Lost in the dark of the night: whatif di _fioredineve_ (/viewuser.php?uid=762397)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Tristezza ***
Capitolo 2: *** 2. Forza interiore ***
Capitolo 3: *** 3. Sorprese ***
Capitolo 1 *** 1.Tristezza ***
whatif1
Lost in the dark of the night: whatif
La brezza fresca entrava dalla finestra aperta asciugandole il viso
ormai coperto di lacrime. A ogni folata rabbrividiva visibilmente.
Sentiva il cuore pesante, come una pietra che lo spinge verso il basso.
Non si era mai sentita così... così stupida. Sperava
ardentemente che l'operazione andasse bene, che la sua migliore amica -
anzi, per lei era come una sorella - tornasse a vedere, che finalmente
l'avrebbe rivista felice e in pace con sè stessa.
Invece...
Invece il fato continuava ad avercela con lei; e lei soffriva, Luna era
stanca di vederla soffrire. Il telefono squillò facendola
sobbalzare, prese un respiro profondo cercando di mettere fine a tutti
quei singhiozzi, tirò su con il naso e con le maniche della
felpa si pulì il viso. Afferrò il telefono e le apparve
davanti agli occhi la scritta 'Draco'. Si era totalmente dimenticata di telefornalo per dirgli dell'esito finale dell'operazione, deglutì rispondendo "Finalmente Lovegood! E' da ore che aspetto una tua telefonata..." a quelle parole le scappò l'ennesimo singhiozzo, quindi era da ore che era ferma su quel letto, in lacrime.
"Luna, che succede?" il tono di Draco sembrò addolcirsi, l'aveva chiamata anche Luna, e lui non lo faceva mai.
"L'operazione..." iniziò, bloccandosi nuovamente "Cosa?"
"Non è andata a buon fine, Hermione dovrebbe essere operata nuovamente ma le spese sono troppo alte e..." parlava veloce, sentì mancarle il respiro "... sarà un'operazione del tutto differete da quella precedente e lei... lei ha rinunciato"
si alzò dal letto, camminando frettolosamente avanti e indietro
per la stanza portandosi la mano libera tra i lunghi capelli dorati,
non era mai stata così nervosa in vita sua "Perchè?" chiese poi il ragazzo, nella sua voce Luna poteva percepire il dispiacere che provava
"Le spese, come ti ho detto, sono troppo elevate per lei, noi ragazzi
avevamo pensato di andare in giro per il paese per fare una colletta,
io sono disposta anche a mettere tutti i mie risparmi, ma pur facendo
così la somma non la vedremo neanche attraverso un binocolo" il silenzio calò tra i due, dopo essersi sfogata con il ragazzo si sentiva un po' più leggera "A quanto... a quanto ammonta la somma totale?"
chiese poi, con un po' di insicurezza nella voce, Luna disse la cifra,
ancora non poteva crederci, una cifra così alta per
un'operazione che aveva solo il 40% di riuscita "Ah... ho capito. Ora devo andare, quindi questa volta, ricordati di tenermi informato, okay?"
"Sì" sussurrò lei "Ah, Luna un'altra cosa" continuò il ragazzo, ci stava prendendo gusto a chiamarla con il suo nome?
"Dimmi" rispose lei,
deglutendo per mandare giù tutte l strane sensazione che provava
in quel momento, soprattutto quella causata da Draco che la chiamava
per nome.
"Per qualsiasi cosa, io sono qui" Luna sorrise, è strano come poche, pochissime semplici parole possano cambiarti l'umore.
"Grazie" e i due staccarono, all'unisono, la telefonata.
Si lasciò cadere nuovamente sul letto, rannicchiandosi nella
posizione iniziale, tornando con la mente all'espressione di finta
allegria sfoggiata da Hermione quella mattina. Era così ferita,
e l'espressione di Fred così affranta.
La vita con loro era stata crudele, troppo crudele.
Il destino era stato crudele con una persona che non lo meritava.
Ma Luna, alla fine, lo sapeva: la vita non è mai giusta.
Eccomi gente!
Come promesso ecco la famosa whatif
di cui vi parlavo, so che il capitolo è corto, ma visto che la
storia è narrata da due punti di vista diversi non mi andava di
unire le tre piccole parti insieme.
In questa prima parte possiamo vedere una Luna del tutto diversa da
quella che siamo soliti vedere/leggere, ho cercato di inserire il
più possibile le sue emozioni e di consuetudine... la parte
dolce ci doveva stare, sono qui anche per mettere in risalto questa
coppia particolare (sto lavorando anche a una piccola long - circa 3/4
capitoli - collegata alla storia originale in cui parlerò del
loro incontro e altro); beh, poi non ho altro da dire, se non ringraziare elenaricci13 che mi ha dato l'idea per mettere su questa storia.
Ovviamente, per chi si è
ritrovato a leggerla, se volete capire meglio tutto vi consiglio di
andare a leggere la storia originale: Lost in the dark of the night
(non riesco a linkavela ma la troverete sicuro nel mio profilo)
Ora vi lascio, e posso assicurarvi che questa storia verrà pubblicata ogni settimana di martedì.
A presto.
Vera.
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Capitolo 2 *** 2. Forza interiore ***
whatif2
2. Forza interiore
Draco
fissava il telefonino di ultima generazione nelle sue mani. Non aveva
mai visto, anzi, sentito Luna disperarsi in quel modo.
Voleva aiutarla, vederla felice,
perchè era quella la parte di lei che più amava. La sua
esuberanza, la sua fantasia, il suo perdersi con la mente, la sua
allegria fuori dal comune.
Strinse di più il telefonino tra le mani, in un gesto di stizza,
aveva deciso: lo avrebbe fatto non solo per Luna ma anche per chiedere
il perdono di Fred, il quale aveva sofferto tanto negli ultimi anni,
soprattutto a causa sua e della sua famiglia.
Si alzò dalla sedia a dondolo presente nello studio del padre e andò da lui a passo svelto.
Aveva da parte un bel po' di soldi, il padre avrebbe dovuto aggiungere
solo un'altra piccola parte per arrivare alla somma designata.
Come al solito lo trovò seduto in solotto sulla sua poltrona preferita e il quotidiano tra le mani "Papà..." l'uomo
chiuse il giornale ripiegandolo su sè stesso in modo
tremendamente ordinato, lo sguardo gelido che l'aveva sempre
caratterizzato era puntanto su di lui, ormai neanche lo temeva
più, tutto questo solo grazie a sua sorella, grazie a
Danielle... sarebbe fiera di lui, adesso?
Sarebbe stata fiera del gesto che stava per compiere?
"Cosa c'è, Draco?" il tono gelido, come al solito "Mi servono dei soldi..."
"Non ti bastano quelli che hai?"
"No" rispose tenendo lo stesso tono gelido del padre "Per cosa ti servono?"
"Per aiutare degli amici" ancora non riusciva a credere al termine che aveva appena usato... aveva detto 'amici', li aveva definiti così, senza pensarci.
Quella sensazione che gli scaldò il cuore nel pronunciare quella frase era così strana, così tiepida.
"E dimmi... chi sono questi amici?" Draco deglutì, non riusciva ad immaginare la reazione del padre, ma pronunciò comunque quei tre nomi "Luna Lovegood, Hermione Granger e Fred Weasley" nel
sentire l'ultimo nome l'uomo davanti a lui spalancò gli occhi
sconvolto, il viso passò dallo sconvolto all'arrabbiatura in
meno di due secondi "Quelle pezzenti e quell'assassino sono tuoi amici?!" la sua voce si alzò di parecchio, ma Draco rimase immobile, calmo, l'espressione del suo viso non variò.
"Sì"
"Tu sei impazzito, Draco, impazzito!"
"Allora, puoi darmeli o no?" continuò cercando di non risultare acido e impazziente "Mai, piuttosto li brucio, quella feccia non merita il nostro aiuto"
"Perfetto, troverò un lavoro"
"Te lo proibisco!" Lucius
Malfoy si alzò dalla poltrona posizionandosi di fronte al
figlio, Draco rimase ancora immobile. Non avrebbe ceduto, mai e poi mai
"Un Malfoy non può infangare il proprio nome in questo modo, non
farò umiliare mio figlio lasciandolo lavorare, tu non sei
unpezzente come tutti gli altri" continuò il padre a pochi centimetri dal suo viso "Perchè pensi solo al nome della famiglia?" chiese Draco , il tono di voce basso, come a volersi trattenere dall'urlargli contro e affrontarlo
"Potremmo fare del bene a una persona che di male ne ha vissuto fin
troppo e, tanto per la cronaca, Fred non ha ucciso Danielle" sputò quelle ultime parole con rabbia trattenuta.
L'uomo non rispose voltando il capo pur di non guardare il figlio,
snervanto camminò avanti e indietro dinnanzi al ragazzo, fece
quel movimento per un paio di volte prima di prendere delle banconote
dalla tasca interna della giacca nera elegante "Fatteli bastare, e che mai più accada una cosa simile, sia chiaro?!" Draco li afferrò sentendosi vittorioso, sorrise al padre ringraziandolo per poi congedarsi uscendo di casa.
Prossima tappa: casa Weasley.
"Buona sera signora, cerco Fred, per caso è qui?" la
signora Weasley sembrava sconvolta di vedere lì dinnanzi a lei
il fratello minore di Danielle, Draco finse un sorriso calmo, ma un
leggero tic all'occhio faceva dedurre quanto fosse nervoso.
"S-sì, entra pure, accomodati in salotto che io vado a chiamarlo"
il ragazzo fece un leggero cenno con la testa ed entrò in casa
accomodandosi nel piccolo salotto, era così caldo confronto a
quello di casa sua.
Avvertì i passi della donna su per scale di legno per poi
vederla scendere dopo qualche minuto dopo seguita dal ragazzo dai
capelli rossi: aveva un'espressione distrutta, vuota, sofferente.
L'ultima volta che l'aveva visto in quello stato risaliva a quasi un
anno prima, quando l'aveva trovato in ginocchio dinnanzi alla tomba di
Danielle che le parlava con dolcezza dei fiori da lui portati.
"Draco..." fu un sussurro sorpreso il suo "Ciao Weasley, sono qui in pace, tranquillo"
"P-perchè sei qui?"
"Sono venuto a portarti una cosa, ma ti prego, apri la busta solo una volta che sono uscito da questa casa"
"Ma cosa..." non gli
lasciò continuare la frase, gli porse la busta e, dopo
avergliela lasciata, scappò da quella casa, sorrise sentendo il
cuore diventare leggero.
E chi l'avrebbe mai detto che un giorno, proprio lui, avrebbe compiuto un gesto tanto nobile quanto insensato.
Come promesso eccomi qua
Questa è la seconda parte della storia, la settimana prossima
arriverà la prima e sarà dal punto di vista di Luna.
E' la prima volta che scrivo qualcosa nei panni di Draco e ciò mi ha fatto uno strano effetto, davvero strano.
Non c'è molto da dire, penso abbiate capito tutto quello che ho cercato di spiegare qui.
Per quanto riguarda il titolo: sì, è orribile, ma
purtroppo non ne avevo uno, quindi se volete potete consigliarmene
qualcuno che secondo voi è 'azzeccato' per questa storia.
Non ho altro da dire, sul serio, con questa storia ci sentiamo martedì!
ps. So che attendete il continuo di Lost in the dark of the night, ma
mi sa che ci vorrà ancora un po' per il prossimo capitolo.
A presto!
Vera
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Capitolo 3 *** 3. Sorprese ***
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3. Sorprese
"Ieri Fred è venuto a trovarmi" sussurrò Hermione, Luna
la guardò e sorrise apertamente cercando di nascondere la sua
tristezza, ma tanto lei non poteva vedela "E cosa ti ha detto?"
"Mi ha portato una busta e l'ha consegnata ai miei: dentro c'erano dei
soldi, esattamente la somma che serve per l'intervento" Luna storse il
naso confusa, come aveva fatto Fred a procurarsi tutto quel denaro in
così poco tempo?
Neanche lei e Harry c'erano riusciti con i loro lavori part-time e l'aiuto degli altri.
"C-come..." era sconvolta.
"Non ha voluto dirmi come se li è procurati, ha detto che ce
l'avrebbe fatto sapere solo nel caso questa persona volesse farsi
avanti" Luna sbuffò incrociando le braccia sotto al seno e
mettendo su la sua tipica aria da bambina offesa, chi poteva mai essere
stato?
Chi altri conosceva la situazione di Hermione oltre a loro?
Alzò lo sguardo verso l'orologio e sobbalzò: si era
dimenticata - come al solito - del suo appuntamento con Draco; i due si
sarebbero dovuti vedere per parlare riguardo a quello che stava
succedendo tra di loro.
Entrambi sapevano cosa provavano ma nessuno dei due sapeva come comportarsi.
"Hei, io devo andare, ci sentiamo dopo, okay?" disse ad Hermione che le
sorrise "Divertiti con Draco" sentì la gote andarle a fuoco e si
sentì cattiva nel pensare che fosse una fortuna non essere vista
dall'amica. Si fece ribrezzo da sola.
Salutando velocemente uscì di casa, pur essendo inizio ottobre
il venticello fresco si faceva sentire prepotente, si avvolse nella sua
giacchetta dai colori sgargianti e iniziò a saltellare per le
piccole strade del paese arrivando in meno di dieci minuti al luogo
d'incontro. Draco era già lì che, impaziente, guardava il
suo orologio da polso e sbuffava.
"Ce ne hai messo di tempo!" urlò isterico vedendosela avvicinare, Luna gli sorrise raggiante "Scusa il ritardo"
"Ero in pensiero"
"Non volevo farti preoccupare" sussurrò poi mordendosi le labbra in imbarazzo.
Stranamente in momenti come quelli riusciva a capire come si sentisse
una ragazza innamorata, come nei libri che tanto piacevano ad Hermione.
Draco le peggiò una mano sul capo e con aria imbarazzata le
accennò un lieve sorriso "Andiamo?" e Luna capì, non
sarebbe servito chiarsisi, Draco stava cercando di essere il più
sciolto possibile e lei avrebbe fatto lo stesso "Sì"
Ritrovarsi nuovamente in quella sala d'attesa bianca e asettica le
metteva malumore. Hermione era nuovamente in sala operatoria e lei era
là fuori, inutile e ansiosa, solo che cercava di non
dimostrarlo. Non voleva far preoccupare maggiormente gli altri...
anche se lei stava male, realmente male.
Si guardò intorno, ognuno dei presenti cercava di tenersi occupato, tutti tranne lei e Fred.
Quel ragazzo le aceva una tenerezza assurda, si leggeva nei suoi occhi
il bene che voleva alla sua amica e il dolore che pativa. Poggiò
la testa contro il muro, gelido al contatto con le cute della testa,
sospirò affranta e chiuse gli occhi. Nonostante Neville stesse
cercando di far distrarre entrambi la sua mente era altrove, lontana
anni luce da tutto e tutti. Quasi le dispiaceva non dare la giusta
attenzione al ragazzo al suo fianco.
Dei passi veloci e pesanti rimbombavano nei corridoi silenziosi
dell'ospedale, tutto taceva, tranne l'orologio appeso alla parete
contro cui era poggiata; le sue lancette scandivano secondi che
sembravano durare minuti, minuti che sembravano durare ore. I passi
cessarono proprio in prossimità della sala dove si trovavano
loro, ora era udibile il respiro affannoso della persona che correva.
Curiosa aprì gli occhi per vedere chi fosse e il motivo di tanta
urgenza. Rimase sconvolta nel trovarsi davanti Draco. Non si aspettava
certo un'azione simile da parte sua "C-che ci fai qui?"
fuoriuscì dalle sue labbra, confusa. Tutti la guardarono e fu
visibile sul suo viso l'imbarazzo e il disagio che stava provando "Sono
venuto per il vostro stesso motivo" rispose cercando di apparire sicuro
si sè, come lo è sempre stato.
Si accamodò accanto a lei prendendole la mano e stringendola
nella sua, gelida. Gli sorrise e lui annuì con la testa facendo
cadere qualche ciuffo biondo sulla fronte e davanti agli occhi
grigi e freddi "Grazie" gli disse poi senza aggiungere altro.
La porta cigolò ridestando tutti dai propri pensieri, il
medico uscì togliendosi la mascherina verde dal viso scoprendo
così un sorriso acceso e luminoso "L'operazione è andata
a buonfine" un urlo di gioia si alzò all'interno della sala
d'attesa.
"Come sta Hermione?"
"Bene, da quando ha riacquistato la vista sembra più felice, non sta un attimo ferma" Draco tirò un sospiro di solievo.
"Allora, Draco, sei stato tu... vero?"
entrambi passeggiavano tra le strade affollate del paese, durante
quelle settimane Luna aveva avuto modo di pensare, tanto... forse
troppo.
"A fare cosa?"
"A pagare per l'operazione" il
ragazzo di fermò di colpo e lei andò a sbattervi contro.
Si toccò il naso indolenzito dalla piccola botta appena presa "Io..."
"Non me l'ha detto Fred" rispose subito lei mettendo le mani in avanti, non voleva far credere ciò che non era vero "Come l'hai capito?"
Draco si girò donandole un piccolo sorriso, aveva l'aria
imbarazzata: le guance tinte di rosa, la mano che gli scompigliava i
capelli biondi tenuti perfettamente in ordine.
"Ci ho pensato molto. I soldi sono stati portati da Fred il giorno stesso in cui te ne ho parlato, perchè l'hai fatto?"
"L'ho fatto per chiedere scusa e per
aiutare una persona in difficoltà. Non mi piaceva sentirti
piangere e vedere il tuo viso triste" le poggiò una mano tra i capelli biondi, smuovendoli e sorridendo e poi la strinse a se "Io per te farei di tutto, lo sai?"
Luna sorrise nel suo abbraccio ricambiandolo "Anche io farei di tutto per te" entrambi si sorrisero prendosi per mano e riprendendo a passeggiare tra le strade affollate del piccolo paese.
PLEASE, PERDONATEMI VI PREGO
So che avrei dovuto pubblicare
quest'ultimo pezzo parecchio tempo fa, ma tra impegni, poco voglia di
scrivere, problemi e altro ho deciso di lasciar perdere per un po'.
Ultimamente sono talmente fusa da non capirci più niente.
Non ho molto da dire, il capitolo parla da solo, sarà
leggermente deludente - I know - ma penso sia meglio chiudere al
più presto questa whatif e non lasciarvi attendere un qualcosa
che potrebbe arrivare tra una vita. Pensate che questi tre capitoli
erano stati scritti in passato, ma la parte finale non mi convincevawa.
Sapete... molta gente su Wattpad mi ha chiesto un continuo della storia
originale, un sequel per la precisione, solo che ci sto riflettendo
ancora (anche se è più un no che un sì).
Ora vi lascio, ma vorrei dirvi un'ultima cosa: durante questo periodo
senza 'pubblicazioni' cercherò un po' di tempo per leggere e
recensire altre storie (anche di fandom che non seguo, l'importante
è che non abbiano collegamente importanti con la storia
principale).
A presto, spero.
ps. da voi nevica? Qui a Napoli ha nevicato solo sul Vesuvio ma sono troppo lontana per poterlo vedere!
Vera.
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