Occhi viola sotto la luna

di Bema166
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il sogno ***
Capitolo 2: *** La punizione ***
Capitolo 3: *** La festa ***
Capitolo 4: *** L'attacco ***
Capitolo 5: *** Cosa sono o meglio siamo ***
Capitolo 6: *** Ci rivediamo ***



Capitolo 1
*** Il sogno ***


È buio, un buio pece e sto scappando stranamente a quattro zampe in una foresta l'ho capito dagli alti pini che mi circondano. Sento il rumore di un ruscello mi avvicino. L'aqua è calma e riesco a vedere riflesso un lupo con due occhi di un viola cosí brillante che se non fosse per il loro insolito colore direi che siano umani. Poi una figura esce dal ruscello è un ragazzo mi si avvicina, io mi alzo in piedi,  ormai tornata umana,lui mi accarezza il viso,mi da un bacio in fronte ed infine mi sussulta un -Preparati... 





A.A.
È la mia prima storia e mi serve supporto. Avevo questa storia in testa da circa un anno e poi ho scoperto questo sito. Fatemi sapere che ne pensate!!!

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Capitolo 2
*** La punizione ***


Sento bussare alla porta della mia camera, è sicuramente Tom che vuole usare il bagno, -ENTRA!- urlo dal mio letto a due piazze su cui sono ancora sdraiata, e a fare ingresso nella mia stanza è proprio il ragazzo alto e moro che mi aspettavo -Hai percaso visto la mia magglietta blu?- mi chiede con tono assonnato si vede che anche lui è sveglio da poco, indico col dito la cesta di panni puliti che dovevo riordinare ieri, lui prese la maglietta e andò a cambiarsi nella sua stanza che sta affianco alla mia. Abbiamo una casa molto grande a tre piani con garage e ripostiglio esterno, è un regalo di mia madre e della zia Mary la madre di Owen che vive qui con la sua ragazza Brenda, mi alzai dal letto per andare in bagno a prepararmi, mi misi un maglione di lana arancione, dei jeans scuri e per finire le mie fidate Nike Air Max bianco e nero. Mi guardai davanti allo specchio e viddi la ragazza normale non troppo grassa, ma diciamo curvy, coi suoi normalissimi capelli marroni raccolti in una treccia, sorrisi dopotutto che ci potevo fare se non sembravo una madella di Victoria Secret. Scesi al piano terra dove si tova il salone e la cucina,io mi dirigo in quest ultima dove sono già tutti seduti a fare colazione, presi i cereali e la mia ciotola per poi sedermi al mio posto che si trova tra Sam,l' unico ragazzo biondo del gruppo, non molto alto ma resta comunque uno dei ragazzi più belli del liceo insieme a Tom, seduto alla mia destra, che è il suo opposto, è alto e moro, ha gli occhi di un marrone chiaro a volte tendenti al verde, ma daltronde entrambi sono molto simpatici. Più in là sono sedute le gemelle  Amy e Ally , sono identiche,magre e alte,se non fosse per i capelli più scuri di Amy, ed hanno gli occhi verdi, accanto a loro Brenda e Owen, la coppietta che nel weekend avrà una festa d'anniversaio indimenticabile, e per ultima,ma non da meno la nostra amata, beh proprio nostra visto che è imparentata con tutti persino con Brenda che viene dalla Germania, zia Beth è una donna sulla cinquantina con delle guance paffute e i capelli dorati a caschetto, vive con noi perchè doveva pur esserci qualcuno con un pò più di esperienza nel cucinare, visto che è proprietaria di un restorante insieme a suo fratello maggiore(mio nonno materno). Noi altri siamo studenti e andiamo tutti nella stessa scuola:Owen e Brenda sono al quarto anno ,Amy e Ally al terzo mentre io Tom e Sam al secondo.
È ormai ora di andare a scuola e saliamo tutti nel furgone a 10 posti che ci ha comprato il padre di Amy e Ally, lungo il tragitto io Sam e Tom ci mettiamo d'accordo su quali lezioni saltare e forse proprio per questo che siamo "Il Trio Nero".All'ora di storia mettiamo in atto il nostro piano e in men che non si dica siamo davanti alla preside che ci sta rimproverando -Questa è l'ultima volta! Alla prossima sarete espulsi!!- poi si gira verso di me -Kate tuo fratello era un prediletto!- Odio quando mi paragonano a Jim -Ah e dimenticavo da domani inizierete ad aiutare in mensa. Ora potete anche andare.- .
 
Tornammo a casa ma non prima di mangiare una pizza, ed eccoli sono tutti lí ad aspettarci Owen in prima fila con uno sguardo omicida, -Ma che ti salta in mente?- mi chiede quasi urlando apro e chiudo la bocca cercando una scusa    
-Non dite niente! Subito nelle voste camere!- ci dice zia Beth -E niente cena!- aggiunge Amy. Andammo al "Nostro" piano è qui che ci sono le nostre stanze,entammo in quella di Sam che è di fronte alla mia, scherzammo un pò e fecimo un piano nel caso i nostri genitori venissero alla festa di anniversario di Owen e Brenda nel weekend,ci fecimo anche mandare i compiti da una ragazza che ha una cotta per Sam, e non la biasimo.








A.A.
Allora vi è piacuto? Fatemelo sapere con una recensione!!!. Ho anche altri due o tre  capitoli pronti,ma non li posterò in questi giorni.
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Capitolo 3
*** La festa ***


La settimana è passata piuttosto velocemente e con questa la punizione, oggi è il giorno della festa di Owen e Brenda, ieri abbiamo sistemato tutto oggi devono arrivare la torta e gli ospiti ci saranno tutti anche i miei genitori e la cosa mi fa rabbrividire, siamo in ottimi rapporti solo che ho paura della loro reazione alla mia condotta a scuola. Sento suonare la sveglia,non so perchè mi sveglio in anticipo quando ci sono feste o dobbiamo partire, guardo il telefono sono le sette e mezza,mi alzo e vado a farmi la doccia,ieri ero troppo stan a per farmela. Sono ancora in accapatoio che sento bussare -Kate, Ally ti sta aspettando! Ahe dimenticavo il tuo abito è nella stanza delle ragazze.- mi dice Sam dall' altra parte della porta. Mi rimetto il pigiama e corro al piano di sotto,qui ci sono tre camere da letto ed ognuna col proprio bagno, sono rispettivamente di zia Beth, Owen e Brenda, ed infine quella in cui sto per entrare di Amy e Ally. Neanche il tempo di bussare che una mano mi trascina davanti allo specchio, dietro al mio riflesso intravedo una Ally intenta a pettinarmi la mi chioma ribelle,anche se ho i capelli lisci mia madre diceva che smbrava più una criniera di cavallo, dall' altra parte della stanza su uno dei due letti a  piazza e mezzo Amy stava stirando i vestiti che avremmo dovuto indossare, c'erano gli smoking dei ragazzi erano tutti neri si distinguevano solo per il colore della cravatta che erano gli stessi del colore dell'abito della loro accompagnatrice: quello di Owen era crema, e quelli di Sam e Tom verde scuro visto che entrambi erano miei accompagnatori e questo solo perchè non potevo decidere, Amy e Ally sarebbero state coi rispettivi ragazzi Lucas e Dean. 
 Dopo neanche due ore eravamo tutti pronti e la maggior parte degli ospiti era arrivata, ed eccoli come previsto alle quattro in punto ila coppietta fece il suo ingresso nel ampio salone, lui in smoking e coi capelli corvini pettinati all' indietro,lei col un abito lungo in stile greco color crema e icapelli mossi laciati cadere sulle spalle, era ance leggiermente truccata gusto un pò di mascara per far notare gli occhi color prato ancora di più se possibile aveva addosso anche l'orologio dorato che le ho regalato, sciesero dalle scale e  gran parte degli ospiti li fotografava, invece io li guardavo felice è il loro terzo anno insieme e credo che è ora che Osen faccia il prossimo passo. Mi guardo attorno e noto i miei genitori varcare la soglia e come una furia prendo Tom sotto bracci e lo trascino in cucina, l'errore più grande della mia vita, visto che ci sono Jim e sua moglie col pancione, li guardo e spero che non mi notino -Kate non ci saluti?-  A parlare è proprio Meredith -Ciao! Meredith, Jimmy!- dico so che mio fratello odia quel nomignolo, abbraccio Meredith mentre tra me e Jim c'è solo una stretta di mano forzata, -Allora Mer  è maschio o femmina?- le chiesi visto che si era creata un pò di tensione -Maschio! Ma mamma e papà -(è cosí che chiama i miei da quando lei e Jim si sono sposati l'anno scorso)- sperano che il prossimo sia tuo!- mi dice entusiasta -Allora sorellina è questo il tuo ragazzo o il biondino di prima?- dice sapendo che odio parlare di queste cose solo ora noto che Tom è sparito,- Lo saprai il giorno del matrimonio!- la mia risposta non tardò ad arrivare -Se mai ce ne sarà uno!-  disse isterica una voce provenire da dietro di me -Lo so che vorresti sapere di più sulla mia vita sentimentale,ma pultroppo non è  più affar tuo da quando ti ho mollato.- dissi voltandomi e vedendo lo stesso Sherman di sempre: alto,con un bel fisico,capelli color carota occi di un marrone chiaro e una mora sotto braccio, da quando l'ho lasciato lui ha avuto molte ragazze ,mentre io ho avuto più tempo per stare con Sam e Tom, -È stata una decisione di entrambi.- disse lui arrossendo. Sentii dei passi avvicinarsi e poi il buio -Chi sono?- chiese la proprietaria delle mani che mi hanno chiuso gli occhi -SARA!!- urlai felice di rivedere la mia migliore amica dopo due mesi di lontananza la abbracciai iniaziammo a parlare della sua relazione con un mio cugino,ma dopo neanche  dieci minuti mi si presentarono davanti i miei genitori -Mamma papà che bello rivedervi!- esclamai colta alla sprovvista-Dobbiamo parlare- mi disse mia madre un pò troppo seria per i miei gusti -Posso spiegare: allora io...-iniziai ad inventarmi sul posto mentre con lo sguardo cercavo Tom e Sam che fortunatamente mi notarono in difficolta. -Potremmo avere l'attenzione dei presenti?- inizio a parlare Sam -Io Kate e Tom vorremmo darvi una buona notizia, Kate avvicinati , stavo andando verso di loro sotto lo sguardo di rimpravero dei miei genitori e quello curioso del resto dei presenti, Sam mi passò il microfono -Allora gente come voi ben sapete...- iniziai a parla ma venni interrotta da un rumore di vetro che si rompe, urla di gente e  ululati.





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A.A.
Come avrete notato questo capitolo è più lungo e  spero non sia noioso, qui vediamo comparire gli altri personaggi nominati nei precrdenti capitoli e  quelli già presenti vengono descritti meglio, e niente aspetto una vostra recensione!!! TOM LEWIS

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Capitolo 4
*** L'attacco ***


Regnava il caos totale, la gente urlava e correva da tutte le parti, uomini con occhi dorati e coperti di sangue fecero il loro ingresso, avevano pezzi di carne attaccati alle unghie, un brivido mi percosse la schiena, stavano mutando diventavano più alti e si ricoprivano di peli i loro vestiti si strapparono e assunsero le forme di mostri con la schiena ricurva e il muso allungato. Uno di quei mostri stava per attaccare una bambina e allora le gambe iniziarono a camminare in quella direzione, arrivata mi misi fra la piccola e il mostro -NON OSARE TOCCARLA!- gli urlai -Altrimenti che fai?-  poi un ringhio, mi accorsi che era il mio, il mosto mi guardò stupito e in quel momento gli saltai addosso d'istinto, all inizio spingevo ma quello poneva troppa resistenza poi prova a colpirlo,ma niente, mi preparavo alla mia morte e mi lasciai andare, ma qualcosa cambiò fu come una scarica di adrenalina e gli saltai nuovamente addosso ma questa volta puntavo alla gola lo atterrai , il mio corpo si muoveva da solo  non rispondeva ai miei comandi e all'improvbiso sentii il rumore delle sue ossa rompersi e la mia bocca riempirsi di un liquido rosso dal sapore metallico lascia la presa  mi allontanai dal corpo privo di vita del mostro "io l'ho ucciso" pensai mi guardai le mani sono come le loro più grandi e coi artigli, mi girai verso la bambina ormai terrorizzata -G-grazie- mi disse prima di venir presa da una donna che sembava la madre pi mi venne in mente era un amica di Brenda -Andate il pių lontano possibile!- ordinò una voce che io riconobbi subito ,Sam, appena notò mi prese per il braccio e mi trascinò verso le scale ci raggiunse anche Tom prima di salire mi voltai e notai che la maggior parte degli ospiti era scappata,alcuni giacevano a terra morti alti feriti e solo un piccolo gruppo di persone era rimasto a combattere quei mostri tra cui: i miei genitori, Amy,  Sara, Ally, zia Mary, Sherman, più in là c'era Jim che faceva da scudo a Mer e il loro bambino ancora non venuto al mondo. La mano di Tom mi spinse a proseguire le scale ed io obbedii salimmo fino al terzo piano svoltammo a destra ed entrammo nella mia stanza, Tom si voltò verso la porta e iniziò a dire cose incomprensibili per poi girarsi verso di me e allora viddi le sue iridi color oro, mi voltai verso Sam ma anche le sue erano dello stesso identico colore, -Tranquilla Kate non ti faremo del male.- mi disse Tom prendendomi le mani e facendomi sedere sul letto e solo ora notai che stavo tremando, presi un respiro profondo per calmarmi, loro si sedettero vicino a me mettendomi al centro ,come sempre -Ti spiegeremo tutto quando sarai veramente al sicuro.- disse Sam mi limitai ad annuire e non feci altre domande.
  Non so per quanto tempo rimanemmo lí seduti ad aspettare mentre le persone a noi care rischiavano la vita combattendo con dei mutaforma , ma ad un tratto la porta si spalancò facendoci sobbalzare-È tutto pronto tra dieci minuti partiamo- disse zia Mary gli altri uscirono dalla mia stanza ed entrò Sara, corsi a abbracciarla
-Come stai?- mi chiese sciogliendo l'abbraccio
-Bene credo,ma tu e gli altri?- chiesi allarmata
-Stanno bene hanno solo un pò di ferite ,che si rimargineranno.- disse dirigendosi verso l'armadio, lo aprì e iniziò a mettere le mie cose in un borsone nero, mi risedetti sul letto e la guardai il suo vestitino rosso era strappato i lungi capelli color nocciola arruffati era strano per me vederla in questo stato cioè lei aveva sempre tutto in ordine ,mi lanciò dei jeans scuri e una felpa grigia sul letto, mentre lei prese dei jeans chiari e un maglione, faceva piuttosto freddo in questo periodo dell'anno, ci vestimmo e sentii bussare alla porta -Entra.- disse Sara, entrò Tom in silenzio prese il borsone e si diresse di sotto lo seguimmo a ruota io e Sara.
Arrivta davanti al furgone Brenda mi venne ad abracciare -Falla respirare.- disse Owen sarcastico -Dobbiamo partire subito.- disse zia Mary entrammo tutti ai nostri posti: zia Mary alla guida con affianco Brenda e Owen,dietro di loro Amy e Ally acvanto alle borse ed infine Sara, Sam,io e Tom dietro.



A.A.
Allora se il capitolo vi è piaciuto fatemlo sapere, ringrazio nadine5 per aver recensito il capitolo precedente. Ci leggiamo prestooo!!!
Ps. Come si fanno ad inserire le foto??

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Capitolo 5
*** Cosa sono o meglio siamo ***


Era un ora e mezza che guidavamo verso nord infatti è l'una di notte, mentre me ne stavo appoggiata sulla spalla di Tom cercavo anche il modo più delicato per iniziare una conversazione visto che c’era un silenzio tombale, ognuno era immerso nei propri pensieri. Presi un bel respiro e velocemente mi sedetti composta tossi un paio di volte e feci la mia prima domanda: -Allora?- Tom mi guardò stupito – Come scusa?- -Cosa sono, siamo di preciso?-  chiesi nuovamente- Licantropi.- mi rispose secca Amy, -Beh è impossibile visto che in sedici anni non sono diventata un lupo. Vero?- -Beh, non proprio…- iniziò a spiegare Sam ma venne interrotto da una Sara che moriva dalla voglia di spiegarmi la situazione - Ti ricordi le pillole che prendevi una volta al mese?- io annui -Sorpresa!! Erano sonniferi!- esclamò lei - Allora io prendo quei “sonniferi” da quando avevo dodici anni, quindi sono ben quattro anni che mi nascondete la mia vera natura?- dissi mezza stupita e mezza arrabbiata. E tutti rimasero in silenzio, ma d'un tratto Tom riprese a parlare:-Allora passiamo a cose più importanti e fondamentali, tipo la gerarchia dei lupi: ci sono gli Apha, sono i capobranco e puoi riconoscerli dalle loro iridi color sangue, ci sono anche i Beta, membri di un branco ed hanno le iridi dorate, poi ci sono gli Omega, sono lupi solitari con le iridi color cielo, ed infine ci sei tu sei una Kappa cioè, non ci sono altri esemplari come te sei l’unica e non ne sappiamo molto, ma sei più forte e veloce quando ti trasformi e di conseguenza di valore per i lupi, ah e dimenticavo hai gli occhi viola quando muti in lupo.- Tom mi spiegò tutto per filo e per segno mentre io lo ascoltavo incuriosita.
- E c’è una profezia  che ti riguarda ma noi non la conosciamo bene sappiamo solo che parla dell' arrivo di un lupo più forte, veloce, ma non sappiamo le conseguenze del tuo arrivo.- disse Sam pensieroso, ma visto che sapevano poco e niente non dieci peso alla profezia, ma feci un'altra domanda secondo me più importante -Dove siamo diretti?- -Siamo diretti a nord dove troveremo qualcuno che ne sa sicuramente più di noi.- mi rispose Ally che fino ad ora stava dormendo. -Sapete qualche sera fa ho fatto un sogno,- tutti si voltarono guardandomi incuriositi, beh tutti tranne zia Mary che era alla guida – Ero un lupo, proprio un lupo non come quelli che ci hanno attaccati alla festa, e stavo correndo in un bosco, poi un ragazzo venne a dirmi di prepararmi.- continuai, ma ovviamente tralasciai il bacio e al solo pensiero  arrosi, fortunatamente  mi aveva visto solo Tom che mi mise il suo braccio sulle spalle intimandomi  ad appoggiare la mia testa sulla sua spalla -Zia Mary andiamo al rifugio Clara potrà aspettare.- ordinò Owen. Altre domande si fecero strada nella mia mente, ma ero troppo stanca per chiedere ulteriori spiegazioni, cosi chiusi gli occhi nella speranza di rivedere il ragazzo che mi compariva nei sogni.


A.A.
Chiedo umilmente scusa per il ritardo avrei dovuto postare venerdì, ma tra compiti e prime interrogazioni non ci sono riuscita. In quanto per il capitolo spero che vi sia piaciuto  e come sempre vi invito a recensire, ringrazio Nadine5 per aver: recensito il capitolo precedente, messo la storia tra le seguite e messo la storia tra le ricordate.

TOM LEWIS

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Capitolo 6
*** Ci rivediamo ***


Stavo di nuovo correndo in quella foresta, ma questa volta ero umana ed ero anche consapevole che fosse un sogno. Mentre cercavo di orientarmi senza grandi risultati, cercavo il ruscello ad un tratto sentii un rumore di foglie e ramoscelli spezzarsi, mi girai e lo vidi a qual he metro da me, ora potevo esaminarlo meglio era alto, più alto di me , gli arrivavo più o meno alla spalla, era magro, capelli corti erano corvini e occhi color cielo. 
-Non dovevi- disse ad inizialmente non capii cosi mi limitai a guardarlo -Non dovevi dirglielo- -Perché?-chiesi capendo che si trattava del fatto che avevo detto agli altri del sogno precedente -Sarebbe pericoloso venirmi a trovare, potrebbe andare male.- disse con un tono misto tra impaurito e triste -Chi sei?- -Lo saprai appena sveglia.- continuò con fare misterioso -Perché ti sogno?- -Sono io a venire qui a trovarti.-  -Perché?- -Perché mi manchi.- disse con un tono malinconico -Non può mancarti qualcuno che non conosci- risposi non potevo mancargli visto che non ci conoscevamo -Fossi in te sarei stato più insistente con quelli che chiami “famiglia”, anche se sono solo tuoi amici o meglio i tuo branco- disse quest’ultima parola co aria di sfida, non riuscivo a sopportarlo era così arrogante, anche se dentro di me una vocina mi dicesse che è un ragazzo dolce e simpatico, scossi la testa per scacciare via quei pensieri e d’un tratto ci ritrovammo in un altro luogo.
Eravamo in piedi vicino al mare, la spiaggia era sabbiosa e l' acqua calma illuminata dalla tenue luce della mezza luna, più in la scorsi una panchina vicino ad un palo. Mi sedetti ed ammirai il paesaggio il ragazzo si sedette accanto a me, sbuffo ed iniziò a parlare col suo solito tono arrogante– Ti facevo più un tipo da montagna.-  anche se questo tizio mi dava sui nervi aveva ragione, infatti non amo il caldo e non mi piace uscire d' estate, ameno che non sia in montagnina dai nonni ad accarezzare un gatto vicino al portone, per fare una torta nella cucina in giardino oppure starmene sotto il salice piangente a leggere un libro. A questi miei pensieri il paesaggio cambiò di nuovo, eravamo seduti  sul lettino a dondolo sotto il salice, il sole splendeva ,ma non faceva caldo, davanti a noi c'era un tavolino in legno e sopra di esso il mio libro preferito, eravamo circondati da fiori di ogni tipo a partire dalle rose gialle a quelle rosse e rosa per finire con la rosa nera che abbiamo seminato io e la nonna per il mio decimo compleanno. Sorrisi consapevole di essere nel luogo più bello del pianeta, “che cosa ci potrebbe essere di meglio?” mi chiedo, il ragazzo era seduto proprio accanto a me e di tanto in tanto faceva dondolare il lettino, -Ecco ora si che si ragiona.- disse felice come un bambino a natale, sorrisi pensando che non era poi così difficile trovare la sua parte dolce.                                               -Venivi qui vero?- gli chiesi dopo un po' di tempo passato ad ammirare quel paesaggio -Sì.- rispose sdraiandosi sul lettino e appoggiando la sua testa sulle mie gambe io arrosi, non ero abituata a dichiarazioni di affetto di questo genere, -Ci conoscevamo?- chiesi troppo curiosa per aspettare il mio risveglio -Sì.- rispose  nuovamente mentre iniziavo a giocare con una ciocca dei suoi capelli, non sembrava dargli fastidio visto che mi sorrise, ma quel sorriso si spense quando fece una domanda – Veramente non ti ricordi?- mi chiese ed io scossi la testa dispiaciuta, - Cosa è successo di preciso?- domandai -Lo scoprirai…- mi disse con aria misteriosa per poi tornare a sorridere -Odio quando fai il misterioso-dico sbuffando  e mettendo un finto broncio – Credimi lo so.- mi dice alzandosi in piedi – È ora di andare.- mi disse in un sussurro avvicinandosi per accarezzarmi la guancia, facendomi arrossire -Ci rivedremo presto?- gli chiedo -Prestissimo.- afferma sorridendo, per poi voltarsi e scomparire dalla mia vista. -È ora di scendere!- mi dice la voce di Tom, mentre col braccio mi incita ad alzarmi dalla sua spalla. “È arrivato il momento” pensai non sapendo cosa mi aspettava.



A.A. 
Chiedo umilmente scusa per il ritardo ma vedrò di farmi perdonare. Cosa ne pensate  del capitolo? Ovviamente vi invito a recensire. Ringrazio Aenres per avermi dato dei consigli che ho seguito quindi vi invito a rileggere i capitoli precedenti e farmi sapere.

AMELIA E ALLISON ROBINSON

SAM  BROOKES

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