza scomporsi troppo, Mina, che si era sentita presa in causa, mentre beveva il suo thè quotidiano.

<< RYAN.. Dalle il permesso di andare. In fondo è giovedì..e non ci saranno poi molti clienti più tardi. Ce la faremo anche senza di lei. >> Disse a quel punto Kyle, con tono dolce ma determinato e autorevole, terminando la disputa.

<< No. >> Gli rispose però l altro,testardo, che lo guardò duramente.

<< Ma insomma! Se non lo fai tu,lo farò io! >> Esclamò allora, esasperato il pasticciere, che stava iniziando a perdere la pazienza.

<< Davvero? Kyle ti adoro. Sei il migliore! >> Gridò la ragazza,buttandosi fra le braccia del moro, che ricambiò leggermente la stretta,sorridendole per poi aggiungere serio:

<< Ma Venerdì ti voglio puntuale e domani dovrai essere reperibile in caso di attacchi. >>

<< Promesso! >> Rispose la rossa, sorridendogli dolcemente.

<< Non ce la farai mai! Non è nel tuo DNA essere puntuale. >> Mormorò il biondino, cancellandole il sorriso sulla faccia.

Ryan ormai la conosceva bene e sapeva che Strawberry non era mai stata puntuale da quando l'aveva incontrata la prima volta.
Era fatta così e non sarebbe certo cambiata dal giorno alla notte.

<< Vuoi scommetterci? >> Domandò ,punta sul vivo, la ragazza,ostinata e orgogliosa com'era.

<< Non tentarmi! >> Fu la riposta del suo datore di lavoro,che usò un tono che poteva essere definito quasi seducente.

<< Avanti se hai coraggio! Ti sfido. >> Aveva ribattutto lei,coraggiosa.

<< Ok! >> Fu l'unica cosa che disse Ryan ,prima di venire interrotti nuovamente da Kyle che gridò frustrato:

<< Piantatela! >>

In quel momento però sentirono dei rumori e degli scoppi improvvisi e lontani.

"Che succede? Gli alieni stanno attaccando?" Fu probabilmente il pensiero di tutti,che erano rimasti immobili e si guardavano intorno.
L'allarme ,che Kyle aveva all' interno del suo orologio da polso ,iniziò a suonare e così corse in laboratorio ,seguito dal biondo, per capire cosa fosse successo.

<< Ragazze andate!Noi vi raggiungiamo sul posto! >> Disse poco dopo con tono di voce severo e preoccupato il pasticciere,mentre guardava i monitor e scriveva al computer,dando le spalle alla squadra cheannuì e corse senza farselo dire due volte.
Le mew mew arrivarono sul posto velocemente e si ritrovarono a combattere quasi immediatamente,visto l'arrivo di Tart e Pai.
Nel frattempo anche i due giovani stavano per ritrovarsi sul luogo,mentre tenevano d'occhio la situazione.
Tutto accadde poi in fretta.
Le ragazze, seppur fossero in maggioranza, sembravano avere la peggio e stanche subivano gli attacchi continui.
All'improvviso venne imprigionata,senza accorgersene,e successivamente sentì qualcuno chiamarla ,mentre lei chiuse gli occhi,spaventata ,attendendo sicura l' impatto...che però non avvenne.
La voce di prima le stava parlando e la ridestò.

<< Mew Berry! Dimmi... tutto bene? >> Disse ,con tono apprensivo,il ragazzo che la stringeva.
Quella voce.. quella stretta, lei sapeva a chi appartenevano.
A quel punto , riprendendosi , la giovane decide di aprire gli occhi e ciò che vide la destabilizzò.
Ryan, il suo amico/datore di lavoro, l'aveva salvata. L'aveva presa in braccio  e l'aveva salvata.
Il tutto mentre il cavaliere blu, a pochi passi da lei, spuntato al'improvviso, si era messo in modalità di difesa,pronto però all'attacco.
Non sentì quello che le disse il biondo, che la teneva ancora stretta a se blaterando su una certa caramella, troppo occupata ad alternare lo sguardo, confuso e incredulo fra le due figure che si trovava davanti.
Il cavaliere blu le disse, con tono serioso:
<<  Ricorda Mew Berry! La mia missione è proteggerti! >> prima di andare a liberare le sue amiche e scomparire alla velocità della luce.

Strawberry strabuzzò gli occhi e si sciolse dalla presa del suo capo,che la guardava preoccupato.
In quel momento era solo uno il suo pensiero: Ryan e il cavaliere blu erano due persone diverse...distinte e lei davvero non capiva il motivo, ma si sentiva decisamente e stranamente delusa da quella scoperta appena fatta.
Non poteva crederci.
Si rimise in piedi,controllando che le amiche stessero bene, prima di rivolgere il suo sguardo verso il biondino che aveva accanto e poi guardando verso la direzione da cui il cavaliere blu se n'era andato.
L'unica cosa che riuscì a dire ,a bassa voce ,fu :
"Allora ho sbagliato!" e poi pensò : " Il cavaliere blu non è Ryan! Ma allora chi è?"
I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce di Ryan che le disse di attaccare il nemico, cosa che in seguito le 5 eroine fecero contemporaneamente, riportando tutta alla normalità.Gli alieni erano scappati.

<< Io ti proteggerò sempre ! >> Aveva ribattutto ancora il cavaliere blu ,prima di sparire.

<< No.. n-non è possibile.. >> Sussurrò la giovane, sovrappensiero ,camminando.

<< Strawberry,tutto bene? >> Le disse Pam,che si era avvicinata preoccupata.

 "Chi è in realtà il cavaliere Blu?.... Io credevo..speravo.
Aspetta speravo? Ma che sto dicendo? Perchè avrei dovuto sperare che fosse Ryan...
Eppure.... i suoi lineamenti, il nostro primo incontro...le parole che mi ha detto. Ero davvero convinta che fosse lui. Ne ero anche contenta..
Mi sentivo più sicura e protetta ,sapendo che ci fosse lui con noi, e invece-"

<< Uhm sì.. >> Disse lei, poco convinta, prima di salutare tutti,riprendendendosi dalla trans in cui era piombata ,per poi allontanarsi silenziosa.
In fondo lei aveva il giorno libero e non aveva tempo da perdere..soprattutto in pensieri che non avevano ne capo , ne coda.
Aveva ancora un regalo da comprare e una cena da organizzare.
Qualche ora dopo, tornando a casa, passando per il parco, mentre ripensava nuovamente alla scoperta di quel pomeriggio, si ritrovò davanti a se, un biondino di sua conoscenza, che si trovava di spalle e non aveva ancora fatto caso a lei.
Ryan era appoggiato alla ringhiera e guardava di fronte a se, ma sembrava avesse un viso spento,assente. La moto era a pochi passi da lui.
Si avvicinò ,incerta, per salutarlo. Non le piaceva affatto vederlo triste.

"Dirglielo o non dirglielo?" Stava pensando in quell'istante,indecisa se rivelare a Ryan cosa la stesse turbando. In fondo era una cosa stupida..e poi in che modo poteva dirgli: "Credevo che fossi tu il cavaliere blu e ci sono rimasta molto male nello scoprire che non lo sei!"

<< Ciao.. >> Mormorò la ragazza ,facendo girare il ragazzo, che assorto nei suoi pensieri non l'aveva proprio sentita arrivare,nonostante i suoi sensi felini.
Lui non ricambiò il saluto, ma si limitò a guardarla.

<< Scusami Ryan...Posso farti una domanda? >> Chiese lei, insicura, mentre il biondo la osservava incuriosito.

"Almeno non ha più quell'aria triste" Pensò poi la ragazza.

<< Dimmi! >> Rispose lui,con tono semi serio.

<< ...Ti devo confessare che credevo fossi tu. >> Se ne uscì Strawberry,un pò imbarazzata,mentre osservava la reazione dell'altro che però era pressochè inesistente.
"Forse non sono stata chiara" Si disse mentalmente , prima di spiegarsi meglio,dicendo con tono di voce basso e lento:

<< Il misterioso cavaliere blu, che compare ogni tanto, ero convinta ...che fossi tu! >>

<< Invece mi sbagliavo. Perchè non c'entri niente..con lui,vero? >> Aggiunse successivamente, sentendosi molto a disagio...e decisamente più stupida del solito.

"Ma come mi è venuto in mente di raccontarglielo?" Continuò a pensare, convinta che a breve il ragazzo avrebbe iniziato a prenderla in giro.
Sentì la voce di lui, risponderle con tono stranamente gentile, anche se in qualche modo si poteva notare una punta di rammarico:

<< Hai ragione! Purtroppo non sono io il cavaliere blu. >>

La ragazza abbassò lo sguardo.

<< Sei rimasta delusa? >> Le disse Ryan,prendendola alla sprovvista,alzando di poco il tono di voce.

<< Cosa? No...no..Semmai sono rimasta sorpresa! Perchè ero praticamente sicura che fossi tu. >> Ribattè lei, guardandosi intorno, mentre internamente gli dava ragione.

<< Scusami per questa domanda.. Penserai che sono una sciocca! >>
Disse ancora lei, mentre si allontanava:

La voce del ragazzo la fece fermare e girare improvvisamente.

<< Per favore.. Aspetta! >> Esclamò Ryan,alzando di poco la voce.

<< Che c'è? >> Chiese lei, non molto dolcemente,cercando di mascherare il suo disagio e sembrare il più tranquilla possibile.
Si sentiva davvero in imbarazzo e voleva andarsene immediatamente..anche perchè stava cominciando a formulare pensieri strani e ambigui sul biondino in quel momento.
Non riusciva a smettere di pensare quanto fosse davvero un bel ragazzo.
Non che non ne fosse stata a conoscenza fino a quel momento.. o non se ne fosse mai accorta, dopotutto non era ingenua anche se per lei esisteva solo Mark, ma trovarselo così di fronte, parlandogli senza litigare, con lo sfondo del tramonto davanti a loro.. i suoi occhi,azzurri come il cielo e profondi come oceani,che all'improvviso le sembravano gentili e non più freddi e distanti e i suoi capelli biondi spettinati dal vento...che alla luce sembravano fili dorati lucenti....Insomma dovette ammettere che quell'immagine ,davanti a lei, la faceva sentire molto strana.
Sentiva un calore,mai provato prima, all'altezza del petto, che non riusciva a decifrare ,ma per qualche motivo ne era spaventata.
Non sapeva neanche lei quello che provava,ma era sicura che doveva scappare ed allontanarsi da lì,da lui, finchè era in tempo.
Quel ragazzo era davvero un'incognita,un mistero per lei ed aveva la capacità di farle perdere il controllo,la razionalità.. bhè quel poco di razionalità che aveva.
Il minuto prima litigavano come cane e gatto e quello dopo lui la baciava improvvisamente o le diceva parole carine.
Era una continua sorpresa. Non si poteva mai sapere cosa pensasse o volesse fare e questa cosa intrigava molto la giovane.

<< Presto svelerai il segreto! >> Le disse, con tono rilassato e sicuro, il biondo, facendola ridestare dalla sua trans.

<< Cosa? >> Riuscì solo a dire lei, pensando fra se e se: "Di che sta parlando?"

<< .. A domani! >> Disse infine lui, passandogli davanti, per poi mettersi il casco,lasciandola da sola,come un'ebete.

Quella forse era stata la prima volta in cui avevano passato dei minuti ,insieme, senza litigare e la ragazza si ritrovò a pensare che in fondo era stato.....bello.
Le sarebbe davvero piaciuto poter chiacchierare ancora una volta con lui,in modo così tranquillo e pacato , ma conoscendo lui e conoscendosi capì che sarebbe stato quasi impossibile ripetere la cosa.

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Capitolo 3
*** 3 capitolo ***


~

Tornata a casa Strawberry non riusciva a smettere di pensare...al cavaliere blu, a Ryan, alla conversazione che avevano appena avuto, per non parlare poi di quegli strani sentimenti, che sempre più frequentemente agitavano il suo animo in presenza del biondino.
Non riusciva a capire il perchè di quella anomala sensazione che sentiva da ore all'altezza del cuore. E non capiva il perchè ci fosse rimasta così male nel sapere che il cavaliere blu non era Ryan.

"Non so...forse volevo tanto che fosse lui,che mi sono convinta che fosse davvero così..ma perchè volevo che fosse lui?"  Si chiese ad alta voce, la ragazza, mentre girava per la stanza,parlando da sola.

<< Oh no! Sono in ritardo. Devo vedermi con Mark! >> Urlò improvvisamente , soffermandosi a guardare l'orario.
Doveva prepararsi e correre dal suo ragazzo, di cui si era praticamente dimenticata, impegnata com'era ad analizzare e a riflettere su quel pomeriggio che era appena passato.

Il giorno successivo , non era affatto cominciato nel modo migliore per la rossa e questo le faceva  credere che le cose potessero solo peggiorare.
Quella mattina infatti, c'era un forte temporale e lei odiava i temporali, soprattutto i tuoni che la spaventavano a morte.
Come se non bastasse... a causa della sveglia, si era alzata tardi ed era arrivata, come al solito in ritardo a lavoro, in più tutta bagnata,visto che per la fretta aveva dimenticato l'ombrello a casa.
Inutile raccontare i successivi rimproveri della sua collega e amica Mina,  che come al solito si lamentava dei suoi continui ritardi.
"Come se poi almeno lavorasse, lei." Mormorò la giovane, mentre correva a cambiarsi.
Kyle , che era in cucina, poco dopo il suo arrivo ,  l'aveva poi mandata a chiamare Ryan,il quale era da un paio d'ore,che non si faceva vedere.
La ragazza, che aveva iniziato a chiamare il giovane dalle scale ,senza ottenere risposta alcuna ,  impaziente e impulsivamente , spalancò la porta della camera, all'improvviso, arrabbiata per non essere stata considerata.

<< Ryan ! Potresti anche rispondere quando qualcuno ti chiama! è segno di buona educazione,sai? Kyle ti aspetta giù da mezz'or..a >> Esclamò quasi urlando, Strawberry, entrando energeticamente dalla porta della stanza,ritrovandosi davanti una visuale decisamente inappropriata, oltre che proibita. Visione che la fece bloccare sul posto e la fece ammutolire di colpo.
Il bello era che non era la prima volta che si ritrovava in quella situazione, potremmo dire, scomoda...con quel ragazzo.
Un biondino di sua conoscenza era infatti in piedi, nel bel mezzo della stanza,  quasi completamente nudo..con i capelli ancora bagnati e con solo un'asciugamano addosso che copriva , a malapena , la vita e parte della gambe.

"Ma perchè capitano sempre tutte a me?" Si disse fra se e sè, mentre involontariamente si beava dell'immagine che le si parava di fronte.
Dopo qualche secondo di troppo, mentre il suo volto si riscaldava e i suoi occhi seguivano la scia delle goccioline d'acqua che percorrevano il corpo abbronzato,tonico  e marmoreo del giovane, Strawberry si accorse che stava quasi sbavando oltre che sudando, mentre poteva sentire il forte rumore del suo cuore che stava palpitando velocemente.
Stava fissando il corpo del ragazzo come incantata e la cosa che più le dava fastidio era che, pur sapendo che non stava bene farlo, in primis perchè lei aveva un fidanzato, che amava, non riusciva proprio e forse non voleva neanche, smettere di guardare.
Ok...era decisamente ora di cercare di riprendere un po' di autocontrollo, pensò la giovane,ritornando parzialmente in sè.

La ragazza fece ,a quel punto ,la prima cosa che le venne in mente:
Girandosi di scatto con la testa, si coprì il viso con le mani, mentre Ryan la fissava incredulo,con occhi spalancati ,alquanto imbarazzato.

<< Ma non ti vergogni idiota? Stare in boxer di fronte ad una ragazza!Copriti per l'amor del cielo! >> Strillò poi lei, con le mani che coprivano ancora il suo viso arrossato.
Le erano anche spuntate orecchie e coda, a causa dell'evidente imbarazzo e disagio e questo la fece vergognare ancora di più.
Il giovane si spazientì e, mentre il suo viso diventata di un leggero colore rosato, rispose serio e a tono:

<< Tu sei tutta matta! Ti presenti IN CAMERA MIA ,senza bussare, e poi incolpi ME se sono mezzo nudo, dopo aver fatto la doccia? Tu non hai la minima idea di cosa sia la privacy! >>

<< Oh..bhè... sì, hai r-ragione.. io non - >> Balbettò la ragazza,ragionandoci sopra, poco dopo.
In fondo era stata lei a sbagliare. Non doveva entrare senza permesso e poi urlare come una matta.
Era stata proprio una stupida, ma non aveva pensato ad un'azione migliore da commettere al momento, oltre a quella di prendersela con lui.

<< Ormai è fatta. Non ne riparliamo più! Ma che sia l'ultima volta che succede una cosa simile! >> Le disse Ryan,con tono più calmo...cosa alquanto strana, mentre la guardava di traverso,come al solito.
Il biondo aveva già un gran bel mal di testa , non aveva dormito molto la notte scorsa, non voleva anche litigare con la sua ragazzina preferita.

<< Certo. Te lo prometto. Non succederà più! Scusami.  >> Disse poi la giovane, mettendo le mani in avanti a mo di preghiera,chinando leggermente il capo, evitando così lo sguardo del biondo,che sorridendo sornione se ne uscì con una battutaccia:

<< E poi se volevi vedermi nudo, bastava chiedere! >>

<< Uhm... Aspetta!Cosa hai detto? >> Chiese lei, di nuovo rossa in viso, stavolta però non solo per l'imbarazzo.

"Che sfacciato" Pensò immediatamente lei,irritata dal commento.

Il ragazzo, all'improvviso, era così vicino che la rossa potè sentire l'odore del bagnoschiuma e dello shampoo che il giovane usava.
La ragazza tremò,a contatto con la pelle del biondo,che in quel momento si era appoggiato a lei, per qualche motivo che le era ignoto.
Strawberry era rimasta immobile. Non sapeva cosa fare.. o meglio sapeva che doveva andarsene,ma per qualche motivo, mentre la sua mente le diceva di correre, il suo corpo fremeva a quel contatto e lei sentiva sempre più caldo.
Un calore la stava avvolgendo tutta ed era, stranamente,una sensazione molto piacevole.
Non si era accorta di aver chiuso gli occhi,mentre inalava quel profumo tanto familiare e si lasciava trasportare.
Sentì all'improvviso freddo e aprì di scatto gli occhi, non sentendo più il respiro caldo del giovane di fronte a lei.
Ryan, nel frattempo, si era allontanato e la guardava in un modo decisamente particolare.. si azzardò a definirlo.. famelico e malizioso.
Probabilmente aveva capito che la vicinanza dei loro corpi non le era stata una cosa del tutto indifferente e quindi si stava prendendo gioco di lei.
"Dannazione" fu l'unico pensiero coerente di Strawberry , che cominciò a guardare ovunque tranne che lui.
Il ragazzo non disse nulla ,ma quando la ragazza lo guardò bene notò un particolare che prima non aveva visto.
Il biondo aveva fra le mani dei vestiti. Vestiti che probabilmente aveva preso quando si era sporto verso di lei.
Con la coda dell'occhio aveva visto una pila di vestiti dietro di lei,appena entrata in camera e fù così che capì l'azione del suo capo.

"E doveva proprio spiaccicarsi su di me per prenderli? Non poteva chiedermi di spostarmi come tutte le persone normali? O magari dirmi di passarglieli? Lo detesto."

<< Ora dovrei vestirmi,se non ti dispiace! >> Mormorò annoiato il ragazzo,guardandola intensamente,per farle capire di andarsene.
La ragazza non aveva però recepito il messaggio e ogni tanto lanciava ,senza accorgersene, quelli che potevano essere definiti degli sguardi carichi di passione.

<< A meno che.. Tu non voglia restare per lo show! >> Aggiunse poi,stuzzicandola,avvicinandosi,mentre faceva finta di togliersi l'asciugamano.

<< Eh? >> Borbottò la ragazza, riprendendo coscienza di sè e vedendo che il ragazzo la osservava attentamente ed era più vicino.

Scappando, letteralmente, dalla camera, evitando il contatto visivo col suo capo,  richiuse la porta dietro di sè e sospirò.
Possibile che la sola vista del corpo del biondino,la mandasse fuori di testa?
Poteva ancora sentire il calore sulle guancie,il cuore scalpitare e il profumo della pelle del giovane su di sè.
Perchè doveva farle quell'effetto? Con Mark non le era mai successo e questa forse era la cosa che la infastidiva di più..

"E se fossi..attratta da lui? No. Ma che sto dicendo. è assurdo.. è ridicolo!"
Si interrogò la giovane, che , pensierosa,  era rimasta appoggiata alla porta con la schiena.

Quando poco dopo, grazie ai suoi sensi felini, sentì qualcuno, Ryan, avvicinarsi alla porta, la giovane decise di scendere di sotto, non volendo farsi trovare ancora lì davanti,impalata.
Non aveva alcuna intenzione di passare un'altro secondo in compagnia di quel ragazzo.
 Non voleva neanche vederlo. Non avrebbe retto al suo sguardo e non poteva permettersi problemi.

"Più distanza c'è, meglio è" Si era detta, nei minuti successivi, mentre sparecchiava i tavoli in tutta fretta e pensava:

" Fortuna che domani ho la giornata libera e potrò passarla col mio adorato Mark. Sperando che lui non abbia da fare col club. "

La mattina dopo aveva dormito fino a tardi e dopo pranzo, aveva iniziato a prepararsi,dopo aver fatto un pò di compiti.
Mark finiva gli allenamenti alle 4, quindi si sarebbero visti alle 16 e 30 al parco o almeno così doveva essere.

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Capitolo 4
*** 4 capitolo ***


~
Sabato mattina
ore 10 e 15

«Eccomi!».
L'urlo di Ichigo riecheggiò in tutto il locale, mentre entrava,spalancando la porta, portandosi una mano al petto, stanca e con il fiatone, segno che aveva corso a perdifiato per raggiungere il lavoro, prima dell'apertura.
Inutile dire che non c'era riuscita e si aspettava quindi una strigliata da parte dei suoi amici, che non tardò ad arrivare.

«Sei in...» Cominciò Mina, col suo solito atteggiamento scorbutico, usando un tono di rimprovero, puntandole subito il dito contro.

« Ritardo, lo so. Scusatemi» La interruppe subito la rossa, finendo la frase, intuendo cosa l'amica stesse per dire.

<< Sei un caso perso. >> Ribattè sorridendo Paddy,appena uscita dalla cucina con diversi piatti fra le mani.

<< Io l'avevo detto che non saresti riuscita ad arrivare puntuale. >> Esclamò Ryan, sorprendendo la giovane, spuntandole da dietro.

<< Non dovresti essere a letto,tu? >> Chiese lei, con tono acido, ma anche preoccupato, guardandolo di traverso, mentre però controllava le sue ferite.

<< E da quando ti importa della mia salute? >> Domandò lui, inarcando un sopracciglio, mettendosi a braccia conserte.

"Da sempre!" Avrebbe voluto ribattere prontamente la giovane, ma si morse la lingua, sospirò e guardò il biondo, pallido e fasciato, davanti a lei, ripensando a ciò che era accaduto 18 ore prima.

                                               Flashback

<< Ryan! >> Urlò immediatamente Lory, cercando insieme a Strawberry ,che si era girata al grido dell'amica, di raggiungere il biondino, correndo il più velocemente possibile.
Fortunatamente, Mina riuscì a prenderlo poco prima che cadesse al suolo.

<< Stai bene? >> Chiesero in contemporanea, con sguardo preoccupato, Mew Berry e Mew Lory, una volta avvicinatesi al ragazzo che era a terra.

<< Sì. Andate. >> Disse lui, con tono di voce serio, dando loro una delle sue solite occhiatacce.

<< Okay..ma... >> Fece Lory, opponendo resistenza.

<< Kyle! >> Chiamò a quel punto, Strawberry.

<< Lo porto via io tranquille. >> Ribattè il pasticciere, capendo ciò che l'amica gli stava silenziosamente chiedendo.

Mezz'ora dopo, le 4 ragazze, poichè Pam era in una città vicina per lavoro e quindi non le aveva ancora raggiunte, stavano lottando con altrettanti chimeri e si stavano impegnando al massimo.
Nel frattempo, Pai era sparito, ma le paladine non c'avevo fatto troppo caso, impegnate com'erano nella lotta.
Dopo pochi minuti, l' alieno, frustrato, era tornato sul luogo della battaglia e sembrava molto arrabbiato.
Urlò furioso, dopo aver maledetto Mew Pam, che ci sarebbe riuscito la prossima volta.
Le ragazze si guardarono fra loro, non capendo ciò di cui il nemico stesse parlando, prima di ricevere la chiamata dell'amica ,che riferì loro dell'attacco alla pasticceria.
Fu in quel momento che compresero.

<< Che cosa? Ma.. >> Chiese Paddy, con aria confusa, in cerca di spiegazioni.

<< Era una trappola! >> Disse con tono di voce rabbioso, Strawberry.

<< Non crederai che- >> Disse Lory, guardando verso Mina e Strawberry , la quale serrò i pugni.

<< Oh No! >> Fu il pensiero e l'esclamazione di tutte, in quel momento, realizzando ,che erano state prese in giro e avevano messo in pericolo i loro datori di lavoro.

In men che non si dica, erano tornate al quartier generale.
Ad attenderle, c'erano i due ragazzi....e Pam.

<< RYAN! >> Esclamarono preoccupate e agitate, a voce alta, le 4 ragazze, vedendo l' amico sanguinante e bianco come un lenzuolo, precipitandosi verso di lui.

<< Che cosa sono quelle facce? >> Domandò con il suo solito tono strafottente, il ragazzo americano.

<< Noi....>> << Ecco.. >> << Ci dispiace... >> << Non avevamo capito che l'obiettivo eri tu! >> Dissero le mew mew, una dopo l'altra, con tono rammaricato.

<< Già... >> Sussurrò lui in risposta, cercando di sorridere.

<< Se Pam non fosse stata qui.. >> Mormorò Lory, facendo gelare il sangue e sudare freddo sia il biondo che la rossa al suo fianco.

<< Ora che mi ci fate pensare! Perchè hanno attaccato proprio te? Voglio dire.. Non hai poteri ,quindi a loro cosa ne viene farti fuori..? >> Fu il ragionamento, ad alta voce, del pasticciere, che alternava lo sguardo fra l'amico e le amiche.

<< Ti hanno detto qualcosa? Sai..durante..l'attacco? >> Chiese Mina, con tono interessato.

<< Uhm io...non... ricordo con esattezza , ma.. >> Iniziò a dire il giovane, per poi accasciarsi ,cominciando a vedere sempre più sfocato, avvertendo un senso di vertigini.

<< Ryan! >> Le grida delle ragazze fu l'ultima cosa che il biondo sentì, prima di cadere vittima di un sonno profondo. Aveva perso i sensi.

                                                    Fine Flashback

<< Devi riposare, lo sai anche tu. Andiamo. Ti accompagno di sopra. >> Disse con tono di rimprovero, la giovane,posando una mano sulla schieda del ragazzo.

<< E non pensare di poter sgattaiolare fuori ,di nuovo. Ti ci lego a letto, se devo! >> Aggiunse poi, la rossa, con tono severo e semi serio.
Ne sarebbe stata capace.

<< Ah.. Se avessi un dollaro per ogni volta che mi è stata detta questa frase- >> Ci scherzò sopra Ryan, salendo le scale, di malavoglia.

<< Avresti solo un dollaro! >> Esclamò Ichigo, con sorriso trionfante, mentre lo prendeva per i fondelli e gli rispondeva per le rime.

<< Sicura che non vuoi una mano? >> Domandò Kyle, che li stava guardando dalla porta di ingresso della cucina.

<< No,ce la faccio. Continuate a lavorare. Torno fra poco.  >> Disse lei, fiduciosamente, guardando l'amico e le altre ragazze.
Stavano arrivando i primi clienti.

<< Uhm! Come mai oggi sei così carina con me? Vuoi qualcosa,per caso? Perchè la risposta sarebbe no. >> Chiese Ryan, scetticamente e con una punta di sarcasmo; una volta entrati in camera ed essersi seduto sul letto.
Non si aspettava tutta quella gentilezza, non da lei.

<< Bhè, sarei sempre carina, se tu non ti comportassi come un'idiota tutto il tempo. >> Rispose la ragazza, a  tono, arrossendo leggermente, cosa che il ragazzo trovò adorabile.

<< Tze. Senti da che pulpito. >> Ribattè però, il biondino, sbuffando.

<< E per la cronaca, no. Non voglio niente da te. >> Affermò infine lei, lanciandogli una breve occhiata.

Ryan la guardò. Non aveva ancora indossato la sua divisa di lavoro, essendo appena arrivata. Aveva un vestito, forse un pò troppo corto , color glicine, che le lasciava il collo e parte del davanti esposti e poi aveva uno spolverino leggero, sul lilla. Le era molto vicino, così tanto da poter sentire qul suo profumo inconfondibile di lavanda e frutta.
E Dio, se la voleva. Anzi, doveva averla. Era sicuro di questo. E doveva baciarla.
La desiderava con tutto se stesso ed era stanco di trattenersi e di reprimere tutto quello che provava per lei.
Doveva agire , proprio in quel momento o sarebbe impazzito.
Brividi d’eccitazione gli percorsero la spina dorsale in risposta alle carezze involontarie, che stava ricevendo dalla giovane, che stava controllando maniacalmente le sue ferite,manco fosse un dottore.
Sembrava davvero preoccupata per lui. Sembrava ci tenesse e questo lo fece sorridere di gratitudine e la cosa gli scaldò il cuore.
L'atttimo dopo, senza che potesse realizzare cosa stesse facendo, si era sporto verso di lei e le sue labbra si erano posate su quelle della ragazza, che pochi secondi dopo, ovviamente, si trasformò in gatto,senza neanche avere il tempo di capire e reagire.
La rossa allora dovette fuggire dalla finestra. Non poleva certo farsi vedere al piano di sotto, in quelle condizioni.
10 minuti dopo , Strawberry era rientrata dal retro e cercando di lasciar perdere quello stupido bacio e quell'imbecille di Shirogane ,era tornata a lavoro, come se nulla fosse.
Poi però, verso l'ora di pranzo, agitata e turbata per il giovane, aveva deciso di recarsi al piano superiore,sperando di trovarlo addormentato, cosìcchè potesse controllarlo senza doverlo affrontare, anche perchè sarebbe stato piuttosto imbarazzante.
Non aveva idea di cosa fosse passato nella mente del biondo, quando aveva deciso di baciarla.
Certo,non era la prima volta che lo faceva, ma sperava che aveva capito che non poteva farlo a suo piacimento. E poi lei aveva già un ragazzo.
Con la scusa di qualcosa da mangiare, era passata da Kyle che aveva preparato uno stufato da portare all'amico e poi si era diretta ,lentamente, verso la stanza dove sperava che Ryan stesse riposando.
Fortunatamente per lei, il biondo pareva stranamente addormentato.
Forse le medicine avevano fatto effetto.
Lo guardò, per qualche secondo. Dormiva tranquillo e poi si avvicinò, posando il vassoio sul comodino accanto al letto.
Si era davvero preoccupata e spaventata per lui, ma soprattutto si era sentita colpevole, perchè lei, e le altre, non lo avevano protetto.
Non si erano accorte della trappola ,si erano lasciate manipolare e Ryan ne aveva pagato le conseguenze, ma non gliene aveva affatto fatto una colpa.
Stavolta era andata bene...ma quante volte si può tentare la sorte?
Aveva passato la notte precedente a rimurginare sopra quanto era successo.
Lory aveva ragione. Se Pam non fosse arrivata in tempo e non fosse intervenuta, probabilmente a quest'ora starebbero assistendo ad un funerale. Quando aveva visto Ryan, coperto di sangue, il suo cuore aveva cominciato a correre una maratona, dopo aver smesso di battere per qualche secondo.
Si era quasi sentita male al solo pensiero di averlo perso.
Era stata davvero contenta di vederlo in piedi anche se ferito, ma c'era stato un momento, mentre correva per raggiungerlo, dopo aver ricevuto la chiamata di Pam, in cui aveva temuto il peggio.
La parte più orribile era, secondo lei, che non era finita.
Pai e gli altri ci avrebbero riprovato di nuovo e lei non voleva lasciare il biondo privo di protezione.
Non si era mai sentita tanto protettiva per e con qualcuno , come in quel momento. Era agitata al massimo e non sapeva come placare la sua ansia.
Neanche tutti i dolci del mondo ci sarebbero riusciti, stavolta.
Pensò di doverne parlare con le altre  e organizzare dei turni di pattuglia.
Era necessario che Ryan non restasse solo. Pai sarebbe tornato all'attacco, era solo questione di tempo , ma lei non poteva e non voleva trovarsi impreparata.
Non potevano permetterselo.
Si girò per andarsene quando sentì la voce del ragazzo mormorare il suo nome, quasi sicuramente nel sonno.
In quel momento, osservandolo ancora meglio, più da vicino, sembrava indifeso, dolce, quasi un bambino, poi il suo sguardo si posò sulla sua bocca e si ricordò di essere arrabbiata con lui per quel bacio rubato, di qualche ora prima.
Non riusciva a capire il perchè del suo comportamento.

<< Dai..non mettere il broncio! Lo sai che sei più bella quando sorridi? >> Le disse ,con voce bassa e roca , Ryan, aprendo lentamente gli occhi, per poi sorriderle dolcemente, facendo palpitare il cuore della giovane, che ad ascoltare quelle parole e sotto il peso di quel tenero sguardo, rimase spiazzata, mentre sentiva le farfalle nello stomaco.

Era categoricamente impossibile che il ragazzo potesse farle un complimento ed essere completamente in se, mentre diceva una frase del genere.
Ryan adorava prenderla in giro e giocare con lei.

"Forse è colpa della massiccia dose di medicine. è quello che lo fa delirare", pensò lei.

II ragazzo ,che era in dormiveglia, aveva riconosciuto il suo profumo appena arrivata e non aveva resistito a parlare, quando l'aveva vista con quell'espressione adorabile  e infantile sul volto.  Era così bella.
.
<< Che c'è? Non ribatti? >> Chiese lui, accigliato, vedendo la non reazione della ragazza, che era ancora fra le nuvole, pensierosa.
Cercò di azarsi, provocando però al suo corpo dei forti dolori che lo fecero restare senza respiro e gemere.
Udendo i suoi lamenti, la ragazza guardò verso di lui e gli si avvicinò ulteriormente per sostenerlo ed aiutarlo a rimettersi sdraiato, quando notò, toccandolo, che l'amico scottava troppo per i suoi gusti, così mormorò:

<< Wow..sei davvero molto caldo. >> sentendogli poi la fronte.
Probabilmente gli era salita la febbre.
Questo spiegava il complimento di poco prima, pensò sorridendo, scuotendo la testa, la rossa.

<< Grazie...era ora che te ne accorgessi.. >> Ribattè lui,con una battuta, che la fece sorridere e scuotere ancora la testa, pensando a quanto fosse cretino,cercando di non soffermarsi troppo sul corpo del giovane che in quel momento, era in bella vista.
Nonostante le ferite, rimaneva mozzafiato.

<< Ma che stai blaterando? Sei caldo! Scotti. Secondo me, hai la febbre. >> Decise di rispondere lei,un pò rossa in viso, dandogli poi uno sguardo poco carino dei suoi, spiegando le sue parole, mentre lo aiutava a mettersi in una buona posizione, per poi guardarsi intorno, per vedere se magari Kyle avesse pensato di portare un termometro in camera.

Ryan sorrise senza sforzo. Gli veniva talmente naturale quando lei era lì vicino! Era facile, era spontaneo, era giusto...bello. Con lei… stava bene.
Ed era in quei rari momenti, quando lei arrossiva o balbettava frasi sconnesse , che accadeva: era da sciocchi, eppure non poteva fare a meno di pensare che forse, forse...c'era una possibilità per loro.

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Capitolo 5
*** 5 capitolo ***


~
Era passata quasi una settimana dall'attacco nei confronti di Ryan e il biondo sembrava essersi ripreso, quasi completamente.
Aveva avuto il via libera dal dottore per muoversi,ma non troppo.
Praticamente tutto ciò che faceva era stare nel cafè, urlare ordini contro le ragazze ,essere scontroso e soprattutto ,come al solito, girare intorno a Strawberry e stuzzicarla, senza darle tregua.
Le cose stavano tornando pian piano al loro posto.
Nessuna traccia per il momento degli alieni, ma i sensi delle ragazze erano sempre allerta. La squadra non voleva trovarsi impreparata.

<< Non ci posso credere! >> Borbottò a voce più alta di quello che credeva, Strawberry, mentre con la coda dell'occhio guardava il suo capo fare gli occhi dolci ad una cliente.
E non era neanche la prima con cui faceva il cascamorto,da quando avevano aperto il cafè, qualche ora prima, quella mattina.

"Si è decisamente ripreso" pensò la giovane, sbuffando e spazzando energeticamente per terra.

<< A cosa? >> << Uhm? >> << Tutto bene, Strawberry? >> Furono le risposte, prima di Lory, poi di Mina e in seguito di Paddy, mentre tutte le ragazze guardavano, con occhi vispi e curiosi, l'amica dai capelli rossi ,che sembrava arrabbiata per qualche strano motivo.

<< No dico. Guardatelo! Vi sembra un comportamento normale? Ci sta provando spudoratamente con quella lì e guardate lei come se la ride.
Mah.. Che ci troverà in una ragazza del genere dico io! Non lo facevo così superficiale. >> Spiegò la giovane,cercando di calmarsi e non dare troppo nell'occhio,indicando in direzione del loro capo.
Conosceva bene le sue amiche,ormai e poi ,specie ultimamente, le battutine pungenti e imbarazzanti su lei e Ryan sembravano essere all'ordine del giorno,quindi doveva anche stare attenta a ciò che diceva in loro presenza.
Sottostare a quelle scene penose però ,era una cosa che proprio detestava fare.

<< Che c'è Straw, sei gelosa? >> Le chiese a quel punto, imbarazzandola e non poco, Paddy, un pò maliziosamente, strattonandola giocosamente.
A volte era davvero difficile credere che fosse solo una ragazzina di poco più di 10 anni.
Che lei volesse ammetterlo o no, la giovane aveva colpito nel segno, ma non l'avrebbe mai ammesso.

<< Chi? IO? ASSOLUTAMENTE NO! Di Shirogane poi...TZE! >> Ribattè,con tono di voce acuto e stizzito, scuotendo la testa, mentre, mettendosi a braccia conserte, si poteva quasi vedere il fumo uscire dalle orecchie, come nei cartoni animati.

<< Allora perchè non ti metti a servire ai tavoli,anzichè impicciarti dei suoi affari? >> Se ne uscì dicendo, Mina, con il suo solito tono poco aggraziato e delicato, lanciandole un'occhiataccia delle sue.

<< Non mi sto impicciando affatto. Questo è un locale pubblico. Non sta bene per il proprietario flirtare con ogni ragazza che entra! >> Commentò la rossa, ricambiando l'occhiataccia, trovando una scusa appropriata ,che la salvò all'ultimo secondo.

<< Sono d'accordo! >> Mormorò Lory ,timidamente e a bassa voce.
Anche lei, essendo innamorata da tempo di Ryan, provava fastidio nel trovarsi davanti a quelle scene,ma ormai c'aveva fatto l'abitudine, avendo capito da mesi ,per chi batteva ,davvero, il cuore del giovane biondino.

<< Bhè..non mi pare che stia facendo nulla di male..e soprattutto non credo proprio che stia flirtanto con tutte le clienti che entrano al cafè. >> Disse Pam, con tono di voce seria, non scomponendosi affatto, rimanendo seduta sulla sedia, con le gambe accavallate, guardando le colleghe.

<< Andiamo Pam. Facciamo una pausa! >> Esclamò ,poco dopo, Mina, rivolgendosi alla donna che ammirava, la quale rispose, col sorriso sulle labbra:

<< Ma sì. Mina ,hai avuto una brillante idea. >>

<< Come sempre. >> Ribattè prontamente l'altra.

Fortunatamente, in quel momento, non c'era molta gente nel cafè.

<< Una pausa è quello che ci vuole. >> Mormorò a se stessa, la rossa, sospirando.

" Io gelosa di Ryan. Non può essere...giusto? Ma che vado a pensare.
Che me ne importi di quello lì!" Pensò nel frattempo la giovane, che si girò per dare un ultimo sguardo di disgusto a Ryan e a quell'oca che stava "corteggiando".
Ma quando il ragazzo si accorse di avere lo sguardo di lei su di se , le gettò, senza poterne fare  a meno, un'intensa occhiata delle sue e Strawberry, inavvertitamente e anche inconsapevolmente, incatenò i suoi occhi nocciola a quelli color oceano di lui, che sembravano attirarla, chiamarla, come fanno le sirene con i marinai, quando cantano la loro canzone.
la rossa rimase pietrificata, ferma a guardarlo, impossibilitata a muoversi, quasi come se ci fosse una forza superiore che la tenesse bloccata sul posto,
La sua mano era arrivata sul petto, dove il cuore palpitava veloce , mentre il respiro si faceva sempre più affannoso.
L'unica cosa che fece e che le venne in mente, a quel punto, fu quella di restituire lo sguardo. Era di fuoco....tra l'arrabbiata e il gelosa, alcuni avrebbero detto.
Non riusciva a capacitarsi dello strano effetto che, ogni santa volta, quel biondino rompiscatole aveva su di lei.
C'era sempre un non so che di pericoloso e malizioso nel suo sguardo.
La attraeva e anche spaventava. Era uno sguardo misterioso, di sfida e lei avrebbe davvero voluto scoprire cosa c'era dietro quella facciata che il ragazzo metteva in bella mostra, ma allo stesso tempo, paurosa com'era, voleva scappare via da lui il più lontano possibile.
Sussultò ,prendendo coscienza di se e distolse lo sguardo d’improvviso, arrossendo furiosamente, confusa da quella bizzarra marea di sensazioni, che sempre più spesso si agitavano in lei, a causa di quel presuntuoso, arrogante e stupido del suo capo.
Ogni volta che lui la guardava, anche solo per pochi secondi, lei perdeva il controllo del suo corpo ,che reagiva in maniera inaspettata.
Perdeva lucidità e si straniava dalla realtà. Esisteva solo lui. Esistevano solo loro.
Per chi ,come praticamente quasi tutto lo staff del cafè, li aveva guardati da fuori, in quella settimana, Ryan e Strawberry potevano sembrare 2 persone abbastanza vicine, essendosi leggermente avvicinati col passare delle precedenti giornate,evitando stupidi litigi, ma al momento, almeno emotivamente parlando, i due erano davvero lontani l'una dall altro, quasi ostili.
Allo stesso tempo però, si potevano comunque sentire e quasi vedere, nonostante la distanza apparente fra i due, le barriere tra di loro che lentamente crollavano ad una ad una.
Mentre stava parlando con la ragazza di fronte a lui, Ryan aveva osservato Strawberry con la coda dell'occhio fino a quando la giovane non era uscita dalla sua visuale.
L'aveva vista mordersi le labbra,come faceva quando era nervosa e l'aveva vista arrossire quando l'aveva beccata a fissarlo.
Il ragazzo aveva sorriso ,scuotendo la testa e poi era tornato a rivolgere la sua attenzione alla donna con cui stava colloquiando, ma di cui non gliene poteva importare di meno.
C'era solo una ragazza che voleva, che desiderava.
Peccato che la giovane in questione, non ne fosse ancora a conoscenza e non sospettasse nulla.
La bionda lo invitò ad uscire nel weekend e lui, un pò per stupidità ,un pò per curiosità aveva accettato, lasciandole un bacio sulla guancia proprio, manco a farlo apposta, nell'esatto momento in cui Strawberry stava fecendo la sua comparsa in sala, dopo la sua piccola pausa.
Quella vista le lasciò l'amaro in bocca. Si rigirò su se stessa, cambiando direzione, raggiungendo un tavolo che si era appena liberato, per poi pulirlo.
Quella sera, la rossa era ancora più triste poichè per fare un doppio turno aveva dovuto rimandare ,ancora una volta, l'uscita con Mark che ,contrariato, le aveva risposto male ed avevano perciò litigato pesantemente.
L'adoloscente non ne poteva più.
Dopo cena, si sedette per terra, accovacciandosi, mettendosi le braccia intorno al busto ,come a consolarsi, abbracciandosi.
Non ce la faceva più  a mantenere quel grande segreto, ma sapeva di dover continuare a stare in silenzio.
Sperava che ,col tempo, le cose con Mark sarebbero tornate normali, eppure sembravano essersi allontanati ancora di più nelle ultime settimane e le discussioni non erano affatto terminate. E di certo, non migliorava la situazione , il pensiero di un certo biondino che negli ultimi tempi era sempre nella sua mente.
Strawberry si sentiva così confusa. Amava Mark, questo lo sapeva , ma a volte si sentiva così diversa da lui....quasi come se non facessero parte dello stesso universo. Avevano passioni e interessi discordanti.
Sembravano due persone così differenti..quasi come se vivessero su due pianeti diversi.
Spesso non si sentiva all'altezza e si chiedeva cosa Mark ci trovasse in lei.
Mark è il suo primo amore... questo è vero, ma anche se il 1 amore è quello che rimane più impresso nel cuore, resta comunque solo il primo.
Ce ne sono quasi sempre altri dopo, le veniva ripetuto spesso.
Sua mamma ,quella sera, vedendola triste e con gli occhi gonfi e rossi per il pianto, le aveva detto che se avesse rotto con Mark, non sarebbe stata la fine del mondo...anche se a lei, certe volte poteva sembrare davvero così.
In effetti, si era poi accorta nelle settimane precedenti, di non soffrire poi così tanto o comunque tanto quanto si aspettava, per la sua relazione con Mark o la sua lontananza da lui. Non ne sentiva così tanto la mancanza da farle mancare il respiro. Anzi. Oramai , il respiro le si mozzava solo quando entrata nell'orbita di una certa persona.
Rispetto all'inizio della loro storia, dove anche il solo vederlo le faceva battere il cuore e la rendeva felice...adesso si sentiva come se fosse un'abitudine, il cuore non saltava i battiti quando lui le si avvicinava e ovviamente le bugie, i continui litigi e il vedersi di rado ,non la aiutavano a sentirsi meglio riguardo  a loro due.
La loro relazione sembrava essere diventata quasi un peso, per lei e forse per entrambi e aveva notato che anche Mark si era stancato della loro situazione attuale.
 Che si fosse stufato anche di lei? Aveva pensato più volte, cercnado poi invnao di scacciare via quel pensiero.
Passò così la nottata a piangere, capendo che forse era giunto il momento di lasciarlo andare o quanto meno fare chiarezza con i suoi sentimenti.
Mark meritava qualcuno di meglio e forse anche lei avrebbe trovato ,solo successivamente, il ragazzo adatto a lei. Magari, persino la sua anima gemella...quella che lei voleva trovare sin da quando era bambina.
Nonostante nei giorni successivi ci avesse provato e si fosse messa in testa di parlargli ed esprimergli i suoi dubbi, non aveva ancora trovato il modo e le parole per chiarire le cose con Mark; anche perchè non ne aveva avuto il tempo fra la scuola, il lavoro al cafè e gli alieni che erano improvvisamente tornati all'attacco.
A volte, ci ripensava e non era poi così sicura di volerlo lasciare.
Altre volte invece lo sentiva chiaramente distante da lei e questo la faceva stare male.
Pam, quella stessa mattina, in giardino, intuendo le sue emozioni, le aveva chiesto se ci fosse qualcosa che non andava, così la rossa, ingenuamente si era confidata con lei.
L'amica, come era prevedibile, le aveva detto di proporre a Mark una pausa di riflessione.
Tornando dentro, la ragazza aveva aperto di botto la porta d'ingresso e si era scontrata con un biondino di sua conoscenza, che quel giorno non aveva però ancora incontrato.
Lei era finita ,in qualche modo, sopra di lui. Poteva sentire il calore del suo corpo e l'odore di muschio bianco ,mischiato al dopobarba.
Strawberry sentì improvvisamente caldo, sensazione che aumentò quando lui aprì gli occhi e la guardò con uno sguardo così intenso che la fece rabbrividire.
"Imbarazzante" Gridarono le loro menti, qualche secondo dopo ,registrando le compromettenti e intime posizioni. I due erano rimasti però immobili. Sembrava non volessero spostarsi.
Quasi come se si fosse scottata e ricordando le posizioni in cui si trovavano, la giovane decise ,quasi subito, di rimettersi in piedi.
Si ricompose e dopodichè, corse in bagno per far placare i battiti del suo cuore e nascondere le orecchie che erano appena spuntate sulla sua testa.
Il tutto mentre Ryan, confuso, la guardava allontanarsi, mentre si rialzava da terra.

Mezz'ora dopo,le ragazze, in un minuto di pausa, vennero chiamate dai loro capi, attorno a cui si radunarono velocemente,preoccupate.
Stavolta non era egli alieni di cui dovevano parlare.

<< Ragazze! Abbiamo una sorpresa per voi! >> Se ne uscì,col sorriso sulle labbra, Kyle, guardandole una ad una.

<< Davvero? >> Chiese Paddy, con occhi pieni di felicità , eccitazione e curiosità, come era normale per una ragazzina della sua età.

<< Sarebbe? >> Fece Mina, alzando scetticamente il sopracciglio destro, incrociando le braccia.

<< Io adoro le sorprese! >> Esclamò in seguito Strawberry, focalizzando la sua attenzione sul moro di fronte a lei e cercando di ignorare il biondino accanto a lui, che sembrava stralunato e stizzito.
Ad un tratto però, senza acccorgersene, sperò che il malumore del giovane non fosse stato causato da lei.

<< Noi abbiamo deciso di organizzare un cenone per la vigilia di Natale, per pochi invitati. Sarà anche un galà di beneficienza, quindi oltre a voi ...e noi due, ci sarebbero altre persone. Per lo più coppie importanti di politici e qualche artista... >> Spiegò il pasticcere, dirigendo lo sguardo verso l'amico biondo,per poi tornare sulle ragazze che si guardarono brevemente fra loro, forse per capire cosa fare.

<< Se c'è da mangiare, io ci sto. >> Esclamò immediatamente Paddy, contenta, battendo le mani, esaltata al pensiero del cibo che avrebbe mangiato. Aveva già l'acquolina alla bocca.

<< A me piacciono questo tipo di feste. Perchè no! >> Commentò poi Mina,senza scomporsi troppo, succeduta da Pam che disse:

<< Ok. Mi accodo, tanto non ho altri impegni per quella sera. >>

<< Ma sì dai. Sarà divertente. Ci divertiremo.. Tu che dici, Straw? >> Chiese Lory, girandosi a guardare l'amica che era rimasta, pensierosa, in silenzio.

<< Potete anche non venire. Non è obbligatorio. >>  Commentò a quel punto Ryan, accigliato, mettendosi a braccia conserte,sbuffando leggermente.

<< Io.... uhm.. non.. non lo so. Di solito festeggio con i miei. è pur sempre la vigilia di Natale. >> Rispose farfugliando Strawberry, guardando ansiosa prima Kyle e poi l'amica dai capelli verdi.
Non sapeva cosa fare. In realtà , la solita cena di Natale coi genitori era solo parte del problema. Quello più grande era che voleva organizzare qualcosa con Mark e vedersi con lui quella sera, ma non era davvero sicura fosse una buona idea, vista la loro situazione attuale.
La ragazza sospirò indecisa.

<< Puoi invitare anche i tuoi genitori, se vuoi! >> Le disse gentilmente, il pasticcere, sorridendole,cercando di aiutarla.

<< Sul serio? Oh... Allora ci penserò. >> Continuò lei, titubante, ricambiando il sorriso con affetto, per poi rubare uno sguardo in direzione del biondo che la stava già osservando.
Finito il turno era tornata dritta a casa. Era stanca morta. Non aveva nemmeno voglia di mangiare, il che la diceva lunga.
La mattina dopo, non sapeva come, la nostra amica dai capelli rossi si era alzata ;di malavoglia come al solito; con un bel raffreddore e un gran cerchio alla testa. Aveva evidentmente preso freddo e si era beccata l'influenza.
"Grandioso" Aveva esclamato la studentessa,prima di snarnutire.
Il brutto era che si trovava da sola in casa, visto che i genitori erano dovuti partire per il week end, per lavoro.
Pensò di non andare al cafè e restare a letto a riposare, visto che la scuola era chiusa, ma una voce nella sua testa cominciò a gridarle di darsi una mossa. Strano come le sembrasse quella di Shirogane.
Anche se con quasi un'ora di ritardo, la giovane era arrivata a lavoro, con una cera bianca e senza la sua solita allegria e il suo buon umore contagioso seppur irritante.
Sembrava uno zombie che camminava. Il suo arrivo, stranamente silenzioso, non venne notato all'inizio.
Fu Ryan, mezz'oretta dopo a gridarle contro, dopo aver rotto un paio di piatti:

<< Vattene a casa! Così non puoi lavorare e saresti solo d'intralcio alle altre. >>

Il ragazzo si era accorto fin dal momento in cui era entrata nel locale che c'era qualcosa di diverso in lei quella mattina.
Non si reggeva quasi in piedi e sembrava fosse sul punto di svenire o vomitare, così  preoccupato per la ragazza aveva deciso di intervenire.
Bhè, nel suo solito modo brusco. Era l'unico che conosceva.

<< Dovresti andare a riposare, Strawberry. >> Le disse dolcemente, rincarando la dose, Kyle.

<< Ma... >> Iniziò lei, per poi venire interrotta da Ryan che rispose:

<< Niente ma. >>

<< Uffa... >> Borbottò sonoramente lei, qualche secondo dopo, ripensando a cosa l'aspettava, una volta tornata a casa.
Era anche quasi ora di pranzo e lei era una schiappa in cucina.
Sarebbe morta avvelenata..o peggio di fame, da sola come un cane.
Non era molto brava a prendersi cura di se stessa, figuriamoci poi se era malata.

<< Che c'è adesso? >> Commentò Mina, che le stava ,seduta, vicino.

<< è che non mi va di restare da sola! >> Confessò la giovane, mettendo il broncio.

<< Perchè da sola? >> Chiese Pam, con tono curioso e indagatore.

<< I miei sono partiti e... >> Iniziò col dire Strawberry, imbarazzata, guardando in basso.

<< Basta così. Allora puoi restare qui. Più tardi se ne avrai bisogno, Ryan andrà a casa tua a  prenderti ciò che ti serve per la notte. Nel frattempo puoi andarti a riposare in camera di Shirogane, mentre ti preparo la stanza degli ospiti. >> Fece,con tono autoritario che non ammetteva repliche, Kyle.
Ryan rimase in silenzio. Cosa che la rossa non si aspettava.

<< Ehm...ma veramente io.. >> Farfugliò la giovane, cercando di tirarsi indietro.
Non voleva creare problemi o dare fastidio e soprattutto non voleva sentirsi a disagio.

<< Approfittane. Non ricapiterà tanto presto. >> Furono le parole uscite, improvvisamente, dalla bocca del biondino, successivamente.

<< Ok... Grazie.. a tutti e due, ragazzi! Siete i migliori! Mi sento così stanca! >> Commentò poco dopo, la rossa, dopo essere rimasta a bocca aperta.
Non si aspettava che Shirogane prendesse così bene la sua permanenza al cafè. Dire che ne era sorpresa era dire poco.

<< Ma ti rimprenderai in tempo per la festa? >> Chiese, con tono preoccupato , guardandola, Paddy.

<< Certo ragazzina. Io sono forte, cosa credi. Un paio di giorni e sarò come nuova! >>  Rispose Strawberry, sorridendo affettuosamente alla ragazzina.

Qualche ora dopo, la ragazza , essendosi addormentata appena salita in stanza, si era risvegliata affamata ,avendo saltato il pranzo.

<< Ah. Sei sveglia. Bene! >> Disse una voce, che poco dopo capì appartenesse a Ryan.

<< Mi dispiace... evidentemente ero molto stanca. >> Disse rossa in viso,dopo essersi guardata intorno confusa e aver capito di essersi addormentata come un sasso.

<< Non fa niente. Tieni. >> Rispose lui, con un raro tono dolce, mentre accennava un sorriso e le passava il piatto.
Le faceva davvero piacere quel lato tenero e premuroso di Ryan.
Peccato che lo tenesse sempre nascosto.
Il suo stomaco a quel punto brontolò, cosa che la fece imbarazzare.

<< Awwww.....Che buono. Ringrazia Kyle da parte mia. >> Esclamò poi la giovane, vedendo ciò che le era stato portato, col sorriso sulle labbra e l'acquolina in bocca, mentre si preparava a mangiare, o meglio divorare il cibo.
Aveva davvero una fame da lupi.
Ryan la guardò e non riuscì a contenere un sorriso ,vedendo la sua reazione.
Il biondo non avrebbe mai ammesso di essere stato lui ad insistere perchè il cuoco preparasse da mangiare per la rossa e volendo andare a controllarla, si era poi perfino offerto,per la gioia di Kyle, di portarle il pranzo.

<< Le ragazze come se la stanno cavando senza di me? >> Domandò la Monomiya, un po' agitata.

<< Benissimo direi. >> Esclamò lui, con un ghigno divertito sul viso, sforzandosi di non guardarla.

Per via del brutto tempo - la bufera di neve era arrivata - il cafe era stato chiuso.

<< Abbiamo chiuso il cafe. Sono andate a casa. Ti salutano comunque.
E Lory mi detto di dirti che se il tempo migliorerà,domani mattina passerà per vedere come stai. >> Spiegò successivamente Ryan,vedendo lo sguardo confuso e il cipiglio un pò arrabbiato della giovane di fronte a lui.

<< Quant'è dolce! >> Disse poi lei, sorridendo e pensando all'amica.

<< Sì, lo è. >> Mormorò il ragazzo , girandosi per prendere qualcosa e aggiungere :

<< Ah. Dimenticavo. Ho un'altra cosa per te. >>

<< è una maglietta. >> Disse ancora il biondo, protaendo il braccio verso la rossa ,che commentò accigliata e sarcasticamente:

<< Questo lo vedo. Mi domando perchè tu me la stia porgendo. >>

<< Perchè è tardi, sta nevicando e non è il caso di uscire adesso, quindi niente pigiama, ma ho pensato di prestarti una mia t shirt e dei pantaloni.
Per stanotte dovrebbe andare bene, poi domani vedremo il da farsi. >> Spiegò allora il giovane.

<< Oh...ok, grazie! Anche per avermi ceduto la tua camera. è stato un gesto molto carino da parte tua. >> Esclamò a quel punto la rossa, sorridendo e annuendo timidamente.

<< Non avrei potuto fare altrimenti....e poi te lo dovevo. >> Confessò lui,abbassando lo sguardo.

<<< Uhm? >> Fece lei, confusa,

<< Per quello che hai fatto per me. Mi sono accorto di non averti ringraziato per esserti presa cura di me, quando non sono stato bene. Non dev'essere stato facile. >> Disse Ryan, con tono di voce basso.
Non era mai stato facile per lui esprimere i suoi sentimenti.

 << A questo servono gli amici,no? >> Ribattè la ragazza, sorridendo, un po' sopresa e col cuore che batteva forte.

<< Amici..giusto! Bhè..Ci vediamo a cena, Momomiya. >> Le disse il biondino, prima di allontanarsi e richiudersi la porta alle spalle.

<< A dopo Shirogane. >> Sussurrò lei, prima che il giovane uscisse dalla sua visuale.

 

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Capitolo 6
*** 6 capitolo ***


~
Quando Strawberry si svegliò quella mattina, non capì a prima occhiata dove si trovasse, ma sapeva con certezza che quella non era camera sua.
Le lenzuola profumavano di pulito...ma c'era un altro odore ,familiare, che però inizialmente non riuscì ad inquadrare.
Si stiracchiò ,stropicciandosi gli occhi, si mise seduta sul letto e poi si guardò intorno.
Fu in quel momento che le tornò in mente la sera prima e si ricordò che i ragazzi l'avevano lasciata dormire al cafè.
Non si era sentita bene, e poichè sarebbe stata da sola in casa e c'era una tempesta di neve in città, i due l'avevano convinta, molto facilmente, a restare lì con loro.
Posò lo sguardo davanti a sè e arrossì pensando dove avesse riposato, molto bene dovette aggiungere. Aveva dormito in camera di Ryan.
Gliel'aveva stranamente ceduta volentieri , ed era stato molto dolce, cosa che non era affatto da lui.
O forse, così cominciava a pensare la giovane, quello era solo un lato del suo carattere che nessuno vedeva mai e che teneva ben nascosto.
Shirogane e Kyle erano stati gentili, si erano occupati di lei e la rossa dovette ammettere che quella mattina si sentiva decisamente molto meglio.
Aveva dormito divinamente. Neanche il suo letto era così comodo.
La sveglia sul comodino segnava già le 11.
La ragazza sorrise pensando di non dover correre di qua o di là.
Niente faccende di casa, niente scuola e niente lavoro.
Aveva tutto il tempo del mondo. Poteva rilassarsi un po'.
Ultimamente era sempre stressata.
"Avrei bisogno di una vacanza" Mormorò, parlando fra se e se.
Qualcosa mentre si muoveva aveva catturato la sua attenzione.
Guardò le due fotografie accanto all'orologio,avicinandosi.
Le aveva già viste tempo prima, ma da lontano e non vi si era mai soffermata.
Ryan non amava che le persone si impicciassero dei suoi affari...e poteva capirlo. Era sempre così riservato,cupo.
Una ritraeva il biondino, da adolescente. Quel viso, quegli occhi tristi e quell'espressione accigliata e da "so tutto io" li avrebbe riconosciuti fra mille.
Nell'altra immagine c'era sempre lui ,da piccolo, tutto sorridente e non era da solo. Era con una donna.
Strawberry giunse alla conclusione che fosse sua madre.
Era davvero molto bella. Ryan le somigliava molto.
Avevano lo stesso sorriso e lo stesso colore di capelli.
Era davvero un peccato che il giovane avesse dovuto crescere senza la madre.
Lei non saprebbe cosa fare senza la sua adorata mamma...senza i suoi amati genitori.
Si alzò di malavoglia e prese il cellulare per vedere se loro o Mark avessero chiamato. Niente. Nada.
Poteva capire i suoi genitori che erano occupati col lavoro, ma che cosa stava facendo il suo ragazzo, se poteva ancora definirlo tale?
Erano giorni che non si sentivano. Perchè non l'aveva ancora chiamata?
Si era dimenticato di lei? D'un tratto non si sentiva più importante, speciale per lui.
A quel punto il suo stomaco brontolò. Aveva fame. Così decise di scendere in cucina per vedere se c'era qualcosa da mangiare.
Prima ancora di entrare ,sentì una voce dietro di lei dire:

<< Buongiorno dormigliona. Stavo per venire a buttarti giù dal letto. >>

<< Buongiorno rompiscatole. Buongiorno Kyle! >> Esclamò la rossa, girandosi a guardare in malo modo il giovane, per poi dirigere lo sguardo davanti a sè e  sorridere al pasticciere che si trovava , come al solito dietro il bancone.
Strawberry notò di fronte a lei la tavola imbandita.
Il caro Kyle aveva pensato al suo appetito e le aveva preparato molte leccornie.
I suoi occhi si animarono immediatamente, dinanzi a tanta bontà.
Le fecero venire il buon umore che per poco, per colpa di Mark ,non le era stato portato via.
Si leccò le labbra, gesto che non passò inosservato dal biondo che deglutì distogliendo lo sguardo.

<< Buongiorno Strawberry. Hai fame? >> Domandò gentilmente il moro, ricambiando il sorriso della giovane.

<< E me lo chiedi? >> Rispose lei, con fare ovvio, dopo aver fatto energeticamente di sì con il capo ed essersi seduta a tavola.
Si leccò ancora le labbra ,prima di addentare un bel cupcake alla fragola che finì in meno di un minuto e dopo aver bevuto ,successivamente, un bicchiere di latte.

<< Che ingorda. >> Mormorò a quel punto Ryan, guardando la scena che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi.
Venne però sentito dalla rossa di fronte a lui che ,come risposta, gli fece una linguaccia e sbuffò sonoramente.

<< Volevo farti sapere che nel pomeriggio riapriamo il cafe. Tu te la senti di lavorare Strawberry? >> Disse pochi secondi dopo Kyle, anche solo per evitare una qualsiasi discussione fra i suoi due amici.

<< Certo. Le medicine hanno fatto effetto. Mi sento come nuova. >> Commentò lei, alzandosi e gesticolando,mostrando la sua agilità e facendo una piroetta degna di Paddy.

<< Ne sei sicura? >> Sussurrò l'uomo, ancora un po' preoccupato per l'amica.

<< Un'unica cosa buona è venuta fuori dal fatto che hai deciso di restare qui per la notte! >> Esclamò poi Ryan, attirando l'attenzione su di se.

<< E sarebbe? >> Chiese la rossa, curiosa e confusa allo stesso tempo.

<< Non arriverai in ritardo al lavoro. >> Affermò ridendo il suo capo, prima di allontanarsi dai due.

<< Sei sempre il solito simpatico. >> Ribattè la ragazza, lanciandogli l'ennesima occhiata e una linguaccia.

<< Ah, stavo per dimenticarmene. è passata Lory poco fa, ma visto che tu stavi ancora dormendo non abbiamo voluto svegliarti. Ti saluta, ma tanto vi vedrete più tardi. >> Continuò il pasticciere, dopo aver sorriso amaramente per lo scambio di battute del due.

<< Io esco. >> Affermò Shirogane.

<< Dove vai? >> Chiese a quel punto la giovane, senza neanche pensarci.

<< Ti interessa? >> Rispose lui, lanciandole uno sguardo scettico e sorpreso.

<< Certamente. Siamo amici,no? >> Ribattè lei , con un sorriso vittorioso sulle labbra, mentre si metteva a braccia conserte.

<< Bhè.. Se proprio lo vuoi sapere, ho un'appuntamento! >> Esclamò allora Ryan, mentre indossava il suo giacchetto di pelle.
Era l'unico che conosceva che a dicembre andasse in giro vestito così leggero.
"Ma non avrà freddo?" Pensò la rossa.

<< Fammi indovinare. La bionda di ieri? >> Azzardò a domandare la ragazza, mordendosi successivamente la lingua.
Non sapeva perchè l'aveva detto. Non voleva saperne niente, ma ormai era fatta.

<< Non sono affari tuoi. >> Rispose con tono alterato e brusco il biondino, dirigendosi verso la porta.

Ryan non doveva vedersi con quella ragazza. Anzi, se ne era anche dimenticato a dire il vero.
in realtà aveva un'incontro con dei fornitori, ma amava vedere la sua "amica" gelosa, per quanto lei non volesse ammettere se e quando lo era, e quindi aveva preferito lasciarla sulle spine.

<< Maleducato. Cosa vuoi che me ne importi della tua vita. Fai come vuoi! >> Gli urlò dietro lei, ma quasi sicuramente il ragazzo non aveva sentito, essendo già fuori dalla porta.

<< Sono proprio dei ragazzini. >> Commentò il pasticciere, sbuffando sonoramente, dirigendosi verso la sala.

Un'ora e mezza dopo Ryan era tornato. Strawberry era al telefono con la madre e  Kyle era in cucina, come al solito, a preparare il pranzo.
La coppia si rincontrò qualche minuto dopo nella camera da letto di lui.

<< Sai.. tua madre era davvero bellissima! >> Disse Strawberry,avvicinandosi al biondo, cogliendolo di sorpresa.

<< Sono d'accordo. >> Rispose poco dopo, guardando la foto che lo ritraeva insieme alla donna.

<< Vi somigliate molto. >> Commentò la giovane, sorridendo.

<< Ryan!? >> Chiamò poi lei,vedendo che il ragazzo non le rispondeva ed era immerso in qualche suo pensiero.
Riconosceva quelo sguardo cupo e triste sul suo volto.

<< Che c'è? >> Ribattè lui, bruscamente., distogliendo l'attenzione dall'immagine davanti a lui, schiarendosi la voce.

<< So che non ti piace parlarne...Posso solo immaginare come dovrai sentirti, ma volevo solo farti sapere che se vuoi....bhè, io ci sono. >> Disse Strawberry, un po' imbarazzata, posando una mano sulla schiena di lui, che le dava le spalle in quel momento.

<< Grazie... ma non serve. è acqua passata. Sono un'uomo adulto ,ormai. >> Affermò lui, con tono dolce e amaro allo stesso tempo, non muovendo un muscolo e non reagendo al tocco.
Quel gesto sembrava non avesse sortito alcun effetto sul biondo, ma non era così. L'effetto c'era stato eccome.
Il ragazzo era così abituato a non provare nulla e a fingere, che non aveva battuto ciglio quando aveva sentito la mano della rossa sulla sua schiena.
Il suo cuore però, che non era ancor riuscito a domare come voleva, aveva saltato un battito  e Ryan aveva provato un grande e strano calore al centro del petto.
Raramente tra l altro, la giovane gli si era avvicinata... spontaneamente, poteva aggiungere.
Cercava anzi, sempre di allontanarlo e di evitare il contatto e invece in quel momento sembrava come se con quel suo gesto, semplice ma affettuoso, volesse infondergli coraggio e dargli sostegno.
La ragazza, secondo lui, doveva aver sentito che, in qualche modo, la sua mente l'aveva riportato dentro quei brutti ricordi che troppe volte aveva cercato di dimenticare ed eliminare, senza però riuscirci.
A volte, doveva ammettere, Strawberry aveva la capacità di sorprenderlo.
Possibile che avesse capito le sue difficoltà, i suoi pensieri, in quell'istante?
Peccato comunque che non servisse più. Ormai era diventato un'uomo.
Era cresciuto. Certo aveva avuto Kyle vicino sin da ragazzino, ma non era bastato.
Il suo cuore si era chiuso il giorno in cui aveva perso i suoi genitori ed aveva deciso di non darsi pace fin quando non si sarebbe vendicato.
L'aveva giurato sulla tomba dei suoi. Era stato quello il suo unico obbiettivo nella vita.
Solo successivamente, sarebbe potuto andare avanti con la sua vita e chiudere col suo passato.

<< Sì, ma.. >> Continuò lei,non sapendo bene cosa dire ,in realtà.
Era a disagio, per via del silenzio assordante.
Voleva fare qualcosa per lui, ma non sapeva neanche trovare le parole per poter aiutare il suo amico e odiava il non poter fare nulla per alleviare il suo dolore.
Le faceva strano considerare Ryan un'amico. Erano stati tutto fuorchè quello da quando si conoscevano, ma col tempo si era creato un certo legame fra loro, difficile da spezzare. Ne avevano passate parecchie insieme.
E se quello non era considerato amicizia, allora che cosa poteva essere?

<< Sono contento che ti preoccupi per me, davvero, ma non è necessario.
Andiamo a mangiare. Tra poco le altre saranno qui! >> Esclamò poco dopo Ryan; con tono più gentile; girandosi verso di lei per guardarla.

<< O...ok! >> Fu l'unica risposta di lei, quasi balbettando, alzando gli occhi per incontrare quelli del giovane.
Strawberry si ritrovò un po' intontita a causa dell'intensità di quello sguardo e non riuscì a trovare , ancora una volta, le parole da dire; cosa molto strana per lei.

<< Ti lascio cambiare. Ci vediamo di sotto. >> Disse ancora il suo capo, prima di allontanarsi e dirigersi verso la porta per uscire e lasciarla da sola.

Mezz'ora dopo , le altre 4 ragazze erano arrivate, puntualissime, al cafè.
Paddy e Lory si erano precipitate da Strawberry per abbracciarla e per sapere come stava.
Invece Mina e Pam, dopo aver fatto un saluto veloce e generale ,si erano già dirette verso lo spogliatoio.
La giornata era stata tranquilla. Il cafe non era stato particolarmente pieno.
Strawberry sembrava davvero in forma.
Le medicine prese aveva davvero fatto effetto, pensarono i due ragazzi ,mentre guardavano la rossa da lontano.
Le giovani decisero poi, a fine turno e su proposta di Kyle, di rimanere a cena tutti insieme al cafe.
Passarono una bella serata in compagnia , fra chiacchiere, risate ,prese in giro, musica e tanto cibo.
Era una di quelle serate che si ricordano in eterno e si raccontano negli anni successivi.
Tutti in quel momento stavano pensando che se il mondo fosse finito di lì a poco, almeno avevano avuto una serata del genere.
Si erano divertiti. Erano stati bene. E perfino Ryan sembrava essersi rilassato.
Strawberry ,in disparte dagli altri, d'improvviso sorrise, guardando i suoi amici sparsi per la stanza e a quel punto, giurò a se stessa che avrebbe fatto di tutto per avere molte altre serate come quella.
Non avrebbero perso la guerra. Lei non l'avrebbe permesso, a costo della sua stessa vita.
Dopo mezzanotte, Paddy ,Lory, Mina e Pam decisero di tornare a casa.
Aveva anche ripreso a nevicare, ma leggermente.
Quella era davvero la serata perfetta, almeno secondo la rossa, che invece aveva deciso di restare ancora una notte al cafe.
I suoi sarebbero tornati fra un paio di giorni e a lei non andava proprio di tornare a casa e stare da sola.
Salì in camera di Ryan per "cambiarsi" e trovò qualcosa appoggiato sopra il letto.
Che fosse per lei?

<< E questo cos'è? >> Disse a voce alta la ragazza,avvicinandosi per sbirciare.
Si sapeva quanto fosse curiosa di natura.

<< Cosa ti sembra? >> Fece una voce dietro di lei, facendola saltare per aria.
In quel momento si sentì colta in flagrante, manco avesse fatto chissà che cosa.
La sua espressione era talmente buffa che Ryan dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non sbottare a riderle in faccia.

<< è un vestito?! >> Domandò poi la giovane,girandosi a guardare il biondino di fronte a lei che avvicinandosi con passo felino, affermò con voce suadente e sincera:

<< è per te! >>

Sfoggiò a quel punto un sorriso smagliante, vero.
Fu disarmante per la giovane, che rimase impietrita, capendo solo dopo di trovarsi a pochi centimetri da lui.
Era stato così veloce nell'arrivarle accanto,senza che lei se ne accorgesse.
Potè così sentire distintamente l'odore della sua colonia.
La ragazza inspirò profondamente, chiudendo gli occhi, senza rendersene nemmeno conto.
Le piaceva molto quel profumo, per quando odiasse ammetterlo.
Era così buono.....così Ryan.

<< Oh...Ma è bellissimo! >> Riuscì ad esclamare, successivamente, la rossa, riprendendo le sue facoltà mentali , riproverandosi mentalmente e spalancando gli occhi. Doveva stare più attenta.

<< Ho pensato potessi indossarlo alla festa...sempre se verrai. >> Le disse allora il biondo, guardandola intensamente ,facendole capire quanto tenesse alla cosa.

<< Hai buon gusto. Non c'è che dire. >> Fece lei, allontanandosi, seppur di poco dal ragazzo, ignorando i battiti del suo cuore e le parole dette dal giovane.

"Che diavolo c'è che non va in me?" Si chiese Strawberry fra se e se.
La presenza del biondino la destabilizzava troppo in quel periodo e non poteva permettersi passi falsi.
Doveva darsi una regolata e soprattutto non insospettire nessuno.

<< Mi farebbe molto piacere se venissi. >> Le disse lui, riavvicinandosi, con voce morbida ma maliziosa, continuando a guardarla magneticamente.
La rossa si sentì mancare il respiro.
E in quel momento un telefono squillò, rompendo l'idillio che si stava creando.
Era il cellulare di Strawberry.
Vedendo il mittente, scoprì di non essere così entusiasta come sarebbe dovuta essere ,anzi.
Eppure aspettava da giorni una chiamata dal suo ragazzo.
Si sentiva stranamente delusa , perchè quella chiamata aveva distrutto il momento che si era appena creato con Ryan.

<< è Mark! >> Esclamò lei, con un tono piatto ed indecifrabile,persino per il biondo, che di solito riusciva a capire subito l' umore della rossa.
Quando il suo fidanzato idiota la chiamava era sempre molto su di giri, invece stavolta continuava a guardare il suo cellulare ,come se non avesse voglia di rispondere e fosse in conflitto. Quasi come se fosse scocciata.
Non potè di certo negare che la cosa non poteva che fargli piacere.
Fingendo tranquillità, il biondo esclamò col suo solito tono di voce menefreghista, lasciando la stanza:

<< Ah... Bhè, allora tolgo il disturbo! >>

Riuchiudendosi la porta alle spalle, Ryan fu quasi tentato di rimanere ad ascoltare, ma decise di rispettare la privacy della sua amica e dipendente e si diresse di sotto per distrarsi.

<< Ma no. Questa è camera - >> Aveva successivamente ribattutto la giovane, mentre lo guardava andare via, prima di rispondere alla chiamata, con finta allegria: << Hei Mark! >>

<< Strawberry,che bello sentirti! Mi dispiace non averti potuto chiamare prima. Queste qualificazioni per le provinciali sono estenuanti. Ma come mai non sei venuta a vedermi? Speravo saresti venuta a tifare per me. >> Disse tutto d'un fiato il ragazzo, entusiasta ,ma allo stesso tempo un po' deluso dalla mancata presenza della sua ragazza.

<< Oh mi dispiace Mark, ma sono stata impegnata anch'io in questi giorni.
Tra l altro ieri mi è anche venuta l'influenza, quindi non me la sono proprio sentita di uscire! Figurati che non sono riuscita nemmeno a lavorare.
Kyle ha dovuto mandarmi a riposarmi. >> Rispose la rossa,con tono di voce triste ,ma fermo.

<< Ah. E adesso come stai? >> Domandò il moro, interessato.

<< Molto meglio. Sono anche tornata a lavoro! >> Esclamò Strawberry, con tono di voce più alto.

<< Così presto? Potevi prenderti un giorno di malattia! >> Se ne uscì dicendo il ragazzo, sorpreso.

<< Ahahahah ! Bhè, dubito che Ryan me l'avrebbe permesso. Già gli ho rubato il letto! >> Borbottò sorridendo la giovane, senza pensare alle parole appena dette.

<< Che vuoi dire? >> Chiese ,a quel punto, Mark, spiazzato e confuso.

<< Ah... bhè, ecco... Siccome i miei sono partiti per lavoro, c'era la tempesta di neve ed io non mi sentivo bene, ho preferito restare qui con loro, piuttosto che a casa da sola. >> Spiegò la rossa.

<< Strawberry! Stai dicendo sul serio? >> La rimproverò lui, basito e meravigliato.

<< Perchè non dovrei essere seria? >> Ribattè lei, calma, non riuscendo a capire il problema.
Non capiva il perchè Mark la stesse facendo così tragica.
I ragazzi erano stati così carini con lei. E non è che fosse successo qualcosa fra lei e Ryan.
"A meno che.." Pensò poi la ragazza, fermando immediatamente e improvvisamente il flusso dei suoi pensieri, scuotendo energicamente la testa. Era assurdo.
Mark non era affatto un tipo geloso....e poi non ce n'era alcun bisogno.
"Giusto?" Fece però dopo da eco, una vocina nella sua testa.

<< Mi stai dicendo che hai dormito in camera di Ryan stanotte? Da sola con lui? >> Domandò ancora Mark, con tono di voce alto.
Stavolta sembrava quasi arrabbiato.

<< Sì e allora!? Aspetta cosa ? No! Mica insieme. Ma ti pare! Mark!
Mi ha soltanto ceduto la sua stanza. è stato carino da parte sua.... considerando come mi tratta di solito. >> Disse allora Strawberry, cercando di risolvere la discussione e chiarire la situazione.
Non le piaceva cosa il moro volesse insinuare.

<< Appunto! >> Mormorò il ragazzo.

"Non si fidava di Ryan o non si fidava di lei? Che sospetti qualcosa?" Domande come queste si affollavano nella mente della rossa, che poco dopo sentì il fidanzato esclamare:
<< Secondo me ti fidi troppo di quei due! Soprattutto di quel biondino. >>

<< Andiamo Mark! Cosa credi sarebbe potuto succedere? Ryan avrà anche mille difetti, ma non si approfitterebbe mai di me. >> Affermò lei, con tono sicuro.

 "Giusto?" Fece di nuovo quella vocina nella sua testa ,per poi continuare dicendo: "Di sicuro c'ha provato molte volte e non è che tu abbia fatto molto per allontanarlo da te o farlo davvero smettere di provarci."

<< Comunque ti ho chiamato per dirti che ho finalmente un po' di tempo domani mattina. Se vuoi possiamo vederci. >> Disse Mark, dopo qualche secondo di silenzio.

< è perfetto, ma devo parlarne con Kyle prima. Domani mattina siamo aperti. Spero davvero che ci potremmo vedere. Anche perchè.. ti devo parlare! >> Ribattè lei, speranzosa e seria.
Non sapeva ancora bene cosa dirgli, ma sapeva che avevano un discorso da fare.

<< Va bene. Qualcosa di cui devo preoccuparmi? Ti sento un po' strana! >> Affermò Mark, timoroso.

<< No , tranquillo. Buonanotte. >> Rispose secca lei.

<< Anche a te. Ti amo. >> Le disse il ragazzo., con tono di voce dolce.

<< Anch'io ti amo! >> Mormorò lei ,con tono di voce neutro, prima di chiudere la telefonata.

Quella sera ,per la prima volta, Strawberry si sentì una bugiarda ,mentre gli declamava il suo amore. Ciò che aveva detto ,le era sembrato forzato, falso e non era mai successo.
Amare Mark era una delle poche certezze che aveva nella vita.
Come poteva ,il suo cuore, essere cambiato senza che lei se ne accorgesse? Quando era successo? Come aveva potuto permetterlo?
O forse dovevano solo ritrovarsi.
Nel frattempo, durante quell'ultimo scambio di battute fra i due fidanzati, Ryan aveva avuto la sfortuna di passare accanto alla porta della camera ,mentre andava in bagno e di sentire quelle parole uscire dalla bocca della donna che amava.
Quel ti amo, seppur impilcito, lo feriva più profondamente di quelle fisiche.
D sicuro più di quelle che aveva subito quanche settimana prima.
Durante la notte, per motivi diversi, ne Strawberry ne Ryan erano ancora riusciti a prendere sonno ed entrambi ebbero la stessa idea. Dolci.
Aprirono le porte della loro camere quasi in contemporanea.
Quando Strawberry arrivò in cucina ,si ritrovò a pochi centimetri da Ryan, in piedi di fronte a lei, ma di spalle.

<< Oddio! Che spavento! >> Esclamò alzando la voce, portandosi una mano sul cuore e poi sulla bocca, la ragazza ; che sovrappensiero e mezza assonnata , non si era accorta della luce accesa.

<< Ryan! Che ci fai qui? >> Chiese lei poco dopo, confusa, guardandosi intorno.

<< Cosa ti sembra? >> Ribattè lui, girandosi alzando il sopracciglio destro e mostrando cosa avesse in mano. Cioccolato e uova.
"Che avesse avuto la sua stessa idea?" Pensò immediatamente la rossa, per poi chiedere:

<< Vuoi preparare una torta a quest'ora? >>

<< Ho fame. >> Fu la risposta secca e tranquilla del giovane, che scrollò le spalle e prese a muoversi.

<< Ti do una mano. >> Affermò subito dopo Strawberry.
Anche lei aveva voglia di dolci e sapeva che si erano spazzolati tutto a cena e poi tanto era sicura che non sarebbe riuscita a tornare a dormire.
Tanto valeva aiutare.

<< Sicura? Fosse per me ,non ti farei neanche avvicinare ai fornelli! Non so come Kyle faccia a fidarsi. >> Esclamò il biondo, con voce giocosa e divertita e sguardo fintamente timoroso.
Sapeva bene che la ragazza non era un'asso in cucina.
Guardò il viso di lei fare prima un'espressione adorabile, poi una corrucciata e infine una arrabbiata.

<< Cattivo! >> Commentò la rossa, avvicinandosi per strattonarlo, facendogli la solita linguaccia.

<< Ok! In due faremo prima..... >> Mormorò il biondo, scettico, per poi continuare sussurrando:

<< Spero! >>

<< Ti ho sentito! >> Ribattè lei, guardandolo male, sfoggiando successivamente un bel sorriso.

Strawberry era una frana in cucina; si sapeva, ma non era tanto dovuto al fatto che non le venissero bene le cose da mangiare.
Il problema era che la rossa era un vero e proprio disastro. Come si muoveva faceva danni. Come un'elefante all'interno di una cristalleria.
Troppo pasticciona a detta di tutti... cosa strana considerando i suoi poteri da mew mew.
Avrebbe dovuto avere ottimi riflessi, peccato che non era affatto così e ciò che successe dopo ne fu la conseguenza palese e lampante.
Fu questione di secondi. Un'attimo prima Ryan stava spiegando pazientemente la quantità di farina da dover usare , mentre reggeva lo sgabello alla rossa  che stava prendendo l'ingrediente che si trovava nella mensola sopra il frigo e l'attimo dopo il biondo era completamente ricoperto di bianco.
La ragazza, rimasta successivamente immobile a guardare la scena, aveva fatto cadere metà pacco sulla testa del ragazzo che aveva preso a strarnutire, mentre cercava di togliersela di dosso.
Strawberry ,a quel punto,vedendolov agitarsi come un matto e non riuscendo più a trattenersi ,scoppiò a ridere, ma mentalmente, la rossa si stava già preparando per le urla e i rimproveri a cui a breve sarebbe andata sicuramente incontro.
Il biondino di fronte a lei, invece, fece qualcosa di inatteso. Rise.
E, non dandole neanche il tempo di reagire , la sporcò ,dopo aver preso una manciata di farina dalla busta ed avergliela lanciata addosso ,colpendola in pieno viso.
Passarono i minuti successivi a ridere e a prendersi in giro, mentre , come una macchina ben oleata, si davano il cambio a seconda di cosa bisognasse fare.
La ragazza aveva smesso , per via di qualche miracolo, di combinare casini e stava dando un'aiuto concreto al ragazzo.
Stranamente tutto filò liscio e la torta al cioccolato uscì buona.
I due mangiarono le loro fette in pochi minuti e decisero di riporre il resto in frigorifero. Non potevano di certo mangiare una torta intera!
C'era silenzio a tavola, in quell'istante, ma non era uno di quelli imbarazzanti, anzi.

<< Sei stata brava. Non me l'aspettavo. >> Commentò poi Ryan, con un sorriso sincero sulle labbra.

<< Wow. Un complimento e un sorriso. Questo è un'evento da ricordare. >> Ribattè la giovane, felice.
Non si era mai sentita così leggera e serena come in quell'istante.
Il momento di pace però durò poco.

<< Come mai eri sveglia a quest'ora della notte? >> Domandò ,curioso e anche un po' confuso, Ryan.

<< Forse per il tuo stesso motivo Ci hai pensato? >> Fece di rimando lei.

<< Ne dubito. >> Mormorò il giovane, facendo intendere che la sua mancanza di sonno non era stata affatto dovuta alla fame.

<< Probabilmente hai ragione. è che non riuscivo a dormire. Sai..le cose con Mark.... >> Rispose la ragazza incerta e sconfitta, per poi continuare ,parlando sottovoce e con tono triste:
<< Non vanno molto bene ultimamente. >> nell'esatto momento in cui Ryan disse:
<< Non voglio saperne niente di quel... >>

<< Cosa? >> Dissero i due in contemporanea, ognuno rispondendo alla frase appena detta dall'altra persona.

<< Ho detto che ultimamente le cose non vanno molto bene fra noi e non ho ancora avuto modo di parlargliene. Mi sento così distante da lui negli ultimi tempi e poi il dovergli mentire in continuazione sul progetto mew mew e gli alieni non aiuta di certo la nostra relazione. Comunque immagino che a te di queste cose importi poco e niente eh!? >> Spiegò Ichigo, per poi sorridere amaramente.
Sapeva cosa Ryan pensasse di Mark, anche se non aveva mai capito il perchè non gli andasse a genio.
E a giudicare dai commenti recenti del suo ragazzo, l'antipatia era reciproca.

<< Mi dispiace in realtà! Se ci fosse stato un altro modo, magari meno invasivo......ma non l'ho trovato purtroppo. >> Mormorò il biondo, cercando all'inizio di sembrare sincero il più possibile, finendo per diventarlo sul serio.
Non avrebbe mai voluto gravare sulle vite delle 5 giovani ragazze, ma non era colpa sua se loro erano le uniche in grado di evitare la distruzione della terra e la fine degli esseri umani.
Se ci fosse stata un'altra soluzione, se avesse potuto risolvere la faccenda da solo , l'avrebbe fatto.

<< Vabbè.. è tardi. è meglio andare a dormire. Buonanotte Shirogane! >> Esclamò la rossa, alzandosi dalla sedia ,sbadigliando.

<< Buonanotte Ichigo. >> Sussurrò lui, quando lei era già per le scale.

Strawberry si addormentò stranamente col sorriso sulle labbra, subito dopo aver toccato il cuscino e ebbe la netta sensazione, la mattina dopo, che non fosse stato merito della torta mangiata..o almeno non solo.
L'ultima cosa che vide prima di cedere a Morfeo, fu il bellissimo abito ,regalatole da Ryan, appeso fuori l'armadio.

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Capitolo 7
*** AVVISO ***


Miei cari lettori, purtroppo ho una brutta notizia da darvi. Speravo di poter pubblicare entro la settimana ,il nuovo e settimo capitolo, ma non sarà così. Non so come sia stato possibile , ma ho perso tutto. Tutto ciò che avevo scritto fino ad ora e in più le idee per i nuovi capitoli. è tutto sparito all'improvviso, non so come, e non so se riuscirò mai a recuperarlo. Purtroppo avevo da poco eliminato un'altra copia che tenevo per poterla sostituire con una più aggiornata, quindi non c'è nemmeno un back up. Che tragedia ragazzi.. Sono davvero delusa ed amareggiata. Mi ero impegnata molto e avevo dedicato tanto tempo alla scrittura del nuovo capitolo.... e invece non lo leggerete mai...visto che ovviamente ciò che scriverò non sarà proprio uguale a quello di prima. Mi dispiace ma non so quando sarò in grado di aggiornare nuovamente. Ricordo solo in linea generale ciò che avevo scritto, quindi avrò bisogno di molto tempo, per cercare di ricreare il tutto, sperando di non modificare troppo. Non ho idea di come sia successo e sono davvero dispiaciuta, soprattutto perché il capitolo era quasi finito e pronto per essere postato. Ero contenta, invece oggi ho aperto il documento ed era tutto bianco. Eppure non avevo modificato e toccato nulla dall'ultima volta in cui avevo scritto. Vi chiedo quindi di avere pazienza. Ho preferito scrivervi perché non volevo che pensaste di essere stati nuovamente abbandonati da me. Spero di poter postare verso ottobre, ma non garantisco nulla. xoxo alla prossima Federica

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Capitolo 8
*** 7 capitolo ***


~<< Io non so davvero come sia potuto succedere! >> Esclamò Mark, ridacchiando, mentre raccontava un'aneddoto ,secondo lui divertente, accaduto il giorno prima durante un'allenamento.

<< Strawberry, ma mi stai ascoltando? >> Chiese il moro poco dopo, scocciato, osservando la sua ragazza, che sembrava avere la testa altrove.
Negli ultimi 20 minuti aveva parlato praticamente da solo, mentre la rossa continuava a guardare un punto fisso, con sguardo assente e perso nel vuoto e le dita che a volte tamburellavano sul tavolo.

<< Strawberry! Strawberry! >> La chiamò lui , un paio di volte, strattonandola leggermente, cercando di guadagnare la sua attenzione, senza però riuscirci.

Che la rossa fosse una tipa molto distratta lui lo sapeva, ma mai era successa una cosa del genere.
Non si era mai estraniata completamente dalla conversazione e questo lo aveva turbato molto, specie perchè era stata lei a dirgli che avrebbero dovuto parlare quella mattina.
Da quando si erano incontrati mezz'ora prima, l'aveva vista silenziosa, distaccata, quasi come se volesse essere dovunque tranne lì con lui e quel continuo silenzio ne era,secondo lui, la prova.
Ichigo, dal canto suo, si era alzata quella mattina con un malessere addosso che non riusciva a scacciare via.
Una grande agitazione l'aveva avvolta appena aveva aperto gli occhi e non era ancora riuscita a liberarsene.
Sapeva da cosa e da chi era causato, così come sapeva che avrebbe dovuto chiarire le cose con Mark e voleva farlo, ma non aveva la minima idea di dove cominciare.
Il tutto era complicato dai suoi sentimenti per il suo capo, ma soprattutto dalla faccenda degli alieni.
Tante volte la giovane avrebbe voluto condividere con Mark quella parte della sua recente vita, raccontargli tutto e fargli capire che le sue sparizioni erano dovute a qualcosa più grande di lei, più grande di loro, ma aveva fatto una promessa. Doveva tenere il segreto e quindi non poteva farne parola con nessuno. Era una cosa che non riguardava soltanto lei.
Quella mattina, prima di uscire e raggiungere Mark, la rossa aveva; come se non bastasse il resto a smorzare il suo entusiasmo e l'umore, anche ascoltato , o per meglio dire origiliato una conversazione tra Shirogane e la ragazza con cui aveva flirtato giorni prima e la cosa le aveva dato estremamente fastidio.
I due si erano dati appuntamento proprio al parco dove lei e il suo Mark avrebbero dovuto incontrarsi.
Il moro si era convinto invece ,da settimane, che la causa del loro allontanamento fosse proprio Ryan.
Aveva visto come il biondino girasse intorno alla sua ragazza, come si stuzzicassero e si prendessero in giro a vicenda ed aveva poi recentemente notato che i due erano diventati più gentili l'una con l altro.
Ichigo gli aveva confermato il loro avvicinamento ,dovuto a una qualche malattia o incidente di Shirogane.
La ragazza gli aveva anche riferito che in fondo Ryan non era così male come credeva e che aveva iniziato a capire che tutto ciò che diceva e faceva il suo giovane capo era solo una facciata.
Queste parole erano bastate al ragazzo per iniziare a sospettare una storia fra i due. Poco dopo però, aveva realizzato che Strawberry non era affatto il tipo che poteva tradire, visto poi quanto tenesse a lui e al loro rapporto.
Per questo aveva cercato di non trarre conclusioni affrettate ed aspettare, nonostante non riuscisse a liberarsi di quella insofferenza, di quella sottospecie di gelosia che provava nei confronti del giovane capo di Ichigo, che si comportava sempre come se fosse chissà chi , come se fosse in grado di portargliela via. Non poteva certo immaginare che il grande segreto di Strawberry riguardasse gli alieni, ma che allo stesso tempo era molto vicino alla verità.

<< Scusami Mark. Ero sovrappensiero. >> Mormorò lei, imbarazzata, dopo aver strizzato gli occhi un paio di volte per la sorpresa.

<< Me ne sono accorto. Tutto ok? Se c'è qualche problema , lo sai che puoi parlarmene,vero? >> Chiese con tono preoccupato il moro.

" Magari!" Pensò la giovane,sospirando.

<< No, va tutto bene  Sono solo un po' stanca. >> Rispose Strawberry, sorridendogli con tono rassicurante.

<< Sei sicura? Ti vedo molto.. uhm, come dire.... strana. Non ci vediamo da settimane e sembra che la tua testa sia da tutt'altra parte. Non sei contenta di vedermi? Perchè io lo sono. >> Ribattè il ragazzo,confuso e turbato.

<< Non è questo. Certo che sono felice di vederti, ma ...vedi...ecco, io... >> Farfugliò la rossa, per poi prendere coraggio e dire tutto d'un fiato:

<< Vuoi la verità? Dobbiamo parlare Mark.
Tu sai quanto tengo a te, a noi... ma ultimamente , le cose sono state un po' troppo complicate. Non ci siamo visti quasi per niente e quelle poche volte che siamo stati insieme, non abbiamo fatto altro che litigare ,incolpandoci a vicenda per le mancate uscite , anche al telefono, e io non voglio una relazione del genere. Non sarebbe sana..per nessuno dei due, quindi ho pensato... >>

<< Mi stai lasciando? >> Domandò serio il ragazzo.

<< Che cosa? No! Ma che dici? Come ti è venuto in mente? Perchè dovrei volere una cosa simile? >> Ribattè la giovane meravigliata, con gli occhi spalancati.

<< Non ci vediamo da settimane. Abbiamo parlato pochissimo. Come hai detto tu non facciamo altro che litigare e  hai una faccia da funerale da quando ci siamo incontrati stamattina e...bhè, devo ammettere che lo pensavo già da un po'. Rispondevi tardi ai messaggi , correvi sempre al lavoro e non avevi mai tempo per me...per noi.
Allora, ho creduto che fosse perchè non sapevi come dirmi che volevi lasciarmi.. magari per il biondino. >> Rispose il moro, il più onestamente possibile.

<< Ero impegnata , lo sai. E comunque non dare tutta la colpa a me, per favore. Anche tu eri sempre in giro e non mi pare che ti sia messo a cercare una soluzione per vederci,anzi. Hai addirittura smesso di farti sentire! >> Affermò ,a quel punto, duramente Ichigo,alzando il tono di voce.
Mai i due erano arrivati a litigare.
Nelle ultime settimane sembravano non fare altro.

<< Aspetta! Biondino? Intendi Ryan per caso? >> Disse poco dopo, ricordando le parole del suo ragazzo ,che esclamò:

<< Chi altro? Lo hai detto anche tu che le cose fra voi vanno meglio adesso! >>

<< E questo cosa dovrebbe significare scusa? >> Chiese confusa Strawberry, non riuscendo a capire cosa il moro volesse insinuare.

<< Andiamo! Vuoi dirmi che non hai mai notato come ti guarda? >> Ribattè aspramente il giovane, con sguardo duro e tono sarcastico.

<< Ma chi,Shirogane? Ti stai sbagliando di grosso.Mark!
E comunque ,nonostante quello che si potrebbe pensare di lui, non farebbe mai una mossa. Sa che sono fidanzata e tra l altro non credo di essere il suo tipo. >> Disse Ichigo con assoluta certezza negli occhi.

<< Adesso sei tu che ti sbagli. >> Fu l'unica risposta di Mark.

<< Ma si può sapere come siamo arrivati a parlare di Shirogane?
Non mi pare che sia lui il problema fra di noi! E per la cronaca ,è stato anche molto carino a cedermi la sua camera in questi giorni, quindi- >> Continuò col dire Strawberry, cercando di tornare a parlare di loro e non distrarsi,lasciandosi però sfuggire delle informazioni che fecero infuriare il moro che infatti, domandò agitato:

<< Che significa che ti ha ceduto la sua camera? >>

<< Sono stata male e visto che non volevo tornare a casa, dove sarei stata da sola , Ryan e Kyle si sono gentilmente offerti di farmi restare con loro al cafè. >> Spiegò innocentemente la rossa, con voce calma e tranquilla.

<< E tu sei rimasta lì? >> Chiese lui, con tono geloso , quasi accusatorio.

<< Cosa avrei dovuto fare? >> Rispose la giovane, incredula e sbalordita dal comportamento e dalle frasi del suo ragazzo, che poco dopo domandò:.

<< Hai dormito con lui in camera sua? >>

<< Assolutamente no. Sei matto? >> Ribattè lei, guardandolo come se fosse impazzito.

<< Tu ti fidi troppo. Non mi piace che passi troppo tempo con loro...soprattutto Ryan. >> Se ne uscì dicendo Mark.
La cosa fece arrabbiare Strawberry, che rispose seria e con sicurezza:

<< Ma che dici? Sono dei bravissimi ragazzi,sono i miei capi e soprattutto sono miei ottimi amici. Apprezzerei se la smettessi di parlare in questi termini di Kyle e soprattutto Ryan. Parli di lui come se fosse una specie di maniaco! >>

<< Avresti almeno potuto parlarmene. >> Disse poi il moro,calmandosi.

<< E come, visto che non rispondevi alle mie chiamate?
E comunque,non devo certo rendere conto a te. Decido io della mia vita, Mark! Ora possiamo tornare a parlare di noi, per favore? >> Affermò convinta e decisa la ragazza.

<< Certo! Scusa. >> Esclamò dispiaciuto lui.

<< Tutto ciò che voglio è recuperare il nostro rapporto, ma ho bisogno di tempo e tranquillità e soprattutto devo sapere se la pensi come me,altrimenti non avrebbe senso. Ultimamente le cose sono state un po' frenetiche e tra la scuola, tu con gli allenamenti del torneo e io con il lavoro, non abbiamo avuto tempo per noi. Voglio ritrovare l' equilibrio che avevamo, solo che non so quanto tempo ci vorrà e se ci riusciremo. Per questo, penso che sarebbe il caso di prenderci una piccola pausa di riflessione. >> Continuò Strawberry, cercando di spiegare a Mark il suo punto di vista e cosa voleva fare per risolvere le cose fra loro.

<< Una pausa? >> Chiese nervosamente il giovane,accigliato.

<< Sì, stare lontani magari ci farà bene e aiuterà a chiarire qualche dubbio! >> Esclamò subito dopo Ichigo, con voce ferma e sicura.

<< Non credo e poi io non ho alcun dubbio ,ma se è questo che vuoi... accetto la tua decisione. Non posso far altro. >> Rispose Mark, scrollando le spalle, sconfitto.
Era inutile provare a farla ragionare. Era testarda ed inoltre aveva già preso la sua decisione, quindi a che pro cercare di convincerla?

<< Bhè,a questo punto la partenza è provvidenziale! >> Esclamò successivamente il moro,spostandosi una ciocca di capelli davanti al volto, a causa di una precedente folata di vento.

<< Quale partenza? >> Chiese sorpresa la ragazza,guardandolo curiosa e confusa.

<< Mi è stato offero un tirocinio. Dopo Natale partirò per Londra, per un semestre. >> Affermò con tono pacato, ma eccitato, Mark.
Seppur fosse dispiaciuto di doversi separare temporaneamente dalla sua Strawberry, in fondo quella era una grande opportunità per lui e non poteva rinunciarci.

<< Ma sono 3 mesi! >> Sbuffò dicendo la giovane,rimanendo spiazzata dalla notizia.

Era felice che il suo ragazzo avesse accettato,seppur di malavoglia, la sua idea della pausa di riflessione, ma non voleva che andasse lontano, proprio in quel periodo di confusione che lei stava attraversando.
Era pericoloso, soprattutto per via di ciò che lei provava per Shirogane.

<< Vedrai che passeranno in fretta. Non ce ne accorgeremo neanche.  >> Mormorò il ragazzo, notando il suo disagio, accogliendola delicatamente fra le braccia, mentre le accarezzava dolcemente i capelli.

<< Speriamo! >> Sussurrò la ragazza, strigendolo forte, prima di riprendere a camminare.

I due giovani passarono la mezz'ora successiva a chiacchierare , ricordando i loro momenti più belli e a scherzare, proprio come facevano un tempo.
Si presero un bel gelato e continuarono la passeggiata nel parco, mano nella mano, fino a quando all'improvviso , la rossa arrestò completamente i suoi passi, restanto inerme e con lo sguardo fisso fra la folla davanti a lei.
Il moro, notando la cosa, si girò a guardarla e fermandosi anch' egli ,capì cosa , o meglio chi, avesse attirato la sua attenzione, bloccando addiritura i movimenti fisici.
A pochi passi passi da loro, si intravedeva chiaramente una testa bionda a loro nota. Era Ryan, a braccetto con una bionda.
Ichigo avrebbe voluto smettere di fissarli, ma non riusciva a smettere di farlo.
In quell'esatto momento i suoi occhi incontrarono quelli color oceano del biondino.
Anche lui rimase paralizzato nel vederla, ma fece del tutto per non sembrare affatto colpito dalla cosa. Sapeva celare bene i suoi sentimenti.
Dopo qualche secondo, entrambi distolsero lo sguardo.

<< Provi qualcosa per Shirogane? >> Domandò a bruciapelo il giovane, vedendo la reazione della rossa, che era ancora ferma ,immobile a guardare il biondo poco lontano da loro ,che man mano si stava allontanando.

<< Che cosa? >> Ribattè lei, con voce alterata,spalancando gli occhi,presa alla sprovvista.
Non si aspettava di certo una domanda del genere e non aveva la minima idea di come rispondere.
Pensò di mentire, ma sapeva che Mark meritava qualcosa di più e lei non era una bugiarda. Non era nemmeno così brava a dire le bugie. Alieni a parte.
Mark meritava la verità. Ma era più forte di lei. Non aveva il minimo indizio sui suoi veri sentimenti per quel biondino che le aveva sconvolto la vita.
E poi, la ragazza non voleva davvero sapere cosa provava per Ryan.
Come poteva il suo amato ed adorato Mark chiederle una cosa del genere? Cosa si aspettava da lei? E quando aveva iniziato ad essere così sospettoso?

<< Ichigo, dimmi la verità. Sei innamorata di lui? >> Chiese ancora Mark, con tono più serio e con maggiore sicurezza, quasi certo della risposta.

<< Io innamorata di quell' idiota, sbruffone che si crede di essere chissà chi?
Ma no...scherzi?...Andiamo... No! Io.. >> Rispose automaticamente, arrampicandosi sugli specchi la rossa, che poco dopo sospirò e poi confessò esausta:

<< Non lo so, okay? Negli ultimi tempi le cose tra noi sono cambiate. Non so come sia successo ,ma ho iniziato a guardarlo in maniera diversa e forse... >>

<< Buona fortuna,Straw. >> Fu l'unica cosa che disse il ragazzo, con tono triste, prima di baciare la fronte della ragazza e poi darle le spalle e proseguire per la sua strada solitaria, camminando a passo svelto.
Non poteva restare lì un secondo di più.
Per lui la loro relazione era finita lì...in quel parco.
Non era disposto a stare con qualcuno disonesto e a cui non importasse abbastanza di lui.
Perchè non gli aveva detto di provare qualcosa per Shirogane?
Gli avrebbe mai confessato i suoi sentimenti per il suo capo, se lui non l'avesse forzata?
Gli aveva mentito,spudoratamente, chissà per quanto tempo e questa era una cosa peggiore di un qualsiasi tradimento.
Come poteva fidarsi ancora di lei?
Avrebbe preferito saperlo prima. Certo avrebbe sofferto, ma non si sarebbe illuso e avrebbe trovato la forza di lasciarla andare.
Nonostante tutto però, la amava ancora. Era il suo primo amore.
E non poteva dimenticare ciò che c'era stato.
Il suo cuore si stava spezzando.

<< Mark! ASPETTA! MARK! >> Urlò Ichigo, con le lacrime agli occhi, sperando che il ragazzo tornasse sui suoi passi.
Mark a quel punto prese a correre.

Mentre si dirigeva al cafè, 20 minuti dopo, Strawberry aveva la mente invasa da tanti, troppi pensieri.
Molte erano le domande che si stava ponendo, dandosi mentalmente della stupida.
"E' finita?" "Mark mi perdonerà?" "Perchè non sono stata zitta?" "E adesso?" "Cosa faccio con Ryan?" " Perchè devo provare questi sentimenti per lui?"

Era talmente distratta da non notare che c'era qualcuno, fermo, proprio davanti la porta d' ingresso del locale.
Fu un'attimo. I due si scontrarono fra di loro, senza neanche avere il tempo di guardarsi in faccia.
Lui l'aveva però già riconosciuta, dall'odore di vaniglia e fragola.
Ichigo ,per evitare di finire a terra, si era aggrappata alle braccia del giovane davanti a lei , che fece giusto in tempo a girarsi per cercare di evitarle la caduta, ma non servì a molto.
Caddero l'una sopra all altro, non molto delicatamente.
L'aveva protetta. Aveva reagito d'istinto e aveva portato il corpo di lei sopra al suo, per farsì che la rossa non si facesse male.
La testa di lei si trovava sul suo addome e lei era quasi completamente raggomitolata su di lui.

<< Se continui a cadermi fra le braccia, comincerò a pensare che tu sia innamorata di me! >> Disse la voce, sogghignando.
Voce che la giovane conosceva purtroppo molto bene. Ryan Shirogane.
"Non è possibile" Fece la vocina nella sua testa, mentre la rossa si rialzava.
Fra tutte le persone che esistevano al mondo, in quel momento doveva scontrarsi proprio con l'unica che non aveva voglia di vedere?
Classico.

<< Sei più pesante di quanto ricordassi! >> Esclamò ancora Ryan, guardandola col sorriso sulle labbra,divertito.

Shirogane non riusciva proprio a non prenderla in giro. Adorava farlo, e poi quello era il suo unico modo di approcciarsi a lei e non c'avrebbe rinunciato per niente al mondo.
Ichigo ,come scottata, si rialzò di scatto, mormorando un "cretino" , senza però dargli troppa corda ed iniziare una lite. Cosa che spiazzò Shirogane, che si aspettava invece una sfuriata, come al solito, da parte dell'amica.
Strawberry marciò dentro il cafè, dopo essersi data un'aggiustata ai vestiti, senza neanche voltarsi a guardarlo.
Quella mattina era talmente giù di corda che non aveva nemmeno voglia di litigare.
In quel momento era arrabbiata con lui, quasi quanto lo era con se stessa, anche se sapeva che il biondo alla fine non era il vero responsabile di ciò che era accaduto fra lei e il suo adorato Mark, in un certo senso però lo riteneva colpevole. per quanto la cosa fosse estremamente infantile.

<< Potresti almeno chiedere scusa! >> Le urlò dietro il ragazzo, grattandosi la testa,confuso, prima di rientrare anche lui nel locale, ancora allibito dalla mancata reazione della ragazza.

Avete presente quel detto: " Non c'è mai fine al peggio?"
Ecco, Strawberry quel pomeriggio ne aveva decisamente capito il significato.
Non bastava tutto ciò che era successo quella mattina, fra il litigio con Mark,  lo "scontro" con Ryan e l'ennesimo attacco alieno prima di pranzo.
Erano solo le 16 del pomeriggio e il cafè era già strapieno e loro erano solo in 3.
Per motivi personali, Paddy e Lory avevano preso un permesso e così lei e Pam; visto che Mina non stava facendo nulla come al solito, a parte gridarle contro; stavano impazzendo, correndo da una parte all'altra, senza fermarsi mai. Kyle aveva addirittura messo Ryan alle strette, costringendolo a dare una mano, cosa che aveva però peggiorato le cose.
Il colpo di grazia per Ichigo arrivò nel momento in cui dopo 2 ore di continui avanti e indietro, la porta del cafè si aprì per rivelare la bionda che aveva visto con Shirogane quella stessa mattina.
La presenza della ragazza la distrasse ulteriormente, soprattutto visto con quanta sfacciataggine si avvicinasse a Ryan o lo chiamasse quasi ogni 5 secondi al suo tavolo, facendogli perdere tempo.

<< Ichigo ,maledizione. Ma perchè non guardi mai dove metti i piedi? è la 4 volta che fai cadere quelle posate! >> Gridò all'improvviso il biondo,furioso, girandosi a guardare la rossa.

<< Mi dispiace! >> Mormorò lei, dispiaciuta, senza obiettare, accovacciandosi per raccogliere ciò che era caduto.

<< Ryan! >> Urlò a quel punto il pasticciere, all'amico, con tono di rimprovero.
Aveva capito che l'amica non se la stava passando bene ed era stanca e non voleva che il suo socio ci andasse pesante come al solito.

<< No,Kyle. Lascialo stare. Ha ragione a sgridarmi. Non ne combino una giusta oggi. >> Rispose la Monomiya, sorprendendo tutti.

<< Oggi.. >> Mormorò il giovane, dietro di lei.

<< Che cos'hai detto? >> Domandò la mew mew con tono di fida, guardandolo con occhi iniettati di sangue.
Le mancava poco per esplodere contro di lui, ma stava cercando di trattenersi da tutto il giorno.
Shirogane però non era proprio un tipo che le permetteva di stare calma e tranquilla.

<< Niente! >> Esclamò lui, alzando le mani in segno di resa, ridacchiando, prima di allontanarsi.

<< Strawberry stai bene? >> Chiese Mina alla rossa.

<< Certo. Perchè lo chiedi? >> Rispose lei, tranquillamente,non capendo.

<< Bhè, hai appena difeso Ryan! >> Le fece notare Pam, con un sorriso sornione.

<< Non credevo sarebbe mai successa una cosa simile. >> Ribattè Mint.

<< Non è così... è solo che... è stata colpa mia. Sono davvero un disastro!Scusate. >> Esclamò allora Ichigo, difendendo le sue azioni per poi dirigersi in cucina,abbattuta.

A fine turno però, la ragazza dai capelli viola, avendo notato anch'ella che c'era qualcosa che non andava nell'amica, decise di andare a parlare con la ragazza.
Capì di averci visto giusto quando la trovò seduta , col morale a terra, con le mani a coppa sulle guance e uno sguardo molto triste.
Arrivandole alle spalle, le chiese:

<< Straw, sei sicura di stare bene? >>

<< Uhm.....no. >> Affermò Ichigo, alzando lo sguardo verso la ragazza più grande e sospirando.
Sapeva che con la giovane di fronte a lei poteva essere onesta e parlare.
Era inutile dire bugie.

<< Ryan o Mark? >> Domandò a quel punto Pam, spiazzando la Monomiya, che meravigliata esclamò onestamente:

<< ...Entrambi! >>

<< Come l'hai capito che c'entravano loro? >> Le domandò Strawberry successivamente, alzandosi dalla sedia, mentre con la mano faceva segno all'amica di seguirla nello spogliatoio.
C'erano troppe orecchie in grado di poter ascoltare la loro conversazione.

<< Intuito! Cos' è successo? >> Chiese ancora la ragazza dai capelli viola.

<< Io e Mark..bhè....lui, lui mi ha lasciata, credo. >> Ribattè l'altra, mentre calde lacrime iniziavano a sgorgare dai suoi occhi.

<< Come credi? >> Fece confusa e allibita la più grande delle due.

<< Abbiamo parlato e all'inizio le cose sembravano andare bene. Aveva anche accettato, seppur a malincuore, l'idea della pausa di riflessione e poi... abbiamo incontrato Ryan... >> Spiegò Ichigo, per poi sussurrare, singhiozzando:

<< Credo di aver rovinato tutto. >>

<< Cosa? pechè? E che c'entra Ryan? >> Domandò nuovamente l'amica, con tono preoccupato e anche un po' curioso.

<< L'abbiamo incontrato in giro e poi all'improvviso ,Mark mi ha chiesto se fossi innamorata di Shirogane. >> Chiarì meglio la giovane,mentre l'amica, che si era avvicinata, cercava di calmarla.

<< Ah. E tu che gli hai risposto? >> Chiese allora Pam, sempre più incuriosita.

<< La verità. Che...non lo so. è così, io davvero non lo so cosa provo per quell'idiota. Ultimamente è spesso nei miei pensieri. Divento rossa e mi imbarazzo quando gli sono vicino.. e poi da quando ci siamo avvicinati..ho cominciato a guardarlo con occhi diversi. Ho visto un lato diverso di Ryan.
Odio dirlo ma, mi attira come una calamita. Evidentemente, in qualche modo, anche Mark se n'è accorto, altrimenti non mi avrebbe fatto quella domanda. Ma perchè non ho tenuto la bocca chiusa? >> Se ne uscì dicendo Strawberry, mettendosi le mani sul viso, continuando a piangere.
Pam la guardò e decise imbarazzata, di abbracciare la rossa, anche se non era un tipo di persona che si riteneva in grado di poter consolare qualcuno.

<< Perchè sei una ragazza onesta. Ti sei accorta di provare qualcosa per Shirogane,  e allora? Non è mica la fine del mondo! Se Mark ti ama e il vostro rapporto è forte come hai sempre detto, riuscirà a capire e risolverete la situazione. Devi solo dargli del tempo per metabolizzare il tutto. E credo che dovresti farlo anche tu. >> Disse la più grande, cercando di aiutare l'amica e tirarle su il morale.
Sapeva quando Strawberry fosse una persona pessimista e a volte melodrammatica. Vedeva una catastrofe in tutto, nonostante il suo essere sempre molto vitale e allegra.

<< Già.. forse hai ragione tu. Io non volevo ferirlo davvero. Non so come sia potuto succedere. >> Farfugliò la rossa, smettendo finalmente di piangere, tirando su col naso.

<< Capita e basta, Ichigo. Non serve incolparti o cercare un perchè. Non è così grave....e poi questa pausa arriva nel momento migliore.
Che ne sai?! Forse capirai che in realtà è Ryan quello con cui dovresti stare. >> La buttò lì Pam, convinta che fra i suoi due amici potesse davvero funzionare.
Aveva capito da tempo quanto il biondo tenesse alla rossa e ,in fondo, lei voleva solo vederli felici.

<< CHE COSA? MA CHE DICI? >> Gridò Ichigo ,sconvolta.

<< La verità. Adesso che hai finalmente ammesso i tuoi sentimenti, magari tu e Ryan potrete provare a stare insieme. Non ci sarebbe nulla di male,sai? Non esiste solo Mark al mondo. >> Le disse ancora Pam, con tono calmo e sicuro, sorridendo.

<< A parte il fatto che io non voglio che finisca tra me e Mark. E poi ne io ne Shirogane vogliamo stare insieme. E per la cronaca Ryan non prova niente per me. Non mi sopporta, quindi.. >> Ribattè convintissima la giovane,mettendosi a braccia conserte.

<< Ne sei sicura? >> Chiese la ragazza dai capelli viola, guardando l'amica come a dire "io so qualcosa che tu non sai".

<< Che vuoi dire? >> Domandò a quel punto Strawberry, interessata.

<< Ichigo, a volte sei davvero tonta! >> Esclamò allora Pam.

<< Uhm... bhè, so che a volte posso esserlo, ma non capisco che c'entra adesso.. >> Iniziò a dire la Monomiya per poi essere interrotta dall'amica ,che rispose:

<< Shirogane è come un ragazzino che quando le piace una bambina la prende in giro e le tira le treccie. Ti viene dietro da almeno un anno.
Anzi, azzarderei col dire che è proprio innamorato cotto di te.
Credo che tu sia l'unica persona a non essersene ancora accorta! >>

<< No! Non ci credo. Non può essere. Ti sbagli. Ryan mi detesta! >> Esclamò ancora, Ichigo, con tono di voce stridulo.
Non poteva credere a quelle parole. Non voleva.

<< Amore ,odio.. che linea sottile. >> Mormorò la ragazza più grande, facendo poi spallucce.

<< Pam... non essere sciocca! >> Affermò a quel punto la rossa, con tono meno sicuro, guardandosi attorno spaesata.

<< Ichigo, ma sei convinta di quello che dici? >> Domandò allora Pam, guardando intensamente l'amica.

<< Io uhm.. bhè, credo che.. penso che..mi avrebbe detto qualcosa,no?
Se fosse stato interessato a me, non credi che me l'avrebbe fatto capire in qualche modo? >> Farfugliò Strawberry poco dopo, cercando di fare mente locale e trovare una soluzione.
Le parole dell'amica erano penetrate nella sua testa e non riusciva a smettere di pensarci.
Stava cercando di razionalizzare la cosa e non dare di matto, ma non stava funzionando granchè.

<< Ryan? Ma se lo conosci! Pensi seriamente che si sarebbe dichiarato? Tra l altro, sapendo quanto tu fossi devota e innamorata di Mark? Andiamo! E poi dovresti sapere che non è il tipo che esprime i suoi sentimenti. >> Se ne uscì dicendo ancora Pam,con assoluta convinzione e piena sicurezza,per poi aggiungere,sorridendo:

<< Ma se non mi credi, puoi sempre chiedere a lui! >>

"Figurati!" pensò immediatamente la rossa.
Chiederglielo era una cosa che lei non avrebbe mai fatto.
Non era affatto curiosa di sapere e poi insisteva col pensare che era impossibile e che a lei non interessasse minimamente capire se era vero o no.Non si sarebbe umiliata a tal punto. Non doveva dargli tanta importanza.

<< Adesso non ci pensare troppo. Usciamo da qui! Ti do un passaggio a casa se vuoi! >> Fece poi la più grande delle due, mentre si metteva il giacchetto.

<< Ah..sì. Grazie. >> Rispose la più giovane, pensando che la strada da fare per tornare a casa sua era tanta e non aveva voglia di andare a piedi, da sola.

<< Più facile a dirsi che a farsi. >> Aveva sospirato e sussurrato successivamente Ichigo, guardando il biondino con la coda dell'occhio,mentre Kyle si avvicinava a lei con un dolce in mano.

Circa mezz'ora dopo, le ragazze uscirono tutte e 3 contemporaneamente dal locale. Pam e Strawberry accompagnarono Lory a casa sua e poi le due si fecero, quasi in religioso silenzio, una passeggiata insieme ,prima di rientrare ognuna a casa propria.
Tanti, troppi erano i pensieri che fluttuavano nella mente della ragazza dai capelli rossi.
Giunta all'ingresso della sua abitazione, aveva aperto la porta ed era entrata.  Subito dopo si era diretta in camera sua, aveva lanciato la borsa sula sedia e si era buttata sul letto, mettendosi con le mani sul viso.
Strawberry era esausta, mentalmente e fisicamente.
Era già ora di cena.
Non aveva neanche fame quella sera, il che era tutto dire.
La bomba che aveva sganciato l'amica riguardo i presunti sentimenti di Ryan per lei era stata un duro colpo da assimilare, considerando tutto ciò che era successo quella mattina con il suo ragazzo o ,per meglio dire ,ex ragazzo.
Era stata una vera sorpresa e non aveva ancora capito se fosse una di quelle belle o una di quelle brutte. Sapeva solo che in quel momento era ancora più confusa di prima e non aveva la minima idea di cosa fare.
Una vocina dentro di lei però, continuava a dirle di parlare con Ryan e di chiarire i suoi sentimenti per lui. Non poteva restare per sempre con la testa sotto la sabbia. Doveva essere coraggiosa.
Mentre le ore passavano ,la sua mente cercava di elaborare le parole di Pam e non sapeva cosa farsene di quell'informazione.
Era spaventata. Non sapeva neanche lei cosa provava per il biondo, ma stava iniziando ad accettare l'idea che lui potesse provare qualcosa per lei.
I baci rubati, le prese in giro ,ma anche le parole gentili e non ultimo ,il vestito regalatole da lui per la vigilia di Natale ,finalmente avevano acquistato un senso...più o meno.
Tutto ciò che riguardava i suoi sentimenti e soprattutto Shirogane restava però un'incognita e lei non era sicura di voler aprire quella specie di vaso di pandora. Non voleva iniziare a farsi troppe domande, perchè sapeva che se avesse compreso ,poi non sarebbe più potuta tornare indietro.
Credendo di avere bisogno di distrarsi e di dover mettere qualcosa sotto i denti, altrimenti sarebbe svenuta dalla stanchezza, decide di scendere in cucina e prepararsi qualcosina. Non avendo fatto la spesa ed essendo mancata per giorni, finì per sbranarsi la crostata che l'amico Kyle aveva preparato gentilmente per lei ,poche ore prima.
Dopo cena ,pensò che fosse meglio tenersi occupata anche se in realtà voleva solo riposarsi e spegnere la mente, così decise di guardarsi un bel film, ma non riuscì a trovarne uno adatto.
Non poteva sopportarne, emotivamente instabile com'era in quel periodo, uno sdolcinato e strappalacrime e fifona com'era, un film horror non era neanche contemplato. Fra uno sbuffo e l atro, era poi riuscita ad appisolarsi, complice sicuramente quella stanchezza che si portava dietro da giorni.
Verso le due le arrivò un messaggio sul cellulare, cosa che la fece saltare ,sperando che si trattasse di Mark, che magari stava finalmente rispondendo a uno dei molti sms che aveva mandato al giovane durante tutta quella giornata. Non fu così.
Scoprì, dopo aver preso il cellulare fra le mani , che era invece un messaggio della madre che le diceva che lei e il padre sarebbero tornati più tardi del previsto, a causa di un ritardo aereo;  probabilmente addirittura la mattina successiva.
La giovane , finito di guardare poi un vecchio cartone che amava tanto, provò a riaddomentarsi, ma dopo essersi girata e rigirata nel letto per quasi un'ora ,aveva capito che il sonno non sarebbe arrivato e così si era decisa a scendere di sotto per mettere a posto, pulire un po' ,uscire per fare la spesa e preparare la colazione, in attesa del ritorno dei suoi genitori.
Al loro arrivo , poco dopo le sette, aprendo la porta di casa, trovarono la loro unica figlia davanti ad una tavola imbandita, piena di leccornie.
<< Bambina, mia! Quanto mi sei mancata! >> Esclamò con tono acuto e  melodrammatico l'uomo, correndo ad abbracciare Ichigo, che sorrise, ricambiando la stretta del padre.
La madre invece, ancora sulla soglia di casa, chiuse delicatamente la porta dietro di se, poggiò la sua valigia e si avvicinò con calma, ma sospettosa, chiedendo alla ragazza:

<< Tesoro! Che ci fai in piedi a quest'ora? Stai male? >>

Le bastò però quel singulto , quello strano silenzio e lo sguardo negli occhi della rossa, per capire che era successo qualcosa.
Senza dire nulla, la giovane si buttò sulla madre ,stringendosi a lei, come se fosse la sua ancora di salvezza.
La donna la tenne teneramente, per alcuni minuti, fra le braccia, lasciandole piccoli baci fra i capelli,lasciandola sfogare, prima di lasciare la presa e dirigersi verso il tavolo, dove si trovava già il marito che aveva iniziato ad abbuffarsi.
Ichigo ,rimasta ferma sul posto, si limitò a osservare prima sua madre e poi suo padre che in quel momento esclamò, attirando la sua attenzione:

<< Che buon odore. è tutto delizioso. Ma hai cucinato tu Straw? >>

<< Amore, non strafogarti! Non ti fa bene. >> Disse poi con tono dolce, ma anche di rimprovero la donna,rivolgendosi al marito, mettendogli una mano sulla spalla.

Strawberry sorrise a quelle parole.
Non aveva mai sentito così tanto la mancanza dei suoi genitori come in quei giorni. E fu in quel momento che le venne in mente Ryan.
Lei era stata davvero fortunata. Shirogane, purtroppo no.
Suo padre e sua madre gli erano stati portati via che era solo un bambino e aveva dovuto imparare a cavarsela da solo molto presto.
Lei invece si sentiva persa e abbandonata se non vedeva i suoi genitori anche solo per qualche giorno e non sapeva dove mettere le mani senza quei due. Si sedette a mangiare con i suoi genitori ,che presero a parlare del lavoro e a chiederle come se l'era cavata senza di loro.
La giovane aveva poi raccontato del tanto lavoro avuto al cafè,dell' influenza passeggera e di quanto erano stati premurosi i suoi capi / amici con lei.
Un'ora dopo circa, mentre il padre si stava preparando per andare a lavoro, in camera ,al piano di sopra, le due donne erano rimaste da sole a sparecchiare e a pulire e nell'esatto momento in cui la signora Monomiya chiese di Mark , arrivò una chiamata da Mina.
"Oh, meno male." Aveva pensato la rossa, prima di rispondere al telefono.
Le notizie però non erano buone.
Gli alieni stavano attaccando il parco e le altre mew mew, che erano già sul posto,  avevano bisogno di lei.
Dopo aver riagganciato, era corsa a prendere il giubbino ed era volata verso la porta, salutando velocemente sua madre che era rimasta allibita a guardare la scena di fronte a lei.

Dopo quasi due ore, le mew mew avevano vinto l'ennesima battaglia, non con poche difficoltà.
Visto l'orario, le 5 avevano deciso di raggiungere il cafè, poichè a breve sarebbe iniziato il loro turno.
Davanti al locale, Mina  iniziò la conversazione, dicendo sorridente, cercando di tirare su il morale all' amica che vedeva giù di corda da qualche giorno:

<< Dovrebbero attaccarci la mattina presto più spesso, così Ichigo non arriverebbe più in ritardo a lavoro! >>

<< Ah Ah! Spiritosa Mint. >> Ribattè sarcasticamente la nominata, che fece una linguaccia ,prima di dire:

<< Io vorrei davvero che questa storia finisse. Sono stanca di combattere. >>

<< Io invece vorrei che quel giorno non arrivasse mai! >> Esclamò,sospirando Lory, aprendo la porta del cafe.

<< Già... >> Fece Pam,dietro di lei.

Appena entrate, vennero raggiunte dall'amico pasticciere, che sembrava turbato e preoccupato.

<< Come state ragazze? >> Chiese l'uomo, con sguardo indagatorio, osservando le ragazze, in cerca di ferite sui loro corpi.

<< Tutto bene, Kyle! >> Rispose Lory,rassicurandolo, sorridendo.

<< Niente di rotto. Non preoccuparti! >> Disse successivamente Pam.

<< Buongiorno Ryan! >> Fece invece Paddy,qualche secondo dopo,vedendo il biondo entrare in sala.
Shirogane e Ichigo si scambiarono un'occhiata veloce e dopo, la rossa si rivolse all'amico dicendo:

<< Grazie ancora Kyle per la crostata alle fragole. Era talmente buona che l'ho finita tutta in un sol pasto! >>

<< Ne sono contento! >> Rispose sorridendo l'uomo.

<< Santo Cielo, Strawberry! Sei davvero un'ingorda! >> Sentirono poi dire Mina, dietro di loro, con sguardo severo e sconvolto.

<< Guarda che la crostata era piccola. E comunque ho mangiato solo quella a cena! >> Ribattè la rossa, difendendosi, guardandola di traverso.

<< Ah, volevo chiederti! Poi hai parlato con i tuoi? >> Domandò a quel punto il pasticciere, guadagnandosi l'attenzione della ragazza dai capelli rossi ,che chiese, confusa:

<< A  proposito di cosa? >>

<< Ma come? Non dirmi che te ne sei dimenticata! Parlo della festa della vigilia di Natale! >> Chiarì il moro, col sorriso sulle labbra.

<< Ah.. giusto. No, purtroppo. Non ne ho ancora avuto il tempo.
I miei sono tornati stamattina. Abbiamo a malapena avuto il tempo di salutarci e fare colazione insieme. Poi c'è stato l'attacco e sono dovuta scappare,  ma ti prometto che gliene parlerò stasera. Però non credo ci saranno problemi. >> Rispose la ragazza, titubante, spiegando com'era andata la sua mattinata.
Lei e i suoi non si erano nemmeno sentiti spesso al telefono, mentre erano via, a parte qualche messaggino.
Non erano, stranamente visto come sembravano, dei genitori appiccicosi. Si fidavano di lei.
Strawberry a tutto stava pensando in quei giorni tranne che alla festa, anche perchè non era proprio dell'umore adatto per festeggiare.
E poi andare alla festa avrebbe significato passare del tempo con Ryan e mettere il vestito che aveva scelto per lei. Di certo non avrebbe potuto sfuggirgli.

<< Ottimo! Fammi sapere allora. Mancano solo 3 giorni. >> Affermò Kyle gentilmente, prima di sparire verso la cucina.

<< Io non vedo l'ora! Lory tu non sei eccitata? Chissà quante cose buone da mangiare ci saranno! >> Disse contenta ed entusiasta la più piccola delle mew mew, rivolgendosi all'amica dai verdi capelli.

<< Hei Ichigo! Hai sentito Mark? >> Le chiese Pam, avvicinandosi curiosa.

<< No.  Non risponde alle mie chiamate. >> Disse la rossa, con tono di voce e sguardo tristi.

<< Oh. Vabbè, dai! è comprensibile,no? Lui ha bisogno di un po' di spazio e credo che tu debba invece fare un po' di chiarezza dentro di te, non pensi? >> Commentò la ragazza dai capelli viola, guardando in seguito un certo biondino che stava appendendo il cartello con scritto "aperto" sulla porta di ingresso.

<< Forse hai ragione tu! Mi sembra di impazzire. >> Confessò la rossa, dopo aver dato una veloce occhiata a Shirogane ed essersi messa le mani sul viso per poi passarle sui capelli, come faceva sempre quando si sentiva frustrata e nervosa.

<< Me ne sono accorta. Andiamo a cambiarci va. >> Disse allora Pam,mettendo le mani sulle spalle dell'amica e spingerla verso il loro camerino.

<< Un altro giorno di lavoro. E stanotte non ho chiuso occhio! Uffa. >> Mormorò disperata Strawberry, camminando lentamente e come se stesse andando al patibolo.

Nel frattempo a casa Monomiya la signora Sakura stava facendo la lavatrice.
Passando davanti la camera di sua figlia ,aveva notato qualcosa di particolare e fuori posto. Un vestito, bellissimo ed elegante e sicuramente molto costoso.
Vestito che sapeva che suo figlia non si sarebbe mai potuta permettere.
Inoltre conosceva i suoi gusti. Non avrebbe mai scelto un abito così raffinato.
Non era proprio da lei.
Incuriosita si era quindi avvicinata, cercando qualche indizio per capire chi potesse averle fatto un regalo del genere, ma non trovò nemmeno un biglietto.
L'unica opzione era quella di aspettare il ritorno di Strawberry e chiedere direttamente a lei.
La risposta non tardò ad arrivare.
Quella sera infatti, Ichigo tornò a casa, stremata, triste e affamata come sempre e durante la cena intavolò una conversazione con i genitori ,non dando neanche il tempo alla madre di chiederle dell'abito.
Ci volle poco però per la signora intuire che il vestito fosse stato un regalo degli amici di sua figlia e dal rossore sulle guance di Strawberry mentre ne parlava, aveva anche capito che provenisse da un certo biondino di sua conoscenza, che lei aveva sempre trovato affascinante.
Era sicura tra l altro, che quel ragazzo provasse qualcosa per sua figlia.
Venuti a conoscenza della cena, i signori Monomiya accettarono di buon grado la proposta, anche perchè non sembrava affatto bello declinare l'invito.
Ichigo annuì contenta, ansiosa di poter riportare la loro decisione al caro amico Kyle, ma allo stesso tempo agitata sapendo cosa avrebbe significato.
I 2 giorni seguenti passarono in fretta, fra il molto lavoro al cafe e le continue battaglie ,sempre più frequenti, con gli alieni.
Ichigo era tornata quella di sempre, quasi con tutti.
Aveva però deciso di tenersi alla larga da Ryan, in primis per rispetto a Mark e poi perchè non voleva che la sua vicinanza interferisse con i suoi pensieri e sentimenti.
Doveva capire cosa provava per il biondo e non poteva farlo con lui sempre accanto, a guardarla o scrutarla.
Ryan si era accorto che la giovane tendeva ad evitarlo e non rispondeva come al solito alle sue battute pungenti.
In un batter d'occhio si arrivò alla mattina della Vigilia di Natale.

Guys,i'm back. Spero vi piaccia il nuovo capitolo. Ho cercato di farvi aspettare meno tempo possibile, nonostante i problemi che voi sapete. xo xo alla prossima

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Capitolo 9
*** 8 capitolo ***


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24 dicembre
ore 9 : 45

La vigilia di Natale era arrivata.

<< Buongiorno mammina! Papà è andato al lavoro anche oggi? >> Chiese sorpresa la ragazza dai capelli rossi, sorridendo cortesemente, mentre si dirigeva in cucina per fare colazione.

<< Buongiorno tesoro. Sì, è uscito molto presto. Aveva delle cose da fare. E tu invece? Non dovresti essere già fuori casa? Non lavori? >> Disse la donna, dandole un sorriso caldo.

<< Ah...divertente! Certo che lavoro! Sia mai che quel tiranno di Ryan decida di darci una pausa almeno durante le feste.
Fortunatamente lavoreremo solo qualche ora, visto che poi stasera saremo tutti a casa di Shirogane, così stamattina avrò il tempo di fare un po' di compere e di prepararmi. >> Rispose la giovane, facendo una smorfia pensando al suo capo, per poi sospirare stanca e successivamente addentare il cornetto con la cioccolata.

<< Regali di Natale? >> Domandò la donna, confusa.

<< Già.. Li ho presi per tutti, ma..... per quanto riguarda Mark.. >> Continuò pensierosa la rossa, con tono triste.

<< Sei indecisa se comprargli qualcosa? >> Fece poi Sakura, intuendo i pensieri della figlia.

<< Uhm.. Sì e no. è che non so davvero cosa fare in questo momento.
Io vorrei prendergli una cosa che avevo visto tempo fa, ma le cose fra noi non vanno affatto bene in questo periodo. Non mi risponde più ai messaggi e si rifiuta di parlarmi e di vedermi. Ho saputo, tramite le mie compagne di scuola ,che l'hanno saputo dai suoi amici ; che ha posticipato la sua partenza a dopo capodanno ed io avrei davvero bisogno di parlargli, di vederlo e di spiegargli quello che sento. >>  Affermò Ichigo, preoccupata, portandosi le mani sul viso  e mordicchiandosi le labbra, nervosamente.

< E cosa gli diresti? >> Le chiese a quel punto sua madre, spiazzandola.

<< Bhè... questo ancora non lo so , ma so che dobbiamo parlare.
Non possiamo lasciare le cose come stanno. Una volta partito non avremo occasione per poter risolvere e chiarire. >> Borbottò allora la giovane, con tono di voce incerto e occhi allarmati.

Non aveva la minima idea di come sarebbero andate le cose fra lei e Mark e soprattutto se avesse avuto il coraggio di rivolgergli ancora la parola e di guardarlo negli occhi dopo ciò che era successo, ma sapeva con certezza che non potevano lasciare le cose come stavano e che lei doveva almeno spiegargli il suo punto di vista.
Se dopo il giovane non avesse più voluto vederla , interrompendo così la loro storia, lei lo avrebbe accettato senza se e senza ma e si sarebbe messa l'anima in pace, ma prima di chiudere la loro relazione e perdere la speranza aveva bisogno di avere un confronto con lui.
Non voleva avere rimorsi o rimpianti.

<< Uhm...ed è questo che vuoi fare? Voglio dire , risolvere le cose fra voi?
E come pensi di poterlo fare? Mi sembri un po' confusa al riguardo ,figlia mia! >> Ribattè la madre, scrutandola.

<< Hai ragione...ma... Uffa, non lo so, okay? Però so che devo scusarmi con lui,capisci? Non voglio che pensi che tutto ciò che c'è stato fra noi sia stato una gigantesca bugia o che io l'abbia preso in giro! >> Confessò la ragazza, sospirando , mentre nuove lacrime si affacciavano sul suo viso.
Credeva di aver finito tutte le lacrime e invece a quanto pare ,ce le aveva ancora a portata di mano.
Era stanca di piangere.

<< Oh, tesoro. Ma no! Sono convinta che non pensi affatto questo. Mark ti conosce. Ti ama. >> Esclamò la signora, abbracciandola, cercando di tirare su il morale a Strawberry, che allora chiese:

<< Ma se è così, perchè non mi da la possibilità di spiegarmi? >>

<< Perchè adesso è ferito e arrabbiato, bambina mia..ed è normale che sia così. Tu non ti sentiresti allo stesso modo se fosse successo a te? >> Ribattè la donna, cercando di far mettere sua figlia nei panni del ragazzo.

<< Bhè...probabilmente sì. è solo che ...non dimenticherò mai lo sguardo che mi ha lanciato quando gli ho confessato dei miei sentimenti per Ryan.
Era così deluso e ferito. Ho paura di averlo perso. In questi giorni sono stata davvero una stupida, una ragazzina. Ho trattato male tutti, ma ,alla fine, la sola ed unica verità è che...mi sento in colpa. >> Disse la rossa, ripensando ai suoi comportamenti e soprattutto allo sguardo ferito di Mark di quel giorno.
Non era una cosa che avrebbe potuto dimenticare facilmente.

<< Per via di Ryan? >> Domandò Sakura, con tono sicuro.

<< Anche! Non mi sto comportando bene neanche con lui e penso non abbia nemmeno capito il perchè. E come potrebbe?
Avevamo appena iniziato ad essere amici, nel vero senso della parola e io mi sono allontanata in modo brusco, all'improvviso e l'ho chiuso fuori.
 A malapena gli rivolgo la parola, ma non l'ho fatto perchè ce l'ho con lui anzi... >> Spiegò la Monomiya, con tono abbattuto.

<< Lo capisco, ma non è un bell' atteggiamento. Soprattutto se consideri che è anche il tuo capo. Sfogare la tua frustrazione su di lui e tenere le distanze non farà tornare Mark. Ti renderà ancora più infelice Ichigo. >> Affermò la signora, con tono di rimprovero.

<< Ho paura mamma. >> Mormorò la ragazza, guardando intensamente sua madre, che le chiese:

<< Di cosa? >>

<< Di soffrire e far soffrire. Non voglio fare del male a nessuno, ma credo che qualunque decisione prenderò, qualcuno ne rimarrà ferito e detesto questa cosa. >> Le confessò la giovane.

<< Bambina mia. Soffrire è parte della vita. Non puoi farci niente.
Su certe cose non si ha controllo. So che sei una persona buona e non vuoi che Mark stia male, ma ormai il danno è fatto.
Adesso devi decidere come vuoi procedere, ma devi pensare a cosa o meglio a chi vuoi tu! E devi capire ciò che è meglio per te. Questo è quello che conta. La priorità sei tu. Tutto il resto è secondario. >> Le rispose saggiamente la donna, guardandola con affetto.

<< Uffa...che confusione! >> Esclamò poi la rossa, alzandosi in piedi, frustrata, per poi aggiungere, dolcemente:

<< Grazie mammina. Mi ha fatto bene parlarne con te. >> avvicinandosi alla madre per abbracciarla.

<< Lo sai che io ci sono sempre se hai bisogno, ma sono fiduciosa che capirai prestò , da sola, quale sia la decisione più giusta da prendere. >> Disse la signora, sorridendo, con gli occhi lucidi.
Detestava vederla soffrire.
La sua bambina stava crescendo , stava diventando una donna e lei non poteva che esserne orgogliosa.

<< Adesso vado. Prima di andare al cafè, devo vedermi con le amiche di scuola, in centro, per scambiarci i regali. >> Affermò successivamente Ichigo, infilandosi il. cappotto.

<< Ok. Qui sparecchio io, non preoccuparti! >> Le disse sua madre, per poi richiamarla:

<< Ichigo! >>

<< Sì? >> Fece la rossa, distrattamente, mentre controllava l'orario sul cellulare.

<< Prima di andare, fammi un bel sorriso! >> Se ne uscì la donna.

Strawxberry a quel punto, guardò sua madre e poi sfoderò uno dei suoi meravigliosi sorrisi, per poi dirle:

<< Ti voglio bene mamy! >>

<< Ti voglio bene anch'io tesoro. Adesso vai sennò farai tardi....non che questa sia una novità! >> Continuò Sakura, col sorriso sulle labbra, prendendo in giro sua figlia, che rimase a bocca aperta per la risposta.

<< Ah ah. Spiritosa. >> Disse poi Strawberry, facendole la linguaccia, prima di chiudersi dietro la porta di casa.

Un'ora e mezza dopo, Ichigo era ancora in giro per negozi con le amiche.
Si erano incontrate al parco, avevano fato un giro e poi si erano scambiate velocemente i regali.
Si stava divertendo e nonostante tutto, aveva il cuore più leggero.
Parlare con sua madre le era stato d'aiuto. Aveva potuto sfogarsi e vedere le cose in prospettiva. Sapeva cosa doveva fare quella mattina.
Salutate le compagne di scuola, intorno a mezzogiorno, si era diretta a casa di Mark ed aveva suonato. Aveva aspettato che qualcuno le aprisse la porta, ma sospettava che il ragazzo non avrebbe voluto vederla e parlarle.
Come biasimarlo d'altronde?
Aveva così deciso di lasciargli il suo regalo di Natale nella cassetta della posta insieme ad un biglietto, in cui lei si scusava nuovamente per l'accaduto e gli chiedeva un'incontro prima della sua partenza.
Sperava davvero di sentirlo presto, le mancava, ma aveva anche preso la decisione di aspettare, nel caso in cui il ragazzo non si fosse fatto sentire nei giorni successivi. Non voleva fargli pressione e mettergli fretta.
Lei gli avrebbe dato il tempo che gli serviva.
Ormai aveva realizzato che non era solo a lui che serviva un po' di tempo per capire. Strawberry doveva fare luce sui suoi veri sentimenti per Ryan e su cosa doveva fare al riguardo.
Ryan. Altro tasto dolente. Doveva parlare al più presto anche con lui, ma non aveva idea di cosa dirgli.
Doveva confessargli di provare qualcosa per lui?
Oppurre avrebbe dovuto seguire il consiglio di Pam e chiedergli se avesse dei sentimenti per lei?
In un modo o nell altro, adesso non si poteva più tornare indietro o scappare.
Ichigo tornò a casa per un veloce pranzo, si preparò per andare a lavoro e passando per il parco, com' era suo solito, incontrò quel qualcuno che era sempre più spesso nei suoi pensieri.

<< Shirogane! Che ci fa qui? >> Chiese Ichigo , stupita, facendo girare l'interpellato che pensieroso com'era non si era accorto checi fosse qualcuno dietro di lui.
Il ragazzo stava ammirando l'orizzonte ed aveva, secodo la rossa, uno sguardo malinconico e cupo.. anche più di quello che indossava di solito.

<< Hei| Stavo facendo una passeggiata: >> Spiegò l'amico, guardandola.

<< Da solo? >> Domandò scettica la ragazza.

<< Perchè mi guardi così? Non ci credi? >> Chiese allora lui, vedendo lo sguardo dell'amica che a quel punto rispose sinceramente:

<< No è solo che.. non ti facevo tipo da passeggiate nel parco, tutto qui. >>

<< C'è molto che non sai di me ,Monomiya. >> Ribattè il biondo.
La giovane non potè che concordare. Ryan era sempre stato un mistero.

<< Non ho dubbi su questo! >> Esclamò a quel punto la rossa, rimembrando soprattutto le parole di Pam. Cosa che la fece arrossire leggermente.

"Quanto vorrei potermi far conoscere da te"  Pensò invece ,in quel momento il biondino.

<< Stavo solo riflettendo. Tu piuttosto! Perchè non sei a lavoro? Sei in ritardo di 10 minuti! >> Esclamò poi il ragazzo, guardandola di traverso, usando però un finto tono severo.

<< Ma come? Sono uscita presto da casa! >> Ribattè indignata la giovane, che mise il broncio, per poi aggiungere tristemente:

<< Mi ero riproposta di arrivare in orario almeno oggi. Uffa, non sono proprio capace, eh? >>

<< Non c'è niente da fare! Sei proprio un disastro, ma è anche per questo che ti vogliamo bene. >> Mormorò il biondo, dolcemente e a voce piuttosto bassa, facendosi scappare anche un sorriso sincero, che non passò inosservato.

<< Cosa? >> Chiese la rossa, vedendo il giovane sorridere e non essendo certa di ciò che aveva appena sentito uscire dalla bocca del biondo, che subito si rifece serio, dicendo:

<< Niente. Dai, andiamo. Stavolta ti perdono, ma solo perchè è Natale e io sono di buon umore. >>

<< Ryan! >> Lo chiamò a sorpresa la Monomiya facendolo fermare sul posto.

<< Che c'è? >> Domandò lui, un po' teso, incrociando lo sguardo serio della ragazza.

<< Ti chiedo scusa. >> Disse ,con tono serioso e sincero, Ichigo, mentre si torturava le mani, nervosamente e cercava di evitare il contatto visivo per la vergogna.

<< Questa è una novità. Per cosa? >> Fece lui, perplesso e sorpreso.

<< In questi ultimi giorni ti ho evitato e non avrei dovuto farlo. >> Spiegò, a quel punto, Strawberry.

<< Ah. In effetti, mi sono sentito un po' ignorato! Credevo fosse solo una mia impressione o che avessi combinato qualcosa senza accorgermene! >>  Esclamò Shirogane, cercando di alleggerire la tensione.
Si era accorto dello strano e particolare comportamento della giovane negli ultimi giorni, ma aveva deciso di non impicciarsi, soprattutto perchè aveva la sensazione che riguardasse ancora quell'idiota di Mark e quello non era proprio il suo argomento preferito.
Non voleva litigare con lei, così l'aveva lasciata cuocere nel suo brodo.
Doveva ammettere però che le era mancata la sua compagnia e questa cosa lo faceva infuriare,perchè si era ripromesso , dopo la perdita dei suoi genitori, che non si sarebbe più affezionato a nessuno , non avrebbe più dipeso da nessuno e invece Ichigo era entrata nella sua vita e gliel' aveva stravolta.
Ed ora si ritrovava a non volere più fare a meno di lei e questo era decisamente un male, secondo lui.

<< No, tu non c'entri niente, stavolta. è colpa mia. è che io e Mark ci siamo lasciati. Le cose non vanno affatto bene e da ragazzina immatura quale sono, me la sono presa con te, mentre la responsabilità è soltanto mia. >> Chiarì Strawberry, parlando con occhi lucidi.

<< Oh bhè,se è così sei perdonata. Mi fa piacere che le cose tra noi si siano risolte e chiarite, soprattutto perchè è una situazione alquanto imbarazzante, visto che lavoriamo insieme e poi stasera c'è anche la festa. >> Rispose allora lui, sorridendole cordialmente per farle capire che era tutto apposto fra loro.

<< Eh già! >> Esclamò poco dopo lei, leggermente in agitazione.

<< Per quel che vale, mi dispiace che fra te e Mark sia finita! L'ho sempre detto che è un'idiota. >> Disse Ryan, onestamente.

<<< Hei... Mark non è un'idiota, ma grazie! >> Rispose automaticamente lei, per poi sorridere e ringraziarlo, usando un tono dolce.

<< Deve esserlo per averti lasciato. Se fossi io il tuo ragazzo, non ti lascerei mai andare. >> Esclamò ancora e con tono sicuro, il biondino.

<< oh.. uhm...bhè, g-grazie, credo. >> Balbettò la giovane, senza sapere cosa dire.
C'era di nuovo quella calda sensazione, quel calore nel petto, mentre il suo cuore aveva preso a battere forte come un tamburo.

<< Ichigo, posso farti una domanda? >> Gli chiese Ryan, con sguardo serio.

<< Certo,dimmi. >> Rispose ,inumidendosi le labbra e schiarendo la voce, cercando di non sembrare troppo colpita dalla frase precedente.

<< Tu credi che fra voi sia proprio finita o questo è solo un periodo di riflessione... una specie di pausa? >> Domandò il ragazzo, interessato.

<< Sinceramente? Non lo so. è quello che vorrei sapere anch'io, ma non credo che potremo tornare indietro, non dopo le cose che ho detto. >> Rispose con tono incerto lei, sospirando.

"Per non parlare del fatto che non so nemmeno io ciò che voglio in questo momento." Pensò successivamente la rossa per poi scuotere la testa.
 
Nel momento in cui il biondo stette per parlare ancora, probabilmente per chiederle cosa fosse successo e cosa avesse rivelato di così grave tanto da comportare una rottura, Ichigo tagliò corto, camminando a passo svelto, gridando:
 
<< Shirogane, è tardi andiamo. Forza! >>

La rgazza non era mai stata così felice di andare a lavorare.
Se Ryan le avesse chiesto i motivi della rottura con Mark non avrebbe saputo cosa rispondergli. Non voleva mentire, ma non poteva raccontargli la verità..non tutta almeno.
Non era ancora pronta a rivelare i suoi sentimenti a se stessa, figuriamoci a lui. Ma soprattutto doveva essere sicura di ciò che voleva fare, prima di sbandierargli in faccia ciò che provava per lui.
Lui non era affatto una persona facile, trasparente. Qualcuno che esprime chiaramente le sue intenzioni e i suoi sentimenti.
Dopo le 4 e mezza, fra una corsa ad un tavolo e un'altra, dopo che le ultime due clienti se ne erano andate, le ragazze avevano deciso di prendersi una pausa visto il momento di calma.
Shirogane aveva concesso loro solo 5 minuti.
In quel momento però sentirono una forte scossa sismica ,accompagnata da un boato e delle urla, così si alzarono in piedi, guardandosi intorno allarmate, prima di uscire fuori dal locale.
Kyle arrivò dalla cucina e le avvisò di un nuovo attacco alieno.

<< Sto davvero iniziando a stancarmi di questi attacchi continui! >> Sbuffò Ichigo, prima di girarsi a guardare le compagne.

<< Andiamo! >> Disse alle amiche Pam, iniziando a correre.
Ryan decise di accompagnarle, quindi l'unico a restare nel locale fu Kyle.
Nel frattempo , Mark si era finalmente deciso di andare a parlare con Strawberry, ma quando ,avvicinandosi al cafè, la vide uscire insieme alle sue amiche e al biondino, si preoccupò.
Entrò nel locale per chiedere spiegazioni, ma Kyle, vedendolo, lo liquidò subito dicendogli che dovevano sbrigare delle commissioni, ma che sarebbero tornati a breve.
Secondo Mark però c'era qualcosa di più. Aveva perciò deciso di aspettare che la ragazza tornasse. Non sapeva quando avrebbe ritrovato il coraggio di parlarle ed inoltre mancava poco alla sua partenza per Londra.
Era consapevole che le cose fossero cambiate fra di loro.
Non era facile, quello era chiaro ; lo aveva ferito e questo non poteva dimenticarlo per quanto lui lo volesse, ma potevano andare avanti, se lei era d'accordo.
Improvvisamente, Mark non sapendo spiegarsi come potesse essere possibile una cosa del genere, potè sentire che la ragazza si trovava in pericolo. Sembrava come se lo stesse chiamando.
Non era la prima volta che aveva queste curiose e particolari sensazioni.
Non potè far altro che correre verso di lei. Una forza potente e invisibile lo stava guidando, come se sapesse esattamente dove andare a cercarla.
ll gruppo delle mew mew, impegnato a combattere, non si accorse di colui che ;qualche minuto dopo l'inizio della battaglia ; era arrivato sul posto, in soccorso delle ragazze, ma soprattutto di Mew Berry, che stava avendo la peggio nello scontro con gli alieni.
Fu Ryan il primo a notarlo, ma il biondo non fece in tempo ad urlare contro al moro di allontanarsi ,che successe qualcosa di inaspettato.
Una luce abbagliante era comparsa all'improvviso proprio in quel momento e pochi secondi dopo era sparita e Mark non c'era più.
Al suo posto, vi era il cavaliere blu che , sguainando la spada, disse :
"Il mio compito nella vita è proteggerti. Sono nato solamente per questo motivo" per poi correre subito in aiuto della rossa che stava per essere stritolata.

"Mark è il cavaliere blu?" Stava pensando in quell' istante, Ichigo, sotto shock ,mentre tentava di ribellarsi e scappare dalla morsa di un chimero.

<< Mark e il cavaliere blu sono la stessa persona? >> Domandò Lory, guardandosi intorno in cerca delle reazioni del gruppo e di risposte.

<< Non capisco. >> Mormorò a quel punto Mina, ad alta voce, voltandosi esterefatta verso l'amica.

<< Non me lo sarei mai aspettato. >> Commentò poi a pochi metri di distanza Pam.

<< Wow! >> Esclamò Paddy, prima di lanciarsi nuovamente verso il chimero con cui stava combattendo.

Ichigo,dopo essere stata liberata, aver sconfitto il chimero con cui stava lottando ed aver raggiunto le compagne non aveva ancora aperto bocca.
Era rimasta come paralizzata. Era decisamente sconvolta.
Mai si sarebbe aspettata che il cavaliere blu fosse proprio il dolce e amato Mark.
Se non l'avesse visto trasformarsi davanti ai suoi occhi, non ci avrebbe assolutamente creduto anche perchè era così diverso, soprattutto nei tratti del viso.
Mark era il cavaliere che arrivava a salvarla ogni volta che era in difficoltà?
Era assurdo. Come poteva essere?
Sentì il suo cuore spezzarsi in due, più di quanto già non fosse.
Da una parte c'era la sconvolgente sorpresa che il cavaliere fosse il tranquillo ,l'indifeso e buono Mark, dall'altra la strana sensazione di delusione guardando Ryan a pochi passi da lei.
Perchè era turbata da quella rivelazione? Perchè non ne era felice?
Le sembrava di essere ferita e non riusciva ancora a capirne il perchè, ma sapeva che in qualche modo il motivo di questo suo scontento fosse il biondino ,che proprio in quel momento si stava dirigendo verso di lei con sguardo indecifrabile.
Shirogane d'altro canto non sembrava affatto sorpreso dalla rivelazione e sospirò sconfitto, prima di avvicinarsi alla ragazza che amava.
Il giovane infatti, sospettava già da tempo che Mark fosse il cavaliere blu, ma non aveva mai voluto aprire bocca al riguardo, perchè aveva paura.
Era invidioso ,ma soprattutto era egoista e geloso, perchè non capiva il motivo per cui non potesse essere lui a salvare Mew Berry e le altre quando ne avevano bisogno ed inoltre sapeva che una volta saputa la verità, il legame fra Ichigo e Mark si sarebbe intensificato ,le bugie sarebbero finite e lui non avrebbe più avuto alcuna chance con la ragazza.
Non che ci avesse mai provato seriamente. Non le aveva mai fatto intendere di provare qualcosa per lei , ed ignorante e cieca com'era la giovane sull'argomento, sicuramente non avrebbe capito le sue avances.
E poi lui non era mai stato bravo ad esprimere i suoi sentimenti.
Quando Mark tornò in se , si avvicinò anch' egli a Strawberry, dopo aver lanciato un'occhiataccia a Shirogane, che si era posizionato davanti ad Ichigo.
Nel frattempo, i 3 alieni, Pai e Tart e Kisshu erano tornati sulla loro dimensione e stavano colloquiando con Profondo Blu.
La sua rinascita era più vicina di quanto tutti credevano.

<< Ichigo ,credo che io te dovremmo parlare. >> Disse Mark, con tono serio.

<< Uhm...ecco io , ehm.. >> Borbottò la rossa, imbarazzata, evitando di guardare il ragazzo negli occhi.
Non sapeva cosa dire. Non si era mai sentita così tanto in imbarazzo in presenza del moro come in quel momento.
E poi c'era Ryan a pochi passi da loro..da lei , che la stava guardando così intensamente da farla quasi smettere di respirare.e questo complicava ulteriormente le cose.
La guerriera si trovava divisa in due.

<< Bhè, io torno al locale. >> Affermò Shirogane, sentendosi di troppo e lasciando spazio al rivale, non prima di averlo squadrato e guardato di traverso.

<< Vengo anch'io! Devo prendere le mie cose, prima di andare a casa. >> Sbottò inaspettatamente la rossa, che doveva davvero recuperare i suoi effetti personali ,prima di rientrare.

<< Ti accompagno. >> Rispose immediatamente il giovane accanto a lei, lasciandola sorpresa e a bocca aperta.

I 5 minuti successivi, passarono troppo lentamente.
Paddy era l'unica a blaterare sul cibo , sulla sua famiglia e a lamentarsi della lotta con gli alieni...come suo solito.
Gli altri, invece, erano contenti di essere finalmente arrivati al cafè.
Pam ,Mina e Lory avevano notato una certa tensione fra Ryan, Ichigo e Mark, che camminavano non lontano l'una dagli altri ,senza proferire parola.
Appena entrati , in meno di un minuto, tutti erano spariti, per un motivo o un altro ,lasciando così da soli i due piccioncini, come li chiamava Mina.

<< Ciao ragazzi! >> Esclamarono all'unisono Mint e Lory, sorridendo cordialmente.

<< è bello averti in squadra con noi Mark! >> Commentò Paddy, seguendole a ruota.

<< A più tardi. >> Si limitò invece col dire Pam, guardando prima intensamente la Monomiya ,per poi lanciare un'occhiata veloce al biondo, seduto vicino al bancone e dirigersi infine nello spogliatoio, dov'erano le altre.
Il tempo poi di prendere l'occorrente e di salutare velocemente i suoi capi e le sue amiche e Strawberry era tornata da Mark e i due erano usciti e si erano incamminati verso casa, passando per il parco.
Qualche minuto dopo, Shirogane era ancora fermo sullo stesso posto ,da quando era tornato e con lo sguardo fisso sulla porta.
La cosa fece preoccupare il pasticciere ,che domandò ad alta voce risvegliandolo dal suo stato di trans:

<< Che cos'hai Ryan? C'è qualcosa che non va? >>

<< No...niente! >> Ribattè il ragazzo, cambiando subito espressione e sfoggiando un sorriso ,che si vedeva da mille miglia quanto fosse falso.
C'era qualcosa che lo distrurbava e non era difficile da capire cosa fosse, almeno secondo la persona che entrò in sala in quel momento a disturbare i due amici.

<< So io che cos'ha che non va il bel biondino! >> Esclamò spuntando dalla cucina, la ragazza dai capelli viola, con sorriso divertito e braccia conserte.

<< Pam! >> Riuscì solo a dire Ryan, a mo di avvertimento, trafiggendola con lo sguardo.

<< Cosa? Per favore Shirogane. Ho imparato a conoscerti! So a che cosa stai pensando, o meglio a chi..dovrei dire.. giusto? >> Continuò allora la ragazza, prendendolo in giro.

Il biondo, non essendo in vena di risponderle per le rime, decise di ignonare l'amica e si diresse nel suo studio prima di tornare a casa.

<< Vacci piano con lui. >> Furono le parole del pasticciere, ancora preoccupato per il giovane.

<< è un'idiota! >> Disse poco dopo la modella, scuotendo la testa e sorridendo, guardando l'amico che facendo però un cenno col capo, non obiettò e mormorò prima di rintanarsi nuovamente in cucina:

<< Non posso darti torto. >>

Kyle si diede uno scappellotto. Era ovvio a chi stesse pensando il biondo. Pam aveva ragione. Ormai tutti, o quasi, erano a conoscenza dei sentimenti che provava per la rossa.
Più volte il pasticciere aveva provato a spronare l'amico, in un verso o nell altro, ma quello era testardo.

Il pensiero di Mark e Strawberry insieme , non lasciò andare Shirogane neanche per un secondo , ne mentre tornava a casa in moto, ne mezz'ora dopo mentre si stava occupando dei preparativi per la festa.
Mancavano poco meno di due ore all'inizio del party.
Sapeva che i due giovani avevano molto di cui discutere, ma sperava davvero che, nonostante l nuovi sviluppi,  la rossa e il moro non sarebbero tornati insieme. Non poteva sopportare di vedere Strawberry fare la smorfiosa con lui. Non più. E di certo, col cavolo che avrebbe permesso al ragazzo di lavorare al cafè, come invece gli aveva appena proposto Kyle.
Sapeva che da un punto di vista logico e pragmatico, avere il cavaliere blu al loro fianco, il più vicino possibile fosse una mossa intelligente, ma lui detestava con ogni fibra del suo essere quell'imbecille di Mark e non riusciva ancora a credere che potesse essere lui il famoso cavaliere di cui tanto parlavano le ragazze.
"Non si poteva dare questo compito a qualcun altro? Tutti tranne Mark." Continuava a ripetersi come un mantra, il biondino, mentre controllava che tutto fosse perfetto e sgridando i camerieri, sfogando così la sua frustrazione con loro o con chiunque altro avesse a tiro.

Nell altro capo della città invece, Strawberry, da quando aveva aperto la porta di casa e si stava preparando per la cena ,stava ripensando alla sua precedente conversazione con Mark.

<< Allora? Il gatto ti ha mangiato la lingua? >> Disse il moro, con tono giocoso, ma con lo sguardo serio.

<< Uhm? >> Fece lei, confusa.

<< Sono già due minuti che camminiamo e non mi hai ancora rivolto la parola , il che è strano, considerando che sei stata tu a pregarmi di vederci per parlare. >> Continuò allora il giovane, guardando la ragazza.

<< Non so davvero cosa dire Mark. Sono scioccata e sconvolta.
Io volevo solo provare a risolvere le cose fra noi. Non pensavo che avrei scoperto che tu sei il cavaliere blu! L'hai sempre saputo e non me l'hai mai detto? >> Chiese lei, quasi accusandolo di aver mentito su una cosa così importante.

<< No! All'inizio non me n'ero neanche accorto. Non ho memoria di ciò che accade quando sono lui e non avevo capito che tu fossi Mew Berry.
L'ho realizzato poco fa, come te. Non ti avrei mai mentito, altrimenti.
Non posso dire lo stesso di te, però. >> Ribattè poi acidamente il ragazzo.

<< Andiamo Mark. Cosa ti aspettavi che facessi? Che ti rivelassi tutto? Avrei voluto farlo, ma ho promesso di mantenere il segreto. Volevo proteggerti. >> Disse la rossa, cercando di spiegarsi e discolparsi.

<< Gli alieni, Shirogane! Mi hai mentito su tutto! Come posso fidarmi ancora di te? >> Gridò a quel punto,pieno di rabbia ,il moro, non dandole il tempo di finire di parlare.

Ichigo sobbalzò. Non l'aveva mai visto così alterato.

<< Non fare così, ti prego. Non possiamo metterci una pietra sopra? Ti ho chiesto scusa non so quante altre volte ,per la situazione di Ryan. Mi conosci. Sai che non volevo ferirti e che non ti avrei mai mentito. Sai quanto io stessi soffrendo? Hai la minima idea di quanto ti amassi? >> Continuò Strawberry, con gli occhi lucidi, mentre si posava una mano sul cuore e cercava con l'altra di prendere e stringere quella di Mark ,che però intuendo cosa volesse fare ,si allontanò e poi chiese:

<< Parli già al passato? >>

<< Cosa? No..  Io non ho smesso di amarti , davvero ,ma adesso è complicato. >> Mormorò la giovane, imbarazzata.

<< Per via di Ryan? >> Domandò scontento e ormai furioso il moro, ottenendo il silenzio come risposta.
Come si dice: "Chi tace acconsente", no? Pensò in quel momento lui.

<< Credimi Mark! Vorrei poter tornare indietro, ma non è possibile.
Mi dispiace tantissimo. Ho fatto quanto potevo per lasciarti sbollire la rabbia e cercare di elaborare il tutto. Ma sai anche tu che i nostri problemi andavano ben oltre la vicenda con Ryan. Non puoi negarlo. Eppure non hai fatto niente. Anzi ,mi hai fatto sentire come se fossi io la cattiva della situazione...e come se ti avessi tradito. Io non l'avevo nemmeno capito di provare qualcosa per quell'idiota e non ti sono mai stata infedele. MAI. Non ho fatto altro che amarti....nonostante tutti i nostri problemi, ma a volte l'amore non basta. Forse era destino che andasse a finire così. O forse abbiamo solo bisogno di altro tempo. Non lo so. Non so cosa fare e non so cosa vuoi fare tu ,visto che mi hai lasciato e mi hai detto che non potevi più stare con me. E per la cronaca nemmeno tu sei stato onesto nei miei confronti. >> Gli disse Ichigo, un po' confusa, parlando col cuore in mano, tentando ,forse invano, di fargli capire come si era sentita lei negli ultimi mesi.

<< Già. Bhè, a questo punto, direi che siamo in una posizione di stallo. >> Esclamò lui, con tono di voce abbattuto e sconfitto, stringendo con forza i pugni sulla ringhiera.

<< Da cui non possiamo tornare indietro. >> Affermò successivamente lei, tirando su col naso.

I due , non riuscendo pià a parlare e a mantenere il contatto visivo, rimasero in silenzio a guardare ,dinanzi a loro, la vista spettacolare della città.
Sembrava essere passato un secolo da quando avevano avuto il loro primo appuntamento proprio lì. Sembrava essere passata una vita intera da quel primo bellissimo e dolce bacio, a cui ne erano seguiti poi a centinaia.
In quell' istante, tutto sembrava così lontano da loro; tutti i loro momenti, la loro storia.
Da una parte però, entrambi avevano ancora la strana sensazione che tutto si potesse recuperare in qualche modo, ma forse era solo un'illusione, un bel sogno. Forse, semplicemente non potevano credere che fosse tutto finito.

<< No...purtroppo! E so che anch'io ho fatto i miei errori. Mi dispiace essere stato duro con te e non averti mai risposto, ma non puoi farmene una colpa. Per quanto riguarda la storia del cavaliere blu; non sono ancora riuscito a spiegarmi la faccenda. Non capisco come possa succedere. >> Disse successivamente il giovane, riprendendo il controllo delle sue emozioni e ripensando a tutta la storia della sua trasformazione.

<< Bhè, possiamo parlarne con Kyle e Ryan. Sicuro ne sapranno meglio di noi! >> Se ne uscì la Monomiya, causando una smorfia involontaria del ragazzo.

<< Non fare così. >> Esclamò a quella vista , la rossa, intuendo a cosa , o meglio a chi fosse dovuta, guardandolo come se lo stesse rimproverando.

<< Non ho detto niente. >> Affermò lui, con tono da finto innocente, per poi incrociare le braccia e sbuffare alle parole successive della ragazza, che disse:

<< Ma hai fatto una faccia! è la stessa che fa Shirogane quando parlo di te. Non c'è proprio verso che andiate d'accordo..eh? >>

<< E perchè dovremmo farlo? Comunque possiamo evitare di parlare ancora di lui? >> Domandò il moro, con sguardo duro.

<< Sì, certo! Scusa. >> Disse allora lei , per poi chiedere con tono interessato:

<< Sei ancora intenzionato a partire per Londra? >>

<< Non voglio perdere questa grande opportunità, ma quando mi trasformo nel cavaliere blu, non ho il controllo di me stesso, quindi non lo so.
Non voglio essere cattivo nel dire queste cose, ma questa storia degli alieni è una vostra battaglia, non la mia.
Il mio compito, anche se non ho ancora capito come e perchè, è quello di proteggere te a quanto pare, ma non so se tu hai davvero bisogno di me...ora come ora. E non so se posso restarti accanto nonostante la nostra situazione. Vorrei poterci passare sopra, credimi, ma è impossibile da dimenticare. Quindi devo riflettere, ma soprattutto devo pensare al mio futuro.
Londra non capita tutti i giorni.  >> Spiegò allora Mark.

<< Capisco e... non posso darti torto. Allora... Grazie, per avermi salvato.
Mi sono accorta di non avertelo ancora detto. >> Continuò dicendo la rossa, ancora a disagio.

<< Prego! >> Rispose immediatamente il ragazzo, sorridendole dolcemente.
Cosa che fece calmare, leggermente, la giovane.

<< Quindi per quanto riguarda noi due che facciamo? >> Domandò confusa lei.

<< Non c'è più nessun noi, mi pare. Oppure tutto ad un tratto, hai smesso di avere dei sentimenti per Ryan? >> Rispose duramente il moro, per poi aggiungere:

<< Appunto! >>

<< Mark, aspetta! >> Lo richiamò Ichigo , vedendolo incamminarsi nuovamente.

Parlare aveva fatto più male che bene.

<< Ichigo, so che sei dispiaciuta e non voglio farti star male, ma non ci faccio nulla con le tue scuse. Hai rovinato tutto. >> La fermò subito lui, per parlare.

<< Ma io non... >> Iniziò lei.

Come era suo solito fare, Mark le si avvicinò e prima che lei potesse fiatare, le aveva già piantato un bacio sulla fronte e se ne era andato salutandola. Stavolta però, per qualche strano motivo, quel bacio così tanto familiare, quel veloce saluto e quella scena da film strappalacrime avevano il sapore ,definitivo ,dell'addio.

<< Tesoro sbrigati. Hai solo un'ora. >> Urlò dal piano di sotto la signora Monomiya, risvegliando la ragazza.

Ichigo, a quel punto, sgranò gli occhi e tornò in sè, scattando fuori dai sui ricordi e pensieri ed uscì dalla doccia.
Successivamente indossò il costosissimo vestito regalatole da Shirogane e si mise le scarpe abbinate.
Si guardò allo specchio e le sembrò di non riconoscersi. Era bellissima, diversa, elegante, raggiante. Sembrava una principessa.
Shirogane aveva un'ottimo gusto, non poteva non riconoscergli quel merito.
Si diede poi un leggero trucco al viso, consistente in mascara, rossetto trasparente e fard rosa per le gote e infine si acconciò i capelli, legandoli e arricciandoli leggermente.
Era stranamente in orario con la tabella di marcia che la madre le aveva imposto quando era rientrata.
Dopo la giornatina che aveva avuto però, Strawberry tutto aveva tranne che la voglia di andare ad una stupida festa, ma era la vigilia di Natale e sapeva quanto Kyle ci tenesse alla presenza di tutte loro.
E poi il pasticciere , anzi lui e Ryan avevano invitato anche i suoi genitori.
Di certo non poteva fingersi malata e disertare.
Doveva solo fingere di divertirsi o quantomeno provare a farlo e dimenticare almeno per una sera tutti i suoi problemi, considerando anche che la battaglia finale della guerra con gli alieni era imminente.
Quando , rientrando a casa, aveva mandato un messaggio a Pam, per calmarla, la modella le aveva scritto , come ultimamente era solita fare, che non doveva pensarci e che un po' di svago le avrebbe fatto bene e doveva ammettere che aveva ragione.
Ma spegnere il suo cervello era tutto fuorchè facile, specie dopo la faccenda di Mark e del cavaliere blu.

<< Awww la mia bambina! Come sei bella tesoro. Sei diventata grande! >> Sentì dire, mentre lei scendeva dalle scale e vedeva suo padre avvicinarsi a lei per abbracciarla, con le lacrime agli occhi.

Il signor Monomiya era una persona molto emotiva.
Successivamente uscirono e si diressero a casa di Ryan.
Ichigo aveva le mani sudate e il cuore le batteva a mille.
Più si appropinquavano verso villa Shirogane, più la giovane si sentiva a disagio.
La madre, forse percependo lo stato d'animo dela figlia, si girò a guardarla, le regalò un bellissimo sorriso e le prese la mano ,strigendola per farle forza.
A quel punto la ragazza chiuse gli occhi e respirò lentamente ,cercando di calmarsi, non notando che la macchina aveva smesso di muoversi e si era fermata. Uscirono dall'auto e poi entrarono nella sontuosa villa.
Ryan stava conversando con Kyle e alcuni ospiti, quando girando lo sguardo aveva trovato la raggiante figura di Strawberry, all'entrata della sala.
In quel momento, il mondo sembrava essersi fermato.
Shirogane non stava sentendo più nulla, tutto era ovattato e non c'era nient altro che lei. Mentre si faceva largo tra la folla, accompagnata dai suoi genitori, lui non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.
Strawberry era semplicemente meravigliosa. Ryan non aveva parole per esprimere cosa stesse provando di fronte a quella vista celestiale.
Il suo cuore stava facendo le capriole e lui aveva perso le parole.
Era incantato da cotanta bellezza. Ne era letteralmente rapito.
Fu l'amica dai capelli viola a farlo tornare coi piedi per terra.

<< Cerca di essere gentile almeno con i tuoi futuri suoceri! >> Gli disse Pam avvicinandosi ,di soppiatto, all'orecchio del ragazzo, facendolo sobbalzare, prima di dileguarsi chissà dove.
Il biondo per poco non si strozzò e sputò ciò che stava bevendo, nel sentire quelle parole.

Ichigo invece, appena entrata, aveva fatto di tutto per restare calma, ma non c'aveva messo molto a notare vicino ad una colonna, il biondo e pian piano capì che l'uomo che li stava scortando, li stava portando proprio da lui.
Anche Shirogane doveva averlo realizzato, visto che prese a camminare nella sua direzione, seguito da Kyle.
Era talmente divino, da mozzarle il fiato. Era davvero bellissimo, non poteva negarlo, ma quella sera aveva qualcosa di diverso.
Non sapeva cosa, ma le sembrava tutto ad un tratto irresistibile,come se fosse una calamita. Era davvero affascinante.
Poteva quasi azzardarsi a definirlo perfetto, se non fosse per quel suo carattere difficile, che d'altro canto però, lei trovava misterioso e interessante.
Le era bastato guardarlo per dimenticare tutti i suoi problemi.
Era forse questo l'amore? Dimenticarsi di ogni cosa?
Sentirsi più leggeri e stupidi? Se era così, allora prima non l'aveva davvero mai provato e ne era spaventata, quanto intrigata.
Si fece forza, mentre le gambe le tremavano.
Cercò di fare respiri profondi e provò a distogliere lo sguardo da Shirogane ,che si trovava proprio di fronte a lei, insieme al pasticciere, il quale fu il primo a parlare.

<> Disse l'uomo ,seguito dal padrone di casa, che fece il baciamano alla madre di Strawberry e strinse la mano del padre.

<< Buonasera ragazzi! >> Esclamò la rossa, con un sorriso timido e dolce.

<< Loro sono Kyle e - >> Aggiunse Ichigo, voltandosi verso i genitori per fare le presentazioni.

<< Ryan! L'avevo intuito tesoro. Hai una bellissima casa! >> La interruppe continuando la madre ,che sorrise affettuosamente ai due giovani.

<< Grazie mille ,signora Monomiya. è davvero bellissima, se posso dirlo! >> Se ne uscì a quel punto il biondino, sorprendendo tutti.

<< Oh! Ma che galante. Puoi chiamarmi Sakura! Anche tu Kyle ovviamente. >> Rispose la donna, un po' rossa per l'imbarazzo.

<< D'accordo. >> Dissero all'unisono i due giovani.

<< Grazie per l'invito. >> Si intromise dicendo il signor Monomiya.

<< è stato un piacere! Non potevamo certo escludervi. >> Commentò Kyle.

<< E noi non potevamo rifiutare l'invito. Ichigo parla così bene di voi due! >> Ribattè Sakura, sorridendo sorniona.

<< Davvero? Strano! >> Esclamò allora Ryan, confuso e scettico, alzando il sopracciglio destro.

<< Saresti sorpreso. >> Affermò la donna, attirando la curiosità del biondo.

<< Ci fa molto piacere! è davvero una bella persona e una grande lavoratrice ed è ovvio che parte di ciò che è diventata sia merito vostro, quindi... >> Disse il pasticcire, guardando prima la madre e poi la figlia, sorridendo.

<< Oh.. Ma che gentile. >> Fece la signora Monomiya, contenta e lusingata di sentire quelle parole.

<< Siamo molto fieri della nostra cara figliola. >> Aggiunse poco dopo il padre di Strawberry, la quale era sempre più rossa in viso.

<< Mamma , papà. Basta! Mi mettete in imbarazzo quando fate così. >> Esclamò a quel punto Ichigo, cercando di farli smettere.

<< Tesoro, non c'è niente di male nell'essere orgogliosi. Ti vogliamo bene e adoriamo quando qualcuno si complimenta con noi. >> Commentò però la madre, avvicinandosi a lei per abbracciarla velocemente.

La ragazza poteva capire il punto di vista dei suoi genitori, ma non poteva rivelare loro che il problema fosse un altro.
Ad ogni complimento che qualcuno le rivolgeva , diventava rossa per l'imbarazzo e la giovane aveva paura che la coda e le orecchie di gatto potessero fare capolino.
Per non parlare della presenza di Ryan, che la stava guardando intensamente, quasi squadrandola da quando era entrata e il suo cuore non ne voleva sapere di smettere di battere dannatamente forte.
Aveva paura che lui, o chiunque altro, avrebbe potuto sentirlo.
Dovette ammettere che quella sera il biondo era molto affascinante; più del solito....e questo non era affatto un bene.
Doveva trovare le ragazze e allontanarsi quanto più possibile da lui.

<< Godetevi la serata. >> Disse con tono genitle e cordiale il biondo, prima di congedarsi per andare a ricevere altri ospiti.

<< Grazie mille! >> Esclamarono in coro i signori Monomiya.

<< Prego seguitemi! Vi accompagno al vostro tavolo. >> Disse il pasticciere, iniziando a camminare.

<< Strawberry non vieni? >> Chiese Sakura, girandosi a guardare la figlia, ancora ferma sul posto.

<< Ehm, no! Vi raggiungo fra qualche minuto. Vado a cercare Pam e le altre. >> Rispose la ragazza.

<< Ok! >> Mormorò la madre, prima di continuare a camminare.

Non ci mise molto a trovare le sue colleghe di lavoro e amiche.

<< Hei! >> Disse la rossa , trovandosi di fronte la ragazza dai capelli viola che rispose immediatamente:

<< Hei Ichigo! Wow. Ma sei bellissima. >>

<< Grazie! Anche tu Pam. >> Ribattè, sorridendo timidamente Strawberry, per poi chiedere, guardandosi intorno:

<< Mina e le altre sono arrivate? >>

<< Sì, poco fa. Lei e Lory sono sedute al tavolo e stanno commentando i vestiti delle signore. Paddy invece è già davanti al buffet. >> Spiegò l'amica, indicandole la direzione da prendere.

Durante l'ora successiva, Ichigo era riuscita ad evitare il biondo e si era tranquillizzata, parlando del più e del meno con le sue amiche, ma poi per un motivo o per un altro, le 4 giovani l'avevano lasciata da sola.
In quel momento, in sottofondo, il cantante stava suonando il piano e stava
cantando una cover di "Dancing on my own" di Robyn.
Lei la trovava molto bella e triste.

<< Canzone appropriata! >> Bofonchiò Ryan dall'altra parte della sala, scuotendo la testa e chiudendo gli occhi per qualche secondo, prima di raggiungere la rossa, che era seduta al tavolo.
Era sola, quindi era il momento perfetto per parlarle.
Il ragazzo aveva la sensazione che la Monomiya avesse ripreso ad evitarlo, ma stavolta non aveva alcuna intenzione di lasciarla fare.
Non l'avrebbe ammesso neanche sotto tortura, ma era anche preoccupato per lei e poi era curioso, in un certo senso, di sapere cosa si fossero detti lei e Mark.

<< Non ti stai abbuffando, vero? >> Fece una voce alle spalle della giovane, che sussultò,portandosi una mano sul cuore.

<< Shirogane!  Che spavento! Ma come ti permetti? No che non mi sto abbuffando! >> Esclamò la giovane, irritata, guardandolo male , per poi cercare le amiche che sembravano essere sparite.
Il biondo le era arrivato alle spalle e lei non aveva avuto il tempo di scappare.
La ragazza si maledisse. E sì che aveva il dna del gatto selvatico in lei. Avrebbe dovuto percepirlo, invece l'aveva presa di soppiatto, non lasciandole scampo.

<< Stavo scherzando! Tutto bene? >> Le disse lui, sorridendole dolcemente.
Maledetto sorriso. Pensò a quel punto la ragazza. Era disarmante quanto raro.

<< Perchè me lo chiedi? >> Chiese lei, cercando di restare impassibile.

<< Sembri giù di morale....e dopo averti lasciata a chiacchierare con Mark, ho idea che tu stia pensando a lui adesso. E poi ti mordi sempre il labbro inferiore quando sei nervosa. >> Commentò Ryan.

<< Beccata! >> Esclamò la rossa, sorridendo.

<< Ti va di parlarne? >> Domandò Shirogane, con il tono di voce delicato e dolce che riservava solo a lei, seppur di rado.

<< Adesso no. >> Affermò la rossa, con sguardo triste, scuotendo la testa.

<< Mi concedi questo ballo? >> Chiese il biondo, poco dopo, colpito da un improvviso attacco di coraggio.

<< Sei sicuro? >> Domandò lei, con tono incerto, guardandosi intorno.
Ballare non era di certo il suo forte e non voleva fare brutte figure.

<< Non l'avrei chiesto altrimenti. >> Ripose lui, con tono serioso.
La ragazza dopo un momento di smarrimento e aver intravisto Pam farle l'occhiolino ed incoraggiarla, decide di accettare e strinse forte la mano ,calda, del giovane.
Si misero in posizione e il giovane la attirò a se, cercando però di non tenerla troppo vicina.

<< Sto avendo una specie di deja vu! >> Commentò lei, qualche istante dopo, chiudendo gli occhi per pochi secondi, sentendo la stretta e la mano sulla sua schiena, ripensando a qualche mese prima.

<< Bhè! Cerca di non pestarmi i piedi stavolta! >> Ribattè lui, sorridendo divertito.

<< Cretino! Se continui ad insultarmi, vado a sedermi. >> Rispose lei, gonfiando le guance in una smorfia per poi fargli la linguaccia e tirargli uno schiaffo sul braccio.

<< Nooo... ok! Basta prese in giro. Promesso. >> Esclamò allora lui, alzando le mani in segno di resa.

<< Bene. >> Disse la ragazza, riavvicinandosi al giovane, con sguardo imbronciato per poi sorridergli caldamente.
Entrambi si accorsero in breve tempo che quell'atmosfera imbarazzante e quel disagio che c'erano stati durante il loro primo ballo, adesso era svanito. Come magia. Erano più confortevoli l'una nelle braccia dell altro.
Tra i due , c'era fiducia, affetto....e ,quasi sicuramente, amore.

<< Volevo solo vederti sorridere! Sei troppo silenziosa ed è quasi inquietante. >> Ammise il biondo,stringendo la presa su di lei.

<< Oggi è stata una giornata pesante. >> Affermò Ichigo, sospirando, per poi appoggiarsi sul torace del ragazzo, che rimase perplesso, seppur piacevolmente sorpreso.

<< Immagino. Se vuoi parlare, sono qui. >> Le bisbigliò lui all'orecchio, facendola rabbrividire.

<< Grazie , ma a dire il vero sono stanca di parlare. >> Rispose Strawberry, strigendosi ancora di più a lui, quasi a voler scomparire o come se volesse sentirsi protetta.

<< Allora balliamo! >> Esclamò il ragazzo, sorridendole sinceramente.

Passarono i due 2 minuti  successivi senza parlare, ignari della persona che era appena sopraggiunta alla villa.

"... I'm in the corner, watching you kiss him
And I'm right over here, why can't you see me
I'm giving it my all, but I'm not the guy you're taking home
And I keep dancing on my own"

Questa canzone calzava perfettamente i sentimenti di Ryan per Strawbarry.
Quante volte aveva dovuto vederla baciare il suo ragazzo o parlare di lui?
Quante volte lui avrebbe voluto gridarle: "Sono qui! Non mi vedi?", ma poi non aveva mai avuto il coraggio di avvicinarla, di parlarle seriamente e di cercare di farle capire tutto ciò che provava per lei.
Si era limitato a stare in un angolo ad osservarla, a guardarla ridere con le amiche, a combattere con fierezza e forza.
Quando non ce la faceva a starle lontano al massimo la stuzzicava e la faceva arrabbiare.
Ryan era fondamentalmente un gran codardo.
Più volte si era dato dell'idiota per non essersi dato una mossa, ma era davvero convinto di non avere chance con la rossa.
Come poteva lui ;  l'arrogante, cretino, imbecille, cupo , incasinato e rude Shirogane ; competere con il perfetto Mark?
Così c'aveva rinunciato e aveva provato a lasciarla andare e a dimenticarla, ma non era stato possibile.
Gli bastava uno sguardo ,una parola, un sorriso per ritrovarsi ancora una volta perso e le cose erano peggiorate quando i due erano diventati amici sul serio.
Non passava notte in cui non la sognasse. Non passava giorno, ora, in cui non avesse l'irrefenabile desiderio di attirarla a se e baciarla, abbracciarla o anche solo sentire il suo inebriante profumo o vederla sorridere.

<< Non credo di avertelo ancora detto, ma sei bellissima! >> Le disse poi Ryan, con tono di voce caldo e suadente, facendole battere il cuore all'impazzata.
Non era abituata ai complimenti, figuriamoci poi quando venivano dal principe di ghiaccio in persona e lei aveva una cotta assurda per lui.

<< Uhm..grazie, anche tu! Cioè, non che tu sia bellissimo...uhm.. no, voglio dire, non è che non tu lo sia ma.. oddio, mi sono accartocciata. >> Balbettò la ragazza, quasi gridando, senza trovare le parole giuste da dire.
Il suo cervello si era sconnesso ed era andato in vacanza subito dopo aver sentito le parole di Ryan.
La giovane non ci stava capendo più niente, si era impappinata e si stava rendendo ridicola , per di più proprio davanti a Shirogane, che invece la guardava con un tenero sorriso sulle labbra.

"Come ne esco adesso?" Aveva pensato Ichigo, diventando ancor più rossa del solito.

<< Tranquilla, ho capito! >> Aveva esclamato il biondino, salvandola e facendola smettere di agitarsi.

<< Ah, meno male! >> Disse poco dopo, sospirando.

Alzò lo sguardo e incrociò gli occhi color oceano di Ryan e per un'attimo smise di respirare.
In quell'istante ,Strawberry si sentì come se si trovasse all'interno di un'uragano e si stesse sollevando da terra, venendo trasportata via da forze superiori senza poter opporre resistenza e questo la spaventava a morte.
Le sembrava di essere sull'orlo di un precipizio e avesse solo due opzioni davanti a se: scappare lontano o tuffarcisi dentro.
Il problema era che all'improvviso, guardando negli occhi limpidi e chiari di Ryan, venendo cullata dal suo abbraccio, capì che non voleva affatto scappare. Non più.
La canzone stava per finire, ma nessuno dei due voleva lasciarsi andare.
In quel momento però, mentre i due erano troppo presi dagli intensi scambi di sguardi per notarlo, un moro di loro conoscenza aveva fatto la sua comparsa alla cena e aveva iniziato a dirigersi verso di loro, prima di fermarsi bruscamente sui suoi passi.

"... So far away, but still so near
The lights come up, the music dies
But you don't see me standing here
i just came to say goodbye"

Mark sentendo quelle parole, soprattutto l'ultima frase,pensò che fosse ironico. Non si sarebbe mai aspettato una fine del genere per lui e Ichigo, ma guardandola fra le braccia del suo rivale non potè non convenire sul fatto che in fondo sarebbe stata solo una questione di tempo prima che realizzasse da sola i suoi sentimenti.
Lui l'aveva costretta a guardarsi dentro e  a smettere di mentire a se stessa e agli altri.
Non potè fare a meno di pensare che probabilmente avesse ragione lei su loro due e la loro storia. Non era destino.
Quando vide i volti della sua amata e di Shirogane farsi sempre più vicini , sentì il cuore spezzarsi nuovamente.
Fu in quel momento che capì che l'aveva persa, per sempre.
L'unica cosa che gli restava da fare,a quel punto,era dire addio e andarsene.

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


~
Mark si stava voltando per andarsene, quando Ichigo con la coda dell'occhio riuscì a scorgere la sua figura e arrestò i suoi movimenti.
Ryan ,che nel frattempo si stava avvicinando a lei, quasi certamente per baciarla, vide che  la ragazza si era improvvisamente come pietrificata.
Entrambi erano sorpresi ed esterrefatti nel trovare, a pochi passi da loro, l'ormai ex ragazzo della giovane, che li stava guardando come se fosse sul punto di vomitare o di prendere il biondino a pugni.
I suoi occhi trasparivano disprezzo, sconfitta, delusione, tristezza, disgusto.
La Monomiya , ancora incredula e incapace di proferir parola, dovette chiudere e aprire gli occhi e la bocca più volte, prima di riuscire a fare un ragionamento logico ed ad esprimersi.
Non riusciva a credere che Mark fosse lì. Era lì per lei?
Come faceva a sapere dove trovarla? Cosa era successo?
La rossa credeva che fosse finita e che il ragazzo non volesse più avere niente a che fare con lei, ma se era così cosa ci faceva alla festa?
Shirogane non l'aveva di certo invitato e nemmeno lei.

<< Mark? Mark, che ci fai qui? >> Riuscì poi a chiedere Ichigo, andando incontro al ragazzo, manifestando il suo pensiero.

<< Sono stato invitato, ma avrei fatto meglio a rimanere a casa! >> Esclamò con l'amaro in bocca, il moro.

<< Non avete perso tempo,vedo! Che stupido che sono. Bhè, buona fortuna..Ti servirà. >> Aggiunse poi il giovane, guadagnandosi un'occhiataccia della ragazza che, non capendo cosa lui volesse insinuare, rispose:

<< Cosa? >>

<< Mark! MARK ASPETTA! >> Urlò successivamente la rossa, chiamandolo per nome, vedendolo andare via.

<< Che ci fa LUI qui? >> Chiese Ryan ad alta voce, con tono scocciato e irritato, guardando la rossa sparire fra la folla.

<< L'ho invitato io. >> Rispose il pasticciere, con fare tranquillo, avvicinandosi all'amico.

<< Seriously? >> Ribattè nella sua lingua madre Shirogane, alzando il tono di voce.

<< Ormai è parte della squadra no? Mi sembrava giusto. E poi non è il fidanzato di Ichigo? >> Spiegò Kyle, con sguardo confuso, non capendo quale fosse il problema.

<< Non più! >> Esclamò con tono deciso il biondo, mentre raggiungeva Ichigo, che era corsa dietro al moro.
Voleva vederci chiaro in tutta quella storia.
Perchè Mark era lì? Visto anche l'umore nero di Strawberry ,aveva avuto l'impressione che i due si fossero lasciati, per sempre e lui dubitava che il ragazzo si sarebbe presentato a casa sua senza motivo, anche se a detta di Kyle era stato invitato. Non era in confidenza con nessuno di loro e sicuramente avrebbe preferito passare quella serata di festa a casa con la sua famiglia.

<< Ah. >> Affermò solamente il pasticciere ,guardando il biondo, prima di volatilizzarsi anche lui.
Gli era sembrato un gesto carino e innoquo invitare il giovane alla festa.
Non aveva la minima idea che le cose fra lui e Strawberry andassero male e che si fossero addirittura lasciati.

<< Mark non andartene. Per favore! >> Disse Ichigo, afferrando il moro per un braccio, strattonandolo e facendolo fermare sui suoi passi.

<< Non ho motivo per restare! E pensare che ero venuto per dirti che avevo deciso di rimanere... per te, ma a questo punto credo proprio che me ne andrò. Tanto dubito che sentirai la mia mancanza. >> Rispose con tono duro e sconfitto Mark.

<< Non dire così. Io ti amo Mark, lo sai. >> Affermò sicura e con sguardo serio la rossa, accarezzando la guancia del ragazzo, che fermò quel gesto tanto delicato e intimo , per poi prendere quella stessa mano e stringerla forte prima di parlare ancora.

<< Ma non sei più innamorata di me. >> Ribattè il giovane, con occhi lucidi e tono di voce amaro e deluso, aggiungendo subito dopo , lasciando andare la mano della ragazza:

<< L'ho finalmente capito! Non che pensassi che saremmo potuti tornare insieme...ma di certo, non mi aspettavo di trovarvi già così in confidenza! >>

<< Mark ma che dici? Non è successo niente fra Ryan e me e non accadrà mai! >> Ribadì la Monomiya, convinta ed indignata, ma anche un po' imbarazzata.
Come poteva anche solo pensarlo?

<< Andiamo! Ne sei sicura? Perchè dal modo in cui vi guardavate non si direbbe. Non mi hai mai guardato così! E se non fossi arrivato io, a quest'ora vi sareste baciando e non dire che non è vero. So quello che ho visto poco fa. Comunque ti voglio bene e ti auguro tutta la felicità del mondo. Dico davvero. >> Furono queste le ultime parole del moro, con voce arrabbiata e rancorosa, per poi spegnersi e infine addolcirsi , prima di scomparire a passo svelto.
Non voleva restare in quel maledetto posto un secondo di più. Non ci riusciva.

<< Mark! >> Chiamò la ragazza, prima con tono di voce alto e poi flebilmente, prima di scoppiare a piangere, mettendosi le mani sul viso e cadere a terra, sconvolta e ferita.
Ormai aveva capito che la loro storia era un capitolo chiuso e questo le faceva molto male.
Il dolore al petto peggiorò quando sentì un'altra voce che conosceva bene.

 << Ichigo ,vi ho sentiti urlare. Stai bene? >> Disse Ryan, dolcemente, toccandole piano una spalla per farla voltare verso di lui e non spaventarla.

<< No. >> Riuscì a dire, singhiozzando la ragazza, rialzandosi in piedi e aggiustandosi il vestito.
Qualche secondo dopo ,alzò lo sguardo e lesse negli occhi color oceano di Ryan tanta preoccupazione, ma allo stesso tempo molta calma e sicurezza; così, di impeto si tuffò fra le braccia dell'uomo davanti a lei.
Si strinse a lui più forte che potè, quasi come se pensasse che in quel modo sarebbe stata protetta, al sicuro dal dolore che invece stava provando e non la faceva smettere di piangere.
Ogni secondo che passava si sentiva sempre più triste e soprattutto in colpa nei confronti di Mark, ma non poteva negare che i sentimenti che provava per Ryan fossero più forti che mai , si amplificavano di giorno in giorno e non avrebbe mai potuto mandarli via, neanche volendo. Ci aveva provato.
Non l'aveva previsto. Era accaduto e basta. Volente o nolente, Shirogane era diventato una parte importante della sua vita. Era nel suo cuore , nella sua mente. Le era entrato sotto pelle e difficilmente avrebbe potuto liberarsene.

<< Che è successo? >> Domandò preoccupato Shirogane, che con una mano le asciugava le lacrime e con l'altra l'avvolgeva in un leggero, ma tenero abbraccio.

<< Ha ragione lui. >> Mormorò distrattamente la ragazza.

<< Su cosa? >> Chiese lui, curioso e confuso, sentendo quelle parole.

<< Ti ho accennato che io e Mark ci siamo lasciati, ma non ti ho mai raccontato il perchè. >> Disse Ichigo, guardando intensamente il giovane di fronte a lei, per poi aggiungere con tono serio e un timido sorriso sulle labbra:

<< Il motivo per cui io e Mark ci siamo lasciati ....sei tu. >>

<< Non capisco. >> Affermò poco dopo il biondino, cercando di non darsi false speranze.
Molteplici erano le emozioni e i pensieri che stavano affollando il suo cuore e la sua mente. Non era sicuro di aver capito bene.

<< Mark mi ha chiesto se provavo qualcosa per te e io.... >> Continuò la giovane, vedendo il ragazzo immobile, che la guardava senza proferire parola.

<< Tu? >> Chiese lui, interrompendola e fissandola ardentemente.

<< Non ho saputo mentire. >> Rispose allora lei, triste, scrollando le spalle.

<< Cosa stai dicendo Strawberry? Provi qualcosa per me? >> Domandò a quel punto Shirogane , stanco e ancora più confuso di prima.
Cosa stava cercando di dirgli?

<< Per quanto possa sembrarti ridicolo e sconvolgente ....sì, è così. Mi sono presa una bella cotta per te. >> Confessò la giovane, che era diventata tutta rossa in viso, mentre si guardava intorno nervosamente, strofinandosi le mani.

<< Credimi sono rimasta sorpresa anch'io quando l'ho scoperto. >> Aggiunse allora la Monomiya, vedendo che il biondo ancora non parlava.
Era rimasto di sasso.

<< Che sciocca che sei! >> Borbottò successivamente Ryan, con tono di presa in giro, avvicinandosi alla ragazza, che sbuffò irritata interpretando male quelle parole.

<< Bhè, adesso mi sembra eccessivo. Non mi piace questo tuo atteggiamento. Mica l'ho scelto io di innamorarmi di te! Anzi! Ne avrei fatto volentieri a meno,sai? Considerando tutto il casino che ha comportato. >> Se ne uscì dicendo Strawberry, per poi essere fermata da Ryan, che spiegandosi meglio disse:
<< No, sciocchina! Non volevo offenderti. è che.... credo che tu sia l'unica persona al mondo a non aver capito ciò che provo per te! >> sfoggiando successivamente il sorriso più bello che la rossa avesse mai visto.
Ne rimase abbagliata ed affascinata. Era così vero e luminoso ed emavana calore. Il suo cuore mancò un battito.

<<< Cosa? Vuoi dire che ....anche tu? >> Chiese poi la giovane, guardando il ragazzo con aria sorpresa e occhi selvaggi.

<< Sì, Ichigo. Io ti amo. >> Confessò il giovane, lasciandola stupita, sconvolta e a bocca aperta.
Non si sarebbe mai aspettata di sentire certe parole uscire dalla bocca di Ryan e le aveva dette come se niente fosse, mentre lei con quei sentimenti c'aveva combattutto per settimane, forse mesi prima di ammettere ciò che sentiva veramente.

<< Allora Pam e Mark avevano ragione! >> Mormorò qualche secondo dopo, a voce alta, ripensando alle insinuazioni che i due più volte avevano fatto.
Lei non aveva mai voluto credere a ciò che il suo ex e la sua amica dicevano. Le sembrava una cosa assurda, una follia. Non riusciva ad immaginare uno come Shirogane innamorato di lei e invece...

<< Aspetta! E da quand' è che saresti innamorato di me scusa? E perchè cavolo non me l'hai mai detto? >> Domandò Strawberry, irritata, mettendosi a braccia conserte.

<< Per lo stesso motivo per cui tu non l'hai detto a me, fin ora.. >> Ribattè il ragazzo.

<< Ero spaventato. Credevo che non provassi lo stesso.
Inoltre, tu eri già impegnata e visto il nostro rapporto pieno di contrasti ,ero convinto che non ti saresti mai accorta di me. >> Aggiunse il giovane, chiarendo la frase precedente.

<< Sì..Credo tu abbia ragione. >> Disse allora lei, sorridendo imbarazzata, per poi continuare ,poco tempo dopo, esclamando:

<< Non so tu, ma io sono un po' nervosa. >>

<< Già.. in effetti tutto è diventato improvvisamente più strano del solito. >> Borbottò il biondo, dandole ragione, per poi chiederle seriamente:

<< Era meglio quando entrambi ignoravamo ciò che proviamo? >>

<< No. Decisamente no. >>

<< Cosa facciamo? >> Domandò Ichigo , dopo qualche secondo di silenzio.

<< Adesso? Direi di tornare di là. Fra poco ci sarà il dolce. Sono sicuro che ti piacerà. >> Rispose Ryan, sapendo quanto la giovane fosse golosa.

<< Intendevo io e te! >> Ribattè, lei, sorridendo.

<< Tu che cosa vuoi fare? >> Chiese Ryan, cautamente, osservando la ragazza che amava.

<< Onestamente? Vorrei solo andare a dormire , chiudere gli occhi e dimenticare questa giornata. >> Confessò lei, sospirando pesantemente.

<< Ora come ora voglio lasciare le cose come stanno, se per te va bene.
Voglio dire, Io e Mark ci siamo appena lasciati. La ferita è ancora aperta , fresca e non me la sento di buttarmi a capofitto in un'altra relazione.
Ho bisogno di tempo. Spero che tu possa capire. >> Continuò poi, la rossa.

<< Certo! è normale. Tranquilla! Non ci sono problemi. Non voglio farti pressione. Ti ho aspettato per quasi due anni. Cosa vuoi che sia qualche settimana o qualche mese in più?  >> Rispose Shirogane, con tono di voce basso e calmo.
L'ultima cosa che voleva era metterle fretta

<< Grazie Ryan. Adesso torniamo di là. Che ne dici? >> Disse in seguito lei, felice che il ragazzo avesse compreso.

Quando si era voltata verso di lui, Ryan si era sentito avvolgere dal suo sguardo; ardere come la fiamma di una candela e non aveva saputo resistere. Aveva agito, senza pensare, come spesso gli accadeva quando era in presenza della ragazza, ma stavolta non aveva il timore di essere respinto.

<< Devo andare a parlare con i miei. Ho praticamente passato le ultime due ore tra le ragazze e te e loro li ho completamente diment- >> Aveva iniziato a dire la giovane, prima di essere interrotta dal bacio del biondo ed essere travolta dalla passione.

Non era mai stata baciata in quel modo da nessuno, neanche dallo stesso Shirogane.
I suoi baci precedenti con Ryan non si potevano neanche lontanamente paragonare a quello che si erano appena scambiati.
Quelli erano stati sempre trattenuti o a fior di labbra, dati quasi per gioco o per dispetto da parte del biondo.
Strawberry ,respirando ancora a fatica, sorrise fra se e se, leccandosi le labbra arrossate e leggermente gonfie.
Il cuore sembrava stesse per uscirle dal petto e sentiva le farfalle agitarsi nello stomaco.
Il bacio l'aveva lasciata sorpresa, ma decisamente non indifferente.
Era stato inaspettato, ma non poteva negare il fatto che le era piaciuto e anche molto e non ne era affatto dispiaciuta, nonostante avesse espresso la volontà di aspettare.
Dopo essersi staccati, la rossa aveva visto dallo sguardo di Ryan, che neanche lui era pentito per ciò che era successo.
Shirogane aveva preso la palla al balzo. Chissà quanto ancora avrebbe dovuto aspettare per poterlo fare e così si era buttato.
Sognava di baciare quelle labbra dalla prima volta in cui aveva posato i suoi occhi su di lei e non aveva mai potuto farlo, non come voleva veramente.
In quel momento , il biondo si sentiva al settimo cielo ed era felice, come non lo era mai stato.
Per la prima volta in vita sua non si sentiva spaventato, anzi.
Sentiva quel senso di speranza di poter superare tutto e soprattutto di vincere la battaglia che da anni stava portando avanti.
Era incredibile come un solo ed unico bacio potesse fare la differenza e cambiare la percezione e l'umore delle persone.
Un simile potere in un semplice gesto come un bacio, dato dalla persona giusta.

<< Scusa, ma dovevo farlo. >> Le disse timidamente, ma col suo solito sorriso schembo, prima di prenderle la mano e condurla dentro la sala.

Un'ora dopo, Ichigo era al tavolo con i suoi genitori, ma la sua testa era proprio da tutt'altra parte. Continuava a ripensare al bacio scambiatosi con Ryan poco prima e senza rendersene conto, lo cercava con lo sguardo per tutto il tempo, seguendolo in ogni sua piccola azione.
Ogni tanto il ragazzo, accorgendosi dei suoi occhi su di lui, ricambiava lo sguardo con una passione , un fuoco tale da poter bruciare un'intera città.
Per quanto avesse il cuore spezzato per la situazione con Mark, non poteva non sentirsi felice ed eccitata per la nuova e futura relazione con il biondino.
Ryan era stato davvero comprensivo. Aveva capito il suo bisogno di tempo e  aveva detto che avrebbe aspettato.
Ancora stentava a crederci. Pam e Mark avevano ragione.
Ryan era innamorato di lei. Da due anni!
Era stata così cieca e stupida da non rendersene conto.
Si diede più volte della scema, per non averlo realizzato prima.
E c'era da dire, che molto probabilmente, se non fosse stato per Mark non avrebbe mai confessato ad alta voce neanche i suoi sentimenti per il suo capo e amico.
Li avrebbe ignorati fin quanto avrebbe potuto, vivendo nella menzogna , pur di non ammetterlo e questo sarebbe stato un'enorme sbaglio.
Lei non lo meritava e nemmeno Mark.

<< Straw? Straw ci sei? >> Fece Pam, toccando la spalla dell'amica, che aveva la testa altrove.

<< Eh? >> Rispose la rossa, guardandola sorpresa.
Non l'aveva sentita avvicinarsi.

<< Cosa o meglio chi stavi guardando? >> Chiese successivamente la modella, con un sorriso malizioso, mentre vedeva la Monomiya diventare rossa in viso.

<< Uhm, io no, nessuno! >> Borbottò immediatamente la giovane, agitata e con gli occhi selvaggi.

<< Sì, sì. Non mi inganni. >> Ribattè allora Pam, sedendosi ,prima di porre una domanda più impegnativa:

<< Era Mark prima? Come mai si è presentato qui? Tutto apposto? >>

<< Direi che la nostra rottura è definitiva adesso. >> Rispose ichigo, tristemente.

<< Oh. Mi dispiace. E come ti senti al riguardo? >> Domandò a quel punto la donna, preoccupata per l'amica.

<< Sotto un certo punto di vista, direi più leggera e sollevata. Tutta questa storia mi stava facendo impazzire e stavo soffocando. Detesto averlo fatto soffrire, ma ho capito che non potevamo fare altro. Se lui non mi avesse fatto pressione, non avrei mai capito quanto profondi fossero i miei sentimenti per Shirogane. >>Confessò la rossa, con gli occhi lucidi, per poi riportare il suo sguardo sulla figura di Ryan, che si trovava di fronte a lei, seppur lontano.

<< A proposito. Con Ryan come va? Ho visto una certa intesa fra voi due, durante il ballo di prima. >> Chiese curiosa Pam, sorridendo sorniona.

<< Ancora non ci credo, Pam. Avevi ragione! Mi ha detto che mi ama e io... >> Esclamò la rossa, alzando involontariamente il tono di voce.

<< Davvero? >>  Se ne uscì dicendo la modella, incredula che il biondo fosse riuscito in quell' impresa,  mentre altre voci dissero poco dopo: << Il nostro Shirogane? >> << Non ci credo! >>

<< Ragazze! Da quanto tempo eravate qui dietro ad origliare? >> Domandò Ichigo, scattando in piedi, prima di guardare l'espressione infelice della sua amica Lory.
In quel momento capì che aveva ferito anche i suoi sentimenti.
"L'amore è proprio un casino." Pensò sospirando.

<< Lory, mi dispiace. So che sei innamorata di Ryan. Spero che tu non ce l'abbia con me adesso. >> Mormorò Ichigo, con sguardo triste, rivolgendosi a Lory che invece rispose, sorridendole cordialmente:

<< Tranquilla. Ho sempre saputo di non avere possibilità con lui. Il suo cuore è sempre appartenuto a te. >>

<< Cosa stavi facendo qui tutta sola? Ti sei nascosta per ammirare il tuo ragazzo? >> Le chiese poco dopo Pam, imbarazzandola nuovamente e prendendola alla sprovvista.

<< Che cosa? No.. noi non.. Cioè, non stiamo... Non è il mio ragazzo! >> Balbettò la ragazza, gesticolando.

<< Ah no? E perchè? >> Domandò sorpresa, Mina.

<< Perchè non voglio andare di corsa ed affrettare le cose. Mi sono appena lasciata con Mark. >> Spiegò Strawberry.

<< Capisco, ma non aspettare troppo. Il tempo è prezioso. >> Ribattè Pam, con tono serioso.

Non ebbero modo di continuare la conversazione, poichè qualche secondo dopo udirono un'esplosione.
Le ragazze si guardarono allarmate.

<< Che cos'era? >> Chiese Paddy ,avvicinandosi alle amiche.

<< Ragazze! Entrate in azione! >> Sentirono dire da Kyle, prima di trasformarsi.

2 GIORNI DOPO
( 27 dicembre )

Nel momento in cui Lory stette per aprire la porta del locale, quella si aprì per rivelare la figura di Ryan, con in mano il cartello che indicava la chiusura del
cafè.

<< Buongiorno Shirogane! >> Esclamò, sorpresa e con sguardo curioso, Lory, osservando il ragazzo di fronte a lei, che le disse:

<< Oggi non apriamo. >>

<< Eh? E perchè? >> Chiese lei, preoccupata e sorpresa.

<< Vieni dentro! Aspettiamo le altre. Così lo dirò una volta sola! >> Ribattè a quel punto il biondo, facendola entrare, chiudendo la porta dietro di sè.

<< Ok! >> Sussurrò la ragazza, seguendo il suo capo dentro il locale.

Pochi minuti dopo, il resto delle mew mew arrivò al cafè e il biondino indisse una riunione, spiegando la situazione.

<< Chiudiamo? >> Chiesero curiose e meravigliate, tutte le ragazze a parte Lory, che era già ,seppur solo parzialmente, a conoscenza della novità.

<< Sì. Per un po' di tempo il locale resterà chiuso al pubblico. >> Disse con tono secco e serio, Shirogane, guardando attentamente ,una per una ,tutte le ragazze.

<< Un momento! Perchè avete preso questa decisione? >> Domandò la rossa , spiazzata.
Non riusciva a capire quella scelta.

<< Il minimo che potete fare è spiegarci il motivo. >> Ribattè quasi adirata Mina.

<< Esatto. Io facevo affidamento sulle mance che lasciano i clienti! >> Esclamò Paddy, a  quel punto, con tono di voce alto e rabbioso.
Per lei quel lavoro era fondamentale. Era ciò che sostentava la sua famiglia.

Passò un minuto dove nessuno fiatò.

<< é così difficile da spiegare? >> Domandò allora Lory, che fino a quel momento era stata zitta.

<< Siamo dispiaciuti ragazze, ma visto gli eventi recenti ,non ci sembra sicuro aprire il locale. >> Chiarì il pasticciere, mentre Ryan , poco lontano dal gruppo, continuava ad avere un' espressione seriosa, affranta,pensierosa e preoccupata.
Ichigo lo notò, chiedendosi cosa stessero tenendo nascosto i due ragazzi.
Non aveva mai visto quell'espressione sul volto del giovane.
Doveva essere successo qualcosa. Qualcosa di grave.
In quell'istante i suoi occhi incrociarono quelli di Ryan, il quale sembrò calmarsi proprio grazie a quello scambio di sguardi.
Il viso del biondo si addolcì e l'uomo capì che doveva avvisare le amiche.

<< Seguitemi! >> Disse solamente Ryan, mentre Kyle faceva cenno alle ragazze di fare come il capo aveva appena detto.
Non ci misero poi molto i due a spiegare il problema, cercando però di semplificare loro le cose non essendo scienziati o esperti in materia.

<< Gli alieni stanno complottando qualcosa. >> Affermò poco dopo Kyle.

<< Non è quello che fanno sempre? >> Ribattè Paddy, con tono semi divertito.
La ragazzina ancora non riusciva a capire perchè dovevano restare chiusi.

<< La cosa certa è che ci stiamo avvicinando alla resa dei conti. Questo significa che la battaglia è più vicina di quanto pensiate. >> Se ne uscì dicendo Shirogane, mentre le ragazze guardavano tese ,il maxi schermo davanti a loro.

<< Ed è necessario che vi riposiate, in vista dello scontro finale. per questo abbiamo deciso di chiudere il cafè. >> Continuò il pasticciere, sorridendo alle 5 ragazze.

<< Bhè, un po' di riposo sicuramente non ci farà male. Tu che dici Pam? >> Parlò per prima Mina, rivolgendosi successivamente al suo idolo.

<< Ma se tu non fai niente dalla mattina alla sera? >> Ribattè Paddy, guardando l'amica, che dopo aver aperto la bocca sorpresa, non ci mise molto a risponderle per le rime, dicenndole:

<< Che cosa? Come ti permetti piccola impertinente! Se ti prendo. >>

<< Mina calmati! >> Esclamò Lory, avvicinandosi alle amiche e guardando la ragazza coi capelli blu.

<< Ragazze!! >> Urlò Ryan, con l'intento , seppur vano, di fermare le giovani e i loro litigi.

Mentre sentiva le parole di Lory e Pam e il battibecco fra Mina e Paddy, Ichigo in un balzo si ritrovò accanto a Ryan.
Dopo averlo squadrato , gli chiese cautamente, toccandogli gentilmente una spalla:

<< Shirogane, stai bene? >> Domandò la rossa, preoccupata per l'amico.

<< Onestamente? No. >> Rispose stranamente sincero, il giovane.

<< Sei preoccupato? >> Fece la ragazza, avvicinandosi ulteriormente al ragazzo, mettendogli una mano sulla spalla.

<< Tu non lo sei? >> Ribattè lui, guardandola intensamente.

<< Eccome. Io sono terrorizzata! >> Esclamò Strawberry, in tutta onestà, sorridendo nervosa.

<< Mi dispiace. >> Disse Ryan, con tono di voce alta, facendo rimanere di stucco Strawberry e facendo fermare la lite e il caos creatisi fra le mew mew poco prima.
Le ragazze lo guardarono sconvolte, un po' perchè era strano sentirgli dire quelle parole e in parte perchè non avevano capito di cosa fosse dispiaciuto.

<< Uhm? Che cosa intendi dire? >> Domandò a quel punto con voce dolce Ichigo, che non aveva capito il motivo delle sue scuse.

<< Non vi avremmo mai chiesto di affrontare una simile prova... se io e Kyle avessimo i vostri poteri... >> Ribattè tristemente Shirogane, serrando i pugni e.alzando leggermente il tono di voce, per far sì che le sue parole venissero sentite da tutte.
Detestava non poter fare di più e odiava dover mettere in pericolo quelle 5 ragazze che ,quasi costrette, si erano ritrovate a dover combattere con gli alieni.
Lui voleva solo la pace, ma soprattutto voleva giustizia per tuto il male che quegli essere avevano causato.
Gli alieni gli avevano portato via la sua famiglia, sconvolgendo e mandando in pezzi tutto il suo mondo.
Voleva soltanto evitare che la cosa potesse ripetersi.

<< Ci voleva! è la prima volta da non so quando che mi prendo una pausa. >> Se ne uscì dicendo poco dopo Pam, sorridendo e spostando l'attenzione su di se.

<< Effettivamente è tanto che non abbiamo un po' di tempo solo per noi. >> Ribattè successivamente Lory, seguita da Strawberry che mormorò:

<< Sono d'accordo. >>

<< Bhè, vorrà dire che passerò più tempo a giocare con i miei fratelli! >> Esclamò in seguito Paddy.

15 minuti dopo

<< Mi sembra così strano questo silenzio. >> Borbottò Ryan, fra se e se, seduto su uno sgabello, guardandosi intorno.
Il locale era vuoto.
Di solito il silenzio non l'aveva mai disturbato, anzi. Gli aveva tenuto compagnia e lo aveva cullato per anni ,durante le notti solitarie dopo la morte dei suoi, ma era successo anche quando i suoi genitori erano ancora vivi.
Spesso infatti si assentavano ,lasciandolo da solo o con maggiordomi e tate.
Fortunatamente il più delle volte, c'era anche il fidato Kyle a prendersi cura di lui. Cosa avrebbe fatto senza il suo amico?
Ma nonostante la sua presenza, lui si era sempre sentito solo, morto dentro.
In questa lotta con gli alieni aveva però trovato una valvola di sfogo.
Sconfiggerli era il suo scopo.
Concentrarsi sulla sua ricerca, faceva sì che il suo cervello non dovesse pensare a quanto solitaria, vuota e spenta fosse la sua vita, proprio come quel cafè in quello stesso momento.
Negli ultimi 2 anni tutto era cambiato. Aveva conosciuto Ichigo e le altre e quelle 5 ragazze insieme al locale, gli avevano riempito la vita.
Dal giorno in cui aveva incontrato Strawberry non si era più sentito solo e non soltanto letteralmente parlando. Non aveva mai avuto il tempo di soffrire di solitudine. C'era sempre stato qualcosa da fare, fra il lavoro e gli alieni.
Quei 2 anni erano volati e adesso mancava poco alla fine di tutto e ne era terrorizzato. Era seriamente spaventato. Aveva paura di perdere Ichigo.
Non aveva la minima idea di cosa avrebbe fatto senza di lei.
E ovviamente non voleva che succedesse qualcosa alle mew mew. Nonostante tutti i suoi sforzi a cercare di rimanere neutrale e non interessarsi a loro e alle loro vite, quelle 5 ragazze erano diventate molto importanti per lui. Erano sue amiche, per quanto fosse doloroso e spaventoso anche solo ammetterlo.

<< Pronto? >> Fece Ichigo, rispondendo al telefono, mentre stava tornando a casa.

<< Ichigo, cara. Sono la madre di Mark. >> Disse la voce dall'altra parte della linea.

<< Ah signora. Come sta? Mi dica! >> Ribattè la rossa, sorpresa.
Aveva visto la madre di Mark un paio di volte da quando si erano messi insieme, ma non l'aveva mai contattata telefonicamente.
Ed ora che si erano lasciati e non stavano più insieme, non c'era neanche il motivo per farlo, quindi perchè chiamare lei per sapere di Mark? A meno che...

"Sarà successo qualcosa?" Pensò immediatamente la rossa.

Evidentemente Mark non aveva ancora detto nulla a sua madre della loro rottura.

<< Scusa se ti disturbo, ma volevo sapere se per caso hai visto o sentito Mark di recente. >> Chiese la donna, con tono di voce preoccupato.

<< No nessun distrurbo, signora. In realtà ,sono un paio di giorni che non ho contatti con lui. Ha provato in palestra? >> Domandò a quel punto la ragazza.
Non era da Mark sparire nel nulla, per giorni.

<< Sì, ma non è si è presentato all'allenamento e ieri sera non è tornato a casa. Il giorno della vigilia non è stato molto presente. Aveva la testa fra le nuvole. Ho paura che gli sia successo qualcosa. Sto davvero iniziando a preoccuparmi. >> Spiegò la donna, con voce tremante, quasi vicina alle lacrime.

Sentendo quelle parole, Ichigo non potè fare a meno di ricordare quella sera e ciò che era successo. La discussione, le parole di Mark , il suo sguardo, prima di andare via.

<< Farò tutto ciò che posso per aiutarla a trovarlo. >> Affermò a quel punto la rossa, con determinazione.
Nonostante tutto, Mark era importante per lei e non si sarebbe mai perdonata se gli fosse successo qualcosa e lei non avesse fatto nulla per dare una mano. Doveva ritrovarlo.

<< Grazie mille Strawberry. >> Disse la madre di Mark, più sollevata rispetto a prima.

<< Le farò sapere quando l'avrò trovato. >> Ribattè la giovane, salutando cordialmente la donna ,per poi uscire nuovamente da casa.

Nel frattempo Kisshu aveva deciso di acquisire i poteri del Cavaliere Blu e aveva deciso di attaccare la città come diversivo, con l'aiuto di Tart.

<< Ryan. I chimeri stanno attaccando la città. Bisogna intervenire! >> Disse la voce allarmata di Kyle.

<< D'accordo. Contatta le mew mew e di ad ognuna di loro di affrontare i chimeri che si trovano nella loro zona. >> Ordinò Shirogane, senza perdere tempo.

<< Non ce ne sono mai stati così tanti in una sola volta! >> Affermò Kyle, guardando lo schermo di fronte a lui e aprendo le comunicazioni con e fra le guerriere.

<< Kyle, Ryan mi sentite? >> Chiamò i due la rossa, mentre correva per strada alla ricerca di Mark.

<< Forte e chiaro Ichigo. Hai visto cosa sta succedendo? >> Rispose immediatamente il biondino.

<< Sì certo, lo so benissimo ,però.. >> Fece lei, con tono di voce bassa e triste.
Sapeva che gli alieni stavano attaccando, ma non poteva fare a meno di pensare a Mark.

<< Però cosa? Che succede? >> Domandò con tono agitato Ryan, sollevando il sopracciglio destro.

<< Non riesco a rintracciare  Mark. Mi ha chiamato sua madre. A casa non si fa vedere da giorni. è praticamente sparito nel nulla. >> Ribattè, con convinzione e preoccupazione, la rossa.

<< Ma com'è possibile? Non crederai che abbia fatto qualcosa- >> Iniziò col dire il ragazzo, dando voce ai suoi pensieri, per poi fermarsi improvvisamente.
Non voleva far agitare ulteriormente la giovane
Di certo Mark non sembrava il tipo capace di compiere gesti inconsulti o stupidi, ma aveva preso una bella batosta.
Chi può dire cosa ci può essere nella testa di un uomo in una situazione del genere?
Per non parlare del fatto che Mark era anche il cavaliere blu e che quindi aveva dei poteri, che loro non conoscevano.

<< Non so se è per colpa nostra, ma... sua madre è in pensiero e anche io sinceramente. E con questa cosa dei chimeri, non sono affatto tranquilla. >> Mormorò la ragazza, mentre nella sua mente si affollavano milioni di scenari, uno peggiore dell'altro.
Poteva essere successo di tutto. Non c'era un'attimo da perdere.

<< Ok, cerca di calmarti. Tu occupati dei chimeri , io troverò Mark. >> Esclamò a quel punto il ragazzo.

<< Ma Ryan- >> Provò a dire lei, venendo poi interrotta dal giovane, che ribattè con tono dolce ma allo stesso tempo serio, che non ammetteva repliche:

<< So che tieni a lui, ma adesso la città è più importante. Ci pensiamo noi a trovarlo. In questo moemtno tuu devi solo pensare a restare concentrata. >> Ribattè il biondino, lanciando un'occhiata veloce a Kyle, per poi sospirare pesantemente.

<< Va bene. Mi fido di te. Ma appena avrò finito con questi chimeri continuerò la ricerca. >> Disse lei, prima di terminare la chiamata e dirigersi verso i chimeri più vicini alla sua postazione.

Poco prima di uscire dal locale, ci fu un allarme che fece fermare sul posto Ryan e Kyle esclamò:

<< è il cavaliere blu! >>

<< Sta bene? >> Chiese Shirogane, in pensiero per il moro e soprattutto per Ichigo.

La conosceva abbastanza da sapere che per quanto volesse, non sarebbe riuscita a togliersi di dosso il pensiero di Mark.

<< Non lo so. Sta emanando un' enorme quantità d'energia. è incredibile, soprattutto per un umano. >> Fu la risposta immediata di Kyle, che continuava a osservare lo schermo davanti a lui come se non credesse a cosa stesse guardando.

"C'è qualcosa che non va" Questo continuava a pensare il biondo, mentre decideva quale fosse il passo successivo.
Aveva una brutta sensazione.

<< Ragazze. Abbiamo trovato Mark. Raggiungetelo il prima possibile a queste coordinate! >> Esclamò il biondo, rivolgendosi alla sua squadra.

<< Ricevuto. >> Affermò subito Mina.

<< Presto, dobbiamo sbrigarci. >> Rispose successivamente Pam, mentre eliminava un chimero con un colpo ben assestato.

<< Mark, sto arrivando. Devi resistere ,ti prego. >> Disse la Monomiya, pregando di raggiungerlo al più presto possibile, mentre combatteva con quanta più forza e determinazione poteva.
Stava succedendo qualcosa. Poteva percepirlo. Mark era in pericolo.

<< Ragazze, mettetecela tutta. Buona fortuna. >> Mormorò il pasticciere ,con tono preoccupato, ma fiducioso.

La rossa, essendo la più vicina, fu la prima ad arrivare sul luogo dove si trovava Mark e lo vide a terra inconscio ,mentre Tart e Kisshu erano poco distanti da lui.
Non ci mise molto a capire che avevano provato a fargli del male.
Kisshu infatti voleva rubare l'energia del ragazzo, ma non ci era riuscito, quasi come se dentro Mark ci fosse stata una forza superiore a bloccare i suoi tentativi.
L'alieno non riusciva a spiegarsi come fosse stato possibile.
Strawberry chiamò il moro più volte, mentre gli correva incontro per prestargli soccorso, ma fu fermata da un'improvviso bagliore che le fece coprire gli occhi per quanto fosse brillante ed accecante.
Il corpo di Mark era circondato di luce e sembrava essere in fase di trasformazione.
Si potevano intravedere a tratti le fattezze del cavaliere blu.
Dopo qualche secondo la luce si intesificò , formando molteplici fasci di luce sparsi per tutta la città.
In quel momento , Ryan e Kyle videro attraverso il monitor del laboratorio,  che tutta l'acqua mew della città aveva creato un campo energetico di una potenza smisurata e che essa proveniva proprio dal punto dove si trovavano Mark e Strawberry.

<< Dannazione! Ancora una volta non posso fare niente per fermarli. >> Esclamò,alzando il tono di voce Ryan, strigendo forte i pugni , prima di mettersi a correre , prendere le chiavi della moto e andare da loro. Da lei.
è vero che non poteva trasformarsi come le ragazze, ma non le avrebbe mai lasciate da sole a combattere.
In fondo, era colpa sua se si erano ritrovate in mezzo ad una guerra.
Ma più di tutto , sapeva che doveva essere lì con e per Ichigo.

<< Ryan, dove stai andando? Non puoi- >> Gli disse l'amico pasticciere, raggiungendolo e strattonandolo.

<< Kyle. Devo andare. >> Fece il ragazzo, agitato ma con lo sguardo determinato.

<< Stai attento, per favore. E torna sano e salvo, insieme alle ragazze. >> Ribattè a quel punto Kyle, sapendo che non poteva fare nulla per fare cambiare idea all'amico.

<< Lo farò. >> Mormorò Shirogane prima di chiudersi la porta alle spalle.

Di certo, al loro arrivo, le mew mew non si sarebbero mai aspettate di trovarsi di fronte al loro più grande nemico.

<< Mew Berry ! >> Fece Mew Paddy, affiancandosi all'amica, seguita dalle altre.

<< Che sta succedendo? >> Chiese Pam, guardandosi attorno.

In quel momento la luce cessò.
.
<< Mark! >> Chiamò più volte Strawberry, avvicinandosi al ragazzo e vedendo una figura nella stessa posizione dove si trovava poco prima il giovane.
Forse il moro era riuscito a trasformarsi nel cavaliere.
La figura si girò verso le mew mew e mandò una forte ondata di energia che le fece indietreggiare.
Mark adesso aveva un'aspetto completamente diverso.
I capelli non erano più biondo grano. Erano neri come la pece.
Gli occhi non erano più azzurri come il mare. Erano freddi e distanti. Senz'anima. Ichigo tremò involontariamente.

<< Ma tu chi sei? >> Chiese la ragazza, facendo la stessa domanda che le mew mew si stavano ponendo.

La risposta non tardò ad arrivare.

<< Mi presento. Il mio nome è Profondo blu e sono qui per conquistare il vostro pianeta. >> Disse l'essere, con lo sguardo vuoto e gli occhi cattivi.

Nessuno osò proferire parola.
Poco dopo, nel silenzio che regnava, si sentì solo il rumore della moto ,guidata da Shirogane, che si fermava poco lontano da loro.
Il biondo si avvicinò alle mew mew e scoprì cosa fosse successo.
Il suo più grande incubo si era avverato. Non c'erano più dubbi.
Profondo blu si era risvegliato.

<< Mark, guardami bene. Sono io. Sono Strawberry! Mi riconosci vero? >> Disse Ichigo, con gli occhi lucidi , avvicinandosi di poco all'essere che aveva di fronte.
Ryan rimane sbalordito dinanzi a quelle parole.
Mark era profondo blu?

Profondo blu la guardò con disdegno e aria di superiorità, per poi ignorarla e girarsi verso Tai , il quale si inginocchiò al suo cospetto, ancora incredulo.

Ichigo non riusciva a credere a ciò a cui aveva appena assistito, al modo in cui quell'essere aveva parlato o allo sguardo che le aveva lanciato, terrorizzandola. Non riusciva ad accettare il fatto che quello che aveva davanti non era più il suo amato Mark, ma un'essere spregievole che aveva il solo scopo di conquistare la terra e distruggere tutto ciò che poteva considerarsi una minaccia.

<< Profondo blu. Finalmente hai deciso di mostrarti a noi col tuo vero volto.
è arrivato il momento che tutti stavamo aspettando. >> Disse l'alieno, prostrandosi ai piedi dell'essere superiore.

A quel punto mew Berry sbottò e mettendosi ad urlare, chiese spiegazioni a Tai.
Come poteva il suo dolce, gentile, buono e premuroso Mark essere quel mostro che chiamavano Profondo blu? Non aveva senso.

<< Lui ha 3 aspetti. Voi l'avete conosciuto prima col nome di Mark e poi anche come cavaliere blu, ma quelli erano solo 2 volti di Profondo blu... >> Iniziò così dicendo Pai, mentre chiariva la situazione alle ragazze, dicendo che adesso che si era risvegliato, Profondo blu avrebbe distrutto le altre sue forme, non avendone più bisogno.

Strawberry stava facendo fatica a capire quello che l'alieno stava dicendo.
Non lo stava neanche più ascoltando. Tutto era ovattato intorno a lei e sembrava che la terra stesse girando in modo incontrollabile.
Sentiva il suo cuore battere all'mpazzata. Era nel panico.
La sua vista era offuscata dalle lacrime che adesso stavano scendendo copiosamente sul suo viso.
Strawberry si sentiva pesante e riusciva solo a pensare a Mark e al fatto che molto probabilmente non l'avrebbe più rivisto.
Poco dopo sentì una presenza accanto a lei. Era Ryan che la teneva stretta, quasi come se avesse capito che altrimenti sarebbe caduta a terra se non avesse avuto un'appoggio.
Era come se sapesse che aveva bisogno di lui ed era vero, in quel momento più che mai. Le sembrava impossibile superare da sola quella situazione.
Smise di piangere e si fece forza.
Doveva pur esserci una soluzione per riportare indietro Mark, per salvarlo.
I due ormai si erano lasciati, ma questo non voleva dire che avrebbe lasciato il ragazzo in balìa di quel mostro e di certo non si sarebbe arresa senza combattere.

<< Tutta questa storia è assurda. Qual'è il vostro vero scopo? >> Urlò Mina, spazientita.

<< Ebbene , noi abbiamo soltanto un'obiettivo. Riprenderci questo pianeta e sottrarlo agli umani a cui l'avevamo dato in prestito, milioni e milioni di anni fa. >> Spiegò l'alieno, osservando i suoi avversari.

<< Mark, ti prego. >> Disse ancora Strawberry ,dopo aver sentito le parole dell'alieno.

<< Non insistere! L'essere che ti sta di fronte non è più Mark. Non è più il caro amico che conoscevi. >> Affermò Pai, con tono di voce stanco e irritato.

In un' impeto di follia o di coraggio, non sapeva bene come definirlo, Strawberry si staccò dalle braccia amorevoli, sicure e accoglienti di Ryan e cominciò a procedere lentamente verso Profondo blu, con uno sguardo perso.
Mark era importante per lei e non meritava di scomparire per sempre.
Non poteva permettere agli alieni di farla franca. Lei doveva fare qualcosa.
Dove aiutarlo. Doveva parlargli.
La rossa era convinta che il ragazzo fosse ancora in quell'essere e che potesse sentirla.

<< Ichigo! >> La chiamò con voce preoccupata Shirogane.

<< Io non capisco. Sono confusa. Mark! So che ci sei e che puoi sentirmi. Ascoltami ti prego.  >> Mormorò la rossa, in preda allo shock, continuanado a camminare fino a fermarsi a pochi passi dal nemico.

<< Non avvicinarti a lui! >> Esclamò poi Ryan, cercando di fermarla.

<< Mew Berry! >> Urlarono in coro le ragazze, preoccupate,ma speranzose che la ragazza tornasse indietro.

<< Ricordi questo campanellino? Me l'hai regalato tu! Ci sono molto affezionata. >> Disse la rossa, con gli occhi pieni di lacrime, mentre tremava visibimente.
Profondo blu le mandò uno sguardò raggelante e senza proferire parola con un gesto della mano ,prima gettò a terra il campanello e poi emanò un forte onda di energia che la scaglio lontano, non molto rispetto a dove si trovavano le sue amiche, che provarono a far ragionare Mark, senza però riuscirci.

<< Mark, possibile che tu non capisca quello che sta provando Strawberry? >> Provò a dire Lory, cercando di far risvegliare il ragazzo, mentre aiutava Ichigo a rimettersi in piedi, con l'aiuto di Mina, la quale successivamente domandò , non ottenendo risultato:

<< Non ricordi che ti sei trasformato nel cavaliere blu proprio per aiutarla e difenderla? >>

<< Strawberry! La pagherai per aver fatto piangere la mia amica. >> Urlò a quel punto Paddy, stufa e arrabbiata in procinto di attaccare Profondo Blu.

<< Tu non sei più Mark. Sei soltanto un mostro! >> Aggiunge in seguito la ragazzina, che non sopportava vedere la sua amica piangere.

<< Ragazze, cosa facciamo? >> Chiese alle compagne Lory, che stava iniziando a farsi prendere dal panico.

<< C'è solo una cosa da fare. >> Disse con sguardo serioso, ma triste Mina.

<< Strawberry.. mi dispiace , ma.. >> Mormorò poco dopo Pam, guardando l'amica, che stava ancora osservando il tutto come se si trovasse al di fuori di ciò che stava accadendo in quel momento.

<< Dobbiamo attaccarlo tutte insieme. >> Dissero Lory , Mina e Pam, all'unisono.

<< Giusto! >> Fece poco dopo Paddy, con sguardo deciso, guardando le amiche.

<< Cosa? Volete combattere contro Mark?! >> Domandò a quel punto incredula Ichigo, ritornando in sè, guardando le compagne come se fossero matte.

<< Quello non è più Mark , Mew Berry. Fattene una ragione. >> Le disse Mina, con voce tagliente e sicura.

<< Non possiamo permettergli di distruggere la città. Dobbiamo lottare. >> Fece Lory, con un tono più deciso rispetto a qualche minuto prima.

"Tutto questo è un'incubo. Non posso crederci! No!! Mi rifiuto."
Continuava a ripetersi Strawberry, mentre osservava le sue amiche combattere contro quello che per lei era ancora Mark.

<< Ichigo dove vai? >> Le chiese Paddy, vedendola camminare ancora una volta verso il nemico.

<< Devo parlare con lui! >> Esclamò la rossa, convinta.

<< Sei impazzita? >> Chiese Shirogane,con un tono di voce stridulo.

<< è pericoloso! >> Fece Mina, seguita da Lory , che esclamò:

<< Ti prego ,stagli lontana! >>

<< Quello che vedi non è più Mark. >> Affermò Pam, cercando di farla desistere.

<< Torna in te Strawberry! >> Disse ancora Ryan, alzando il tono di voce.

<< Ichigo, devi fermarti. >> Aggiunge lui poco dopo, vedendo la ragazza sempre più convinta.

<< Ryan! Lui non vuole farci veramente del male. Io lo so. Lo conosco.
Devo solo convincerlo a- >> Ribattè lei, con tono di voce sicuro.

<< Basta! Devi svegliarti Strawberry. Il tuo Mark se n'è andato. >> Se ne uscì Kisshu, cercando anche lui di far ragionare la ragazza, mentre nello stesso momento le sue compagne venivano messe al tappetto una per una dal nemico.

<< No, tu non capisci! Io posso aiutarlo. >> Ribattè decisa la rossa.

<< So che lo vorresti ,ma guarda! Guarda cosa sta facendo alle tue compagne. >> Continuò l'alieno, osservando la squadra sconfitta delle mew mew, che erano a terra doloranti.

<< Ci siamo ritrasformate! >> Esclamò Paddy, guardando se stessa e le altre.

<< Ma com'è possibile? >> Fece in seguito Pam.

<< Ragazze! Come ha potuto Mark fare questo? >> Chiese a quel punto Lory.

<< Strawberry ascoltami. Non c'è niente che tu possa fare. Mark non può essere salvato. So che ti fa male sentire queste cose, ma devi svegliarti.
Non puoi continuare a negare la realtà e a chiudere gli occhi. >> Affermò Mina, convinta e con voce dura, per poi aggiungere:

<< Devi combattere o la terra soccomberà. >>

<< Combattere? Ma io... non posso. Non ce la faccio. >> Mormorò Ichigo, con la voce tremolante e la vista appannata.

<< Se non lo farai, Profondo blu vincerà e l'umanità sarà spazzata via. >> Le disse Ryan, avvicinandosi a lei per prenderle la mano.

<< è vero. Se non fermeremo gli alieni, il mondo non avrà futuro. >> Affermò successivamente Pam.

<< Non possiamo arrenderci! >> Esclamò Lory, guardando Ichigo e le altre compagne.

<< Strawberry ,fa qualcosa! Presto. Ha intenzione di distruggere il pianeta con la spada.  >> Gridò all'improvviso Kisshu ,vedendo che Profondo blu aveva sollevato la sua arma ed era pronto ad usarla.

<< No! Non farlo. Mark! >> Urlò la rossa, guardando il nemico creare un vortice di energia., per poi conficcare la spada nel terreno.

In quel momento la terrà tremò e subito dopo si sentì un'esplosione.
Le ragazze mentre erano intente a guardare ciò che stava accadendo attorno a loro, cercavano , con difficoltà ,di alzarsi in piedi, coprendosi il viso con le mani.
Il vento si era alzato e soffiava prepotentemente. Il cielo era diventato nero.

<< Che cosa intendete fare del nostro pianeta? >> Chiese con tono arrabbiato Strawberry, rialzandosi in piedi.

<< è nostro e vogliamo riprendercelo. >> Ribattè Pai.

Strawberry era incredula e scioccata.
Non poteva credere che Mark, o meglio Profondo blu stesse compiendo tali atrocità. Gli alieni non potevano averla vinta.
Non poteva permetterglielo, ma non aveva la minima idea di come poter riuscire a contrastarli. Come poteva combattere contro Mark?
in quell'istante, la ragazza ,sentendosi persa, si girò a guardare le sue compagne e Ryan e pensò alla sua famiglia, a Kyle, alle sue amiche di scuola e a tutti gli innocenti che lei e le mew mew avevano deciso e giurato di proteggere quando questa avventura era iniziata al'incirca 2 anni prima.

<< Così lo state solo distruggendo! >> Esclamò a quel punto la rossa, cercando di far capire all'alieno cosa stavano facendo.

<< No! Ricominceremo tutto daccapo. Sarà un mondo più pulito. >> Affermò Pai, con voce sicura e decisa.

<< E della gente che abita sulla terra che ne sarà? >> Chiese la ragazza.

<< Non me ne importa niente! >> Esclamò l'alieno.

<< MA BRAVI! SIETE SOLO DEGLI EGOISTI! >> Scattò lei, ancora più arrabbiata.

<< NO! I VERI EGOISTI SIETE VOI! >> Rispose a tono Pai.

Il terreno intorno alla rossa cominciò a cedere, provocando solchi.

<< Mew Berry spostati! >> Esclamò Ryan, vedendo ciò che stava succedendo.

<< Oh no! Aiuto. >> Sussurrò la rossa, cadendo, mentre in quel momento Ryan, Lory , Paddy e Mina urlarono all'unisono:

<< Strawberry! >> .

Per qualche secondo ci fu un silenzio assordante. Le mew mew e Shirogane stavano pregando che Ichigo fosse salva.
Come risposta alle loro preghiere, poco dopo sentirono un rumore e una voce.

<< Non vi permetterò di distruggere questo pianeta. >> Affermò agguerrita la rossa, rialzandosi in piedi, senza essersi fatta un graffio.

<< Ma come fai a essere ancora viva? >> Chiese meravigliato Pai.

<< Non resterò qui ad assistere senza fare niente. >> Disse Ichigo, pronta a combattere.

<< Ben detto. >> Esclamarono contemporaneamente le sue compagne

<< Noi siamo con te. >> Aggiunse Pam.

<< Adesso mi sono stancato. >> Disse improvvisamente Profondo blu.

<< Ala del cuore! Fiocco di luce, massimo splendore! >> Esclamò la rossa, richiamando il suo potere, decidendo di attaccare il nemico.

<< Tu non sei più Mark. Adesso l'ho capito. Purtroppo lui non c'è più. >> Aggiunse in seguito la giovane, realizzando ed accettando seppur a malincuore la situazione.

Le due forze si scontrarono e il nemico sembava sul punto di prevalere.

"Mi dispiace di non essere riuscita a salvarti Mark." Pensò Strawberry, chiudendo gli occhi, ripensando a tutti i bei momenti passati con il moro, mentre sentiva le forze abbandonarla.

<< Ichigo, sto arrivando! >> Gridò in quel momento Ryan, che si era trasformato in gatto, correndo verso di lei, per aiutarla.

<< Nessuno può ostacolarmi! >> Disse invece Profondo blu, guardando tutti con disprezzo, aumentando la sua potenza.

Shirogane, mettendosi in mezzo fra la ragazza e il nemico durante l'impatto, riuscì a graffiare quell'essere , prima di ritornare nella sua forma umana e venire successivamente scaraventato a diversi metri di distanza.
Nello scontro chi ebbe la peggio fu però la giovane, che era svenuta e si trovava non molto ,lontano dal biondo, che rialzandosi in piedi, corse immediatamente dalla ragazza per accertarsi delle sue condizioni.

<< Ichigo! Rispondimi ti prego. >> Mormorò il giovane, con voce dolce e preoccupata, stringendo il corpo della rossa, toccandola delicatamente, per poi prenderla in braccio e con un salto , allontanarsi da profondo blu, raggiungere le altre mew mew che si avvicinarono per vedere come stesse l'amica.

<< Poveri essere umani. Mi fate vomitare.  >> Commentò l'essere malvagio, prima di scoppiare a ridere.

<< Mew Berry, mi senti? >> Continuò il biondino, chiamando l'amata in apprensione.

<< Ryan! >> Sussurrò qualche secondo dopo la rossa, riaprendo gli occhi, per poi aggiungere, con tono di voce disperato, vicino alle lacrime:

<< Mi dispiace tantissimo Ryan. >>

<< Va tutto bene tesoro. >> Le disse lui, per conosolarla.

<< Ho fatto il possibile, credimi, ma non riesco a comunicare con Mark. >> Affermò la ragazza, con gli occhi lucidi, senza speranza.

<< Invece ce la puoi fare Strawberry. E poi, non devi dimenticare che voi mew mew siete le paladine del mondo. Non è una coincidenza se sei diventata mew berry e per quanto non mi faccia piacere ammetterlo, non è una coincidenza neanche il tuo incontro con Mark e che lui si sia trasformato nel cavaliere blu, pronto a proteggerti. Io so che tu puoi convincerlo a lottare per la sua vita. Puoi salvarlo e puoi salvare tutti noi. >> Ribattè invece il biondo, con convinzione.

<< Lo credi davvero? >> Chiese la giovane, guardandolo con occhi speranzosi ed amorevoli.

<< Sì. Io ho fiducia in te. >> Esclamò alla fine Shirogane, sorridendole, per poi darle un dolce bacio sulla mano.

Ryan era riuscito con le sue parole a ridare forza e speranza ad Ichigo.
Le ragazze annuirono per dare manforte all'amica, mentre la inondavano di domande per sapere come stesse. Avevano avuto paura per lei.

<< Come stai? >> Chiese Paddy, leggermente in apprensione.

<< Eravamo preoccupate. >> Disse Lory, sorridendole teneramente.

<< Ricordati che tu sei l'unica in grado di salvare il nostro pianeta. >> Affermò poi Pam, guardandola intensamente.

<< Non lo dimenticherò. >> Rispose Ichigo, con occhi determinati.

<< Per quanto riguarda voi ragazze- >> Iniziò col dire Ryan, per poi venire interrotto da Mina che disse a nome di tutte:

<< Non preoccuparti. Sappiamo cosa fare. >>

<< Il problema è che abbiamo esaurito tutta l'energia e non possiamo più trasformarci! >> Esclamò Paddy, tristemente.

<< Per quello ,ci sono io! Usate questa. >> Disse subito dopo Ryan, togliendosi la collana che portava sempre al collo.

<< Ma è l'acqua mew! >> Esclamarono sorprese e all'unisono le ragazze. una volta visto l'oggetto.

<< Prendetela. Non ne è rimasta molta, ma credo sia abbastanza per aiutarvi con le vostre trasformazioni. >> Disse infine Shirogane.

Nel minuto successivo, le 4 ragazze erano di nuovo trasformate e insieme a mew Berry e la sua rinnovata forza di spirito, erano pronte per combattere ancora.
Non si sarebbero arrese. Il loro compito era quello di salvare il pianeta e l'avrebbero fatto. Costi quel che costi.

<< Non ti lasceremo distruggere il nostro bel pianeta. >> Gridò Strawberry, per farsi sentire dagli alieni.

"Mark, ti prometto che combatterò contro quelli che ti tengono prigioniero." Pensò Ichigo, guardando Profondo blu.

<< Ho già perso fin troppo tempo con degli sciocchi esseri come voi. Pai occupati tu di loro. >> Disse l'essere , rivolgendosi al suo sottoposto, che mormorò:

<< Agli ordini. >>

<< Non ti permetterò di andartene. >> Affermò Strawberry, con tono di voce sicuro e determinato, impugnando la sua arma per poi guardare l'essere malvagio mandare Shirogane dietro di lei a sbattere contro una colonna vicina, senza poter fare nulla al riguardo. 

<< Ryan! >> Urlò la ragazza, vedendo il ragazzo essere sbalzato a terra.

<< Stai bene? >> Domandò, in apprensione la giovane.

<< Sì, tutto apposto. >> Fece lui, con tono rassicurante, guardandondola e sorridendole dolcemente.

<< è soltanto fatica sprecata. Non riuscirete a fermarlo. >> Disse loro Pai.

<< Fermarlo? >> Chiese allarmata Ichigo.

<< Cosa avete intenzione di fare? >> Domandò allora Shirogane.

<< Ragazze, mi sentite? >> Disse Kyle, rivolgendosi alle ragazze, tramite gli auricolari.

<< Sì, Kyle. >> Rispose Pam.

<< Sono riuscito a scoprire dove si trova il vero acqua mew. è all'interno di quella fortezza che avete di fronte. >> Affermò l'uomo.

<< Davvero? >> Chiese Paddy.

<< Pare che gli antichi alieni, prima di abbandonare la terra, abbiano  chiuso l'acqua mew lì dentro. >> Spiegò infine il pasticciere.

<< Bhè. Un motivo in più per entrare. >> Disse a quel punto ichigo.

<< Strawberry? >> La chiamò Ryan, girandosi verso di lei, per poi aggiungere con un tono di voce più dolce, quasi pregante:

<< Stai attenta, ti prego. >>

A poca distanza dal gruppo degli eroi, anche gli alieni stavano discutendo di ciò che sarebbe successo a breve.

<< Dimmi Pai! Tu sai cosa vuole fare Profondo Blu? >> Chiese gentilmente Tart, curioso.

<< Vuole usare l'energia dell'acqua mew per aumentare la sua forza e riuscire a conquistare il dominio del mondo.  >> Spiegò l'alieno più grande.

<< Come sarebbe a dire? >> Domandò ancora, confuso, il piccolo aliemo.

<< In questo modo la nostra città e anche il resto del mondo verrebbero disintegrati! >> Fece Lory, con tono di voce alta e arrabbiata.

<< Non c'è più niente che potete fare. Ormai Profondo blu è entrato nel palazzo dove si trova l'acqua cristallo. >> Ribattè Pai,con sguardo serio.

<< Noi vi impediremo di conquistare il mondo. >> Disse con determinazione e caparbietà la rossa.

<< Strawberry ha ragione. >> Affermò a quel punto Mina , guardando le compagne.

<< Non siamo ancora state sconfitte e combatteremo fino alla fine! >> Esclamò allora Pam,seguita da Paddy che disse:

<< Dobbiamo proteggere il nostro pianeta. >>

<< La terra non può essere di una persona sola, ma è un bene che appartiene a tutti i suoi abitanti >> Gridò Lory, per farsi sentire dagli alieni.

<< Voi siete pronte ragazze? >> Domandò Ichigo alle amiche.

<< Siamo con te. >> Disse Pam, a nome di tutte, mentre le altre annuivano.

<< Allora andiamo! >> Esclamò Strawberry.

<< Non vi lascerò andare. >> Urlò Pai, adirato , con tono di voce sicuro.

 

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Capitolo 11
*** 10 capitolo ***


~

<< Oh No. Riconosco quel chimero! >> Pensò ,dicendolo ad alta voce Ryan, guardando inorridito e quasi pietrificato l'essere che stava attaccando le mew mew,in quel momento.
Non avrebbe mai potuto dimenticarlo. Aveva quelle immagini, quei momenti, scolpiti nella sua memoria. Era lo stesso di quella volta.
Era il chimero responsabile della morte dei suoi genitori.
Probabilmente avrebbe fatto fuori anche lui se non ci fosse stato Kyle al suo fianco e se il pasticciere non l'avesse portato velocemente in salvo.

<< Noi non vi permetteremo di entrare in questo palazzo e di fermare Profondo blu. >> Disse con tono risoluto e minaccioso Pai.

<< Dove credi di andare? >> Domandò poco dopo sempre l'alieno a mew Berry, attaccandola nuovamente.

< Tart, che fai? >> Chiese confuso l'alieno più grande, osservando il piccolo alieno che respingendo l'attacco, si era messo davanti la rossa , con l'intento di proteggerla.

Tart si era stancato di combattere. Non credeva più nella causa.
Aveva iniziato a capire che tutto quello avrebbe portato solo a una distruzione totale e non gli sembrava affatto giusto, così aveva deciso di mettersi in mezzo fra mew Berry e Pai e aveva attaccato l'amico senza pensarci troppo.
Voleva convincerlo a fermare Profondo Blu, ma conosceva la testardaggine, la determinazione e la dedizione dell'alieno, quindi sapeva che sarebbe stata una battaglia persa, ma doveva almeno provarci.

<< Non voltarti Strawberry! Vai. >> Disse il bambino, con sguardo sicuro, opponendosi al suo alleato e schierandosi a sorpresa dal lato delle ragazze.

<< Non mi piace quello che stiamo facendo. Non è giusto e non voglio più farlo. >> Esclamò, quasi piangendo,  il ragazzino, mentre si buttava all'attacco.

<< Povero illuso. >> Furono le uniche parole dell' altro alieno prima di controbattere e mettere l'ex alleato a tappeto.

Nei secondi successivi all'impatto, l'unico suono che si sentì fu l'urlo addolorato di Paddy, che chiamava a squarciagola il nome di quello che considerava ,dopottutto, un'amico.

<< Vai mew Berry! Non perdere tempo! >> Gridò poi Pam, vedendo che l'amica si era fermata ed aveva assistito incredula alla sconfitta di Tart.

La rossa guardò brevemente le amiche e dopo aver fatto un cenno a Ryan si voltò e piano piano sparì' dalla loro visuale , avventurandosi nel palazzo dove si trovava Profondo blu.

"Stai attenta amore mio:" Pensò Shirogane, mentre guardava la sua amata scomparire all'interno della fortezza nemica.

Strawberry si ritrovò all'interno del palazzo e dopo aver seguito , grazie alla presenza dell'acqua mew , un lungo corridoio, sentì la risata malefica di Profondo blu e si mise a correre verso quel suono.
Fu così che qualche secondo dopo , Ichigo si ritrovò faccia a faccia con l'essere.

<< Mark! Mark sono qui! >> Esclamò gridando la ragazza, strigendo forte a se il campanellino regalatole da lui.

<< Il tuo caro Mark non può più sentirti! >> Disse Profondo blu, dopo averla attaccata.
Mew Berry aveva avuto i riflessi pronti ed era riuscita a schivare l'attacco.
Purtroppo però lui era troppo potente e riuscì con un nuovo attacco a colpirla e a sbatterla contro il muro dietro di lei, ferendola alla gamba.

Nel frattempo le ragazze stavano cercando di tenere testa a Pai ,mentre il chimero si era diretto improvvisamente verso Ryan.
Tempestivo era stato l'intervento di Lory che si era precipitata da lui per proteggerlo.
I due vennero colpiti, ma non in modo grave fortunatamente.

<< Ti interessa davvero ciò che gli è successo? >> Disse con tono spento e serio Profondo blu, senza mostrare emozioni o espressioni, rivolgendosi a Mew Berry.

<< Tu l'hai distrutto! >> Esclamò successivamente l'alieno.
Il suo scopo era quello di indebolire mentalmente la ragazza, facendola sentire in colpa.

<< IO L'HO SALVATO DAL DOLORE CHE TU GLI HAI INFLITTO >> Continuò Profondo blu, alzando il tono di voce ed alternando i suoi attacchi.

<< Ma devo ringraziarti per questo. Se non fosse stato per te e per tutto il male che gli hai fatto nelle ultime settimane, lui non sarebbe stato così debole e pronto a lasciarsi andare e a farmi prendere il sopravvento. >> Aggiunse poi, con un sorriso raccapricciante e diabolico.

<< Non puoi battermi. >> Affermò qualche secondo dopo l'alieno, camminando verso Ichigo.

<<  Questo pianeta mi appartiene e non permetterò a nessuno di portarmelo via! >> Esclamò inoltre l'essere malvagio, prima di sferare l'ennesimo attacco contro la sua avversaria.
Strawberry riusciva a malapena a tenersi in piedi.

In quel momento Kisshu apparve accanto a Profondo blu chiedendogli di perdonarlo per la sua condotta, facendogli credere di essere ancora dalla sua parte ,convincendolo di voler far fuori Strawberry con le sue mani.
L'alieno iniziò a camminare verso di lei, ma poco dopo scomparì, riapparendo dietro Profondo blu, minacciandolo con la sua arma.
Kisshu era furioso. Era stato davvero ingenuo a credere che un'essere così potente li avrebbe aiutati solo per spirito di solidarietà o altruismo.
Il piano di profondo blu era sempre stato uno e uno solo. Voleva la terra tutta per se e avrebbe annientato chiunque si sarebbe messo contro il suo volere.
Non gli importava di niente e di nessuno e di certo non avrebbe usato i suoi poteri per aiutare lui e tutti gli altri alieni.
Kisshu poi, disse a Profondo blu che c'era una sola cosa che non poteva portargli via e quella cosa era Strawberry.
Nel suo strano modo contorto l'alieno era davvero innamorato di Ichigo.
Forse ne era anche fin troppo ossessionato, quindi non sembrò poi così strano a tutti quanti gli altri venire a sapere cosa fosse successo qualche minuto dopo il suo attacco contro Profondo blu.
Nell'intento di difendere la sua amata gattina , Kisshu aveva perso la vita per mano di profondo blu che con un colpo secco, lo aveva trafitto con la spada che usava nella forma del cavaliere blu.
L'alieno era morto fra le braccia della sua bambolina.
Ichigo non aveva potuto fare nulla per salvarlo ed aveva pianto, incredula.
Tutto era successo nell'arco di un minuto. Kisshu non c'era più.
Alzandosi in piedi a fatica , la rossa,arrabbiata e con le lacrime agli occhi per la dipartita dell'alieno che giaceva a pochi passi da lei, disse con tono spento,serio e avvilito:

<< Mark! Combatterò contro di te con tutte le mie forze. Io ti conosco e so che non sei così crudele , ma ti prometto che ti fermerò. Sono pronta a tutto pur di impedirti di fare del male a qualcun altro. >>

<< Mi dispiace Mark. Addio! >> Ichigo ,prima di scagliarsi verso l'avversario,con tutto il suo potere.

Quelle parole e la scena di Strawberry che piangeva disperata avevano fatto inaspettatamente breccia in Profondo blu, fino ad arrivare al moro, a cui tante volte era apparsa in sogno quella stessa identica scena di Ichigo.
La rossa era riuscita nel suo intento: raggiungere Mark.
Una luce venne emanata dal corpo dell'alieno, talmente potente e forte da colpire anche coloro che stavano combattendo al di fuori della fortezza.
Il chimero venne annientato in un baleno da un raggio di luce e le ragazze, Ryan e Pai vennero tutti scaraventati a terra.
L'intensità sprigionata dall'essere aveva fatto fermare sul posto anche Ichigo, che però sembrava giacere inerme, ma quando Profondo blu si avvicinò a lei per constatare le sue condizioni, la rossa riuscì a trovare la forza di muoversi. Con quel suo movimento il campanellino che teneva con forza fra le mani, suonò.
Quel tintinnio risvegliò completamente la coscienza sopita di Mark, che provò a comunicare con la ragazza, chiamando il suo nome, mentre faceva cadere la spada che aveva in mano.
Gli occhi caldi e marroni del moro erano tornati.
Strawberry appariva incredula mentre osservava il viso ormai ben visibile di Mark e sentiva pronunciare il suo nome dalla voce dolce del suo ex ragazzo.

<< Mark! Sei proprio tu? >> Esclamò la rossa, tentando di alzarsi ed avvicinarsi ulteriormente al moro per toccarlo.

<< Strawberry? Dove sono? Cos' è successo? Sono stato io a fare questo? >> Aveva detto in un momento di lucidità, il moro, guardandosi intorno confuso.
Pian piano gli avvenimenti precedenti stavano tornando alla sua memoria.
Mark era inorridito e spaventato da ciò che stava ricordando.

<< è tutta colpa mia. Ho distrutto tutto. >> Sussurrò il giovane, sconvolto.

<< No Mark. La colpa è di Profondo blu. Tu non c'entri! >> Ribattè seria, la rossa, guardando sorridente il giovane, cercando di rassicurarlo.

<< Invece sì. A conti fatti ,io e lui siamo la stessa persona, quindi sono colpevole tanto quanto lui. >> Ribattè il ragazzo,inorridito e spaventato.

Ichigo voleva aiutare il giovane che stava lottando contro se stesso, ma non sapeva come fare. Detestava vedere il moro soffrire, così fece la prima cosa che le passò per la mente. Lo abbracciò stretto a sè, dicendo:

<< Ho sempre creduto in te. Sapevo che prima o poi saresti riuscito a liberarti. >>

<< Grazie! >> Mormorò il moro, stringendola forte a se.

In quel momento , mentre il ragazzo stava ricambiando la stretta ,comparve una luce, meno abbagliante della precedente, che sembrava provenire dal corpo di Mark. Si trattava dell'acqua mew.
A quanto pare era sempre stata all' interno del ragazzo.
Neanche Profondo blu ne era a conoscenza.
Più tempo passava, più Mark sembrava essere tornato in controllo del proprio corpo. Il moro voleva assolutamente rimediare alla situazione che aveva creato nei panni di Profondo blu e voleva utilizzare l'acqua mew per riparare ai danni e salvare le persone che erano ancora in pericolo a causa sua.
Aveva negli occhi una determinazione che Ichigo non gli aveva mai visto.

Profondo blu però non era ancora stato sconfitto ed era molto più forte del povero Mark e stava cercando di riottenere il sopravvento.
Le due entità erano in conflitto fra loro. Ognuna di loro cercava di ribellarsi e affermare la sua superiorità sull altro.

<< Mark. Combatti, ti prego! >> Sussurrò la giovane, con la voce spezzata e le lacrime agli occhi ,non riuscendo a respirare, mentre quell'essere stava provando a strangolarla.

<< Togli le tue mani di dosso da Strawberry. Non ti permetterò di fare del male! >> Esclamò a quel punto il moro, riacquistando il controllo sul suo corpo, quel tanto che gli bastava per allontanarsi dalla ragazza, che tossendo, guardava la scena incredula e tremante.

<< Devi lasciarla stare! >> Disse il moro, con tono autoritario.

<< Come osi darmi degli ordini? >> Domandò Profondo blu, sconvolto e irritato.

<< Strawberry ti proteggerò. Sta tranquilla. >> Affermò Mark, con tono di voce serio e deciso.

Qualche secondo dopo ,il ragazzo cadde in ginocchio urlando dal dolore, mentre si reggeva la testa con le mani.

<< Mark! >> Chiamò a gran voce Ichigo, spaventata di averlo perso per sempre.

<< è troppo tardi adesso. Il tuo amico non c'è più. Rassegnati. >> Affermò Profondo blu, guardandola vittorioso, con un sorriso sadico, mentre si preparava ad un attacco.

<< No, non è vero. >>Mormorò la ragazza, con gli occhi lucidi e il terrore nel cuore e negli occhi.

<< Voi, insulsi essere umani. Non riuscirete a sconfiggermi. Tutti voi pagherete con la vita l'oltraggio che mi avete fatto, rovinando il mio bel pianeta. >> Iniziò a blaterare l'essere.

<< Tu sei un pazzo! Così facendo l'umantà verrà annientata. >> Ribattè Mew Berry.

<< Ichigo! Ichigo, colpiscilo. >> Disse ricomparendo improvvisamente poco dopo Mark, riprendendo per qualche secondo il controllo ,con un tono che non ammetteva repliche.

<< Che cosa? No Mark! Non posso farlo. Se colpisco lui, colpisco anche te. >> Ribattè la rossa, sgranando gli occhi, preoccupata e sconvolta dalle parole del suo ex, ma allo stesso tempo felice di rivederlo.

<< è l'unico modo per farlo sparire per sempre e salvare la terra. Solo tu puoi riuscirci. >> Esclamò a quel punto il giovane, tentando di rincuorare la ragazza.

<< Se muoio, tu morirai con me. >> Obiettò allora Profondo blu, allarmato.

<< Strawberry, non pensare a me e fai come ti dico. Forza >> Continuò dicendo il moro, mentre la rossa scuoteva energicamente la testa in segno di negazione.

Nonostante come fossero andate le cose, i sentimenti di Ichigo per il moro non erano scomparsi. Gli voleva un mondo di bene e non voleva perderlo.
Sapeva quanto fosse di vitale importanza annientare Profondo blu, ma secondo la ragazza, soltanto Mark era in grado di portare a termine quella missione. Poteva farcela, anche senza di lei.
Mark non sembrava voler sentire ragione. Era stanco e non ce la faceva più a trattenere l'essere che albergava nel suo corpo. Stava per cedere.
Non sapeva se sarebbe sopravvissuto, così aveva deciso di dire addio ad Ichigo. Non voleva che in caso di una sua dipartita, la ragazza si sentisse responsabile e in colpa.
La conosceva bene dall'immaginare che sarebbe andata propriò così.
Invece lui voleva che fosse felice, anche senza di lui. Voleva che sorridesse e che si godesse la vita, perchè è preziosa ed è una sola.

<< Strawberry non perdere tempo. Attaccalo. >> Affermò successsivamente Mark, sorridendole calorosamente.

<< Ma io... >> Iniziò col dire la giovane, proseguendo dicendo con la voce spezzata:

<< Non voglio farti del male. >>

<< Strawberry ti prego. >> La supplicò Mark.

<< Mi stai chiedendo l'impossibile. >> Urlò a quel punto la giovane, ormai disperata.

<< Questo è l'unico modo. Fidati di me. Andrà tutto bene. >> Disse Mark, con sguardo sicuro, cercando di rassicurare la rossa.

<< Non è vero! Non starlo a sentire. >> Ribattè invece Profondo blu, spaventato.

<< Non devi aver nessun timore. >> Disse, sorridendole nuovamente e dolcemente.

<< Vuoi dire che ti salverai? >> Chiese lei, guardandolo speranzosa, mentre si rialzava in piedi e ricambiava il sorriso.

Dopo il cenno di assenso del ragazzo, la giovane aveva finalmente deciso cosa fare. Si sarebbe fidata di Mark. Non c'era altro che potesse fare.
Doveva combattere e annientare Profondo blu, ad ogni costo.
Ma la sola forza di Mew Berry non era sufficiente per contrastare la potenza di Profondo blu, così le sue compagne, sentendo che lei aveva bisogno del loro aiuto, decisero di donarle quanto era rimasto dei loro poteri e si presero per mano, pregando che sarebbe bastato per spedire quel mostro all'altro mondo.
Ryan guardò le ragazze e poi rivolse lo sguardo verso la fortezza dove la sua amata stava combattendo.
Detestava non poter fare niente per aiutarla, ma aveva molta fiducia in lei.
Sapeva che sarebbe riuscita a sconfiggere il nemico e a salvare l'umanità.

Strawberry sentiva dentro di se una forza potentissima e si sentiva vicine alle sue amiche, come non mai.
Tutti contavano su di lei. Non poteva sbagliare.

<< Non può essere! >> Gridò Profondo blu, vedendo che stava avendo la peggio nello scontro.

<< Non mi farò battere da un misero essere umano. Io sono un essere superiore. >> Urlò ancora, cercando di resistere all'attacco che stava subendo.

<< Vai! Adesso è il momento giusto. >> Esclamò Mark, mentre mew Berry richiamò ancora la sua arma per prepararsi nuovamente ad attaccare.

<< Che cosa? Dimmi che non l'hai fatto. >> Disse in seguito Profondo blu a Mark, realizzando cosa fosse successo, per poi aggiungere , con tono di voce alto:

<< Hai usato l'acqua mew? Adesso moriremo entrambi , lo sai? >>

Ichigo a quel punto rimase di sasso ,chiese spiegazioni al moro e chiamò il suo nome per avere la conferma di ciò che il nemico aveva appena detto.
Quando vide lo sguardo sul viso del suo adorato Mark, capì che non c'era più nulla da fare. Ormai sapeva  che anche volendo non avrebbe potuto più fermarsi e aveva anche capito che Mark voleva redimersi e che purtroppo, sacrificarsi era l'unico modo per farlo.
Profondo blu sarebbe scomparso sì, ma si sarebbe portato via con se anche il dolce Mark.

<< Perdonami Ichigo e sappi che non ce l'ho con te per quello che è successo. Ti voglio bene e meriti di essere felice. >> Furono queste le ultime parole del moro, prima che il suo corpo, quello che sfortunatamente condivideva con Profondo blu, cadesse a terra esanime.
In quel momento, dinanzi a quella scena, Strawberry corse più veloce della luce, verso il ragazzo,per raggiungerlo e accertarsi delle sue condizioni.
Sperò con tutta l'anima che non fosse finita in quel modo orrendo,per il giovane.
Aveva salvato tutti, ma a quale prezzo?
Lei non poteva accettarlo. Non era giusto. Mark non poteva essere morto.

<< Mark! Mark ti prego rispondimi. >> Stava gridando Ichigo, da più di un minuto con tutto il fiato che aveva in corpo, mentre scuoteva il ragazzo e piangeva a dirotto.

Nel frattempo l'acqua mew stava cadendo su tutta la città.
Le ragazze in quell'istante, guardandosi intorno, capirono che Strawberry ce l'aveva fatta.

<< L'acqua mew sta risanando la città. Tutto sta tornando come prima. >> Disse Lory, osservando lo spazio circostante.

<< Ma Mew Berry dov'è? >> Domandò poco dopo Mew Mina, con aria preoccupata.

<< Non le sarà successo qualcosa..? >> Cominciò col dire a quel punto mew Paddy, girandosi verso le amiche.

<< No! >> Esclamò immediatamente Shirogane, interrompendo il pensiero della ragazzina.
Strawberry stava bene. Non aveva dubbi al riguardo. Non era ferita. Non fisicamente almeno. E se le fosse successo qualcosa di brutto, lui era convinto che l'avrebbe sentito.
Ryan era sicuro che a breve Ichigo sarebbe tornata da loro.

La ragazza in quel momento stava piangendo ,tenendo fra le braccia l'adorato Mark, cercando di capire come fare per riportarlo in vita.

<< "Ma certo! " Pensò prima di baciare il moro sulle labbra.
Gli avrebbe donato i suoi poteri, tanto ormai non le servivano più.
Doveva salvarlo. Non poteva lasciarlo andare, non così e non dopo tutto quello che era successo fra loro e tutto il dolore che gli aveva provocato.

I minuti passavano e le mew mew e Ryan erano sempre più preoccupati per la loro amica.

<< Non allarmiamoci. >> Disse Mina, nonostante fosse la prima ad essere preoccupata e già nel panico.

<< Dobbiamo entrare nella fortezza. è l'unico modo per sapere che fine ha fatto Strawberry. >> Affermò convinta Pam, lanciando uno sguardo verso l'edificio e rivolgendosi alle colleghe.

<< Prudenza ragazze. Non sappiamo quale sia la situazione lì dentro. >> Ribattè Ryan, guardandole intensamente, concordando però con la modella.

<< Mew Power , tutte per la luce >> Dissero le 4 paladine all'unisono, per poi scomparire ed entrare nella fortezza alla ricerca della loro compagna di squadra.
.
Mark si risvegliò, come se fosse stato vittima di un sonno profondo.
Il ragazzo era in uno stato confusionario.
Il suo sguardo si posò immediatamente sulla ragazza che giaceva a pochi centimetri da lui, pallida, con gli occhi chiusi.
Non avendo più i suoi poteri, la rossa si era ritrasformata.

<< Strawberry!? >> Aveva chiamato più volte a voce alta , il moro, non ottenendo però nessuna risposta.
L'aveva presa fra le braccia e l'aveva strattonata più volte, cercando di farla svegliare.
Mark aveva i ricordi offuscati, ma sapeva di conoscere quella ragazza. Andavano a scuola insieme. Ricordava anche che si erano visti spesso negli ultimi tempi, erano diventati amici e sapeva con certezza di avere una cotta per lei, ma non aveva la minima idea di come fossero arrivati lì, di che cosa ci facessero insieme e di che cosa fosse successo.

<< Mark. Strawberry! >> Esclamarono da dietro le ragazze, mentre si dirigevano verso i due, correndo.

<< Che bello vedervi! >> Affermò Paddy, fermandosi a pochi passi da loro.

<< Come state? >> Domandò successivamente Lory, in apprensione.

<< Ci conosciamo? >> Chiese a quel punto Mark, con sguardo e tono confuso.
Non ricordava quelle ragazze, ma a quanto pare loro conoscevano lui e Ichigo. Erano vestite in modo strano. Forse facevano parte di una recita?
Lui non riusciva a ricordare nemmeno che giorno fosse, quindi poteva essere anche carnevale per quello che lo riguardava.

<< Che cos'è successo? >> Chiese Pam, sentendo la risposta del giovane e vedendo la sua amica giacere inerme.

<< Io non lo so. Mi sono svegliato e l'ho trovata così. >> Rispose Mark,  con tono preoccupato, guardando la rossa, non capendo cosa fosse accaduto.

< Che cosa? >> Disse Lory, guardandolo sconvolta, per poi soffermarsi sul volto dell'amica.

Pam si avvicinò a Strawberry ,cercando di trovare il battito del suo cuore, trovandolo poco dopo fortunatamente, mentre Mina ripeteva più volte il nome della ragazza, urlandole di svegliarsi e di non scherzare.

<< è ancora viva! >> Esclamò ad alta voce Pam, risollevando gli animi delle giovani, che mentre piangevano, agitate e preoccupate per la sorte dell'amica, non si erano nemmeno accorte di essersi ormai ritrasformate.
Il dna degli animali codice rosso non aveva più effetto ed era svanito.

<< Questa non ci voleva >> Mormorò allora Lory, vedendo cosa era successo.
Quello non era proprio il momento adatto per stare senza poteri.
Poco dopo ci fu una potentissima scossa che fece tremare tutto.
La fortezza stava per essere distrutta e non era sicuro per loro stare ancora lì.

<< Potete dirmi dove siamo? Che posto è questo? Voi chi siete? Che cos'erano quelli che indossavate prima? Costumi di scena? E come avete fatto a farli sparire all'improvviso? >> Chiese Mark, in presa al panico e allo shock.
Era terribile per lui non ricordare nulla.

<< Ma come Mark!? Non ti ricordi neanche di noi? >> Domandò Paddy, con tono di voce triste.

<< No! Mi dispiace. Oggi che giorno è ? >> Rispose il ragazzo gentilmente, grattandosi la testa, cercando di pensare all'ultima cosa che ricordava.
Sapeva che era andato all'allenamento e aveva la sensazione che poi si sarebbe dovuto incontrare con Strawberry per il loro 3 appuntamento.
Non aveva la minima idea però che da quel suo ricordo erano passati ,quasi certamente, mesi.

<< Di bene in meglio.. >> Mormorò Pam, portandosi una mano sulla fronte, prima di guardarsi intorno e cercare di trovare il modo di scendere dalla fortezza, senza poter utilizzare i poteri.

<< Dici che ha proprio perso la memoria? Permanentemente? >> Le chiese Mina, avvicinandosi a lei, parlando del moro.

<< Non lo so...ma per il momento ,direi che la cosa più importante è andarcene da qui. Immediatamente! Prima che crolli tutto. >> Ribattè la ragazza più grande, con tono autoritario e apprensivo.

<< E dobbiamo portare Ichigo in ospedale! >> Esclamò poco dopo Lory, ansiosa perchè l'amica non si era ancora svegliata.

<< Non credo ci sia bisogno. è solamente svenuta.. probabilmente per il grande sforzo subito. Un po' di riposo le farà bene. Ci penseranno i ragazzi. >> Continuò dicendo la modella.

"Dobbiamo andarcene da qui, ma come possiamo fare?" Stavano pensando le ragazze, guardandosi intorno.

Quasi come se avesse letto le loro menti, spuntò davanti ai loro occhi, qualcuno che credevano non ce l'avesse fatta e che fosse scappato, visto che non l'avevano visto per niente durante la battaglia.

<< Vi aiuterò io. >> Disse l'alieno, avvicinandosi al gruppo e guardando con occhi lucidi la sua bambolina.

<< Kisshu! >> Esordirono contemporaneamente le mew mew, incredule, nel vedere l'alieno.

Si era salvato. Aveva davvero creduto di essere morto e invece pochi minuti prima della fine di Profondo blu aveva riaperto gli occhi ed aveva assisitito al sacrificio della sua adorata bambolina, che adesso si trovava fra le braccia di Mark. Fortunatamente però si era salvata anche lei.

Poco dopo, Tart e Pai raggiunsero l'amico alieno per aiutare le giovani.
Mandarono via il gruppo di persone e usarono l'acqua mew che era rimasta per dsintegrare la fortezza e in seguito tornare a casa.

<< Ragazze, va tutto bene? >> Disse Shirogane, correndo verso le amiche, per poi soffermarsi sulla sua amata e chiedere, guardando successivamente Mark, con aria di sfida:

<< Oddio! Ichigo! Ma che diavolo è successo? >>

<< Shirogane! >> Lo chiamò Pam, per avvertirlo e lo toccò delicatamente per calmarlo.
Sapeva che ci mancava poco prima che il ragazzo perdesse le staffe e attaccasse il moro, che aveva ancora in braccio Strawberry.

<< Che c'è? >> Chiese il ragazzo, frenando i suoi impulsi.

<< Ichigo è solo svenuta, Non preoccuparti. Si sarà stancata durante la battaglia contro Profondo Blu. >> Iniziò col dire la modella.

<< Ma c'è una novità! Mark non ricorda chi siamo. Anzi, non ricorda proprio nulla ,di noi, delle mew mew, Profondo blu.. >> Continuò dicendo poi Mina.

<< Che cosa? Ma com'è possibile? >> Domandò Shirogane, guardando l'altro ragazzo che fece spallucce, non sapendo cosa rispondere.

<< Non lo sappiamo. Ha detto che si è svegliato, ha trovato Strawberry incosciente, accanto a lui e non aveva la minima idea di dove si trovasse e di cosa fosse successo. >> Chiarì Lory, rivolgendosi al biondo che a quel punto, domandò:

<< Forse è una conseguenza di ciò che gli è capitato e al suo collegamento com Profondo blu. A proposito che ne sarà stato di lui? >>

<< Crediamo sia stato sconfitto. Ichigo ce l'ha fatta. >> Fu la risposta di Pam.

<< E noi non abbiamo più i nostri poteri. >> Continuò il discorso dell'amica, Lory, con voce triste.
Ormai, lei come anche le altre, si era abituata ad avere quei poteri.
Era sicura che le sarebbero mancati, nonostante tutto.

<< Beh, immaginavo sarebbe successo, una volta portata a termine la missione, quindi questo significa che è tutto finito finalmente. >> Mormorò Ryan, sospirando.

<< Già... >> Fece Paddy.

<< Così sembra! >> Esclamò Lory.

<< Bene, così posso finalmente tornare a condurre la vita di una tipica ragazzina eccezionale. >> Se ne uscì Mina.

<< Eccezionale? >> Le chiese Paddy, con tono divertito, facendole la linguaccia.

<< Andiamo al cafè forza, così possiamo lasciare Strawberry riposare in pace e aspettare che si svegli. >> Disse il biondo, fermando il bisticcio delle due giovani ,dirigendosi successivamente verso il moro.

Mark nel frattempo si era alienato dalla conversazione, mentre continuava a guardare Strabwerry respirare piano; ma si era risvegliato dalla trans, quando il biondo si era avvicinato a lui dicendogli: << Dalla a me. >> , guardando la rossa quasi come se fosse di sua proprietà.
Il ragazzo voleva Ichigo, ma lui non si fidava di quel tizio. Non aveva la minima idea di chi fosse e per quanto avesse pochi ricordi, vaghi e confusi, sapeva che la giovane fra le sue braccia era una persona cara per lui.
Non voleva cedergliela

<< Non ti conosco nemmeno.. Potresti essere un poco di buono e farle del male! >> Ribattè il moro, con tono protettivo e per niente convinto.

<< Ma che dici?!! >> Esclamò Paddy, dandogli un colpetto giocoso sul braccio, sorridendo, mentre Lory allo stesso tempo disse:
 << Non le farebbe mai del male. >>
Per loro era ovvio che Ryan non fosse una cattiva persona, ma dal punto di vista di Mark, la situazione era più complicata.

<< Dovremmo portarla in ospedale. >> Affermò Mark , sempre più preoccupato per Ichigo.

<< Non credo sia necessario. >> Ribattè con tono serioso e sguardo duro, Shirogane.

"Se gli sguardi potessero uccidere.." pensarono contemporaneamente le mew mew guardando le occhiatacce che i due ragazzi si stavano lanciando.

<< Chi diavolo saresti tu per decidere per lei? >> Domandò Mark, con tono di voce agitato, guardando Shirogane di traverso e con aria di sfida.

<< Ryan è il nostro capo! >> Esclamarono le ragazze, mentre in contemporanea, Shirogane se ne uscì dicendo:

<< Sono il suo ragazzo. >> prendendo ,quasi con la forza, la rossa dalla stretta del moro, che a quelle parole aveva spalancato gli occhi, sconvolto.

La frase del biondo aveva fatto rimanere Mark di sasso.
Credeva di essere lui il ragazzo di Ichigo, a meno che non fosse l'unico, ma non credeva che la rossa potesse essere capace di avere più relazioni allo stesso tempo.
Era anche vero che non ricordava nulla, quindi chi poteva dire cosa fosse successo. Magari lui ed Ichigo erano solo buoni amici o si erano lasciati.
Forse l'unica cosa da fare era lasciare Strawberry con le sue amiche e quel biondino che ,per qualche motivo, gli stava davvero antipatico.
Avrebbe chiamato la ragazza successivamente, una volta che si fosse ripresa, per sapere come stava e accertarsi che fosse tutto apposto.
Ricordava vagamente che la giovane lavorasse in un locale, quindi probabilmente quelle 4 ragazze che si trovavano davanti a lui, erano sue colleghe.
E c'era da dire che quel Shirogane, sembrava sinceramente preoccupato per Ichigo, quindi non gli sembrava veramente in pericolo.

<< Non ti preoccupare per lei. Se vuoi ti facciamo sapere noi come sta. >> Disse Lory, intuendo in un certo senso le titubanze di Mark.

<< Avete il mio numero? >> Chiese il moro, sorpreso.

<< Noi no, ma Strawberry sì. >> Rispose sorridendo Pam.

<< Ah,giusto. Bhè, allora grazie. Mi farebbe piacere sapere se sta bene! >> Esclamò allora Mark, tranquillizzandosi leggermente.

<< Vai a riposarti anche tu. Magari domani ricorderai tutto. >> Gli disse poi Mina.

<< Lo spero. Mi fa davvero strano non avere memorie delle ultime settimane. Potrebbero essere passati anche mesi! >> Esclamò esasperato il ragazzo, che stava diventando matto cercando di ricordare una qualsiasi cosa che riguardasse quella giornata.

<< Mi dispiace Mark. Vedrai che si sistemerà tutto. >> Mormomò Lory, guardandolo con un sorriso apologetico e gentile.

<< Non ho ancora capito dove fossimo e che cosa sia successo. >> Borbottò a quel punto il moro, ancora confuso per tutto ciò che era accaduto.

<< Adesso non ci pensare! è tutto finito. >> Ribattè dicendo Pam.

<< Torna a casa, Mark. Tua madre era in pensiero per te. >> Affermò Ryan, prima di voltargli le spalle.

Un'ora dopo, le ragazze e Ryan si ritrovarono finalmente al cafè.
Il biondo si era subito precipitato in camera sua e aveva steso Ichigo sul suo letto. Poco dopo si era seduto su una sedia accanto a lei e si era messo a vegliarla, stringendole la mano, mentre aspettava pazientemente il risveglio della ragazza, che avvenne solo un paio d'ore più tardi.
Al piano di sotto, nel frattempo , le ragazze e Kyle erano in apprensione e stavano aspettando di avere notizie da Ryan, ma l'attesa li stava uccidendo.
Le 4 non se l'erano sentita di tornare a casa e così avevano praticamente occupato il locale, mentre aspettavano il risveglio dell'amica.

<< Ichigo! Ichigo svegliati! >> Ryan aveva passato gli ultimi 15 minuti dicendo queste parole, pregando che la ragazza che amava stesse davvero bene e si svegliasse il prima possibile.
Era molto tempo che giaceva inconscia e stava iniziando a dubitare della sua decisione di non portarla in ospedale. Certo la ragazza respirava e sembrava serena, ma lui aveva il terrore che da un momento all'altro ,lei potesse scomparire da sotto i suoi occhi. Non poteva perderla.
Aveva passato tutta la sua vita a smettere di preoccuparsi per gli altri e a smettere di interessarsi delle altre persone e poi era arrivata lei come un'uragano e l'aveva fatto riprendere a vivere. L'aveva reso vivo...di nuovo.
Ma cosa avrebbe fatto se l'avesse persa?
E se anche lei avesse perso la memoria? Se lo avesse dimenticato?
Non avrebbe potuto sopportarlo.

<< Ichigo, ti prego. Ho bisogno di te. >> Sussurrò il ragazzo, con la voce spezzata, baciando la giovane sulla fronte.

Strawberry riaprendo pian piano  gli occhi un'ora dopo, sentì tanto calore intorno a lei. Guardò in basso e notò la sua mano intrecciata a quella del biondo, che dormiva a pochi passi da lei, su una sedia che sembrava molto scomoda.
Il ragazzo aveva il viso corrucciato e i capelli color grano sparsi sulla fronte.
Non le era mai parso più bello. Sorrise incosciamente ,sporgendosi per accarezzargli la guancia e in seguito chiamarlo dolcemente per svegliarlo.
<< Ryan! Ryan! >>
Al suono di quella voce, Shirogane scattò sulla sedia, in allerta.
Il suo sguardò apprensivo incrociò immediatamente quello della rossa, che aveva ancora un dolce sorriso stampato sul suo volto.
Il cipiglio che si era formato sul viso del biondo qualche ora prima cambiò in un battibaleno, quando realizzò che la rossa si era finalmente svegliata.

<< Hei! Ben svegliata bell'addormentata! Te la sei presa comoda. >> Esclamò , col suo solito tono di presa in giro , il ragazzo, baciandole la mano, mentre internamente stava pregando Dio e lo stava ringraziando.
Il bello è che lui manco ci credeva in Dio.
Ichigo l'aveva chiamato per nome, quindi sapeva chi era. Buon segno.

<< Ryan, dove sono? Che è successo? >> Domandò immediatamente la ragazza, che non aveva ancora nemmeno notato quanto quella camera le fosse familiare.

<< Eri esausta e sei svenuta, così ti abbiamo portato al cafè. Non mi è sembrato il caso di riportarti a casa tua, priva di sensi. >> Le spiegò Shirogane.

<< Oh... Hai fatto bene! Mia madre non avrebbe mai finito di fare domande. >> Rispose la giovane, sorridendogli grata, per poi aggiungere, con tono di voce più serio:

<< Per quanto tempo sono stata incosciente? >>

<< Troppo. Devo confessarti che mi hai fatto spaventare parecchio. >> Ribattè con lo stesso tono il biondo, prendendole inconsciamente la mano sinistra e stringendogliela forte.

<< Mi dispiace. Non era mia intenzione. >> Sussurrò lei, ricambiando la stretta e l'intenso sguardo del giovane, che poco dopo mormorò, scuotendo la testa:

<< L'importante è che tu stia bene ora. >>

<< La battaglia? Mark? Le altre? >> Domandò in seguito la rossa, preoccupata.

<< Calmati. Ti racconterò tutto. Tu cosa ricordi? >> Disse Shirogane, cercando poi di capire a che punto si trovava la memoria della ragazza.

<< Che stavamo combattendo. Mark mi ha dato una mano, ma poi..la situazione è precipata e io uhm,  dovevo salvarlo e nel processo, credo di aver esaurito i miei poteri. >> Spiegò la giovane, cercando di attingere ai suoi ricordi.

<< è così. Anche le altre non hanno più i poteri, ma non fa niente, perchè la missione è stata completata. >> Affermò Ryan, con tono di voce sicuro e deciso.

<< Quindi stanno tutti bene? Abbiamo vinto? >> Chiese la rossa, speranzosa.

<< Sì, abbiamo vinto. Le altre sono di sotto. Stanno aspettando che tu ti svegliassi. Mark invece l'abbiamo rimandato a casa. Ti saluta, ma .... >> Iniziò col dire il biondo.

<< Ma cosa? >> Domandò la ragazza, intuendo che il giovane le stava nascondendo qualcosa.

<< I suoi ricordi di questi ultimi mesi sono spariti. Non sapeva chi fossimo o cosa fosse successo e credo non ricordi neanche che voi due siete stati insieme. Mi dispiace. >> Continuò dicendo il ragazzo, guardando la giovane con un sorriso gentile, di cortesia.

<< Oh.... >> Mormorò la ragazza, restando di sasso di fronte a quell'affermazione.
Quando aveva chiesto spigazioni di certo non si aspettava questo.
Ovviamente era felice che Mark stesse bene e che Profondo blu fosse stato sconfitto, ma dimenticare tutto ciò che era successo? Aveva dimenticato anche la loro storia? Non aveva la minima idea di come prendere la notizia.

<< Stai bene? >> Le chiese Ryan, vedendo che la rossa era rimasta ferma, immobile, senza muovere un muscolo e con lo sguardo fisso nel vuoto.

<< Non so come sentirmi al riguardo, se devo essere sincera. Cioè, mi dispiace che non ricordi nulla della nostra storia e di quanto abbiamo significato l'uno per l'altra, ma d'altra parte....negli ultimi mesi le cose sono andate così male che...beh, forse è meglio che abbia dimenticato.
è meglio che non sappia quanto l'ho fatto soffrire e quanto le cose siamo andate male e quanto ci siamo allontanati. >> Affermò la ragazza, alzandosi in piedi e guardandosi intorno con occhi frenetici, mentre la sua mente vagava.

<< Io credo che provi ancora qualcosa per te. Magari potrai parlargli fra qualche giorno.. vedere come sta magari. >> Provò a suggerire Ryan.

<< Uhm..non so. Se pensi a tutto ciò che è accaduto, forse non è il caso che io gli stia accanto. >> Ribattè Ichigo, agitata, mentre ,nervosamente, si toccava i capelli.

<< La scelta è tua, ovviamente. >> Mormorò Ryan, alzandosi anche lui dalla sedia, avviciandosi alla ragazza, che chiese:

<< Allora? Scendiamo? >>

<< Sei sicura? Non ti senti che so, un po' intontita o.. ? >> Domandò con tono apprensivo il biondo, prendendole il viso fra le mani.

<< Ryan, sto bene..davvero. Andiamo. >> Rispose lei, con voce dolce, sorridendogli ,prima di dirigersi verso la porta.

<< Sapete.... mi sento un po' strana. Ho aspettato mesi che arrivasse questo giorno e che tutto finisse, ma allo stesso tempo.... >> Stava dicendo Mina alle ragazze, proprio in quel momento, mentre sorseggiava il suo solito thè.

<< Ti capisco. Adesso che non dobbiamo più combattere , tutto sembra improvvisamente non avere più senso. >> Ribattè poi Pam, comprendendo le emozioni dell'altra ragazza.

<< Già. >> Mormorò in seguito Lory , concordando con le amiche e sospirando.

<< Torneremo alla monotonia di tutti i giorni. >> Disse allora Paddy, con sguardo triste.

<< Parla per te. Io ho una vita piena di impegni! >> Esclamò Mina, guardando la ragazzina di traverso, quasi con aria di superiorità.

<< Strawberry! Stai bene? >> Chiese Pam, vedendo arrivare Ryan e Ichigo dal corridoio.

<< Sì. Ho fatto una bella dormita. >> Rispose umoristicamente la rossa, avvicinandosi alle ragazze, i cui sguardi si rilassarono alla vista della loro amica in perfetta salute.

<< Ci hai fatto preoccupare moltissimo. Soprattutto Mina. >> Disse Paddy a Ichigo, la quale sorrise, soprattutto vedendo la reazione di Mina che esclamò immediatamente:

<< Non è vero. Non ero affatto preoccupata. >>

<< Sì, come no!! >> Fece a quel punto Pam, sorridendo.

<< Shirogane, che ne sarà del cafè adesso? >> Chiese Lory, interessata.

<< Non lo so ragazze. In teoria questo locale serviva come base operativa per la missione, ma... >> Ribattè Shirogane, incerto.

<< Sapete...mi dispiacerebbe non dover lavorare più qui. >> Se ne uscì dicendo, poco dopo,  Mina.

<< Lavorare? E quando mai l'hai fatto, scusa? >> Chiese con tono serio e scocciato Strawberry, sgranando gli occhi.

<< Come hai detto, prego? >> Rispose seccata la ragazza dai capelli blu,con sguardo inferocito, mentre la rossa le faceva la linguaccia.

<< Ragazze non litigate! >> Dissero Paddy, Pam, Lory e Ryan all'unisono, esasperati.
Conoscevano i battibecchi di quelle due. Ichigo e Mina non smetterebbero mai di urlarsi a vicenda e bisticciare, se qualcuno non arrivasse a fermarle ogni santa volta.

<< A chi va un pezzo di torta? >> Domandò Kyle ,con un sorriso gentile, spuntando improvvisamente in sala ,con una torta alle fragole gigante appena fatta.

Nei giorni successivi, il cafè era rimasto ancora chiuso. Così aveva deciso Shirogane, col pieno supporto dell'amico Kyle.
I ragazzi avevano deciso di chiudere temporaneamente il cafè, anche per fare un favore alle 5 ragazze, che erano esauste dopo la battaglia contro profondo blu. Meritavano qualche giorno di vacanza.
Tra l altro, i due giovani stavano ancora cercando di capire cosa fare del locale. In fondo, non c'era più bisogno di stare lì e di tenere il cafè aperto.
Il piano di Ryan era sempre stato quello di tornare in America una volta terminata la missione, ma non aveva fatto i conti con ciò che sarebbe successo in seguito. Non aveva la minima idea che avrebbe apprezzato vivere in quella città e che si sarebbe pure innamorato e che avrebbe trovato delle buone amiche.
Sia Shirogane che Kyle si erano affezionati al luogo e a quelle 5 ragazze che erano ormai diventate persone di famiglia per loro, quindi non erano sicuri di come comportarsi e se ripartire.
"Forse lasciare aperto il locale non sarebbe una cattiva idea." Aveva pensato molto spesso negli ultimi giorni Shirogane, parlandone in seguito con l'amico che era tortalmente d'accordo con lui.
Il biondo aveva realizzato che non aveva affatto voglia di andarsene e soprattutto di allontanarsi da Ichigo.

Era ormai passata una settimana da quando il cafè era stato chiuso.
Senza neanche mettersi d'accordo fra loro, le ex mew mew  si ritrovarono la domenica,in tardo pomeriggio, tutte di fronte all'ingresso del locale.

Una pensierosa Ichigo si trovava , in mezzo alla strada, a pochi passi dal cafè, quando sentì una voce chiamarla ,facendola saltare sul posto.

<< Strawberry! Buon pomeriggo! >> Esclamò Lory, sorridendo all'amica, cordialmente e calorosamente come faceva sempre.

<< Hei Lory!! >> Rispose la rossa, ricambiando il saluto e il sorriso.

<< Anche tu non hai resistito a venire? >> Le chiese poco dopo Lory, dirigendo lo sguardo verso l'edificio.

< Già! è strano vero? Ho passato tutto l'ultimo anno a lamentarmi di questo lavoro, di quanto Ryan ci facesse lavorare e non avessi mai tempo per me! Adesso che abbiamo finalmente una pausa, non ho potuto far altro che presentarmi qui. >> Ribattè la rossa, dicendo una mezza verità.

La ragazza aveva anche un' altra ragione per andare al cafè, ossia vedere Ryan. Erano passati solo pochi giorni dall'ultima volta in cui l'aveva visto e sentito, ma le mancava. E poi era preoccupata. Quando l'aveva chiamato un paio di giorni prima ,giusto per chiacchierare e controllarlo, era stato molto evasivo. è vero che le stava dando spazio per processare tutta la vicenda di Mark, ma lei non poteva fare a meno di chiedersi se avesse cambiato idea, su di loro. Forse non voleva più stare con lei.
E se si fosse già stancato di aspettare? O magari era successo qualcosa e glielo aveva tenuto nascosto.
Mille dubbi si erano insenuati dentro di lei e il silenzio stampa di Ryan le metteva un'ansia e un'angoscia che cresceva di giorno in giorno.
Shirogane era un giovane ricco, intelligente, brillante avrebbe pouto fare ciò che voleva ,in qualsiasi parte del mondo. Perchè sarebbe dovuto restare lì? Per lei? Inoltre non voleva che Ryan e Kyle se ne andassero e che lasciassero la città senza salutare. Non che credesse che ne fossero capaci , ma doveva vedere Ryan, sapere con certezza cosa volesse fare, prima di impazzire.
Non aveva idea di cosa avrebbe scelto di fare Ryan e di certo non poteva impedirgli di partire, ma voleva parlargli e voleva passare un po' di tempo con lui nel caso avesse scelto di andare via.
Doveva sapere che era pronta a stare con lui, senza paure o impedimenti.
Era stato il centro dei suoi pensieri tutto il giorno e aveva deciso di presentarsi al cafè per sapere se aveva finalmente preso una decisione sul locale. Ma se voleva andarsene , doveva dirglielo in faccia.
Di certo ,quel pomeriggio, non si aspettava di rivedere anche le sue amiche.
Erano tutte tornate alle loro vite, ma erano decisamente più monotone senza una battaglia da combattere e senza lavorare al cafè.

<< Capisco perfettamente! >> Disse Mina, facendo sobbalzare le amiche e soprattutto facendo scattare ichigo fuori dai suoi pensieri.

<< Mina, anche tu qui? >> Chiese con un'espressione sorpresa, Lory.

<< Vedo che abbiamo avuto tutte la stessa idea. >> Fece la voce della modella, pochi passi dietro di loro.

<< Pam ! >> Esclamò Mina sorridendole ,contenta di vederla.

<< Ragazze! Che bello vedervi. >> Affermò in seguito un'altra voce.

<< Ci sei anche tu Paddy! >> Disse Strawberry , sorridendo contenta.

<< Mi stavo annoiando! >> Ribattè la ragazzina, facendo spallucce.

<< Io ero a lavoro, ma prima di tornare a casa, non ho potuto fare a meno di pensare a questo posto e quindi ho deciso di passare. >> Confessò invece Pam.

<< Secondo me non siamo così tanto normali ragazze! >> Esclamò ridendo Ichigo, guardando le amiche e sentendole parlare.
Quale persona sana di mente, andrebbe a lavoro sortto le feste , anche se il locale è chiuso? Chi potrebbe lamentarsi di non avere più alieni intorno e di tornare ad una vita normale, tranquilla e decisamente meno pericolosa?

<< E te ne sei accorta solo adesso? >> Chiese Pam , sorridendo anche lei.

<< Hai ragione >> Mormorò allora la rossa.

<< Ma cosa facciamo qui impalate? Entriamo no!? >> Domandò successivamente Paddy alle altre, che fecero un cenno di assenso, iniziando a camminare.
Fu Ichigo ad aprire la porta del locale.
Una volta entrate, le 5 giovani si guardarono intorno, quasi emozionate , ma soprattutto perplesse nel vedere le luci accese.

<< Oh ! C-ciao Ryan! >> Esclamò Ichigo, balbettando alla vista improvvisa del ragazzo, che le stava andando incontro.
Il cuore le batteva forte e le mani le sudavano.

<< Ragazze, che ci fate qui!? >> Chiese confuso il biondo, osservando le 5 amiche.

<< Ryan , purtroppo è come pensavamo. è già comparso. >> Affermò Kyle, arrivando con passo svelto, sguardo corrucciato e voce seria, preoccupata.

<< Oh salve ragazze. Che bella sorpresa. >> Aggiunse in seguito il pasticciere ,vedendo che il biondo non era da solo.

<< Ragazzi, che succede? >> Chiese a quel punto Pam, allarmata.

<< Di che state parlando? >> Domandò subito dopo Strawberry.

<< è comparso un nuovo nemico. >> Disse con voce decisa e severa Shirogane.

<< Che cosa? >> Fu la risposta di tutte le presenti.

<< Preparatevi ad intervenire il prima possibile! >> Esclamò a quel punto il biondo, rivolgendosi alle ragazze, come quando faceva prima di ogni battaglia.

<< No aspetta. Forse l'hai dimenticato, ma non abbiamo più i nostri poteri. >> Ribatè confusa la Monomiya.

<< Straw, controlla la fronte di Paddy! >> Le disse allora il ragazzo.

<< Ha un segno! >> Esclamò sconvolta la rossa.

<< Vuol dire che i segni e quindi anche i poteri sono tornati? >> Chiese Lory, curiosa e agitata.

<< Anch'io ho il segno! >> Fece Mina, dopo aver controllato il suo corpo.

<< Oh no! Ce l'ho anch'io. >> Esclamò Ichigo, per poi aggiungere, con tono lagnoso:

<< Ma fino a ieri non c'era! Ne sono sicura. >>

 << Lasciate che vi spieghi. La scomparsa del dna degli animali codice rosso aveva solo un'effetto temporaneo ed era dovuto all'acqua mew. >>  Chiarì loro Kyle.

<< MI aspettavo un periodo di riposo più lungo. >> Fu l' unica risposta di Pam.

<< Io invece sono contentissima. Mi piace indossare i panni della paladina. >> Disse Paddy, tutta eccitata.

<< E va bene. Visto che non possiamo farci niente, accettiamo la realtà. >> Disse Strawberry, sospirando pesantemente e drammaticamente, per poi guardare le amiche e in seguito soffermarsi su un certo biondino.

<< Ryan? >> Chiamò piano Ichigo, avvicinandosi al ragazzo, che sentendosi nominare rispose:

<< Sì? >> specchiandosi con gli occhi color cioccolato della sua amata.

<< Questo significa che non parti più? >> Chiese timidamente la giovane, curiosa.

<< Non sarei partito comunque. >> Affermò con un mezzo sorriso Shirogane.

<< Ah no? >> Domandò interessata la rossa, lanciandogli un'occhiata.

<< Sei sorpresa? >> Ribattè il ragazzo, a quel punto.

<< Beh..sì, cioè no..è che , io...pensavo che... credevo che avessi cambiato idea. >> Balbettò la Monomiya, nervosamente, sentendosi improvvisamente
una cretina e anche un po' ridicola a reagire in quel modo.

<< Ichigo, smettila. Posso sentire i tuoi pensieri confusi e pazzi fin qui. Non vado da nessuna parte. E non ho affatto cambiato idea. Come ti ho già detto, aspetterò fino a quando non sarai pronta. Non ti libererai tanto facilmente di me. >> Disse tutto d'un fiato Ryan, scandendo però bene le sue parole, sfoggiando uno dei suoi rari e bellissimi sorrisi mozzafiato, che riservava solo alla giovane che si sciolse a quella vista per poi bisbigliare un flebile:

<< Bene. >>

<< Ragazze, dovete andare! La città è sotto attacco. >> Esclamò Kyle, mettendo sull'attenti la squadra.

<< Mew mew metamorfosi! >> Dissero le ragazze all'unisono, trasformandosi poco dopo.

Mentre le sue compagne stavano già correndo verso la porta, Mew Berry si era improvvvisamente voltata e tornando sui suoi passi ,aveva raggiunto il biondo e prendendolo alla sprovvista, per il colletto, lo aveva baciato appassionatamente, quasi come era successo la sera della vigilia, anche se in quel caso l'iniziativa l'aveva presa Shirogane.

<< E questo per che cos'era? >> Chiese Ryan, riaprendo gli occhi, che adesso brillavano più che mai ed erano pieni di gioia.
Era esterrefatto, sorpreso, esastiato  e decisamente felice.

<< Era di buona fortuna! A dopo. >> Disse la ragazza, leggermente imbarazzata e arrossata, prima di allontanarsi e raggiungere le altre che erano già fuori il locale, lasciando il biondo con un sorriso ebete sul suo volto.
In realtà , il bacio poteva essere considerato più come una promessa... un'anticipazione di ciò che sarebbe accaduto più in là.
Adesso che Ryan aveva deciso di restare in città, lui e Ichigo non avevano fretta. Anzi, avevano tutto il tempo a loro disposizione.
Quel bacio era l'inizio di qualcosa di nuovo ed eccitante e i due giovani non vedevano l'ora di vedere cosa avrebbe riservato per loro il futuro.
Sapevano in cuor loro, che qualsiasi cosa fosse successa, l'avrebbero affrontata insieme.

 

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