Truth

di FreddyOllow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio ***
Capitolo 2: *** Lavoro ***



Capitolo 1
*** Inizio ***


Era una giornata come tante per Truth; sdraiato sul prato a fumare un po di maria.
Pensava a un modo per trasportare 3kg di marijuana a Liberty City.
Lì c'era un vecchio amico di nome PombaMan, che era interessato alla sua merce.
Avevano lavorato insieme ed erano finiti anche in prigione insieme.
C'era un forte legame, oltre a un forte rispetto.

PambaMan, gestiva una zona di spaccio presso Red District.
Era in affari con i Diablos, mentre la Leone Mafia,
in passato, aveva fatto di tutto per distruggerlo.
Dopo una guerra fredda durata tre mesi, strinserò un accordo di pace.
PambaMan, continuava a gestire lo spaccio di Red District,
ma in cambio, ogni settimana, passava ai Leone Mafia il 20% del suo profitto.

Truth, conosceva bene la Leone Mafia e non era gente da farsela nemica.
Non aveva mai avuto discussioni con loro,
ma entrando in affari con PambaMan, di certo l'avrebbe avuti.
Truth, si alzò, buttando via la cicca di maria.
Prese il cellulare e digito il numero di PambaMan.
Il cellulare squillò per diversi secondi.
<< Pronto? >> Rispose PambaMan. Aveva una voce rauca e profonda, simile a un afroamericano.
<< Sono io >> Disse Truth, spostandosi lungo il prato.
<< Volevo sapere se ci sono ancora problemi con quei mafiosi? >>
<< I Leone?! >> Sottolineò PambaMan << E' tutto apposto, sanno del carico. >>
<< Ok, perchè qui ho un problema. >> Ammisse Truth, storcendo il labbro in una smorfia.
<< Che genere di problema? >> La voce di PambaMan, si fece più seria.
<< La DEA mi sta addosso da quando hanno arrestato Nelly. 
Ho dovuto bruciare due raccolti da due diverse fattorie.
Ancora non sanno dove sono, ma presto lo scopriranno. >>
PambaMan, rimase in silenzio.

Dal cellulare si sentiva il chiasso del traffico
 di Liberty City, con macchine che suonavano il clacson e gente che parlava.
<< Allora >> Disse PambaMan, scegliendo bene le parole.
<< A Liberty City ho un amico che potrebbe aiutarti, ma ti costerà un paio di bigliettoni. 
E' un tipo molto affidabile, ma non so se verrà a San Andreas. 
Dovrò parlarci e magari persuaderlo a venire. 
Una cosa è certa, questo tipo costa e non ti parlo di solite cifre.
Dovrai sborsare sui 7.000 bigliettoni se vuoi il suo aiuto. >>

Truth, si sedette sul prato, fissando l'orizzonte e il cielo celeste senza nuvole.
<< Ok, i soldi non sono un problema. Ma sperò che questo tuo amico sappia cosa gli attende >>
PombaMan rise e aggiunse << Per lui questo lavoro sarà una passeggiata, fidati. >> E rise nuovamente.

***********

Truth, era in casa, seduto su una sedia, con le gambe appoggiate sul tavolo.
D'improvviso, sentì un elicottero avvinarci verso la fattoria.
La DEA, pensò.
Si alzò di scatto e corse verso la finestra per controllare.
Un elicotterò della DEA, sorvolava la coltivazione di marijuana coperta con dei teli.
Dall'elicotterò provenì una luce che illuminò le finestre della casa.
Trut, si nascose dietro il muro.
<< Maledizione! >> Imprecò lui.

Corse verso la camera da letto e prese la Desert Eagle,
nascosta sotto il cuscino.
Si diresse verso la porta d'ingresso, aspettandosi l'intrusione della DEA.
Oltre all'elicottero non si sentiva nessuno.
Truth, perplesso e confuso, si avvicinò alla finestra.
L'elicottero sorvolava indisturbato la piantagione,
come se stesse perlustrando tutta la fattoria.
Poi dopo un paio di minuti l'elicottero si allontanò dalla piantagione.

La DEA aveva visto certamente la marijuana dall'elicottero.
Allora perchè non l'avevano arrestato?
Truth, si sedette sulla sedie, mettendo sul tavolo della marijuana.
Prese una cartina dalla tasca.
Mise l'erba nella cartina e la arrottolò.
Per Truth, farsi uno SPECIAL, come lo chiamava lui, 
era d'obbligo dopo quello che era successo.
Si rilassò appoggiando le spalle sullo schienale della sedia,
con le gambe sul tavolo.
Ora doveva solo rilassarsi e dimenticare, per adesso, l'accaduto.

***********


Passarono tre giorni da quel fatto.
Truth, era ancora rinchiuso nella sua tana.
Si sentiva in gabbia, sapendo che non poteva uscire da lì.
La DEA l'avrebbe arrestato e sbattuto in prigione.
Poi pensò all'accaduto di tre giorni fa.
Concludendo che forse era solo una sua paranoia.
Decise allora di uscire di casa.
Quando varcò la soglia della porta, ritrovandosi fuori,
fu pervaso da una strana aura negativa.
Corse verso la nave madre ed entrò dentro.
Solo lì si sentì nuovamente al sicuro,
e la sensazione negativa scomparve.

D'improvviso, il cellulare squillò.
<< Pronto? >> Disse Truth.
<< Buone notizie >> Rispose PambaMan << Il mio amico ha accettato >>
Truth fu pervaso da un senso liberatorio.
<< Non sai quanto mi hai reso felice >> Commentò Truth, sorridendo come un bambino.
<< Felice di aiutarti come sempre, amico >> Disse PambaMan.
<< Ora il mio amico arriverà a San Andreas fra 3 ore. 
Non conosce la città, quindi vallo a prendere all'aeroporto di San Fierro. >>

Truth, sobbalzò all'idea di abbandonare la sua fattoria.
Non voleva lasciare incostudito il raccolto di marijuana.
<< Io... Non sarebbe meglio se venisse da solo? >> balbettò Truth, non capendo nemmeno cosa stesse dicendo.
<< Come cazza fa a venire da te se non conosce San Andreas? >> Sottolineò PambaMan irritato, poi aggiunse
<< Non farmi fare brutta figura con il mio amico. Vallo a prendere. Chiudo! >>

Truth, rimase con il cellulare a mano, 
terrificato dall'idea di lasciare la fattoria.
Poi fumando un po di maria, prese coraggio.
Strafatto e con i sensi sballati, partì per San Fierro.

Arrivò all'aeroporto, parcheggiando la nave madre in uno dei tanti parcheggi.
Attese che il contatto di PambaMan, uscisse dall'edificio.
Dopo aver visto un centinaio di persone uscire dall'aeroporto, finalmente un tizio si diresse verso di lui.
Aveva i capelli corti, con lineamenti facciali dell'est europa.
Indossava una camicia di seta beige e un jeans nero.
Si avvicinò alla nave madre, appoggiò la valiga per terra,
e bussò con le nocche sul finestrino.
Truth, lo guardò per qualche istante, poi aprì la portiera del passeggero.
Il contatto salì nella navre madre.

<< Sono Niko, Niko Bellic >> Si presentò l'uomo, con un forte accento russo.
<< Sono Truth, Namaste! >> Chinò il capo per salutarlo.
<< PambaMan, mi ha spiegato il tuo problema. La DEA vuole arrestarti, giusto? >>
Truth, mise a moto la nave madre e si diresse verso la fattoria, aggiungendo.
<< Sì, e non so come abbiano saputo della mia coltivazione. >>
<< Forse, qualcuno ti ha venduto. >>
<< Non lo so, non ho nemici qui a San Andreas... Tranne >> Truth, rimase in silenzio.
<< Tranne? >> Domandò Niko, serrando gli occhi.
<< Il Governo! >> Esclamò Truth, spalacando gli occhi, come travolto da un lampo di genio.
<< Come ho fatto a non pensarci prima. Il Governo vuole controllarmi, anzi,
tenta di farlo. Ma io... io ho addottato delle contromisure contro i sateliti. >>

Niko, lo guardò confuso. Pensava fosse impazzito.
<< Agiscono tramite i microonde >> Continuò Truth, guardando fuori dal finestrino.
<< Ecco perchè sanno della mia piantagione. >>
<< E quindi? >> Domandò Niko confuso.
<< Quindi dobbiamo bruciare la piantagione! >> 
Truth, fu come sollevato dalla sua brillante idea.
<< Vuoi bruciare la tua piantagione? >> Rispose Niko, non capendo il ragionamento di Truth.
<< Sì, solo così la DEA non mi darà più fastidio.
Inoltre, il fumo della piantagione renderebbe impossibile, per i satelliti,
rintracciare la mia posizione, nel mentre mi darò alla fuga. >>
<< E il mio compito quale sarebbe? >> Chiese Niko.
Truth, rimase in un silenzio confuso.


 

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Capitolo 2
*** Lavoro ***


La nave madre continuò il suo viaggio verso la fattoria.
Niko, si maledì per il fatto di aver accettato questo lavoro.
Poteva starsene a Liberty City a far lavori più movimentati, e non il psicologo di uno vecchio Hippy strafatto.
Poi penso hai soldi che gli doveva Truth.

<< Ricapitoliamo, io sono venuto fin qui per fare cosa? >> Disse apertamente Niko.
<< Dovevi uccidere gli agenti della DEA, ma... >> Rispose Truth, che non finì la frase.
<< Ma cosa? >> Esclamò Niko irritato << Mi stai facendo perdere tempo, quando hai già trovato una soluzione. >>
Truth, rimase in silenzio. 
Poi Niko aggiunse << Parli del governo, del complotto contro di te. Hai il cervello fottuto, amico. >>
Truth, si voltò verso di lui, serrando gli occhi << Il mio cervello funziona bene! >>
Niko sbuffò, sollevando le mani in aria << Allora per che cazzo sono venuto qui? Per farti da strizzacervella? >>
<< Ho sempre bisogno del tuo aiuto. >> Disse Truth, guardando la strada davanti a sè.
<< Per cosa? >> Niko era chiaramente a un passo dall'arrabbiarsi.
<< Ascolta >> Rispose Truth, accostando la nave madre sul bordo della strada.
<< Il Governo mi ha sempre tenuto d'occhio, anzi, ci tieni tutti d'occhio. Lo fa da quando ha mandato i satelliti in orbita nello spazio.
Puoi anche non credermi, ma ascoltami bene. La fattoria è tutto quello che ho, la piantagione di marijuana, è come un figlio per me.
So che non stai capendo nulla e che pensi che sia un folle, ma non è così.
La DEA mi da la caccia da anni ormai, ma non ha mai trovato prove concrete per arrestarmi. >>
<< Ecco, ora inizio a capire. >> Rispose Niko, dando senso solo all'ultima frase.
<< Quello che ti chiedo e di far fuori questi agenti della DEA. Nient'altro. >>
Niko, accigliò le sopracciglia confuso << Quindi hai fatto questi giri di parole, per dirmi di uccidere degli agenti della DEA? >>
Truth, annuì.
<< Allora perchè hai tirato in mezzo la teoria del complotto? Del fatto che avevi tutto sotto controllo? >> Domandò Niko confuso.
Truth, rimase in silenzio, e qualcosa nel suo cervello gli fece tornare in mente Nelly, il socio che avevano arrestato.
Si rese conto in quel momento, che lo SPECIAL che aveva fumato, gli aveva offuscato la mente.
<< Maledizione! >> Imprecò Truth, sbattendo i pugni sul manubrio.
<< Nelly, come diavolo ho fatto a non pensarci. >>
<< Chi è Nelly? >> Domandò Niko, che stava quasi per impazzire.
<< Il mio socio in affari. E' lui che ha fatto la soffiata. >> Disse Truth, scuotendo amareggiato il capo.
<< Finalmente! >> Rispose Niko, tirando un sospiro di sollievo.
<< Ha detto alla DEA dove trovare la fattoria, anche se loro tre giorni fa, non hanno fatto niente per arrestarmi. >>
<< Forse non erano sicuri della fattoria? >> Disse Niko.
<< Si, hai ragione. Però Nelly deve morire. >>
<< Ok, dove posso trovarlo? >> Chiese Niko.
<< E' nella stazione di polizia di San Fierro. Lo trasferiranno tra due giorni al carcere di Los Santos. >>
<< Era difficile dirmi tutto questo? >> Sbuffò Niko, scuotendo il capo << Ora fammi scendere. >>
<< Cosa? >> Disse Truth confuso.
<< Devo occuparmi di Nelly, ricordi? >> Rispose Niko, alzando le sopracciglia.
<< Ma non conosci San Andreas. >>
<< Non conoscevo neanche Liberty City quando sono arrivato con la nave. Ma non è stato un problema. >>
<< E come farai a raggiungere la stazione di polizia? >> Chiese Truth sarcastico.
<< Rubo un auto, semplice. Non è la prima volta che lo faccio. E poi, per chi mi hai preso? per un dilettante? >>
Niko, sorrise e uscì dalla nave madre.
<< Un'ultima cosa >> Disse lui, appoggiando le braccia sul bordo del finestrino << Ho il tuo numero. Ti chiamerò a lavoro concluso. >>
Dopodichè si allontanò dalla nave madre.
Truth rimase colpito dalla sicurezza di Niko. 
Un sicario dell'est Europa, pronto ad uccidere su commissione, come se del tutto normale.

******************

Truth, arrivò alla fattoria, parcheggiando la nave madre dentro il fienile vuoto.
Si diresse poi, verso la piantagione di Marijuana, fermandosi sotto a una quercia.
L'ombra dell'albero, offriva una buona protezione dai raggi solari e dal caldo di San Andreas.
Si sedette con le spalle rivolte alla quercia, guardando le piante di Marijuana.
Odiava l'idea di perdere il suo raccolto per colpa di Nelly.
Ma era altrettanto sicuro che Niko, avrebbe sistemato questa brutta situazione.
Non era come gli altri sicari che aveva ingaggiato qualche volta per sistemare cose di poco conto.
Aveva qualcosa in più, qualcosa che Truth, non riusciva a spiegarsi.

*********************************
NIKO

Niko, rimase sul bordo della strada, camminando per circa 300 metri.
Quando vide un auto sbucare da una curva molto stretta.
Si fermò e fece l'autostop.
La macchina, era una fortune, un veicolo a tre porte, ideali per muoversi in città.
Il conducente sorpassò NIko, e si fermò a 10 metri da lui, facendo segnò di salire.
Niko, si diresse verso il conducente, aprì la portiera, sferrandogli un pugno ben piazzato e spinse fuori l'uomo.

Dopo aver seguito le indicazioni stradali, sbagliando qualche volta strada, arrivò a San Fierro.
Si accostò al bardo del marciapiede e chiese informazioni ai passanti, per la stazione di polizia.
Una donna abbastanza robusta gli indicò la via e Niko partì subito.

Arrivò nel centro di San Fierro, dove rimase molto colpito dalle strade in salita e in discesa.
Mentre continuava a guidare si accorse anche del Tram che trasportava i passeggeri.
La città era viva, e non morta come quella di Liberty City.
Non essendoci mai stato a San Fierro, promise a se stesso che sarebbe ritornato per visitarla meglio.

Parcheggiò davanti alla stazione di polizia, entrando poi dentro l'edificio.
Qui la stazione pullulava di poliziotti e sarebbe stato un suicidio attaccare Nelly direttamente.
Si diresse verso un poliziotto grasso, che era seduto vicino a una scrivania piena di scartoffie.
<< Mi scusi >> Disse Niko, con tono pacato e docile.
<< Si? >> Rispose il poliziotto
<< dov'è il bagno? >> 
<< Da quella parte. >> Il poliziotto indicò una porta alla sinistra di Niko.
<< Grazie! >>
Il poliziotto annuì e tornò a lavorare sulle scartoffie.

Niko, entrò in bagno e attese che un poliziotto entrasse, per ucciderlo e rubargli la divisa.
Non tardò molto ad arrivare.
Un poliziotto con la stessa corporatura di Niko, entrò in bagno.
L'uomo si diresse al water, fece i suoi bisogni e andò a lavarsi le mani.
Niko, che era rimasto nascosto, seduto nel water. Uscì fuori e strangolò il poliziotto.
Nascondendo il suo corpo nel water coperto.
Si mise addosso la sua divisa e uscì fuori dal bagno.
Qui chiese altre informazioni su Nelly, a due poliziotti diversi, e l'ultimo gli indicò dove fosse l'uomo.

Si diresse verso le celle e vide Nelly sdraiato sul lettino.
Di guardia non c'era nessuno e questo per Niko era un colpo di fortuna.
Non potendo usare la pistola rubata al poliziotto, aprì la cella tramite un interruttore.
Nelly, si alzò dal lettino.
<< Che succede? >> Chiese lui.
Niko gli sorrise e con un calcio frontale dritto al petto, fece finire Nelly contro muro.
Che si accasciò a terra facendo fatica a respirare.
Niko, si mise sull'uomo e iniziò a strangolarlo.
Nelly, già incapace di respirare, morì in pochi secondi.
Ora Niko, doveva sbrigarsi a fuggire dalla stazione di polizia,
prima che avrebbero scoperto il copro di Nelly o del poliziotto morto.

Una volta fuori, entrò dentro la Fortune e abbandonò San Fierro.
Imboccò una stradina di campagna e si fermò lì.
Prese il cellulare e digitò un numero salvato nella rubrica
<< Pronto? >> Rispose Truth. 
<< Lavoro fatto! >> Disse Niko, guardando lo specchietto retrovisore del veicolo, accertandosi che nessuno l'avesse seguito.
Perlopiù era una paranoia che Niko aveva sempre avuto quando finiva un lavoro delicato.
<< Grazie, Niko! >> Esclamò felice Truth, poi qualcosa gli tornò in mente << E gli agenti della DEA? >>
<< Non preoccuparti di loro, senza un testimone non hanno prove contro di te. A meno che... >>
<< A meno che, cosa? >> Rispose Truth turbato.
<< Non scoprano la tua piantagione. TI consiglio di iniziare il raccolto e spostare la merce da qualche altra parte. >>
<< Lo farò, grazie! >> Aggiunse Truth.
<< Riguardo al compenso? >> Tagliò corto Niko.
<< I soldi sono sul tavolo che ti attendono, amico mio! >> Rise Truth.


 

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