IL CORAGGIO DI ESSERE FELICE

di Shadowgirl_97
(/viewuser.php?uid=510660)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** primo capitolo ***
Capitolo 3: *** secondo capitolo ***
Capitolo 4: *** terzo capitolo ***
Capitolo 5: *** AVVISO ***
Capitolo 6: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
Era una mattina come tutte le altre: sveglia alle 5.30, davanti a scuola alle 7.35. Una cosa però non rientrava nella solita routine, quel giorno le mie compagne di corso erano partite per una vacanza e io avrei dovuto seguire corsi nuovi con una ragazza incontrata solo una volta e di cui, sinceramente, non ricordavo nient’altro che il nome. Ora… come si fa a trovare una persona quando non sai neanche che faccia abbia? Semplice! Basta cercare una ragazza che, come te, fissa il cellulare e le persone intorno a lei con aria smarrita. In quel momenti non sapevo che incontrare quella ragazza mi avrebbe cambiato la vita.
Note autrice
Questa è una storia che prende spunto dalla mia vita, ovviamente ho cambiato tutti i nomi e alcuni fatti per proteggere la privacy delle persone a me care. Alcuni avvenimenti sono un po’ romanzanti nella speranza di appassionare i miei lettori alla vicenda. Vi chiedo solo di lasciare una recensione, bella o brutta che sia, per aiutarmi nel mio percorso di crescita come scrittrice.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** primo capitolo ***


Primo capitolo
Ad un certo punto dall’altra parte della piazza scorgo una ragazza guardarsi intorno, come se stesse cercando qualcuno. Subito dopo mi guarda e inizia a venirmi incontro. Il mio primo pensiero è stato “cosa vuole adesso questa …?”, ma man mano che si avvicina capisco che in realtà Liesel, la ragazza che stavo cercando.
- Ciao! Tu devi essere Katie!- esclama subito dopo avermi raggiunto.
- Sì, sono io e tu devi essere Liesel! Mi sa che passeremo la giornata insieme, le altre ci hanno abbandonato per una vacanza … -
- Si lo so, hanno scritto anche a me … -
Dopo le presentazioni iniziamo a parlare per conoscerci meglio e durante la conversazione scopriamo non solo di avere un percorso di studi identico, solo effettuato in scuole diverse, ma di abitare a poche centinaia di metri di distanza e nonostante tutto non ci siamo mai incontrate! In tutto questo Sara, la ragazza con cui stavo parlando prima che Liesel ci raggiungesse, una nostra compagna di corso conosciuta per caso, ci guarda come se fossimo due matte e ad un certo punto ci dice:
- Non per criticare ma state praticamente urlando, vi stanno guardando tutti-
Noi ci guardiamo attorno ed effettivamente tutti ci fissano, prese dalla foga del momento non ce ne eravamo accorte, poi guardandoci scoppiamo a ridere e moderiamo i toni della nostra conversazione, anche perché stavamo fornendo informazioni piuttosto dettagliate su dove viviamo e visti i tempi non ci sembrava il caso.
Nel frattempo aprono i cancelli e noi entriamo in università per seguire una noiosissima lezione di storia di tre ore. Anche se seguire la lezione sono parole grosse… da quando ci siamo incontrate non abbiamo mai smesso di chiacchierare scoprendo quanto in realtà siamo simili.
Nel frattempo Sara sentendosi esclusa ci lascia per sedersi vicino a dei suoi amici ed io mi sento un po’ in colpa effettivamente, ma sono talmente presa da Liesel che accantono subito questi pensieri. Non credevo possibile trovare nuovamente una persona con cui essere così a mio agio. Sentivo che con lei avrei potuto finalmente essere me stessa dopo anni. E anche se la maschera che mi ha sempre accompagnato non sono riuscita a levarmela del tutto è bello tornare ad essere se stessi anche se per brevi momenti.
A fine giornata sembriamo amiche da sempre, ci organizziamo anche per andare a scuola assieme da quel momento in poi.
Le spiego dov’è casa mia e ci mettiamo d’accordo sull’orario di incontro per il mattino successivo.
Arrivo a casa entusiasta raccontando alla mia famiglia tutta la mia giornata nei minimi particolari, quando loro smontano subito il mio entusiasmo facendomi notare di aver dato fiducia ad una completa estranea. In quel momento mi fermo a riflettere, non mi era mai successa una cosa del genere. Solitamente ci metto una vita per concedere fiducia alle persone che mi circondano e invece con Liesel mi sono bastati pochi attimi.
Note autrice
Lo so che vi ho fatto attendere e che il capitolo è un po’ cortino, ma purtroppo sto preparando degli esami che mi portano via un sacco di tempo…
Spero solo di non deludere le vostre aspettative
Baci e un grandissimo grazie alla mia beta Liesel che mi supporta e mi incoraggia a scrivere e senza la quale questa storia non avrebbe mai preso vita.
Ci vediamo al prossimo capitolo

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** secondo capitolo ***


Secondo capitolo
Da quel giovedì in cui incontrai Liesel la mia vita è cambiata. Ma la vera svolta avvenne il lunedì.
Io e Liesel eravamo uscite da scuola alle 16.00 quando lei mi chiese:
- Ti va di venire a prendere un caffè da me? Mia mamma vorrebbe conoscerti –
- Certo! Volentieri! Avviso solo mio padre che torno a casa più tardi o si preoccupa –
Così ci siamo avviate verso la fermata del tram chiacchierando tranquille.
Arrivate a casa sua scoprii che abitavamo veramente vicine e mi sembrò ancora più strano non esserci conosciute prima.
Quando entrammo in casa, sua madre mi salutò come se mi conoscesse da sempre, mi sentii subito accolta e dentro di me seppi di aver allargato un po’ di più la mia già numerosa famiglia.
Subito dopo Liesel disse:
- Vieni ti faccio vedere mio fratello –
Io scoppiai a ridere come una pazza e tra una risata e l’altra le risposi:
- Liesel! Non è un animale allo zoo, non puoi dire “ti faccio vedere …” –
Al che lei scoppiò a ridere con me, sua madre la guardava come se fosse uscita di senno e in mezzo a quel casino si fece avanti un ragazzo tendendomi la mano e presentandosi:
- Ciao io sono Jamie –
- Ciao io sono Katie – risposi
C’era qualcosa di particolare in quel ragazzo, anche se ancora non riuscivo a capire cosa.
Passammo il pomeriggio a chiacchierare finché mio padre non mi chiamò per sapere se doveva passare a prendermi.
Fu uno dei pomeriggi più belli della mia vita con loro mi sentivo accolta, era una vita che non mi sentivo così. Solitamente la gente critica e giudica soltanto.

La seconda volta che incontrai Jamie fu il giovedì mattina, avremmo preso la metro tutti e tre assieme.
Io aspettavo davanti casa, quando Liesel arrivò andai verso la portiera posteriore per mettere il mio zaino sui sedili dietro, ma quando aprii la portiera vidi Jamie che mi guardava stranito. In quel momento mi ricordai che Liesel mi aveva anche avvisato della sua presenza quella mattina così per salvare le apparenze scoppiai a ridere:
- Scusate ma ho dormito poco stanotte e non mi ricordavo che c’eri anche tu Jamie – dissi salendo sul sedile del passeggero mettendo lo zaino tra le gambe e aggiungendo l’accaduto alla mia già lunga lista di figure di merda.
Il viaggio fu strano perché in macchina Jamie parlava solo se interpellato e comunque rispondeva a monosillabi e in metro invece di sedersi con noi fece il viaggio in piedi da solo. Subito non ci diedi troppo peso, ma poi la curiosità ebbe il sopravvento e, arrivate a scuola, ne parlai con Liesel temendo che a causa della mia esuberanza avessi involontariamente emarginato Jamie dalla conversazione.
- Liesel non ho potuto fare a meno di notare che tuo fratello non ha praticamente spiccicato parola, temo di aver di nuovo esagerato e di essere stata troppo logorroica … -
- No non preoccuparti Katie, mio fratello è fatto così … ha solo bisogno di conoscerti meglio e poi si aprirà –
C’era qualcosa in Jamie che mi aveva colpita, non so di preciso cosa, ma un alone di mistero lo avvolgeva e a me sono sempre piaciuti i misteri.

Note Autrice
Innanzitutto mi scuso per l’enorme ritardo, sono mortificata. Purtroppo la fan fiction è un work in progress, il che significa che non ho capitoli pronti da parte. Come ne finisco uno lo pubblico. Cercherò di essere il più puntuale possibile ma non sempre l’ispirazione è collaborativa.
Ho visto che più scrivo e più questa storia prende la fisionomia di uno sfogo più che un semplice racconto. Spero solo di riuscire a trasmettermi tutte le emozioni che suscita in me scrivere di questi eventi. Vi sarei grata se mi lasciaste un commento.
Grazie mille
Al prossimo capitolo

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** terzo capitolo ***


Terzo capitolo

Le settimane passavano e io e Liesel eravamo sempre più legate.

Una sera organizzammo una cena, un’uscita tra amici, era una vita che non uscivo con dei miei coetanei. Mio fratello aveva rifiutato perché il giorno dopo aveva scuola, così eravamo solo io Liesel, Jamie e un loro amico: Luke.
Arrivati in pizzeria iniziammo a chiacchierare, era la prima volta che incontravo Luke ma abbiamo subito legato. È un ragazzo semplice e molto simpatico. Tra chiacchiere e risate la serata procedeva tranquilla, ma io non riuscivo a distogliere l’attenzione da Jamie e penso anche che lui se ne sia accorto.

Jamie stuzzicava la mia curiosità come nessun altro aveva mai fatto prima, quel suo essere allegro e socievole, perché si era finalmente aperto, ma allo stesso tempo riservato come se non volesse mostrare al resto del mondo una parte di sé. Forse era questa caratteristica ad aver colpito per prima la mia attenzione, l’aver ritrovato in lui un atteggiamento che mi caratterizza più o meno da sempre.

Perché è vero che gli opposti si attraggono ma amano i propri simili. *

Una lieve conferma di un suo interesse nei miei confronti l’ho avuta quando, non ricordo come, la conversazione si è incentrata sul mio ex. Il suo viso mostrava calma e disinteresse, ma i suoi occhi … quelli erano un mare di emozioni in tempesta. In quel mix esplosivo riuscii a cogliere gelosia e rabbia. Ma subito dopo mi dissi che era impossibile, non poteva essere: perché mai Jamie avrebbe dovuto essere geloso o arrabbiato sentendo parlare di come il mio ex mi aveva fatta soffrire? Per me non aveva senso, perché lui aveva colpito me, ma la mia testolina bacata non concepiva l’idea che io potessi interessare a lui.

Dopo quella serata uscimmo un’altra volta, a cui partecipò anche mio fratello, e non so se fu a causa della sua presenza, ma quella serata fu davvero una serata tra amici. Non ci furono sguardi o allusioni, nessuna dimostrazione di interesse ed io mi convinsi di essermi inventata tutto.

Da quel momento anche i viaggi mattutini insieme per andare a scuola persero quell’aura di mistero da svelare, mi convinsi che era stato tutto frutto della mia fantasia e decisi di lasciar perdere. In fondo avevo guadagnato un amico che molto probabilmente sarebbe stato in grado di capire e comprendere i miei atteggiamenti. Ci avevo comunque guadagnato, nonostante l’illusione di qualcosa di più.

La mia vita continuò normalmente finché le nostre famiglie non iniziarono a insistere per un incontro in cui conoscerci meglio tutti, in quanto fino a quel momento io e Liesel avevamo conosciuto le rispettive famiglie, ma queste ultime non si erano mai incontrate.

Quindi io e Liesel organizzammo una cena a casa sua, Jamie si sedette accanto a me e per i primi venti minuti della serata continuai a ripetermi che era stato semplicemente un caso.
La mia tecnica funzionò da quando pensai di essere riuscita a convincere me stessa a quando Jamie mi disse:

-Ehi Katie mi daresti il tuo numero di telefono?-

-Sì sì, certo!- e solo dopo mi accorsi di aver risposto con forse troppo entusiasmo e decisamente troppo in fretta …

Lui fece un sorriso e ci scambiammo i numeri, le mie speranze ebbero un ritorno di fiamma per giusto quei pochi secondi che Jamie impiegò per voltarsi verso mio fratello e chiedere anche il suo numero. Rimasi spiazzata da tale gesto, ma una notifica del mio cellulare eliminò tutti i miei dubbi: aveva creato un gruppo su whattsapp.

Eppure nonostante tutto sapevo che qualcosa era cambiato, da quella sera iniziammo a scriverci. Prima semplici messaggini scherzosi e convenevoli tra amici, spesso battutine sul gruppo …
Compresi di aver letteralmente frainteso ogni cosa la sera del 25 novembre, quando ricevetti un messaggio molto particolare da Jamie:

-Non so se te ne sei accorta ma penso proprio di sì perché mi sembri tutt’altro che stupida, comunque mi piaci molto-

Quel messaggio mi paralizzò, non sapevo cosa fare: cogliere l’opportunità di essere felice e permettergli di legarsi ad una persona piena di problemi e insicurezze come me; o sacrificarmi per proteggerlo e mentirgli dicendogli di non essere interessata?


NOTE:
* Lo so questa frase non è farina del mio sacco, ma rappresentava al meglio il concetto


NOTE AUTRICE
Chiedo scusa per il tremendo ritardo, ma non riuscivo più a scrivere. Tutto ciò che scrivevo mi sembrava inadatto o illeggibile. Ho finalmente scoperto che le lezioni di psicologia offrono grandi ispirazioni agli scrittori bloccati.
Spero che la vostra pazienza sia stata ripagata e ringrazio ancora di cuore la mia beta Liesel che di pazienza con me ne ha davvero tanta.
Grazie a tutti
Al prossimo capitolo

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** AVVISO ***


mi scuso con tutti i lettori
ho deciso di mettere questo avviso per informarvi che non so quando riprenderò a scrivere in quanto sono presa con gli esami all'università e problemi personali che assorbiscono tutto il mio tempo e la mia attenzione
ringrazio in anticipo coloro che decideranno di aspettare il finale di questa storia, perchè ci sarà lo prometto, e coloro che anche se la abbandoneranno hanno comunque speso del tempo per leggere i primi capitoli
non so quanto ci vorrà perchè io ritorni a scrivere
grazie a tutti 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** epilogo ***


Quarto capitolo
Compresi di aver letteralmente frainteso ogni cosa la sera del 25 novembre, quando ricevetti un messaggio molto particolare da Jamie:
-Non so se te ne sei accorta ma penso proprio di sì perché mi sembri tutt’altro che stupida, comunque mi piaci molto-
Quel messaggio mi paralizzò, non sapevo cosa fare: cogliere l’opportunità di essere felice e permettergli di legarsi ad una persona piena di problemi e insicurezze come me; o sacrificarmi per proteggerlo e mentirgli dicendogli di non essere interessata?
 
Non sapevo assolutamente cosa fare, così decisi di prendere tempo e gli scrissi:
-Non so cosa ti ha detto Liesel di me… Ma il mio ragazzo mi ha mollata neanche sei mesi fa
È stata una cosa piuttosto seria (anche se poi ho scoperto che lo era solo per me)
Il mio non è un no
È che al momento non so ancora nemmeno io cosa voglio
Non voglio illuderti e rovinare un’altra amicizia
Avevo deciso di parlare con il cuore in mano e fargli capire che per me non era un periodo facile e lui capì, o almeno mi disse che capiva la mia situazione e che avrebbe atteso senza fare pressioni.
Ora mi rimaneva solo una cosa da fare: decidere se seguire il cuore o la mente.
Ma per me prendere decisioni è la cosa più difficile da fare: così chiamai una mia amica, ma purtroppo tutto ciò che ottenni furono prediche e critiche… capii che il rapporto di amicizia che avevo con lei non era poi così profondo come credevo… così continuai ad arrovellarmi da sola…
Un giorno però mentre andavamo a scuola Liesel si accorse che qualcosa non andava… così iniziò a chiedere ed io andai nel panico. Non sapevo se potevo parlare liberamente con lei, Jamie era pur sempre suo fratello…
Così usai la classica scusa dell’amica immaginaria, le raccontai che mi ero invaghita del fratello di una mia amica e che a quanto pare lui ricambiava ma viste le mie precedenti esperienze e il fatto che lui era più giovane non sapevo cosa fare.
Liesel mi guardò in modo strano, ma poi fece finta di nulla e mi disse di riflettere sui miei sentimenti e se effettivamente provavo qualcosa di parlarne con lui e provarci, ovviamente andandoci piano visto che dovevamo ancora conoscerci bene.
I giorni passavano, io continuavo a pensare e Liesel a chiedere aggiornamenti, che ovviamente non c’erano.
Fino a che un giorno le confidai che la mia paura più grande era quella che se la storia con questo ragazzo fosse finita male io avrei perso anche un’amica, perché mi conosco e so che avrei allontanato entrambi per non mettere lei nella condizione di dover scegliere tra suo fratello e un’amica.
Liesel però mi disse che se questa mia amica teneva veramente a me non avrebbe dovuto scegliere perché avrebbe trovato il modo di stare vicina ad entrambi.
Eravamo sul tram e le parole di Liesel continuavano a vorticarmi nella mente, faticavo a seguire il discorso che stava facendo… le rispondevo a monosillabi perché la mia mente si rifiutava di pensare a qualsiasi altra cosa che non fossero quelle parole.
Fino a che non ho più resistito e l’ho interrotta dicendo:
-Liesel quindi a te non darebbe fastidio se io e Jamie uscissimo insieme? –
Lei rimase spiazzata e poi mi chiese di ripetere, avevo parlato talmente veloce che non aveva capito le mie parole. Così ripetei la frase, lei mi osservò per un po’ e poi disse:
-Assolutamente no! Non mi darebbe alcun fastidio –
Io scoppiai a piangere per il sollievo e scesi dal tram per non farmi vedere dagli altri passeggeri. Liesel mi corse dietro e mi abbracciò capendo che era quello di cui avevo bisogno in quel momento.
Quando mi calmai mi offrì un fazzoletto e disse:
-Quindi era di Jamie che mi parlavi… perché non mi hai parlato subito chiaramente? E pensare che avevo anche qualche sospetto: tu con questa storia assurda e Jamie che chiedeva informazioni su di te… -
-Mi dispiace Liesel ma ero confusa e spaventata, non sapevo se Jamie si era confidato con te, e avevo paura di perderti… in realtà ho ancora paura di perderti –
-Non preoccuparti Katie non mi perderai, anzi ho intenzione di aiutarti con mio fratello –
Così mi costrinse a raccontarle ogni cosa mentre ci recavamo a scuola, perché si con la mia scenata ero riuscita a scendere due fermate prima della nostra…
Liesel mi tranquillizzò, capiva perché avevo risposto in quel modo a suo fratello, infondo lei era l’unica a cui avevo raccontato tutto del mio ex, e mi disse che se davvero provavo qualcosa per Jamie dovevo smettere di pensare ai se, ai forse, e ai ma, e buttarmi in questa nuova avventura.
Così durante la lezione lei prese appunti ed io invece scarabocchiai sul quaderno finché non mi venne --l’ispirazione per il messaggio con cui mi sarei dichiarata a Jamie, ovviamente prima di mandarlo lo feci leggere a Liesel…
Questo era il messaggio:
-So che la mia risposta al tuo messaggio non è stata quella che ti aspettavi, ma in quel momento mi hai preso alla sprovvista…
Tu mi piaci, mi hai colpito sin da subito con la tua simpatia e la tua spontaneità.
Ma ero frenata, prima dalla paura di non essere ricambiata e poi da una marea di altri dubbi e paure derivanti dalle tante delusioni avute in passato.
Grazie ad una persona speciale, però, ho finalmente capito che non serve a nulla avere paura e che è giusto essere felice…
Ti chiedo scusa se ci ho messo così tanto a trovare il coraggio di vivere sentimenti che preferivo nascondere per paura di soffrire di nuovo…
Jamie mi rispose che questa volta ero stata io a prenderlo in contropiede e che avrebbe voluto parlare con me di persona.
Abbiamo avuto la nostra occasione la sera del 21 dicembre: la mamma di Liesel invitò me, mio fratello e Luke a cena da loro per vederci prima di Natale e scambiarci i regali, visto che ognuno di noi avrebbe passato le feste con le rispettive famiglie.
Io e Jamie, con una scusa banalissima e decisamente sgamabile, ci trovammo in camera sua dopocena. Parlammo di come il nostro interesse per l’altro era nato e dei nostri sentimenti, ed io volli mettere in chiaro che non ero facile da gestire e che chi ci aveva provato era scappato a gambe levate.
Ma Jamie era disposto a rischiare… e così quella sera, con un dolcissimo bacio, ebbe inizio la nostra storia.
 
Da quella sera sono passati sei mesi e io e Jamie stiamo ancora insieme
Non smette mai di sorprendermi e sembra avere la pazienza di un santo
Io da parte mia sto cercando di dargli le attenzioni che merita e di lavorare sul mio pessimo carattere
Per quanto riguarda Liesel… beh lei è semplicemente fantastica, un’amica speciale, una confidente fidata e una cognata assolutamente complice. Il nostro rapporto di amicizia si è evoluto molto, tanto che la gente non ci crede che ci conosciamo da meno di un anno.
Credo di aver trovato in lei un’amica con la A maiuscola, una di quelle amicizie che speri durino per sempre.
Ma le mie avventure con Liesel sono un’altra storia…
 
NOTE AUTRICE:
Spero che questa storia vi sia piaciuta e che non abbia deluso le vostre aspettative
Un grosso ringraziamento e abbraccio va a Liesel che oggi compie gli anni, la mia cara amica che sopporta i miei scleri e che si è offerta di darmi una mano con questa storia/diario/sfogo (non saprei definire nemmeno io cos’è venuto fuori…)
Grazie a tutti coloro che hanno speso parte del loro tempo per leggere questi pochi capitoli
Grazie a chi ha aspettato per leggere la conclusione arrivata con un enorme ritardo
E infine grazie di cuore a chi vorrà recensire (positivamente o negativamente)
Alla prossima
Un bacio :*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3606341