Tale padre tale figlia

di ginny090
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tale padre tale figlia: Fobia dei ragni. ***
Capitolo 2: *** Tale padre tale figlia: Squadra di Quidditch. ***



Capitolo 1
*** Tale padre tale figlia: Fobia dei ragni. ***


Note Autore: Ciao a tutti. Questa è una serie di storie, che parlano del rapporto tra Rose e suo padre. In questo primo capitolo è presente la coppia Rose e Scorpius e verso la fine anche quella Ron ed Hermione. Qualsiasi commento come sempre è ben accetto.

Tale padre tale figlia: fobia dei ragni.

Il cuore nel petto di Scorpius si fermò allo stridio che riecheggiò nella casa. Preoccupato che qualcosa di brutto fosse successo a Rose, egli volò al piano di sopra con la bacchetta pronta in mano. Si arrestò davanti alla porta della camera da letto bussando più volte. Non ricevendo alcuna risposta, aprì la porta ed entrò dentro trovando la sua fidanzata rannicchiata sul letto, con le mani sul viso e le spalle contratte. Sempre più preoccupato si guardò intorno non vedendo niente di strano. O per lo meno, niente di rotto o di diverso da come la camera era sempre stata. Tutto sembrava essere al suo posto.

“Rose, tesoro.” Scorpius disse a bassa voce. “Va tutto bene? Che cos’è successo?” Lei non gli rispose, così egli le sedette vicino e le prese una mano.
“Rose, per favore dimmelo. Che cosa c’è?” La implorò e finalmente Rose parlò.
“Quello.” Disse puntando un dito tremolante contro la finestra. “Fai uscire quell’abominio da qui!” Scorpius guardò dove lei stesse indicando e solo allora vide che cosa la stesse spaventando. Un enorme sorriso gli apparve sul viso.
 “Intendi quel ragno piccolo e carino?” Chiese divertito. E in un attimo la paura di Rose si trasformò in rabbia. L’occhiataccia che gli diede fu così intimidatoria, che Scorpius non poté far altro che correre verso la finestra, aprirla e lasciare uscire il povero ragno. Un grosso sospiro di sollievo si sentì non appena egli richiuse il vetro.

Più tardi, quando Scorpius e Rose erano a cena insieme a Ron ed Hermione, egli gli raccontò quella piccola disavventura ed Hermione rise così tanto che alcune lacrime le scesero dal viso.
“Mi dispiace. È solo che è troppo divertente!”
“No, non lo è.” Ron e Rose dissero insieme. Anche Scorpius trovava tutta quella faccenda molto comica e avrebbe voluto ridere insieme ad Hermione, ma non lo fece. Primo perché un’occhiataccia da parte di Rose era stata più che sufficiente e secondo perché, il fatto che Ron gli avesse dato il permesso di sposare sua figlia, non significava che non potesse sempre riprenderselo in ogni momento e quella paura dei ragni sembrava proprio essere una seria cosa padre e figlia.

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Capitolo 2
*** Tale padre tale figlia: Squadra di Quidditch. ***


Note Autore: Ecco il secondo capitolo. Questa nuova storia è ambientata qualche anno prima rispetto a quella del primo capitolo. In questa One-Shot oltre ai personaggi già citati c'è l'aggiunta di Lily Luna Potter e Albus Severus.

Tale padre tale figlia: Squadra di Quidditch.

Se qualcuno in quel preciso momento, avesse osservato bene uno dei tavolini all’aperto della gelateria Fortebraccio a Diagon Alley, avrebbe visto la coppia più strana di amiche nonché cugine di sempre. Perché nonostante entrambe avessero optato per lo stesso tipo di gelato, quelle due ragazze, non avrebbero potuto essere l’una più diversa dell’altra. La prova era che, quella con i capelli rossi era intenta ad ascoltare il match delle Harpies contro i Cannons, in una radiolina portatile, mentre la bruna stava leggendo un libro e non uno qualsiasi, ma uno interamente scritto in Antiche Rune.
“Come sta andando?” Rose chiese alzando la testa dal suo tomo.
“Stanno vincendo le Harpies 140 a 10, ma ancora non riescono a trovare il Boccino. Mamma dice che questa nuova Cercatrice delle Harpies, non è niente di ché e credo proprio che abbia ragione.” Rose annuì, prima di tornare alla sua lettura.

“Pensi che quest’anno ad Hogwarts dovrei scegliere Antiche Rune come nuova materia oltre a Cura delle Creature Magiche? Sono indecisa tra quella e Babbanologia.” Lily disse alla cugina dopo un attimo.
“Beh, se non sei sicura puoi sempre scegliere tre materie invece di due, come ho fatto io.”
“Si, come no! E poi come farei con i miei allenamenti di Quidditch?” Rose poggiò il libro e alzò gli occhi al cielo.
“Lo sai, certe volte sei peggio di James!” Si aspettò subito un commento acido da parte della cugina, che però non arrivò. Lily, con la radiolina ancora incollata all’orecchio, si era improvvisamente paralizzata.
“Lily che c’è? Cos’è successo?” Rose chiese, ma Lily non rispose. Preoccupata la bruna si guardò in torno, per controllare che non fosse arrivato Frank Longbottom, il ragazzo per cui la cugina aveva una cotta ‘segreta’, ma non lo vide. “Lily ti prego di qualcosa.”
“Abbiamo perso.”
“Come?” Domandò la cugina non sicura di aver sentito bene.
“MacCallum il cercatore dei Cuddly Cannons ha trovato il boccino. Abbiamo perso 140 a 160.”

“Stai scherzando, vero?” Quando Lily scosse la testa, Rose con uno scatto impressionante, si alzò dal tavolo e scusandosi con la cugina, raccolse il suo libro e corse via. La ragazza era così sovrappensiero, che quando per la strada incontrò l’altro suo cugino Albus, salutò anche Scorpius senza nemmeno rendersene conto.
“Mi ha salutato! L'hai visto anche tu vero? Io non lo sto sognando! Rose mi ha detto ciao.” Scorpius esclamò al suo amico. Albus annuì soltanto, incredulo tanto quanto lo era lui. Meno di cinque minuti dopo, Rose usciva dal camino del soggiorno di casa sua.

“Papà, papà!” Chiamò lei mentre si spazzava via della fuliggine dai vestiti. Ron la sentì e le andò immediatamente incontro. Seguì un piccolo momento di silenzio, in cui i due si guardarono senza dire niente, poi entrambi si abbracciarono saltellando e gridando:
“Abbiamo vinto! Abbiamo vinto! I Cuddly Cannons hanno vinto!” Sembrava come se avessero appena vinto il campionato, quando in realtà, si trattava solo di una partita. Quando finalmente si calmarono, Ron chiamò anche gli altri due membri della famiglia. 
“Hugo, Hermione preparatevi. Questa sera si esce.”
“Dove andiamo, papà?” Chiese Rose. Un sorrise enorme apparve sul suo viso.
“A casa di Harry e Ginny, naturalmente.” Rose sentì chiaramente la madre imprecare e a quel punto anche lei sorrise. Quella sera ci sarebbe stato da divertirsi.

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