Un nuovo inizio

di Jakota56_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Sono passate poche settimane da quando siamo andati a vedere come procedono i lavori nella nuova casa. Christian sembra entusiasta di diventare padre, certo leggo ancora quella paura nei suoi occhi e sento l'ansia nella sua voce, ma sembra davvero contento. Ora sono nella biblioteca, sto rileggendo per l'ennesima volta Tess dei d'Uberville mentre Christian lavora un po' nel suo studio, anche essendo le nove di sera. Si sa, la gravidanza ti porta ad avere le voglie nei momenti meno opportuni, quindi, vado da Christian nel suo studio. Odio interromperlo mentre lavora,ma ho proprio voglia di un dolce. Quando entro nel suo studio, Chrstian è girato verso la vetrata, seduto sulla sedia. Sta parlando al telefono, ma credo abbia finito. << Va bene, Ros. Rimaniamo così, parla con Marcus e fammi sapere.. >> dice guardando l'orologio che ha al polso. << No, domani .. Mh.. Si, rimaniamo così. Ciao >> dice e chiude la telefonata. Non mi ha ancora vista e sperando che non mi veda, mi avvicino a lui. Quando gli sono dietro, lo abbraccio facendolo sobbalzare. << Ciao,maritino. >> dico con voce dolce e canzonatoria. << Ehi.. >> dice girandosi. Ne approfitto per sedermi sulle sue gambe, sorprendendolo. << Va tutto bene? >> chiede ansioso. << Si >> mormoro facendo gli occhi dolci. << Ecco.. mi chiedevo se potessi soddisfare una mia... voglia >> dico. Mi guarda con gli occhi sgranati << Una voglia? >> chiede riprendendosi e sorridendomi in modo sensuale. << Certo,piccola. Qualsiasi tua voglia. >> dice mordicchiandomi l'orecchio. << Davvero? >> grido entusiasta. << Certo >> mormora.. mh,giochiamo un po'. << Si.. >> sussurro avvicinandomi al suo orecchio e mordicchiandolo.<< Ho voglia di.. >> dico mentre gli lecco il mento e lascio dei baci dall'angolo della bocca al suo orecchio. Sento qualcosa animarsi sotto di me << Cheesecake al cioccolato >> dico e lo guardo con occhi da cerbiatto. << Cheesecake al cioccolato? >> ripete ridendo. << E io che pensavo avessi una qualche voglia erotica >> dice ridendo. << Ehi, non è colpa mia se questo piccolino vuole un Cheesecake.. quindi... me ne compri uno? >> chiedo piagnucolando. << A quest'ora? Dove lo trovo? >> chiede sbalordito. << E io che ne so. Esci e vedi se c'è qualcosa aperto. Non tornare senza il mio Cheesecake. >> dico puntandogli un dito contro e alzandomi. << Chiaro? >> chiedo baciandogli l'angolo della bocca e lasciandolo con uno sguardo sorpreso. Quando esco dal suo studio lo sento mormorare << Ora dove cazzo lo trovo un Cheesecake ? >> ridacchio. Mi appoggio con l'orecchio alla porta e lo sento avvicinarsi. Mi nascondo dietro un angolo. << Taylor! >> grida. Taylor arriva dopo qualche secondo. << Si,Mr Grey? >> chiede << Dobbiamo uscire. Devo andare a comprare un Cheesecake. >> dice e Taylor lo guarda sorpreso. << Muoviamoci o mia moglie mi ammazza. >> dice Christian, Taylor ridacchia e dice << Vado a prendere l'auto signore. >> Christian annuisce. Quando escono , vado a sedermi nella stanza della TV e aspetto che torni. Christian è tornato dopo quasi un'ora. Quando arriva lo sento chiamarmi. << Ana? >> grida. << Sono nella stanza della TV >> grido di rimando. Quando entra, sembra esasperato. << Non farti più venire voglie a quest'ora! >> mi dice ammonendomi. << Ci ho messo quasi un'ora a trovare un negozio di dolci aperto >> dice sedendosi. Lo guardo impassibile. << Parla con tuo figlio, e diglielo. Ora, hai portato il mio Cheesecake al cioccolato? >> chiedo, fingendomi esasperata. << Si, l'ho trovato. >> dice serio. << Davvero? >> grido entusiasta. << Allora? Che aspetti? Tiralo fuori! >> dico battendo le mani come una bimba. << Ma non volevi il Cheesecake? >> chiede sbalordito. << Si, sto parlando del dolce infatti. >> dico ridendo << Non è possibile che pensi sempre al sesso! >> sto ridendo come una scolaretta. Incredibile! << E io che ne so, scusa. Voi donne incinte avete gli ormoni sballati! >> dice ridendo. << Christian, il Cheesecake. >> dico porgendogli la mano per farmi dare il dolce<< Eccoti. >> dice. Quando prende il dolce ,non capisco più nulla, è come se non mangiassi da mesi , e mi catapulto sulle sue gambe afferrando il dolce. << La smetti? Sembra che non mangi da mesi >>dice ridendo. << È così che mi sento.. >> dico, addentando il dolce. Mi guarda e ride. << Sei tutta sporca. >> dice ridendo. Si avvicina e mi lecca il mento. << Mh, buono.. >> dice << Mr Grey, fammi finire il dolce e poi rispetterò i miei doveri da coniuge. >> mormoro concentrata a mangiare. << Non vedo l'ora! >> dice contento.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Quando mi sveglio,Christian non è più accanto a me. Guardo la sveglia e noto che sono le dieci. Cavolo! Perché non mi ha svegliata prima? Mi metto la vestaglia ed esco dalla stanza. Mentre vado in cucina sento un buon odorino. Forse è Mrs Jones che prepara la colazione. Arrivata in cucina, vedo una scena al quanto sconvolgente. Il ripiano della cucina è totalmente disordinato, nemmeno fosse passato un uragano. Sposto lo sguardo e vedo Christian di fronte al frigorifero, a petto nudo,che guarda nei suoi scompartimenti.Forse cerca qualcosa. Non mi ha sentita arrivare, quindi mi avvicino a lui silenziosamente, gli circondo la vita con e braccia e strofino il naso sulla sua schiena. Appena lo tocco sobbalza ,ma si rilassa subito. «Buongiorno dormigliona.» dice girandosi. «Ciao..» mormoro abbracciandolo e nascondendo il viso nell'incavo del suo collo. «..è passato un uragano?» chiedo e indico la cucina. «Spiritosa. Io, da bravo maritino ti preparo la colazione e tu mi sfotti?» dice. Ridacchio. «Beh, io da brava moglie ti ringrazio...però, prima ti sfotto.» dico ridendo. Fa una smorfia, si avvicina al mio viso e dice .« Comunque sia, non mi hai salutato come si deve.» vuole un bacio. «E come dovrei salutarti?» chiedo, fingendomi annoiata. «Con un bel bacio,non è ovvio?» chiede ironico. «Non per me. Ma se..» non finisco di parlare perché e sue labbra sono sulle mie, in un bacio appassionato, mi stringe tra le sue braccia. Cosa volere di più dalla vita? Mh, questo si che è un buongiorno come si deve. Quando ci stacchiamo, siamo entrambi senza fiato. «Contento, Mr Grey?» chiedo.«Molto.» replica sorridendo. «Facciamo colazione? O giuro che non rispondo più delle mie azioni» dico senza fiato. Lui scoppia a ridere. «Si, forse è meglio. Ti ho preparato i cornetti, ti vanno?» chiede. «Certo! » esclamo entusiasta.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Dopo aver fatto colazione,Christian mi chiede cosa voglio fare e gli dico che vorrei rilassarmi un po' sul divano. Ci dirigiamo verso il salone. Arrivati,mi sdraio sul divano e faccio posto a Christian che si mette davanti a me, ma non prima di aver preso una coperta ed averla sistemata su di noi. Quando si sistema, mi rannicchio contro il suo petto e mi circonda con le braccia. Mentre mi accarezza la schiena, mi bacia la testa di tanto in tanto. So che è un tipo pensieroso. A volte vorrei saper leggere nella sua mente. Improvvisamente dice, sorprendendomi : << Se non ci fossi tu, forse non avrei questa forza addosso,forse crollerei scivolando in basso. Invece tu sei qui e mi hai dato tutto questo. Hai rimesso al proprio posto i pezzi più piccoli della mia esistenza ,componendoli,dando loro una coerenza . Penso sempre a come è bello il mondo insieme a te , a quanto mi sembra impossibile che tutto ciò che vedo c'è da sempre ,solo che io non sapevo come fare ,per guardare ciò che tu mi fai vedere,è come rinascere e vedere ,finalmente ,che rischiavo di perdere mille miliardi e più, di cose, se tu non mi avessi fatto il dono di dividerle con me. Se penso a quante ne hai passate da quando mi hai conosciuto.. ho sempre avuto paura che tu e ne andassi, invece tu sei qui,sei arrivata per restare, non per prendere o lasciare ma per rendermi ogni giorno un po' migliore, insegnandomi la semplicità di amare. >> mi guarda, gli occhi che brillano d'amore, venerazione e gratitudine, mentre io ho le lacrime agli occhi. Mi fa commuovere ogni volta, lui che dice di non saper nulla di cuori e fiori è, a parer mio, l'uomo più romantico del pianeta. << Ti amo tanto, lo sai? >> chiedo con voce strozzata. Lui annuisce e mi asciuga con il pollice una lacrima.Mi bacia, un bacio semplice, a stampo, ma quando le mie labbra toccano le sue,nelle mie vene, si scatena la passione. No so se è per le sue parole, dolci, romantiche, inaspettate, o per gli ormoni della gravidanza. Credo un po' entrambi, ma non posso fare a meno di baciarlo con più passione. Sono sotto di lui, che si tiene sui gomiti per non schiacciarmi con il suo peso. Passo le mie mani tra i suoi capelli, come piace a lui. Mentre sto per togliergli la t-shirt, sentiamo una voce dire ironicamente << Non è di certo la prima volta che vi interrompo sul più bello, ma almeno la scorsa volta c'era Taylor a fermarmi. >> Ci blocchiamo immediatamente, apriamo gli occhi di scatto e ci guardiamo per un secondo prima di girarci nella direzione dalla quale proviene la voce. Quando la vedo, vorrei sprofondare, non che non abbia riconosciuto la sua voce, ma vederla è tutt'altra cosa. Arrossisco come un peperone prima di nascondere la faccia tra l'incavo del collo di Christian e scoppiare a ridere. Lì, difronte a noi, c'è Grace in tutto il suo splendore. Nonostante l'età, devo ammettere che mia suocera è proprio una bella donna. Christian sospira, direi quasi sconfitto, prima di alzarsi e sorridere a sua madre. << Mamma, è sempre un piacere vederti. >> dice mentre va ad abbracciarla. Grace, ricambiando l'abbraccio, chiude gli occhi soddisfatta quando è tra le braccia del figlio.<< Prima o poi, mi dovrai spigare se hai una specie di radar o roba del genere. >> le sussurra per non farsi sentire da me, però l'ho sentito lo stesso. Grace appena sente le sue parole ride e gli dice << Queste,tesoro mio, sono informazioni riservate. >> scoppiamo a ridere tutti e tre.Mi alzo e vado a salutare Grace << Non sentire le cose che dice tuo figlio, sei sempre la benvenuta. Momenti imbarazzanti o meno >> le dico ridendo << Ciao,Grace. >> l'abbraccio. << Ciao,tesoro. >> dice e mi accarezza una guancia. << Accomodati. >> le dice Christian. << Mi dispiace disturbarvi il sabato mattina ed essermi presentata qui. Ho provato a chiamarvi ma non rispondevate.. >> dice dispiaciuta. << Non è un disturbo,mamma. Come ha detto prima Ana ,sei sempre la benvenuta, lo sai. In quanto ai telefoni, non abbiamo risposto perché li ho spenti. Ana stamattina non si è sentita molto bene e preferivo non farmi disturbare dal lavoro. >> dice. Oh, ma quanto esagera? << Prima che mio marito allarmi l'intero ospedale, ho avuto solo delle nausee. >> dico lanciandogli un'occhiataccia , senza dargli modo di replicare. << Ah, ho capito. Le nausee sono normali durante la gravidanza, specialmente quelle mattutine. Non devi preoccuparti,Christian. Passeranno prima che tu te ne accorga. >> gli dice sorridendogli. Grace, vedendolo ancora perplesso dice << Ehi, sono un medico, saprò quel che dico, no? >> Christian annuisce sorridendole. << Posso offrirti qualcosa,Grace? >> chiedo, ricordandomi improvvisamente dei miei doveri da padrona di casa. << No,tesoro grazie. Ero venuta per invitarvi a pranzo domani. Se non avete impegni, chiaramente.. >> dice sorridendo affettuosamente. << Ci saremo. >> replica Christian. Veniamo interrotti da Taylor che bussa discretamente. << Mr Grey, mi dispiace interromperla, ma ha chiamato Miss Bailey. Ha detto che ha convocato una riunione importante per lunedì mattino. >> dice impassibile. << Lunedì? Non posso! Dì a Ros di spostarla. >> dice Christian. Cosa deve fare lunedì? << Si, Mr Grey. Mrs Grey, dottoressa Trevelyan. >> dice con un cenno ed esce dalla stanza. Christian alla mia faccia perplessa dice << C'è l'ecografia lunedì.Non volevo perderla.. >> è arrossito. Che dolce l'amore mio. Grace sorride affettuosamente. << Non devi vergognartene. >> dice a Christian. << Non me ne vergogno.. >> dice arrossendo ancora di più. << Christian, ti farò avere il video dell'ecografia, non mettere da parte il tuo lavoro. Lo sai che non mi piace.. >> gli dico accarezzandogli le mani. Lui sbuffa e nel frattempo arriva Taylor con in mano il suo blackberry. << Mr Grey, Miss Bailey vuole parlare con lei. >> Christian sospira e mi dice << Sei sicura? >> << Certo e poi, se vuole può venire Grace con me. >> dico, cercando di tranquillizzarlo. << Vengo molto volentieri. >> dice sorridendo Grace. << E va bene.. >> dice e aggiunge sotto voce ,mentre prende il telefono, come se fosse un bambino a cui è stata negata la caramella << Io ci tenevo però.. >> mi si stringe il cuore. <> risponde professionale,come sempre. << Davvero non è un disturbo per te,Grace? >> le chiedo. << Assolutamente no! >> dice sorridendo..

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Con grande insistenza mia e di Christian, alla fine Grace è rimasta a pranzo. Mi fa molto piacere passare del tempo con lei. In questi pochi mesi, è diventata come una madre per me. Mi ritengo fortunata ad essere entrata a far parte di una famiglia così bella e numerosa. Dopo aver pranzato, io e Grace ci sediamo un po' sul divano e parliamo un po'. MI chiede tante cose sulla gravidanza: come procede, di quante settimane è il bambino, se i miei genitori lo sanno. Mi ha confessato che non sta più nella pelle per la felicità di diventare nonna. Mi dice che è davvero felice che il suo primo nipotino, sia figlio di Christian. Dice che dopo tutte le sue sofferenze , il mio arrivo è stato come un miracolo per lui e che questo lo aiuterà a sconfiggere le sue paure, che lo aiuterà a perdonarsi per non essere riuscito a salvare la sua madre biologica, anche se sia io che lei, sappiamo che non poteva fare nulla. << Cosa sapremo lunedì all'ecografia? >> chiede curiosa. << Sentiremo il battito, e sapremo di quante settimane è. In più, la dottoressa mi dirà se potrò iniziare a diffondere la notizia. >> dico sorridente. << Non vedo l'ora >> dice sorridendo. << Lo hai detto a tua madre e a Ray? >> chiede. << No. Mia madre non risponde al telefono e non mi chiama da quando sono uscita dall'ospedale. In quanto a Ray, pensavamo di dirglielo oggi, quando andremo a trovarlo. >> dico. << Oh tesoro, mi dispiace. Non volevo essere indiscreta. >> dice preoccupata. << Tranquilla, Grace. Non è colpa tua se mia madre non si preoccupa della sua unica figlia. Sai, Christian è davvero fortunato nell'avere te. E Carrick,naturalmente. Me lo dice sempre, e lo penso anche io. >> le dico. Lei sorride sorpresa. << Dici davvero? Christian pensa questo? >> chiede. << Certamente.Sai.. mi ritengo anche io fortunata nell'averti incontrata.. Penso sempre a quanto sia bello avere questo rapporto con te. Ti ritengo un po come una madre... >> dico imbarazzata. << Non devi vergognarti a dirmelo. Anche io sono contenta del rapporto che abbiamo, sei anche tu come una figlia per me.. non è così con Katherine.. mi dispiace ammetterlo. Mi sta simpatica, le voglio bene, però.. non abbiamo instaurato un rapporto.. Non la sento quasi mai, si tiene un po' a distanza.. >> dice dispiaciuta. << Kate a volte è strana. Anche lei non si è fatta praticamente sentire, né vedere da quando sono tornata dall'ospedale.. >> dico ma vengo interrotta da Christian che entra nella stanza. << L'ho sempre detto e sempre lo dirò : quella ragazza non mi va a genio. >> dice e si siede accanto a me, abbracciandomi. << Non dire così, è una brava ragazza in fondo. >> dice Grace. << Giusto, in fondo. Allora, cara mogliettina stacanovista. Mi dirai cosa mi farai perdere nell'ecografia di lunedì? >> chiede ironico. Io e Grace ridiamo. << Sentiremo il battito, e sapremo di quante settimane è. In più, la dottoressa mi dirà se potrò iniziare a diffondere la notizia. >> gli dico. Fa un verso di lamento e dice << Poi mi dovrai spiegare perché mi fai andare a lavorare, lunedì. >> << Aah. Non essere brontolone. >> rido << Senti, quando andiamo a dirlo a Ray? Vorrei prepararmi per riuscire a correre il più velocemente possibile, in caso mi volesse staccare le palle. Sai, ci tengo. >> dice serio. << Christian! >> lo rimprovera Grace ridendo. << Cosa? Vorrà uccidermi quando saprà che ho messo incinta la sua amata figlioletta. >> dice. Gli tiro una gomitata nelle costole, ma senza fargli male. << Idiota. >> dico ridendo. << Ehi, così mi ferisci.. >> replica facendo una faccia da cane bastonato. Scoppiamo a ridere tutti e tre.<< Comunque, oggi quando andiamo a trovarlo. Per te va bene? >> chiedo. Annuisce. Improvvisamente ,Christian diventa serio << Senti.. si è più fatta sentire tua madre? >> chiede con una strana espressione. << No. >> dico. Lui annuisce. So che mi nasconde qualcosa. << Perché? >> chiedo. << Nulla.. >> Poi mi spiegherà il perché di questa domanda. << Ho un idea. Ti va se ti porto a fare un giro più tardi? Devo prendere alcune cose. >> dice e guarda Grace. << Certo. >> rispondo. Sua madre gli fa l'occhiolino e lui annuisce impercettibilmente. Cosa nascondono questi due? D'un tratto Grace si alza << Bene, io dovrei andare. E' stato un piacere ragazzi. Ci vediamo domani. >> dice. Ci alziamo anche noi. << Te ne vai di già? >> chiedo. << Si, Carrick mi aspetta. >> dice sorridendo.<< Ana, vi vedrete domani. Mamma, ti accompagno alla porta >> le dice sorridendo. << Certo,tesoro. Ciao Ana. >> dice e mi abbraccia. << Aspetta, ti accompagno anche io.. >> mormoro. << Non preoccuparti. >> sorride.<< Piccola, arrivo subito. >> dice Christian baciandomi la fronte. Escono dalla stanza e li sento parlare << Ho intenzione di farmi perdonare in qualche modo per come ho reagito alla notizia della gravidanza.>> le sussurra Christian.. << Fai bene. >> replica Grace. << Un consiglio? >> chiede lui. << Non ho la più pallida idea >>aggiunge mio marito. << No. Scervellati,tesoro. >> dice Grace. Sorrido. Quando si allontanano, mi avvicino allo stipite della porta. << Vieni quando vuoi,mamma. Ci fa piacere, ad Ana farà bene avere una figura materna al suo fianco. Specialmente adesso. >> le dice. Sempre così dolce e premuroso. << Magari la prossima volta, fai in modo di non arrivare sul più bello. Potrebbe essere imbarazzante. >> aggiunge. Grace ride. << Certo, non preoccuparti. Ci vediamo domani. >> saluta. Pochi secondi dopo, Christian torna nel salone,si siede vicino a me e mi prende le mani tra le sue. << Ti va di fare un giro prima di andare a trovare tuo padre? >> chiede. Annuisco. << Bene, andiamo non appena sei pronta. >> dice baciandomi. Si alza e mi dice che va nel suo studio un attimo mentre io vado a prepararmi.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Stiamo andando a trovare Ray in ospedale. Alla fine Christian non doveva farmi vedere nulla. Mentre entriamo nell'ascensore, Christian mi chiede << Sei agitata? >> << Si. Spero la prenda bene.. >> dico. << Ma si vedrai che ne sarà felice >> dice sorridendo << In caso contrario, sarò io quello che dovrà correre.. >> aggiunge serio. Scoppio a ridere. << Ci riesco sempre. Basta che io dica una scemenza e ridi, che tu sia arrabbiata, nervosa, agitata.. >> dice sottovoce. Siamo arrivati nel piano in cui si trova Ray. Sono agitata. Arriviamo nella sua stanza e lui è seduto che guarda la televisione. Quando ci vede suoi occhi si illuminano. << Annie! Christian! >> dice contento. << Ciao papà >> mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia. << Ciao,Ray >> dice Christian. << Come stai? >> gli chiedo. << Meglio >> dice. Inizio a riordinare la stanza. Gli chiedo se ha fatto la seduta di terapia oggi. << Si. >> << Vuoi che ti portiamo a fare una passeggiata? >> chiedo a Ray. Mi dice che è stanco e vuole rimanere in camera. << Hai bisogno di qualcosa? >> chiede Christian. << No, ti ringrazio. >> risponde. << Papà.. dobbiamo dirti una cosa.. >> dico guardando Christian. << È successo qualcosa? >> chiede preoccupato. Christian si siede accanto a me. << No, tranquillo. Io.. ecco.. beh.. si, ecco... io..sono incinta. >> dico. << Ah, che bello. >> dice Ray. Come se si fosse reso conto d quello che ho detto mi dice << Aspetta. Ripetilo . >> ridacchio e guardo Christian che sembra imbarazzato. << Sono incinta,papà >> dico ridacchiando. << Wow! È fantastico. Non è quello che mi aspettavo, ma è meraviglioso! Un nipotino! >> sembra euforico. << Vieni qui,Annie! Abbraccia il tuo vecchio. >> dice. Mi alzo e lo abbraccio. Allunga la mano verso Christian per stringergliela << Congratulazioni, giovanotto! Devo dire che lavori piuttosto velocemente! >> gli dice ridendo. Christian sorride. << Questa è la notizia più bella che ho ricevuto da un po' di tempo a questa parte! Non potrebbe che essere fantastico. Un nipote!>> dice Ray. Oddio! << Papà non ti ci mettere anche tu! Se fosse femmina, andreste tutti in escandescenza. >> dico sbuffando. Ray fa l'occhiolino a Christian. << La penso come te,Ray. L'importante è che sia sano. Ma un bambino sano sarebbe fantastico! >> mio marito non sembra scherzare. Credo voglia davvero un maschio. << Tesoro, dopo l'incidente, sta bene il bambino? Di quante settimane sei? >> chiede Ray. << Il bambino sta bene. Non volevamo dirlo ancora a nessuno, però Grace e Carrick lo hanno scoperto quando ero in ospedale. Grace ha letto la cartella clinica. Visto che lo sapevano i miei suoceri volevamo dirtelo. Sono più o meno di dieci settimane, lunedì ho l'ecografia. >> dico tenendogli la mano. Sono al settimo cielo. << Pianificato? >> chiede Ray. << No! >> esclamiamo io e Christian. << Un regalino della luna di miele. >> dice Christian. Ray ha un' espressione strana., come se stesse pensando a qualcosa in particolare. Oh Dio. Ho capito cosa sta pensando. << Papà! So cosa stai pensando. Facevo la puntura anticoncezionale, non ha funzionato l'ultima. >> dico rossa per l'imbarazzo. << Non sono affari miei, Annie. Ma.. caro genero, direi che sei ben dotato! >> afferma ridendo. Ridiamo tutti. << Quindi.. immagino che tua madre sia al settimo cielo. >> dice. Oh. Guardo Christian che rimane impassibile di fronte alla domanda di Ray, ma so che non è così.<< Ana, cosa succede? >> chiede Ray. << Non lo sa. Non ci sentiamo da quando sono uscita dall'ospedale. L'ho chiamata mentre tornavamo a casa poi non ci siamo più sentite. >> dico. Mi fa male. Mia madre non si preoccupa per me. << Cosa? Non ti ha nemmeno chiamata per sentire come stai? Se ti stai riprendendo? >> dice sbalordito. Scuoto la testa. Ray guarda Christian e dallo sguardo che s scambiano, so che mio marito lo informerà presto su quello che vuole fare. << No. Ma la conosci anche tu. Si distrae, ora che sa che sto bene, va avanti. La chiamerò io. >> dico. So che ha capito dai miei occhi quanto sono ferita da suo comportamento. << Stronzate,Ana. Lo sai bene. Sono tutte stronzate, sono due settimane che la chiami e non risponde! >> sbotta furioso Christian. << Lo so. >> sussurro. Lui sospira e mi abbraccia. << Non ce l'ho con te,scusami. >> dice. << Lo so. >>. Rimaniamo ancora un po' qui con Ray, ce ne andiamo verso le cinque. Sono stanca morta. Quando arriviamo a casa, Christian mi suggerisce di riposare un'oretta dato che mi sono addormentata in auto. Acconsento e vado a riposarmi. Quando mi sveglio, noto che sono le sette e mezzo. Sento il cellulare vibrare sul comodino. Lo prendo e vedo chi è. Mia madre.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Non faccio in tempo a rispondere. Ho fame. Ho voglia di gelato. Cerco Christian . È in cucina. Sta bevendo un bicchiere di vino bianco. Mi avvicino e lo abbraccio. << Ciao.. >> dico con voce assonnata. << Ehi.. >> si gira e mi abbraccia. << Mi compri il gelato? >> chiedo con la faccia nell'incavo del suo collo. << Cosa? >> chiede ridacchiando. << Il gelato. Lo voglio. Me lo compri? >> non fa in tempo a rispondere che squilla il mio telefono. << Non rispondi? >> chiede. << È mia madre. La richiamo io. Mi prendi il gelato? >> chiedo piagnucolando. Sospira e dice << Va bene. Come lo vuoi? >> << Vaniglia e cioccolato. >> dico baciandogli l'angolo della bocca. << Grazie >> dico e lui mi bacia. Un bacio semplice. << Vado e torno,Mrs Grey. >> dice e se ne va. Richiamo mia madre. Risponde quasi subito. << Ana! Che diavolo ci voleva a rispondere! >> grida. Alzo gli occhi al cielo. << Ciao, mamma. Stavo dormendo e non ho sentito il telefono. >> dico. << Mi servirebbe la ricetta del polpettone che ha fatto Gail quando sono venuta lì l'ultima volta. >> chiede. Cosa? << Si,grazie mamma. Sto meglio,sai.. >> dico. << Ah, menomale. Sei tornata al lavoro? >> chiede. << No, non sono stata molto bene e il dottore mi ha detto di rimanere a casa ancora un po'. Forse torno martedì. >> le rispondo. << Cosa? Tutto questo tempo a casa per un semplice mal di testa e due costole ammaccate? >> chiede. Ma che..? << Mamma, sono stata in coma tre giorni. >> dico sbalordita. << Se lo dici tu. Allora, questa ricetta è possibile averla entro sta sera? >> chiede con sarcasmo << Vorrei preparare una cenetta speciale a Bob.>> dice. << Festeggiate qualcosa? >> chiedo. << Ana, Ana, Ana. Devi imparare ancora tanto dalla vita. Per cucinare una cenetta a tuo marito, non bisogna per forza festeggiare qualcosa. >> dice. Glielo dico adesso. << Ti do io un motivo per festeggiare. >> dico emozionata. << E sentiamo. >> dice in tono derisorio. Faccio un respiro profondo << Sono incinta. >>dico emozionata. Ci sono due secondi di silenzio, poi si mette a ridere. Spero sia felice. <> dice ridendo. << Dai, dimmi cosa dovrei festeggiare.>>sta ancora ridendo. << Mamma, sono incinta. >> ripeto. Non dice nulla per una buona manciata di secondi, tanto che penso sia caduta la linea. << Ci sei? >> chiedo. << Si. Di quante settimane sei? >> chiede duramente. << Quasi dieci, lunedì ho l'ecografia. Avrei voluto dirtelo prima, sono due settimane che provo a chiamarti e.. >> dico però mi interrompe. << Dieci settimane? Sei ancora in tempo per abortire.>> dice. COSA? << Mamma, che cazzo dici? >> grido. << Fai ancora in tempo. >> ripete. << Non ho parole! >> dico. << Beh, io le ho invece. E ora starai a sentirmi. >> dice << Lo sapevo che quando mi hai detto che ti sposavi, eri incinta. Non ti credevo un'arrampicatrice sociale, però devo ricredermi. Lo hai sposato per i suoi soldi, lo hai incastrato facendoti mettere incinta. Mi sembri una puttanella. Non lo meriti, siete di due classi sociali troppo diverse. Se si fosse sposato con Katherine, nessuno avrebbe pensato che fosse un matrimonio d'interesse, lei è di buona famiglia, ha un bel patrimonio. Tuo marito non lo vedo come padre d famiglia, sembra troppo preso dai suoi giocattoli : barche, aerei, elicotteri, imprese. E tu? Hai appena iniziato la tua carriera e tra qualche mese dovrai smettere di lavorare per badare un bambino. Mi hai delusa profondamente, Anastasia. >> POV CHRISTIAN Sono appena arrivato in garage, parcheggio l'auto e scendo. Mentre vado all'ascensore, vedo una donna avvicinarsi, che sia qualche vicina. Quando mi vede dice << Christian, che ci fai qui? >> mia madre? << Dovrei fartela io questa domanda. >> dico. Lei ride. << Hai ragione. Ero in centro, stavo facendo un giro. Sono passata davanti ad un negozio per bambini. Ho visto una cosa che mi piaceva e l'ho presa. So che ancora non sapete il sesso del bambino, quindi l'ho presa gialla. È una tutina. Non ho resistito e l'ho portata ora. Ho fatto male? >> dice. Che tenera. << No, mamma. Vieni, Ana ne sarà entusiasta. >> dico . << E tu? Che ci fai con quell'orso gigante in mano? >> chiede << Mia moglie aveva voglia di gelato. Sono uscito a comprarlo e le ho preso questo. >> dico. Sorride. Quando arriviamo nell'attico sentiamo qualcuno che grida. È Ana.<< Ti odio. Sei tu che hai deluso me. Non ti azzardare a chiamarmi. >> sentiamo gridare e vediamo un Blackberry volare contro il muro. Entriamo di corsa in cucina e vediamo Ana seduta a terra che piange disperatamente. << Ana, che succede? >> chiedo prendendola in braccio. Alla mia domanda piange ancora più forte. La porto sul divano e ci sediamo tutti e tre. Mi abbraccia forte..<< Sono l'unica ad amare questo bambino? >> chiede << Cosa ti ha detto tua madre? >> chiedo. Sono furioso. Quella donna non ne combina una giusta << La odio. Non la voglio più vedere. >> dice piangendo. Mia madre si avvicina e le accarezza la schiena. << Mi ha detto che sono un'arrampicatrice sociale. Che ti ho incastrato facendomi mettere incinta. >> dice << Ha detto che ti ho sposato solo per interesse. Ti senti in trappola? >> mi chiede. << Cosa? >> << Si. Se pensi che devi stare sposato con me ora che aspettiamo Puntino. Se vuoi il divorzio lo crescerò da sola. Non ti ho sposato per interesse e non ti volevo incastrare. >> dice piangendo. È disperata e io sono incazzato nero << Ana. Non dire cazzate, per favore. Io no devo stare sposato con te. Io voglio essere sposato con te. Io voglio passare la mia vita con te. Lo sappiamo tutti che non sei un'arrampicatrice sociale e che non mi hai sposato per interesse. >> << Mi ha dato della puttana e mi ha detto che.. >> cosa? Mia madre mi guarda sbalordita ed incazzata nera allo stesso tempo. << Che.. che devo abortire. >> grida disperata. Io uccido quella donna appena la vedo. << Ma io non voglio farlo! Non mi obbligherai tu a farlo, vero? >> dice. Provo a tranquillizzarla, sta per avere una crisi nervosa. <> le dico. << Davvero? >> chiede timorosa. Annuisco. Provo a distrarla. << Sai, mia madre ti ha portato una cosa. >> le dico. Grace capisce le mie intenzioni e prende il pacchetto. Ana la guarda come se si fosse accorta solo adesso della sua presenza. << Sono passata davanti ad un negozio per bambini. Ho visto una cosa che mi piaceva e l'ho presa. So che ancora non sapete il sesso del bambino, quindi l'ho presa gialla. È una tutina. Spero ti piaccia. >> dice. Ana, prima di aprire il pacchetto l'abbraccia forte. << Io ci sono. Non dar retta a quello che dice tua madre. Nessuno pensa che tu sia un'arrampicatrice sociale o che abbia sposato mio figlio per interesse. Ti vogliamo tutti bene. Non vedo l'ora che nasca Puntino per coccolarlo e viziarlo. >> le dice . Ana ridacchia << Troppo viziato no,eh. >> le dice. << Viziato quanto basta. >> le sorride Grace. Ana apre il pacchetto e tira fuori una tutina a strisce gialla e nera davvero deliziosa. << Grazie, è bellissima. >> dice Ana. Si gira per piegarla e vede il peluche che le avevo preso.<< E quello? >> chiede guardandoci. << Sono uscito a prendere il gelato, l'ho visto e l'ho comprato. >> dico. Mi bacia e mi ringrazia. << Va meglio? >> le chiedo. Annuisce.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Appena Ana si calma, le chiedo se ha voglia di dirmi tutto ciò che le ha detto sua madre. << Mi ha chiamata perché le serviva una ricetta, voleva preparare una cena speciale a Bob. Quando le ho chiesto cosa festeggiassero si è messa a ridere. Mi ha detto che devo imparare tanto dalla vita, che se voglio preparare una cena speciale a mio marito non devo per forza festeggiare qualcosa. Così le ho detto che le avrei dato io un motivo per festeggiare. Quando le ho detto della gravidanza si è messa a ridere, pensavo fosse felice. Poi mi ha chiesto di dirle il vero motivo per cui avrebbe dovuto festeggiare. Gliel'ho ripetuto. Inizialmente non ha detto nulla, poi mi ha chiesto di quante settimane fossi. Mentre le dicevo che lunedì ho l'ecografia e che sono due settimane che provo a chiamarla, mi ha detto che faccio in tempo ad abortire. >> dice sospirando con le lacrime agli occhi. L'abbraccio più forte. << Mi ha detto che quando le dissi che ci saremmo sposati, sapeva che ero incinta. Mi ha dato dell'arrampicatrice sociale, mi ha detto che ti ho sposato per i tuoi soldi, e che ti ho incastrato facendomi mettere incinta. Ha detto che le sembro una puttanella,che non ti merito, che siamo di due classi sociali troppo diverse. Ha detto che, se ti fossi sposato con Kate nessuno avrebbe pensato che fosse un matrimonio d'interesse. Non ti vede come padre di famiglia perché secondo lei, sei preso dai tuoi giocattoli, come li ha chiamati.. >> dice piangendo. << Ha detto che l'ho delusa. >> Come ha fatto quel mostro di mia suocera ad arrivare a tanto? Devo parlare con Ray << Ana, non preoccuparti. Sistemeremo tutto. Devi calmarti e non pensare a quello che ti ha detto, fallo per il bene del bambino. >>le dico. Annuisce. Fa dei respiri profondi. << Vuoi che ti prepari qualcosa?>> le chiede mia madre accarezzandole le mani. << Un tè >> dice. << Te lo preparo subito. >> Grace si alza e va in cucina. Ana è ancora seduta in braccio a me. Mi abbraccia e nasconde la testa nell'incavo del mio collo. Le accarezzo la schiena e le bacio la testa. Grace torna qualche secondo dopo con una tazza di tè e la porge ad Ana. Mia madre mi guarda e sta per dirmi qualcosa, ma viene preceduta da Ana << Grace, so che siamo di due classi sociali differenti e tutto il resto, so anche che abbiamo fatto questo discorso parecchie volte,però.. voglio davvero che tutti voi sappiate che non l'ho sposato per soldi. Gli ho sempre detto che non voglio i suoi soldi, io voglio lui. Io amo lui. Se un giorno dovesse andare in bancarotta, io starei ugualmente con lui. >> dice piangendo. Sospiro. Quante volte gliel'ho detto? Io lo so che non sta con me per soldi. L'unica cosa che conta è questa. << Ana, tesoro. Noi lo sappiamo. Te l'ho ripetuto tantissime volte, non farti condizionare da ciò che ha detto Carla. >> le dice dolcemente mia madre << C'è per caso qualcuno di noi che ti ha fatto pensare il contrario? >> chiede. Ana distoglie lo sguardo e non risponde. << Ana? >> << Mh? >> mi risponde ma non mi guarda. << Ti faccio la stessa domanda che ti ha fatto mia madre. C'è per caso qualcuno che ti ha fatto pensare il contrario? >> chiedo dolcemente. SI muove a disagio. Che diamine le prende? << Ecco..Io non vorrei creare dei litigi... >> dice. << Non preoccuparti, tesoro. Dimmelo. >> dice Grace. Ana sospira, non accenna a girare lo sguardo verso di noi.<< Carrick si è sempre dimostrato distante, sin dalla prima cena, in cui ci siamo conosciuti. Mi ha fatto capire indirettamente che mi crede un arrampicatrice sociale. >> dice. << Lo dici per la storia dell'accordo prematrimoniale? >> chiede Grace. << No. In quell'occasione se ricordi, avevo detto a Christian che lo avrei firmato. Avrei firmato tutto quello che lui e Mr Grey avrebbero voluto. >> dice stringendo le spalle. Capisco. Papà si è sempre dimostrato un po' freddo nei suoi confronti, anche dopo il matrimonio. Ana mi ha fatto capire più volte quanto le facesse male questa storia. << Lui sin dalla prima sera, si è dimostrato più affettuoso, diciamo, nei confronti di Kate. Io non ho nulla contro nessuno dei due, però.. mi fa male pensare che mio suocero crede che io e lui abbiamo iniziato a frequentarci solo per sesso, in un certo senso. >> dice. La nostra relazione è iniziata così è vero, per una questione di sesso,però sapere che mio padre la considera un po' come una sgualdrina, è tutt'altra cosa. << Se devo essere sincera, quel giorno, quando ti ho conosciuta, sono tornata a casa e gli ho raccontato tutto. Gli dissi che credevo steste insieme. Sai cosa mi ha detto? " Ma no. Vedrai che sarà qualche sgualdrinella o la sua personal trainer." Ci sono rimasta male, però non gli risposi. Qualche giorno dopo, Elliot mi disse che avrebbe voluto farci conoscere Kate. Gli parlò un po' di lei, e quando Carrick fece le sue considerazioni, Elliot ti ha nominata, così ho colto l'occasione per chiedergli qualcosa di te e fare in modo che mio marito si ricredesse. >> dice Grace. Questa non la sapevo. << E poi? >> chiedo. << Tuo padre non ha detto nulla, se non che se ne doveva andare. >> dice ma viene interrotta dal cellulare che squilla. << Scusate, è il mio. >> dice. Si alza per rispondere e ne approfitto per parlare con mia moglie. << Perché non me lo ha detto prima? >> chiedo. << Non voglio creare disguidi e litigi nella tua famiglia. >> dice sospirando. Arriva Grace. << Ragazzi, scusatemi, però me ne devo andare. Carrick ha chiamato. >> dice << D'accordo mamma. Ti faccio accompagnare da Taylor. >> dico << Non ce n'è bisogno. >> replica. << Mamma, ti porterò l'auto domani, è tardi per farti andare da sola. >> dico. Saluta Ana e l'abbraccia. Poi saluta anche me. << Ciao tesoro. A domani. >> dice. Quando se ne va, Ana mi chiede se le posso preparare un bagno. << Certo. >> dico bacandole la testa. << Lo fai insieme a me? >> chiede << Ovvio, piccola. >> le dico sorridendo. Sorride e andiamo in bagno. Angolo me Ecco qui il settimo capitolo. Mi scuso se ho pubblicato due volte lo stesso capitolo.

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


ANA POV Il pranzo da Grace ieri è stato gradevole. Ci siamo divertiti molto e devo dire che mia suocera è stata molto premurosa. In questo momento siamo nella sala d'aspetto dell'ospedale. Mi hanno detto che la dottoressa Greene è occupata. << Sei nervosa? >> chiede Grace teneramente. << No. Un po' emozionata, non vedo l'ora di sentire il suo cuoricino battere. >> dico felice. Lei sorride. << Mrs Grey. >> chiama un'infermiera. << Sono io. >> dico alzandomi. << La dottoressa la può ricevere. Prego, da questa parte. >> dice . Quando entriamo, la dottoressa Greene è seduta alla sua scrivania. Si alza e mi stringe la mano. << Salve,Anastasia. >> <> dico indicando Grace. << Oh, ma ci conosciamo già, siamo colleghe da parecchio tempo. Ciao Grace. >> dice la dottoressa << Ciao,cara. >> risponde Grace << Accomodatevi. >> dice. << Bene Ana, oggi scopriremo di quante settimane esatte è il feto, sentiremo il suo cuore battere. Ti dirò quali integratori dovrai assumere, quante volte al giorno e come li dovrai prendere. >> mormora e si dilegua in un discorso di dieci minuti sui vari medicinali. << Ora, accomodati sul lettino. >> mi alzo e mi sdraio sul lettino, mi scopro la pancia e la dottoressa ci mette il gel,lo spalma e accende il monitor. << Bene, diamo un'occhiata a questo piccolino.. >> inizia a spostare la sonda, e si vedono delle immagini. Guardo la dottoressa, sembra un po' perplessa. << C'è qualcosa che non va? >> chiedo. << Mh, no. Allora, il feto è di dieci settimane, quindi si potrà iniziare a divulgare la notizia tra parenti ed amici a breve. Come le ho spiegato prima, si è sicuri dopo la dodicesima settimana. >> dice. << Quindi, dovremmo aspettare altre due settimane? >> chiedo. << Non proprio, potrò dirglielo con esattezza appena terminata la visita. >> dice mentre continua a muovere la sonda. Sospira e dice << Mrs Grey, ha avuto un accumulo di ansia e stress ultimamente? >> chiede. << Perché? >> << Non c'è battito. >> dice. Mi manca il fiato. Il mio cuore perde un battito. Grace mi stringe la mano. << Com'è possibile? C'è stato un aborto? >> le chiede. << Non è detto che sia un aborto. Magari non riusciamo a sentirlo perché è messo in una posizione che non ce lo permette. L'embrione comincia a prendere sembianze umane e inizia a formarsi. Iniziano a crescere i piedini, le mani, il cranio. Inizia a cambiare posizione. Ma un accumulo di stress e ansia portano anche a questo. >> dice. << Beh, ultimamente si. Ho avuto qualche diverbio in famiglia.. >> dico. << Deve restare più calma, non fa bene al feto. Ritorni tra due giorni e sapremo se c'è battito oppure è in corso un aborto. >> dice. << D'accordo. Arrivederci. >> mi vesto, prendo le mie cose e usciamo. Qualche secondo dopo, squilla il mio cellulare. Lo prendo e guardo chi è. Christian. << Non rispondi? >> chiede dolcemente Grace. Scuoto la testa << Non ce la faccio. >> dico piangendo. << Vedrai che si risolverà tutto. >> dice abbracciandomi. << Ho paura,Grace. >> sussurro piangendo. Mi abbraccia più forte. Ci dirigiamo verso l'auto e le chiedo se può venire a casa con me. << Certamente. >> Christian continua a chiamare. Ho anche chiesto a Grace di non rispondere e lei gli ha mandato un messaggio dove gli diceva che stavo facendo la visita. Quando arriviamo a casa, i nostri telefoni continuano a squillare. Sospiro. So che devo rispondergli. << Pronto. >> << Ana! Cosa ci voleva a rispondere? Cosa ti ha detto la dottoressa? Com'è andata l'ecografia? Hai.. >> fa domande a raffica e lo interrompo. < Non c'era battito. >> dico con un filo di voce.Silenzio. Non dice una parola.<< Cosa? >> sussurra.<< Non c'era battito. Non sappiamo ancora se è in atto un aborto o meno. Devo tornare tra due giorni. >> << Ana.. Cazzo! Ho una riunione importante tra poco. Vorrei venire a casa ma.. >> dice. << Non ti preoccupare. C'è Grace con me .>> << Faccio più in fretta che posso, giuro. >> dice. << Okay. >> << Ti amo. >> dice. << Ti amo anche io. >> dico e chiudo la chiamata.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Quando arriva Christian siamo in salotto, sedute sul divano. << Ana? >> mi chiama dall'altra stanza. << Siamo in salotto. >> rispondo. Entra correndo. Ha i capelli spettinati, è senza cravatta ed ha i primi due bottoni della camicia sbottonati. Nonostante tutto, è sexy da morire. Mi alzo e mi abbraccia. Tra le sue braccia, inizio a piangere. << Sh.. Va tutto bene. >> dice con il naso tra i miei capelli. Ci sediamo. << Cosa vi ha detto la dottoressa? >> chiede. << Il bambino è di dieci settimane, ha detto che probabilmente è in una posizione che non ci permette di sentire il battito. Iniziano a crescere il cranio, le mani e i piedi. Però, ha anche detto che un accumulo di ansia e stress potrebbe portare ad un aborto.. >> Lui è furioso. Ha la mascella contratta e l'ira è ben visibile nei suoi fantastici occhi grigi. << Christian? >> << È meglio se tua madre non si fa sentire, né vedere per un bel po'. >> dice furioso. << Ragazzi, scusate. Io dovrei andare, ho il turno tra mezz'ora. Di qualsiasi cosa abbiate bisogno, chiamatemi. >> dice Grace. << Certo, mamma. Sta tranquilla. Grazie. >> dice Christian salutandola. Mi alzo e l'abbraccio. << Grazie mille,Grace. >> << Non ringraziarmi. Ciao,tesoro. >> dice e se ne va. << Vieni qui >> dice e mi prende in braccio. Nascondo la faccia tra l'incavo del suo collo. << E se è un aborto? >> gli chiedo con un filo di voce. Non risponde e mi stringe più forte. << Vedrai che non è così.. >> << Vedrai che tra qualche mese, inizierà a crescerti il pancione,scalcerà e si farà sentire. E qualche mese dopo lo stringerai tra le braccia. >> dice con la voce roca, per le lacrime trattenute. << Sicuramente è messo in modo che non possiamo sentirlo, è un piccolo monello già da adesso. >> dice baciandomi. -- Oggi devo tornare nuovamente dalla dottoressa Greene. Christian ha detto di voler venire insieme a me sta volta . Appena arriviamo, non dobbiamo aspettare molto per poter entrare. Ci chiamano dieci minuti dopo. << Buongiorno Ana. Mr Grey. >> ci stringe la mano la dottoressa << Salve. >> << Allora, Ana. Vediamo cosa dice questo piccolino? >> chiede. Annuisco. Sono nervosa. Tra poco saprò se diventerò mamma tra qualche mese o meno. Ho paura. Stringo forte la mano di Christian mentre sono sul lettino e la dottoressa prepara il gel. Qualche secondo dopo, vedo il mio bambino sul monitor. La dottoressa preme qualche tasto e poco dopo sento un suono. Un emozione forte e indescrivibile invade il mio corpo e il mio cuore. Lacrime calde scorrono il mio viso. Guardo Christian, è seduto accanto a me su uno sgabello. Piange anche lui, mi stringe forte la mano e mi guarda. Il sollievo invade il mio corpo. Sentire il suo cuoricino battere quando pensavo non fosse possibile, è la cosa più bella del mondo. Un sorriso ebete spunta sulle mie labbra. Guardo Christian, sta sorridendo anche lui. Piange, so che sono lacrime di gioia, si avvicina e mi bacia. << Hai visto, Mrs Grey? Cosa ti dicevo? >> dice dolcemente. La dottoressa ci guarda e sorride. << Volete sentirlo di nuovo? >> chiede.Annuiamo entrambi e ci fa riascoltare quel suono meraviglioso. << Bene. Ora direi che potete iniziare a dare la notizia a parenti ed amici. >> dice la dottoressa. Dopo qualche altra raccomandazione,la salutiamo e ce ne andiamo. Chiamo immediatamente Grace per darle la notizia. Risponde dopo qualche squillo. << Ana? Cos'è successo? Com'è andata l'ecografia? Cosa.. >> sembra nel panico. Ridacchio la interrompo e le dico felice << Allora, nonna Grace, sei pronta all'arrivo di questo nipotino? >> << Oh Dio! Hai sentito il suo battito?>> << Si. La cosa più bella che io abbia mai sentito. >> dico emozionata. << È fantastico. Sono così felice! Quindi lo potrete dire a tutti? >> << Si >> << Meraviglioso! Non vedo l'ora! >> dice entusiasta << Anche noi. >> la saluto e chiudo la chiamata. Appena usciamo dall'ospedale, Christian mi prende in braccio e mi fa volteggiare, come quella volta n cui accettai di sposarlo. Rido felice. << Bene, Mrs Grey. Direi di organizzare una festa e dire a tutti dell'esistenza di questo piccolino. >> dice con una mano sulla mia pancia. << O piccolina. >> preciso. << Io gli darei dell'ometto, sai, noi Grey abbiamo una certa reputazione. >> dice facendomi l'occhiolino. Rido << Andiamo a casa, che è meglio. >> dico.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


ti sul letto a coccolarci dopo aver fatto l'amore.È passata una settimana dalla visita ospedaliera e abbiamo pensato di organizzare una cena per annunciare il lieto evento. << Quando vuoi farla la cena? >> mi chiede baciandomi il collo. << Mh, non saprei. Venerdì? >> rispondo accarezzandogli il braccio. << Okay. Chiamo quel rompi palle di mio fratello... >> dice mordicchiandomi l'orecchio. << Adesso? >> chiedo. << Si, mica solo lui può rompere le palle chiamando nei momenti meno opportuni... >> ridacchio. Prende il telefono e chiama Elliot. << Sta squillando... >> dice << Strano per un telefono. >> rispondo con sarcasmo. << Simpatica,Mrs Grey. Metto il vivavoce.>> poco dopo Elliot risponde. << Ciao,fratello. >> dice Christian. << Ciao,straniero. Come mai ti fai sentire? Solitamente se non ti scrivo io, non ti fai vivo. >> dice con sarcasmo. Ridacchio. << Si, beh.. Io e Ana abbiamo pensato di invitarvi a cena, venerdì sera. >> dice. << Ehm.. Proprio venerdì? >> chiede. << Si. Venerdì. >> << Ho promesso a Kate di portarla fuori a cena. Non puoi fare un'altra sera? >> << No. Dobbiamo dirvi una cosa importante. >> replica,Christian. << Avanti, sposta la cena a sabato o giovedì. Cosa ti costa? >> dice mio marito. << Le palle... >> sussurra. Scoppiamo a ridere. << Ehy, ma sei in vivavoce? >> chiede. << Si. >> replica Christian ridendo.<< Ah. Ciao cognatina >> << Ciao... >> dico ridendo. Sospira. << Aspetta che ne parlo con Kate. Kate! >> grida. Non si capisce la risposta di Kate. << Senti, ha telefonato mio fratello, ci hanno invitati a cena. >> dice. << Non le ha detto quando. >> mi sussurra divertito Christian all'orecchio. Annuisco. << Ah, va bene. Quando? >> chiede Kate. << Ehm.. Venerdì. >> dice titubante. << Elliot, venerdì abbiamo la cena. Digli di no. >> dice Kate. Elliot non risponde. << Hai accettato, non è così? >> grida. << Si. >> << Che palle! Non andiamo da nessuna parte! Per una volta che mi porti fuori, chiama quel rompi palle di tuo fratello e non si fa più niente. >> << Kate! >> grida Elliot. << Ha detto che ci devono dire una cosa importante. >> << Non me ne frega. Ci vai tu. Io vado fuori a cena. Da sola. >> grida. Ma che diamine le prende? << Senti, la convincerò. Scusate. Ci vediamo venerdì. A che ora? >> chiede. << Ti mando un messaggio. >> dice Christian. << Okay. Ciao. >> dice e chiude. << Simpatica mia cognata. >> dice con sarcasmo. Sospiro. << Lo chiamerò più tardi e gli spiegherò il perché della cena. >>mormora baciandomi la testa << Chiamiamo Ray. >> dico e prendo il telefono. << Ana? >> << Cosa? >> chiedo irritata. Ci sono rimasta male,non pensavo reagisse così. Non ci sentiamo ne vediamo da quasi un mese. << Ci parlo io con Elliot... >> << Non mi interessa. Se deve venire a rovinarmi la cena perché tuo fratello l'ha costretta a venire, può davvero andare a cena fuori da sola. >> dico irritata. Chiamo Ray e risponde poco dopo. << Ciao,Annie! >> dice felice. << Ciao papà. Come stai? >> << Meglio, grazie. A breve mi faranno uscire dall'ospedale. >> dice << Davvero? Papà è fantastico! Fammi sapere quando e verremo a prenderti. >> dico contenta. << Okay. Tu come stai? Il mio nipotino? >> chiede premuroso. << Bene, ti chiamavo a tal proposito. Stiamo organizzando una cena per annunciarlo. Vieni? >> chiedo. << Annie! Me lo chiedi? Devi solo dirmi il giorno e l'ora >> rido. << Venerdì. Ti farò sapere l'ora appena decideremo. >> << Okay. Ora devo salutarti, inizio la terapia tra poco. Saluta Christian, un bacio. >> << Okay. Ciao. >> chiudo la chiamata. << Ti saluta mio padre.. Chiamiamo Grace? >> chiedo. Mi guarda. Sospiro. << Mi dispiace per averti risposto in quel modo, però ci sono rimasta male.. So che non c'entri nulla, che non è colpa tua però... >> sospira << Non preoccuparti. >> dice baciandomi. << Chiamo Grace. >> dice e chiama.. << Mamma... >> << Ciao tesoro. Stai bene? Ana? >> chiede preoccupata. << Stiamo bene, senti, ti chiamavo per dirti che stiamo organizzando una cena per venerdì.. >> dice ma lo interrompe. << Lo direte a tutti? >> esclama entusiasta. << Si... >> << Che bello! Non vedo l'ora! Almeno non devo gioire in silenzio ogni volta che c'è qualcuno e ci penso.!>> dice. Che tenera.. << Beh, ora te ne puoi vantare >> dice Christian . << Certo! Non vedo l'ora. Mi mandi un messaggio con l'ora? >> chiede << Si,si. Dillo tu a Mia, per favore. Un bacio.>> << Tua madre è un amore... >> dico << Si è vero. >> sorride. << Hai fame? >> chiede. << Un po'.. >> dico. << Okay, alziamoci allora. >> si alza e si veste. Nel frattempo io lo guardo, è una meraviglia solo in boxer. << Non ti alzi,Mrs Grey? >> chiede sorridendo. Scuoto la testa. << Preferisco ammirare il panorama. >> mormoro sorridendo. << Ah, credo che tu abbia preso una sbandata al quanto pericolosa,piccola. >> mormora sorridendo. << Una bella sbandata, Mr Grey. >> dico guardando famelica il suo corpo , mordendomi il labbro. << Non vuoi fare colazione? Hai detto di avere fame. >> dice. Sorrido.<< Ma io non ti ho detto di cosa ho fame. >> dico prendendolo per la mano e strattonandolo sul letto. << Cosa..? >> rido e mi metto a cavalcioni su di lui. Gli blocco le mani ai lati della testa e gli faccio il solletico con i capelli. Mi ribalta improvvisamente sotto di lui e mi fa il solletico. << No! Basta, ti prego! >> sono senza fiato. << Christian! >> sto ridendo come una matta, e il mio puntino, si fa sentire. Mi scrollo di dosso Christian e corro nel bagno che abbiamo in stanza. POV CHRISTIAN La vedo correre improvvisamente in bagno. << Ana? >> arrivo e sta vomitando. Mi avvicino e con una mano le tengo i capelli, mentre con l'altra la sorreggo. Quando ha finito, l'avvicino al lavandino e le sciacquo la faccia. La metto a sedere sul ripiano e le lego i capelli. La guardo ed è pallidissima. << Ana, stai bene? >> scuote la testa. << Mi bagni la faccia? >> chiede. Sta sudando, è pallida. Le bagno il viso, prendo un asciugamano, lo bagno e glielo appoggio sul collo, quando mi sembra che si stia riprendendo, sviene e faccio in tempo a prenderla prima che cada per terra << ANA! Ana! Ana! >> la porto in camera e la sistemo sul letto. Le alzo le gambe. Inizia a riprendere conoscenza dopo qualche secondo. << Christian? >> mi chiama e mi cerca con un braccio. << Sono qui... >> le appoggio le gambe sopra un cuscino e mi avvicino. << Ehi, ti senti meglio? >> le chiedo dolcemente. Annuisce. << Mi porti un bicchiere d'acqua per favore?>> chiede con un filo di voce. << Certo, arrivo subito. >> le do un bacio sulla fronte e mi dirigo in cucina. Dopo averle preso l'acqua chiamo Grace. << Christian, tesoro, ci siamo sentiti poco fa, è successo qualcosa? >> chiede. << Ana si è sentita male. Le stavo facendo il solletico, si è alzata per andare in bagno a vomitare. Sono arrivato, l'ho aiutata e poco dopo è svenuta.. >> dico. Sono nel panico, non ho idea di cosa fare. << Aspetta,ripeti tutto da capo. Non ho capito. >> dice. Respiro profondamente e le racconto tutto. << Ho capito, stai tranquillo, è stato sicuramente un abbassamento della pressione. Dalle un po' di acqua e zucchero. Se vomita di nuovo chiamami, che arrivo. Chiaro? >> << Si, grazie. Vado a portarle l'acqua. >> Torno in camera e Ana è seduta sul letto. Le porgo l'acqua e le faccio mettere un po' di zucchero sotto la lingua. Mi fa gesto con la mano di sdraiarmi accanto a lei. Mi sdraio,si appoggia al mio petto e qualche minuto dopo si addormenta.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Mentre Ana dorme, ho intenzione di chiamare Elliot e Ray. Provo ad alzarmi dal letto per andare in un'altra stanza e non svegliarla, però si stringe ancora di più al mio petto. Ci riprovo, però mi riesce impossibile staccarla da me. Sospiro. Non mi resta che chiamarli da qui. Chiamo prima mio fratello. Risponde dopo qualche squillo.<< Ehi, stai male?Due telefonate in meno di mezz'ora cos'è successo? >> chiede ridendo. << Sei proprio simpatico. Ti chiamavo per la cena... >> sospiro. << Christian, io... >> dice ma lo interrompo. << Ti ho chiamato per dirti il motivo di questa cena. Poi, farai quello che vorrai. Sceglierai tu se venire e festeggiare con noi, o portare quella rompi palle della tua ragazza fuori. >> dico calmo, non voglio svegliare Ana. Sospira e dice << Volevo scusarmi per quello che hai dovuto sentire da Kate. Non ho idea di cosa le sia preso. >> << Non è colpa tua,ma sta tranquillo che ci farò due chiacchiere non appena la vedrò. A me non interessa se non le sto simpatico, se la sopporto lo faccio per te e per mia moglie. Lei ci è rimasta malissimo. Mi ha detto che se deve venire qui e rovinarle la cena perché l'hai costretta a venire, può andare davvero a cena da sola. E poi, è quasi un mese che non si degna di farsi vedere, né sentire. >> gli dico.<< Tua moglie è incazzata nera. Un mese? L'altro giorno mi ha detto di essere uscita con Ana... >> dice perplesso. << Comunque, dimmi, cosa festeggiamo? >> chiede.Faccio un respiro profondo. <> dico con un sorriso enorme. << Cosa? Dici davvero? >> chiede euforico. << Si, è di dieci settimane. >> sono troppo felice. Quando abbiamo sentito il suo cuoricino battere l'altro giorno,mi sono sentito euforico. << Fratellino, sei ben dotato,eh! >> scoppia a ridere. << Non farmi ridere,Elliot. C'è Ana che dorme. >> dico ridendo. << Elliot, vedi se riesci a convincere Kate. Se proprio non vuole lascia perdere. Ma provaci, per Ana è importante. Già non ci sarà sua madre, anche la sua migliore amica no, è troppo. Se non vuoi farlo per me, fallo per lei. >> dico seriamente. << Tranquillo, ci parlo io. Non le dirò nulla della gravidanza, se vorrà venire, bene. Altrimenti vengo solo io. Zio Lelliot non manca mai. >>sorrido. << Zio Lelliot? >> chiedo sghignazzando. << Si. Hai qualcosa da ridire? >> chiede ironico. << No. Ciao fenomeno. >> dico e chiudo la telefonata. Sto per chiamare Ray, quando Ana si sveglia.<< Ciao... >> sussurra. Poso il telefono e le accarezzo la testa. << Ciao piccola,ti senti meglio? >> le chiedo. Lei annuisce. << Ho fame, che ore sono? >> guardo la sveglia. << Le undici. Ti vuoi alzare? >> << Si, mangiamo? >> mi chiede. << Certo, vieni ti preparo qualcosa. >> dico e ci dirigiamo in cucina. -- Dopo aver pranzato, Ana ha ancora fame. << C'è quel gelato che avevi comprato? >> mi chiede. << Si,credo di si. >> mi alzo e vado a controllare nel freezer. Prendo il gelato e torno al bancone. Ana prende la vaschetta, la apre e inizia a mangiare il gelato. Si è sporcata tutta intorno al viso, è così buffa. Appena si accorge che la sto guardando arrossisce. << Ne vuoi? >> mi chiede con la bocca piena, e lo sguardo colpevole. << Se non mangi anche me, magari un po' >> le dico ridendo. Mi fa la linguaccia, si avvicina, prende una cucchiaiata di gelato e mi guarda sbattendo le palpebre in modo allusivo. << Il tuo gelato... signore... >> sorride in modo provocatorio e mi imbocca. << Mrs Grey, fai la brava. >> le dico sorridendo. Se non si fosse sentita male sta mattina, avrei retto il gioco ma adesso è meglio se la distraggo. << Ti va di fare un giro, se ti senti meglio? >> chiedo. << No, ora vorrei fare tutt'altro che un giro.>> sorride provocatoria. << Tipo finire il gelato? >> le chiedo prendendola in giro.<< Mr Grey, non fare il finto tonto... >> mormora << ... so benissimo che hai capito. >> dice con il broncio. << E tu hai capito benissimo cosa sto facendo. Quindi, te lo ripeto, vuoi andare a fare un giro? >> dico. << Aah, e va bene! Cinque minuti e sono pronta. >> dice sbuffando. Ridacchio. Mi avvicino e l'abbraccio.<< Su, non fare così... >> la prendo in braccio come le spose e la faccio girare. Lei ride e mi abbraccia. << Comunque, mi vendicherò, sappilo. >> sussurra al mio orecchio.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Appena siamo pronti usciamo. Ana è bellissima, indossa una salopette di jeans,un cardigan nero, sciarpa nera e occhiali da sole. Ho deciso di portarla in centro, volevo iniziare a comprare qualcosa per il bambino anche se non sappiamo ancora il sesso. << Allora, dove andiamo? >> chiede. << In centro... >> rispondo senza dare troppi dettagli. << A fare? > domanda curiosa. << Un giro? >> dico retorico. Lei alza gli occhi al cielo. Quando arriviamo, parcheggio di fronte ad un negozio che vende passeggini e articoli per bambini. Scendo dall'auto e vado ad aprirle la portiera. << Cosa dobbiamo fare? >> chiede scendendo. << Un giro?>> sorrido. È sempre così curiosa. << Ma cosa ci facciamo davanti ad un negozio del genere? >> domanda guardando l'edificio. Dopo qualche secondo mi guarda e sorride. << Ma non sappiamo ancora il sesso. >> mi dice << Per la culla,il passeggino e cose varie non bisogna sapere il sesso del bambino... >> ci pensa su e poi annuisce. Entriamo e ci accoglie una commessa. << Buongiorno,signori. Posso esservi utile? >> domanda facendomi gli occhi dolci. Mia moglie, da gelosona qual'è, risponde << No,grazie. Facciamo da soli per il momento. >> la commessa sorride cortesemente e annuisce. Quando ci allontaniamo, inizio a ridacchiare. Ana mi guarda. È arrossita. << Non sopporto che vadano così in escandescenza. >> mormora sbuffando. Le avvolgo un braccio intorno al collo e le bacio una tempia. << Mrs Grey,io vado in escandescenza solo per te. Lo sai. >> non riesco a non ridere. Mi lancia un'occhiataccia. << Adulatore. >> Le giro il volto e la bacio. Ana inizia a guardarsi intorno fino a che non vede qualcosa che le piace. È una culletta. Ha le sbarre in legno,è semplice. La guarda con occhi sognanti. << Ti piace? >> lei annuisce. << Vuoi vederne altre? >> le chiedo. << No. Mi piace questa. Credo sia perfetta. >>dice sorridendo. Chiamo la commessa con un gesto della mano. Si avvicina e le dico che vorremmo prenderla. << Va bene. Vi serve qualcos'altro? >> chiede. << Si , vorremmo vedere dei passeggini e delle carrozzine. >> rispondo. << Prego, da questa parte. >> -- Abbiamo appena finito di vedere cosa ci potrebbe servire. Abbiamo comprato il passeggino, la culla, il seggiolino da mettere in auto, il seggiolone da mettere in cucina e il box. La consegna arriverà venerdì mattina. Quando usciamo dal negozio chiedo ad Ana se è felice. << Molto. Non vedo l'ora che sia venerdì. >> dice raggiante. Le sorrido e andiamo in auto. Mentre faccio partire l'auto, arriva un messaggio. È Elliot. sorrido e andiamo in auto. Mentre faccio partire l'auto, arriva un messaggio. È Elliot. Ehi,fenomeno. Sapete il sesso del bambino? Gli rispondo. No, genio. È presto. Viene quella simpaticona di mia cognata alla cena? No.e

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Sono in pausa pranzo, quando mi squilla il telefono. Sono passati due giorni da quando Ana si è sentita male. Prendo il telefono e guardo chi mi stava chiamando. Era Ray. Dopo la telefonata di Carla a sua figlia, gli avevo detto che gli dovevo parlare. Lo richiamo e risponde poco dopo. << Ciao,Christian. Ti disturbo? >> chiede. << Assolutamente no,Ray. Come stai? >> gli domando. Ho intenzione di parlargli riguardo a come agire con Carla. << Sto meglio, ti ringrazio. Dopodomani mi dimettono. >> mormora. Prima che possa rispondergli mi dice << Christian,senti, so che mi volevi parlare di una questione importante.. >> << Si, avrei dovuto chiamare prima, però abbiamo avuto delle piccole preoccupazioni con Ana. >> dico riferendomi agli ultimi eventi. << Preoccupazioni? Cos'è successo? >> mi chiede. Sospiro e gli racconto dello spavento che ci siamo presi in ospedale,per l'ecografia , della seconda ecografia e del piccolo malore di Ana. << Ora sta meglio? >> chiede ansioso. << Si, non ti preoccupare. Ray, vorrei sapere cosa devo fare con Carla. Non capisco perché si comporti così nei confronti di Ana. >> mormoro. Lui sospira << Che diamine ha fatto sta volta? >> chiede esasperato. Gli racconto della telefonata, di tutto quello che si sono dette. << Stai scherzando,vero? >> sbotta furioso. << Che cazzo le passa per la testa?! >> grida. << È quello che mi chiedo anche io,Ray. >> sussurro. << Ana come sta? >> chiede. << Ora meglio, è delusa dal comportamento di Carla. Soffre ma cerca di non farmelo capire. Io ho davvero intenzione di parlare con lei e chiederle che diamine le prende. >> dico. << Aspetta, ci parlo io. Prima ho intenzione di chiamare Bob >> dice << Va bene, fammi sapere.. >> << Okay. Ciao, Christian. .. << Ciao Ray >> -- Sto uscendo dalla GEH, quando mi suona il telefono. È Mia. << Cosa ci dovete dire venerdì?. >> parte già all'attacco. << Ciao,sorellina, è un piacere sentirti. >> mormoro ironicamente. << Aah, smettila con i convenevoli. Cosa ci dovete dire venerdì? >> ripete decisa. Decido di prenderla un po' in giro. << Ci trasferiamo a New York. Ana ha ricevuto un'offerta di lavoro e dice di non voler rinunciare. >> le dico. Sto cercando di trattenere le risate mentre salgo in auto e dico a Taylor di sirigersi verso la SIP. << Christian, stai scherzando? >> mi chiede. È tremendamente seria, mentre io mi sto divertendo. << No. Dubiti della mia parola? Lo sai che non mi piace,Mia. >> dico fingendomi arrabbiato. << No,no. Va bene,ci vediamo venerdì. >> risponde perplessa e chiude la chiamata. Mi metto a ridere. Nel frattempo siamo arrivati alla SIP e scendo. Ana esce dopo qualche minuto. È bellissima. Quando mi vede,sorride. Le vado in contro e le circondo la vita con le braccia e la bacio. << Mr Grey, a quanto pare ti sono mancata. >> mormora abbracciandomi. << Sempre Mrs Grey, sempre. >> le apro lo sportello e saliamo. Suona un telefono, è quello di Ana. << È tua sorella. >> dice. << Se ti chiede il perché della cena, dille che ci trasferiamo a New York perché hai ricevuto un'offerta di lavoro e non vuoi rifiutare. >> le dico ridendo. << Metti il vivavoce >> lei risponde << Ciao,Mia. >> << Ana! Come stai? >> chiede << Bene,grazie. Tu? >> << Bene..ecco. Mi chiedevo cosa ci direte venerdì alla cena... >> dice vaga. Ridacchio. << Sei con Christian? >> chiede Mia.<< No,sono al lavoro, sto aspettando che arrivi, sono con delle colleghe in caffetteria. >> dice Ana. << Ah,va bene. E cosa ci direte alla cena? >> chiede curiosa. << Mi hanno offerto un posto di lavoro a New York e non voglio rifiutare. Ne va della mia carriera lavorativa. A dir la verità mi dispiace cambiare città, dover lasciare tutto qui. Mi dispiace anche che Christian si allontani da tutti voi,però mi ha convinta lui ad accettare. >> dice convinta. << A dirti la verità pensavo mi stesse prendendo in giro.. Ci ho parlato poco fa.. >> dice. Sospira e dice << Va bene, allora a venerdì, Ana. Un bacio. >> << Ciao,tesoro. >> risponde Ana. Quando chiude la chiamata, scoppiamo in una fragorosa risata. << Sei proprio uno stronzo. >> dice ridendo. << Perché non glielo hai detto? >> mi chiede. << Lo direbbe a tutto il mondo.. >> lei scuole la testa e si accoccola al mio petto.

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