Gemini

di Zoey Charlotte Baston
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Death Eaters ***
Capitolo 2: *** Fear ***
Capitolo 3: *** Differents Paths ***
Capitolo 4: *** Free Time ***
Capitolo 5: *** Dark Magic ***
Capitolo 6: *** Wanna Dance? ***
Capitolo 7: *** I Will Not Lose You, Brother ***
Capitolo 8: *** Jealousy ***
Capitolo 9: *** Kings Of The World ***



Capitolo 1
*** Death Eaters ***


Death Eather



 

Se c'è qualcosa di sicuro in questo mondo è che Zoey Charlotte Baston non era una ragazza calma e di certo non frequentava i Serpeverde. Forse era proprio per questo che tutte le Serpi con l'intenzione di entrare nella Sala Comune rivolgevano occhiate dubbiose verso la Grifondoro seduta lì affianco. Era appoggiata al muro con le gambe strette al petto, i riccioli color cioccolato che le sfioravano le ginocchia e gli occhi chiusi, il volto lentigginoso era rilassato. Caso volle che proprio in quel momento un ragazzo del sesto anno decise di andare nel proprio dormitorio, ritrovandosi davanti il corpo assopito della gemella. Lui la guardò preoccupato, si mordicchiò il labbro capendo il motivo della "visita" di Zoey, esitò.

Se l'avesse svegliata lei avrebbe subito posto le mille domande a cui cercava risposte ormai da tempo, ma lasciandola lì sarebbe stata vista sicuramente da qualche prefetto, solo per colpa sua. La guardò, poi prese un profondo respiro e la scosse leggermente per la spalla.

-Zoey? Sveglia! Mica vorrai farti portare in braccio fino alla torre... Artemis?- Dopo un altro paio di tentativi gli occhi ambrati della ragazza si aprirono, non parse sorpresa quando si ritrovò davanti il volto identico al suo di Alexander Ulysse Baston, bensì come l'aveva chiamata. Artemis e Apollo erano dei soprannomi che si erano dati da piccoli, in onore delle divinità gemelle, usati sempre di meno man mano che il tempo passava. Alex le porse la mano per aiutarla ad alzarsi, Zoey accettò di buon grado sistemandosi meglio la gonna della divisa, il Serpeverde provò a dirigersi verso il dormitorio, ma venne prontamente fermato.

-Hey! Dove vai? Io e te dobbiamo parlare!- Si girò a guardarla. Sembrava innervosita, arrabbiata, pronta a incenerirlo con lo sguardo, poi si rilassò, lo guardava preoccupata. -Che ti succede?- Alexander inarcò il sopracciglio, era perplesso. A cosa si riferiva? Non gli sembrava di aver avuto qualche comportamento particolare, era sempre stato un buon attore, se voleva nascondere qualcosa lo faceva bene.

-Non so di che parli.-

-Alex, questo non sei tu! Mi stai evitando, non esci con qualche ragazza da mesi e nel tempo libero stai con quegli idioti dell'ultimo anno... Lo vedo Alex, so che c'è qualcosa di sbagliato, ti conosco come le mie tasche, lo sento!-

-Smettila! Non è successo nulla!- Provò di nuovo ad andarsene, ma lei lo bloccò prendendolo per il polso, lui fece l'errore di guardarla negli occhi. Negli occhi ambrati di sua sorella vedeva un'immensa preoccupazione, vedeva paura, vedeva il suo riflesso, si stava tradendo da solo. -BASTA!- Con un forte strattone si liberò dalla presa di Zoey, lei fissò un punto indefinito, senza muoversi, senza fiatare. D'istinto il ragazzo buttò l'occhio sul suo avambraccio non più coperto dalla manica della camicia, il Marchio Nero in bella mostra. Lo ricoprì tenendo lo sguardo fisso sul pavimento di pietra.

-Tu... Tu... COME HAI POTUTO!? IO MI FIDAVO DI TE, CRE-CREDEVO CHE... Credevo di conoscerti... Credevo non ci fossero segreti tra di noi, che tu fossi un bravo ragazzo, un bravissimo ragazzo... Come hai potuto mentirmi?- La Grifondoro fece qualche passo indietro mentre le lacrime scorrevano libere, cercò di reprimere un singhiozzo, senza risultati, il Serpeverde mantenne lo sguardo basso, gli si spezzava il cuore a sentirla così, ci volle tutta la buona volontà del mondo per reprimere l'impulso di abbracciarla, dirle che sarebbe andato tutto bene, che era solo un brutto sogno, come quando erano piccoli.

Zoey corse via, non si voltò. E Alexander la lasciò andare. Forse sarebbe stata più al sicuro così, senza sapere che quel marchio impresso per sempre sulla sua pelle era anche il simbolo della protezione che cercava di darle. 




 
MY SPACE!

Salve a tutti :3 
Molti di voi mi conosceranno perché partecipo a tanteeeeee interattive, spesso proprio con questi due tizi qua sopra, e come molte di voi ne sono diventata una drogata, quindi dopo due anni ho deciso di scriverne una io :D
Ho provato ad essere originale e spero di esserci riuscita! 
Come già sapete molte interattive non vengono neanche iniziate e so che facendo anch'io una long sarei caduta nello stesso errore, proprio per questo ho deciso di fare una cosa che finirò di sicuro e che ha come soggetto qualcosa che mi interessa particolarmente: Sarà una raccolta di OneShot sui gemelli.
Comunque, se qualche anima pia deciderà di partecipare, ecco della cose che dovete sapere:
  • Gli OC dovranno essere obbligatoriamente gemelli, accetto un massimo di due coppie ad autore.
  • Non accetterò schede nelle recensioni ne tantomeno di chi mi dirà solamente le info sugli OC, voglio anche un commento al "Prologo" per essere sicura che è stato letto.
  • Nelle recensioni dovete specificare: Sesso, Casate, ambientazione ed eventuali ruoli relazioni.
  • L'ambientazione è a vostra scelta. I vostri OC possono frequentare Hogwarts dall'epoca dei Malandrini in poi, compresi gli "anni di buco".
  • Dovrete specificarmi un titolo e tre oggetti/luoghi/persone che volete siano presenti nella storia. Vi spiego meglio: L'idea è nata da un gioco che facevamo al campo di teatro. Ci dicevano un tema/titolo e tre oggetti​ e noi dovevamo improvvisare in base a questo. Perciò tema e oggetti dovranno essere in comune per entrambi i personaggi, avere un nesso tra di loro e un senso logico.
  • Accetto una sola coppia di gemelli identici ma di sesso diverso come Zoey e Alex, sono un caso più unico che raro, quindi chi primo arriva meglio alloggia.
  • SIATE ORIGINALI, non voglio tutte coppie di gemelli Grifone-Serpe, capisco che l'accoppiata ha fascino, ho più gemelli così, ma esistono anche le altre case! E non fatemeli solo maschio e femmina, sono interessanti anche dello stesso sesso!
  • Avete 3 giorni di tempo dal mio ok per mandarmi le schede, in caso di maggiore ritardo avvertitemi.
  • DOVETE ESSERE ATTIVI, recensite, anche se in ritardo, non necessariamente tutti i capitoli ma almeno ogni due, sennò potrei anche decidere di non scrivere dei vostri OC e, nel caso vogliate sparire dopo che ho scritto di ciò che mi avete dato sappiate che potrei chiderli di nuovo e scrivere altre storie.

Ok, dovrei aver finito, casomai mi faccio sentire, se avete dubbi chiedete pure, vi lascio alla schede :3

 
  • Nome:
  • Secondo nome*: 
  • Soprannome*:
  • Cognome: 
  • Data di nascita (giorno/mese/anno): 
  • Casata:
  • Stato di sangue: 
  • Tema/Titolo della OS, anno in cui si svolge e anno frequentato (max. 3):
  • 3 oggetti che devono essere presenti (3 per ogni OS):
  • Aspetto fisico (dettagliato): 
  • Prestavolto (Deve esserci almeno una foto con il prestavolto del/la gemello/a): 
  • Storia: 
  • Famiglia:
  • Carattere (il più dettagliato possibile):
  • Cosa pensa del/la gemello/a e come si relazione con lui/lei:
  • Paura e fobie: 
  • Hobby: 
  • Cosa ama/odia:
  • Materie preferite/odiate e in cui eccelle/è negato*:
  • Amortentia*: 
  • Molliccio*: 
  • Patronus*: 
  • Animale*: 
  • Ruoli (Caposcuola, Prefetto, Quidditch..)*: 
  • Orientamento sessuale*: 
  • Amicizie e Inamicizie*: 
  • Altro*: 

I campi con l'* sono facoltativi.
A presto!
Baci
;*
Zoey

 

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Capitolo 2
*** Fear ***


Fear



 

Markus Oliver Lewis inseguiva il boccino d'oro da ormai mezz'ora. Non ricordava chi gliel'aveva dato, ormai era passato molto tempo, e neanche il motivo, il suo ruolo preferito nel Quidditch era quello del Battitore, ma ogni tanto si divertiva ad inseguire quella pallina dorata. Quando finalmente agguantò il boccino si accorse di essere arrivato alla scuderia dei draghi. La sua famiglia paterna, i Ludwis, era Norvegese e per tradizione erano allevatori di draghi, ma i suoi nonni si erano trasfeiti in Inghilterra quando suo padre era ancora piccolo, cambiando il cognome in Lewis. Nonostante ciò passavano ogni estate lì e, sopratutto la sua gemella Christine Abigail Lewis, amavano passare il tempo con i draghi. 

Proprio per questo non si sorprese quando la vide aggirarsi intorno ad un giovane esemplare di Ungaro Spinato, sistemando una sella sopra il suo dorso.

-Chris!- Christine si irrigidì di colpo, passando velocemente il dorso della mano sulle gote e strofinandosi gli occhi, poi guardò il fratello con un sorriso forzato.

-Mark! Che ci fai qui? Non stavi giocando con quel tuo boccino?- Domandò la ragazza dai capelli scuri continuando ad armeggiare con la sella, si mordicchiava le labbra ed aveva un'aria stanca. Lui mostrò il boccino ancora stretto nel suo pugno, optando per lasciarlo svolazzare in giro.

-Stai bene sorellina?- Era una domanda stupida, era ovvio che la ragazza non stava bene, ma gli uscì dalle labbra prima che potesse far qualcosa per impedirlo. 

-Sì, sì, sto bene... Solo che...- L'istinto le diceva di troncare la conversazione lì. Era più che convinta che se avesse continuato sarebbe finita di nuovo in lacrime e non voleva apparire debole, però Mark non l'avrebbe mai presa in giro... -Bufera mi ha fatto tornare in mente la prima prova del Torneo... Quindi mi è tornato in mente anche Cedric e...- Le parole le si bloccarono in gola. Christine era Portiere di Tassorosso fin dal suo terzo anno e perciò aveva condiviso molti momenti con il Capitano della squadra, inoltre lei era una ragazza sentimentale e sembrava non volerne proprio sapere di superare la questione. Markus sembrò un attimo incerto sul da farsi, poi la abbracciò.

Chri si irrigidì un attimo, poi ricambiò l'abbraccio lasciando di nuovo scorrere le lacrime, rimasero abbracciati mentre Mark si abbassava lentamente, portando la sorella a sedersi sulle sue gambe, finalmente il Grifondoro si decise a parlare. Sciolse l'abbraccio, poi sorrise e con gli indici mandò verso l'alto la parte finale delle labbra della Tassorosso, facendo sorridere anche lei, alla ragazza scappò una risatina.

-Devi smettere di pensare alla fine del Torneo. È vero, te e Cedric eravate amici, ma abbiamo appena 15 anni e una vita intera davanti. Hai buoni voti a scuola, degli amici che ti vogliono bene e sei felicemente fidanzata con Neville. Non pensare a quello che può accadere.- Christine abbassò di nuovo lo sguardo, si morse il labbro.

-E se Harry avesse ragione? Se è davvero tornato...?- Entrambi volevano che fosse così, ma ci credevano ben poco, Harry non avrebbe mai mentito su questo.

-Se Harry avesse ragione... Vorrà dire che combatteremo. Tu sei una Tassorosso leale, dolce, combattiva e che non tradirebbe mai nessuno.- Avvicinò le mano al collo della gemella, tirando fuori da sotto la maglietta della ragazza il ciondolo con lo stemma di Tassorosso. -E io sono un Grifondoro coraggioso, forte, figo e che piace a tutti. Voldemort tremerà al nome dei gemelli Lewis!- Christine scoppiò a ridere e così fece anche Markus, dopo aver mantenuto per qualche secondo un broncio sul volto. Rimasero tutto il pomeriggio lì a ridere e scherzare, liberandosi da tutte le paure e le tensioni.



 
 
MY SPACE!

Salve a tutti :3 
Ecco a voi la prima OS di questa mia interattiva, che verrà aggiornata ogni settimana ^^ Cosa ne pensate?
Non ho molto da dire, solo che le iscrizioni sono ancora aperte, quindi se qualcuno di nuovo vuole unirsi al gruppo è ben accetto, stessa cosa per chi ha presentato una sola coppia di gemelli!
Baci
;*
Zoey


Prossimo Capitolo:
Differents Paths


 

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Capitolo 3
*** Differents Paths ***


Differents Paths




Come ogni anno anche quel 1 Settembre un vasto gruppo di primini si trovava fuori dalle porte di Hogwarts. I gemelli Phoebe e Christopher Fuler erano impazienti, Phoebe muoveva leggermente il piede mentre Chris si mordeva le unghie, entrambi chiacchieravano con Alexandra Master, una ragazzina che avevano conosciuto sul treno.

-Vedete quel ragazzino lì?- Disse improvvisamente la ragazzina ai due nuovi amici. Phoebe si alzò leggermente sulle punte, cercando di vedere dove puntava il dito e sistemandosi meglio la coda. Il suo sguardo cadde su un ragazzino dai capelli rossi e gli occhi color del cielo, il viso lentigginoso. Chiacchierava con due persone, che in quel momento non riusciva a vedere bene, e sembrava aver attirato l'attenzione di non pochi futuri compagni.

-E quello chi sarebbe?- Chiese per lei Chris, il sopracciglio aggrottato e la mano ancora accostata alla bocca.

-Quello, cari miei, è Louis William Weasley! Un Weasley, sapete, un cognome importante!!- Phoebe guardò prima Ally, poi Louis, poi di nuovo Ally. Cosa c'era di tanto interessante, proprio non lo capiva. Aprì la bocca per dire qualcosa, ma fu interrotta da un ometto, il vice preside, evidentemente, che cercava di attirare l'attenzione, quindi iniziò il suo discorso.

Christopher si girò a guardare la gemella, pronto ad iniziare una conversazione, ma lei sembrava molto attenta e decise di non disturbarla. Lanciò uno sguardo ai suoi futuri compagni. C'era chi era teso come una corda e chi invece era tranquillissimo, chi stava in gruppo e chi se ne stava per conto suo, chi pendeva dalle labbra dal vice-preside e chi non vedeva l'ora che quella manfrina finisse.

Iniziò a giocare con il suo braccialetto, annoiato. Era particolare, con su inciso il nome di sua sorella Phoebe, ci teneva molto ed era così abituato alla sua presenza sul polso che era quasi una cosa istintiva toccarlo, assicurarsi che fosse ancora lì. Anche la gemella c'è l'aveva, solo che con il suo di nome. Tornò alla realtà solo quando la castana lo prese per mano.

-Dobbiamo entrare.- Sussurrò lei accennando con la testa all'entrata. In effetti solo una manciata di coppie, compresi loro due, erano ancora fuori dal maestoso castello. Non appena misero piede nella maestosa Sala Grande mancò ad entrambi il fiato. Chris tenne lo sguardo alto, osservando il soffitto in cui si rifletteva un cielo limpido e pieno di stelle, invece Phoebe guardava gli studenti più grandi, alla ricerca delle due sorelle maggiori, tornarono a prestare attenzione al percorso solo dopo essere inciampati.

Si fermarono e tutti i nuovi studenti spostarono l'attenzione sullo sgabello che aveva davanti e su cui era posato un vecchio cappello da stregone, non potendo fare a meno di sobbalzare quando uno degli strappi si mosse.

-Benvenuti fra di noi,
nuovi allievi di valore!
La vostra vita, d’ora in poi,
sarà piena di stupore,
di meraviglie e d’incanti,
di magie meravigliose
di studi interessanti
e di cose curiose.
Io sono il Cappello Parlante,
non spaventatevi del mio aspetto;
il mio compito è importante,
sono io che a posto vi metto.
Indossatemi e presto saprete
quale sarà il vostro destino;
qual è la Casa a cui apparterrete
dove condurrà il vostro cammino.
Forse la vostra via è Grifondoro,
la Casa dei valorosi;
l’audacia sincera è il loro tesoro,
vi entrano solo i più coraggiosi.
Oppure andrete a Tassorosso,
posto di virtù e di giustizia;
qui tutto dall’impegno è mosso,
giammai dalla mestizia.
O magari a Corvonero,
sagace luogo d’intelligenza;
poterci entrare vuol dire davvero
diventare uomini di sapienza.
O ancora a Serpeverde,
sede dei uomini di valore;
non di buon grado è visto chi perde
ma chi vince è coperto di gloria e onore.
Non mi sono concessi sbagli o errori,
leggo anche ciò che a voi stessi celate
nelle vostre menti, nei vostri cuori,
ogni segreto che voi custodiate.
Dalla mia bocca però solo un nome,
quello della Casa che vi è destinata:
sedete dunque e scoprirete come
la vostra avventura verrà cominciata.-

Phoebe rimase quasi incantata dalle parole del cappello. Vitious, era questo il cognome del professore, iniziò a chiamare gli studenti del primo anno leggendo i nomi da una lunga lista, sentì la stretta sulla sua mano da parte del moro stringersi una volta arrivato alla lettera F.

-Fuler, Christopher Ned.- Chris si avvicinò con lentezza quasi estenuante allo sgabello, strinse forte il sellino non appena il Cappello Parlante gli coprì la visuale.

"Uh! Ecco qui un altro Fuler... C'è una certa malizia in te... Forse Serpeverde? No, no... Però hai un buon cervello, Corvonero potrebbe andar bene, solo che ti manca la curiosità... Potrebbe andare bene Grifondoro... Pensandoci... Sì, sì, non c'è dubbio, la tua casa è TASSOROSSO!" Ci volle qualche secondo per realizzare quello che era successo, poi sorrise e corse al suo tavolo, dove venne accolto da un applauso.

-Fuler, Phoebe Jane.- Phoebe al contrario del gemello si diresse fino al cappello con una calma disarmante.

"Bene, bene, bene, cos'abbiamo qui?" Lei si morse il labbro, si stava preoccupando. "Un gran cervello, molto buono, sei curiosa e originale... Però non è questa la tua strada... Sei una brava ragazza, coraggiosa, con un filo di vanità... Si, troverai la tua strada con GRIFONDORO!" Phoebe guardò Chris. Il loro percorso si era diviso.



MY SPACE!

Salve a tutti :3
Ecco a voi la seconda OS! ^^ Prima di tutto volevo dirvi che la filastrocca del Cappello Parlante non è mia ma di "hinata 82", la troverete nella sua storia "Non c'è trucco, non c'è inganno, questa è magia!" al capitolo 4.
Ricordo ancora che le iscrizioni sono aperte, quindi se c'è qualcun'altro che vuole partecipare mi faccia sapere! Ah, volevo anche comunicarvi che una volta finita questa raccolta ne farò una dello stesso tipo, ma sulle coppie di fidanzati :3
Baci
;*
Zoey


Prossimo Capitolo:
Free Time


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Capitolo 4
*** Free Time ***


Free Time




Tessa Odile Lennox guardò la tela bianca davanti a se, chiuse gli occhi godendosi le note leggere del piano, quindi immerse il pennello, pulito, in un barattolino di vernice accanto a lei. Tristan Oswald Lennox, non molto lontano da lei, suonava quella melodia delicata, anche i suoi occhi erano chiusi, erano solo Tristan e il Pianoforte.

La Stanza delle Necessità era diventa da chissà quanto la loro personale sala artistica. Ci si rifugiavano quando avevano voglia di stare da soli, lontani da tutti, a godersi la pace. Se Tess avesse dovuto essere pienamente sincera lei non era il tipo amante della tranquillità ma il gemello invece sì e per la Grifondoro l'importante era stare insieme.

Ben presto sulla tela iniziarono a crearsi forme indistinte mentre la ragazza si faceva guidare solo dall'istinto e da ciò che le faceva sentire quella melodia, ma il ritmo che avevano preso entrambi fu perso quando Tess udì un colpo di tosse e una stonatura. Portò subito lo sguardo sul gemello, Tris aveva ripreso tranquillamente a suonare, facendo come se nulla fosse, la ragazza fu tentata di dirgli qualcosa, poi decise di lasciarlo stare e aspettare. Purtroppo però la tosse non cessò, anzi, divenne sempre più intensa e frequente.

-Tris, stai bene?- Tessa odiava sentirlo tossire. Al Serpeverde era stato diagnosticato un tumore ai polmoni un paio di anni prima ma aveva categoricamente rifiutato anche solo l'idea di passare l'adolescenza a farsi curare, prendendo medicinali solo durante gli attacchi, come in quel momento. Tristan si alzò, guardarlo nei suoi quasi due metri faceva ogni volta sentire Tessa troppo bassa, una mano a coprirgli la bocca e l'altra appoggiata al piano per sorreggersi. Annuiva ma il suo viso assumeva un color porpora per insufficienza respiratoria, decise finalmente di scuotere la testa in segno di diniego.

Tessa gli si avvicinò desiderando di avere con se la medicina del Serpeverde e non poté fare a meno di essere sorpresa quando questa comparì davanti ai suoi occhi, sul piano, insieme ad un bicchiere d'acqua. Si era dimenticata di trovarsi nella Stanza delle Necessità. Tristan nel frattempo si era seduto a terra, rannicchiato, con le gambe strette al petto, si dondolava leggermente, cercava di prendere grossi respiri ma finiva per tossire ogni volta, la mano desta ormai sporca di sangue.

-Tris?- Lui aprì gli occhi, ritrovandosi ad un palmo dagli occhi la mano della Grifondoro con quattro pasticche e un bicchiere d'acqua. Ne prese due e se le infilò velocemente in bocca, mandandole giù con metà bicchiere, poi prese anche le altre due e ingerì anche quelle. Il moro storse la bocca, ormai pervasa da un retrogusto amarognolo a cui il suo palato non sembrava abituarsi, pensandoci bene forse era più piacevole il sapore ferroso del sangue in bocca.

-Odio questa cavolo di medicina.- Tess ridacchiò abbracciando il fratello, era sollevata, Tristan era nettamente più rilassato e il suo respiro era più regolare. Un divano comparì non molto lontano dai due gemelli. La Grifondoro si alzò, mentre il Serpeverde rimase un po' a guardarla, ancora seduto a terra, quando finalmente si alzò si mise di nuovo a osservarla, sdraiandosi poi sul divano. -Sei proprio nana.- Tessa storse la bocca. Era poco più bassa della media ma suo fratello, che era sproporzionato soprattutto per i loro quindici anni, glielo faceva pesare il più possibile.

-Parla l'armadio!- Tristan le fece la linguaccia ma non disse altro, quelle sue stupide medicine sembravano prosciugare le sue energie ogni volta. -Sei stanco? A questo punto...- Affianco alla castana comparve un violino, quindi si sedette sullo sgabello davanti al piano, fece qualche prova, iniziando a suonare la prima canzone che le venne in mente e l'armoniosa melodia accompagnò il sonno di Tristan.



MY SPACE!

Salve a tutti :3
Ecco a voi... Un'altra OS :D Cosa ne pensate? Che ne dite di Tess e Tris?
Adesso devo andare, volevo solo dirvi che potrebbe capitare che nonostante gli OC di qualcuno di voi non hanno ancora avuto la loro OS prima del loro capitolo posti qualcosa su una delle mie coppie di gemelli, poiché sono in vacanza e potrebbe essere difficile scrivere con le schede davanti...
Alla prossima!
Baci
;*
Zoey


Prossimo Capitolo:
Dark Magic


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Capitolo 5
*** Dark Magic ***


Dark Magic




Nella stanza dei Serpeverde del quinto anno si diffuse un'immensa risata. I due gemelli Raymond Maxwell e Raphael Matthew Baston entrarono di corsa, quindi Raph spinse sul suo letto Ray, continuarono entrambi a ridere.

-Ok, ok, basta così fratello, non respiro.- Disse Raph cercando di riprendere fiato, si scostò i capelli rosso scuro da davanti agli occhi verde giada e poi sventolò davanti a quelli dell'altro un libro, quindi Ray si mise immediatamente seduto prendendoglielo di mano.

-Alla fine sei riuscito a prenderlo? Quegli scemi passeranno ore a cercarlo.- Rise soddisfatto. I loro compagni in quel periodo erano molto strani, li avevano sentiti parlottare di un certo mago oscuro che volevano iniziare a seguire e che aveva dato loro quel libro e i due Serpeverde incuriositi non avevano potuto fare a meno di voler impossessarsi del volume. Raymond se lo rigirò più volte tra le mani, poi lo aprì ad una pagina a caso. -È un libro di incantesimi... Ne proviamo qualcuno?- L'altro annuì sorridendo, poi tirò fuori la sua bacchetta, andò ad una delle prime pagine e lesse:

-Rufus!- Raph storse la bocca. Non era successo nulla. Alzò lo sguardo verso il gemello e, dopo un attimo di silenzio, si irrigidì. I capelli di Ray erano rossi. Non il solito rosso scuro che li caratterizzava, no, erano di un rosso acceso, color fuoco. Ed effettivamente si muovevano come fiammelle ed avevano striature arancioni. -Oh cavolo...- Raph si tolse in fretta la scarpa sinistra e gliela lanciò in testa e quella prese fuoco, rimbalzando a terra.

-Ahi! Perché l'hai fatto!?-

-Ray... Non ti spaventare... Ma i tuoi capelli sono tipo... Di fuoco.- Accennò a un sorriso nervoso mentre l'altro sbiancò di colpo. Si tolse anche lui la scarpa sinistra e la lanciò contro il fratello.

-RAPH! FA QUALCOSA, CAVOLO! E FALLA ORA A MENO CHE TU NON VOGLIA CHE DICA A MAMMA E PAPÀ CHE HAI ROTTO TU LA MOTO E NON ALEX!- Disse completamente inpanicato. Quindi Raphael inizio subito a leggere gli altri incantesimi, alla ricerca di uno che invertisse l'effetto.

-Ok, ok! Ehm... Proviamo con questo... Northmanni capillus!- Sospirò di sollievo vedendo i capelli del gemello tornare normali, poi però scoppiò a ridere. -Dovevi vedere la tua faccia! Eri ridicolo, frère!- Raymond lo guardò malissimo, quindi disse un incantesimo puramente casuale leggendo dal libro.

-Manus!- Raph si toccò i capelli. Poi si guardò i piedi. E infine le mani. Prese un grosso respiro e guardò il gemello. -Ray. Dov'è la mia mano sinistra? Perché sono entrambe destre?- Ray gli fece una linguaccia.

-Ben ti sta, mio caro frère! Uhm... Manibus!- Raphael sospirò di nuovo di sollievo, quei cinque minuti gli stavano dando troppo stress. Si sdraiò sbadigliando sonoramente e, dopo essersi tolto le scarpe con un calcio, mise i piedi sulle gambe del fratello.

-Meglio che nascondiamo quello stupido libro di "magia nera".- Raymond annuì e, dopo essersi guardato attorno, alzò una pietra esattamente tra il suo letto e quello di Raph. In quel punto qualcuno aveva scavato un nascondiglio che i gemelli avevano scoperto al primo anno. Era pieno di lettere dei parenti e qualche altro oggetto, quindi ficcò dentro al buco il libro senza tante cerimonie e si stese sul suo letto. Erano entrambi sul punto di assopirsi quando la porta si spalancò, facendoli scattare preoccupati.

-Alex! Cavolo, ci hai fatto prendere un colpo...- Ray si posò una mano sul cuore facendo una smorfia teatrale mentre il fratellino tredicenne si grattò la nuca imbarazzato.

-Excusez-moi, mon frère...- Disse lui andando a sedersi sul letto di Ray. -Herm ci vuole tutti nella Stanza delle Necessità tra dieci minuti... À bientôt!- E subito si alzò, chiudendosi la porta alle spalle.



MY SPACE!

Salve a tutti :3
Allora, questi sono miei OC (e la OS è venuta da schifo). Oggi avrei dovuto pubblicare la OS su Lowell e Anneliese, ma si è presentato un problema all'ultimo secondo. Ho finito i giga.
Quindi probabilmente neanche la prossima settimana potrò pubblicarla... Mi dispiace tanto :( probabilmente il prossimo capitolo sarà su Zoey e Alex, ma vedrò di fare il possibile per scrivere qualcosa su due dei vostri OC.
Inoltre, ho un'altra comunicazione:
Oltre al capitolo "Wanna Dance?" su Low e Liz non ci saranno più OS che rispecchieranno il tema e gli oggetti da voi comunicati. Lo so che molte di voi si sono impegnate a trovarle ma a volte mi crea più difficoltà di quanto pensassi, scusate, davvero! Spero di non deludervi...
Fatemi sapere.
Alla prossima!
Baci
;*
Zoey

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Capitolo 6
*** Wanna Dance? ***


Wanna Dance?




Anneliese Leonie Hollingshorth non era una ragazza che amava stare al centro dell'attenzione. Per niente. Così come il suo gemello, Lowell Archibald Hollingshorth, anzi, probabilmente il Corvonero era anche più timido della Grifondoro. Forse era proprio per quello che mentre scendeva la scalinata che portava alla sala allestita per il Ballo del Ceppo a braccetto con lui, stringendo con forza un pezzo della gonna del suo vestito rosa, i volti di entrambi si erano tinti di porpora.

Anneliese si maledisse per aver messo il suo nome nel Calice di Fuoco.

Quando nel 1999 si dovette decidere se tenere o no a Durmstrang il Torneo Tremaghi le scuole avevano stabilito insieme di aumentare la distanza tra un Torneo e l'altro, rimandando la decisione al 2001 e stabilendo che il limite non sarebbe stato di diciassette anni, per via delle troppe proteste, ma semplicemente il settimo anno di studi. Perciò, quasi per "miracolo", la ragazza aveva avuto la possibilità di partecipare e, quasi senza pensarci, aveva fatto bruciare il suo nome tra le fiamme del Calice.

-Non sopporto gli sguardi di tutti addosso.- Quello di Lowell fu un sussurro, si guardava i piedi, lanciò solo un veloce sguardo alla sorella mentre l'aiutava a scendere l'ultimo gradino. Low era un ragazzo solitario, che amava estraniarsi e in quella situazione si sentiva come un pesce fuor d'acqua, Anneliese storse la bocca.

-Alla fine però non è poi così male... Insomma, qui non ci guardano per via dei nostri genitori, neanche li conoscono, qui ci guardano per qualcosa di nostro!- Lowell sorrise leggermente, sapeva che in realtà li guardavano per via della castana ma non gli importava più di tanto. -Andiamo al buffet? Ho fame.- E così dicendo Liz lo prese per mano, dirigendosi in fretta e furia verso gli invitanti dolcetti norvegesi, fregandosene della tradizione dei "Campioni che aprono le danze".

-Annie, mi passi il dolce di Lillehammer?- Anneliese storse la bocca, non amava quel soprannome e, sinceramente, non aveva idea di quale fosse questo dolce di Lillequalcosa.

-Non mi chiamare Annie! È odioso...- E così dicendo si guardò attorno. La sala era sì, grande, ma non quanto la Sala Grande di Hogwarts e questa cosa la metteva leggermente a disagio. Durmstrang aveva dimensioni senz'altro più modeste rispetto a quelle di Hogwarts e lei era abituati a luoghi ampli.

Anche Lowell si guardò attorno, finché il suo sguardo non si posò su Dominique Weasley, bellissima con i capelli biondo fragola legati in uno chignon ed il vestito azzurro che le esaltava gli occhi cangianti, lei puntò lo sguardo sul Corvonero, lo salutò con la mano, sorrideva, e tornò dal cugino, Albus.

-Come prosegue con Domi?- Lowell sobbalzò, poi si voltò per guardare la sorella che ghignava mordicchiando un dolce. Low e Dominique erano fidanzati da ormai un anno, la loro non era una relazione evidente, certo, ogni studente ne era a conoscenza, ma loro non passavano il tempo a sbaciucchiarsi, stavano bene semplicemente stando insieme e Lowell non era l'accompagnatore della ragazza solo perché voleva accompagnare Annealise. Era la sua gemella, non avrebbe permesso neanche ad Albus, fidanzato della Grifondoro da qualche anno, di accompagnarla in un momento così importante. Fece per rispondere ma fu prontamente interrotto dal professor Vitious.

-Hollingshorth! Che ci fate qui? Dovreste star ballando insieme agli altro due campioni e i loro accompagnatori!- Il professore diede ai due ragazzi un paio di spinte e loro di malavoglia si avvicinarono al centro della sala, Lowell porse la mano ad Annealise e le sorrise.

-Vuole ballare, signorina?- Liz sorrise e con la mano stretta in quella di Low si diressero al centro della sala.



MY SPACE!

Salve a tutti :3
Sono tornata a casa, quindi ecco a voi il tanto atteso capitolo! (anche se in ritardo) Comunque ho un avviso da fare.
Ho notato che l'interesse per la fic sta calando e io non voglio sprecare tempo. Se qualcuno di voi è ancora interessato ad avere una shot mi dica pure, deve confermare e commentare i capitoli.
Se qualcuno di vuole tirare indietro per me non è un problema, ho un'idea per una nuova interattiva che caricherò alla conclusione di questa, quindi non vi libererete di me in ogni caso!
Alla prossima!
Baci
;*
Zoey

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Capitolo 7
*** I Will Not Lose You, Brother ***


I Will Not Lose You, Brother




Einax ed Ender Gwedeon camminavano tranquillamente nella foresta proibita, si muovevano senza problemi, come se fossero abituati, nonostante teoricamente loro non dovessero trovarsi lì.

Illuminavano il percorso da compiere con le bacchette, cambiando sempre direzione dello sguardo, prima davanti, poi ai loro piedi, poi in dietro e così via, per evitare di ritrovarsi davanti qualche nuova creatura che viveva in quella foresta. Einax teneva tra le braccia una busta con dei grossi pezzi di carne e la bacchetta si trovava in una posizione incerta tra le sue dita, come se stesse per cadere, Ender dal canto suo era in una posizione molto più comoda, con un album da disegno e un carboncino in una mano e la bacchetta stretta nell'altra. Una volta raggiunto uno spazio senz'alberi i due Grifondoro si divisero.

Ender si arrampicò senza esitazione sopra ad un grande masso che si trovava a lato, quindi accese con un semplice incantesimo una lanterna che lo attendeva dalla sera prima e con la bacchetta rivolta al castello riprese il disegno iniziato due notti prima. Quello era l'unico punto della foresta da cui si poteva vedere con chiarezza il castello di Hogwarts che il ragazzo amava ritrarre. Inoltre in quella zona venivano sempre a rifugiarsi i Thestral durante la notte e suo fratello adorava nutrire quelle particolari creature, perciò ne approfittavano per fare divertirsi un po' e ritagliarsi dei momenti fra di loro.

Nel frattempo il gemello aveva iniziato a tirar fuori i pezzi di carne, i Thestral mangiavano con gusto, la Einax si guardava attorno insistentemente e cercava di non perdere di vista neanche il fratello.

-Ender, perché non torni al castello? Preferisco che tu stia lì...- Disse con naturalezza, quasi casualmente, come se non pensasse veramente alle parole che gli uscivano dalle labbra. Il diretto interessato corrugò la fronte storcendo le labbra con aria perplessa.

-E da quando hai preso questa decisione, scusa? Veniamo qui quasi sempre ed è da circa un mese che lo facciamo ogni notte e non mi sembra tu abbia mai esitato.- Ribatté Ender guardandolo con la coda dell'occhio, Einax sembrò rifletterci un po', poi parlò, con un sorrisino sulle labbra.

-Non siamo mai venuti qua durante la Luna Piena, non vorrei che ti spaventassi fratellino.- Lo prese in giro ghignando. Con il fratello si sentiva molto più libero e non era un problema scherzare su qualcosa del genere.

-Credi davvero che verremo attaccati? Einax, non per dire niente, ma qui non viene anima viva se non noi e i Thestral. E, anche se ci fossero lupi mannari ad Hogwarts probabilmente non li manderebbero a scorrazzare nella foresta!- Disse con aria scocciata l'altro, aveva posato il suo carboncino sulla roccia mentre l'album ancor stretto tra le sue dita veniva scosso più volte. Einax preso da un momento di forte sentimentalismo si sedette guardandosi i piedi con aria triste, poi parlò.

-Scusa, ho detto una cretinata. E' che ultimamente mi è capitato di leggere un articolo sui lupi mannari, c'è la Luna Piena... Mi sono fatto "prendere dal panico", ecco... Sai di essere la mia unica famiglia.- Ender sorrise leggermente, quindi prese in mano il carboncino e scese dal masso, per poi stiracchiasi e cacciare fuori uno sbadiglio molto finto tenendo un occhio aperto per guardare il gemello.

-Non so te fratello, ma io sono esausto... Che ne pensi i raccattare tutta la roba, buttare a terra la carne che rimane in modo che la mangino e tornarcene nel dormitorio? Non vedo l'ora di tornare nel mio caldo letto!- Disse Ender porgendo una mano ad Einax, che l'accettò sorridendo. Quindi i due una volta lasciati i restanti pezzi di carne se ne andarono, uno affianco all'altro, silenziosi com'erano venuti.



MY SPACE!

Salve a tutti :3
Ecco qua il settimo capitolo, che ne pensate? Come avevo detto in precedenza non segue tema e oggetti precedentemente dichiarati, ma spero soddisfi comunque la creatrice :3
Il prossimo capitolo è gia pronto, non vedo l'ora che arrivi la prossima settimana per pubblicarlo! Approposito, per chi seguisse anche la mia altra interattiva sappiate che oggi dovrei pubblicare un capitolo di passaggio, in cui presento Libero, Clov, JS, Cory, Alix e i vari Weasley; quindi attente alla pagina degli aggiornamenti!
Alla prossima!
Baci
;*
Zoey

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Capitolo 8
*** Jealousy ***


Jealousy




Evan Cole Brentner si mosse a disagio sul suo letto, sbuffando. Nonostante fosse solo in pantaloncini la sensazione opprimente che gli dava il calore estivo non lo abbandonava, portandolo all'esasperazione e creandogli non poca difficoltà nel focalizzare l'attenzione sulle pagine del suo libro. Era un horror celebre nel mondo babbano, "Dracula", trovava particolare come i babbani immaginavano queste creature, certo, neanche nel mondo magico erano completamente accettati ma spesso i mezzi vampiri non avevano problemi.

Dopo un po' lasciò il libro sul comodino, rimanendo ad osservare il soffitto e valutando le opzioni. Di alzarsi e andare a giocare a Quidditch con il padre e il fratello non se ne parlava. Sapeva che per entrambi i genitori il preferito era Simon e forse era per quello che non lo sopportava. Per due ex-Grifondoro accaniti era molto più facile accettare il figlio Tassorosso che quello Serpeverde.

Neanche a farlo a posta in quel momento Simon Lucas Brentner piombò nella stanza dalla finestra aperta, la pluffa stretta tra le braccia ma pur sempre steso a terra. Gemette mentre si metteva seduto e, portandosi la mano alla nuca si guardò in torno, incrociando lo sguardo di Evan che era scattato a sedere e in quel momento aveva una mano al petto con gli occhi spalancati. Poi sbottò.

-Simon... SI PUO' SAPERE CHE CAVOLO STAVI FACENDO!?- Disse il ragazzo guardandolo male, nonostante ciò il gemello cercò di sorridergli, cercando di non farsi vedere debole, ottenendo solo un sorriso incerto e imbarazzato.

-Stavo giocando con papà... Mi sono sbilanciato e sono finito dentro casa a quanto pare... Mi spiace.- Come a voler confermare la cosa Daniel si affacciò alla finestra ancora in groppa alla sua scopa, si rivolse al Tassorosso.

-Stai bene figliolo? Evidentemente mi sono fatto prendere troppo la mano. Vuoi fermarti?- Evan alzò il sopracciglio dubbioso mentre il gemello scuoteva la testa. Davvero voleva continuare a giocare dopo aver quasi rotto il pavimento della loro camera? Era proprio scemo... -Allora ti aspetto giù. Evan, perché non chiudi la finestra?-

Il Serpeverde borbotto qualcosa di simili a un "Certo, così la prossima volta la spacca" ma ubbidì mentre Simon continuava a guardarlo sorridente, questa volta alzandosi. -Ti va di venire a giocare con noi? Un battitore ci farebbe proprio comodo per aumentare la difficoltà!- Lo invitò speranzoso, beccandosi soltanto un'altra occhiataccia.

-Giocare con voi? Ma anche no, non voglio stare con te, le vacanze voglio godermele, non rovinarmele.- Rispose in modo acido, facendo sparire velocemente l'entusiasmo dal volto del gemello, che si guardò i piedi tristemente; li mosse leggermente sussurrando.

-Per quanto andrà avanti così Ev?- Non ricevendo nessuna risposta alzò lo sguardo, aveva gli occhi lucidi, e batte con forza il piede per terra. -PER QUANTO EVAN, PER QUANTO!? Io non ne posso più, capisci? Mi stai rendendo la vita un inferno! DA QUANT'E' CHE NON ABBIAMO UNA COVERSAZIONE DECENTE!?- Quello non era Simon. Il solito Simon non avrebbe urlato in questo modo, non avrebbe mai messo così tanta rabbia e veleno in quelle parole. Evan lo guardò per un attimo, spiazzato. Non seppe come rispondere.

Non avevano mai affrontata veramente quella situazione. Evan evitava da anni Simon e Simon in ogni occasione cercava di avvicinarsi ad Evan. Non avevano mai pensato di chiarirsi. Non avevano mai pensato di dire quello che provavano. Erano stati zitti. Dopo quei secondi di silenzio; secondi, ore, giorni, non sapevano più neanche loro quant'era passato, il Serpeverde si mise a ridere.

-Non ne puoi più fratellino? Cosa ti ha stancato? Fare l'amicone che vuole bene tutti è diventato troppo impegnativo? O forse hai appena compreso che il mondo non è quel che sembra? Beh, ti dirò un segreto caro mio: Tu non sai niente, Simon.

Ci sarà sempre qualcuno che non ti vorrà come amico e io sono tra questi, non importa se sei mio fratello, se abbiamo la stessa stanza, lo stesso cognome e la stessa data di nascita. Io non voglio avere a che fare con te, quindi stammi lontano.- Così dicendo Evan prese il suo libro e uscì dalla camera lasciando il gemello da solo.

E se forse prima era solo un teoria ogni passo del Serpeverde aumentava la certezza che quello non era odio ma solamente gelosia.



MY SPACE!

Salve a tutti :3
Ecco qua l'ottavo capitolo, che ne pensate? Spero proprio che soddisfi i gusti della creatrice, anche perché siamo sempre più vicini alla fine!
Inoltre ho dei piccoli avvisi per chi segue anche le altre mie storie:
Per Fear Of Forgetting ho paura che l'aggiornamento ritarderà, per il semplice fatto che ho appena iniziato il IV Ginnasio e considerando l'indirizzo aggiuntivo che ho scelto ho un bel po' da fare, ovviamente però nonostante la storia possa andare a rilento non la abbandonerò!
Per C'est La Fièvre De La Jeunesse Qui Maintient Le Reste Du Monde A' La Température Normale invece non ho la minima idea di quando pubblicherò il capitolo con gli OC, poiché non mi stanno arrivando le schede e quindi non posso scegliere. Perciò se qualcuno che partecipa a questa storia sta leggendo queste note e mi deve ancra mandare le schede si tiri indietro o le mandi, se non per se stesso per gli altri lettori.
Beh, credo di aver detto tutto.
Alla prossima!
Baci
;*
Zoey

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Capitolo 9
*** Kings Of The World ***


Kings Of The World




"Zoey, ti prego, ti prego! Io questa situazione non la reggo più, va bene? Lo faccio per voi... Lo faccio per te..." 
"Credi che non sarei riuscita a proteggermi? Sono più forte di quanto tu pensi, Alex."
"Non m'importa se ne sei in grado o no, sei la mia sorellina e quei Mangiarmorte del cavolo non devono neanche pensare a toccarti. Mi manchi."
"...Mi manchi anche te..."
 
"Christine, stai bene? Sei ferita? Possiamo ritornare al rifugio, se vuoi." 
"Non ti preoccupare, è tutto apposto. Mi ha sfiorata appena. Te stai bene Mark?"
"Mai stato meglio. Allora, che ci facciamo ancora qui? Non sai quanto mi diverte distruggere quegli spocchiosi che ti prendevano in giro."
"Facciamogli vedere di che pasta sono fatti i Lewis."
 
"Phoebe, muoviti! Non vorrai fare tardi? Hai la divisa apposto? Cavolo, sei un disastro!"
"Grazie Chris, eh! Non sono pignola come te, se non sono impeccabile non è una tragedia."
"Non è una tragedia? È la consegna dei M.A.G.O.! Dobbiamo essere perfetti, fare bella figura davati ai professori!"
"Forza, Mr. Perfezione, andiamo, non eravamo in ritardo?"
 
"Tris, secondo te cosa c'è la fuori? Da come la mettono i giornali non è niente di che, ma secondo me è molto peggio."
"Si risolverà tutto Tess, lo sai. Io... Ho solo paura di non poterti stare accanto nel momento peggiore di questa guerra."
"Non dire così. Ce la farai. Sei forte Tristan e sono sicura che potrai vivere tanti altri anni fratellone."
"Quando arriverà il momento... Non mi dimenticare. Promesso?"
 
"Oggi la pattuglia è stata più difficile del solito... Si stanno dando parecchio da fare in questo periodo, i Lestrange più di tutti."
"Non so, Raph, a me sembrano soltanto più idioti di prima, soprattutto considerando come sono conciati."
"Beh, in effetti lo sono. Dici che Voldemort si fiderebbe ancora così tanto di Rosier sapendo che al terzo anno l'ha fatta a letto?"
"Basta che si accorga che quello scemo si è fatto rubare un altro libro di magia nera."
 
"Liz, non posso accompagnarti io all'altare. Nostro padre è vivo, quindi fino a prova contraria la tradizione vuole che sia lui ad accompagnarti."
"E da quando ci interessano le tradizioni, eh fratellino? Sei anche il mio testimone, non è più carino così?"
"Certo che sei cocciuta... Perché proprio io?"
"Voglio che sia come al Ballo del Ceppo."
 
"Odio quando quelli dell'ultimo anno si mettono a discutere della guerra e non ci permettono di ascoltare. Lo odio."
"Einax, piantala. Tanto non ci diranno nulla, preoccupiamoci di passare i G.U.F.O. piuttosto."
"Te non sai curioso di sapere di più? Non vuoi sapere contro cosa dovremo lottare quando usciremo da qui?"
"Lo faremo insieme come abbiamo sempre fatto, quindi che importa cos'è?"
 
"SIMON! Simon fermo, ti prego. Dobbiamo parlare."
"Parlare? Non parliamo da tempo. Perché dovresti farlo adesso? Mi odi, me l'hai detto Evan, basta. Devo andare ad aiutare gli altri. Non mi rendere le cose più difficili di quanto già non siamo."
"Possiamo morire la fuori. Non ho la minima intenzione di morire senza aver fatto pace con te. Ho fatto una cazzata, va bene? Voglio rimediare."
"Ci vediamo nel campo di battaglia, fratello. Non farti uccidere, va bene? Abbiamo tanto da recuperare."
 
Correte ragazzi, correte. Non fermatevi. 
Acqua in bocca, mi raccondo.
Questo segreto deve rimanere tra di noi. 
Viviamo tutti di sogni e i vostri sono in comune.
È per questo che siete così legati?
Si, si, siete speciali.
Siete i re del mondo, su cui poggia il futuro.
Non smettete di correre. Non smettete di sognare.



MY SPACE!

Salve a tutti :3
Lo so, lo so, sono imperdonabile, ma fatemi spiegare: Avevo scritto gli ultimi due capitoli e mi si sono cancellati, non ce la facevo proprio a riscriverli e ho trovato solo adesso il tempo di riscrivere una sorta di epilogo (su cui potete farmi tutte le domande che volete).
Mi scuso soprattutto con skyistorn, infatti le sue due altre OC dovevano essere le protagoniste del penultimo capitolo, ma avendo già una coppia di OC ho optato per non farla, sennò non avrei mai chiuso la storia.
Per chi seguisse la mia interattiva di Hunger Games: Sappiate che il capitolo è in corso e vicino alla conclusione, conto di pubblicarlo prima del ritorno a scuola!
Infine vorrei ringraziare tutti coloro che hanno seguito la storia con pazienza, vi adoro, ma anche i partecipanti, senza cui questa storia non avrebbe avuto futuro. Grazie, davvero.
Spero di risentirvi presto!
Baci
;*
Zoey

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