Incidente

di gwendark68
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio ***
Capitolo 2: *** Una notte molto movimentata ***
Capitolo 3: *** Lui ***



Capitolo 1
*** L'inizio ***


Da quel volo passarono mesi, quello stesso volo che videro prima di me Duncan, Eziekiel, Harold, Bridgette, Leshawna, Lindsay, Izzy, Dj, Noah, Tyler e infine io Gwen. Eliminata da quel dannato reality per dello stupido eucalipto, anche se a dirla tutta meritavo di scendere dall'aereo, meritavo l'odio di Courtney, ma fu un terribile incidente...
***
Sono emozionata, Duncan è tornato e purtroppo anche i sensi di colpa; vorrei prendere un fiammifero e bruciare tutte queste farfalle nel mio stomaco, vorrei avere il coraggio di andare da lui e dirglielo, ma lui non è mio...è di Courtney. Ma come posso tradire una mia amica? La mia unica amica? Per una ragazzo. Per non parlare di come tutte si rivolterebbero contro di me in squadra e poi...Trent, provo ancora qualcosa per lui, anzi ciò che provo per Trent è infinito in confronto ai sentimenti per Duncan, ma so che non mi perdonerà mai, quindi meglio concentrarsi su qualcun altro.
"Testo preso dal DIARIO DI GWEN, puntata n°13"
***
Nel momento in cui le nostre labbra si incrociarono, all'inizio non capì, ma quando realizzai di quel bacio così ammaliante, fresco e dolce come solo una rosa potrebbe essere, il mio primo pensiero fu il desiderio di tenerlo solo per me e non condividerlo più con qualcun'altra, ma il secondo (o meglio nome) fu "COURTNEY!"; mi si accese in testa come una lampadina, il terrore mi paralizzò e il senso di colpa mi annebbiò il cervelllo, ma ormai il grande spettacolo di quel crimine era compiuto, e purtroppo ci fu uno spettatore: Tyler. Nella mia testa viaggiarono le parole "Solo un incidente".
Ammetto che non mi era mai importato molto di quel atleta sfigatello, ma da quel momento tutto andò a rotoli, non ci volle molto che quella vipera di Alejandro mettesse becco negli affari altrui e in poco tempo mi trovai tutti contro e venni etichettata come troia; e il resto possono confermarlo le puntate del reality.
Dopo l'eliminazione di Duncan, lui stesso mi chiamò:
Io: "Pronto?"
Duncan: "Hey, è passato un po' di tempo eh?"
Io: "DUNCAN! Come stai?" Duncan: "Bene bene, senti che ne dici di una serata al pub? Ci sarà anche qualche amic.."
Io: "CERTO!! Ci sarò contaci!"
Duncan: "Oh perfetto, giovedi ti vengo a prendere per le 9"
Io: "Si a giovedi"
Mancavano pochissimi giorni e l'avrei rivisto, avrei rivisto il punk gentile e spericolato del reality, quello che mi aveva fatto perdere la testa. Aspettai davanti a casa, e infine arrivò, ma il ragazzo che scese dalla ford blu metalizzata era diverso da Duncan, quell'individuo aveva una cresta più alta, pantaloni strappati, maglietta con un disegno indecifrabile e uno sguardo diverso da quello che mi aveva concesso in quel confessionale. La serata fu come tante serate, bevute, birra, qualche cosetta non concessa dalla legge, ma alla fin fine niente di rilevante, finchè non fummo sulla strada per tornare a casa:
D: "beh? bella la serata?"
io: "certo, simpatici i tuoi amici"
D: "senti, si è fatto tardi che ne dici di venire da me sta notte?"
Lo disse come per togliersi un peso dal cuore
io: "perchè no? potrebbe essere persino divertente"
Gli dissi io in tono di sfida

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Capitolo 2
*** Una notte molto movimentata ***


La sua casa ricordava molto le tane di alcuni animali: un monolocale con meravigliosa vista stazione e accompagnamento musicale di barboni molesti e alcolizzati, di certo non un bell'ambiente, ma dopotutto cosa dovevo aspettarmi? Era Duncan. Ci spostammo in cucina (la roba del suo amico era proprio buona) e cominciammo a mangiare patatine e gelato senza neanche preoccuparci del gusto che potevano avere, dopo di che l'xbox ci stava chiamando quindi lo stracciai a una partita di Call of Duty. Fin qui niente di particolarmente strano quando a un certo punto mi si avvicinò all'orecchio e disse in tono pacato:
Duncan: "Sai credo di non aver incontrato mai una persona così gentile e stronza allo stesso tempo...credo che tu mi piaccia davvero"
Il nervosismo mi prese alla sprovvista e cominciai a balbettare freneticamente cercando di dare una risposta.
Io: "P..p..penso a..a..nche io questo..o ehm ehm sono solo ...il fatto è..."
Non aspettò la fine di quei versi senza senso e mi baciò, questa volta non c'erano limiti nè Courtney, e quella notte fu rubato molto più di un bacio; dopo quella perfomance mi portò di peso in camera da letto e cominciò a spogliarmi. Avevo paura. Mai nessun uomo, ragazzo o maschio mi aveva visto nuda, e l'idea che Duncan sarebbe stato il primo a vedere e toccare il mio corpo mi eccitava. Fu bellissimo, e lui molto delicato all'inizio, ma possessivo verso la fine il che non mi spiaceva affatto. L'incubo venne la mattina quando non lo trovai nel letto, ma in cucina dove stava parlando al telefono: "Senti lasciami parlare...cosa? No senti mi fai parlare? grazie. Ti ho detto dove sono stato al pub con degli amici..quindi..NOOO lei non c'era! Non ci sentiamo dal reality. Courtney sono stanco ok? Lasciami stare a dopo piccola". Rimasi a fissarlo finchè non si accorse della mia presenza e quando i suoi occhi trovarono i miei le lacrime furono come una marea che sale piano e poi tutta in un colpo. Non voleva me, voleva un'avventura, un scappatella da quella vita organizzata e senza svincoli per la sua anima ribelle; presi in fretta le mie cose e uscì di corsa da quell'inferno, "come ho potuto essere cosi stupida?" mi ripetevo, "così stupida da credere di essere amata finalmente da qualcuno? Gwen sei senza speranze..." mi dicevo.
***
Tornai a casa e nella mia mente la parola "incidente" era ormai vivida. Quel bastardo, se mai l'avessi rivisto gli avrei fatto passare il mio stesso inferno e mi sorse un idea, un' idea folle. La mia mano si mosse da sola e cercò Courtney su Facebook e..eccola! Come immaginavo non aveva cambiato niente di lei, ma pretendeva di cambiare gli altri come con il suo "fidanzato" o meglio "bambolotto ken", ma chi ero per giudicare? La contattai tramite messanger: "Ciao, so che sono una delle persone che odi di più al mondo ma devo parlarti a proposito di Duncan". Mi rispose poco dopo con un "si incontriamoci alla stazione". E qualche ora dopo eravamo su una panchina immerse nel paesaggio invernale e in silenzio. La tensione era perceibile e persino i passanti notavano il disagio reciproco, ma decisi di rompere quella barriera e iniziare a dirle la verità:
Io: " Courtney..mi spiace darti altro dolore, mi spiace essere ancora una volta una nemica ai tuoi occhi ma ieri Duncan non è andato da solo al pub, ci è andato con me e sono stata da lui per la notte e.."
Rispose con fermezza
Courtney: "Grazie. Posso immaginare il resto. Non sono stupida Gwen, ultimamente duncan va tutte le notti con diverse ragazze e tu, mi spiace dirtelo, non sei stata altro che una valvola di sfogo per lui, non prova niente per te."
Quelle parole parole cosi dure e veritiere le spezzarono quello che nella sua testa si era immaginata o almeno sperava, avrebbe voluto solo una persona vicino a se in quel momento. Quella persona era Trent che ormai sarà già con un'altra ragazza, magari meno complicata e più bella...insomma meglio di me.
Io: "Vorrei solo non averlo lasciato andare via.."
Courtney: "Ti riferisci a Trent? Credo che lo rivedrai prima di quanto immagini"
Dopo quelle parole si alzò e se ne andò via silenziosamente e per un secondo mi sembro di sentire un sibilo, un "grazie" biascicato dalle sue labbra, forse quella era un'amicizia che dopotutto poteva ancora recuperare.
***
Tornando a casa si ricordò della posta di cui, dopo tutto quel casino, si era dimenticata di prendere, e quel che vide la fece sobbalzare. Un invito da parte di Chris McLean a un inaugurazione della nuova stagione di "A tutto reality: La vendetta dell'Isola", invitati tutti i vecchi concorrenti delle stagioni passate. Il suo cuore ricominciò a battere.

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Capitolo 3
*** Lui ***


Quando lessi quell'invito rimasi paralizzata, non potevo credere a quel che leggevo. Avrei rivisto il chitarrista carismatico che mi aveva scongelato il cuore nella prima stagione. Trent. La notte non riuscì a dormire e neanche per quelle successive, finchè non arrivò il fatidico giorno, o meglio sera. Misi una gonna corta nera con qualche catenella, una maglietta a caso e…ma cosa stavo facendo? Quella sera avrei rivisto l’amore della mia vita e mi stavo vestendo come se stessi andando a fare spesa, tolsi tutto e misi un vestitino corto attillato sul bacino, vaporoso sotto e con vari pizzi qua e là. Ero pronta, così infilai le scarpe e andai alla festa. Arrivata sul posto notai che erano già tutti a coppie: Heather e Alejandro, Tyler e Lindsey, Owen e Izzy e..Duncan e Courtney, a quanto pare l’aveva perdonato. E poi lo vidi, su una panchina a fissare il vuoto e un bicchiere di punch in mano, (quella situazione mi ricordò i balli scolastici) così presi coraggio e mi avvicina cautamente come un cerbiatto indifeso.
Io: “hey trent…” dissi con voce tremante
T: “oh Gwen, che..piacere vederti”
Lo disse con un tono di dispiacere, io non resistì e vomitai fuori tutto quella che mi passava per la testa:” Trent, mi dispiace non avrei mai dovuto lasciarti andare, l’ho capito troppo tardi lo so, ma ero così confusa e giuro che se mi perdonerai farò si che ogni giorno della tua vita sia più bello del precedente, ma ti prego dammi un’ultima possibilità; ho bisogno di te, dei tuoi occhi, del tuo cuor…perdonami.” Ero imbarazzata, ma mentre stavo già pensando a rimuovere il ricordo, mi destai in piedi con l’intento di andarmene. Ma lui. Trent. Si alzò e avvicinò a me, eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro.
T: “Ti avevo già perdonata al tuo Hey Trent…”
E poi mi baciò, e fu il bacio più bello della mia vita, tutto ciò che ci circondava era come congelato in quel lasso di tempo che mi sembrò durare un intero giorno; ma alla fine il mondo riprese il suo percorso e ci fu la delizia di un ultimo ballo prima della fine del party…

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