l'amore vince

di saramik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 capitolo ***
Capitolo 2: *** capitolo due ***
Capitolo 3: *** capito tre ***



Capitolo 1
*** 1 capitolo ***


 
Come avevo fatto a sopportare quella falsa tutti quei giorni, io lo amavo anche dopo tutto il male che mi aveva fatto, e adesso stavo andando a casa sua piena di rabia per quello che aveva fatto a Nicola. Il mio amico era stato sempre buono e onesto con me, mi aveva messo in guardia da lui ma io ero stata ceca. Lo avevo lasciato da Patrizia e adesso, costi quel costi il dottor Armando mi avrebbe detto la verità in faccia. Valeva ancora la pena fingere?? Ero in macchina quando lo chiamai, mi ero fatta lasciare il telefono da Nicola
  •  Dottore sono Betty…le devo parlare…-
  • Betty a cosa devo questo onore??? Adesso lei vuole parlare con me??? Dove ha lasciato il suo fidanzato Beatrice me lo dica…- era evidentemente ubriaco ma neanche troppo, non che mi importasse.
  • Non importa, dove si trova?? È a casa sua??- chiesi.
  • Si dove vuole che sia??? Nell’inferno della mia casa…- non lo ascoltai nemmeno, riagganciai.
Il portiere dopo avergli fatto vedere il cartellino, mi diede il permesso di passare, bhe anche la minaccia che gli avrei scatenato contro il dottor Armando doveva essere servita.
Lui mi apri con un bicchiere in mano ovviamente.
  • Cosa ci fa qui Beatrice??- mi chiese sorpreso.
  • Questo lo prendo io dottore…- e gli levai il bicchiere di mano, ed entrai
  • C’è qualcuno??- chiesi, aspettandomi la signora Marcella.
  • No Marcella dormirà da lei…stia tranquilla comunque avverto di non lasciar passare nessuno…- e chiuse anche la porta a chiave. Questo non mi tranquillizzò come speravo.
  • Adesso mi dice perché è qui Betty?? – mi chiese prendendomi tra le braccia.
  • Mi lasci dottor Armando…- e lo spinsi via.
  • Cos’è adesso non le va più bene che l’abbracci Beatrice, non vuole che la baci…mi dica lo fa perché è innamorata di quel Nicola Mora??- mi chiese rabioso.
  • Qui forse capirà tutto….le volevo solo dire che da domani non mi vedrà più dottor Armando..le lascio anche il bilancio vero e il bilancio falso e tutti i documenti della terramoda con le mie deleghe…addio – gli passai anche la lettera di istruzione. La sua faccia fu sorpresa, poi divenne un espressione di puro dolore.. io mi avvicinai alla porta e cercai di aprirla, ma lui mi blocco e mi strinse a se.

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Capitolo 2
*** capitolo due ***


  • Dottore la prego mi lasci, non capisce so tutto non c’è più bisogno di fingere…- e cercai di allontanarlo. Lui di tutta risposta buttò per terra i fogli si stacco da me ma solo per prendermi con uno scatto improvviso in braccio. Io mi agitavo tra le sue braccia.
  • Mi lasci dottore mi metta giu…- e invece lui continua imperterrito a tenermi tra le sue braccia. Entrammo in quella che doveva essere la sua stanza, quante volte avevo sognato questo momento?? Stupida stupida stupida. Mi lanciò sul letto come se fossi un sacco. Avevo paura di lui adesso, cosa voleva ancora da me?? Era arrabbiato perché avevo scoperto il suo piano??? Perché non era andato come tutto era previsto?? Lui si scostò si tolse la giacca e la cravatta. Io rimasi li muta, impietrita dalla paura. Lui si avvicino al letto e mi scostai.
  • Non abbia paura Beatrice, non le farò nulla di male..- il suo sguardo diceva tutto il contrario. Mi prese un braccio e mi tirò a se.
  • Io le devo parlare Beatrice, è vero è iniziato tutto come è scritto nella lettera…ma io la amo veramente, a poco a poco mi sono innamorato di lei, della sua dolcezza della sua purezza…poi lei ha iniziato a farmi ingelosire e non ci ho più visto….per me l’azienda si può far anche benedire….-
  • Cosa sta dicendo dottor Armando?? Come fa a mentirmi ancora?? Lei sapeva che io le sarai stata fedele, l’avrei seguita nei suoi piani anche senza che mettesse su tutta questa farsa con il dottor Calderon…che stupida sono stata ad amarla…ad aprirmi con lei…- e cercai di scendere.
  • Lei stanotte non va da nessuna parte…finchè non chiariamo lei resterà qui….cosa vuole che faccia perché mi creda?? Che chiami Marcella e annulli il matrimonio adesso??? Se vuole lo faccio…- e si alzò di scatto…prese il cellulare e compose il numero. Non potevo credere ai miei occhi, cosa stava facendo?? Mi alzai di corsa e glielo levai dalle mani e richiusi. Era impazzito?? O forse era tutto vero??
  • Dopodomani comunque presenterò il bilancio reale, non mi interessano le conseguenze, anche se tanto dovranno accettare questa situazione ne ho parlato anche con gli avvocati e dicono che la gestione deve rimanere tale….voglio che tutti sappiano che lei è mia…domani parlerò anche con Marcella e annullerò tutto…avevo gia intenzione di farlo dopo il consiglio ma…- non potevo crederci era sincero?? Come facevo ancora a credergli, una lacrime mi rigo il volto.
  • Betty non pianga la prego…non sopporto vederla cosi….- mi prese per mano e mi fece riaccomodare sul letto. Si inginocchio ai miei piedi, mi accarezzò il viso.
  • Devi credermi Beatrice ti scongiuro, sei la cosa migliore che mi sia capitata…ti amo come non ho mai amato un'altra donna…dimmi che devo fare per farmi credere…- era passato al tu e non se n’era nemmeno accorto, che senso aveva continua con il lei adesso.
  • Armando io ti ho amato dal primo giorno, ma dammi tempo per fidarmi un'altra volta di te…- lo guardai dritto negli occhi, un barlume di speranza accese i suoi occhi.
  • Vuoi restare da me stanotte? Ti giuro non ti toccherò se non vorrai ma ho bisogno di sentirti accanto a me….domani e i giorni prossimi saranno durissimi e non so cosa ci riserverà il futuro…- come potevo dirgli di no, quando lo volevo anche io.
  • Fammi solo avvertire a casa?? Qualcosa mi inventerò…ma non sono pronta per…- lasciai in sospeso la frase.
  • Non ti preoccupare prenditi tutto il tempo che ti serve…questa casa è anche tua, intanto ti cerco qualcosa di comodo da mettere…- e cosi mi lascio sola, mi bacio la fronte e si avvio verso il salotto.
Ai miei dissi che sarei rimasta a casa di Inesita, e che domani sarei andata direttamente a lavoro da la..certo non avrei voluto mentirgli ma loro dovevano essere protetti da quell’inferno che si sarebbe scatenato da li a poco. Armando rientrò dopo poco e mi porse un accappatoio e una sua maglia bella grande per dormire e un paio di pantaloncini. Mi feci una doccia bella lunga e poi mi spazzolai i capelli, li tirai tutti indietro. I vestiti erano troppo grandi per me quindi cercai di annodarli e adattarmeli. Quando rientrai trovai Armando sdraiato sul letto con la schiena appoggiata alla testiera, io mi sedetti timidamente dalla parte opposto.
  • Sei sicuro di domani?- gli chiesi.
  • Si mai stato più sicuro, tu puoi rimanere qui se non vuoi affrontare tutto lo scandalo che ne seguirà….anzi lo preferirei, nessuno da stasera ha più il diritto di entrare qui senza che tu o io lo vogliamo…mi sentirei più sicuro…- mi disse accostandosi a me e abbracciandomi.
  • Non devi preoccuparti per me, so cavarmela…e poi non posso vivere in una gabbia dorata per sempre no??- gli risposi baciandolo, lui da prima fu sorpreso poi ricambio appassionatamente il bacio. Dormimmo abbracciati quella notte, solo noi due…domani so che per lui sarebbe stata dura ed io avevo deciso come agire.
Quando mi svegliai il sole era già alto, e il letto era vuoto. La porta del bagno si aprì, e lui ne usci già vestito di tutto punto.
  • Buongiorno..- dissi quasi imbarazzata.
  • Buongiorno amore..- e si sporse a darmi un bacio.
  • Vai gia via? – gli chiesi alzandomi.
  • Si ho mille cose da fare, oggi c’è il lancio devo parlare con  Marcella e poi anche con gli avvocati…- disse preoccupato.
  • Io ci ho pensato e oggi se il mio capo me lo concedo prenderei la giornata libera…ho diverse cose da fare prima di domani e vorrei essere tranquilla…- gli dissi.
  • lo sai mi piace questa Betty più decisa e sicura….Parlo io con il tuo capo tranquilla, puoi fare tutto quello che vuoi ma stasera ti rivoglio qui…- e mi bacio appassionatamente.
  • Ok agli ordini dottor Mendoza…mai stata più felice di obbedire ad un suo ordine…- e risi.
Lui usci preoccupatissimo, ma sollevato che le cose tra di noi si fossero risolte..saremmo stati uniti più che mai. Io mi misi subito a lavoro, chiamai Nicola a casa sua e gli dissi che sarei stata a casa di li a poco, di aspettarmi che poi mi avrebbe accompagnata ad un appuntamento, sempre sperando che la persona in questione fosse stata libera. Chiamai la signora Caterina.
  • Pronto la signora Caterina?- chiesi subito.
  • Buongiorno Betty come sta oggi?- mi domandò lei subito.
  • Molto meglio signora Caterina, molto…vede io la chiamavo per chiederle un favore enorme…- non sapevo come dirglielo.
  • Mi dica Betty, non abbia paura…- era stata sempre cosi dolce e cara con me.
  • È libera questa mattina?- chiesi speranzosa.
  • Si non ho molto da fare, tra due ore sono libera fino a stasera…è tutto pronto per il lancio non si deve preoccupare…- forse pensava che la chiamassi per lavoro.
  • No signora Caterina quello che le chiedo è un piacere personale…mi può raggiungere a casa del dottor Mendoza verso le 12?? – chiesi tutto insieme. Lei mi disse che non mi dovevo preoccupare che ci sarebbe stata.
Tornata a casa, mi cambiai di corsa presi il mio libretto di assegni personale, negli anni ero riuscita a mettere da parte qualcosa, poi investendolo avevo raggiunto un bel capitale, e Nicola in questo era stato fondamentale. Parlai con i miei gli dissi che oggi ci sarebbe stato il lancio e domani la riunione, che avevo delle decisioni importanti da prendere e che da quelle sarebbe dipeso il mio futuro. Gli dissi che ormai ero cresciuta e che anche se avrei avuto sempre bisogno del loro aiuto, dovevano lasciarmi libera di sbagliare di prendere le mie decisioni. All’inizio mio padre non ne fu molto contento, ma poi mi disse che lui mi aveva cresciuta secondo i migliori principi e che se era veramente quello che volevo rispettava la mia decisione. Quando arrivò Nicola uscimmo di corsa e gli dissi quello che era successo e di parlare con i nostri avvocati e che contattassero quelli dell’Ecomoda cosi da trovarsi pronti per la riunione. Tornai all’appartamento e fui fermata dal portiere che mi disse che su ordine del dottor Armando aveva provveduto a fare un nuovo mazzo di chiavi per me e cosi me lo consegnò. La signora Caterina arrivò di li a poco quando le raccontai tutto disse.
  • Non ci posso credere, Betty mi dica la verità lei è contenta?? Si fida adesso? –
  • Non del tutto, ma voglio farlo il mio cuore mi dice che è la cosa giusta da fare…ma domani so che all’Ecomoda si scatenerà l’inferno e Armando avrà bisogno di una donna forte al suo fianco…ed è per questo che le chiedo aiuto, dentro sto cambiando ma sento la necessità di farlo anche fuori…- e le spiegai il mio piano.
Fu un pomeriggio molto pieno, e il cambiamento fu molto evidente. La sera aspettai Armando nel suo appartamento. Cenai dai miei e poi gli dissi che per via del Lancio e della riunione avrei passato tutta la nottata a lavoro. Del mio cambiamento rimasero sorpresi anche loro, non se l’aspettavano, mia madre ne fu molto contenta, mio padre ovviamente meno.
Aspettai Armando sul suo divano, chi sa cosa avrebbe detto. Quando rientrò non era molto tardi.
  • Amore sono a casa..- mi disse con una voce stanca.
  • Amore sono in salotto..- gli risposi alzandomi. Quando mi vide non potè credere ai suoi occhi.
  • Chi è lei? – mi chiese.
  • Non essere cosi scioccato…- gli dissi avvicinandolo e baciandolo – mi serviva un look forte per domani e cosi ho deciso di cambiare solo qualcosina…- e gli sorrisi.
  • Ok ok ma solo qualcosina è un po’ poco da dire…- ci sedemmo sul divano.
  • Allora com’è andata la giornata?- chiese titubante.
  • La sfilata è stata un successo, ho parlato con Marcella..è stato molto doloroso ma dovevo farlo…domani preparati la troverai sul piede di guerra…ho parlato con Mario che stranamente ha detto che se lo aspettava e che tra un po’ dovrebbe essere qui..- oddio Calderon qui, e adesso dovevo andarmene.
  • Allora forse è meglio che me ne vada…- dissi io alzandomi, ma lui mi prese e gli cadetti addosso. Mi stava baciando quando sentimmo qualcuno tossire, era Mario Calderon, certo il suo compare aveva una copia delle chiavi. Ci alzammo subito.
  • E io che pensavo che mi avessi detto la verità….non mi presenti questa bella signorina?? Piacere Mario Calderon ai suoi ordini…- disse lui facendomi un sorriso sornione e prendendomi la mano per fare un bacia mano. Armando se la rideva sotto i baffi.
  • Dottor Calderon…- dissi io ritirando la mano.
  • Betty??- tra poco ci mancava che svenisse, per lo stupore – sto sognando…cosa ha fatto?? È bellissima..- mi disse.
  • La storia d’orrore ops di amore con il dottor Armando mi ha fatto bene…- ero ancora offesa con lui.
  • Ok ok adesso voi due vi sedete e parliamo di domani…- disse Armando.
Parlammo per molto tempo, io gli spiegai il mio piano e loro mi dissero che gli avvocati li avrebbero appoggiati e che comunque il consiglio non poteva fare nulla. La mattina dopo ci preparammo e io mi misi in tiro come non mai…dovevano vedere che non ero più la sciocca bambina che avevano conosciuto. Armando mi disse che saremmo andati insieme e che nessuno doveva permettersi di dire A. Quando entrai nessuno mi riconobbe, Armando quasi non scoppiava a ridere in faccia a Ugo quando ci fermò.
  • Armando, adesso le porti anche qui le tue conquiste…- disse avvicinandosi – mi scusi signorina ma deve sapere che questo qui è un gran donnaiolo….ma mi scusi mi presento io sono Ugo Lombardi il colore la poesia di quest’azienda…lei è qui per un casting scommetto…- mi aveva scambiato per una modella.
  • Ugo adesso smettila, dobbiamo lavorare e la signorina è qui per la riunione…Patrizia avverti tutti i dirigenti che appena saranno arrivati i miei iniziamo…signorina mi segua…- io annui e segui Armando in presidenza. Quando chiudemmo la porta scoppiammo a ridere. Forse quello sarebbero stati gli ultimi minuti tranquilli di li a molte ore. Armando mi disse di aspettare in ufficio mentre lui spiegava la situazione e solo quando sarebbe arrivato Nicola Mora saremmo entrati, con tutti gli incartamenti che certificavano che mancava poco per estinguere il debito. Senti i rimproveri di suo padre i commenti offensivi di Daniele Valencia, gli avvocati che dicevano che quello era l’unico modo di salvare l’Azienda, Marcella e Daniele che mi accusavano di essere sparita e di volerla rubare. Nicola arrivò era irriconoscibile, la signora Caterina aveva fatto anche con lui la sua magia. Si presentò come il direttore generale della mia società e mi raggiunse in presidenza. Patrizia neanche lo avevo riconosciuto. Armando tornò nel suo ufficio e mi disse che di la i Valencia erano pronti alla guerra.
  • Buonasera, scusate il ritardo…- tutti mi guardarono come se non potessero credere ai loro occhi.   
  • Beatrice…si accomodi…- disse il dottor Roberto.
  • Vi presento il direttore generale della terramoda il dottor Nicola Mora…- dissi introducendo Nicola. Ci sedemmo tra Armando e il dottor Calderon. Gli avvocati ci chiarirono la situazione ci dissero che la soluzione migliore era che io fossi a capo dell’azienda. Armando chiese a suo padre e a sua madre di parlargli in privato. Non so cosa si dissero, ma quando tornarono vidi che Armando mi sorrideva. Certo per la signora Margherita sarà stato un duro colpo infatti stringeva la mano a Marcella. Io mi difendenti dalle accuse di Daniele Valencia, con logica e con caparbietà. Ormai avevano le mani legate non potevano fare altro che accettare le cose. Nicola era il nuovo direttore amministrativo, Mario e Armando i direttori Commerciali e la signora Marcella la responsabile dei punti vendita e avrebbe supervisionato tutto per conto del fratello e della sorella. Dopo parecchie ore rimanemmo solo io la signora Marcella, Armando, il dottor Mario e Nicola. Dovevamo decidere come rivedere la compagine aziendale. Certo avremmo dovuto spiegare la situazione ai dipendenti ancora ignari delle decisioni prese. La signora Marcella disse che avrebbe lei preso Patrizia come segretaria e per il resto potevo decidere io e si allontanò.
  • Finalmente è finita…- disse Armando accasciandosi sulla sedia.
  • Bhe dottore direi che è andata più che bene no…- disse Nicola.
  • Nicola io non ho avuto ancora modo di scusarmi con lei, per l’altra sera…- disse Armando porgendogli la mano. Nicola la strinse.
  • Adesso direi di metterci subito a Lavoro….io direi di rivedere i ruoli delle altre segretarie e poi di convocare prima Gutierrez e il signor Lombardi per dirgli le novità…con le ragazze parlerò io non voglio che girino pettegolezzi, loro ci hanno aiutato più di una volta- dissi riesaminando i fogli che avrei dovuto firmare più tardi.
Lavorammo per poco, non c’era molto da dire, i ruoli li sistemammo in un attimo, e cercammo di organizzarci su come coprire il ruolo di Berta che sarebbe andata in Maternità l’indomani.
Convocammo il signor Lombardi per primo insieme al signor Gutierrez.
  • Allora Armando se mi convochi per dirmi che lei sarà la nuova testimonial ottima scelta…- disse sorridendomi. Io trattenni a stento le risa.
  • Ugo, Gutierrez vi abbiamo convocati che la qui presente Dottoressa sarà la nuova presidente dell’Ecomoda..- disse Armando sorridendo.
  • Finalmente una scelta di buon gusto….lei non sa che tipo di orco sia questo tipo…- disse ridendo Ugo.
  • Signor Lombardi lo so benissimo, ho lavorato per lui e lo conosco molto bene….- finalmente presi parola. La faccia di Ugo si trasformo.
  • Beatrice??? Lei è quella specie di pipistrello che Armando teneva nascosto in quella caverna degli orrori??? Mi dica cosa ha bevuto?? Che razza di intruglio si è scolata…lo dica lo dica lo dica..- disse sbattendo la mano sul tavolo.
  • Ugooooo adesso basta, lei è la dottoressa Pinzon la nuova presidente…portale rispetto è la mia fidanzata…- Armando era la prima volta che lo ammetteva davanti a qualcuno. I due dipendenti rimasero di stucco. Nicola e Mario se la ridevano.
  • Per fortuna qualcuno ha salvato la povera Marce da quel destino crudele che l’aspettava accanto a te….adesso se non c’è altro vado da lei…- e se ne andò. Parlammo con Gutierrez  per la questione segretarie, anche lui mi fece i complimenti. Toccava alla banda adesso, Armando disse a Patrizia di radunare tutte le segretarie e Freddy. Entrarono tutte insieme.
  • Vi ho convocato qui perché abbiamo preso delle decisioni in consiglio e vorremo comunicarvele..- inizio Armando – ci sarà un cambiamento nella compagine aziendale, io non sarò più presidente ma la qui presente dottoressa ne assumerà il ruolo..- disse indicandomi. Feci un bel respiro.
  • Ragazze ci saranno alcuni cambiamenti…- dissi.
  • Questa voce io la riconosco….l’ho gia sentita…è Betty…- disse Berta. Tutti ebbero un espressione di sorpresa.
  • Betty sei veramente tu?’- chiese Inesita. La faccia di Patrizia era indescrivibile.
  • Ma certo ragazze, ma non siamo qui per parlare del mio cambiamento, per quello ne parleremo a pranzo…Berta, Inesita perché non vi sedete…Berta soprattutto tu…non vorrai partorire qui per lo shock..- e risi – come  il dottor Armando diceva, sarò la nuova presidente anche se per poco tempo…e quindi abbiamo rivisto un po’ di cose in azienda.. Patrizia lei sarà la segretaria di Marcella..- e la guardai con un espressione dura.
  • Io?? Ma sono la segretaria di Presidenza..- disse acida.
  • Le devo ricordare che sono io la presidente?? Secondo lei adesso la terrei come segretaria?? Con lei ho finito la Signora Marcella l’aspetta nel suo studio..- dissi autorevolmente. Lei per tutta risposta girò i tacchi e usci.

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Capitolo 3
*** capito tre ***


  • Si si lo so, poi vi racconto…e Freddy tu passerai all’accoglienza. Un avanzamento non sei contento??- dissi io sorridendo.
  • Ma certo mia stimata presidente..ma la mia regina?? La volete licenziare..- disse guardando tristemente Anamaria.
  • Ma no tranquillo lei sarà la mia segretaria, le voglio dare l’opportunità di crescere...- tutti si congratularono con Annamaria, era al settimo cielo.
  • Io direi che adesso fate il cambio di scrivanie e poi andiamo a pranzo no?? Voi che ne dite…- quelle due ore passarono in un attimo, mi ritrovai con le ragazze a pranzo, Armando sarebbe andato dai suoi e ci saremmo visti in serata o direttamente il giorno seguente.
  • Ragazze io non voglio che ci siano pettegolezzi in giro….- e iniziai a raccontare un po’ la mia storia alle ragazze.
  • Betty un uomo che si innamora di una racchia ma una racchia come eri tu…io non me lo farei sfuggire…- disse Berta.
  • È per questo che ho deciso di lottare per lui so che la signora Marcella mi metterà i bastoni tra le ruote e la Bionda Finta non darà pace a Nicola quindi ragazze dovete aiutarmi…qualsiasi cosa succeda non mi mettete contro di lei se Patrizia vi fa qualche sgarbo lasciate correre se potete o in caso sia grave venite a fare rapporto a me….anche Armando mi ha detto di chiarirvi che lui c’è ed è pronto a prendere le vostre parti ma solo che voi non iniziate per prime.- il pranzo si concluse molto rapidamente e tornammo subito a lavoro.
Quando rientrai raccontai ai miei le novità riguardanti il lavoro, e loro mi comunicarono una notizia che fino a quel momento non mi sarei aspettata di sentire.
  • Betty figliola mio cugino Clemente, quello che abita a Medillin ha un ditta mi ha chiamato per dirmi che cercava un ragioniere…urgentemente e che quindi se ancora non lavoravo mi sarei potuto trasferire li dalla prossima settimana… ma adesso con te che lavori come presidente…- era incerto se andare o meno, lasciarmi sola qui. Certo io non potevo muovermi ma sapevo che lui voleva lavorare, non è mai stato con le mani in mano. Gli dissi di andare, certo io in quella casa tutta sola non sarei voluta stare, la cosa migliore per me era vendere e vedere di comprare qualcosa di più piccolo e loro qualcosa li. Lasciarmi sola era l’ultima cosa che lui voleva ma non poteva rifiutare. Ne parlai con Armando quella sera stessa per telefono e lui mi disse che finchè non avessi trovato un posto potevo stare da lui. Successo tutto cosi rapidamente che quel mese volò. Armando parlò con mio padre e gli disse che mi amava, in un primo momento non la prese per nulla bene poi ci diede la sua approvazione. I miei partirono qualche giorno dopo aver venduto quella casa e io mi trasferii da Armando. Era la prima sera che dormivo da lui dopo quella notte prima del consiglio, non eravamo mai riusciti a star soli.
  • Finalmente un po’ soli…- dissi abbracciandolo nel nostro letto.
  • Eh gia…- e mi iniziò a baciare, io lo volevo come non avevo mai desiderato nessuno in vita mia. Quella fù la notte più passionale che passammo. 



RAGAZZE CHE COMMENTATE SCUSATE SE E' CORTO COME CAPITOLO, ANZI VI PREGO FATEMI SAPERE COME VORRESTE LA STORIA POTREI PRENDERE SPUNTO DA UNA DELLE VOSTRE IDEE, A BREVE ANZI TRA QUALCHE MINUTO SARà ON LINE UNA NUOVA SERIE SEMPRE SU BETTY LA FEA CON UN NUOVO PERSONAGGIO :) 

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