Le cronache delle 4 divinità

di RandAlSorna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Una vita tranquilla ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


PROLOGO

Xanus camminava spavaldo per le lande della terra creata dal padre. L’aria sapeva di zolfo e la terra era completamente morta. In lontananza senti il suono dell'eruzione di un vulcano solitario, nulla di strano per quel mondo ancora devastato in cerca di qualche equilibrio. Odiava il fatto di trovarsi lì, odiava il sogno di loro padre; sogno per il quale, sembrasse, aver perso la vita. Ma oggi, non voleva pensare a ciò, voleva soltanto incontrare suo fratello Fraamp. Il fratello che tutti disprezzavano e odiavano, tutti trane lui. Sebbene amasse profondamente il fratello, capiva perché fosse tanto odiato dai sui pari. Fraamp era invidioso, meschino e provava un certa repulsione per le creazioni dei loro 2 fratelli, repulsione che Xanus non riusciva a comprendere. Sebbene anche lui fu costretto da loro padre a creare delle creature che abitassero il "loro" mondo, lui non lo fece mai spinto da qualche amore, ma soltanto del dovere. Fraamp e Arima contrariamente lo fecero' spinti da un profondo sentimento di meraviglia. Orum lo fece semplicemente per gioco.
Per poter camminare in quel mondo mortale, Xanus dovete costringere se stesso a prendere forma corporea, azione la quale faceva nasce in lui un profondo disgusto.  Pensando fra se e se, si chiese il perche suo fratello lo avesse convocando in un posto tanto strano.                                                                                                        
 Sebbene fossero passate diverse ore da quando aveva preso forma tangibile, non aveva ancora incontrato il fratello, maledicendolo per tale disturbo continuò la sua ricerca.
Dopo qualche ora finalmente lo trovo: < - perché sono qui fratello?  >Chiese lui. Ignorando la sua domanda Fraam rispose <<  Hai visto la nuova creazione di Arima  <>.                                                             
Alzando un sopracciglio rispose: <<  I draghi? >>il fratello rispose con un grugnito.<<  A te cosa importa? Sono comunque esseri mortali  >> Il fratello sì girò bruscamente verso di lui urlandogli contro <<    Tutto cio' che lui fa e per sminuire me!  >> Sospirando Xanus si sedette vicino al fratello. Notando soltanto ora che stava lavorando su qualcosa. Incuriosito chiese: <<  Fammi indovinare, nuova creazione ?  >> il fratello rispose sogghignando: <<    Oh sì! Li chiamerò Orpis.   >> Esaminandoli meglio noto, che erano un mix tra dei pipistrelli e grifoni. <<   Fammi indovinare, il loro scopo sarà uccidere i Draghi? >> lo chiese sapendo già la risposta. Era ovvio che il fratello volesse dimostrarsi superiore ad Arima, e per farlo creava sempre qualcosa con lo scopo di causare morte tra le creazioni del fratello. <<   intendi dirmi il motivo per il quale son qui   >> nuovamente il fratello non rispose alla sua domanda e ne pose un'altra. -<< i ntendi dar vita a qualcosa o rimanere fermo a piangere nostro padre?   >> Piangere nostro padre, eh? Pensò fra se e se. <<   io non lo faro mai!  >> odiava loro padre, odiava ciò che esso rappresentava. <<   Non cambi mai eh? E poi sono io quello rovinato dall’odio.  >>   detto ciò Fraamp inizio a ridere furiosamente, cosa che succedeva sempre più spesso ultimamente. Quando finalmente smise di ridere, disse: <<   Ho scoperto come fare per poter, rendere l'odio e l'oscurita eterna nelle mie creazioni, cosi che possano attinfere al mio potere  >> Incredulo Xanus non seppe cosa rispondere. <<   non e' possibile  >> Poi lo noto, per la prima volta, vide negli occhi del fratello un lampo di follia. <<  perche lo vuoi fare? >> il fratello rispose indicando prima se stesso e poi Xanus. << Perche siamo stati creati noi due?  >> Un brivido gli scosse la schiena: <<   Nostro padre dovette dividersi per concedere a noi tale potere, come pensi di poter rifare qualcosa di simile?  >> Il fratello questa volta si volto' e si avvicino. <<   Perdonami fratello  >>. Un uncino oscuro gli trafisse il petto. Provo' qualcosa di sconosciuto. Provo' un dolore tremendo. Il suo corpo mortale venne ferito, ma ciò che lo feri profondamente fu il tradimento del fratello.   <<  perche??  >> notando una lacrima solcare il volto di Fraamp, si senti dire: <<  Perdonami fratello, tu sei l’unico che sì avvicina a me, sei l’unico che mi ama, sei…sei l’unico a cui potevo farlo, perdonami. Per poter dare quella scintilla d’odio e per rompere l’equilibrio, io...io dovevo farlo. Dovevo! Capiscimi ora, grazie al tuo sacrificio questo mondo otterrà, il suo vero scopo, il suo vero essere…L’odio. Alla fine vedremo quale di noi è il migliore. Addio fratello   >>.
NO, non può essere. Secondo dopo secondo, sentiva la sua vita sfuggirgli via. Non posso permetterlo.  Il fratello si avvicino, toco la fronte di Xanus  e ne estrasse il potere datogli da suo padre. Tutto sembro durare un infinita, il dolore la tristezza lo lasciarono inerme al suolo privo di quasi tutte le sue forze e poteri. Al contrario il fratello si ergeva sprezzante dinanzi a lui. Lo vide alzare il pungo al cielo, dal pungo ne scaturì una luce verde fluo, che s’innalzò a mo’ di colona verso il cielo. Xanus non poté fare nulla per contrastare il fratello impazzito e assisti a ciò che seppe essere la fine del sogno del padre.
(Perdonami padre, non ho potuto fare niente). Il fratello fungeva da sorgente di quel potere,il suo potere, e non degnava di attenzione Xanus. 
(Non posso dissolvermi cosi,devo fare qualcosa.). Così decise d’utilizzare il potere che gli rimaneva, dopo il furto del fratello, per dare una speranza al mondo. Dal dito della mano sinistra libero nel aria, cio che a prima vista poteva sembrare una scintilla.
(Ti prego padre, fa che basti). La scintilla di potere utilizzo il fratello come mezzo di propagazione e si libero nel mondo, all’ insaputa del traditore.









// Ciao a tutti, speravo di scrivere il commento piu in la, ma ahime ho notato che nel prologo molte parti dei dialoghi erano tagliati, perciò ho dovuto riscrivere tutto (che palle). Comunque ecco qua il prologo, spero tanto vi possa piacere! Lasciate pure un feedback!!
P.S. La storia si svilupperà in seguito con delle cose molto divertenti. In arrivo il secondo capitolo che doveva essere lungo 8 pagine ma ahime ho dovuto tagliarlo per riscrivere il primo...  

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Capitolo 2
*** Una vita tranquilla ***


Lyon si sveglio dopo aver sentito il solito gallo malefico intonare quel suo canto infernale. (Non ne posso piu', domani gli spezzo il colo, GIURO). Alzandosi di mala voglia scese le scale per arrivare in cucina dove trovo la madre e la sorella Giasmin di 8 anni preparare la colazione. Non appena quest’ultime lo videro la madre parlo con tono divertito: << mattiniero come sempre vedo >> il ragazzo non la degno di una risposta acida ma bensì decise di compiere un elaborato inchino alle due. Cosa che fece divertire la sorella. Una volta seduto a tavola inizio a mangiare la sua carne secca con le uova. Al mattino non aveva mai fame, quindi si limito solamente ad mordicchiare la carne e giocare con le uova strapazzate. << Lyon Vermilion, non sapevo che domani tu compissi 8 anni. Smettila di giocare con il cibo e mangia, sennò non diventerai mai come il tuo amico Ren. >> Un po’ stizzito il giovane rispose con una scrollata di spalle. Sapeva perfettamente di non poter mai diventare come Ren. Lui aveva dei cappelli neri lunghi e folti perennemente spettinati che ora arrivavano fino alle spalle. Occhi marroni che non avevano nulla di speciale, in quanto ad altezza era nella media per gli standard di Rugram. L’unica cosa che lo distingueva dai suoi coetanei era la sua mancanza di voglia di avventura. << Mamma lo sai bene che non mi frega nulla d’apparire come Ren, anzi sono felice di non farlo. Lo sai quanti problemi ha quel ragazzo con i genitori di quelle povere donzelle? >> La madre scoppio a ridere a quella battuta, mentre la sorello lo guardava con fare interrogativo. << Intendi far visita al tempio dopo? >> ah già, il tempio. In teoria ogni ragazzo che stava per compiere 18 anni, andava al tempio per pregare il dio Xanus. Tutti lo facevano perché volevano ottenere un aiuto per il test del sangue che avrebbero fatto il giorno dopo. Lyon la trovava una scemenza, perché pregare un dio morto? E poi perché farlo per quella cretinata? Perciò rispose alla madre:<< Ovviamente madre, non vedo l’ora d’andare a pregare una statua d’ossidiana raffigurante un dio morto su cui, lo giuro, giusto ieri ho visto un cane pisciarci sopra. E per Xanus quello non è stato fulminato! >> La madre sospirò e si preoccupo di raccogliere i piatti sporchi. << Intendi andare a scuola o rimanere a casa a forviare tua sorella? >> chiese la madre con un sorriso. << No, no. Forviare la mia sorellina, io? Dopo andrò al tempio e giuro che pulirò quella vecchia statua. >> disse alla madre facendo l’occhiolino alla sorella, la quasi gli sorrise. Decise quindi di prendere la sua roba e correre in piazza, dove avrebbe dovuto incontrare Ren. Uscito di casa dopo aver salutato la madre e la sorella si diresse in piazza, dove come al solito, ad attenderlo c’era un Ren, spazientito e attorniato da 2 ragazze. Era divertente vedere quelle povere ragazze cercare d’attirare la sua attenzione inutilmente. Anche se la cosa più divertente era vedere Ren rosso in volto cercare di mandarle via. Avvicinandosi si soffermo ad analizzare l’amico. Alto, muscoloso con una voce gentile. Ad apparire erano soprattutto i suoi capelli perennemente bianchi e quei occhi più bianchi che grigi. Una cosa davvero strana per la razza umana. Si sapeva di elfi con i capelli bianchi, ma un umano? La cosa era davvero strana. A Lyon non importava di che colore erano i capelli dell’amico, lui era semplicemente Ren, il suo migliore amico. Differentemente da ora, da piccolo fu per tanto tempo vittima di bullismo da parte dei loro coetanei, per via dei suoi capelli. Ma tutto sommato non lo vide mai piangere o deprimersi, finché un giorno semplicemente si difese e spezzo un braccio a quello stronzo di Bulek. Ovviamente poi salvo pure Lyon. Non gli chiese mai dove trovasse la forza. Lui era semplicemente fatto così. Nel nottarlo avvicinarsi, finalmente riuscì a liberarsi delle due ragazze e corrergli incontro. << Dove diavolo sei sparito? Ti stavo aspettando da oltre 5 minuti! >> Lyon cerco di mostrarsi dispiaciuto e colpevole per evitare il pungo alla spalla, ma non ci riuscì.<< ahio. Eri in buona compagnia, mica da solo! >> l’amico lo guardo accigliato<< Lo sai che mi trovo in imbarazzo con le ragazze che provano ad catturarmi come un topo >> Lyon scoppio a ridere << Il povero, grande e grosso topo Ren. Cosi inerme nei confronti di quella progenie malefica >> Tale affermazione gli costo un altro pungo. << E basta dai, stavo scherzando. Comunque ora sbrighiamoci siamo in ritardo. >> l’amico rispose << E di chi pensi sia la colpa? >>. Arrivarono giusto in tempo, davanti all’aula incontrarono Min. Ela quando li vide fece un gestaccio ad Ren e corse dentro l’aula. << Cosa hai fatto questa volta a quella povera ragazza? >> chiese Lyon. L’amico sospiro ed entro in classe. Lyon non si spiegava come l’amico riuscisse a rifiutare una ragazza come Min. Era davvero bella; Un corpo sinuoso, forme non troppo abbondati e dolci. Occhi azzurri da far perdere il fiato, e quei capelli che sembravano seta. Lyon sospirò a sua volta ed entro in classe. Poco dopo essersi seduto entro il professore Kait. Maestro di spada. Ad differenza delle ore pratiche, quest’oggi ci sarebbe stata la lezione di attualità. Un resoconto più che una lezione. La guerra contro la progenie di Fraamp, continuava da millenni e probabilmente non avrebbe mai avuto fine. Lyon lo sapeva e non voleva assolutamente prendervi parte. Il maestro inizio:<< La guerra imperversa al fronte nord, ci è giunta voce dell’avvistamento di ben 2 Orpis. >> A sentire quel nome Ren drizzo le orecchie, nel vederlo Lyon sogghignò. Sfortunatamente lo noto il professore. << la cosa ti fa ridere Lyon? >> (ora sono nei guai)… << No professore, ero solo stupito >>allorché il prof sembrò prenderla davvero male: << quindi tra tutti, tu ti metti a ridere e poi inventi scuse del cavolo?? Lo sai quanti dei nostri fratelli muoiono là? Lo sai quanti non rivedono le loro famiglie? Ti chiedi mai perché un ragazzo negato come te può fare una così bella vita? >> la classe si fecce di colpa silenziosa. << No professore. >> lo sguardo ghiacciale che senti su di se lo fece abbassare lo sguardo. Continuo allora il professore: << come dicevo: Non appena sono stati avvistati, un quintetto maghi ha contattato i cavalieri dei draghi >> I cavalieri dei draghi. I leggendari cavalieri che guidano in simbiosi le creature perdette di Arima. Non appena qualcuno nominava i cavalieri, ad Ren s’illuminavano gli occhi. Solo lui sapeva che l’amico agognava potersi sottoporre alla prova del Drago.Ad Lyon invece non importava nulla di tali sogni romantici. Lui voleva soltanto vivere una vita tranquilla. L’unico posto al mondo dove lo poteva fare era la citta di Luxia. Luxia era la citta perfetta, non perché fosse bella o chissà cosa, semplicemente era la più lontana dal fronte sud. Mentre a Nord la citta era “schermata” dai monti Alba. Una catena montuosa che divideva il loro regno dall’oceano. Nessuno, neppure i nani furono capaci di creare un passaggio tra l’oceano e la loro città. Se non lo fanno loro chi lo può fare? Penso tra se. Siamo al sicuro. Il professore fini il racconto parlando dello stato delle nostre truppe e del rapporto con nani, elfi e donne serpente. Quest’ultime erano sempre più restie a fornire aiuto agli uomini ed ai nani. Finita l’ora il prof ricordo che tra due giorni lui, Min e Ren si sarebbero dovuti sottoporre al test del sangue. Le ore successive furono uno strazio: Prima l’allenamento con la lancia poi quello della spada e alla fine, l’unico in cui Lyon andava bene, l’arco. Non amava combattere e per questo motivo non usava quasi mai ne spada ne lancia. L’unica cosa che gli piaceva era usare l’arco per cacciare. Non era scarso e non era neppure bravo me se la cavava. Alla fine della giornata si riunì all’amico e assieme andarono a mangiare fuori. << Dunque intendi ancora mollare tutto e andare a fare il test del drago? >> a quelle parole Ren quasi si strozzo. << Non ne parlare qui! >> disse l’amico con tono fermo. << Tra due settimane partirò per sottopormi alla prova >> tocco a Lyon strozzarsi questa volta << Vuoi partire adesso?? >> L’amico lo guardo e gli disse ciò che oramai sapeva da anni. << E’ giunta l’ora, io diventerò un cavalieri dei draghi, lo so, me lo sento nelle viscere >> lo disse come se stesse affermando che il giorno dopo ci sarebbe stato il sole. Lyon invidiava la forza d’animo dell’ amico, ma sapeva che non c’era umano più adatto di lui per quel compito. << tu vuoi sempre la tua vita tranquilla? >> senza pensarci Lyon rispose : << Ovviamente, non sono mica un pazzo come te! >> I due amici finirono di mangiare. Nella via di ritorno si fermarono al tempio del dio. << Secondo te perché il nostro dio è stato tradito da suo fratello? >> confuso Lyon disse: << Perché probabilmente non c’era nessun amore fraterno >> detto ciò senti un pizzico sulla spalla sinistra, era Min. << Idiota, Fraamp amava il fratello, ma il odio per gli altri superava l’amore >>. Min era la futura sacerdotessa del dio, e per questo ogni volta che si parlava di teologia la vedevi spuntare come una mosca sul miele. << Non mi va di parlare di cavolate del genere >> Scandalizzata la futura sacerdotessa rispose: << MA..ma cosa dici??! Perché non credi nei nostri dei? >> a quel punto si intromise Ren << Lascia perder Min, non gli farai cambiare idea. >> lei lo guardo male e disse: << con te non ci parlo >>. L’amico sospiro ma per fortuna l’argomento cadde li. Sebbene non lo sembrassero, loro 3 erano grandi amici. Insieme divisero da piccoli le lor “grandi avventure” come dare fuoco alla casa di quella oca in fondo alla strada. Cosa che causo loro un grosso numero di guai. Min era incavolata con Ren perché lui aveva rifiutato una cara amica di Min, Alea. Dopo un po’ parlo Min: << Io voglio essere la sacerdotessa, e perciò il mio sangue deve avere una predisposizione con il dio Xanus >>. Gli uomini erano le uniche creature, che furono create da tutti e quatto gli dei. Perciò ogni uomo possedeva una prima predisposizione, cioè un po’ dell’essenza di uno degli dei e poi una seconda predisposizione, in minima parte c’era l’essenza di un altro dio. Avere una predisposizione significa ottenere l’accesso ad una della quattro fonti: Oscurità, Luce, Tempo ed Essenza. << Io vorrei tanto poter andare a dormire >>.

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