Grazie ad una tempesta

di Ryu Hime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un incontro voluto dalle stelle ***
Capitolo 2: *** Un regno senza magia ***
Capitolo 3: *** Segreti e piccole bugie ***
Capitolo 4: *** Sentimenti ***
Capitolo 5: *** Segreti svelati ***
Capitolo 6: *** I gemelli ***
Capitolo 7: *** Rivelazioni ***
Capitolo 8: *** Piani e complotti ***
Capitolo 9: *** Villa Phantom ***
Capitolo 10: *** Vetri infranti ***
Capitolo 11: *** Disperazione! ***
Capitolo 12: *** Per il bene di chi amo ***
Capitolo 13: *** Speranza ***
Capitolo 14: *** Tra ombre e polvere di stelle ***
Capitolo 15: *** La mia casa è dove ci sei tu ***



Capitolo 1
*** Un incontro voluto dalle stelle ***


Un incontro voluto dalle stelle

-Juvia sei sicura di sentirti bene?-
-Sì, Juvia è solo un po’ stanca…-
-Non ti credo, sei rossa. Fammi sentire.- disse una sirena dalla coda arancione e la capigliatura turchina –Hai la febbre alta!
- -E’ solo un po’ di influenza, passerà presto.-
-Juvia, hai la febbre alta, non puoi uscire oggi.- cercò di convincerla un’altra sirena dalla coda rosa corallo e i capelli dorati –Ma oggi c’è la perlustrazione della superficie… Juvia ci teneva tanto…-
-Lo sappiamo, ma la salute prima di tutto. E poi ce ne sarà un’altra il mese prossimo.
-Ma Juvia doveva fare una cosa…- disse sottovoce, ma evidentemente non abbastanza, perché le amiche la sentirono forte e chiaro –C’è qualcosa che devi dirci?- lei diventò _se possibile_ ancora più rossa –No, no. Avete ragione. Juvia resterà a casa…- disse rassegnata. La sirena dalla coda e dalla chioma azzurra si nascose sotto le coperte –Dovremmo farla visitare da Polyscha-sama?- chiese la bionda all’amica –Gliene parleremo oggi. Dovrebbe esserci anche lei per aiutare le reclute. Pare che sia previsto un bell’uragano, quindi un medico come lei sarà più che utile.- uscirono dalla casa dell’amica e si diressero verso una grotta tra i coralli –Mancavate solo voi.- disse una sirena dalla coda color vino rosso e i capelli castani mossi –Scusate il ritardo, ma Juvia non sta molto bene, ha la febbre molto alta così siamo andate a vedere come stava. Polyscha-sama, potreste…-
-Tra poco passerò a darle un’occhiata. Adesso però dobbiamo ripassare il piano d’azione. È previsto un uragano e come sapete tutte è nostro dovere aiutare eventuali naufraghi; è tuttavia di vitale importanza che loro non scoprano chi li ha soccorsi. Quindi una volta che saranno svenuti li porterete a riva e se sono in grado di nuotare usate la vostra magia per aiutarli. Nel caso in cui si svegliasse appena lo avrete riportato a riva dovete assumere sembianze umane. Appena potete però tornate qui. Le più giovani resteranno con me. Tutto chiaro?- le sirene annuirono.

Rimasero a pelo della superficie, avrebbero atteso la notte per emergere. Le stelle non tardarono a mostrarsi e le creature marine si palesarono alla luce della luna che si stava oscurando a causa di importanti e densi nuvoloni neri –Restate unite.- un vento forte e gelido iniziò a soffiare tagliente da nord creando onde sempre più alte e imponenti. La sirena rosa si guardò intorno “Juvia? Non è possibile! Doveva restare a letto!” –Levy-chan, ma quella non è Juvia?- la sirena arancione guardò dove indicava l’amica –Ma che cosa ci fa qui!? Lu-chan, dobbiamo raggiungerla, potrebbe peggiorare.- lei fece un cenno d’intesa e si diressero verso l’azzurra –Lu-chan! Immergiamoci!- esclamò Levy all’improvviso vedendo una nave. Le due si rifugiarono in acqua appena in tempo per vedere l’amica che affondava svenuta –Juvia!- la chiamarono in coro –Levy-chan, portala a casa. Io informo Polyscha-sama.- proprio mentre stava per andarsene sentì l’amica delirare qualcosa –Gray-sama…-
-Hai sentito anche tu?- chiese –Sì, credi che…-
-Sì, forse è un essere umano che sarebbe tornato stanotte. E sono pronta a scommettere che si trovi su quella nave.-
-Credi che lui sappia che, insomma… che sia una sirena?-
-Non credo, forse. In ogni caso la nostra legge non impedisce rapporti con loro, ma chiede il silenzio sulla comunità e possibilmente sull’identità di sirena.-
-Dovremmo dirlo a Polyscha-sama?-
-Aspettiamo, forse abbiamo capito male. Ci rivediamo domani.-
-Lu-chan, fa’ attenzione mi raccomando.-
-Contaci.-

-Natsu! Ti sembra il caso di avere una delle tue “crisi da trasporto” proprio adesso!? Dannazione siamo nel bel mezzo di una tempesta! Ripigliati!- quello per tutta risposta si affacciò al ponte e buttò fuori tutto quello che si era tenuto dentro durante la traversata –Idiota! Vieni qui! Vuoi cadere in acqua per caso!?- urlò di nuovo il ragazzo dai capelli neri con un tatuaggio sul petto –Che state facendo lì voi due!? Vi volete ammazzare??- esclamò un vecchietto con dei baffi bianchi e la testa mezza pelata –Venite dentro coraggio!-
-Siamo arrivati?- chiese il rosato in preda alle sue crisi di nausea –Idiota di un Fiammifero! Vieni dentro dannazione!- disse di nuovo mentre un lampo squarciava il cielo e la pioggia si faceva più insistente. Un fulmine colpì il mare vicinissimo alla nave –Venite dentro!- riuscì a dire il vecchio prima che un’onda investì il ponte trascinando i due ragazzi in mare –NATSU!! GRAY!!- corse sul ponte. Gray si era attaccato alla ringhiera e teneva l’amico per un polso ancora mezzo nauseante –Coraggio!- esclamò afferrando il polso del ragazzo rivelando una forza inaspettata. Il moro impuntò un piede sul ponte e fece per issarsi, ma nel tirare a bordo l’amico fallì a causa della pioggia che aveva reso inefficace la sua presa –NATSU!!- gridarono i due prima di vederlo sparire tra le onde.


Lucy nuotava veloce alla ricerca di eventuali anomalie, ma fino a quel momento non aveva notato nulla di strano. Emerse con cautela per verificare se la nave avesse subito danni –NASTU!- sentì gridare dal ponte. Prontamente si immerse per verificare lo stato dell’umano caduto in acqua. Lo vide affondare davanti a sé e dopo aver constatato che fosse svenuto gli si avvicinò. Aveva i capelli di un insolito color rosa e una sciarpa bianca al collo, Lucy lo afferrò per il torace e notò subito la temperatura elevata del ragazzo “Accidenti, deve avere la febbre alta.” si disse mentre si portava abbastanza lontana dalla nave per poter nuotare sulla superficie. Le onde lottavano contro di lei “Dannazione! Se ci fosse anche il minimo spiraglio potrei usare la mia magia al meglio, ma il cielo è completamente coperto!” si disse mente a fatica creava varchi nelle onde per tenersi a galla. Riuscì ad arrivare a riva quando era ormai mattina e finalmente la tempesta era cessata. Trascinò il ragazzo a riva e controllò la sua frequenza respiratoria “Bene evidentemente non ha bevuto.” Detto questo fece per tornare in acqua ma qualcosa la trattenne –Aww- il ragazzo si era svegliato e non c’era abbastanza tempo per sparire –Ashi.*- sussurrò mentre la coda lasciò posto a due gambe umane, la sirena ora indossava una leggera e morbida gonna rosa con uno spacco a sinistra, una fascia dello stesso colore sul petto e un numero imprecisato di conchiglie rosate nei lunghissimi capelli dorati, mentre i piedi rimasero scalzi –Finalmente ti sei svegliato.- 

-Juvia si può sapere che ti è saltato in mente? Dovevi rimanere a letto!- 
-Juvia…Juvia deve fare una cosa… Juvia ha fatto una promessa…-
-E questa promessa implica che tu debba morire in una tempesta?-
-Juvia doveva aspettarlo…-
-Juvia ascolta, questa persona è un essere umano?- l’azzurra non rispose, ma Levy intuì di aver indovinato –Sai benissimo che è pericoloso avere contatti con loro.-
-Gray-sama non è pericoloso!- la sirena arancio rimase in silenzio per un attimo –Juvia, ti va di raccontarmi che cos’è successo?- chiese –E’ successo un anno fa.  Juvia stava cercando delle conchiglie sugli scogli spiaggiati e lì ha fatto la conoscenza di Gray-sama. Si stava allenando sul bagnasciuga e Juvia ne era rimasta affascinata. Quando Gray-sama se ne accorse all’inizio rimase sorpreso, ma quando lui e Juvia hanno iniziato a parlare e sono diventati amici… anche se per Juvia è qualcosa di più…- arrossì leggermente quando rivelò quel particolare –Però da lì a qualche settimana Gray-sama dovette partire per un viaggio e lui e Juvia si fecero la promessa di vedersi sulla spiaggia al suo arrivo.- Levy la guardò un momento in silenzio –E lui sa che tu sei… insomma… hai capito no?-
-No, Juvia non glielo ha detto.- la turchina pensò un attimo a come avrebbe potuto aiutare l’amica –Ascolta, tra poco Polyscha-sama sarà qui, non gli dirò della tua marachella notturna, ma posso aiutarti a risolvere il tuo piccolo problema. So che non sarà la stessa cosa, ma almeno la tua assenza sarà giustificata: se mi dici dove dovevate incontrarvi posso andare io da quel ragazzo e spiegargli che sei malata.- Juvia la guardò storta un secondo –Vuoi abbordare Gray-sama?- lei avvampò in un secondo –Ma che ti salta in mente!? E io che volevo aiutarti!- esclamò andandosene indignata.

Natsu si svegliò di soprassalto, davanti a lui c’era una ragazza davvero graziosa che sembrava essere appena uscita da un quadro –Finalmente ti sei svegliato.-




*Ashi=Gambe


*si presenta come uno spirito dalle sembianze metà ragazza e metà drago, delle squame viola un po' ovunque, un paio di cornini, due ali viola e una coda dello stesso colore con una fiamma blu in cima*
Salve a tutti *saluta agitando la mano*
Eccomi qui con un altro spunto dalla mia mente malata. Che ve ne pare? Personalmente avrei voluto renderlo meno "alla Sirenetta" ma è uscito così, pazienza. Non ho messo ancora nulla di misterioso, ma non preoccupatevi che, come dico io, non faccio mai le cose a cavolo cappuccio. Questo capitolo l'ho voluto utilizzare per presentare (anche se un po' superficialmente) i personaggi. Nel prossimo capitolo inizierò a rendere la storia più misteriosa. Non temete, la mia mente -per quanto malata- ha escogitato tutto. Ho intenzione di mettere qualche scena di Nalu e Gruvia (che per inciso dedico a Madess17 che mi aiutra correggendo un paio di errori qua e la), ma per quelle dovrete aspettare un po'.
Bene, io vi saluto, spero di non metterci molto a pubblicare il prossimo capitolo.
Fatemi sapere che ne pensate (_ _)
Ciau! ^.^
 

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Capitolo 2
*** Un regno senza magia ***


Un regno senza magia
Natsu si alzò lentamente, gli faceva male la testa –Dove... dove sono?-
-Non ricordi nulla?- gli chiese la ragazza davanti a lui –Ero sulla nave con gli altri, poi sono  uscito sul pontile per il mio “piccolo problema” e poi sono caduto in acqua.-
-Capisco…Beh, sei stato fortunato, una corrente ti ha trascinato vicino alla riva e ti ho trascinato sulla spiaggia.- Natsu guardò con più attenzione la ragazza che aveva davanti e più il suo sguardo rimaneva su di lei più si convinceva che fosse la creatura più bella che avesse mai visto –Io mi chiamo Natsu e tu?- chiese di getto per annullare il silenzio creatosi –Lucy, mi chiamo Lucy.- rispose lei con un sorriso. Rimasero a parlare sulla spiaggia per un buon quarto d’ora, finché non vennero interrotti da una voce che chiamava il rosato –Natsu! Allora stai bene! Hai idea di quanto ci hai fatto preoccupare Testa Calda!?-
-Hai voglia di litigare Ghiacciolo?-
-Finitela voi due!- esclamò una ragazza in armatura dai capelli scarlatti. Lucy pensò che quello fosse un buon momento per filarsela –Lei è Lucy.- disse Natsu ad un certo punto della conversazione, che però la bionda non aveva ascoltato –P-piacere.- disse un po’ presa alla sprovvista –Grazie per aver aiutato Natsu.- le disse la rossa accennando un piccolo inchino -Io…io non ho fatto nulla davvero, l’ho trovato vicino a riva; tutto qui.-
-Ti sei preoccupata per lui e tanto mi basta. Io mi chiamo Erza e lui è Gray.- si presentò la rossa –Piacere…hai detto Gray?-
-Sì, è il mio nome.- rispose il ragazzo a torso nudo –Mi sembra di aver già sentito questo nome…- disse la sirena pensierosa –Ma certo! Conosci per caso una ragazza di nome Juvia? Parla in terza persona e ha i capelli blu.- Gray strabuzzò gli occhi. Si ricordava di quella ragazza, era molto simpatica anche se forse un po’ troppo appiccicosa –Certo che la conosco. Ma…-
-Sono una sua amica. Purtroppo adesso non si sente bene, ha preso l’influenza, ma ci teneva molto a vederti.- continuarono a parlare del più e del meno fino a che Erza non si accorse dell’ora tarda –Forza, papà ci starà aspettando, era preoccupatissimo per te Natsu.-
-Siete fratelli?- domandò incredula la bionda –No, no è solo che ci consideriamo una grande famiglia. Oh ovviamente vieni con noi.-
-Scusa?-
-Certo! Lui vorrà senz’altro conoscerti.- anche se un po’ titubante alla fine Lucy si vide costretta ad accettare visto che la rossa insisteva tanto. Andarono verso il porto, dove una nave si era fermata da poco. Appena i ragazzi arrivarono un vecchietto piuttosto basso li raggiunse correndo –Natsu! Per fortuna stai bene! Hai idea di quanto tu ci abbia fatto preoccupare?-
-Vecchietto per favore! La ramanzina me la sono già preso da Erza!- l'uomo sembrò sul punto di fargli una bella lavata di capo ma si fermò non appena si accorse della ragazza che era arrivata con i suoi figli adottivi –E tu chi sei?-
-Mi chiamo Lucy, molto piacere.-
-Io sono Makarov.- una volta fatte le dovute presentazioni e spiegato l’accaduto l’arzillo vecchietto propose alla sirena in incognito di assistere allo spettacolo che si sarebbe tenuto l’indomani per sdebitarsi –Di che spettacolo si tratta?-
-Noi siamo una compagnia circense e ci esibiamo in tutto il mondo!- disse con tono solenne –I nostri spettacoli sono i migliori e densi di divertimento. Natsu per esempio è il nostro mangia fuoco.-
-Sembra interessante…-
-E lo è. Il Gran Circo Fairy Tail è il migliore sulla piazza!-

Una figura incappucciata si muoveva cauta per le vie della città, aveva sentito che quel circo da quattro soldi era tronato e doveva assicurarsi che non facessero danni ma soprattutto doveva trovare il modo di smascherare i maghi al suo interno. L’anno prima aveva fallito, ma questa volta le cose sarebbero andate diversamente. Il suo padrone aveva assolutamente bisogno di altra magia per completare quel piano.
Arrivò nei pressi del porto e notò che alcuni membri della compagnia stavano parlando con una nuova ragazza “Sarà una nuova recluta?” pensò, non avendola mai vista in città. C’era qualcosa in quella ragazza che non lo convinceva del tutto e lui del suo istinto si era sempre fidato. Rimase ad osservarli per un po’ poi decise di andare a far rapporto al suo signore. Si diresse verso il cupo palazzo Phantom in cima alla collina appena fuori città. Entrò e si addentrò in quei corridoi perennemente bui. Arrivò ad un salone molto ampio illuminato soltanto da qualche fiaccola quasi del tutto spenta rendendo quel luogo ancora più inquietante –Mio signore.- disse inginocchiandosi con rispetto al cospetto della persona seduta sul trono nella parte più buia della stanza –Ci sono delle novità, Eligor?-
-Mio signore, il circo Fairy Tail è da poco sbarcato.- la figura avvolta nell’ombra strinse i braccioli del trono –Questa volta non dobbiamo assolutamente fallire Eligor. Dobbiamo raccogliere più magia possibile. Individua i maghi e portali al mio cospetto prima che ripartano.-
-C’è un’ultima cosa signore.- l’uomo lo guardò curioso –Con loro ho visto una ragazza, non mi è sembrata della compagni, ma non l’ho nemmeno mai vista in città. Il mio sospetto è che possa essere qualcosa di molto particolare.- disse quell’ultima frase con un tono d’intesa. L’uomo nell’ombra scoppiò in una risata agghiacciante –E così alla fine non sono riuscite a nascondersi eh? Portala al mio cospetto il prima possibile.-
-Sarà fatto, mio signore.- disse con un ultimo profondo inchino. L’uomo misterioso rimase fermo e con un gesto spense le torce, odiava la luce e se non fosse stato per quel vecchio pazzo il mondo sarebbe stato invaso dalle tenebre da molto tempo. Quel folle del vecchio re lo aveva sconfitto e confinato in quel dannatissimo posto, al solo ricordo strinse i pugni facendo sbiancare le nocche e deformando l’espressione sul suo viso. Dopo averlo quasi sconfitto aveva perso gran parte delle sue forze che utilizzò sigillandolo in quell’abitazione. Solo una grande quantità di magia avrebbe potuto liberarlo, ma il re da quel momento aveva bandito la magia dal suo regno. Fece però l’errore di sottovalutare il suo avversario. Con un inganno la creatura oscura lo uccise e il regno fu scosso da molti disordini che da qualche anno si erano placati, il guaio è che i maghi non tornarono a praticare la loro magia perché avevano notato che molti di loro erano scomparsi senza lasciare traccia. Fiore era così diventato un regno senza magia, ma lui si sarebbe liberato, c’erano sempre le creature della magia che non avevano lasciato il regno, ne aveva già catturate alcune, ma non bastava –Ma il giorno della mia liberazione è vicino. Ne sono sicuro, quei pesci da strapazzo hanno abbassato la guardia e adesso ho l’occasione di metterle tutte nel sacco. IO JOSE TORNERO’ FINALEMENTE LIBERO!!- esclamò all’improvviso concludendo con una sinistra risata. Il suo sguardo folle si perse nell’oscurità. Controllò la finestra, era buio –Bene, chissà che prede riuscirai a portarmi Eligor…- scese nei sotterranei del suo palazzo. Lì si celava una laboratorio, tubi di cristallo riempiti con uno strano liquido verdastro contornavano le pareti, ognuno di essi era sovrastato da un grosso Lacrima che a loro volti erano collegati ad uno più enorme per mezzo di fili magici. Alcuni di essi contenevano delle persone addormentate, Jose si aggirò per la sua “collezione” e si soffermò su una persona in particolare, ne aveva solo una, ma solo quella produceva una gran quantità di magia. Era una sirena dai lunghi capelli rosa come zucchero filato, una coda rossa e una fascia nera ornata di pizzo a coprirle il petto –Presto sarai raggiunta dalle tue compagne.- disse leccandosi le labbra –E quando sarò libero potrò verificare quanto il sangue delle sirene sia gustoso.- aggiunse sorridendo mostrando un paio di canini affilati –Ormai manca poco.- detto questo se ne andò a mediare sulle prossime mosse che doveva adottare.



*si presenta col solito aspetto da mezzo drago*
Salve a tutti! 
Vi sono mancata?
Il capitolo non contiene molte informazioni, ma non mi piace andare di fretta, preferisco la suspance. Per ora abbiamo individuato i nemici principali e poco più.
Per quanto riguarda la natura di Jose la spiegherò un po' meglio nel prossimo capitolo, non sono riuscita ad infilarla come avrei voluto,quindi 
-essendo molto simpatica- vi lascio con quest'ulteriore punto interrogativo.
Spero di aver reso i personaggi fedeli a come li rappresenta Mashima-sensei, ma mi sembra di avre fatto un buon lavoro da questo punti di vista.
Come al solito è cortino, ma che ci posso fare? Non riesco a farli troppo lunghi (massimo 3 pagine Word)
Spero di avervi intrattenuto a dovere e di aver fatto un buon lavoro
Ditemi che ne pensate
Ciau! ^.^
*fa ciao ciao con la manina e scodinzola a più non posso* 

 

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Capitolo 3
*** Segreti e piccole bugie ***


Segreti e piccole bugie
 
Lucy rimase ancora a parlare con i membri del Circo. Erano dei personaggi particolari, ognuno di loro con un umorismo illimitato, sempre pronti allo scherzo e soprattutto alla rissa. La sirena decise di tornare per vedere lo spettacolo, era troppo curiosa. Dopo aver salutato si diresse verso la spiaggia, controllando che non la seguisse nessuno si sedette su uno scoglio e lentamente scivolò in acqua. Non appena toccò il mare le gambe lasciarono nuovamente posto alla sua coda. Velocemente tornò al suo villaggio, nessuno le chiese dove fosse stata, dopotutto non era la sola ad aver tardato. Andò immediatamente a vedere come stava Juvia, la trovò seduta al tavolo del soggiorno intenta a costruire gioielli con le conchiglie, segno che stava meglio, aiutata da Levy –Lu-chan! Finalmente sei tronata.-
-Ciao ragazze! Devo assolutamente dirvi che cosa mi è successo.- la sirena iniziò a raccontare di come aveva conosciuto Natsu e il Circo Fairy Tail, Juvia era entusiasta e voleva accompagnare Lucy a vedere lo spettacolo che si sarebbe tenuto l’indomani e Levy_ anche se all’inizio era un po’ riluttante_ fu contagiata dal loro entusiasmo e le tre decisero di andare tutte insieme –Dopotutto la nostra legge non ci impedisce di avere contatti con la superficie, ci basterà fare attenzione a non farci scoprire.- disse Levy per convincersi maggiormente.
 
Gray era sdraiato sulla cima di una delle gabbie degli animali, guardava il cielo e il mare sottostante, completamente perso nei suoi pensieri. Il mare era davvero blu quella sera, esattamente come i suoi occhi, gli occhi di quella ragazza così particolare che con i sui modi così bizzarri gli aveva lasciato una traccia, un segno profondo che non avrebbe mai più abbandonato la sua anima; anzi gli aveva decisamente rubato il cuore e all’idea che stesse male, un po’ stava male anche lui –Ehi, che ci fai qui Ghiacciolo?- disse una voce prendendolo alla sprovvista –Natsu! Sei matto!? Mi hai fatto prendere un colpo!- l’amico ghignò divertito –Che c’è? stai pensando a qualcuno?- chiese malizioso, le gote del moro si colorarono leggermente di rosso –Assolutamente no!- il rosato si fece serio per un momento –Il vecchietto ci aspetta per la riunione, dobbiamo parlare di quella cosa- lui lo guardò sorpreso –Sono già…-
-Sì, a quanto pare quelle persone hanno già dato le direttive e adesso abbiamo tutti gli elementi necessari per far finire quest’assurda situazione.-
-Tu che ne pensi? Intendo del piano.-
-E’ certamente rischioso, ma voglio liberare mio padre, è da quando sono stato costretto a fuggire che non lo vedo e sono sicuro che sia a causa di quel dannato vampiro.- disse stringendo i pugni. I due ragazzi si diressero dai loro compagni che li aspettavano seduti intorno ad un fuoco –Bene, adesso che ci siamo tutti possiamo cominciare.- disse Makarov e  una volta ottenuta la più completa attenzione generale iniziò ad illustrare le direttive e le informazioni ricevute.
 
Le tre sirene arrivarono di buon mattino sulla terraferma , Juvia aveva una gonna a liscia azzurra che le arrivava appena sotto il ginocchio con due spacchi ai lati, il petto coperto da una fascia blu con dei motivi di pizzo bianchi e i lunghi capelli acconciati con due conchiglie blu. Levy invece aveva un vestitino arancione che le cadeva sopra il ginocchio con dei coralli rossi che facevano un giro completo intorno alla vita e i capelli sistemati con un nastro ornato anch’esso da coralli e da una conchiglia bianca a lato. Si diressero verso il tendone del Circo che già iniziava ad ospitare spettatori, presero posto e aspettarono che le luci calassero. Accadde dopo pochi minuti, Makarov salì su un cilindro colorato, indossava un abito coloratissimo _presumibilmente fatto con dei pezzi di stoffa riciclati_  e in testa un cappello da giullare con tanto di sonagli –Benvenuti cari spettatori, benvenuti. Oggi avrete la possibilità di vedere uno spettacolo furi dal comune, ricco di suspance e di divertimento. I nostri sono i migliori atleti, illusionisti e amanti del brivido. Vengono da tutto il mondo, ognuno impaziente di mostrare le proprie capacità e superare i propri limiti. Non aggiungo altro, e adesso per la gioia dei più piccoli gli acrobati Jet e Droy accompagnati dai clown Max, Warren e Nab. Buon divertimento.- i cinque personaggi uscirono dall’ombra, i trapezisti erano abilissimi a spostarsi senza problema da un angolo all’altro del tendone, mentre le risate regnavano sovrane per ogni cosa che facessero i clown. Al primo spettacolo seguì quello dei fratelli Strauss, i domatori di animali; dopodiché fu il turno di Gray con il suo trucco di far apparire sotto a dei teli coloratissimi, oggetti di ghiaccio. Juvia non gli staccava gli occhi di dosso e applaudiva con più foga di chiunque. Fu poi la volte di Erza, sopprannominata da Makarov Titania, abilissima a manovrare le spade, sorprendendo tutti per la sua capacità di utilizzarle anche coi piedi. Dopo molti altri spettacoli, uno più sorprendente dell’altro, Makarov annunciò l’ultimo: Natsu il Mangiafuoco detto Salamander. Fu un gioco di fiamme che il ragazzo maneggiava con grande maestria, come ultima dimostrazione lingue di fuoco danzavano nell’aria in modo talmente rapido da formare per un secondo linee che andarono a formare la scritta “Fairy Tail” . Applausi scroscianti acclamarono il Circo e le luci si spensero, così dopo un breve momento di applausi generali il pubblico si congedò.
Le tre sirene erano decisamente felici di aver deciso di assistere allo spettacolo, ne stavano discutendo appena fuori dal tendone perché Juvia voleva salutare Gray prima di tornare a casa. Non dovettero aspettare molto, infatti il ragazzo in questione e Natsu non tardarono ad arrivare –Vi è piaciuto lo spettacolo?-
-Moltissimo, siete stati davvero bravi.- parlarono ancora per qualche minuto ma Juvia doveva tornare a casa al più presto non essendosi ancora ristabilita del tutto, così a malincuore _soprattutto quest’ultima_ si congedarono. Le sirene passeggiarono senza fretta per i vicoli della città, si stavano dirigendo verso la spiaggia quando si videro la strada tagliata da un uomo incappucciato –Vi siete perse signorine?-
-In realtà no, ci scusi adesso, abbiamo fretta.- rispose secca Lucy avendo intuito la gravità della situazione –Ma che fretta avete? Sapete, il mio signore desidererebbe incontrarvi, possiede una cosa che vi interessa.- le tre lo guardarono storto, dovevano andarsene –Mi spiace, ma di qualsiasi cosa si tratti abbiamo da fare, buona giornata.- quello afferrò Lucy per un braccio –Sono sicuro che troverete il tempo per dedicargli un po’ d’attenzione.-
-Lasciami!- Levy e Juvia arrivarono subito in aiuto dell’amica riuscendo a liberarle il braccio –Non le hai sentite? Non vogliono avere nulla a che fare con te. Ti conviene cambiare aria.- due ragazzi erano comparsi dal nulla –Natsu!-
 -Gray-sama!- i due ragazzi guardavano l’incappucciato in modo truce , quello concesse loro uno sguardo stizzito e tornò sui suoi passi –Tutto bene?- chiese Gray –Sì, siamo soltanto state prese alla sprovvista.- rispose Levy –Che cosa voleva da voi?-
-Non ne ho idea.- disse Lucy, anche se in cuor suo sapeva che cosa cercasse in loro quello strano individuo “Ma come farà a saperlo?” si sentì un tonfo e la bionda si girò di scatto –JUVIA!- la sirena era svenuta, aveva le guance arrossate e la fronte imperlata di sudore –Dobbiamo riportarla a casa, chiamiamo Polyscha-sama, lei saprà che cosa fare.- disse Levy –Vi accomp…-
-E’ meglio di no, grazie, davvero; ma è meglio di no. Scusate. Vi faremo sapere. Andiamo Levy, prima torniamo e meglio è.- disse mentre prendeva l’amica sotto braccio –Grazie ancora!- disse rivolgendo ai ragazzi un sorriso dolce sperando di non suscitare domande.
Rapidamente le due raggiunsero la spiaggia e raggiunsero la sirena-medico –Non sarebbe dovuta uscire.-
-Polyscha-sama, ma che cos’ha?-
-E’ a causa della sorella.- disse con tono grave –Ma com’è possibile? Melody è scomparsa da ormai tre anni…- disse Levy sconcertata –Evidentemente le sta capitando qualcosa di grave. Loro due sono sempre state molto legate, evidentemente riesce a sentirla, in qualche modo.- le due si guardarono confuse –Sta per accadere qualcosa, qualcosa di terribile.- concluse Polyscha con un’espressione grave.

Gray e Natsu rimasero fermi come due baccalà –Secondo te stanno nascondendo qualcosa?- chiese Gray -Perché dovrebbero?-
-Non lo so… ma c’è qualcosa che non mi convince in questa storia…- con mille domande che gli frullavano in testa i due ragazzi raggiunsero la loro destinazione per poi tornare al Circo.
Natsu era sdraiato sul prato a guardare il cielo stellato, ma senza ammirarlo davvero, aveva la testa altrove e per essere più precisi all’evento di quel pomeriggio. Era stata un fortuna che lui e Gray passassero da quelle parti, non sapeva spiegarsene il motivo, ma quando aveva visto Lucy nei guai un istinto protettivo gli era nato dal cuore, non riusciva nemmeno lui a capire il perché –A che cosa stai pensando?- chiese una voce alle sue spalle –Lisanna! Non ti avevo sentita arrivare.- la ragazza si sedette vicino a lui –E’ tutto apposto? Mi sembri un po’ sovrappensiero.-
-NON DOVRESTI PENSARE NATSU! NON E’ DA TE!- una figura aveva fatto la sua comparsa, rimanendo però nell’ombra –Happy! Che cosa vorresti dire!? E poi che cosa ci fai qui? Non dovresti rimanere nascosto?-
-Papà mi ha detto di informarvi che domani partiranno anche i gemelli,  entro tre giorni arriveranno e noi potremo agire.-
-Io non ho ancora capito perché siano partiti dopo di noi.- Lisanna lo guardò incredula –Ma come? Davvero non hai capito? Dovevano procurarsi oltre alle armi anti-vampiro anche le prove per poter fare quella cosa e ci vuole tempo lo sai.-
-Ah…- il ragazzo tornò a guardare le stelle –Vado a fare due passi per schiarire le idee.-
-Anche questo non è da te.- sussurrò la figura in ombra.

Lucy fece una nuotata per riordinare le idee,  arrivò vicino alla spiaggia –Potrei cercare qualche conchiglia spiaggiata per Juvia, magari così riuscirà a distrarsi.- dopo aver raccolto una certa quantità di conchiglie si fermò vicino al bagnasciuga, stando attenta a non bagnarsi –Ehi Lucy! Che cosa ci fai qui?- la sirena si girò di scatto –Natsu! Non ti avevo sentito. Comunque potrei chiederti lo stesso.-
-Avevo bisogno di schiarirmi le idee.-
-Anche io.-
-Sono molto belle.- disse indiando le conchiglie –Vero? Le ho prese per Juvia, ama costruire gioielli con le conchiglie, magari riuscirà a distrarsi. -
-A proposito, come sta?-
-Non bene… Polyscha ha detto che probabilmente il suo malessere è legato alla scomparsa di sua sorella…- rispose senza pensare –Come alla scomparsa di sua sorella?- Lucy, si rese conto solo in quel momento della gaffe –Oh, ecco… non mi va molto di parlarne.-
-Capisco…- rimasero in silenzio sulla spiaggia a guardare le stelle. Natsu distolse un attimo dal cielo per posarlo sulla sirena, la luce della luna la faceva apparire ancora più bella e il suo cuore iniziò ad accelerare gradualmente “Ma che mi prende?” Lucy si alzò facendolo ridestare dai suoi pensieri –Bene, si è fatto tardi, è meglio che torni a casa.-
-Posso accompagnarti?- lei lo guardò con un’espressione che voleva essere dolce, ma aveva un’ombra di tristezza –E’ meglio di no, grazie.-
-Allora ci vediamo domani?-
-Perché no?- rispose lei senza nemmeno pensarci ma dandosi mentalmente della stupida. I due ragazzi si separarono e Natsu la seguì per un po’ con lo sguardo “Ma dove va?” si chiese notando che era arrivata su una scogliera. La vide guadarsi intorno per poi tuffarsi –Ma cosa?-  senza nemmeno pensarci tornò rapidamente sui suoi passi, raggiunse lo scoglio e si immerse, ma non vide nulla “Che cosa sta succedendo qui?



*si presenta nel solito modo che orami conoscete tutti*
*parla molto veloce rivolta ai fan più accaniti di Nalu* Fermi fermi! Mettete giù i fucili! Verrò fuori con le mani alzate! Giuro! *riprende a parlare normalmente* Allora metto subito in chiaro una cosa: la scena dove ho inserito anche Lisanna NON era ASSOLUTAMENTE una nali, semplicemente non odio il suo personaggio e l'ho voluta rappresentare come una semplice amica. Mi spiace ma la mia testa ha deciso così.
Comunque spero di essermi fatta perdonare con la scena "Nalu", l'ho messo tra virgolette perchè l'ho fatta molto soft, le cose -come ho già detto il cap scorso- mi piace farle crescere gradualmente e quindi lascio che tutti -Gruvia compresi- prendano un po' più coscienza dei propri sentimenti.
Per quanto riguarda allo spettacolo circense so di averlo descritto poco, ma avete presente quanti caspita sono i membri della Gilda? Non sapevo nemmeno come descrivere al meglio tutte le possibili mosse, trucchi e quantaltro che potevano fare i nostri  cari "saltinbanco" quindi lascio a voi (anche se mi sono divertita a far presentare i primi spettacoli che vedono coinvolti Droy, Jet, Nab, Warren e Max)
Visto che per me era l'ultimo giorno di scuola ho voluto farvi dono di questa mia ennesima fantasia, così è festa anche per voi.
Ciau! <3 ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

 

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Capitolo 4
*** Sentimenti ***


Sentimenti
 
-COME SAREBBE A DIRE CHE TI SONO SFUGGITE!?- tuonò furioso Jose –Mi perdoni, ma sono stato ostacolato da due ragazzini del Circo…-
-Avresti dovuto usare il tuo potere.- Eligor strabuzzò gli occhi –Ma…ma signore, se lo usassi…-
-Mantenere segreta la tua identità non è più una priorità. Portami quelle sirene e i maghi, usa ogni mezzo. È un ordine.- Eligor rimase spiazzato dall’ordine ricevuto ma si limitò ad inchinarsi per poi sparire nell’ombra.

Polyscha uscì finalmente dalla stanza di Juvia –Allora?- chiese Levy ansiosa, la sirena scosse la testa –Non riesco a trovare la causa del suo malessere, ha la febbre alta ma nessuno dei medicinale che ho usato sembra funzionare. A questo punto posso solo pensare che il tesero della famiglia Lockser sia stato compromesso.- le due sirene rimasero impietrite –Come sarebbe a dire? I tesori delle famiglie delle sirene sono sacri, passano… aspetta un attimo.- Lucy si bloccò a metà frase –Melody era la primogenita quindi era lei ad esserne in possesso, dovunque sia adesso devono averlo trovato.- un silenzio glaciale calò nella stanza –Staranno portando avanti degli esperimenti su di esso…- disse pensosa Levy –MA NON POSSONO FARLO!-
-Lu-chan…- la sirena strinse i pugni talmente tanto da vibrare –DANNAZIONE! IL TESORO DI UNA SIRENA EQUIVALE ALLA SUA SOPPRAVVIVENZA! SE…-
-Se lo maneggiassero in modo sbagliato tutta la famiglia ad esso legata morirebbe. Lo sanno tutti.- rispose il medico, di nuovo silenzio –Ma allora che cosa possiamo fare per Juvia?- Polyscha la guardò sottecchi –Recuperare il tesoro delle Lockser è la sola cosa che potete fare.-

Natsu stava sonnecchiando vicino al tendone del Circo, aveva il sonno agitato e continuava a muoversi nervosamente. Quando si svegliò era sudato e tremava leggermente “Che cosa mi sta succedendo?” aveva sognato il giorno in cui aveva dovuto scappare da Fiore, separandosi da suo padre che non aveva più trovato. Poi gli era tornato in mente la sera prima quando Lucy era scomparsa in acqua senza lasciare traccia. Continuava a chiedersi se stava bene, come avesse fatto a sparire così e soprattutto che cosa nascondeva perché, ne era sicuro, gli stava nascondendo qualcosa. Quando capì di essersi completamente svegliato scese dal tendone per dirigersi alla spiaggia, era certo che l’avrebbe trovata lì. Infatti era sul bagnasciuga che discuteva con Levy, avevano l’aria preoccupata –Ma da dove cominciamo? Melody è scomparsa da tre anni, e anche quando abbiamo provato a cercarla non siamo riuscite a rintracciarla. -
-Ma dobbiamo tentare! Qualsiasi cosa stiano facendo a lei o a quella cosa sta compromettendo gravemente la salute di Juvia.-
-Ascolta, io torno indietro e farò delle ricerche con Polyscha-sama, tu cerca di scoprire quello che puoi qui.- Natsu era decisamente confuso, decise di fare qualche passo indietro e di farsi sentire –Ciao Lucy!- salutò con naturalezza –Natsu!- chiamò la sirena con un sorriso. Levy si allontanò con una scusa e quando fu sicura di non essere vista si tuffò in acqua. Una volta che furono rimasti soli Natsu chiese –C’è qualcosa che ti preoccupa?-
-Che cosa te lo fa pensare?- domandò lei stupita –Il tuo non è un sorriso sincero.- rispose con semplicità, nel suo tono non c’era accusa ma preoccupazione e Lucy lo capì –Non è nulla tranquillo, solo… ho tante cosa per la testa in questo periodo.- rispose evasiva mettendosi una mano dietro la testa “Perché  mi sento così male ogni volta che gli dico una bugia?” si ritrovò a pensare Lucy mentre un lieve senso di nausea le prendeva lo stomaco –Allora che ne dici se ti aiuto a distrarti?- chiese Natsu di getto. La sirena rimase spiazzata dalla proposta, ma si sentiva davvero felice per quòòa proposta e sulle labbra le affiorò un sorriso luminoso e sincero –Va bene.- i due ragazzi passeggiarono per le vie del paese. Verso mezzogiorno tornarono in spiaggia, trovarono un luogo appartato sulla scogliera. Lì il mare si infrangeva dolcemente sugli scogli neri come roccia vulcanica, piccoli molluschi erano ancorati dovunque fosse bagnato e granchietti dal guscio rosso e arancione si nascondevano nel punto più basso –Ti ringrazio.- la sirena guardò il ragazzo stupita –Per che cosa?- lui la guardò con uno sguardo dolce –Per avermi salvato.- i cuori dei due ragazzi adesso battevano all’unisono velocemente, ma questo non lo potevano sapere –Te l’ho già detto, ti ho visto vicino alla spiaggia e ti ho trascinato a riva, non ho fatto nulla di speciale.- disse fissando ostinatamente il mare –Vieni qui spesso?- chiese Natsu per rompere quel silenzio –Sì, il mare mi rilassa, il suono delle onde che si infrange è qualcosa di ultraterreno, mi fa sentire a casa.-
-Capisco…- rimasero in silenzio ancora qualche secondo –Io mi sento a casa quando sono vicino al fuoco.-
-Come mai?-
-Perché mi ricorda mio padre.-
-Tuo padre?- annuì –Era una persona molto “calorosa” da quel che riesco a ricordare. Ma non ho molti ricordi legati a lui.-
-Mi dispiace…-
-Non devi, dopotutto è passato molto tempo.-

Eligor si aggirava furtivo per i vicoli oscuri della città, doveva assolutamente portare al cospetto di Jose almeno una delle sirene e doveva farlo alla svelta, oppure avrebbe fatto una brutta fine.

-Juvia! Non dovresti alzarti! Sei molto debole, per favore rimani a letto.- ma la sirena non l’ascoltò –Juvia ha sentito onee-san,  Juvia deve andare…- aveva il fiato corto e piccole goccioline di sudore le imperlavano il viso arrossato. Levy la guardò allarmata –Sei sicura?- l’azzurra annuì debolmente –Era da tanto tempo che Juvia non la sentiva… ma nonostante questo Juvia non ha dimenticato… Juvia deve andare.- Polyscha la fece sdraiare all’istante –Non essere sciocca. Non puoi andartene in giro così conciata.-
-Juvia deve trovare onee-san…- detto questo si mise a sedere e alzò una mano. Immediatamente l’acqua intorno ad essa vorticò velocemente, il movimento circolare si ampliò sempre di più finché Juvia con un gesto secco lanciò la sfera creatasi verso le due sirene che si scansarono appena in tempo –Juvia!- chiamò Levy, ma l’azzurra era scappata dalla finestra –Ragazzina viziata.- borbottò il medico contrariata.

Natsu stava tornando al Circo con Lucy, quando la bionda si bloccò di colpo, sentiva un'aura familiare molto debole che proveniva da dietro di lei –Juvia?- si girò di scatto e vide la ragazza in questione camminare nella direzione opposta alla loro, la raggiunsero di corsa –Juvia! Che ci fai qui?? Dovresti rimanere a letto!- la sirena la guardò sofferente prima di cadere –Juvia!- chiamò prendendola al volo -Onee-san…- la bionda strabuzzò gli occhi sorpresa –Melody? Non… non è possibile…-
-Lucy che succede?- chiese Natsu preoccupato –Melody era la sorella di Juva, ma…-
-…Ma secondo le vostre informazioni è scomparsa in seguito ad una ricognizione tre anni fa. È corretto?- i due ragazzi si voltarono –Ancora tu!- 


*si mostra con il solito aspetto*
Eccomi di nuovo qui con un altro spunto della mia mente malata! ^.^ *yeppi!* (ok basta, la smetto)
Che dire? Mi piace fare le cose complicate e lasciarvi con quell'attimo di suspance. 
La nostra povera Juvia sta sempre peggio e a quanto pare c'entra questo fantomatico "tesoro delle sirene", a volte mi chiedo anch'io da dove mi vengono certe idee, ma probabilmente non lo sapremo mai, quindi vabe' U.U
A conti di trama non va molto avanti, ne sono consapevole, ma abbiate ancora un po' di pazienza che tutto alla fine si collegherà perfettamente -almeno spero- proprio come le tessere di un puzzle.
Ho pubblicato questo cap per farmi perdonare in anticipo visto che molto probabilmente non potrò scrivere per un bel po'. Già la sottoscritta va in vacanza! *ora ha gli occhiali da sole, è spaparanzata su un salvagente a ciambella in mare con un succo fi frutta ghiacciato in mano* e non so' se avrò tempo per la fic.
Ringrazio infinitamente con mille inchini e giochi di coda Mary90_p per aver recensito
Ciau <3 ^.^


 

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Capitolo 5
*** Segreti svelati ***


Segreti svelati
 
 
-Sei lo stesso dell’altra volta!-
-Esatto ragazzo, il mio nome è Eligor, ma io non conosco ancora i vostri.- Natsu si mise in guardia, quel tipo lo faceva andare su tutte le furie, specialmente per il loro primo incontro. Lucy lo guardava esterrefatta con il cuore in gola –Come sai di Melody?- quello la guardò con un ghigno –Perché si da il caso che sia stato io a portarla dove si trova ora.- Juvia aprì lentamente gli occhi –Tu sai dove si trova onee-san…-
-Sì e se vuoi ti ci posso portare.- i ragazzi mantennero alta la guardia. Era fin troppo chiaro che quell’Eligor non aveva buone intenzioni. Tra il gruppo e l’uomo c’era una tensione quasi palpabile, nessuno aveva osato fare o dire altro poi Juvia si mise a sedere a fatica –Sei tu la causa della scomparsa di onee-san… è colpa tua se onee-san sta soffrendo… è a causa tua se la magia è scomparsa da Fiore… ed è sempre colpa tua se adesso Juvia non potrà mantenere la sua promessa.- disse scura in volto con le lacrime che le iniziavano a scendere, Lucy la guardò sempre più preoccupata –Juvia non fare sciocchezze, sai benissimo che se lo fai non potremo più tornare qui, inoltre sprecheresti troppa energia e non sei nelle condizioni.- cercò di farla ragionare la binda avendo intuito le intenzioni dell’azzurra. Natsu le guardava confuso “Ma  di che cavolo stanno parlando?” –JUVIA RIVUOLE CON SE’ ONEE-SAN!!- urlò tra le lacrime, cercò di alzare il braccio che l’amica invece tentava di tenerle abbassato –Natsu! Dobbiamo andarcene!- disse allarmata –Voi non andrete proprio da nessunissima parte invece!- disse Eligor spiccando un balzo e rimanendo sospeso, intorno a lui si alzò un vento fortissimo e con il bastone che reggeva in mano creò una colonna d’aria che imprigionò i tre –Che sta succedendo??- chiese Natsu tentando di ripararsi il viso con le braccia.
 
Gray stava passeggiando per le vie della città, si sentiva inquieto per qualcosa che non riusciva ad identificare. Decise di tornare al Circo, era quasi arrivato quando un vento fortissimo gli arrivò alle spalle facendolo sobbalzare, non era normale. Seguendo cecamente il suo istinto raggiunse la sorgente della corrente d’aria. Quello che vide lo lasciò senza parole: un’enorme colonna d’aria in mezzo alla via, non ne era sicuro ma gli sembrava che ci fosse qualcuno al suo interno. Sgranò gli occhi quando riconobbe una delle presenze nella tromba d’aria –Natsu?- la risposta non si fece attendere –Gray! Era ora! Ma quando avevi intenzione di arrivare?-
-Si può sapere che succede?-
-Ma bene, un altro che si unisce alla compagnia. Nulla potrebbe farmi più piacere. Adesso ho addirittura due persone del Circo da interrogare.- disse una voce poco più avanti.
Eligor era davvero soddisfatto di sé stesso, aveva catturato due sirene e due membri del Circo, non poteva andargli meglio –Si può sapere che cosa vuoi?- chiese il corvino –Vedi ragazzo, voi servite al mio padrone per finalizzare uno scopo. Quindi adesso verrete con me.-
-DEVI DIRLO A JUVIA!- urlò la voce dell’azzurra “Ma non stava male?” pensò Gray preoccupato –DI’ A JUVIA DOVE SI TROVA ONEE-SAN!!- la ragazza si era alzata barcollante –Juvia ti prego non farlo!- “Fare che cosa?” pensarono i due ragazzi all’unisono –Vediamo che cosa sai fare piccola Lockser!- escalmò Eligor mentr rideva quasi sadico, gli occhi della sirena azzurra si fecero duri, alzò entrambe le braccia al cielo –Che i mari possano inghiottire la tua figura, che gli oceani si innalzino contro di te.- mentre parlava l’aria vibrò e minuscole goccioline d’acqua salirono dal terreno e vennero sottratte al mare –Che sta succedendo?- si chiese Gray osservando quello spettacolo innaturale –Juvia ti prego fermati! Il tuo fisico non può reggere questo sforzo!- tentò un’ultima volta Lucy, ma senza successo –Che gli abissi ti imprigionino nella loro morsa, seme del male scompari nelle profondità marine. Kaiyo Majikku!- le goccioline d’acqua si radunarono intorno alla sirena azzurra che, con delle movenze degne di una ballerina, gli faceva prendere diverse forme di pugnali e le scagliava contro Eligor che tentava di difendersi deviando i colpi con delle folate di vento, che però funzionavano solo un parte. I ragazzi rimasero impietriti dalla scena, erano sbalorditi e confusi, anceh se Juvia fosse stata una maga quello non era un incantsimo normale. Natsu si voltò verso Lucy, aveva un’espressione affranta e preoccupata. Juvia, provata dalla febbre alta e dall’energia richiesta dall’incantesimo, ebbe un mancamento e cadde in ginocchio –Bel tentativo, ma inutile.- la schernì Eligor –Aspetta un secondo.- mormorò Lucy notando il tatuaggio tribale sul petto del mago che prima era coperto dalla stoffa –Ma tu… non posso crederci! Tu sei il Traditore dei Draghi!- Eligor fece una smorfia di disgusto –Che cosa vuoi dire Lucy?- chiese Natsu curioso –Un tempo quest’uomo era al servizio della Regina del Cielo Grandine, ma un giorno, assetato di potere, la tradì e alleatosi con una creatura dell’oscurità; condannò alla prigionia lei e tutti gli altri draghi, compresi i loro figli.- rimasero per un secondo in silenzio finché Eligor non scoppiò in un’agghiacciante risata –Vedo che ti sei documentata piccola sirena.- lei rimase impassibile, ormai non aveva più senso nasconderlo dal momento che il nemico le aveva scoperte e che Juvia aveva mostrato il suo potere. Natsu e Gray la guardarono stupiti, inizialmente credettero di aver capito male, ma ripensando all’attacco di Juvia rimasero di sasso “Quindi loro sono come noi…” –C’è comunque qualcosa che non torna. Come puoi aver contrastato l’attacco di Juvia? È l’incantesimo più potente dei Lockser…- non finì la frase perché l’uomo estrasse dal mantello un bracciale da schiava con i confini argentati decorato da migliaia di minuscole conchiglie bianche e una più grande azzurra al centro –Quello…quello è…- tentò di dire qualcosa ma la frase nella sua mente non riusciva a trovare voce –Esatto, ci ho messo un po’ a comprendere di che cosa si trattava. A quanto pare mi è tornato molto utile.- Juvia sbatté leggermente gli occhi, mise a fuoco l’oggetto –Onee-san…- sussurrò prima di svenire di nuovo –Era ora, non sopporto le ragazze troppo energiche.- un leggero vento sollevò la sirena di qualche centimetro –Juvia!- esclamò Lucy tentando di afferrarla per il braccio, ma Eligor la sollevò ancora impedendoglielo. Gray, che fino a quel momento era rimasto immobile, scattò in avanti e con un balzo deciso riuscì a liberarla dalla morsa che la imprigionava. La tenne saldamente tra le braccia e riatterrò agile come un gatto. Eligor lo guardò acido –Di che ti impicci moccioso?- Gray lo guardò truce –Vattene.- il mago sentì un brivido percorrergli la spina dorsale, quel ragazzo aveva lo sguardo uguale a quello di un demone implacabile. Deglutì rumorosamente ma tentò di non darlo a vedere –Chi ti credi di essere eh?- la sua momentanea distrazione aveva fatto crollare la colonna d’aria. Eligor, vedendosi in svantaggio numerico si dileguò in tutta fretta –Non finisce qui!-
 
Il mago si era dileguato lasciando il gruppo con centinaia di domande per la testa. Natsu guardò Lucy che fissava il punto in cui era scomparso il loro avversario –Lucy…- provò a chiamarla, ma non sapeva che cosa dire, era confuso e disorientato; erano accadute troppe cosa in una volta sola e le domande che avrebbe voluto fare alla sirena erano molte, ma non sapeva come esprimerle –Ecco perché Polyscha-sama ha detto che il tesoro dei Lockser è stato compromesso, solo loro possono usufruirne senza danno. Lui invece lo sta usando senza conoscerne il vero potere.- disse la bionda sovrappensiero –Lucy, ci puoi spiegare che cos’è successo?- chiese Natsu, lei non rispose subito –Non qui. Venite con me.- li portò in una grotta nascosta tra gli scogli che dava sul mare, Gray, che aveva ancora Juvia in braccio, si sedette a gambe incrociato e Natsu lo imitò –Come ormai avrete capito io e Juvia siamo delle sirene, siamo venute in superfice perché lei ha sentito di nuovo l’energia spirituale della sorella scomparsa. E’ successo tre anni fa, noi sirene abbiamo il compito ormai da secoli di aiutare gli umani quando c’è la tempesta, quella notte il mare era piuttosto agitato, io e Juvia eravamo troppo piccole per prendere parte alla ricognizione. quella sera Melody, la sorella maggiore di Juvia, non tornò. All’inizio non ci facemmo caso, non era la prima volta che una di noi tornava più tardi per svariati motivi; ma i giorni passavano, poi le settimane e iniziammo a preoccuparci. La cercammo per mare e per terra, ma non ci fu nulla da fare. Juvia non ha mai superato davvero la scomparsa di Melodi, ma ha tentato di andare avanti, in qualche modo. Melody essendo la sorella maggiore possedeva un oggetto di inestimabile valore: il tesoro della famiglia Lockser.-
-Si tratta del bracciale che aveva quel tipo vero?- chiese Gray, Lucy annuì –Ogni famiglia delle sirene possiede un oggetto simile che è affidato alla più grande. Esso è molto più di un semplice oggetto magico, il tesoro di una famiglia genera la vita di una sirena legata a quella famiglia, se dovesse essere in qualche modo compromesso, o peggio ancora distrutto, tutte le sirene ad esso legate andrebbero incontro al medesimo destino: la morte.- ci fu un silenzio agghiacciante. I due ragazzi si scambiarono uno sguardo indecifrabile, la situazione era peggiore di quanto immaginassero –L’unica cosa che possiamo fare per Juvia è riprendere il tesoro dei Lockser, il problema è che Eligor non ce lo cederà mai. A meno che…- Lucy interruppe la frase prima di completarla, la sua era un’idea stupida e senza nessuna possibilità di successo –A meno che?- chiese Natsu –Nulla. Adesso devo riportare indietro Juvia, Polyscha-sama è l’unica in grado di fare qualcosa.- disse rivolta a Gray che, senza essersene accorto, aveva ancora la sirena tra le braccia priva di sensi. Arrossì violentemente e aiutò Lucy a scivolare in acqua, visto che l’azzurra era ancora priva di sensi –Vi chiedo di non dire a nessuno quello che avete visto oggi, almeno per un po’- Natsu e Gray annuirono. Rimasero incantati nel vedere le sembianze di Lucy e Juvia da sirene. Prima che la bionda si immergesse Natsu le toccò la spalla –Tornerai vero?- chiese in un sussurro mentre il suo cuore aveva iniziato ad accelerare, la sirena gli sorrise dolcemente –Forse, dopotutto devo recuperare il bracciale.- detto questo scomparve nelle acque cristalline. I due ragazzi rimasero lì, con un’espressione ebete stampata in volto. Ma che gli era preso? Non si erano mai sentiti così in presenza di nessuna ragazza, con il cuore in subbuglio e l’accordo di non rivelare quanto scoperto tornarono al Circo.


*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi di nuovo!! *lancia coriandoli*
Ok sto esagerando. -Ehm-
Questo capitolo ha soddisfatto almeno qualcuna delle vostre domande? Immagino di no, dopotutto adoro tenervi sulle spine -essendo molto simpatica- e a farvi prendere, presumibilmente, infarti con piccoli colpi di scena. *ride sadica* -Ehm-
Chi è attento ai particolari avrà già notato che sta per scoppiare una "bomba" non indifferente direttamnte dalla mia mente che oltre ad essere malata, ho scoperto essere anche leggermente sadica.
Spero che vi sia piaciuta la mini scena Gruvia, non avete idea di quanto mi sia divertita a sciverla XD.
Non ho idea sul quando avverrà l'uscita del prossimo cap perchè sono ancora in vacanza -anche se per poco-
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda chi sta seguendo questa mia piccola follia (ho scoperto solo adesso che è piaciuta non poco; non guardo molto chi segue le mie storie perchè mi aspetto sempre una sfilza di 0 e invece sta volta sono riuscita a fare qualcosa di buono! Dire che sono felice è un diminutivo)
Alla prossima <3 
Ciau!
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 6
*** I gemelli ***


I gemelli
 
Il stava sorgendo dalle acque del mare, una nave a veli spiegate si avvicinava alla piccola città portuale, due figure avvolte dalle prime luci dell’alba osserevavano la piatta distesa blu. Avevano atteso anni per fare la loro comparsa in quel regno dimenticato dagli dei della magia e ora erano quasi arrivati. Erano quasi tronati in quella che avevano continuato a considerare casa loro. Nessuno a parte loro e Makarov conosceva il piano nei dettagli, quel piano che avrebbe rimesso le cose apposto –Manca poco ormai.- disse la figura sulla sinistra.

Makarov guardava il mare in attesa di scorgere la nave dei gemelli, doveva aspettarli per mettere appunto gli ultimi dettagli del piano. Una piccola figura emerse dall’ombra –Papà…- l’uomo si voltò –Happy, che cosa ci fai qui? Dovresti rimanere nascosto. Non puoi ancora uscire allo scoperto.- 
-Sono stanco di rimanere nel carro, mi annoio.- Makarov lo guardò comprensivo –Pazienta ancora un po’ Happy, sono quasi arrivati.- disse guardando fiducioso il mare. 
Nel frattempo Gray e Natsu, assicuratisi che nessuno li potesse sentire, discutevano su come potevano aiutare le due sirene –Forse dovremmo dirgli come stanno veramente le cose… dopotutto loro hanno vuotato il sacco con noi.-
-Sì, ma questo perché ormai quel tizio le aveva smascherate, comunque sono emerse delle novità interessanti su questa faccenda.- 
-Quindi che dovremmo fare? Diciamo loro il vero scopo del Circo?- Gray scosse la testa –Papà non sarebbe contento che i nostri piani vengano rivelati ad altri, per ora stiamo a vedere che cosa succede.-

-CHE HAI DETTO!?- esclamò Levy presa alla sprovvista –Purtroppo è così, Eligor, ovvero il Traditore dei Draghi, è in possesso del tesoro dei Lockser; oltretutto ha svelato la nostra identità a Natsu e Gray. Comunque hanno promesso che non riveleranno niente a nessuno.- Levy era agitatissima e si muoveva come un criceto impazzito –Dai calmati Levy.-
-Come faccio a calmarmi!? Il tesoro dei Lockser è entrato in possesso del Traditore dei Draghi e come se non bastasse due esseri umani conoscono la vostra vera identità! Come faccio a non preoccuparmi!?-
-Tanto è inutile pensarci adesso, quel che è fatto è fatto.- ci fu un attimo di silenzio –Ma come possiamo riprenderci il tesoro dei Lockser?- Lucy si fece più seria –Dobbiamo combattere, non vedo altre soluzioni.- 
-Hai qualche indizio sulla sua posizione?- la sirena annuì –Ho memorizzato la sua traccia magica, dovrei essere in grado di rintracciarlo.-
-Anche Juvia vuole venire con voi.-
-Non essere sciocca Juvia! Ti reggi a stento in piedi, è un miracolo che aver utilizzato quell’incantesimo non ti abbia uccisa viste le tue condizioni fisiche.- 
 -Juvia verrà comunque… Juvia vuole rivedere onee-san… e non sarete voi a fermarla.- Levy la guardò preoccupata –Juvia cerca di capire, stai troppo male, non puoi anche solo pensare di poter affrontare quest’impresa.-
-A Juvia non importa… ci andrà, con o senza il vostro aiuto.-
-Juvia non fare la testarda…-
-Va bene.- Levy guardò l’amica allibita –Lu-chan, cosa…-
-Juvia uscirà comunque, allora tanto vale che sia con noi.- Levy avrebbe voluto ribattere, ma non lo fece, sebbene fosse preoccupata quello che aveva detto l’amica aveva senso; Juvia non sarebbe rimasta buona ad aspettare –E va bene.- disse alla fine sconfitta.

Le tre sirene arrivarono sulla spiaggia, il sole era alto e Lucy non ci impiegò molto ad individuare la traccia magica del loro nemico –Ma cosa…-
-Cosa c’è Lu-chan?-
-C’è qualcosa che non torna.-
-E sarebbe?-
-Se seguissimo la traccia arriveremmo al Circo.-
-Ne sei sicura?- la sirena annuì –E’ meglio che mi aspettiate qui. Tornerò appena possibile.-

Elefman evitò per un soffio l’attacco che aveva lanciato Eligor riuscendo a proteggere nel contempo le sorelle –State attenti! Questo tizio non scherza!- 
-MI SONO STUFATO! DOVE SONO QUELLE DUE SIRENE!?-
-Ma di che sta parlando!?- chiese Bisca  mentre si riparava dietro a dei barili impugnado un fucile da cecchino ai suoi compagni, che però sembravano essere perplessi quanto lei, tranne Gray e Natsu –Dannazione! Non eravamo pronti ad un attacco!- Erza riuscì ad afferrare uno dei suoi pugnali e a scagliarlo contro il nemico che però lo respinse senza problemi –ANDIAMO SO CHE POTETE FARE DI MEGLIO! CORAGGIO! CHE I MAGHI SI FACCIANO AVANTI!- “Dannazione! Ma quanto ci mettono i gemelli ad arrivare!?” si chiese Makarov preoccupato per la sorte dei suoi figliocci –Attacco di meteore!- esclamò una voce alle loro spalle e prima che Eligor potesse voltarsi un attacco magico lo colpì alla schiena facendolo schiantare al suolo –Ma che…- i presenti si voltarono cercando di individuare l’artefice di quell’attacco –Lucy!?- lei non rispose, sapeva di aver fatto una mossa avventata, ma non voleva che delle persone che non c’entravano nulla venissero coinvolte –ELIGOR! ERA ME CHE CERCAVI NO? BENE SONO QUI! PERCHE’ NON VIENI A PRENDERMI!?-
-Con sommo piacere.- la sirena iniziò a correre verso le strade isolate della città seguita dal mago del vento –LUCY!- la chiamò Natsu senza però essere sentito –Dannazione!- imprecò sotto voce correndole dietro –Natsu! Dove vai!?- cercò di fermarlo Erza –Vado con lui. Voi aspettate i gemelli!- disse Gray inseguendo l’amico/nemico  “Quell’idiota! Finirà per farsi scoprire!

Lucy correva a perdifiato per le strade deserte della città, doveva portarlo assolutamente in un luogo appartato per poter fare la sua mossa, in quel modo avrebbe potuto recuperare il tesoro dei Lockser “Ancora un po’, devo resistere ancora un po’.” si disse per farsi forza nonostante il cuore le batteva all'impazzata e i polmoni le facevano male. Evitò una donna con in mano la spesa e un attacco di Eligor e riprese la corsa finché finalmente arrivò ai limiti di una pineta che dava sul mare. Era ormai il crepuscolo e di lì a poco si sarebbero potute vedere le stelle. Era quello che aspettava.

Ma che accidenti è successo poco fa!?  E soprattutto che le è preso? Vuole farsi catturare??” no, non lo avrebbe permesso, finché ci sarebbe stato lui a difenderla non le sarebbe successo nulla. Ora però doveva trovarla e in fretta, aveva una brutta, bruttissima sensazione. Finalmente riuscì a trovarli, erano in un bosco al limite del mare. Si erano fermati e ora si stavano studiando –Sei finita sirena.-
-Che strano, pensa che stavo per dire la stessa cosa di te.- il cielo ora era ornato da qualche stella argentea ed era proprio quello che Lucy stava aspettando –Ora mi riprenderò ciò che hai rubato a Melody.- disse seria –E come avresti intenzione di fare sentiamo.- la sirena chiuse gli occhi, prese un profondo respiro e concentrò tutta la sua energia in quello che doveva fare –Sonda dei cieli spalancati… fatti riconoscere da me attraverso il bagliore di tutte le stelle del cielo… oh Tetrabilos… sono colei che domina sopra le stelle… rilascia il tuo aspetto, una porta maligna. Oh ottantotto segni… riluci. Uranometria!- lo spettacolo che si susseguì fu stupendo, si vedevano migliaia di stelle scendere dal cielo e convergere in un unico potente attacco, Natsu era rimasto abbagliato da tanta bellezza in un attacco così distruttivo. Eligor non riuscì a fare nulla, prese in pieno l’incantesimo che lo scaraventò al suolo, lasciandolo svenuto. Lucy era molto provata a causa della quantità di energia richiesta ma aveva ottenuto il suo scopo, si avvicinò al mago inerme e gli sottasse il bracciale –Ecco fatto.-
-Lucy!- la sirena si voltò –Natsu! Mi hai seguita!-
-Ero preoccupato per te.- lei arrossì leggermente, ma non lo diede a vedere. Vennero presto raggiunti da Gray che diede un pugno sulla testa di Natsu –Idiota di un Fiammifero! Almeno potevi aspettarmi!-
-Che hai detto Ghiacciolo Nudista!?-
-Vuoi fare a botte?-
-Su, su ragazzi. Calmatevi.- disse la sirena cercando di frapposi tra i due litiganti

 
La nave che trasportava i famigerati gemelli era finalmente approdata, Makarov sul poto li aspettava insieme ad Erza e Laxsus -Avete fatto buon viaggio?-
-Sì, grazie.-
-Mancavate solo voi, ma…-
-Ma?- chiese uno di loro preoccupato –Ci sono stati dei nuovi sviluppi?-
-Di che genere?-
-Del genere che capovolgono tutta la situazione che credevamo di conoscere.- ci fu un attimo di silenzio. Un esplosione proveniente da est li fece spaventare –Che cosa sarà successo?- chiese Erza a voce alta –E’ stata utilizzata della magia. E non solo positiva purtroppo.- Laxus lo guardò senza capire –Che cosa intendi?
-Intendo dire che è in corso uno scontro tra due maghi.-
 
Degli applausi lenti e mal sentiti si espansero nell’aria –Ottima prova di magia sirena, ma d’altra parte non ci si poteva aspettare altro da una sirena stellare.-
-Chi sei?- un uomo dalla carnagione abbronzata, dei tatuaggi tribali sul viso, i capelli bianchi e un bastone in mano a forma di teschio emerse dalla vegetazione –Il mio nome è Brain e ho un compito da portare a termine.- disse tranquillamente. Il suo sguardo si posò su Eligor –Inutile mago da strapazzo. Il tuo unico merito è stato quello di portarci quei draghi.- disse sputando per terra. I tre ragazzi si misero in guardia. Lucy, attenta a non farsi notare, diede il bracciale a Gray –Fai in modo di darlo a Juvia, chiaro?-
-Che intenzioni hai Lucy?- le chiese Natsu preoccupato –Scusate. 
Pioggia di meteore!- l’attacco venne subito lanciato e sollevò un gran polverone, ma Lucy era troppo provata a causa di Uranometria per poter usare la sua magia al meglio –Andiamo, non crederai sul serio che i sia della pasta di Eligor?- puntò il suo bastone verso la sirena - Kimagurena rēsu!- quella che pareva essere una nebbia verdastra fuoriuscì dalla sfera che il teschio aveva in bocca, raggiunse Lucy e la sollevò di qualche metro –LUCY!- la chiamò Natsu mentre correva verso di lei con il braccio teso come per poterla afferrare –Natsu!- disse facendo lo stesso. Ma proprio mentre le loro mani stavano per unirsi, Brain diede un ordine alla nebbia che trascinò la sirena all’interno del bastone –LUCY!-
-E’ stato un piacere fare affari con voi.-
-MALEDETTO FERMATI!!- ma prima che i due ragazzi potessero fare qualsiasi cosa lui si ritirò scomparendo nella nebbia verde evocata una seconda volta. 



*solito aspetto da mezzo drago*
Ecco, in questo cap ne sono successe di cotte e di crude dico bene? Personalmente non mi dispiace, iniziano a scoprirsi i punti più... calienti.
In quanti di voi hanno capito chi sono i gemelli? In che cosa consiste il vero scopo del Circo? Che cosa succederà a Lucy?
Lo devo ammettere, all'inizio pensavo che sarebbe stata Juvia a venire catturata, invece la mia anima dedita alla Nalu ha avuto la meglio e ha voluto creare questa "straziante secna romantica" (chi ha letto altre delle mie storie saprà che la mia fantasia mette sempre qualche cosa di drammatico)
Per ora -visto che come ho già detto migliaia di altre volte- visto che amo tenervi sulle spine, vi lascio con l'ansia di sapere che succederà a Lucy e chi sono effettivamente i famigrati gemelli.

Ringrazio con mille inchini e giochi di coda Quotty per aver recensito e chi in silenzio ma attenzione segue questa mia follia.
Alla prossima <3
Ciau ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 7
*** Rivelazioni ***


Rivelazioni
 
Gray e Natsu rimasero dov’erano, fermi imbambolati –Lucy…- mormorò Natsu ancora incredulo –DANNAZIONE!- urlò all’improvviso dando un pugno ad un albero lì vicino. Sentiva le lacrime pizzicargli gli occhi, non era stato in grado di fare nulla e si odiava per questo. Gray fissava il bracciale che gli aveva dato “Fai in modo di darlo a Juvia, chiaro?” le sue parole gli rimbombavano in testa, aveva fatto quel sacrificio per aiutare l’amica. Delle figure si stavano avvicinando ai ragazzi –Natsu! Gray!- li chiamò Laxus. I due si voltarono –Che cos’è successo qui?- chiese Makarov –Ecco…- provò a dire Gray, ma gli mancavano le parole –Gray, che cos’hai in mano?- gli chiese il ragazzo affianco a Erza –Gerard! Mistgun! Siete arrivati.- disse salutando due ragazzi identici, fatta eccezione per l’abbigliamento. Entrambi avevano i capelli blu, occhi scuri e un tatuaggio sull’occhio destro -Non cambiare argomento.- gli disse Erza –Avete…-
-No. Non siamo stati noi se è quello che ci stai per chiedere.- disse Natsu ancora furioso –Ma quello non è il tipo che ci ha attaccati?- chiese Laxus –Giusto, ho un paio di cose da chiarire con lui.- sibilò Natsu, che sembrava sul punto di esplodere. Lo prese per i vestiti e lo sbatté contro un albero lì vicino –Adesso mi dirai ciò che voglio sapere.- gli disse con uno sguardo che a Eligor sembrò quello di un drago furioso –Non ho nulla da dire a uno come te.- rispose sputando per terra. Per Natsu fu la goccia che fece traboccare il vaso, lo avrebbe fatto parlare a modo suo e ignorando le proteste dei suoi compagni fece quello che avrebbe dovuto fare molto tempo prima.
 
Lucy fu sbattuta a terra, era tornata nella sua forma di sirena –Ben fatto Brain.- lui si inchinò –Il mio compito non è ancora terminato mio signore, però questa sirena porterà a noi sia i maghi che le altre sirene.-
-Molto bene.- Jose si avvicinò a Lucy che era svenuta –Lei e i maghi mi daranno la magia necessaria per sciogliere il sigillo. Dopodiché…- disse passandole le dita sul collo leccandosi le labbra –Potrò testare di persona quanto il sangue delle sirene sia gustoso.- tornò serio e si rivolse al suo seguace –Brain, porta la nostra ospite dove dovrebbe stare.-
-Sarà fatto mio  signore.- il mago oscuro scese nel laboratorio dove, in prigioni di cristallo immerse in un liquido verdastro, erano imprigionate le creature magiche. Brain schioccò le dita e una nuova prigione fece la sua comparsa. Impose il suo bastone e le pareti del cristallo si schiusero senza far cadere la sostanza contenuta, sollevò la sirena e la adagiò al suo interno. Subito le pareti si richiusero e minuscoli tentacoli cristallizzati la legarono impedendole eventuali tentativi di fuga. Brain, una volta concluso il suo compito tornò sui suoi passi, lasciando quella stanza colma di tristezze e ingiustizie.
 
Levy aveva un brutto presentimento, non si sentiva tranquilla, il cuore le batteva all’impazzata; sapeva che qualcosa non stava andando secondo i piani di Lucy. Un brivido le corse lungo la schiena. Che fosse paura? Guardò Juvia che stava riposando all’ombra degli scogli, aveva ripreso colore. La sirena arancione le posò una mano sulla fronte, non aveva più la febbre “Lu-chan, ci sei riuscita! Ma allora perché mi sento così preoccupata?” tentò di percepire la sua energia magica, ma senza alcun risultato. Il panico più completo l’assalì, doveva fare qualcosa, ma che cosa? Si tormentò le unghie tentando di pensare lucidamente, ma con scarsi risultati –C’è una sola cosa da fare a questo punto…- disse pensierosa guardando il punto dove si trovava il Circo, doveva chiedere aiuto; non era più qualcosa gestibile solo da loro.
 
Eligor era sbiancato di paura, Natsu gli aveva tirato un pugno infuocato vicinissimo al suo zigomo. Gli occhi del ragazzo erano accesi da una luce furiosa e ai lati del suo viso erano comparse poche squame rosse - Vedrò di essere chiaro con te: mi hai portato via mio padre e i miei amici quattro anni fa e adesso per colpa tua mi è stata portata via una cosa molto preziosa. Se non mi darai le informazioni che cerco, parola mia ti ridurrò in un mucchietto di cenere.- il mago del vento era terrorizzato, il sudore ghiacciato addosso e gli occhi strabuzzati dalla paura –Natsu! Mi spieghi perché cavolo lo hai fatto!?- esclamò Erza visibilmente contrariata –Di che ti preoccupi? Tanto ora è nostro prigioniero, non riferirà a nessuno ciò che ha visto.- rispose con non curanza. Eligor ghignò –Ne sei così sicuro mago?- disse riuscendosi a liberare dalla stretta di Natsu e a levarsi in aria –Dannazione!-
-Addio! Maghi!- ma proprio mentre partiva alla volta di Phantom non riuscì più a muoversi –Gray! Non ti ci mettere anche tu!-
-Che c’è? Adesso almeno non può muoversi.- disse il ragazzo che con un incantesimo aveva appena congelato il mago del vento. Dopo un pugno dato da Erza sulla testa dei due ragazzi il gruppo ripartì con il ghiacciolo al gusto di Eligor trascinato dietro. Appena arrivarono al Circo trovarono una piccola sorpresa –Levy! Che cosa ci fai qui?- le chiese Erza –Che cos’è successo a Lu-chan?- chiese con voce tremante –Juvia e Levy-san non riescono a percepire la sua energia magica.- era giunto il momento delle spiegazioni, avrebbero vuotato tutti il sacco.

-Io e Juvia abitiamo in un villaggio di sirene al limite della barriera corallina. Pochi giorni fa siete arrivati voi in coincidenza di una tempesta, il compito di noi sirene da millenni è quello di soccorrere i naufraghi in mare aperto. Quella sera Lucy ha salvato Natsu e non essendo riuscita a tornare in mare visto che lui si era svegliato è rimasta sulla terra per un po’. In quell’occasione vi ha conosciuto e in corrispondenza a ciò la salute di Juvia andava via via peggiorando. Abbiamo cercato di capire la causa del suo malessere e dopo aver scoperto che Eligor alias il Traditore dei Draghi era in possesso del tesoro dei Lockser abbiamo deciso di recuperarlo con la forza, perché è proprio da quell'oggetto che dipende la vita di tutte le sirene Lockser. Lu-chan aveva sentito la forza magica di Eligor provenire dal Circo, così ci ha chiesto di aspettarla sulla spiaggia.- la ragazza tremò come una foglia e trattenne a stento le lacrime –Però mentre la stavamo aspettando la sua forza magica è completamente sparita. Ho capito subito che era successo qualcosa e sono venuta qui.- Juvia, vedendo che l’amica non avrebbe retto ancora molto, decise di proseguire al suo posto –Gli altri membri hanno detto a Levy e Juvia che cos’era successo e così hanno deciso di aspettarvi. Ora vorrebbero sapere che cos’è successo laggiù.- Natsu era ancora molto scosso per quanto era accaduto, quindi lasciò che fosse Gray a parlare. Il ragazzo estrasse il bracciale dei Lockser da una tasca dei pantaloni e lo porse a Juvia, che tremante prese tra le mani  -Lucy… ecco lei… non è riuscita a tornare indietro.- quelle parole fecero perdere un battito alle due sirene –Quando ha sconfitto Eligor è arrivato un altro tizio, molto più potente di lui. Non le ha dato nemmeno il tempo di reagire, ha usato uno strano incantesimo e l’ha assorbita nel suo bastone. Non siamo riusciti a  fare nulla. Mi dispiace.- ci fu un momento di silenzio –Però siamo riusciti a catturare Eligor, lui sicuramente sa dove l’hanno portata.- il gruppetto si recò dove era tenuto prigioniero Eligor, ancora congelato –Ma… che cosa gli è successo?- Makarov diede l’assenso ad Erza per poter spiegare alle sirene tutta la faccenda nei dettagli –Dovete sapere che noi siamo venuti qui per uno scopo preciso. Il Circo di Fairy Tail è una copertura che ci ha permesso di viaggiare da un continente all’altro per recuperare informazioni su Jose Phantom, un vampiro che uccise il vecchio re e fece sprofondare questo regno nel caos. Molti di noi sono fuggiti quattro anni fa per evitare di scomparire o essere uccisi come molte altre creature magiche o maghi, ma purtroppo quasi nessuno ha mai più rivisto i propri parenti. Abbiamo passato tre anni a cercare informazioni dal momento in cui abbiamo deciso di annientare Jose. A quanto pare è stato sigillato cinque anni fa dal vecchio re nel castello Phantom e sta cercando di rompere l’incantesimo, ma non abbiamo idea di come voglia procedere. Abbiamo però abbastanza informazioni per attaccare. Quando siamo arrivati a Fiore abbiamo iniziato a progettare il piano, dovevamo aspettare l’arrivo dei gemelli: Gerard e Mistgun che hanno portato a termine delle ricerche nella nazione di Alvarez. Ci sono però delle informazioni mancanti che potremo chiedere a lui.- aggiunse rivolgendosi ad Eligor –Natsu, puoi procedere.- disse Makarov rivolgendosi al ragazzo –Con molto piacere.- rispose facendo comparire delle fiamme sulla sua mano che andarono a sciogliere il ghiaccio. Lentamente il mago del vento uscì dalla sua prigione ed Erza, in men che non si dica, lo legò stretto a uno dei pali che sorreggevano il tendone. Quando si svegliò la prima cosa che fece fu tentare la fuga, senza successo –Ora dobbiamo farti qualche domanda e sei pregato di rispondere.- gli disse Makarov -Non ho proprio nulla da dirvi.- rispose secco –Invece credo proprio che ci dirai tutto quanto.- gli disse Gerard minaccioso –E che cosa te lo fa credere?-
-Il fatto che hai davanti un drago e un demone molto arrabbiati.- gli rispose Mistgun. Eligor guardò i due ragazzi che gli lanciavano occhiate cagnesche, sentì un brivido correre lungo la spina dorsale e il panico che gli annebbiava i pensieri –Allora, che cosa ha in mente di fare Jose?- gli chiese Makarov con un falso sorriso.



*solito aspetto* da mezzo drago*
Eccomi di nuovo qui! XD
Personalmente adoro questo capitolo, inutile dire che mi sono fatta in quattro per descrivere per bene le sensazioni emotive, però sono soddisfatta del risultato. E' inutile dire quanto mi sia divertita a a scrivere "ghiacciolo al gusto di Eligor" e le sue sensazioni di panico.
Per i pochi che non lo avessero ancora capito qui ho scritto nero su bianco che Jose è un vampiro, devo dire che mi ha sempre dato quest'idea: oscuro con sguardo sadico e vestiti da pipistrello.
Ah... il vero scopo del Circo -Eheh- chi se lo aspettava? Ora come al solito ho messo qualche particolare che vi aiuteranno ad accusare la bomba atomica che si scatenerà tra qualche cap.
Ma ora parliamo di cose importanti: quanti lettori ho trollato con la storia dei "gemelli"?
*risata malvagiamente sadica*
Avete pensato che fossero i Draghi Gemelli eh? Invece il biondino e l'emo dovranno attendere un po' per la loro comparsa sul palcoscenico. Dai ammettetelo che vi ho trollati alla grande.
*vola in alto fuori dalla portata di oggetti presi a caso e lanciati contro di lei*
-Ehm-
Rinrazio con mille inchini e iochi di coda RoSa9100, midnight witcher e gallade01 per aver recensito e ovviamente tutti quelli che mi seguono in silenzio ma con attenzione.
Ci vediamo alla prossima <3
Ciau ^.^

 

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Capitolo 8
*** Piani e complotti ***


 

Piani e complotti

-Per liberarsi dall’incantesimo del re Jose ha bisogno di un’enorme quantità d’energia. Per recuperarla ha incominciato a collezionare creature magiche e maghi sottraendo loro energia magica gradualmente e senza ucciderli. Una volta che il Lacrima che utilizza sarà carico lo potrà utilizzare per infrangere la barriera che gli impedisce di lasciare la villa. E appena sarà libero potrà portare la notte eterna sul mondo e dominare incontrastato!- disse scoppiando in un’agghiacciante risata, interrotta bruscamente da Natsu che, evidentemente stufatosi di sentirlo parlare, gli aveva mollato un pugno in testa stordendolo –Adesso che cosa facciamo?- chiese Gray –Dobbiamo modificare il nostro piano, non possiamo agire come avevamo programmato.- disse Makarov –Col cavolo che me ne starò qui buono ad aspettare ancora! Io vado adesso!- esclamò Natsu dirigendosi a tutta velocità verso villa Phantom, ma venne bloccato da qualcuno –Insomma Natsu! Sei proprio impaziente! Datti una calmata.-  disse un soffice gattino blu dotato di ali –Happy! Che ci fai qui fuori!? Dovevi rimanere nel carro!-
-Mi sembrava inutile rimanere lì visto che dobbiamo escogitare qualcosa alla svelta, anche perché sennò Natsu inizia a dare di matto.- rispose lui riportando indietro il ragazzo che tentava di dimenarsi dalla stretta del gattino –Happy! Dannazione lasciami andare!- Makarov per calmarlo gli diede un pugno sulla testa stordendolo –Ora possiamo parlare tranquillamente.- disse con un sospiro –Vogliamo aiutarvi!- esclamò Levy –Non possiamo starcene con le mani in mano, possiamo esservi d’aiuto!- Makarov le guardò serio –Potrebbe essere pericoloso.-
-Due nostre compagne sono state catturate, non ce ne staremo ad aspettare.- la convinzione con cui le due sirene gli parlavano fece capire all’anziano di non avere la possibilità di lascarle da parte –D’accordo, mi avete convinto. Tuttavia sappiate che sarà molto più rischioso di quello che immaginate.-
-Juvia e Levy-san ne sono consapevoli, ma vogliono aiutare ugualmente, perché se non lo fanno, non potranno aiutare nessuno.- i membri del Circo e le sirene entrarono in un carro molto grande dove Natsu venne legato per impedirgli gesti avventati, il gattino invece si accoccolò su una cuccia per ascoltare il piano d’emergenza.
Furono i gemelli ad iniziare a parlare –Ad Alvarez abbiamo scoperto che Jose è un essere più antico di quanto potessimo immaginare, la sua origine risale circa a 1694 anni fa.- iniziò Mistgun –Quel periodo storico è definito, come sappiamo bene, “Epoca oscura”. E pare che Jose sia stato creato in quel periodo da un mago oscuro che voleva porre fine al mondo intero, che però rimase vittima della sua creatura.-
-Morì dissanguato, Jose gli aveva addentato la giugulare per poter bere il suo sangue e diventare più forte.-
-Infatti sembrerebbe che la sua forza dipende da chi appartiene il sangue di cui si nutre.- concluse Gerard –Questo sarebbe quindi un motivo in più per catturare le creature magiche, dico bene?- chiese Levy, i gemelli annuirono –Quindi come possiamo agire senza troppi ostacoli?- chiese Erza –L’unica opzione sarebbe intrufolarsi nella villa quando il sole è alto nel cielo, perché naturalmente essendo un vampiro di giorno i suoi poteri sono più deboli.-
-Il problema è come.- passarono molto tempo a discutere di come avrebbero potuto aggirare la strettissima sorveglianza della villa, ma senza risultati. Sembrava che non ci fosse modo di aggirare gli incantesimi messi da Brain per impedire agli intrusi di entrare.

Scese la sera.
Juvia era seduta in un angolo appartato dell’accampamento, aveva le gambe strette al petto e fissava l’oceano con un’espressone indecifrabile –Va tutto bene?- chiese una voce alle sue spalle –Gray-sama! Juvia non ti aveva sentito.- disse l’azzurra presa alla sprovvista –Va tutto bene?- le chiese nuovamente il moro –Juvia sta bene, pensava a sua sorella.- rispose. Il mago di ghiaccio le si sedette accanto –A quanto pare stasera siamo in vena di ricordi malinconici eh?- disse. La sirena non capiva –Juvia non capisce che cosa intende dire Gray-sama.- lui guardò l’oceano rivivendo in un attimo il giorno in cui aveva perso suo padre –Vedi, quando Jose incominciò a cercare le creature magiche per poterle sfruttare, io ero solo un moccioso. Vivevo con mio padre sulle Montagne del Nord. Lui era il più grande demone di ghiaccio che fosse mai esistito, e aveva appena iniziato ad insegnarmi a sopravvivere in quegli ambienti ostili. Ci era arrivata da poco la notizia che i draghi erano scomparsi e che molte altre creature seguivano il loro stesso destino quando Brain si presentò alla nostra porta. Se ci ripenso sento ancora la voce di mio padre che mi dice di scappare. Ero rimasto impietrito e non sapevo che cosa fare e prima che potessi accorgermene la battaglia era già terminata. Brain era fuggito e mio padre stava morendo. Prima di trapassare mi consegnò una magia molto potente che si tramandano i demoni dei ghiacci e mi disse di lasciare Fiore. Dopo avergli dato sepoltura feci come mi aveva detto e di lì a poco incontrai i vari membri del Circo.-
-E’ per questo che Gray-sama vuole vendicarsi di Jose?- chiese cauta. Lui non disse nulla, si limitò ad annuire –Domani, domani saprò cosa devo fare.- concluse.

Natsu aveva un’espressione imbronciata e preoccupata, fissava il cielo costellato di migliaia di piccole stelline argentate e il suo viso fece capolino tra di esse. Non riusciva a starsene con le mani in mano, odiava dover starsene fermo mentre con tutta probabilità lei subiva le peggiori torture. No, decisamente non poteva sopportarlo. Una figura minuta si avvicinò alle sue spalle –Stai pensando a Lucy, non è vero?- chiese una voce allegra –Lisanna!- lei gli sorrise -Vedi di non farti più portare via chi ami, chiaro? Quando saremo pronti la riporterai indietro. Mi raccomando, non puoi fallire.- disse andandosene e lasciando il mago di fuoco confuso, ma determinato. Lisanna si avvicinò ad Happy che sghignazzava –Lei gli piace!- disse arricciando la lingua –Oh sì, e credo che non immaginiamo nemmeno quanto.- rispose sorridendo –Aye!- e mentre l’alba del giorno che avrebbe posto fine a tutto arrivava, due figure avvolte dalle ultime luci della sera si scambiavano una promessa che entrambi avrebbero dovuto mantenere.


*solito aspetto da mezzo drago*
Ehilà gente! Come ve la passate? Vi siete ripresi dal mio troll? Siete ancora tutti vivi?
Perfetto! Allora senza unteriori indugi veniamo al capitolo.
L'ho voluto pubblicare prima perché sabato e domenica sono via, quindi visto che odio i ritardi ho preferito pubblicare in anticipo.
Ma veniamo a noi.
Questo cap non dice molto, ho rivelato i piani e le origini del nostro odiatissimo Jose. Lo so', sono sempre vaghe, ma per una creatura che ha più di 1694 anni non è così male, o no?
Mini scena Gruvia con contorno di passato di Gray, che ne dite? Non ho ancora messo nulla di particolare, ma per ora dovete farvelo bastare <3
Per la scenata di Natsu credo ceh tutti l'abbiate identificata con l'episodio della serie dei "Grandi giochi di magia" dove Lucy viene trattenuta dalle guardie imperiali. *svolazza con un'espressione ebete* Adoro quel periodo.
-Ehm-
Bene! Noi ci vediamo alla prossima con "***** *******" 
*risata malvagia* Vi ho censurato il titolo *ride*
Ok basta, la smetto.
-Ehm-
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda gallade01, midnight witcher e Quotty per avre recensito e ovviamente tutti quelli che mi seguono in silenzio ma attenzione.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^

 

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Capitolo 9
*** Villa Phantom ***


Villa Phantom

Levy correva a perdifiato per i sentieri della foresta con Brain alle calcagna –Scrittura Solida, Muro!- l’incantesimo fu spezzato con una facilità disarmante dal mago oscuro –Non puoi sfuggirmi. Corri pure se vuoi, ma il tuo destino è segnato.- disse andandole dietro. Mentre correva la sirena inciampò in una radice rialzata e cadde per terra, subito si sentì sollevare in aria e poi buio, solo silenzio.
Si risvegliò in una tetra sala con i polsi legati e le sembianze da sirena –Ottimo lavoro Brain.- disse una voce davanti a loro, il mago fece un inchino –Allora piccola figlia del mare, hai qualcosa da dire prima di sprofondare in un sonno molto lungo?- Levy sorrise –In effetti una cosa c’è.- iniziò. Attivò il suo potere magico e intorno a lei comparvero una serie di rune arancioni –Fregati.- disse con un ghigno di soddisfazione mentre azionava il suo incantesimo –Infrangi Barriera!- la cupola trasparente creata dal mago oscuro brillò e con un rumore di vetri infranti si dissolse “Ora tocca a voi ragazzi

*Flashback*
Mentre ascoltava i discorsi dei membri del Circo a Levy venne un’illuminazione –So come possiamo entrare nella villa. Ma sarà rischioso.- disse –Cosa vuoi fare Levy?- le chiese Gray –Potrei farmi catturare. Aspettate prima di ribattere! So che è rischioso, ma una volta dentro la villa potrei farvi accedere dall’interno. Dopotutto è noi sirene che vuole, e si da il caso che la mia magia mi permetta di infrangere le barriere. Sono una sirena delle rune. Una volta analizzata la barriera potrei creare un’apertura e farvi entrare.- Juvia guardò l’amica preoccupata –Levy-san è troppo pericoloso!- 
-Potremmo non avere altra scelta.- ribatté lei. Makarov la guardò negli occhi –Sei assolutamente sicura di poterlo fare?- la sirena arancione annuì –Devo solamente preparare un incantesimo che vi permetta di passare.-
Levy passò l’intera serata china su un manoscritto recuperato da casa sua per studiare la barriera che Brain aveva innalzato per evitare che eventuali intrusi facessero irruzione a Villa Pantom e cercò un contro incantesimo che potesse funzionare a dovere. Gerard, Erza, Mistgun e Makarov misero appunto un buon piano di battaglia da esporre agli altri.

*Fine flashback*

La compagnia circense attendeva solo il segnale di Levy che non tardò ad arrivare, la barriera si infranse e finalmente la battaglia avrebbe avuto inizio “Ragazzi, sto arrivando.” si disse Natsu, pronto a salvare i suoi vecchi compagni e lei. Senza aspettare il consenso di Makarov il ragazzo partì a tutta velocità verso la villa. Aveva il cuore in gola, non tanto per la corsa, che in realtà non gli costava molta fatica, quanto per la paura insopportabile di un possibile fallimento.
No! Non sarebbe successo! Non più. Allontanò ogni pensiero negativo e insieme ai suoi compagni, che l’avevano ormai raggiunto, spalancò le porte scardinandole e mandandole dal lato opposto del corridoio –JOSE!! FATTI AVANTI E COMBATTI SE HAI CORAGGIO!!- urlò Natsu che già dava segni di perdere il controllo.

Un calcio all’addome fece perdere a Levy il respiro –Puttana! Che cos’hai fatto!?- sbraitò Brain mentre la sirena si teneva la pancia dove ora era presente un vistoso livido, le faceva male, formicolava e iniziò a perdere sensibilità rimanendo però dolorante. Sentiva in bocca il sapore del sangue, il che non era esattamente un buon segno. Un urlo proveniente dal portone principale fermò il mago a tirarle un altro calcio –JOSE!! FATTI AVANTI E COMBATTI SE HAI CORAGGIO!!- Brain guardò preoccupato il suo signore che stranamente aveva un’aria soddisfatta –Ma che gentili! Si sono presentati senza che mi affaticassi a cercarli. Brain.- 
-Sì mio signore?-
-Porta la nostra ospite nei sotterranei e sveglia Midnight.-
-Sarà fatto.- prese bruscamente Levy per un braccio e la trascinò per tutta la rampa di scale con facilità nonostante le proteste della sirena che continuava a dimenarsi senza riuscire a librarsi “Ragazzi fate presto!” pensò disperata mentre il mago la portò in quello che sembrava un laboratorio. Levy notò con orrore, se non panico, che tutte le creature magiche e i maghi scomparsi erano imprigionati in delle colonne di cristallo, immersi in un liquido verdastro. Il suo sguardo vagava frenetico alla ricerca di una soluzione, ma il cuore in gola, il dolore all’addome, il mal di testa e il panico più totale le impedivano di pensare con chiarezza. Aveva tentato di usare la magia, ma Brain le impediva qualsiasi mossa. I suoi occhi vagavano alla ricerca disperata di una via di fuga, senza successo. Finché non le capitò sott’occhio una figura che la colpì profondamente, il cuore le si fermò per un attimo e strabuzzò gli occhi, incredula –Ma… com’è possibile? Lui… lui era…- Brain si concesse di guardare che cosa aveva turbato la sirena –Oh lui? Lo abbiamo trovato con suo padre che cercava di lasciare Fiore. Inutile dire che non ci sono riusciti.- Levy fissò ancora la figura avvolta nel liquido e tempestata di fili –Gajeel…- ma la sua incredulità lasciò nuovamente posto alla più completa paura quando si accorse che il mago la stava mettendo in una di quelle colonne e nonostante i suoi tentativi, alla fine il mondo intorno a lei divenne buio.

-E tu chi diavolo sei?- chiesero in un coro cagnesco Gray e Natsu al ragazzo dai capelli neri e bianchi difronte a loro –Il mio nome è Midnight.- rispose lui laconico –Ho il compito di portarvi da Jose-sama, se opporrete resistenza sono autorizzato ad usare la forza.- aggiunse col medesimo tono –Non ce ne sarà bisogno, perché anche noi vogliamo incontrare Jose.- rispose Makarov. Il ragazzo non cambiò minimamente espressione e li portò nel salone dove, comodamente seduto sul suo oscuro trono se ne stava Jose. Lo riconobbero immediatamente perché, nonostante la profonda oscurità, la sua aura maligna era ben percepibile, tanto che i presenti trattenerono a stento la nausea. Il vampiro si alzò in modo quasi teatrale battendo le mani in modo svogliato –Era molto che non ci vedevamo Makarov-san.-
-Più precisamente da quando hai ucciso re Purehito.-
-Già eri presente anche tu. Mi ricordo perfettamente l’espressione patetica che avevi quel giorno. Che cos’è che dicevi? Oh giusto “Maestà… com’è possibile?”- disse schernendolo –Poche chiacchere vampiro! Dove sono i draghi!?- gli urlò Natsu –Oh loro? Tranquillo stanno solo dormendo.- Natsu si avventò contro Jose con i pugni infuocati –Ti farò a pezzi!- il vampiro però non perse il suo sorriso beffardo e si limitò a spostarsi leggermente così da evitare l’attacco –Non hai per niente lo stile combattivo di Igneel, è proprio un peccato.-
-Sta zitto!- urlò lui furioso tentando di colpirlo ma fallendo di nuovo –Natsu!- lo chiamò Gerard colpendo Jose con un incantesimo insieme al fratello spedendo il vampiro lontano dal ragazzo –Vai a cercare la tua famiglia! Qui ci pensiamo io e Mistgun!- Natsu gli rivolse uno sguardo preoccupato –Sei sicuro di potercela fare?- il ragazzo sorrise –Certamente! Ti ricordo che dobbiamo vendicare nostro padre che ha ucciso in modo tanto vile.- il rosato annuì e, seguito a ruota da Gray e Juvia, seguì l’odore familiare di suo padre, dei suoi amici e di Lucy.



*solito aspetto da mezzo drago*
Ehilà gente! 
Come ve la passate?
Il piano di Levy è stato un po' avventato, ma almeno stiamo per entrare nel vivo dell'azione senza troppe complicazioni.
Spero che il nome del re non vi abbia fatti rimanere stecchiti, in caso contrario verrò al vostro funerale portando un Fiore di Luna <3
A tutti i fan della Gale devo avvertirvi che ci sarà poco, ma qualcosina lo metto niente paura ;P
A tutti quelli deboli di cuore devo avvertirvi di stare attenti al prossimo cap perché per voi -e chi eventualmente beve/sgranocchia qualcosa mentre legge- potrebbe rivelarsi quasi fatale visto quello che ho in mente. 
*risata malvagia avvolta da fiamme multicolore*
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda midnight witcher, Quotty, e gallade01 che ormai sono dei veterani nel recensire le mie piccole follie e che quindi si meritano anche un volo su un drago!! Viva! 
*vola da una parte all'altra come una pallina rimbalzina che è stata lanciata al suolo con troppa foga*
*riesce a parlare nonostante la bocca deformata dai spostamenti d'aria*
E ringrazio ovviamente chi segue in silenzio ma attenzione questa mia piccola follia.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^

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Capitolo 10
*** Vetri infranti ***


Vetri infranti

Jose si rialzò e fu subito affiancato da Midnight –Tu occupati dei pesci piccoli, io voglio sbarazzarmi di questi due scocciatori.- ordinò il vampiro mentre guardava truce i due gemelli. Il ragazzo non disse nulla, si allontanò dal suo capo e rivolse la sua attenzione ai membri del Circo che si erano messi in guardia.
I gemelli erano in posizione di battaglia e osservavano, pronti ad attaccare, ogni minimo movimento del vampiro –Perché le vostre facce mi sono così familiari?- chiese –Non mi sorprende che non ci abbia riconosciuto, d’altronde eravamo dei bambini all’epoca.- rispose Mistgun, Jose li osservò con maggiore attenzione –Ma voi due… siete i figli di quell’idiota di re!- scoppiò in una risata sinistra –Ora capisco tutto! Siete venuti qui per vendicarvi! Voi umani non smetterete mai di stupirmi! La vostra idiozia non conosce limiti!- disse tra le risate –Vediamo quanto potete resistere, vostro padre ce l’ha fatta per 10 minuti, farete di meglio voi che siete in due?- disse una volta calmatosi con una voce che parve venire dalle profondità della terra mentre i suoi occhi diventarono completamente neri.

Gray e Juvia scesero una rampa di scala a chiocciola seguendo Natsu che fiutava l’aria muovendosi svelto. Alla fine si ritrovarono davanti ad una porta bloccata –Dannazione! Non si apre!- esclamò il mago di fuoco tirando un pugno contro la barriera che lo separava da ciò che voleva riprendersi –Spostati Natsu, vediamo se posso fare qualcosa.- disse Gray pronto ad usare la sua magia. Congelò la serratura e, insieme all’amico, la tirò giù con un calcio. Quello che i tre videro una volta entrati gli fece gelare il sangue, migliaia di maghi e creature magiche di ogni sorta erano imprigionati in prigioni di cristallo, parevano addormentati e la loro aura magica era appena percettibile. Si accorsero che i Lacrima, posti sulla cima di ogni prigione, erano carichi dell’energia sottratta alle vittime. Evidentemente la immagazzinavano per poi convogliarla in un Lacrima gigantesco posto al centro del laboratorio –Questo posto fa venire i brividi.- disse Juvia avvicinandosi a Gray impaurita. Si aggirarono per il laboratorio cercando i loro compagni, all’improvviso la sirena si bloccò come una statua di sale. I due ragazzi si voltarono per capire che cosa le stesse succedendo, tremava come una foglia ed era sull’orlo delle lacrime, si portò le mani alla bocca –Onee-san…- disse vedendo una sirena addormentata profondamente. Velocemente si avvicinò alla sorella e iniziò a colpire la superficie di cristallo –ONEE-SAN!! SVEGLIATI!!- esclamò con una nota disperata nella voce –Lascia provare noi.- le disse Gray, dalle sue mani iniziò a fuoriuscire dell’aria gelida, le appoggiò sulla superficie della colonna e questa iniziò a congelarsi, una volta che il ragazzo ottenne un congelamento completo tentò di infrangere il cristallo come aveva fatto con la porta. Invece fu il ghiaccio a rompersi lasciando la superficie della prigione intatta  -Ma cosa…- mormorò impietrito, il suo incantesimo non aveva avuto nessun effetto –Non penso che sia semplice cristallo.- disse Natsu esaminandolo con più attenzione –Mi sembra di averlo già visto da qualche parte, ma non ricordo dove.- disse mentre lo annusava –Ora ricordo! Questo minerale si chiama Diamiglio, la mia gente lo usava per dare sepoltura ai morti.-
-Sai anche come si può rompere?- chiese Gray –Un modo c’è, serve il potere del mare.-
-Del mare!?-
-Sì, vedete questo è un minerale molto resistente, era usato per seppellire i draghi perché alla nostra morte rilasciamo molta della nostra magia e per evitare squilibri utilizzavamo il Diamiglio per evitare una fuoriuscita di magia nociva. Nella nostra comunità non c’erano draghi d’acqua quindi non ci siamo mai preoccupati del suo unico punto debole: l’acqua di mare.- detto questo si girò verso Juvia –Se non erro tu sei una sirena elementale dell’acqua, potresti essere in grado di infrangere il Diamiglio.- la sirena lo guardò sbigottita –Juvia non sa se ne è in grado…-
-Puoi farcela.- le disse invece Gray che era alle sue spalle, lei arrossì come un peperone maturo –Juvia… Juvia ci proverà.- disse con un po’ di convinzione in più. Fece qualche passo indietro e fece cenno ai due ragazzi di allontanarsi, sollevò entrambe le braccia a croce e subito piccole goccioline iniziarono a formarsi intorno alle sue mani, inspirò profondamente e le goccioline si unirono in corrispondenza dei suoi palmi fino a formare due perfette sfere d’acqua. La sirena fece un passo indietro per poi lanciarle contro la prigione di Diamiglio. Si sentì un rumore sordo seguito a quello di vetri infranti. Melody, ancora priva di sensi, cadde tra le braccia della sorella –Onee-san!- aprì lentamente gli occhi, come se quello sforzo fosse immenso –Nee… chan…?- Juvia abbracciò forte la sorella piangendo di gioia –Onee-san! Juvia è così felice di averti ritrovata!- dopo un attimo di spaesamento Melody ricambiò l’abbraccio –Ma che toccante riunione.- disse una voce alle loro spalle –Ma tu sei… Brain!- esclamò Natsu già furioso –Non avreste dovuto toccare le preziose fonti di potere del mio signore. Adesso la pagherete cara.- Natsu si scagliò contro di lui –DIMMI DOVE SONO!! TUTTI LORO!! DOV’E’ MIO PADRE!? DOVE SONO WENDY E GRANDINE!? DOVE SONO GAJEEL E METALICANA!? DOVE SONO STING E WEISSLOGIA!? DOVE SONO ROGUE E SKIADRUM!? DOV’E’ LUCY!? DOVE SONO!?- strillò tentando di colpirlo con la magia ad ogni frase che pronunciava sempre con rabbia crescente, ma senza alcun risultato; Brain schivava tutti i suoi attacchi con una facilità deprimente e senza scomporsi minimamente –Se vuoi sapere dove sono dovrai prima sconfiggermi, ma se continui così non vedo come potresti riuscirci.- gli disse con calma. Natsu si fermò per un istante, poi un ghigno quasi malvagio comparve sul suo viso –Devo soltanto sconfiggerti per ottenere le informazioni che voglio?- gli chiese con la stessa espressione accompagnata da un’ombra tutt’altro che rassicurante – Allora se ti faccio fuori non ci saranno problemi.- disse con una voce spaventosa mentre il suo aspetto iniziava a cambiare da quello di un ragazzo a quello di un drago. Sul suo corpo iniziarono a  comparire squame rosso cremisi e scarlatte, un paio di corna nere come il carbone fecero capolino tra i suoi capelli color ciliegio, le orecchie si fecero appuntite, le sue unghie divennero artigli affilati, i suoi denti si ingrossarono mentre sulla schiena crebbero un paio di enormi ali rosso fuoco insieme una coda da rettile color lava con una fiamma ardente sulla cima e i suoi occhi passarono da verde smeraldo a rosso rubino. Infine un possente ruggito fece tremare l’intera villa.



*solito aspetto che ormai sarete stufi di vedere*
Eccomi di nuovo! Puntuale come un orologio ;P
In questo cap non ho scritto molto, è solo di passaggio ma la battaglia vera e propria sta per arrivare.
Il Diamiglio... lo ammetto non è una delle mie trovate migliori ma è andata così...
Melody e Juvia si sono ritrovate e Natsu sta per combinare un gran casino -come ci s porebbe aspettare da lui dopotutto...-
Ok spero vivamente che nessuno si sia strozzato scoprendo che Mistgun e Gerard sono gli eredi al trono e che siate tutti vivi, per adesso.
Spero inotre che i cap non stiano perdendo tono e che non mi stia perdendo.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda midignt witcher per aver recensito e ovviamente tutti quelli che mi seguono in silenzio ma attenzione.
Ci vediamo alla prossima <3
Ciau!! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*


 

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Capitolo 11
*** Disperazione! ***


Disperazione!
 
Villa Phantom tremava come un budino gigante, scossa dalle grida di Natsu, ma che fosse opera sua di certo i membri del Circo non potevano saperlo.                 
Gerard schivò per un soffio gli artigli del vampiro che gli sfiorarono il viso, suo fratello gli lanciò una spada che il ragazzo prese al volo e rapidamente mosse la lama in modo da tracciare una mezzaluna che però Jose schivò senza problemi. Mistgun gli arrivò alle spalle e, usando un bastone dalla forma insolita, gli lanciò un incantesimo -Jōka Hikari!- subito un fascio di luce bianchissima investì il vampiro. Una nube grigia causata dall’esplosione avvolse la sua figura rendendo impossibile capire il suo effetto, i gemelli tenevano alzata la guardia senza osare muoversi. Improvvisamente Mistgun si accasciò al suolo sputando sangue –Mistgun!- lo chiamò il fratello, il vampiro era comparso alle spalle del mago col bastone e gli aveva trafitto l’addome con una mano –Patetico. Credevate davvero di potermi uccidere così?- disse scomparendo nell’ombra. Gerard corse dal fratello e con delicatezza lo fece sedere –Sto… bene, ci vuole… ci vuole ben altro per farmi fuori.- disse a fatica, però Gerard non era convinto di quello che gli diceva, bisognava intervenire e subito –Erza! Bisogna portarlo fuori di qui!- la rossa si girò verso il ragazzo –Arrivo!- ma il suo cammino venne intralciato da Midnight –Dove credi di andare?-
-Erza!!- il mago oscuro lanciò il suo incantesimo, la ragazza lo parò con una spada comparsa dal nulla per un soffio –Levati di mezzo!- disse con un’espressione terrificante. Rapidamente fece comparire un pugnale che gli scagliò contro, la magia del mago fece scivolare l’attacco, Erza però si era accorta che poteva farlo solo con una zona per volta, quindi nel momento stesso in cui Midnight sferrò il suo attacco lei fece lo stesso, rapidissima gli inferì un affondo di spada che il mago oscuro non riuscì ad evitare e quindi gli trapassò lo sterno. Dal suo corpo ormai inerme uscirono degli esseri informi fatti d’ombra –Erza! Vai dai gemelli! Qui ci pensiamo noi!- le disse
Makarov, iniziando a combattere contro quegli esseri insieme ai membri del Circo. Senza voltarsi la maga corse verso i due ragazzi –Che cos’è successo?-
-Jose lo ha colto di sorpresa, dobbiamo fargli avere delle cure e subito!- Erza caricò Mistgun sulle spalle –Sarà fuori di qui in un attimo. Happy, veni con me.- corse a perdifiato per tutta la villa fino ad arrivare in un punto più isolato –Erza… che cosa facciamo?-
-Ascolta Happy, devi portare Mistgun da un dottore il più velocemente possibile.-
-E tu cosa farai?- lei sorrise di sbieco –Jose non è stato ancora sconfitto, devo aiutarli.- il gattino annuì e dopo aver afferrato saldamente il mago uscì dalla villa a tutta velocità.

-Natsu!! Non eseguire la trasformazione completa! Metteresti tutti quanti in pericolo!- lo ammonì Gray. Le grida del ragazzo cessarono –Lo so anche io cosa credi?- rispose il mezzo drago con fare scocciato. Brain non disse nulla, era sorpreso dalla mossa del suo avversario, ma lui rimaneva comunque più forte –Cosa credi di concludere moccioso? Il potere di un cucciolo di drago non è sufficiente.- disse con un ghigno stampato in faccia –Chi ha detto che combatterà da solo?- disse una voce glaciale alle loro spalle –Posso farcela da solo Ghiacciolo.-
-Ti ricordo che lui ha ucciso mio padre, non te lo lascerò battere da solo e di certo non starò a guardare.- rispose Gray mentre il suo aspetto mutava  da quello di un ragazzo a quello di un demone. Sul suo corpo comparvero delle macchie nerastre, i suoi occhi passarono da neri ad azzurro ghiaccio e le orecchie si fecero a punta –Combatteremo insieme, che ti piaccia oppure no.-
-E sia, andiamo Ghiacciolo.-
-Vedi di non intralciarmi Fiammifero.- si misero in posizione e attesero un attacco nemico.
Brain non li fece attendere, trasformò il suo bastone in una spada e balzò verso di loro a gran velocità. I due lo evitarono, il mago oscuro ripartì alla carica ma fu bloccato da una frustata di fiamme e inseguito colpito da una serie di lance congelate –Dannati bas…- non terminò la frase perché un’ondata di lava  lo fece schiantare nuovamente a terra, tentò di rialzarsi e si ritrovò faccia a faccia con il demone che reggeva un’enorme spada di ghiaccio –Questo è per ciò che hai fatto a mio padre.- disse gelido calando la spada sopra di lui. Con grande stupore dei presenti la spada non lacerò alcunché, si frantumò a terra disperdendo soltanto nebbia –Una copia?-
Dove sarà andato?- disse Gray guardandosi attorno frenetico –Bel tentativo, ma non sufficiente.- Brain era comparso dietro alle due sirene –JUVIA! ALLONTANATI!!- troppo tardi, l’azzurra si ritrovò prigioniera della morsa del mago –Ora che farai?- chiese con un ghigno stampato in faccia. Gray era seriamente preoccupato, se avesse fatto anche solo un passo falso per Juvia sarebbe potuta essere la fine, si sforzò di pensare lucidamente nonostante il cuore tentasse di uscirgli dal petto tanto galoppava veloce “Cosa posso fare? Cosa posso fare!?
–Lascia stare… mia… sorella.- i presenti si voltarono in corrispondenza della voce, Melody si era rialzata e sul braccio sinistro indossava il tesoro dei Lockser - Che i mari possano inghiottire la tua figura, che gli oceani si innalzino contro di te. Che gli abissi ti imprigionino nella loro morsa, seme del male scompari nelle profondità marine. Kaiyo Majikku!- esattamente come era successo per Juvia, Melody usava l’acqua intorno a sé trasformandola in pugnali e, danzando come una ballerina, li scagliava contro Brain senza ferire la sorella. Il mago oscuro fu costretto, ad un certo punto, a lasciare la presa –Questa è la tua fine Brain.- disse il demone mentre, appoggiandogli un dito sulla fronte, evocava una magia spaventosa -Tu che hai osato metterti contro il volere dei ghiacci, tu che hai osato profanare la purezza dei cristalli di neve, scompari in un’eterna morsa gelata. Saigo no gijutsu-tekina kōri!- dal dito iniziò a diffondersi uno strato di ghiaccio che poco a poco prendeva il posto della pelle, delle ossa e dei vari organi. Orribili urla di disperazione vennero lanciate da Brain che tentava inutilmente di staccarsi da Gray che lo guardava con un’espressione mista di rabbia e disgusto. Un ultimo gesto disperato di uccidere il suo avversario tendendo la mano e Brain divenne solo ghiaccio.
Silenzio. Solo silenzio.
Natsu e Gray ripresero le loro sembianze abituali –Tutto bene?- chiese il mago di ghiaccio alla sirena –Sì, Juvia sta bene.- improvvisamente il terreno tremò facendo cadere a terra i presenti –E adesso che cosa succede!?- alcune capsule si sganciarono dai loro supporti e caddero rotolando per tutto il laboratorio, finché una di loro non corse verso il soffitto, sfondandolo –Ma quella era… LUCY!!- esclamò Natsu uscendo dal laboratorio in tutta fretta –Natsu!! Dove vai??-
-Voi liberate gli altri!!-
-Natsu aspetta!! Dannato Fiammifero, se ne è andato.-

Gerard sapeva di non poter reggere ancora a lungo, iniziava ad essere stanco e Jose attaccava sempre con maggior ferocia. Parò un nuovo attacco con la spada che però andò in mille pezzi sotto lo sguardo incredulo del ragazzo –Sei morto.- disse il vampiro con un macabro ghigno di soddisfazione sulla faccia –Shadow!- un’ombra dall’aspetto quasi gelatinoso si espanse dalle mani di Jose prendendo Gerard per il collo. Si sentiva soffocare, il cuore a mille, la testa dolorante per lo scarso afflusso di sangue alla testa e iniziava a non sentire i piedi “Sto davvero per morire?” questo fu il suo ultimo pensiero “No! Ho fatto una promessa!” a fatica afferrò l’ombra e tentò di allentare la presa mortale –Mi fai davvero pena.- lo schernì. All’improvviso una lama tagliò di netto la sostanza gelatinosa –Erza!- la ragazza aveva un’espressione a dir poco terrificante, indossava un’armatura nera dotata di ali simili a quelle di un drago, i capelli legati in una coda alta e in mano una spada che usò nuovamente per allontanare il vampiro –Coraggio! Possiamo ancora farcela!- Gerard, rianimato dalla determinazione della ragazza, si rialzò in un attimo. Prese il bastone del fratello e si preparò per invocare l’incantesimo che gli serviva per abbattere Jose –Erza! Tienilo a bada più a lungo che puoi!- disse per poi iniziare a bisbigliare una serie di formule incomprensibili –Cosa pensi di fare?- disse minaccioso Jose tentando di avvicinarsi, ma fu bloccato da Erza che lo teneva lontano continuando ad attaccare con la spada, il vampiro schivava tutti gli attacchi, ma la stanchezza _dovuta anche al combattimento di prima_ lo stava stancando e rendendo quindi più lento. La maga riuscì infine a ferirlo alla spalla, la cosa fece infuriare il vampiro che con un singolo attacco la scaraventò vicino a Gerard. Il mago, prima  che l’avversario si potesse avvicinare, impuntò il bastone per terra e subito la stanza iniziò ad illuminarsi –Creatura che minacci questa terra di luce, scompari nelle tenebre che ti hanno generato. Che la tua figura sia inghiottita e purificata dalla luce. Saishū-tekina Hikari!- la luce si fece più intensa e il vampiro sembrò scomparire per sempre accompagnato da un grido straziante per la troppa luce. Invece, subito dopo l’attacco di Gerard, l’intera villa tremò come scossa da un violento terremoto. Jose, anche se malconcio, emerse dalla nube di fumo –CREDETE DAVVERO DI POTERMI BATTERE!? CHE DEGLI STUPIDI ESSERI UMANI POSSANO PORRE FINE ALLA MIA ESISTENZA DURATA MIGLIAIA DI ANNI!? POVERI ILLUSI! ADESSO VEDRETE QUANTO PUO’ ESSERE TERRIFICANTE UN VAMPIRO!!- il pavimento franò in un punto e Jose attirò a sé una colonna di cristallo, la aprì e ne tirò fuori una sirena che i presenti riconobbero come Lucy.
I suoi canini crebbero e con un gesto secco si avventò sul collo della sirena succhiandone il sangue con avidità. I presenti erano a dir poco sconvolti, terrorizzati, preoccupati e insieme disgustati da quello che stava succedendo. Una volta terminato il pasto Jose scaraventò il corpo inerme di Lucy lontano. Finì proprio tre le braccia di Natsu che era risalito dal laboratorio proprio in quel momento.


*solito aspetto da mezzo drago*
Ed eccomi finalmente qui con un capitolo degno di questo nome! Lo ammetto, gi altri due non erano proprio il massimo, erano solo di passaggio.
Allora, finalemnte si vede un po' d'azione, è la prima volta che descrivo dei combattimenti, spero di aver fatto un buon lavoro... anche se lo so: sono brevi.
Vi è piaciuta la descrizione dell'aspetto combattivo di Gray e Natsu? Spero di sì.
Ricapitolando, ci siamo tolti di mezzo Brain e Midnight, ma resta ancora Jose.
Ho voluto far indossare ad Erza l'armatura che aveva effettivamente quando nel manga ha combattuto contro Jose, quello è stato per me uno deglio scontri più epici dell'umana umanità della storia di Fairy Tail, almeno il primo che ho visto e ci sono quindi affezzionata.
Vi ho lasciato -come adoro fare perché sono molto simpatica- con una scena non esattamente gioiosa. Che cosa combinerà Natsu? Lucy è ancora viva? Si scatenerà l'inferno? Tutto questo e molto altro nel prossimo cap!
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda midight witcher per aver recensito e ovviamente tutti quelli che seguono questa mia piccola follia in silenzio ma attenzione.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbarcciandosi e scodinzolando mentre scappa a tutta velocità dai lettori che vogliono saperne di più*


 

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Capitolo 12
*** Per il bene di chi amo ***


Per il bene di chi amo

Gray rimase imbambolato sulla soglia –Quell’idiota di un Fiammifero, che cosa pensa di fare?- Juvia lo raggiunse alle spalle –Forse dovremmo liberare tutte queste persone prima di raggiungere gli altri.-
-Hai ragione. Coraggio, vediamo cosa possiamo fare qui, dopotutto Natsu è sempre riuscito a cavarsela.-

Il sangue usciva lentamente dalla ferita sul collo impregnando la giacca del ragazzo del liquido vitale. Gli batteva il cuore all’impazzata, sentiva la testa pesante che girava come una giostra e il corpo rigido, incapace di muoversi. La sua mente si rifiutava di accettare quello che stava succedendo, confusa e disorientata. Lucy aveva gli occhi chiusi e il viso pallido e la sua energia stava via via scomparendo. Natsu si mise in ginocchio e tentò di chiamarla, senza successo “Non può… non deve succedere. Dev’esserci una soluzione. Deve!” doveva bloccare l’emorragia e in fretta –Scusa, farà male, ma è l’unica soluzione che resta.- con le sue fiamme cauterizzò la ferita che smise di perdere troppo sangue, ma senza fermarsi. Allora il mago si tolse la sciarpa che portava al collo e la mise intorno a quello di lei –Torno subito, tu aspettami qui.- le sussurrò all’orecchio adagiandola con delicatezza contro una parete.
Si avvicinò a passo lento verso il campo di battaglia.
Subito un gruppo delle creature ombrose che stavano combattendo gli altri membri del Circo gli furono addosso, lui non le degnò nemmeno di un’occhiata; si rivesti di fiamme e riprese l’aspetto di mezzo drago incenerendole tutte. Il suo sguardo trapelava rabbia, dolore, furia. Gerard si voltò di scatto verso di lui –Natsu?- provò a chiamarlo senza successo. Il ragazzo avanzò verso di loro senza dire una parola, era come se non li sentisse, come se il suo corpo si muovesse da solo e che la sua anima si fosse addormentata.

Jose si sentiva inquieto, non capiva come fosse possibile, ma quel mezzo drago gli faceva uno strano effetto. Benché la sua energia magica non fosse molto elevata il suo sesto senso gli diceva di stare allerta.

Accadde in un attimo, Natsu si scagliò contro Jose catapultandolo dal lato opposto della sala. Il vampiro non ebbe nemmeno il tempo di capire che cosa stesse succedendo, si ritrovò incollato al muro, un dolore acuto partì dalla schiena e gli tolse il respiro. Prima che potesse alzarsi il mezzo drago gli fu addosso scagliandolo nuovamente contro un muro. Gerard ed Erza lo guardavano allibiti, non credevano che una cosa del genere fosse possibile, non riconoscevano in quel mezzo drago il loro compagno con cui avevano affrontato mille insidie, combattuto, qualche volta litigato, riso, certe volte pianto. Non riuscivano ad identificarlo in quello scontro dove stavano combattendo quelle che sembravano a tutti gli effetti due creature oscure. Fiammate e colpi d’ombra invadevano la sala come una fitta nebbia –Ragazzi!! Fuori di qui!!!- urlò Gerard in direzione dei compagni –Che sta succedendo??- chiese Makarov ai ragazzi –Natsu è andato fuori controllo! Uscite di qui!- gridò ancora mentre un pezzo del soffitto cadde dividendo lui ed Erza dal resto del gruppo –Gerard! Erza!-
-Stiamo bene! Voi uscite! Ci vediamo fuori!- disse lui di rimando per rassicurarli. Il Circo, anche se controvoglia, uscì dalla villa.
Appena fuori incontrarono una figura che li aspettava –Che sta succedendo qui?- chiese.
 
Jose non si era mai sentito così vivo, benché il suo avversario lo stesse praticamente riducendo a brandelli era la prima volta, dopo non ricordava quanti anni, che trovava un avversario in grado di combattere contro di lui. Lo faceva sentire vivo.                  
 
***
 
-Ohi, Natsu! Che stai facendo si può sapere?-
-Non si vede? Mi alleno con la magia!- disse lui mentre cercava _con scarsi risultati_ di circondare la sua mando destra con le fiamme. Il dragone rosso sospirò sconsolato –Non mi pare che tu stia facendo grandi progressi.- disse scherzoso –Aspetta e vedrai! Diventerò il drago di fuoco più forte di tutti!- disse il bambino convinto. Per tutta risposta il padre si mise a ridere sguaiatamente –Ehi! Smettila!- esclamò imbronciato mentre il drago tentava di calmarsi –Se continui così non andrai da nessuna parte.- disse amorevole –Sei cattivo papà.- rispose lui imbronciato.


-Papà!! Ragazzi!! Dove siete??- solo il silenzio regnava in quella foresta ormai ridotta ad una distesa di terra e cumuli di pietre –Qualcuno riesce a sentirmi??- chiamò ancora con gli occhi che pizzicavano e il naso che iniziava a colare, si strofinò il braccio sul viso e riprese a chiamare –Papà!! Ragazzi!! C’è qualcuno??- ma come risposta ebbe solo l’ululato del vento –Qualcuno… *sniff* qualcuno mi risponda!!- gridò ancora in preda alle lacrime.


 
“Nemmeno questa volta sono riuscito a proteggere chi era importante per me. Dannazione! Sono proprio inutile… Ma non può. Non può finire così! Non lo permetterò! Adesso per il bene di chi amo eliminerò l’oscurità!”
 
***
 
Un colpo, un altro e un altro ancora, la battaglia continuava tra le macerie della villa, stranamente ancora in piedi. Erza e Gerard non potevano nemmeno intervenire in quello scontro tanto cruento, sarebbero stati solo d’impiccio e inoltre, sarebbero rimasti sicuramente uccisi. La rossa notò la figura inerme di Lucy adagiata contro il muro, non aveva subito danni nonostante la lotta che quei due stavano portando avanti. Rapidamente le si avvicinò, la sciarpa che Natsu aveva usato per cercare di bloccare l’emorragia era sporca di sangue, se volevano salvarla dovevano sottoporla a delle cure e alla svelta –Gerard! Aiutami, dobbiamo portarla in un luogo più sicuro.- il ragazzo arrivò immediatamente, mentre cercava frenetico una soluzione notò un buco nel muro –Erza, guarda. Forse porta all’esterno!- i due si precipitarono davanti a quella che pareva essere l’unica via d’uscita da quell’inferno –Attenzione!- avvertì in tempo Gerard abbassandosi con la compagna fino a terra in modo da evitare un attacco di Jose –Tutto bene Erza?-
-Sì, sono tutta intera. Lucy invece non ha ancora ripreso i sensi…-
-Appena saremo fuori di qui troveremo un dottore.- la rossa imboccò la galleria, ma si accorse che Gerard era rimasto sulla soglia –Che ti prende?-
-E’ troppo piccolo, non posso passare.- rispose. Il viso di Erza fu oscurato dal terrore –GERARD! SPOSTATI!- prima che il ragazzo potesse capire a che cosa si stava riferendo si ritrovò il vampiro davanti pronto a togliergli la vita. Prima che però potesse fare la sua mossa venne scaraventato lontano da Natsu –Uscite… di… qui.- disse a fatica –Natsu che cos’hai intenzione di fare? Anche se stai riuscendo a tenergli testa non puoi continuare così, sei stanco si vede.-
-Per favore. Andatevene.- disse ancora rimanendo girato –Natsu lascia almeno che rimanga ad aiutarti!- esclamò Gerard, il mezzo drago si girò leggermente, appena per vedere il viso di Lucy ancora priva di sensi. Come se i suoi compagni non fossero presenti le si avvicinò e le accarezzò delicatamente il viso –Tornerò, è una promessa.- sussurrò lasciandole un bacio sulla fronte –Tornate indietro!- disse ancora ripartendo all’attacco –Erza, io rimango qui.- disse serio Gerard -Non fare lo stupido mi raccomando.- disse lei comprensiva –Mi hai fatto una, vedi di mantenerla.- aggiunse –Lo farò senz’altro. Tornerò da te, puoi starne sicura.- e prima di andarsene le prese il viso tra le mani e la baciò con delicatezza. Rimasero fermi dov’erano per quella che parve un’eternità, poi il ragazzo si girò verso il capo di battaglia lasciando all’entrata del tunnel una Erza talmente rossa in viso da fare un baffo ai suoi capelli. Dopo essersi ripresa si addentrò nel tunnel con Lucy sulle spalle.

-Gerard! Ti avevo detto di tornare all’aperto!-
-E io ti avevo detto che ti avrei aiutato.- rispose lui testardo schivando per un pelo un attacco ombroso –Un essere umano non può sopravvivere in una battaglia come questa!- gli ripeté Natsu mentre colpiva il vampiro con le sue fiamme –Non ti lascerò da solo a combattere contro di lui! È anche la mia battaglia! Non dimenticarlo.- ribadì Gerard colpendo il vampiro con la spada –Adesso voi due mi avete proprio stancato!!!- ruggì furibondo allontanando i suoi avversari con un colpo solo con un’onda d’energia malvagia. I due rimasero incollati al muro per poi cadere rovinosamente al suolo –Dannazione… ci ha colti alla sprovvista…- mormorò Gerard sul punto di svenire a causa dell’impatto –Coraggio Gerard! Non mollare!- lo intimò Natsu mentre si rialzava a fatica, ma venne risbattuto a terra dal piede di Jose che lo guardava con un’espressione inquietante mista a odio e compiacimento. Lo sguardo folle e gli occhi strabuzzati erano davvero inquietanti, per di più era circondato da un potere magico oscuro talmente potente da far sentir male i due che tentavano disperatamente di rimettersi in piedi, senza successo. Jose li guardò truce per poi sogghignare –Ora non fate più tanto i gradassi, eh? Che cosa potreste dire in un momento come questo? Oh… trovato! “La prego Jose-sama, ci risparmi!- disse scoppiando poi in una risata malvagia. Il suo discorso fu però bruscamente interrotto da un fascio di luce bianca e nera che lo scaraventò lontano dai due –Ehilà! Come te la passi, Natsu-san?- il mezzo drago si voltò lentamente, il cuore che batteva all’impazzata, non potevano davvero essere loro –Sting! Rogue!


*solito aspetto da mezzo drago*
Allora come me la sto cavando con i combattimenti? Vi intrattengono abbastanza? Spero di sì.
Vediamo, abbiamo un Natsu furioso, un combattimento sul filo del rasoio, una figura misteriosa appena incontrata dal Circo e una pucciosissima scena di Gerza *svolazza pigramete con un'espressione ebete stampata in faccia*. Ecco quest'ultima cosa l'ho messa per farmi perdonare in anticipo: mi è venuto il "blocco dello scrittore" e non so se riuscirò ad essere puntuale, giuro che ce la metterò tutta, ma non garantisco.
Comunque, avete visto che alla fine sono arrivati anche il biondino e l'emo che tanto amate? Le cose le dico e le faccio mica per niente Xp
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda midight witcher per aver recensito e ovviamente tutti quelli che seguono in silenzio ma attenzione.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*

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Capitolo 13
*** Speranza ***


Speranza

-Quante ce ne sono ancora?- chiese Melody esausta per lo sforzo continuo –Ancora una ventina circa.- rispose Gray che cercava di aiutare le creature magiche e i maghi appena liberati –Levy-san!- esclamò Juvia vedendo l’amica ancora sopita, rapida evocò la sua magia e ruppe la prigione di cristallo. La sirena cadde rovinosamente, ma fu afferrata in tempo da Juvia, non apriva gli occhi, stanca e provata dopo tutte le botte ricevute –Hanno tutti bisogno di cure, dopo tutti questi anni di completa immobilità non mi stupirebbe se non potessero muoversi per almeno un mese…- si disse Gray pensieroso –Quando avremo finito dobbiamo portarli da un dottore, il più rapidamente possibile.- disse rivolto a Juvia, la sirena annuì.
Continuarono a liberare i prigionieri con un ritmo incallito e Gray li sistemava in file ordinate per verificarne le condizioni fisiche -Gray-sama! Juvia non riesce a sollevare questo ragazzo!- Gray le si avvicinò –Ma lui… Lyon!-
-Lo conosci?-
-Era un mio amico d’infanzia, ero convinto che fosse riuscito a scappare ad Alvarez.- rimase imbambolato per alcuni secondi, poi lo portò dove aveva raggruppato gli altri ancora tutti privi di sensi.
Non passò molto tempo prima che i gruppetto trovò una porta nascosta dietro l’unico arazzo del laboratorio, la sua presenza aveva insospettito Gray e avevano deciso di dare un’occhiata e avevano scoperto la sala dove erano nascosti i draghi. Creature enormi di mille colori diversi, rinchiuse in altrettanti imponenti prigioni –Mi sembrava strano che non ci fossero nella sala di là, essendo così grandi si sarebbero dovuti vedere subito. Astuto Jose…- una figura slanciata arrivò alle loro spalle. Non appena il demone di ghiaccio la notò, credendola un nemico, tentò di attaccarla, ma un exeedo con un buffo costume da rana rosa gli comparve sotto il naso –E questo chi è? Sembra Happy!-
-Lui è Frosh.- rispose la figura sulla soglia.-
-Chi sei?- gli chiese Juvia –Mi chiamo Rogue, sono un drago.-
-Quindi sei uno dei compagni di Natsu.- il drago sembrò stupito –Lo conoscete?- il demone annuì –Siamo stati compagni per tutto il tempo in cui voi siete stati prigionieri, quindi per gli ultimi quattro anni.-
-Quindi sono già passati quattro anni?- chiese una seconda voce, un altro ragazzo comparve sulla soglia –Io sono Sting.-
-Sono stati gli unici a svegliarsi fin ora, insieme ai loro compagni, evidentemente hanno una particolare resistenza magica.- disse Melody che era appena comparsa dietro di loro.
Una potente scossa fece tremare violentemente le fondamenta –Credo proprio che dovremmo andare ad aiutarlo.- disse pensieroso Sting –Ma non vi siete ancora ripresi!- tentò di protestare Melody –A me sembra che ci siamo riposati anche troppo. Vi converrebbe portare gli altri fuori di qui appena potete. Ciao!- detto questo sparì su per le scale insieme agli altri draghi, lasciando indietro solo gli exeedo per sicurezza.

Un ragazzo alto dai capelli biondo platino e gli occhi azzurri, e uno dai capelli neri  e gli occhi rossi emersero dal polverone –Sting! Rogue- esclamò Natsu contentissimo di rivedere gli amici –Natsu-san!- lo chiamò una terza voce infantile –Wendy!- una bambina dai lunghi capelli blu corse incontro al mezzo drago abbracciandolo di slancio –Ma siete pieni di ferite!- esclamò una volta staccatasi –Lascia fare a me.- disse e un secondo dopo dalle sue mani si sprigionò un’aura verde terapeutica e le ferite del mezzo drago e del mago sbiadirono lentamente fino a sparire del tutto –Lui chi è?- chiese Rogue indicando Gerard –E’ un amico, si chiama Gerard.- rispose Natsu sbrigativo –Rimandiamo a dopo le presentazioni, si sta rialzando.- disse una voce alle loro spalle. Natsu si voltò di scatto –Ciao Testa Calda.- disse un ragazzo dai lunghi capelli neri e piercing ovunque –Gajeel! Hai voglia di iniziare subito razza di Ferro Vecchio?- chiese spavaldo Natsu ma con una punta di nostalgia. Si riprese quasi subito –Dove sono gli altri?-
–Intendi i vecchi?- chiese Gajeel –I ragazzi che ci hanno liberato li stanno liberando proprio adesso.- rispose la piccola Wendy –Noi siamo saliti per aiutarvi, non potete farcela da soli contro Jose.- aggiunse Rogue –E’ anche vero che siete fuori allenamento da quattro anni.- osservò Natsu scettico –Potrà sembrarti strano ma in tutto questo tempo è stato come non essere stati imprigionati affatto.-
-Che cosa intendi?- -Eravamo sì addormentati, ma è stato come vivere la nostra vita normalmente. Nella nostra testa è stato come se non fosse mai successo assolutamente nulla.-
-Ecco perché non fate fatica a muovervi nonostante quattro anni di immobilità.-
-Beh, in realtà un po’ di fatica la facciamo, quel mondo immaginario non ha certo fatto miracoli.- disse timidamente Wendy. La pace però fu interrotta da Jose, ripresosi dal colpo ricevuto –Come diavolo è possibile? Dovreste essere tutti…-
-Imprigionati? E invece no. Preparati a ricevere la vendetta dei draghi.- disse spavaldo Sting. Sul volto di Jose comparve assai un poco rassicurante ghigno da folle –Vediamo cosa siete in grado di fare.-

-E tu chi sei?- chiese Makarov alla figura davanti a loro –Io sono Cana, sono venuta a cercare le mie compagne, non riusciamo più a percepirle e così sono venuta a cercarle.-
-Sei anche tu una sirena?- chiese Mirajane –Quindi vi hanno rivelato anche questo?- la villa alle spalle del Circo tremò vistosamente –Ma che sta succedendo là dentro??- chiese Cana spaventata –I nostri compagni stanno combattendo contro Jose.- rispose cupo Elefman –Che cos’è successo a Lucy, Levy e Juvia?- chiese la sirena sempre più preoccupata. Nessuno osò rispondere alla sua domanda. Rimasero in silenzio alcuni secondi, i pensieri di ciascuno erano colmi di immagini spaventose, in pena per i propri compagni.

Erza riuscì ad uscire dal tunnel e si rallegrò nel constatare che lei e Gerard _al solo pensiero del mago arrossiva nuovamente come una fragola_ avevano ragione, infatti si ritrovò all’esterno. Ora doveva solo ritrovare il Circo e trovare un dottore per Lucy. trovò i suoi compagni ancora appena fuori dall’enorme portone, notò che erano in compagnia di qualcuno che non conosceva. Si caricò la sirena sulle spalle e andò verso i suoi compagni. Quelli la videro arrivare quasi subito –Erza! Ma sei da sola? Dove sono gli altri?- chiese Makarov tutto preoccupato –Sono ancora dentro, purtroppo non so dirvi che cosa stia succedendo esattamente.-
-Lucy!- esclamò la ragazza che Erza non conosceva.
Cana si avvicinò rapidamente, aveva il cuore in gola e sentiva le gambe molli –Che cos’è successo??- chiese quasi urlando tanto era preoccupata –Te lo spiegheremo dopo, adesso bisogna trovare un dottore e alla svelta.- a Cana ci volle un secondo per riacquistare un minimo della sua calma iniziale –Sì… venite con me.- così lei Erza e un’altra manciata dei membri del Circo si diressero verso la spiaggia. Lì trovarono una donna intenta a dare direttive a destra e a manca ad un gruppo di ragazze, non appena vide il gruppetto arrivare si avvicinò a loro. Quando vide Lucy non perse tempo, la adagiò sull’acqua _subito Lucy riprese le sue naturali sembianze_ e iniziò a spalmare sulla ferita un impasto di alghe, poi recitò un incantesimo e lo squarci si richiuse quasi del tutto. Una volta terminata l’operazione si voltò verso il gruppo –Che cos’è successo?- fu Erza a spiegare per filo e per segno cos’era successo, a partire dal salvataggio di Natsu per finire con la loro fuga dalla villa. Polyscha ascoltò attentamente il racconto della rossa –Capisco…- disse solamente –Credo proprio che ci dovremo preparare ad accogliere un bel po’ di feriti.- sospirò sconsolata –Ma tu guarda che cosa devono farmi passare.- si disse brontolando come era solita fare quando qualcosa non andava come aveva previsto –Portate Lucy al villaggio, deve riprendersi e non può farlo se così tanta gente le sta addosso.- disse ad un paio di sirene che subito seguirono i suoi ordini e si tuffarono in acqua.

Intanto a villa Phantom la battaglia per la sopravvivenza imperversava. Una potente esplosione diventò la protagonista dello scontro alzando un gran polverone –Natsu-san!!- gridò Sting cercando di vedere il compagno, ma senza risultati.

Nei sotterranei della villa ormai in rovina Gray, Juvia e Melody si apprestavano a liberare i draghi –Come facciamo a portare fuori da qui tutte queste persone?- Gray sollevò tutti i feriti su una piattaforma di ghiaccio -Per loro dovrebbe andare bene così, ma non ho la più pallida idea di come faremo con i draghi.-
-Possiamo uscire da soli.- disse una voce imponente alle loro spalle.


*solito aspetto da mezzo drago*
Non ho davvero parole per scusarmi! *è in ginocchio super dispiaciuta*
Ma mi è venuto il maledettissimo e odiatissimo famigerato blocco dello scrittore! *piange come una bambina*
Il problela è che so' come finire, ma non mi vengono né le parole per descirverlo né le battute da far dire a tutti *piange di nuovo come una fontana rotta*
E' una situazione che odio io, figuriamoci voi... uff...
Prometto che mi farò perdonare! (anche se non ho ancora la più pallida idea di come fare...*piange di nuovo*
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda midnight witcher per aver recensito e ovviamente tutti quelli che seguono in silenzio ma attenzione questa mia piccola follia.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^

 

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Capitolo 14
*** Tra ombre e polvere di stelle ***


Tra ombre e polvere di stelle

L’esplosione avvenuta poco prima nel salone separò Natsu dal gruppo che si ritrovò faccia a faccia con il vampiro. Nessuno dei due disse nulla. La tensione ai massimi livelli. I nervi tesi e i riflessi pronti a scattare al minimo segno di attacco. Il solo contatto delle loro aure combattive faceva vibrare l’aria provocando continue piccole esplosioni. Si studiarono ancora un attimo, poi scattarono.

Al di là del polverone i draghi e il mago vedevano solo dei bagliori neri e rosso fuco, essendo anche loro circondati dal fitto polverone non riuscivano a capire dove fossero, di conseguenza sapevano che non sarebbero riusciti a raggiungere l’amico Natsu-san!- provò a chiamarlo Sting, ma ottenne i  risposta solamente i suoni della battaglia.

Un colpo della coda del drago fece scontrare Jose contro la parete alle sue spalle. Lui rimase fermo dov’era e con un incantesimo d’ombra scagliò Natsu dalla parte opposta del salone, facendolo riunire ai suoi compagni che lo raggiunsero subito -Tutto apposto?- gli chiese Rogue –Solo un livido.- rispose lui con spavalderia –Ripostati un po’ Testa Calda, adesso tocca a me.- disse Gajeel con il suo tipico ghigno –Non se ne parla proprio. O tutti o nessuno.- obbiettò Sting, Wendy intanto curò le ferite del rosato –Natsu-san, io posso curarti, ma lo sai benissimo che le energie usate in battaglia non possono essere recuperate con la mia magia.- lui per tutta risposta sbuffò –Non sono così debole.- lei lo guardò sconsolata –Lo sappiamo, non intendevo dire questo, è che hai combattuto più di tutti. Sei stremato, non puoi continuare così!- lui per tutta risposta mise il broncio.

Jose avanzò verso il gruppetto –Non rovinerete ciò che ho progettato negli ultimi dieci anni.- disse avanzando lentamente, la sua espressione folle che lasciava spazio ad una più terrificante, piena di rabbia. I draghi e il mago si prepararono all’imminente battaglia.

Senza aspettare i suoi compagni Natsu balzò in avanti, il suo corpo da mezzo drago rivestito di fiamme scarlatte e l’adrenalina al massimo. Si scagliò contro il suo avversario con un urlo selvaggio colpendolo appena sotto l’addome, ma ciò che il suo pugno incontrò non fu il corpo del vampiro, ma un’ombra gelatinosa e apparentemente senza fondo. Rogue arrivò in suo aiuto mangiando l’ombra che li imprigionava il braccio –E’ la prima volta che questa caratteristica ti torna utile in battaglia.-  osservò Natsu –C’è sempre una prima volta ribatté lui.- una luce verde investì i due –Ho aumentato le vostre difese.- disse Wendy. Un’asta di metallo colpì Jose allontanandolo di qualche metro –Non crederai di tenerti per te tutto il divertimento, vero Salamander?-  disse Gajeel avanzando contro il nemico. Sting e Rogue usarono uno dei loro soliti attacchi combinati. Jose lo respinse indirizzandolo verso coloro che lo avevano scagliato –ATTENZIONE!!-  Gerard riuscì ad utilizzare in tempo un incantesimo difensivo che ridusse gli effetti devastanti dell’attacco. Jose scagliò contro di loro un incantesimo dispersivo e in men che non si dica furono separati l’uno dall’altro da una nebbia nera “Così li eliminerò senza problemi, uno alla volta.” pensò soddisfatto di sé stesso.
I nervi di Natsu erano tesi al massimo, attento a percepire anche il rumore più insignificante “Da dove arriverà?” guardò prima dietro di sé, poi sopra, a destra, a sinistra; niente. Annusò l’aria, ma tutto quello che riuscì a sentire fu solamente il rancido della nebbia che lo circondava “Dannazione!
Natsu…
***
Dolore.
Sangue.
Caldo.
Tanto caldo.
Ancora dolore.
Calore.
Un bacio.
Amore.
Questo era tutto ciò che aveva sentito durante la sua incoscienza.
La sera stava calando e i suoi poteri erano al massimo. Il suo spirito volle a tutti i costi sapere che cosa stava succedendo. Diventò polvere di stelle e uscì dal mare, diretto verso la villa dove stava accadendo tutto.
C’era tanta nebbia nel salone.
Nebbia nera.
Una fiammella scarlatta.
Quel calore che tanto amava.
Scese nella sua direzione.
Natsu…
***
Il ragazzo si bloccò, aveva davvero sentito la sua voce oppure stava delirando? Si girò di scatto e quello che vide lo lasciò senza fiato, la sua Lucy era lì, nelle sue reali sembianze; ma qualcosa non tornava, sembrava semitrasparente  ed emanava una luce dorata. Gli si avvicinò fino ad arrivargli vicinissima “Mi avevi promesso che saresti tornato.” disse “Jose è davanti a te. La tua luce può sconfiggere la sua ombra. Usa la luce che è dentro di te. Disperdi le ombre.” disse dolcemente, gli mise la mano destra in corrispondenza del torace “La luce che è in te lo sconfiggerà, io ti aspetterò.” gli sorrise, un sorriso calo e luminoso, come la stella più bella che illumina la notte. Natsu la guardava con occhi pieni di amore, voleva, doveva tornare da lei; allungò la mano verso il suo viso, ma la proiezione della sirena scomparve, lasciandolo di nuovo solo a combattere contro Jose.
Che cosa intendeva Lucy quando aveva parlato della sua luce? Non era mai stato bravo nei ragionamenti. I suoi pensieri furono bruscamente interrotti dall’odore _anche se molto flebile_ di Jose che infatti attacco un attimo dopo. Natsu lo accusò di striscio e fu abbastanza rapido da allontanarsi per non subire un altro attacco a sorpresa “Che cosa intendeva Lucy con ‘La luce dentro di me’? Ah dannazione! Non ci capisco niente! ” schivò per pura fortuna un secondo attacco letale.
Mentre cercava frenetico una soluzione lo sguardo gli cadde sul tetto mezzo sfondato dal quale usciva un flebilissimo raggio di Sole e si ricordò di quando suo padre gli aveva spiegato che era fatto di fuoco, lui allora si era messo in testa di poterlo mangiare scatenando l’ilarità di tutti. Ora, non poteva certo mangiarlo, però si ricordò che i vampiri detestavano la luce del sole, quindi, con il giusto incantesimo avrebbe potuto diventare un piccolo sole in miniatura. Tentò di ragionare _cosa che faceva di rado_ ma il filo dei suoi pensieri fu interrotto da un nuovo attacco che accusò con qualche difficoltà, però la botta presa gli fece tornare in mente un incantesimo insegnatogli dal padre e che faceva decisamente al caso suo.

Jose gli si avvicinò minaccioso –Fuori uno.- disse crudele. Però prima che potesse scagliare il suo incantesimo Natsu si mosse. Spiccò un salto e rimase sospeso a mezz’aria. Si concentrò, chiuse gli occhi, respirò a fondo. Ora sentiva il calore del sole, il suo odore, anche di quel focolare acceso nella casa poco distante e in quello acceso in spiaggia. Fuoco. Fiamme. La sua energia, la sua forza. Aprì gli occhi di scatto –Fuoco che riscalda; donami la tua energia. Fuoco che distrugge, fuoco che guarisce; donami la tua potenza. Fuoco impavido, fuoco ribelle; donami il tuo spirito. Fuoco che illumina il mondo… donami la tua luce! Taiyō no ryū no hikari!- immediatamente il suo corpo iniziò a brillare, circondato come non mai da fiamme dorate; dapprima con timidezza, poi sempre più intensamente. Jose rimase accecato e cercò in tutti i modi di difendersi dalla luce che tanto odiava e temeva, ma fu tutto vano. La luce brillante di Natsu lo investì in pieno. La pelle bruciava, scottata e distrutta da quel piccolo sole. I suoi occhi, amanti dell’oscurità e del buio, non potevano tollerare tutto quello splendore e si svuotarono; le pupille e persino il colore dell’iride, scomparvero lasciandoli bianchi e vuoti. Lanciò un grido orribile. La bocca aperta fino all’inverosimile per lasciare che quell’urlo terribile si diffondesse. Poi il suo corpo si dissolse, lasciando al suo posto solo un cumulo di cenere nera.
Natsu si fermò.
Avevano vinto.


*si presenta col solito aspetto da mezzo drago*
Ehi gente!! ^.^
Non ho ancora tirato le quoia!! xp
Sono viva!!
Ho aggiornato prima!!! ^.^
Yeppi!!!! xD
*lancia coriandoli da tutte le parti*
No ok la smetto...
Ehm!
Allora, in realtà ho aggiornato oggi perché domani non ci sono e quindi non avrei potuto mettemi al PC.
Con questo capitolo spero di essermi fatta perdonare per l'assenza della volta scorsa ^.^"
Dunque...
JOSE HA TIRATO LE QUOIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
D'accordo, l'incantesimo del Taiyō no ryū no hikari non è esattamente nello stile di Natsu, lo riconosco e credetemi: ho anche provato a farlo diversamente, ma niente delle idee alternative mi rendeva soddisfatta.
Quindi... ora cosa succederà?

Il prossimo sarà l'ultimo cap... non so' ancora che cosa farò di preciso, ma state tranquilli: lo renderò memorabile!
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda FairyTail_Anty, E mi, e midnight witcher per aver recensito e naturalmente tutti coloro che seguono in silenzio ma attenzione questa mia piccola follia.
Alla prossima <3
Ciau! ^.^

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Capitolo 15
*** La mia casa è dove ci sei tu ***


La mia casa è dove ci sei tu
 
Natsu aprì gli occhi e subito la luce della stanza in cui si trovava lo accecò. Mise una mano davanti al viso per diminuirne l’intensità e poco a poco riuscì a mettere a fuoco l’ambiente circostante. Era in uno dei carri del Circo. Leggermente stordito fece per alzarsi, ma subito un fitto dolore alla testa gli fece cambiare idea. Fece vagare lo sguardo da una parte all’altra fino a trovare la finestra, doveva essere pomeriggio inoltrato a giudicare dalla luce. Non appena il mal di testa si placò si mise seduto. Le ferite che aveva riportato in seguito allo scontro erano state medicate ed erano fasciate con delle garze immacolate, mentre tutti i lividi e i tagli superficiali erano spariti; subito pensò a Wendy e si ripromise di ringraziarla. Lentamente e con attenzione si mise a sedere, poi si alzò. Fu costretto ad appoggiarsi ad una parete a causa delle vertigini dovute alla testa ancora pesante. Attese qualche secondo e finalmente riuscì a muoversi liberamente. Uscì dal carro e non appena individuò la figura che aveva davanti rimase impietrito. Una serie di emozioni vorticavano nella sua testa, era felice, finalmente si rivedevano dopo tanti anni –Yo Natsu! Ti vedo cresciuto!- lo salutò allegramente un enorme dragone dalle squame rosso fuoco, gli occhi gialli e alcune cicatrici sul muso. Natsu non riuscì a trattenersi, gli corse incontro e gli saltò al collo _per quanto fosse possibile_ finalmente felice di rivedere il padre che tanto gli era mancato. Quando finalmente si staccò dal padre _aveva rischiato di farlo soffocare per la troppa forza usata nell’abbraccio_ aveva gli occhi leggermente umidi –Mi sei mancato vecchio.-
-Anche tu, testone che non sei altro.- Igneel gli spiegò che era rimasto incosciente per tre giorni e che nel frattempo si erano risolte un paio di situazioni. Mistgun si era ripreso quasi completamente grazie a Polyscha _Happy l’aveva notata per puro caso e le aveva chiesto aiuto_, Eligor aveva ricevuto il castigo direttamente da Grandine. La dragonessa lo aveva privato della magia e della memoria, entrambe non sarebbero mai più tornate e con un incantesimo lo aveva confinato in una terra desolata, condannato a vagare senza meta in quel luogo da solo per il resto dei suoi giorni. Gerard e Makarov stavano lavorando per rimettere ordine nel Regno e avevano quasi terminato le ultime questioni burocratiche –Tra poco dovremo tornare nella nostra foresta, alcuni dei nostri si sono salvati e ci stanno aspettando, partiremo fra due giorni. Ti consiglio di salutare i tuoi amici, anche noi abbiamo delle faccende urgenti da sbrigare.-
Natsu fu colto all’improvviso dalla malinconia, non ci aveva pensato; una volta ritrovato Igneel sarebbe dovuto tornare nella Hiryū no mori no insieme a lui e Happy.

Camminò con la testa fra le nuvole fino a sera, sempre immersi nei suoi pensieri tornò al campo e appena arrivò incontrò Gray. Stava parlando con Juvia e il giovane drago decise di non disturbarli. Rimase nascosto dov’era, dalla sua posizione però non poteva sentire quello che si dicevano. Gray parlava alla sirena serio e con un’espressione triste, lei ribatteva con un atteggiamento deciso. Continuarono a discutere con quel tono per cinque minuti buoni, finché Juvia sbottò spazientita –Juvia è sicura di quello che dice! Gray-sama non può lasciarla indietro! Juvia vuole andare con Gray-sama!- con un tremolio che indicava un pianto prossimo a scalfire il tono fermo che usava, il demone rimase impietrito, disse ancora qualcosa, troppo sommesso perché Natsu potesse sentirlo. Non capì cosa continuarono a dirsi, ma alla fine di quel discorso Juvia abbracciò il demone che sussurrando parole che dalla posizione del drago erano incomprensibili. La cosa che lo fece rimanere basito però fu la reazione dell’amico: ricambiò l’abbraccio con una dolcezza che non gli aveva mai visto, non aveva mai fatto così, con nessuno. Dopo qualche istante Gray allentò la presa sulla sirena, le alzò il viso con l’indice e la baciò. Il drago si girò dall’altra parte di scatto, imbarazzatissimo. Si allontanò lentamente e facendo attenzione a non farsi sentire per lasciare ai due la loro privacy _anche se lui l’aveva già violata_.
Subito pensò a Lucy. Come stava? Che cosa le avrebbe detto? Quel pensiero fisso lo tormentò per tutta la notte, impedendogli di dormire.

L’alba non si fece attendere colorando il mare dei colori del fuoco, insieme al cielo mattutino. Le stelle si spensero una a una e il cielo nero lasciò spazio a quello blu. Natsu si mise a sedere, lasciò che la brezza marina gli accarezzasse il viso e inspirò profondamente l’odore del mare. Aveva preso una decisione. Ci aveva pensato tutta la notte ed era giunto ad una sola conclusione. Amava davvero Lucy, ma non voleva trascinarla in un mondo pieno di pericoli per lei. Le avrebbe dovuto parlare per dirle addio. Il solo pensiero lo faceva stare male, ma era la cosa giusta da fare. L’unico problema ora era trovarla per parlarle. Andò in spiaggia nella speranza di incontrarla, ma era deserta fatta a eccezione di alcuni gabbiani placidamente addormentati sugli scogli –Stai cercando Lucy-san?- chiese una voce alle sue spalle, il drago si voltò di scatto, era Juvia –Esatto, sai dove posso trovarla?-
-Sì, resta qui.- rispose prima di tuffarsi in mare. Riemerse poco dopo, insieme alla sirena rosa –Juvia vi lascia soli.- disse con una nota maliziosa nel tono di voce andandosene.
I due rimasero in un silenzio imbarazzante per svariati minuti, nessuno dei due sapeva come cominciare la conversazione –Come va la ferita?- chiese ad un certo punto Natsu –Va meglio, grazie. E tu? Come stai?-
-Non c’è male.- rispose lui. Seguì un nuovo imbarazzante silenzio –Lucy… ascolta. Ti devo dire una cosa molto importante. Io… devo partire domani.- la sirena lo guardò con gli occhi sbarrati, il cuore aveva accelerato i battiti fino all’inverosimile e non sentiva più la terra sotto i piedi –E quando tornerai?- chiese timorosa –Probabilmente mai più.- rispose lui –Devo tornare nella Hiryū no mori no al più presto. Ma prima di andare dovevo dirti una cosa.- anche i battiti del drago accelerarono, faticava a trovare le parole e la gola era completamente asciutta –So che ci conosciamo da poco tempo, ecco… però io…- balbettava imbarazzato come non gli era mai capitato prima, la faccia completamente rossa –Per me è lo stesso.- lo interruppe Lucy. lui alzò lo sguardo di scatto. La sirena aveva le guance rosse come dei peperoni maturi e teneva lo sguardo sulla sabbia –Io… io non voglio che tu te ne vada dalla mia vita proprio ora.- disse con la voce tremante –Proprio ora che ti ho trovato.-

Le sirene, come tutte le altre creature magiche donavano il proprio cuore una volta sola, amavano una volta soltanto. Nessuno aveva mai capito il perché, ma era come se il loro destino si intrecciasse fin dalla nascita con quello di qualcun altro, la cui forza magica emetteva le stesse vibrazioni. Nessuno al mondo era mai riuscito a capire perché, ma era così. Due energie simili destinate a incontrarsi ed intrecciarsi per non essere più separate.

-Ma io devo andare Lucy, cerca di capire…-
-Allora voglio venire con te!- esclamò all’improvviso. Natsu la guardò stupito –Non posso lasciartelo fare. La Hiryū no mori no è pericolosa per una sirena, non voglio metterti in pericolo!-
-Non mi interessa!- ribatté testarda –Io voglio stare con te Natsu.- disse sull’orlo delle lacrime. Al drago si stringeva il cuore nel vederla così, ma non voleva trascinarla in un luogo tanto pericoloso, era così insidioso che solo i draghi di fuoco riuscivano a viverci _non per niente la foresta aveva il loro nome_
-Lucy…- lei alzò lo sguardo, aveva gli occhi lucidi e tremava leggermente –Ti prego Natsu… non lasciarmi indietro…- il drago la abbracciò con affetto, nella speranza di calmare quello sfogo disperato –Cerca di capire… sarai più al sicuro qui. È pur sempre la tua casa no?- disse cercando di convincerla –No Natsu, la mia casa, ora e per sempre, è dove ci sei tu; e se tu te ne vai questo mare non lo posso più considerare casa.- il drago rimase colpito da quelle parole –Se verrò non avrò paura finché ci sarai tu con me.- disse ancora cercando di soffocare le lacrime nel petto del drago. Lui rafforzò la stretta, tutta la sicurezza che si era imposto durante il tragitto sfumò completamente. Rimasero abbracciati finché il pianto della sirena non si fu calmato. Si divisero a malavoglia. Lucy prese un oggetto che aveva tenuto accuratamente in una borsa di coralli –Questa è tua.- Natsu prese fra le mani la sua sciarpa, era completamente pulita; il sangue che la impregnava era stato completamente lavato via ed era tornata bianca immacolata –Sappi che verrò con te.- disse infine –D’accordo.- rispose solamente Natsu, ora sapeva con certezza che non avrebbe potuto vivere senza di lei.

Natsu guardava per l’ultima volta il mare dall’accampamento del Circo –Anche a te ha dato una bella strigliata eh?- si girò di scatto, a parlare era stato Gray –Che cosa intendi Ghiacciolo?- -Lucy, non ha intenzione di rimanere qui, vero?- -E tu come fai a saperlo?- chiese sospettoso –Diciamo che passavo di lì e ho sentito parte della conversazione.-
-E Juvia invece?- chiese di rimando –Non ha voluto sentire ragioni, vuole venire sulle  Kōri no akuma no yama.- rimasero in silenzio ancora per un po’, lasciando che la brezza marina accarezzasse loro il viso.
La notte con le sue stelle non si fece attendere. Mille puntini argentei creavano magnifiche combinazioni scrivendo storie nel cielo e manifestando uno spettacolo di luci che, ai maghi che quel giorno avevano combattuto contro l’oscurità, sembravano ancora più luminose.

Il giorno giunse troppo presto per tutti coloro che dovevano partire. Avevano affrontato mille peripezie insieme, animato spettacoli, scoperto indizi, viaggiato, litigato; tutte cose che sarebbero per sempre rimaste impresse in tutti i membri del Circo di Fairy Tail, che proprio quel giorno si sciolse.
Furono versate molte lacrime malinconiche quella mattina, si abbracciavano, ma nulla avrebbe potuto colmare le loro distanze, con tutta probabilità non si sarebbero più rivisti –Nonostante questo ricordatevi sempre che siamo una famiglia e anche se ora vi sembra impossibile, anche se adesso vi sentite tristi, non dimenticate che non è un addio. Ora stiamo solo prendendo strade differenti, ma tutti questi sentieri che si dividono per snodarsi nell’immensa foresta della vita un giorno si ricongiungeranno. Quindi non siate tristi e spiccate il volo, mocciosi!- disse Makarov con un moccolo al naso da competizione nonostante il discorso appena fatto. Alzò al cielo l’indice e il pollice e gli altri fecero altrettanto _sempre col moccolo al naso_.

Igneel, Natsu, Happy e Lucy furono i primi a partire. La sirena aveva salutato le amiche ed era partita senza rimpianti, felice della sua scelta e accanto al drago che amava. Natsu dal canto suo non poteva essere più felice, era con il padre e la sirena della sua vita e stavano andando verso casa, quella foresta che in quei quattro anni gli era mancata tanto.
Gli altri draghi partirono subito dopo di loro, ognuno per una strada diversa, ansiosi di ritornare ai loro luoghi d’origine. Grandine Wendy e Charle alle  Kaze no tsuyoi heiya; Metaicana Gajeel Levy e Lily si diressero verso le Tetsu no yama; Weisslogia Sting e Lector andarono alle Kirari to hikaru hirogari; Skidarum Rogue e Frosh invece alle Kurai kyōkoku.
Gray partì dopo qualche ora con Juvia e altri demoni dei ghiacci che aveva ritrovato.
I membri rimanenti del Circo trovarono varie mansioni e con il tempo quella vita così nuova e così particolare, divenne pian piano una routine.
 
*** 

Erano passati alcuni anni. Incredibile quanto il tempo passi in fretta, si ritrovò a pensare Lucy mentre guardava il sole sorgere da dietro le montagne. Accarezzò pensierosa il suo grembo che aspettava di dare alla luce la loro prima bambina, sua e di Natsu. Per l’occasione avevano deciso di fare visita a Fiore.
Ci sarebbero stati tutti. Juvia e Gray con il loro primo genito Silver e i gemelli appena nati; Erza _anch’ella in dolce attesa_ che era diventata Capitano della Guardia reale insieme a Gerard che preferiva l’azione alle noiose questioni burocratiche di cui si occupava invece Mistgun, il nuovo re di Fiore, aiutato da Makarov il primo consigliere. A quanto sapeva dalle lettere che le erano arrivate nel corso degli anni i vari membri del Circo avevano fondato una Gilda che avevano chiamato Fairy Tail, in onore delle loro avventure passate, Laxus era il Master _inutile dire quanto Makarov ne fosse orgoglioso_.

-Pronta a partire?- chiese una voce alle sue spalle. Lei si girò, il suo Natsu non era cambiato molto, eccezion fatta per i capelli che erano cresciuti così tanto da tenerli legati in una coda, aveva sempre la sua fidata sciarpa e quel sorriso che lo aveva sempre contraddistinto. Lei gli sorrise –Come sempre.- rispose tendendogli la mano che lui afferrò sorridendo.
La strinse a sé e la baciò lieve, come ormai faceva prima di cominciare qualsiasi cosa.

Come aveva detto Makarov un giorno si sarebbero ricongiunti e quel giorno era finalmente arrivato e i loro destini sarebbero tornati ad incrociarsi. Con il sole che era ormai alto partirono per far ricongiungere quei sentieri che si erano separati in quell’enorme ed intricata foresta che è la vita.
 
Fine
 
*si presenta con il solito aspetto, solo che sta volta indossa uno yukata -che ha due fessure dietro per ali e coda- viola con dei motivi di fiamme argentee; i capelli neri raccolti in un complesso chignon ornato con una stecca per capelli d'argento con una fiamma sulla cima*
Ehi là!
Avete visto? Mi sono anche vestita bene.
Anche questa storia è finita, che nostalgia...
Ma come dico io tutte le storie sono destinate a finire ed in parte è questo che le rende belle.
Spero ardentemente di non avervi deluso nel finale, è una cosa che non sopporterei.
Il discorso spero di averlo fatto abbastanza "alla Makarov"
Comunque entriamo nel dettaglio: lo so,la Gale l'ho solo citata, ma non ho trovato il momento giusto oppure il ontesto per inserirla come averi voluto e per questo chiedo umilmente perdono. Al contrario non credo di aver fatto un cattivo lavoro con la Gruvia o con la Nalu -almeno spero-
Eligor... eh già, credevate che me ne forri dimenticata? Invece no! E gli ho riservato una condanna con i controfiocchi.
Allora cos'altro?
Giusto! Ammettetelo che vi sieti spaventati quando ho scritto dell'imminente partenza di Natsu!
Invece questa volta ho optato per un lieto fine -in genere le mie storie si concludono con la morte di qualcuno quindi non lamentatevi più di tanto-
Non vi ringrazierò mai abbastanza per aver seguito questa storia a cui mi sono dedicata moltissimo, ringrazio in particolar modo coloro che hanno recensito e in tal proposito ringrazio con mille inchini e giochi di coda midnight witcher e FairyTail_Anty per aver recensito.
Spero di allietarvi ancora con le mie prossime storie -ci sto lavorando, non temete-
Quindi come ha detto Makarov: Che i nostri sentieri possano ritrovarsi ancora.
Grazie tantissimo <3  ^.^
Ciau!!!
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