Painted memories

di Tallulah7
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Floral & Fading – Pierce the Veil ***
Capitolo 2: *** Long Way Home – 5 Seconds of Summer ***



Capitolo 1
*** Floral & Fading – Pierce the Veil ***


Floral & Fading – Pierce the Veil


I loro corpi bruciano ed esplodono come fuochi nel silenzio della notte, si scontrano e tremano sul pavimento freddo della stanza, mentre le loro labbra si cercano e sembrano divorarsi a vicenda, disperate, fameliche, mosse da un bisogno quasi doloroso di affondare e sciogliersi in quell'oblio del piacere.
Una mano di Luke è affondata nei capelli rossi e scombinati di Michael che, steso sotto di lui, gli bacia il collo e si sofferma a succhiarlo lentamente, fino a lasciare un segno evidente sulla candida pelle bianca. Luke ansima, porta le labbra vicine a quelle del ragazzo e si ferma un attimo per guardarlo negli occhi. Occhi che, persino nel buio della stanza appena rischiarata dai raggi della luna che filtrano attraverso le finestre, sembrano brillare e splendere di una luce tutta loro.
-Sei bellissimo.- mormora Luke, passando delicatamente un dito sulle labbra di Michael, ancora rosse e umide per i baci.
-Non è vero.- è la risposta del ragazzo, seguita dal debole accenno di un sorriso amaro.
-Invece è vero. Sei tu non riesci a vederlo. Non riesci neanche a immaginare quanto sei meraviglioso, quanto sei importante per me.
Gli occhi di Michael sembrano oscurarsi. Forse il ragazzo sta ripensando a tutto quello che è successo negli ultimi tempi. Le voci, le critiche, gli insulti gratuiti che si sono riversati sulla band, e soprattutto su di lui. Sono giorni che Michael non sembra più lo stesso, e Luke detesta con tutto il cuore vedere quello sguardo triste e sfuggente che a volte gli offusca il volto.
-A volte penso di non essere affatto importante.- inizia Michael, facendo scorrere le mani sulla schiena nuda di Luke e accarezzandola piano. -Di non saper fare niente, di non valere nulla per nessuno...
-Tu sei tutto per me. Vali tutto per me. Cosa te ne importa di quello che pensano gli altri? Ti amo.
Il volto di Michael si distende, si rilassa. Un sorriso sincero gli piega le labbra e torna a far brillare i suoi occhi verdi.
-Ti amo anche io.- Michael lo bacia di nuovo, uno di quei baci lenti e dolci con cui cerca di esprimere tutto quello che prova per lui. -Hai ragione tu, al diavolo il resto del mondo. Non immagini quanto ti amo.- mormora sulle sue labbra, e Luke sorride.
-Potremo sparire per sempre, solo noi due,e lasciarci indietro tutto il resto del mondo.- dice, poggiando un leggero bacio sulla fronte di Michael. -Che ne dici?
-Mi piacerebbe.- Michael ride e la sua bocca incontra di nuovo quella di Luke, e adesso ogni ombra e ogni paura dentro di lui si è sciolta come neve al sole, si è defilata in un angolo remoto della sua mente, insieme al resto del mondo e ai suoi giudizi taglienti, le sue parole spietate, i suoi sguardi derisori. Tutte cose che in questo momento non sono più in grado di raggiungerlo, di toccarlo e di fargli del male.
Adesso c'è solo Luke, adesso sono sono loro, Luke e Michael, Luke e Michael che si amano, con la luna silenziosa e il buio della notte come loro unici testimoni.

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Capitolo 2
*** Long Way Home – 5 Seconds of Summer ***


Long Way Home – 5 Seconds of Summer

Erano passati quattro anni dal giorno in cui erano partiti per Londra e ora, dopo tutto quel tempo passato on the road tra un tour e l'altro, per Michael era strano, quasi irreale, percorrere di nuovo le vie della sua città, quelle strade che lui conosceva alla perfezione e che si ripresentavano a lui come delle vecchie amiche, pronte a salutarlo e ad accoglierlo, a dargli il bentornato a casa.
Michael strinse più forte la mano di Luke, che camminava accanto a lui lungo il marciapiede, lieto che la band avesse finalmente ottenuto un intero mese di pausa, invece dei soliti pochi giorni che bastavano appena per riposare e passare un po' di tempo con le loro famiglie.
-Non è bello essere tornati?- disse, voltandosi a guardare il suo ragazzo con un sorriso sulle labbra.
Luke annuì e rispose; -Sì, finalmente abbiamo il tempo di fare quello che ci pare. E questo significa- aggiunse con una risata; - che Calum dormirà come minimo per una settimana.
-Una settimana? Secondo me per il mese intero...
Lo sguardo di Luke si fece di colpo serio. Erano appena passati accanto all'entrata di un parco, circondato da un basso cancelletto nero e arrugginito.
-Ti ricordi?- mormorò, fermandosi di botto, con gli occhi pieni di nostalgia.
Michael annuì. Come avrebbe potuto dimenticare le giornate intere che lui e Luke avevano trascorso in quel piccolo parco, cantando e suonando la chitarra o semplicemente parlando, seduti all'ombra degli alberi?
Era proprio lì che si erano baciati per la prima volta, in una tiepida sera d'estate; avevano finito di buttare giù una bottiglia di liquore e se ne stavano distesi sotto gli alberi, mentre ridevano come matti per qualche battuta stupida. A un certo punto Michael aveva pensato che Luke fosse bellissimo, con il viso arrossato e gli occhi azzurri brillanti, lucidi di divertimento. Grazie all'ebrezza della sbronza, il resto era venuto naturale; si era avvicinato a lui e gli aveva poggiato un bacio sulle labbra, un bacio semplice e leggero, che si era trasformato in qualcosa di più nel momento in cui Luke, dopo un attimo di silenzio in cui lo aveva guardato con aria scioccata, gli si era avvicinato per baciarlo a sua volta.
-Mi ricordo tutto.- disse Michael con un sospiro, poggiando una mano sul cancelletto.
Il parco era vuoto e silenzioso in quel momento. L'erba alta e selvaggia, leggermente scossa dal vento, cresceva intorno al viale che si inoltrava in mezzo a una macchia di alberi. Michael si scoprì a provare un moto di affetto verso quel luogo che era stato come un rifugio per lui e Luke, un posto solo loro, il posto dove avevano imparato a conoscersi e ad amarsi. Due ragazzini ingenui, quasi inconsapevoli dei loro sentimenti, che erano cresciuti, avevano vissuto ed erano diventati quei giovani uomini capaci di camminare per strada tenendosi per mano, senza curarsi degli sguardi e dei giudizi del resto del mondo.
-Non è cambiato niente dall'ultima volta che siamo stati qui, vero?- disse Luke, appoggiando la testa sulla spalla di Michael e accarezzandogli lentamente il braccio. -Sembra quasi che il tempo non sia mai passato.
-Già. E c'è anche un'altra cosa che non è cambiata.
-Cioè?
Michael lo guardò e si chinò su di lui, poggiando le labbra sulle sue, dolcemente e lentamente così come la prima volta in cui si erano baciati. Allora già lo amava, senza quasi rendersene conto. Adesso riusciva a sentire con totale chiarezza e sincerità il meraviglioso sentimento che provava verso di lui. Un sentimento di cui non avrebbe mai più avuto paura, che non avrebbe mai più nascosto e trattenuto.
-L'amore che provo per te non è cambiato di una virgola.- mormorò, scostandosi da lui.
A differenza della prima volta in cui si erano baciati, Luke non aveva un'aria sconvolta ma sorrideva. Ma, proprio come la prima volta, avvicinò il viso a quello di Michael per baciarlo di nuovo. Un bacio che aveva il sapore di casa.

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