Shugo Chara: versione Amuto

di Blue_Passion
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La cattura dell'embrione, desiderio in due ***
Capitolo 2: *** L'incontro col gatto, primo bacio ***
Capitolo 3: *** Amicizie e nuovi intoppi ***



Capitolo 1
*** La cattura dell'embrione, desiderio in due ***


La cattura dell'embrione, desiderio in due
 
Ikuto e Amu, stavano con il braccio teso, uno da una parte, l'alto dall'atra, cercando di afferrare l'embrione, sospeso in aria, mentre i guardiani incoraggiavano Amu, e Amu, mentalmente, incoraggiava Ikuto.
Lei sapeva che il desiderio di quel gattaccio era molto più importante di quello di tutti i guardiani, compresa lei, che non sapeva nemmeno che chiedere.
Non aveva intenzione di consegnarlo al nemico, si vedeva, no, lui voleva togliere un'antica ferita dentro di lui, ma come, cosa poteva far guarire un dolore interno, al cuore, ai sentimenti?
Aveva perso una persona a lui cara?
Non aveva la libertà che desiderava?
Una delle due era quella corretta, ma la seconda, la portava a riflettere.
Ikuto aveva un chara gatto, ma come mai?
No, non era perché voleva essere un gatto, ma per il semplice fatto che quei felini, sono liberi, senza vincoli, al contrario di lui, che era obbligato a lavorare per una società che rubava i sogni ai bambini; voleva solo la libertà, nient'altro.
Allungarono ancora di più le braccia, e tesero ulteriormente le mani, per raggiungere insieme l'embrione, e stringerlo contemporaneamente.
Entrambi spalancarono gli occhi quando una strana forza, li spinse l'uno contro l'altra, facendoli incastrare in un abbraccio, mentre tenevano ancora l'uovo bianco scintillante tra le mani.
-Amu-          
-Ikuto-
Entrambi, guardarono l'uovo, e mentalmente, chiesero cosa dovessero fare.
L'uovo, a quel punto, parlò:
-Semplice, l'unica cosa da fare, è ricominciare-
A quel punto, una luce bianchissima, si sprigionò dall'uovo, e circondò tutti, fino a che..........
 
-E' vero che, ho espresso un desiderio allo spirito guardiano......MA PERCHE' HO TRE UOVA?-
Amu era scandalizzata, si, la sera prima aveva chiesto di far uscire la vera se, ma non di far nascere delle uova, diamine, e ora che faceva? Non era mica una gallina!
Era di logica impossibile.
Bhe, era meglio non pensarci, e portarle a scuola, o forse era meglio se non lo avesse fatto?
Non si curò molto di quello che le diceva il suo buon senso, e infilò le tre uova, rispettivamente rosa con cuori neri sopra, blu con picche nere sopra, e verde con fiori neri spora, nella borsa.
Uscì dalla camera vestita, e pronta per andare a scuola, afferrò una fetta di pane e marmellata, e si avviò verso la scuola, col presentimento che qualcosa di meraviglioso sarebbe accaduto.
 
 
 
Angolo autrice:
No ragazzi, i capitoli non saranno così corti, semplicemente era un primo capitolo/prologo, capitemi.
Si, che dire, è shugo chara, tutto rifatto, capovolto in versione.....AMUTO.
Si miei cari, quindi qui non ci saranno gli stupidi pensieri di Amu su quanto ami Tadase, no, ma saranno su quanto ami Ikuto.
Durerà circa 10 capitoli, massimo, minimo 8, quindi tranquilli, non ci vorrà molto, visto che sono piena di idee.
In ogni capitolo, ci sarà un volume del manga, rifatto ovviamente.
Arriverò fino al volume quattro, per poi saltare gli altri, e andare direttamente all'ultimo.
Baci Blue.

 

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Capitolo 2
*** L'incontro col gatto, primo bacio ***


L'incontro col gatto, primo bacio
 
Pov.Amu
Sono appena arrivata a scuola, quando....
-Eccoli, sono i guardiani! Hanno un aspetto così regale!-
Due ragazze, mi affiancano, e mi dicono:
-Forse tu non hai ancora sentito parlare di loro visto che sei nuova-
-I guardiani sono una specie di consiglio studentesco che ha lo scopo di aiutare noi ragazzi; ci proteggono da moltissime cose, e si preoccupano di tutti i nostri problemi, sono dei veri eroi!
Il King's Chair, Tadase Hotori, la Queen's Chair Nadeshiko Fujisaki, il Jack's Chair, Kukai Soma, e l'Ace's Chair, Yaya Yuiki.
I guardiani si riuniscono nel Royal Garden per bere il te, e hanno un mantello speciale che possono indossare solo loro!
E' tutta un'aria così regale!-
Gridano, mentre saltellano.
Io, guardo verso il gruppo di studenti col mantello, e noto il biondo in mezzo.
Sento che le ragazze muoiono praticamente solo dai commenti.
'Cavolo, si, è bellissimo, è un vero principe.
No no, una ragazza distaccata come me non può mica innamorarsi del principe della scuola! E' innammisibile'
Sento una delle uova dentro la borsa muoversi, e così, la apro, per vedere che l'uovo rosa sta oscillando.
Lo prendo, e lo spingo in fondo alla borsa, sussurrando:
-O povera me, ti prego stai giù!-
Sento gli occhi di tutti su di me, e così, chiudo la borsa, e mi giro, per vedere che l'intero cortile mi fissa.
-Insomma, che cosa avete tutti da guardare?!-
Grido, allontanandomi, quando sento una mano sulla spalla.
Mi giro, e mi ritrovo faccia a faccia con il King's Chair.
-Scusa un momento, noi non ci conosciamo, ma ho visto che hai...-
-Cosa? Hey!-
Lo interrompo, schiaffeggiando la mano che ha sulla mia spalla.
Si levano parecchie esclamazioni tra la folla, ma io, non ci bado.
-Ti sarei grata se in futuro evitassi di mettermi la mano sulla spalla, sono stata chiara?-
-Si, scusami tanto-
Sussurra, guardandomi con un'espressione scioccata.
Io, mi allontano, e me ne vado in classe.
 
Pov.Normale
Un ragazzo dai capelli blu, gli occhi ametista-cobalto, camicia nera con bordi blu, pantaloni neri, e una fascia al collo con una croce sopra, era disteso su una collinetta davanti alla Seyo Accademy, quando sentì una specie di tintinnio.
Si alzò di scatto, sussurrando.
-Che cos'è questo suono? Sembra il lucchetto magico-
 
Pov.Amu
No, ora c'è l'assemblea autunnale, non voglio andarci.
-E' con mio immenso piacere, che diamo inizio all'assembla autunnale-
Dopo circa un'ora di riunione, finalmente....
-Domande?-
Io, alzo la mano, spinta da qualcosa, anche se io non voglio.
-Volevo scusarmi per prima, la verità è che mi piaci!-
Il principe, mi guarda duramente, e risponde:
-Mi spiace, ma sono già impegnato-
Mi accorgo quello che ho detto, e scappo via.
'Vorrei cadere in un buco'
In quel momento, sento la terra mancare sotto i miei piedi, e grido:
-BUCOOOO!!!-
Ci cado dentro, e mi massaggio il fondo schiena.
-Ahia, che male, e ora come faccio? Hey, c'è qualcuno?-
Non risponde nessuno, al che, mi deprimo(?)
-E adesso chi mi tira fuori?-
-Ci penso io-
Mi dice l'uovo rosa, che mi è apparso davanti.
-Un uovo, che parla?-
 
Pov.Normale
Il ragazzo misterioso, ora, era sul tetto della serra, con in mano il lucchetto magico.
-Ci siamo, sento odore di uova-
E con questo, saltò giù.
 
Pov.Amu
Improvvisamente, si schiude, e ne esce una creaturina dai capelli rosa con un vestitino rosa pallido, occhi rosa, e un cappello con frontino rosa.
-Insomma, che cosa stai aspettando ancora?-
-Come?-
-Dai, saltiamo-
-Ma io non so saltare-
-Mh, da ragazza che non sa saltare, a campionessa, chara change! Hop, stept, jump!-
Ai piedi e ai polsi, mi appaiono delle ali rosa, che mi fanno sollevare da terra, e mi sbattono di qua e di la in aria.
-Ma, che succede? Perché mi sono spuntate delle ali ai piedi? Sono anche...accessori fuori moda!-
-E' solo per il look che ti preoccupi?-
-Noooo, aiuto il mio corpo si muove da solo! Voglio fermarmi! Fatemi scendere! Voglio mettere di nuovo i piedi a terra!-
Così, atterro su una sbarra di metallo, che compone una specie di esoscheletro rosso.
Guardo giù, e vedo che sono ad un'altezza snaturata.
-Haaaa, è anche peggio di prima, stavo meglio in fondo alla buca! Si può sapere che succede, e sopratutto tu chi sei?-
-Piacere mi chiamo Ran, e sono il tuo personale shugo chara-
-Tu sei il mio shugo chara?-
-Esatto, in poche parole sono quella che tu vorresti essere-
-Io vorrei essere come te?-
-Non è il desiderio che hai espresso ieri sera, vorresti essere diversa da come appari, ed eccomi qui, sono l'espressione dei tuoi sentimenti!-
-Non è possibile, mi prendi in giro, non esistono queste cose!-
-Si che esistono, e faresti meglio a crederci, perché così potrai essere, esattamente come vuoi!-
Sento dei movimenti, e guardo davanti a me, per vedere atterrare un ragazzo dai capelli blu notte, occhi dello stesso colore, con un paio di orecchie da gatto e una coda blu.
-Mmmm, tu hai un prezioso shugo chara-
-Ecco un altro pazzoide, questo non vola ma ha le orecchie da gatto-
Lui, mi si avvicina ancora di più, si abbassa leggermente, e annusa l'aria, muovendo leggermente le orecchie feline.
-Che cosa vuoi?-
-Bene, il mio fiuto infallibile mi dice che hai delle altre uova-
-Si, per la precisione ne ha due-
Dice, uno strano esserino simile al mio, solo che con capelli blu, un vestito in pelle nero, occhi miele, orecchie, coda e zampe da gatto, sbucando da dietro il di lui.
-Insomma, si può sapere chi siete?-
-Sta attenta Amu, questi brutti ceffi vogliono prendere le tue..ha-
Viene interrotta perché il ragazzo la scaccia via, e appare dietro di me, sussurrandomi:
-E così il tuo nome è Amu, ragazzina-
Sento le sue mani frugare dentro la mia borsa, e dentro la tasca della mia giacca, e questo mi fa diventare molto arrabbiata, ma sopratutto imbarazzata.
-Leva quelle luride manacce, come ti permetti di frugarmi nella tasca? -
Grido, agitando le braccia.
Lui, schiva tutti i miei tentativi per colpirlo, e si allontana dopo poco, con in mano l'uovo verde e blu.
-Trovate-
-Ladro, restituiscigliele subito!-
-Interessante, sembra che stiano già per schiudersi-
-E questo oggettino è il lucchetto magico, è una giornata fortunata-
-Forza Ikuto, muoviamoci-
-Arrivo-
Dice, allontanandosi.
'Non posso perderle, quelle sono le mie uova, rappresentano la persona che vorrei essere'
-Ridammele! Che cosa vuoi fare con le mie uova? Ridammele subito!-
-Brava Amu-
Sbotto, correndo verso di lui, al che, si gira di scatto, giusto in tempo per realizzare che gli ho tolto le uova dalle mani, che ora stanno cadendo.
-Ho no!-
Non ci penso molto, e mi butto, inseguendo le due uova.
 
Pov.Ikuto
Vedo questa strana ragazzina saltare per andare a prendere le uova, e come un flash, mi ricordo delle scene:
Il lucchetto che va da lei, lei che si trasforma, la trasformazione si scioglie, lei cade, e viene presa dal piccolo re.
Devo salvarla.
Non ci vuole molto, che anche io sto cadendo, e in poco tempo, raggiungo Amu, che ha le uova tre le braccia, strette al petto.
Avvolgo le mie braccia intorno al suo corpo minuto, e quando siamo a pochi centimetri da terra, la prendo in stile sposa, e atterro in piedi.
Non è forse vero che i gatto cadono sempre in piedi?
Mi metto in ginocchio, e guardo la ragazzina che ho tra le braccia, che tiene gli occhi chiusi.
Apre prima un occhio, e poi l'altro, rivolgendomi uno sguardo interrogativo.
Ha dei bei capelli color rosa confetto, occhi oro, una pelle pallida e vellutata, un viso angelico, leggermente rosso, e delle labbra che sembrano fatte a posta per baciare.
No, ma che vado a pensare!
Smettila Ikuto, avrà undici anni!
-Stai bene?-
Le chiedo; lei, annuisce lentamente, mentre stringe le sue piccole braccia intorno al mio torace, premendo il viso contro il mio petto.
Io, spalanco gli occhi, e la guardo sbalordito.
-Grazie, mi hai salvato la vita, come ti chiami?-
-Ikuto Tsukiyomi, tu ti chiami Amu da quello che ho capito, ragazzina-
-Hinamori Amu, si, e non sono una ragazzina!-
Mi grida, diventando rossa.
Io, mi alzo, e la poggio a terra, per poi mettere una delle mie mani sulla sua guancia, e accarezzarla con il pollice.
Come mai mi sto comportando così?
La conosco da meno di dieci minuti, ma è come se la conoscessi da una vita, forse meno, ma da tempo.
Amu Hinamori, chi sei realmente?
Come mai ho visto il lucchetto andare da te?
Il lucchetto!
Mi giro verso Yoru, che è stralunato, e dico:
-Yoru, il lucchetto!-
-Certo, tieni-
Detto ciò, me lo da, ed io, la metto sul cuore di Amu.
Lei, arrossisce di un colore vermiglia, e mi guarda confusa.
Vedo il lucchetto illuminarsi, come la mia chiave, e allora, slaccio la catenina, e lego al collo di Amu il lucchetto magico.
Mi allontano un po', e noto che le dona davvero.
Se lo tocca, e alza lo sguardo.
-Cos'è?-
-Tienilo, consideralo un regalino-
Quando sto per andare, una voce mi ferma.
-Ikuto!-
Mi grida Amu, prendendo il mio braccio.
Mi giro, e vedo che ha gli occhi lucidi.
-Ci rivedremo?-
Chiede quasi in un sussurro.
-Certo, mia piccola fragola-
Dico, depositandole un bacio sulla guancia, al che, arrossisce di nuovo.
-Tsukiyomi Ikuto? Che cosa stai facendo ad Amu?-
Mi stacco velocemente, e alzo lo sguardo, per incontrare quello incavolato di Tadase.
-Ma guarda chi si rivede, piccolo re, come andiamo?-
-Gatto ladro che non sei altro, che cosa vuoi da Amu? Che le stavi facendo?-
Mi faccio spuntare un sorrisetto, e rispondo.
-Semplice, le davo una cosa che le apparteneva, più un piccolo dono-
Dico, saltando via, atterrando su un albero li vicino.
Quando mi giro, vedo Amu con la mano sulla guancia, e uno sguardo perso, mentre Tadase le si avvicina, per poi poggiarle una mano sulla spalla.
Mi da sui nervi, nessuno si può avvicinare ad Amu! E' mia!
Ma....che dico? La conosco da pochissimo e già la considero mia?
Ho bisogno di riposo, ma voglio vedere come va a finire.
 
Pov.Amu
Sono qui, ferma, impalata, a guardare il punto in cui prima c'era Ikuto, ed ora, il vuoto.
Ho una mano sulla guancia, dove mi ha baciata Ikuto, quando sento qualcosa sulla spalla.
Mi giro, per ritrovarmi quel damerino biondo davanti, con una faccia preoccupata.
-Amu, come va? Non ti ha fatto del male, vero?-
Io, scaccio la sua mano, e lo guardo dura.
-No biondino, non mi ha fatto niente, anzi, mi ha salvata, e mi sembrava di averti detto di non mettermi più la mano sulla spalla, ed ora scusa, ma non mi sento particolarmente bene, me ne torno a casa-
E detto ciò, me ne vado, diretta verso casa, seguita da Ran, che ha capito che non mi piace Tadase.
 
[Sera, casa Hinamori, balcone della camera di Amu]
 
-Che stupido, non li bastava darmi fastidio già una volta mettendomi una mano sulla spalla, no, anche una seconda doveva farlo, e dire che l'avevo avvertito che odio chi mi mette le mani sulle spalle-
-Così?-
E sento due mani su entrambe le mie spalle, per poi essere tirata verso un petto muscoloso, e sentire la mia vita venire cinta da due lunghe e forti braccia.
Subito, ripenso al timbro di voce, Ikuto.
-Che ci fai qui?-
-Come che ci faccio qui? Non eri tu quella che oggi mi ha chiesto se ci saremmo mai rivisti? Comunque, bel corpo-
Io, arrossisco, e mi guardo.
Infatti ho un misero asciugamano che mi copre a malapena il sedere, fa vedere le mie gambe lisce, le braccia, o, insomma, copre solo le parti intime.
-I-Ikuto, stupido gattaccio, ma ti sembrano discorsi da fare? Avrò come minimo cinque anni meno di te, ne ho solo undici, e mi dici queste oscenità?-
-Hahahahaha, undici? Allora c'avevo visto giusto, comunque si, per prenderti in giro e divertirmi devo usare questi metodi, ragazzina, ma credo che anche tu ci hai azzeccato, si, abbiamo cinque anni di differenza-
-Quindi ne hai 16! Lo sapevo! Almeno, se non ne avevi 17, ne avevi 16-
-Ragazzina, sei troppo vivace, calmati-
-S-scusa, o mio dio, ti ho fatto vedere, o dio!-
-Cosa? Il tuo vero te? Se è per questo, lo preferisco a quello freddo è distaccato-
-Ikuto! Smettila di prendermi in giro!-
-E chi ha detto che ti stavo prendendo in giro, mi piaci così come sei Amu-
Mi sussurra in un orecchio, per poi morderlo, e saltare giù dal balcone.
-Aspetta, e io come faccio a sapere che non menti?-
Grido, affacciandomi al balcone.
Lui, gira la testa, e mi guarda.
-Credici Amu, credici, e ricorda-
E con questo, se ne va.
Che significa?
Come credici?
Come ricorda?
Cosa, che devo ricordare?
 
[La mattina dopo]
 
Mi sto dirigendo verso scuola, quando.......
-Amu!-
No, lui no!
Mi giro, e ritrovo di nuovo quel fastidioso biondino tra i piedi.
-Che vuoi reuccio?-
-Ho, bhe, niente di particolare, semplicemente, oggi pomeriggio sei invitata al Royal Garden-
-Bene-
E detto ciò, me ne vado in classe.
 
Dio, che giornata impegnativa, sono morta, voglio tornare a casa, ma ho quello stupido Tea Party al Royal Garden, che palle, non voglio!
Quando sono davanti alla serra, sento qualcosa dietro di me.
Mi giro, e mi ritrovo ad un centimetro dal suo volto.
Mio dio, credo di essere rossa come un pomodoro, se non di più, ecco, ho appena scoperto una nuova tonalità di questo stupido colore!
-Hey fragolina, come va?-
-Da dove l'hai tirato fuori questo gattaccio?-
-Ma non hai visto i tuoi capelli, insieme al tuo volto somiglia ad una fragola-
Io, indietreggio, fino ad arrivare alla parete in vetro dietro di me, ho no, sono bloccata!
-Senti Ikuto, potresti, si ecco.....spostarti?-
-No, è bello farti arrossire, che ne dici se lo facessi in un modo più....interessante?-
-Davvero non serve, ora devo solo entrare qui in questa stupida serra, mi lasci?-
-E va bene, ma sai, credo che ci vedremo entro questa sera-
E detto questo salta via.
-Che vuol dire? Ikuto!-
-Perché gridi al vento?-
Mi chiede Ran sbucando dalla mia borsa.
-Perché Ikuto si è dileguato senza dirmi il significato di una cosa-
-Di che?-
-Qualcosa Ran, ora andia......-
Sento un'altra piccola scossa alla mia borsa, e la apro.
L'uovo blu!
In poco si schiude e ne esce una chara con i capelli corti blu tenuti sotto un cappello da pittrice blu chiaro, con un completo azzurro e blu molto da pittrice e comodo, don un segno di picche sul capello.
Mi guarda con i suoi due occhioni blu, ed esclama: -Amu, ma che ti salta per la testa? Lasciarlo andare via così? Scherziamo?-
-Scusa, ma tu...tu chi sei?-
-Mi chiamo Miki, e sono il lato creativo e distaccato del tuo carattere, ma anche il tuo lato amoroso se vogliamo metterla così-
-Okay, quindi dovrei ascoltarti la prossima volta che si tratta di lui?-
-Non so, vedi te che fare-
-Uuups, dobbiamo entrare, non voglio fare tardi alla stupida assemblea o quel cavolo che è dei guardiani-
-Giusto, hai ragione-
Entro dentro la serra in vetro e m ritrovo accolta da quattro ragazzi, tra cui uno che conosco molto bene.
-Allora, perché sono qui?-
-Perché tu sei il nostro nuovo -e primo- jolly-
-Scusa, ma non ho capito, cosa?-
-In poche parole sei un guardiano ora, Amu Hinamori, ecco il tuo mantello rega....-
-Frena, frena, frena. Io non ho detto a nessuno che volevo essere un guardiano, non ci tengo nemmeno-
-Hahahaha, molto spiritosa, dai tieni-
Mi dice ridendo il ragazzo più alto con capelli nocciola e occhi smeraldo.
-No, ora scusate, devo andare-
Rispondo secca, avviandomi verso l'uscita.
-Aspetta Amu!-
Mi grida il biondino bloccandomi di nuovo appoggiandomi una mano sulla spalla.
-Ti ho detto di non toccarmi le spalle! Solo una persona lo può fare, e di certo non sei tu!-
Detto questo, corro fuori dalla serra e faccio il chara change con Ran, che mi fa atterrare davanti a casa mia.
Entro e saluto mia madre freddamente, guadagnandomi un suo grido sul fatto di quanto sono "cool and spicy".
Entro in camera e poggio l'uovo verde sul comodino, guardandolo intensamente.
-Quando ti schiuderai? Domani? E' già sera ormai, e dire che io non ho fame, quei guardiani mi hanno fatto passare l'appetito, andrò a fare una doccia-
Vado in bagno e mi faccio una veloce doccia, per poi mettere il pigiama.
Vado in camera a mi metto sotto le coperte, guardando Ran e Miki mentre se ne tornano dentro le loro uova.
-Notte ragazze-
-Notte Amu-
-E a me non la dai la buona notte?-
Mi alzo di scatto e guardo verso la finestra.
-E tu che ci fai qui?-
Grido.
-Non so, passavo da queste parti e ho pensato di farti visita, posso?-
Chiede guardando il letto.
-Fa come ti pare-
Si avvicina a me e mi si siede accanto, guardandomi.
-Ikuto?-
-Si?-
-Perché tu e il biondino siete nemici?-
-Entrambi vogliamo l'embrione-
-Che cos'è?-
-Lo scoprirai a tempo debito Amu-
Detto questo si alza, mi da un veloce bacio sulla tempia ed esce, per poi saltare giù dal balcone.
Cado all'indietro sul letto con un piccolo sorriso sulle labbra, e guardo di nuovo le uova di Ran e Miki.
Grazie ragazze.
-Amu sveglia, è ora di andare a scuola-
-Lasciatemi stare ragazze, sono stanca-
Non si poteva dire del tutto vero, volevo solo rimanere a sognare quel ragazzo che da ormai due giorni occupava i miei pensieri.
-Dai, farai tardi altrimenti-
-E va bene, e va bene, mi alzo-
Con calma esco da sotto le coperte e inizio a vestirmi, e vado al piano di sotto, uscendo dalla porta di casa con in mano una fetta di pane e marmellata.
-Altra giornata, speriamo che oggi quei quattro non rompano-
Arrivata davanti ai cancelli della scuola, sento sussurrare una cosa nuova sul mio conto.
-Ha rifiutato di entrare nei guardiani, incredibile no?-
-Si, ma che ci si poteva aspettare da Hinamori Amu-
-Sempre a spettegolare su di te, ma non ti danno fastidio?-
Mi domanda Miki.
-Incredibilmente-
Sussurro come risposta.
Guardo tutti che entrano, e noto il gruppetto che odio chiacchierare.
Uffa, ma perché devo odiare tanto la scuola.
Entro in classe e seduta al mio posto guardo fuori dalla finestra, pensando a tutto quello che in soli due giorni mi è successo, e a ieri sera.
Ikuto mi ha dato un altro bacio, non ci credo, haaaa.
Basta Amu, sembri una stupida ragazza innamorata, ma....non è che lo amo sul serio?
No, al massimo mi piace, ma amarlo? Mai!
 
Pov.Normale
-Dobbiamo portarla dalla nostra parte-
-Si Tadase, ma come facciamo?-
-Nadeshiko, che ne dici, ci pensi te?-
-Va bene, ma non assicuro niente, oggi le chiederò se le va di fare una torna con me e la metterò in guardia da quello Tsukiyomi-
-Grazie, allora è deciso-
Dopo scuola, Nadeshiko si avvicinò ad Amu molto silenziosamente, apparendole davanti e facendole prendere un infarto.
-Ma sei pazza? Mi hai fatto morire!-
-Scusa, volevo solo chiederti, ti va di fare una torta con me questo pomeriggio?-
-E dove scusa?-
-A scuola, i guardiani hanno accesso alle cucine-
-Mmmm, e va bene, ma solo perché non ho nulla da fare-
-Perfetto-
 
Pov.Amu
Strano mi abbia chiesto di fare una torta con lei, ma perché non accettare?
-Senti, però io non so cucinare-
-Ti insegno io tranquilla, per prima cosa versa l'impasto che ho fatto nello stampo, bene, così-
Lo verso piano nello stampo, e poi lo metto in forno con l'aiuto della Queen's Chair's.
-Bene, tu ora fai la panna, io vado a prendere la frutta-
-Ma io no so come si f.....bene, sono sola!-
Faccio notare quando non vedo più quella strana ragazza nella stanza.
-E chi l'ha detto?-
Guardo la finestra, e spalanco gli occhi.
-Ikuto?!-
-Hey Amu, come va?-
-Che ci fai...no, lascia perdere, come hai fatto a salire fino al terzo piano dalla finestra?-
-Sono un gatto ricordi? Comunque, non credi di aver dimenticato qualcosa?-
Mi chiede tenendo in mano...il mio uovo verde!
-Ikuto, ridammelo!-
-No, vieni a prenderlo-
Mi dice scendendo dalla finestra.
Corro verso di lui e tendo la mano verso l'uovo ma....
Spalanco gli occhi mentre la mia mano va a sfiorare la sua dove tiene stretto l'uovo che però fa cadere subito dopo il contatto per errore.
N-no, non può essere, il mio primo bacio lo sto dando per sbaglio ad un ragazzo che conosco da due giorni e mezzo!?
Cado all'indietro con sopra Ikuto, che per non schiacciarmi poggia le mani a lato della mia testa, e intrappolando le mie gambe tra le sue.
Chiude piano gli occhi e approfondisce quel contatto prima semplice ed ora più passionale.
Chiudo anche io gli occhi, e allaccio le mie braccia dietro il suo collo, tirandolo verso di me aprendo di poco la bocca e lasciando libero passaggio alla lingua di lui, che non aspetta un secondo di più e inizia ad esplorarla con innata sensualità.
Non ho la più pallida idea di come si baci una persona, ma mi lascio trascinare dall'istinto toccando piano la lingua di lui con la mia.
Arrossisco ancora di più di quanto già lo sia quando sento essere presa ai fianchi dalle forti mani di Ikuto ed essere leggermente sollevata.
Inarco la schiena facendo combaciare i nostri bacini mentre poggio le mani sui capelli di Ikuto, toccandoli piano e arruffandoli tutti.
Continuiamo a baciarci, ma ad un certo punto....
-Amu sono torna......ma che cavolo succede???-
 
Angolo autrice che chiede perdono:
Ragazzi scusate, ma i mie mi hanno messa in punizione fino a Natale, oggi ho postato perché......sono una monella.
Oltre a questo, era anche perché non voglio farvi preoccupare, e tranquilli che a Natale aggiorno un sacco di storie e posto un paio di speciali.
 
Bene bene, Amu e Ikuto si sono già baciati, che bello no?
Hehe, nel prossimo capitolo ne succederanno di tutti i colori, sopratutto perché sbucherà la cara sorellina rompi palle di un certo gatto, quindi......
Scusate eventuali errori, e grazie a tutti quelli che mi seguono e che sono pazienti.
Un bacio Blue.
 
 

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Capitolo 3
*** Amicizie e nuovi intoppi ***


Amicizie e nuovi intoppi
 
N-no, non può essere, il mio primo bacio lo sto dando per sbaglio ad un ragazzo che conosco da due giorni e mezzo!?
Cado all'indietro con sopra Ikuto, che per non schiacciarmi poggia le mani a lato della mia testa, e intrappolando le mie gambe tra le sue.
Chiude piano gli occhi e approfondisce quel contatto prima semplice ed ora più passionale.
Chiudo anche io gli occhi, e allaccio le mie braccia dietro il suo collo, tirandolo verso di me aprendo di poco la bocca e lasciando libero passaggio alla lingua di lui, che non aspetta un secondo di più e inizia ad esplorarla con innata sensualità.
Non ho la più pallida idea di come si baci una persona, ma mi lascio trascinare dall'istinto toccando piano la lingua di lui con la mia.
Arrossisco ancora di più di quanto già lo sia quando sento essere presa ai fianchi dalle forti mani di Ikuto ed essere leggermente sollevata.
Inarco la schiena facendo combaciare i nostri bacini mentre poggio le mani sui capelli di Ikuto, toccandoli piano e arruffandoli tutti.
Continuiamo a baciarci, ma ad un certo punto....
-Amu sono torna......ma che cavolo succede???-

 
Mi stacco improvvisamente da Ikuto, spingendolo un po’ lontano e giro la testa verso la ragazza dai capelli viola e gli occhi nocciola appena entrata.
Arrossisco di nuovo, mentre rimango congelata senza sapere cosa dire.
Diciamocelo, okay che non devo dare spiegazioni a nessuno su chi bacio o chi no, ma comunque…
-E-ecco, Nade, è stato un incidente…-
-Si, come no, e il modo in cui vi baciavate scommetto che erano gli amorini che vi stavano obbligando, no? Ma per piacere! Voglio una spiegazione plausibile! –
-Okay! –
Spingo Ikuto via facendolo atterrare di culo, ricevendo da lui un’occhiataccia.
-Ikuto mi ha rubato l’uovo verde, così sono corsa verso di lui per prenderlo ma a quanto pare sono sbattuta contro di lui e l’ho baciato, siamo caduti all’indietro e Ikuto ha iniziato a baciarmi con più trasporto, ho scoperto che non mi dispiaceva e quindi abbiamo continuato a baciarci fino a che non sei arrivata tu, questa spiegazione va bene? –
Osservo Nadeshiko congelata e con un tic all’occhio che ci guarda come se fossimo due alieni e inizio a girarmi i pollici.
-Ovvio, va benissimo. MA QUESTO NON GIUSTIFICA CHE LUI SIA QUI! –
-E dai voleva farmi uno scherzo…-
-NON IMPORTA! È IL NEMICO! –
-Per te, io non faccio parte dei guardiani e non voglio entrarci, quindi posso pure tenermelo stretto, no? E poi non sono affari dei guardiani su chi mi piace o meno! –
Mi metto le mani sulla bocca come mi rendo conto di quello che ho detto e guardo Ikuto che ha uno sguardo scandalizzato.
-Quindi ti piaccio? –
-S-si- Mormoro.
Fa un sorriso e mi abbraccia.
-Bene, perché mi piaci pure tu-
-La volete piantare di fare i piccioncini, altrimenti mi toccherà fare il chara change con Temari-
-Se lo dici con quella voce deve essere qualcosa di brutto coda di cavallo, quindi forse è meglio se tolgo le tende, a dopo fragolina! –
Ikuto smette di abbracciarmi e va alla finestra, saltando via e sparendo dalla nostra vista.
-Allora Amu, cos’è questa storia? –
-Ehm, ecco…possiamo non parlarne ora e finire la torta? A questo proposito appunto, non so come cavolo fare la panna montata-
-Ci penso io!
Sento una voce e vedo l’uovo verde che precedentemente era a terra fluttuare, iniziando a brillare leggermente e schiudendosi, rivelando un tenerissimo Shugo Chara con i capelli biondi in gran parte coperti da una cuffietta bianca, con un vestitino simile a quello di una cameriera con maniche a sbuffo verde e gonna a campana dello stesso colore, con sopra un grembiule che copre gran parte del vestito e fa delle pieghe proprio sopra la gonna.
Mi guarda con gli occhioni verdi e mi sorride, alzando una frusta.
-Chip, Syrup, Whip! –
In testa mi appare un fermaglio a forma di trifoglio e in mano una frusta, con cui inizio a fare mooolto velocemente la panna montata, esagerando e creando una valanga.
-Fermatemi! –
Grido come la panna mi travolge e io inizio a essere strascinata via.
Sento una mano afferrarmi il polso e mi trovo improvvisamente fuori dalla valanga di panna, che si ferma subito dopo che io sono stata tirata via.
Guardo la persona che mi ha salvata e spalanco gli occhi.
Davanti a me c’è il Jack dei guardiani, con i suoi soliti capelli ramati spettinati e occhi verde smeraldo che ora hanno una punta di divertimento.
-Stai bene Hinamori? –
-S-si, ora lasciami! –
Mi lascia il polso e si guarda intorno, iniziando poi a ridere.
-Ahahahah, che casino hai combinato! Nade, vi aiuto anche io, non ho nulla da fare! Nadeshiko ci viene incontro -pulita e perfetta sia chiaro- e sorride, passandomi poi un tovagliolo.
-Pulisciti pure-
Una vena pulsante mi appare in testa, mentre mi pulisco la panna dalla faccia.
-Dov’è quella peste?! –
Il nuovo Chara mi viene incontro e abbassa la testa.
-Sono Su, mi spiace! Ho esagerato! –
Sospiro e le accarezzo la testa, guardando poi i due guardiani.
-Quindi ci aiuterà anche sto tizio a finire la crostata? –
-Ovvio! Anche se non sembra in cucina me la cavo molto bene, quindi iniziamo! –
Viene verso di me e mi porge una ciotola, prendendo poi gli ingredienti per fare la panna montata e appoggia tutto sul tavolo.
-Si comincia! –
-Dai Amu, questa volta facciamo un Chara Change più calmo, su! –
In testa mi appare un fermaglio a forma di trifoglio e inizio a fare la panna montata senza problemi, venendo aiutata dal Jack’s.
 
Finito! Sono morta, lo giuro, vorrei seppellirmi e non uscire mai più solo per la stanchezza, ma ne farò a meno.
La crostata è venuta che è un incanto, un vero peccato doverla mangiare, però è sempre cibo quindi.
Il Jack’s, Kukai, è molto simpatico e sinceramente ci ho fatto subito amicizia, ma non lo faccio vedere troppo.
-Sentite, dato che abbiamo fatto la torta tutti insieme che ne dite se domani venite entrambi a dormire da me? –
-Tutti e due?! –
Chiediamo io e Kukai all’unisono.
-Ma sei pazza? Sono un ragazzo e voi due femmine, nessuno farebbe questo! –
-Beh io sì e se non volete che faccia il Chara Change muovete il culo e dite di sì! –
Urla Nadeshiko, spaventando tutti e due.
-Si signora! –
Sarà una giornata particolare domani, lo so, me lo sento.
[Sulla via di casa]
-Che bello domani farai il tuo primo pigiama party! Non sei felice? –
-No ora che siete nate tutte e tre…state calme e buone okay? Sono Già confusa per quello che è successo oggi e per il bacio…cosa vuol dire quello? Era per sbaglio no?! Ma poi ci siamo baciati in quel modo e…uffa non capisco più nulla! –
-Magari significava qualcosa di più di uno sbaglio, no confettino? –
Guardo in alto e trovo l’oggetto dei miei scleri seduto comodamente sul ramo di un albero, che mi guarda tra il famelico e il divertito.
-Oh, sta zitto te! È tutta colpa tua comunque, il mio primo bacio doveva essere con la persona che amavo, non con un gatto pervertito! –
Me lo ritrovo davanti in un secondo e spalanco gli occhi, arrossendo.
-Quindi non mi ami? Peccato…io credo di provare più di una semplice piccola e stupida cotta per te, invece tu? Cosa rispondi? Non mi ami sul serio? –
Mi prende la vita con un braccio e mi attira a lui, mentre con la mano libera mi prende il mento e mi tiene la testa ferma, costringendomi a fissarlo negli occhi; lo avrei fatto comunque, sono così…magnetici.
-I-io no-non ti a-am-m…e che cavolo ti amo! –
Arrossisco di più e lui fa un sorriso enorme, da gatto sornione, come se avesse appena vinto un premio di chissà quale importanza.
I suoi occhi brillano, e ovviamente è più che felice.
Chiudo gli occhi per l’imbarazzo e in quel momento sento un paio di labbra sulle mie: mi sta baciando di nuovo!
Non lotto, non cerco di liberarmi o dimenarmi, tanto sarebbe inutile, e poi sono già caduta nella sua trappola.
Allaccio le mie braccia al suo collo, mentre lui mi stringe ancora di più il fianco e sposta la mano che prima era sul mento dietro al collo, giocando con i capelli.
-Quindi immagino tu sia solo mia ora-
-Forse sì, forse no, non mi piace essere intrappolata, io sono libera-
-Come piace a me-
-Senti…secondo te come mai ci siamo innamorati così in fretta? –
-Magari ci conoscevamo già, magari…non lo ricordiamo, ma sai, tanti dicono “la mente può dimenticare, ma non il cuore, quello ricorda sempre”, quindi è possibile ci abbiamo fatto il lavaggio del cervello a tutti, ma il lavaggio al cuore non si può fare, Amu-
Sorrido, baciandolo di nuovo e sorridendo.
-Hai ragione, andiamo a casa-
 
 
-Divideteli, uccidetela se necessario ma non voglio che il mio stupido figlioccio sia felice, deve essere totalmente dedicato alla società! –
-Ma signore…-
-Non voglio scuse, separateli! Io odio vederlo contento e vivace, è un pericolo quando è nel pieno delle sue forze e sembra lei glie le stia dando, e tante! –
-Va bene signore, ma non incolpi me se il piano fallisse e lei si trovasse nei guai fino al collo, perché sa di cosa è capace quel ragazzo quando arrabbiato o disperato-
-Per questo dovrete stare molto attenti, ed ora vai! –
-Si signore-
 
 
Uffa! Sto morendo…mia madre mi ha fatto portare tanta di quella roba che non lo dico nemmeno, e anche del detersivo, detersivo! A che serve.
-Hinamori! Anche tu qui perfettamente giusta? –
-Si, eheheh-
Guardo Kukai che mi sorride e noto la sua borsa da calcio, guardandola curiosa.
-Hai messo lì i vestiti? –
-Si, mi ci stanno tutti e anche qualcosa in più…poi non siamo come voi ragazze “portiamo tutto l’armadio”, siamo più: un paio di boxer, dei pantaloni, una maglia, un paio di scarpe, cose per lavarsi, e finito! –
-Non svuotiamo l’armadio! Senti…-
Lo guardo con gli occhi da cucciolo, nascondendomi dietro di lui.
-Suoni te? –
-Ahahah! Mio dio che tenera che sei, si suono io-
Suona subito, mentre io continuo a rimaner dietro la sua schiena, e apre una donna di mezza età.
-Il signorino Kukai e la signorina Amu? –
-Si, la pallina dietro di me è Amu! –
Appena dentro mollo Kukai, tenendogli comunque la mano e nascondendomi a metà dietro di lui.
-Benvenuti, Nadeshiko mi ha parlato molto di entrambi! –
Giro la testa, vedendo entrare una donna praticamente uguale a Nadeshiko con un kimono dalla porta che ci sorride, e mi faccio coraggio.
-P-piacere, mia madre ha insistito per darle questo-
Le passo la confezione di detersivo, e i suoi occhi si illuminano.
-Ringrazia tua madre! Nade! –
Dietro la donna appare Nadeshiko con il kimono, che ci sorride.
-Ciao ragazzi, venite; Amu, ti va di provare a ballare? –
-N-no! Io non ne sono capace-
-Solo provare; Kukai tu rimani a guardare! –
-Va bene-
-Okay, proverò-
-Prima sistemiamo le cose nella stanza, seguitemi-
Ci porta fino ad una porta in legno con disegnato un albero di Sakura, aprendola.
-Mettete pure qui le vostre cose-
Mettiamo giù gli zaini, seguendo ancora Nade fino alla stanza da ballo.
-Vieni Amu! Ti faccio mettere il kimono! –
Mi tracina via, e in poco mi ritrovo in un kimono.
-Balliamo! –
Cerco di seguire i passi, ma fallisco spesso miseramente; ci vuole molto allenamento noto.
-Brava Amu! Per una che balla per la prima volta sei grande! Nade vai! –
Rido leggermente agli incitamenti di Kukai, continuando a ballare e inciampare.
 
-Basta così, va bene! –
Mi accascio a terra, facendo ridere Kukai e Nade, mentre sospiro di sollievo.
-MAI PIU’! –
-Va bene, va bene-
Mi prendono per mano, trascinandomi in camera e buttandomi sul pavimento.
-Ahi! Che c’è? –
-Cambiati-
-Siete tremendi-
Ridono, uscendo, al che mi affretto a cambiarmi e corro poi fuori.
-A mangiare, di qua Amu! –
Seguo la voce, arrivando poi ad una sala da pranzo e vedo già tutti a tavola.
Perché sono sempre l’ultima?
-Grazie per la cena! –
Iniziamo a mangiare, zitti come delle mummie, e noto le differenze tra la mia famiglia e quella di Nade.
La mia non sta zitta un secondo, mia madre cerca sempre di sapere qualcosa, e mio padre di metterci in guardia dai ragazzi.
OKAY! Chiediamo qualcosa.
-Kukai, tu quindi l’anno prossimo non sarai più alla Seyo Accademy? –
-Esatto, mi spiace non esserci, ma si cresce! Non posso restare piccolo-
Sorrido, sospirando.
-Amu ti vedo stanca, vieni, andiamo a dormire-
Annuisco, alzandomi da tavola come una morta e seguendo Nade e Kukai trascinando i piedi.
Appena in camera dove dormiremo, in fretta faccio tutte le cose che faccio la sera, mi lavo i denti, mi metto il pigiama e poi mi butto sul futon.
-Sto morendo! –
Gli altri due si buttano sui loro futon, sorridendomi.
-Dimmi, perché non vuoi unirti a noi? –
-Non voglio diventare nemica di Ikuto-
-Intendi il ragazzo gatto? –
-Si-
-E perché? A mio parere è solo un combina guai, Amu con te ci sta solo giocando, non cadere nella sua trappola, ti farai male-
Mi metto a pancia in su, guardando il soffitto e sorridendo.
-Sono sicura che non è cattivo, e con me non ci sta giocando. Non so cosa sia, solo che quando lo guardo il mio cuore batte a mille e il mio stomaco si riempie di farfalle, la prima volta che l’ho visto ho sentito una specie di collegamento con lui, e in poco mi sono ritrovata ad…amarlo, credo; non so bene cosa sia l’amore, ma sono certa che quello che provo per lui sia quel sentimento-
-Ma che ha fatto per farti innamorare in così poco tempo?! –
-Non lo so! È il suo carattere giocoso e freddo, protettivo e disinteressato, e ho fatto dei sogni, c’eravamo io e lui in diverse situazioni, molto strane direi, però…sembravano ricordi, ed anche se lì non capivo di amarlo ora lo so, so cosa provo-
-Cavolo, bene, mi arrendo! Dico a Tadase che ci rinuncio! Non posso farlo! –
-Si, nemmeno io! –
Guardo Kukai e Nade, guardandoli stranita.
-Cosa? –
-Tadase ci ha ordinato di dividerti da lui, convincerti che è cattivo e che devi unirti a noi per trovare l’embrione-
-Se troverò l’embrione lo troverò solo per Ikuto! Lui ne ha davvero bisogno-
-Come mai? –
-Non lo so, lo sento e basta-
-Va bene, comunque tranquilla, di noi puoi fidarti-
-Amici? –
-Amici! –
Ci diamo la mano, cadendo a terra e chiudendo gli occhi, mentre mi addormento piano.
 
 
-Tocca a te, Nadeshiko ha fallito, il prossimo sei tu-
-Ma Tadase tu non sai perché lo fa! –
-Non mi importa, la voglio dalla mia parte! Sarà il Joker ad ogni costo! –
-Non posso farlo-
-Sono il King’s, ti ordino di farlo Jack’s, non voglio storie-
Kukai sospirò pesantemente, per poi annuire.
Il cuore gli faceva male al dover tradire la sua nuova amica, ma non poteva dire di no al King’s.
Forse qui il vero nemico non era la Easter, forse erano proprio loro.
 
 
Angolo autrice:
Cappy! Ecco aggiornata questa storia, e vi avverto, non mi uccidete ma dopo posterò un altro cappy di un’altra storia, solo perché sono piena di idee, le altre storie…ci metto la vita a fare un capitolo decente, sono seria! Perché il mio problema è: penso all’inizio, alla fine, ma il mezzo dove lo metto?!
Ecco, l’altra storia ho pensato pure al mezzo, quindi so già tutto!
Scusate il ritardo ENORME, e scusate se il capitolo fa schifo, non sono nemmeno io convinta che abbia senso, cioè, che sia scorrevole, ho il cervello così fritto che non ho nemmeno le palle di leggere di nuovo il cappy, quindi un ringraziamento a 
TimeStrangerRey e Harry Fine, che gentilmente si sono “offerti” (più come gli ho costretti, grazie cari!) di leggere il mio capitolo pietoso, facendomi notare errori e dicendomi se era decente, grazie!
 
E con questo chiudo!
Ci vediamo alla prossima, Baci Blue!
 
P.S: scusate eventuali errori.

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