The Monster of Gotham

di Alucard97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il Mostro sta arrivando ***
Capitolo 2: *** Rin ***
Capitolo 3: *** Il Principe Clown del Crimine ***



Capitolo 1
*** Il Mostro sta arrivando ***


Cap. 1: Il Mostro sta arrivando
 
Monaco di Baviera, luogo imprecisato
 
Una stanza, normale, arredata con i mobili indispensabili: Una scrivania, una poltroncina girevole, un armadio, un divano e un tavolino. La stanza era illuminata da una flebile luce, seduto sulla scrivania vi era un ragazzo col volto in ombra. Il ragazzo in questione era al telefono e teneva sulle ginocchia un’iguana.

“Sì, Haider. I coniugi Rüdelt. Stanotte. 21:30 precise” Disse riattaccando il telefono. Volse il suo sguardo all’iguana sulle sue ginocchia e si esibì in un piccolo sorriso “Hai fame, JJ? Non devi temere, tra poco potrai mangiare... papà è quasi libero...”

La pace e la quiete di quell’ufficio vennero interrotte da un uomo, che sfondò la porta terrorizzato

“CAPO! CAPO!” Urlò l’uomo a perdifiato, si inginocchiò dinnanzi alla scrivania tenendo la testa bassa, dopodiché la alzò posando il suo sguardo su quello del ragazzo, “Aiuto… Aiuto” disse spaventato

“Calmati, Husband. Riprendo fiato e dimmi tutto” disse il ragazzo mantenendo un tono calmo e pacato. Accavallò le gambe e portò le mani sotto il mento, in procinto di sentire il rapporto del suo subordinato

“I-i-i-i nostri u-u-u-o-o-mini di G-G-G-Gotham s-sono m-m-orti capo...” balbettò Husband

La figura alla scrivania mantenne la sua solita calma, rimase in silenzio per qualche secondo, dopodiché parlò: “Morti? Tutti?”

“Solo quelli del quartiere sud. è terribile capo. La loro morte è strana. Spaventosa!”

“Spiegati meglio”

A quel punto, il sicario estrasse dalla sua giacca tre fotografie “G-g-guardi lei stesso. Queste ce le hanno inviate dei nostri agenti che sono andati sul posto” disse porgendogliele sulla scrivania. Il ragazzo le guardò, mostravano i cadaveri, essi erano morti con un inquietante e terrificante sorriso sulle labbra. Una morte che non aveva mai visto prima. Un’immagine del genere avrebbe sconvolto chiunque, ma per qualche ragione l’individuo non si scompose anzi, mantenne la sua compostezza

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“Sui loro corpi sono state trovate anche delle carte da gioco... dei Jolly. Capo, io non capisco” fece il sicario, stavolta più tranquillo

Il ragazzo continuò a mantenere la calma anche se, il suo sottoposto, non fece caso al fatto che il suo capo stava accarezzando l’iguana con un’insolita velocità, come se fosse agitato. In volto, non traspariva alcuna agitazione

“Non c'è bisogno che tu capisca, Husband, per me è molto chiaro. Sei stato bravo a riferirmi tutto”

“L-l-la ringrazio Capo. T-t-tolgo il disturbo” disse rimettendosi in piedi

Il ragazzo si alzò dalla sua postazione e posò l’iguana sulla sua scrivania, si avvicinò al suo uomo, il quale riuscì a vederlo con estrema chiarezza il volto, e con dolcezza disse: “Oh, no, Husband, non così in fretta. C'è ancora una cosa che devi fare, prima”

“M-mi dica Capo. Qualsiasi cosa”

Il ragazzo mise una mano nella sua giacca ed estrasse una pistola, gliela puntò in fronte “Salutami gli altri, mi raccomando”

“LA PREGO CAPO SI…” Non finì la frase che il povero Wolfgang Husband si ritrovò a terra morto, con un proiettile in fronte

Il ragazzo rimise la pistola nella giacca, si diresse verso la sua scrivania e prese la sua iguana in braccio “Shhh, non è niente JJ, ora papino è libero e ti preparerà la pappa... tuttavia…” Si diresse davanti alla finestra, ora il suo viso era ben visibile. Era un ragazzo giovane, sui vent’anni, dai lineamenti delicati. Aveva i capelli biondi ondulati, che andavano ad accarezzargli le orecchie e gli occhi azzurri. Era un ragazzo terribilmente bello, perfetto. Il naso era sottile e dritto e le labbra disegnavano un sorriso

“…Penso che presto dovremo fare un viaggetto a Gotham City” in quel momento il suo delicato sorriso si trasformò in un perfido ghigno malefico. Se qualcuno l’avesse visto, l’avrebbe sicuramente scambiato per un mostro, ma infondo, era questo il suo soprannome “Il Mostro”
 
CONTINUA

Note dell’autore
Ed eccoci qua… Questa è… come dire… una “fan fiction cazzeggio”. Che vuol dire? Beh, significa che la aggiornerò molto di rado. L’ho scritta perché sono con un blocco mentale. Un blocco che riguarda Age of Zeus… Domani parto, starò via una settimana quindi non ci vedremo per un po’. Non volevo partire senza salutarvi e così vi ho portato questo. Spero vi piaccia, sarà un crossover tra Batman e il manga di Monster. Questa è una fan fiction scritta a due mani, infatti l’utente “Rory Drakon” mi ha dato una mano ad ideare questa fan fiction. Infatti più avanti troverete un suo personaggio originale. Spero vi piaccia e… alla prossima!

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Capitolo 2
*** Rin ***


Capitolo 2: Rin
Quel giorno, alla Batcaverna, il famigerato Cavaliere Oscuro Batman stava esaminando il caso dei mafiosi tedeschi morti. La sua tuta era corazzata, fibra di titanio, e il suo volto era scoperto, mostrando quello di un affascinante uomo dai lineamenti virili e dai corti capelli neri. In quel momento, un uomo piuttosto anziano e vestito da maggiordomo portò un vassoio di tè al supereroe
 
“E dunque signorino Bruce? Ha scoperto qualcosa?” Chiese Alfred Pennyworth, fedelissimo maggiordomo della famiglia Wayne
 
“Nuovi omicidi Alfred. E guarda caso sono morti a causa della tossina del Joker… mmh, c’è qualcosa che non mi quadra però” disse Bruce Wayne, playboy filantropo a capo della Wayne Enterprise. Ed anche la vera identità di Batman
 
“C’è mai stato qualcosa che quadrasse nei piani del Joker?”
 
“Questo è vero ma ha puntato ad un covo di mafiosi tedeschi. Gli stessi mafiosi a cui davo la caccia, incolpati di vari omicidi. Già stavo seguendo le loro tracce ma ora... Perchè mai il Joker ha deciso di puntare a queste bande? Cosa cerca? Devo scoprire di più. Io mi dirigo sul posto. Alfred, svolgi delle ricerche approfondite su questi capibanda. Deve esserci un indizio” concluse Bruce indossando il cappuccio di Batman e salendo sulla Batmobile
 
“Sarà fatto Sir” disse infine Alfred, osservando l’auto del suo padrone sfrecciare a tutta velocità fuori da un passaggio segreto
 
Lo stesso giorno, alla Gotham City High School, una giovane ragazza dai lunghi capelli rossi che le arrivavano fino a metà schiena, occhi verdi e chiare lentiggini, usciva dalla classe in cui si era tenuta la lezione.
 
“Accidenti, il prof oggi era più palloso del solito, meno male che ho saputo rispondere alla domanda su Edipo anche se non avevo ripassato...” disse lei ripensando alla piccola interrogazione avvenuta poco fa
 
In quel momento una ragazza castana, dai lunghi capelli raccolti in una cosa di cavallo e occhi verdi, si diresse a tutta velocità verso Rin
 
“Ohi! Rin!” La chiamò lei
 
“Ciao Sofia” la salutò l’amica
 
“Come è andata la lezione?”
 
“Me la sono cavata. Come sempre” Disse Rin strizzando l’occhio e sorridendo all’amica
 
“Già... beata te. Io l'ennesimo 4 uffaaaaa! La prof di diritto mi ha fatto domande che non erano nel programma. Buaaaah! Non è giusto!” Si lamentò lei con le sue solite scenate da anime giapponese
 
“Diritto... urgh... Non vorrei essere al tuo posto proprio per niente”
 
“Comunque... c'è anche  una buona notizia. Una stupenda notizia”
 
“Sarebbe?”
 
“Nella nostra facoltà si è iscritto un nuovo ragazzo. Viene dalla Germania ed è così fico”
 
“Sof, ci risiamo. Possibile che devi perdere la testa per ogni tipo bello che passa?” Fece la rossa alzando gli occhi al cielo
 
“Questo non è bello. è fichissimo! Pensa che oggi quella puttana della nostra prof ha voluto testare la sua preparazione e ha preso 30. Ti rendi conto! Nessuno aveva mai preso 30 con la Professoressa Samantha Bitch”
 
“Questo è vero. Cavolo, è bravo allora”
 
“Secondo me è anche più intelligente di te ehehhehe... è ancora in classe. Vieni con me, te lo presento” disse infine Sofia prendendola per il braccio e trascinandola con sè
 
“O-Okay, va bene...” fece semplicemente l’amica mentre veniva trascinata via
 
“Mi raccomando, quando lo vedrai, non saltargli addosso” scherzò l’amica facendole la linguaccia
 
“Sof! Lo sai che i ragazzi non mi interessano! Viva  l'essere single!” esclamò Rin fiera
 
In quel momento Sofia spalancò la porta della classe
 
“Yuuuuhuu! Hey Karl! Ho portato un'amica! Era ansiosa di conoscerti” esclamò lei interagendo con un ragazzo seduto in prima fila, il cui volto era coperto da un libro che stava leggendo. Il ragazzo abbassò il suo viso e, vedendo l’amica di Sofia, disse semplicemente:
 
“Ciao”  Il suo volto… capelli biondi, occhi azzurri, lineamenti fanciulleschi. Altri non era se non il ragazzo che nella Germania era conosciuto come “Il Mostro” Johan Liebert… ma ahimè, le povere ragazze non potevano saperlo
 
“Sof, ma che dici? Non ero ansio..” In quel momento Rin si fermò, rimase imbambolata qualche secondo a guardare la faccia del ragazzo. Arrossì in maniera impressionante e, con un insolito tono di voce alto disse “C-C-Ciao!”
 
In quel momento, il ragazzo si alzò e andò davanti alle ragazze per presentarsi alla sua nuova conoscente:
 
“Molto piacere. Mi chiamo Karl-Heinz Rummenigge. Vengo dalla Germania e dirigo la Rummenige Corp. Tu sei?” chiese lui, sfoggiando  un nome falso
 
“Clarinda Esperanto. La Rummenige Corp hai detto? La famosa azienda tedesca?” Chiese lei stringendogli la mano
 
“Proprio quella. Mio padre è morto recentemente, quindi tocca a me dirigerla. Intanto è affidata ad un amico stretto di papà mentre io sono venuto qui per studiare la facoltà di economia. Così da occuparmi meglio dell'azienda”
 
“Ho sentito che sei già parecchio brillante come studente”
 
“Beh, sì, è una dote naturale, che ho fin da quando ero bambino”
 
“Capisco…” Disse lei annuendo
 
“La tua amica mi ha parlato di te, anche tu sei una studente modello”
 
“Be', diciamo che me la cavo…” Rispose lei un poco imbarazzata “…Ogni tanto ho qualche lacuna”
“Facoltà di psicologia, vero?” Chiese lui interessato
 
“Sì, esatto” Rispose lei
 
“Interessante. Ascolta Rin... posso chiamarti Rin? La tua amica mi ha detto che è questo il tuo soprannome”
 
“S-Sì... certo che puoi. Lo preferisco di gran lunga al mio nome”
 
“Ok... in ogni caso, se ne hai voglia, volevo sottoporti ad un piccolo test di psicologia. Non esistono riposte giuste o sbagliate, vorrei solo conoscere la tua opinione. Ti va di fare questo piccolo gioco?” Chiese lui sorridendo
 
“Certamente!” Esclamò semplicemente la ragazza
 
“Cominciamo allora... Recentemente, dei mafiosi tedeschi sono stati trovati morti nel distretto di Gotham Sud. Le loro morti sono... come dire... particolari ecco. Sono morti con un inquietante sorriso sul volto, non ti voglio mostrare le foto, sono inquietanti dico davvero. E non solo, accanto al loro corpo c'era questa…” Disse porgendo a Rin una carta da gioco, raffigurante un Joker “Secondo te cosa può significare? Perchè l'assassino sembra divertirsi? E perchè lasciare delle carte Jolly come biglietto da visita? Cosa vuole ottenere?”
 
La studentessa ci riflettè per qualche secondo, dopodiché rispose: “Oh cavolo... che cosa agghiacciante... mmm... hai detto che ha colpito dei mafiosi tedeschi? Beh, magari facendo così forse vuole intimorirli in un certo senso, dimostrare che chi si mette contro di lui fa una brutta fine...”
 
“Mmmh interessante. Ma... come mai scegliere la figura di un giullare?” Chiese il ragazzo interessato dalla deduzione di Rin
 
“Forse... Si diverte? O magari è una sorta di firma...” Concluse lei
 
“quello che penso anche io... bene, ho concluso, grazie per il tuo tempo Rin. Deduzione molto arguta” Disse infine lui colpito dalle argomentazioni della sua nuova amica
 
“Come mai tutto questo interesse?” Chiese curiosa
 
“Beh vedi, fin da piccolo ho sempre avuto una predilizione per i gialli e gli enigmi. Dovuto al fatto che mio padre, sovente, organizzava per i dipendenti cene con delitto. Per me era un divertimento prenderne parte. Nel mio paese ho contribuito anche a risolvere dei casi e quando ho saputo di questo crimine al mio arrivo in città, non ho resistito alla tentazione” Spiegò lui
 
“Nel tuo paese... in Germania? Ho sentito che ci sono stati vari casi di omicidi di coppie di mezza età...”
 
“Già. Uno strano serial killer denominato "Il Mostro". Mi ero interessato anche a quel caso, ma la mia iscrizione all'università di Gotham ha dovuto interrompere le mie indagini. Ora per distrarmi, provo a risolvere qualche caso di Gotham”
 
“Capisco... Ora posso farla io una domanda sempre a carattere psicologico?” Chiese la ragazza con tono serio
 
“Certamente”
 
“Secondo te, una persona che vede qualcosa che gli altri non possono né vedere né sentire... è pazza... o ha una dote particolare?”
Lui sorrise sincero, esibendosi in un caldo sorriso e rispose: “Secondo me è una persona dotata, non pazza. La pazzia comporta un vero e proprio disturbo mentale, a volte accompagnato anche da sociopatia... per farla breve la definizione di follia è: "Fare e rifare la stessa cosa, ancora e poi ancora. Nella speranza che cambi qualcosa" Questa è follia” Spiegò lui
 
“Sì… sembra legittimo” Disse semplicemente lei strabuzzando gli occhi
 
“Ultima domanda: Ho sentito di un vigilante mascherato qui a Gotham. Che tipo è? Ne hai idea?”
 
“Vigilante mascherato? Batman, il Cavaliere Oscuro?”
 
“Proprio lui. Che tipo è? La sua figura mi affascina”
 
“Be'... a parte la mia credenza folle che sia un vampiro per come si muove (disse con un piccolo sorriso) Credo che sia una brava persona perché dopotutto lotta per garantire l'ordine qui a Gotham combattendo il crimine”
 
“Già.... molto bene, vi lascio. Torno nella mia stanza, devo elaborare una tesina. è stato un piacere. Rin” disse baciandole la mano “Sofia” baciò la mano anche a lei “A domani” disse andandosene
 
“A-A D-D-D-Domani” disse lei arrosenndo
 
“eeeeeeh, sei tutta rossa. Che ti dicevo?” fece Sofia accorgendosi della cotta di Rin
 
“Ma cosa vai a pensare!”
 
“Puoi mentire agli altri ma non a me. Ti piace vero?”
 
“Ma insomma! L'ho appena conosciuto! Sì, è carino e intelligente, ma...” Esitò “Maaaa... per prima coss come ho detto lo conosco appena e poi andiamo perché dovrebbe piacergli una come me!?”
 
“A me è sembrato ve la intendeste, e poi è l'unico che può competere intellettualmente con te”
 
“Sì questo è vero ma andiamo! Ti fai troppe fantasie”
 
“Che esagerata. È carino...” disse attorcigliandosi una ciocca di capelli intorno al dito indice
 
“Mmmh, certo certo... andiamo a prenderci qualcosa da bere?” Chiese l’amica
 
Detto questo le due andarono alla caffetteria dell’università, ignare di aver appena parlato con Johan Liebert. Ma ora da qualche altra parte a Gotham, un altro criminale è venuto a sapere quanto è accaduto recentemente…
 
CONTINUA
 
Note dell’Autore
Eccoci qua. Il secondo capitolo… dal prossimo entra in scena il Principe Clown del Crimine. Ci tengo a precisare che il personaggio di Rin è stato ideato dall’autrice Rory Drakon, ergo i suoi dialoghi sono stati scritti da lei. Mi ha dato un grande aiuto per questa fan fiction. Ah, per vostra informazione, il nome falso di Johan "Karl-Heinz Rummenige" non me lo sono inventato. Bensì è un nome reale, una citazione... Era il nome di un calciatore, Karl-Heinz Rummenige detto "Il Kaiser", poiché tirava delle cannonate in porta. Ah, che devo fare con questi giovani? Bene… che dire… Alla prossima ;)
 

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Capitolo 3
*** Il Principe Clown del Crimine ***


Capitolo 3: Il Principe Clown del Crimine

Intanto, in un luogo imprecisato di Gotham, stava seduto nel suo rifugio un uomo, un uomo alto, magro, dal viso allungato e dalla pelle bianca come la neve, i capelli e gli occhi verdi ed un bocca color rosso sangue che disegnava un largo sorriso. Sembrava un tutto e per tutto un clown, solo che quello non era trucco... Era proprio la sua pelle. Quell'uomo altri non era che Joker, il criminale numero uno di Gotham, nonché soprannominato il Principe Clown del Crimine.

"Allora? Sono morti quei parassiti? Li avete uccisi?" Chiese Joker
"Sissignore! Stecchiti! Tutti!" Fece un sicario
"Bene! Ahahahahahahahah! Che maleducati questi tedeschi... vengono qui e pretendono di rubare il mio lavoro? Così non si fa. No no no. Meritavano una lezioncina... Ho sentito che ieri è arrivato qui a Gotham un importante imprenditore tedesco. Vero?"
"Certo signore!"
"Bene! Mi piace come ragioni ragazzo! Qua la mano!" Disse il Clown porgendo la mano destra. 
Il sicario gli strinse la mano e subito prese una scossa ad alto voltaggio che gli bloccò il battito del cuore uccidendolo sul colpo
"Ahahahahahahahahahaha! Funziona sempre ahahahahahaha!" Iniziò a tastare il cadavere del sottoposto "Hey. hey tu. rialzati forza! Era solo uno scherzo... Ops, mi sa che questo gioco ti ha fatto... MORIRE dalle risate ahahahahahahahahahaha!" Joker prese in mano un microfono collegato alle radio dei suoi sottoposti ed iniziò a parlare "Hey voi! è Capitan J che parla! Armatevi per bene, perchè dobbiamo dare la caccia ad un piccolo straniero che ha deciso di fare il monello con noi... e noi sappiamo come trattare i monelli giusto? "
"SÌ JOKER!"
"Bene, voglio che lo rintracciate mi sono spiegato? Lo voglio vivo. Capito?"
"SÌ JOKER!"

Si fece sera. Gli uomini del Joker si ritrovarono davanti al portone che dava alla stanza dell'appartamento del magnate Rummenige

"Ok ci siamo. Siete pronti?" Chiese un sottoposto del clown caricando un fucile a pompa, dopodiché sfondò la porta gridando:  "Hey tu! Mangia crauti!"
"Ma... ma dov'è il riccone?" Chiese un altro subordinato che venne colpito da un proiettile. Gli uomini del magnate facevano la guardia alla sua stanza e subito si scatenò una terribile sparatoria che lascio in vita solo tre uomini del Joker.
In quel momento, il Pagliaccio entrò nella stanza "Hey hey! Cosa è tutto questo macello?" Disse lui, "Oooooooh Adolfinoooooo. Dove ti nascondi?"
In quel momento, un computer portatile davanti a lui si accese, mostrando l'immagine di un uomo nascosto nella penombra, che applaudiva lentamente

In quel momento il Cavaliere Oscuro, che si aggirava in quella zona, notò gli spari provenienti dall'appartamento
"Che sta succedendo laggiù? È in corso una lite furiosa, meglio andare ad investigare" detto questo si lanciò dal tetto dell'edificio in cui stava e planò col mantello fino al luogo dello sparo. Si nascose nell'attico all'aperto e notò che vi erano solo tre uomini nella stanza.

"Ottimo lavoro, Joker, davvero. Finalmente ci incontriamo, anche se non di persona, purtroppo. Peccato. Il tuo attacco mi ha costato un po' di uomini ma alla fine ho avuto modo di vederti" disse lui
"Hey! Lo sai che sei un gran maleducato? Quando si conosce una persona nuova, è buona educazione presentarsi" rispose il Joker
"Giusto, che sbadato. Il mio nome è Johan Liebert e tu hai appena commesso l'errore di sfidarmi, Joker. Sappi che questo non è l'ultimo attacco, ve ne saranno molti altri. Questa... è guerra"
"Davvero? Che divertente! Mi piacciono le sfide. Sono sicuro che ci divertiremo molto io e te! Ahahahahah"
"Ne sono certo. Ti consiglio di scappare. Il computer esploderà tra 3...2...1..."
"Hey! Il trucco del computer bomba è mio!" Esclamò il Joker correndo verso la finestra dell'appartamento. Il computer esplose generando una forte esplosione, il Pagliaccio si lanciò in tempo dalla finestra
"Wiiiiii AHAHAHAHHAAHHAHAHAHAHAHAHAHA!" Rise di gusto cadendo 
"Merda!" Imprecò Batman che si lanciò dall'attico e planò verso il ricercato, lo prese al volo 
"Hey Batman! Che ci fai qua? Non mi dire che stavi origliando! è maleducazione!"
"Zitto!" Estrasse dalla sua cintura il Bat-Rampino e lo usò per raggiungere la cima di un edificio e portare tutti e due al sicuro
Joker era ancora steso a terra, così il Pipistrello lo afferrò per il colletto sollevandolo in aria "Che diavolo voleva quella persona da te? Chi diavolo è Johan Liebert?!"
"Ed io che ne so! So solo che è un esaltato col pallino degli omicidi come me! Oddio, non proprio come me. Io sono più bello ahahahaah"
"C'è lui dietro ai mafiosi tedeschi?"
"Forse. Perchè non me lo dici tu! Sei tu il detective"

In quel momento, una ragazza passeggiava su quel tetto e li vide, istintivamente si mise nascose per ascoltare. Quella ragazza era proprio Rin

"Finirai in cella Joker, e lì parlerai!"
Joker mise le mani sul fiore che teneva incollato alla sua giacca viola, premette un pulsante ed un potente gas anestetico fuoriuscì da esso, andando a colpire Batman che iniziò a tossire lasciando la presa sul Joker

"Non questa volta pipistrello. Quel moccioso ha osato sfidarmi, quindi devo dargli una sculacciata! Deve capire che con me non si scherza. Suvvia, non essere geloso Batman! Tornerò a giocare con te, promesso! Parola di scout"
"J-j-j-joker..." Batman svenne
"Ciao ciao Batman! Sogni d'oro!" In quel momento passò un elicottero guidato da due suoi sottoposti "Heilà ragazzi! Ce ne avete messo di tempo! Vi avevo chiamato una mezz'ora fa!"
" ci dispiace capo!"
In quel momento Joker salì sul 'elicottero sparendo nei cieli di Gotham

"Porca..." Imprecò Rin correndo verso il corpo del supereroe. Provò a tirargli qualche schiaffo per farlo risvegliare "Ehi! Si svegliati! Batman!"
"Ooooooh... Joker... Joker!" Esclamò rialzandosi di scatto "È fuggito di nuovo..." In quel momento si accorse della presenza della ragazza "E tu chi sei? Che ci fai su questo tetto?"
"Tecnicamente... Io abito all'ultimo piano di questo appartamento quindi ho libero accesso al tetto" ripose lei
"Ma... Non importa... Non avrai mica sentito tutto, spero"
"Ehm... Forse un pochino?" Chiese lei ridacchiando
"Stanne fuori ragazzina. Questo è un affare che non ti riguarda"
"Chiedo scusa, lei non può dirmi cosa devo fare! Mi sembra chiaro che quel cretino vestito da clown sia l'assassino dei mafiosi tedeschi! È così vero?"
"Come sai dell'assassinio dei mafiosi tedeschi?"
" Un amico me ne ha parlato chiedendomi un commento psicologico al riguardo. Si chiama Karl Rummenige"
"Rummenige? Della Rummenige Corp presumo. Ho sentito che è arrivato a Gotham di recente... Tu che ne pensi di quegli omicidi?"
"Che a quanto pare quel tizio psicopatico vestito da Halloween è incazzato con quei mafiosi tedeschi"
"E perchè questi omicidi ti interessano tanto?"
"Voglio capire che cosa diavolo di senso psicologico c'è in tutto questo. È anche per quello che studio"
"Con Joker non c'è nulla da capire. Potrai anche essere una brava psicologa, ma non puoi capirlo. Rassegnati, torna a casa e dimentica la faccenda. Lo dico per il tuo bene, l'ultima psicologa che ha cercato di studiarlo... Non ha fatto una bella fine"
"Sta parlando della Dottoressa Harleen Quinzell vero? Almeno lasci che la aiuti a capirci qualcosa! Sta cercando di trovare un collegamento tra lui e quei tedeschi, no? E mi creda, io non farò la fine di quella svitata! Ancora oggi non riesco a capire che cavolo ci trova in un tipo come quello! Manco fosse attraente"
"Non credo tu possa darmi una mano"
"Non sarò un genio, ma la testa la so usare, signor vampiro. E anche bene se mi impegno"
"Dici?" Chiese lui osservandola. Notava una somiglianza con una persona a lui molto cara "Allora verrai con me" concluse lui digitando dei tasti sul piccolo computer che teneva nascosto nei suoi avambracci "Ti porterò alla Bat-Caverna ma ti dovrò bendare" disse lui legandole una benda intorno agli occhi. In quel momento vennero raggiunti dal Jet di Batman, il Bat-Wing. La fece salire e si diressero a grande velocità verso il Covo del Cavaliere Oscuro



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