Ikigai

di Hoon18
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Arrivai davanti all'ingresso della Kunugigaoka e rimasi fermo a fissare l'edificio che mi si presentava davanti: un palazzo a più piani interamente grigio e piatto. Mi sarei sicuramente annoiato a morte in quella scuola. I miei mi avevano iscritto lì senza chiedermi nulla solo perché è una scuola prestigiosa e io già immaginavo chi avrei avuto come compagni:
•figli di papà che potevano anche non fare un cazzo tutto il giorno ed avere comunque ottimi voti
•secchioni noiosi senza una vita sociale a cui piace studiare e sono andati apposta in quella scuola
•persone come me costrette dai propri genitori a frequentare una scuola solo per la sua nomina

Ma in fondo non mi importava più di tanto dei compagni che avrei avuto. O almeno così credevo finché non vidi una testolina azzurrina spiccare nella classe monocromatica 
 

Angolino me
So che è piccolo ma è out sempre un epilogo e serve solo per incuriosirvi quindi ew(????)

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1


Karma's POV

Quella piccola testolina mi incuriosiva non poco, ma quando feci per alzarmi e capire a chi appartenesse, la campana suonò e iniziò la lezione. Sfortunatamente il proprietario di quella chioma si sedette nei primi banchi della mia stessa fila quindi per me, che invece ero in fondo, era impossibile osservarlo o capire durante l'appello quale fosse il suo nome, o capire effettivamente se fosse un lui o una lei. Durante l'appello però feci attenzioni al numero di nomi maschili e femminili presenti nell'elenco così avrei potuto capirlo da me. Per fortuna il metodo funzionò: testa-bluetta era una ragazza. Durante le lezioni non prestai attenzione e feci finta di prendere appunti, ma in realtà la mia mente immaginava il volto di testa-bluetta e viaggiava in un futuro immaginario che non si sarebbe mai realizzato. Al cambio dell'ora provai ad avvicinarmi a lei ma senza successo. E non ebbi successo neanche nella pausa pranzo ne alla fine delle lezioni. Arrivato a casa feci i compiti nel tempo di un fischio e passai tutto il pomeriggio sul letto a fissare il vuoto con la mente di nuovo tra le nuvole. Perché non riuscivo a togliermela dalla testa? Mi ero innamorato? Impossibile! Non l'avevo neppure vista bene in faccia! 
Continuai a rigirarmi nel letto scervellandomi per trovare una soluzione a quel quesito impossibile e continuando a pensarci, mi addormentai senza accorgermene

Nagisa's POV

La scuola era immensa e già le prime lezioni furono difficili da seguire. E già la gente mi scambiava per una ragazza. Anche i professori, nonostante nel registro ci fosse scritto benissimo che sono un ragazzo. So che il mio nome e il mio aspetto possono trarre in inganno (o anche il fatto che uso "boku"), ma mi aspettavo che almeno i prof evitassero di darmi del "-san", ma le mie speranze si erano già infante. E mentre i prof usavano il "-san" le mie compagne già usavano il "-chan"! Senza contare che alla cerimonia di apertura abbiamo parlato di come è triturata la scuola, quasi a far venire l'ansia già dalla prima ora del primo giorno: nella sezione A ci sono le eccellenze e man mano che si prosegue, la media dei voti degli studenti va peggiorando, fino ad arrivare alla sezione "E " (di cui c'è solo la terza per motivi che ignoro) formata da studenti che hanno per lo più insufficienze o un pessimo comportamento: la classe "End", fine. Qualcosa mi diceva che anche io ci sarei finito. Il livello della scuola era davvero molto alto e le lezioni molto rapide e spiegate in modo complesso. È vero che la Kunugigaoka comprendeva sia scuole medie inferiori che superiori, ma mi sembrava un po' esagerato iniziare a spiegare dal primo giorno del primo anno argomenti avanzati! Neanche i compagni mi avevano fatto una buona impressione, se non il ragazzo dai capelli rossi dell'ultima fila. Sentivo come se lui mi capisse e si trovasse in una situazione simile alla mia dal punto di vista scolastico. Sicuramente mi sarei dovuto rimboccare le maniche per tutti gli anni delle medie. Mi sarebbe piaciuto però fare amicizia con quel ragazzo, sperando che almeno lui non mi prendesse per una ragazza...

 

Angolo me

Sciau a tutti~ 
Alla fine ho messo il primo capitolo già. So che è corto e fa schifo (sicuramente ho fatto degli errori di grammatica che faranno aumentare il mio odio verso la vita(?)) ma VABBE
Spero comunque che vi piaccia(????)
Al prossimo capitolo~

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Karma's POV

Mi svegliai frastornato per il sogno che avevo fatto.

Ero nella nuova scuola e testa bluetta era seduta comunque davanti a me impedendomi di vedere il suo volto. 
Ma quando si girava o la vedevo parlare con qualcuno io non riuscivo ad avvicinarmi a lei e inoltre il suo volto mutava sempre, finché alla fine del sogno non si vide che era semplicemente nero, come se non avesse realmente un volto.

Se ripensavo al sogno rimanevo paralizzato dalla paura.

Eppure non era chissà quale incubo!

Che i miei sogni volessero dirmi qualcosa? Magari che mi sbagliavo sull'identità di testa bluetta? Oppure che non dovevo avvicinarmici per qualche motivo? O ancora che stesse nascondendo qualcosa e per questo avesse più volti? Non sapevo cosa pensare!

Da un lato la curiosità era ormai alle stelle e capire quale fosse il suo volto diventò quasi il mio unico scopo. Ma d'altra parte la testa non smetteva di martellare e di girare.

Provai ad alzarmi dal letto ma caddi miseramente sbattendo la faccia sul tavolinetto circolare, proprio sul bordo. Rotolai su me stesso così da mettermi a pancia in su e iniziai a fissare il soffitto. Sentivo la testa calda e pesante e probabilmente mi stava anche uscendo il sangue dal naso ma non riuscivo a muovere più un muscolo né a fare pensieri lucidi.

Decisi, anzi, fui quasi obbligato dal mio stesso corpo a rimanere lì fermo in quella posizione e quindi non andare a scuola. Quello significava però che avrei passato tutto il tempo a pensare a lei.

"Beh. Non che sia un male così grande"

Nagisa POV

Mi svegliai poco prima che suonasse la sveglia e pigramente mi trascinai in cucina dove vidi mamma che si avviava verso l'ingresso (che era comunque in cucina: quando si entrava c'era solo un piccolissimo corridoio largo ma stretto con vari appendiabiti prima della cucina vera e propria) pronta ad uscire

«Nagisa, amore io sto andando a fare la spesa! La colazione è già a tavola, mi raccomando: impegnati a scuola! A dopo.»

E vidi la porta chiudersi e la sua figura sparire dietro di essa.

"Almeno non mi ha dato del chan questa volta" pensai mentre sbadigliando mi sedevo su una sedia

"Siamo passati dall'apparecchiare per tre a farlo per due e adesso sto mangiando da solo. Che cosa triste"

Finita la colazione tornai a passo di lumaca in camera per mettermi la divisa.

Mi misi davanti allo specchio per annodare la cravatta che avevo per sbaglio sciolto ieri e poi mi soffermai sulla mia figura riflessa: un corpicino esile e minuto, braccia e gambe sottili nascoste da camicia e pantaloni fin troppo abbondanti, polsi piccoli fasciati da degli elastici, mani dalle dita lunghe e affusolate.

Poi alzai lo sguardo avvicinandomi un po' allo specchio per osservare meglio il mio viso. Grandi occhi azzurri, tratti delicati, pelle candida leggermente rosata sulle gote, labbra e sopracciglia sottili e lunghi capelli celesti.

Feci due passi indietro per guardare di nuovo la mia figura nella sua complessità. Come facevo ad essere un ragazzo? Sembravo tutto fuorché quello. Ma non era solo colpa dei capelli che non potevo tagliare. Anche il mio fisico faceva presumere che fossi una ragazza.

Mi misi le mani ai capelli.

Quei capelli di un colore che adoravo ma che erano maledettamente lunghi.

Li odiavo.

Tanto.

Più di una volta provai a tagliarli da me ma ogni volta mia madre entrava in camera come spinta da un qualche sesto senso. 
Ritornai a soffermarmi su tutta la figura.

"Perché doveva succedere ciò proprio a me?"

Sospirai, consapevole che avrei dovuto convivere in quella mia condizione almeno finché non sarei andato a vivere da solo. Presi uno degli elastici che avevo al polso e mi legai i capelli indietro in una coda bassa, in modo tale che almeno il mio riflesso sembrasse avere i capelli corti.

Sospirai un'altra volta mentre andavo verso l'ingresso, mettevo le scarpe, prendevo lo zaino e mi avviavo verso la scuola.

Solo appena varcata la soglia della porta, ricordai che appena arrivato in classe avrei potuto fare conoscenza con il ragazzo dai capelli rossi dell'ultima fila che mi incuriosiva molto.

Non so per quale motivo ma il solo pensiero fece spuntare uno spontaneo sorriso sulle mie labbra.

Arrivato in classe però quel banco era vuoto e così rimase per tutte le ore pesantissime di lezione e durante le pause. Però almeno scoprii una cosa a cui ieri non avevo dato peso: il suo nome. Si chiamava Karma Akabane.

Aveva un nome molto particolare e mi chiesi se lo sarebbe stato anche il suo carattere. 
Mentre tornavo a casa continuai a chiedermi quale potesse essere stato il motivo per il quale non era venuto a scuola oggi senza ovviamente trovare alcuna risposta.

Appena tornato a casa e annunciato il mio rientro però il mio leggero sorriso si spense completamente perché trovai davanti l'ingresso mia madre che mi accoglieva con in mano delle buste dai colori pastello che mi ricordavano i macaron che mi aveva fatto assaggiare qualche giorno prima

«Nagisa-chan bentornata»

Eccola che ricominciava

«Ti ho comprato un sacco di cose carine ti va' di vederle?»

"No. Non voglio vederle. Non voglio. Saranno sicuramente vestiti tutti fronzoli e merletti"

Tacqui

«Su dai vieni in camera così te li faccio vedere»

Mi prese per un braccio e mi trascinò in camera, mettendomi poi davanti allo specchio che mostrava la mia figura riflessa (quella però che riuscivo ad "apprezzare") essendo però ben conscio che presto quella sarebbe sparita per far posto a quella che odiavo.

E infatti quella figura non si fece attendere troppo.

La prima cosa che fece mia madre fu slegarmi i capelli che ricaddero sulle spalle. Poi prese alcuni dei vestiti che aveva preso e li mise davanti alla mia figura creando degli abbinamenti.

Orrore e disgusto.

Ecco cosa provavo vedendo la mia figura riflessa.

Non mi sentivo me.

Ed effettivamente, quello riflesso allo specchio non ero io, ma ciò che lei vorrebbe che fossi.


 

Angolo me
SCUSATE SCUSATE SCUSATE SCUSATE PER NON AVER AGGIORNATO PER UN SACCO DI TEMPO
Davvero non è stata colpa mia. Ho dei prof bastardi che ci lasciano un sacco di roba in poco tempo e ho cambiato 3 prof di fisica in un mese e mezzo. Quindi capitemi (?) 
Questo capitolo è più lungo dato che effettivamente gli altri due erano troppo corti XD 

Nulla spero vi piaccia e vi prometto che non sparirò per due mesi prima di aggiornare di nuovo. E ho sognato di aver scritto quest'ultima parte del mio angolino. Inquietante
Bye~

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Karma POV

Passai tutta la mattina a fissare il soffitto ripensando al sogno che avevo fatto e mi alzai solo quando mia madre annunciò che era pronto a tavola 

Prima di raggiungerla però passai dal bagno per lavarmi la faccia che, come pensavo, era sporca di sangue che era uscito dal naso. E oltre a quello avevo anche un taglio sul naso che era anche leggermente rosso/violaceo. 

Come diavolo avevo fatto a scassarmi in quel modo semplicemente sbattendo su un cazzo di tavolo?

Decisi che era inutile incavolarsi per una stupidaggine simile e mi limitai a mettere un cerotto sulla ferita dopo averla disinfettata. Non che non avessi dei buoni anticorpi, ma prevenire è sempre meglio. 

Dopo ciò raggiunsi mia madre che, dopo l'esperienza delle elementari, ormai aveva smesso di chiedersi perché non fossi andato a scuola. Probabilmente pensava che io fossi già stato espulso quindi precisai che quella sua probabile idea era falsa, ringraziai per il cibo ed iniziai a mangiare. 

Appena finii, decisi di salire in camera a giocare un po' ai videogiochi così da distrarmi da testa-bluetta e dal mio sogno. 

Peccato che non funzionò troppo. 

Passai qualche ora a giocare ad un gioco a caso selezionando come personaggio una ragazza dai capelli azzurrini che mi ricordava lei, quindi non risolsi nulla sin dal principio. E poi giocavo più perdevo la concentrazione. 

Ad un certo punto mi stancai e decisi di passare ad altro, ancora senza successo. 

 

In un modo nell'altro però scese la sera e di nuovo mia madre mi chiamò per andare a mangiare. 

Di nuovo non ci fu neanche un accenno di dialogo durante tutto il pasto e appena finii, salii di nuovo in camera senza dir nulla. Questa volta però misi delle cuffiette, della musica rilassante e cercai di addormentarmi senza pensare a nulla se non alla musica. 

 

Per fortuna almeno questo metodo per non pensare a lei funzionò. 

 

Mi addormentai e feci un sogno normale che però peggiorò man mano che andò avanti. 

Ero nel cortile della nuova scuola e un gruppo di ragazzi aveva accerchiato qualcuno ma non capii bene la situazione per via delle differenze di altezza. Inizialmente rimasi in disparte e mi limitai a guardare tutto dalla mia postazione. Quando però vidi che avevano iniziato con spintoni e stavano per passare alle mani feci per intervenire ma con mia grande sorpresa la "vittima" riuscii a fermare il primo colpo e mentre ne schivava altri due, vidi cadere a terra il resto del gruppo (ed intuii che aveva fatto uno sgambetto o qualcosa di simile)

A quel punto era rimasto solo metà cerchio quindi riuscii a vedere chi era stato preso di mira e dovetti sbattere più volte le palpebre per averne la certezza. 

 

Era testa bluetta!

Vedendo che aveva una via d'uscita, fece per andarsene e per farlo si girò verso di me e per un istante ci guardammo negli occhi, che nel sogno erano l'unica cosa visibile del suo viso che per il resto era completamente nero come nel sogno del giorno prima. 

Erano due occhi molto grandi ed espressivi, dello stesso azzurro dei suoi capelli. 

Poi la sua "bocca" fece per parlare ma l'unico suono che ne uscii fu un suono robotico che corrispondeva alla mia sveglia. 

 

Pigramente la staccai, mi stiracchiai e mi trascinai ad iniziare una nuova giornata scolastica 

 

Angolo me 

"Prometto che non sparirò per due mesi prima di aggiornare " infatti nè passato quasi un anno! 

Applausi grazie! **gli lanciano pomodori**

So che sembravo scomparso ma sono tornato più forte di prima (vai convinto) ma preparatevi ad altri aggiornamenti a cazzo di cane 🐶 

So che il capitolo è corto ma non ho potuto farci nulla

Se avessi continuato mi sarei dilungato troppo

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