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Eravamo diretti verso Port Angeles, dovevamo effettuare il consueto
controllo sui clan con un gran numero di componenti...
Ci saremmo stabiliti a Forks per qualche mese, da quella posizione
sarebbe stato più facile operare.
La Lamborghini Reventon sfrecciava a tutta velocità verso
la nostra nuova casa.
William sembrava tutto intento a cantare sottovoce una canzone che
stavano riproducendo alla radio.
Dietro di noi una Ferrari California. Erano Victoria, Robert e Bree, il
resto della mia nuova famiglia.
Will cambia stazione, mette "il meglio della musica classica".
Come se fosse fatto apposta, la prima canzone mandata in onda è
Clair de lune, di Debussy.
Ed è cosi che incomincio, a mio malgrado, a ricordare.
"Non mi vuoi più?" "No."
Erano passati trentacinque anni da quando avevo perso tutto. L'amore,
la felicità, la vita.
Non ci sono parole per spiegare quanto, e come, avessi sofferto.
Ho vissuto una vita che sapevo non mia, l'ho vissuta senza ragione,
senza passione. Charlie non sopportava vedermi in questo stato.
La sua morte è stato un ulteriore trauma per la mia psiche
già provata.Ero diventata un morto che cammina, cosi mi avevano
definito malignamente a scuola.
In quella radura avevo perso tutto. Ora mi rimangono solo i miei
ricordi, tanta rabbia e rancore.
Ma che cosa pensava succedesse dopo che mi avrebbe lasciata? Aveva
pensato che avrei continuato la mia vita come se non fosse mai esistito?
Aveva pensato davvero quelle cose?Il mio amore per lui non aveva
significato nulla?
Il fatto che io avessi rischiato per lui ogni giorno della mia vita,
non aveva significato per lui?
A quel punto sarebbe stato meglio che non mi avessa salvata da James...
Adesso capisco come si è sentita Victoria quando l'abbiamo
privata del suo compagno.Will e io l'avevamo trovata ad Anchorage, ridotta
in uno stato terribile.
E' stato difficile per lei perdonarmi ma ,da quando si è unita a
noi, abbiamo cominciato a considerarci una sottospecie di sorelle...
Ne soffre ancora, benchè adesso abbia trovato un vampiro
innamorato come Robert. Lui è stato il primo e l'ultimo umano
tramutato da me.
Bree invece era un'adolescente che aveva tentato il suicidio dopo la
morte dei suoi genitori, fu William a trasformarla.
Ora chiama me mamma e lui papà. A me piace questa cosa, a Will
un po' di meno, dice che è l'unica cosa che lo fa sentire
vecchio.
Penso al suo quasi-suicidio, io quando ero ancora umana avevo pensato a
tanti modi per farla finita e ,se non l'avesse fatto prima lui, prima o poi l'avrei fatto io.
Chi è questo lui?Non è Edward Cullen.
E' la persona che mi ha dato una seconda occasione, che mi ha dato la
forza per andare avanti, per dimenticare e per iniziare una nuova vita.
Colui che i nostri simili temono assieme agli altri due protettori
delle arti notturne.
Uno dei signori di noi Volturi e di tutti i vampiri.
Marcus, mio padre.
Ad interrompere il flusso dei miei pensieri fu William, che spense
immediatamente la radio. Aveva percepito che non potevo sopportare
oltre, avvertiva la rabbia che cresceva dentro di me.
Mi contattò con la mente. Mi
dispiace, non potevo sapere... Tutto ok?
Non appena sorrido, per scusarmi, poggia delicatamente la sua mano
destra sulla mia, continuando a tenere il volante con la sinistra. Grazie Will...
La Reventon si ferma, davanti a noi una villetta nel cuore di una
foresta. Io e William non avremmo avuto problemi con la nostra "dieta
speciale".
Victoria, Robert e Bree non seguivano il nostro regime alimentare, si
sarebbero nutriti in prossimità di Port Angeles o Seattle.
Sospiro.
-La nostra nuova casa...-
**Il prossimo capitolo sarà secondo il punto di vista di
William**
SONO
TORNATA!!!! QUESTA E' LA MIA NUOVA FICCY, STAVOLTA PROVO A FARNE UNA
SERIA. NON PROMETTO DI
OMETTERE DEL TUTTO LA MIA VENA DI PERFIDIA E DI SARCASMO NERO! AMBIENTATA DOPO
CHE EDWARD LASCIA BELLA, LEI SI RITROVA VAMPIRA E AL SERVIZIO DEI
VOLTURI (FARO'
RACCONTARE LA STORIA PER INTERO DAL MIO CARISSIMO WILLIAM). SE VI STATE
CHIEDENDO PERCHE' VICTORIA E' QUI, BEH...VOLEVO PROVARE A VEDERE COME
VENIVA FUORI COSI, BUONA... (FACCIO SEMPRE IN TEMPO A CAMBIARLA) ROBERT E
BREE DOVREBBERO ESSERE TIPO DEI DIVERSIVI COMICI... WILL E' UN
PERSONAGGIO COMPLESSO, E' IL MY PERSONAL TYPE OF MAN CON UN PASSATO
OSCURO. VI ANTICIPO UNA
COSA VISTO CHE SONO PERFIDA: DEL SUO SEGRETO FA PARTE ANCHE
ROSALIE. SOLO LUI E
BELLA SI NUSTRONO DI ANIMALI, IL PERCHE' LO SPIEGHERO' IN AVANTI...
SCERVELLATEVI E COMMENTATE! Sydney Bristow
Mi chiamo William.
Non mi ricordo con precisione l'anno in cui sono rinato. Forse tra il
1935 e il 1938. Sinceramente non ricordo nemmeno dove, ho pochi ricordi
della mia vita umana.
Ne ho pochi, ma ce n'è uno che nemmeno la morte può fare
dimenticare.
Non avevo i genitori, venni abbandonato. Quelli che mi avevano dato la
vita mi avevano lasciato solo il mio nome, scritto su un biglietto,
posto accanto ad un fagotto.
Venni trovato da una ragazza di famiglia benestante, mi allevò
come fossi stato figlio suo, nonostante lei fosse piuttosto giovane per
essere una madre.
Le volevo bene, era la mia mamma.
Non ricordo perchè, ma mi tenne nascosto dai suoi genitori, dal
suo mondo. Diceva che, appena si fosse sposata, mi avrebbe preso
"ufficialmente" come figlio suo.
Alla fine incontrò un uomo. Progettarono le loro nozze. Era
felice.
Un pomeriggio usci per fare una passegiata, sarebbe andata da un'amica.
Le ore passavano e mia madre non tornava.Nessuno dei suoi andò a
cercarla, tranne me.
Mentre cercavo per strada sentii un urlo. Era lei. Arrivato sul posto
dove credevo provenisse l'urlo, con i miei occhi da bambino vidi una
cosa terribile:
Mia madre.Un lago di sangue. Una sagoma china sul suo collo.Avrei
capito solo dopo di aver visto un vampiro.
Lui non si accorse dei miei singhiozzi, caricò il suo corpo
morto sulle spalle e se ne andò nell'oscurità.
Ricordo ancora gli occhi cremisi dell'assassino di mia madre.
Dopo la sua morte i suoi genitori mi adottarono.Crebbi con loro fino ai
diciott'anni. Dopo di che andai alla ricerca del carnefice.
Non trovai lui.Mi imbattei per caso, nel Texas, nella famiglia dei
Volturi, che erano li per sedare le guerre tra i neonati.
Avevo vent'anni.Mi unii volontariamente a loro, nella speranza che,
prima o poi, avrei trovato la mia vittima.
Fu Aro a trasformarmi, mi prese sotto la sua ala e io lo considero come
il padre che non ho mai avuto.
Ora sono la sua guardia personale, forse solo grazie al mio "dono":
oltre che ad avere un effetto catalizzatore sulle menti (ne connetto
una o più alla mia), io controllo l'energia.
Posso fare qualsiasi cosa. Fare esplodere o implodere un vampiro, per
esempio. O provocare blackout e simili...
Non vedo l'essere vampiro come essere un mostro. Per me è lo
stesso, sia l'essere umani, che l'essere come noi, ha i suoi pro e i
contro.
Conobbi Isabella trent'anni fa.
I Volturi vennero a conoscenza che una famiglia di vegetariani aveva
svelato il proprio segreto ad un'umana, e che uno di questi se ne era
addirittura innamorato.
Arrivai a Forks con Marcus e Demetri.
Il mio incontro con lei fu del tutto casuale: ero a caccia di animali,
nella foresta. Improvvisamente sentii una folata di odore umano, di cui
raggiunsi subito la fonte.
La trovai in una radura, tutta rannicchiata su un lato, con le mani sul
viso, piangente.
Rimasi immobile a guardarla, sembrava un bellissimo angelo piangente di
qualche statua, o di qualche dipinto.
Mi avvicinai, restando alle sue spalle. Smisi di respirare.
Ci volle un po' che si accorse della mia presenza e, quando lo fece,
ebbe una crisi di pianto.
-Sei venuto a portarmi all'inferno da Edward?-
Edward?
-No.Perchè piangi angelo?- Si mise a ridere, forse perchè
l'avevo chiamata angelo. O magari era un'altra crisi isterica. -Come ti
chiami, angelo?-
-Isabella Swan.- Mi osservò meglio. -Tu sei un vampiro...-
Annuii...Quest'angelo era Isabella Swan, la ragazza di quell'idiota dei
Cullen. La fortuna mi aveva risparmiato tempo. L'avevo già
trovata.
-Come ti chiami?-
-William-
Si asciugò le lacrime, si era un po' calmata.
-William e...?-
-William può bastare...A dire la verità, Isabella, ti
cercavo-
Rimase interdetta per un attimo.
-Mi cercavi?-
-Io...Sono un Volturo.Sono qui con una guardia e Marcus, uno della
triade dei vampiri.Siamo qui per te...Mi dispiace angelo...-
Non rimase nemmeno turbata da ciò che le dissi, perfino mi si
avvicinò.
-Sei qui per uccidermi?Mi ha lasciato, non ho più motivi per
vivere...Tu davvero lo faresti?-
Perchè vuoi morire Isabella?E' stato quel Cullen a farti
soffire?Oh se potessi evitare di ucciderti... Mi mordicchiai il labbro.
-Forse, devo parlare con Marcus, non posso agire senza avere delle
direttive precise.-
-Oh...-
Mi venne in mente un'idea...Contattai mentalmente Marcus. Voleva che la
facessi finita subito.
Non avevo mai ucciso un'essere umano in vita mia, era la prima volta
che capitava una cosa del genere, e lei in fondo era solamente una
piccola e fragile umana, non volevo farle del male...
-Scusami...Devo, devo farlo.Cercherò di fare più piano
possibile...Mi dispiace...-
Non fece nulla.Possibile che non sembrava nemmeno scossa?Per quel mio
simile era arrivata a desiderare persino la morte?Ma che razza di amore
era?
Le scostai i capelli dal collo, le sfuggi un brivido di freddo. Sentii
una morsa dove una volta c'era il mio cuore.
Mi avvicinai ancora di più.Indugiai sulla sua clavicola.Respirai
il suo odore appieno, lo volevo immortalare nella mia mente.
-Ci metti ancora molto?-
-Non ho mai ucciso umani in vita mia, hai così tanta voglia di morire per mano mia?-
Rimase zittita. Poggiai le labbra al collo, ancora non la morsi. La sua
pelle era bollente, avrà avuto la febbre...O magari ero solo io
ad essere freddo.
Giurai di aver sentito un gemito. Lasciai correre, aprii le fauci.Lei
si strinse a me, mi stritolò.
Al suo volto si sovrapponeva quello di mia madre. Cosa aveva provato
lei quando era stata morsa a morte da quel mostro?
Ero un mostro anch'io?Stavo facendo la stessa identica cosa a questa
ragazza...No, non potevo farcela, mi scostai da lei.
Mi guardò con espressione neutra, ma non me ne curai.
Ricontattai Marcus, chiedendo di poter fargli vedere la ragazza. Magari
da vampira poteva avere un potenziale, sarebbe stata utile.
Meglio vampira che morta...Anche Marcus si chiese se la ragazza potesse
avere del potenziale, ne rimase incuriosito. D'altronde c'era stato un
motivo se questo Cullen si era invaghito di lei, no?
Adesso lui la voleva vedere.Chiesi un giorno di tempo. Me lo
accordò, anche se con riluttanza.
-Posso...Posso lasciarti vedere un'ultima volta le persone che ti sono
care,magari...Magari puoi portare con te alcune cose...-
Inarcò il sopracciglio.
-Cosa?Non mi uccide subito?-
-No...Voglio dire, per ora...Non escludo che voglia...-
-...Farmi diventare come voi?-
-Si...Sperò di si...-
Credevo di averle dette mentalmente le ultime parole, ma a quanto pare
no. Mi affrettai a cambiare atmosfera.
-Sarebbe un vero peccato sprecare un potenziale come il tuo.-
Le tesi una mano, per farla mettere in piedi.
-Non ho nessuno da salutare, mio padre è morto. Mia madre abita
lontano. Posso contattarla al telefono.Vado a prendere le mie cose a
casa?-
Annuisco. E' ancora immobile li, non si muove.
-Beh?Che fai?.
-Mi accompagni a casa?Mi duole la caviglia, non riesco ad arrivare alla
macchina.-
Mi avvicinai titubante a lei, ancora senza respirare.
-Ho il permesso di toccarti?-
Fece un cenno con la testa. La presi in braccio, allacciò le
braccia al mio collo per paura di cadere.
-Ti dico io dove andare, casa mia è facile da raggiungere.-
Arrivai a casa sua in meno di venti secondi.A malincuore la feci
scendere.
-Non vuoi entrare?-
-No, devo ancora cacciare, tu mi avevi interrotto. Sarò qui
domani mattina.-
Detto questo sparii nella foresta.
Ci volle un sacco di tempo affinchè arrivasse il giorno. Non ne
potevo più di aspettare, non dormire a volte può essere
un problema enorme.
Si fece trovare sotto casa sua alle sette del mattino. Non sembrava
avesse dormito.Con lei aveva solo uno zaino di scuola.
-Hai fatto quello che dovevi fare?Di' addio a casa tua, non penso la
rivedrai...-
Sussurrò un flebile addio, dalla sua guancia usci una sola
lacrima a rigarle il viso.
Al solo pensiero che non ne avrebbe viste più sul suo viso, la
fermai sull'indice e l'assaggiai. Lei mi guardò stranamente.
-Che fai?--
-Scusa, è stato più forte di me...Andiamo?-
Quel giorno Marcus, colpito dalla somiglianza di lei alla sua defunta
moglie, ne rimase impietosito e la tramutò.
Divenne la mia unica amica, confidente, una delle poche ragioni della
mia non-esistenza. Ma sono troppo codardo per mutare tutto questo in
qualcosa di più.
Lei soffre ancora per quel Cullen, preferisco
apettare...Arriverà il nostro momento...
Scendo dalla Lamborghini e vado ad aprirle lo sportello, le porgo una
mano per farla scendere.
Anche gli altri ci hanno raggiunto.
Entriamo in casa, dobbiamo sistemare le nostre cose, domani a me Bella
e alla piccola Bree aspetta la scuola...
Spero che se ne vada via questo presentimento che ho, non sono affatto
tranquillo...
COMUNQUE...INSERIRO'
IN SEGUITO (MOLTO INSEGUITO) I LICANTROPI. MI SERVIRANNO PER UNA
COSUCCIA. EDWARD NON LO
FARO' SPOSATO, MA GLI FARO' FARE UN MEZZO IMPICCIO CON...beh non ve lo
dico adesso,no? AH, NON SO
ANCORA SE QUESTA VERRA' FUORI COME UNA EDWARD4BELLA (penso con molte
probabilità di ...)
CHE DITE DEL MIO WILLIAM? IL CUI NOME, TRA PARENTESI, E' PRESO DA SPIKE
DI BUFFY???? VI PIACE?
Capitolo 3 *** Il secondo primo-giorno-di-scuola ***
rr_Giuls_ : ma che
gusto ci sarebbe se te lo dicessi?Di sicuro è difficilissimo da
immaginare! XD delfina :
sicuramente Edward soffrirà! Ah si, se
soffrirà!!Prenderà molto male il fatto che Bella sia una
vampira al servizio dei Volturi! ranyare : sono
ultraHappy che Will sia piaciuto un po' a tutti!Il suo passato è
davvero triste, ma chi vi dice che non ci sia un lieto fine per lui? franci_cullen : si, è il
figlio adottivo di Rose. Volevo darle finalmente l'unica cosa che non
ha mai potuto avere, se lo merita!Adoro lei quanto William.
Info valida per
tutti: il cognome di Will è Hale (nessuno tranne Aro lo sa) ed
è l'unico figlio, seppur adottivo, di Rosalie Hale.
Il mio vampiruccio amoroso dovrebbe avere al collo un ciondolo, come
quelli di una volta, con una foto di lei e lui da piccolo.
Sul retro c'è scritto '"per
sempre, tesoro della mamma".Servirà in seguito per il
riconoscimento... Un po' come succede nelle commedie plautine.
Ah, il potere speciale di Bella è quello di rubarli agli altri.
Provo a spiegarlo meglio. Come a lei è stato tolto tutto, lei
può togliere agli altri. Got it? Sinceramente
non so che paring ne uscirà fuori. Oscillerà tra
Bella4Eddie e Bella4Willie fino a che la mia mente malvagia non
deciderà definitivamente per uno dei due. Comunque...Si
lo so, questa storia è un po' assurda, ho bisogno di allenarmi
un po' per farne migliori!
BELLA'S POV:
La mattina seguente mi feci
trovare nel posto anteriore del passegero della Ferrari di Robert,
già prontaper una noiosissima giornata di
scuola.
Non ero più abituata ad essere relegata in quattro mura, a
contatto con degli adolescenti umani, con i
Volturi avevo sempre studiato da me...
Sospirai, questo era il mio secondo primo-giorno-di-scuola alla Forks
High School...
Non mi piaceva affatto che Victoria e Robert si risparmiassero tutto
questo; l'unica ad essere felice per la scuola era Bree,
infondo lei dovrebbe essere rimasta ferma a quindici anni e non ha mai
avuto l'esperienza, seppure inutile, del liceo. Sono passati solo dieci anni dalla
sua rinascita, Victoria ha paura non possa sopportare la troppa
vicinanza con gli umani.
Tuttavia William ed io nutriamo una gran fiducia in lei, si
saprà sicuramente trattenere.Ne sono certa... Forse dovrei avvisarla che non
è tutto 'sto gran che, la scuola è solo una cosa in
preparazione ad un lavoro futuro.
Noi avevamo GIA' un lavoro.
Saliti in macchina i miei due compagni già incominciano a
litigare. Sembrano veramente padre e figlia...
-Mi fai guidare papà?-
-No, ce l'hai il foglio rosa?-
Forse dovrei fargli presente che in America non si guida a quindici
anni...
-William, secondo i documenti lei ha meno di sedici anni, non
può avere il foglio rosa...-
-Ah, meglio cosi allora.Sentito piccola caria?Niente foglio rosa,
niente macchina.-
Bree sbuffa da dietro il sedile. Le prometto che al nostro ritorno in
Italia le farò avere una Ferrari uguale a quella di Robert.
Neanche faccio in tempo and inserire un cd nello stereo che già
ci ritroviamo al parcheggio della scuola.
-Eccoci qui...-
-Se non avessi avuto in comune con Bella cinque ore su sette, mi sarei
suicidato...-
-Pensate a me, che sto al primo anno!Starò con voi solo a
pranzo!Non è bellissimo?-
Will e io ci girammo verso di lei e all'unisono - No, non è
bellissimo.-
Bree ci guardò con aria innocente e, dopo aver fatto le
spallucce, si affrettò a scendere.
Come sempre, il mio compagno mi aprì lo sportello. E' sempre
cosi gentile con me, mi fa credere che la cavalleria non sia ancora
morta.
Esattamente come successe una trentina di fa, tutti gli occhi erano
puntati su di me.
Ma stavolta è un po' diverso: non solo sola, ci sono Bree e
William con me. Senza parlare dell'attenzione che riscuote la macchina
di Rob.
Ringrazio il destino per non avermi dato la facoltà di leggere
nel pensiero.
Sapere cosa passa nella testa delgi umani, quando ci osservano,
è una cosa che non riuscirei a sopportare.
A volte mi chiedo come abbia fatto lui
a resistere. Lui...
C'era un'altra cosa che era cambiata da trent'anni fa.
Non avrei incontrato alcun vampiro che avesse occhi dorati, a parte
Will e Bree...
Le prime tre ore di scuola passarono molto lentamente, avevo
affrontato già tutti gli argomenti di letteratura.
Il mio compagno invece non si era annoiato, aveva seguito tutta la
solfa su Romeo e Giulietta con attenzione.
Dice che non potrebbe mai stancarsi di ascoltare Shakespeare. 'A volte penso che tu sia un po'
strano, sai?' 'Che ci vuoi fare?Quand'ero
ancora umano avevo desiderato essere uno scrittore...Comunque penso che
non avrei avuto molto successo...' 'Forse avrei letto io qualche tuo
sonetto...' 'Ma dai!Non preferisci Romeo e
Giulietta?Alle ragazze dovrebbe piacere molto, come storia d'amore...'
Dopo tutto quello che è successo, trovo quest'autore troppo
romantico e melodrammatico. 'Nella mia versione, Romeo pianta in
asso Giulietta, decidi tu se è una bella storia...' 'L'importante è che
Giulietta abbia trovato un degno sostituto di Romeo...'
Presi la penna e, dopo aver buttato giù tre parole su un
bigliettino, lo feci scivolare dalla parte di William. 'E saresti tu??'
Si limitò a sorridere sornione. Accartocciò il foglietto
e se lo mise in tasca.
Ringraziai il cielo quando suonò finalmente la campana del
pranzo(per gli umani). Bree ci stava già
aspettando nel corridoio, tutta raggiante in volto. Prendendo Will e me
a braccetto, ci incamminammo verso la mensa.
-Sapete?Ho dei buoni progetti per la mia vita scolastica!Tornati a
Volterra chiederò a Marcus di poter frequentare una scuola!-
Le risposi anche per conto del "padre".
-Contenta te...-
In caffetteria ci sedemmo in un tavolo abbastanza appartato, non
volevamo molti occhi su di noi.
Mi faceva rabbrividire il pensiero che tra tutti questi ragazzi avrebbe
potuto esserci qualche nipote dei miei vecchi amici...
Prendemmo solamente un trancio di pizza a testa e dell'aranciata, che
ingurgitammo con disgusto.
-Mamma ma perchè dobbiamo farlo?Non possiamo fare solamente
finta di mangiare?-
-No, se non mangiamo, qualcuno potrebbe insospettirsi. Anche se ci
vorrà una vita a rimettere questa schifezza, non possiamo
rischiare.-
-Fa comunque schifo...-
Buttammo i rimasugli del nostro non-pranzo nel secchio e ci
incamminammo verso l'uscita.
Nel corridoio, mentre chiaccheravo con Bree, non facendo attenzione a
dove mettessi i piedi, andai a urtare contro qualcuno.
Avvertii una specie di scossa passarmi dentro, come quando di solito
assumo i poteri di qualcun altro.
Nella mia mente sfilavano velocemente una sequenza impressionante di
cose, persone e fatti che non conoscevo...
-Bella?!-
Era una ragazza minuta, molto pallida, con dei corti capelli neri che
risaltavano un viso molto fine.Aveva gli occhi dorati...
No. Non era possibile. Non qui, non adesso. Non LORO!
-Bella sei proprio tu?Cosa...Cosa sei diventata?Sono Alice!Non ti
ricordi di me?-
Ovvio che mi ricordo di voi, idiota...Mi guardò con occhi
imploranti. Ma imploranti di che??Che cosa dovevo a loro??Io li odiavo.
La ragazza che avevo urtato non poteva essere Alice Cullen!Quei quattro
ragazzi in fondo al corridoio non potevano essere i Cullen!
Perchè?Ma perchè a me?Non dovevano essere con il clan di
Denali?Perchè erano a Forks?
Sentii una morsa terribile allo stomaco, le budella mi si contorcevano
per un enorme fiotto di veleno che stava raffiorando...
Arretrai di un passo, andai a finire con la schina sul petto di
William, anche lui si era irrigidito innaturalmente, che lanciò
le chiavi della macchina a Bree.
-Mettila in moto, noi arriviamo subito...-
-Si papà...-
Guardai con rabbia tutti quanti e quando Alice tentò di venirmi
incontro, le ringhiai contro, facendole vedere i denti.
Intanto tutti i Cullen avevano tutti i muscoli tesi, pronti
all'attacco; Emmett e Japer avevano gonfiato il petto e mi guardavano
con diffidenza.
Rosalie si limitò a guardarci con curiosità
Non ebbi il coraggio di guardare lui negli occhi, me li sentivo
addosso.Sperai con tutto il cuore di poter vedere sofferenza e dolore,
se lo meritava.
Alice provò di nuovo a parlarmi.
-Bella, ma cosa...?-
-NON CHIAMARMI BELLA!Come ti permetti??Statemi tutti lontano!-
La mia rabbia e il mio odio erano cosi grandi che vidi Jasper
accasciarsi al suolo, tutto doolorante. Si reggeva la testa.
-Adesso basta, prenditela con me.-
Era stato Edward a parlare. Sinceramente non aspettavo altro, volevo
sputargli in faccia tutto il veleno che avevo.
-Si, brutto bastardo!E' solo colpa tua se Jasper sta soffrendo!E' il
mio odio per quello che mi hai fatto che lo fa stare male!-
Vacillò sui suoi stessi piedi, l'avevo colpito in pieno.
-Mi dispiace di averti fatta soffrire, io speravo solo di lasciarti
vivere una vita normale, come se non fossi mai esistito...-
-Ma purtroppo tu esisti!Ma che cosa credevi?Che avrei continuato a
vivere??Se non mi avessero trovato i Volturi, mi sarei tolta la vita!-
A tutti scappò un borbottio indistinto...Solo Alice ebbe il
coraggio di proseguire.
-I Volturi?Ma io non ho visto niente!-
Mi misi a ridere.
-Ovvio che non hai visto nulla, c'era lui con me!- Strinsi le spalle
sul petto di William.-Mi ha trovato lui nella foresta, mi portò
da Marcus, che mi trasformò in una di loro.Ora è Marcus
mio padre.I Volturi la mia famiglia!Will fai vedere a Edward in che
stato mi hai trovato!-
Fu un lampo.I miei ricordi di quel giorno passarono momentaneamente
nella memoria di Edward con tutta la loro violenza.
-Ah...-
Mi scappò un sorriso.Realizzai di aver centrato l'obiettivo, il
volto di Edward si oscurò di colpo.
Stava guardando a terra, poi rivolse il suo sguardo su di me. Era
carico di compassionevole tristezza, il suo volto era di una bellezza
terrificante con quell'espressione.
Scacciai quest'ultimo pensiero, non dovevo lasciarmi prendere in quel
modo, dovevo fargliela pagare.Per tutto quanto.
-Ora hai capito come mi sono sentita...Consideralo un avvertimento, la
vostra famiglia riceverà il controllo dei Volturi, a giorni...-
Feci cenno a William di andare e ci incamminammo verso l'uscita.
Mi ci volle tutta la forza possibile per passare accanto a lui ed
Alice, che, con lo sguardo, non mi abbandonarono mai.
Improvvisamente, quando passammo accanto a Rosalie ed Emmett, William
si arrestò.
Vidi nei suoi occhi un lampo di riconoscimento, che durò
un'istante.Lei lo guardò con diffidenza, mentre lui rimase ad
osservarla allibito
per tre lunghissimi secondi fino a che Edward non le si parò
davanti, ringhiando.
-Stalle lontano...-
Lo sguardo di Rosalie faceva salti da Will a Edward, non capendoci
nulla. Sinceramente anche a me non era chiara la situazione. Ma che gli era preso?
Che cosa intendeva Edward con il "stalle lontano"? Lessi una sfumatura di delusione
negli occhi di William, solo allora si decise ad allontanarsi con me
verso la macchina.
Avevo intenzione di farmi spiegare tutto quanto da William durante il
viaggio in macchina.
Ma lui non aprì bocca per tutto il tragitto.
delfina:
In questo capitolo sarà
proprio lui a spiegarlo! Il prossimo è un mix. franci_cullen:
Praticamente hai elencato tutte
le cose che voglio vare io! O_o Ma leggi nella mente anche tu?? XD ranyare:
Lo fa appunto perchè la
sua tranquillità mentale è stata appena distrutta col
machete! XD No dai scherzo, penso che Edward tenga molto alla sorella!
*Intanto a Forks, nello stato di Washington*
Edward(starnutendo):
Etciùùùùùùù!!!
Alice: Eddino-cipollino ma da quando i vampiri starnutiscono?
Edward: Staranno parlando di me, naturalmente!
Alice: Perchè vuoi essere sempre al centro
dell'attenzione?
Bella/Will: Si, ci siamo anche noi!!!! EsthelBlackAngel:
Hai ragionissima!!Non sono
ancora brava a rendere le emozioni delle persone al di fuori del punto
di vista del personaggio, devo migliorare! Potreste aiutrami con qualche
suggerimento?Lo so, sono stata cattiva, ma serviva per fare vedere a
Edward quanto è stato stronzo!
Jasper: Non ti preoccupare, cara autrice, ti perdono.
Io: Davvero?
Jasper: No.
(L'autrice muore azzannata dalla sua stessa creazione)
Comunque penso che a Bella farò predere un attacco isterico! Come al solito,
Alice(inchino in segno di sudditanza) non si farà i cavoletti di
Bruxelles suoi, facendo molto arrabbiare Bella!
WILLIAM'S
POV:
Le prime tre ore di scuola
passarono molto velocemente, gli argomenti di letteratura inglese erano
molti interessanti.
La mia compagna invece si era annoiata, non aveva fatto altro che
sbadigliare per tutte tre le ore.
Eppure Shakespeare dovrebbe piacerle, di solito alle ragazze Romeo e
Giulietta piace, ci hanno fatto una miriade di film...
Io non potrei mai stancarmi di ascoltare le sue opere, quando ero
bambino, mia madre mi leggeva tutto tranne che storie per bambini.
Isabella intanto mi contatta mentalmente. Era proprio al limite della
sopportazione... 'A volte penso che tu sia un po'
strano, sai?'
Cosa?Se qui c'era un vampiro strano, quella era lei... 'Che ci vuoi fare?Quand'ero ancora
umano avevo desiderato essere uno scrittore...Comunque penso che non
avrei avuto molto successo...' 'Forse avrei letto IO qualche tuo
sonetto...'
Sorrido solamente al pensiero di lei che spreca il suo tempo tra i
libri invece di fare a pezzetti qualche vampiro. 'Ma dai!Non preferisci Romeo e
Giulietta a me?Alle ragazze dovrebbe piacere molto, come storia
d'amore...' 'Nella mia versione, Romeo pianta in
asso Giulietta, decidi tu se è una bella storia...'
Ah, è vero...La storia di Romeo e Giulietta potrebbe procurarle
qualche ricordo spiacevole...
Povera Bella, sono passati più di trent'anni e ancora non riesce
a superarlo.Sarà che ci troviamo proprio dove è
incominciato tutto...
Mi viene in mente un'idea.
'L'importante è che Giulietta abbia trovato un degno sostituto
di Romeo...'
Prese la penna e, dopo aver buttato giù tre parole su un
bigliettino, lo fece scivolare dalla mia parte di banco. 'E saresti tu??'
Mi limito a sorridere, lasciando per scontata la risposta.Quanto vorrei
dirle che si, sono io il degno sostituto del suo bastardissimo Romeo...
Accartoccio il foglietto e me lo metto in tasca, lo avrei tenuto da
parte.
La vidi il cielo quando suonò finalmente la campana del
pranzo(per gli umani). Bree ci stava già
aspettando nel corridoio, tutta raggiante in volto. Prendendo Bella e
me a braccetto, ci incamminammo verso la mensa.
-Sapete?Ho dei buoni progetti per la mia vita scolastica!Tornati a
Volterra chiederò a Marcus di poter frequentare una scuola!-
Guardai bieco la "madre", che rispose anche per me.
-Contenta te...-
In caffetteria ci sedemmo in un tavolo abbastanza appartato, non
volevamo molti occhi su di noi.
Mi dava leggermente fastidio sentire tutti gli sguardi delle ragazze
concentrati su di me, si potevano leggere le
peggio intenzioni.
Ma cosa facevano ai ragazzi di quest'età?Li bombardavano di
ormoni?
Presi solamente un trancio di pizza a testa e dell'aranciata, che
ingurgitammo con disgusto.
Bree contrasse la faccia in una smorfia assurda addentò la pizza.
-Mamma ma perchè dobbiamo farlo?Non possiamo fare solamente
finta di mangiare?-
-No, se non mangiamo, qualcuno potrebbe insospettirsi. Anche se ci
vorrà una vita a rimettere questa schifezza, non possiamo
rischiare.-
Aveva ragione, non mangiando avremmo solo che attirato l'attenzione
degli umani.
-Fa comunque schifo...-
Mi scappò una risata, a volte Bree aveva il dono di far ridere
la gente inconsapevolmente.
Buttammo i rimasugli del nostro non-pranzo nel secchio e ci
incamminammo verso l'uscita.
Nel corridoio, mentre Bella chiaccherava con Bree, non facendo
attenzione a dove mettere i piedi, andò a urtare contro qualcuno. -Bella?!Bella
sei proprio tu?Cosa...Cosa sei diventata?Sono Alice!Non ti ricordi di
me?-
Era una ragazza minuta, molto pallida, con dei corti capelli neri che
risaltavano un viso molto fine.
Aveva gli occhi dorati come noi...
Alice poteva stare per Alice Cullen...
Non feci molta alttenzione alle persone che stavano in fondo al
corridoio,che supponevo fossero il resto della famiglia, poichè
preso ad osservare Isabella..
Sentii una punta di irritazione quando alla mia compagna venne rivolto
uno sguardo implorante.
Ma che volevano adesso?Quell'Edward l'aveva lasciata nel peggiore dei
modi, ricordavo le sue lacrime come se fosse stato ieri...
Alzai uno scudo di energia attorno alla mia mente, se non ricordavo
male il mostro poteva leggere
nel pensiero...
Bella arretrò di un passo, andando a sbattere con la schiena sul
mio petto e, vedendo la piccola Bree un po' turbata alla situazione, le
lanciai chiavi della Ferrari.
Lei non doveva vedere la "madre" in quello stato, non l'avrei permesso.
-Mettila in moto, noi arriviamo subito...-
-Si papà...-
Ci guardò un'ultima volta e poi uscì a velocità
umana...
Guardai con rabbia tutti quanti e quando la ragazza , quella chiamata
Alice, tentò di avvicinarsi, Isabella le ringhiò contro,
facendole vedere i denti.
Non ebbe il coraggio di guardare lui negli occhi, lo feci io per lei:
era uno smilzo di altezza normale, un fisico non tanto muscoloso,
capelli rossicci e una faccia contratta da una smorfia di dolore misto
a confusione.
Soffriva, ne ero certo. Soffriva e se lo meritava tantissimo, non lo
avrei mai perdonato per quello che ha fatto alla mia Bella...
Pensai anche a Victoria, come avrebbe reagito lei a questa
situazione?Lei aveva perso il suo precedente compagno per colpa loro,
li avrebbe uccisi seduta stante...
Intanto Alice tentò di nuovo di intrecciare una conversazione
civile.
Non ci riuscì, Bella li bombardò con parole cariche di
odio e rancore. L'empatico cadde a terra per la portata delle sue
emozioni...
Il rosso vacillò, inciampando nei suoi stessi piedi, cosa
assolutamente anormale per un vampiro.
-Ora hai capito come mi sono sentita...Consideralo un avvertimento, la
vostra famiglia riceverà il controllo dei Volturi, a giorni...-
Aveva fatto bene, doveva pagare per quello che le aveva fatto, avremmo
fatto una piccola capatina dal capoclan dei Cullen...
Però per un momento Alice mi fece pena, infondo che colpa ne
avevano gli altri Cullen se il loro fratello era un emerito idiota?
Scossi la testa per scacciare questa considerazione assurda.
Mi fece cenno di andare e le cinsi la schiena con il braccio, sentivo
che aveva bisogno di tutto il nostro aiuto.
Quando passammo vicino al folletto e al rosso, i quali sguardi ci
seguivano imperterriti, la strinsi più forte a me.
Oltrepassato l'empatico e un ragazzo nerboruto, mi accorsi solo allora
di una ragazza.
Mi arrestai di colpo.
Una ragazza, la più simile ad un angelo che io abbia mai visto
nella mia esistenza, mi guardava con assoluta diffidenza.
Inclinai la testa da un lato, per osservarla meglio: era molto
bella,alta, benchè portasse i tacchi, i capelli erano di un
colore che si avvicinava molto all'oro.
La carnagione era quella pallida di qualunque normale vampiro e, non
appena la guardai negli occhi, il mio non-cuore ricominciò a
battere.
Ricordai tutto quello che successe quella sera che segnò la mia
esistenza, pensai una sola parola: Mamma...
Quando, alla fine, dopo i tre secondi più lunghi della mia vita,
mi accorsi di aver abbassato lo scudo di energia, mi resi conto che era
troppo tardi:
il rosso aveva letto la mia mente. Sapeva tutto...
Le si parò davanti e, incenerendomi con gli occhi,
mi ringhiò contro.
-Stalle lontano...-
Lo sguardo di Rosalie faceva salti da me al rosso, non capendoci nulla. Sei tu, mamma?Perchè non dici
nulla?Perchè mi guardi con indifferenza? Mi resi conto che non poteva
riconoscermi, non avevo più le sembianze di un bambino...
Quando quel Cullen maledetto si misie a ringhiare, si aggiunsero anche gli altri a
mettersi davanti a lei. Non preoccuparti rosso, è mia
madre,non le farò del male... Non è di questo che mi
preoccupo Volturo...
Alla fine decisi che, per quella volta, sarebbe stato meglio
allontanarmi con Bella verso il parcheggio.
Avvertii sempre su di me i suoi occhi, aveva intenzione di farsi
spiegare tutto quanto durante il viaggio in macchina, lo avvertivo.
Ma non aprii bocca per tutto il tempo, non ero pronto a raccontarle
tutto, stava già soffrendo per conto suo, non potevo caricarla
anche delle mie pene.
Arrivati a casa, misi la scusa di aver bisogno di mangiare cibo vero e
mi inoltrai nella foresta, da solo.
Avevo bisogno di starmene in assoluta solitudine...
La mia mente andava per i fatti suoi e, quando finalmente mi fermai, mi
accorsi di trovarmi proprio in quella
radura.
Che coincidenza...
Mi sedetti con le spalle poggiate ad un albero enorme.
Estrassi da dentro la maglietta il ciondolo che mia madre mi
regalò per i cinque anni, lo aprii in due per osservare la foto
che conteneva.
Lei che, con aria estremamente felice, teneva un tenero fagottino tra
le braccia(io).
Non so perchè ma mi passò in mente il giorno del suo
funerale:
visto che non si era ritrovato il corpo, eravamo tutti riuniti nel
grande salone di casa Hale, dove era stata messa una sua foto, per
pregare per la sua anima.
Io stavo con Vera, la migliore amica di mia madre, fu lei a dire della
mia esistenza ai miei nonni, che mi adottarono pochi giorni dopo.
Non provò nemmeno a consolarmi, sapeva che ormai ero già
distrutto.
Quel giorno Henry non sarebbe venuto in casa Hale per giocare con me,
mia madre era morta e cosi il mio tempo per i giochi.
Quel giorno mi bastò per esaurire tutte le lacrime di una vita,
giurai a me stesso di non piangere più.
Per quanto tempo avevo chiesto, davanti alla sua tomba, di odiarmi
perchè non ero più con lei...
Per quanto tempo avevo desiderato di trovarmi sottoterra!
Se quella che avevo visto oggi non era tutto frutto della mia
immaginazione, cosa avrei fatto?Che cosa le avrei detto?
"Ciao mamma, come stai?Ti ricordi di
me?Sono tuo figlio!" oppure "Mamma
sono io!Si, sono diventato vampiro per niente, mi sono dannato
l'esistenza solo per poter ammazzare il tuo
carnefice!E ora scopro che ho fatto tutto questo per nulla,
perchè, a quanto vedo, sei viva e vegeta, anche se vampira! Ti
sei dimenticata di me, mamma?Se eri viva, perchè non mi
hai mai cercato?Perchè mi hai lasciato soffrire?" Dovevo sapere di più, avrei
fatto le mie indagini domani, a scuola.
Ma che cosa avrei fatto con Edward?Lui sapeva, mi avrebbe tenuto
lontano da lei...Ma perchè in fondo?Non siamo vampiri pericolosi tutti quanti ?
Ah, io sono un Volturo...Io uccido quelli della mia stessa specie, ma
non sono più pericoloso di Bella, o Robert, o Bree...
Perchè mi avrebbe dovuto tenere lontano?Forse perchè
sarebbe stata lei a non volere me, a non essere felice di rivedermi?
All'improvviso mi resi conto di non essere solo, sentii dei guaiti di
animale, probabilmente di cane, dietro ad un cespuglio.
Sussultai, era un lupo dal bellissimo manto, con una zampa catturata da
una trappola dei cacciatori.
Dalla ferita fuoriusciva sangue.
Arricciai il naso, non aveva un buon odore, era troppo dolciastro,
sembrava fatto di melassa...
Il lupo mi guardò, aveva un'espressione quasi umana nel suo
dolore.
Mi mostrò la gola, sapeva che, nel caso avessi intenzione di
attaccare, non avrebbe potuto difendersi.
Non so cosa mi copì maggiormente in lui, forse gli occhi, o
forse il gesto che aveva appena fatto...Fatto sta che ne rimasi
impietosito.
Mi inginocchiai e, dopo un istante in cui credevo volesse azzannarmi la
mano, distrussi la trappola con attenzione, non dovevo ferirlo
ulteriormente.
La ferita sanguinava ancora.
-Accidenti...-
Non avendo niente per poter fermare il flusso di sangue, strappai un
pezzo della maglietta, arrangiandone una benda casareccia.
Gli fasciai con attenzione la zampa, la strinsi forse un po'
troppo perchè il lupo si lamentò.
-Ops...Mi dispiace amico, perdonami...-
Dopo qualche minuto il lupo si alzò e, guardandomi dritto negli
occhi, sembrò quasi volesse ringraziarmi.
Fatto questo, se ne andò.
-Perchè l'hai salvata William?-
Isabella.
-Mi ha fatto pena...-
Mi girai per guardarla meglio: teneva le braccia incrociate all'altezza
del seno, in segno di chiusura.
Dava l'impressione di essere leggermente arrabbiata.
-Quello non era un normale lupo, era un licantropo, alle lunghe si
sarebbe liberata da sola...Hai rovinato una bella maglietta.-
Notai una punta di acidità nella sua voce...
-Sei arrabbiata.Con me. Perchè?-
Mi si avvicinò, mi prese per la maglietta e incominciò a
scuotermi con rabbia.
-Perchè non mi hai detto che tu sei il figlio di Rosalie
Hale??Perchè me l'hai tenuto nascosto, dopo tutto quello che
abbiamo passato!
Sono più di trent'anni cazzo!Perchè non hai mai voluto
raccontarmelo, dopo che io ti ho detto tutto di me??Sei uno stronzo!-
-Sarà che credevo che mia madre fosse morta da ben più di
un secolo e perchè non sapevo che lei fosse diventata una
Cullen?-
Le presi le mani, che ancora mi stritolavano la maglietta,
martoriandola, e gliele misi apposto. 'Potevi comunque dirmelo in macchina
oppure a casa, non me lo dovevi comunque tenere nascosto...' 'Lo so, ma eri cosi scossa per
conto tuo, che non avevo cuore di darti ancora più
preoccupazioni...' 'Mi dispiace, hai ragione.Mi perdoni?'
-Sempre.-
Le baciai i capelli. 'Ora però mi racconti tutto?' 'Cerca nella mia memoria le
cose che vuoi sapere...Un secondo.Ma tu come facevi a sapere che te lo
tenevo nascosto?' 'Avevo previsto che ce lo avresti
detto stasera, ma io non potevo aspettare e ti sono venuta a cercare
subito...' 'Previsto?Adesso hai la
preveggenza di Alice?E' stato quando vi siete scontrate in corridoio?' 'Si, ma ho deciso di non usarlo
più questo dono, non è giusto nei confronti degli altri
prevedere le proprie decisioni...'
Annuii ,soddisfatto, poi poggiò la mano destra sulla mia tempia
e cominciò a passare in rassegna tutti i miei ricordi.
Passarono poco più di cinque secondi.
-Ecco perchè non avete mai
trovato il corpo...Will, ma è una storia
tristissima...- Si mise sulle punte e mi
abbracciò forte. Da quanto tempo desideravo un contatto simile...
'Se potessi piangere, verserei quelle
poche lacrime per te...'
-Non ti lascerei piangere per me, lo sai...Ora non so più che fare,
lei è viva...Non ho più motivi di vendicarmi, no?-
-E poi non penso che i Cullen ti lasceranno mai toccare Carlisle.Forse
è per questo che non ti hanno lasciato avvicinare...-
'Carlisle è il tizio che l'ha
vampirizzata?'
'Si è lui...Ma guarda che
è un bravo vampiro, tramuta solo chi è in punto di morte,
tutti li sono stati morsi quando erano moribondi, me lo disse una volta Edward,
ci deve essere sicuramente una spiegazione per quello che hai visto
quella notte...'
-Spero per lui che ci sia...A questo punto faremmo presto una visitina
a questo Carlisle e alla sua famiglia...-
Aggiusi 'Se per te non è un
problema naturalmente, posso andarci da solo domani dopo scuola...'
-Assolutamente no!Andremo insieme, non ti lascio...Considerando che
Victoria e Robert si sono dati...-
-Come?-
-Sono a Seattle, questa settimana...Li mortacci...Noi a scuola e loro
in albergo...-
-Hanno fatto bene, la nostra casa non è a prova di
scambi-di-effusioni tra loro due...-
Sciolse l'abbraccio e a malincuore ci avviammo insieme verso casa.
*La cosa che William e Bella non sapevano era che qualcuno li stava
osservando, nascosto dalla vegetetazione*
Muah,muah,muah!Chi
è che li sta spiando???
Che dite, come vi è sembrato questo chappy?E' abbastanza lungo?
Ho cercato di farlo cosi per compensare il fatto che per due settimane
(più o meno) aggiornerò con minor frequenza.
Sapete com'è, la mia scuola fa cosi schifo che già ci
ritroviamo ogni giorno qualche compito in classe + interrogazioni
varie...
Senza contare che il 9 parto per Barcellona e torno il 13...
VAMOS A BAILAR ESTA VIDA NUEVA!!!!!
OpS...Pardon, ho avuto un rush di felicità!
(Dovrei pure andare a vedere Underworld the rise of the lycans at the
cinema!!:)
ALLA PROSSIMA!!! ^______^
Capitolo 5 *** Se non suonano la campanella, la campanella suona per William ***
Capitolo 5EsthelBlackAngel: WoW, la tua è stata la prima
recensione lunga che io abbia mai letto da quando scrivo! XD Comunque
per la spiegazione di Edward devi aspettare ancora due chappies!! Si, lo so che ho esagerato con
l'effetto tristezza da funerale, WILLIAM NON E' EMO, 'ste cose possono
uscirne fuori solo questo quando mi metto ad ascoltare le songs di Amy
Lee!
Per information, le canzoni che ho usato per il precedente
capitolo erano Hello e Like you, se vi va di ascoltarle mi
fa piacere fare pubblicità! Qui Bella deve tirare fuori le palle
che non ha!Era troppo ripetitivo il carattere succube e moscio di
Bella!! Le ho dato un po' di
vitalità alla povera ragazza! Mi dispiace ma non posso dire chi
è lo spione!!! XD
franci_cullen:
Il mio vampiro amoroso!!!
OçO Per Bella bastava solo un po' più di autostima e
nevrosi!! Thanks 4 everything! Scarlett blood//kirya : La S.C.U.O.L.A è la peggior
associazione a delinquere che esista al mondo!Manco la setta dei
Volturi commette atrocità di quel genere!!!!
Si, no, perchè due non fa tre...XD!!!Non posso dirti se hai
scoperto l'identità dello spione, perchè sennò a
tutti gli altri,compresa te, che se lo chidono, tolgo tutta la
sorpresa!!
cullengirl: per quello devi un po' pazientare,
sempre non deciderò altrimenti eh!
BellaCullen88: Nooo!Willie è solamente un
trovatello adottato da Rosalie!Sapete (plurale maiestatis) che
non ho la minima idea di come trattare i sentimenti di mamma
Rosalie??
Ancora ci devo pensare perchè è un personaggio cosi
complesso e con tante sfaccettature che proprio non vorrei
stravolgerla! Mi baserò soprattuto sul suo famoso istinto
materno!
Bella's Pov:
Tornati a casa, trovammo Bree intenta a giocare a Guitar Hero,
scuotendo la testa come un chitarrista metal posseduto.
Decisi di raccontarle ciò che era successo la mattina del giorno
prima, del fatto che loro erano QUEI Cullen, del perchè avessi
reagito in quel modo.
Comprese tutto perfettamente ma, data la sua indole troppo bonaria,
portata al pensare bene di tutti, suggerii di essere avversa solo ad
Edward.
Dissi che avrei fatto il possibile, tuttavia senza promettere nulla: la
mia psiche era psicolabile in questo periodo...
Fu il turno di William.
Con lui fu meno comprensiva, incominciò a minacciare ritorsioni
di ogni genere, anche lei avrebbe preferito che Will lo avvesse detto
subito.
Le suggerii di spegnere la Play Station e di andare a prepararsi, e
cosi anch'io andai in camera mia a cambiarmi i vestiti, da li a due ore
saremmo dovuti essere a scuola.
William fece lo stesso, dopo che aveva stupidamente strappato la
maglietta per farne una benda per un lycan.
Optai per un look all black, pantaloni, maglietta e giacca di pelle
neri, perchè valorizzava di più il mio incarnato.
Anche se il mio guardaroba era pieno di indumenti blu, non avrei mai
indossato nulla di quel colore per andare a fare ciò che stavo
per fare.
Dopo più di trent'anni andavo a casa Cullen.
Rabbrividii solo al pensiero, non avrei avuto mai la forza di trattare
Esme e Carlisle nella stessa maniera in cui avevo trattato i loro
figli...
Quando ero tornata a casa, dopo scuola, mi ero messa a fare la cosa
più giusta possibile: cercai di analizzare razionalmente i fatti
di quel maledetto giorno.
Ciò che avevo fatto ad Alice e Japer era stato imperdonabile,
infondo loro hanno solamente appoggiato la cazzata del fratello, come
potevano altrimenti?
Emmett e Rosalie non mi avevano mai fatto nulla, anzi!Rose aveva sempre
detto che la relazione tra me e suo fratello era sbagliata.
Perchè non le avevo dato ragione subito?
Ah, dovevo anche calcolare la funzione di Rosalie Hale nella mia nuova
famiglia, in quanto madre del vampiro "alpha", non potevo trattarla
incivilmente.
Volevo troppo bene al mio William, non potevo ferirlo, offendendone la
madre.
Dovevo focalizzare tutta la mia rabbia su Edward.
Mi aveva lasciato, facendomi cadere nella depressione più nera,
da cui solamente la morte mi ha strappato.
Lo odiavo?
Si può odiare una persona che si ha amato così tanto?
Ne ricavai subito la risposta: no...
Di certo non potevo amarlo, la mia fiducia in lui è morta nella
nostra radura, molti anni fa...
Poi c'era Will, il mio miglior amico,collega e pseudofamiliare.
Avevo sentito un qualcosa di sconosciuto,simile alla gelosia, quando ha
aiutato quel licantropo femmina.
Quelle attenzioni particolari doveva rivolgerle solo a me, non a degli
sconosciuti.
Poi, quando mi aveva abbracciato, avevo sentito un qualcosa. Di
dimenticato, di piacevole.
Ero oltremodo confusa.
Marcus dice di tener a bada la rabbia, potrei radere al suolo mezza
Forks con i miei nervi...
-Sei pronta?Sicura che vuoi venire a scuola?Bree ed io possiamo anche
andare da soli...-
Era William, si reggeva allo stipite della porta, con le braccia
incrociate sul petto.
Non aveva fatto quasi per niente caso a come vestirsi, era pieno
inverno e lui girava in jeans e una semplice maglietta a mezze maniche
bianca.
Era davvero molto sexy, i pettorali ben scolpiti risaltavano troppo, si
era persino messo il gel ai capelli.
I suoi capelli biondo scuro erano più strani dei miei, ma
scompigliati in quel modo...Fantastico.
Quanto sarebbe stato contento Armani di avere un modello
simile??Troppo...
-Ovvio, sono rinata pronta...-
Mi osservò dalla testa ai piedi annuendo soddisfatto.
-Bella giacca!-
-Guidi tu la Ferrari?-
-Donne al volante, percolo costante...Guido io.-
Si mise a ridere, come se avesse fatto una battuta divertente.
William's
Pov:
Tornati a casa, non persi molto tempo a vestirmi, al contrario di
Isabella, presi le prime cose che trovai nell'armadio.
Fatto quello, mi sedetti sul letto, a pensare...
Stavo andando in un posto dove c'era anche mia madre, l'avrei vista per
la seconda volta, dopo un secolo che la credevo morta.
Avevo chiamato Aro, avevo bisogno dei suoi consigli di padre, dovevo
raccontargli cosa era successo.
Naturalmente era contentissimo del fatto che Isabella avesse assunto i
poteri di Alice, prospettava l'assorbimento anche delle altre doti dei
Cullen.
Mi disse di aspettare a rivelare a lei chi fossi, avevo bisogno di
valutare meglio la situazione.
Avrà avuto buone ragioni per non avermi cercato in cento anni,
dovevo cercare di scoprire quali fossero e poi decidere di conseguenza.
Mi sarei limitato a rimanere nell'ombra, a rimanere in silenzio ad
osservarla fino al momento opportuno, in cui mi sarei rivelato.
Tuttavia dovevo evitare che questa questione prendesse troppo la mia
attenzione, a scapito di Isabella.
Nel frattempo ero entrato in camera sua, rimanendo appoggiato alla
porta ad osservarla mentre pensava.
-Sei pronta?Sicura che vuoi venire a scuola?Bree ed io possiamo anche
andare da soli...-
Si era vestita di nero, colore che, a mio avviso, le stava veramente
bene.Molto più del blu.
-Ovvio, sono rinata pronta...-
Sorrisi quando la vidi mettersi la mia giacca di pelle, era come se
voleva far vedere a tutti la parte nuova di sè, quella in cui
c'ero anche io.
-Bella giacca!-
Un momento.Ma che cavolo stavo pensando?Mi stavo facendo i film in
testa come quel tizio strano di "Scrubs", uno dei tanti telefilm di
Bree...
Vidi Bella molto assorta nei suoi pensieri, sicuramente tra
questi c'era quel dannato rosso...
Aveva faticato tanto per dimenticare, non volevo che questo
Edward arrivasse nella sua sfavillante armatura, pronto a
riprendersela, avrebbe rovinato tutto.
A lei. E a me pure.
Era dal momento in cui l'ho vista che ho desiderato farle capire che
l'amavo.
Oggi mi aveva persino abbracciato, le avevo baciato i capelli, non
avevo sperato in una cosa del genere in trent'anni, e non volevo
forzare le cose.
Il fatto che si fosse arrabbiata con me, che si fosse preoccupata, che
mi avesse abbracciato di sua iniziativa, mi aveva dato coraggio.
Ma se mi fossi fatto avanti, sarebbe stato come approfittare della sua
debolezza?Non ero capace di fare cose del genere, IO!
Comunque non avrei permesso che quel rosso malpelo venisse a rovinarmi
l'unica cosa buona della mia esistenza, ero pronto a battermi.
-Guidi tu la Ferrari?-
-Donne al volante, percolo costante...Guido io.-
Mi misi a ridere, ma come mi venivano in mente queste battute da
funerale?
Bella's Pov:
Una cosa che non sopportavo di prima mattina era la musica
house della giovane compagna, messa a palla, in un ambiente in cui
stanziavo anche io.
La Bella che sentiva sempre e solo musica classica era stata
soppiantata da una di mentalità aperta, che ascoltava molto
più volentieri altri generi.
Ultimamente ero entrata in fissa con un gruppo che aveva scoperto
William, guardando video su youtube, gli H.I.M.
Ad un certo punto sbroccai e spensi lo stereo, non ce la facevo
più. Peccato che eravamo già arrivati...
Scesi dalla macchina e rimasi un po' concentrata a guardare gli
studenti.
C'erano quelli affetti da morte apparente, quelli che fumavano
allegramente prima di entrare, quelli che copiavano, le pettegole, i
soliti idioti, gli asociali, i ritardatari,
quelli che erano troppo strafatti per intrattenere una conversazione
sensata e, il topos più comune, quelli con la faccia da:
"sbornia, il giorno dopo".
C'era William che si divertiva a fare gli scherzi ad una Bree
esasperata.
E poi c'erano i Cullen, che stavano sempre(e solo) tra di loro.
Non appena incontrai lo sguardo di Edward ed Alice, diressi lo sguardo
altrove.
Incominciai bene la giornata, le prime due ore le passai in
biblioteca: dato che avevamo l'esonero sia in religione, che in
educazione fisica, eravamo autorizzati
a usufruire di "quella sala che raccoglieva quei cosi di carta chiamati
libri" e della più moderna sala di informatica.
L'ora di matematica passò cosi velocemente che non me ne accorsi
nemmeno, i sistemi d'equazione erano una cavolata assurda, ci misi
pochissimi minuti
finire una sfilza di esercizi che la professoressa mi aveva assegnato
per testare il mio livello nella sua materia.
Per pranzo non andammo in caffetteria, facemmo una capatina nel bosco
adiacente alla Forks High School per vedere quale tipo di selvaggina ci
fosse.
Questo mi risparmiò l'estrema seccatura di incontrare un certo
qualcuno...
Purtroppo i problemi arrivarono dopo, le ore interminabili di quella
che era una delle migliori armi di distruzione di quella società
che uccide ogni libero allunno.
Filosofia...
Tra me e Will non si sapeva chi avesse trovato un qualcosa per
distrarsi meglio dalla noiosissima lezione del professor Turi, che
stava durando da più di due ore.
Mi misi ad osservare la classe in ogni suo punto insignificante.
L'unica cosa che potesse incuriosire era una enorme scritta: "Aderite
in massa allo S.P.U.T, abbiamo le tessere.
"-------------------->(OSSERVARE FINE CAPITOLO)
La campanella della ricreazione non accennava a suonare, eravamo
bloccati, non potevamo più uscire...
Incominciai a picchiettare le dita sul banco, lui invece non faceva
altro che abbassare e alzare il bottoncino della penna, facendo un
ticchettio insopportabile.
-Basta!La smetti per favore??-
Fece le spallucce ed assunse un'aria innocente.
-Cosa vuoi che faccia?Mi sto annoiando a morte!!Ma che mi importa di
Leibniz a me!!Che faccio??Devo far saltare la corrente a tutto
l'edificio?-
Cacchio, non era una cattiva idea, assolutamente non era una cattiva
idea...
Lo guardai con fare civettuolo, sbattendo più volte le
sopracciglia e gli sfiorai lentamente il dorso della mano.
-William...Willie...-
Tutto pur di saltare filosofia...
-Che c'è?-
-Potresti anche non far saltare la corrente, ma potresti...Come
dire...Sollecitare il tempo a passare...-
Capì al volo, d'intesa perfetta, vidi attecchire un incendio
diabolico nei suoi occhi.
-Ok, ma lo faccio solo perchè questo rimarrà un episodio
isolato...-
-Isolato in questa materia, non vuol dire che non si debba ripetere
altrove...-
Si concentrò. Con un gesto impercettibile della mano, rivolta
verso quella che era la campanella ultramoderna, fece partite una
leggera scarica elettrica.
Driiiiiiiiiiiiinnnnnnnnn!!!!!!!!
La massa si alzò dai banchi e sparì dalla classe in una
velocità cosi impressionante che al professore volò via
il parrucchino.
-Ti devo l'esistenza, ricordamelo la prossima volta!-
Mi avvicinai a lui e gli diedi un leggero bacio sulla guancia,
vedendolo irrigidirsi e toccarsi con le punte delle dita il punto in
cui avevo poggiato le labbra.
Presi la sua mano e lo trascinai verso la macchina, avevo una grande
fretta di allontanarmi da quel girone infernale e, a quel punto, per
realizzare questo impellente desiderio,
William ed io aspettavamo solamente Bree, che tardava ad arrivare.
Se ne erano quasi tutti andati.
Non feci neanche in tempo a mettermi le cuffie dell'ipod nelle orecchie
che vidi una cosa molto fastidiosa:
Bree ed Alice stavano dirigendosi verso la Volvo e il resto della
compagnia,parlando e ridendo insieme!
Mi sentii troppo minacciata da quella strana coppia: la mia ex migliore
amica, sorella del mio ex fidanzato, e quella che consideravo una
sorella minore.
Non lo accettavo, gelosia o solamente rabbia, non potevo accettarlo.
Sfilai le cuffie e diedi l'apparecchio elettronico nelle mani di
William.
Mi avvicinai rabbiosa a loro, il terreno tremava per la violenza dei
miei passi.
-Bree...-
Si girò, come se niente fosse, e mi salutò con voce
allegra.
-Mamma!Come sono andate le tue ultime ore?-
Ma ci era o ci faceva?
Alice non fece altro che osservare le mie movenze, come per poter
prevedere le mie reazioni, ma non ci prestai molta attenzione.
Rosalie ed Emmett non c'erano, erano sicuramente andati via o con la M3
o con la Jeep...
Edward stava al posto di guida, si limitava solamente a non distogliere
lo sguardo da quella che poteva diventare un campo di battaglia della
Grande Guerra.
-Che ci fai con lei?-
-L'ho conosciuta prima in sala di informatica, si chiama Alice ed
è molto simpatica, mi ha chiesto se volevo vedere la sua
macchina.-
Era cosi?Stavo capendo il gioco del diabolico folletto, voleva
guadagnarsi la simpatia di Bree solo per poter arrivare a me?Ma che
pensava di fare?
Voleva ancora attuare i suoi maledettissimi piani machiavellici per far
riconciliare suo fratello a me?O magari per calmare i suoi sensi di
colpa?
-Alice, Bree!Lei è Alice Cullen, la sorella di Edward...-
Cercai di mantenere un'aria il più possibile calma, ma si vedeva
benissimo che digrignavo i denti...
Videi dietro Alice, Jasper che aggrottò la fronte, doveva
incominciare a duolergli la testa...
Rispose solamente con un -Oh...Non l'avevo riconosciuta, ti giuro che
non succederà più...Mamma scusami, non avevo idea...-
Non feci in tempo ad addolcire la mia espressione che subito Alice
aprii bocca.
-Eddai Bella! Io volevo solamente parlarle, conoscerla meglio!-
Questa poi...
-Uno. Io per voi sono Isabella. Due.Vuoi conoscerla per fare cosa eh?E'
un vero peccato che non sia umana, sennò poteva innamorarsi
stupidamente di tuo fratello,
essere una della vostra famiglia, poteva passarne tante insieme a voi
che poi alla fine poteva essere abbandonata in modo ignobile e morire
nel peggiore dei modi?E' questo che vuoi?-
Sentii due braccia forti che mi abbracciavano da dietro,le mani che mi
tenevano fermo il busto, e l'odore di rosa selvatica di William, che
arrivò a riempirmi la testa.
Mi sussurrò all'orecchio sinistro di rilassare i nervi.
-Calmati Bella, Bree ha capito il suo sbaglio, non si
ripeterà...-
Mi abbandonai all'abbraccio, rilassando i muscoli contratti e cercando
di assumere un'espressione facciale umana.
-Sono stata troppo dura con te Bree, ti chiedo scusa e ti chiedo anche
di andare in macchina, devo dire due cose ad Alice Cullen.-
Fece un cenno si assenso con la testa e, non appena si precipitò
in macchina, tornai a guardare bieca la vampira.
-Non mi interessa delle tue buone intenzioni, state alla larga da lei.
Adesso la porto a casa e poi verremo da voi, questa situazione deve
finire, non voglio avvelenarmi ancora di più
il sangue per voi. Potete incominciare ad andare a casa a prepararvi,
visto che andrete a piedi...-
Mi liberai gentilemente dalle braccia di William e scoccai un'occhiata
assassina al cofano della macchina per far saltare tutte le valvole
all'interno.
Un secondo e un botto assordante precedette la fumaia nera che
proveniva dal motore.
Girai i tacchi e me ne andai...
*S.P.U.T
è la società fondata da me l'anno scorso per fronteggiare
la minaccia del mio orribile professore e della sua materia* *La scritta a
caratteri cubitali è attualmente visibile nella mia
classe* (Società Pro Uccisione Turi)
Casa Cullen.
Tutti i ricordi, belli e brutti, prendevano vita al solo camminarci
vicino.
Avevo deciso, avrei focalizzato tutto il mio rancore su Edward, non
volevo prendermela con gli altri, non c'entravano nulla.
Di certo però non potevo assumere un atteggiamento cordiale e
carino, questo no, dovevo mantenere la mia posizione a tutti i costi.
Aprii la mente a William, la cui attenzione era divisa a metà
tra il come aiutarmi e come comportarsi con Rosalie. 'Non preoccuparti per me, me la
caverò, non ti fidi di me?' 'Non per te, è di lui
che non mi fido, ho paura che tu possa...' '...Possa?'
Non mi rispose, ma tanto l'avevo comunque intuito: aveva paura che lui
potesse farmi allontanare da lui e da Bree...
Era quasi chiaro anche a lui che, nonostante Edward avesse ancora un
ascendente incredibile su di me, non li avrei abbandonati mai...
Presi la sua mano non appena mi resi conto che i Cullen si erano
accorti di noi, venendoci incontro.
Vidi Edward estremamente infastidito di questo gesto e provai una certa
soddisfazione a vedere mutare il colore degli occhi per la rabbia.
Esme, dapprima incerta, poi, al mio timido sorriso, si decide a venirmi
incontro per abbracciarmi.
-Bella...-
-Mi siete mancata Esme...- Era vero, mi era mancata molto la
dolce Esme, l'avevo sempre considerata come una seconda mamma...
-Oh Bella quanto sono felice che tu sia qui!- Poi si rivolse al mio
compagno, che era totalmente imbarazzato. -Salve, io sono Esme Cullen-
Gli tese la mano e lui, con estrema cortesia, ricambiò.
La signora Cullen, tornando a me, mi guardò raggiante, dovevo
averle dato l'impressione di non ostilità, e poi si fece da
parte per lasciar passare Carlisle.
William sussultò. 'Hey, non fare cazzate, sta arrivando
tua madre...'
-Bella...Mi hanno detto che sei stata adottata da Marcus...Devo dire
che è un piacere immenso rivederti...-
Ci scambiammo la mano e, quando Carlisle fece lo stesso con William,
lui incrociò le braccia.
Intanto quello che potevo chiamare "il mio ex-vampiro" si era
avvicinato a Carlisle, guardando il mio compagno con rabbia.
Fu lì che lo salutai, cercando di mettere più veleno
possibile nel mio falsissimo saluto.
-Edward...-
Distolsi immediatamente lo sguardo altrove, non volevo guardarlo negli
occhi, ero ancora debole al momento...
Il signor Cullen guardò il mio compagno con attenzione, cercava
di trovare nei suoi occhi qualcosa, evidentemente Edward aveva riferito
ciò che aveva letto nella mente di Will.
Spezzai l'atmosfera da Guerra Fredda, parlando del motivo della
nostra visita. Tutti gli sguardi dei Cullen si concentrarono su di me.
-Siamo qui per conto di Marcus e Aro, dobbiamo effettuare un controllo
al vostro clan che, a quanto doveva risultarci, doveva essere a
Denali...-
Fu Carlisle a rispondere, mentre Edward non fece altro che guardarmi
negli occhi, incantato.
Risposi al suo sguardo facendone uno omicida, cosa che funzionò
alla grande, rivolse altrove i suoi occhioni da cane bastonato.
Forse soffrivo della sindrome bipolar e perchè me ne pentii
subito, ero stata troppo cattiva...
-Siamo tornati qui da pochi giorni, in quanto al clan di
Denali...Saranno qui a giorni, verranno a presenziare all'anniversario
di matrimonio mio e di Esme...-
La moglie, ci chiese subito di venire ad assistere alla cerimonia.
'Will che le dico, ci andiamo?' 'Fai quello che ti senti di fare,
accetterò ogni tua decisione...'
-Saremo molto felici di assistere, in rappresentanza dei nostri
padri...-
Nel frattempo Alice e gli altri si erano tenuti in disparte, ancora
diffidenti a causa della mia reazione di questa mattina.
Leggevo nei loro occhi la paura di venirmi incontro, soprattutto in
Alice, che aveva assunto la postura di un bambino che teme di essere
improverato.
-Devo scusarmi con alcuni di voi per la mia reazione di ieri...Dovete
capirmi, ci ho messo molto a dimenticare i torti che un vostro
familiare mi ha arrecato.-
Diedi una sbirciatina, attraverso la mente di William, ad Edward. Stava
stringendo i pugni cosi forte che pensai gli potessero uscire fuori le
ossa...
-Voi non c'entravate nulla, non dovevo prendermela con voi, soprattutto
con te Jasper, immagino che tu sia stato male per quello che hai
visto...
Anche te Alice devi perdonarmi, non dovevo fare questo a te, che mi hai
sempre aiutato e sostenuto nelle mie decisioni...Sono qui senza cattive
intenzioni....-
Venne subito Emmett a salutarmi e, dopo aver stretto la mano a William,
incominciò a farfugliare qualcosa di incomprensibile circa
scommesse, Jasper e braccio di ferro...
Rosalie si limitò a farmi un cenno con la mano, era ancora
diffidente.
Il figlio le stava a un metro di distanza e lei neanche lo sapeva...Che
cosa triste...
Mi sorpresi molto del fatto che fu Emmett il primo a cedere, credevo
sarebbe stata il folletto dell'alta moda...
-Alice non vieni a salutare la tua vecchia cavia da laboratorio?-
Dette queste parole, Alice si sentì come autorizzata a venirmi
incontro a velocità supersonica e ad abbracciarmi. Notai che
singhiozzava...
-Mi dispiace tanto Bella, non volevamo...Davvero...Sono contenta che tu
mi abbia perdonato, ero disperata!- 'Hai compiuto un grande gesto Bella,
sono fiero di te, hai dimostrato una grande forza d'animo...' 'Tanto tra un po' arriverà
anche il tuo turno Will...'
Alice, dopo avermi liberato dalla sua stretta d'acciaio, si punta
davanti al mio compagno e, abbracciandolo, sconcertò un po'
tutti.
-Oh, devo assolutamente ringraziarti di aver salvato Bella, ti
sarò per sempre debitrice!Vedrai, diventeremo ottimi amici!-
William mi guardò con aria preoccupata, quasi comica al vederla;
ci pensò Jasper a tranquillizzarlo.
-Scusala, mia moglie a volte sa essere un po' troppo impulsiva...Io
sono Jasper Hale.-
Inarcò il sopracciglio, se ne accorsero solo Carlisle ed Edward,
a parte me dovevano essere gli unici a sapere...
Aprì bocca per la prima volta da quando eravamo sotto casa dei
Cullen.
-Hale?E' il tuo vero cognome?-
Mi affrettai a riferirgli 'Attento
Wlliam!Potresti insospettirli...'
-No,la vera Hale qui è Rosalie, io questo nome l'ho assunto
quando mi sono unito ai Cullen, è una perfetta copertura...-
Jazz sembrò un po' sorpreso dalla domanda appena postagli e, per
la prima volta, anche Rosalie rimase un attimo colpita.
William's
Pov
-Scusala, mia moglie a volte sa essere un po' troppo impulsiva...Io
sono Jasper Hale.-
Inarcai il sopracciglio...Come poteva essere un Hale?Gli unici a
mantenere questo nome eravamo mia madre ed io, a loro insaputa...
Hale?In che rapporti stava con mia madre?Chi diavolo era questo Jasper??
Non ce la feci più, dovevo sapere assolutamente, aprii bocca per
la prima volta da quando eravamo dai Cullen.
-Hale?E' il tuo vero cognome?-
Isabella pensò con allarme'Attento Wlliam!Potresti insospettirli...'
-No,la vera Hale qui è Rosalie, io questo nome l'ho assunto
quando mi sono unito ai Cullen, è una perfetta copertura...-
Tirai, dentro di me, un sospiro di sollievo, anche se sinceramente non
ne sapevo il motivo...
Japer sembrò un po' sorpreso dalla domanda appena posta e, per
la prima volta, anche la mam...Rosalie...Rimase come colpita.
Mamma...Ora che mi guardi con gli occhi di uno sconosciuto, come ti
sembro?Sono cresciuto bene con i nonni, mi hanno fatto diventare come
volevi diventassi?
Quando tutto questo finirà, vorrai passare un po' di tempo con
me?Ti piacerebbe?Scopriresti che non sono diventato ciò che tu
sognavi per me, sono un Volturo,
sono la persona che potrebbe decidere la sorte tua e del tuo clan...Non
riesco a pensare che tu abbia passato tutto questo tempo con loro, ti
senti veramente parte di questa famiglia?
Non c'è niente che ti faccia ricordare di me?Proprio niente?Tu
non sei cambiata per niente, sei rimasta lo stesso angelo di quando ero
un bambino...
Tirai fuori, da dentro la maglietta, il ciondolo che mi regalasti
appena sono nato, mettendolo in bella vista...Per sempre angelo di mamma...
Mi sento uno stupido, sembro un bambino che tenta di attirare
l'attenzione, mettendo in mostra i propri giochi...
Chi sono io per turbare la tua tranquillità?Non sono più
tuo figlio dal momento in cui mi hai guardato come se non mi
conoscessi...Sarò solo un William qualunque per te? Oh. mamma...
Raccolsi tutto il coraggio di cui avevo bisogno dentro di me e le tesi
la mano.Ero cosi tentato di dirti tutto, di farle sapere il mio
cognome, ma tutto quello che ne uscì fu:
-Io sono William...-
Il ragazzo nerboruto,Emmett, si intromise nella mia bolla di sapone
privata...
-Bella ma allora ce l'ha la lingua il tuo amico!Credevo non sapesse
parlare!-
-E' stato tramutato da Aro, adesso viene considerato suo
figlio.Esattamente come me con Marcus...-
-Quindi è una sottospecie di principe dei vampiri??Wow...Jazz
non conviene sfidare questo William a braccio di ferro, la scommessa
non si fa...-
Rimasero tutti turbati da questo, lessi soprattutto negli occhi si
Rosalie un'enorme inquietudine... 'Isabella Swan ti azzannerò un
giorno di questi!Pechè non sei stata zitta??' 'Shhh ingrato!Questo ti
darà tempo di tenere il tuo segreto !' 'Grrrr...Ringrazia che ci sono sette
vampiri vicino a te...' 'Zitto e pensa a tua
madre, a dopo i ringraziamenti...'
Inaspettatamente mi rivolse la parola, speravo con tutto il cuore di
sentire una minima nota di riconoscimento, nelle sue parole.Mi
aspettavo troppo...
-William e...?-
-William può bastare...-
No, non è vero. "William" non può bastare affatto...
Aspettai la sua mano guardandola negli occhi, era indecisa, si chiedeva
perchè il figliastro di Aro avesse teso la mano solo a lei?
Quando alla fine, dapprima titubante,poi decisa, me la strinse, cercai
di trattenere la valanga di emozioni che mi sommergeva, avevo paura che
l'empatico potesse avvertire tutto.
Mi chiesi se riconobbe le mani che aveva tanto stretto da
giovane...Evidentemente no, perchè si limitò a rivolgermi
un sorriso di cortesia.
'Beh Will, puoi ritenerti
soddisfatto, per ora...' 'Non ti nascondo che è
più di quanto mi aspettassi...'
Quando la signora Cullen ci invitò in casa, Bella
rifiutò, non voleva forzare troppo la situazione.
Era già tanto che non avesse staccato la testa al figlio...
Tornai a casa con felicità, la speranza adesso animava il mio
cuore morto...
William assomiglia vagamente
a Chad Murray (ma solo in questa foto)
Ha il fisico più adulto (spalle più larghe e muscoli ben
scolpiti) inoltre ha i lineamenti più aguzzi e marcati...
Terzo giorno di scuola, terzo giorno di agonia.
Ma quand'era che potevamo tornare a Volterra?
Dovevo assolutamente riscuotere la vincita di quella scommessa fatta
con Felix e Jane, erano ben cento euro...
Non appena entrai in classe, trovai una lettera, sigillata con i vecchi
stampini per la cera, al mio posto.
Non feci in tempo nemmeno ad aprirla, annusai solamente la carta da
lettere perchè fui costretta a cambiare posto per il tema.
Finendo vicino ad un tizio, che supponevo parente di Mike Newton al
solo sentire il suo sguardo viscido di desideri su di me, e lontano da
William, mi concetrai sul compito.
Le prime tre ore, nel quale avevamo un assurda analisi di un libro
bellissimo, al contrario della classe che lo doveva leggere per le
vacanze.
Il Fantasma dell'Opera.
Bel musical, bel libro, bel film.
La prova scritta che la bellezza interiore, per quanto più
importante sia di quella esteriore, non vince mai per gli
stupidità della gente.
Vedevo qualcosa di Erik in me: entrambi ci sentivamo una nullità
di fronte alla persona amata, entrambi inadatti al mondo esterno,
incompresi.
La cosa più importante era che entrambi eravamo impazziti per
l'abbandono dell'oggetto del nostro incodizionato amore, destinati a
soffrire per l'eternità...
Non ci misi molto a buttare giù qualcosa di decente, stavo
già aspettando che almeno qualcuno consegnasse.
Con la coda dell'occhio vidi quel ragazzo mettersi le mani nei capelli
e mozzicare la punta della matita ripetutamente. Che sempliciotto...
Mancavano ancora quaranta minuti, presi la misteriosa lettera dal
mittente sconosciuto e la aprii.
Incominciai a leggere.
Cara
Isabella... Non
posso più restare in silenzio, dovevo parlarti ad ogni costo. Sono
consapevole del fatto che io ti abbia frantumato il cuore, l'anima e
corpo. Ero
venuto al funerale di tuo padre, sai?Ero nascosto dietro ad una lapide,
ascoltando i tuoi lamenti... Lì
fui quasi tentato di tornare, di spiegarti tutto, ma non appena vidi
che accanto a te c'era quel lupo... Pensai
che avresti potuto continuare una vita normale con lui...Non è
vero che io non ti amavo, che io non ti amo... Io
l'ho solo detto per darti una ragione per odiarmi, per farti risultare
facile allontanarti da me. Perchè
volevo andarmene?Il giorno del tuo diciottesimo compleanno, quando
è successo quello che è successo, ho
capito che non potevo continuare...Standoti lontano avrei potuto
evitare succedessero episodi di quel genere, che
potesse accaderti qualcosa di male...E se, al posto di darti
un'innocente carezza, ti avessi spaccato il cranio? O se,
protendendo al massimo le conseguenze della nostra storia, durante
un'ipotetica luna di miele, ti avessi morso? Preferivo
essere odiato a vita, piuttosto che far avverare queste cose, non
potevo assolutamente permetterlo... Tuttavia
non potevo, non potevo sapere che tu eri morta per questo, che qualcuno
ti avvesse fatto quel che temevo potessi fare io. Sono
confuso, ora che ho appurato che non sei morta trent'anni fa, che posso
fare? Da
quando ti ho rivisto, ben tre giorni fa, ho il cuore per metà
angosciato e per metà pieno di speranza. Da
quando ti ho visto ieri, mano nella mano con quel vampiro, ho sentito
il bisogno di sapere. Sapere
che non è troppo tardi per rimediare ai miei errori, che
ciò che provo, al contrario tuo, non è cambiato. Ti
offro il cuore di vampiro, in cambio di quello che ti ho
spezzato, ben trentacinque anni fa... Non
puoi dire che io ti abbia dimenticato, sono stato debole e ingiusto, ma
non sono mai stato incostante. Possibile
che non capisca il mio desiderio di perdono? Non mi
interessa, non mi curo di quanto tu rimarrai qui, devi dirmi quando te
andrai di nuovo, se avrò il tempo per spiegare... Se
adesso la situazione è questa, ciò non vuol dire che
debba rimanere cosi, no? Non
avrei nemmeno aspettato tre giorni se non sapessi già del tuo
rancore per me... Nascondi
i toni delle tue parole, ma io so li capire quando ad altri
sfuggirebbero. Ora
devo andare nel posto in cui sconto la mia pena personale, la scuola. Ma
vorrei incontrarti dove tu sai il più presto possibile,
capirò che ti sei mossa dal tuo odore. Solo
allora una tua parola, un tuo sguardo basteranno per decidere se
mandarti questa lettera sarà stato un errore. Tuo
per l'eternità, spero... Edward.
Dopo una simile lettera fu difficile ricomporsi, un'ora di solitudine e
di riflessione avrebbero potuto, forse...
L'assoluta necessità della situazione di mostrarmi in me, mi
costrinse immediatamente a ricompormi, non potevo farmi vedere in quel
modo.
Le parole delle altre persone cominciarono a non avere alcun
significato, e fui costretta a simulare un qualcosa per poter uscire.
Se solo mi avvessero lasciata da sola in quella stanza, in completo
silenzio, avrei trovato un po' di serenità e autocontrollo.
Purtroppo avere tutti umani attorno a me mi faceva impazzire, per la
disperazione dissi che non mi sentivo molto bene e che sarei andata in
infermeria.
Chiusami la porta alle spalle e liberatami finalmente da sguardi
indiscreti, mi servii solo qualche secondo per decidere che fare.
Sarei andata dove tutto era incominciato.
Stavolta era diverso: non ero più una semplice, ordinaria e
goffa umana. Cazzo, ero l'orgoglio del mondo dei vampiri, mica una
neonata qualunque!
Putroppo un minimo di Bella Swan era rimasto.
Dico putroppo perchè era quella la parte di me che voleva andare
li, che voleva chiarire, che magari voleva perdonare...
Scattai a tutta velocità verso il bosco.
Non appena poggiai il piede su quel prato verde, sentii un senso
di insicurezza avvolgermi, avevo una valanga di emozioni contrastanti
per la persona,
le cui spalle erano rivolte verso di me...Un raggio di sole lo colpiva
in pieno, vidi la parte di dietro del collo tutta brillante.
Acne brillantinata, come dice sempre Bree...
Non appena si girò verso di me, contemplando il suo volto,
rimasi per un secondo interdetta.
Ma stavolta anche la mia pelle era uguale alla sua, anche lui subiva le
stesse cose che la sua vista stava facendo subire a me.
Eravamo pari, ora.
-Sei venuta...Credevo avessi stracciato la lettera non appena avessi
visto il mittente...-
Rimasi li dov'ero, non mi avvicinai nemmeno di mezzo millimetro.
-Non sono cosi maleducata, IO...- Fece una smorfia di dolore -Scusa...-
D'altronde solo ora potevo capire la difficoltà di stare vicino
ad un umano, di poter sfiorare con le labbra un collo di un cantante...
L'unica volta in cui assaggiai sangue umano fu quando tramutai Robert,
in un ospedale di Portland, dove Marcus doveva rubare del sangue.
Reduce dallo stadio finale di leucemia, stava morendo solo, senza
amici, senza parenti che lo confortassero nel suo ultimo secondo di
vita.
Ebbi pietà di lui, per la sua condizione di vita, o forse anche
perchè quei capelli rossicci mi ricordavano Edward.
Pensai a cosa provò Carlisle quando lo trasformò, nel
lontano 1918, e, quando nel delirio della malattia, mi afferrò
una mano, scongiurandomi si salvarlo,
non ci pensai sue volte a morderlo e a farlo diventare uno di noi...
-Cos...Cosa ne pensi della lettera?-
Come al mio solito, dissi la verità.
-Ora mi sono chiare molte cose, ma tutte queste non hanno fatto altro
che urlarmi che sei stato un cretino.E se posso aggiungere, anche un
grandissimo bastardo.-
-Non lo nego...-
-E' stata la cosa peggiore che potessi farmi, mollarmi in quel modo, in
quel momento poi...Io non ce l'avevo con nessuno di voi Cullen per
quello che era successo
quel giorno a casa vostra, avevo solo timore che tu potessi cadere in
depressione per i sensi di colpa.E cosi i sensi di colpa me li sono
fatti venire io dopo,
pensavo che era stata tutta colpa della mia condizione di umana, troppo
debole, troppo fragile, troppo poco per te, che eri un dio sceso in
terra, agli occhi miei...-
In una frazione infinitesima di secondo arrivò proprio davanti a
me, prese le mie mani tra le sue, guardandomi implorante.
-Ero io che ero troppo poco per te, ed eri...Sei una dea scesa in
terra, ai miei occhi...Non dovevo farti soffrire come trent'anni
fa...Mi perdoni?-
Isabella odiò Bella Swan in quel momento.
La nuova me vedeva nella risposta che stava per dare un segno di
inequivocabile debolezza, mentre quella vecchia ci vedeva una cosa del
tutto naturale.
-Si...-
Vinse la mia parte più umana.
-Davvero?-
-Si, ti perdono,ma non ti aspettare che dimentichi quello che mi hai
fatto...-
Riemerse la nuova me...
-Non mi aspetto, e non vorrei assolutamente che lo facessi, sarebbe
ingiusto...-
Finalmente, per la prima volta in tre giorni, vidi un sorriso accendere
il suo volto e, per la prima volta in trent'anni, mi abbracciò.
Non ebbi la forza per ritirarmi nemmeno quando fece scorrere la sua
mano destra sulla mia guancia.
-Un po' mi mancherà il calore della tua pelle...-
Non so perchè ma quelle perole suonarono come un avvertimento,
nella mia testa.
Tutto ad un tratto mi ritrovai a pensare a William, alle reazioni che
aveva ogni qual volta che lo sfioravo, anche per sbaglio.
Erano le stesse che avevo provato io quando Edward mi aveva abbracciato.
In testa mi si fece una tale confusione che dovetti scostarmi.
-Scusa ma mi sembra di correre un po' troppo...-
Rimase un momento deluso dalla mia risposta, ma quasi subito mi rivolse
uno sguardo comprensivo.
-Scusami tu, davo troppe cose per scontato, già è tanto
che mi hai perdonato...-
-Ok.Allora la prossima volta che ci incontriamo dovrò ricordarmi
di non fulminarti con lo sguardo, ora che siamo tornati amici...-
-Amici...-
-Si, amici.-
-...Oppure no...-
-Amici, fino a quando non deciderò altrimenti...-
Rimasi con lui a scambiare quattro chiacchere, parlammo di tutta la mia
esistenza da vampira, della nostra dieta e della mia appartenenza ai
Volturi.
-Marcus è come mio padre, sono completamente devota a
lui...William e Bree sono la mia famiglia, ora...Mentre con Robert e
Victoria ho un rapporto diverso...-
-Perchè perdi tempo con Victoria?Lei voleva ucciderti!-
-Lei voleva solo farla pagare a te, con me non aveva niente in
contrario...Quando si unì ai Volturi e scelse Robert come
compagno, credevo si sarebbe convertita
al vegetariano, ma non fece altro che portare Robert al "lato oscuro",
come lo chiamiamo noi...A dirla tutta mettono troppo in discussione i
metodi bonari miei e
di William, nel comandare la famiglia, e a volte penso che voglia
prendere il nostro posto...Ma non ci faccio più caso,
finchè ci saranno Aro e Marcus dalla nostra parte...-
Parlammo ancora della mia famiglia e, quando parlammo di William, non
potè che uscire fuori la faccenda di Rosalie...
Gli spiegai tutto, per filo e per segno.Ne rimase un po' sconcertato,
si sentiva leggermente in colpa di averlo trattato in quel modo.
-Agivo cosi solo perchè temevo che avesse potuto fare del male a
Carlisle, ma era un timore irrazionale...-
Chiese perchè non si rivelasse a sua madre e io gli risposi che
doveva essere sicuro, per affrontare una cosa del genere e che non
voleva in alcun modo turbare
la situazione di equilibrio che Rosalie si era ricreata nella sua nuova
vita. Mi feci promettere di non dire nulla a nessuno.
Quando arrivò il momento di tornare a scuola(anzi, di tornare a
casa!), ci affrettammo a scendere dalla foresta.
Arrivammo sotto scuola in un batter d'occhio, era appena suonata la
campanella di fine-scuola.
Sia Bree, che tutti i Cullen, erano molto contenti del nostro arrivo,
ci guardavano tutti sorridenti.
Alice si tuffò tra le mie braccia, soffocandomi.
-Finalmente posso dire...BENTORNATA BELLA!!!-
Ero contenta che avessimo chiarito, ma non ero altrettanto contenta che
i sentimenti, che provavo da umana, incominciassero già a
raffiorare in fretta.
Senza contare di quelli che incominciavano a nascere per William...
Proprio lui, quando ci vide arrivare nel parcheggio insieme, fu l'unico
a distogliere lo sguardo dal mio.
Ecco un link per l'immy di Willie!Non
so perchè ma non mi fa vedere la foto e, nel timore che non si
veda neanche a voi...
http://www.wallpapergate.com/data/media/1621/Chad_Michael_Murray_002.jpg
Capitolo 8EsthelBlackAngel: Uhm... Non so
che fine faranno Bella, Will ed Edward. Però dico una cosa: a me
sta sul xxxxx Bella, e molto anche, la trovo veramente senza spina
dorsale. Quindi non
penso che farò finire un fior di loto del Nilo come William con
una triglia come Swan Isabella! A me piacciono i personaggi femminili
che hanno (figurativamente) le palle! Porco
Dracula vedete Rosalie che tosta!Oppure Leah! Se dopo osservate Bella
vi viene il latte pastorizzato alle ginocchia...
cullengirl:Non penso sia
intelligente Bella come personaggio! XD ! Sono stata condizionata da
una fanfiction/presa per il fondoskiena troppo forte sulla stupida
Bella!
Musa_Talia: A Bree non
dispiacerebbe, sa perfettamente che non sono una coppia, li chiama
mamma e papà per convenzione. Però di sicuro... Non penso
che William finirà alla fine con una vampira(a parte Bella ma
chissà...), penso che finirà con....Vabbeh non ve lo dico
perchè sennò non seguite!
Bree's
Pov:
Questa era stata una giornata molto importante per la mia famiglia.
Mio padre aveva ritrovato sua madre adottiva(quindi mia nonnastra) e
mia madre aveva finalmente fatto pace con il suo passato.
Finalmente, perchè secondo me non poteva non chiarire con quello
che papà chiamava il "rosso malpelo".
Vabbeh, la situazione nel complesso migliorava sempre di più per
tutti, anche se il nervoso era ancora di casa, era tutto il giorno che
papà evitava la mamma...
Adesso stava sul dondolo, in giardino, leggendo un mattone di libro,
sdraiato come un pascià; mamma invece scribacchiava sulla sua
agenda qualcosa,
seduta al tavolino, a qualche metro di distanza da lui. Proprio non
capivo che cosa avesse fatto lei al papà!
Io intanto stavo sentendo la radio sul tetto di casa, dove si stava da
dio la sera per vedere le stelle, ma cambiavo stazione ogni due
secondi...
Ci fosse stata una canzone decente...
Improvvisamente sentii un'odore di un animale strano, un odore
stranamente dolce, buonissimo.
La gola incominciò a bruciare, il veleno a raffiorare.
Non ci pensai due volte a saltare giù dal tetto, atterrando
praticamente sotto il naso dei miei genitori, che fecero un salto dallo
spavento.
-Dove vai?-
-A caccia, nel bosco.-
-Veniamo con te?-
Dissi di no, volevo quell'animale solo per me.
Partii a tutta velocità, annusando in giro per sentire gli
odori, e mi abbandonai completamente ai sensi.
C'erano animali ogni genere nella foresta, ma cercai di isolare
l'odorato a tutti quegli odori che mi impedivano di seguire la mia
preda.
Attizzai le orecchie come mi insegnò mio padre, dovevo capire di
che animale si trattava.
Quattro zampe, molto pesante...Probabilmente un orso...
Lo seguii per pochi minuti e, alla fine, credetti di averlo perso in
una strana pineta...Mi concentrai: odore di mare, dovevo essere vicina
a qualche spiaggia...
Alla fine trovai l'odore che cercavo, poco lontano da dove mi trovavo,
a circa un chilometro da me.
Ma c'era qualcosa di strano, quell'odore era mischiato ad altri, molto
simili.
Un branco di orsi?
Non avrei mai dovuto seguire quella traccia, quello che trovai non era
proprio un innocente branco di orsi che mi aspettavo.
Sinceramente non era nemmeno un branco di qualcosa che conoscevo.
-Cazzo!-
Sette lupi mi guardavano con rabbia, ringhiandomi furiosamente contro... 'Mamma aiuto!!!Papà!!!'
Bella's
Pov:
-Certo che è veramente noioso stare qui...-
Era la prima volta in sei ore che mi rivolgeva la parola, da quando
aveva visto tornare me ed Edward insieme.
-William io ci ho vissuto qualche anno, non è poi cosi male e...-
-Come ti pare...-
Evidentemente la cosa gli aveva dato fastidio, magari non gli andava
giù il fatto che lo avessi perdonato, dopo tutto quello che mi
aveva fatto.
Se non era questo, allora non sapevo che cosa gli fosse preso...Andai a
sedermi con lui sul dondolo, gli tolsi il libro dalle mani e lo spostai
altrove.
-Parliamo adesso.-
Si mise seduto, a gambe incrociate, per potermi guardare in faccia.
-Riguardo a...?-
-A oggi.Voglio sapere perchè non mi parli più da quando
ho chiarito con Edward...-
I lineamenti del viso si indurirono, irrigidì la mascella e mi
guardò dritto negli occhi.
Sembrava sul punto di scoppiare, alzammo entrambi i toni, quello era il
nostro primo litigio in trent'anni...
-Perchè mi dici?Hai anche il coraggio di chiederlo?Lo sai che mi
porto sempre nel cuore il giorno che ti ho trovata?Le condizioni in cui
ti ho trovata?
Da allora ho sempre, e solo, pensato di non farti soffrire, di
proteggerti, per non farti più cadere in quello stato!Non
hai pensato che magari ero un po' deluso, impaurito?-
-Ma da cosa, scusa?-
-Da te, da lui!Ho paura che possa farti soffire di nuovo, come quel
giorno nella radura!Ho paura che tu ci ricaschi di nuovo!Ecco di cos'ho
paura Bella!-
Forse non l'aveva capito che le sue erano anche le MIE paure di sempre.
Ma pensava che io non ci avessi riflettuto affato a tutto questo?
Lui era l'unico che capiva, che sapeva tutto di me, quindi era
matematicamente impossibile che lui non capisse la mai decisione di
oggi.
C'era sicuramente qualche altra ragione che non conoscevo...
-Si, ma portare rancore non serve a nulla William!-
Gli occhi erano diventati un pozzo nero di petrolio, si stava davvero
alterando.Vidi i miei occhi riflessi nei suoi, ero arrabbiata anche io.
-Altrettanto nutrire false speranze Bella!-
Non ci eravamo accorti che, nella foga del litigio, i nostri visi si
erano avvicinati troppo.
Tuttavia continuammo a litigare per molto finchè,
nell'esasperazione, presi il volto di William tra le mani.
-Non mi succederà niente, non soffrirò di nuovo...Non
succederà perchè stavolta ho te vicino...-
Portò la mano libera all'altezza del suo viso, per fermare la
mia mano, poggiata sulla sua guancia.
Avevo intuito ciò che poteva derivare dal suo gesto, ma lui non
fece nulla, si limitò a guardarmi negli occhi, senza dire nulla.
Chiusi gli occhi e, abbandonandomi ai sensi, al suo delicatissimo odore
di rosa selvatica, feci il primo passo.
Fu un bacio tenerissimo, molto bello, ma alla fine il suo viso si
staccò dal mio e, assolutamente troppo presto, mi guardò
negli occhi di nuovo, senza dire una parola.
-Senti Will, io...- 'Mamma
aiuto!!!Papà!!!' Da dove cavolo veniva quel grido che sentivo nella mia testa? Da
Bree??Era in pericolo?
Scattai in piedi e, cercando la dote dentro di me, mi appellai al
potere di Alice, per poter vedere qualcosa o, almeno, dove fosse.
Non ci riuscii, non riuscivo a vedere nulla di nulla!Cosa c'era che mi
impediva di vedere mia figlia??
-Che succede Bella?Che ti prende?-
-Bree, è in pericolo...Non riesco, non riesco a vedere
dov'è!C'è qualcosa che mi impedisce di vedere con il
potere di Alice!Prova tu!-
Si concentrò, chiuse gli occhi e stette fermo, senza respirare
nemmeno.
Lo guardai nervosamente fino a che non aprì di scatto gli occhi.
-Direi che si trova in una foresta, vicino al mare...Ci sono
sette...Licantropi, molto arrabbiati...Ah! Tra loro c'è Jacob
Black!-
Tra tutte le risposte che mi passavano in mente, ne trovai una
abbastanza plausibile ma terribile.
La Push.Jacob.Licantropi.Patto..Il confine che non doveva essere
superato da vampiri...
Iniziai a correre, dovevo raggiungere Bree prima che potessero toccarla
con una zampa, dovevo raggiungerla...
Aprii la mente a William, che mi seguiva, trasmettendogli i ridordi di
quella parte della mia vita riguardante il branco e il patto
stipulato con i Cullen.
-Sbrighiamoci, prima che le facciano del male!-
-Dobbiamo parlare immediatamente con Jacob Black!-
Non ci volle molto per arrivare sul posto, andammo il più veloce
possibile, ed arrivammo appena in tempo: un lupo con il pelo rossiccio
stava per avventarsi su Bree.
-Fermo Jacob!!Non la toccare!-
Il tempo di un battito di ciglia che già mi misi tra mia figlia
e quello che era stato il mio migliore amico, da umana.
Si fermò a nemmeno un metro dalla mia faccia, la furia che
teneva dentro andava scemando con granndi respiri irregolari.
Osservai distrattamente gli altri licantropi che, secondo i miei
ricordi, dovevano essere rispettivamente Sam, Leah,Quil, Embry e Jared.
Notai un qualche cambiamento in alcuni di loro, avevano un pelo molto
meno lucente, a tratti grigi, e i muscoli non trasmettevano più
la potenza di una volta.
Avevano avuto tutti l'impriting ed avevano iniziato un normale processo
di invecchiamento, ma notai che praticamente Leah aveva lo stesso
aspetto di trent'anni fa.
Ipotizzai non avesse trovato la sua metà e che non fosse
invecchiata affatto...Di certo provai molta contentezza che Jacob
avesse finalmente trovato la sua...
Non feci a meno di notare che lei aveva la zampa fasciata con una
maglietta che conoscevo bene.
Era lei il lupo che William aveva salvato l'altro giorno!
Toccai la mente di Sam e Jacob.
'Perchè non andate a rendervi presentabili, cosi possiamo
parlare civilmente?'
Solamente loro due, Quil e Leah tornarono dopo poco tempo, indossati
degli indumenti logori e inadatti alla stagione corrente.
Nel frattempo William raggiunse Bree e la tenne stretta a lui, per
farla tranquillizzare, ma si preparò per ogni evenienza.
Iniziarono loro a parlare, per la precisione Sam che, dopo aver
chiarito l'imbarazzante equivoco e, dopo essersi assicurato sulla
nostra dieta, ci salutò.
-Vorrei assicurarmi che i vostri compagni carnivori non caccino a Forks
e dintorni e vorrei anche estendere il patto alla tua famiglia, in
segno della nostra vecchia amicizia...-
Sorrisi e strinsi la sua mano tesa.
La mia ipotesi era confermata: erano tutti invecchiati, dimostravano
più o meno quaranta,cinquant'anni...
-E' stato un sollievo chiarire questo malinteso...-
Jacob si fece avanti con titubanza, arricciando un po' il naso per la
puzza che doveva essere il mio odore per lui.
Era molto cambiato, quei cappelli ,che una volta erano neri, erano
spezzati da qualche linea di grigio qui e li; la pelle incominciava a
dare i primi sentori della mezz'età...
Tuttavia, non appena vidi il suo sorriso allargarsi, corsi ad
abbracciarlo, stringendolo con forza.
-Sono contento che tu sia tornata a trovarmi-
Sciolsi l'abbraccio, gli toccai il viso, sentendo sotto le dita i segni
del suo invecchiamento.
-Quindici anni fa tu eri un'uomo nel pieno delle forze ed adesso sei
quasi entrato nella mezza età!-
-Già!Beati Seth e Leah che non hanno avuto l'impriting!Essere
sposati è bello se non si è succubi della propria moglie
e dei figli!!!-
Loro non sentono i nostri acciacchi!Risero tutti quanti, tranne Leah,
che continuava a fissarci in modo strano.
-Quand'è che passi a casa?Volevo farti vedere com'è
cresciuta la mia Marie!-
Già, Marie, la sua figlia quindicenne...Lui e Lizzie,la signora
Black, le avevano dato il mio secondo nome, Will ed io la portammo
persino a battesimo...
-Verrò, te lo prometto!- Passai alle presentazioni -La ragazza
che ha passato il confine è Bree, è come se fosse mia
figlia, e lui è William.-
William e Jacob si salutarono come due liceali, dando un pugno in
quello dell'altro.
Quindici anni fa ci misero molto tempo a socializzare, ma dopo un
iniziale momento di diffidenza, incominciarono ad essere quasi amici.
Sam, Quil e Leah turno si presentarono ai miei familiari.
Non appena William e la sorella di Seth, che appresi essere a casa con
la madre, si scambiarono la mano, i poteri di Jasper si risvegliarono
in me.
Oltre alla mia irritazione, quasi gelosia, nel vedere le loro mani
intrecciate, sentii soprattutto la voce del mio amico rimbombare nella
testa di Leah Clearwather,
che pareva sentisse solo quella tra tutti i suoni che provenivano da
qui a cinque chilometri. La mia irritazione crebbe di più, avevo
un brutto presentimento.
Poi un palpitare frenetico, un battito accellerato fuori dal
normale...Il battito di un cuore in trasformazione. (*cit da Breaking
Dawn)
Merda.
Merda...
MERDA!!!
Ebbene si. Ho
accontentato un po' tutti. Spero che sia gli Ed4Bella e gli Will/Bella
siano soddisfatti da questo capitolo... La mia
giustificazione per quelli che mi credono( e fanno bene) pazza è
che sono reduce da una giornata del caxx e quindi le idee malate
vengono a iosa... 'Sta storia
dell'impriting di Leah con William è nata dalla riflessione
cretina che ho fatto rileggendo BD: l'impriting
è qualcosa di definitivo?La persona su cui ricade (in questo
caso Will, ma va bene pure Renesmee come esempio) può scegliere
diversamente? Non è
niente di definitivo, la cosa è venuta fuori cosi...Anche se
devo dirvi che l'idea mi solletica. Tra Leah e
Bella c'è un abisso! Io sceglierei la mia lycan preferita,
quella si che ha carattere!! *In queste
affermazioni non troverete spoiler per i seguenti capitoli, non
cercateli!* XD
Passarono due giorni da quando Isabella ed io ci eravamo baciati.
Mi imbarazzavo ogni volta che ci pensavo, non potevo ancora crederci...
In quel momento eravamo tutti a casa Cullen e, mentre io come al solito
mi limitavo ad osservare in disparte, gli altri si erano riuniti
attorno ad un tavolo.
Discutevano dell'anniversario di nozze di Esme ed il signor Cullen.
-No, Alice!Non puoi fare tutto tu!-
-"No" lo dico io!Sono IO la regista qui, capito?Faremo delle
composizioni di rose rosse e nebbiolina bianca!-
-Nebbiolina?Puzza da morire!Meglio le orchidee!-
Sghignazzai tra me e me, mia madre da umana era allergica alla
nebbiolina.Una volta gliene avevo regalato un mazzo e lei si mise
subito a starnutire a ripetizione.
Bella propose un mix delle idee di Alice e di Rosalie: rose rosse e
orchidee bianche.
Saremmo arrivati alla conclusione di questo dibattito, se Bree non
avesse espresso il suo disappunto, facendo cosi vacillare la
risolutezza di Esme.
Iniziarono daccapo a pensare.
I maschietti erano andati a fare compere, tranne Carlisle che stava
lavorando.
Alla fine, quando decidettero di fare una composizione di fiori bianchi
e blu, si ritrovarono indecisi sul tipo di fiore blu.
Mia madre aprii bocca ed io attizzai subito le orecchie.
-Quali sono quei fiori, molto piccoli, di un bel blu/celestino, che
profumano di buono?Hanno un nome strano!-
Nessuna di loro cinque si ricordava il nome.
Poi Bree si rivolse a me.
-Pa' ma a te piacciono i fiori, non lo sai il nome?-
Intervenne lei.
-Hanno il nome che è tutta una frase...Oddio, da umana ne andavo
pazza e...-
Afferrai al volo e, senza nemmeno pensarci, risposi.
-Non-ti-scordar-di-me, sono i miei fiori preferiti...-
Già mamma, proprio non ti
scordar di me...Peccato che tu dia segno di averlo già
fatto...
-Sono anche i miei...-
Fui felicissimo di averla vista sorridermi, ma non lo fui affatto
quando pensai di non poter nemmeno dirle perchè erano i miei
preferiti.
Lo erano solo perchè erano stati anche i suoi, sempre da umana.
Constatai che aveva conservato quasi tutto della sua vita precedente,
tutto tranne una strana testardaggine, che non sapevo da dove
provenisse.
Alla fine decisero per rose bianche e non-ti-scordar-di-me. Cecai di
spiccicare una parola con lei...
-Rosalie...Ma è tua quella Bmw nel garage?Ho visto che qualcuno
ha lasciato il cofano aperto...-
Porco due!Cacchio, ci ero quasi!Ma come mi è venuto in mente?Non
so nemmeno se ce l'hanno un garage!Oddio che castronata!
-Si, è mia, la stavo finendo di modificare...- Modificare?Mia
madre un meccanico?Questo si che era strano! -...E' tua la Ferrari
California?-
Scossi la testa.
-Io ho una Lamborghini Reventon ma, visto che ha solo due posti, e noi
siamo in tre, dobbiamo prendere la Ferrari del nostro compagno...-
Tra Alice e mia madre, non si sapeva chi avesse spalancato di
più la bocca.
-Ma...Ma!!Esistono solamente una ventina di esemplari in
Europa!Andrà a 380 chilometri orari, è un mostro!!!-
Sorrisi, la mia macchina era una delle poche cose di cui andavo
estremamente orgoglioso e di cui ero gelosissimo.
-Hai davanti a te uno di quei venti automobilisti, se vuoi un giorno,
Rosalie, posso farti fare un giro...-
Le si illuminò il viso, mi sorrise. Alice invece era rimasta
ancora a bocca aperta.
-Venderò la Porche Turbo e me ne farò una anche io!-
Parlando di macchine veloci, il folletto attaccò bottone con me,
mi chiedeva di sedermi li' vicino su una poltrona cosi tutti avremmo
raccontato a turno la nostra storia.
Tranne Bella, che aveva già dato un po' di giorni fa...
Scherzo del destino, mi sedetti proprio di fronte a mia madre.
-Allora, chi inizia?-
Ridacchiai tra me e me, questa sembrava una riunione di alcolisti
anonimi!
-Che ti ridi Will?-
Bella corrugò un sopracciglio, era da quel giorno con i
licantropi che mi teneva un po' più distante del solito.
-Niente!-
Iniziò Alice stessa, visto che aveva la storia più corta,
l'avevo trovata coinvolgente fino a che non incominciò a dire di
come fosse nato il suo amore per la moda...
Non avevo mai sentito di un vampiro con l'amnesia, magari era l'effetto
del suo straordinario talento...
Arrivò il turno di Esme che, in confronto a quella di Alice, era
lunga e molto triste.
Il dolore che io, Bree e lei ci portavamo dietro, era molto simile, ma
quello della signora Cullen senz'altro era molto di più.
Sopravvivere al proprio figlio, appena nato, con un marito simile...Mi
resi conto che aveva dimostrato una grande forza d'animo per essere
potuta andare avanti...
Poi Bree raccontò la sua storia, di come erano morti i suoi veri
genitori in quell'incidente che l'aveva portata tra la vita e la
morte.Parlò di come Bella ed io trovammo la macchina, che aveva
sfondato completamente la barriera, i suoi genitori ormai privi di vita
e lei, piena di ferite, che aveva ancora un cuore attivo.
Finì Bella per lei, raccontando della difficoltà che
avevo avuto io a tramutarla, io che non avevo mai nemmeno toccato
sangue umano, e di come si era affezionata a noi.
Intervenne Esme, che espresse tutta la sua solidarietà.Superato
un primo momento di imbarazzo, continuò con argomenti più
felici.
-Ecco perchè chiami mamma e papà, Bella e William!Che
dolce...Sono sicura che siano molto felici di essere chiamati cosi!-
-Mamma si, papà un po' di meno perchè dice che è
l'unica cosa che può farlo sentire più vecchio di quanto
è!
-Deve essere stato difficile per te morderla, se non avevi mai toccato
sangue umano...-
Si, era stata la cosa più difficile che potessi fare in tutta
esistenza...
-Si, ma ne è valsa la pena...-
-Posso chiederti dove hai trovato la forza?-
Dissi la verità.
-Non lo so, sapevo che non potevo lasciarla lì a morire...Lo
feci e basta, i suoi capelli mi avevano ricordato quelli di mia madre
e...- Ahi...Bella mi uccise con lo
sguardo, mi ero messo troppo in gioco, dovevo stare più
attento...
Fu proposto a mia madre di raccontare la sua storia, ma purtroppo lei
si rifiutò di aprire bocca e restò li seduta sul divano,
incrociando le braccia.
Alice mi chiese se volessi condividere con loro la mia.
Il mio sguardo saltò subito verso Isabella, cercando un aiuto,un
permesso, che trovai immediatamente.
Rivolsi poi lo sguardo, di nuovo, verso l'oggetto delle mie
preoccupazioni, pensando di fare una gran cavolata, nel raccontare la
mia storia. La nostra storia...
-Non mi ricordo con precisione l'anno in cui sono rinato. Forse tra il
1935 e il 1938. Sinceramente non ricordo nemmeno dove, ho pochi ricordi
della mia vita umana.
Non avevo i genitori, venni abbandonato.Venni trovato da una ragazza di
famiglia benestante, mi allevò come figlio suo, nonostante lei
fosse piuttosto giovane per essere una madre.
Ero ancora piccolo quando, un pomeriggio, lei usci per fare una
passegiata ma a notte fonda non era ancora tornata e, mentre cercavo
per strada, sentii un suo urlo.
Arrivato sul posto dove credevo provenisse, vidi mia madre,un lago di
sangue,una sagoma china sul suo collo...Avrei capito solo dopo di aver
visto un vampiro.
Lui non si accorse di me, caricò il suo corpo morto sulle spalle
e se ne andò nell'oscurità...Crebbi con i suoi genitori
fino ai diciott'anni. Dopo di che andai alla ricerca del carnefice,
imbattendomi, per caso, nella famiglia dei Volturi, che erano in Texas
per sedare le guerre tra i neonati.Mi unii volontariamente a loro,
nella speranza di trovare quel vampiro.
Fu Aro a trasformarmi, mi prese sotto la sua ala forse solo grazie al
mio "dono": oltre che ad avere un effetto catalizzatore sulle
menti,controllo l'energia per fare qualsiasi cosa.
Far esplodere o implodere un vampiro, per esempio.O provocare blackout
e simili...-
Esme mi chiese se avessi trovato quel vampiro e, quando le risposi
affermativamente, che cosa ne avessi fatto di lui.
-Nulla...-
Mia madre. La guardo, aspetto, spero.
Aveva sciolto le braccia, segno che aveva terminato il suo
atteggiamento di chiusura, e rispose al mio sguardo.
-Perchè non gli hai fatto nulla?-
Perchè ho scoperto che mia madre è viva e che abita sotto
il suo stesso tetto, e che lo considera quasi come un padre?
-Al solo guardarlo negli occhi, capii che ucciderlo non poteva
rendermela indietro...-
-Devi aver sofferto molto, le volevi molto bene?-
Sto soffrendo come un cane, mamma!Soprattutto adesso.E ogni minuto che
passa è sempre peggio!Si,ti voglio bene e, anche se tu non mi
riconosci, te ne voglio sempre di più...
Lo sai che sto aprendo bocca senza pensare?Le parole si arrangiano da
sole, non riesco a distogliere gli occhi dai tuoi...
-Le voglio molto bene. Molte
cose qui me la ricordano, proprio ora
credo che stia davanti a me, che mi parli...-
Non sentivo più niente, mi ero rinchiuso nella mia bolla di
sapone privata dove immaginavo di vederla venirmi incontro per
abbracciarmi...
Fuori da questa bolla mi guardava con un'insopportabile compassione,
pensando a chissà cosa...
Ebbi quasi la tentazione di chiederle che cosa le passasse per la mente
ma, immersi nella conversazione assurda che stavamo portando avanti,
non mi accorsi che eravamo rimasti soli.
Maledette vipere!Bella e Bree me l'avrebbero pagata cara!Mi alzai,
rimanendo sempre difronte a lei...
Stavo meditando di tutto e di più, le peggiori torture mai fatte
a due vampire pazze, quando, al sentire la voce di mia madre, fui
costretto ad interrompere il filo dei pensieri.
-Sai, avevo un figlio che si
chiamava William come te, era l'angelo della sua mamma...Dico avevo,
perchè ormai sarà morto di vecchiaia...Qualche anno dopo
il risveglio andai a trovarlo, di notte, perchè con Carlisle ed
Edward dovevamo trasferirci in Alaska, dal clan di Denali...Lui dormiva
come un angioletto, restai li tutta la notte ad osservarlo.Ho fatto
bene a non interferire nella sua vita, sarei stata pericolosa per lui,
avrei anche potuto distruggerlo con una sola carezza, non avrei mai
potuto restare al suo fianco senza moderlo...Sono dovuta andarmene,
sarebbe cresciuto bene senza di me, se la sarebbe cavata, aveva un
carattere forte come la madre...-
-Non penso che tu abbia un carattere cosi forte, penso che tu soffra
molto di più di quanto fai vedere...-
Restò un attimo interdetta, si alzò anche lei dal divano.
-Perchè lo pensi?-
-Perchè lo sento...Che cosa faresti se tuo figlio fosse vivo?-
-Non ci ho mai pensato sul serio, ormai mi sono rassegnata al fatto che
sia morto, questi problemi non me li pongo nemmeno...Come hai detto che
si chiamava tua madre?-
Se avessi potuto sbiancare, lo avrei fatto.Mi misi sulle difensive,
mettendo le mani in tasca.
-Perchè me lo chiedi?-
Strinsi i pugni, sentivo le unghie conficcarsi nella carne, sopportando
il dolore.
-Perchè io piano piano lo sto dimenticando, ma tu me lo ricordi
molto...- Mi sta dimenticando...
Sentii la voce di Carlisle, che diceva di essere tornato a casa, e la
porta di casa Cullen che veniva chiusa.
Non appena trovò me e mia madre, da soli, nel salotto di casa
sua, mi guardò con timore, leggevo nei suoi occhi
"cosa-le-hai-detto"...
Non so perchè ma guardai lei, allarmato.
Inclinò leggermente la testa, guardadomi in maniera
interrogativa.
Non ci pensai due volte, superai il signor Cullen e scappai a tutta
velocità da quella casa.
Mi avrebbero preso tutti per un pazzo, asociale e maleducato, ma non me
ne fregava niente, nella mia testa risuonava solo una frase: lo sto dimenticando... lo sto dimenticando... lo sto dimenticando...
COMUNQUE, TANTO
PER DIRE QUALCOSA...WILLIAM NON SA NEMMENO CHE LEAH HA AVUTO
L'IMPRITING CON LUI! VOGLIO DIRE, LA
STORIA NON HA NEMMENO RAGGIUNTO UN PUNTO CENTRALE, CHE GIA' MI
PRECEDETE DI MOLTI CAPITOLI? XD NON SO NEMMENO
IO COME VA A FINIRE, DI CONSEGUENZA NON POSSO PROPRIO RISPONDERVI! UHM...ALTRI DUE
AGGIORNAMENTI E DEVO SOSPENDERE PER UNA SETTIMANA, CHE PARTO PER
L'ESPANA!!!!! BYE!
Capitolo 10EsthelBlackAngel: E'
scientificamente provato che le persone che soffrono di più per
qualcosa sono quelle che sembrano più insensibili... (Il caso
mio e di Rosalie) Sinceramente...Bella
è gelosa, ma non posso dirti di più!
Musa_Talia: Ovviamente lei lo
riconoscerà in circostanza MOLTO particolari...
Avviso: Lascierò perdere la
Victoria buona, mi servirà cattiva per qualcosina futura...
--Questo capitolo è ancora William centric, per il punto di
vista Bella voglio aspettare cosa pensate a riguardo...-- Apro 1 sondaggio visto che non so
affatto what to do: che fine vorreste che facesse William? a) con Bella b) con Leah c) con 1 altra (indicare nome)
William's
Pov:
Non ci pensai due volte, superai il
signor Cullen e scappai a tutta velocità da quella casa. Mi avrebbero preso tutti per un
pazzo, asociale e maleducato, ma non me ne fregava niente...
Arrivai a casa in meno di venti secondi, usai tutta la mia
velocità.
Diedi un calcio alla porta, per aprire casa(le chiavi le aveva
Isabella), ma purtroppo la porta finì appiccicata al muro del
salone, creando delle grosse crepe. Vaffanculo porta...
Io indietro non ci torno più, me ne torno a Volterra, che
diamine rimango a fare qui??
L'aveva detto Demetri che ci avrei solo perso, accompagnando Bree e
Bella in America!
L'aveva detto Heidi che ci avrei solo perso, donando il cuore ad una
persona che ce l'aveva già
occupato!
L'aveva detto Aro che ci avrei solo perso, rimanendo fedele al ricordo
di mia madre!
Che diavolo ci sto a fare in questo continente?Che cosa?
Forse era meglio continuare a pensare a mia madre come ad una persona
defunta, di certo non avrei più sofferto!
Quella era davvero la terza volta, in tutta la mia esistenza, che ero
veramente arrabbiato, che mi tremavano le mani involontariamente.
Mi sentivo come se qualcuno mi stesse strizzando le interiora, sentivo
come un peso fastidiosissimo e pesante che gravava sullo stomaco.
Non controllavo più le mie emozioni, i miei poteri si stavano
manifestando senza che io lo volessi, vedevo galleggiare in aria tutti
gli oggetti attorno a me.
L'aria era davvero elettrica, piena di energia.
Se, in quel momento, un umano si fosse avvicinato in quella casa...Ne
sarebbe sicuramente rimasto carbonizzato.
Entrai con violenza nella mia stanza, per prendere le chiavi della
macchina ed un giacchetto di pelle nera, sentendo il pavimento che
tremava sotto i miei passi.
Presi le chiavi e, vedendo delle cornici con le foto di mia madre, feci
partire una scarica elettrica per farle scaraventare lontano da quella
casa.
Mi sentivo come un cane abbandonato sul ciglio della strada, una merda
quindi...
Saltai dalla mia finestra, non mi andava proprio di farmi le scale e
passare per l'ingresso, e atterrai in piedi.
Mi diressi verso la Lamborghini, parcheggiata proprio lì davanti.
Trovai Isabella lì ad aspettarmi, appoggiata alla macchina, con
le braccia conserte e con un'aria da rimprovero.
-Dove hai intenzione di andare?-
Ogni respiro che facevo mi faceva sentire ancora di più il peso
sullo stomaco.
Strinsi i denti, che cavolo gliene importava di dove andassi io, se lei
aveva quel bambolino fatto di plastica di Ken?
-Non sono affari tuoi-
La sua espressione cambiò da arrabbiata a sorpresa, stinse di
più le spalle.
-Te ne sei andato senza dirmi niente, ho sentito quello che ti sei
detto con Rosalie e si, sono anche affari miei, sono preoccupata...-
Cercai di trattenere la rabbia, ma ne uscì quasi un tono che
sembrava una minaccia.
-Per me o per la quiete familiare dei Cullen?Spostati Isabella.-
Quando avanzai a passi lenti verso di lei, sciolse le braccia e mi
guardò quasi spaventata, ma non si spostò.
-Perchè mi chiami Isabella?Non mi ci chiami mai!-
Mi misi proprio davanti a lei, i nostri corpi si sfioravano, i nostri
volti erano vicini.
Ma a me non importava, non sentivo niente di piacevole.Non stavolta...
-E' questo il tuo nome, no?Come altro dovrei chiamarti?Miss Swan?Mia
perla?Amore?Gioia del mattino?Barbie, lascia questi nomignoli a Ken, io
me ne vado.-
Feci per aprire lo sportello, ma sentii la mano di Bella prendermi per
la giacca, costringendomi a voltarmi per guardarla di nuovo negli occhi.
-Non è stato bello come ti sei comportato, Rosalie adesso pensa
che ce l'hai con lei per qualche strano motivo.E gli altri Cullen si
stanno facendo delle domande...-
-Non mi interessa!Si facciano pure delle domande!Io sopporto stare in
quella casa con Edward solo per te!Ma non capisci quanto mi pesi?-
-Avevi detto che avresti accettato di stare con loro, che non ti
sarebbe costato nulla!-
-Ma cosa vuoi tu?Sono passati due giorni e quasi non mi rivolgi la
parola o, se lo fai, usi un tono irritato!Quel tono non lo usi con
Edward?Sono due giorni che desideravo parlare con te su quello che
è successo tra di noi, ma tu eri troppo impegnata con degli
stupidi preparativi di un matrimonio, non stavi un minuto sola!Ma credi
di essere solamente tu quella confusa?-
-Non costringermi a scegliere tra te e i Cullen, William...-
-Non lo farò, non ci vuole molto per prevedere le tue decisioni
anche senza il potere di Alice!Ti facilito le cose, me ne vado prima
io!-
-Perchè??-
-Perchè, mi chiedi?-
Vidi nei suoi occhi la mia espressione, che si era quasi incattivita.
Avevo sempre represso quel lato vampiro di me, avevo sempre cercato di
mantenere un certo limite di umanità.
L'avevo dovuta spaventare molto, perchè mi lasciò la
manica della giacca e fece un passo indietro, andando a sbattere contro
la macchina con le spalle.
La bloccai, tenendo le mani appoggiate sulla carrozzeria, in modo da
non farla scappare da nessuna parte.
Portai il mio viso sul suo collo e strofinai il naso dalla clavicola
all'orecchio, annusando appieno l'odore della sua pelle.
Si era irrigidita come una corda di violino al mio tocco.
-William che...?-
Le tappai la bocca con la mia.
Le modicchiai il labbro con insistenza e spostai le mani, afferrandole
i fianchi per stringerla, mi abbandonai completamente all'istinto...
Le nostre lingue si incontrarono ed io quasi sobbalzai, sentendo il mio
respiro più affannoso. La baciai con maggiore intensità e
desiderio, assaporando il gusto delle sue labbra,
lasciando sia me, che lei, senza fiato.La sentii fare forza con le
mani, ora sul mio petto, per farmi allontanare.
-William lasciala stare!-
Era lui.
Lei, sconcertata, lo guardò venire furente verso di noi.
Peccato, era arrivato troppo tardi, avevo già passato il
Rubicone...
Isabella mi fece staccare dal suo corpo, la vidi che le tremarono le
ginocchia...
Mi limitai a guardarle le rosee labbra gonfie, che fino ad un istante
orima erano state mie, e pensai con soddisfazione, che la sua bocca
sapeva di me, del MIO sapore.
-Hai la tua risposta, ho voluto solamente un ultimo ricordo delle tue
labbra, quello di due giorni fa non mi bastava più...-
Non mi stavo curando affatto del vampiro che ci aveva quasi raggiunto,
purtroppo, perchè stavo ancora imbambolato a guardare la mia
bella.
Non appena feci per sfiorarle la guancia con la punta delle dita,
Edward Cullen mi spinse via, facendomi schiantare su di un albero che,
per la botta, si spezzò.
Per fortuna il tronco non fece in tempo a cadermi in testa, lo
polverizzai a qualche centimetro da me.
Vidi quel bastardo accucciarsi vicino a Bella, in posizione di difesa,
mostrando le zanne troppo bianche.
-Vuoi giocare Zanna Bianca?Giochiamo!-
-Vieni qui, orfano!- Bastardo infame...
Scattai verso di lui, facendolo finire a terra, ed incominciai a
sferrargli pugni su quella faccia pseudo-angelicata.
Ne parò qualcuno e, quando riuscì a prendermi le mani,
incominciò a fare forza su queste, per evitare altri diretti.
Alla fine finì per ribaltare la situazione, adesso stavo io per
terra.
Incassai anch'io qualche colpo, ma nulla di che, essendo abituato ai
peggiori attacchi dei neonati.
Vedendo che non riusciva a farmi molto,a parte qualche graffio sul
volto, lo vidi puntare al mio collo.
Purtroppo per lui, Felix mi aveva insegnato bene.
Feci leva sulle ginocchia e, riuscito ad appoggiarne uno sul suo petto,
lo feci volare dietro di me con un veloce movimento delle gambe.
Mi rialzai in fretta, non dovevo assolutamente finire di nuovo per
terra, soprattutto quando lo vidi caricare verso di me, di nuovo, con
velocità impressionante.
Il duello doveva finire lì, non volevo farlo continuare di
più.
Concentrai l'energia delle piante,che si trovavano attorno a me, in un
globo che gli scagliai contro.
Non fece in tempo ad evitarlo, lo presi in pieno, e cosi mi ritrovai ad
averlo completamente in mio potere.
Non appena lo feci stare sospeso in aria, controllandone la posizione
con la mano destra, percepii una rabbia impellente nascere in me.
Nella mia testa si sovrapponevano migliaia di immagini, mie e di Bella,
a quelle sue e di quel vampiro.
Non riuscivo a controllarla, a controllare nulla.
Era quello il mio lato più oscuro?
Sentii due braccia esili circondarmi la vita, da dietro, ed una testa
appoggiarsi alla mia schiena. Bella...
-Calmati Will, non c'è motivo per cui tu debba arrabbiarti,
fidati di me...-
Riusciva a vedere l'animale in cui la rabbia, la gelosia, l'amore che
provavo per lei, mi stava trasformando?
Quello non ero io...
Una sensazione rassicurante, di calma, di...Era questo che aveva
provato lei quando l'avevo abbracciata allo stesso modo, quando si era
adirata con i Cullen?
-Che sto facendo?-
Mi fece girare verso di lei, cosi fui costretto a lasciar cadere
Edward, svenuto per la quantità di energia che gli avevo mandato
contro, a terra.
-Ti sei controllato ancora, vedi?-
Mi sentivo uno schifo, l'avevo ferita profondamente, probabilmente
l'avevo pure delusa.
Le nascosi il mio volto, adagiando la testa sulla spalla.
Mi accolse tra le sue braccia, come se niente fosse, cullandomi come un
infante.Le accarezzai i capelli, annusandoli per catturane l'odore
nella mia testa.
Interruppi quel contatto, volevo guardarla negli occhi.
-Devo andarmene, devo riflettere su quello che ho fatto, è stato
imperdonabile...-
-Ti lascio andare solo se mi giuri che tornerai...- 'Non c'è bisogno di giurarlo,
il mio posto è con te...' 'Tienilo a mente la
prossima volta...' 'Non ci sarà una prossima
volta, mi controllerò!' 'Torna presto...'
Avvicinai il mio volto al suo e le strappai dalle labbra il nostro
terzo, quarto, quinto, sesto bacio.
Rimasi per qualche istante sulle sue labbra.
-Per questo non mi scuso, però chiedi ad Edward di perdonarmi...-
Un ultimo bacio veloce e me ne andai, a bordo della mia Lamborghini,
diretto verso l'unico posto che mi avrebbe aiutato a pensare...
In quel momento stavamo tutti a casa Cullen discutendo
dell'anniversario di nozze di Esme e Carsisle, per il quale mi ero
proposta come aiuto.
Ogni volta che guardavo Alice, che era intenta a litigare con Rosalie
per dei fiori, mi pentivo di aver acquisito il suo potere.
Erano passati ben due giorni da quando William ed io ci eravamo
baciati, da quando avevamo rivisto i licantropi e da quando...
Io, Isabella Marie Swan, ero un'idiota.
Come potevo non essermi resa conto ch tutta quella storia di Leah era
una stupidissima visione?
Era per questo che lo avevo evitato per tutti questi
giorni?Perchè ero gelosa di lui?Perchè non volevo che
finisse con un licantropo?
Oppure perchè, semplicemente, non volevo che finisse con
qualcun'altra, eccetto me?
Come potevo non essermi accorta che tutto quello che avevo visto su
William e lei era ciò che potrebbe accadere se lo lasciassi
perdere?
William sarebbe suo, se io scegliessi qualcun altro?
Alla fine, per far cessare il litigio, proposi un mix delle idee di
Alice e di Rosalie: rose rosse e orchidee bianche.
Saremmo arrivati alla conclusione di questo dibattito, se Bree non
avesse espresso il suo disappunto, facendo cosi vacillare la
risolutezza di Esme.
Iniziarono daccapo a pensare, ma quando decidettero di fare una
composizione di fiori bianchi e blu, si ritrovarono indecisi sul tipo
di fiore blu.
Quando Rosalie aprì bocca, sia io che William attizzammo le
orecchie.
-Quali sono quei fiori, molto piccoli, di un bel blu/celestino, che
profumano di buono?Hanno un nome strano!-
Poi Bree si rivolse al padre.
-Pa' ma a te piacciono i fiori, non lo sai il nome?-
Non appena la madre ci rese noto che erano dei fiori che le piacevano,
William rispose avventatamente.
-Non-ti-scordar-di-me, sono i miei fiori preferiti...-
-Sono anche i miei...-
Alla fine decisero per rose bianche e non-ti-scordar-di-me e lui
cercò di rompere il ghiaccio con Rosalie, parlando di macchine.
Si scambiarono la priomessa di un giro sulla Lamborghini e poi Alice
invitò William a sedersi li' vicino su una poltrona cosi
avrebbero raccontato a turno la loro storia.
Tranne me, che avevo già dato un po' di giorni fa...
-Allora, chi inizia?-
Sentii William ridacchiare sotto i baffi, ma questa gli sembrava una
riunione di astinenti ematici anonimi?
-Che ti ridi Will?-
-Niente!-
Mi dispiaceva essere cosi dura con lui, ma non riuscivo proprio a
controllare questo piccolo mostro chiamato gelosia...
Iniziò Alice stessa, poi arrivò il turno di Esme che, in
confronto a quella di Alice, era lunga e molto triste.
Poi Bree raccontò la sua storia, di come erano morti i suoi veri
genitori in quell'incidente che l'aveva portata tra la vita e la
morte.Parlò di come Will ed io trovammo la macchina, che aveva
sfondato completamente la barriera, i suoi genitori ormai privi di vita
e lei, piena di ferite, che aveva ancora un cuore attivo.
Finì io per lei raccontando della difficoltà che avevo
avuto William a tramutarla, che non avevo mai nemmeno toccato sangue
umano, e di come si era affezionata a noi.
Intervenne Esme, che espresse tutta la sua solidarietà.Superato
un primo momento di imbarazzo, continuò con argomenti più
felici.
-Ecco perchè chiami mamma e papà, Bella e William!Che
dolce...Sono sicura che siano molto felici di essere chiamati cosi!-
-Mamma si, papà un po' di meno perchè dice che è
l'unica cosa che può farlo sentire più vecchio di quanto
è!-
Non immagina quanto!Bree è la figlia che non potrò mai
avere biologicamente...
Esme poi chiese a William dove avesse trovato la forza per morderla e
per non averla uccisa.
-Non lo so, sapevo che non potevo lasciarla lì a morire...Lo
feci e basta, i suoi capelli mi avevano ricordato quelli di mia madre
e...-
Lo trafissi con lo sguardo, si
era messo troppo in gioco, doveva stare più attento se non
voleva farsi scoprire...
Sapevo di esagerare, ma non volevo che si rivelasse finchè non
sarebbe stato sicuro della madre, e lei di lui...
Era stupida come cosa, tuttavia non volevo che l'equilibrio nelle loro
vite si spezzasse e che soffrissero ulteriormente per questa cosa...
Fu proposto a lei di raccontare la sua storia, che si rifiutò di
aprire bocca e restò li seduta sul divano, incrociando le
braccia.
Alice poi chiese al mio compgano di raccontare la sua storia.
E ora?
Sentii il suo sguardo su di me, cercando un aiuto,un permesso, che
trovò immediatamente.
Provai a lasciare un po' la briglia lunga, volevo vedere la reazione di
Rosalie...
Rivolse poi lo sguardo, di nuovo, verso l'oggetto delle sue
preoccupazioni, pensando di fare una gran cavolata, nel raccontare la
sua storia.
Finita la storia, sia io che William, che Bree, guardavamo
spasmodicamente lei, in cerca di qualcosa. Qualsiasi cosa.
Aveva sciolto le braccia, segno che aveva terminato il suo
atteggiamento di chiusura, e rispose al suo sguardo.
-Perchè non hai fatto nulla all'assassino di tua madre?-
Perchè ha scoperto che è viva e che abita sotto lo stesso
tetto del killer, e che lo considera quasi come un padre?
Ricevuta la risposta, chiese se le voleva ancora bene, nonostante i
tanti anni, e se soffrisse ancora.
Sta soffrendo come un cane, idiota!E ogni minuto che passa è
sempre peggio!
-Le voglio molto bene. Molte
cose qui me la ricordano, proprio ora
credo che stia davanti a me, che mi parli...-
Con una scusa, portai in cucina Esme, Alice e mia figlia, volevo
lasciargli un po' di spazio per poter parlare.
Con il potere di Ike, un vampiro romeno che aveva un udito molto
più sviluppato dei vampiri normali, spiai tutta la loro
conversazione.
-...Perchè io piano piano sto dimenticando mio figlio, ma tu me
lo ricordi molto...- Lo sta dimenticando...
Sentii la voce di Carlisle, che diceva di essere tornato a casa, la
porta di casa Cullen che veniva chiusa e uno spostamento di aria troppo
improvviso.
Non sentivo più l'odore di William, era andato via da casa
Cullen troppo velocemente.
Mi fiondai in salone.
Trovai Carlisle che, in tutta tranquillità, metteva il soprabito
sull'attaccapanni e Rosalie che aveva un'espressione di stupore ancora
stampata sulla faccia.
-Perchè William se n'è andato?-
Mi rispose Rosalie, che stava quasi balbettando per la paura che le
avevo messo con il mio tono di voce.
-Stavamo parlando e...Poi Carlisle è arrivato...Lui se
n'è andato di corsa...Ma è stato qualcosa che gli ho
detto?-
Mi girai verso Carlisle, ma lui stava già nello studio.
Entrai lì cosi furiosamente che, quando mi vide, fece un salto
da paura.
-Cosa.Gli.Hai.Detto.-
Disse che non gli aveva nemmeno rivolto la parola.
Lo spinsi verso il muro e, prendendolo per il collo, lo sollevai da
terra.
-Se tu, o chiunque in questa famiglia, gli farà ancora del
male...Nemmeno l'ira di tutti i vampiri della terra basterà a
salvarmi da me!-
Detto questo, lo rimisi a terra e corsi a tutta velocità verso
casa.
Tutta l'atmosfera attorno alla casa era elettrica peggio di una
centrale,William stava perdendo la testa per la rabbia...
L'ultima volta che era successo questo era stato quando Caius costrinse
Bree a bere sangue umano.
Un'intera parte dei sotterranei, corrispondente ai tre quarti di tutta
la nostra residenza, era stata distrutta in mille esplosioni,
provocando decine di black out in tutta la città.
Riuscii a calmarlo solamente dopo mezz'ora, dopo di che avrebbe
distrurro tutta Volterra.
Ora i segnali per una situazione peggiore c'erano tutti quanti...
Mi misi ad aspettarlo fuori, appoggiata alla Lamborghini, con le
braccia conserte, assumendo un'aria da rimprovero.
Lo vidi come non lo avevo mai visto fino a qual momento:
aveva i capelli tutti scompigliati, elettrici, gli occhi erano
più neri del nero stesso, c'era tutto un alone di energia
attorno a lui.
-Dove hai intenzione di andare?-
-Non sono affari tuoi-
Rimasi terrorizzata da come mi aveva rivolto la parola, c'era troppa
violenza nella sua voce, anche se stava cercando di trattenersi.
-Te ne sei andato senza dirmi niente, ho sentito quello che ti sei
detto con Rosalie e si, sono anche affari miei, sono preoccupata...-
-Per me o per la quiete familiare dei Cullen?Spostati Isabella.-
Quando avanzò a passi lenti verso di me, sciolsi le braccia e lo
guardai con fare terrorizzato, ma non mi spostai nemmeno di un
centimetro.
-Perchè mi chiami Isabella?Non mi ci chiami mai!-
Mi si parò proprio davanti, i nostri corpi si sfioravano, i
nostri volti erano vicini.
A me questo non importava,quello non era il mio William, non sentivo
niente di piacevole ad averlo vicino.Non
stavolta...
-E' questo il tuo nome, no?Come altro dovrei chiamarti?Miss Swan?Mia
perla?Amore?Gioia del mattino?Barbie, lascia questi nomignoli a Ken, io
me ne vado.-
Si girò, facendo per aprire lo sportello, e lo presi per la
giacca, per fermarlo, costringendolo a voltarsi per guardarmi di nuovo
negli occhi.
-Non è stato bello come ti sei comportato, Rosalie adesso pensa
che ce l'hai con lei per qualche strano motivo.E gli altri Cullen si
stanno facendo delle domande...-
Mi rispose che lui sopportava i Cullen solo per me, che gli pesava
tutta questa situazione.E io che credevo che avesse accettato la cosa...
-Ma cosa vuoi tu?Sono passati due giorni e quasi non mi rivolgi la
parola o, se lo fai, usi un tono irritato!Quel tono non lo usi con
Edward?Sono due giorni che desideravo parlare con te su quello che
è successo tra di noi, ma tu eri troppo impegnata con degli
stupidi preparativi di un matrimonio, non stavi un minuto sola!Ma credi
di essere solamente tu quella confusa?-
Era questo che pensava?Era geloso di Edward?LUI ERA GELOSO?Ma che
pensava che io avessi lasciato da parte la mia famiglia per i Cullen?
Era questo che mi chiedeva?Di scegliere?Eravamo arrivai a questo punto?
-Non costringermi a scegliere tra te e i Cullen, William...-
-Non lo farò, non ci vuole molto per prevedere le tue decisioni
anche senza il potere di Alice!Ti facilito le cose, me ne vado prima
io!-
Si spostò, ma io mi misi di nuovo davanti a lui per non farlo
passare.
-Perchè??-
-Perchè, mi chiedi?-
Vidi nei suoi un'espressione nuova, quasi di cattiveria pura, quasi
da...Vampiro...
Aveva sempre represso quel lato vampiro di sè, aveva sempre
cercato di mantenere un certo limite di umanità, cosi come me.
Mi spaventai cosi tanto di quell'espressione, che gli lasciai la manica
della giacca e feci un passo indietro, andando a sbattere contro la
macchina con le spalle.
Mi bloccò, tenendo le mani appoggiate sulla carrozzeria, in modo
da non farmi scappare da nessuna parte.
Scappare, volevo scappare da lui.
Volevo scappare perchè avevo paura di lui, della sua ira...
Quando portò il suo viso sul suo collo mi irrigidii e sentii un
brivido di paura pura e una goccia di sudore scendermi per tutta la
schiena...
Che cosa divolo mi stava facendo?
Strofinò il naso dalla clavicola all'orecchio,annusando appieno
l'odore della mia pelle, cosa che mi provocò brividi, assieme a
quelli della paura, di un genere che non ricordavo.
-William che...?-
Tappò le altre parole, che stavano uscendo fuori dalla mia
bocca, con la sua.
Quello era il bacio più diverso, e il più bello, tra
tutti quelli che avevo ricevuto, e dato, in tutta la mia esistenza.
Mi modicchiò il labbro con insistenza e spostò le mani,
afferrandomi per i fianchi per stringermi, mi abbandonai completamente
allo stesso istinto che aveva lui...
Le nostre lingue si incontrarono ed lui quasi sobbalzò, sentendo
il mio, e il suo, respiro più affannoso. Lo baciai con maggiore
intensità e desiderio, assaporando il gusto delle sue labbra,
lasciandoci senza fiato.Mentre lui allacciò le braccia dietro
alla mia schiena, facendo più pressione, con il suo corpo, al
mio, le mie mani finirono sotto la sua maglietta.
Che cosa mi stava succedendo?Da quando ero cosi lasciva?Da quando avevo
abbandonato la ragione per far spazio a...
Far spazio a cosa?
La Bella razionale e umana fece forza con le mani, sul petto di
William, per farlo scansare.
Poi una voce.
-William lasciala stare!-
Era lui, era Edward.
Io, sconcertata, lo guardai venire furente verso di noi.
Feci completamente staccare dal mio corpo, che ancora mi tremavano le
ginocchia...
Mi sentii improvvisamente in colpa, non per il fatto che avessi baciato
William, ma per il fatto che Edward mi aveva visto farlo.
Il vampiro che avevo appena baciato non teneva affatto in
considerazione l'altro che ci veniva incontro, tanto era rimasto
imbambolato a fissarmi.
Non appena fece per sfiorarmi la guancia con la punta delle dita,
Edward lo spinse via lontano, facendoloschiantare su di un albero che,
per la botta, si spezzò.
Sobbalzai, non volevo che si facesse male.
Per fortuna il tronco non fece in tempo a cadergli in testa, lo
polverizzò a qualche centimetro da sè.
Edward intanto si era accucciato vicino a me, mostrando i denti.
Ma perchè mi voleva difendere da lui?
Vidi William scattare verso di Edward, facendolo finire a terra, ed
incominciò a sferrargli pugni sul volto.
Io non riuscivo a muovere neanche una corda vocale...
Dopo qualche scambio di colpi, ora era Edward a stare in una posizione
migliore.
Sapevo che nessuno si sarebbe fatto male , finchè non vidi il
mio ex puntare al collo di William, con l'intenzione di mordere.
Incominciai a preoccuparmi, ma alla fine fece leva sulle ginocchia e,
riuscito ad appoggiarne uno sul suo petto, lo feci volare dietro di
sè
Will si rialzò in fretta quando lo vide caricare ancora verso di
lui.
Ebbi paura anche per Edward quando gli arrivò, in pieno petto,
una sfera di energia.
Non sapevo che cosa fare, su chi difendere.
Vidi Edward lievitare in aria, sotto il controllo di un William che
stava perdendo completamente la ragione, come l'altra volta.
Ebbi paura, paura che potesse distruggere tutto e tutti.
Corsi ad afferrarlo, abbracciandolo da dietro, ed appoggiai la testa
alla sua schiena tesissima.
Cercai di non fare uso dei poteri di Jasper, cercai di farlo calmare
solo con lo stretto contatto dei nostri corpi.
L'altra volta aveva funzionato, perchè non doveva anche ora?
-Calmati Will, non c'è motivo per cui tu debba arrabbiarti,
fidati di me...-
Sapevo che quello non era il mio William, riuscivo a vederlo bene, in
mezzo a tutto l'alone nero della rabbia.
Cercai di trasmettergli tutte le emozioni che avevo provato quando lui
mi abbracciò allo stesso modo, quando mi ero arrabbiata con i
Cullen.
Feci leva su quel ricordo e ai miei sentimenti, seppur confusi, su di
lui.
Alla fine sentii i suoi muscoli rilassarsi.
-Che sto facendo?-
Lo feci girare verso di me, cosi costringendolo a lasciar cadere
Edward, svenuto per la quantità di energia che gli avevo mandato
contro, a terra.
-Ti sei controllato ancora, vedi?-
Leggevo nei suoi occhi il pensiero di avermi delusa, ma non era cosi e
doveva capirlo.
Per la vergogna nascose il suo volto, adagiando la testa sulla mia
spalla, con la matassa informe dei miei capelli.
Lo accolsi tra le mie braccia, come se non fosse successo nulla,
cullandolo come un bambino.Lo sentii accarezzarmi i capelli,
annusandoli per catturane l'odore nella mia testa.
Interruppe quel contatto, desiderava guardarmi dritto negli occhi.
-Devo andarmene, devo riflettere su quello che ho fatto, è stato
imperdonabile...-
Non c'è niente da riflettere, scemo!Non hai fatto niente!E'
stata tutta colpa mia, dovevo fermarti prima!Non dovevo lasciarti da
solo!
-Ti lascio andare solo se mi giuri che tornerai...- 'Non c'è bisogno di giurarlo,
il mio posto è con te...' Mi rilassai, presi la
sua mano e me la portai sulla guancia. Lui mi sorrise dolcemente. 'Tienilo a mente la prossima
volta...' 'Non ci sarà una prossima
volta, mi controllerò!'
Sapevo che si sarebbe controllato, lui era il mio William e poteva fare
qualsiasi cosa, non avrei mai dubitato di lui... 'Torna presto...'
Poi fece la cosa che stavo aspettando da sempre, avvicinò il mio
volto al suo e mi strappò dalle labbra il nostro terzo, quarto,
quinto, sesto bacio.
Rimase per qualche istante, che desideravo fosse eternità, sulle
mie labbra.
-Per questo non mi scuso, però chiedi ad Edward di perdonarmi...-
Un ultimo bacio veloce e se ne andò, a bordo della sua
Lamborghini, diretto verso non so dove, con il mio cuore in mano.
Dopo che William se ne era andato, avevo aspettato il risveglio di
Edward per andare a prendermi Bree a casa Cullen.
Si svegliò molto stordito, con un forte dolore alla testa.
Gli dissi subito che il suo agressore si scusava con lui e gli chiedeva
di perdonarlo.
-Non si deve preoccupare, anzi...Non avrei mai dovuto chiamarlo orfano,
è stato squallido...-
Lo aiutai ad alzarsi.
Solo adesso notai che aveva con sè una scatola, che durante la
battaglia era finita lontano.
-Che cos'è?-
Me la porse.
-E' il vestito che dovrai indossare tra una settimana, al matrimonio...-
-Me lo devo provare?-
Annuì e cosi entrammo in casa.
Mi arrestai davanti alla mia stanza, volevo che non entrasse lì.
-Aspettami qui...-
Poggiai la scatola sul letto, la aprii e rimasi ad osservare il vestito.
Armani...
Era un abito lungo di seta, bellissimo e soffice al tocco, come piaceva
a me: stile impero.
Esme aveva persino pensato di abbinarmi delle scarpe e dei bellissimi
guanti che arrivavano fino al gomito.
Se avessi avuto la capacità di piangere per commozione, lo avrei
fatto.
Era tutto perfetto, fosse per il fatto che era tutto blu.Interamente,
troppo blu.
Indossai tutto in fretta e in furia, sentii, da dietro alla porta,
Edward sbuffare dalla noia.
Piombai troppo velocemente dalla stanza, lui sobbalzò.
-Uh...Beh...Wow, il blu...Wow...-
Già avevo un rapporto difficile con lui, non sapeva che non mi
aiutava il fatto di averlo davanti con la bocca spalancata?
-Già, casualmente il blu...-
Lo vidi smucinare nelle tasche, in cerca di qualcosa. Lo guardai con
aria interrogativa.
-Ho qualcosa...- tirò fuori una scatolina -...Per il collo...-
La aprì.
-Oh...-
Era una lunga catenina d'argento, con attaccato un piccolo cuore, che
sembrava di diamante.
-Era di mia madre, avevo intenzione di dartelo per il tuo diciottesimo
compleanno ma...Vabbeh, dai...Sarebbe perfetto per il vestito...-
Osservai ancora il cuoricino.
Bella era contentissima di riceverlo, in quel momento, dentro vi vedeva
solamente un oggetto molto bello.
Isabella invece era diffidente, accettare quel regalo...Avrebbe
significato...Una specie di accettazione del fatto che c'era ancora
qualcosa, tra noi due?
-Edward non so se è il caso...-
Me lo mise ancora di più davanti.
-Guarda che non vuol dire nulla, prendilo per quello che è, un
regalo!-
Lo accettai, anche se con una certa riluttanza, ma rimase tra le mie
dita: non riuscivo a metterlo da sola.
Lui capì al volo.
-Ti aiuto io.-
Mi presi tutti i capelli e li sollevai, in modo da permettere ad Edward
di agganciare le due estremità della cordicella.
Mi si avvicinò con fare, prima titubante, poi sempre più
deciso.
Quella era una delle occasioni in cui ringraziavo Marcus di avermi
privato del battito del mio cuore, cosi nessuno avrebbe sentito mai la
mia agitazione.
Le mie pene e speranza finirono quando sentii il "click" del ciondolo,
che ormai aveva trovato dimora nel mio collo.
Ora basta, però!
-Scusa, ma mi devo rivestire...-
Gli chiusi di nuovo in faccia la porta e mi svestii tanto i fretta
quanto ci misi per rivestirmi.
Arrivammo a casa Cullen molto velocemente, Edward ed io.
Trovai Alice intenta a torturare i capelli di mia figlia, che mi
guardava con aria supplichevole.
Scoppiai a ridere, la scenetta era troppo buffa.
-Scusate, ma è troppo forte!!-
Alice alzò il sopracciglio, guardandomi un po' offesa.
-Che c'è?-
-Hai finalmente trovato una nuova cavia da laboratorio, sono salva
finalmente!-
Ridemmo tutti quanti di gusto, compresi Jasper e Carlisle...Tutti
tranne Rosalie Hale.
Non appena intercettai il suo sguardo severo, che rimaneva su di me,
cambiai la mia espressione da allegra a seria.
-Che c'è?Perchè mi guardi cosi?-
-Ho bisogno di parlarti, hai un momento?-
Guardai immediatamente Carlisle, incenerendolo con lo sguardo per
fargli capire che non si doveva impicciare.
Poi tornai agli occhi neri di Rosalie.
-Quando vuoi...-
-Adesso, vieni con me.-
La seguii fino alla sua camera da letto, dove mi aspettò con le
braccia conserte e con un'espressione dura nel volto.
Sentii il suo sguardo che passava in rassegna tutta la mia persona e,
quando le capitò di notare il ciondolo di Elizabeth,
divenne ancora più seria.
-Che cosa devi dirmi?-
-Prima avevo intenzione di chiederti perchè il tuo compagno
è scappato, ma poi mi è venuta in mente un'altra cosa...-
-E che cosa...- misi la catenina dentro la maglietta -... Precisamente?-
-A che cosa stai giocando?Con Edward intendo...Non ho fatto a meno di
notare che hai accettato il suo regalo...Sai che vuol dire, vero?-
Risposi con la stessa durezza, con aggiunta di un po' di tono di sfida.
-Che ti devi fare un pacco di affari tuoi?-
Il suo sguardo si accese d'ira, facendo una smorfia che faceva sempre
William quando era infastidito.
-No, vuol dire che, se fai soffire mio fratello, ti faccio a pezzi e
poi li brucio!-
Mi rilassai.
-Non lo farai, l'ho visto...-
-Ma sei una stronza!-
-Si, lo so...-
Mi misi a ridere e lei si limitò a storcere la bocca in quello
che credevo fosse un sorriso.
-Il fatto che io abbia sorriso non implica il non averti avvisato....-
-Come ti pare...Comunque, visto che volevi domandarmelo, ti dico solo
che William se n'è andato temporaneamente per problemi
familiari...-
Alzò un sopracciglio, guardandomi con aria diffidente.
-Ma non era orfano?-
-Appunto...-
Cazzo!Ma dove ce l'ho la testa??Che cacchio le ho detto????
-Potresti spiegarmi che vuol dire?Non ho capito, un orfano ha problemi
familiari?Teoricamente non ha famiglia un orfano...-
Mentre lei si avvicinava a me, io mi allontanavo da lei, balbettando
cose senza senso.
Poi la salvezza.
Squillò il cellulare, era William!
-Ciao Bella!-
Tirari un sospiro di sollievo quando Rosalie si arrestò, avendo
sentito la voce del mio compagno.
-Ti ho già detto che ti voglio tanto bene?-
-Si, ma...Che sta succedendo?-
Guardai la madre, che se ne andava con una faccia da
"dopo-ne-riparliamo-mannaggia-a-quel-bastardo-che-ci-ha-interrotte".
-No, niente...Dove sei?-
Già, William, dove cazzarola stavi???
-Ancora negli Stati uniti, se è questo che intendi...-
Beh, almeno questo...
-Quando torni?-
-Non preoccuparti, tornerò per la cerimonia...Come va lì?-
Uno schifo.
-Bene-
-E come stai tu?-
Male.
-Bene-
-Non rispondermi in monosillabi!.
-Ok-
Lo sentii sbuffare.
-Io vado, volevo solo sentire come stavi...-
-NO!Aspetta, non andare!- rise - Che ti ridi, scusa?-
-E' che volevo dirti una cosa, ma ho paura di spaventarti...-
Già mi stava spaventando con quelle parole...
-Che mi devi dire?Sai, non posso staccarti la testa, da qui...-
-Volevo solo dirti che ti a...-
SI??????????????????????????????????????????
-...Aspetterà una sorpresa...-
Detto questo, chiuse la chiamata, lasciandomi come una fessa, a
sbraitare contro il telefono.
Sbattei il piede a terra, furiosa.
-Bastardo!-
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ANGOLINO-Ino-ino PER LA SCRITTRICE: Spero di aver soddisfatto le
aspettative di tutti voi, miei fedelissimi fans! Si, lo so...Bella è una
gran cojona, sia per i fan di Edward, che per quelli di William... 1 a 0 per Rosalie Hale! Ebbene si, Isabella Swan ha due
personalità: quella umana, che spasima per Edward, e quella
vampira, che spasima per William... Ah, ragazzi...Barcellona è
una città bellissima!!!! Tuttavia, dato che i prof ci
tenevano con la museruola e, dato che in classe nostra ci sono due
fazioni, posso dire di aver sprecato ben 420 euro... Peggio delle carceri americane,
relegati in albergo dalle 23 di sera, no sangria, no birra, niente
musica alta...Una cacca total! Il clima tra le nostre fazioni
è passato a "guerra fredda", ci facevamo i peggio dispetti(mi
sono troppo divertita a farglieli!! XD) Le cose buone?Bere la sangria di
nascosto,il cappuccino di starbucks, la paella, i pinchos, le tapas, i
negozi, la città in generale, gli spagnoli!!!!!!!!!
Scusate per l'infelicità di alcuni passi della fiction, ma sto
in lutto per il ritorno a scuola...
cullengirl:
Povera Bella, penso che tu la
uccideresti seduta stante! XD EsthelBlackAngel:
Lo scassapalle che arriva nel momento
meno opportuno è un topos letterario ormai!
Mi dispiace ma Bella è permanentemente incoerente! Quindi la sua
attrazione per Edward è dura a morire, durissima!
Comunque, non vorrei dirlo ma ci hai azzeccato! Hai visto la cara Bella
che fa???Meno male che c'è Rosalie a tenerla buona!!!! cloddy_94: Io
non vorrei dirti nulla riguardo alla scelta di Bella!Sta a vedere cosa
succede nei prox capitoli, ti divertirai! Musa_Talia: Teoricamente Bella non ha solo
William in testa, c'è anche da considerare che lei ancora
risente della vicinanza di Edward, dalla quale
è straordinariamente attratta (questo te lo dico io, visto che
Bella non lo direbbe mai)...
Se c'era una cosa che odiavo era andare a fare la spesa, la banale e
comunissima spesa.
Sapete, in quei supermercati tanto stretti da dimagrire venti chili, se
devi far spazio a qualcuno che deve passare?
Era la quinta volta che qualcuno mi schiacciava i piedi, alla prossima
pensavo di staccare a morsi la testa di qualcuno...
La musica tanto allegra che mettevano alla radio, poi?Secondo me dentro
c'erano messaggi subliminari che ti invogliavano a comprare.
Ecco perchè ho sempre alle orecchie il mio fedelissimo ipod.
Mi trovavo esattamente al reparto carne, quando dovevo andare a quello
del giardinaggio.
C'era una fila pazzesca, non potevo proprio passare senza uccidere
qualche umano.
E che cavolo!
Feci per tornare indietro, ma andai a sbattere contro qualcuno...Ancora!
Non mi curai nemmeno di guardare in faccia chi avevo urtato, passai
direttamente alle mie manifestazioni di ira.
-Tu, insulso essere um...-
Oh-oh...
Mi ero appena imbattuta in un giovane indios, che il mio pc interno
etichettò come energumeno.
Arricciai il naso, puzzava come una fogna a cielo aperto!
Licantropo...
-Stavi per dire umano?-
Era alto, tanto, troppo alto...Almeno un metro e novanta...
Ah, aveva la faccia veramente somigliante ad un lupo!Con quelle
orecchie a sventola, poi!
Vabbeh, poverino...Non era colpa sua se era nato cosi...Guardandolo
meglio...Tutti quei muscoli...Capelli neri, occhi nerissimi...
Lasciamo stare le orecchie, era proprio un gran pezzo di lupo!
-No, cioè si...-
Mi guardava come un ebete, aveva un battito cardiaco peggio di un
colibrì...Ma gli stava uscendo dal petto?
Mi tese la mano destra, voleva presentarsi.
-Seth Clearwather...-
Oh, doveva essere del branco di Black...Clearwather come quella Leah,
doveva esserne il fratello, ci assomigliava molto.
Dopo un secondo di diffidenza, passato a studiarne la mano, gliela
strinsi.
-Bree Swan-
Mantenne sulla faccia la stessa espressione inebetita di due minuti
prima.
-La figlia adottiva di Isabella e William...-
-Si, sono io...Senti fammi spazio che devo andare, eh!-
Non si spostò di un millimetro, mi stava ancora davanti.
-Ti sposti, per favore?-
-Oh si, scusa...-
Feci quello che dovevo fare, comprare le varie bustine con i semi di
grofano rosso, i mei fiori preferiti, e mi misi a fare la fila per
pagare.
Il cassiere era proprio cosi lento, non si sbrigava proprio, che fui
costretta a d usare i miei poteri.
Fammi passare, maledetto idiota!
-Signorina, lei con la maglietta blu, può passare alla cassa
accanto, la apriamo adesso per lei.-
-Grazie.-
Aspettando che l'altro cassiere passava tutti gli oggetti in rassegna,
mi ritrovai dietro quel licantropo.
Mi sussurrò all'orecchio qualcosa di irritante con un tono
assolutamente troppo arrogante.
-Lo sai che si dovrebbe fare la fila legalmente?-
Per caso gli schiacciai il piede con il tacco della scarpa, sentendolo
imprecare per il dolore.
-Lo sai che tutti si dovrebbero fare i cavoli propri?-
Pagai di corsa il tutto e me ne uscii velocemente, lasciando il piccolo
zanna bianca ad importunarsi da solo.
Quella giornata era stata tutta all'insegna di "scappa da Seth il
licantropo invadente".
Mi seguiva ovunque: da Starbucks, dall'edicola, in libreria, nei negozi
di musica, etc...
Scappai di corsa verso la foresta, sperando di essermi lasciata dietro
la grande colla per carta da parati...
Lo vidi salutarmi con la mano, a duecento metri di distanza da me, come
per farmi fermare ad aspettarlo.
Usai la mia velocità da vampiro, andando il più lontano
possibile, con la speranza di seminarlo almeno in quella
modalità di corsa.
Mi fermai per girarmi a vedere se ce l'avevo fatta: non c'era nessuno.
Tirai un sospiro di sollievo.
-Stavi cercando me?-
No!Voglio toglierti di mezzo!Eclissati, palla di pelo marrone!
-Ma la smetti di seguirmi?-
Si avvicinò ancora di più.
-Se dico di allontanarti, ti avvicini...Quindi se ti dico di
avvicinarti, ti allontani?-
Si mise a ridere, anche se io non ci trovavo nulla di divertente nelle
mie parole.
-Non posso, devo starti vicino!-
Alzai il sopracciglio involontariamente, assumendo un'aria estremamente
scettica.
-Che vuol dire?E poi io non ti voglio vicino, non ti conosco nemmeno!-
-Si, che mi conosci, sono nato per starti vicino, per essere il tuo
compagno della vita!Non appena ti ho visto, ho capito!-
Oddio, questo aveva contratto la rabbia da un cane!Ma che cavolo stava
dicendo??
-Ma che è, impriting?Come quello del pulcini?-
-Beh quasi, è solo per i licantropi...Che dici?-
Che sei un pazzo e forse eroinomane?
-Dico che dovresti farti una visita da uno bravo e, visto che dottor
House non esiste, proporrei il dottor Cullen...-
Rise.
Girai i tacchi per andarmene, ma il botolo ringhioso mi trattenne per
la manica della giacca, facendomi finire contro il suo petto.
Sentii un tonfo all'altezza del petto, dei battiti persino...Ma erano
troppi, e troppo veloci...Non potevano essere assolutamente i miei...
-Li senti?Sono i miei...Non ti sto prendendo in giro, non ti mentirei
mai, io ti amo Bree...-
Ah, mi ero confusa allora...CHE COSA MI AVEVA DETTO IL
BOTOLO?????????????
Dovevo essere rincretinita, perchè poggiai l'orecchio sul suo
cuore, volendone ascoltare meglio i battiti.
-Oh...-
Dovevo essere più che rincretinita, perchè permisi a
Inuyasha di poggiare il palmo della sua mano sulla mia, comparandone la
grandezza.
La mia manina diafana era nulla in confronto alla sua enorme manona
rossastra...
Sembravamo due che stavano facendo la reclame dei biscotti Ringo,
sentivo persino la canzoncina nella mia testa...
Poi un guizzo di serietà, conoscevo il cane da meno di mezza
giornata e già stavamo al punto delle dichiarazioni???
Oh, Santa Kylie Minogue da Sydney, dammi la serietà!
Mi staccai fulminamente da Seth Clearwather, che ora mi guardava con
aria estremamente dolorante e delusa dall'assenza del mio contatto.
-Ma...-
-Mi dispiace, è troppo adesso, ci vediamo...-
Scappai velocemente da quella parte della foresta, dirigendomi
direttamente verso casa mia, si era già fatta sera tardi...
Arrivata a casa, ero da sola visto che mia madre era dai Cullen, entrai
in camera mia e chiusi la porta alle mie spalle.
Prima di tuffarmi ad angelo sul letto, misi un cd ed azionai l'enorme
stereo regalatomi da Jane per Natale.
Uh, che carini, i Sick Puppies!
Adoravo le loro canzoni, anche se in Italia erano un gruppo quasi del
tutto sconosciuto...
Sdraiata sul letto, messo solamente come pezzo di arredamento, chiusi
gli occhi e cominciai a lasciar libera la mente ai suoi pensieri.
Che giornata...
Uno stupidissimo licantropo, incontrato casualmente in un comunissimo
supermercato, aveva avuto quella-cosa-come-nei-pulcini con me.
Con me, con una vampira!
Mi misi a ridere da sola, ripensando a la comicità della cosa.
Non mi misi a ridere invece quando realizzai di star pensando a lui da
più di cinque ore...
Ormai erano quasi le tre di notte passate, e mia madre ancora non era
tornata a casa.
Mi alzai di scatto dal letto ed andai ad aprire la finestra, volevo far
entrare un po' d'aria pulita in camera.
Rimasi li per qualche secondo, chiusi la finestra e poi andai a farmi
una doccia, cosa che feci in poco tempo.
Mi misi una tuta e una magliettaccia che usavo in casa, tanto non
dovevo andare da nessuna parte a quell'ora di notte.
Rientrata in camera trovai la finestra completamente aperta.
-Ma che diavolo?-
Non feci in tempo a dire "ah", che subito due grandi mani mi tapparono
la bocca.
-Non urlare,ti lascio andare, non ti faccio nulla...-
NO!ANCORA LUI, NO!!
Appena mi lasciò libera mi girai furente verso di
-Seth!Che cavolo ci fai in casa, in camera mia???-
Notai che si era tagliato i capelli, adesso erano abbastanza corti, e
lui mi disse che era sicuro che in quel modo mi sarebbero piaciuti...
-Volevo vederti.-
-Ancora?E' tutto il giorno che mi assilli!Adesso mi tormenti anche la
notte??-
-Si, ma tu non dormi, quindi non hai scuse per essere lasciata in
pace...-
Feci un gran sospiro, dovevo rassegnarmi al fatto che lo avrei avuto
attaccato per un po' di tempo.
Chiesi che dovevamo fare, visto che io non trovavo nulla da proporre.
-Parliamo?-
Ci mettemmo a parlare del più e del meno, seduti sul mio letto.
Manco a farlo apposta, trovavo estremamente piacevole parlare con lui,
mi stava sempre a sentire e si commuoveva ad ogni particolare della mia
vita.
Sembrava un bambino che stava ascoltando la più bella storia del
mondo.
-Non è cosi commovente, sai?-
Assolutamente non era coinvolgente, parlava solamente del branco, della
famiglia e del fatto che lui sarebbe rimasto intrappolato nel suo
aspetto di ventenne.
-La mia è più ordinaria e con un po' più di
pulci...-
-Un po' più?Noi vampiri non abbiamo pulci...Quindi...Ora che hai
avuto 'sto impriting...-
-Che saresti tu.-
-Vabbeh, comunque...Ti ho condannato a vivere come un eterno
ventenne?Per l'eternità?Ma ti rendi conto del favore che ti ho
fatto, botolo ringhioso?-
-No, il favore più grande che tu mi abbia fatto è stato
di esistere...-
Trai due l'unico che fu in grado di diventare rosso scarlatto fu lui,
che non spiccicò più una parola.
Lo vidi sbadigliare, doveva avere sonno...
-Hai sonno?-
-Un po', adesso vado...-
Fece per andarsene, ma lo bloccai.
Ci volle tutta la sconsideratezza del mondo per dirgli di non andarsene
via, che lo volevo ancora un po' per me.
-Per favore, resta con me...Dormi qui...Cioè!Tu dormi e io ti
osservo mentre dormi, non mi ricordo più com'è dormire...-
Sorrise in una maniera cosi dolce che mi si sciolse il cuore.
Che stupida che ero...Mezza giornata era bastata a farmi innamorare
della più impensabile delle creature...Ma era stato l'impriting,
o ero stata solo io, a volerlo?
Non disse una parola, si stese sul letto difronte a me, stiracchiandosi
un pochino.
Chiese di poter stringere la mia mano per dormire, cosa che fui
feliscissima di concedergli, infondeva un po' di calore alla mia pelle
fredda come il ghiaccio.
-Posso avere il bacio della buonanotte?-
-Tu però dormi...-
Ringraziai chiunque avesse creato le nostre speci, del fatto che io non
avessi sete del suo sangue.
Tuttavia non fu affatto facile poggiare le mie labbra sulle sue,
d'altronde quello era il mio primo bacio!E lo stavo concedendo ad un
licantropo!
Erano cosi bollenti, le sue labbra, che credevo avesse la febbre...
O forse erano soltanto le mie, ad essere troppo fredde per la sua
temperatura corporea...
-Bree...Ti spaventi se ti dico che ti amo?-
Sorrisi.
-Seth, mi spaventa solo il fatto che sia io a dirti che ti amo
già...-
-Bene, adesso potrei anche morire felice...-
Si addormentò dopo pochi minuti, era veramente carino quando
dormiva, sembrava un tenero cucciolotto...
Le ore che passai ad osservarlo, quella notte, furono le ore più
ben spese di tutta la mia esistenza...
Ora il problema sarebbe stato dirlo ai miei...
Le ragazze Cullen erano tutte in fibrillazione per il ballo in maschera
della scuola, quella sera.
Si sarebbero vestite tutte da principesse d'altri tempi, tranne me, che
mi sarei vestita semplicemente da donna dell'ottocento.
Non volevo attirare su di me l'attenzione di tutti le persone di genere
maschile, quella sera.
-Jasper ed Emmett si vestiranno dai nostri principi, mentre Eddy
farà Dracula!-
Mi girai dall'altra parte per sghignazzare, il suo costume sarebbe
stato di un'originalità senza pari!Ihihihihih!
I ragazzi Cullen invece erano tutti in agitazione depressiva, da li a
poche ore sarebbero arrivate quelle del clan di Denali.
Chiusa la parentesi ludica, rincominciammo a discutere sul matrimonio.
Erano giorni che non facevamo altro che quello, mannaggia a me e quando
mi ero proposta di aiutare!
Non ci mancavano le composizioni floreali, ora ci si mettevano anche le
musiche da cerimonia!
Erano le tre del pomeriggio e ancora Alice e Rosalie litigavano, con i
rispettivi mariti volti a sedare il litigio.
Poi Edward propose l'Ave Maria di Schubert.
Allora lì tutti si trovarono d'accordo nello stabilire che
sarebbe stato lui a suonarlo al pianoforte.
Rimanemmo io e lui a provarla, nel salotto di casa.
-Hai più imparato a suonare?-
-Si, Marcus si era impuntato ad insegnarmelo...Ci è voluto un
po', ma dopo dieci anni ci è riuscito...-
Feci segno di farmi spazio sullo sgabello, mi sedetti accanto a lui ed
incominciai a suonare Clair De Lune, di Debussy.
Le mie dita sfilavano sui tasti d'avorio senza nemmeno dare spazio al
pensiero, oramai sapevo tutto a memoria, se avessi pensato, avrei
sbagliato le note.
Mi ero cosi persa nella musica che, a riportarmi al mondo reale, furono
i sospiri di Edward.
-Sei bravissima...Avrei voluto insegnarti io...-
Gli proposi di provare un altro pezzo, cosi, per vedere chi trai due
era più bravo.
Lo fece apposta.
Non appena sentii le prime note della sua canzone,dapprima lente, poi
più decise, riconobbi la nostra ninnananna.
Non capiva che cosi era anche peggio, che cosi rischiava di risvegliare
in me tutti i nostri ricordi?
Era stato il suo piano fin dall'inizio?Cercare di svegliare l'umana
dormiente in me?
Continuava a suonare, io tantavo di concentrarmi su altre cose.
Contai con precisione tutte le sfumature di colore nei suoi capelli,
quante piastrelle c'erano nel pavimento, i quadri nelle pareti...
Non mi accorsi quando ebbe finito, per quanto mi stavo impegnando a
distrarmi.
Non mi accorsi nemmeno quando mi si avvicinò cosi tanto per
baciarmi.
Mi lasciavo trasportare dalla
dolcezza di quel bacio, quanto l’avevo desiderato, solo adesso me ne
rendevo conto.
Ma...Ma lo amavo, o provavo
solamente una forte attrazione, legata ai miei trascorsi umani?
E William?Potevo fare lo stesso
discorso con lui?Lo amavo si, o no?
Fremevo ad ogni contatto con la
sua pelle, che una volta avrei pensato gelata come un
ghiacciolo,tuttavia mi riproveravo ogni volta.
Che idiotissima creatura che
sono...Sono proprio una stronza...
Lo sentii sghignazzare mentre con
la lingua disegnava il contorno delle mie labbra, probabilmente aveva
intuito la natura del mio dissidio interiore.
Facile baciare uno che si
è promessi di odiare per l'eternità...
Mi strinse sempre più
forte mentre continuavamo a baciarci, tanto al punto da farmi quasi
male.
Pensai a come sarebbe potuto
essere quel bacio da umana: con quella stretta mi avrebbe stritolato le
costole, per un comune mortale era impossibile baciarsi cosi a lungo,
avrei avuto il respiro affannato
e il cuore sarebbe impazzito sempre di più mentre avrei assunto
il colore di un peperone messicano...
Mi liberai immediatamente dalla
sua stretta, volando dall'altra parte del salone, finendo attaccata
alla parete come l'uomo ragno.
Era la seconda volta che mi
scansavo quando qualcuno mi baciava senza il mio permesso...
Ma che avevano tutti i vampiri
attorno a me??
Fece per venirmi incontro, ma gli
intimai di rimanere dov'era.
-Resta lì, non ti
avvicinare!-
Sembrò confuso, fece un
passo indietro.
-Ma io credevo...Che mi avresti
accettato...-
-Non è per quello...Sai
benissimo che sono confusa, non puoi fare come ti pare, quando stavo
proprio per decidere, e farmi ripiombare nell'idecisione più
nera!Ma pensi che il mio amore ti sia dovuto, in qualche modo?Guarda
che trent'anni sono tanti, posso fare anche cambiare i sentimenti di
qualcuno...Non so...Non so se ti amo, o no...Non forzarmi più!-
Sospirò, ero sicura che
non avrebbe lasciato perdere finchè non avrei ammesso di volerlo
ancora.
-Puoi scendere adesso?-
Scesi dalla parete e tornai da
lui, era ora che chiarissi con me stessa, e con lui, di conseguenza.
-Adesso parliamo...Anzi no.Vuoi
sapere che cosa mi è sempre passato nella testa?Vuoi conoscere i
miei pensieri?-
Alzò il sopracciglio, non
era sicuro delle mie parole?
-Che vuoi dire?-
-Ti sto offrendo l'occasione di
guardare nella mia mente...-
Mi avvicinai, mi concentrai al
massimo per poter rimuovere lo scudo dalla mia mente e gli chiesi di
far silenzio.
-Ah...-
Tutto, aveva visto, sentito tutto
quanto.
Cosa avevo pensato la prima volta
che ci eravamo visti, il nostro primo bacio, il dolore che avevo
provato quando mi aveva lasciato...
Poi passammo alla mia vita da
vampiro.
Le prime sensazioni, la mia vita
a Volterra, l'affetto per i miei familiari, l'amore per William e
l'istinto materno che provavo quando stavo con Bree.
Arrivammo a ricordi più
recenti.
La prima volta che ci eravamo
rivisti, l'odio iniziale nei suoi confronti, la lenta e faticosa
riappacificazione, la mia indecisione nata dal riemergere dei miei
sentimenti umani.
Finito tutto, richiamai indietro
lo scudo.
-Hai capito adesso?-
Abbassò lo sguardo.
-Devi fidarti molto di me, per
avermi permesso una cosa del genere...-
-Mi fido di te, ora...Non
deludermi più, per favore...-
Al suo sfavillante sorriso
seguì il mio, molto più timido e forzato.
Non fece in tempo a venirmi
incontro ad a fare non so cosa, quando una folata di vento, che fece
spalancare la porta, si concretizzò in una figura femminile.
Dopo di questa si
materializzarono altri cinque vampiri: Eleazar, Kate ed Irina, seguiti
da Rosalie e Carlisle.
Questa vampira si fiondò
su Edward e, allacciando le braccia al collo di lui, lo baciò
con passione, come se fosse stata l'ultima cosa che avrebbe fatto nella
vita.
-Come sono contenta di essere di
nuovo con te, Edward!-
No.
NO...
NO, e poi NO!
Io rimasi come un pesce morto a
guardare la scena: lei lo lasciò dopo un minuto buono.
Lui rimase imbarazzatissimo, vuoi
per il fatto che l'aveva baciata davanti a me, vuoi oppure
perchè non ricambiava.
-Tanya, ma che diamine
fai?-
Ah, Tanya di Denali...
Gli unici, assieme a me, ad
essere rimasti ghiacciati nel vedere la scena erano stati il dottor
Cullen e Rosalie.
A quest'ultima si accesero gli
occhi di un fuoco assassino.
-Edward Masen...Tu...Davanti a
Bella...-
La biondina si mise davanti a
lui, come per difenderlo dalle ire della sorella di morso.
-Io bacio Edward quando mi pare e
piace.-
Lui la scansò
violentemente da sè, facendola rimanere a bocca aperta.
-Ma quante volte te lo devo dire
che IO-NON-TI-VOGLIO??-
Scoccai un'occhiataccia a tutti e
due, poi mi rivolsi a Rosalie, che intanto stava ribollendo di rabbia.
Quando gli partivano i nervi mi
ricordava troppo suo figlio...
-Rose, ti prego...Me la cavo
io...-
A malincuore usai il potere di
mia figlia, ordinando di stare immobili al dottore e ai componenti del
clan della svampita.
Cosi nessuno poteva impedirmi di
fare ciò che avevo sognato di fare da una vita.
Non mi fregava se a lui non
piacesse Tanya, lo credevo ancora una persona con un po' di senno, ma
ero troppo fuori di me per pensare coerentemente.
Staccai con energia il ciondolo
di Elizabeth Masen dal collo e, mettendola nella mano aperta di Edward,
gliela chiusi.
-Meno male che ti avevo detto che
mi fidavo...E tu che mi hai anche baciato...-
Gli diedi un sonoro schiaffo in
faccia.
Mi avvicinai a Tanya, con aria
apparentemente calma e psicologicamente stabile.
-Che vuoi?Stammi lontana, figlia
di uno sporco Volturo!-
No, questo non lo doveva dire.
Sorrisi istericamente, guardai
velocemente Edward, poi ritornai all'insignificante zecca di pinguino.
-Sai cosa mi piace delle bionde
ossigenate?- le diedi un diretto sulle labbra che avevano toccato
quelle di Edward - NIENTE!!!-
Per la forza del mio pugno
finì contro il pianoforte, che andò in mille pezzi.
Mi scusai con Rosalie, le dissi
che le stronzate di suo fratello non potevano cancellare l'affetto che
provavo per la famiglia Cullen, e che sarei stata al matrimonio.
Putroppo, non appena lei mi
abbracciò per solidarietà, scoppiai a singhiozzare, non
potendo piangere.
Per la vergogna, tornai a casa a
grande velocità.
UN +10 A CHI
RICONOSCE UNA CERTA FRASE(anche se leggermente modificata
dall'originale)
Comunque, cerco di rispiegarlo un altra volta...L'impriting di Leah e
William era solamente una visione di Bella*, non era un fatto reale!
*è stata una riparazione per quelli che non avevano preso bene
la storia della cosa-dei-pulcini(come la chiam Bree)
Vabbeh, dai!Intanto Bella l'ha presa bene, infondo(ma molto infondo)
è pur sempre un essere dotato di ragione!
Vedremo la reazione di Willie, il principe di Bel-terra!
Ah, e poi...Quello che è successo in questo capitolo è
stato tutto per colpa di Tanya, prendetevela con lei!
Che dite, rissa tra Rosalie e Tanya????
Sono contentissima che vi sia piaciuto il capitolo di Bree, mi
dispiace, ma la storia dell'impriting tra lycan e vampiri mi prende
troppo!
Mi sono accorta che il mio modo di scrivere non è proprio cosi
bello e corretto come dovrebbe...
A parte errori di copiatura, i miei periodi sono troppo corti...Forse
metto un po' troppe virgole...
Chi era la stupida? Io ero la stupida...
Anzi no, considerarmi una stupida, sarebbe stato un insulto per i veri
stupidi.
Io ero peggio che stupida, mi sentivo una discarica ecocompatibile...
Non appena entrai in casa, sentii un inconfondibile odore di sciacallo
bagnato, su ai piani superiori della villetta, precisamente in camera
di Bree.
Stavo per andare io in camera sua, ma lei mi risparmiò il
viaggio.
Comparì per le scale, dietro mia figlia c'era Seth Clearwather,
il compagno di branco di Jake, che la teneva per la mano.
Non ci vollero nemmeno i poteri di Jasper per capire cosa ci facesse
lui, in casa nostra, mano-nella-mano con la mia Bree.
Stavano per aprire bocca, ma io li zittii con un gesto del dito.
Non ero proprio in vena di incavolarmi di più, ripensandoci
bene...
Almeno lei sarebbe stata sicura della persona che aveva accanto, Seth
sarebbe esistito solamente per farla felice...
Stavo arrivando ad invidiarla un pochino, gli occhi di lui, tutti
luccicanti, erano specchio dell'amore che teneva dentro.
-Non dire niente, ho capito...-
-Ma!-
Uff...L'unica cosa importante era la sua felicità, chi ero io
per impedire questo legame?
Non ero nemmeno la sua vera madre.
Nemmeno William avrebbe visto la cosa con sguardo ostile, potevo
applicare il mio ragionamento anche a lui...
-Una sola cosa.L'hai detto a tuo padre?-
Restò ancora li dov'era, sicuramente sarebbe scesa solamente
dopo il mio verdetto.
-Lo chiamo dopo...-
-Io non ho niente da replicare, dovrò solamente sopportare la
puzza e...-
Entrambi fecero un sorriso innaturalmente esteso, cosi raggiante che la
loro felicità non fece altro che buttarmi ancora più
giù.
Bree si catapultò ad abbracciarmi, mi stritolò come un
cuscino...
-Sei la mamma migliore del mondo!-
Si, forse dopotutto lo ero...
Quando Seth mi si parò davanti gli tesi la mano destra.
Lui, prima l'accettò, poi mi trattenne in un abbraccio, uno
stritolamento peggio di quello precedente.
-Non la farò soffrire, sarò un compagno perfetto per lei!-
Si, lo sarebbe stato...Era nato per esserlo...
Mi scansai e, dopo essermi scusata con loro, andai ad isolarmi nella
mia stanza da letto.
Passarono due ore, durante le quali rimasi costantemente sdraiata sul
letto nella stessa posizione, con il vestito del ballo ancora sigillato. L’abito
era di stoffa leggera ed impalpabile,sicuramente di seta e chiffon,come
piaceva a mia figlia, di un bianco quasi troppo pulito. L’ampia
gonna di vari strati di tessuto andava sotto un corpetto stretto ed
abbastanza scollato,smanicato, con qualche perla e ricami vari come
ornamenti. Se
mi fossi sentita tanto a disagio, mi sarei messa un mantello nero, con
tanto di spilla, per poter nascondere quel vestito troppo...Troppo.
Bussarono alla porta.
Era Bree, appena tornata dalla riunione speciale del consiglio dei
Quileutes, che, raggiante, si precipitò a sdraiarsi accanto a me.
-Tutto ok, gli anziani non hanno potuto dire niente a Seth!Sai, per
quella cosa dei pulcini...-
-Impriting.-
-Vabbeh, come si chiama!-
Mi raccontò di come quelli del branco, soprattutto la sorella,
si fossero inizialmente arrabbiati e di come poi si fossero calmati.
Mi faceva piacere sentire quelle cose, sicuramente Jake li aveva
difesi...
Mi scappò un sospirone, che non sfuggì a mia figlia.
-E' da quando sei tornata che volevo chiedertelo...Che hai?-
Dissi che non avevo assolutamente nulla, ma alla fine fui costretta a
cedere.
Le raccontai tutto quello che era successo, del vestito e del ciondolo
di Elizabeth, del bacio e della mia reazione, di Tanya e della rissa...
-Brutti sottoprodotti della lavorazione del suino, che orrende
tavolette del water...MA IO LI SPEZZO IN DUE!-
-Capito?Non vado al ballo per questo, non voglio vedere nemmeno
un'ombra di Cullen...-
Una scintilla pericolosa si accese nei suoi occhi, si alzò in
piedi e, afferando violentemente il vestito, me lo porse.
-Tu.Vieni.Al.Ballo.-
Afferrai quella massa informe di tessuto.
-Perchè?-
-Perchè mi rovini tutto, non costringermi ad usare la forza!-
Lo guardai per un istante e feci un segno affermativo con la testa,
nonostante avessi voluto prenderla a morsi.
Si, ci sarei andata comunque, anche se avrei passato seduta tutto mio
preziosissimo il tempo.
Qualcuno doveva accompagnare Bree, ancora non mi fidavo a laciarla del
tutto al piccolo Lessie.
-Prepariamoci...Accendi il ferro per i capelli...-
Quattro ore dopo, ballo in maschera della scuola.
Come previsto, mi ritrovai esattamente seduta accanto al bacone
alcolici.
Non che io bevessi quelle schifezze, ma chi, di solito, soleva sedersi
lì, lasciava intendere di non essere dell'umore giusto per
ballare.
Putroppo, ciò che avevo imparato dalle feste in maschera di Aro,
qui a Forks, non valeva nulla.
Infatti mi si erano già presentati cinque, o sei ragazzi, che mi
avevano proposto di ballare.
Naturalmente tutti rifiutati con la stessa scusa: "no, mi dispiace.Mi
duole moltissimo la caviglia..."
La tragicità della cosa era aumentata dal fatto che, a turno,
Alice,Rosalie e Bree, si affannavano a farmi un po' di compagnia.
A quel ballo era venuto anche Seth, che aveva indossato un semplice
smocking nero.
La cosa buona, però, era che l'intero clan di Denali era
rimasto, assieme ai coniugi Cullen e al loro figlio prediletto, a
preparare la cerimonia.
Già, l'indomani sarebbero finite tutte le mie pene, con la fine
di quella stramaledetta funzione.
Non ero sicura di poter sopportarla tutta per intero, certamente avrei
sbadigliato per tutto il tempo.
Vogliamo parlare anche del fatto che dovevo rivedere l'ossigenata fare
le fusa ad Edward?
Ma perchè William non tornava???
Intanto avevano messo una musichetta strana, adattissima per un lento.
Un altro ragazzo cercò di farsi avanti.
-Hey, sei tutta sola...Balli con me?-
-No, mi fa male la caviglia.-
-Allora ti faccio compagnia!-
Non riuscivo proprio a scrollarmelo di dosso, non volevo proprio
azzannarlo...
Avrei di divincolarmi con lo sguardo, se non fosse stato che, con la
coda dell'occhio, notai che una grande mano, fasciata con un guanto
nero di pelle,
si posò, senza tanta gentilezza, sulla spalla del mio
importunatore.
-Scusami, ma la signorina è occupata, adesso e per tutti i balli
a seguire, quindi ti proporrei di andare a farti un giro...-
-Ma!-
Non appena il ragazzo se ne andò, il misterioso salvatore si
mise davanti a me che, seduta su una comune sedia, sembravo una
formichina, al suo confronto.
Tacitamente mi porse una mano, come per voler prenotare il ballo
seguente.
Era un ragazzo molto alto, avvolto in un lunghissimo mantello nero, che
lasciava intravedere una camicia bianca e dei normalissimi pantaloni
neri.
Aveva i capelli biondi, tirati indietro con il gel, mentre il viso era
per metà coperto da una maschera bianca, in perfetto stile
veneziano.
Da quella si potevano vedere solamente gli occhi, nerissimi come il
carbone, che luccicavano di una luce strana. Al diavolo, perchè no?Gli devo
un favore e poi mi toglierei di torno tutti gli altri...
Sganciai la spilla che teneva fermo il matello e poi lo posai su una
sedia accanto, facendo mostra del mio vestito bianco.
Al mio cavaliere sconosciuto scappò un sospiro di ammirazione,
doveva starmi veramente bene, quel vestito!
Gli porsi la sua mano e lui prese le mie dita, senza stringerle, e si
diresse verso il centro della sala, senza dire una parola.
Mentre noi ci posizionammo lì, quasi tutti si fermarono a
guardarci, vuoi per il mio costume, vuoi per l'apparizione di quella
misteriosa figura.
I più attoniti furono i Cullen, soprattutto Alice, tuttavia Bree
non sembrava affatto sopresa, nè interessata.
Non ebbi la forza per oppormi quando lui guidò, con estrema
calcolata lentezza, le mie mani attorno al suo collo.
Riusciva ad attirarmi come un magnete.
Nello stesso istante in cui, dato il genere del ballo, fui costretta ,
grazie alla differenza di altezza, a poggiare la testa sul petto, mi
accorsi della totale assenza di battiti cardiaci.
Vampiro...
Prima di quel momento non ero riuscita a sentire niente, la musica
troppo alta, e i chiacchericci in generale, non mi permettevano di
avere un udito perfetto.
Per la troppa calca non riuscivo nemmeno a catalogare il suo odore,
tanti erano quelli che si mischiavano in quella piccolissima palestra...
A quel punto annusai il suo odore, premendo il naso sulla sua camicia.
Rosa selvatica...
Sentii il mio cavaliere, sconosciuto fino a qualche istante fa,
sghignazzare.
-Se per riconoscermi hai dovuto annusarmi...Significa she mi sono
proprio mascherato bene!-
-Mah...E chi dovresti essere?-
-Il fantasma dell'opera.-
C'era solamente una persona con quell'odore, con quella voce e con il
coraggio di andare vestito come Erik, in un ballo in maschera.
-William!-
Sorrisi, anche se lui non poteva notarlo, e lo strinsi forte a me,
abbracciandolo.
Mi
dispiace, ma ho già deciso: RISSA TRA ROSALIE E TANYA(a breve)
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ah,
a proposito del vestito di William, è quello del Fantasma
dell'Opera(il film di Joel Schumacher, con Gerard Butler). Quello
di Bella è il vestito da matrimonio che il fantasma ha cucito
per Christine Daae, il soprano(si dice pure per le donne?) di cui
è innamorato. Mi
sono ispirata ad un pezzo del film, visto che,mentre scrivevo,
ascoltavo la colonna sonora! Come
avrete capito, me stravede per quel libro/film/musical!!!! *ç*
La foto del vestito di Bella(scusate se è piccola):
http://i35.photobucket.com/albums/d151/jerryberry2u/wedding.jpg
La foto del costume di William(forse questa è ok):
http://us.movies1.yimg.com/movies.yahoo.com/images/hv/photo/movie_pix/warner_brothers/andrew_lloyd_webber_s_the_phantom_of_the_opera/gerard_butler/phantom1.jpg
ANGOLO DELLA POSTA DI QUELLA PAZZA NEVROTICA DELL'AUTRICE.
Ci volle poco a rintracciare il luogo di sepoltura di mia madre,
Rochester, l'anagrafe non proteggeva bene i suoi documenti...
Di sicuro ci volle persino meno tempo a raggiungere l'unico cimitero
del paesino, a pochi chilometri dalla strada che mandava sulla statale.
Rimasi un po' di stucco quando notai che la foto di mia madre, che era
stata sepolta al posto suo, non era stata messa nella tomba di famiglia
Hale.
La trovai dopo un po' di tempo nella stessa tomba dell'uomo che avrebbe
dovuto sposare poco prima di morire, Royce King II, morto
pochi giorni dopo di lei in circostanze del tutto misteriose: sia a
lui, che ai suoi compagni di brigata, era stato spezzato il collo.
Niente sangue, a quanto ricordavo nei rapporti della polizia.
Tuttavia notai, con maggiore stupore di prima, che la scritta, con il
suo cognome e la foto, era stata rovinata irrimediabilmente da profondi
squarci.
Era come se qualcuno, proprio ad unghiate, avesse tirato via tutto come
burro, lasciando intatta solamente la parte di lapide di mia madre.
Non doveva essere stato nè un tombaiolo, nè un vandalo,
per quel genere di sfregio ci sarebbe voluta troppa forza per un umano.
Non me ne curai più, appoggiai il mazzo di rose selvatiche,
appena comprati nel fioraio li vicino, sulla parte buona di lapide.
Fatto questo, mi sedetti a terra a pensare, e ci rimasi per quasi
più di un giorno.
Non mi servì a molto, le mie idee erano già chiare prima,
quel periodo di riflessione mi bastò per confermare il tutto:
mi sarei rivelato a mia madre dopo la cerimonia, cosi avrei avuto tutte
le comodità di tornarmene, se non mi avesse accettato.
Ci sarei rimasto anche di più, se non avessi ricevuto una
telefonata, molto strana per il suo genere, da mia figlia Bree.
-Ciao pa'...Puoi dedicarmi una frazione infinitesima di secondo del tuo
tempo?-
Suonava molto strano, quel suo modo di parlare era contro i suoi usuali
schemi di lessico...
-Dimmi...-
-Torna!!Ti pregooo!!!-
Ma...Cos'era quel tono disperato??Dovevo preoccuparmi??
°_____°
-Cosa è successo, che ti agiti cosi??-
Mi raccontò di tutti gli avvenimenti di quei giorni, a partire
della sua storia della cosa-dei-pulcini con il licantropo.
-E quindi...?-
Nella mia esistenza centenaria non avevo mai affrontato cose cosi
complicate.
Avevo affrontato interi eserciti di neonati impazziti, ingaggiato i
più violenti duelli, ero persino scampato dalle avances di
Heidi, ma...
La patrenità era l'ultima, la più dura, prova di un uomo.
La più dura anche per un vampiro.
Non avevo mai pensato all'eventualità...Che mia figlia passasse
il resto della sua esistenza con un botolo ringhioso...
A dir la verità non avevo mai pensato che potesse dividere la
sua esistenza con qualsiasi atra creatura che camminava su questa terra.
Se lei se ne fosse andata via, che avrei fatto io, privato della mia
piccola bambina?
Se lei avesse anche solo voluto andarsene via, che avrebbe detto Aro?Li
avrebbe lasciati andare cosi, senza battere ciglio?
Una volta entrato dentro il sistema di Volterra, non se ne può
più uscire.
O meglio...Ci fu un'eccezione*, un po' di anni...Molti anni
fa... *(Eleazar)
Se mio padre avesse voluto impedire la sua uscita dal clan, l'avrei
protetta a tutti costi, da lui e dall'intera guardia di Volturi...
D'altro canto...Dato che Seth era un licantropo, avrebbe ricevuto la
protezione del branco di lui, oltre che alla mia e a quella di Isabella.
Bree doveva vivere la sua vita, io non ero nessuno per contrastare le
sue scelte.
Anche se un po' mi rodeva dentro...
-Va..Bene...-
La sentii emettere gridolini indistinti a ripetizione, ringraziarmi a
più non posso e sbaciucchiare qualcuno, sicuramente Lessie.
-Oh, papà!Seth è un lycan fantastico!Ti piacerà,
ne sono certa!-
-Frena...Io devo prima conoscerlo, questo Seth...-
Mi ringraziò ancora a lungo e avrebbe continuato, se io non le
avessi chiesto della madre.
-Oh lei...E' un po'...Depressa...Sai, non vuole andare al ballo di
stasera...-
-Al ballo in machera?E perchè no?-
Ci volle tutto l'autocontrollo di questo mondo per non carbonizzare
l'intera città di Rochester, quando Bree mi raccontò
ciò che era successo tra
la mia Bella e il rosso malpelo, persino quando mi raccontò del
bacio mi controllai.
Putroppo dentro di me covava un fuoco che avrebbe fatto fuori l'intera
Amazzonia...
Non mi tranquillizzò nemmeno il fatto che, dopo il bacio che
un'altra vampira aveva rubato al rosso, Bella avesse ingaggiato una
specie di rissa, alla fight club.
Mi chiese di tornare immediatamente.
Io stavo solamente pensando al tradimento di Isabella, mi sarei
vendicato, con lei e con quel bastardo...
Al solo pensiero che quel vampiro viziato avesse posato le sue labbra
su quelle della mia amata, che mi appartenevano di diritto, mi faceva
partire le valvole mitrali.
Riconobbi quel sentimento, a me fino a quel momento conosciuto
solamente attraverso la descrizione dei sintomi che aveva sulla persona.
I libri, i film, storie varie...Ne erano tutti pieni: gelosia.
Oh, se sarei tornato!
Contai di arrivare a Forks prima di sera, se fossi andato a trecento
all'ora.
Me ne andai con il telefono ancora all'orecchio e, salito in macchina,
messo l'auricolare, lasciai alcune direttive a mia figlia.
Quella che stavo per farle non era la stessa sorpresa che avevo avuto
in mente pochi giorni fa...
Odiavo i balli in maschera.
Mi sentivo un po' ridicolo con quel costume da Fantasma dell'Opera,
anche se ero stato io a sceglierlo con molta cura.
Tuttavia, l'impersonare quel personaggio mi era molto utile, come Erik,
anch'io stavo per essere vinto dalla gelosia, amando troppo la mia
Christine Daae.
Se Zanna Bianca avesse di nuovo osato di...Gli avrei reciso le zanne
con delle cesoie da giardino, come si fa con le piante.
Nessuno si accorse di me, in quella palestra minuscola,dove tutti
stavano accalcati. Nessuno mai si sarebbe curato di un tizio mascherato
a quel modo.
Notai che mia figlia stava danzando con un enorme ragazzo indios, quel
Seth Clearwather la stava facendo volteggiare come un fiorellino.
Tuttavia io cercavo lei, immaginavo dove sarebbe potuta essere la mia
bella, sicuramente seduta vicino al banco alcolici.
Era sempre stato un modo carino per far capire di non voler essere
importunata.
Poi la vidi.
Ora, con i suoi ricci castani scendevano su di lei con maggior eleganza
e compostezza del normale, sembrava una bambolina di porcellana.
Notai anche che Bree le aveva messo un po' di trucco rosa sulle guancie
,per farla sembrare quantomeno colorita, ed un semplice mascara nero
per risaltare le ciglia.
Poi, con quei suoi occhi, sicuramente aveva da poco cacciato, riusciva
ad attirarmi come una potentissima calamita.
La vedevo con un vestito bianco, non visibile completamente,
poichè teneva un grande mantello nero, fermato da una spilla
molto semplice per coprirsi un po' di più.
Sorrisi come un deficiente quando vidi tutti i ragazzi liberi,
chiedenti un ballo, mandati via con estrema garbatezza.
Non fui affatto contento quando non la vidi liberarsi completamente da
un tizio petulante, che restava accanto a lei, nonostante gli avesse
negato un ballo.
Sentii le viscere ballare la ruumba, avevo tutto sottosopra, e mi
accorsi di volere staccare gli occhi a quel tipo.
La gelosia mi stava facendo veramente diventare un'altra persona.
Decisi che era ora di intervenire.
Mi feci strada silenziosamente tra le coppie danzanti, senza curarmi di
nessuno, e in un istante mi trovai già dietro di loro.
Lui le parlava ancora, lei stava pensando a tutto tranne che alle sue
parole.
Senza nemmeno tanta gentilezza, fosse stato per me gli avrei già
staccato la testa a morsi, posai la mano sulla spalla di
quell'umano.
-Scusami, ma la signorina è occupata.Adesso e per tutti i balli
a seguire, quindi ti proporrei di andare a farti un giro...-
-Ma!-
Lo fulminai con un'occhiata, non si doveva permettere di aprire bocca,
il fetente.
Non appena se ne andò, offrii la mia mano a Bella, lasciando
intendere che volevo l'onore di quel ballo.
Poi lei sganciò la spilla che teneva fermo il lungo matello nero
e lo posò delicatamente su una sedia li accanto, facendo mostra
del suo vestito bianco. Il
lungo abito di Bella era di stoffa leggera ed impalpabile,sicuramente
di seta e qualcos'altro, di un bianco sfavillante. Un
corpetto stretto ed abbastanza scollato,smanicato, con qualche perla e
ricami vari come ornamento, stava sopra un'ampia
gonna di vari strati di tessuto.
Era...La bellezza fatta a persona, neanche una ninfa avrebbe potuto
competere in grazia e beltà.
Lasciai perdere tutti i miei propositi di vendetta, ora non avrei
pensato altro che all'angelo che mi trovavo davanti.
Vendetta?E chi voleva solamente pensare di far del male ad una cosi
perfetta creatura divina? Dì che dividerai con me un solo amore, per tutta la vita
...
Guidami, salvami dalla mia
solitudine ...
Dì che mi vuoi con te, accanto a te ...
Ovunque andrai ti seguirò - Isabella,questo
è tutto ciò che chiedo a te..
(The phantom of the Opera_The Point of No Return)
Mi diede la mano ed io la presi più delicatamente possibile
con le dita, senza stringerla, dirigendomi proprio al centro della sala
da ballo.
Mi stupii del fatto che acconsentì a ballare con uno
sconosciuto, dopotutto aveva rifiutato tutti gli altri ammiratori!
Lanciai occhiate omicide a tutti quelli che la guardavano con aria
sognante, dovevano vedere che lei era solamente mia...
Provai un'immensa soddisfazione nel vederla imbarazzarsi sotto gli
sguardi attoniti dell'intera sala da ballo, i Cullen in cima alla lista.
Godetti ancora di più quando, cominciato un lento, non oppose
resistenza al mio guidare le sue mani a cingermi il collo.
Non so se si accorse che fremetti a quel tocco, era troppo intenta a
cercare di scoprire l'uomo dietro la maschera.
Sghignazzai come un matto quando la sentii annusare la mia camicia, per
riconoscerne l'odore, significava che il mio travestimento non era cosi
scadente.
-Se per riconoscermi hai dovuto annusarmi...Significa she mi sono
proprio mascherato bene!-
-Mah...E chi dovresti essere?-
-Il fantasma dell'opera.-
Il guizzo nei suoi occhi mi fece capire che mi aveva riconosciuto, mi
strinse a sè in un abbraccio che trasmetteva in me troppo calore
umano.
-William!-
Il tono gioioso della sua voce non fece che aumentare l'assoluta
felicità che provavo in quel momento, grazie ad un suo
semplicissimo abbraccio.
Per me, quel comune gesto d'affetto, significava più di
qualsiasi altra cosa a questo mondo.
Non potei fare altro che baciarle il collo, per farla scostare dal mio
petto e godetti come un matto quando la sentii tremare, al tocco delle
mie labbra.
Tuttavia ora era arrivato il momento di ballare, la musica era
già partita.
Sapevo benissimo che lei non era proprio forte nel ballo, feci
scivolare i miei piedi sotto i suoi, sollevandola un poco da terra.
Incominciai a muovermi, trasportandola per la sala senza sforzo.
-Sono contenta che tu sia tornato...-
La strinsi ancora di più a me, facendola allontanare ancora di
più da terra, e poggiai la testa nell'incavo del suo collo,
respirandone l'odore. Anche io...
ANGOLO DELLA SCRITTRICE PSICOTICA: cullengirl e
DarkViolet92:
mi dispiace, ma per la rissa dovrete aspettare un pochino-ino!Thanks
per i commenti che mi lasciate! matrix:
ahahahah!Putroppo il vispo tereso tornerà di nuovo a scasser le
balls! dolcenera_cullen:
si, la mia predilizione per la comicità sta risorgendo un
pochino!Si, cerco di aggiornare ogni due giorni, cosi non vi annoiate!
Ma, per caso, anche a te piace il Fantasma dell'Opera??Mi piace trovare
in giro nuovi fans di Erik!!!! Shinalia:
e io non smetterò mai di dire che mi fa troppo piacere ricevere
complimenti da te! MartinaCullen:
Willuzzo?Fico come nomignolo! franci_cullen:
don't worry, grazie for the comments! EsthelBlackAngel:
tu non ci credi, ma la connessione wireless al mio encefalo ce
l'hai!Putroppo i buzzurri della situazione torneranno MOLTO PRESTO
Musa_Talia:
non ti preoccupare, la scuola fa pazzi un po' tutti, ecco perchè
scrivo certe boiate su questa povera fanficcy...Si, in effetti William
è nato proprio da un sogno che ho fatto un po' di tempo
fa, rivedendo Buffy l'ammazza-vampiri...ANCORA SCUSA PER LA CASTRONATA
CHE HO FATTO RIGUARDO ALLA COSA DEL SOPRANO!!!
MI ESCREMENTO OGNI VOLTA CHE CI PENSO!!!!!!!!!!!!!
"This could be the last time, that you will stand by my side... And i can feel my soul it’s bleeding,
will you fly with me tonight?"
(Three doors down, By my side)
Istanti, secondi, minuti...
La veloce durata del tempo, diritto negato a noi vampiri, si era
finalmente manifestata ad un'immortale creatura della notte, tra le
braccia della mia Bella.
Istanti, secondi, minuti, ore...
Non mi accorsi nemmeno che erano ormai le quattro del mattino, tanto
ero preso ad osservarla.
Tutto quello aveva un non so che di comico: William Hale, il più
spietato killer dei nemici di Aro, si era finalmente dichiarato alla
sua amata.
Pensai a Volterra, quella che avevo sempre creduto casa, e ai miei
più affezionati compagni trai Volturi.
Felix, Demetri, Jane, Alec, Heidi...
Avevano mai conosciuto loro, il vero Amore?
Perchè pensavo ai miei compagni?
Sulla tomba vuota di mia madre avevo deciso un'altra cosa: io
desideravo staccarmi dal clan più potente dei vampiri.
Cosa rimanevo a farci, lì?
Vendicare la morte di mia madre non serviva più a niente, era
viva.
Rimanere per i miei amici?No, loro capirebbero la mia scelta, se mi
volessero veramente bene.
Rimanere per Bree?Lei ormai doveva uscirne per forza, ed io non potevo davvero lasciarla da
sola...
Rimanere per Bella?
La sentii muoversi lentamente in simbiosi con me, le braccia allacciate
al mio collo, la testa sotto il mio mento...
Il suo odore di fiori mi mandava in balla tutti i cinque, i sei, i
sette, gli otto sensi...
Ma lei vrebbe voluto lasciare Volterra con me?
Lasciare Marcus, i suoi amici...Solamente per seguire me e sua figlia?
-A cosa pensi Will?-
Alzando la testa per guardarmi dritto negli occhi, mi scrutò il
volto millimetro per millimetro, con espressione cosi dolce da far
venire il diabete.
-Sei sicura...Che io sono
quello giusto?- fece per aprire bocca, ma io la zittii, poggiando la
punta delle dita sulle sua labbra -Ne vuoi davvero uno, che in testa ha
peggio di una guerra?Sei sicura di sopportare i miei continui sbalzi di
umore, che sarò in grado di soddisfarti ogni giorno della tua
vita?Forse tu sei troppo bella per stare con uno come me...-
I suoi occhi divennero due fessure...Mi guardava con rabbia infinita.
-Vuoi lasciarmi, William Hale?-
Dentro di me provai una gioia infinita nel sentire quelle parole,
significava che non voleva lasciarmi da solo...
Forse avrebbe preso bene la mia decisione di lasciare Volterra...
-Ho solo paura che sia tu, un giorno, a lasciarmi...E sarebbe anche
normale, tu sei l'essere vivente più bello al mondo, mentre
io...-
Continuò lei per me.
-...Sei la persona per la quale rinuncerei anche alla mia
immortalità.-
Bella's
Pov:
"There's something I cant
see, there's something different in the
way you smile... Behind those eyes you lie... And theres nothing i can say, 'cause i'm never gonna change your
mind... Behind those eyes you hide..."
(Three doors down, Behind those eyes)
Perchè mi stava facendo
tutte quelle domande?Che cosa diavolo stava passando nella testa di
William?
Se non voleva lasciarmi, che cosa poteva tormentarlo in quel modo?Era
successo qualcosa durante quei due giorni di riflessione?
Come poteva pensare che fossi io quella di una bellezza superiore?
Era lui il bello impossibile, tra noi due...
-Ho solo paura che sia tu, un giorno, a lasciarmi...E sarebbe anche
normale, tu sei l'essere vivente più bello al mondo, mentre
io...-
Davvero non poteva sentirsi inferiore a me, nessuno mai mi aveva
considerato sotto quella luce...
Io non ero sicura di me, non
di lui...
Ma una cosa era certa: in quel momento non avrei mai voluto che mi
lasciasse.
Mi persi nei suoi occhi neri, sicuramente era da un po' che non
cacciava, che brillavano di una strana luce.
Sapevo che da li a qualche secondo mi avrebbe baciata e lo desideravo.
E quando accadde, accolsi con felicità le sue labbra,
stringendomi forte a lui, come in preda ad una vertigine.
Il bacio incominciò come una carezza, poi si fece sempre
più esigente mentre sentivo la passione crescere in me.
Dopo un lungo e meraviglioso momento, sentii le dita di William che mi
sfioravano la guancia, riaprii gli occhi ed emisi un sospiro.
Lui stava sorridendo, con uno sguardo pieno dell'amore che provava nei
miei confronti.
-Ma come posso resisterti?-
Mi guardò con aria seria.
-Non farlo, non resistermi...-
Risi per la faccia che fece, era troppo buffa!
-Non ne ho l'intezione, per ora...-
Lo baciai a stampo e, appena sentimmo che il dj aveva messo la musica
house, o come si chiamava, decidemmo all'unanimità di uscire
dalla palestra e di ritirarci.
William mi cinse la schiena con un braccio e salutò nostra
figlia, che aveva tutta l'intenzione di ballarsele tutte.
Meno male che Seth non era un normale umano!
Passando davanti al bagno delle signore pensai che forse era meglio che
mi dessi una sistematina al trucco...
Chiesi di poter andare un attimo e mi allontanai dal mio angelo della
musica a malincuore.
Maledii ogni forma di nosferatu sulla nostra insignificante terra,
quando mi ritrovai, nel posto più impensabile, con l'unica
persona che non avrei mai voluto vedere.
-Tu, Edward...Che vuoi?-
Aveva addosso un semplice vestito da uomo del suo tempo, magari era
stato davvero un suo vestito, nel lontano 1918...
-Volevo solo dirti che non avevo mai avuto l'intenzione di ferirti...-
-Ma l'hai fatto, Edward.-
Chinò il capo, come se una grande incudine gli fosse caduta
direttamente in testa.
-Per favore, io volevo solo...Mi dispiace.-
Quando alzò la testa, per guardarmi, rimasi quasi inorridita
dalla smorfia di dolore che aveva in faccia.
Avevo visto molte volte William lottare contro il manifestare le
proprie emozioni, e ne ero rimasta sempre profondamente impressionata,
ma vedere Edward Cullen
in quello stato di profondo dispiacere sembrava veramente una cosa
troppo strana ed inquietante.
Per quanto fossi arrabiata con lui, mi ritrovai ad essere disposta a
tutto, pur di fargli togliere quell'espressione dalla faccia.
-Basta, ho capito...-
Lasciai vagare lo sguardo sul pavimento, alle porte dei bagni, ai
rubinetti gocciolanti...Osservavo qualsiasi cosa pur di non guardarlo
negli occhi.
Girai la testa, per vedere se William stava ancora ad aspettarmi in
corridoio, o se era andato direttamente in macchina.
Lo vidi, a braccia conserte, parlare con qualcuno, che non potevo
vedere, con fare quasi violento. Chi era la persona con la
quale William si stava arrabbiando?
Poi sentii Edward continuare a parlarmi.
-Anche se ho rovinato proprio tutto, ciò non significa che non
ti amo...Sul serio, Bella, ti amo ancora...-
No, basta!
E non guardarmi cosi!
-Perchè...Perchè devi sempre complicare le cose, proprio
quando stanno per risolversi?-
-Perchè ti amo e non voglio perderti!-
La mia mano, involontariamente, finì a coprirmi la bocca, come
per poter frenare le parole che stavano per uscire.
Trovai in me la forza necessaria per non incominciare a singhiozzare ed
uscii di corsa dal bagno, con Edward dietro che mi seguiva.
Mi imbattei in un William tutto irrigidito come una statua di marmo,
con le braccia conserte ei piedi puntati con forza a terra, e quella
smorfiosa di Tanya.
Che, per inciso, con quel vestito da scolaretta alla marinara, sembrava
una coniglietta di Playboy.
Non mi curai di quella lì perchè mi colpì
l'espressione di William, dura e gli occhi accesi da una luce strana,
quasi in preda ad una febbre altissima.
Che cosa le aveva detto quella peripatetica al mio uomo?
SPAZIO
DELL'AUTRICE DEPRESSA:
thsere: gracias per i
complimenti!!!Si, anch'io penso che Bella sia un po' tonta...Bree
dovrei essere io, mentre gli insulti rimangono ispirati alla
Littizzetto, che adoro! dolcenera_cullen: è un
puffo dolcissimo il mio Willie!!Non so neanche come mi è uscito
fuori cosi!Parti??Perdo per una week una delle mie fan più
accanite? ç__ç matrix: la rissa tra Edward e
William c'è già stata, ma ce ne sarà un'altra
più in là...Per mamma Rose e puttanya ci siamo quasi! Musa_Talia: dovrei presentarti
la mia compagna di banco, allora!Anche lei studia canto lirico...Grazie
per la rassicurazione!!! DarkViolet92:
perdonamiiiiii!!!!!Ti giuro che il prossimo capitolo ci sarà la
rissa, in questo dovevo mettere le basi per la lotta tra le bionde! Drilly: siamo tutti per le
risse??Wow!!! XD Emmett condivide in pieno le nostre "inclinazioni alla
violenza"!!!!!!! Shinalia: aspetta tra un
pochino, che ti diventa il "tuo" William!!!! franci_cullen; dai che ci siamo
quasi al riconoscimento!!Conto di farlo accadere prima delle vacanze,
che a me iniziano il 5... cullengirl: Ahahahaha!!!!XD
Continua a seguire la storia!!!!
Capitolo 18 *** Rosalie is better than Mike Tyson ***
Capitolo 18
William's
Pov:
Non appena Bella andò in bagno a sistemarsi il trucco,
credo, mi si presentò davanti Tanya, una delle vampire che
vivevano con Eleazar.
Tutti noi vampiri ci eravamo vestiti molto eleganti, mentre lei fu
l'unica a vestirsi in modo sciatto ed assolutamente inguardabile.
Sembrava una scolaretta delle medie, vestita con quell sottospecie di
divisa alla marinaretta.
Forse le dovevo qualcosa, se lei non avesse baciato
Edward...Chissà dove starebbe Bella in questo momento...
Accanto a me, o accanto a lui?
-Cosa vuoi, amica di Eleazar?-
-Solamente darti qualche consiglio, figlio di Aro...-
Che genere di consigli poteva darmi, una come lei?
-Dimmi.-
-Come certo saprai, io amo Edward alla follia...Purtroppo lui ama
ancora la tua compagna, che non sembrava affatto disdegnarlo quando
l'ha baciato....Ti suggerirei di prestare un po' più di
attenzione alla tua ragazza, non dovresti mai allontanarti un solo
minuto da lei!Hai visto che ti ha combinato, pochi giorni fa?E meno
male che aveva detto che non amava più Edward!Ti giuro che a me
è sembrato l'esatto contrario!Avresti dovuto vederli, quel
giorno in salone!Erano cosi carini, cosi affiatati...Non sembrava
nemmeno si fossero mai lasciati!-
Ringhiai dal profondo delle viscere, sperando che qualcuno mi togliesse
di torno quella seminatrice di discordia.
-Tu menti!-
Alzò il sopracciglio, assumendo un'espressione seria, non
più divertita come prima.
-E perchè dovrei?Io voglio solo che Edward torni da me e che tu
ti tenga stretto quella rovinastorie della tua compagna!-
Le intimai di smettere, o l'avrei sicuramente azzannata per la rabbia.
-E allora perchè non sei con lui, ora?-
Incrociò le braccia sul petto e fece cenno verso la porta del
bagno delle donne.
-Ci stavo, ma lui aveva bisogno di parlare con la tua Bella...-
Cosa?
Quasi in preda ad un attacco di febbre mi voltai a guardare dal vetro
della porta: il bastardo stava parlando con la mia Bella...
Non mi accorsi che, intanto, Bree e il fidanzato, con tutti gli altri
Cullen, erano usciti dalla palestra.
Avevo le orecchie tappate, non sentivo nulla.
A parte la vocina che mi diceva di ucciderlo seduta stante.
Rimasi paralizzato, solamente la mandibola si muoveva a scatti.
Mia figlia mi chiamava, ma io non risposi a nessuna delle sue accorate
chiamate.
Dalle viscere sentii l'impulso di irrompere nella stanza, prendere a
morsi Edward fino a lasciarlo completamente senza sangue, ed alla fine
dare ad Isabella
un bacio cosi bello e lungo da non lasciarle alcun dubbio su chi fosse
davvero l'uomo giusto per lei.
Non appena si precipitarono entrambi in corridoio, tutti i presenti
emisero un qualcosa che lasciava intendere una certa sorpresa.
Strinsi i pugni, nel vederla tutta agitata e in preda all'imbarazzo
più puro.
Strinsi persino le dita dei piedi, per controllare quelle strane
direttive lasciatemi dal mio cervello impazzito.
Ma ormai mi ero reso conto che ogni volta che seguivo il mio istinto,
non facevo altro che peggiorare le cose, ed allora decisi di fare
esattamente il contrario.
Non feci, nè dissi nulla.
Quando mi cercò con lo sguardo mi limitai ad aggrottare la
fronte.
Ironia della sorte, non fui io a perdere il controllo, ma mia madre.
Captai un sovraccarico di energia proveniente proprio da lei...Allora
qualcosa avevo ereditato da Rosalie Hale...
-Tu, perfida coniglietta di Playboy!- si stava rivolgendo a Tanya -Ti
avevo detto di startene alla larga da loro!Che diamine ci fai qui??-
Lei, quasi impaurita dal suo attacco d'ira, fece un pasos indietro.
-Ero venuta con Edward, ma lui dopo è corso subito a fare la
corte a quella!-
Poi mia figlia intervenne nella discussione.
-Attenta a come parli di mia madre, peritonite acuta!-
Tanya si mise a ridere e continuò a parlare, insultando un po'
tutti.
-Ah, è vero!Tu sei la figlia di un altro sporco servo di
Volterra!In te scorre lo stesso sangue di quel bastardo di Aro!-
No, non poteva venire qui ad insultare tutta la mia famiglia, solo
perchè veniva respinta da un banalissimo vampiro di terz'ordine.
Il mio ringhiare rimbombò per tutto il corridoio e feci per
avventarmici contro, ma, con tutta la sorpresa possibile, mi
fermò mia madre.
-Fermo William, non vale la pena affondare i denti su una sciaquetta
simile, ti avveleneresti l'apparto digerente...-
-Ah, si parla lei!La santa patrona delle oneste!Peccato che tu non
abbia figli a cui rompere l'anima, guarda come hai ridotto il povero
Emmett!-
Non riuscii nemmeno a batter ciglio, che mia madre si avventò su
di lei, gettandola a terra di peso.
Tanya di rialzò velocemente lanciandosi contro Rosalie con tutte
e due le braccia, ma venne respinta da una sottospecie di presa di judo
e rimandata a terra.
Mia madre la tenne a terra con il tacco piantato sulle costole e lei le
afferrò forte la gamba.
Ad un certo punto le si gettò contro, liberandosi dalla mano che
la teneva stretta, e la sollevò in aria, contro il muro.
Entrambe si ringhiavano contro.
-Ti rode il fatto che non puoi avere figli?-
La fece arrabbiare ancora di più e le staccò un orecchio
con un morso solo, gettandolo via con uno sputo.
-Io almeno sarei una buona ,madre...-
Poi la voce di Bree sovrastò tutte le altre, persino il ringiare
delle due vampire.
-Voglio che smettiate di azzuffarvi!-
Come in trance, si staccarono l'una dall'altra.
Emmett si lanciò verso sua moglie, tenendola stretta a sè
e facendola uscire da quell'edificio.
Edward, invece, prese le parti di Tanya, che si reggeva la parte morsa
con la mano, ed andò a raccoglierle il pezzettino mancante.
Non era proprio il momento di pensare a cose simili, ma mia madre
combatteva persino meglio di Mike Tyson!
Bree e Seth se ne andarono immediatamente da lì, promettendo ad
Alice che si sarebbero presentati alla cerimonia in un orario decente.
La mia compagna mi lasciò entrare nella sua mente, voleva
parlarmi senza che qualcuno sentisse. 'Ci hai visto...' 'Si, ho visto e sentito tutto
quanto...Ma ora non importa...'
Io, piantandomi davanti alla mia Bella, le presi la mano e la baciai,
promettendomi mentalmente che non sarebbero più accadute cose
del genere.
Ignorai tutte le proteste e, con uno slancio, la presi in braccio,
costringendola a farle allacciare le mani attorno al mio collo e ad
appoggiare la testa sul mio petto. 'Perchè tutto questo
romanticume davanti a tutti?Mi sto imbarazzando' 'Gli altri non esistono, ci siamo
solo io e te qui...' 'In realtà ci sono quattro
vampiri...' 'Oh basta!Non posso fare il romantico
con la mia donna?'
Giurai di aver sentito "non davanti a lui" e per questo, quando
passammo accanto ad Edward e Tanya, li guardai con fare omicida.
Poi, per far un dispetto sia ad Isabella che a quel vampiretto, la
baciai in fronte, sulla guancia e poi sulle labbra.
Penso, che se avrebbe potuto arrossire come un peperone, lo avrebbe
fatto senz'altro.
Giurai anche di aver sentito un ringhio Da parte di Edward, ma non me
ne fregai più di tanto.
Cosi, mentre sfrecciavo a tutta velocità verso casa, con Bella
in braccio, pensai a tutte le cose che sarebbero successe il giorno
seguente.
E, sicuramente, alle cose che sarebbero potute accadere quella notte.
ANGOLO DELLA SCRITTRICE SEGNATA.
(((((Si, domani potrebbe interrogarmi
in italiano...Troppa roba...E io, invece di studiare, continuo questa
storia!!!Vabbeh dai, stanotte faccio la nottata! Oddio, non mi va proprio...E poi
dico: siamo ben 19 persone senza voto...Ma perchè, domani ne
deve chiamare sei, deve interrogare proprio me?? Visto che lei prende la pag di un
book, somma i numeri e poi chiama, BECCA SEMPRE QUELLI AL DI SOTTO DEL
10!!!!!E IO SONO DODICIII???? MA SAPETE QUANTA PROBABILITA' C'E' DI
ESSERE CHIAMATI DOMANI???)))))
MartinaCullen: don't worry per
non aver recensito, mica mi arrabbio!! XD Soero che questo chappy ti
piaccia! thsere: muahmuahmuah!Hai visto
che cattiva che sono???Dimmi se ti è piaciuto il chappy! Musa_Talia: no, dai...William
adesso penso che si sia un po' chiarito da solo!Qui è Bella
l'unica incoerente della ficcy! Shahrazad: 10 punti a te!Adoro
quella canzone! franci_cullen: già,
forse i cambiamenti di umore di Edward in Twilight erano meno snervanti! Michelegiolo: ormai Edward
poteva pensarci prima!Ormai Bella è "un mostro"...Soddisfatti
dalla rissa? EsthelBlackAngel: ringrazia il
tuo amico da parte mia!Vedi che avevo ragione?Hai visto mamma Rose che
ha fatto alla finta bionda?? Shinalia: si, è
più confusa del sesso di un ermafrodito!Ops, scusa il
paragone!!!Tanya vuole solo rompere le balls!!!!
Ci mettemmo troppo poco tempo a tornare a casa, io mi sentivo
ancora tutta strana per le cose accadute poco fa...
William, appena piombato in salone, aperta la porta con un sonoro
calcio, mi posò sull'enorme divano nero.
Sentii i fiotti di veleno scendermi rumorosamente giù per la
gola, tanto ero nervosa.
Lui, guardandomi con espressione indecifrabile, si slacciò il
mantello e il soprabito e li buttò sulla sedia più
vicina, accanto alla maschera bianca.
Sopra, rimase solamente con una leggerissima camicia bianca, con i
primi tre bottoni aperti.
Mi faceva strano vedere i suoi capelli tutti tirati indietro, essendo
abituata alla sua matassa perennamente scomposta, e sicuramente
facevano un
pochino strano anche a lui, perchè si affrettò a
scompigliarli con la mano.
Fatto questo, ripiombammo entrambi nel più assoluto silenzio.
Lo ruppe lui, anche se balbettando, dicendo di voler assentarsi due
secondi per cacciare il primo animale che gli sarebbe capitato.
Quando gli chiesi perchè in lui si accese una bizzarra luce di
malizia, mai vista nei suoi occhi, prima di allora.
-Non vorrei ritrovarmi a nutrirmi del tuo sangue, per la fame...-
Capii al volo e, mentre lui fu via, mi adoperai al massimo per
togliermi in fretta quel vestito troppo pomposo.
Sapevo che non potevo mettermi in pigiama, o qualsiasi cosa sciatta
delle mie, e cosi optai per un vestito nero, che arrivava fino alle
ginocchia.
Ma le scarpe non le misi, adoravo andare in giro per casa scalza.
Rimisi il vestito del ballo sotto l'involucro di plastica che l'aveva
contenuto fino al giorno prima.
Poi credetti di impazzire, per l'ansia.
Mi cimentai nel dare una posizione simmetrica a tutti gli oggetti della
scrivania, del comodino e sparsi in giro per la stanza.
Sindrome ossessivo-compulsiva, mi ripetei continuamente.
Poi passai a sistemare le innumerevoli pieghe del letto, a spazzolarmi
i capelli, a parlare con me stessa.
Da quando ero cosi nervosa?
Quando sentii, alla fine, le braccia di William cingermi la vita, quasi
sobbalzai dalla sorpresa, cosi come quando mi sussurrò
all'orecchio.
-Bu!-
Mi girai di scatto verso di lui e lo presi per la camicia, rigirandone
un lembo attorno alle dita.
-Potevo morire di spavento, lo sai?-
Rise, mostrando tutti i denti.
-Tu sei immortale...Sono davvero cosi spaventoso?-
No, William non era assolutamente spaventoso...Forse solo quando si
arrabbiava e tirava fuori il lato oscuro di sè, ma a me non
importava.
Poverino, gli stavo martoriando la camicia appena stirata...
-Non cosi spaventoso...-
Ero conscia della cosa che stavo per fare?
Allacciai le braccia al suo collo e, per impedirgli di parlare ancora,
lo baciai.
Eccome, se lo ero...
William's Pov:
Non andai troppo lontano da casa, avevo un'infondata paura che
Bella potesse scappare da lì ad una frazione di secondo.
Presi solo lo stretto necessario per sopportare la fame, due cervi
adulti di stazza media.
Mi fiondai a casa con la stessa velocità con cui me n'ero andato
poco prima, ma, sulla porta aperta della stanza di Bella, mi arrestai.
Rimasi, rapito, ad osservarla fare le cose più assurde che
potessero farle passare il nervosismo.
Perchè, sicuramente come me, era oltremodo in preda ad un'ansia
terribile.
Non mi stupii nemmeno di averla colta a parlare con se stessa, del
resto era una cosa che facevo a volte anch'io.
Chissà come l'avrebbe presa Bella, se avesse saputo che il mio
passatempo preferito era studiarla in ogni suo movimento.
Mi avrebbe preso per un ossessionato?No, io ero solamente molto curioso.
Non avevo mai provato nulla di speciale per qualcuno, era normale che
cercassi di capirci qualcosa in più.
Rimasi ben poco ad interrogarmi, andai da lei e, cingendole la vita, la
tenni stretta a me per non farla più scappare.
Fu li che incominciai a sentire le voci di Edward e di Tanya, nella mia
testa. lui aveva bisogno di parlare con la tua
Bella...
Cosa si erano detti, quella volta?Perchè Bella era cosi
sconvolta?
Cercai di sopprimere quelle voci, affondando la testa nei suoi capelli,
nel mio mare di cioccolata.
Era rimasto poco dell'acconciatura che aveva poco prima, aveva tolto i
ricci con chissà quanti colpi di spazzola.
Sghignazzai in segreto quando la vidi sobbalzare un po', era la terza
volta in pochi giorni che si lasciava prendere alla sprovvista da me.
Glieli scansai delicatamente per sussurrarle un "bu" all'orecchio.
Si girò di scatto, credevo volesse darmi uno
spintone, e mi prese per la camicia, rigirandone un lembo attorno alle
dita.
Sembrava una bambina che torturava l'estremità delle lenzuola
perchè non riusciva a dormire.
Le chiesi se ero spaventoso e lei mi rispose che non lo ero cosi tanto.
Eccetto forse le pochissime volte che perdevo la testa e mi
comportavo come un matto.
Ancora
mi ricordo come l'hai fatta spaventare l'altra volta, vuoi che scappi
da te?
Stai zitto, brutto stronzo!Devi rovinarmi anche quel momento?
Quando allacciò le sue mani attorno al mio collo feci per
risponderle, ma lei mi zittii con un bacio.
Era la prima volta che prendeva l'iniziativa, prima ero sempre stato
io... E' l'esatta copia del
bacio che ha rubato il mio Edward...
-Ma io...-
Mi sigillò di nuovo la bocca, stuzzicandomi delicatamente con la
lingua, io risposi a quel bacio come se quello fosse la via per la mia
salvezza.
Quando la baciavo, riuscivo a mettere da parte ogni preoccupazione del
fatto che, non essendo riuscito a dire a Rosalie della mia esistenza,
affrontando il fatidico impriting di un licantropo e di mia figlia,
vivendo questo primo e unico amore con Isabella, la mia vita era un
casino.
Era come se lei mi svuotasse completamente la testa, lasciando
nient'altro che una voglia inesauribile del suo tocco.
Tuttavia le voci non accennavano a scomparire.
Bella's
Pov:
All'improvviso mi trovai con il fiato corto, anche se, in teoria, un
vampiro avrebbe potuto rimanere per sempre senza respirare.
Staccatosi per un secondo, non fece tempo a riprendere fiato, che
già lo riportai alle mia labbra.
Una volta iniziato, fu quasi impossibile smettere...
A quel punto non sentii nessun dubbio, a dire il vero non
ricordai nemmeno di averne mai avuto uno.
Forse mi immaginai soltanto di averlo sentito ridacchiare,
in quello stesso momento...
Un secondo, e già le mie dita avevano ridotto la sua maglietta
ad un ammasso informe di tessuto.
Si, sapevo che le camicie avevano dei praticissimi bottoni, ma in quel
momento non stavo per niente ragionando.
Intanto lui mi stava dando un'infinità di baci, che lasciavano
su di me una scia bruciante, a partire dall'orecchio, scendendo
giù per le spalle.
Guidai le sue mani a scoprirmi le spalline del vestito e lui prese a
passare le sue labbra sul petto.
Non ricordai come lui, prendendomi in braccio, mi adagiò sul
letto come se fossi stato il più delicato fiore al mondo.
Era dolce, troppo dolce...Era il vampiro perfetto...
William's
Pov:
Mi attirò a se, spingendomi la testa verso l'incavo del suo
collo, mentre lei era entrata in fissa con il mordicchiare il lobo del
mio orecchio.
Ci stringemmo forte, facendo aderire perfettamente i nostri corpi, e
desiderai farle una foto, nella paura che potessi non crederci, il
giorno dopo. Non succederà
niente stanotte, che tu debba ricordare...
Tornai a passare le mie labbra dalla bocca di Bella fino alla morbida
curva della sua spalla, noncurante degli insulti di Edward.
Inspirai l'odore della sua pelle e mi venne quasi voglia di morderla,
se non fosse già stata tramutata.
La sentii emettere un gemito ed esplorò la mia schiena con le
dita, affondando le unghie nella mia pelle fredda.
Non appena incominciai ad adoperarmi invano con quella stamaledetta zip
del vesito, che non si sbloccava manco a pagarla, presi e lo strappai.
-Ma sei una bestia!Mettono la zip apposta!-
-Oooooh...Ma tu stai ferma, no?-
La osservai con infinita adulazione, era la perfezione fatta a persona.
Non che la nostra natura le avesse fatto questo dono, da umana lei era
già bellissima...
Tuttavia da umana non l'avevo mai vista...Vista cosi, insomma! Ma da umana lei stava
con me, mi ama ancora!
Aveva dei bellissimi piedi e delle bellissime gambe, per le quali
rivolsi lo sguardo per più tempo, ed un corpo mozzafiato.
Ci rimasi un po' di sasso nel vedere che portava una canotta
bianca.
-Porti la canottiera?- annuii imbarazzata -Indumento in più da
togliere, vero?-
Non mi lasciò questa soddisfazione, se la tolse lei.
Allora mi sentii autorizzato a baciarle la pancia, come se fosse stata
un delicatissimo petalo di rosa.
Non
toccarla, lei è mia!E' sempre stata mia!
Ero disorientatissimo, che dovevo fare?Smettere?Toglierle
tutto?Ignorare le voci?Dargli ascoolto?Continuare a sondare il terreno?
Io non sapevo, non ero pratico, anzi...Felix aveva ragione: non avevo
proprio esperienza in quel campo...
Perchè tutti quei gemiti non mi aiutavano?Che dovevo
fare? La suo corpo è
stato viziato da me!Le ha già fatte queste cose prima!
Era vero?
Mentre continuavo a fare ciò che mi sentivo di fare, nella mia
testa continuavano a scorrere immagini.
Immagini di lei ed Edward.Insieme. Vedi?Anche se provi a
cancellarmi, io ci sono sempre!
Lei si accorse del mio cambiamento di umore, anche perchè avevo
smesso di toccarla.
-Che c'è?-
Mi portai la mano alla bocca, per quanto ero disgustato da quelle
"visioni" che avevo.
-IO...-
-William!-
Si mise su a sedere e, prendendo la mia mano, cercò di
tranquillizzarmi.
Io ne afferrai il polso e me lo portai al naso, per sentirne l'odore,
per calmarmi. Sei peggio di una
femminuccia!
Ma non ci riuscì, ero troppo terrorizzato, adesso.
Mi richiamò più volte.
Poi mi alzai e, arrivato alla porta, mi girai e cercai di chiederle
perdono.
Dalla mia bocca uscirono solo degli ammassi di parole senza senso.
-Io...Tu ed Edward insieme...Perdonami, non...Riesco a, mentre lui...!- Si, ho vinto io!
Per ora, brutto bastardo...
La lasciai lì, seduta sul letto, a pensare a cosa doveva tutto
questo.
Non andai in camera mia, mi accasciai per terra, con le spalle rivolte
alla sua porta chiusa, a maledire me stesso.
Sentii dei passi avvicinarsi, arrestarsi, un grande peso andare a terra
delicatamente e delle spalle appoggiarsi alla porta.
Che deficienti...Stavamo messi nella stessa posizione, vicini e
lontani, stessa direzione e verso opposto...
Me ne tornai in camera solo quando sentii Bella alzarsi per prepararsi
ad andare alla cerimonia.
Non ero tanto sicuro di volerci andare.
ANGOLO DELLA SCRITTRICE IDIOTA:
Piaciuto questo chappy?Desiderate uccidermi?
Ah, l'interrogazione, grazie alla potente arte dell'imbastire, è
andata discretamente (6 e mezzo).
Ma se mi richiama in fisica domani...Non vedrete la fine di questa
fanfic, perchè mi ucciderò...(XD)
Vi direte: ci erano quasi, lui e Bella!
Invece no, tutte le paure di William sono confluite nelle voci di
Edward e Tanya (in blu e rosa).
Cosi Bella si impara a fare la stronza!
Ah, tra due capitoli tornerà Victoria, con Robert al suo
seguito....
Shinalia: Vabbeh, dai...LE
HA STACCATO UN ORECCHIUZZO! XD MartinaCullen: Allora
questo capitolo ti è piaciuto! Tra due, massimo tre capitoli,
avverrà il riconoscimento tra madre e figlio! thsere: E' anche il mio
personaggio preferito!Lo so, alcuni mi prendono troppo per il ****, ma
Rose è un personaggio completo e a 360°!!!!! DarkViolet92: Grazie, lo
so che avresti voluto che durasse di più! JessikinaCullen: Piacere!
XD Si, ma sappiamo che Bella è proprio una salama!E' sua la
colpa di tutto!!! Musa_Talia: VOTA MADRE
ROSALIE!!!!!(hai presente Sensualità a corte?) Dai, aspetta due,
tre capitoli!Ci siamo quasi! Michelegiolo: Per me Rose
avrebbe dovuto almeno staccarle l'altro orecchio... XD Shahrazad: E' la
mejooooooooo!!!!!!!!! Ops...Espressioni romanaccie... cullengirl: Ti piace
allora questo chappy?????? EsthelBlackAngel: Povera
Esthel!!!Non sai quanto ho pensato a te, nello scrivere questo
capitolo!Non piangere, ok??????
Daje( e2 espressioni non italiane) che io in inglese ho preso
9!!!! Alla fine hai visto che è William , il tormentato da
Edward?
Non so per quanto tempo rimasi li a pensare.
Non so nemmeno se quello che stavo facendo era "pensare".
Anche se la porta chiusa ci separava, io sentivo il suo odore come se
fosse stato lì accanto a me.
Ad un certo punto mi alzai ed aprii la porta, per poter cercare almeno
di capire il perchè si fosse fermato poco prima.
Sospirai, non appena aveva sentito che stavo per aprire la porta, lui
se n'era già andato chissà dove. Io...Tu ed Edward
insieme...Perdonami, non...Riesco a, mentre lui...! Cos'era che aveva turbato William?Sembrava come se qualcosa lo
stesse facendo impazzire.
Forse aveva ancora dei dubbi su me ed Edward?Non riusciva a togliersi
quel pensiero dalla mente?Era questo che lo frenava?
Cercai di pensarci il meno possibile, quando stavo tentando di
infilarmi il vestito della cerimonia, perchè sennò avrei
sicuramente fatto tardi...
Lasciai i capelli sciolti, presi la borsetta, le chiavi della macchina,
ed uscii di casa.
Fui sorpresa di trovare la Lamborghini qui, ciò voleva dire che
era a piedi e stava ancora nei paraggi.
Mentre guidavo mi accorsi di avere un peso sullo stomaco, come
dell'ansia.
Doveva succedere qualcosa di non bello, quel giorno.
Quando arrivai a casa Cullen e scesi dalla macchina, Alice, tutta in
Armani, mi venne incontro, abbracciandomi.
-Bella!Sei perfetta!!!!!Dai, vieni che Bree è già
arrivata!-
Si trovavano tutti nell'enorme giardino di casa Cullen, dove Esme aveva
allestito un bellissimo gazebo bianco, decorato con moltissimi fiori.
Bianco e blu, alla fine...
Andai a salutare Carlisle, che stava parlando con Eleazar, che avrebbe
celebrato il matrimonio, lì dove avrebbero fatto la funzione.
-Carlisle. Eleazar..-
Diedi la mano allo sposo, ma il suo amico la rifiutò, dicendo di
non voler passarmi il suo potere.
Cosi, per lo stesso motivo, mi ritrovai a salutare con un gesto della
mano le sue compagne, eccetto Tanya che stava appiccicata ad Edward.
Lui mi rivolse un debole sorriso, ma io mi affrettai a guardare altrove.
Ed ecco che arrivarono gli altri Cullen, insieme a mia figlia e al suo
fidanzato.
-Ciao Bree, ciao Seth.-
-Mamma sei bellissima!!!Dov'è papà?-
Non dovevo dirle niente, le dissi che sarebbe venuto un po' più
tardi perchè aveva bisogno di cacciare.
Mi rivolse un gran sorriso, forse lasciava intendere che sentiva il suo
odore molto forte, su di me, nonostante il profumo che avevo messo.
Quanto s'illudeva!Oh, povera Bree, che le avrei detto?
Salutai Jasper, Emmett e poi Rosalie, abbracciandola forte.
-Ciao!Vedo che Tanya è ancora tutta intera!-
-Si, è stato stupido, da parte mia, sprecare un briciolo della
forza per far del male ad un'oca come lei...-
Rimase un po' spiazzata da quel gesto, ma alla fine
ricambiò anche lei.
Ci mettemmo tutti ai nostri posti, con Edward che suonava al piano, in
compagnia dell'oca, aspettando che Esme arrivasse.
Poi arrivò, bellissima nel suo abito bianco e perfetta come al
solito, guardando il marito con l'espressione più felice mai
vista in un essere vivente.
E Carlisle non fu da meno, la guardava sorridendo come se avesse una
paralisi facciale, che lo faceva rimanere perennemente cosi.
Era quello il momento più bello dei matrimoni, l'osservare le
espressioni felici ed incantate degli sposi al momento del "si, lo
voglio".
Per un secondo mi si adombrò il viso, pensando a William.
Tuttavia mi ricomposi subito quando gli sposi vennero a salutare tutti
gli invitati.
Ad un certo punto della festa, sentendo il bisogno di isolarmi un po',
feci finta di andare in bagno ed entrai in casa.
Quel brutto presentimento, già in me da quella mattina presto,
ritornò a farsi sentire.
Restai silenziosa in salone, ad osservare il nulla, finchè non
entrò Edward,tutto contento, con in mano due calici pieni di
sangue.
-Dai, vieni fuori, che è arrivato il momento del brindisi!-
Che lugubre, brindare con un calice colmo di sangue...
-Oh, si...Vengo...-
Non appena lo raggiunsi, subito incominciò a farmi i complimenti
per come ero vestita.
-Sei bellissima, immagino che te l'abbiano già detto in molti...-
-Si, infatti.-
Prima di raggiungere gli altri, si arrestò un minuto per
chiedermi una cosa,con tono quasi canzonatorio, senza voler farsi
sentire dagli altri.
-Perchè il tuo William non è venuto, avete litigato?-
Mi porse il calice ed io lo afferrai senza alcuna delicatezza.
-A questo punto non penso siano più affari tuoi.-
Al momento del brindisi, ci arrestammo tutti terrorizzati: Alice
ed io avvertimmo la presenza di due vampiri.
-Tra quanto?-
-Nemmeno un minuto, vanno velocissimo...-
Quando ci si presentarono due, non vegetariani, con gli occhi iniettati
di sangue umano, mi sfuggì il calice, che cadde sull'erba,
tingendola di rosso.
I Cullen si misero in posizione di difesa, evidentemente sorpresi da
una dei due vampiri che gli si trovavano davanti.
Mia figlia, ignara di tutto e noncurante del pericolo, sembrò
quasi contenta di vederli.
-Zio, zia!!Ci siete anche voi???-
Loro la guardarono prima stupiti, poi furiosi, quando la videro mano
nella mano con quello che avevano realizzato essere un licantropo.
Lei, non notando nulla, si precipitò da loro, ma la vidi
bloccata da Rosalie prima che potesse raggiungerli.
-Rose, perchè??-
-Non hanno buone intenzioni, Bree...-
Concordai, non avevano assolutamente buone intenzioni.
-Isabella, tra tanti posti, non pensavo affatto di trovarti qui, con
questi luridi assassini!-
Con la coda dell'occhio vidi tutti i figli Cullen irrigidirsi come
corde di violino, mostrando i denti in segno di sfida.
-Victoria, Robert...Posso spiegare...-
Si infuriò ancora di più e chiese a Robert di passare in
posizione d'attacco anche lui, che sicuramente era stato caricato come
piombini al pepe nero.
-Dopo tutto quello che abbiamo passato per colpa loro!Li hai perdonati!-
Fu ancora Rosalie, che aprii bocca al posto di tutti, noncurante del
fatto che Robert avesse dei poteri più pericolosi di quelli di
Jane.
Lui, a differenza della piccola gioia di Aro, poteva far vedere
concretizzarsi nella mente della vittima,benchè illusioni, tutte
le paure avute in una vita.
Solo i vampiri più forti potevano sperare di sopravvivere, dopo
un suo attacco.
Ma quella era una situazione molto più che rara.
-Noi non avevamo nulla di cui farci perdonare, abbiamo solo liberato il
mondo da quella feccia di James!-
Il vampiro, che proprio io avevo tramutato, sotto ordine di Victoria,
si apprestò a colpirla con il suo potere.
Fu un secondo.
-Noooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!-
Qualcuno, spuntato veramente dal nulla, si mise davanti all'imprudente
bionda, prendendosi in pieno il colpo di Robert.
ANGOLO DELLA SCRITTRICE PAZZA:
Musa_Talia: E direttamente
dall'oltretomba, Victoria
èèèèèè
quiiiiiiiiiiiiii!!!!Narannanannnaaaaaaah(canzoncina strappalacrime di
Carramba che sorpresa)
*Victoria entra in scena, portata in braccio dai Carramba boys*
Raffaella Carrà: Oh, signorina Lafevre!!!Siamo cosi onorati di
riceverla qui!
Victoria: Ma non siamo a Ballare con le stelle?
Raffaella: No, qui siamo a Carramba che sorpresa.
*Victoria si ciba della presentatrice ed esce di scena, sempre scortata
dai Carramba boys, tutti sbavettanti*
thsere: Sono...Tutti pazzi per
amore!!!!Hai presente quella fiction, piena di personaggi
schizzofrenici?
DarkViolet92: Si, lo so...Tutta colpa mia...
Edward: No, in realtà è colpa mia.
William: No, mia, esimio collega!
Edward: Ma che dici, squisitissimo?La colpa è tutta mia!
William: Ma no, zerbinissimo, è mia!
Bella: Ma se proprio vogliamo dirla tutta, è mia!
Autrice: Basta, avete rotto il beeep! (prende il correttore e li
cancella tutti e tre)
JessikinaCullen: Beh,
oddio...William è il mio uomo ideale, non di
Bella-la-zitella...Purtroppo qui, per te, non è successo nulla
di interessante...
Shinalia: Chi lo sa, magari la madre che l'aveva abbandonato era
Giovanna d'Arco...
EsthelBlackAngel: AoOoOoOoHhHhHhH!!!!!!!Già si stanno
riducendo drasticamente il numero di recensioni!E tu che fai??Vuoi
tirare le cuoia???No, eh!!!
Comunque prendere 9 in inglese per me è naturale come bere
l'acqua, mentre se domani quella zozza mi chiama in latino
autori(Cicerone)...
No, non voglio pensarci...
Cicerone: No, tu devi pensarci!Il perfetto oratore deve saper spaziare
tra...
Autrice: Mamma Rose, vieni qui.
Rose(guardando Marco Tullio): Ma chi è questo scherzo della
natura?
Cicerone: La bellezza non è tutto nella vita, ci vuole saggezza,
povertà e castità!
*Mamma Rose spezza il collo all'oratore, non volendo cibarsi del suo
sangue infetto da sfigataggine*
USERO' MAMMA ROSE E VICTORIA PER ELIMINARE FISICAMENTE TUTTI I MIEI
AVVERSARI POLITICI! *O*
Muah!Muah!Muah!!!!!!!
Have you ever loved someone so much, you'd give an arm for?
Not the expression, no, literally give an arm for?
When they know they're your heart
And you know you were their armour
And you will destroy anyone who would try to harm 'her
But what happens when karma, turns right around and bites you?
And everything you stand for, turns on you, despite you?
What happens when you become the main source of her pain?"
(Eminem, When i'm gone)
Dalla finestra osservai, in assoluto silenzio, Bella prendere la
Lamborghini Reventon.
Appena fui sicuro di averla lontano sospirai: era particolarmente
bella, quel giorno.
Quel genere di vestiti le stavano bene addosso, nonostante la scelta
del blu andava bocciata, le davano veramente un aspetto molto dolce
fine.
Non sapendo che fare, andai a darmi una rinfrescata, tanto per perdere
un po' di tempo.
Presi dall'armadio lo smoking nero, lo poggiai sul letto e poi andai a
farmi una bella doccia bollente.
Ci volle proprio l'acqua scottante, per sciogliermi le spalle, per
capire che ero andato proprio fuori di testa.
Idiota che non sono altro...
Lasciai i capelli bagnati per pigrizia, anche se li strofinai con un
asciugamano, e mi misi lo smoking.
Conciato in quel modo mi sarei anche potuto proporre per il ruolo di un
giovanissimo James Bond...
Poi il momento critico: la cravatta.
La osservai bene, cercando di capire dov'era che dovevo fare un nodo.
Ne uscirono fuori più di mille combinazioni imperfette.
Spazientito, lanciai la cravatta sul letto, rinunciando per sempre al
progetto di metterla, e lasciai aperti i primi due bottoni della
camicia.
Ma ecco che avvertii la presenza di due vampiri familiari, giù
nel salotto di casa.
Victoria e Robert erano tornati...
Un vampiro può sudare freddo?
I miei pensieri saettarono immediatamente su Bella, Bree ei Cullen.
Cosa sarebbe potuto succedere, se Victoria avesse scoperto che la
figlia di Marcus aveva fatto pace con gli assassini del suo compagno?
L'avrebbe fatta torturare da Robert...
E le ripercussioni su Bree?
E se avesse fatto del male a mia madre?
A velocità elevata mi precipitai da loro, tentando di mantenere
un'espressione calma e distaccata.
Quando incontrai i loro occhi rossi sentii un brivido di terrore.
-Divertiti a Seattle?-
-Molto, abbiamo proprio riposato...-
Robert prese il soprabito nero di Victoria e lo appese all'attacapanni
accanto alla porta.
Chiese le chiavi della sua Ferrari, sperando per il mio bene che fosse
ancora integra, e, estraendole dalla mia tasca, gliele lanciai.
Mentre Robert andò in camera sua a cambiarsi, vidi Victoria
andare verso lo scrittoio di Bella, sfiorandone con le dita la
superficie, chiedendomi dove fosse.
-E' uscita.-
Si arrestò.
Aveva qualcosa tra le mani, un foglio piccolissimo giallo che aveva
preso da lì.
La vidi leggere velocemente il contenuto, irrigidirsi come un gargoyle
di qualche chiesa gotica, accendere una luce assassina negli occhi.
-William...Dove vai, vestito in quel modo?Una festa?-
Mi guardò dritto negli occhi, cercando una qualsiasi cosa che la
aiutasse a trovare ciò che cercava.
Sostenni il suo sguardo, con la massima indifferenza.
Cosa c'era scritto su quel bigliettino?
-No, non mi posso vestire cosi?-
Voltò il foglietto di carta, per permettermi di leggerlo.
"Per
William: Spero che tu cambi
idea e che venga al matrimonio dei Cullen. Ti prego, sembrerebbe
scortese...Ti aspetto, dai vieni..."
Lo polverizzò, stringendolo in una mano.
-I Cullen, eh??-
Si mise una mano in fronte, scompigliandosi poi i capelli,
sembrò quasi che si stesse sforzando di piangere.
Non ci riuscì, da lei uscirono solo dei singhiozzi
solitari.
Feci un passo verso di lei, avevo la sincera intenzione di consolarla.
Vedevo la disperazione nei suoi occhi, determinata forse dal fatto che
stesse pensando alla morte di James.
-Victoria...-
Quella disperazione divenne calma.
Quella calma degenerò in rabbia.
-Victoria un cazzo!Mi avete tradito!Bella, tu, Bree...Con gli assassini
di James!-
Mi si scagliò contro, con le zanne belle in vista, ma le bloccai
i pugni con le mani, trattenendola a forza a pochissimi centimetri da
me.
Era cosi arrabbiata che, con tutta la forza che usava, mi mise quasi in
difficoltà nel trattenerla.
-Calmati.-
-Li uccidderò!Ucciderò tutti i Cullen con le mie mani!Uno
ad uno!-
-Non te lo permetterò, Victoria...-
-Perchè??- scoppiò in una risata isterica -Che
interessi avresti, nel difenderli?Non ti sono nulla, loro!Siamo noi i
tuoi compagni!-
-Mia madre.Mia madre è Rosalie, quella bionda...-
Nemmeno la sorpresa non le impedì di rinsavire un po',
forzò ancora di più le mie mani, per liberarsi dalla mia
presa.
-Lasciami!Lei sarà la prima che ammazzerò!-
Lì sbroccai io.
-No!-
Le ringhiai contro, mostrandole i denti, facendole capire tra le righe
che non doveva permettersi di dire certe cose.
-Non posso ucciderti, sei il figlio di Aro, ma tua madre...La
farò torturare da Robert!Soffrirà quanto sto soffrendo
io!-
A quel punto, con la mano destra,che teneva fermo anche il suo pugno,
le sferrai un colpo alla mandibola.
Mi segnai il destino in quel momento.
Robert, che, appena sceso giù, vide che avevo messo le mani
addosso alla sua compagna, mi si scagliò contro, facendomi
finire contro il muro.
Sfortunatamente, finii proprio sullo spigolo e sbattei la testa
violentemente, perdendo i sensi.
Mi affidai alle stelle, sperando che non sarebbe accaduto niente a mia
madre, a Bella ed a mia figlia...
Mi svegliai poco dopo e, ricordandomi il perchè fossi a terra,
mi sbrigai a cercare i miei compagni invano: se n'erano già
andati...
Barcollai per un secondo, poi, quando ripresi la stabilità, mi
affrettai a raggiungere casa Cullen.
Usai tutto ciò che era in mio potere per arrivare subito.
Giunto, cercai invano per tutta la casa fino a quando non sentii delle
persone che si gridavano contro.
Il giardino...
Non appena vidi, ad una certa distanza da me, Victoria e mia madre che
si stavano scambiando reciproci insulti, sentii un brutto presentimento.
No, mamma.Non farlo, ti prego!
-Noi non avevamo nulla di cui farci perdonare, abbiamo solo liberato il
mondo da quella feccia di James!-
No!!No!!!No!!!!
Intuendo ciò che, da li a qualche istante, sarebbe accaduto,
usai tutta la mia velocità per raggiungerle.
Robert avrebbe usato il suo potere per far del male a mia madre.
No, non potevo permetterlo, piuttosto sarei morto io!
-Noooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!-
Mi gettai su di lei, forse con troppa forza perchè andammo tutti
a terra, giusto in tempo per prendermi il colpo di Robert.
Un attimo?
Minuti?
Ore?
Vidi la mia intera vita, segnata solo da paure, preoccupazioni, dolore.
Pensavo che tutto ciò che dissi dopo quel colpo, fosse
completamente frutto del mio delirio.
Ero impazzito,mi rivolsi a Rosalie, sfiorandole il contorno viso con le
punte delle dita, chiamandola mamma.
Non ricordai nemmeno che faccia avesse fatto, se mi avesse preso sul
serio.
Non so se fossi ancora in me, in quel momento, lei si mise la mia testa
sulle ginocchia, cercando di farmi rinsavire con degli schiaffi.
"I’m sorry momma!
I never meant to hurt you!
I never meant to make you cry; but tonight
I’m cleanin out my closet
I said I’m sorry momma!
I never meant to hurt you!
I never meant to make you cry; but tonight
I’m cleanin out my closet
Ha! I got some skeletons in my closet
and I don’t know if no one knows it
So before they thrown me inside my coffin and close it"
(Eminem, Cleaning up my closet)
Lei...L'abbandono.La sua morte.I suoi funerali.La morte dei nonni, di
zia Vera, di Henry...I tre giorni di trasformazione.Il primo vampiro
ucciso...
Le guerre tra neonati...Il dolore di Bella,quando era stata
abbandonata...Il dolore della perdita dei veri genitori di Bree...
Mia madre non mi riconosceva.Bree contro Volterra.I
licantropi.Carlisle.I Cullen.Il tradimento della persona che amavo.
Credetti di sentirmi chiamare da Bella, che forse mi stringeva la mano.
E lì chiusi gli occhi, con la certezza che la mia vita,
dopotutto, era servita a salvare qualcuno.
Le Parche avevano stabilito che era giunto il mio momento?
Atropo aveva già reciso il rosso filo della mia vita?
SPAZIO DELL'AUTRICE:
fede_sganch: Prima
recensione?Grazie per i complimenti!!Si, ho dato una letta tua ficcy,
sembra interessante! DarkViolet92: Grazie!Quanto
mi fa piacere ricevere i tuoi complimenti!!!!!!! Michelegiolo: Non so se ho
reso l'idea del dolore...Dovrebbe del tipo che ti fa diventare
pazzo... thsere,
Musa_Talia eMartinaCullen: Vi prego, non
svenite per questo chappy!!Dopo impazzisco per i sensi di colpa! EsthelBlackAngel: Stesso
discorso per te, non morire!
La lamborghini:
http://www.carzi.com/wp-content/uploads/modified-lamborghini-reventon-20-inch-estremo-2.jpg
Era la seconda volta che mi ritrovavo difronte quel diavolo rosso di
Victoria.
Era la seconda volta che desideravo uccidere qualcuno senza un motivo
valido.
Come se ci fosse un motivo valido per uccidere...
-Dopo tutto quello che abbiamo passato per colpa loro!Li hai perdonati!-
Per colpa nostra?
Sbaglio, o erano stati loro, quelli che avevano attaccato per primi?Era
considerato un reato, difendersi?
Nessuno di noi osò dire qualcosa, cosa che mi urtò
sensibilmente.
Come potevano starsene zitti, quando questa qui arriva e minaccia tutti
di morte?
Cosa ha passato lei, per colpa nostra?Noi abbiamo passato le peggio
pene dell'iferno, grazie a lei e al suo amichetto.
Se non avessero attaccato, durante quella partita di baseball, non
sarebbero successe tutte le cose brutte che sarebbero seguite.
Edward non avrebbe mai lasciato Isabella, non saremmo più dovuti
scappare.
Presi una decisione, quella che si sarebbe rivelata poi una delle
più imprudenti prese nella mia vita.
-Noi non avevamo nulla di cui farci perdonare, abbiamo solo liberato il
mondo da quella feccia di James!-
Vidi gli occhi di Victoria ridursi a due fessure, dalle quali si
intravedeva il peggiore tra tutti gli sguardi assassini.
Non disse parola, si limitò solamente a fare uno strano cenno,
un segnale, al suo nuovo compagno.
A che pro fare quel gesto?
Vidi quell'uomo tendere una mano nella mia direzione, con l'intenzione
di mandarmi contro una strana luce, generata da chissà dove.
Voleva colpirmi con quella cosa ed io non avrei mai fatto in tempo a
scansarmi.
Poi un urlo squarciò l'aria.
Qualcuno, che non riuscii bene a capire chi fosse, per quanto veloce
era arrivato, mi spinse via, prendendosi quel colpo al posto mio.
E mi ritrovai per terra, a quindici metri da dove mi trovavo prima.
Mi misi a sedere a fatica, perchè quello che mi aveva salvato mi
impediva di farlo facilmente.
Quando ci riuscii, lo rigirai per vedere chi fosse e come stesse, anche
perchè si stava contorcendo dal dolore, emettendo degli
spaventosi urli.
Sobbalzai.
Era il compagno di Bella, William. L'ononimo di mio figlio.
Che cosa si era preso, per togliermi da lì?
Intanto, tutti i presenti, compreso il clan di Denali, si erano messi
davanti a noi, in posizione di attacco.
I due vampiri, scoraggiati da quel numero di avversari, se ne andarono,
promettendo una sicura ritorsione.
Emmett, Jasper ed Edward tentarono di acchiapparli, ma si dileguarono
molto più in fretta del solito.
Con il braccio sinistro tenni William un po' alzato, per non farlo
stendere completamente a terra.
Lo chiamai più volte, nella speranza che, udendo la mia voce,
potesse rinsavire un po'.
O almeno di smettere di lanciare urla agonizzanti.
Non appena lo chiamai, lui seguì il contorno del mio volto con
le punte delle dita, come per riconoscere qualcosa nei miei tratti
somatici.
Questo gesto mi riempì di angoscia, era una cosa che il mio
piccolo figlio si divertiva a fare, per non dimenticare la forma del
mio viso.
Poi una parola.
Una parola per far arrivare la mia felicità fin su nel cielo.
Una parola per farla scendere giù, nelle più profonde
cavità della terra.
-Mamma...-
Non si poteva, non si può descrivere, ciò che avevo
provato nel sentire quella parola.
Felicità e terrore.
Speranza e rassegnazione.
Mi meravigliai del potere di quella piccola parola di cinque lettere,
scoppiando in quello che sarebbe dovuto essere un pianto senza lacrime.
Lo sapevo, nel profondo del mio cuore, che doveva essere quel William.
Il mio William.
Fu quello, fin da quel giorno in cui lo vidi, a scuola, che mi spinse a seguirlo
nel bosco.
Ad osservarlo mentre parlava con Bella di chissà cosa.
Solo che non volevo....Non volevo soffrire ancora, illudendomi che mio
figlio fosse ancora vivo.
E il giorno dopo, quando si interrogò sul mio cognome; quando
strinse solamente a me la mano, nonstante tutti i miei familiari
gliel'avessero tesa;
quando vidi al collo un ciondolo simile a quello che gli regalai
quand'era piccolo, pensando si trattasse di qualcosa che tutti potevano
avere benissimo;
quando indovinò al volo i miei fiorni preferiti; quando,
dopo aver parlato di quel figlio, che credevo morto, ammisi di stare
per dimenticarlo;
quando poi fuggii da casa nostra, non facendosi vedere per giorni e
giorni...
Come fui sicura di lui, che pronunciò una semplice parola,
applicabile a chiunque, in un momento di delirio?
Non lo so, me lo sentivo e basta.
Troppe, troppe cose coincidevano.
Ed una madre sa...
Presi, con le dita della sola mano destra, il ciondolo che sporgeva dal
suo collo e lo aprii, scoprendo la foto che mi avrebbe fatta sicura per
sempre.
Lui, un piccolissimo fagottino, tra le braccia dell'umana che ero stata
più di cento anni fa...
Se fosse morto per salvare me...Avrei dannato la mia anima per
l'eternità, sarei immediatamente andata a Volterra a farmi
uccidere.
Non poteva essere morto.
Perchè si chiama immortalità, se un vampiro può
morire?
In preda ad una specie di attacco isterico, sempre singhiozzando,
incominciai a dargli scossoni, schiaffi persino.
Ma lui niente, non rinsaviva, aveva persino chiuso gli occhi,
benchè tenesse stretta la mia mano destra.
Carlisle, Bella ed Alice tentarono di avvicinarsi, ma io li respinsi
con un ringhio, che lasciava intendere di stare lontano da lui.
Isabella e Bree capirono al volo che l'avevo riconosciuto.
Mi arrabbiai soprattutto con Carlisle ed Edward: loro sapevano e non mi
avevano mai detto nulla.
Non lasciai avvicinare nemmeno Emmett.
Nessuno poteva toccare il mio bambino, mio e mio soltanto.
Mi sentivo come una giovane tigre femmina con i suoi cuccioli: dovevo,
sentivo il bisogno, di proteggere il mio unico figlio da tutto e da
tutti.
Avrei ucciso per tenerlo vivo, al sicuro, con me.
Tentai con tutte le mie forze di respingere i poteri di Jasper, ma,
quando ci si mise anche Bella, la calma si diffuse in me.
Dopo che lei, accorsa per prima per tentare di darmi una mano con lui,
propose di portarlo dentro, arrivò anche Carlisle.
-Rose, dobbiamo portarlo dentro...Dobbiamo capire che cosa possiamo
fare per lui...-
-Salvalo Carlisle...Non sopporterei di perderlo ancora...-
Resisti figlio, fallo per tua madre...
"And when I'm gone, just carry on,
don't mourn
Rejoice every time you hear the sound of my voice
Just know that I'm looking down on you smiling
And I didn't feel a thing, So baby don't feel no pain
Just smile back"
(Eminem, When i'm gone)
ANGOLO DELL'AUTRICE PIENA DI SENSI DI
COLPA:
Musa_Talia: Ancora non si
sa se Will sopravviverà o no...Comunque penso che sia questa,
più o meno, la reazione di Rosalie.
Purtroppo, per un istinto materno cosi potente come il suo, penso che
sia impossibile descriverne le sensazioni, i pensieri, le emozioni di
questa donna.
Shinalia: Ti piace
questo????Mi dispiace se non corrisponderà perfettamente ai
pensieri di Rosalie.
Florence: Per me Carlisle
ed Esme sono un po' come S.Giuseppe e la Madonna!!!Oddio perdonami il
paragone!Comunque...Io sono più incline a William...
meginlove: Hey, grazie!
Sono stracontenta che William stia sfondando troppo!!!!!
DarkViolet92: No, lui si
fa sfuggire solo "mamma", pensando di non essere sentito. Quelle
descritte sono tutte le cose dolorose nella vita di William.
thsere: Davvero è
il tuo preferito?Wow, anche il mio!Vediamo che pensi di questo, allora!
EsthelBlackAngel: Chi lo
sa...Ah si, latino letteratura(ho preso 7) mi ha ispirato molto!Quel
pezzo delle Parche, poi!
E comunque...Mi ero fatta promettere che non saresti morta...Voglio che
tu sia viva per recensire questo capitolo, eh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
é_______é
Casa Swan/Hale:
http://www.biltmore.com/images/content/biltmore_img_cottage_agcomments.jpg
Un tonfo.
Due tonfi.
C'era qualcosa che cadeva ripetutamente nell'acqua.
Un rubinetto che gocciolava?
-Mamma, esistono i vampiri?- Mia madre mi guardò con aria
divertita, seduta accanto a me. -No, William.-
Qualcosa di pesante si muoveva sul petto, mosso da singhiozzi.
Chi stava piangendo?
-Ma ho letto un libro che parla di
vampiri!Ma allora chi sono?- Mi sistemò bene le
coperte, mi scompigliò i capelli e si alzò dal letto. -Sono creature della notte
dall'aspetto umano che non possono morire.-
Mi sentivo stranamente sazio, come se mi fossi mangiato l'intera fauna
di Forks e dintorni.
Che sangue avevo bevuto?
Non ne avevo assaggiato mai di cosi buono, stavo riprendendo le forze
grazie a quello...
-E come fanno, mangiano quelle
schifossisime verdure che mi fai ingurgitare tu?- -Bevono sangue umano, per diventare
forti!-
Che fosse sangue umano?
Io avevo solo morso Bree, in tutta la mia vita...
Che avessi ucciso qualcuno, in un momento di rabbia?
Mi sentivo tutto dolorante, che cosa mi era successo?
-Bleah, che schifo!Meglio la verdura!- Ci mettemmo a ridere per un bel po',
poi mi diede il bacio della buonanotte e se ne andò.
Ricordai: avevo preso il colpo di Robert al posto di mia madre...
Era viva?
Non appena aprii gli occhi vidi, anche se molto sfocato, il soffitto di
una camera che non era la mia.
Oddio, vedevo tutto rosso...
Provando a muovere qualche muscolo, mossi quel peso che avevo
schiacciato sul petto, che vedevo come una macchia nera indistinta.
Mi concentrai al massimo per mettere a fuoco quella cosa.
Ebbi un colpo al cuore, che la mia mano raggiunse immediatamente, come
per confermare che non fossi ancora un bambino, come nel sogno.
Eppure mia madre era lì, vicino a me, che piangeva per la
felicità. No, qui c'è qualcosa che non
va, devo star sognando ancora...
Non mi curai nemmeno del fatto che lei stesse per parlarmi, osservai le
mie mani, che erano quelle di un adulto.
Lei me le tenne ferme e le strinse.
Feci per tirarle indietro-quello che stava succedendo non poteva essere
vero- ma la sua espressione era talmente felice che non ebbi cuore.
-William!-
Le catturai una ciocca bionda tra le dita, per saggiarne la morbidezza.
Poi realizzai.
-Ti ho finalmente raggiunto nella morte?Il mio posto è
all'inferno, perchè tu sei qui con me?Ah, sto ancora sognando...-
Sorrise e si porto sulla guancia la mia mano, con la quale avevo
sfiorato i suoi capelli.
-Non stai sognando, tu sei vivo e la mamma è davvero qui con
te...-
-No, mia madre è morta più di cento anni fa.-
Baciò il dorso della mia mano, annusando l'odore del mio sangue
dal polso.
-Dopo che Robert ti ha attaccato, mi hai chiamato mamma...Ero io che ti
credevo morto da un po', perdonami William...-
Non dissi niente, la lasciai continuare, magari mi sarei convinto che
quello non era un sogno.
-...Non avrei saputo che fare, se tu fossi morto per salvare me...Poi
ti ho visto in quello stato agonizzante...Isabella ed io ti abbiamo
fatto iniettare da Carlisle una quantità superiore di sangue
umano anche per un normale vampiro, solo per farti accellerare la
guarigione...Il tuo solito odore tornerà quando avrai digerito
il sangue...-
Volevo sapere, anche se quello sicuramente era solo un bel sogno,
perchè...Tutta la sua storia...
Le chiesi se potevo accedere ai suoi ricordi, in modo da poter capire
di più.
In cambio lei avrebbe avrebbe visto la mia, di vita.
Accettò subito ed io mi affrettai a poggiare la mia mano sulla
sua tempia, cecando un punto di accesso alla sua mente.
Trovatolo, condivise tutti i suoi ricordi con me.
Poi sentii i mei ricordi essere passati in rassegna da lei.
Mi scappò, da un occhio, quella che credevo fosse una lacrima,
ma che in realtà era fatta di sangue.
Io non sapevo, non avrei mai immaginato, che avesse passato simili cose.
Passarono pochi secondi, che sembrarono eternità, ed io fui
subito colpito dalla vera ragione della sua morte.
Ora capivo...Quei sfregi sulla lapide di quell'assassino li aveva fatti
lei, l'aveva uccisa...Mia madre aveva solo "ricambiato il favore".
Mi aveva risparmiato un omicidio...Poi trovai sollievo dell'innocenza
del signor Cullen.
Ora sapevo che gli dovevo molto.
Capii poi che mia madre non voleva farmi soffrire, ecco perchè
non mia aveva mai cercato, dopo la sua rinascita.
Voleva proteggermi da lei, dal mostro che era diventata, che sarei
divenuto anch'io anni dopo.
Poverina...Si era data da fare invano, ora poteva vedere che cosa aveva
creato.
Un mostro, un killer dei nostri simili, un vendicatore...
-Cosa hai visto nei mei ricordi?Sono diventato l'opposto di quello che
avresti voluto, vero?Bel figlio che hai...-
Non feci in tempo a finire la frase che lei mi appioppò un
sonoro schiaffo in faccia.
Faceva male...
-Non volevo farlo, ma se questo ti aiuterà a capire che non sei
morto e che questo non è un sogno...-
Poi mi strinse in un abbraccio, che sembrava più una presa da
judo, ed io fui costretto ad aprire veramente gli occhi:
non era un sogno e lei era lì con me.
-Mamma non mi lasciare...-
Ricambiai l'abbraccio con tutto me stesso, stringendola a me cosi forte
da non permetterle di scappare.
-Non ti lascio...-
Memories by Whitin temptation:
In this world you tried
Not leaving me alone behind
There's no other way
I'll pray to the gods let him stay
The memories ease the pain inside,
Now I know why
All of my memories keep you near
In silent moments
Imagine you'd be here.
All of my memories keep you near,
Your silent whispers, silent tears
Made me promise I'd try
To find my way back in this life
I hope there is a way
To give me a sign you're okay
Reminds me again it's worth it all
So I can go home
All of my memories keep you near
In silent moments
Imagine you'd be here
All of my memories keep you near
Your silent whispers, silent tears
Together in all these memories
I see your smile
All of the memories I hold dear
Darling, you know I'll love you
till the end of time
All of my memories keep you near
In silent moments,
Imagine you'd be here
All of my memories keep you near,
Your silent whispers, silent tears
All of my memories...
ANGOLO DELLA SCRITTRICE:
Florence: Ma troppi
complimenti in una sola recensione!!!!!XD Grazieee!!!Rosalie è
impossibile da scrivere, io almeno ci ho provato!Si, anch'io l'ho
notata quella cosa in alcuni ficwriters, ma se uno molla per le poche
recensioni che fine fanno quei pochi che seguono la storia???Uno
continua per quei pochi!
DarkViolet92: Prego!Sempre
disponibile per chiarimenti!Hai visto che carattere la mia Rose??
Musa_Talia: ^/////////////^
Ma voi esagerate con i complimenti!!!!Mi fate gasare dopo! XD
thsere: I tuoi messaggi
subliminari funzionano bene, a quanto pare!!!!Coltiva questo talento!!!
dolcenera_cullen: Wow!Grazie
per l'espressione nella mia "lingua madre"!!! XD!!!!Ma dove l'hai fatto
'sto viaggio, in un'armeria?????? XD
EsthelBlackAngel: Ho tutto
questo potere sulla tua salute mentale? °___° Guarda che ne
approfitto!!!! XD
BASTA RAGAZZI, HO USATO TROPPI "XD" PER QUESTE RECENSIONI!!!!!
SI, LO SO...MA SONO COSI' CARINIIIIII!!!!!!
SE QUALCUNO VUOLE CONTATTARMI, PER CHIARIMENTI O ALTRO: selene2091@live.it
Capitolo 24
--WHITIN
TEMPTATION, THE HAND OF SORROW--
The child without a name grew up to
be the hand To watch you, to shield you, or kill
on demand The choice he'd made he could not
comprehend His blood a grim secret they had to
command
(Chorus) He's torn between his honor and the
true love of his life He prayed for both but was denied So many dreams were broken and so
much was sacrificed Was it worth the ones we loved and
had to leave behind? So many years have past, who are the
noble and the wise? Will all our sins be justified?
The curse of his powers tormented his
life Obeying the crown was a sinister crime His soul was tortured by love and by
pain He surely would flee but the oath
made him stay
(Chorus repeated) Please forgive me for the sorrow, for
leaving you in fear, For the dreams we had to silence,
that’s all they'll ever be Still I'll be the hand that serves
you, though you’ll not see that it is me
(Chorus repeated)
Bella's
Pov:
Non appena Carlisle uscì dalla stanza, fatte ingerire a William
intere sacche di sangue umano, approfittai del fatto di essere sola.
Mi diressi verso il mio compagno, ancora incoscente, che stava sdraiato
sul letto con gli stessi vestiti di tre giorni prima.
Il mio sguardo saettò sulle sacche di AB positivo quasi vuote,
ma fui costretta a distogliere lo sguardo perchè sentivo la gola
in fiamme.
Magari non guardarle avrebbe aiutato a resistere.
Mi feci un po' di spazio nel letto e mi sedetti vicino a lui,
osservandolo tacitamente.
Persi un po' di tempo a spostare continuamente alcune ciocche bionde
dalla fronte, cercando di capire come era potuto succedere.
Stavo cercando di capire perchè non avessi fatto in tempo ad
estendere il mio scudo anche a lui.
Era tutta colpa mia se lui si trovava in quello stato.
Mi ritrovai a pensare a quanto potesse essere bello anche in situazioni
del genere.
Cosi bello che sembrava stesse dormendo come un qualsiasi essere umano,
invece di un vampiro sul punto di morire.
Sentii i passi di qualcuno che si stava avvicinando alla stanza, diedi
a William un velocissimo bacio sulla fronte e mi tirai su.
-Rosalie, stavo giusto andando a caccia...-
Mi guardò con fare molto severo, magari volendomi rimproverare
per averle tenuto nascosto una simile cosa.
-Non ti preoccupare per non avermelo detto, ti capisco...-
Mormorai uno "scusa" a testa bassa, più un sussurro che
una cosa detta bene, uscii dalla stanza e mi chiusi la porta alle
spalle.
Scesa giù per le scale, Emmett mi tempestò di domande su
come stesse William, se c'era qualche miglioramento.
Che carino, si preoccupa per il suo...Figliastro?
-E' troppo presto per dirlo, magari il sangue ancora deve entrare
completamente in circolo...-
Mi diede una pacca sulla spalla e poi se ne tornò dal suo
secondo amore: il televisore.
Ricordai che dovevo fare assolutamente una cosa, dovevo parlare
immediatamente con Alice.
Tornai su per le scale, raggiunsi la stanza di Jasper e Alice ed entrai
senza nemmeno bussare, pensando che...
-TI aspettavo, sai?In realtà saresti dovuta entrare qui qualche
secondo fa...-
La trovai seduta comodamente su una poltrona, messa accanto ad una
libera, che intuì essere riservata a me.
Mi sedetti senza complimenti, guardandola sempre negli occhi.
-Quindi sai già che ti devo dire.-
-Del futuro di Victoria, si...So già che cosa sta progettando di
fare, ma sarebbe inutile dirtelo perchè sono sicura lo sappia
anche tu...-
-Si, volevo una conferma...-
Victoria sarebbe andata dai Vollturi, per tentare di convincere Aro e
Caius a sterminare tutti quanti i Cullen.
Putroppo aveva trovato un pretesto nel fatto che mia figlia si era
innamorata di un licantropo, cosa assolutamente proibita per un vampiro.
Questo avrebbe costretto Volterra a muoversi molto più
velocemente del normale, entro una settimana al massimo sarebbero stati
qui.
Una settimana, sicuramente, perchè Marcus avrebbe tentato in
tutti i modi di ritardare la spedizione.
Poi sarebbero stati cavoli amari.
Cosa avrebbero potuto fare due sole famiglie contro l'intera guardia
speciale di Aro?
-Non ti preoccupare, anche l'allegra armata dei cani domestici
combatteranno con noi...-
Perfetto, cosi,se qualcuno di loro morirà, sarà tutta
colpa mia e della mia imprudenza.
-Sono pochi...-
Senza dire una parola Alice mi prese una mano e mi trascinò
giù in salone, dove stavano Emmett e Jasper.
Non appena disse tutto ciò che aveva visto, Emmett quasi
saltò dalla gioia, dicendo che era da un bel pezzo che non
faceva a botte con qualcuno.
Jasper, invece, incominciò subito a pensare strategie di guerra,
a cui io, da umana, non sarei arrivata nemmeno giocando a Risiko.
Non appena tornarono Carlisle ed Esme dalla caccia, mano nella mano
come una perfetta coppietta di neosposini, Alice riferì tutto
anche a loro.
Esme si lasciò solamente scappare un "ah" dalla sorpresa, tanto
non si aspettava una cosa simile.
Il capoclan dei Cullen si fece subito serio, pensando a come risolvere
la situazione.
Estrasse il telefono dalla tasca e compose un numero immediatamente.
-Edward?Si, convinci Eleazar e le altre a stare qui un altro po',
possono andarsene quando vogliono.Dai che il biglietto aereo è
rimborsabile!-
-Carlisle?-
Il clan di Denali?Anche se c'erano i licantropi con noi, eravamo ancora
troppo pochi...Non volevo condannare tutti a morte certa...
-Si, Bella?Non ti preoccupare, Alice vai a chiamare tutti quelli che
sono disposti ad aiutarci!Poi dimmi chi può...-
-Carlisle...Non è necessario, davvero...Posso cavarmela da
sola...-
Sentendo quelle parole, Emmett si infiammò immediatamente,
gonfiando i muscoli del petto, lo stavo provando del suo divertimento.
-Non è solo per quello!Non permetterò che il mio
figliastro e la mia nipotastra ci rimettano le penne!-
Tutti si misero a ridere, non credendo il grande scimmione notturno
fautore di quelle parole.
L'unico a non capire il motivo della risata generale era il povero
Emmett.
Jasper, che stava ridendo più di tutti, dovette chiedere ad
Alice di sorreggerlo, tanto si stava sbellicando dalle risate.
-Oh porco cane, ti stai dando del "nonno" da solo!!!!-
-E allora Carlisle ed Esme che dovrebbero dire???Eh, bisnonnini cari!-
Mentre Esme fu felicissima della cosa, Carlisle rimase un secondo
interdetto, pensando a ciò che aveva realizzato essere.
C'era del comico in quella scena e i due "giovani" Cullen ne stavano
approfittando alla grande.
he matti che erano, Jasper ed Emmett, i migliori!
Ad interrompere l'ilarità generale fu l'aprirsi violento di una
porta, precisamente quella di William, e l'irruzione di Rosalie nel
salone.
La guardai allarmata, cosa poteva voler dire tutta quella agitazione?
Era successo qualcosa al mio William?
-Si è svegliato!-
Corsi subito ad abbracciarla, tirando un sospiro di sollievo.
-Si è svegliato?Sta bene?-
-Si, vai da lui...-
Mentre salivo per le scale, con la coda dell'occhio, vidi Emmett che
abbracciò la moglie, sollevandola una decina di centimetri da
terra.
Feci un respirone ed aprii la porta.
William stava davanti allo specchio, con la camicia bianca ancora da
abbottonare, ad osservarsi gli occhi, ora di un rosso rubino.
Mi si riavviò il cuore, vedendolo di nuovo in forma.
Corsi ad abbracciarlo immediatamente, nella paura che quella fosse solo
un'illusione, facendolo arretrare un po' per la forza che ci avevo
messo.
-Stai bene, vero?Dimmi di si.Se tu mi dicessi di no, non sono sicura di
poterlo sopportare...-
-Sono un non-morto in piena salute, adesso!-
Prese a farmi cullare per qualche istante, prima di staccarsi
parzialmente da me.
Non avrei davvero voluto rompere quella sfera di tranquillità,
ma fui costretta a raccontargli delle visioni mie e di Alice sui
Volturi.
-Ad occhio e croce, direi che abbiamo una settimana...-
-In realtà avevo previsto una cosa del genere già da
quando Bree mi raccontò di lei e del licantropo...-
-E che ne pensi?-
Gli scappò un ghigno divertito, quasi trovasse qualcosa per cui
ridere, in quella situazione tragica...
-Penso che sia ora che qualcuno dia una lezione a Victoria...-
-La fai facile...E come la mettiamo con Aro e gli altri, li vuoi far
fuori tutti?-
-Chi ha un minimo di cervello riconoscerà che abbiamo ragione
noi e si asterrà dal combattimento...Dai, basta pensarci
adesso...-
Si, forse era anche meglio, avremmo discusso meglio questa cosa con
tutti quanti i Cullen.
-Che bello che con tua madre si è sistemato tutto, sono troppo
contenta per voi...-
-Già, anche io...Adesso ho un problema in meno da risolvere!-
-No, scusa...Quali sarebbero gli altri problemi?-
Non rispose, si limitò solamente a sorridere sornione,
lasciandomi intendere chissà cosa...
Non feci a meno di notare che stesse proprio bene con gli occhi color
rubino, anche se li preferivo del solito colore...
Dovevo distrarmi un secondo, parlando dei Volturi diventavo sempre
troppo nervosa, e di certo non aiutava averlo accanto a me con la
camicia aperta.
Cosi mi ritrovai ad abbottonarla, mettendoci volutamente più di
un'eternità per ogni singolo bottone.
-Sai, Bella?Dovrò abituarmi a questi occhi rossi, immagino che
passerà un po' di tempo prima che tornino normali...-
Sospirai di rassegnazione e lasciai gli ultimi due aperti.
-Tanto sei bello da togliere il fiato anche cosi, che ti lamenti?-
Sorrise alla mia piccola critica, forse mossa da un intento non molto
scherzoso.
-Da mozzare il fiato, eh? E non mi hai ancora baciato?-
-Ah, ma a questo si rimedia!-
Mi alzai sulle punte e, preso il suo volto angelico tra le mani, lo
baciai ripetutamente sulle labbra.
Mi staccai molto a malincuore, solo per il gusto di farlo arrabbiare, e
scesi dalle punte dei piedi, ritornando al mio livello.
-Ooook...Per ora sono soddisfatto...-
Mi prese per la mano e mi trascinò al piano di sotto, dove tutti
i Cullen ci stavano aspettando.
ANGOLINO-ino DELL'AUTRICE (confessioni di
una mente pericolosa) :
--Comunque Ragazzi/e....Recensireste?Cosa pensate di questi
chappies?Suggeritemi!Sennò come faccio a migliorare?--
dolcenera_cullen: Ah, Roma!A
casa mia!!! XD Si, ma come avrei potuto uccidere l'inchiostro del mio
inchiostro???Ehm...Io non ho mai scritto niente di "quel" genere, non
penso che riuscirei a tirarne fuori qualcosa di decente, a meno che non
le scrive qualcun altro per me...
Smemo92: Ma grazieeeee!!!!!!Poi
dimmi se ti piace questo capitolo!!
thsere: Povera Rosellina mia,
quanto l'ho fatta penareeee!!!!Visto Emm che carino??? ^//////////////^
Musa_Talia: Dai che la storia
sta prendendo una piega molto interessante, nella mia
testa!Approfitterò delle vacanze per scrivere un bel po'!
DarkViolet92: Rosalie è
la madre che tutti, io in primis, vorrebbero avere!!!Ma poi te lo
immagini Emmett come padre!!!Da sballo non-stop!! XD
Shinalia: Adoro la voce di
Sharon den Adel!!!E' la mia seconda preferita nella mia scaletta delle
cantanti!!!Ma davvero piacciono anche a te i Whitin Temptation??In
classe mia ci sono una marea di housettoni che non capiscono nulla in
fatto di musica!!!Finalmente ho trovato qualcuno che mi
capisce!!!ç____ç
EsthelBlackAngel: Allora questo
chappy ti piacerà sicuramente!!ROSALIE HALE COME MINISTRO DELLA
PUBBLICA ISTRUZIONE(o meglio, "distruzione")No, dai scherzo sempre
troppo con te, rischio di farti prendere qualche attacco d'ansia!! Non
preoccuparti, non farei mai niente per minare la tua salute mentale...
William: Ma per quello basto io...
Alice: Ma cosa avete tutti contro i pazzi?Sono tutte persone per bene!
William: Parla una che è stata rinchiusa in un manicomio...
Alice: Ospedale psichiatrico, prego.
William: Fa' un po' come vuoi tu...
Alice: ...Nipotuccio caro, mi faresti fare un giro sulla tua
macchinuccia?
Lamborghini Reventon: NOOOO!LASCIAMI GUIDARE DA TUTTI, MA DA LEI
NOOOOOOOOOOOOOO!!!!
Capitolo 25 *** Quarantaquattro...Come i gatti??? ***
Capitolo 25WILLIAM'S POV:
Carlisle, assieme ad Alice, munita di telefono cellulare, passò
in rassegna tutte le sue conoscenze.
-Dai nomadi?-
-Nessuno,a parte Garrett, non vogliono mettersi contro Aro...-
-Dall'Egitto?-
-Solo Benjamin e Tia, mentre il clan del Sud America verrà
tutto...
-William, tu e Bella non avete alcun amico?-
-Una decina, ma sicuramente solo cinque verranno a darci una mano...-
-Ovviamente ci saranno Stefan e Vladimir, ti pare che perdono
un'occasione simile?-
Feci una stima delle persone radunate, circa diciassette vampiri, che,
addizionati a noi e al branco di Seth, risultò quarantaquattro.
Quarantaquattro combattenti contro tutti i Volturi?
Quattordici talenti offensivi contro un'intera schiera? Era una cosa
così pazza che poteva funzionare...
Io potevo valere per tre, massimo sei vampiri, infinitamente meno di
Bella, che grazie al mio potere poteva farne fuori una decina...
I poteri di Kate,Zafrina, Selene e Sonja avevano
un'utilità offensiva enorme, con la portata dei loro
attacchi psichici
Quelli di Bree, Edward, Jasper ed Alice avevano utilità tattica,
ognuno in un modo diverso dall'altro.
Quelli di Benjamin, Michael e Lucian sarbbero tornati utilissimi in
caso di guerra fisica.
Eppure sentivo la vocina di Aro che mi diceva che non avremmo potuto
mai farcela...
Se nel caso avessimo perso, avrei avuto quarantatrè morti sulla
coscenza?
-Ma alla fine non è sicuro nemmeno che dobbiamo
combattere!Potremmo sempre cercare di fargli cambiare idea!-
Mi partì uno strano ghigno, a volte arrivavo a mettere in dubbio
la presenza di materia grigia nel cervello di Tanya.
Ci pensò Edward a farla ragionare.
-Tanto Aro non si lascerebbe mai l'occasione di ucciderci tutti quanti
o di inglobare tutti i nostri talenti nella sua guardia...-
Aveva ragione...Oppure Aro avrebbe voluto per sè solamente me
Isabella, dopo averla costretta ad assumere tutti i loro poteri.
Peccato per lui che non gli avrei mai permesso di toccare nè
lei, nè mia figlia.
Non avrei mai pensato di desiderare soltanto cose del genere, come la
distruzione dell'uomo che mi aveva dato l'immortalità.
BELLA'S POV:
Passarono quasi due giorni, spesi tutti nell'elaborazione di strategie
di guerra e nell'allenamento fisico.
Io seguivo con molto più interesse le "lezioni" di Jasper, dalle
quali stavo imparando sempre più cose interessanti, che quelle
di Emmett.
A volte però ci ritrovavamo tutti a combattere a turno.
Il duello più assurdo, e senza vincitori, fu quello di Alice ed
Edward, che fu combattuto tutto mentalmente.
Il più lungo fu quello tra William e me.
Il più breve quello tra Rose e Tanya, che finì ,al primo
pugno, a favore della bionda naturale dei Cullen.
Quello più violento tra Jasper ed Emmett, vinto dal primo per
totale mancanza di tattica del secondo.
Bree, per esempio, si rifiutò di combattere contro Seth, che,
assieme a tutti i lycan, rimasero attoniti a guardare combattere noi
vampiri.
William passava quasi tutto il suo tempo libero diviso tra me, Rosalie
e Bree.
Poverino, da quando si era risvegliato non aveva quasi fatto altro che
discutere con Carlisle, Jacob ed Alice.
All'alba del terzo giorno incominciarono ad arrivare i rinforzi.
I primi ad arrivare, come previsto, furono i rumeni Stefan e Vladimir,
entusiasti dell'imminente battaglia.
Furono alcuni dei pochi vampiri ,maschi, bassettini che conobbi in
tutta la mia vita.
Uno aveva i capelli scurissimi, l'altro cosi biondi da sembrare bianchi.
Osservai i loro occhi, rossi rubino, e mi risentii del fatto di aver da
preoccuparmi anche lì del nostro anonimato.
Li avrei dovuti costringere a cacciare molto lontano da qui, per non
destare sospetti, altrimenti li avrei allontanati io a calci.
Non erano simpatici per nulla, anzi...Se non mi fossero serviti li
avrei malmenati a sangue...
Mi risentii delle mie abitudini da Volturo,inculcatemi da Caius, che
dovevo assolutamente togliermi dalla testa.
Dopo di loro gli egiziani Benjamin e Tia, talmente simili con la loro
carnagione olivastra pallida e i capelli corvini da sembrare fratelli.
Lei era una donna molto silenziosa e schiva, ma che ,le poche volte che
proferiva parola, diceva cose assolutamente giuste.
Lui, invece, aveva l'aspetto di un ventenne e possideva uno spirito
estremamente allegro e cordiale.
Il mattino dopo arrivarono i tre vampiri dell'Amazzonia:
Zafrina, Senna e Kachiri.
La seconda portava il nome del pilota di formula uno, l'ultima aveva un
nome degno di un drink superalcolico.
Erano tutte e tre altissime, magrissime, dai neri capelli lunghissimi e
dall'aspetto fierissimo.
Tutte fasciate di pelle, con quell'aspetto selvaggio, poi, potevano
benissimo passare per delle pantere, altro che Naomi Campbell!
Dietro di loro si trascinò in casa un altro vampiro, biondo e
con la carnagione chiara, che si presentò a noi come amico di
Carlisle.
-Piacere, io sono Garrett!-
Osservai gli occhi: rossi...
Perfetto, un altro "carnivoro" per casa...
-Io sono Isabella Swan...-
Da quel momento, fino a quando William non rientrò
dall'aeroporto di Seattle, mi trovai sempre tra le scatole questo
nomade.
Era cosi assillante che rispondevo ad ogni sua domanda in monosillabi.
Sinceramente?Non ero mai stata una persona che entrava subito in
confidenza con gli sconosciuti neanche da umana.
Poi, per ultimi, vennero i nostri amici dal nord Europa, più
precisamente dall'Ungheria, che riuscirono ad integrarsi perfettamente
con i Cullen.
Forse merito anche del nostro comune regime alimentario.
Non appena William mi vide parlare con Garrett, che, al contrario di
me, era molto felice della conversazione che stava intrattenendo
praticamente da solo, si precipitò da me.
Appoggiò la testa nell'incavo del mio collo e, spostata l'enorme
matassa dei miei capelli, mi sussurrò, facendomi solletico
all'orecchio, di stare al gioco.
-Amore!Ti sono mancato?-
Mi lasciai baciare e trovai troppo divertimento nel vedere la faccia
delusa del povero Garrett.
-Troppo!-
Benchè ,da dietro, mi cingesse completamente i fianchi con
entrambe le mani, Will si presentò al nomade in modo quasi
irruento e rozzo.
-Salve, io sono William Hale, il compagno
- sottolineò quella parola con cura - di Bella...Ora scusami ma
ora me la riprendo...-
Come videro il mio compagno e me, Michael e Selene, si felicitarono con
noi della nostra scelta di lasciare Volterra.
Michael, vampiro americano trasferitosi in Ungheria dopo la
trasformazione per amore di Selene, colei che l'aveva
trasformato, era stato salvato dalla smania di Aro, di aggiungere
poteri nuovi alla sua collezione, da me e da William, che avevamo
inscenato alla perfezione la sua morte, presentando delle false ceneri
al capo di Volterra.
Lui aveva la capacità di spostare le cose con la forza del
pensiero.
La sua compagna, e mia grandissima amica, Selene, poteva creare dei
falsi doppi di se stessa, ingannando cosi gli avversari.
Da umana era stata una persona iperattiva, che si faceva sempre in
quattro per gli altri.
Poi fu il turno di Sonja e Lucian, anch'essi una coppia che risiedevano
in Ungheria, amici di Selene.
Uno poteva controllare l'intesità degli attacchi fisici
dell'avversario, l'altra invece poteva creare legami affettivi tra le
persone.
Con loro mi limitai alle consuete forme di cortesia, non li conoscevo
bene quanto i loro amici, che, per esempio, salutai con molta
contentezza.
WILLIAM'S
POV:
Mentre Sonja e Lucian legarono subito molto di più con Carlisle
ed Esme, che con il resto dei Cullen, gli altri rimasero a parlare con
noi.
-Michael!Non immagini quanto sia contento di avere te e Selene con noi!-
-Dopo quello che tu e Bella avete fatto per me è il minimo!-
-Grazie...-
Vidi, con la coda dell'occhio, Bella che portava Selene a farle
conoscere il ragazzo di Bree.
Poi portai i miei amici a conoscere mia madre.
-Questa è Rosalie Hale, mia madre...-
Lei fu subito emozionata, come me, nel realizzare che quelli erano i
primi amici a cui la presentavo "ufficialmente".
Selene rimase di stucco nello scoprire che lei non era la mia madre
biologica, ma adottiva.
-Vi giuro che siete uguali in tutto, anche nei modi!William non si
direbbe proprio che sei stato adottato...-
Lasciai le "femminuccie" a parlare tra di loro e mi ritirai con il mio
amico in una parte isolata del salone.
Lui mi chiese di come l'avesse presa Bella del fatto che avrebbe dovuto
mettersi contro Marcus.
Gli risposi che nemmeno il padre era cosi contento di stare con i
Volturi e che era solamente il potere Chealsea a tenerlo legato ad Aro.
Forse mi dilungai troppo a guardare Bella scherzare e sorridere con lei
e le ragazze Cullen, perchè Michael mi chiese novità
riguardo me e lei.
-Vedo qualcosa di nuovo nei tuoi occhi, amico, che non è il
colore del sangue di cui ti sei nutrito ultimamente...Come va con lei?-
Il mio sguardo saettò subito su Edward, che, avendo ascoltato le
parole ed il pensiero del mio amico, ci "imbruttiva" troppo.
-Perchè non lo vedi direttamente da me?Non vorrei che qualcuno
ficcasse il naso nei miei affari...-
Anche lui guardò Edward, sorridendo perchè aveva capito
il motivo della mia ritrosia nel parlare, ed annuì divertito.
Non appena feci scorrere in lui i miei ricordi, ora nell'assulta
certezza che nessuno avesse potuto spiare, Michael fece un sorriso
maliziosissimo.
-Ah, è cosi!Se vuoi potrei darti qualche consiglio io, in quel
campo sono molto più esperto di te, e Selene potrebbe dare
qualche consiglio a Bella!-
-Non so se interpretarlo come un dato di fatto o come un insulto...-
Mi diede una pacca scherzosa sulla spalla, a mo' di scherzo, per farmi
allontanare pensieri assurdi e paranoici.
-Ma dai, smettila di fare lo gnorri!Sono contentissimo per voi due,
avrei scommesso la mia macchina che vi sareste messi insieme!-
-Scommetteresti la tua Lamborghini Murcielago Roadster su di noi?Allora
è probabile che avremo un futuro!-
ANGOLO DELL'AUTRICE MOLTO CONTENTA CHE
HA PRESO NOVE IN BIOLOGIA:
Cooomunque...Beh si, lo ammetto...
Se vedessi più recensioni...Di certo accellelerei il tempo di
aggiornamento!Perchè mi gaserebbe troppo!
Vabbeh, dai...Non penso di essere cosi lenta!O no?Comunque non vi
preoccupate, IO VI VEDO(immaginatevi l'enorme occhio di Sauron)!
IO SO CHE SIETE LI'(e che siete pure numerosi)! XD
Peeeeeeeeerò mi farebbe di certo MOLTO piacere che recensissero
i miei lettori-angeli silenziosi!
---------------Metto le immagini solo di quelli che hanno "una faccia"
nella mia testa--------------- Zafrina
http://media.timeoutnewyork.com/resizeImage/htdocs/export_images/619/619.x600.out.3q.RosarioDawson.jpg?
dolcenera_cullen: Grazie!Ma
possibile che la mia ficcy abbia poteri antinfiammatori???????
°________°
DarkViolet92: Gracias! ^w^
Shinalia: I Sonata Artica fanno
canzoni carine, però i Nightwish non mi piacciono...Già,
siamo in pochi che sentono queste songs...
La mia personale classifica
delle cantanti: 1)Amy Lee(Evanescence)
2)Sharon Den Adel(Whitin temptation) La terza posizione non penso
che ci sia, al momento...Comunque il primato di Amy è perpetuo
nel mio cuoricino!
Smemo92: IhIhihihihihihi!!!!Ma
nessuno vuole bene ai Volturi???Io, per esempio, ho un debole per
Demetri! ^/////////////^
Shahrazad: Voi mi viziate
troppo con i complimenti(però continuate a farmeli)!!!E pensare
che in Italiano arrivo malapena al 7!!!!!
thsere: Per me puoi anche
scrivere una recensione enorme solo di complimenti!^/////^
Ci sono poche cose che so di fare discretamente, una è scrivere
storielle cosi...
L'unica cosa che so fare veramente bene è disegnare!E non faccio
nemmeno l'artistico...Si, era il mio sogno farlo...Putroppo mia madre
mi ha costretto alla mia scuola attuale e per questo ci soffro come un
cane, vedendo alcune persone che stanno all'artistico e non sanno manco
fare una linea retta...E' proprio vero che chi ha il pane non ha i
denti e chi ha i denti non ha il pane...Don't mind per i miei mancati
colleghi dell'artistico, mi sto riferendo a delle stronzette che si
vantano di saper fare capolavori(vi lascio immaginare che orrori...),
quando in realtà non sanno nemmeno la differenza tra Monet e
Manet...Ho fatto un disegno di Rosalie ultimamente...Se ci riesco lo
metto!
EsthelBlackAngel: Alice
è proprio una sagoma, un mito!!! XD
Capitolo 26
ANGOLO DELLA SCRITTRICE ANTICIPATO:
Sapete una cosa?Sono quasi tentata di sospendere questa fanfiction per
i pochi commenti... Voglio dire...Tre sole recensioni con
ben più di duecentocinquanta lettori e centododici preferiti?
ç_________ç C'è pure gente che si lamenta
di aver ricevuto SOLO otto commenti...Che dovrei dire io??? Se il capitolo precedente faceva cosi
schifo potete anche dirmelo, mica mi arrabbio! Naturalmente quella di sospendere
è solo un'idea perchè ci tengo infinitamente a quei pochi
che mi scrivono! Ormai mi ci sono affezionata e la
storia è interamente dedicata a loro! Detto questo...Potreste dirmi
qualcosa?Qualsiasi cosa, "vaffanculo" compresi...
Di grazia recensite!
Smemo92:
Mi piace pensare che c'è qualcuno di decente lì
dentro! dolcenera_cullen:
Io, putroppo, faccio il classico Pni(piano nazionale informatica =
scientifico+greco), l'indirizzo più cagoso dell'intero globo
terracqueo...Comunque quello sulle linee rette era solo un modo di
dire, non ti preoccupare!Grazie per i compliments!!! Almeno ho quei
pochi che me li fanno sempre... DarkViolet92:
Ah, ma vi farò uno scherzetto più carino di quello
della Meyer..Scherzo!
William's Pov:
Il giorno prima della battaglia...
Tornammo a casa nostra per cercare un minimo di tranquillità che
non trovammo neanche lì...
Eravamo tutti nervosi.
Bree non faceva altro che rivolgere a Seth, che sopportava con pazienza
anormale, parole non molto carine.
Si sentivano fino in camera mia...Di certo gliele aveva dovute
insegnare Felix...
Bella doveva starsene in camera sua a fare chissà cosa...
Io, invece, riflettevo,rivedevo,pianificavo ogni minima cosa per il
giorno seguente.
Avremmo combattuto con il clan più numeroso e pericolo
dell'intera storia dei vampiri, quello che ci aveva ospitato per molti
anni.
Già era pazza l'idea di uscire fuori dal loro giro, figuriamoci
metterlo tutti fuori gioco.
Il mio potere era troppo essenziale per loro, molto più di
quello di Bella, o di Bree.
Un mio attacco d'ira era potente quanto cento casse di C4 tutte
ammassate in un solo punto.
Senza contare che, se fosse stato necessario...Avrei dovuto uccidere
amici...
Demetri, Felix e Heidi...
Quanto avrei voluto non conoscerli mai!Non avrei dovuto neanche pensare
di doverli uccidere...
Felix mi aveva insegnato a combattere, a difendermi, a scherzare, a
divertirmi...
Demetri mi aveva dato l'intelligenza, la costanza e la
professionalità del miglior segugio di tutta Volterra.
Heidi...Beh, la consideravo la nostra "Alice Cullen" personale, mi ero
affezionato abbastanza a lei...
Mi sarebbe dispiaciuto anche per il povero Marcus, l'unico della triade
che valesse sul serio come capo dei vampiri.
Se fosse stato lui a capo dei Volturi, non Aro, tutto si sarebbe svolto
in maniera differente...
Aro...
Quello che avrei dovuto benissimamente chiamare "padre".
Mi trovavo a Houston, in Texas. Ero arrivato lì, alla ricerca
di vampiri, perchè avevo appreso dai giornali di misteriose
sparizioni e morti. Grazie alla mia grandiosissima
fortuna mi ritrovai nel bel mezzo di una battaglia tra Volturi e
neonati. Stavo per essere mangiato da un
neonato impazzito, quando Aro mi tirò via da quella furia
omicida. Con lui c'era il cacciatore di
talenti, Eleazar, che subito riconobbe in me uno straordinario
"potenziale". Sicuramente il più grande
potere che avesse mai visto in vita sua: il controllo totale
dell'energia, di qualsiasi tipo fosse.
E poi c'era quell'altro potere, che in tutta la mia vita avrò
usato una volta sola.
Incuriosito, mi prese la mano e lesse tutti i pensieri della mia vita. Ricordo sempre che sorriso mi
rivolse, un misto di curiosità e di brama. Mi tirò su, nella collutazione
ero stato scaraventato a terra, ed immediatamente mi chiese. -Vuoi vendicarti di quell'assassino?- Allora non ero a conoscenza del suo
potere. -Come lo sapete signore?- -Vieni con me e vivrai per sempre...- Mi repelleva l'idea di diventare un
vampiro, ma poi una strana sensazione di condiscendenza mi pervase e
diventai curioso. -Chi siete?- -Mi chiamo Aro, sono il capo dei
Volturi, e questo che vedi accanto a me è Eleazar. Facciamo
parte di una setta di vampiri che tentano di mantenere un'ordine tra
quelli della nostra razza ed umani...Se morissi, il tuo potenziale
verrebbe sprecato terribilmente ed io odio gli sprechi...- -Cosa volete da me?- -Ti sto offrendo
l'immortalità, la possibilità di trovare il vampiro che
cerchi e di ucciderlo con la stessa violenza con cui lui ha ucciso tua
madre.- Quell'offerta era troppo allettante. Da umano non avrei mai potuto farcela. Accettai, a me non interessavano
delle loro battaglie, io volevo solo la mia vendetta. Non appena dissi di si, i suoi denti
lacerarono il mio collo.
Scossi la testa, non volevo avere certi ricordi per la mente proprio in
quel particolare momento.
Poi qualcuno bussò alla porta.
-E' aperto...-
Era Bella, stranamente in camicia da notte, che mi chiedeva cosa stessi
facendo.
Mi alzai subito dalla sedia, mettendo via tutti i fogliettini
scarabocchiati e i post-it sparsi dappertutto, che mi ero fatto per
poter pianificare ogni cosa, e risposi che stavo solamente pensando
alla battaglia del giorno dopo, cosa del tutto inevitabile.
-Oh...-
-Perchè indossi la camicia da notte?Tanto non dormi, che ti
serve a fare?-
-Da umana ero solita mettermi in pigiama ad una certa ora, mi aiuta a
rilassarmi...-
Notai solamente dopo un po' che stringeva un cuscino rosa tra le
braccia con un certo nervosismo.
La raggiunsi e le presi quell'ammasso di piume rivestite.
-Lo romperai...-
-Ah...-
Lanciai il cuscino sul letto.
Poi la vidi incominciare a rigirarsi l'estremità della camicia,
arrotolandola attorno alle dita.
Tutto ciò mi procurava un certo nervoso.
Le bloccai entrambe le mani.
-Cristo, Bella!Mi stai facendo impazzire, calmati!-
L'abbracciai, stringendola a me e cullandola a mo' di pendolo.
-Will andiamo a letto?Facciamo finta dormire, mi darà la
sensazione di essere ancora umana...Magari riesco a calmarmi un po'...-
Senza dire parola me la caricai sulle spalle e poi la distesi sulla
parte destra letto.
Io andai a disterdermi sulla sinistra e, prese le estremità del
lenzuolo, coprii entrambi fino alle spalle.
Ora eravamo distanti nemmeno quindici centimetri, la tenevo tra le mie
braccia, sempre più vicina a me.
Potevo contare con precisione il numero delle sue ciglia.
Lei teneva gli occhi chiusi, simulando terribilmente il sonno umano.
-Sei una pessima attrice.-
Ridacchiò molto piano ancora ad occhi chiusi, che riaprì
subito per accarezzarmi la guancia.
-Si, da sempre...-
Fece una strana smorfia, un insieme di dolore e finto divertimento.
-Piccola, che c'è?-
-E...E se domani non dovessimo farcela?-
Mi misi a sedere e ,costringendo lei a fare lo stesso, le presi il viso
tra le mani in modo da farmi guardare negli occhi.
-Ma che cazzo dici!Non siamo cosi in svantaggio!Non morirà
nessuno di noi, domani!-
-E' sempre una possibilità, non puoi negarlo...Se dovessi morire
proprio domani...Ci sarebbe una cosa che voglio fare...-
Non capii subito il senso delle sue strane parole biascicate.
-Cosa?-
-Questo.-
Fu il bacio più dolce e tenero mai ricevuto, o dato, in tutta la
mia vita.
Incominciò con quello.
Finì con quello che avevamo interrotto un po' di giorni fa, solo
che quella volta non sentii alcuna voce.
Fu l'unica notte in cui non rinpiansi affatto di non poter dormire
neanche una frazione infinitesima di secondo.
L'unica in cui mi sentii veramente umano.
Felice.
E sapevo che anche lei lo era con me, nonostante tutto.
La guardavo tutta accoccolata a me, stringendosi addosso ciò che
rimaneva delle lenzuola, che giocava con le piume del cuscino.
Che io avevo morso.
Le misi dietro le orecchie una ciocca di capelli che le ricadeva sul
viso.
Lei sorrise felice.
Si, sarebbe durata...
Volevo alzarmi, rimanere in quel letto mezzo sfondato mi avrebbe
provocato seri disturbi alla schiena, ma Bella me lo impedì.
Mi tirò a sè e mi strinse al petto, tentando di farmi
soffocare, benchè non ci servisse l'aria per vivere.
-E' impossibile che tu sfugga da me, adesso!-
-Ma...Ma nemmeno per la doccia?-
-NO!-
In preda ad un raptus di giocosità, visto che lei non accennava
a liberarmi dalla sua stretta, incominciai a farle il solletico.
-No, ok, per la doccia si!!!!!-
Mi volatilizzai in bagno, scattai così velocemente da mozzare
l'aria.
Fatta la doccia in tempi record, liberai il bagno per il turno di
Bella, che per pigrizia non voleva usare il suo.
La sentivo canticchiare un motivetto allegro e questo mi riempì
il cuore di speranza.
Mi vestii con le cose più comode che avevo, in caso di battaglia
avrei dovuto sapermi muovere alla perfezione.
Jeans, maglietta a mezze maniche e scarpe da ginnastica.
Scesi un secondo in giardino, presi una bella rosa rossa per Bella e
tornai in camera, dove lasciai il fiore sul tavolo.
Mi adoperai per sistemare la stanza, per quanto possibile, anche se
avremmo dovuto lasciarla da li a poche ore.
L'uniche cose che non misi apposto furono le piume dei cuscini, davano
alla stanza un'aria molto vissuta.
Poi un rumore assordante mi traforò le orecchie.
Era come se qualcuno avesse preso un'ascia e me l'avesse conficcata in
testa.
Qualcuno di loro mi chiamava. William...
Era Marcus che mi stava contattando mentalmente e ciò voleva
dire che si trovava molto vicino a noi.
Ricercai, nel raggio di due kilometri, l'energia che apparteneva a lui.
Si trovava in una pineta strana, era da solo.
Cosa volete da noi?
Voglio aiutarvi...Vieni da me, non dire niente a mia figlia...
Mi girai involontariamente verso la porta chiusa del bagno, da dove
sentivo l'acqua scendere ancora.
Cosa voleva Marcus?Perchè era solo?Perchè voleva darci
una mano?
Non mi dilungai molto, scrissi a Bella un bigliettino, dove dicevo di
essere andato a caccia, e saltai giù dalla finestra.
Raggiunsi molto brevemente lo spiazzo dove si trovava il Volturo.
Notai che non era vestito da guerra, portava solo la solita tunica
sotto i vestiti normali.
-Come sta Bella?-
-Starebbe meglio se voi ve ne andaste...-
Lui abbassò lo sguardo, lo sentivo bofonchiare qualcosa.
-Non farei mai male a Bella...In ogni caso tu e lei ne uscirete vivi da
questa storia...-
-E Bree?I Cullen?-
-Loro hanno commesso un grave crimine, tua figlia per prima...Aro non
li risparmierà, mi dispiace...-
Mi avvicinai a lui furiosamente, mostrando le zanne, e lo presi per il
colletto della camicia, alzandolo da terra mezzo metro.
Sentivo l'elettricità attraversarmi il corpo, mi stavo alterando.
-Se succede loro qualcosa...Io vi ammazzerò tutti, senza
guardare in faccia nessuno!-
Mi guardò semispaventato, poi tornò alla sua espressione
neutra di prima.
-Possiamo arrivare ad un accordo...-
Lo lasciai andare, avevo capito tutto.
Mi misi a ridere, quella era una cosa veramente assurda...
-E' stato Aro a mandarti?-
Lo vidi annuire, ora era molto serio.
-Ha preso molto male il tuo tradimento William, ma ti fa una
proposta...-
-Dimmi...-
-Tu in cambio di tutti quanti...Non oserai più ribellarti a noi,
rimarrai per sempre chiuso a Volterra e non potrai vedere nessuno, a
parte Aro...Naturalmente tutti quanti verranno risparmiati e verranno
lasciati in pace per sempre...Mia figlia si rifarà una vita
senza di te, come del resto ha fatto con Edward Cullen, e sarà
di nuovo libera da noi e felice...-
Io?
Teneva tanto a quel potere Aro?Tanto da lasciar andare tutti quei
talenti?
Ero disposto a perdere tutto quello che avevo guadagnato?
-Chi mi dice che poi rispetterete i patti?-
Sorrise, aveva capito che avevo seriamente preso in considerazione la
loro offerta.
-Garantisco io...Voglio che Bella sia sana e salva, le voglio bene sul
serio...Se accetti di venire con noi, ce ne andremo subito.-
-Non ci sarà nessuna battaglia?-
-No, nessuna-
Per me andava bene cosi, mi fidavo della parola di Marcus.
Bella, Bree, mia madre, tutti i miei amici...Si sarebbero salvati, se
io mi fossi consegnato a loro.
Perdevo la libertà, ma guadagnavo quella di tutti quanti.
-Va bene, ma devo chiederti un favore personale...-
Lui annuì, sorridendo perchè avevo accettato senza fare
storie.
Non me ne sarei andato senza dirle nulla, io non mi chiamavo Edward
Cullen.
-Prima di tornare in Italia...Ho bisogno di scrivere una lettera e
vorrei che Felix la consegnasse a Bella da parte mia...-
-Ok, si può fare...Devi fidarti molto di lui, ma d'altronde
è il tuo migliore amico...-
Lo ringraziai e mi incamminai con lui verso il posto dove si
stanziavano i Volturi.
Non pensavo affatto alla libertà perduta, cercavo di immaginare
di stare in un altro posto.
Una bella casetta, vicino a quella dei Cullen.Io e Bella che ridevamo,
abbracciati,sentendo Bree e Seth litigare tra loro.
Mia madre ed Alice che litigavano su chi dovesse guidare la mia
macchina.
Emmett e Jasper che giocavano a braccio di ferro, sotto gli sguardi
divertiti di Esme e Carlisle.
E naturalmente Edward che rosicava in disparte.
Whitin temptation, Frozen I can't feel my senses, i just
feel the cold All colours seem to fade away...I
can't reach my soul I would stop running, if I knew there
was a chance It tears me apart to sacrifice it
all... But I'm forced to let go...
(Ritornello) Tell me I'm frozen...But what can I
do? Can't tell the reasons, i did it for
you When lies turn into truth , i
sacrifice for you You say that I am frozen...But what
can I do?
I can feel your sorrow (I sacrifice) You won't forgive me (...) But I know you'll be alright(...) It tears me apart that you will never
know But I have to let go...
(Ritornello)
Everything will slip away, shattered
pieces will remain When memories fade into emptiness... Only time will tell its tale, if it
all has been in vain
I can't feel my senses, I just feel
the cold...
(Ritornello x2)
Florence:
DI TUTTI E TRE PENSO!! MI HAI FATTO SUBITO TORNARE IL BUON UMORE!VOLEVO
AGGIORNARE SOLO PER RISPODERTI!
VUOI SAPERE, A PARTE IL NERVOSISMO IN GENERALE.
COS'E' STATO A FARMI UN PO' SCATTARE? SU 10 FANFICTION CHE MI
PIACCIONO, 7 HANNO
SOSPESO PER I POCHI COMMENTI...POI HO VISTO CHE
NELL'ULTIMO CAPITOLO QUASI NESSUNO HA RECENSITO E MI HANNO UN PO'
GIRATO LE BALLS!
ORA IS TUTTO OK, A PARTE I MIEI SOLITI PROBLEMI A
SCUOLA E IN FAMIGLIA...AH, COMUNQUE...IO CI ANDRO' A MONTEPULCIANO A
VEDERE LE RIPRESE!
MI REGALO UN WEEKENDINO! NO, AD ED DEVO TOGLIERE
TUTTO QUANTO...PRIMA DI SCRIVERE QUESTA FANFICCY
AVEVO RILETTO NEW MOON ED AVEVO TROPPO PRESO A MALE
L'ABBANDONO...POI AVEVO RIVISTO BUFFY E, VEDENDO SPIKE,
MI E' VENUTO IN MENTE WILLIAM...I TUOI SOSPETTI SU
EDWARD ERANO INFONDATI...I SEE YOU TOO!!! ^w^
Shinalia: VERO??HO
SEMPRE SOGNATO UNA SITUATION COSI!! XP NON UCCIDERMI PER QUESTO CHAPPY!
3things: VISTO
CHE ED VA IN BIANCO...LO CONSOLI TU!NESSUNA BATTAGLIA, MI DISPIACE, MI
SONO ATTENUTA ALLO SCHERZETTO DI ZIA STEPH!
Sophie x Daniel: IN
REALTA' SONO MOLTI A PREFERIRE ED...TUTTAVIA AVEVO BISOGNO DI CAMBIARE
UN PO'!
EsthelBlackAngel: ç________ç
PERDONOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! NON ERA MIA INTENZIONE FARVI
SOFFRIRE!!!!!!!
isabella19892: NON TI
PREOCCUPARE, NON HO MAI AVUTO INTENZIONE DI SMETTERE QUESTA FICCY, DEVO
FINIRLA!!!!!
dolcenera_cullen: MA
CHI SMETTE? HO UNA PAURA CHE MI VENITE A CERCARE A CASA CON LE CATENE E
I CASCHI!! XD
Musa_Talia: GRAZIE
ç____ç SONO COMMOSSA...COMUNQUE IO NON SAREI NEMMENO
CAPACE DI SCRIVERE "QUELLE COSE" NEANCHE SE LO VOLESSI!
thsere: PURTROPPO
STO AL PENULTIMO ANNO, SAREBBE CONTROPRODUCENTE CAMBIARE ADESSO...NON
TI PREOCCUPARE PER LE RECENSIONI, MI E' PASSATA! Shahrazad: Ma
grazieeeeee!!!! ç_______ç
scusate,
non succederà mai più che io intenda sospendere la
fanfiction... L'importante
è che non organizzate spedizioni punitive a roma, perchè
il sacco c'è già stato molto più di un secolo
fa!!!XD Chi regala
una bambola gonfiabile ad Edward? Ecco il
link dove potete trovare il mio disegno di Rose: http://derevko4ever.deviantart.com/art/Rosalie-Hale-117989454
Capitolo 28 *** mai svegliare il cane che dorme... ***
Capitolo 28
Bella's
Pov:
Ogni secondo che passavo ad asciugarmi i capelli era un secondo che
pensavo a cosa avevo fatto quella notte.
Avevo finalmente fatto l'amore con William.Con quello che adesso era il
mio William.
Mio e di nessun altro.
Ridacchiai da sola, tutta quella possessività mi dava alla
testa, mi faceva immensamente allegra.
I capelli erano ancora bagnati, ed io stavo ancora in asciugamano,
quando sentii William salire dalla finestra.
Lasciai perdere phon e tutto ed aprii la porta del bagno, ma quello che
mi trovai davanti non era lui.
Mi partì un ringhio involontario, mi misi in posizione di difesa.
-Felix...-
-Bella, vengo in pace...-
Il bestione, vestito secondo gli usuali indumenti da guerra dei
Volturi, pose una busta sul tavolo.
Sembrò parecchio rattristato, la sua solita espressione da
eterno deficiente era sparita dal suo volto.
Non la perdeva mai, neanche in battaglia...Che cosa l'aveva colpito?
Poi il mio senso di ragno mi pizzicò forte: dov'era
William?Perchè c'era Felix al posto suo?
Il mio sguardo saettò sulla lettera che aveva appena poggiato
sul tavolo.
Non appena lessi "per Bella" incominciai a preoccuparmi sul serio.
-Cosa c'è?-
-Non ne ho idea, mi hanno solo ordinato di consegnarla a te...Io
andrei, ho fretta di raggiungere gli altri che stanno partendo...-
Lì c'era qualcosa di sbagliato, distorto, al di fuori di ogni
previsione mia o di Alice.
-Partendo?Per Volterra?- Lo vidi annuire - Perchè, Felix?-
Fece le spallucce, quelli erano i piani di Aro e i suoi ordini, e mi
disse che avrei avuto le mie risposte in quella lettera.
Si portò la mano destra sul petto e fece un inchino.
-Porgerò i tuoi saluti al grande Marcus, addio per sempre
Isabella...-
Se ne andò veloce come era arrivato.
Mi precipitai a strappare la busta per liberare la lettera.
Sussultai quando vidi che era da parte di William.
Alla Mia
bellissima Bella. Tenterò di scrivere
nella maniera meno melodrammatica possibile, lo prometto.
Quanto sarà lunga
questa lettera?Quanto mi sono sentito di scriverla.
Fin dal primo momento in
cui ti ho vista, ti ho amato immensamente, nella maniera in cui nessuno
potrà mai fare.
Tu, allora, avevi un altro
nella mente e cosi avevo ritenuto opportuno vegliare su di te da
lontano.
Mi accontentai della tua
amicizia, ma, quando arrivò Bree tra di noi, le cose cambiarono
un po'.
Lei vedeva te come madre e
me come padre, piano piano formammo uno pseudo-nucleo familiare, noi
tre.
Quando la vedrai, dille
che le voglio bene e di non far addannare quel povero martire di Seth.
Poi, quando tu rivedesti
Edward, scattò in me qualcosa: non dovevo perderti.
Non immagini la
felicità, quando realizzai che sceglievi me! I trent'anni con te
sono stati i meglio spesi della mia esistenza.
Mi hai dato il tuo aiuto,
con la faccenda di mia madre, e di questo ti ringrazio ancora di
più.
Non vorrei usarti come
messaggero, ma dille di non preoccuparsi per me, di vivere la sua vita
senza la pena del mio ricordo.
Lei è forte quanto
me, ce la farà.
Quanto ad Edward...Gli
porgeresti le mie congratulazioni?Finalmente mi ha tolto di mezzo...
Ti stai chiedendo
perchè mi ha tolto di mezzo?
Torno a Volterra con loro,
Bella...
Se avessi acconsentito a
consegnarmi, avrebbero lasciato tutti in pace.
Quindi puoi dire a tutti
quanti che non ci sarà battaglia, oggi...Di ad Emmett che mi
dispiace!
Mi terranno prigioniero
nelle segrete, in completo isolamento, e potrò vedere solo Aro
quando gli sarà gradito.
Perdo la mia
libertà con gioia, se varrà la tua e quella di tutti gli
altri.
Sto guadagnando la vostra.
Non lo sto facendo per
sembrare l'eroe, c'è un altro motivo.
Voglio che a Volterra le
cose cambino.
Voglio che Marcus si metta
a capo dei Volturi.
Voglio uccidere Aro.
Non chiedermi come, mi
ingegnerò in ogni modo per farlo.
Appena estirpato il suo
male dalla terra verrò sicuramente ucciso, il mio sarà un
crimine troppo alto.
Nemmeno tuo padre mi
salverà, ma almeno tutto il mondo dei vampiri si metterà
a nuovo.
Ah, una cosa che ti
rallegrerà: Felix ha ucciso "involontariamente" Victoria, abbi
un occhio di riguardo per lui!
L'ha fatto per me, sta
passando molti guai per questo, ma ne uscirà incolume.
Robert si è fatto
uccidere.
Ironica come cosa, eh?Era
convinto che lei lo amasse, in realtà lo usava come arma di
distruzione.
Dimmi quello che ti pare,
ma a me non dispiace affatto.
Non dispiace affatto
nemmeno di star facendo questo, lo sto facendo per te.
Per la vita che avremmo
dovuto avere in completa libertà.
Sognavo cose diverse per
noi, in realtà.
Avrei voluto che fossimo
entrambi dei comunissimi esseri umani.
Avrei voluto avere con te
una bella villetta sul mare a Santa Barbara, con tanto di giardino.
E un cane, che avrei avuto
il piacere e la bastardaggine di chiamare Edward.
Un lavoro normale, chi lo
sa...Magari avvocato, o un medico.
Soprattutto avrei voluto
avere dei bellissimi bambini come te.
Un bambino, che avremmo
chiamato Charlie ed una bambina, che avremmo chiamato Rosalie,o Lillian.
Io avevo gli occhi strani
da umano, un misto tra il blu e il viola, quindi per loro preferirei i
miei
occhi.
Magari avrebbero avuto i
tuoi capelli impossibili, che adoro, e il tuo profumo.
Avrebbero preso il meglio
da tutti e due e il peggio solo da me, cocciuti e irascibili...
Tuttavia questo non
sarebbe stato possibile comunque, quindi è meglio che smetto di
scrivere.
Ricodati che ti amo.
Ma non vivere con questo
ricordo brutto di me che ti lascio.
Non ti chiedo di
dimenticarmi, ma vivi nella maniera più felice possibile nel
presente, non nel passato.
Ti ho già scritto
che ti amo?Te lo ridico...
Ti amo.
Vivi la tua libertà
anche per me, è importante.
-...Il tuo William-
Non poteva farmi, farci questo.
Che Aro sia maledetto!Che muoia nel peggior modo possibile!
Perchè adesso?Perchè?Perchè proprio quando ci
eravamo tutti sistemati?
Dopo molto tempo, passato a deprimermi, ad essere arrabbiata con lui,
con il mondo intero, mi risvegliai.
Tutti dovevano sapere.
Strinsi la lettera tra le mani, ma misi troppa forza e la stropicciai
tutta.
Il mio pensiero non era per William, era per Aro.
Non lo avrebbe ucciso il mio amato, lo avrei ucciso io.
Fu questo che giurai a me stessa, a lui e a tutto il mondo intero.
Me l'avrebbe pagata cara, oh se l'avrebbe pagata!
Nemmeno tutto il suo corpo di gurdia lo avrebbe salvato da me!Nemmeno
il potere che stava per rubare da William.
Sarebbe bastato il mio odio.
ANGOLO
DELLA SCRITTRICE:
Shinalia: Willino
coccoloso tra progettando un golpe!!!! Vedremo se ci riuscirà!
sara2087:
Un saluto vampiroso anche a te!Grazie per i complimenti!Di' ad
Edward che ancora non lo so che succede, non mi chiamo Alice!
Lettori: Invece si!Lo sappiamo!
Io: Ma che ne sapete, scusate eh!
Lettori: Ce l'ha detto lui!
*indicano Emmett che vende degli opuscoli, con scritto "ragione e
pregiudizio: tutti gli spoiler"*
*a quel punto la scrittrice si toglie la maschera (tipo in LupinIII),
rivelando in realtà Alice Cullen*
Alice/Scrittrice: TU! CE LI HAI I DIRITTI PER VENDERE QUELLA ROBA?
Emm: (mentendo) Si...
Eddie: In realtà no, devi ad Alice/scrittrice un biliardo di
euro...
*si sente per tutto il mondo l'urlo disperato di Emmett*
EBBENE SI, DOVETE INCOLPARE ALICE PER TUTTO QUELLO CHE SCRIVO!
thsere:
Mi dispiace, per ora la situation è cosi... ^___^
3things:
Ma chi ti dice che torna con Eddie, scusa?Compri anche tu gli
spoilers da Emmett?? ^O^
EsthelBlackAngel:
E' cosi strappalacrime la lettera?Comunque no, non voglio
ucciderti. XD
Florence:
Si, sono matta e adesso hai anche capito perchè!In
realtà sono posseduta dallo spirito di Alice!XDGracias per il
disegno!
ishizu:
Adesso sò ca**i loro!Mo' Bella è incazzata nera!!!! XD
dolcenera_cullen:
Lo farà Bella!Aahhahahah!Li ammazzerà tutti!No,
vabbeh tutti no!Non ti preoccupare, ti ho risposto su deviantart!
Con la Lamborghini tirata al massimo arrivai a casa Cullen in meno di
tre minuti.
Non appena parcheggiai vicino alla Bmw di Rosalie, alcuni dei Cullen
uscirono fuori per vedere chi fosse.
Alice, Jasper, Carlisle ed Edward.
Benchè all'inizio mi fossero sembrati stranamente sollevati,
vidi le loro facce immediatamente rattristarsi al solo vedermi.
Alice si aggrappò a Jasper.
Guardai un po' male tutti quanti, cos'era quell'atteggiamento
diffidente e pauroso?
Mi risparmiarono l'aprire bocca per prima, ci pensò Edward.
-Alice ha visto i Volturi tornarsene in Italia fino a tempo
indeterminato, abbiamo ritenuto giusto far tornare gli altri alle loro
vite.-
Hanno ritenuto giusto?Ma che era, una concessione, farli tornare a
casa?Cos'era giusto per lui?
-Lo so.-
-Michael e Selene rimarranno un altro po'...-
Lo liquidai in fretta e mi misi a rispondere allo sguardo interrogativo
di Alice, che sembrava quasi volesse chiedermi qualcosa.
-Non sono riuscita a vedere perchè se ne sono andati, c'è
qualcosa che me lo impedisce...-
William era con loro, era ovvio che non ne vedesse il motivo.
-Lo so.-
-E c'entra qualcosa il fatto che io non veda con te il figlio di Rose?-
Figlio di Rose...
La reazione di lei era quella che temevo di più, a parte la mia.
Feci un cenno ai quattro di seguirmi, avrei spiegato una volta sola
davanti a tutti i presenti, non ero solita ripetermi.
Entrai velocemente in casa e, solo dopo che mi raggiunsero tutti
quanto, iniziai a parlare.
Rosalie, con un ignaro sorriso raggiante, però mi precedette.
-Bella fortuna che se ne sono andati, eh?!Dov'è il mio William,
lo sa anche lui?-
Il mio sguardo finì subito su mia figlia, costantemente
appiccicata al suo licantropo.
Non ero brava nel comunicare cose brutte, di solito ero io a farle
accadere e quindi erano gli altri a comunicarmele.
Sperando di far del bene a lei, ma sopratutto per far calmare un po'
me, presi le sue mani tra le mie.
Non riuscii a guardarla negli occhi, i miei erano costantemente rivolti
in un punto fisso, che in quel momento era il cappuccio della sua felpa.
Raccolsi tutta l'energia che avevo e, con il potere di Jasper,
incominciai a diffondere un'aria di calma per tutta la stanza.
-Aro se n'è andato solo perchè, in cambio della nostra
libertà, ha avuto la completa sottomissione di William.-
I suoi occhi divennero sempre più neri ed immediatamente
lasciò le mie mani per incrociare le braccia all'altezza del
petto.
Non fu nemmeno lei a domandare oltre, fu Michael.
-Sottomesso?Ha scambiato la sua eterna permanenza come prigioniero
nelle segrete per un patto di non belligeranza?-
Affermai con la testa, non riuscivo davvero a parlare, quanto ero
distratta da tutti mormorii dei Cullen.
Avevo le spalle rivolte a mia figlia e ringraziai per questo, non avrei
mai voluto vederne la reazione.
Riconobbi solo un singhiozzo soffocato e un corpo accasciarsi a terra,
con la coda dell'occhio vidi Seth accucciarsi vicino a lei per
consolarla.
Non mi curai molto degli altri, a me interessavano solamente Bree e
Rosalie.
Mi preoccupai più di quest'ultima che, benchè non se ne
fosse ancora andata, per la tanta rabbia che emanava, non permetteva a
nessuno di avvicinarsi.
Emmett rimase a cinque passi dietro di lei, non sapendo che fare.
Rose non dava segno di ripresa, la sua espressione era sempre la
stessa: dura, profondamente arrabbiata, preoccupata.
Continuai a parlare.
-Lui...Ha intenzione di far salire al trono Marcus...Lui...Vuole
uccidere Aro, anche se saprà che non riuscirà a
sopravvivere.-
Poi successe quello che, infondo, mi ero sempre aspettata: lei
manifestò apertamente la sua rabbia.
Ci rimasi di stucco quando vidi che il potere di Jasper rimbalzava su
di lei, per quanto aveva perso le staffe.
-E tu??L'hai lasciato andare cosi?Ma ti è mai passato in mente
che Aro quel patto non lo rispetterà mai, che ci
attaccherà di nuovo, quando avrà ucciso mio figlio?E
quell'altro, poi!Caius?Ti aspetti che, una volta morto Aro, non voglia
anche lui il primato su Volterra?-
Non sapevo veramente che dire, erano tutte cose giustissime...Ma non
sapevo veramente quali fossero le parole migliori da usare.
-A questo ci ha pensato tutto William...Io non so...-
Mi si avvicinò pericolosamente, con intenzioni non molto carine,
ma infondo le meritavo.Aveva ragione, come sempre.
-Tu non sai mai niente!Non ti rendi conto mai di niente!Era cosi pure
con Edward!Non pensavi a cosa sarebbe successo, se le cose fossero
andate male!E infatti guarda cosa sei diventata!Tu non attiri le
disgrazie, tu sei la disgrazia!Se dovessi perdere ancora mio figlio,
io...!-
Mi prese per il colletto della camicia, ma,quando avvertì il mio
mezzo ringhio, ritornò un po' in se e mi lasciò andare.
La vidi salire al piano superiore, seguita a ruota dal marito.
Per spezzare quel silenzio di doloroso imbarazzo, intervenne Michael
per tutti.
-E cos'hai intenzione di fare tu?-
Guradai ancora la madre del mio compagno,ancora sulle scale, che,
benchè arrabbiata, era rimasta incuriosita da quella domanda.
-Andrò li a liberarlo, non mi interessa di quello che vuole
fare, lo farò uscire di li...-
A quel punto scattò Edward, che fino a quel momento era rimasto
zitto ad ascoltare gli altri.
-Ma che cacchio dici?-
La scintilla dell'ira scattò da Rose a me.
-Ma che cacchio dici tu, scusa!Se tu fossi andato a suicidarti dai
Volturi, io sarei piombata a salvarti comunque!Come ti permetti a dire
certe cose??Io faccio quello che mi pare e piace, non devo rendere
conto a nessuno, tantomeno a te, delle mie decisioni!-
Si alzò dalla poltrona e mi venne vicino.
-E' troppo pericoloso!E tutti hanno la pensano come me!-
-A me non me ne frega di "tutti", hai capito?-
A sorpresa intervenne Jasper che, con il suo potere, provò a
calmarmi un po'. Invano.
-Bella...Ti rendi conto che così rovineresti tutto quello per
cui William si sta sacrificando?Pensa a lui!Non ti sto dicendo, come
Edward, di non andarci...Se vuoi andare a liberarlo, vai.Tuttavia ti
cosiglio di non andarci subito, di aspettare finchè Aro non
sarà tolto di mezzo, di pianificare tutto prima!Non essere
avventata, ci rimetteresti...-
In cuor mio, sapevo che Jasper aveva maledettamente ragione. Anche lui
l'aveva sempre, come Rosalie.
Tuttavia, di aspettare non se ne parlava proprio, cercai di andarmene
da quella casa.
Due braccia forti mi afferrarono da dietro e poi sentii un colpo secco
al capo.
Qualche bastardo di loro mi aveva colpito alle spalle.
Cercai con tutte le mie forze di non chiudere gli occhi, di rimanere
sveglia.
-...No...Io devo andare...-
Se non fosse stato sempre per la "gentile" persona che mi aveva
tramortito a tradimento, sarei caduta a peso morto sul pavimento.
Poi persi completamente i sensi.
Allora...Da
oggi l'angoletto dell'autrice diventa l'angoletto di Alice. Mi mancava il mio genere di scrittura
un po' comico e demenziale, cosi da adesso sarà la giovane
folletta a risponderVi. Sperando che vi divertiate, leggendo
le sue scemenze!Cosi mi diverto anche io a scriverle!! Quindi non rivolgetevi a me, ma ad
Alice Cullen, ok???? MuahMuahMuah!!!
Alice: Capitooo????
fria: sicuro, sono tutt'ora
padrona della mente dell'autrice!!! Grazie!
Jasper: Ma che davvero?E dov'è l'autrice??
*A molti kilometri da qui, precisamente a Bora-Bora, una ragazza
starnutisce a raffica*
Autrice: Qualcuno sta parlando di me...
isabella19892: "quasi" ??Mi sta
benissimo!!Vediamo che farà il nostro Eddino!
Eddie: Chiamami Eddino e ti recido la giugulare...
Shinalia:
Edwardino-il-cagnolino...C'è Jacob che si sta mordendo le zampe
anteriori!!
Jacob: Non solo quelle...
Victoria(da lontano) : Dove sei, mio maschioneeee???
Jacob: La maniaca nooooooo!!!
*Scappa nella cuccia di fido, ma ci trova Edward*
Eddie: Vada via, questo è il mio nascondiglio!
3things: Speranze...Boh!Anche
tu hai comprato tutti gli spoilers?Quanto li hai pagati?
Emmett: Li vendo al modico prezzo di cinquanta euro, iva esclusa.
Alice: Lo sai, vero, che il novantanove per cento è tutto mio?
Emmett: ç_______ç
Confusina_94: Grazie per i
compliments!!!Si, vedremo cosa succederà alla fine!
Rose: Compliments?Ma che lingua è?
Sophie x Daniel: Il mio povero
puccio!!Comunquesia Felix gli darà una manina,durante la
prigionia!
Bella: Una mano?Cioè...Se la taglia e dopo gliela regala?
Felix: Ma tagliatela tu, la mano, NANA!
Musa_Talia: Quale sarebbe il
tuo stato, adesso? XD No, lo so...E' TROPPO SMIELATAAAAAAH!!!
Jasper: Ma no!E' smielata al punto giusto!
Alice: Ma davvero, Jazzino mio?
Jasper: Si, mia follettina odorosa!
*Se ne vanno canticchiando a braccetto*
EsthelBlackAngel:
Ta-daaaaaaan!!Bella e Rose hanno quasi sfiorato la rissa!Son proprio
malvagia!XD
Bella: E pazza, quella stava per uccidermi!
Rose: Bella...Hai presente quella tanica di benzina?E
quell'accendino?DATTI FUOCO!
thsere:
Graziee!!!Vampiricidio?Al singolare?Ihhihhiihihihih!!!!
Emmett: A volte mi chiedo come fai a stare con una pazza cosi...
Jasper: Zitto tu che hai una ragazza con seri problemi relazionali!!
Rose(in un angoletto buio, stile Gollum) : Non sta dicendo a noi, vero
tessoro??
Smemo92:
Grazieeeeeee!!!!Mettiamo a ferro e fiamme tutta Volterra!!!!!
Esme: Ma se tra i lettori c'è uno che abita a Volterra?Non si
offende se dice certe cose?
Carl: Lascia perdere, Esme...Non è il caso, con Alice
così infervorata...
cullengirl: Un pochino se lo
merita, è proprio una polla!!!No, vabbeh...Scherzo...Mica tanto!
Eddie: Alice sei una deficiente...
dolcenera_cullen:
(°________°) A questo punto suggerirei ad Aro di andare a
nasconderdersi...Guarda che ti vedo, dietro il divano!
Aro: Caxxo però!!!!
Emmett: Roteare gli anfibi?Si può fare?
Rose: Mio orsacchiotto dotato, era una battuta...
Emmett: Ahhhhh!!! '=___=
Passai per i diversi corridoi dei sotterranei, dove di solito
venivano imprigionate le cene dei miei compagni, e, quando passai
vicino a varie celle vuote, incominciai seriamente a pensare a come si
sarebbe potuto scappare velocemente dai sotterranei, una volta fatto
fuori Aro.
Furono tutti molto sorpresi di vedermi le mani fermate dalle manette
speciali, quelle che inibivano, solo a contatto, i poteri extra di noi
vampiri.
Quando Gianna mi vide strattonato con violenza da Alec e Jane
sussultò per un secondo.
Mi infastidì molto venire osservato da tutti, particolarmente
quando si mettevano a pettegolare tra di loro.
Venni scaraventato nella cella più lontana e isolata delle
altre, quella dove si soleva torturare i talenti che non intendevano
sottostare ad Aro.
Rimasi lì dove mi avevano lanciato, a pensare ad occhi chiusi,
finchè non mi stufai e mi mi alzai da terra.
Mi guardai un attimo intorno: era una cella molto piccola, disastrata,
buia, che puzzava incredibilmente di chiuso e di muffa.
Non c'era una finestra neanche a pagarlo oro, l'unica uscita, ed
entrata, era da dove mi avevano lanciato.
Quanto tempo passò dall'inizio della mia prigionia non sapevo
dirlo con certezza, era probabile fosse poco, benchè a me
sembasse una vita...Le torture psicologiche di Jane e quelle fisiche di
Caius non aiutavano affatto a stimare il tempo.
Prima mi torturava Jane, approfittando dell'assenza del mio scudo, poi
veniva Caius con le sue fruste.
Non capivo veramente la necessità di quel rituale, che si
ripeteva ogni volta che Aro veniva a trovarmi.
-Salve figliuolo...Hai finalmente deciso?Mi aiuterai con il tuo potere?-
La mia risposta era sempre la stessa.
-Mai.-
La stessa era anche la sua reazione, esasperata e violenta.
-Io ti ho donato l'immortalità, io posso riprendermela!Cento
anni spesi per niente, con te e quella stramaledetta!-
Forse per farmi capitolare prima, per farmi acconsentire a cedergli il
mio potere.
Non capiva che, per una sola volta che l'avevo usato, avevo rischiato
la vita?Era pericoloso usarlo anche per uno come lui.
L'ultima volta minacciò di far del male a mia madre e a mia
figlia, ma invano.
Un'altra, invece, tentò di staccarmi la testa a morsi, ma senza
riuscire ad avvicinarsi.
Mi lasciai sfuggire uno sbuffo lunghissimo, la guardia di Caius si
girò a vedere che stessi facendo.
Non avendo nient'altro da fare, tornai alla mia postazione di prima,
seduto e con le spalle rivolte all'angoletto più lontano e
nascosto.
Chissà cosa stavano facendo tutti gli altri, li in America...
Speravo con tutto il cuore che Bella non stesse venendo a prendermi,
sarebbe stato deleterio per la riuscita del mio piano
E poi non volevo che si compromettesse per me.
Una volta morto il Aro, e con Marcus al suo posto, sarebbe stata libera
di vivere la sua vita.
I miei pensieri vennero interrotti dal sonoro brontolio del mio
stomaco, a pensarci bene era molto tempo che non mi nutrivo.
Precisamente da quando ero partito da Forks...
Quando, praticamente dopo neanche un minuto che avevo pensato al cibo,
Felix mi portato una caraffa di sangue.
Storsi il naso, era umano.
Il mio amico aveva avuto il tempo di cambiarsi, era vestito in maniera
informale e,al contrario di me, si era concesso un bagno.
-Te lo manda Aro, lui ti ordina di nutrirti, io te lo chiedo per
favore...-
-No, grazie.-
Me la posò davanti e venne a sedersi vicino a me, racimulando un
po' di pagliericcio per non sporcarsi i pantaloni.
Mi scappò un mezzo sorriso, era sempre il solito.
Dopo che si divertì a torturare un filo di paglia,
incominciò ad attacare bottone.
-Che pena innamorarsi delle donne difficili, eh?-
-Parla uno che non sa nemmeno che cos'è, l'amore...-
-Sono stato innamorato anch'io, molto tempo fa.-
Questa si che era una rivelazione!Un tipo come Felix?Chissà che
faccia avrà dovuto avere la sfortunata!
-Guarda che non me la sono inventata, è esistita veramente "la
sfortunata"...Si chiamava Christine,era un'umana bellissima...-
Chissà perchè, ogni volta che si chiede com'è una
ragazza, si risponde "era bellissima"?
Però che tenerezza che mi aveva fatto, aveva completamente
cambiato tono di voce, parlando di lei!
-Umana?Sono in vena di chiacchere...Che fine ha fatto?-
Il pagliericcio nella sua mano venne polverizzato con una stretta di
pugno.
-Era il mio sole, e adesso io mi sono autocondannato a vivere
nell'ombra...Non mi sono innamorato più dopo di lei, e sono
passati più di due secoli...Ero a Parigi, con Marcus ed Aro,
quando l'incontrai in un ballo in maschera a teatro...E' morta al primo
bacio, pensa...Era troppo per me, lei era la mia cantante, ed ho
fintito per morderla...Non sono riuscito a fermarmi...-
-Oddio...Mi dispiace...-
Fece un sorriso tirato, come per rassicurarmi, e poi si tirò su.
-Devo andare, ti lascio la caraffa...-
Quando stette per andarsene lo chiamai, costringendolo a girarsi, per
chiedergli se sarebbe tornato di nuovo.
-Non so, vedremo...-
E mi lasciò solo.
Passò altro tempo incalcolato e la caraffa stava ancora
lì, tutta piena...
La gola bruciava incessantemente al mio solo osservare il sangue, in
bocca mi sentivo un sacco di veleno.
Non ce la feci più dopo un po', l'afferrai e bevvi tutto il
sangue fino all'ultima goccia.
Poi successe una cosa.
Mi sentii stranamente leggero mentre la mia testa pesava troppo.
Provai a fare qualche passo, barcollando, e poi caddi a terra.
Nei miei ultimi istanti di lucidità pensai... Maledetti, mi hanno
drogato, il sangue era avvelenato...
ANGOLO DELLA POSTA DI
ALICE.
DarkViolet92: Vuoi che te
lo dica?E' stato...
*L'orecchio di Bella si allarga a dismisura, pronto a sentire*
Edward: Zitta, brutta folletta infame!
William: Bravo salame, adesso ti sei dato la zappa sui piedi...
Bella: Edwaaaaaaaaaaaaaarrrrrrrrddddddd!!!!
Shinalia: Si, è stata proprio una
bastardata da parte mia!Hai visto?E' stato Edward!
Edward: Oh, che sorella carina!Ha anche ammesso i suoi errori!
ç_______ç
Alice: ...Beh ma forse se lo merita un po', cosi almeno fa compagnia a
Jacob...
*Jacob, portato a spasso da Victoria, accellera la zampata e guaisce*
Musa_Talia: No, non ti
preoccupare di sfogarti con zia Alice!!!Io affogo letteralmente i miei
problemi, e me medesima, in un bel bicchierozzo di Capiroska!!!Buono,
sai?Vodka, fagola, lime, ghiaccio e zucchero di canna(lo prendo sempre
quando vado al pub...) Già, la scuola...Io non parlo che mi sono
inemicata quella di matematica(che mi fa anche fisica), quindi forse
bocciatura in vista...Spero di si, che me ne vado all'artistico...
Jasper: Alice odorosa, noi vampiri non beviamo vodka, nè
tantomeno Capiroska...
Alice: E da quando?
Jasper: °___° Ma come da quando?Da sempre!
Alice: Ok, io vado.
Jasper: Dove???
Alice: Dai Volturi, a suicidarmi.
*Alice scappa a tutta velocità sulla Porche turbo*
dolcenera_cullen: Ma
perchè, non l'hai vista la nuova sciarpa di Bella?Colore del
rame, sprazzi di pelle diafana qui e lì...
Rose: Alice, quella non è una sciarpa...E' Bella che ha
sventrato Edward...
Emmett: Rosellina cara, hai visto che non era una battuta quella
sull'anfibio roteante??
Rose: Emmett torna a giocare con la paperella di gomma...
Smemo92: Will non se la
passa molto bene, poverino...Comunque bella trovata, il sangue drogato!
Felix: Per informazione, non ce l'ho messa io la roba lì
dentro...
Alice: E come ci è finita, scusa?
Felix: Ce l'avrà messa Aro...
*Caius, nelle sue stanze incomincia ad urlare*
Marcus: Cosa c'è, fratello?
Caius: E' sparita la polvere bianca della tinta per i miei
capelli!!!!!!!
3things: Esatto, è
stato lui!!!!Il buzzurro!!!Brava, mi fa piacere che hai smesso di
comprare gli spoilers!
Emmett: A me no, rovina le finanze!!!!
-Ti sei svegliato...-
Sentii questa voce rompere il silenzio della perdita dei sensi, una
voce profonda e maschile.
Anche se la vista era ancora annebbiata, a malapena distinguevo i
colori, il mio odorato funzionava benissimo.
Sentivo un forte odore di disinfettante, di vari tipi di sangue.
Una sala operatoria?Un laboratorio?
Feci leva su una mano, mi alzai a fatica e cercai di alzarmi, ma
qualcosa-delle catene?-mi tratteneva in ginocchio.
Diedi forti strattoni con le braccia alle catene,senza risultato,
sfregandomi poi gli occhi per cercare di riacquistare del tutto la
vista.
Sentii un forte ridacchiare, sempre di quella persona che prima mi
aveva parlato.
Poi alla fine riuscii a vedere quella che prima era solamente una
sagoma indistinta.
Si, ero nel laboratorio chimico con Aro.
Lì eseguiva i peggio esperimenti sugli umani e sui vampiri che
non sottostavano a lui.
Non mi ero mai interessato a quella sua strana attività, io, le
sue cavie, le catturavo e basta.
-Non sai quanto mi sia dispiaciuto incatenarti cosi, figliuolo.-
Non sembrava molto costernato, mentre mi diceva quelle parole agutava
una fialetta di sangue.
-Vai all'inferno e restaci.-
Senza dire parola si girò dall'altra parte ed incominciò
a smanettare con varie sostanze, ogni tanto rompendo dei vasi Beker.
-Si rompono sempre, dovrebbero costruirne di più resistenti...-
Non disse altro, si limitò a continuare con le sue "cose".
Provai la mia forza, tentando ancora di forzare le catene, ma non
riuscii a fare un bel nulla.
Tentai allora con il mio potere, ma dalle dita non uscirono altro che
delle piccole scariche, pericolose neanche per gli umani.
Non so per quanto tempo rimasi lì, inerme, a vederlo continuare
ad ignorarmi.
Arrivai persino a pensare che fosse tutto un modo per farmi
spazientire, doveva essere cosi, perchè non ce la facevo
più.
Poi un'illuminazione.
Cercai di concentrarmi solamente sulla mente di un vampiro in
particolare.
Felix...Felix mi senti?
Niente, non sentivo un bel nulla a parte un ronzio fastidioso.
Riprovai più volte fino a che non sentii qualcosa. --...lliam...William sei tu? Felix!Aro mi ha drogato, sono nel
laboratorio con lui!Non riesco ad usare il mio potere, aiutami! --Lo so, non posso farci nulla, ti
hanno dato una droga che ti inibisce un po' tutto... Che droga?
--Un paralizzante strano mixato con
veleno di vampiro...
Bene...Aro potrebbe uccidermi da un momento all'altro ed io non
potrò difendermi.
--...E se fosse un paralizzante che svanisce dopo un po'?Potresti
recuperare quanto basta per scappare se...
Se io lo tenessi occupato per un po'?Tanto non ho niente da perdere.
--Sta attento...Io vado che a momenti arriveranno due ospiti di
Marcus... Come potevo tenerlo occupato?
-Sapete, stavo giusto pensando che, data la mia imminente morte,
potreste giusto dirmi che cosa volete fare di me...-
Si girò velocemente, sentii chiaramente il frusciare delle sue
lunghe vesti.
-...Forse dovrei...- Si avvicinò e si fermò a pochi
centimentri da me -Dimmi William...Hai mai letto libri, o visto film,
sui vampiri?-
Che cosa c'entravano i libri e i film?
-Ricordo le poche cose che lessi da bambino, ma sono tutte dicerie e
cose travisate alla grande...-
Nel suo volto venne a crearsi uan smorfia di sadico divertimento.
-Dopo anni di ricerche, analizzando il nostro sangue e conparandone i
risultati con ciò che abbiamo tutti letto in alcuni dei
più famosi libri su di noi, ho scoperto che alcune non sono
dicerie...Allora...Prendiamo come esempio il potere di Isabella, che
può acquisire il talento di chi tocca.Quello è un dono
sottoposto ad alcune limitazioni, la necessiaria presenza di contatto e
l'impossibilità do assorbire da scudi...C'è un modo per
acquisire i poteri di un vampiro anche non avendo il controllo sulla
tua compagna e il suo dono...-
Cosa aveva potuto trovare, nei libri, un folle come Aro?
-E' per questo che l'hai lasciata andare, hai trovato un modo di
assorbire da te i poteri...-
Già, ma come si connetteva alle scoperte dello scellerato capo
dei Volturi?
Annuì, divertito.
-Adesso ti spiego meglio...Nei libri, prendo per esempio quelli di Anne
Rice, si legge che si diventa vampiri dopo aver bevuto il sangue di chi
ti ha morso e che, in qualche modo, si crea una specie di legame di
sangue tra il creatore ed il neonato. In poche parole, la chiave della
trasmissione dei poteri si ha nel morso.-
Nel morso?Ma non poteva essere possibile!
In battaglia capita che i vampiri si mordano tra di loro, ma non si
trasmettono poteri e nè rimangono uccisi dal veleno...
-Ho morso centinaia di vampiri e non ho trasmesso il mio potere a
nessuno, tanto vale per te!-
Notai che, stranamente si fece serio in volto.
-E' facile, ci deve essere l'intenzione,di quello che morde, di
trasmettere il potere al morso.-
Non ci volle molto per fare due più due: mi aveva drogato per
poter avere la mia approvazione e finalmente avere tutti i miei poteri.
-Cosa ti fa credere che io accetti di morderti?-
La sua attenzione tornò sul suo laboratorio, andò ad
aprire una sottospecie di frigorifero ed incominciò a cercare
qualcosa.
Quanto tempo era passato?
Le catene ancora non andavano via, però almeno riuscivo a
forzarle un pochino.
Si, non mi sentivo debole come prima, ma non ero nemmeno nel pieno
delle forze.
Che cosa potevo fare?
Fui costretto a smettere di forzare tutto, Aro tornò di nuovo a
me, con una fialetta strana in mano.
Non era di sangue, non aveva nemmeno quasi colore, aveva giusto una
strana scritta sull'etichetta bianca.
B.H 001 AB/rh+
Cos'era?
-E' il riasultato di un altro tipo di studi, stavolta sugli umani,
più precisamente sul perchè dell'esistenza delle
cantanti...-
-Cantanti?-
-Si, attraverso reagenti chimici è possibile isolare l'odore di
una cantante e riprodurlo in laboratorio.-
Quindi quella era "l'essenza" di una cantante? Della mia?
-Io non ho odore di umano che prediligo particolarmente...-
Si mise a ridere e, dopo aver agitato quella minuscola fialetta, le
tolse il tappo.
Non ci capii più nulla, ero rimasto troppo intontito, tanto ero
inebriato da quella familiare fragranza.
Senza riflettere, mi avventai verso di Aro, ma le catene mi fecero
scaraventare al muro dove ero seduto prima.
Mi agitai come un pazzo, sarei potuto essere scambiato per un cane con
la rabbia.
Il vampiro di fronte a me, divertito, si sgettò il contenuto
della fiala sul collo.
-Mi lascerò mordere, mi trasmetterai il tuo potere?- Si, voglio solo morderti! Bere il tuo sangue fino all'ultima
goccia!
Si avvicinò a me con tutta la calma che io non avevo, muovendosi
a velocità umana.
Quando fu a meno di dieci centimetri da me, io già avevo i
canini in bella vista ad avevo già afferrato le sue spalle, mi
confermò una paura.
-Per la cronaca, ho preso l'essenza da tua figlia Bree-
I miei denti non lo toccarono ed una goccia di veleno cadde sul suo
collo per l'acquolina che avevo in bocca.
Mordere Aro sarebbe stato come mordere mia figlia, di nuovo.
Ricordare la soddisfazione, ma anche la sofferenza, del momemento in
cui saggiai il sangue di quella ragazza...
Realizzai che, anche se il sadico vampiro aveva il suo odore, non aveva
affatto lo stesso sangue.
Stava tentando, con l'aiuto della mia attrazione per quell'odore, di
imbrogliare il mio senso del gusto.
Feci pressione sulle spalle di Aro con le dita di entrambe le mani,
dando l'impressione di non voler lasciarlo fuggire prima del morso.
Un normale vampiro-che si nutriva di umani- avrebbe fatto sicuramente
cosi.
Raccolsi tutte le forze che erano in me, inspirai a fondo...
Feci partire dalle mani un forte campo di energia, che lo fece mandare
dall'altra parte del laboratorio, distruggendo tavoli e strumenti vari.
Si, avevo abbastanza forza per fuggire!
Strinsi i pugni e tirai in avanti le braccia, forzando le catene, che
si spezzarono dopo un paio di secondi.
Sentii un lamento dal cumuletto di macerie che, in teoria, teneva
sotterrato Aro e subito spuntò da lì, intenzionato a
puntarmi.
Mi misi in posizione di difesa e mi preparai a combattere.
ANGOLO
DELLA POSTA DI ALICE:
DarkViolet92:
Esatto!!!Che dici ce la farà ad uscire fuori dai laboratori??
Aro: Ti odio, sai già la risposta...
ALICE(notando che il Volturo nasconde qualcosa alle spalle) COS'HAI
LI'.DIMMELO.
Aro: Nie...Nulla!
Alice: Devo ricordarti che nella scorsa fanfiction ti ho fatto il
culo?Fammi un po' vedere!
*Scopre l'opuscolo(ormai famoso) Ragione e Pregiudizio's spoiler*
Alice: Yaaaaaaaaaaaaaaagggghhhh!!!!!!
fria: "Azzardare"?Addirittura
passiamo alle minacce??? XD
3things:
Ecco, brava. Non comprare gli spoiler di Emmett, che sono illegali
e grammaticalmente errati.
Emmett: Ma!Ma! Mi stai dando dello sgrammaticato?Ma che stai a di'
ahoooo!!!mdniibnqioghgrrrrr!!!!
Alice: Ecco vedi?Ti sei risposto da solo! Piccolo,povero, patatoso
Emmett!Vuoi il biscottino?
Emmett(gli si illuminano gli occhi) Siiiiii!!!!!!
Smemo92:
Ta-daaaaaaan!!!!Tutto chiaro adesso?It's all okk!!!!
Bella: Ma poverino, lo hanno anche tentato con l'odore!Come fai a dire
che è tutto ok?
Alice: Lo so io, OK?
Bella: Ok...
dolcenera_cullen:
Sono felice che ti faccio felice!Comunque la sciarpa di Bella la
danno come miglior capo di abbigliamento 2009...
Eddie: Ma che è?Stiamo alla settimana della moda di Parigi?E poi
io sarei il cosa, di Bella?
Bella: Sta zitto tu!Ne vuoi ancora?Posso sempre pubblicare su facebook
la foto di te travestito da snoopy!
Eddie: No!Sto zitto!
Alice: Alors...Dolcenera mi devo scusare per il ritardo della
pubblicazione, all'autrice era stato sequestrato il pc.
Will: E vedo altri sequestri in vista perchè i genitori sono dei
buzzurri...
Bree: Ma non ti preoccupare, al massimo aggiornerà dai suoi
cugini...
Alice: Tantò quel bastardo di Aro ha da murì!
<------Espressione(credo) Napoletana( voi di Napoli
correggetemi!!!!!)
Mi fu subito addosso ed io, puntando i piedi saldamente a terra e
spostando gran parte del mio peso in avanti, lo bloccai subito.
Eravamo a faccia a faccia, entrambi avevamo le zanne in vista, entrambi
con l'intenzione di uccidere.
Feci forza con le braccia, per tenerlo al suo posto, ma lui si
apprestò a fare lo stesso, impedendomi di lanciarlo da un altra
parte.
-Dopo che avrò finito con te, mi occuperò della tua Bella
e della ragazzina!-
-Non finirai mai con me!-
Ringhiai come non feci mai in vita mia.
Mi avevano sicuramente sentito nei piani superiori, ma perchè
nessuno veniva a soccorrere Aro?
Nella distrazione mi morse una mano, ricacciai ogni pensiero fuorviante.
Gli assestai un jab sulla faccia, seguiti da un sinistro diretto.
Con un vampiro millenario come lui era meglio usare le tecniche
basilari del combattimento, puntai sulla thai boxe.
Feci per dargli una ginocchiata sul mento, ma sui si parò
mettendo a croce le braccia.
-Boxe thailandese?So tutte le mosse e punti deboli- Continuai,
invano, a colpirlo -Ha dei difetti...Non sapete incassare!-
Mi diede un cazzotto che mi fece mordere la lingua, facendomi urlare
dal dolore.
Incominciai a subire troppo: ogni volta che ricevevo un colpo era
troppo tardi per difendermi dall'altro.
Mi mise al muro, non avevo scampo.
Mi afferrò per la gola, mi fece un male cane, e mi vidi a quasi
un metro e mezzo da terra.
Dovevo reagire e risposi alla sua ferrea presa afferrando il suo
braccio con entrambe le mani.
Conficcai le unghie nella sua carne, ma lui non sentii quasi niente.
Provai con le scosse.
Ne partì una che lo fece volare molto lontano da me, per fortuna
mia.
Eravamo alla stessa situazione di prima, dovevo sostenere un attacco
frontale con carico.
Dovevo cercare di evitare almeno scontri diretti troppo violenti, non
ne avrei retti molti, stanco com'ero.
Aspettai, oltremodo impaziente, che il mio avversario si avvicinasse
più a me, per poter attuare il mio piano.
Lo vidi caricare verso di me come un fulmine, era arrabbiatissimo, e
riuscii a notare la venuzza sulla tempia, tipica di chi è fuori
di sè.
Aspettai, ancora.
Non appena fu a venti centimetri da me, feci il solito scherzetto e mi
spostai sulla sinistra.
Aro finì per sfondare il muro ed aprii una breccia
enorme,facendo cadere un sacco di calcinacci e creando un sacco di
crepe.
Accecato dalla rabbia, non si era ricordato dei vecchi giochetti dello
zio Felix.
Fu la rabbia a non fargli notare che aveva appena scocciato decine e
decine di fialette, contenenti sangue di cantanti.
Io, vegetariano allenato, riuscii a malapena a trovare la forza di
smettere di respirare.
Se non avessi fatto altrimenti, avrei perso la testa e non avrei
più avuto occasione di mondare il mondo da Aro.
A lui non andò tanto bene, gli occhi, per quanta fame si era
risvegliata in lui, erano diventati completamente neri carbone.
Si vedeva che faceva una grande fatica a distrarsi dall'odore si sangue.
Approfittai di quel solo momento di distrazione sua, cinsi il collo con
un braccio, per tenerlo fermo, e con l'altro tentai di strangolarlo.
Mi afferrò l'avambraccio con entrambe le mani, ma io, facendo
sempre più forza, riuscii a staccargli la testa.
Inorridii, quando il suo sangue mi imbrattò tutto.
Inorridii ancora di più quando scoprii che, subito dopo che la
testa cadde a terra, incominciò a muoversi in direzione del
collo.
Feci una faticaccia a smembrarlo in tanti piccoli pezzi a
velocità incredibile, Aro aveva la rigenerazione più
veloche che avessi mai visto.
Presi subito dell'alchol etilico, in assenza di benzina, e gettai il
contenuto sui vari pezzetti di Aro.
Poi, con la fiamma ossidrica collagata del fornetto del tavolo di
lavoro, diedi fuoco a tutti i vari pezzi del vampiro.
Non volevo trascurare niente, aspettai di vedere l'intero corpo in
cenere fino all'ultimo brandello di carne, prima di andarmene.
Intanto, per tutta la stanza, si era diffuso un fumo nerissimo, dallo
strano odore di carne in cancrena.
Era troppo forte, dovevo scappare immediatamente di lì.
FELIX'S
Pov:
-Tornerai a trovarmi?-
Avrei tanto voluto dire di si, ma ci fu qualcosa che me lo
impedì, come un brutto presentimento. -Non so, vedremo...- Sgattaiolai velocemente per
i corridoi delle segrete fino a raggiungere la sala dei ricevimenti,
Marcus mi aveva convocato.
La cosa fu davvero strana, di solito si rivolgeva a tipi come Jane ed
Alec.
Quando arrivai lì, mi sentii quasi a disagio: non c'era nessuno,
a parte me e il fratello di Aro.
Notai che stranamente sedeva sul trono centrale, quello riservato al
mio mentore, e la cosa mi insospettì un secondo.
Teneva una mano a coprirsi il volto e respirava pesantemente,
sicuramente aveva qualcosa che gli rodeva dentro.
Diedi un leggero colpo di tosse, per fargli notare che io mi trovavo
lì.
-Ah, Felix mi servi un attimo.-
-Sissignore...-
Mi portai, come solito segno di rispetto, la mano destra sul cuore e mi
inginocchiai.
Mi fece alzare subito con un frettoloso gesto della mano.
-Sto per ricevere due ospiti e vorrei che tu andassi a prenderli, ti
aspettano all'ingresso del palazzo...Ah, si confonderanno tra i turisti
umani.-
Era strano, ecco altri compiti che avrebbe riservato ad Alec, o al
massimo a Demetri.
Non so cosa mi prese, mi avrebbe anche potuto tagliare la testa e
bruciarmi, gli chiesi come mai non aveva affidato l'incarico ad altri.
Rispose che tutti i suoi più fedeli erano occupati, in una
spedizione punitiva in Ungheria, con Caius e i suoi.
-Ma ci sono anche Heidi e Demetri a palazzo, perchè proprio a
me?-
Alzò un sopracciglio, diede evidenti segni di prima arrabbiatura.
-Stai contestando i miei ordini, soldato?-
Abbassai umilmente la testa, in fondo aveva assolutissimamente ragione.
Ripetei il saluto di prima e mi affrettai a salire, fino ad arrivare a
Volterra "di sopra".
Mi girai intorno, non riuscii a trovare nessuno della mia specie, tra i
tanti turisti che c'erano lì.
Poi sentii picchiettarmi sulla spalla e mi girai.
Mi trovai a faccia a faccia con una bellezza incredibile, un vero
angelo sceso su Volterra direttamente dal cielo.
Aveva dei capelli biondi come il miele, gli occhi dello stesso colore. Vegetariana...
Tornai a rivolgere l'attenzione alla bionda, non ai suoi occhi, che si
presentò come Lillian.
Mi presentai a mia volta e per pura abitudine, date le mie origine
ottocentesche, e non per lascività, le feci il baciamano.
Ebbene si, anche un Volturo possedeva un minimo di educazione, in
presenza di ospiti sconosciuti. Poi dietro di lei
spuntò una tizia strana, più bassa di Lillian, che si
presentò come Elizabeth.
Mentre la bionda era vestita da semplice turista, pantaloni bianchi,
maglietta a mezze maniche lilla e un paio di infradito,
quella dietro di lei dava fortemente l'aria della solita fuggiasca:
jeans e felpone con cappuccio enorme, per celare il volto.
Il fatto che portava, forse, degli occhiali da sole, non la rendeva una
turista verosimile.
-Vi porterò subito da Sua Eccellenza Marcus, vogliate
seguirmi...-
Non spiccicarono una parola per tutto il tragitto, forse perchè
io non invogliavo molto il prossimo alla conversazione.
Entrati a Volterra "di sotto", passati davanti alla segreteria di
Gianna, la bionda rivolse all'umana un'occhiata stupita.
Ma non ci feci più di tanto caso. Marcus salutò le sue
ospiti molto calorosamente, si alzò dal trono ed
abbracciò la tipa che si atteggiava da mafiosa in fuga.
Questo mi colpì molto, lui non riservava tale trattamento quasi
a nessuno.
Andato via dalla sala, dove si trovavano Marcus e le sue ospiti, mi
fermai a pensare un attimo, steso sul letto della mia cella:
non c'erano quasi vampiri con doni speciali a difesa del quartier
generale, la cosa era strana.
Non sapevo perchè ma nell'aria c'era qualcosa che puzzava, e non
era l'ambiente chiuso.
Passai non so quanto tempo a fare cose stupidissime.
Poi sentii delle urla.
Urla agonizzanti di vampiri.
Ed un forte odore di bruciato.
Scattai subito, corsi nel corridoio a tutta velocità, diretto
nella sala grande.
Quello che vidi mi fece inorridire.
I sei vampiri che vedevo, oltre al fratello di Aro e le sue ospiti, non
erano i vampiri lasciati alla guardia del palazzo.
E di certo il falò che vedevo a terra non era di certo
un'allegra rimpatriata col barbecue.
Arrivai alla conclusione: Marcus aveva fatto sterminare le guardie per
impossessarsi di Volterra.
Ebbi la sensazione che Caius, e nessuno dei suoi, non sarebbe affatto
tornato a casa.
Aro, probabilmente avrebbe fatto la stessa fine del fratello
guerrafondaio.
Non feci in tempo a dire "ah", che subito,quella chiamata Elizabeth, mi
colpì con qualcosa.
Attacco psichico, l'unico che non avrei potuto contrastare con la mia
forza fisica.
Mi sentii morire, sentivo che mi bruciavano da dentro con mille tizzoni
ardenti, faticavo a respirare.
Prima di perdere i sensi ebbi la visione di Chistine che mi tendeva la
mano per portarmi via, nell'aldilà con lei.
Stavo per morire, sicuramente mi avrebbero fatto a pezzi e bruciato. Christine perdonami, sto arrivando...
L'ANGOLO
DELLA POSTA DI ALICE :
fria: Non ti preoccupare,
ci stiamo passando un po' tutti...
Will: Ah!Io ho avuto il privilegio non avere problemi con i genitori
per cento anni!!
Rose: Hai detto qualcosa, Will?
Will: No mamma.
Rose: Ah, provati questi vestiti che ti abbiamo comprato io e la zia,
ti vesti sempre uguale!
Will: Si, mamma...Come vuoi tu, mamma...
Vampire93: BwahBwhaBwah!!!!!!
Sono riuscita nel mio intento!Far odiare Edward a qualcuno!!!Scherzo...
Eddie: Sei proprio una stronza...
Alice: Che ti lamenti?La prossima fanfiction ritornerai a fare la
primadonna...
Emmett: Ally hai visto che qualcuno ancora li compra gli spoiler???
Alice: Ma! °___° Mi pare di aver distrutto tutte le copie!E ho
messo le telecamere dappertutto!Chi è che li vende ancora?
*Ha la visione di Jasper che, in tutta segretezza, apre
l'attività di contrabbando di spoiler in camera loro*
Alice(rivolgendosi a Emmett che sghignazza) SIETE PROPRIO FRATELLI
COLTELLI!!!!!!!
3things: Hai presente il
Pirellone di Milano? Dovrebbero soprannominarlo PIRLONE in onore di
Aro!!!!
Aro: Del defunto Aro, vorrai dire...
Will: Ma io ti ho appena ucciso!Come fai a scrivere in questa rubrica?
Aro: Qui Alice ha potere di vita, morte e resurrezione su tutti
quanti...
Jazz: Ma quando mai siamo stati a Milano, mia follettina odorosa?
Alice: Ti sembra un caso che, ogni volta che c'è la settimana
della moda di Milano, io manco da casa???
Smemo92: E cosa ne pensi di
questo capitolo a doppio POV????
Bella: Cos'è il doppio Pov?
Tutti: ...
DarkViolet92:
Ta-daaaaaaaaaaaaaan Ecco la solution a tutti i problemi di Willy il
cojote!!!!
Will: E tu chi saresti, Beep-beep??Forse per tasso di odiosità
ci arrivi...
Felix: William accendo il barbecue, stasera preparo struzzo-vampiro per
tutti gli umani!
dolcenera_cullen: Aro
è morto come ti aspettavi? Volevo farlo più cruento,
stile Underworld, ma era meglio di no...
Aro: Anche perchè hai sentito???MICHAEL SHEEN MI INTERPRETERA'
IN NEW MOON!!!!
Alice: E chi è costui?
Aro: Imbecilla, è quello che ha fatto il licantropo Lucian in
Underworld 1 e 3...Ma non mi assomiglia!Al massimo avrebbe potuto fare
Marcus!
Caius: Vogliamo parlare di chi interpreterà la mia persona??QUEL
CAGOTTO DEL MOZZO DI SWEENEY TODD!!!!!!
Alice: Mozzo? Ma chi era, quello che cantava "I feel
you...Johaaaannaaaaaaaah!!!!!!" ??
*Aro consola Caius, caduto a terra (lacrimando) in preda allo sconforto*
EsthelBlackAngel: Ti aspettavo,
sai???Io mangio solo animali, non mi nutro di sangue umano...
Felix: Al massimo ci mangiamo la nonnina come in cappuccetto
rosso...Ah, ma lo sai che New Moon lo girano a Montepulciano?
Alice: Già, non a Volterra...Comunque ti faccio la spia,
è stato Edward a dare una botta in testa a Bella...
Bella: Ed ha già pagato per questo.
Felix: COMUNQUE IO NON LO SAPEVO DELLA DROGA, voglio discolparmi!
Jazz: Si, si...Dicono tutti cosi...
Felix: Parla uno che ha una moglie che si fa dalla mattina alla sera...
Alice: Senti, vogliamo parlare dell'attore che ti interpreterà
in New Moon??
Felix: Si, lo so...Lasciamo perdere che,se ci penso, finisco come
Caius...
Demetri: Ahahahah!!! Si può dire che io sia uno dei pochi
azzeccati, con Alec!!!
Jane: Smettiamola di parlare del cast, che potrei uccidere Dakota...
Felix: Ma come si fa ad uccidere uno stato? °________°
I Volturi: Felixxxxxxxx!!!!!!!!!!!!!!!
ç________________ç
Uscii in fretta dal laboratorio in fiamme, lasciandomi alle spalle
quella triste, non che il resto fosse felice, parte del palazzo.
Che schifo... Mi sentivo addosso il sangue rappreso di quel bastardo di
Aro.
Mi ci sarebbero voluti mesi per cercare di dimenticare quell'odore a
dir poco nauseabondo.
Per ogni gradino che salivo verso il piano della sala grande, mi
prendeva un abrutta sensazione di trappola nascosta.
Doveva esserci assolutamente un motivo per cui non vedevo neanche una
sola guardia per tutti i quattro piani dei sotterranei.
Di solito, controllarli, era copito degli uomini di Aro, in loro
assenza di quelli di Caius.
Data l'assenza delle guardie scelte di quest'ultimo, mi sarei aspettato
più vigilanza da quelli dell'ormai ex capo di Volterra.
Tirai un mezzo sospiro, una volta arrivato, vivo, al "primo" piano, ma
mi ritrovai indeciso su quale direzione prendere:
andare a sinistra, verso gli alloggi, e chiamare Marcus, o prendere la
destra e scappare finchè potevo?
Lui se ne sarebbe accorto da solo, di quello che avevo fatto ad Aro per
il suo golpe, io proprio non ne potevo più, dell'Italia.
Mi avviai verso la sala grande, l'unico punto da dove si poteva
accedere alla via che portava a "Volterra di sopra".
Poi, solo allora mi accorsi del pesante puzzo di carne bruciata che
assolutamente non proveniva dal corpo di Aro,
tanto ero lontano dal laboratorio sotterraneo. Le piccole variazioni
dell'odore mi fecero capire che era un rogo di più vampiri.
Sentii dei passi furiosissimi, spinti da una furia quasi febbrile, e
corsi subito dietro a una colonna per nascondermi.
Sperai ardentemente che l'odore di bruciato coprisse il mio.
Sfortunatamente non riuscii a vedere il volto della persona nel quale
mi ero imbattuto.
Per sicurezza aspettai qualche secondo, non sentendo altro che i passi
di quel vampiro svanire per la lontananza.
Al posto di quelli subentrò un urlo pazzesco e poi un tonfo,
qualcuno aveva appena attaccato.
Ma chi aveva attaccato chi?
Lasciai la mia curiosità prendere il sopravvento, arrivai
persino al corridoio che immetteva alla sala grande,
il posto che avevo assodato come quello dalla quale credevo fosse
venuto quel grido.
Mi appostai dietro il muro, non potevo vedere nulla, ma ci sentivo
molto bene.
Marcus che stava parlando coon qualcuno.
-...Ora che sono fuori gioco Caius, le sue guardie e quelle di Aro, ci
rimane da scovare mio fratello e farlo fuori...
E' una cosa abominevole, ma il mondo dei vampiri per bene sarà
libero ed io potrò vendicare finalmente la mia Dydime...-
Aveva dato l'ordine di far fuori tutte le guardie dei fratelli?
Pensai subito a Felix, Heidi e Demetri.
Erano morti anche loro?
Se avessi potuto versare almeno una lacrima per la loro anima dannata
come la mia, lo avrei fatto sicuramente.
Poi sentii Marcus continuare il discorso.
-...Tuttavia sono contento che alcune delle guardie dei miei fratelli,
doni cosi rari, abbiano accettato la mia "offerta di impiego".
Devo dire, però, che mi addolora il rifiuto di Jane,Alec,Renata
e le mogli dei miei fratelli, non volevo perdere anche loro...
Non sono un guerrafondaio, ma se le circostanze lo richiedono...Allora,
si è più trovato Aro?-
E lì raggelai.
Non avrebbero mai trovato Aro, io l'avevo ucciso e per questo avrei
pagato con la vita...Oppure no?
Rispose una guardia di Marcus di cui non ricordavo nemmeno il nome, uno
dei tanti soldati ordinari.
-Sire,il laboratorio, dove stava con il prigioniero, è in
fiamme!Ci sono segni di colluttazione, ma non c'è traccia di
nessuno!-
-Che vuol dire, soldato?!-
-Pensiamo che siano stati i pezzi di suo fratello in fiamme a dare
fuoco al laboratorio!Il prigioniero starà cercando di scappare!-
Se mi avessero preso, le guardie di Marcus mi avrebbero fatto a
pezzettini dormatio mignon...
Dovevo andarmene da lì, assolutamente...
Non feci neanche in tempo a girarmi per svignarmela, che quattro paia
di mani mi afferrarono con violenza, strattonandomi.
Ok, avevo finito di respirare.
Feci scorrere sulle dita un po' di elettricità, per saggiare
quanto forte poteva essere una mia eventuale scarica lanciata.
-Provaci e morirai una seconda volta.-
Mi liberai di scatto e mi voltai a vedere il volto dei miei quattro
aggressori.
Accolsi la sorpresa con un sorriso enorme, ringraziando Dio(o chi per
lui) di avermi risparmiato.
Davanti a me c'erano quattro ragazze identiche, delle copie di una che
conoscevo molto bene.
-Selene!-
Fece svanire le tre copie nel nulla e mi abbracciò forte,
storcendo un po' il naso per la puzza di sangue di vampiro.
-Meno male che sei vivo, non sai quanto ci hai fatto penare!-
Quel brutto presentimento che avevo qualche minuto fa era assolutamente
privo di fondamento, era solo un po' di ansia.
Mi venne naturale chiedere.
-Gli altri?-
Non rispose, si limitò a sorridere e, per un istante, dubitai
delle sue facoltà mentali momentanee.
Che cosa aveva da ridere?
Non stava guardando me, la sua attenzione era rivolta dietro le mie
spalle.
Incuriosito, mi voltai a vedere.
Non feci neanche in tempo a dire "ah", che subito una marea di capelli
marroni mi travolse come un fiume in piena,
accompagnata da una marea altrettanto grande, di singhiozzi.
-Credevo fossi morto!-
-Non credevo che i vampiri potessero morire...-
Le sorrisi come non feci mai in vita mia, al solo vedere un suo sorriso
creato da una delle mie solite battute sceme.
L'abbracciai forte di nuovo, sollevandola un po' da terra, e mi
misi a cullarla.
Poi, dimentico di essere sotto lo sguardo divertito e soddisfatto di
Selene, la inondai di baci.
ANGOLO DELLA POSTA DELL'AUTRICE
(Alice tornerà quando avrò più tempo):
In primis mi scuso, avrei dovuto aggiornare Sabato, ma(come del resto
avevo predetto) i miei mi hanno sequestrato il pc...Me lo ridaranno
alla fine di Maggio...Comunque questo rallenterà solamente un
po' l'aggiornamento, non smetto mica qui!Ringrazio la Svizzera, che
gentilmente mi ha offerto l'opportunità di usare il MIO pc
clandestinamente, dato che Mr and Mrs Scassaballe(alias papà e
mamma) saranno lì per due giorni...Coooomunque ho già in
mente il titolo per la mia nuova ficcy(questa qui è quasi giunta
al termine) e s'intitolerà "Io uccido: quando la morte è
di casa"
Ma ora passiamo alla posta...
millyray: Gracias, gracias! Io
tento di fare del mio meglio!!! XD
DarkViolet92:
Taaadaaaaaaaaaaaaaannnnn!!!! Grazie per la clemenza concessa!!!!Ti
piace il chappy???? Dimmi, dimmi!
Smemo92: Felix...Vediamo se
riesci a capire che fine ha fatto...XD
fria: Ma Marcus vuole
solo aiutare!Povero incompreso di mamma...XD No, dai...IL TERRORE DI
VOLTERRA E' FINITO!!!!
Vampire93: Secondo me
già lo sapevi chi erano!!!!Scusa per il ritardo!!!!
3things: Vediamo che fine hanno
fatto alcune guardie...Comunque per il resto ci hai completamente
azzeccato!^o^
dolcenera_cullen: Si, in
effetti lui è un po' cosi!E' sempre l'ultimo a sapere le
cose!!!Povero!!!Si, hai ragione...IL CAST FA SCHIFOOOOO!!!!
Veramente, l'unico azzeccato mi sembra Demetri...Il resto è
tutto un cumulo di shit...Ah, ho disegnato sul banco una rana roteante.
Florence: Vabbeh, tanto il
debito di matematica non me lo toglie nessuno!Ormai ci ho fatto
l'abitudine con la signora Lecter....
Contenta che sono riuscita ad aggiornare???
Quando mi risvegliai, dopo
quella botta ricevuta a tradimento, la prima cosa che feci fu chiedere ad Emmett_il “gossip
boy” di casa Cullen_ chi era stato a fermarmi, non mi
sorpresi affatto nell’apprendere che era stato Edward. In casi normali avrei subito preso il
fucile a canna lunga di Charlie e lo avrei
impallinato finché di lui non avrei visto altro che micron di carne vampira.
Mi rincuorai per lui, e per i miei cari
nervi, che qualcun altro aveva già provveduto alla sua punizione al posto mio:
Alice, in preda alla rabbia,aveva
requisito l’AstonMartindi Edward ed era andata a
sbattere, ripetutamente, su un muro di cemento armato alla velocità costante di
circa duecento chilometri orari.
Quella si, che era una punizione esemplare! Edward soffre ancora come un cane!
A parte questo, passai i tre giorni seguenti
a pianificare la retata a Volterra.
Avremmo fatto scoppiare una rivolta di
vampiri in Ungheria.
I Volturi sarebbero subito
accorsi ad una rivolta così violenta e Caius
non si sarebbe lasciato scappare una battaglia che prometteva così tanto
sangue.
Il fatto che sarebbero
stati presenti quei due vampiri romeni amici di Carlisle,
non avrebbe fatto altro che chiamare a raccolta
tutta la sua guardia personale,
e così mi sarei finalmente liberata di Jane,Alec ed altri.
Solo Marcus, Aro e
le rispettive guardie sarebbero rimasti a guardia di Volterra, Heidi e Demetri si sarebbero
uniti a Caius, secondo le visioni di
Alice.
Avrei cercato in tutti i modi di convincere,
almeno loro, a stare dalla nostra parte.
Per questo, con Michael,
avrei spedito Bree, il clan delle Amazzoni, di DenaliedEdward
per dare man forte ai rivoltosi, e così ad avere ragione di Caius
ei suoi.
Selene,la compagna di Michael,
con la sua capacità di moltiplicarsi, mi sarebbe stata molto utile, e gli altri
Cullen sarebbero venuti con me a Volterra.
Lì avrei potuto contare su Marcus e le sue sentinelle, che mi avrebbero dato
sicuramente una mano, non avrebbero mai voltato le spalle al loro capo.
A
Forks sarebbero rimasti Seth
e gli altri licantropi a fare “la guardia”.
Rimaneva Felix,
che era fedele solo a se stesso, a decidere con chi stare.
O con me, o contro di me…
Al solo pensare queste cose, figuriamoci a
farle, non mi riconoscevo affatto:
che fine aveva fatto Bella Swan,
l’agnellino sacrificale?
Eccola qui, casa…
Fino a poco tempo fa sarei stata anche contenta di esserci tornata.
Feci segno a
Rosalie di seguirmi verso la receptionist del Palazzo
dei Priori.
Prima, però, chiamai Carlisle
per dirgli di aspettare per entrare.
Fatto questo, mi rivolsi alla segretaria in
tailleur.
-Salve.-
-Salve, come posso
aiutarla?-
-La mia amica ed io siamo
attese per una visita guidata “di sotto”.-
La segretaria, tutta occhiali e chignon, mi
guardò un po’ inebetita.
-Posso chiederle chi vuole come guida?-
Bene, conosceva la
procedura per le “visite guidate”, ora non restava che domandare per una
sentinella di Marcus qualsiasi.
-Una qualunque di Marco Corvino, per favore.-
La vidi fare un numero sul
cellulare, probabilmente chiamava…
-Gianna?Si, sono Linda. Ci sono delle turiste che
chiedono di visitare da voi e vogliono una delle guide di Marco Corvino…-
La sentii dire qualche altra parola, poi mi
disse che qualcuno sarebbe arrivato.
Ci allontanammo un po’ dalla segretaria per
poter parlare più liberamente.
-E’ fatta, sta arrivando qualcuno dei miei.-
-Bene.-
La vidi assumere la sua solita postura:
braccia conserte e fronte aggrottata.
-Sta tranquilla, andrà tutto bene..-
-Ma io sono tranquilla…-
-Cos’è che ti fa stare cos’ tranquilla?Curiosità
mia…-
Accennò ad un mezzo ghigno malefico dei
suoi.
-Quando sono anche solamente un po’ incazzata, l’unico a cui non va bene è quello che mi si
mette contro…E sono molto arrabbiata.-
Mi concessi un ghigno, a
lei non serviva leggere nella mente, il futuro, per vincere.
Era impossibile uscirne
vivi dopo l’incontro di
una Cullen arrabbiata.
Poi sentii un familiare odore di Iris bianco.
Mi girai e vidi un
uomo altissimo, con i corti capelli neri, che stava di spalle.
-E’ quello, Rose.-
Andai a picchiettare le dita sulla sua
schiena, perché ci stava cercando dalla parte sbagliata.
Felix.
Ci presentammo, camuffate
a dovere e con identità diverse dalle nostre reali,
e ci facemmo guidare per “Volterra di sotto”.
Ebbi una visione.
Esme ed Alice che davano a Felix
uno smoking nero.
Lui
aveva gli stessi occhi di un vampiro vegetariano e la camera dove si trovava
era quella degli ospiti di casa Cullen, proprio
quella accanto alla stanza di Edward.
Poi arrivammo da Marcus,
nervosissimo come noi, che, dopo aver congedato Felix,
mandò le sue guardie ad aprire a Carlisle
e agli altri nostri compagni.
-Abbiamo ciò che serve per un’esecuzione…Posso chiederle per chi è? -
Marcus sembrò molto scocciato dall’invadenza del
giovane vampiro.
-No, soldato. Voglio che tutte le guardie di Aro vengano qui, stiamo aspettando che arrivino i
condannati ed abbiamo bisogno di loro.-
La guardia annuì, poi tornò indietro per
chiedere se servisse qualcos’altro.
Marcus nel frattempo era andato a prendere la sua
spada, fatta appositamente per fendere la carne dei
vampiri.
Si diceva che con quell’arma
avesse mandato all’altro mondo più di cento vampiri, da solo, per strappare al
pericolo Volterra.
-Di’ alle mie guardie di fare esattamente quello
che ho detto loro.-
Il vampiro di Aro
si allontanò all’istante verso gli alloggi, lo seguii con lo sguardo finché non
sparì completamente dal mio campo visivo ed andai a ricevere i Cullen, che intanto erano arrivati.
-Tra diciannove secondi saranno qui,
preparatevi.-
Passai in rassegna tutti
gli sguardi dei presenti:
le coppie dei Cullen
erano tutte insieme, mano nella mano,muscoli tesissimi,gli sguardi fissi sul punto dove sarebbero
dovuti arrivare le sentinelle di Aro.
Le mie guardie stavano, con lo sguardo
abbassato, nella posa tipica di chi aveva intenzione di attaccare per primo.
Erano loro quelli che mi facevano più pena, avrebbero dovuto
far fuori altre guardie con cui avevano trascorso decadi di vita.
Selene e Marcus
erano quelli che sembravano più calmi, la prima si stava crocchiando le nocche
delle mani con espressione neutra, il secondo invece stringeva al petto l’elsa
dello spadone.
Poi i primi passi.
Sempre più vicini.
Strinsi i denti, le
guardie erano arrivate.
Ci guardammo tutti negli occhi.
Noi, loro. Trenta contro quaranta.
L’unico rumore che si
sentiva, a parte il respirare dei pochi che lo facevano,
era il crepitio delle fiamme del fuoco che
avevamo acceso alle nostre spalle.
Corin, Renata e Afton
guardarono prima il fuoco, poi noi.
Chelsea non parlava, si limitò
a guardare il compagno.
L’unica a parlare fu Sulpicia,
la consorte di Aro.
L’avevo sempre ,
leiAhenodora,
per non aver fatto nulla per salvare la moglie di Marcus,
Didyme, dalla follia omicida del proprio fratello,
Aro.
-L’avevi detto, Marcus,
che avresti vendicato tua moglie...-
-E voi non mi avete mai creduto.-
Questo non fece altro che far indignare Sulpicia.
-Ed ora che vuoi fare, ucciderci tutti con il
piccolo esercito radunato dalla tua figliastra? Troppo simile a tua moglie,
troppo ribelle e arrogante…Avremmo fatto bene ad uccidere anche lei!-
Mentre lui non fece una piega, io digrignai i
denti, ringhiandole contro.
Mio padre mi fece segno di lasciar perdere
ed io tornai ad una postura normale.
Poi s’intromise Athenodora.
-QuandoCaius tornerà, ti
farà a pezzi!-
Risposi io per tutti, con una soddisfazione
sconvolgente.
-Caius non tornerà. Non penso che vedrai più lui
ei suoi, in questa vita…-
Lei mi si avventò contro.
Così iniziò la battaglia tra noi e loro.
Ci
schierammo subito a due a due.
I e Rose, Emmett ed Esme, Jasper e Carlisle, Alice e Santiago, Marcus
e Selene.
In questo modo uno metteva fuori gioco il
nemico, l’altro lo faceva a pezzi e lo scaraventava tra le fiamme.
Lasciammo gli altri liberi di schierarsi a
loro piacimento.
Rosalie ed io ci scagliammo
immediatamente su Renata, lo scudo che difendeva tutti da attacchi fisici, per
facilitare ai nostri la battaglia.
Mi servii di questo per tirarle
all’improvviso un attacco psichico, vedendola così raggomitolarsi a terra,
agonizzante.
-Ti piace il dolore?Ringrazia Jane che mi dato il suo potere!-
Continuai così, a farla soffrire, fino a che
Rosalie non riuscì a staccarle la testa e a lanciare tutto il resto del corpo nel
fuoco.
E una in meno…
Vidi gli altri cavarsela meglio senza lo
scudo, ma erano sempre in difficoltà.
Mi venne un’idea.
Tentai di isolare tutti i rumori: i corpi
dei vampiri che sbattevano uno contro l’altro, urla agonizzanti, lo zampillare
del sangue, i ringhi, le imprecazioni di Emmett, il suono della lama di Marcus
che fendeva la carne dei nemici.
Cercai di fare la stessa cosa con gli odori.
Provai ad allargare il potere di Alec per tutta la stanza,
acchiappando tutti quanti.
Sentii il flusso di energia
fuoriuscire lento dal mio corpo, strisciare lentamente e, diramandosi un po’
ovunque, raggiungere i vampiri nemici.
Quasi tutti s’inginocchiarono, urlando di
dolore.
Non potendo lasciarmi distrarre, dovendo
anche tenere il flusso di energia attiva per tanto
tempo e per tante direzioni, non feci nient’altro che restare concentrata.
A proteggermi c’erano Esme,
Santiago e tre copie di Selene.
Tutti gli altri stavano facendo del loro
meglio per farli tutti a pezzi.
Quando Jasper
si trovò in difficoltà, circondato da quattro guardie,
Emmett ed Alice si buttarono, con ferocia mai
vista, su due di questi, staccandogli la testa e gettando nel fuoco il resto.
Risolsero la situazione ingegnosità di Jasper e la forza di Emmett che,
prima di far fuori una volta per tutte una
sentinella, prima si intratteneva a picchiarla selvaggiamente di botte fino allo
sfinimento.
Selene, con le sue riproduzioni, dava un
aiuto di tipo difensivo a tutti.
Carlisle e Marcus buttavano
giù vampiri come fossero filetti d’erba,
a sorpresa ne fecero fuori più diEmmett e Jasper messi insieme.
Io
persi la cognizione del tempo, come pensavo tutti gli altri, perché credevo fossero passate intere ore.
Salve gente!!!!!
Mi escremento
dal profondo delle mie viscere per il mio ritardissimo!!!!!
Come sapete, Mr
and Mrs Scassamaron mi negano ancora l'uso di qualsiasi apparecchio
elettronico.
Ringraziate il
mio cousin preferito, che mi ha fatto gentilmente aggiornare.
Comunque...Vi
avviso che questo è l'ultimo capitolo.
La finisco qui
perchè, grazie a scuola+famiglia, non penso riuscirei più
ad aggiornare...
Per la prox
fanficcy(solo dal pov di Edward) non so...La scriverei quando finisco
il periodaccio.
Solo quando
l'avrò finita sarà pubblicata per intero(cosi gli
aggiornamenti saranno costanti)...
Poi ditemi,
quando sarà, chi è disposto a leggerla!
Rispondo qui
per le recensioni di due chappy fa, quelle del capitolo precedente le
faccio alla fine!
dolcenera_cullen: Raffreddore
anche tu?(ma che dico, i vampiri non hanno raffreddori...)
Autrice: Ma!Mi stai usurpando ancora il posto??
Alice: ZITTEN!Ora comando io!
*L'autrice se ne va piagniucolando da Jasper*
Alice: Stavo dicendo...Atti di vandalismo?La chiamerei arte
2post-moderna!!! ROSPO ROTEANTE REGNA! (Ti sei accorta del piccolo regalino
che ti ho fatto nel precedente capitolo?Sei stata la guest star!La
segretaria...)
Vampire93: Mi escremento di nuovo per il mio ritardo...
Jasper: Ritardo???Ma io sono stato attento!!Che vuoi dire che...?
Alice: Ma che cazz* dici!E' il ritardo della pubblicazione!
Emmett: Jazz, te la sei cavata per un pelo...
DarkViolet92: Ah, in questo
chappy sei 1 guest star!!Selene è quell'amica di Bella e
William...
Diego Abbatantuomo: Senta, signorina, quella frase è solo mia...
Alice: Scusi, ma io stavo parlando di un'altra cosa...
D.A : Io la denuncio per plagio!La frase è mia!
Alice: Quale?E' eccezionale?Ma la sua non era "eccezionale
veramente"?
D.A. : E' lo stesso.
Alice: Vada a darsi fuoco.
Smemo92: Ma grassieeee!!!!!
fria: Hai azzeccato tutto
tranne una cosa: Bella non tornerà con Edward in questa fanfic.
Edward: Per quello dovreste aspettare la prossima fiction, mon amour!
Tanya: Sei un gran puttanone, Edward...
Edward: Stai zitta, pornorentola!
BELLA'S
POV:
Non passò nemmeno un
quarto d'ora.
Perdemmo solo sette dei
nostri uomini, loro ne perdettero quasi tutti.
Rimasero in sette: Sulpicia, Athenodora, Chelsea, Afton, Corin ed altri
due.
A parte questo, quasi
nessuno di tutti i presenti rimase completamente illeso. Marcus puntò lo
spadone insanguinato su tutti e sette i superstiti di Aro.
-Avete la
possibilità di unirvi a me, o di andare via in pace...Non vedo
perchè infierire sui vinti, quindi a voi decidere...-
Le due guardie, Esthel e Violet, se ne andarono via, cogliendo al volo
la proposta.
A parte l'atteggiamento delle mogli degli ex-capi di Volterra, che era
decisamente ostile, quello degli altri era incerto.
Corin si fece avanti per restare con noi.
-Non avrei altro posto dove andare, e qui ormai ci sono abituato...-
Sulpicia incominciò a mandare le peggio maledizioni, quando
Chelsea sembrò voler fare la stessa cosa.
Diede lo stesso motivo di Corin, ma non si decise del tutto a restare
finchè il suo compagno, Afton,
non accettò anche lui di rimanere a Volterra sotto la guida di
Marcus.
Lo sguardo delle due mogli-regine, a quel punto, si fece indignatissimo.
Dopo minuti di silenzio, Sulpicia si gettò nel fuoco solo
perchè, non volendo accettare la proposta clemente di Marcus,
non voleva nemmeno rimanere uccisa da anche uno solo di noi.
E svanì tra fuoco e urla.
In preda alla pazzia, cosi pure finì la sua compagna. Tranne Esme, perchè
era rimasta sinceramente scossa da questo gesto, tirammo tutti un sospiro di
sollievo,
anche se sapevamo che la cosa era tetra in una maniera a dir poco
impressionante.
Sospirare sollevati, dopo una battaglia simile...
La prima cosa che feci fu chiamare Bree per sapere come stessero tutti
quanti.
Venni a sapere che, tra i tantissimi Volturi che avevano affrontato in
Ungheria, solo Demetri e Heidi avevano deciso di schierarsi con loro.
Tutti gli altri vampiri vennero uccisi.
Provai una triste fierezza nel sapere che era stata proprio mia figlia
a staccare la testa a Caius.
Mi dispiaceva solo il fatto che non lo avessi fatto io con le mie mani.
-Ed Edward come sta?-
-Qualche ferita, ora sta in attachment con quell'oca starnazzante di
Tanya...Si, lo so che non devo giudicare, mamma...Sono cavoli suoi, a
me non frega nulla se lui non trova una donna con un minimo di decenza
morale come te!-
La salutai, dopo essermi felicitata con loro per aver limitato il
numero di perdite.
Intanto, anche le nostre coppiette stavano tutte abbracciate,
scambiandosi dolci effusioni.
Marcus, Selene ed io ci impegnammo per spegnere ciò che rimaneva
del nostro barbecue vampiro.
Tuttavia, non appena sentimmo avvicinarsi uno spasmodico correre verso
la nostra sala grande, ci si rizzarono tutti i peli come i licantropi
di Jacob. Chi cavolo era adesso? Aro, o qualcuno che non avevamo fatto
fuori?
Misi l'indice della mano destra sulla bocca, per far capire a tutti che
dovevano fare un silenzio più totale,
e poi, con un gesto, espressi la volontà di occuparmene io di
persona.
Non appena si avvicinò, senza nemmeno guardarlo in volto, lo
attaccai come faceva Jane:
colpo diretto, paralizzante e deciso.
Mi avvicinai di più, per vedere se era ancora vivo. Anche
perchè sembrava stesse delirando...
Sussultai, avevo appena messo al tappeto Felix.
-E' morto, mia signora?-
Mi inginocchiai, per sollevargli la testa e per scuoterlo.
Era vivo, ne ero assolutamente certa, ma purtroppo si trovava in uno
stato di trance da cui si sarebbe ripreso solo dopo aver ingurgitato
una quantità abbondante di sangue umano.Chiamai una guardia ed
ordinai che gli fosse subito somministrato.
Due dei miei lo presero ,uno per le braccia e uno per i piedi, e lo
trasportarono nella nostra poco frequentata infermieria,
dove al massimo si trovava la stragrande quantità di oggetti
inutili.
Poi fu naturale a tutti quanti chiedersi: dov'era Aro?
Indissi subito le ricerche.
Non lo trovammo da nessuna parte, doveva essere scappato, portando
William con sè.
Davo per scontato che fosse vivo, l'alternativa era inacettabile.
Che quel vecchiaccio decerebro di Aro avesse previsto il nostro arrivo?
Dagli alloggi mi sbrigai a tornare alla sala grande per riferire che
non avevo trovato nulla.
Ad un certo punto dei tanti corridoi mi imbattei in Selene, o una delle
sue tante copie, che parlava con un biondo che,
visto da dietro, avrei benissimamente scambiato per Jasper.
Ma non poteva essere lui, era più alto, muscoloso, e sicuramente
Jasper non poteva essere uscito da un bagno di sangue,
lui non si era quasi nemmeno ferito e/o sporcato(con gaudio di Alice)
durante la battaglia...
E poi Jasper non aveva QUEI vestiti.
Notai, con un certo fastidio che non mi spiegavo,poichè non
aveva alcuna ragione di essere, che Selene sorrideva come se mi tenesse
nascosta una cosa di cui io non ero a conoscenza. Proprio non capivo
dove stava il divertimento.
Non smettevo di chiedermi cosa avesse tanto da ridere e, quando
quello,con cui stava parlando, si girò,
finalmente capii cosa c'era di tanto divertente per quella pazzoiode di
Selene.
Misi l'automatico al cervello, non producevo più alcun filo di
pensiero in maniera logica, e letteralmente mi buttai su quel vampiro,
proprio come un giocatore di football americano fa con quello della
squadra avversaria che ha la palla.
E lì si chiuse la caccia al vampiro, Aro ardeva nei sotterranei
del suo amatissimo palazzo.
Poco m'importava di lui, in quel momento!
William mi teneva tra le braccia, non era un sogno post-mortem, e mi
cullava come fossi una bambina.
E il bacio che ci scambiammo più volte fu MAGNO CUM GAUDIO.
Che non vuol dire "mangio con gioia" (ma se vogliamo proprio scendere
nei particolari... ;)
Tutto è bene quel che finisce bene, no?
Ma era veramente finita lì?
_3 ANNI DOPO_
Ancora non potevo credere che mia figlia Bree si stesse sposando con il
licantropo-botolo-ringhioso di Seth Clearwather,
con la benedizione di entrambi i clan regnanti, e per di più nel
bellissimo salone di casa Cullen!
Gli abitanti di quella casa ,e gli invitati pelosi dello sposo, non
erano assolutamente gli unici "anomali".
Tutta Volterra era presente.
Fantastico pensare a quanto siano cambiate le cose in tre anni.
Tra matrimoni, la pace con l'Italia, findanzamenti e cavoli vari...
La più felice, naturalmente, non era la sposa, o lo sposo:
era Alice Cullen, strafatta di adrenalina ed altre sostanze
stupefacenti, che aveva organizzato ogni cosa, dalla più minima
parte della materia del vestito di Bree, agli allestimenti elefantiaci
in stile vittoriano.
Per lei ancora non era finita l'ultima, la più ardua battaglia
per il fashon4fashon:
trovare una abito da cerimonia serioso ed adatto al mastodontico fisico
di Felix, il testimone scelto dalla sposa, e soprattutto a farglielo
indossare senza ridurlo in mille brandelli neri e bianchi.
Quando scese dalle scale insieme ad Alice mi parve di vedere il gigante
buono e la nanetta malefica delle fiabe.
Con la differenza che una sembrava una dea incarnata, l'altro un enorme
pinguino.
Presi Felix per un braccio e lo portai da Seth per fare le
presentazioni, dato che non si erano mai visti.
Si presentarono civilmente e, dopo aver omesso la brevissima parentesi
sullo scambio di opinioni sul reciproco odore fetido di ognuno, Seth si
fece da parte per presentare Leah, la sua testimone, al mio amico.
Tremai quando vidi sbrilluccicare gli occhi a tutti e due.
Molto di più, quando Felix se ne uscì, infelicemente,
quasi urlando
-Cantante!-
Tutti i presenti si girarono sconcertati ad osservare la scena
abominevole.
Quasi vomitarono quando Leah rispose
-Impriting!-
Marcus non la smetteva con i colpi di tosse, per fermare le risate.
William si mise le mani nei capelli.
Seth non parlava proprio. Sam cadde dalla sedia,
fracassandola e finendo con il fondoschiena per terra. Poi tutti quanti,
all'unisono
-NO, ANCORA????????-
Inutile dire che non fummo Will ed io a prendere il bouquet di Bree...
E' finita
cosi, la storia. Nel modo
più comico e banale possibile. Mi dispiace,
niente Edward4Bella, stavolta... Che si
risparmi peggio anatemi, chi è disgustato!Ad uccidermi
sarà la versione di greco di domani! Nel prossimo
capitolo risponderò alle recenzioni, se ce ne sarà
qualcuna, ed inserirò uno special su Alice. Ora, passiamo
alla risposta delle recenzioni dello scorso capitolo.
dolcenera_cullen: Sangue,
morte, acido muriatico!!!Ma ultimamente sei stata a contatto con Emmett?
Rose: A contatto?COSA VUOL DIRE A CONTATTO????????????
DarkViolet92: Gracias!Hai visto
dove sei, nel capitolo?
Smemo92: Come ho già
detto, non mi azzarderò più a scrivere secondo il Pov di
Rosalie, perchè davvero
non riuscirei a rendere.L'ho già provato una volta e non sono
rimasta soddisfatta da quello che ho scritto....
Rose: Ma che carina!Questo si, che è rispetto!
Alice: Anche se è una stronza epocale quando si mette in testa
di vestirsi meglio di me.
Rose: Nana bastarda...
fria: Penso che tu mi
ucciderai... XD
nanerottola: Gracias!!!! Che
toga?Sai che non l'ho mai sentito dire? XD
Capitolo 36 *** Capitolo special + ultimissime recensioni ***
Salve, miei fedelissimi fans
Salve, miei fedelissimi fans!!!!!!!!!!!!!!!!
**Alice è stata promossa per
insegnare alle scuole medie e, dopo la breve parentesi come esaminante degli
esami di quinta elementare, si prepara al suo primo giorno da supplente di
storia dell’arte nella classe più turpe delle scuole medie pubbliche di Forks…**
Alice: Attenzione, che oggi mi dice male.
E quando ti dice male, ti mozzicano
pure le pecore!
Rec1: Signora Cullen!!!!! Sta bene????Ha gli occhi
rossi!!!!
Alice: Vedi il rosso delle spie dell’encefalogramma?O
vuoi vedere il rosso del tuo sangue?
Rec1: Mi dispiace...E’ perché le ho detto
”signora”??
Alice: Se sei cretino tu, che sei
il primo, pensa tu gli altri!!
Rec1: La domanda, per favore, rapida ed
indolore…
Alice: Chi e dentro che cosa conquistarono la città di Troia?
Rec1: Oddio…Il poema epico di Bismark!Quello
lì…Erano i tedeschi dentro un tank?
Alice: IDIOTA!Erano gli Achei dentro il cavallo!
Rec1: Ma come fanno a stare una decina di persone, presumo
adulte, dentro una pancia di un comune cavallo?Ma cos’era,
un dinosauro?
Alice: Sottoprodotto della lavorazione del bovino…Era di
legno…
Rec1: Appunto!Ce li vedi quaranta soldati dentro un cavallo
a dondolo?
*Silenzio di tomba*
Emmett(suggerendo): Nel 1200 a.C non esistevano i cingolati, figuriamoci
i tedeschi…
*Alice erutta come il vulcano del Kracatoa*
Alice: In tanti anni di vita non mi era QUASI mai capitato
una cosa simile! Sei proprio un rigurgito acido di neonato! Se trovo l’ostetrica che ti ha fatto nascere, la pesto a
sangue! Ma cosa ci hanno fatto con la tua testa, fino
ad oggi, l’hanno usata come vaso da notte? Mi basta guardarti, per farmi venire
le doglie! Sei un soprosso che cammina! Ma cos’hai al posto
del cervello, una burrata andata a male di
Benevento?? Sei una larva di malmignatta!!! La malmignatta è un ragno orribile!
Pidocchio! Piuttosto che avere te, come figlio, preferirei avere Jason, quello di Venerdi 13!
Sei uno zaino di stronzate! Tu e l’intelligenza
siete come il piscio ed il GlenGrant!!!
Rec1: Ma che c’ho scritto Giocondo
in testa? La smetta dio parlarmi in questo modo!
Alice: Visto che ti piace, parlami
del quadro, che mi hai appena menzionato, di Leonardo da Vinci.
Rec1: Ma non si chiamava la Pollastra, quel quadro?
****
Alice: La prossima volta mandami un parente, ma non venire
tu! Piccole ginocchia ossute!
Sembri un tavolino, quelli sono gli spigoli e quei capelli
cosa sono?Trucioli di compensato?
Ma chi è tua madre, la pecora Dolly? Ti hanno succhiato il cervello con una cannuccia? Sei un puzzle di cazzate, hai un
quoziente intellettivo di una Marlboro di
contrabbando! Sei un tafano!
Ma quanto devo rigirarci sopra, per
dirti che sei uno stronzo? Ho così tanto astio nei
tuoi confronti che ti metterei il VixSinex negli occhi ed un clistere nelle orecchie!!!
*Arriva un bambino*
Bambino1: Signorina Cullen, ma
quando mi interroga a me?
Alice: Ma sto interrogando ChongLee?
Bambino1: ChongLee sono io…
Alice: Ma allora chi è questa azzamita
velenosa che sto interrogando?
Rec1: Sono il preside della scuola…Benvenuta nella scuola
media di Forks…
Alice: °_________________°
FINE SPECIAL…
Alors… Vi ringrazio dal più profondo del mio cuore rinsecchito per il
vostro appoggio e la vostra dedizione nel leggere questa fiction. Spero in
meglio per la prossima!!!!!
Vi premetto che già aleggiava nella mia testa da tempo, ma era solo una scia di fumo di sigaretta.
Dopo un sogno insensato, fatto in una delle notti di
vacanza alle terme di Ischia, ecco levata dal forno (se
non altro) la trama di questa mia nuova pseudo-storia…
Volete previsioni minime? Edward
non è mai tornato dal suo periodo di ribellione alla dieta vegetariana( quindi,
per convenzione mia, non conosce gli altri figli di Carlisle)
e, contrariamente a tutta la logica di
questo mondo, si ritroverà a vivere sotto lo stesso tetto di Bella e CharlieSwan (perché scambiato
per il ragazzo russo che doveva fare con Bella uno scambio culturale)
[Ispirato, in minima parte, a “ti
presento Joe Black”]
"Io uccido: quando la morte è di
casa"
Carlisle:Edward, figliuolo, moltiplicalo
all’infinito, portalo negli abissi dell’eternità e vedrai appena uno spiraglio
di quello che ti sto dicendo…
Edward: Dovresti smetterla di leggere queste
cavolate nelle cartine dei cioccolatini, papà…
MA ORA PASSIAMO ALLE ULTIME RECENSIONI DI QUESTA FICCY…
Lady_M_95: Grazie
per i complimenti!!!Devo ancora migliorare la mia
scrittura, ma prometto che la prossima fanfiction
sarà Edward&Bella! Questa mia prima ficcy era solo una prova!
Il bello lo tengo ancora chiuso in cassaforte! ^___^ Alla
prossima ficcy!!!!!!!!!!!
Smemo92: Ma grassie!!!! Oh, mi raccomando, la
prossima fic! Conto sulle tue recensioni!
DarkViolet92: Prego!!!!E’ stato un atto dovuto! Alla prossima!
millyray: Quello di Leah è
stato un omaggio alla fiction Hot’n’cold,…
Comunque grazie per avermi seguito
e sopportato!!!! Spero che continuerai a farlo!
fria: Oooo!!!La grammatica
e la punteggiatura prima di tutto!Adoro le virgole, perché non mi accontenti,
usandone qualcuna? Se non ti piace il mio modo di
scrivere, ti consiglierei di veleggiare verso altri porti. Oppure
potresti scrivere tu una fanfiction, così ricambierei
il favore che tu mi hai fatto, seguendomi tutto questo tempo con le tue
recensioni…Alla prossima, “fria”?
ed ecco la mia (più affezionata fan?)
dolcenera_cullen : Sono contentissima che ti sia piaciuto il
mio omaggio! Dai…Ti è piaciuta così tanto la storia di
una povera complessata depressa come me?? ^___^
Hai la mia parola di modesta fic-writer,
ci sarà un’altra storia!!!!!
Ma lo sai che mi stavo commuovendo quando ho letto “Grazie ancora di averci donato questa fiaba
avvincente e romantica che rimarrà per sempre tra le mie preferite” ???????????
Vergogna!Miserere!Tua culpa!Hai fatto scivolare una lacrimucciadal viso
dell’autrice!