The Demon and the Girl

di death sama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 -Ricordi ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 4.5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 8: *** capitolo 6 ***
Capitolo 9: *** capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 

Narra la leggenda di un demone,il piu' forte tra tutti i demoni,il suo nome era Satana.

Il demone conscio del suo immenso potere decise di racchiuderne una parte in sette dei suoi figli.

Tutti e sette i figli disponevano di un potere immenso,l'ultimo nonche' il piu' giovane era speciale e Satana lo sapeva.

Satana dichiaro' che tutti e sette dovevano controllare il Regno degli Inferi e dimostrare la loro potenza,purtroppo avevano

bisogno di una compagna in grado di vedere il colore delle loro ali.

Senza una compagna potevano liberare i loro poteri solo a meta'.

Quando troverete una compagna saprete per certo che si tratta di quella giusta solo nel momento in cui vi dira' di che colore sono le

vostre ali.“


Satana fiero dei suoi figli li vide librarsi in cielo in cerca della loro compagna per la vita,solo l'ultimo dei sette rimase a

terra.

Satana guardo' il figlio,vide il suo sguardo perso nel vuoto come se stesse cercando delle spiegazioni,risposte a domande

a cui nessuno poteva rispondere.

Il figlio guardo' il padre per l'ultima volta,i suoi occhi color ambra incontrarono quelli rosso sangue del padre,lo saluto'

con il dovuto rispetto,spiego' le maestose ali e si libro' in cielo,diretto non verso il mondo degli Inferi ma bensi' verso

quello degli esseri umani.


In fondo la compagna per la vita non doveva per forza essere un demone,poteva essere anche una ragazza...
.....
.....
.....
.....
umana.



Angolo d'autrice....
Ok,ora vi starete chiedendo...ma che cavolata e' mia questa?? O.o
Non lo so neppure io,XD ,e' che mi e' venuta quest'idea in mente e spero che la storia vi piacera' ;3
Lo so come prologo e' un po' "spoglio" ma spero di postare il capit
olo 1 al piu' presto.....e nel frattempo di aggiornare anche le altra ficcy :)

MI raccomando lasciate una recensione,anche piccola e breve,per sapere cosa ne pensate...
A presto Death sama

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


 Lunghi capelli dorati e due occhi azzurri penetranti‚ erano solo due delle caratteristiche che contraddistinguevano la ragazza che  a grandi passi si dirigeva verso  casa sua.Aveva un modo aggrazziato e leggero di camminare quasi fosse una ballerina.

Fino a quel momento aveva vissuto in citta' con tutto quello smog e la gente che non ti lascia mai in pace, aveva deciso di prendersi una bella vacanza rilassante,e quale posto migliore della vecchia casetta sulle montagne della nonna?

Tutte le estati della sua infanzia le trascorreva in montagna in compagnia della sua nonna.Non c'era nulla di migliore che potesse darle pace e farla rilassare come il suono del vento tra le foglie e il canto degli uccelli.L'aria di montagna era cento volte meglio di quella di citta'.

Si scosto' la ciocca di capelli che le ricadeva sull'occhio destro,e ammiro' per un attimo il cielo.Si trovava a pochi passi dalla casetta della nonna.Non era proprio una vera „casetta“ anzi sembrava una villa,nel corso degli anni la nonna aveva deciso di modernizzare la propria villetta per donarla come regalo alla nipote.
Peccato che ora la nonna non c'era piu' e la casa era troppo grande per una sola persona.Poteva portarci qualche amica ma si erano dimostrate tutte false e ipocrite;nessuna poteva capire i sentimenti che provava la ragazza quando andava in montagna,li' in quel luogo che per anni reputo' magico…

Fece qualche passo in direzione della casa,non c'era nessuno nei dintorni tutto sembrava tranquillo e solo lei possedeva le chiavi.Infilo' la chiave dentro la serratura e apri' la porta.L'interno era ben arredato con mobili di alta qualita'.Semplice ma perfetto un ambiente accogliente,ma la ragazza si sentiva piu' sola di prima.
Sali' su per  le scale che portavanao al secondo piano della casa per sistemare a dovere le proprie cose.La valigia era abbastanza pesante e fece fatica a tirarsela dietro  ma alla fine ci riusci'.Arrivo' davanti ad una porta.C'era incisto il suo nome:Raf.

Con le dita percorse le lettere una ad una.Sorrise,un sorriso triste le apparve sulle labbra per poi scomparire.Apri' la porta.La stanza era sorprendentemente illuminata dalla luce accecante del sole. Raf fece fatica a vedere ad un palmo dal naso e si porto' la mano davanti agli occhi.Finalmente riusci' a vedere la sua vecchia stanza dove passava tanto tempo da bambina…quanti ricordi felici ma anche tristi…

Poi pero' per poco non svenne.Sul suo letto c'era qualcuno.Un ragazzo e stava dormendo pacificamente come se nulla fosse.Ma come si permetteva?Quella era la sua stanza ed il suo letto,che diritto aveva lui di irrompere nella casa della nonna?

-Ehi,tu si puo' sapere cosa ci fai qui?-

Raf si avvicino' ancora di piu' al ragazzo.A prima vista sembrava molto carino anche se immerso in un sonno profondo.Qualche ciocca gli copriva gentilmente gli occhi, e Raf per un attimo desidero' di spostare quelle ciocche,ma poi divenne rossa e si allontano' di scatto.

Di tutta risposta il ragazzo misterioso si giro' di lato dandole le spalle  e senza rispondere alla sua domanda.Raf perse le staffe.

„Ma come si permette?Ora gli faccio vedere io!“

Prese un libro dalla sua borsa scelse uno di media grandezza, in fondo non voleva ucciderlo,voleva solo“svegliarlo“.Prese il libro e glielo lancio' in testa colpendolo in pieno.Il ragazzo si giro' di scatto mormorando qualcosa che Raf non riusci' a capire ma sapeva che stava imprecando.

-Si puo' sapre cosa…-non termino' la frase tant'era sorpreso di trovarsi una ragazza davanti a se con un'intera collezione di libri in mano.Non era niente male,alta snella capelli lunghi quasi dorati,occhi azzurri come il mare..La stava guardando stupefatto senza parole,sembrava quasi una creatura…celestiale.

-Allora vuoi dirmi chi sei?-stava perdendo la pazienza e come se non bastasse lui la stava guardando con uno sguardo penetrante,mille brividi la percorsero lungo la schiena,il respiro divenne affannato,le gambe iniziarono a tremare,per poco non svenne.

Lui intanto si alzo',portava solo dei jeans strappati,e una t-shirt manche corte,peccato pero' che si vedevano perfettamente i muscoli pettorali,e alla ragazza non sfuggi' questo piccolo particolare,sembrava un modello uscito dalla tv.Raf dovette far ricorso a tutta la sua volonta' per non svenire,si stava avvicinando a lei in modo pericoloso e in piu' stava sorridendo.Aveva un sorriso bellissimo e due occhi ambrati da far paura,in senso buono ovviamente.

Il ragazzo si avvicino' a lei le prese il mento tra me mani e Raf lascio' istintivamente cadere i libri di mano.Lo guardo' dritto negli occhi e noto' un velo di tristezza dipinto in essi.Strano, eppure sorrideva compiaciuto,da dove derivava tutto quel dolore?Ma che domande si stava facendo?Era a pochi centimentri di distanza da..da uno sconosciuto che nemmeno le aveva detto come si chiamava.

-Dimmi volevi per caso lanciarmi l'intera biblioteca,Raf?-

Come faceva a sapere il suo nome?Lei non lo aveva mai visto prima eppure quei capelli blu notte e gli occhi ambrati…le erano in un certo senso familiari.Si scosto' in modo brusco da lui,doveva riprendere il controllo della situazione ma soprattutto di se stessa.Lo guardo' di nuovo.Non si fidava di lui.

-Come fai a conoscere il mio nome?-

Lui rimase sorpreso.Sorrise e Raf divenne rossa per la seconda volta.Era davvero magnifico,alto e illuminato dalla luce del sole che filtrava dalla finestra sembrava quasi un angelo, peccato che i suoi occhi dicessero il contrario.Erano occhi maliziosi capaci di tutto,e in quel momento  a Raf passarono di nuovo i brividi.
Era sola con quello strano ragazzo in un casa isolata in montagna, poteva gridare ma nessuno l'avrebbe sentita e lui avrebbe potuto fare di tutto prenderla per i fianchi baciarla all'improvviso, spogliarla e adagiarla sul letto poi…

-Basta!-grido' e divenne rossa in viso vergognandosi della scenata,non aveva mai avuto dei pensieri tanto lascivi quanto quelli.Eppure piu' lo guardava piu' desiderava avvicnarsi a lui e toccarlo, baciarlo…

-Raf,non starai per caso avendo dei pensieri erotici con il sottoscritto?-

Wow, quella domanda la prese alla sprovvista,divenne rossa di nuovo, si chino' e si mise a raccogliere i libri che poco prima aveva  fatto cadere.Era davvero stupida,diventava rossa appena lui le rivolgeva qualche domanda e aveva penseri poco innocenti.Non era da lei,doveva andarsene da lui,anzi era lui che doveva lasciare la casa.
Sorprendentemente se lo ritrovo' di nuovo a pochi centimentri dal suo viso intento a raccogliere anche lui dei libri.La guardo' in volto e sorrise.Si alzarono entrambi.Il ragazzo guardo' i libri che aveva appena raccolto.

-Dante,Petrarca,Goethe,Shakesperae,Austen…mamma mia ma quanto leggi?-

-Adoro leggere,e' bello distogliersi dalla realta' per un breve periodo di tempo,grazie alla lettura.-prese i libri che gentilmente le porse.Li raccolse tutti e li mise sul comodino vicino al letto.Li avrebbe letti tutti,o forse no,se ci sarebbe stato lui nei paraggi non avrebbe trovato la concentrazione per immergersi nella lettura…

-Allora mi dici come ti chiami,e come fai a sapere il mio nome?-

-Non ti ricordi di me Raf?-la guardo' un po' intristito,come faceva a non ricordarsi di un figo da paura come lui?

-No, mi spiace.-

-Bene allora io non ti diro' il mio nome finche' non te lo ricorderai da sola.-detto cio' usci' dalla stanza.

-Ce cosa?-Era sconcertata,doveva anche ricordarsi di lui?E come faceva?Lascio' tutte le sue cose nella stanza e lo segui' al piano di sotto.Corse per le scale e per poco non cadde.Lo trovo' disteso beatamente sul divano, stava di nuovo dormendo ma come faceva?Lo guardo' di nuovo,ma perche' si era tolto la maglietta?

Ora aveva il torace nudo,respirava lentamente,il suo respiro divenne quasi ipnotico per la ragazza.Rimase li' ferma ad ammirarlo in tutta la sua bellezza.Si guardo' per un attimo.Alla sua destra c'era uno specchio,vide la propria immagine riflessa,abbasso' lo sguardo certo non era brutta,forse un po' carina ma per lui non era l'ideale….a lui serviva una ragazza  piu' bella più agrazziata…si ritrovo’ due braccia possenti attorno ai fianchi e il respiro' le mori' in gola.Dio,ma come poteva farla sentire cosi'…viva?

Si specchio' di nuovo,ora al suo fianco c'era il ragazzo misterioso.La stava tenendo stretta e non voleva lasciarla,pensiero che la fece sorridere di gusto.

-Ecco ti preferisco sorridente.-

Disse lui avvicinandosi pericolosamente a lei,ma le appoggio' la testa su una spalla.Era una sensazione cosi' piacevole per entrambi.Rimasero cosi' per alcuni secondi che divennero minuti interminabili.Il cuore di Raf martellava nel petto e non accingeva a fermarsi.Si era per caso innamorata di lui?

-Potrei rimanere cosi' per l'eternita'-disse lui e si scosto' leggermente da lei lasciandole andare i fianchi.Raf si diresse verso la cucina,lo guardo' e gli chiese semplicemente se avesse fame.Il ragazzo rimase sopreso.

-Come mai tanta preoccupazione per uno sconosciuto?Non dirmi che ti piaccio sul serio.-

„E che cavoli certo che mi piaci altrimenti non ti avrei buttato un libro addosso,non sarei arrosita di continuo….e non avrei fatto tanti pensieri poco innocenti su di te.“

Peccato che non disse esattamente quelle parole,ma si affretto' a rispondere con:

-Certo che no! Ma se non vuoi dirmi come ti chiami ti faro' parlare io…con le buone o le cattive.-detto cio' scomparve in cucina.La cucina era come se la ricordava vecchio stile,i mobli erano marrone scuro con levigature che davano un tocco di originalita' a tutto l'ambiente.Prese qualche pentola dagli scaffali e riempi' il frigo con le bevande ed il cibo che aveva comprato prima di arrivare in montagna.

Prese delle uova e qualche  fetta di pancietta accese il gas mise la pentola e mentre versava l'olio di nuovo si senti' catturata in una morsa.Due braccia forti e muscolose la stavano cingendo per i fianchi.Di nuovo quella sensazione di assoluta pace.Purtroppo quando la  prendeva per i fianchi si sentiva strana ma sentiva dentro di se crescere una sensazione di pura e semplice calma interiore.Era fantastico.

-Sono molto interessato alle brutte maniere,cosa vorresti farmi?-chiese lui nascondeno la faccia tra i morbidi capelli di Raf.Lei di tutta risposta sussulto' e fu talmente distratta che rovescio' la padella con l'olio bollente.Il ragazzo fu piu' veloce con un gesto fulmineo la prese tra le braccia e si paro' in direzione dei fornelli.Raf sbarro' gli occhi.

Dalla sua schiena uscirono due ali enormi.Non riusciva a vedere bene il loro colore,era come offuscato.Anche se prive di colore quelle ali erano enormi e l'avvolsero senza problemi.Che sensazione fantastica!Erano morbide ma al contempo forti con le piume dipinte di colore grigio anche se lei tentava in vano di capire il loro colore originale.Lo guardo' dritto negli occhi lui di risposta la lascio' andare spense il gas e la guardo tristemente.

-Riesci a vederle?—chiese indicando le proprie ali.

-Si.-

-Hai paura?-

-No.-

Quella risposta fu cosi' immediata e cosi' sincera che lo lascio' di stucco.Tutta la tristezza che poco prima gli era dipinta negli occhi svani' all'istante .Sorrise di gioia.Non aveva paura,quell'essere umano cosi' fragile non aveva paura di una creatura orribile come lui.

-Come mai?-

-Sei un demone,io vedo i demoni,gli angeli e le altre creature celesti o demoniache che siano da quando sono bambina.E poi…-

-E poi?-

Lo guardo' con i suoi bellissimi occhi blu.

-E poi sono sicura che non mi faresti del male.-

Lui si avvicino' di piu' a lei,le prese il volto tra le mani.Era talmente bella anche se lei non se ne rendeva conto,talmente bella da farlo innamorare all'istante.Le prese un bicchiere d'acqua mentre lei si mise a sedere sul divano.L'appetito era svanito in un lampo.Le porse il bicchiere,lei lo guardo' sbarro' gli occhi e lascio' cadere il bicchiere.

-Sulfus,la tua schiena,voltati ti prego.-disse lei quasi supplicandolo.Lui rimase immobile aveva finalmente ricordato il suo nome.Era servito solo un po' di olio bollente e qualche leggera scottatura per farle ricordare il passato?

-Ti ricordi di me?-lei annui' ma lo fece voltare ugualmente.Si sentiva male,certo si  ricordava il suo nome ma niente di piu'.Corse in camera da letto prese qualche fascia e pomata e corse giu' per le scale.Stava quasi per inciampare per la seconda volta menonmale che di nuovo lui la cinse per i fianchi.

-Questa sara' la seconda o la terza volta che stai per cadere giu' da queste scale la prossima volta non so se riusicro' a prenderti in tempo.-disse lui scherzando.
Si misero a sedere sul divano,nel frattempo Sulfus aveva raccolto i cocchi del bicchiere e pulito il pavimento, era meglio lasciare a lui queste „missioni pericolose e suicide „ o Raf si sarebbe tagliata come minimo la mano.

Raf si sedette incrociando le gambe, e davanti a lei,dandole la schiena, si mise Sulfus.Raf lo guardo' di nuovo ,anche se da dietro era un figo pazzesco!Aveva le spalle larghe e le ali erano ancora presenti,ma ben presto scomparvero.Rimase alibita.Ma decise di mettergli un po' di pomata sulla scottatura,non era niente di grave ma meglio prevenire e in un certo senso era anche bello perche' in questo modo poteva toccarlo.

Inizio' a spalmargli la pomata con movimenti bruschi quasi incerti,dire che aveva paura e vergogna era poco.

Sulfus dal canto suo si divertiva un mondo,era divertente vederla impaccia e incoraggiarla a continuare ma era appagnate la senszaione del suo tocco leggero, non c'era bisogno di nessuna pomata gli bastava lei.Raf si alzo' e prese alcune bende, gli ordino' di alzarsi e un po' incerta comincio' a fasciarlo,manco fosse stato accoltellato.
Gli fece passare le bende lungo la schiena soffermandosi sull'addome.Era tutta rossa in viso e tiro' un sosprio di solievo quando ebbe finito.Sorrise di gioia e Sulfus l'abbarccio senza pensarci due volte.Non seppe nemmeno lui perche', fu un gesto talmente istintivo e primitivo che gli venne spontaneo.I sorrisi di quella ragazza erano qualcosa di…spettacolare.

-E' fantastico vederti sorridere.-

Divenne rossa per l'ennesima volta ma non si scosto' da lui,era bello essere abbracciati non provava quella sensazione da molto tempo.Chiuse gli occhi e le lacrime iniziarono a bagnarle il volto.Il suo era un pianto liberatorio.Il demone per poco non si preoccupo' seriamente, la guardo' con i suoi perfetti occhi color ambra e le asciugo' le lacrime con i pollici si sedette sul divano attirandola a se.La stinse senza farle del male doveva fare attenzione era pur sempre un essere mano.

Sentiva qualcosa di strano e nuovo crescere dentro di lui.Una sensazione che non seppe spiegare, eppure era una di quelle senazioni speciali che si provano con una persona speciale.Sentiva il bisogno di stringerla a se,proteggerla rassicurarla..accarezzarla…baciarla..e…interruppe i pensieri stava andando troppo oltre eppure con lei…avrebbe potuto fare di tutto.

Quella creatura che stringeva tra le braccia era fragile e doveva fare attenzione,come fosse una bambola di porcellana,doveva maneggiarla con cura e amore.Amore…ecco cosa nutriva per lei forse un po' avventato..ma si stava inevitabilmente innamorando sempre piu' di lei.

Il suo modo di sorridere,di arrabbiarsi,il modo in cui diventava rossa…tutto cio' lo aveva fatto innamorare.

„Se solo tu riuscissi a vedere il colore delle mie ali.“

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 -Ricordi ***


-Nonnia,nonnina,nonnina dove sei?-grido' la bambina dai lunghi capelli biondi.Stava correndo nel bosco da sola in preda alla paura.Il vento soffiava forte facendo muovere i suoi bellissimi cappelli,i suoi occhi celesti come il cielo e profondi come il mare erano intrinsi di paura.Correva veloce ma le sue gambe erano corte faceva fatica,stava correndo da tanto tempo e della sua cara nonnina non c'era traccia.

Si fermo' .Asciugo' le lacrime con una delle sue piccole manine.Era terrorrizzata aveva paura di vedere delle strane creature.Ne aveva viste diverse,ogni volta che andava in montagna dalla sua cara  nonnina si sentiva al sicuro.La nonna era dolce e gentile e sapeva come scacciare e tenere lontane le creature che alla dolce bambina sembravano cattive.Le altre persone non ruscivano a vedere le creature,oppure facevano finta ma la piccola bambina le vedeva dovunque.Alle volte il loro aspetto faceva crescere in lei paura.C'erano due tipi principali di creature quelle con le ali e una specie di luce bianca attorno alla testa e le altre che avevano anch'esse le ali ma sulla testa avevano due corna e all'occorrenza una coda.

Si volto' verso il ruscello.Aveva molta sete,ma sapeva anche di essere vicina a casa.Quindi no si era persa,se seguiva il ruscello avrebbe trovato certamente la nonnina.Si blocco' di scatto.Vicino al ruscello,precisamente su una delle due sponde c'era un ragazzino a terra.Non si alzava e per un breve momento la dolce bambina penso' che stesse solo dormendo.Poi pero' si rese conto che  aveva i vestiti tutti strappati e ricoperti di un colore rosso acceso.Sangue.Era terrorrizzata.Corse velocemente verso il ragazzino.

Il ragazzino aveva gli occhi chiusi e molti graffi su tutto il corpo e sulle guance.La bambina tento' di svegliarlo ma fu tutto inutile.Le lacrime iniziarono a scendere.Si sentiva in colpa per il ragazzino.Chiamo' a squarcia gola la nonna.Doveva arrivare lei.Lei avrebbe saputo di certo cosa fare.Doveva aiutare quel povero ragazzo.Doveva salvarlo.

-Nonnina!-

Gridava a piu' non posso e finalmente la nonnina arrivo'.Era una vecchietta alta e snella.I capelli ormai divenuti bianchi erano raccolti in un perfetto  chignon,indossva abiti semplici.Raggiunse la nipotina .La prese tra le braccia per rassicurarla e calmarla.Poi guardo' il ragazzino.Lo prese in braccio e insieme alla nipotina lo porto' nella sua casetta.Lo depose sul letto della bambina,gli ripuli' le ferite,e lo lascio' riposare.

-Raf,dovresti lasciarlo riposare.-

La bambina guardo' la nonnina con i sui occhietti azzurri.Sorrise con uno dei suoi sorrisi piu' belli.Non disse nulla ma la nonnina capi'.Chiuse la porta lasciando i due bambini nella stanza.

-Dove mi trovo?-

La voce era debole ma Raf riusci' a sentirla .Guardo' il ragazzino negli occhi.Aveva degli occhi color oro.Carino.

-Ciao io sono Raf-sorrise-ti trovi nella mia stanza,stavi male e cosi' la mia cara nonnina ti ha portato a casa.Allora come ti chiami?-disse lei avvicinandosi a lui,i loro volti erano vicinissimi.Le guance del ragazzino diventarono rosse.Si allontano' di botto dalla bambina e fini' per cadere dal letto .

-Ti sei fatto male?-

-Stai lontana da me-

La bambina si fermo'.Aveva gli occhi lucidi ma non pianse.Ora lo guardava di nuovo e vedeva che lui era diverso.Anche lui aveva le ali,non riusciva a vedere bene il colore,e poi vide due piccole corna sulla testa nascoste tra i capelli blu notte.

-Sei un demone?-

Chiese lei innoncentemente.Lui la guardo' e abbasso' lo sguardo per un momento.Poi la guardo' di nuovo.

-Si lo sono.-

-Sei un demone cattivo?-

-Tutti i demoni sono cattivi-disse lui seccamente.

-Ma tu non mi sembri per niente cattivo.-sorrise e il ragazzino per la prima volta rimase spiazzato.Quella fragile bambina.Come osava mettere in discussione la sua natura maligna?Lui era un demone e per forza doveva essere una creatura cattiva,ma lei non poteva capire.

-Ti sbagli,sono cattivo e devo andarmene da qui prima che arrivi la vecchietta.-

Tento' di alzarsi ma ricadde a terra perche' era troppo debole.Raf lo aiuto' ad alzarsi senza nessuna pretesa,lo fece e basta,voleva aiutarlo.Doveva aiutarlo.

-Voglio essere tua amica perche' sono sicura che tu non sei un demone cattivo.Riesco a vedere demoni e angeli da quando avevo quattro anni e i primi tempi ero spaventata a morte‚ piangevo di continuo e mi nascondevo ma poi con la nonnina ho imparato a convivere con questo dono.-

Il ragazzino si sedetto sul letto e lei si mise vicino a lui.Lui, un piccolo demone, stava parlando con una bambina umana.Che strano,eppure per quanto ci provasse non riusciva a scacciare quella sensazione di pura beatitudine e tranquillita'.Di certo la bambina aveva dei poteri,ereditati dalla vecchietta che lei chiamava nonnina.
Aveva dei capelli lunghi e senza accorgersene le prese una coccia.Erano morbidi e lisci come fili d'oro prezioso e si illuminavano a contatto con la luce del sole che filtrava dalla finestra,sembrava un piccolo angelo ma per sua fortuna era solo un essere umano.Gia',un essere umano.

Gli esseri umani erano creature deboli e fragili,se solo avesse avuto un po' di forza in piu' nel suo corpo avrebbe potuto ucciderla

-No!-

Quel grido arrivo' improvvisamente dalla gola del piccolo demone.Non doveva fare del male a quella dolce bambina era l'unica creatura che fino ad ora gli aveva sorriso e gli aveva trasmesso beatitudine e tranquillita'.Lui doveva proteggerla.

-Raf!Raf!Va tutto bene cosa sta succedendo?-

La nonnina arrivo' di corsa e trovo' i due bambini uno accanto all'altra.Rimase ferma per un lungo istante sapeva di trovarsi davanti ad un demone ma sapeva anche che era troppo debole per nuocere  a lei e alla sua piccola Raf.

-Raf tesoro vieni qui.-

Raf guardo' prima la nonnina e poi il ragazzino.Lui aveva un’ espressione triste dipinta sul volto.Gli strinse la mano con la sua e con fermezza disse :
-Io e questo demone siamo amici e sono sicura che lui non mi fara' mai del male.Giusto?-

Il piccolo demone la guardo' e un barlume di speranza si accese in lui.I suoi occhietti tristi che fino a poco tempo fa erano spenti si tinsero di un ambra lucente.Strinse la mano della bambina senza farle male,doveva stare attento.Lei era un essere umano.

Sorrise.Un sorriso che mostrava i suoi perfetti denti bianchi e lucenti leggermente appuntiti.
-Amici.-

-Non mi hai ancora detto come ti chiami.-

-Mi chiamo…Sulfus.-


 
**



Raf si alzo' di  scatto.Si guardo' attorno.Si trovava nel suo letto.Era mattina, vide il sole filtrare dalla finestra.La stanza era illuminata e per un attimo dovette copririsi gli occhi.Poi al suo fianco senti' qualcosa.Si volto'.I suoi occhi incontrarono  due occhi color ambra che la guardavano con divertimento.Scatto' dalla paura e si ritrovo' a terra.

-Che ci fai nel mio letto tu demone pervertito!!-era rossa in volto il che fece ridere Sulfus.

-Dovresti vederti in questo momento, sei rossa come un pomodoro.-

-Esci di qui!Ora!-

Raf vide che aveva tutti gli abiti addosso.Grazie al cielo non era successo nulla.Sulfus indossava solo dei jeans strappati si alzo' e con eleganza usci' dalla stanza sorridendo per tutto il tempo.Raf chiuse la porta con violenza.Aveva biosgno di stare lontana da quel demone.Rischiava di impazzire.Aveva bisogno di una doccia fredda per schiarirsi le idee.

Si diresse verso il bagno.Entro' nella vasca e lascio' che l'acqua iniziasse a scorrere lungo tutto il corpo.Ripenso' al sogno.Non era un semplice sogno ma bensi' uno dei suoi ricordi rimasto assopito da tempo.Questo spiegava il fatto che lei conosceva Sulfus da molto prima.Si incontrarono da bambini.Sorrise ma si penti' di averlo fatto.

Chiuse gli occhi.Alle volte la sua mente le faceva brutti scherzi eppure era cosi' appena subiva uno schock  la sua mente fungeva da barriera,non sapeva spiegarne bene il perche' nemmeno  lei, il punto era che appena lei provava dolore i suoi ricordi,anche quelli piu' insignificanti venivano offuscati e protetti da una barriera eretta dalla sua stessa mente.

Non sono malata,sono solo diversa.

Erano queste le parole che si diceva di continuo per convincere se stessa.Le stesse parole usate dalla sua cara nonnina.Riuscire a vedere demoni e angeli era un dono che aveva ereditao dalla nonna,lei era una  sensitiva,ma non le piaceva essere definita tale.Era una persona come le altre,possedeva un dono che altri non avevano.La Vista Perfetta.Le piaceva definirla cosi'.La Vista Perfetta  veniva tramandata da generazione in generazione.La Vista   era  una caratteristica che contraddistingueva le donne della famiglia di Raf.Infatti queste donne possedevano anche dei poteri curativi ed erano capaci di erigere barriere con il solo pensiero alcune di loro,quelle piu' forti riuscivano a leggere il pensiero.Raf ci riusciva.Lei ne era capace.Le donne della sua famiglia avevano impiegato anni per riuscirci invece lei era nata con il dono della Vista Perfetta,del Tatto Gentile e  della Mente.Tre capacita' in una sola persona.Era raro.Molto raro.La nonnina cercava di insegnarle tutto il possibile.Raf doveva padroneggiare le tre discipline con estrema bravura e assieme alla guida esperta della nonna riusci' a perfezionare il Tatto Gentile e la Vista Perfetta.La Mente  era piu' complicata perche' non c'era nessuno che potesse spiegare come fare a padroneggiarla e cosi' Raf si ritrovo' ad essere emarginata.

Non era colpa sua se da bambina non capiva che era sbagliato vedere demoni e angeli.L'avevano presa per pazza ma la nonna era dalla sua parte.Lei e sua madre erano le uniche che credevano nella piccola Raf.

Raf ritorno' alla realta'.Riflettere l'aveva fatta ritornare al passato.Ricordava molte cose del suo primo incontro con Sulfus.Da quel momento lui veniva a trovarla ogni giorno.Era un caro amico,e lei lo sapeva.

-Il Tatto Gentile e la Mente mi domando se in questo momento io sia in grado di usarli a pieno.Forse il Tatto si, ma la Mente,ho tentato di leggere la sua mente ma essendo un demone e' piu' forte e i suoi pensieri sono protetti.Gli esseri umani sono piu' semplici.-

-Mi piacerebbe sapere cosa gli frulla per la testa.-

Sorrise.Usci' dalla vasca non riusci' nemmeno ad avvolgere l'asciugamano blu intorno al corpo che la porta del bagno si apri'.Sulfus stava fermo senza proferire nessuna parola.Raf non riusciva a pensare.Buio totale.Era mezza nuda davanti ad un demone.Non un demone qualsiasi.Ma bensi' Sulfus.

-Esci di qui maniaco !Nessuno ti ha insegnato a bussare ??!-chiuse la porta e si accascio' a terra.Inerme.Non si muoveva era persa in un'altra dimensione.

"No,no,no non e' possbile ma perche' tutte  a me?Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?."

Si asciugo' il volto con un altro asciugamano.I capelli bagnati gocciolavano e le gocce finivano sulle sue spalle.Il suo corpo tremava ma nemmeno lei sapeva spiegarsi il perche'.Senti' bussare alla porta,ebbe un sussulto al cuore.

-Raf ti prego aprimi.-

Cosa?Ma e' davvero impazzito?Non apriro' mai piu' questa porta.

-Senti mi dispaice,non sarei dovuto entrare senza prima bussare.Sono un demone e noi demoni in quanto tali non ci atteniamo alle buone maniere.Ora so cosa stai pensando questa non e' una scusa decente.Hai ragione.Mi dispiace,ti prego di credermi la prossima volta tentero' di essere piu' educato.-

Raf non riusciva a credere alle sue orecchie.Un demone si stava scusando?Era una cosa fuori dal comune ma in fondo lei ci era quasi abituata niente attorno a lei era normale.Si vesti'.Pantaloncini corti e una maglietta bianca.Stile semplice e perfetto i capelli erano anocra umidi e bagnati.Apri' la porta e vide Sulfus seduto accanto ad essa.La stava guardando con un mezzo sorriso.Una parte di lui stava chiedendo perdono invece l'altra…Sembrava desiderosa di…lei.Ricaccio' quel pensiero.

-E va bene ti perdono in nome della nostra vecchia amicizia.Ma questa e' la prima e l'ultima volta.-

Si lazo' di scatto e abbraccio' la ragazza.Quel contatto era per lui qualcosa di speciale,e voleva avere quella sensazione e quel privilegio tutto per se.La ragazza non si mosse,pero' una parte di lei era felice di trovarsi tra le sue braccia.Si stacco' piano da lei e la guardo'.

-Ti ricordi di me in tutto e per tutto?-chiese lui speranzoso.

Le annui'.Lui l'abbraccio' di nuovo,questa volta la strinse a se con piu' forza.

„Devo fare attenzione a non farle del male e' fragile.Non voglio procurarle nessun tipo di dolore, voglio vederla sorridente.Il suo sorriso e' l'unica cosa che da un senso alla mia esistenza.“

La prese in braccio e lei per poco non grido' di paura.

-Tranquilla non ti faro' niente,ti porto in salotto non ti lascero' fare le scale perche' sono sicuro che cadresti.-

Raf si oppose per qualche secondo poi si calmo' e i lascio' portare giu' dal demone.Era davvero molto,molto,molto forte.Sembrava che tra le braccia portasse una piuma e non una ragazza.Non dava nessun segno di affaticamento era serio e la teneva stretta a se con fare protettivo.

La fece scendere dalle sue braccia  e Raf si diresse verso la cucina per preparare la colazione.Intanto Sulfus si mise a sedere sullo sgabello vicino al  pianoforte.La nonna aveva una passione per il pianoforte e l'aveva trasmessa anche a Raf cosi' quest'ultima aveva iniziato a studiare seriamente  tanto da divenire in  poco tempo molto brava .Ogni volta che andava dalla sua cara nonnina suonava nuove melodie e rendeva la nonna felice.

La ragazza prese dei cereali e un po' di latte dal frigo.Verso' il tutto in una scodella blu che aveva dei ghirigori bianchi.Era la sua preferita.Inizio' a mangiare lentamente e senti' una dolce melodia.Vide Sulfus intento a suonare il pianoforte.Sulfus suona il pianforte???Lei non lo sapeva.Rimase con il cucchiaio a mezz'aria non disse nulla,era sorpresa.Da bambini era sempre lei a suonare lui si limitava solo ad ascoltare.Non aveva voglia di imparare.

Quando ebbe finito Raf si diresse da lui,nel frattempo aveva mangiato un po' di cereali.Era bello fare colazione con una melodia in sottofondo.Il demone,doveva ammetterlo,sapeva suonare bene.

-Da quando hai imparato a suonare?-

Lui si volto' e la guardo' con uno sguardo malizioso.

-Segreto.-

Poi d'improvviso l'attiro' a se e la fece sedere sopra le sue ginocchia.Raf non capiva cosa stava succedendo.Preferi' non muoversi dire che era imbarazzata era poco.Voleva scappare il piu' velocemente possibile da lui.Non doveva innamorarsi di lui.Il giorno prima aveva pensato di poterlo fare.Forse una parte di lei lo desiderava ma lui era un demone e lei una semplice ragazza umana,diversa dagli altri,ma restava umana.

Non avrebbe mai potuto funzionare,erano troppo diversi.

-Avanti suona.-

-C-c-cosa?Io non suono da molto tempo ormai.-

-Una semplice melodia come quelle che suonavi quando eravamo bambini.-

Raf ci penso' un po'.Poi con estrema eleganza poso' le dita sui tasti bianchi e neri del pianoforte.Mille emozioni e ricordi passarono nella sua mente.Inizio' a suonare,era una melodia semplice poco complessa.Muoveva le dita sui tasti come fosse una professionista.Sulfus si uni' a lei ed entrambi suonarono insieme senza aver mai provato prima d'ora.Era una melodia nuova intrinsa di emozioni e sentimenti  che entrambi provavano ma nessuno dei due voleva esprimere.

Dopo aver finito il demone mise le sue braccia intorno al corpo della giovane ragazza e poggio' la testa sulla sua schiena.Il cuore di Raf inizio' a battere piu' velocemente.Il giovane demone sorrise compiaciuto.

-Ti prego lasciami andare e' imbarazzante.-

-Invece io sto bene.-

La strinse ancora piu' forte.Non le avrebbe fatto niente di male e questo Raf lo sapeva.Sospiro'  e si mise a suonare di nuovo evocando i vecchi momenti del passato.

-Perche' sei scoppiata a piangere ieri?-chiese lui improvvisamente.Le dita di Raf si fermarono.Per un attimo esito'a rispondere.

-Mi sono ricordata di tutto cio' che mi e' capitato in questi ultimi anni.La morte dei miei genitori e quella della mia nonnina,sono sempre stata emarginata dagli altri per il mio dono.Nessuno ha mai voluto stringere amicizia con me.Sono da sempre stata sola.-

Non disse nulla,il demone si limito' a tenerla piu' stretta tra le sue braccia si alzo' di scatto ,la prese, e si sedette sul divano senza lasciarla andare.Lei rimase inerme tra le sue braccia che non accingevano a lasciarla andare.

„Non era giusto“,penso' il giovane demone.“Una ragazza come lei,bella dolce gentile e intelligente.E' da sempre stata sola i suoi occhi sono colmi di dolore.La morte la perseguita.Non permettero' che le succeda niente.Non voglio piu' vederla soffrire in questo modo, e' troppo straziante e non riesco a spiegarmi il perche'“.

„Tengo troppo a questo fragile essere umano.E me ne sto rendendo conto ogni minuto che passo accanto a lei.E' una sensazione di pura beatitudine ma allo stesso tempo il fatto di non poterla avere tutta per me mi riempie il cuore di rabbia.La desidero.Ma so che non potro' averla e in questo modo sto solo peggiorando la situazione.Magari lei ha gia' un fidanzato che in questo momento si stara' preoccupando per lei.“

„No!Non potrei sopportarlo!“

La domanda gli venne spontanea:

-Hai un fidanzato?O qualche ragazzo che ti sta aspettando?-

Quella domanda la prese alla sprovvista.

-In effetti si.-

Quella risposta fece crollare tutte le sue speranze.Cosa si aspettava?Era ovvio che aveva un fidanzato.Si era illuso.Doveva porre fine alle sue inutili illusioni.Lui era un demone lei un essere umano.Non c'era speranza,per loro non esisteva un futuro insieme.

-E lui com'e'?-altra domanda spontanea.

Raf si alzo' e si diresse verso la finestra.Guardo' il cielo.

-E' un po' complicato.-

-Voglio saperlo.-

Rimase in silenzio per un attimo.Tanto valeva dirglielo.Lei e Sulfus erano diversi  poi la sua mente faceva cilecca ogni tanto, cosicche' era normale per lei sentirsi confusa e stordita,allora perche' il suo cuore batteva ogni volta che lui la prendeva tra le braccia?Questa era una domanda alla quale non riusciva a rispondere.Chuse gli occhi poi li riapri' e lo guardo'.

-Non e' un essere umano…lui e'….-













****
E ora tutti i miei lettori/lettrici vorranno uccidermi XD
Chissa' quando aggiornero' XD
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto :3 mi raccomando lasciate una recensione anche piccola cosi' aggiornero' velocemente(seh,come no =.= XD)
Spero anche di aggiornare le altre ficcy  *----*......ah prima che dimetichi lasciate anche un vostro parere sulla mia nuova ficcy "Il destino dei dua amanti"(<---------titolo che cambiero' appena mi verra' l'Illuminazione divina XD).
Bene detto cio' vi lascio e spero di aggiornare il prima possbile.
A presto
Death sama

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


-Lui e' un angelo.-disse lei con un filo di voce chinando la testa.

Al suono di quella parola Sulfus per poco non perse la testa.Ma certo,in fondo era meglio stare con un angelo che con un demone.Voleva esplodere e dare sfogo a tutta la rabbia che aveva in corpo ma semplicemente chiuse i pugni,l'ultima cosa che voleva era far spaventare la ragazza e mostrare il suo aspetto demoniaco.Se lei lo avesse visto perdere il controllo sarebbe scappata e lui non l'avrebbe rivista mai piu'.

La guardo' ma lei aveva ancora la testa china.Gli dava le spalle.Aveva paura e lui lo percepiva,non riusciva a spiegarne bene il perche',era cosi' si sentiva unito a lei.

-Sei felice con lui?-chiese lui avvicinandosi lentamente a lei tanto da farla spaventare e allontanare di scatto.

Quella domanda la fece pensare.Era felice certo.Talemente felice da andarsene di casa per scappare qui in montagna in un posto lontano da tutti e tutto.Un posto dove poteva rimanere da sola per riflettere.Adesso pero' c'era Sulfus,come poteva riflettere con lui nei paraggi?Non le staccava gli occhi di dosso.Alzo' lo sguardo.Gli occhi puntati su quelli del giovane demone.Sembrava imbestialito.Anche se tentava di rimanere calmo lei riusciva a vedere che tra un momento o l'altro avrebbe perso la calma e sarebbe esploso.Ebbe paura ma quella paura svani' all'istante.

Lo conosceva fin troppo bene sapeva che non le avrebbe fatto nulla.

Pero' se ci pensava il demone non aveva nessun motivo di essere imbestialito,lei non gli apparteneva.Era gia' impegnata con un altro „uomo“.Termine con il quale non poteva definire un angelo.Sealtiel le era sempre stato accanto da quando i suoi genitori non c'erano piu'.Raf aveva iniziato a provare sentimenti nuovi come l'affetto e l'amore stando al suo fianco.Pero' qualcosa era cambiato.Da qualche tempo gli aveva confidato di essere innamorata di lui e Sealtiel era felice dei suoi sentimenti ma qualcosa lo turbava.La loro relazione non andava ne avanti ne indietro.Avevano avuto anche delle discussioni ma era sempre l'angelo ad avere ragione.

-Perche' non mi rispondi?Sei felice  o no?-

-E tu perche' continui a fissarmi?-

Sulfus rimase per un atimo in silenzio e avvicinandosi a lei la guardo' diritto negli occhi con uno sguardo che fece sciogliere il cuore della giovane ragazza.

-Continuo a fissarti perche' sei una ragazza bellissima-

Il silenzio regno' per alcuni secondi Raf sentiva il suo respiro e quello del demone.La sua mente era in sobbuglio.Un demone le aveva appena fatto un complimento.Sulfus le aveva detto che era bellissima,glielo aveva detto chiaro e tondo senza troppi giri di parole.Sealtiel glielo diceva spesso ma lei oramai non ci badava molto,non si riteneva una ragazza bella anzi  secondo lei era piena di difetti.

Il tono con cui Sulfus le aveva rivolto quel semplice e dolce complimento le fece martellare il cuore nel petto.

„No,no,no,no!!“

Raf non poteva guardarlo negli occhi.Si scanso' da lui raggiunse la porta e inizio' a correre verso il bosco.Doveva riflettere.La testa le faceva troppo male il suo cuore sembrava una bomba pronta a scoppiare da un  momento all'altro.La vista le si appanno'.Si tocco' gli occhi con l'indice.Stava piangendo e non ne capiva il motivo.

Erano trascorsi alcuni minuti da quando aveva iniziato a correre.Aveva il fiatone non riusciva a respirare.Si fermo' e si accascio' vicino ad un albero.Sulfus non l'aveva seguita.Nessuno era nelle vicinanze.Sentiva solo il rumore degli uccelli e il vento tra le foglie degli alberi.Si guardo' attorno con la speranza, anche se flebile, di vedere il demone.Non seppe spiegarne il perche' ma aveva bisogno di lui.

„Non posso essermi innamorata di un demone cosi' all'improvviso.Non credo nei colpi di fulmine,non esistono, sono solo delle dicerie.Allora perche' ogni volta che incontro il suo sguardo il mio cuore inizia a battere piu' forte???“

Chiuse gli occhi.Ripenso' a Sealtiel.Lui era un angelo come avrebbero potuto sperare di vivere una vita normale?Era venuta in montagna perche' aveva un progetto da realizzare.Voleva scrivere un libro ma non trovava mai l'ispirazione.Questa era la scusa principale.L'ispirazione non c'era perche' lei si sentiva inutile.Non poteva amare un angelo che non ricambiava i suoi sentimenti.Era un amore platonico.

Lei e Sealtiel si erano scambiati solo dei baci innocui.Lei voleva di piu'.Voleva essere amata ma sapeva da sola che tutto questo era impossibile e anche Sealtiel lo sapeva per questo l'aveva lasciata andare.Sealtiel la conosceva bene lui sapeva che Raf aveva bisogno di tempo.Tempo per capire che lui non era quello giusto.Lui sapeva.Sarebbe rimasto al suo fianco per sempre ma solo per proteggerla.Non poteva  provare l'amore che Raf nutriva nei suoi confronti.Era sbagliato eppure aveva deciso di rimanere al suo fianco per vegliare su di lei.

Raf riapri' gli occhi.La situazione era piu' complicata del previsto.Ci si metteva anche Sulfus con quei suoi occhi capaci di farla sciogliere all'istante.Sulfus era forte,molto forte.Sicuro di se,bello anzi affascinate soprattutto quando girovagava per casa  a petto nudo e con dei semplici jeans strappati.

Raf non poteva innamorarsi di lui,non doveva per nessun motivo al mondo.Avrebbero sofferto entrambi.Lui le aveva dimostrato  di essere un demone diverso dagli altri.L'aveva tenuta tra le braccia con fare possessivo come ad indicare che lei gli apparteneva.A Raf non dispiaceva.C'era qualcosa in quel demone che l'aveva attirata e intrappola.Di certo era diverso da Sealtiel.

„Non dirmi che sono innamorata di lui.“

Scuote' piu' volte la testa.Si alzo' e inizio' a camminare.Non sapeva nemmeno lei dove stesse andando.

„Piu' lontanto meglio e' per me e per lui.“-penso'.

Poi is fermo'.Sbarro' gli occhi a pochi passi di distanza c'era un uomo con un fucile.Un cacciatore.Ai suoi piedi c'era una volpe adulta il suo pelo color arancio era diventato rosso.La bocca era aperta e da essa vi usciva la lingua, gli occhi erano aperti e stavano guardando Raf.Non era del tutto morta ma stava esalando i suoi ultimi respiri.

„Aiuta il mio piccolo.“

Raf senti' la voce della volpe chiara e cristallia nella sua testa.Non aveva mai comunicato con gli animali.Non sapeva di poterlo fare.La volpe esalo' l'ultimo respiro.Il cacciatore si accorse della ragazza la guardo' con uno sguardo che la fece rabbrividire.Sorrise per poi puntare il fucile in direzione del cucciolo di volpe.

-Si fermi non lo faccia!-grido' lei.Lui si giro' dalla parte di Raf.Non disse nulla.

-Questa e' una zona protetta non dovrebbe cacciare se ne vada e non faccia del male a quel povero cucciolo.-disse lei con tutto il coraggio che riusciva a trovare.Aveva paura.Tanta,tanta paura.

-Levati dai piedi ragazzina o giuro che ti sparo.-disse lui inizando a perdere la pazienza.

-Io non mi muovo.-

L'uomo la guardo' intensamente.Non disse nula.Punto' il suo fucile verso Raf e inizio' ad avvicinarsi verso di lei.Era davanti a lei.La canna del fucile era attaccata al suo petto.Calo' il silenzio.Il cuore di Raf inizio' a battere sempre piu' forte.L'uomo la guardo' e sul suo volto apparve un sorriso perverso.

-Hai ragione,rimani qui cosi' prima di ucciderti mi divertiro' un po' con te.Che ne dici?-disse lui facendo scendere la canna del fucile lungo il seno della ragazza.

Raf era disgustata.Quell'uomo era un pervertito e lei non poteva fare niente.Se avesse cercato di scappare lui le avrebbe sparato.Pero' non voleva nemmeno essere toccata da quell'individuo spregevole.Provava ribrezzo.La nausea prese possesso di lei.Lui non diceva nulla ma sorrideva.

Si lecco' le labbra.

-Ora che ti guardo da vicino sei davvero carina.Non dovresti camminare da sola per questi boschi avresti potuto cacciarti in qualche guaio meno male che ci sono io.Ci divertiremo te lo prometto.-

Raf chiuse gli occhi.

„Sulfus“

Chiamo' il suo nome disperatamente.Non a voce ma con la mente.Aveva bisogno di lui.Solo lui poteva aiutarla.Non penso' a Sealtiel ma a Sulfus.Magari lui se l'era presa e aveva deciso di lasciarla perdere.Vide la sua morte.Raf non voleva morire in quel modo ma non voleva nemmeno essere toccata da quell'uomo.C'era solo una persona che poteva toccarla e non era di certo quel pervertito.

„Sulfus perdonami.“

Gli chiese perdono per essersi comportata in quel modo e per essere scappata da lui.Sulfus meritava qualcuno migliore di lei.Una lacrima le scese lungo il volto.Senti' una folata di vento molto forte.Apri' gli occhi il cielo era scuro.Il cacciatore aveva iniziato a  retrocedere.Aveva la paura dipinta negli occhi.Raf non capiva sentiva solo una forte presenza dietro di se.Si volto'.

-Sulfus.-

Era dietro di lei.Vide le sue ali maestose.Il colore…era cosi'…non riusciva a distogliere lo sguardo. Riusciva a vederlo ma non del tutto mancava ancora qualcosa.Sposto' lo sguardo sul suo volto.I suoi occhi erano pieni di rabbia.I pugni chiusi.Era imbestialito fino alla morte.

Il cacciatore osservo' Sulfus.Alzo' il fucile nella direzione del demone.Era pronto a sparare.

-Togliti di mezzo e non azzardarti a toccare cio' che e' mio.-disse Sulfus  pieno di rabbia.Il cacciatore strinse piu' forte il fucile.Sulfus inizio' a camminare in sua direzione.Strinse la canna del fucile con una sola mano.Il ferro inizio' ad ardere divento' rosso e in meno di qualche secondo Sulfus lo spezzo'.

L'uomo lascio' cadere il fucile a terra.Era terrorizato.

-C-C-Cosa diavolo sei?-grido' tentando di alzarsi in piedi e correre il piu' velocemente possibile.

-Vattene.-disse il demone.Il cacciatore non se lo fece ripetere due volte e scappo'  a gambe levate.

Sulfus si volto' verso Raf.

-Ma sei impazzita per caso?Volevi farti uccidere?-grido' lui prendendola tra le sue braccia.La strinse a se senza farle male per poco a Raf non manco' il respiro.Ricambio' l'abbraccio si sentiva sicura tra le sue braccia.Non aveva mai provato quella sensazione eppure lui era l'unico che la faceva sentire cosi'.

-Non farlo mai piu'!-disse lui e le diede un bacio.Raf stava baciando un demone.Sulfus la strinse a se cingendole i fianchi e approfondendo di piu' il bacio.Nessuno l'aveva mai baciata in quel modo. Sentiva fuoco e fiamme lungo tutto il corpo.

Sulfus si stacco' dalla ragazza per lasciarla prendere fiato.Era rossa in volto il che  lo fece sorridere.

-Allora ti e' piaciuto il bacio?-chiese divertito.

„Fai lo spiritoso?Ora vederemo“penso' Raf.

-Ho provato di meglio-disse lei scherzando ma Sulfus non lo prese come uno scherzo.Raf indietreggio'.

Sulfus la circondo' e la bacio' con piu' passione di prima.

-Non dirmi che stai pensando al tuo angelo perche' non lo permettero'.-

-Cos'e' che non mi permetterai?Non sono di nessuno-

-Allora sarai mia.-disse lui stringendola a se e trovando le sue labbra.Raf  tento' di staccarsi da lui.

-Fermati ti prego.-lo supplico' guardandolo negli occhi.Le faceva piacere essere baciata da lui ma lei era un essere umano mentre lui un demone.Il loro amore era impossibile  e lei lo sapeva, doveva porre fine a quella relazione prima ancora di iniziarla.

Lui si stacco' da lei.L'ultima cosa che voleva era essere odiato da Raf.L'amava questo era poco ma sicuro pero' prima doveva farle dimenticare il suo amato angelo e poi farla innamorare di lui.La guardo'.Era ancora rossa in volto.Ci stava riusciendo,poco a poco  Raf sarebbe stata sua.

-Grazie per avermi salvata.-disse lei cercando di cambiare argomento.Si sentiva ancora imbarazzata,il rossore delle sue guance non accingeva a scomparire.

-Odio quel genere di essere umano.Noi siamo considerati dei mostri mentre loro possono uccidere e fare del male ma nessuno dice nulla.-

Raf rimase in silenzio.Si volto' verso il piccolo volpachiotto.Si era accucciato vicino al corpo senza vita della madre.Stava piangendo.A Raf scese una lacrima era rimasto da solo come lei.Se ci pesava al suo fianco ora c'era Sulfus…si ma per quanto tempo sarebbe andata avanti?

Decise di dare una sepoltura alla madre del volpachiotto.Lo prese in braccio lui subito si strinse a lei e  poso' la testolina sul seno.

„Come ti invidio cucciolo“penso' il demone.

-Credo sia ora di tornare a casa.-disse Raf.Sulfus la prese in braccio.Lei rimase sbalordita non capiva cosa stesse succedendo.Guardo' il demone lui sorrise la strinse a se e  spiegando le sue maestose ali prese il volo.Raf si  strinse di piu' a lui e chiuse gli occhi.

-Apri gli occhi Raf.-disse lui con tono sicuro.

Raf li apri'.Era in cielo a  metri di distanza dal suolo ma non aveva paura il demone la teneva stretta a se non l'avrebbe lasciata cadere.Il volpachiotto si strinse a lei e chiuse gli occhi.Raf ammiro' il paesaggio sottostante.Il cielo si era schiarito e il sole stava tramontando.Da azzurro il cielo si tinse di rosa, rosso e arancio. Il sole stava lentamente scomparendo all'orizzonte per lasciare il posto alla luna.

Il volo duro' poco e appena Raf tocco' terra si senti' salva.Non aveva paura di cadere sapeva che Sulfus l'avrebbe protetta ma la terra era il suo elemento, e in piu' sin da bambina soffriva di vertigini.

Apri' la porta di casa e vi entro' seguita a ruota dal demone.Fece un bagno al cucciolo gli asciugo' il pelo.Era sano e salvo.Gli diede da mangiare e lo prese di nuovo in braccio.

-Ora tu ed io andiamo a farci una bella dormita.-disse lei rivolta al cucciolo.

-Vengo anchio.-disse con tono pacato Sulfus iniziando a spogliarsi la maglietta.

-Oh,no tu rimani qui a dormire sul divano.-

La sua espressione cambio'.Il demone sembrava triste.Cosa c'era di male perche' non potevano dormire nello stesso letto?

-D'accrodo pero' voglio un bacio.-disse lui avvicinandosi pericolosamente.

-Cosa ma se mi hai gia bacita!-

-Ne voglio ancora.-e senza dire altro le prese il volo tra le mani e la bacio'.Per quanto ci provasse il demone non riusicva a controllarsi.Desiderava Raf.Voleva averla per se e il solo pensiero che lei appartenesse ad un angelo gli fece venire il voltastomaco.Approfondi' il bacio.Le sue labbra aderivano perfettamente a quelle di Raf.Si stacco' per farle riprendere fiato.Lo schiaffo arrivo subito'.

-Non voglio essere baciata da un demone!-disse lei con le lacrime agli occhi corse in camera sua e chiuse la porta a chiave.Sulfus rimase li' immobile.Si porto' la mano sulla guancia.Gli occhi persi nel vuoto.

Lei lo aveva rifiutato.Le parole appena dette iniziarono a girargli nella testa.Usci' di casa sbattendo forte la porta.Doveva liberarsi di quel dolore e della rabbia che aveva in corpo altrimenti sarebbe esploso.

Lui l'amava,aveva assaporato le labbra di Raf ed era fantastico ma voleva di piu'.Voleva dimostrarle il suo amore.La voleva al suo fianco.Ma era tutto inutile lei non ricambava preferiva stare con un angelo.

„Appena si presenta lo riduco in cenere“ penso prendendo il volo.


**


Raf era in camera sua.Sdraiata sul suo letto cercava in vano di leggere uno dei suoi libri.Le lacrime continuarono a scendere.Stava piangendo perche' sapeva che il suo  era un amore impossibile.Si tasto' le labbra.Ripenso' al bacio.Si sentiva cosi' bene quando Sulfus la baciava.Voleva approfondire quei baci ma c'era una parte di lei che glielo impediva.Non poteva amarlo.Era sbagliato.Eppure piu' ripeteva questo mantra piu' soffriva.
Il volpachiotto si avvicino' a lei.Chiuse la luce.Si mise sotto le coperte.Cerco' di prender sonno ma aveva un solo pensiero nella mente.Sulfus.Non le dava pace,non riusciva a dormire.

-Ho deciso domani riparto‚ me ne ritorno in citta'.Almeno in questo modo non soffriremo piu'.-

**



Raf si alzo' dal letto.Si stiracchio' ando' in bagno e lentamente scese lungo le scala per dirigersi in cucina.La casa era vuota.Sulfus non c'era.Una sensazione di solitudine le riempi' il cuore.Senza Sulfus quella casa era vuota.Scaccio' quel pensiero dalla testa e si mise a cucinare.
Il volpachiotto era vicino a lei.Anche lui aspettava la sua porzione di cibo Raf lo intuiva dal modo in cui la stava guardando.

„Mammina ho fame. “

Raf senti' una voce nella sua testa.Di nuovo.Si giro' ma dietro di lei non c'era nessuno.

„Mammina ho fame.Non mi vedi?Sono qui.“

Automaticamente guardo' il volpachiotto.

Raf non disse nulla.Riusciva a sentire i pensieri del piccolo animale.Com'era possibile?Anche la madre del cucciolo aveva comunicato con lei.

La nonnina non ne era capace.Nessuno della sua famiglia aveva mai instaurato dei contatti telepatici con gli animali.Raf si preoccupo'.Magari era solo una cosa passeggera,oppure era un'altro dei suoi doni.Avrebbe scoperto tutto nei libri della nonnina.Sin da piccola Raf ascoltava la nonnina e molte volte la nonna prendeva appunti e scriveva strane formule su di un vecchio quaderno rilegato in cuoio.

„Magari piu' tardi lo cerchero' in soffitta.Sono sicura che la nonnina non l'ha buttato via.L'avra' nascosto in soffitta oppure da qualche parte nella casa.“
Ritorno' alla realta' e diede un po' di carne al piccolo animale.Poi gli diede anche un po' di latte.Il piccolo divoro' tutto il cibo.Raf lo prese in braccio‚ lo strinse forte a se.

-La tua mamma non c'e' piu' ma ora ci sono io e non ti abbandonero' mai promesso.-

„Grazie mammina.“

Raf si sedette sul divano e vicino a lei si mise il volpacchiotto.Si addormento' subito.La ragazza accese la tv.Il canale che apparve sulla tv mostrava la foto di un luogo non lontano dalla casa della nonnina.Raf sbarro' gli occhi.C'era una donna che stava parlando e Raf alzo' il volume.

-E' strano come sia accaduto ma questa notte sono bruciati 5 ettari di bosco.Non si sa chi sia il responsabile.I danni sono enormi ci vorranno anni affinche' il bosco ritorni come prima.Comuqnue i vigili del fuoco stanno facendo del loro meglio.L'incendio per ora non costituisce rischi.-

Raf cambio' canale.Ma tutti i telegiornali parlavano dello stesso evento.

-Non sara' che…no…non puo' essere stato Sulfus.-

Senti' bussare alla porta.

„Sulfus!“

Apri' la porta di scatto ma non si ritrovo' davanti a Sulfus.Davanti a lei a braccia aperte c'era…

-Sealtiel?!-

Lui la prese tra  le braccia.

-Ciao Raf.-

Aveva una voce vellutata e dolce capace di far innamorare ogni ragazza.Peccato che su Raf non aveva piu' lo stesso effetto.Lui era sempre dolce e gentile con lei.L'aveva consolata e le era stato sempre accanto.Lui era la sua spalla su cui piangere.

-Raf!!!-

Raf si volto' di scatto.A pochi metri di distanza c'era Sulfus.Ricoperto di graffi e con le ali spiegate.Aveva uno sguardo capace di incutere terrore a chiunque.

-Raf,cosa ci fa un demone qui?Pensavo che questa casa fosse protetta dai sigilli di confine.-si mise davanti alla ragazza con l'intento di proteggerla.Fece apparire un arco e delle frecce.La loro punta era sottile e accuminata.

-Ma fammi il piacere.Cosa ci fa qui il „Dio comunica“?-chiese il demone avvicinandosi.-Togliti da Raf o giuro che ti uccido.-

-Sulfus ti prego…-inizio' Raf.

-Non ti preoccupare Raf,ti proteggero'-disse l'angelo scagliando una delle sue frecce.Sulfus non si mosse la freccia prese fuoco prima di raggiungerlo.

„Davvero notevole.“penso' Sealtiel.

L'angelo sorrise.

„Ho pensato di essermi liberato di tutta la mia rabbia ma vedendo questo essere inutile mi viene la voglia di ucciderlo. “penso' il demone.
Sulfus guardo' Raf.L'angelo continuava a scagliare frecce ma queste prendevano fuoco prima ancora di colpire il bersaglio.Alcune andavano a finire nel vuoto.

-Non sei poi tanto forte e perfetto come mi aspettavo.-disse il demone.

-Io non direi.-

-Sulfus dietro di te!-grido' Raf.Il demone riusci' a spostarsi appena in tempo.Evito' per un soffio le frecce dell'angelo.Era furbo e astuto.Aveva programmato sin dall'inizio di non colpirlo direttamente ma di lanciare frecce a casaccio.

Raf corse in direzione di Sulfus.Sealtiel aveva gia' scagliato un'altra delle sue frecce e non era riuscito a prevedere la mossa della ragazza.

-Raf!-gridarono entrambi.

Sulfus fu agile e la prese tra le braccia.La strinse forte a se e riusci' a proteggerla con le sue ali che le fecero da scudo.

-Raf,sei pazza!Non farlo mai piu'.Vuoi farti uccidere per caso?-

-Ti prego…non combattere.-disse lei con le lacrime agli occhi.Lui la strinse piu' forte a se.Aveva bisogno di quel contatto fisico con Raf.

-Solo se rimani al mio fianco.-

-Come?-

-Non combattero',ma tu rimani al mio fianco.-disse lui.

Raf lo guardo'.Si sentiva talmente bene tra le sue braccia.Lo amava?Dopo tutto quel trambusto…si lo amava.C'era sempre un ostacolo.Lui era un demone lei un essere umano.Lei voleva davvero stare al suo fianco perche' lui era stato il primo a farle battere il cuore all'impazzata,il primo che l'aveva tenuta tra le braccia e l'aveva fatta sentire protetta.

Il demone le prese il volto tra le mani e la bacio'.Un bacio possessivo e Raf ne era sucube.Non si oppose anzi' ricambio'.Sulfus sposto' le ali.Alzo' lo sguardo verso l'angelo e strinse piu' forte Raf.

Sealtiel rimase pietrificato.Sulfus si stacco' da Raf ma non mollo' la presa.La teneva a se con fare possessivo,come per dire“Lei e' mia“.

-Vi prego non combattete-disse Raf.Sealtiel fece sparire le sue frecce e l'arco.

-D'accrodo ma fai un passo falso e ti conficco una freccia nel cuore,amesso che tu ne abbia uno demone.-

Sulfus sorrise.

-Per me vale lo stesso.Pero' io ti faro' bruciare vivo.-

-Come hai fatto con quel povero bosco?-

-Esatto.-

-Sulfus allora…-

-Ero in preda alla collera,ma mi sono trattenuto avrei potuto fare di peggio.-disse lui.

-Raf vieni qui.-disse l'angelo.Sulfus pero' non la lascio' andare.Era possessivo malgrado il fatto che lei non fosse sua.

-Va tutto bene Sulfus.-disse lei sorridendo.Il demone era impotente davanti al sorriso di quella ragazza.La lascio' andare ma tenne gli occhi puntati sull'angelo.

„Un passo falso e io lo disintegro.“penso'.

-Permettimi di farti un regalo.-disse Sealtiel si avvicino' e porse a Raf una catenina.Aveva una croce d'argento.Su di essa c'erano sicritte alcune parole ma Raf non riusciva a capirle.Sealtiel le mise la catenina al collo.

-Spero ti protegga in mia assenza.Il dovere mi chiama.Fai attenzione a quel demone non mi convince.Se avrai bisongo di me..non esitero' un attimo.Verro' subito da te.-disse lui baciandola sulla guancia.

Sulfus si imbestiali' e per poco non perse la calma.Se non fosse stato per Raf avrebbe di certo incenerito quell'insulso angelo.C'era qualcosa che non lo convinceva.Gli angeli non fanno dei regali senza un motivo preciso.

Sealtiel saluto' Raf e prese il volo.Libro' le sue splendide ali e scomparve nel cielo.Sulfus si fermo' di colpo davanti a Raf.C'era come una barriera che gli impediva di passare.

-Sulfus cosa sta succedendo?-

-Non posso avvicinarmi a te.Non posso toccarti!-disse lui in preda all'ira.

-Togliti quella maledetta catena!E' una specie di sigillo di protezione.-

-Non ci riesco.-disse lei in preda allo sconforto.

-Maledizione!-






















Angolo dell'autrice..
Salve miei cari lettori.Sono tornata dopo lunghi anni xD A parte gli scherzi chiedo umilmente perdono ma mi conoscete io aggiorno ogni 10 mesi xD.Spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento e' abbastanza lungo a parer mio...avete conosciuto il famoso angelo e adesso non vi resta che aspettare il prossimo capitolo :)
Aspetto tante recensioni :DDOpps ho dimeticato -Dio comunica e' il significato del nome di Sealtiel :))
Allora preciso che non so quando aggiornero' nessuna delle mie ficcy.Motivi:
-Poco tempo e questa vota e' colpa della scuola(E' l'ultimo anno di liceo e quindi devo prepararmi per l'esame di stato :O)
-Il mio computer fa i capiricci e si accende si e no due volte al mese :(

La buona notizia e' che questa ficcy l'ho scritta su un quaderno quindi devo ricopiarla al computer spero di aggiornare presto anche le altre soprattutto di postare l'ultimo capitolo di Colpevole di amarti magari entro questo mese ma no contateci dipende dal mio tempo dagli impegni e dal mio formidabile computer xD

 

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Capitolo 5
*** capitolo 4 ***


Raf rimase in silenzio per qualche minuto.Sulfus era davvero nervoso, tra qualche momento avrebbe incenerito tutto cio' che lo circondava.Poi rivolse lo sguardo verso di lei e tutta la rabbia svani' all'istante.Nei suoi occhi vi era un velo di dolore e Raf senti' una fitta al petto.

-Torniamo a casa non potro' toccarti ma nulla mi impedisce di starti accanto.-

Raf si sedette sul divano.Il volpachiotto si  posiziono' sopra le sue ginocchia e inizio' a dormire.Sulfus non le toglieva gli occhi di dosso.Sembrava preoccupato  e  nervoso.Non sapeva come togliere la collana che Raf portava al collo.

-Ti ricordi forse se esiste qualche formula per spezzare un sigillo?-

Raf non disse nulla.Aveva imparato tantissime formule durante la sua infanzia alcune erano molto forti e pericolose altre servivano solo come autodifesa.Spezzare un sigillo era un'impresa ardua e complicata solo i piu' esperti ci riuscivano.Sealtiel le aveva dato una catenina e di certo lo scopo era quello di proteggerla dai demoni.Sulfus in partciolare.

-Purtroppo no.Ne conosco molte ma di solito per spezzare un sigillo…io non ci riuscirei, solo chi ha forgiato il sigillo puo' spezzarlo.-

-Trovero' io il modo altrimenti appena si ripresenta…“gli faro' spezzare quel maledetto sigillo con le buone o con le cattive.“

-Sulfus ti prego non fargli del male,lui mi e' stato vicino per molto tempo.Gli voglio davvero bene.-

La gelosia prese possesso di lui.Raf era solo sua non doveva pensare a essun altro uomo,angelo  o demone all'infuori di lui.Strinse i pugni doveva contenere la propria rabbia, mostrare la sua natura piu' pericolosa e oscura davanti a lei non doveva accadere.L'avrebbe spaventata e lei lo avrebbe odiato di certo.Non poteva permettersi di correre un tale rischio.Eppure per quanto si sforzasse non riusciva a capacitarsi del fatto che lei pensasse all'incolumita' di quell'inutile angelo.

-Sulfus va tutto bene?-

Sembrava preoccupata,oppure spavenata Sulfus non lo sapeva.

-Non pensare a lui mentre sei con me,non lo sopporto.Non gli faro' niente ma tu non parlare piu' di lui.Sono un tipo aggressivo e possessivo Raf.-

-Sulfus…io non sono tua…-disse lei chinando la testa.

-Raf tu sei mia, sei nata per essere mia.-

-Noi siamo diversi…-

-Anche lui e' diverso eppure non ti dispiaceva prima quando c'era solo lui al tuo fianco…-

Raf alzo' la testa,era arrabbiata e lo si leggeva nei suoi occhi color azzurro mare.

-Tu non capisci proprio niente!Lui e' stato vicino a me quando i miei genitori sono morti!Ero da sola in un maledetto ospadale stavo quasi per impazzire dal dolore e lui e' venuto in mio soccorso.Tu non puoi  permetterti di parlare in questo modo di lui.Se mi ha dato questa collana ci sara' pure un motivo.-

Prese il cucciolo in braccio e si mise a correre su per le scale.Apri' la porta della sua camera da letto.La chiuse a chiave e si getto' sul letto.Le lacrime iniziarono a scendere,non riusciva a fermarsi non voleva fermarsi.Sealtiel le aveva sempre tenuto compagnia anche di notte durante quel periodo nel quale tutto attorno a lei sembrava oscuro e pericoloso.La sua adolescienza era stata un periodo doloroso,la morte dei suoi genitori l'aveva segnata nel profondo  della sua anima e non avrebbe mai superato del tutto quel dolore atroce.Il cucciolo si accoccolo' vicino a lei,come se volesse aiutarla ad alleviare il suo dolore.

-Quanto vorrei che tu fossi qui nonna,vorrei averti al mio fianco.Voglio andarmene di qui.Ho paura.-



Sulfus rimase per qualche minuto seduto sul divano.Le aveva procurato dolore,non faceva altro che farla piangere.Lei che avrebbe dovuto essere la sua compagna era scappata in camera sua.L'aveva lasciato.Cosa aveva fatto di male?Solo perche' aveva offeso quell'inutile angelo…al contempo aveva offeso anche lei.Doveva vederla e parlarle.Aveva sbagliato ma la sua natura era quella di un demone. Ogni demone aveva bisogno della propria compagna e Raf era la sua anche se lei non riusciva a vedere il colore delle sue ali.

Lei gli appartneva.

Si alzo' e si diresse verso la sua camera.Aveva voglia di abbattere  la porta e prendere quella fragile ragazza tra le proprie braccia.Aveva un disperato bisogno di tenerla stretta  se.Nessuno l'avrebbe mai avuta all'infuori di lui.Raf era sua e lo sarebbe rimasta per l'eternita'.Stava quasi per buttare giu' la porta ma si fermo'.Il pianto della sua donna lo fece ritornare in se e gli procuro' un dolore troppo forte,che non aveva mai provato prima d'ora.

Busso' alla sua porta.

-Raf ti prego posso entrare?-

Lei non rispose,il suo silenzio era come un coltello,gli penetro' il cuore.Si sentiva inutile l'aveva ferita e questa volta non l'avrebbe perdonato.

Continuava a sbagliare con lei.

-Vattene e ti prego, per una maledettissima volta lasciami in pace,non ti voglio vedere.-

Le sue parole gli fecero male.Non voleva vederlo mai piu'.Lui invece non avrebbe resistito senza vederla,non sarebbe stato capace di andare avanti senza averla al suo fianco.La vita aveva senso solo quando lei era vicino a lui.Quand'era ancora un bambino-demone lei gli era sembrata un semplice essere umano, il primo con cui aveva fatto amicizia, cosa quasi inaccettabile per un demone del suo rango.

Dopo anni trascorsi senza vederla si sentiva vuoto come se una parte della sua anima non esistesse piu'.Avrebbe voluto andare a trovarla ma non sapeva dove si trovasse.Non sapeva niente di lei quell'estate  in cui lei era venuta a far visita alla nonna era stato il periodo piu' bello della sua vita.Dopo quell'estate l'aveva vista solo poche volte.Quando la vecchietta mori' nessuno torno' in quella casa e lui rimase solo.

Si accascio' a terra con la schiena contro la porta e rimase li' per alcune ore.Non  si mosse, ascolto' solo la sua donna piangere.Era lui la causa del suo dolore e non poteva porvi rimedio in nessun modo.Non disse nulla,si limitava solo ad ascoltarla.Lei era il suo mondo ma non riusciva a comprenderlo.

-Raf sei un essere umano, a quest'ora dovresti mangiare qualcosa.-

-Sulfus lasciami in pace non ho fame e non voglio guardarti.Ti detesto.-

-Peccato perche' io ti amo piu' della mia stessa vita.-

-Mi dispiace non ti credo.Domani riparto e torno in citta',almeno li non ci saranno ne' demoni ne' angeli.Me ne staro' da sola come ho sempre fatto.-

-La solitudine fa male Raf.Mi dispiace per cio' che ho detto, la mia natura e' quella di un demone penso di avertelo gia' detto qualche volta.Comunque voglio farmi perdonare,ti prego apri la porta avrai di certo fame non voglio che ti muoia li' dentro ,non riuscirei a sopportarlo.Sono disposto a buttare giu' questa porta per portarti in cucina e penso che anche il cucciolo abbia  fame.-

-Perche' ti ostini?Non capisci che non voglio vederti?-

-Non riesco a lascairti li' dentro da sola, ho bisogno di te piu' di quanto tu  immagini.-

-Sulfus…-

-Raf non ti ho detto molto di me nemmeno quando ero un bambino giusto?Tu invece mi hai raccontato la tua storia cerdo sia arriavto il momento che tu mi conosca.Aprimi ti prego.-

Raf si alzo' dal letto e si diresse verso la porta.Non voleva farlo entrare eppure era piu' forte di lei.Se aveva bisogno di parlare tanto valeva accontentarlo oramai lei la sua decisione l'aveva presa, domani mattina se ne sarebbe andata via.

Sulfus entro' e rimase davanti a lei a guardarla.Il demone la prese alla sprovvista abbarcciandola.Non si curo' del fatto che avesse la collana.

-Sulfus la collana,il sigillo…-

-Non mi importa di nessun sigillo.-

Il demone non emise nessun suono eppure sentiva dolore dappertutto.Il sigillo  era uno dei piu' potenti che avesse mai visto.Sentiva scosse elettriche lungo tutto il corpo ma cio' nonostante non si stacco' da Raf,aveva bisogno di sentirla accanto a se.Lei era la sua compagna,ne era sicuro.

-Mi dispiace.-era l'unica cosa che fu in grado di dire.Continuo'a tenerla stretta tra le braccia finche' il dolore non divenne troppo  acuto da impedirgli di averla vicina.Si stacco' lentamente da lei e continuo' a guardarla negli occhi.Erano belllissimi anche se arrossati a causa del pianto.

Raf usci' dalla stanza e lui la segui' assieme al volpacchiotto.Si diresse verso le scale, stava quasi per inciampare di nuovo e farsi male ma Sulfus la prese subito impedendole di cadere.Ogni volta che si trovava tra le sue braccia si sentiva al sicuro.Protetta.

In cucina preparo' qualcosa di veloce e diede alla volpe da mangiare.

Si sedette sul divano e Sulfus vicino a lei ma senza toccarla.

-Ti ha fatto molto male?-

Il demone si stupi' di quella domanda, come faceva a sapere che  il sigillo gli procurava dolore?C'era solo una spiegazione, lei sentiva cio' che sentiva anche lui,era la sua compagna.

-Devo parlarti Raf tu sei la mia compagna per la vita.L'unica donna che stara' al mio fianco per l'eternita'.-

-Di cosa stai parlando Sulfus?-

-Tutti i demoni hanno bisogno di trovare una compagna che stara' al loro fianco per l'eternita'.-

-E dimmi perche' dovrei essere io la tua?-

-Lo so e basta.-

-Come fate voi demoni a capire chi sia la vostra compagna?-

-Grazie al colore delle nostre ali noi non riusciamo a distinguerlo mentre voi si,appena una donna vede di che colore sono le ali di un demone sa' di essere la sua meta',la sua compagna .-

-Tutto questo e' assurdo io non vedo il colore delle tue ali Sulfus io non saro' mai tua.-

-Lo so che non riesci a vedere il colore e non mi importa tu sei cio' di cui ho bisogno.Sei e rimarrai mia.-

-Sulfus…-

-Raf,io mi sono innamorato di te non riesci a capirlo?Non nel mio modo ma nel modo degli esseri umani, sono un demone noi siamo di natura possessiva per questo prima ho detto quelle cose sono geloso, molto geloso.I demoni non condividono la propria donna.Non sopportiamo l'idea che la nostra compagna trascorra del tempo con altri maschi.E' inacettabile.Pero' cio' che ho fatto e' ingiusto ti ho fatta piangere non avrei dovuto offendere  Sealtiel lui ti e' stato vicino quando io non c'ero.E' una cosa che non mi piace ma non posso dirti di lasciarlo e dimenticare sarebbe ingiusto dal tuo punto di vista.Voglio renderti felice e vederti sorridere.Quando provi dolore lo provo anch'io.Ti amo ma non so come dimostrartelo.-

Il silenzio cadde sovrano.Raf non poteva credere alle proprie orecchie.Compagna per la vita di Sulfus?Equivaleva ad essere sua moglie.L'idea le faceva paura ma al contempo sentiva calore e desiderava restare con lui.Solo lui poteva renderla felice.Glielo aveva dimostrato molte volte.Aveva persino accettato di non uccidere Sealtiel solo per rendela felice.Non poteva piu' nascondere  i suoi sentimenti.

-Ti amo anch'io.-

Il demone la guardo' con  i suoi profondi occhi color oro.

-Pero' vorrei essere sicura di essere quella giusta Sulfus,non voglio piu' soffrire prima di  quaslasi cosa voglio riuscire a vedere le tue ali.Per me e' importante non sopporterei l'idea che un giorno tu possa trovare un'altra demone che possa vedere il colore…-non risuci' a terminare la frase, quel pensiero era troppo doloroso per lei.

-Non succedera' Raf sei tu quella giusta per me.Ti porto fuori a prendere una boccata d'aria.Sei rimasta in camera per molto tempo.E' gia sera, la brezza notturna ti fara' bene.-

Lo segui' fuori dalla porta e si avvicino' ad un albero appea fuori dalla casa.Si sedette a terra senti' un rumore.Sulfus era vicino a lei ma non si toccavano di certo stava soffrendo.Anche starle vicino  era doloroso eppure accettava quel dolore come se nulla fosse.

All'improvviso Raf senti' qualcosa al piede.Un serpente l' aveva morsa.Non fece in tempo a scacciarlo e si ritrovo' una feria al piede destro.Grido' per il dolore Sulfus si avvicino' subito a  lei e le prese il piede cercando di curarla.Raf senti' una strana fitta poi nulla.Il dolore era sparito.Sulfus la guardo' preoccupato, lei gli sorrise.

-Va tutto bene non sento piu' nessun dolore.-

-Di che colore era il serpente?-quella domanda la sorprese,cerco' di ricordare.

-Credo fosse arancione  ma non ne sono sicura.-

Si senti' un altro rumore Sulfus si posiziono' davanti a Raf per proteggerla.Lei si rialzo'.

-E' sempre un piacere venirti a trovare fratellino.-

Dal fitto degli  alberi comparve un uomo.Aveva qualche anno piu' di Sulfus,i capelli neri corti all'insu' ,occhi rosso sangue e un sorriso misterioso dipinto in volto.Portava solo dei pantaloni neri strappati. Raf lo guardo' attentamente.Vedeva le sue ali,erano enormi,il colore…inizio' a tremare.

-Azazel.-

-Ti sei trovato un passatempo Sulfus?-

-Non osare parlare in questo modo di Raf.-

-Sulfus…-Raf lo chiamo', era impaurita e si nascose dietro di lui.Sulfus la guardo'.

-C'e forse qualcosa che non va?-

-Vedo il suo colore.-

-Di cosa stai parlando?-

-Le sue ali sono arancioni.-disse lei con gli occhi pieni di lacrime.

-Non e' possibile.-Sulfus era incredulo.

-Non dirmi che tu sei la mia donna?Sulfus togliti di mezzo lei e' mia e' riuscita a vedere il colore delle mie ali.-

-Raf appartiene a me.-

Sulfus fece apparire le ali e le corna, le unghie divennero artigli.

-Non secondo la nostra legge Sulfus,lei appartiene a me.-

Sulfus si scaglio' su Azazel.Iniziarono a combattere senza esclusione di colpi .Sulfus usava il fuoco mentre Azazel i fulmini.Raf rimase pietrificata a continuo' a guardarli.Lei voleva Sulfus nessun altro demone al di fuori di lui.Eppure come faceva a vedere il colore delle ali di quell'altro demone?

Senti' una risata dietro di se.Vide un demone .Grido' e il demone la tiro' per i capelli avvicinadosi alla sua gola.

-Il sangue di una sacerdotessa e' ancora piu' buono di quello di un semplice essere umano.-

Sulfus si allontano' da Azazel in direzione di Raf.Doveva proteggerla glielo aveva promesso.Non  avrebbe permesso a niente e nessuno di farle del male.La collana che portava al collo non l'aveva protetta, cio' voleva dire solo una cosa.La collana l'avrebbe protetta da Sulfus ma non dagli altri demoni.

Grosso errore per un angelo del tuo livello Sealtiel-penso' il demone.

Non c'era tempo per  rivolgere i suoi pensieri a Sealtiel doveva salvare la sua donna.

Su di lui si scaglio' un altro demone che Sulfus riusci' a scagliare lontano da se.Azazel si avvicino' insieme a  Sulfus verso di Raf.Il demone stava quasi per perforare il colo della ragazza ma la lascio' cadere a terra e si mise in posizione d'attacco verso Sulfus.

-Uno dei principi…che onore!-disse il demone ridendo e scaglaindosi verso di lui,sembrava divertirsi.

I due iniziarono a combattere,Raf non sapeva cosa fare.Voleva aiutare Sulfus eppure lui sembrava non avere bisogno d'aiuto uccise il demone senza alcuno sforzo.Ne arrivarono altri e si scagliarono tutti su Sulfus e Azazel.

D'un tratto Raf vide davanti a se una ragazza.Aveva la pelle color cioccolato e i capelli marroni lisci che le arrivavano sino alle spalle.I suoi occhi erano viola come le violette.Le sorrise gentile.Raf la guardo e capi' subito che si trattava di una demone.

-Non devi aver paura non ti faro' del male tu sei la nipote di MaryAnn giusto?-

-Si, come conosci la mia nonnina?-

-Ci siamo incontrate alcune volte io sono Urie', tua nonna  mi ha aiutato molte volte anche se ero un demone.-

-Io sono Raf,perche' tutti questi demoni sono qui cosa vogliono?-

-Il tuo sangue.Il sangue delle sacerdotesse e' potente e garantisce poteri speciali.Pero' quei due se la stanno cavando bene anche se dovrebbero collaborare, sono sicura che riuscirebbero a far finire questa storia piu' velocemente.-

Urie' si posiziono' davanti a Raf.

-La casa dovrebbe avere dei sigilli di confine che tua nonna ha posizionato.Di certo dopo la sua morte hanno perso effetto, dovresti ristabilirli e io ti aiutero'.Uno e' dietro di te.-

Raf si volto' e vide una pietra ovale.Sopra di essa c'era del muschio,la ragazza lo tiro' via e vide un simbolo appena lo tocco' il simbolo si illumino'.

-Ne mancano ancora tre sono disposta ad aiutarti.-

-Perche' lo fai?-

-Io vivo a qualche passo da te anche se non te ne ei mai accorta e i sigilli andavano bene perche' tenevano lontani i demoni,cosi' io potevo vivere in tranquillita', ma hanno perso la loro efficacia.Ho bisogno di ristabilirli e tu sola sei in grado di farlo, io non posso essendo un demone.

-Va bene,lo faro'.-disse Raf decisa.

-Ei voi due ,collaborare non sarebbe male,siete fratelli dopo tutto.-

Urie' li guardo' e i due demoni per un attimo ricambiarono lo sguardo.Sulfus ritorno' a combattere mentre Azazel rimase ancora per qualche secondo ad ammirare la ragazza che si stava allontanando insieme a Raf.Senti' qualcosa di strano nel petto.Si volto' verso il fratellino.

-Mi dispiace Sulfus ma credo che quella donna abbia ragione forse dovremmo collaborare.-

-Ma guarda,non credevo che tu volessi collaborare con me.-

Urie' e Raf trovarono le altre pietre e Raf con il semplice tocco della mano le fece funzionare. Mancava l'ultima e si trovava vicino a tutti quei demoni.Urie' ando' per prima per fare da scudo a Raf.Un demone scaglio' un attacco che colpi' Urie' in pieno .Raf attivo' la pietra e la barriera di protezione si animo' i demoni non riuscirono piu' ad oltrepassarla quelli che erano dentro la barriera vennero uccisi dai due fratelli.
Azazel  vide Urie' accasciarsi a terra e qualcosa in lui esplose si diresse verso di lei, la terra inizio' a tremare.

Sulfus raggiunse Raf e la tenne stretta a se.

-Andiamo via da qui-

-Ma Urie' e' ferita dobbiamo aiutarla.-

-Azazel si prendera' cura di lei.-Sulfus guardo' per un momento nella direzione dei due demoni e Raf fece lo stesso.

Urie' si rialzo' grazie all'aiuto di Azazel.

-Va tutto bene?-chiese Azazel prendendola tra le sue braccia.

-Ci vuole di piu' per farmi del male.-lo guardo' dritto negli occhi e gli accarezzo' teneramente la guancia.

-Stavi per far esplodere questo posto Azazel.-

-Non sopportavo l'idea della tua morte.-

Urie' gli sorrise.

-Ti prego Urie',dimmi che riesci a vedere il colore delle mie ali.-

-Le tue ali sono dello stesso colore dei miei occhi,viola.-il demone non resistette e la bacio' con passione

-Ora sei solo mia,niente e nessuno potra' toccarti e sperare di restare in vita.-

Sulfus prese Raf per mano e tornarono a casa.

-Quindi Urie' e' la sua vera compagna?-

-Si ha visto il colore.-

-Ma anch'io…-

-Azazel e'un mago con i serpenti voleva prendersi gioco di me,di solito non vado d'accordo con i miei fratelli e si divertono a prendersi gioco di me.Comunque se ci pensi bene sulla terra non esisitono serpenti arancioni e quindi sapevo che si trattava di uno dei suoi trucchi.-

-Ora mi sento sollevata.-

-Azazel non ti fara' piu' nessun torto ora ha Urie' e deve proteggerla ad ogni costo lei e' la sua compagna colei che stara' al suo fianco per l'eternita' e in questo momento loro due vogliono stare da soli.Di solito sappiamo essere passionali quando troviamo la nostra donna.E diventiamo ancor piu' possessivi.-disse lui guardandola dritta negli occhi,aveva uno sguardo malizioso.

-Povera Urie',magari quando avra' un po' di tempo libero potremmo parlare,vorrei chiederle alcune cose.-

-Sono sicuro che sara' contenta di rispondere alle tue domande.-

Arrivati a casa Raf chiuse la porta e d'un tratto guardo' il demone.

-Toglimi una curiosita'..-

-Chiede pure.-

-Quel demone che stava quasi per…-riprese fiato-ti ha chiamato principe o sbaglio?-

-Non sbagli,e' cosi'…diciamo pure che io sia un principe.-

Raf continuo' a guardarlo in modo confuso.Lui le sorrise anche se sembrava triste.

-Mi chiamano principe,anzi ci chiamano principi perche' io e Azazel e i nostri fratelli siamo…..i figli di Satana,Signore degli Inferi.-
 






 
 
Ciao a tutti,non so come ma ho trovato il tempo di scrivere!Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,recensite in molti(mi sono impegnata molto a scrivere! U.u)…non so quando aggiornero' di nuovo ma voi continuate a seguirmi,io lo apprezzo molto e vi ringrazio in anticipo anche per la pazienza :3
 a presto
Death sama

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Capitolo 6
*** capitolo 4.5 ***


Urie' prese Azazel per mano e si diresse verso casa sua.Lui non le staccava gli occhi di dosso.Era perfetta alta, snella e si muoveva con l'agilita' di un felino.Arrivarono davanti ad una casetta.Era poco distante da quella di Raf  ma la ragazza non se ne rese mai conto.

-Siamo arrivati.Questa e' casa mia.-disse lei aprendo la porta.

Il demone vi entro' e per qualche secondo si mise ad ammirare la casetta della sua compagna.Era piccola  eppure aveva tutto il necessario.C'erano diversi scaffali pieni di libri di ogni genere.Grandi e piccoli e la cosa che lo sorprese di piu' fu il fatto che fossero scritti in diverse lingue.

-Quante lingue conosci per l'esattezza Urie'?-chiese lui incuriosito guardando i grossi volumi di medicina.C'era di tutto medicina, politica,economia, letteratura.Urie' di certo aveva ampi interessi in diversi settori.

-Per il momento ne conosco 20 ma spero di impararne altre.-disse lei sorridendo e avvicinandosi a lui.Azazel la guardo'.Era bellissima.Riusciva a vedere il colore delle sue ali,erano viola come i suoi occhi e questo pensiero gli riempi' il cuore di gioia.Aveva davanti a se' la sua compagna l'aveva aspettata per anni .La sua donna era li' davanti a lui.

Lei lo gurado' preoccupata e gli accarrezzo' la guancia teneramente.

-Va tutto bene Azazel?-

-Ora che sono qui con te…sto benissimo.-le prese la mano e se la porto' alle labbra per baciargliela..L'abbraccio' stretta a se' e le prese il volto tra le mani. Le diede un bacio.

-Ho cosi' tanta voglia  di stare con te che se non facciamo l'amore penso che faro' esplodere tutto cio' che mi circonda.-lei ridacchio' e ricambio' i baci.Senza rendersene conto si ritrovarono nella camera da letto.

La camera era ampia con pochi mobili e un bel letto a baldacchino.Urie' aveva gusto.

-Mi piace la tua casa donna,e soprattutto il tuo letto.E' grande per due persone il che mi piace ,d'ora in poi non dovrai dormire mai piu' da sola.-

-Questo mi fa piacere ma non chiamarmi donna chiamami per nome sembra  quasi tu voglia che io ti obbedisca.-disse lei quasi in tono d'ammonimento.Lui le mise le mani sotto la camicetta e inizio' a spogliarla.Lentamente, per farsi desiderare ancora di piu'.Lei gemette e gli sorrise.Le tolse la camicia ma appena le mise le mani sul reggiseno per arrivare alla schiena il sorriso scomparve dalle labbra di Urie'. E lei si allontano' di scatto.

-Urie' cos'e' successo ho fatto qualcosa di sbagliato?-Azazel la guardo' preoccupato non voleva farle del male lui l'avrebbe protetta da tutto e tutti, era troppo preziosa.

Urie' aveva gli occhi pieni di lacrime.Azazel non aveva fatto niente di male era stato stupendo,ma non doveva toccare la sua schiena.Lui divento' cupo in volto.

-Voltati.-le disse,nel primo momento lei non lo fece lo guardo' e basta, ma l'espressione che avea dipinta in volto le fece paura.

-Non voglio Azazel-disse lei stava quasi per piangere ma non avrebbe ceduto.

-Fallo per me Urie' voltati.-

Lei si volto' e a stento trattenne le lacrime.Non osava guardarlo negli occhi corse fuori di casa senza preoccuparsi di dirgli dove avesse intenzione di andare.Scappo' e senza rendersene conto inizio' a piangere.Dopo una breve corsa si fermo'.Non sapeva nemmeno lei dove fosse.Era notte fonda e l'oscurita' regnava sovrana.In quel momento ebbe paura.

Era in preda al panico aveva mostrato ad Azazel il motivo per il quale non aveva piu' fatto ritorno negli Inferni.Non osava immaginare quale sarebbe  stata la reazione di  Azazel appena l'avrebbe rivisto.Cerco' di scacciare quel pensiero dalla testa.Lui era il suo compagno,avrebbe dovuto amarla  pero' lei non aveva parlato chiaro con lui sin dall'inizio e questo le stava causando problemi.

Senti' un rumore e penso' fosse Azazel ma si sbaglio'.Dal folto del bosco apparve un demone.Aveva i capelli lunghi raccolti in una treccia il petto nudo e un paio di pantaloni corti.Urie' si spavento' a morte, conosceva quel demone.Non l'avrebbe mai dimenticato,mai e poi mai.

-Shax?

-Proprio io,e' bello rivederti mia cara.-

-Cosa vuoi?-

-Ma come dopo tutto questo tempo mi accogli cosi?-le si avvicino' pericolosamente.-Sono solo venuto a trovarti e posso constatare che il mio marchio e' ancora sulla tua schiena.Dimmi hai trovato un antidoto?-chiese lui divertito.

-No.-

-Come pensavo.Vedi oggi avevo voglia di divertirmi.Sono anni che cerco di venire da te ma trovavo sempre delle barriere attorno a  casa tua pero' oggi ….sei scappata e non sei nel perimento del confine di protezione della vecchia sacerdotessa.Ho sentito che sua nipote ha preso il suo posto avevo intenzione di fare una visitina anche da lei,magari piu' tardi dopo che mi saro' divertito con te….che ne dici?-dal bosco apparve una decina di demoni al comando di Shax.

-Quindi sei tu che hai applicato un sigillo sulla mia donna?-chiese Azazel uscendo dal bosco.Era calmo e si avvicino' ad Urie'.Le mise una coperta sulle spalle e si posiziono' davanti a lei per proteggerla.Lei lo guardo'.Sembrava calmo eppure lei sapeva che dentro di lui c'era rabbia  che a stento riusicva a controllare.

-Tu sei Azazel giusto?Uno dei Sette Principi figli di Satana.E' un onore per me fare la tua conoscenza.-disse lui ma all'improvviso si alzo' un vento freddo e i demoni indietreggiarono davanti al principe. Shax continuo' a parlare.

-Uno del tuo rango non potrebbe mai avere per compagna una donna come Urie'.Troppo poco per uno come te
lasciala a noi.-

-Taci,idiota.Non osare pronunciare una sola parola contro la mia donna.Tu l'hai marciata e ora ne pagherai le conseguenze.Non permettero' a niente  e nessuno di farle del male.-

Nei suoi occhi lampeggio' una luce rosso cremisi.

-Solo uno stolto puo' pensare di farcela contro dieci demoni tutti in una volta.-

Shax ordino' ai demoni di attaccare.Questi rimasero fermi il primo secondo ma poi si fecero coraggio e si avventarono tutti e dieci su Aazezl.Lui chiuse gli occhi e si mosse con agilita'.Nessuno dei dieci ebbe tempo di reagire e si ritrovarono tutti a terra privi di forze.Era incredibile eppure lui non si era mosso di molto dalla sua posizione iniziale.Ad occhi chiusi li sconfisse tutti.Questi si rialzarono in fretta e ritornarono negli Inferni.Ad Azazel non importava, non avevano toccato Urie' e questo li aveva salvati da una morte atroce.

Si volto' verso Shax.Apri' gli occhi.Per la prima volta Shax ebbe paura.Cerco' di scappare ma si immobilizzo'.Dal terreno apparve un serpente enorme che si avvolse attorno a lui.Era enorme, nero e non accingeva a fermarsi dallo stritolarlo.Shax implorava pieta' ma Azazel sembrava non sentirlo.Apparve un sorriso sul volto del principe.
 
-La tua sara' una morte lenta  e dolorosa.Ti uccidero' e ti faro' soffrire per  aver fatto del male alla mia compagna.Non avresti dovuto mai farlo.-

-Se mi uccidi non saprai mai qual e' l'antidoto.-

-Conosco i veleni meglio di chiunque altro.Ho gia' trovato la soluzione.Addio inutile demone-

Detto cio il seprente lo stritolo' fino a fargli mancare l'aria.Urie' chiuse gli occhi e si rannicchio' contro un albero.Non era abituata a scene del genere.Sapeva che la natura di un demone era anche quella di uccidere ma non era abituata a tanta crudelta'.

Ben presto si ritrovo' tra le baccia del suo compagno.Azazel la teneva stretta a se' cercando din on toccare il marchio che aveva sulla schiena.Urie' guardo' in direzione di Shax ma lui era sparito e anche l'enorme serpente nero non c'era piu'.

-Va tutto bene ora ti riposto a casa,niente e nessuno ti fara' mai piu' del male.-

-Azazel-il suo fu quasi un sussulto ma lui lo senti'.Urie' si stinse a lui e chiuse gli occhi.Per la prima volta si sentiva al sicuro.La riporto' a casa e l' adagio' sul letto.Urie' si alzo' e lo guardo' negli occhi.Lui la desiderva e lei lo sapeva.Ma non poteva toccarla.

-Voltati amore mio.-le disse lui gentilmente.Lei si giro' e lui le slaccio' il reggiseno e lo getto' a terra con noncuranza.Urie' sussulto'.

-Cosa pensi di fare?-chiese lei impaurita.

-Prima di tutto mi sbarazzero' del sigillo e poi faro' l'amore con te fino a stancarmi.-

Lei divenne rossa in volto.

-Ci ho provato per tanti anni…l'unico modo sarebbe quello di…-

-Estrarre il veleno.E' quello che sto per fare.-Le bacio' la schiena in corrispondenza del sigillo.Era grande e le ricopriva gran parte della schiena.Vi erano impressi tre cerchi tenuti assieme da due serpenti e al centro del cerchio piu' grande c'era un cerchietto nero piu' piccolo.Era quello il punto in cui era concentrato il veleno, se qualcuno l'avesse toccato sarebbe morto all'istante.Azazel la morse in corrispondenza del cerchietto piu' piccolo e inizio' a sicchiare il veleno.Lo ingoio' per capire di cosa si trattasse e per esaminare tutto le componenti.

-No ti prego fermati e' troppo pericoloso,potrebbe essere mortale.-Urie' era in preda al panico non voleva perderlo ora che si erano ritrovati.

Lui sorrise.Gli piaceva il fatto che la sua donna si preccupasse della sua incoluminita'.

-Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?Dimmi anche quella volta hai visto il colore delle mie ali?-chiese lui incuriosito cercando di distrarla.

Urie' inizio' a ricordare.Piu' di 100 anni fa girovagava per il bosco.La Terra era un posto tranquillo e a lei piaceva trascorrerci del tempo.Shax pero' l'aveva trovata e senza che lei se ne accorgesse le aveva applicato un sigillo sulla schiena.Chiunque l'avesse toccata in quel punto preciso sarebbe morto avvelenato.Si accascio' a terra e proprio in quel momento apparve davanti a lei Azazel.Lo conosceva  ma lo considerva solo un demone sbruffone e arrogante che si dava troppe arie.Eppure vide il colore delle sue ali.Era un colore accesso e non poteva credere ai suoi occhi.Una parte di lei rifiutava il fatto che lei fosse la sua compagna ma l'altra parte si perse ad ammirarlo.Era alto e muscoloso,  le ali erano grandi e portava solo un paio di jeans neri che aderivano perfettamente al suo corpo.
Lui non le disse nulla ma si avvicino'  lei e l'aiuto' ad alzarsi lei lo ringrazio' ma scappo' via da lui sperando che lui non la cercasse mai piu'.Da quel momento non lo rivide piu',non fece ritorno negli Inferi non rivide la sua famiglia ne' i suoi amici.Visse sulla Terra per nascondersi dal suo stesso popolo.

-Quel giorno…-

-Quel giorno sono rimasto imbamblato appena ho posato gli occhi su di te.Sembravi cosi' vulnerabile.Non sapevo cosa fare o dire, sentivo solo il bisogno di stringerti tra le mie braccia.Tu invece sei scappata e io sono rimasto solo.Le altre demoni non mi sono mai interessate si avvicinavano a  me, cercavano di attirare la mia attenzione ma il mio primo pensiero eri sempre e soltanto tu Urie'.Mi sono innamorato di te a prima vista senza accorgermene.E' successo e basta.-

-Ti prego Aazel non continuare fermati non sopporterei la tua morte.-

-Ho sperato per anni di ritrovarti e di stringerti tra le mie braccia.-si stacco' delicatamente da lei non prima di averle dato un bacio in corrispondenza del sigillo.-Non voglio morire,ti ho detto cosa desidero fare con te.-

-Oh Azazel.-

-Lascia che io ti guarisca completamente,lo sai che sono un esperto dei veleni quello che tu hai sulla schiena e' un sigillo forte ma io posso rimuoverlo per sempre.-il sigillo scomparve del tutto e la schiena di Urie' ritorno' pulita senza la minima traccia di veleni o sigilli.Azazel la fece voltare verso di se' l'abbraccio' stretta, e inizio' a baciarla con passione.Lei gemette e lui continuo' il suo dolce assalto.La prese per i fianchi cercando di toglierle i pantaloncini.Lei si ritrovo' completamente nuda e lui la fece distendere sul letto posizionandosi sopra di lei.

Urie' si mise ad ammirare il petto muscoloso del suo compagno.Era davvero bellissimo ed era completamente suo.Lui continuava a baciarla e toccarla in ogni punto, stava esplorando il corpo della suo compagna.Lei provava emozioni che non aveva mai sperimentato prima di allora.

-Amore mio,hai un corpo che mi toglie il fiato ogni volta che ti guardo.Sei bellissima e sei mia.Solo e soltanto mia.-disse lui in tono possessivo.

-Sei un tipo molto possessivo per caso?-chiese.

-Tutti i demoni lo sono mia cara.Ma noi principi, per qualche strana ragione, lo siamo di piu'.Sono molto,molto geloso.Non voglio vederti vicina a nessun altro demone al di fuori di me.-

-Altrimenti cosa pensi di fare?-chiese lei per provocarlo un po'.Le piaceva il fatto che lui fosse possessivo e geloso era nella sua natura essere tale e lei si sentiva amata e protetta.Gi esseri umani provavano sentimenti simili ma spesso commettevano atti ingiusti nei confronti delle loro donne i demoni come Azazel non avrebbero potuto  mai e poi mai ferire la propria compagna.Tutto cio' andrebbe contro le loro leggi,nessuno farebbe del male alla propria donna.

-Non provocarmi donna.Tu sei mia e io sono tuo.Tu appartieni a me come io appartengo a te.Siamo una cosa sola e io non condivido la mia donna con nessuno.Sorrise e senza preavviso la penetro' facendola gridare di dolore e piacere.

-Perfetto.-

-Azazel…-gemette, e fu travolta da u fiume di sensazioni e appena lui continuo' a penetrarla piu' velocemente lei inizio' a gridare il suo nome aggrappandosi a lui.

-E' cosi che ti voglio sempre pronta per me.Intendo fare l'amore con te giorno e notte,voglio vedere quest'espressione che adesso hai dipinta in volto ogni volta che facciamo l'amore.Voglio darti tutto cio' che posso e farti godere e gridare il mio nome fino a stancarti.Ti amo,Urie'.-

-Ti amo anch'io Azazel,ti prego non lasciarmi mai piu' da sola.-

-Non ti lascerei per nulla al mondo.Tu appartieni a me.-

Continuarono ad amarsi fino al mattino.Urie' si sveglio' sentendo quacosa di caldo lungo la spalla. Azazel la stava ricoprendo di baci.Lei gli sorrise.

-Dormito bene?-chiese lui continuando a baciarla.

-E' una domanda retorica?-chiese lei voltandosi e stringendosi al suo corpo possente e muscoloso.

-No perche'?-

-Avro' dormito per qualche oretta.Tu non riuscivi a fermarti e non ricordo come ma sono crollata.-gli sorrisse dandogli un bacio sul petto al di sopra del cuore.

-Io ho sempre voglia di amarti anche adesso.-Urie' senti il suo corpo irrigidirsi e senti' il suo membro duro contro i fi
anchi.Sapeva cosa la stava aspettando ma questo la eccitto' ancora di piu'.

-Il sigillo ti ha indebolito e hai bisogno di recuperare le forze e  saro' lieto di fartele recuperare io.-disse lui e si sposto' su seni della sua donna.Adorava il suo corpo voleva baciarla dappertutto.

Si stacco' un attimo per guardarla negli occhi.

-Quel giorno ero venuto da te per parlarti.Girava voce che ci fosse una donna che riusciva a trovare un antidoto a tutti i veleni che creavo.Era giovane eppure era molto esperta.Volevo trovarti per capire come fosse possibile che tu avessi tutto quell'ingiegno.Ecco perche' ti stavo cercando ero arrabbiato con me stesso perche' mi consideravo un buono a nulla.Ma appena ti vidi tutta la mia rabbia nei tuoi confronti spari' all'istante.Il bisogno di sconfiggerti venne sostituito dal bisogno di proteggerti.-

Urie' si mise a piangere.Aveva cosi' tanto bisogno di lui e delle sue parole.Lui le asciugo' le lacrime,non voleva vederla triste e nemmeno sentirla piangere era troppo doloroso per lui.Voleva che fosse felice e farla sorridere ogni giorno e per sempre.

-Ti amo Azazel,grazie di essere qui con me.-

Lui continuo' a baciarla e lei gemette.

-Sai cosa voglio.-

-Cio' che voglio anch'io-disse lei senza esitazione.


-Sei una donna davvero intelligente,ti faro' godere.Ho voglia di fare l'amore con te senza fermarmi.Sono ossessionato da questo pensiero e spero che non mi abbandoni mai perche' adoro il tuo corpo ma adoro te.Perche' tu sei la mia donna,la mia luce la mia ragione di vita.-





Salve lettori e' da un po' che non ci si sente? :)
Spero che questo piccolo capitolo vi sia piaciuto(e' una specie di one shot che ho sentito il bisogno di scrivere).Spero di aggiornare al piu' presto.
Mi raccomando lasciate qualche recensione e ditemi cosa ne pensate.Grazie in anticipo e continuante a seguirmi spero di non deludervi ;)
P.S-Personalmente adoro Azazel *-*
A presto
Death sama

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Capitolo 7
*** Capitolo 5 ***


-Figli di Satana?-

La ragazza guardo' il demone con curiosita'.Non poteva crederci.Sulfus era uno dei figli di Satana.Il demone piu' potente.Vi fu un tempo in cui Satana era al cospetto di Dio, era l'angelo piu' bello tra tutti ma non gli bastava.Decise cosi' di ribellarsi al volere del Signore Onnipotente andando contro la propria natura e abbracciando il male.In seguito alla sua ribellione  altri angeli, stanchi della loro esistenza nel Paradiso, decisero di seguirlo.

Satana,divenne in poco tempo signore indiscusso di tutti gli altri angeli che tradirono Dio.Il suo regno crebbe a dismisura.Se il Paradiso si trovava nell'alto dei Cieli, il regno del Signore degli Inferi doveva per forza trovarsi sottoterra, come molte leggende umane raccontavano.Nessuno aveva mai visto questi due regni.L'uno opposto dell'altro.Male e Bene.Il bianco ed il nero.Due facce della stessa medaglia.

-Perche' non parli?-

I pensieri della ragazza vennero interotti dalle parole del demone.E ora cosa doveva rispondergli?Di certo era rimasta sconcertata dalle sue parole.Si', era di certo un demone ma non si sarebbe mai aspetta che fosse uno dei figli di Satana.

-Ecco io non saprei cosa dire...-

-Capisco.Hai paura di me adesso che sai chi sono?-

-Sono confusa ma non trovo motivo di temerti,non mi hai mai fatto del male e poi..-

L'abbraccio' di nuovo senza preavviso.Il dolore fu peggiore di prima, quel maledetto sigillo sulla catenina non gli dava pace.Se n'era completamente scordato.Al diavolo il sigillo, la catenina e quello stupido angelo che gliela aveva regalata.Quando si sarebbe presentata l'occasione giusta gliela avrebbe fatta pagare cara.Nessuno doveva scherzare con lui soprattutto se in gioco c'era Raf.

-Sulfus,cosi' ti farai del male da solo e io non voglio che tu soffra inutilmente a causa mia.Non voglio che ti succeda nulla.-

-Ti amo anch'io.-

La strinse piu' forte a se', il dolore stava diventando davvero insopportabile.Scosse elettriche che gli attraversavano tutto il corpo senza dargli tregua.Non avrebbe resistito a lungo ma quel momento per lui era davvero speciale.Ogni compagna si preoccupava per il proprio compagno ,questo era un dato di fatto ,ma lei era davvero unica.Riusciva a sentire il dolore che provava in quel momento.

-Domani mattina andro' in soffitta forse risciro' a trovare il libro della nonnina.Spero esista un sigillo che possa spezzare o almeno indebolire quello della catenina, altrimenti mi tocchera' ragionare con Sealtiel e lui di certo e' un tipo davvero testardo quando ci si mette.-

-Ricordi la promessa che mi hai fatto?-

-Quale delle tante?-

-Quella di restare al mio fianco .-

-Certo.Ma...sei di nuovo geloso?-

-Cerca di comprendere in che situazione mi trovo.Sei la mia compagna e per un demone e' inconcepile che la propria donna si avvicini ad un altro maschio.Di qualunque razza egli sia.Non ha importanza, rimane pur sempre un mio rivale.-

-Sulfus,credevo che tu avresti capito, voglio solo chiedergli di annullare il sigillo non puoi pensare di vietarmi di
incontrarlo.-

-Non te lo sto vietando.-

-Invece si, e finiremo di nuovo per litigare e io non voglio.-

-Nemmeno io desidero litigare con te, anzi in questo momento l'unica cosa che mi passa per la mente e' di prenderti e portarti a letto.Appena ti avro' tolto quella maledetta catenina faro' l'amore con te fino a stancarmi, anche se credo che a stancarti per prima sarai tu.-

-Perche' devi sempre parlare di queste cose?E io credevo che la prima cosa che avresti fatto sarebbe stata abbracciarmi...comincio a pensare che ti importi solo del mio corpo.-

-Ti sbagli.E' vero, non nego di desiderarti anche in questo maledettissimo momento ti prenderei qui, in soggiorno, sul pavimento.Il mio desiderio cresce di giorno in giorno e non so davvero per quanto ancora riusciro' a resistere.Dipende in parte anche da te.Il fatto e' che desidero tutto di te.La tua anima, il tuo cuore, la tua mente, il tuo corpo, voglio tutto.Voglio te perche' mi appartieni di diritto e io appartengo a te.-

-Non credevo che...Ti amo.-

-Ripetilo.-

-Ti amo con tutto il mio cuore e spero di riuscire a vedere il colore delle tue ali, non sopporterei che ,un giorno, un'altra potesse vederlo ed io no.-

-Non succedera'.Ti ho amato dal primo giorno e continuero' a farlo per l'eternita', sei e sarai la mia compagna per la vita, l'unica donna con cui voglio condividere la mia esistenza.-

-Credo sia ora di dare da mangiare al volpacchiotto, poi andro' a dormire, sono davvero stanca.-

Il volpacchiotto la segui' fino la cucina e aspetto' impaziente che la ragazza gli desse qualcosa da mangiare.Raf dal canto suo non aveva molta fame ma si sforzo' di mangiare un po' di marmellata e del pane.Sulfus era disteso sul divano ma non la pederva di vista nemmeno per un secondo. Sembrava tutto normale ma lui lo sentiva chiaramente, lo capiva dal suo sguardo che qualcosa non andava.

"Sono sicuro che cio' che la sta preoccupando e' il fatto di non vedere il colore delle mie ali."

-Io vado a dormire Sulfus, ci vediamo domani.-

Quanto avrebbe voluto starle accanto.Rassicurarla che lei era davvero la sua compagna e che non ci sarebbe stata nessun'altra donna.Avrebbe voluto ma non lo fece.La guardo' per qualche secondo che sembro' interminabile e poi sorridendole le auguro' la buona notte.Era meglio per entrambi se lui dormiva in soggiorno sul divano se si fosse avvicinato troppo a lei non solo avrebbe sentito scosse di energia elettrica in tutto il corpo ma avrebbe perso il controllo di se stesso e questo non doveva succedere.Lei sarebbe stata sua un giorno, di questo era sicuro.

Raf entro' nella sua stanza e si mise a leggere un po'.La luce della lampada illuminava una parte della stanza, fuori c'era la luna piena e le stelle risplendevano alte nel cielo.Torno' a concentrarsi sul libro."Cime tempestose" davvero un ottima scelta penso'.Le piaceva molto quel libro,l'aveva amato da sempre anche se triste era uno dei suoi libri preferiti.Lesse una cinquantina di pagine prima di addormentarsi.

                                                                                                   
                                                                                                                      ***
La ragazza si alzo' dal letto ancora assonnata, gli occhi impastati dal sonno e incapaci di aprirsi a causa della luce accecante del sole.Era mattino,quasi le 11 constato' Raf guardando il piccolo orologio-sveglia che aveva messo sopra al comodino.Prese una maglietta e dei pantaloncini puliti e si diresse verso il bagno.Sbadiglio' per un paio di volte prima di arrivarci.Apri' la porta e vi entro'.Decise che si sarebbe fatta una bella doccia.

Si avvicino' alla doccia ma si allontano' di scatto.Il demone la guardava sorpreso quanto  lei.Raf non aveva parole,si mise a gridare a squarciagola e scappo' in soggiorno.Mai in tutta la sua vita aveva visto...no, no,no  quello era davvero il colmo.Sulfus era davvero...Beh si era davvero molto molto attraente  con i vestiti addosso ,anche se di solito indossava solo i jeans, ma ora lei lo aveva visto...nudo.Doveva ammettere a se stessa che il demone aveva davvero un bel corpo davvero perfetto nei punti giusti.

-Ahhhh ma perche' devono succedere tutte a me?-

-Di cosa ti lamenti adesso Raf?-

Si volto' per vedere da dove provenisse la voce del demone.Si trovava sulle scale, stava scendendo lentamente, aveva indosso solo un asciugamano che gli corpiva il bassoventre.Niente di piu'.L'asciugamano gli arrivava fino alle ginocchia,poteva almeno asciugarsi e mettersi i pantaloni.I capelli erano ancora bagnati, li aveva tirati dietro la nuca.

-N-niente, perche' sei mezzo nudo?Non potevi vestirti?-

-Parli tu che mi sei quasi piombata adosso poco fa, non posso nemmeno fare un bagno in santa pace che arrivi tu.Non
sapevo fossi una di quelle ragazze a cui piace guardare.-

-Senti chi parla tu per primo sei entrato nel bagno senza bussare e mi hai vista nuda.-

-E devo dire che hai davvero un bel corpo, tu invece cosa ne pensi del mio?Deduco tu abbia visto tutto il mio corpo anche il mio...-

Gli mise le mani sulla bocca facendo calare il silenzio nella stanza.Era diventata rossa come un peperone.Dopotutto era un demone per lui discorsi del genere erano normali,ma a lei comunque non piacevano.Si ,non poteva negare il fatto che il suo corpo fosse perfetto ma chissa' cosa avrebbe pensato lui se glielo avesse detto.Non voleva sembrare come una di quelle ragazze facili  che alla prima occasione si abbandonano al piacere del momento.

-Per favore non continuiamo questo discorso altrimenti finiremo nella volgarita'.Non sono quel genere di ragazza che alla prima occasione si butta tra le braccia di un uomo.-

Gli tolse le mani dal volto e lui si ritrovo' a sorridere.Era davvero una ragazza ingenua alle volte.Gli piaceva,amava tutto di lei e sapeva che sotto sotto le sarebbe piaciuto continuare quel discorso anche se non voleva ammetterlo a se stessa.Lui le avrebbe fatto cambiare idea,appena si sarebbe abbandonata a lui, le avrebbe dimostrato che la convivenza sarebbe stata davvero molto molto piacevole.

-Non ho mai pensato che tu fossi una ragazza del genere,secondo so che ti piace quando faccio cosi' e, devo ammetterlo ,mi piace vederti imbarazzata soprattutto quando il tuo volto diventa rosso come un pomodoro.Sei davvero la compagna che ho sempre desiderato e sono sicuro che ...-si fermo' un attimo, avrebbe di nuovo rischiato di farla arrabbiare dicendole che a letto sarebbe stata perfetta.Decise di tenere quel pensiero per se stesso, glielo avrebbe detto un'altra volta.-Niente lasciamo perdere.-

-Alle volte sai essere davvero strano.Comunque vesiti.-

Senza dire nulla si diresse verso le scale,sali' e ando' in bagno.Il volpacchiotto si era svegliato da poco ed era gia' vicino a Raf per farle capire che aveva fame.

-Hai fame?-

"Si mammina."

-Non riesco ancora a capire come sia possibile che io senta i tuoi pensieri.-

-Perche' lui sta parlando con te.-

Si volto' di nuovo e vide il demone davanti a se'.Indossava un altro paio di jeans,neri questa volta,e una t-shirt anch'essa nera.Noto' che i suoi capelli erano asciutti, la cosa la lascio' perplessa, come aveva fatto ad asciugarli in cosi' poco tempo?

-Perche' mi guardi cosi?-

-I tuoi capelli?-

-Ah,beh lo sai che controllo il fuoco no?-

-Si ma questo cosa c'entra?-

-Lascia che ti dia una dimostrazione.-

Prese un bicchiere e lo riempi' con dell'acqua.Raf lo guardo' incuriosita.Il volpacchiotto le tocco' la gamba destra e lei capi' che anche lui voleva assistere all'esperiemnto del demone.Sulfus rovescio' l'acqua sul tavolo e aspetto' qualche istante.Raf continuava a guardarlo incuriosita.Lui sorrise e con la mano destra fece un leggero movimento sopra l'acqua.Nel giro di pochi secondi l'acqua evaporo'.

-Non solo puoi far bruciare le cose, sei capace di controllare anche  il calore a tuo piacimento . Impressionante.-

-Mi fa piacere che ti piaccia,vedi in questo modo ogni volta che ti farai la doccia non servira' che ti asciughi, ci saro' sempre io pronto ad aiutarti.-

Aveva di nuovo quel sorriso malizioso dipinto in volto,aveva un potere impressionante su di lei perche' le guance erano di nuovo diventate scarlatte.In quel momento il tempo si fermo'.Cosa le nascondeva ancora Sulfus?C'erano dei lati del suo carattere che non aveva ancora visto?E poi le aveva parlato del suo passato ma sapeva perfettamente che c'era ancora qualcosa di cui non voleva parlarle.Cerco' di rompere quel silenzio imbarazzante.

-Prima hai detto che lui parla con me, tu come lo sai?-

-Perche' e' una creatura degli Inferi.-

-Che cosa?-

Incredibile non solo aveva un demone con cui condivideva la casa, ma anche il dolce volpachiotto era una creatura demoniaca, stentava a crederci.Eppure sembrava una volpe come tutte le altre.

"Ora mi caccerai via?"

-Impossibile,puoi fidarti della mia compagna, non e' di certo come gli altri esseri umani.-

"Ma...lei non e' la mia mamma non capisco perche' mi abbia tenuto con se'.Io sono una volpe-demone, se vedesse il mio
aspetto originale si spaventerebbe e mi farebbe del male."

"Saresti piu' grande di lei, potresti ucciderla con un solo colpo."

"No!Non voglio farle del male, e' sempre buona con me e non mi ha mai trattato male."

-E' ovvio che non le farai del male non ti permetterei di toccarla.-

L'aveva fatto di nuovo.La ragazza ebbe un tuffo al cuore, lui sembro' non accorgersene.Ma ogni volta che parlava di lei in quel modo, Raf sentiva un piacevole calore nel petto.La stava proteggendo, le sue non erano semplici parole buttate al vento sapeva,il suo cuore glielo stava confermando,che lui l'avrebbe protetta da tutto e tutti.Lei...gli apparteneva.

-Sulfus?Voi due state...Ascoltami piccola volpe.Puoi restare qui quanto vuoi a me fa piacere ospitarti.Non ho paura di te e
so di certo che non mi farai del male.-

"Davvero?Non avrai paura di me una volta che saro' cresciuto e ti mostrero' le mie sembianze ?"

-Oh, non ho visto nemmeno quelle di Sulfus ad essere sinceri credimi ho piu' paura di lui che di te piccolo.-

-Tu non devi temermi Raf.Non sarei in grado di ferirti potrei distruggere tutto e tutti ma mai te.-

La fece arrossire di nuovo.Gli sorrise di gioia,la faceva sentire cosi' amata.

-Senti che ne dici di restare qui con noi?In fondo un po' di compagnia non fa male a nessuno non credi?-

"Grazie."

-Non te l'ho chiesto ma hai un nome?-

"Un nome?Beh ecco effettivamente si..."

-Fermo.Lascia che sia lei a decidere se indovinera' il tuo nome potrai restare.-

-Sulfus!Ho detto che puo, restare non puoi fargli questo non indovinero' mai il suo nome!Ci sono migliaia e migliaia di
demoni, ognuno con un nome proprio, e' da matti credere che io sia capace di indovinare il suo.-

-Se sei la mia compagna ce a puoi fare ne sono certo.E' indiscutibile il fatto che tu sia legata alla vita della natura e alle sue creature.Fin da piccola hai avuto il dono di vedere e sentire tutto cio' che ti circondava, ora ti chiedo solo di fare un piccolo sforzo, credimi non e' difficile.Chiudi gli occhi e concentrati il nome ti apparira' da solo.-

La sua famiglia era legata alla vita e alla natura che la circondava.La nonnina le diceva sempre di avere infinito rispetto per la natura e le creature che la popolavano.Aveva seguito la nonnina tantissime volte mentre si recava  nel bosco alla ricerca di erbe per le sue ricette, chiedeva in aniticipo perdono al bosco poche' lo privava delle sue piante.Quel bosco era abitato da tantissime creature terrestri demoniache e angeliche.E tutte quante, dalla prima all'ultima, avevano rispetto per la vecchia signora.

La nonnina aveva deciso di ritirarsi in montagna dopo la morte prematura del marito ,e da quel momento non aveva piu' fatto ritorno in citta'.La natura non si era mai scagliata contro di lei ,la pioggia non l'aveva mai bagnata,il vento non aveva mai distrutto l'abitazione in cui dimorava.La natura e tutti i suoi abitanti le erano sempre cari e per lei erano come una seconda famiglia.

La nonnina voleva che la nipote apprendesse tutto cio' che aveva appreso lei nel corso degli anni.La ragazza avrebbe dovuto rispettare la natura e tutte le sue creature senza nessuna eccezione.Raf cerco' di concentrarsi di piu'.Libero' la mente da ogni pensiero, come le aveva insegnato la nonna.Chiuse gli occhi e poi nella sua testa senti' una voce.Era strana come se fosse composta da piu' voci e tutte parlavano all'unisolo.Impiego'qualche secondo per capire quale ascoltare.

Apri' gli occhi e pronuncio' il nome che secondo lei apparteneva alla piccola creaturina che si trovava di fronte a lei.

-Lempo.-

"Hai indovinato."

-Davvero?Sulfus ce l'ho fatta hai visto?-

Si volto' verso di lui tutta allegra e felice, lui le sorrise.Era davvero fiero di lei, aveva impiegato pochissimo tempo eppure
c'era riuscita.Sembrava davvero felicissima.Senti' un improvviso calore nel petto.Non aveva dubbi, il loro legame si stava rafforzando di giorno in giorno.L'uno sentiva i sentimenti e gli stati d'animo dell'altra.

-Si,sei stata davvero brava.La sua stirpe viene anche chiamata Hiisi.Anche se a dire la verita' e' un termine generico con cui venivano indicati degli esseri maligni legati alle forze della natura.Percio' ogni creautra demoniaca di quella stirpe e' in grado di comunicare con la natura e trarre da essa forza ed energia.-

"Siamo sempre stati oggetto di disprezzo da parte degli esseri umani, ma non tutti gli spiritelli Hiisi sono maligni.E' vero, in certe occasioni lo siamo ma solo se dobbiamo difenderci oppure se qualcuno viola il nostro territorio.Siamo molto legati alla madre terra ecco perche' Satana ci ha concesso di vivere qui sulla Terra."

-Possono sembrare malvagi e pericolosi ma negli Inferi sono visti come delle creature innocue,percio' come ti ha detto Lempo,Satana ha preferito lasciarli qui sulla Terra.Pochi di loro riescono a maturare appieno i loro poteri assopiti, quelli che ci riescono possono fare ritorno negli Inferi.Anche se nel corso dei secoli, da quel che mi e' stato detto, sono tornati si e' no cinque di loro.-

-Si imparano sempre nuove cose con voi due, comunque Lempo benvenuto.-

Il piccolo volpachiotto le salto' in grembo e lei lo abbraccio' teneramente, era davvero impensabile che fosse una volpe-demone, pero' ne era certa, pian piano ci avrebbe fatto l'abitudine.Sulfus non la perse d'occhio nemmeno per un secondo.Era davvero bella.La sua compagna.Pochi centrimetri di distanza li separavo eppure non poteva toccarla altrimenti il sigillo gli avrebbe causato dolore.Eppure anche se l'avesse fatto, anche se il sigillo non ci fosse stato non avrebbe comunque potuto toccarla come voleva lui.

Aveva deciso di rispettare la sua decisione.Lei si sarebbe concessa a lui solo nel momento in cui avrebbe visto il colore delle sue ali.Poteva durare qualche giorno, qualche settimana o peggio qualche mese.Lui poteva aspettarla in eterno lei pero' no.Con il passare degli anni gli esseri umani invecchiano e muoiono, e per lui una vita senza Raf era inconcepibile, avrebbe preferito morire.

-Sulfus?Va tutto bene?-

-Tranquilla.-

Qualcuno busso' alla porta, Raf ando' ad aprire e a sua grande sorpresa si ritrovo' davanti la ragazza del giorno prima.Alta, snella e con dei lunghi capelli marroni.Era davvero incantevole e anche lei era una demone.

-Raf,ti va di parlare un po'?-

-Urie',ti stavo aspettando pensavo non venissi.-

-Beh ecco ho avuto dei contrattempi.Ma ora sono qui.-

Raf la fece entrare.Sulfus rimase immobile.Quella di fronte a lui era la compagna per la vita di suo fratello Azazel.La conosceva solo perche' di lei si parlava molto,era nota per la sua intelligenza e la sua abilita' nello sciogliere ogni tipo di formula magica o sigillo, anche se preferiva scomporre le sostanze con cui venivano composti i sigilli piu' pericolosi.La conosceva anche perche' era stata l'unica a saper annullare tutti i veleni che Azazel aveva creato nel corso dei secoli,trovando per ognuno di essi un antidoto.

Forse lei conosceva anche la formula per spezzare un sigillo angelico, magari glielo avrebbe chiesto piu' tardi,per il momento decise di lasciarle parlare da sole.Non che l'idea gli piacesse, anzi avrebbe preferito rimanere al fianco della ragazza ma Urie' lo guardo' e sorridendo gli disse che Azazel lo stava aspettando.Voleva parlargli.Brutto segno, Sulfus non aveva davvero la ben che minima voglia di incontrare il fratello.

-Ci vediamo piu' tardi Sulfus.-

-D'accordo.-

-Allora sono sicura che avrai tante domande da farmi sono tutt'orecchi.-

Usci' di casa e si fermo' per un attimo.Tutto era silenzioso attorno a lui,ma poi senti' un rumore.Non si scompose, sapeva benissimo che si trattava di uno dei serpenti di Azazel.Il serpente lo raggiunse strisciando velocemente verso di lui e si fermo' guardandolo negli occhi.Il demone sospiro'.

-Mio fratello e' davvero uno stupido.Avanti portami da lui,sono davvero curioso di sapere cosa vuole dirmi.-








Angolo dell'autrice :3


Ciauuuuuuu.Mio Dio sono tornata....xD

Allora avrei da dire tantissime cose ma,ehhh blocco dello scrittore.In effetti avrei preferito terminare Eternity ma purtroppo non sono soddisfatta dei capitoli che aveva scritto percio' li pubblichero' un altro giorno(data sconosciuta).Intato sono tornata alla carica con "The Demon and The Girl" spero vi faccia piacere ;)

Il prossimo aggiornamento non so quando sara'...vorrei saperlo ma purtroppo non lo so...chiedo perdono.Spero che il capitolo vi sia piaciuto,lasciate una recensione e ditemi cosa ne pensate(avrei voluto scriverlo in un altro modo ma ho approfondito la questione di Lempo e quindi vi tocchera' aspettare ancora un pochino per vedere gli sviluppi della storia...)

Bhe credo di aver detto tutto...vi ringrazio di cuore della pazienza che avete con me,se io fossi il lettore di una storia del genere e dovrei aspettare mesi e mesi per gli aggiornamenti(In questo caso un anno per questa storia xD)diventerei matta.Vi invidio,siete davvero pazienti con me :) ve ne sono grata ;)

Questo capitolo lo dedico a tutte/i voi che mi seguite nonostante tutto  u.u Ma lo dedico specialmente a Himeyasha 95 :) So che hai recensito uno dei capitoli della mia ficcy su Tokyo Mew Mew.Non so quando la continuero',per ora mi dedico a quelle su Angels' friends :)

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Capitolo 8
*** capitolo 6 ***


Il demone continuo' a camminare fino a che non vide il fratello.Azazel stava seduto su di una roccia contemplando il cielo,il serpente che aveva portato il demone fino a lui striscio' fino a raggiungere la roccia e guardo' il proprio padrone.Il Demone dei Serpenti lo congedo' con un veloce movimento della mano e il serpente scomparve nel bosco.Sulfus si avvicino' al fratello mantendendo una certa distanza,non si fidava di lui.Azazel se ne accorse e gli sorrise.
 
-Fratellino.-
-Che cosa volevi dirmi?-
-E' la tua compagna non e' vero?-
 
Sulfus inzio' ad innervorsi,non voleva che nessun altro demone si avvicinasse alla sua donna.Strinse i pugni ma non disse nulla.Azazel sembrava sempre un tipo calmo e controllato ma Sulfus sapeva che basta poco per farlo innervosire.
 
-Si e prima l'hai spaventata.Potrei fare a pugni con te in questo preciso momento, se solo lo volessi.-
-Gia' ma tu non lo vuoi, giusto?-
-Non servirebbe a nulla.Non poni nessuna minaccia adesso che hai ritrovato la tua donna.-
-La mia Urie'.Non vedo l'ora che finisca di parlare con la tua donna cosi' potro' tornare a casa con lei.-
-Ho visto il suo collo ci sei andato pesante nel marchiarla.-
 
Ogni demone marchiava la propria donna sul collo lasciandole un segno perenne, simbolo della loro appartenenza.In questo modo tutti gli altri demoni sapevano che la femmina era stata marchiata e nessuno aveva il diritto di avvicinarsi a lei, o peggio ancora,di toccarla.Potevano farlo ma la fine era sempre la stessa.Venivano uccisi brutalmente dal compagno per la vita della demone.
 
-Ammetto di aver perso il controllo un paio di volte ma non le ho mai fatto del male.Non potrei.-
 
Sulfus cerco' di cambiare argomento.Non voleva parlare dei compagni per la vita.Non ora almeno.La sua donna era al suo fianco, ma non voleva donarsi a lui e non aveva ancora visto il colore delle sue ali.Tutto cio' lo innervosiva.Sapeva che Raf era la sua compagna e il desiderio che provava per lei cresceva di giorno in giorno.
 
-Volevi palarmi?-
-Non esattamente.La mia compagna mi ha chiesto di distrarti un po'.-
-Perche'?-
-Cosi la donna dai capelli biondi puo' parlare con lei.-
-Allora torno li',non voglio lasciarla da sola non ora che il portale dei demoni e' aperto e alcuni hanno trovato questo posto.In piu', come se non bastasse, un angelo mi da' problemi.-
-Oh,questo e' interessante parlami di piu'.-
-Perche' dovrei?-
-Sei mio fratello.-
 
Sulfus si irrigidi',ricordava tutto della propria infanzia, ogni scherzo, ogni lotta.Tutto.I suoi fratelli non l'avevano mai accettato e lui non ne aveva mai capito il motivo.Con il passare dei secoli aveva perso la voglia di scoprirlo e cercava di evitarli il piu' possibile.Non che li temesse,se c'era bisogno combattevano ma non si sentiva loro fratello.Per lui non esisteva nessun legame.
 
-Gia'.Lo ero anche da bambino ma non vi siete fatti nessuno scrupolo a prendermi in giro e fare a pugni con me.-
-Eravamo bambini.-
-Se questo ti consola,continua a dirlo.Non mi importa nulla di voi e non mi importa nulla degli Inferi, so che nostro Padre ha diviso i suoi poteri in ognuno di noi, ma per quanto mi riguarda la Terra e' il luogo adatto per uno come me.-
-Avanti Sulfus.Non dirai sul serio.-
-Tu non puoi capire Azazel.Io voglio la mia compagna e un posto da chiamare casa.Tutto qui ,sono stanco delle lotte, del sangue, del potere.Non fa per me.-
-Sei un codardo.-
-Ripetilo.-
-Sei un codardo.-
-Davvero?Il codardo sarei io?Allora come spieghi quella maledetta volta in cui tu e Belzebu' avete osato darmi le sembianze di un bambino?-
-Era solo un gioco.E in questo modo hai incontrato la tua donna.-
 
Azazel lo ricordava bene.Lui e suo fratello Belzebu' adoravano gli scherzi e gli esperimenti. Belzebu' trovava le cavie e Azazel progettava il siero e l'antidoto per annullare un incantesimo. Avevano trasformato demoni in rocce,animali o peggio ancora avevano indebolito temporaneamente alcuni demoni per fargli credere di essere dei semplici esseri umani.
E alla fine Belzebu' aveva deciso di coinvolgere anche il fratello.Non sopportava Sulfus e Azazel non ne aveva mai capito il motivo.Ma in quel perido non si faceva molte domande e aveva acconsentito.
 
-Cio' non toglie il fatto che mi avete fatto ritornare bambino dimezzando i miei poteri e,come se non bastasse, ve la siete presa con me.Potevate uccidermi.-
-Non l'abbiamo fatto.Era un gioco.-
 
Azazel lo aveva visto come un gioco ma ora ricordava,ricordava tutto per filo e per segno.Se non avesse fermato Belzebu' in tempo questi avrebbe decapitato Sulfus senza pensarci due volte.Il gioco si era trasfomato in un incubo e da quella volta aveva deciso di non farlo piu'.Progettava veleni nel suo laboratorio personale e Belzebu' lo evitava.Azazel sospettava che ci fosse lo zampino di suo Padre.Nessun demone,neanche i Principi,osavano andare contro il volere di Satana.
 
-Me lo sono sempre chiesto Azazel,al di fuori di nostro fratello maggiore, voi altri ve la siete sempre presa con me.Capisco,siamo fratelli.Principi, come ci chiamano ,e so che la nostra natura e' quella di cercare e bramare la lotta,il sangue la vendetta.Ma voi volevate uccidermi e non mi stupirei se lo vorreste ancora fare.-
-No fratello ti sbagli.-
 
Azazel cerco' di avvicinarsi ma Sulfus spalanco' le ali,fece apparire le corna e la coda.Gli occhi luccicarono.Stavano per combattere,se lo sentiva.Non combattevano da anni ma una parte di lui non vedeva l'ora di cominciare.

-Beh fratellino,se vuoi combattere sono a tua completa disposizione.Non ti faro' male promesso.-
 
 
*
 
Raf preparo' una tisana calda che diede anche ad Urie'.Poi si blocco'.Non ricordava di aver visto Sulfus mangiare ne tantomeno bere.Urie' la guardo' e le sorrise.
 
-Ti ringrazio per la tisana e accetto volentieri.-
 
Raf si rilasso',non cerco' di leggerle la mente sapeva che era ben protetta come quella di Sulfus e degli altri demoni.Anche gli angeli riuscivano a schermire il proprio pensiero.
 
-Puoi chiedermi qualsiasi cosa.-
 
Urie' bevve un sorso e la guardo'.
 
-Quindi anche voi demoni mangiate e bevete?-
-Dipende.I Principi non ne hanno bisogno.Si alimentano di energia.-
-Energia?-
 
Raf la guardo' incuriosita.Lempo la raggiunse.
 
Mammina.
 
-Oh,hai anche un animaletto?Un piccolo volpacchiotto e se non sbaglio fai parte degli Spiriti Hiisi.-
-Si chiama Lempo.L'ho trovato nel bosco e in un certo senso l'ho adottato.-
 
Il volpacchiotto corse in cucina e trovo' il cibo che Raf gli aveva preparato.Mangio' con rapidita' e corse dalla donna sedendosi sulle sue ginocchia.
 
-Sembra quasi voglia proteggerti.Tornando a noi.-
-Mia nonna non mi ha mai parlato di te.-
-Glielo avevo chiesto io.Avevo preferito restare nascosta.Alcune volte sei persino passata davanti casa mia ma ho alcuni sigilli di invisibilita' per questo motivo non ci siamo incontrate.-
 
Urie' l'aveva fatto per una buona ragione,non voleva mettere in pericolo l'unica persona che l'aveva aiutata.MaryAnn aveva 50 anni la prima volta in cui le due si incontrarono ma non rifiuto' mai di aiutarla e darle il proprio sostegno.In quei momenti Urie' aveva capito che non tutti gli esseri umani erano dei Peccatori.
 
-So che mia nonna aveva un libro dove teneva raccolte moltissime ricette ma anche sigilli e formule magiche, per lo piu' di magia bianca.Sai per caso dove si trova quel libro?-
-Dovrei averlo io.L'ho custodito.Sapevo che un giorno saresti arrivata qui.Mary mi ha parlato tanto di te.-
 
Raf si senti' sollevata,il libro non era scomparso e si trovava in un luogo sicuro.L'eredita' della nonnina non era andata persa per sempre.Poi cerco' di farsi coraggio e chiederle cio' che le interessava realmente.
 
-Non hai mai parlato con Sulfus?-
 
Distolse lo sguardo,si sentiva come una ragazzina ma poco le importava.Urie' era una demone e lo era anche Sulfus.Lei invece era solo una semplice donna umana,che aveva un paio di doti psichiche, nulla di piu'.
Urie' le sorrise,gli esseri umani erano davvero creature fragili non solo fisicamente ma anche emotivamente e Raf ne era un esempio.
 
-No,temevo che rivelasse tutto a suo fratello.Mi dispiace che Mary sia morta era davvero sempre gentile con me anche se sapeva fin dall'inizio che ero una demone.-
-Lo so,con Sulfus ha fatto lo stesso e mi dispiace non essere rimasta al suo fianco negli ultimi istanti della sua vita.-
 
I suoi genitori l'avevano lasciata troppo presto a causa di un incidente.Alcuni zii l'avevano poi accolta a casa loro ma non le permisero mai di andare a trovare la nonnina.Visse con loro per un breve periodo.Cerco' in ogni modo di trovare lavoro e allontanarsi dai suoi parenti.Sealthiel l'aveva aiutata a combattere la solitudine e il dolore.
L'aveva visto per la prima volta in ospedale e le era sempre stato accanto.La proteggeva e vegliava su di lei, anche quando aveva iniziato a vivere con gli zii. Con i soldi dei suoi genitori e quelli che aveva messo da parte lavorando aveva trovato un piccolo appartamento e l'angelo veniva a farle visita ogni tanto.
Provava dei sentimenti nei suoi confronti ma l'angelo non li ricambiava percio' aveva deciso di cambiare aria e prendersi una pausa.La casetta della nonnina sembrava l'ideale, l'unica cosa non calcolata era Sulfus.Gia', perche' l'incidente e lo shock le avevano fatto dimenticare il demone.
 
-Sono sicura che ora il suo spirito si trova in un luogo migliore.Piuttosto,sono sicura che vuoi sapere ben altro.Chiedimi tutto cio' che ti interessa.-
-Mi servirebbe il libro,ho bisogno di un incantesimo per spezzare un sigillo.-
-Intendi la catenina che porti al collo?-
-Si,e' stata forgiata per tenere lontano Sulfus ma non gli altri demoni.Vorrei spezzarla.-
-Per poterlo toccare?-
 
Urie' bevve un altro sorso e Raf divento' rossa in volto.La demone capi' che non aveva mai avuto nessun rapporto con un altro uomo.Cosa molto positiva soprattutto se il suo compagno era Sulfus, uno dei Sette Principi.I demoni adoravano la propria compagna,e se questa si presentava loro vergine si sentivano ancora piu' carichi di energia e brama di possesso.
 
-Non sono la sua compagna.-
-Non ancora.-
-Credi che un giorno saro' in grado di vedere il colore delle sue ali anch'io?-
 
Urie' la guardo' con compassione.

-Il legame che si forma tra due compagni e' una cosa indissolubile e infrangibile sono con la morte.Anche in quel caso se uno dei due cessa di vivere l'altro lo segue senza esitazioni.Un legame che sotto alcuni aspetti puo' essere visto come una lama a doppio taglio.Credo che tra di voi ci sia un legame forte.Sei innamorata?-
-Credo di si.-
-Vedi,piu' il vostro legame e' forte e piu' e probabile che tu riesca a vedere il colore delle sue ali.-
-Io lo vedo in parte ma c'e' qualcosa che oscura la mia Vista.-
-Forse c'e' un motivo per il quale non riesci a distinguere il colore.Ad alcune demoni serve piu' tempo.Anche alcuni secoli, in casi particolari.Ma sono occasioni molto rare.-
 
Urie' capi' di aver detto troppo quando incontro' lo sguardo incredulo della ragazza.Non avrebbe dovuto dire quella cosa,Raf era un essere umano, non poteva esistere per secoli come le creature angeliche o demoniache.Urie' cerco' di scusarsi per l'errore ma Raf le sorrise e le pose un'altra domanda.
 
-E' possibile che ci siano due o piu' colori?-
-E' una cosa molto rara ma non impossibile,pensi siano due colori?-
-Si.Per questo voglio aspettare, se adesso dovessi donarmi a lui,lo farei con il cuore ma un giorno potrebbe incontrare un'altra e io non lo sopporterei.-
 
L'idea di Sulfus con un'altra donna le fece male al petto.Non poteva sopportarlo, per questo aveva deciso di  prendere il tempo che le serviva, in piu' la catenina doveva per forza essere spezzata altrimenti non potevano toccarsi e da cio' che aveva notato i demoni desideravano il contatto costante con la loro compagna.
 
Sulfus e Azazel si avvicinarono alla casa di Raf.Le loro compagne stavano parlando.Il demone senti'una strana sensazione nel petto.La sua compagna sembrava triste.Ascolto' le parole della sua donna e per poco non grido' dalla frustrazione.Credeva davvero che desiderasse un'altra donna a lei?Cosa doveva fare per farle capire che lei era quella giusta per lui?
 
-Non sara' cosi mia piccola compagna.-
-Sulfus!-
-Azazel!-
 
Le donne corsero in loro direzione.Erano ricoperti di lividi e graffi ovunque.Azazel abbraccio' la propria donna e sembro' che alcune ferite si rimarginassero.Il potere dei compagni.Era quello che anche Sulfus voleva.Toccare la propria donna dava energia, fare l'amore con lei ricaricava il corpo di un demone al massimo.Voleva sperimentarlo anche lui con la sua Raf.Ma lei non si avvicino' come aveva fatto Urie'.Sulfus voleva uccidere quel maledetto angelo.
 
-Cosa vi siete fatti?Qualche altro demone ha cercato di farvi del male?-
-No,piccola disputa tra fratelli tutto qui.-
-Sulfus?-
-Tranquilla sto bene.-
-Vorrei usare il Tatto ma ti farei solo del male.-
 
Sembro' sul punto di piangere e Sulfus voleva stringerla tra le proprie braccia,toccarla,baciarla.Fare l'amore con lei,ma non poteva.La rispettava troppo per costrigerla.E in piu' quell' odiosa catenina luccicava in continuazione e la proteggeva da lui.
 
Maledetto angelo,la prossima volta che ci incontreremo uno di noi due morira'.
 
-Tranquilla mia compagna,trovero' un altro modo.Niente e nessuno riuscira' a tenermi separato da te.-
 
 Lei gli sorrie e lui si senti' meglio,sapeva nel profondo del proprio cuore che lei era la sua donna.L'unica con cui avrebbe condiviso l'eternita'.
Azazel bacio' la propria compagna e lei cerco' di staccarsi dal lui ma senza successo.Un vero demone aveva bisogno della propria donna.Difficilmente si staccava da lei, soprattutto nei primi mesi quando la brama di possesso e la lussuria erano al culmine.Sulfus si senti' geloso del fratello.Azazel sembro' accorgersene e controvoglia si di stacco' dalla sua donna guardandola con occhi pieni di affetto.
 
-Mia compagna, sarebbe ora di tornare a casa.-
 
Urie' si stacco' dal suo compagno e si avvicino' a Raf dandole un abbraccio.
 
-Per qualsiasi cosa non esitare a chiedere il mio aiuto.Sono a tua completa disposizione.-
-Ti ringrazio.Vorrei venire a prendere il libro della nonnina se per te non e' un problema.-
-Certo che no,vieni con Sulfus non vorrei che ci fossero altri demoni nascosti nei paraggi.-
 
Sulfus si avvicino'.
 
-Non permetteri mai a nessun demone di toccarti.-
 
Lei gli sorrise e guardo' di nuovo i due demoni.
 
-Non ve l'ho ancora chiesto ma adesso che state insieme resterete qui sulla Terra o farete ritorno  negli Inferi?-
 
Entrambi i demoni si voltarono verso Raf e sicuri della propria decisione risposero.
 
-Terra.-
-Inferi.-
 
 Urie' si stacco' dal suo compagno e lo guardo' incredula.
 
-Non voglio tornare li', ho lasciato tutto nel momento in cui mi e' stato impresso il sigillo.-
-Adesso il sigillo non c'e' piu' Urie',devi tornare a casa.-
-La mia casa e' qui.-
-No,tu tornerai con me negli Inferi dove so che posso proteggerti.-
 
Urie' inizio' ad arrabbiarsi,nessun demone doveva trattare la propria donna come se fosse una schiava e questo era cio' che Azazel stava facendo in quel momento.Non poteva permettergli di prendere il controllo della sua vita.Azazel doveva accettarla cosi' com'era, e le sue scelte erano importanti ,ma il demone sembro' deciso a portarla via con se' negli Inferi.
 
-Non osare darmi degli ordini, non sei il mio padrone.-
-Ascoltami donna, io non ti lascio qui da sola sulla Terra, sei la mia compagna e non posso piu' vivere senza di te.-
-Azazel cio' che io chiamo casa si trova qui sulla Terra.-
 
Urie' corse fuori di casa seguita da Raf,Azazel rimase li' fermo.
 
-Non posso lasciarla qui sulla Terra da sola.-
-Rimani qui con lei allora.-
-Ma il nostro posto e' negli Inferi a governare.-
-Vuoi diventare il re?-
-Tu non lo vuoi?-
-No, come ti ho gia' detto voglio la mia donna e una vita tranquilla qui sulla Terra.-
 
Aazel era pronto a ribattere ma il sangue gli si gelo' nelle vene appena senti' l'urlo straziato della sua compagna,corse fuori seguito dal fratello.
 
-Urie!-
 
Azazel sembrava impazzito teneva il corpo della donna tra le proprie braccia ma la demone non rispondeva sembrava...morta.Le ali spuntarono,e la sua coda inizio' a sbattere sulla terra.Sembrava quasi cercasse di mantenere il controllo.Sulfus se ne accorse e si mise davanti a Raf per proteggerla.
 
-Presto Azazel portala dentro.-
 
Ma il demone non le diede ascolto,continuando a tenere stretta a se' la donna,cullandola e chiamandola,supplicandola di svegliarsi.
 
-Svegliati mia compagna.-
-Azazel lasciami aiutarla.-
 
Raf cerco' di avvicinarsi ma Azazel la guardo' sbattendo la coda e mostrandole i denti affilati,strinse Urie',cercando di nasconderla.Sulfus prese Raf per il braccio nascondendola dietro di se' e senti' subito una scarica elettrica in tutto il corpo, cerco' di non cedere al dolore ma fu tutto inutile.Raf lo capi' e si stacco' subito da lui.Si accascio' a terra ma libro' le ali nascondendo la donna dalla visuale del fratello.
 
-Nessuno deve toccarla.Urie' e' mia.La mia donna.-
 
Raf capi' solo in quel momento il significato delle parole di Urie'.Se la demone continuava a non rispondere,Azazel l'avrebbe seguita.Doveva agire.Li avrebbe aiutati.Cerco' di allontanarsi da Sulfus.Il demone la guardo' disperato ma lei lo rassicuro',non aveva nulla da temere.
 
-Non le faro' nulla di male voglio aiutarla.Ti prego Azazel se non interveniamo subito potresti perderla.-
-No!-
-Ascoltami,posso guarirla ti prego lascia che l'aiuti.-
 
Il demone la guardo'.Prese Urie' in braccio e senza dire altro la porto' in casa.La mise con delicatezza sul letto di Raf.La donna si avvicino' ma Azazel non le lascio' toccare la sua compagna.
 
-Non temere non le faro' del male.Ascoltami forse non mi crederai ma ho alcuni poteri,delle doti psichiche.Se mi permetti di toccarla vi faro' comunicare.-
 
Il demone sembro' tranquillizzarsi.
 
-Puoi farlo sul serio?-
-Si.-
-Raf non sai a cosa vai in contro, se non dovesse funzionare mio fratello potrebbe farti del male.-
 
Azazel grugni' ma le porse la propria mano.
 
-Fammi parlare con lei.-
 
Raf si concentro',doveva solo usare Mente e far da tramite ai due demoni.Nulla di piu' semplice,o almeno lo sperava.Non aveva mai fatto una cosa del genere e sperava di riuscirci al primo tentativo.
 
Donna.
Non osare Azazel.Quel tono accusatorio tienilo per un altro momento.
Non lasciarmi.Sono perso senza di te, ti ho appena ritrovata.
Non lo faro',te lo prometto.Ascoltami a casa mia c'e' un libro con una copertina marrone con incisa una stella a sette punte.Dentro c'e' un incantesimo, tutti gli ingredienti che ti servono si trovano a casa manca solo il Fiore degli Inferi.
Non te li ricordi?
No Azazel,non sono un genio.
Non importa mia adorata andro' a prendere tutto,cosa faccio quando ho preso gli ingredienti?
Recitate la formula scritta sul libro.Dovrebbe bastare.
Dovrebbe?
Azazel muoviti comincio a sentire dolore ovunque.
Resisti mio piccolo fiore,quando ti sveglierai non ti faro' uscire da letto per un mese.
Ti amo.
Non sai nemmeno quanto ti ami io, mia piccola compagna.
 
Il contatto telepatico si interruppe,Azazel diede un bacio sulla fronte alla sua compagna.Poi le prese la mano e le bacio' le nocche.
 
-Faro' il prima possibile.-
 
Guardo' il fratello.
 
-So cosa devo fare,tieni d'occhio la mia donna.Saro' subito di ritorno.-
 
Raf si sedette a terra vicino al letto tenedo la mano di Urie'.
 
-Le stai infondendo la tua energia?-
-Si, almeno un po', per alleviare il dolore.Lo sento e fa cosi' male.-
-Non farlo,non toccarla non sopporto  di vederti soffrire.-
 
Lei gli sorrise ma non lascio' la mano della demone, voleva aiutarla a tutti i costi.Azazel ritorno' in casa e li raggiunse,diede il libro a Raf.La guardo' preoccupato,Urie' aveva parlato di un solo incantesimo ma quel libro aveva piu' di mille pagine e tutte recitavano formule e incantesimi diversi.
 
 
-Bene lascia che trovi l'incantesimo e possiamo procedere.Come facciamo per il Fiore degli Inferi?-
-Come sai quale incantesimo e' quello giusto da usare?Se dovessere succedere qualcosa alla mia donna...-
-Non osare minacciare la mia compagna Azazel!-
-Sulfus calmati,non mi succedera' nulla.Azazel fidati di me posso aiutarti cerchero' di parlare di nuovo con Urie',chiedero' a lei.Puoi andare a prendere il Fiore?-
-E' uno degli oggetti piu' rari che si possano trovare,sai gia' dove cercare?-
-Dovrei averne qualcuno nel mio magazzino.Prepara la pozione saro' di ritorno subito.-
 
Azazel si diresse vrso la porta,ma si fermo' un istante.Raf lo guardo' negli occhi e vi lesse un dolore e una disperazione enorme.
 
-Donna?-
-Si?-
-Di alla mia compagna che la amo e non concepisco una vita senza di lei.-
-Glielo diro'.-
 
Raf si mise di nuovo in contatto telepatico con la demone.
Urie'?
Si,ti sento e ti ringrazio per l'energia che mi stai infondendo.
Ma senti dolore comunque non negarlo.
Non lo nego.
Ho il libro dimmi cosa devo cercare.
A meta' del libro c'e' una pagina nera, ci sono sette ingredienti,uno dei quali e' il Fiore.Non credevo di dover usare questa formula.
E' pericolosa?
Si per entrambe, spero non ti succeda nulla Raf non me lo perdonerei mai.
Non mi succedera' nulla,te lo prometto.Urie'?
Si?
Azazel mi ha detto di dirti che ti ama e non concepisce una vita senza di te.
Lo amo anch'io.
 
Azazel ritorno' dopo mezz'ora,aveva portato il fiore.Raf lo prese e senti' un'energia strana provenire da esso.Diede la lista dei restanti ingredienti al demone che corse a casa di Urie'.
 
*

Se la mi compagna dovesse lasciarmi....
 
Cerco' di non pensarci.Ma non riusciva a perdonare se stesso perche' alla fine era colpa sua se Urie' si trovava in quella situazione.Aveva pensato di aver eliminato il sigillo per sempre.Non sospettava che Shax fosse cosi' furbo e avesse nascosto un altro sigillo sotto quello iniziale.Doveva ammeterlo quel demone era stato davvero astuto, ma non riusciva ancora a capire il motivo.Perche' aveva fatto questo alla sua donna?
 
Urie' non aveva mai fatto del male a nessuno eppure quell'idiota di un demone l'aveva marchiata con un sigillo e l'aveva costretta a scappare e cercare rifugio sulla Terra.Voleva ucciderlo di nuovo.Stritolarlo come aveva fatto l'anaconda che aveva evocato.Nessuno doveva fare del male alla sua compagna.Eppure lei soffriva ancora.
 
Non ho mai visto un sigillo del genere e poi mi vanto di essere un esperto in incantesimi e veleni.Sono solo un idiota.
 
Corse in casa e con la lista che Raf gli aveva dato cerco' di trovare tutto cio' che gli serviva.Gli bastarono alcuni minuti e aveva tutti gli ingredienti per l'incantesimo.Corse fuori di casa libero' le ali e volo' fin sopra la casa dove si trovava la sua donna.
 
Se si sveglia giuro sul mio nome che la leghero' al letto e non la lascero' uscire di casa.Se dovesse lasciarmi...la seguiro' senza esitazione.

 
*
 
Raf  guardo' il suo demone.Si sentiva stanca ma cerco' di non pensarci.Non aveva tempo da perdere la vita di Urie' era la cosa piu' importante in quel momento.
 
-Se non dovesse funzionare...cosa faremo?-
 
Il demone si senti' impotente davanti la domanda della sua donna.Lo scenario si presentava catastrofico.
 
-Ti portero' via di qui il piu' presto possibile.-
-Ma Urie'?-
-Azazel perdera' il controllo, se lei non riprende conoscenza c'e' un'unica soluzione.-
-Non vorrai ucciderlo spero.-
 
Voleva dirle di no per rassicurarla ma non voleva ingannarla.Azazel non poteva continuare a vivere senza la sua donna.Il punto debole di ogni demone che trovava la propria compagna per la vita era la compagna stessa.Erano le due parti di una stessa anima,e una volta uniti non potevano essere divisi se non dalla morte.
Sulfus ci penso' per un istante e in cuor suo sperava che Urie' fosse abbastanza forte per resistere e continuare a vivere, non voleva affrontare il fratello perche' sapeva che l'unico modo per fermare un demone fuori controllo era la morte.
 
-In queste circostanze non vorrei farlo.Il fatto e' che non saro' in grado di farlo da solo.Avro' bisogno dell'aiuto di tutti i  miei fratelli, o peggio ancora,  di mio padre in persona.Solo lui  riesce a tenerci sotto controllo quando perdiamo il controllo.-
-Andra' bene ne sono sicura.-
-Lo spero ma se la situazione dovesse peggiorare promettimi che scapperai.-
-Non ti lascero' da solo,non chiedermelo Sulfus non posso farlo.-
-Raf sei la mia compagna ma sei un essere umano,potrebbe darti uno schiaffo, colpirti una sola e unica volta e ti ucciderebbe.Tu credi di...io non posso perderti.Non ora.-
-Sulfus,se sono davvero la tua compagna, e lo spero vivamente, non ti lascero'.Lo affronteremo insieme.-
-Donna cocciuta e testarda.Ti amo anche per questo.-
 
Lei arrossi' e gli sorrise.
 
-Anch'io.-
 
Sentirono un rumore al piano di sotto.Azazel era ritornato.
Arrivo' nella  stanza,la sua donna giaceva immobile,la raggiunse e si inginocchio' subito vicino a lei prendendole la mano.Le bacio' le nocche.
 
-Mia compagna.-
 
Raf prese gli ingredienti e inizio' a mescolarli in una ciotola.
 
-Manca ancora una cosa e siamo pronti.-
 
Azazel si infurio'.La donna stava giocando con il fuoco per caso?Lo stava prendendo in giro?
 
-Perche' non me lo hai detto prima,maledizione.-
 
Sulfus si posiziono' davanti a Raf per proteggerla.Azazel era suo fratello ma la sua compagna era la cosa piu' importante nella sua esistenza.
 
-Azazel!Se provi a sfiorarla giuro che ti uccido.-
-Tranquillo,l'ultimo ingrediente e' proprio davanti ai tuoi occhi.-
 
Sulfus la guardo' con un'espressione indecifrabile.
 
-Raf,stai scherzando vero?Cosa hai intenzione di fare?Non ti permettero' di fare nessuna sciocchezza.-
 
Lei gli sorrise di nuovo,prese un pugnale che teneva in un cassetto della sua scrivania e si procuro' un taglio sulla mano.Sulfus per poco non urlo disperato ma Raf lo guardo' con un'espressione seria sul volto.
 
-C'e' solo bisogno di sangue di vergine.-
 
Azazel si senti' piu' tranquillo,strinse la mano della sua donna e guardo' il fratello quasi divertito.
 
-E io che credevo che l'avessi gia' presa.Fratellino ti stai trattenendo per caso?.-
-Io rispetto la mia donna sara' lei a venire da me quando si sentira' pronta.-
 
Rraf arrossi',quando vide che c'era abbastanza sangue nella ciotola richiuse la ferita con i suoi poteri e mescolo' di nuovo tutto il preparato.Recito' la formula due volte.Chiese ad Azazel di girare la sua compagna e di toglierle la maglietta.Il demone le strappo' via l'indumento guardando il fratello.
 
-Voltati e non guardare la mia donna.-
-E' solo la sua schiena.-
-Voltati,immagina la tua donna al suo posto.-
 
Sulfus ringhio' e fece come il fratello gli aveva chiesto.Raf recito' la formula,spalmo' il preparato sulla schiena di Urie' e recito' per l'ultima volta la formula infondendo la sua energia nella schiena della demone.Si sedette a terra,si sentiva stanca e affaticata,ma continuo' a guardare Urie' sperando e pregando che si svegliasse.
 
Azazel si sedette sul letto prendendo Urie' in braccio,accarezzandola,cullandola e dandole piccoli baci sui capelli.
 
-Mio piccolo fiore non credi sia ora di svegliarsi?Il tuo compagno non vede l'ora di fare l'amore con te di nuovo.-
 
Lei gemette,ma lentamente apri' le palpebre,Azazel gemette di gioia e la strinse forte al suo petto.
 
-Mia adorata.-
-Piano Azazel fa ancora male.-
-Perdonami.-
 
Lei gli sorrise e gli diede un tenero bacio sul petto.
 
-Mi sei mancato.-
 
Senza perdere tempo la bacio'.Urie' ricambio' subito il suo bacio pieno di passione,affetto e anche disperazione.Aveva quasi rischiato di perderla.
 
Sulfus distolse lo sguardo dai due demoni e si avvicino' alla sua donna,la catenina luccico' e inizio' ad imprecare dentro di se'.Voleva baciarla stringerla a se'.Ma non poteva fare nulla.
 
-Devo riposare un attimo.Non credevo servisse tutta questa energia per un incantesimo del genere.-
 
Azazel si stacco' dalle labbra della sua compagna e si rivolse verso la donna che aveva salvato la vita della sua compagna.
 
-Ti chiedo scusa se ti ho minacciata e se qualche giorno fa ti ho spaventata.Hai salvato la vita della mia donna, te ne saro' grato in eterno.-
-Azazel che ne dici di andare a casa?-
-Mia piccola compagna ho capito una cosa.-
 
La guardo' dritta negli occhi,accarezzandole le guance,le diede un bacio sulle labbra.
 
-Non importa dove abitiamo, Inferi o Terra, per me fa lo stesso l'importante e' che tu sia al mio fianco.Non riesco a concepire una vita senza di te.-
-Neanche io Azazel.Ti amo.-
 
Raf si alzo' da terra e presa una delle sue magliette nell'armadio porgendola ad Urie'.Sulfus si volto' senza fare storie immaginando la sua compagna al posto di Urie'.Capiva perfettamente il fratello e anche la brama di possesso.Nessuno doveva guardare la donna di un demone, soprattutto se era mezza nuda.Azazel aiuto' Urie' a vestirsi la maglietta,poi la prese in braccio e la porto' al piano di sotto.Sulfus e Raf li seguirono.Il volpacchiotto,che riposava sul divano si avvicino' subito a Raf.
 
Mammina stai bene?
Devo riposare un po' Lempo.
Non mi lascerai da solo?
No.Vuoi uscire con me e Sulfus?
 
Il volpacchiotto corse fuori di casa.Raf guardo' i due demoni.Urie' si teneva stretta al suo compagno mentre Azazel le mormorava delle frasi in una lingua incomprensibile nell'orecchio. Azazel si libro' in cielo tenendo Urie' stretta a se',come fosse un dono prezioso.
 
-Che lingua era?-
-Demoniko.La lingua dei demoni ,se vorrai un giorno te la insegnero'.-
-Si,mi piacerebbe.-
 
Camminarono per alcuni minuti fino a raggiungere un piccolo ruscello.Sulfus ricordava bene quel posto.Era li che aveva incontrato per la prima volta la sua donna.Si era perso nei suoi pensieri e Raf e il volpacchiotto lo avevano superato da un po'.Poi all'improvviso' senti la sua donna chiamarlo.Si preoccupo',sperava che la sua compagna non si fosse fatta male ma Raf stava bene.Si era inginocchiata a terra,ma non era da sola.Li' c'era qualcuno li'.Si avvicino' e la vide.Una donna.Una demone.
 
-Oh maledizione.-
-La conosci?-
-Si.E se lei si trova qui allora anche lui non tardera' ad arrivare.-
-Di chi stai parlando?-
-Di mio fratello maggiore.Marut.-

 
 **************
 
Angolo autrice
O Jesus,ritorno dopo anni...letteralmente xD
Prima di tutto dedico il capitolo a Beatrixsuperfan che mi ha lasciato una recensione poco tempo fa e che ringrazio ancora(quindi c'e' ancora gente che legge ff su AF ne sono moooolto felice).
Sinceramente non lo credevo possibile ma eccomi qui ad aggiornare.Hmmm che dire spero che il capitolo vi piaccia,liberi di lasciare (tante) recensioni :D
Non so quando aggiornero' di nuovo anche perche' per scrivere questo capitolo e correggerlo mi ci sono volute alcune ore...e non e' che abbia molto tempo...chi va all'universita' mi capira' XD
Comunque,spero che il capitolo sia valso l'attesa e vi piaccia(se ci sono errori di battitura sapete come la penso...autrice pigra),nel prossimo faro' entrare in scena un mio personaggio.Marut *-*
Volevo dirvi che non sono morta ne scomparsa del tutto ma che continuo a scrivere anche se non posto nulla,come ho gia' risposto ad alcuni lettori/ici sto scrivendo altre ff sempre su AF che pero' saranno AU :3 Perche?Perche' non faccio altro che leggere storie "Paranormal fantasy" percio' quello che sto preparando saranno storie piene di demoni e angeli ma anche streghe licantropi e vampiri...Spero continuerete a seguirmi(posso sempre controllare il numero di gente che legge me mie ff xD e sappiate che ogni vostra recensione mi sprona a creare nuove cose---una ff sara' sicuramente un crossover di Cappuccetto Rosso....magari a raiting rosso chi lo sa xD spero non vada a finire come quella di Alice....spero)
Beh penso di aver detto tutto,vi ringrazio in anticipo per le recensioni :3
Un abbraccio
Death sama

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Capitolo 9
*** capitolo 7 ***



-Dobbiamo aiutarla Sulfus.-
 
Non attese, la prese in braccio.La demone aveva le braccia e le gambe ricoperte di lividi e cicatrici,i capelli spettinati, un occhio nero e la guancia sinistra gonfia.Qualcuno l'aveva picchiata.La Compagna di suo fratello maggiore era stata presa a calci e ricoperta di ferite.Sulfus segui' Raf verso la casa cercando di non fare del male alla demone.Pallida in volto non dava nessun segno di vita.
 
Se lei muore perderò mio fratello.

 
Sulfus cerco' di non pensarci e adagiò la demone sopra il divano,lei mugolò ma rimase in silenzio.Raf andò in camera,prese alcune bende e pomate.Tornò subito in salotto e si inginocchiò vicino alla demone.Prima però aveva bisogno di ripulire alcune ferite per evitare che si infettassero.
Sulfus capì e  prese uno straccio ed un bacinella con dell'acqua, allontanadosi da entrambe le donne.
 
La ragazza iniziò a passare lo straccio su alcune ferite prima quelle sulle braccia e sulla gunacia,poi lentamente applicò la pomata.Voleva usare Tatto ma era talmente stanca dopo aver guarito Uriè che aveva bisogno di riposare e recuperare le energie.Sentì lo sguardo del demone puntato su di sé,si voltò verso di lui e gli sorrise.
 
-Sicura di stare bene?-
-Si,vorrei fare di piu' ma se uso troppo la mia energia rischiero' di svenire.-
-Stai gia' facendo molto.-
-Tu dici?Vorrei fare di piu'.-
 
Termino' di applicare la pomata e uso' alcune bende per coprire i graffi profondi che aveva sulle gambe.L'occhio della demone era gonfio e violaceo.Provo' un misto di compassione e dolore verso la donna.Chi mai poteva aver compiuto un gesto tanto orribile nei suoi confronti?
 
-Dovresti riposare adesso.-
-Finisco con le bende e vado a riposare sul mio letto.-
-Avresti dovuto riposare ancor prima.-
-Ma cosi' non avremo fatto in tempo a trovarla,non oso immaginare chi l'abbai ridotta in questo stato.-
-Sicuramente un demone.-
-Tuo fratello?-
-Spero di no,se fosse stato lui dovremo ucciderlo.-
 
Raf lo guardo' ma non disse nulla,chino' lo sguardo.
 
-Normalmente un demone che trova la propria compagna non pensa minimamente a farle del male.
Hai visto Azazel, se solo potesse regalerebbe la luna ad Urie'.Ma se un demone viene influenzato o comandato da qualcuno di piu' potente, in tal caso credo che potrebbe commettere anche delle atrocita' simili.-
-Ma tu non credi sia stato tuo fratello.-
-Conosco mio fratello e so che e' da sempre ossessionato dalla sua donna.La loro relazone e' davvero complicata, non ho ancora capito come mai non stiano insieme.-
 
La ragazza non disse nulla,guardo' di nuovo la demone e sospiro'.Poi si volto' verso Sulfus,lui le sorrise.
 
-Vai a riposare.-
 
Raf sbadiglio',chiamo' Lempo e insieme si diressero verso la sua stanza.Sulfus rimase con la donna.Voleva seguire la sua Compagna ma penso' fosse meglio vegliare sulla demone.Si sedette al tavolo aspettando che la donna si svegliasse.Non era la donna a preoccuparlo, ma il fratello.
 
Se  Marut sapesse che e' qui con me non oso immaginare come reagirebbe.
 
Stanco di aspettare il suo risveglio si alzo' e prese il telecomando non ebbe nemmeno il tempo di accendere la tv che  la donna gemette e inizio' a battere le palpebre.
 
-Ti sei svegliata finalmente.-
-Dove sono?-
 
Si stroppiccio' gli occhi ma gemette di nuovo dal dolore.La demone apri' gli occhi completamente e noto' subito di avere delle bende su braccia e gambe.Si tasto' la guancia e l'occhio.Le faceva ancora tutto male ma sentiva che il dolore stava lentamente svanendo.
 
-Lui dov'e' Cabiria?-
 
Lei lo guardo' ma non rispose subito.Poi con un mezzo sorriso gli disse:
 
-Ciao fratellino e' da tanto tempo che non ci vediamo.-
-Non sapevo fossimo fratelli.-
-Gia' non lo siamo.Comunque prima che lui ritorni io me ne vado, non ho voglia di incontrarlo sa essere davvero insopportabile.-
-Come ti sei procurata quelle ferite?-
 
Ma lei tacque e quando Sulfus glielo chiese di nuovo decise di rispondere a tutte le domande del demone.Conoscendo i Principi era inutile cercare di mentire o evitare di rispondere.Quando un demone-principe decide qualcosa non c'e' niente e nessuno che possa fargli cambiare idea.Eccetto la loro compagna per la vita.
 
-Non sono affari tuoi.-
-Se e' stato Marut devi dirlo a mio Padre.-
-No,non e' stato lui.-
-E allora chi?Chiunque osi toccarti fara' una brutta fine lo sappiamo entrambi.Mio fratello e' uno dei demoni piu' spietati degli Inferi.Secondo solo a Satana.-
 
Sulfus sembro' perdere la pazienza ma non si avvicino' alla demone,nessun demone sano di mente si avvicinerebbe ad una donna gia' reclamata.E Sulfus non aveva intenzione di toccarla.L'aveva presa in braccio prima e sperava con tutto il cuore che il suo odore non fosse rimasto sui vestiti di Cabiria.
 
Marut mi uccidera'.Anzi no,prima mi uccidera' e poi mi chiedera' di dargli delle spigazioni. Maledizione.
 
-Non voglio parlare di tuo fratello.Dimmi cosa fai qui, tutto solo soletto sulla Terra.-
-La mia Compagna.-
-Oh, anche tu hai trovato la tua donna?-
-Già.-
-E come mai una demone ha deciso di condividere la propria esistenza con te qui sulla terra?-
-La mia donna non e' una demone.-
-Che intendi dire?-
 
                                                                                       *
 
Raf si sveglio',aveva sentito delle voci e spero' con tutta se stessa che la demone si fosse svegliata. Insieme a Lempo ando' in salotto.Sulfus era seduto su una sedia ad una certa distanza dalla demone mentre lei si era stava seduta,cercando di mascherare il proprio dolore fisico.
 
-Stai meglio?-
 
La donna si volto' lentamente verso di lei e la guardo' stupefatta.
 
-Oh,perfetto.Una sacerdotessa.Dimmi fratellino e' lei la tua compagna?-
-Si.-
-Mi chiamo Raf.-
-Io sono Cabiria.E credimi Sulfus, non so se la vostra sia pura follia o siate davvero compagni in entrambi i casi fate attenzione.Soprattutto tu...Raf.-
-Che intendi dire?-
-Non ho ne' il tempo ne' la voglia di spiegare.Fa il tuo dovere di compagno e tutto andra' per il meglio.Prima di tutto voglio rafforzare questa barriera precaria attorno alla vostra casa, secondo mettero' anche un sigillo di invisibilita' sono sicura che vi fara' comodo.-
-Stai scappando da qualcuno?-
 
Ma lei non rispose,Raf si avvicino' e le sorrise.
 
-Mi permetteresti di guarirti?-
 
Sulfus la guardo' ma non disse nulla.Raf sapeva esattamente a cosa stesse pensando.E  senti' un calore nel petto.Il demone si stava preoccupando per lei.Gli sorrise e lo rassicuro' che tutto sarebbe andato per il meglio.
 
-Perche' una come te dovrebbe guarire una come me?Potrei farti del male.-
-Non mi preoccupo di questo,Sulfus e' qui vicino a me percio' mi sento sicura e poi non percepisco nessuna minaccia da parte tua.-
 
Raf le poggio' una mano sulla guancia e l'altra sul braccio,la demone senti' un'energia pura e calda scorrere nel suo corpo.
 
-Il tuo potere e' cosi' puro.-
 
La demone inizio' a sentirsi meglio,non provava piu' nessun dolore nelle grambe o nelle braccia,e si tasto' la guancia.Nessun dolore.La sacerdotessa le stava infondendo la sua energia nel corpo.Un semplice essere umano.Un semplice essere umano la stava guarendo.La stava aiutando.Non appena fini' Raf crollo' a terra.
 
-Raf!-
 
Raf si sedette a terra,appoggiandosi al divano.Sulfus si avvicino' ma non la tocco'.Inizio' ad imprecare.Ando' in cucina e prese un bicchiere d'acqua e lo porse alla sua Compagna.Sembrava cosi' debole e lui si senti' cosi' impotente.Voleva trovare quel maledetto angelo.
 
-Lo uccidero'.Uccidero' quel maledetto angelo.Non posso nemmeno aiutarti ad alzarti maledizione.Sono un compagno inutile.E tutto per colpa di quell' idiota che osa frapporsi tra noi.-
 
Cabiria si alzo' dal divano e aiuto' la ragazza a rialzarsi,Raf accetto' volentieri il suo aiuto e si sedette sul divano.Lempo le fu subito vicino.
 
-Non c'e' bisogno che tu maledica tutto e tutti Sulfus.Sto bene.Forse dovrei dormire ancora un po'.-
-Se solo potessi, ti prenderei in braccio e ti porterei nella tua stanza.-
 
Cabiria si diresse verso la porta.
 
-Sulfus tu ed io usciamo cosi' mi mostri esattamente dove si trovano i sigilli di protezione mentre la tua donna rimane qui a riposare.Raf, riposati e  mangia qualcosa.Noi saremo presto di ritorno,se ti senti male o hai bisogno di noi manda il piccolo animaletto e saremo subito da te.-
 
Sulfus si assicuro' che la sua compagna avesse tutto a portata di mano.Acqua e cibo erano appoggiati sul tavolino insieme ad una ciotola con acqua ed un fazzollettino.Poi si diresse fuori dalla casa,voleva restare ancora con Raf ma non poteva fare piu' di tanto per aiutarla.Il solo pensiero di non poterla toccare lo stava facendo davvero impazzire.
 
-Dimmi il vero motivo per cui sei qui sulla Terra.-
-Ti importa davvero?Non hai cose piu' importanti a cui pensare,per esempio quell'odiosa catenina legata al collo della tua donna?Un incantesimo angelico per giunta.-
-Trovero' una soluzione ma per il momento mi preoccupano le tue ferite e la reazione di mio fratello.Non ti ha reclamata,non hai nessun morso sul collo.-
 
Non appena concluse la frase vide che la demone stava soffrendo.Il fatto che suo fratello maggiore non l'avesse reclamata le stava provocando dolore.Ma lei si ricompose subito e maschero' il dolore con l'indifferenza.
 
-Tuo fratello ha fatto la sua scelta molto tempo fa.Per quanto mi riguarda e' un demone come un altro e non abbiamo nulla in comune.-
 
Sulfus capi' che non avrebbe ottenuto piu' nessuna risposta dalla demone percio' le mostro' le pietre che componevano il sigillo di protezione attorno alla casa.Cabiria rafforzo' il loro potere e su ognuna di esse traccio' altri simboli che il demone riconobbe come sigilli demoniaci.
 
-Cosi' dovrebbe andar bene.-
-Stai scappando da Marut o da qualcun altro?-
-Entrambi.-
-Cosa ti ha fatto mio fratello?-
 
Lei lo guardo' seria in volto,e per un attimo Sulfus penso' che non volesse rispondergli.
 
-Non ha fatto nulla, questo e' il problema.-
-Non vuoi rispondere non e' vero?-
-No,ma comunque ti consiglio di tener d'occhio la donna.E' un passatempo per te?-
-E' la mia compagna.-
-Ha visto il colore delle tue ali?-
-Non ancora.-
-Ma tu non vuoi lasciarla non e' vero?Anche se non dovesse vedere il colore resterai al suo fianco.Intendi invecchiare e morire con lei?-
 
I demoni potevano vivere anche oltre i 2000 anni, alcuni erano persino immortali.Ma avevano anche la capacita' di invecchiare come gli umani.Sulfus non aspetto' nemmeno un secondo e rispose deciso.
 
-Se cio' mi permettera' di averla tutta per me allora si, sono disposto anche a questo.-
-Il Signore deli Inferi e' d'accordo?-
-Non lo sa e onestamente non credo che gli importi.Gli Inferi e il loro funzionamento rimangono al primo posto.-
-Non credo sia cosi' ma chi sono io per giudicare?-
-La compagna di mio fratello e se lui fosse qui e mi vedesse cosi' vicino a te potrebbe uccidermi.-
 
Sulfus si allontano' dalla demone.Preferiva ci fosse qualche mentro di distanza a separarli.Non la odiava in fondo faceva parte della sua famiglia,essedo la compagna per la vita di suo fratello.Ma conoscendo la propria natura sapeva che ogni donna reclamata non doveva essere toccata da nessun altro maschio.
 
-Hai paura di lui?-
-Onestamente?No,ma non ha pieta' per nessuno ed e' noto per questo.Non vorrei ritorvarmi in uno scontro faccia a faccia con lui.-
-Me ne andro' domani mattina, giusto il tempo di recuperare le forze.Devo ametterlo, la sacerdotessa non e' niente male.-
-E' la mia compagna.Ora se non hai bisogno di altro vado da lei.-
-Non puoi toccarla a causa della collanina o c'e' qualche altro motivo?-
 
Sulfus la guardo' incuriosito.
 
-Hai voglia di parlare con me?-
-E' da un po' che non parlo con qualcuno, percio' se non hai altro da fare tienimi un po' di compagnia.-
-Prima di tutto voglio andare dalla mia donna e vedere se sta bene.Poi possiamo parlare.-
-Ah,sei davvero cosi' dolce.-
-No, non lo sono.-
 
Entrarono in casa e Raf li saluto'.Lempo salto' giu' dal divano ed usci' fuori di casa.Sulfusando' in cucina e  le porto' altro cibo, e Cabiria l'aiuto' ad alzarsi.
 
-Sicura non ti serva altro?-
-No,tranquillo.-
-Neanche un bacio?-
 
Lei gli sorrise di nuovo,cercando di mascherare un velo di malinconia e tristezza dipinto negli occhi.Al demone non sfuggi' nulla e in tono serio la rassicuro'.Avrebbe trovato il modo di spezzare il sigillo.
 
-Appena quella catenina sparira',diventerai mia.-
-Sulfus!Non ora.-
-Oh,voi umani  siete cosi' pudici.Negli Inferi non ci facciamo tutto questi problemi,in alcuni luoghi c'e' persino la possibilita' di assistere o partecipare a delle orgie infernali.-
 
Prima che Raf potesse rispondere,Sulfus ringhio'.
 
-Nessuno tocca la mia donna.Raf e' mia e non e' interessata a partecipare.-
-Ehi,noi donne abbiamo delle necessita'.-
-Non la mia.Uccidero' chiunque osi toccarla.-
-Grazie di parlare per me Sulfus.Ma posso cavarmela da sola.-
-Tu...tu...voi davvero partecipare a delle orgie demoniache?-
 
Il demone rimase senza parole.La sua Compagna voleva essere toccata da altri maschi?Lui non lo avrebbe mai accettato.Nessuno l'avrebbe toccata.Nessuno!
 
-Non ho detto questo ma stavo solo...-
 
Esito' a terminare la frase non appena si accorse che l'aspetto del demone stava cambiando.I suoi capelli si stavano allungando ,gli occhi erano completamente neri con un piccolo bagliore rosso al centro,zanne ed unghie si erano allungate e il suo corpo stava emanando fumo.
 
-Sulfus?-
 
Cerco' di avvicinarsi ma Cabiria la trattenne.
 
-Abbiamo combinato un guaio.Devi calmarlo.-
-Cosa ho fatto?Perche' ha quell'aspetto?-
-Quello e' il suo vero aspetto piccola umana,la sua forma demoniaca.In parte.Non si e' trasformato del tutto.-
-Ma lui sta bene?-
 
Cabiria non rispose.Non sapeva cosa fare,in quello stato solo la sua vera compagna poteva placare la sua ira.Ma se Raf fosse solo una semplice donna?Se non fosse lei la sua Compagna per la vita?Avrebbero rischiato di morire.Maledi' se stessa per l'errore commesso.
 
Nota bene:mai fare arrabbiare un demone che non ha ancora reclamato la propria femmina,soprattutto se convivono e lui e' un Principe.
 
-Lo scopriremo tra poco.Adesso dobbiamo placarlo, anzi lo farai tu con la tua voce.-
-Ma sembra non sentirmi.Perche' non mi risponde?-
-Parlerai nella nostra lingua,e' l'unico modo.-
-Non conosco la vostra lingua Sulfus non me l'ha ancora insegnata.-
-Io ti diro' le parole e tu le dirai a Sulfus va bene?-
-Si.-
 
Khaaa lehke priennn.
 
Il demone la guardo' ma non si avvicino'.Il suo rispetto rimase immutato.
 
-Cosa gli ho appena detto?-
-Mio principe guardami.-
 
Sehva ook.
 
-Sono tua.-
 
Si avvicino' alle due donne ma non le tocco'.
 
U khae sehva?
 
-Cosa mi ha detto?-
-Ti chiede di dirgli perche' sei sua.-
-Cabiria, lui non si ricorda di me?-
-No al contrario.La parte demoniaca e' quella piu' passionale e aggressiva.Vuole sapere come mai sei la sua femmina.Diciamo che e' un modo per sentirsi dire che e' il maschio migliore.Cio' che gli dirai adesso potrebbe eccitarlo,ma non ti fara' nulla.Appena ti tocchera' la catenina gli fara' male.-
-Ma io non voglio ferirlo.E perche'...si dovrebbe eccitare?Cosa mi farai dire?-
-Fidati di me.-
 
Ook.Sehvee pohet okkj.Sehvee reen okk.Pohet dee ookj pohet.Znneky wehea seeoop.
 
Tua.Il mio corpo e' tuo.La mia anima e' tua.Il mio corpo con il tuo corpo.Il mio sesso con il tuo membro.
 
Il demone si avvicino' alla ragazza,e Raf noto' che si era eccitato.La guardo' negli occhi e le sorrise leccandosi le labbra,cosa che la fece arrossire.Voleva correre in camera sua a nascondersi e aspettare che Sulfus si calmasse.Perche' era difficile ammetterlo,ma una parte di lei era affascinata dal suo aspetto demoniaco e dalla brama di possesso e lussuria che risplendeva nei suoi occhi e che il suo corpo emanava.
Cerco' di non pensarci e ripete' al meglio tutto cio' che Cabiria le diceva.Voleva davvero sapere cosa gli stava dicendo perche' non appena termino' di parlare lui la tocco'.La collanina risplendette e lui si allontano'.
 
-Cabiria,perche' non torna normale?-
-Resta calma, non ti fara' male.-
 
Sulfus si avvicino' di nuovo e grugni',poi ringhio' e prese la catenina con entrambe le mani.Il suo corpo venne invaso da scariche elettriche potenti ma cio' non lo fermo'.La catenina si spezzo' e Raf grido' e si accascio' a terra.Il demone getto' cio che rimaneva dell'oggetto a terra e si avvicino' subito alla femmina.
 
Poi la tocco'.Le prese una ciocca di capelli e gliela bacio'.Ma il suo aspetto continuo' a restare immutato.Si avvicino' di piu'.E appoggio' la testa vicino al collo della ragazza.
 
-Mi sta annusando?-
-I demoni che trovano la propria Compagna amano l'odore della femmina.-
 
Sulfus le passo' la lingua lungo la gola e inizio' a baciarla.Raf cerco' di spostarsi ma il demone la tenne stretta a se'.Poi all'improvviso urlo' di dolore.Il demone la guardo' cerco' di toccarla,ma lei si scanso' e cadde a terra priva di sensi.
 
-R..af.Ra..f.Raf!-
 
Sulfus riprese le sue sembianze umane,le tocco' la guancia ma Raf non si riprese,si lamento' e gemette.
 
-Sulfus allontanati.-
-No!E' la mia donna.-
-Ascoltami hai spezzato la catenina ma sono sicura che l'incantesimo angelico e' ancora li.Fammi controllare.-
 
Riluttante la lascio' avvicinare alla sua donna.Cabiria esamino' il collo della ragazza e appena sopra lo sterno noto' che era comparso un simbolo triangolare con ai lati delle ali e una formula sconosciuta che circondava il simbolo.
 
-Come sospettavo.L'angelo che ha forgiato questo incantesimo e' davvero potente.-
-Spiegati meglio.-
-E' un incantesimo dentro un incantesimo.In poche parole appena hai spezzato il primo hai attivato il secondo.-
-Maledizione!-
 
Raf riapri' gli occhi ma si porto' subito una mano sopra al simbolo che era appena comparso.
 
-Raf!-
-Sto bene,Sulfus sei tornato come prima.-
-Mi dispiace,non faccio altro che causarti dolore.Non posso,non posso toccarti.Anzi posso farlo ma adesso quella che soffre sarai tu e non io.Permettimi di ucciderlo.-
-No.Sulfus ne abbiamo gia' parlato.Troveremo un altro modo.-
-Ma io voglio che la mia donna non soffra!Non posso prendermi cura di te e la cosa mi sta uccidendo.-
 
Cabiria si alzo', ed aiuto' Raf ad alzarsi.Sulfus le fu subito vicino ma ricordandosi che il suo tocco era doloroso per Raf fece qualche passo indietro.
 
-Ora e' meglio che Raf si riposi domani mattina avrete tutto il tempo per parlare e decidere chi uccidere.-
-Non devi fare del male a Sealthiel.-
-Non pronunciare il suo nome in mia presenza.-
 
Raf lo guardo',addolorata lascio' il salotto e insieme all'aiuto di Cabiria entro' nella sua stanza da letto.
 
-Riposati e non preoccuparti troppo per Sulfus.-
-Come faccio a non preoccuparmi?Prima sembrava rapito dalla parole che gli dicevo nella vostra lingua.Puoi dirmi cosa gli ho detto?-
-Sei davvero sicura di volerlo sapere?Devo ammettere sono stata davvero esplicita.-
-E riassumendo in poche parole?-
 
Cabiria sorrise.Gli umani erano davvero ingenui e pudici.
 
-Gli hai detto che i vostri corpi si appartengono,il tuo sesso con il suo membro.E che e' l'unico demone capace di soddisfarti,il tuo corpo si infiamma con il suo tocco e la sua lingua ti fa avere dei pensieri poco innocenti.Ah e gli hai detto anche che sei solo sua e che vuoi essere  posseduta in ogni angolo di questa casa.-
-Ok!Basta cosi, non continuare.-dopo un momento di esitazione prese coraggio e le chiese:-Mi hai fatto davvero dire tutte queste cose?-
-Si.Era l'unico modo per farlo ragionare e ha funzionato.Non credevo fosse possibile spezzare la catenina ma con la sua forma demoniaca ha sprigionato piu' potere e per questo e' riuscito a farlo.Impressionante.-
-Mi farebbe piacere se restassi a dormire qui sta notte.Ti sono debitrice.-
-No,sono io ad esserti grata,mi avete salvato la vita.E Sulfus, gia' che sei li fuori mostrami la mia stanza.-
 
Si senti' un ringhio e il demone entro' nella stanza.Guardo' la propria donna che era diventata rossa in volto e aveva chinato lo sguardo.Non gli piacque,la sua donna aveva tutto il diritto di guardarlo e non aveva ragione di sentirsi imbarazzata.Fece cenno alla demone di seguirla e disse a Raf che sarebbe tornato subito da lei.
 
-Hai ascolato tutto non e' vero?-
-Si.-
-E non ne avevi il motivo, so che ricordi esattamente cosa ti ha detto e il tuo corpo ha apprezzato soprattutto al tua parte inferiore.-
-Cabiria.-
-Lo so,lo so.Cose tra compagni.Non mi intromettero' piu' ,lo giuro, e non nominero' la parola orgia in tua presenza.-
 
Appena lo senti' ringhiare si mise a ridere.
 
-Voi demoni siete cosi' possessivi.-
-E' la mia femmina e non partecipera' ad eventi come quelli.-
 
Cabiria guardo' il letto e si sedette.Il materasso era comodo ma le lenzuola rosa le davano un senso di disagio percio' le tolse e si distese.Sulfus chiuse la porta e ando' nella stanza della sua donna.
 
-Sei tornato.-
-Verro' sempre da te.-
-Stai bene adesso?-
-Sei imbarazzata.Non devi esserlo in mia presenza.-
-Oh,sono fatta cosi'.Credevo mi conoscessi.Perche' eri fuori dalla stanza prima?-
-Volevo sentire la tua reazione alle parole di Cabiria.So che sei curiosa e le avresti chiesto di tradurti le frasi che mi hai detto prima.
 
Il demone si avvicino' e lei d'istinto non lo guardo'.
 
-Raf.-
-Cio' che Cabiria mi ha fatto dire...una parte di me lo pensa sul serio.-
-Ma sei ancora spaventata.Sei la mia donna anche se non dovessi vedere il colore delle mie ali rimarro' al tuo fianco per sempre.
-Anche quando saro' vecchia?-
-Ho deciso di invecchiare insieme a te.-
 
E in quel preciso momento la ragazza capi' quanto fosse profonda la sua devozione e l'amore che il demone provava nei suoi confronti.
 
Mi ama ma non posso toccarlo.Non posso donarmi a lui.
 
-Le tue parole mi rendono felice.-
-Se solo potessi ti bacerei e so che ti piacerebbe.-
 
Lei gli sorrise e gli promise che avrebbe parlato con Sealthiel.il demone ringhio' non appena la senti' pronunciare il nome.Raf sospiro' e gli promise che si sarebbe riferita a lui come "l'angelo".
 
-Raf?-
-Si?-
-Buona notte.-
 
Il demone usci' dalla stanza ma non chiuse la porta perche' la sua compagna lo stava guardando e sapeva che doveva dirgli qualcosa.
 
-Prima non mi hai lasciato finire la frase.Non sono interessata alle orgie demoniache.Ne ora ne mai.-
-La cosa mi fa piacere mia compagna, ma per il bene di entrambi nessun maschio si avvicinera' a te non appena ti reclamero'.Avrai il mio odore per sempre, e se mai qualche stolto osasse solo guardati verra ucciso senza pieta'.-
-Sei cosi' drastico, ma credo di iniziare a capire la vostra natura di demoni e ametto che sotto sotto mi piace sapere che la pensi cosi' e che esisto solo io per te.-
 
Sulfus le disse di amarla,e le promise di spezzare l'incantesimo.Niente e nessuno poteva tenerli seprati.Lei era sua e lui suo.Si appartenevano a vicenda.
 
*
 
 
Sulfus torno' in salotto,non aveva sonno.Si distese sul divano e accese la tv.Passo' un'ora,erano le 23:45 ma non c'era nulla d'interessante da guardare.Prese il telecomando e spense la tv.In quel preciso istante Lampo entro' dalla finestra.
 
-Sei tornato.Dov'eri?
 
Qualcosa sta per succedere.
 
-Lo so.Credo che mio fratello stia per arrivare.-
-Allora faro' meglio ad andarmene il prima possibile.-
 
Cabiria scese le scale e si sedette al tavolo.Il demone rimase al proprio posto,non voleva avvicinarsi alla donna.E Cabiria curiosa gli chiese perche'.
 
-Marut.-
-Allora hai davvero paura di lui?-
-No,ma penso che se mi trovassi nei suoi stessi panni non vorrei nessun uomo vicino alla mia donna.-
-Demoni,possessivi fino all'osso non e' vero?-
-Gia'.-
 
Lempo corse lungo le scale e Sulfus lo vide sparire.Era sicuro che la piccola volpe demoniaca era andata dalla sua compagna.Lo invidiava.Voleva esserci lui al posto della volpe.Voleva toccare e baciare la sua donna, ma l'angelo non gli dava tregua.Cerco' di non pensarci e si rivolse alla demone.Cabiria stava seduta e giocherellava con alcune ciocche di capelli.Sulfus noto' subito che era piu' riposata anche se c'erano ancora dei lievi lividi sulla sua pelle.
 
-Non hai sonno?-
-Volevo riposare un pochino e poi mi hai promesso che avremo parlato.Allora come mai hai deciso di venire sulla Terra?-
-Incomprensioni tra fratelli.-
-Del tipo?-
-Io non piaccio a loro per qualche strano motivo.Un paio di lotte senza fine e mi ritrovo qui.E' tranquillo,nessuno rompre le scatole e la mia compagnia vive con me.-
-Tecnicamente e' casa sua se non sbaglio ma tralasciando cio',sembra tu sia felice.-
-Lo sono.-
-Ma c'e' un ma giusto?-
-Lei non vuole donarsi a me,crede ci sia un altra demone.Non so come rassicurarla che lei e' l'unica donna nel mio cuore.-
-Davvero un pensiero dolce.-
 
E Cabiria si rattristi' ancor di piu'.Questo demone era pazzo d'amore per la propria donna tanto da aspettare che lei si decidesse a donarsi a lui.Non tutti i demoni erano cosi pazienti.La pazienza non era il loro forte, ma Sulfus era disposto anche a questo.
 
Se solo il mio compagno fosse cosi.
 
-Non sono come gli esseri umani, ma non voglio costringerla ad amarmi tutto deve essere spontaneo.-
-Se solo fosse cosi' semplice.-
-Non ho mai capito perche' in tutti questi anni non sei rimasta con mio fratello.Ti ha fatto qualcosa.-
-Non ne voglio parlare.-
 
Non voleva.Non aveva nessuna intenzione di ricordare tutta l'umiliazione che aveva provato tanti secoli fa quando si erano incontrati.Nessuno l'aveva mai fatta soffrire come il suo Compagno.
 
-Cabiria.Puoi almeno dirmi perche' continui a scappare?-
-Orde di demoni.-
 
Appena il demone senti' la parole orde si alzo' dal divano all'istante e si avvicino' alla donna.
 
-Spiegati meglio.-
-Ci sono diverse fazioni,orde di demoni che non vedono l'ora di salire al trono ma finche' Satana governa nessuno osera' mettere in dubbio il suo potere.Poi pero' si e' sparsa voce che abbia diviso il suo immenso potere in voi Sette e da allora le cose sono cambiate.-
-Continua.-
-Sono seguita costantemente non solo da Marut ma anche da demoni mercenari ,assassini che non vedono l'ora di catturare me e e altre donne.-
 
Sulfus stava iniziando a perdere la pazienza.I demoni osavano attaccare delle donne?E non solo negli Inferi ma anche sulla Terra?Questo scempio doveva terminare.I suoi pensieri vennero subito rivolti alla sua fragile Compagna addormentata.Nessun l'avrebbe toccata.
 
-Quali altre donne Cabiria, se sai qualcosa devi parlare adesso.-
-Nessuno si mettera' mai contro Satana ma quando uno di voi Principi prendera' il suo posto si scatenera' un vero inferno.Siete in sette ma solo uno verra' scelto, ad alcuni demoni questo non piace percio' hanno pensato di bloccarvi in anticipo.-
-Le altre donne....vuoi dire che stanno cercando di fare del male alle nostre Compagne?-
-Gia',fin'ora solo Marut e Azazel hanno la Compagna ma sono sicura che non tarderanno ad arrivare anche per gli altri.Tu ti sei trovato un bel rompicapo.I demoni sono attratti dal sangue di una sacerdotessa percio' anche Raf e' in pericolo, non appena si spargera' voce che vive con te sara' la fine.-
 
Dei demoni volevano uccidere le Compagne dei suoi fratelli?Anche la sua Raf era in pericolo.In quel momento il suo corpo era pieno di rabbia e furia.Sentiva che la sua parte demoniaca stava per riemergere di nuovo e prendere possesso di lui.Ma scaccio'quel pensiero.La sua mente doveva restare lucida se voleva avvertire i suoi fratelli e tenere al sicuro la sua Compagna.
 
-Devo proteggerla,e devo anche avvertire Azazel.-
-Ora che ti ho deto tutto posso anche riprendere il mio viaggio.-
-Sei venuta qui per avvertirici.-
 
 Cabiria si alzo' e si diresse alla porta,pronta ad uscire e continuare a viaggiare senza sosta.Guardo' il demone e gli sorrise tristemente.
 
-Siete i miei fratellini giusto?-
-Cabiria ascoltami, non puoi continuare a scappare in eterno prima o poi Marut ti trovera' o se non lo fara' lui sara' l'Orda a trovarti.-
-Poco importa tuo fratello non mi vuole.-
-Perche' dici cosi'?Non puoi esserne sicura.-
 
Conosceva il motivo,sapeva esattamente perche' il suo Compagno non la voleva.Per poco non si mise a piangere.L'aveva fatto i primi due secoli dopo il rifiuto ottenuto.Il legame che si instaura tra due demoni era speciale ed il suo si era spezzato prima ancora di nascere e solidificarsi.Cerco' di mascherare il dolore che provava in quel momento per rispondere alle domande di Sulfus.
 
-Si invece.L'ho visto con i miei occhi Sulfus.Ha scelto un'altra demone al posto mio.Nel suo cuore non c'e' spazio per me.Il mio Compagno,l'unico demone nato e creato per me mi ha rifiutata.




ANGOLO AUTRICE 

Miei carini lettori/lettrici...sono tornata!!!
Mio dio ma quanti mesi sono passati? O.o Troppi e di questo mi dispiace.Ho passato un brutto periodo,e non mi sono ripresa del tutto ma non ho mai smesso di scrivere ;)
Questo capitolo lo dedico a tutti voi che siete pazienti e continuate a seguirmi malgrado io pubblichi 2 capitolo all'anno.(Mi dispiace!)
Spero di aggiornare piu' volte prima che il 2017 termini xD
Per quanto riguarda il capitolo.Lo ammetto non lo avevo immaginato cosi' o almeno nei miei piani non c'era la parte dell'orgia demoniaca e della catenina rotta ma l'idea e' nata qualche giorno fa mentre correggievo il capitolo e mi sono detta he non e' male,anzi posso solo dimostrare la devozione che il nostro demone prova verso la sua donna :3 In piu' sono sicura che ci saranno 2 capitoli  in cui raccontero' per bene la storia di Marut e Cabiria (ma non mancheranno scene tra i nostri amanti).
{Precisazione:quello che ho scritto in quella lingua "demoniaca" nasce cosi' dal nulla xD ho scelto lettere a caso e le ho messe assieme.Spero che non abbiamo dei significati particolari in altre lingue xD }

Volevo anche farvi sapere che sto preparando una ff breve (meno di 10 capitoli) sempre su AF che spero di pubblicare prima che finisca l'estate xD spero che la seguirete e mi direte cosa ve ne pare.Posso dirvi come anticipazione che sara' AU,e avremo dei vampiri <3

Spero che questo capitolo vi piaccia e fatemelo sapere con una recensione :*
A presto,
Death sama

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