Perché sei rimasta?

di Harlequinade_97
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


A.N.: Molti associano Harley Quinn al tema di relazione abusiva, ma sono sempre stata convinta che lei abbia una personalità tenace e fiera, soprattutto quella che sta uscendo fuori nei fumetti della New 52 e Dc Rebirth dedicata a lei...qui di seguito il mio "punto di vista" sulla loro relazione, per me molto sottovalutata dalla maggior parte delle persone in realtà molto più profonda di quanto si possa immaginare. Siate clementi, è la mia prima storia e con questa mi affaccio timidamente sul mondo di EFP, sarò eternamente grata a tutti coloro che avranno lasciato un commentuccio, accetto anchecritica costruttiva! *si nasconde dietro un cespuglio per evitare i pomodori marci volanti*
Buona lettura

Capitolo 1

"Quando imparerai a tenere a bada quella tua linguaccia?!" Il Joker sbraitò trascinandosi dietro la porta della loro camera, e per poco non veniva giù con tutta la parete.
"No! Perdonami  pasticcino.. n-non intendevo..!" Harley indietreggiò quando l'uomo le si avvicinò furiosamente, la giovane donna tentò di pararsi il viso con le braccia ma lo schiaffo arrivò in fretta e la scaraventò a terra.

A quanto pare la rabbia incrementa la tua velocità Mr. J...grandioso, davvero grandioso!

Ancora stordita dall'impatto della testa sul sudicio pavimento, Harley si affrettò a rialzarsi, pronta a schivare gli altri schiaffi ( o forse a scappare... non seppe decidere) e i colpi non tardarono ad arrivare. 
Tutto questo solo per un innocuo...o meglio per una piccola...cos'è che ho detto per far infuriare il bel tenebroso psicopatico?
Ora che ci stava riflettendo non ricordava neanche quale irritanti paroline avesse pronunciato... le cause dell'ira del Joker non si potevano certo contare sulle dita di una mano...

Oh... forse  riguarda quell'innocente consiglio per la prossima imboscata al pipistrello... avrei dovuto evitare di dirlo di fronte ai ragazzi ... non avevo la minima intenzione di sminuire la figura del mio tesoro offrendo una soluzione migliore!...già forse è meglio che certi pensieri li tenga per me!

Dopo tutte quelle santissime sessioni psichiatriche avrebbe dovuto imparare che al dannato clown, megalomane egocentrico qual'era, non accettava alcun tipo di aiuto, convinto di compiere grandi gesta di cui nessun altro fosse capace. Accettare un aiuto per lui era come dichiararsi un fallito oltre che un povero ignorante senza un minimo di originalità... queste offese alla sua persona lo agitavano, lo irritavano; e sbandierarle in pubblico poi lo mandava in bestia. 
Nonostante tutto Harley imparò a convivere con questo suo lato particolarmente aggressivo, imparò perfino ad amare questa parte del suo genio incompreso. Perché nessuno capiva? Il suo modo di vedere, di percepire la realtà, quel modo di trascorrere l'esistenza, di viverla appieno era semplicemente affascinante.                                                                                                                                                                           Già, la vita era proprio un'enorme barzelletta, e la battuta finale arriva quando meno te l'aspetti, ti sconvolge, ti rivolta, ti sorprende e tu non puoi fare altro che abbandonarti alla... sadica ironia della sorte e lasciarti trasportare dalla risata finale, e fu così che Harley discese nel vortice della dolce e intrigante follia. La giovane venne attratta sin dal primo colloquio dalla visione distorta e così complessa del Joker... le fece aprire gli occhi, realizzò finalmente quanto patetica e noiosa fosse stata la sua vita fino a quel momento. Con lui Harley aveva iniziato a ridere per non finire mai, ad amare qualcuno come mai aveva fatto.

Non sapeva da dove uscisse fuori tutta quella fermezza con cui afferrò il pugno ossuto di lui: di solito le sue mani, e tutto il resto del corpo, tendevano a tremare insistentemente arrivati a questo punto della "discussione".
Questa improvvisa decisione che stava avendo le fece coraggio, non aveva intenzione di ricevere un altro occhio nero per l'ennesimo scatto d'ira, e facendo appello a tutta la sua forza di volontà si preparò a fare qualcosa che raramente(o quasi mai) si accingeva a fare: tenere testa a Mr. J!

Sorprendentemente lui si bloccò seduta stante, gli occhi smeraldini spalancati corrugavano l'ampia fronte in un'espressione visibilmente sorpresa e, a detta di Harley, impagabile!

Cosa?

Tutto d'un tratto quest' arlecchina era in grado di fermare un suo attacco?! La piccola insolente ha avuto il fegato di negare a Lui, il Clown Principe del Crimine, un piacere così grande come spaccare il labbro della sua bambolina preferita? 

Ma proprio quando Harley si stava preparando al peggio, l'istante successivo il Joker la stupì per l'ennesima volta: una fragorosa risata echeggiò per tutto il magazzino abbandonato, provocando brividi di terrore agli scagnozzi al piano di sotto.
Harley fece uno sforzo sovrumano per non lasciarsi trasportare dalla risata contagiosa del suo tesoro. 

Non posso cedere ora! Devo mantenere il muso lungo se voglio che mi prenda in considerazione...quando ride così è impossibile per me resistergli...ma quest'andazzo non può continuare all'infinito!

La folle risata si stava esaurendo man mano in piccoli sogghigni lasciando un minaccioso sorriso sulle labbra scarlatte mentre le mani di Harley erano ancora salde sul pugno. 

"Cosa pensi di fare, mh?!" con uno scatto fulmineo intrappolò il polso di lei e si avvicinò pericolosamente al volto della giovane,"Lo sai che esiste una differenza tra sfacciataggine e.. coraggio? E sappiamo entrambi che l'ultima non è una delle tue specialità" soffiò freddamente, e subito dopo alzò la voce gradualmente:"Quindi non ho ancora ben capito cosa tu stia cercando di dimostrare, inutile sgualdrina perditempo! Ricopri un ruolo talmente semplice che potrei rimpiazzarti con una delle tue stupide iene, perché è questo ciò che devi fare " La gettò ai suoi piedi con forza "Stare al tuo posto, al mio servizio, ai miei ordini senza fiatare!"

Per tutto il tempo Harley non aveva distolto lo sguardo dagli occhi furiosi del Joker, e la sua vista stava per offuscarsi per via delle lacrime, si sentì ferita ma  non per gli insulti, ai quali era abituata, stavolta era stata ferita nell'orgoglio.
Ad Harley non erano mai importate le opinioni che tutto il resto del mondo aveva sulla loro relazione irregolare..troppo stupidi e superficiali per comprendere la complessità della loro ossessione...ma sentirle dal suo Mr. J la distruggevano, e senza pensarci due volte si alzò e gli urlò contro tutta la sua frustrazione che da tempo, troppo tempo aveva in corpo.



Altre note:Grazie per aver letto fin qui! Deciderò in base alle visualizzazioni se continuare la storia o meno.( certo che ho scritto altri capitoli! Ma vorrei evitare se la storia non è seguita *si rotola a terra con la mini action figure di Harley stretta tra le braccia* Ah già Buon Natale e buone feste!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Angolo dell'autrice: Non avete idea della gioia che mi state dando, potrà sembrare esagerato ma apprezzo ogni visita, silenziosa o commentata che sia, sempre molto umilmente, vi ringrazio tanto ma soprattutto non finirò mai di ringraziare Treasterischi per avermi incoraggiata, ho tirato fuori questo piccolo sogno che tenevo rinchiuso nel cassetto per tanto tempo e scriverò fin tanto che ne avrò voglia e desiderio, in fondo non è per quello che si scrive? GRAZIE
P.S. per via dell'università non assicuro aggiornamenti costanti o frequenti, ma farò tutto il possibile per concludere al più presto questo mini racconto e di aggiungerne altri! E manco a farlo apposta vi auguro anche stavolta i migliori auguri di buon anno!! Buona lettura


Capitolo 2 

"Io non sono la tua maledetta schiava!" La sua voce stridula graffiava l'aria,"Anche io ho una dignità! Se solo volessi me ne andrei subito lontano.. lontano da te! Invece sono ancora qui, nonostante tutte le scenate di violenza gratuita e gli abusi sono rimasta, ho deciso di vivere questa vita! Ma oggi è stata l'ultima goccia, non posso più sopportare! Dannazione Mr. J merito un po' di rispetto!"

Il Joker per tutta risposta iniziò il suo melodramma ironico:"Oh cielo, povero me!" si portò una mano sul petto fingendo un'espressione dispiaciuta,"Devo aver mal interpretato i segnali, non è così, povera piccola? Tu volevi solo un minimo di rispetto, cosa che comprendo benissimo sai!" Ed esibendo la sua miglior espressione sarcastica continuò "Deve essere davvero frustrante essere presa a schiaffi ingiustamente, per nessun motivo apparente!!"

Era una frecciatina quella?! Per tutte le stoccate! Questa si che brucia! Ehi ma che diavolo mi prende.. lo elogio anche adesso?

Solo il Joker era capace di scatenare un conflitto interiore nella giovane donna. Persino in un momento stoico di ribellione come questo, in cui doveva preservare odio e rabbia nei confronti del clown, Harley gli rimaneva segretamente devota, ammirava ogni sua orazione anche se pronunciata contro di lei.

Giuro che quando fa così mi vien voglia di prenderlo a sprangate sui denti!..e anche di saltargli addosso..e di-

I pensieri di Harley vennero interrotti dall'improvvisa replica del Joker, cambiò tono della voce in uno più grave e minaccioso ma sempre con quel riso sardonico stampato in faccia: "Peccato che a te piaccia essere trattata in questo modo... non è vero Harl? Altrimenti spiegami per quale altro motivo saresti ancora qui" le sussurrò maligno all'orecchio.

Quel commento acido la spiazzò, sapeva che lo stava facendo solo per provocarla ancora di più, per farla cedere, ma Harley non aveva la minima intenzione di dargliela vinta...quando poi si fece strada nella sua testolina deviata un'idea altrettanto malata: se prima col tentativo di rispondere ai suoi colpi fisici il Joker non l'aveva uccisa, l'avrebbe fatto ora di certo. Ma Harley era decisa più che mai:lo avrebbe ripagato con la sua stessa moneta a colpi di sarcasmo.

E va bene Mr J. ti piace il teatrino? Facciamo spettacolo allora!

"Ma come? Perché sono rimasta dici? Possibile che la tua ingegnosa mente che hai sotto quell'ammasso verde non sia in grado di risolvere questo enigma così sciocco? Oh se ti vedesse Eddy!" Ridendo di gusto alla sua stessa battuta, allungò ancora di più il sorriso vedendo i primi segnali di nervosismo che stava scatenando nel Joker.

Il verde è proprio il tuo colore zuccherino!

Sembrava stesse trattenendo i pugni, Harley allora, saggiamente, decise di muoversi e fece per girargli intorno senza distogliere lo sguardo e mentre faceva scivolare lentamente le sue mani sulle spalle tese di lui continuò:"Andiamo pasticcino non essere così rigido! E' una domanda dalla risposta semplice! Sai che sono come un libro aperto e dovrebbe essere una sciocchezza per te..-oh!" Come se avesse avuto la più strabiliante delle illuminazioni Harley fece una falsissima esclamazione sorpresa e stavolta sussurrò lei al suo orecchio da dietro:"Non mi dire che stai chiedendo l'aiuto dell'inutile sgualdrina perditempo!" 

La risata carica di odio che si scatenò nel clown scosse il suo dorso e con sé anche la ragazza che vi si era appoggiata. 
Agli occhi di tutti il Joker era il sadico criminale che aveva la tendenza a ridere ogni cinque minuti, ma col tempo Harley imparò che ogni risolino nascondeva un emozione, uno stato d'animo ben preciso, e in quel momento, la psicologa che era in lei sapeva che con quella risata stava per oltrepassare il limite della pazienza, aveva toccato un tasto dolente mettendolo in ridicolo una seconda volta quel giorno, ma era disposta a tutto pur di ottenere il rispetto che meritava.              

Joker non esitò a girarsi faccia a faccia con Harley guardandola dritto nei profondi occhi blu:"Ammetto che te la cavi con le parole taglienti piccola, ma se avessi continuato con le lusinghe forse ora non sarei costretto a tagliarti quella lingua" Harley non ebbe neanche il tempo di aprir bocca che sentì le dita del Joker stringersi attorno al suo collo sottile. 

Heh ..ci vuole ben altro per zittirmi Mr J!

"Non.. volevi tagliarmi ..l-la lingua... Pasticcino!?" Emise Harley con un filo di voce ma con tutto il disprezzo che poteva mettere nel pronunciare il suo nomignolo.                                                                                                                        
 "Se proprio insisti...cara!" Le lasciò il collo per imprigionare con forza la mascella nella sua mano mentre lei restava immobile "Cosa c'è? Hai finito le tue battute?! O il gatto ti ha mangiato la ling-"

Lo schiaffo fu tale da far girare di lato la faccia del Joker. Ad Harley bruciava la mano. Si era ripromessa di non lasciar trasparire alcuna debolezza, ma i suoi occhi la stavano tradendo.

"Ne ho fin sopra i capelli dei tuoi giochetti" Minacciò il Joker voltandosi con un'espressione indecifrabile. La giovane donna alzò la mano di scatto intenta a colpirlo ancora, ma si ritrasse poco dopo, Joker rimase impassibile.

"..Lo sai benissimo perchè sono rimasta" Mormorò Harley, stanca anch'ella di tutte quelle inutili e dolorose scenate." Ma a quanto pare ..devo riconsiderare le mie scelte..." Si asciugò le lacrime con il dorso della mano, sbavando il trucco da arlecchino, si tolse debolmente il cappello da giullare e si trascinò verso la porta.
Lo aveva ammesso segretamente: aveva perso. Dopo tutto quel tempo Harley sperava di accendere qualcosa nel Joker, sperava ancora di trovare l'uomo nella bestia, in realtà neanche lei sapeva davvero cosa sperava di ottenere.   

Stava per girare il pomello della vecchia porta quando si sentì afferrare per le braccia bruscamente e l'attimo dopo si ritrovò di fronte un Joker accigliato.

"Ti arrendi così?"

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Angolo dell'autrice: chiedo scusa per il mese di ritardo (causa esami universitari) ma finalmente ho concluso questa mini storia, ringrazio immensamente tutti coloro che hanno avuto pazienza e che leggeranno la conclusione, spero che venga recepita la mia prospettiva sui nostri due schizzati preferiti! P.S. non so se dovrei categorizzare il capitolo sul rating arancione...non è niente di volgare ma nell'insicurezza generale e per la sensibilità e nel rispetto di tutti vi avviso di una situazione hot(?)........ Ve l'ho detto che non so categorizzare no? Buona lettura.
 
Capitolo 3

Quel giorno Harley perse il conto di quante volte il Joker l'aveva stupita, ma con quest'ultima perla si superò. “Che cosa?” emise Harley impercettibilmente con gli occhi spalancati.
“Tu hai del potenziale, Harley, e non va sprecato. Vorresti farmi credere che, dopo tutto quel trambusto di poco fa, getti la spugna così facilmente?” Con un tono duro il Joker marcò queste parole, mutando poi la sua faccia in un espressione maligna: “Proprio adesso che stavamo iniziando a scaldarci...” 
“Ma allora è solo questo che ti interessa?! Prenderti gioco di me senza alcun limite! E io che pensavo..”  la sua voce andò man mano ad affievolirsi, ma venne scossa, in tutti i sensi, ancora una volta dal Joker:
“Smettila! Basta con le lagne e combatti!” urlò Joker scuotendo i polsi della bionda.

“Ma che diavolo ti prende?!” Si staccò con violenza dalla sua presa e iniziò ad agitare le mani teatralmente: “Perché tutto questo interesse così all'improvviso, perché tanto disturbo a farmi da life coach, eh? E a che scopo poi? Per continuare a essere la spalla comica che alla fine viene derisa da tutti e le prende sempre e comunque? Ma certo, ovviamente è così! Solo questo e nient'altro ci si può aspettare da te, sadico pazzoide dei miei stivali!”                     Ormai furente, Harley gli lanciò contro il cappello da giullare beccandolo in pieno stomaco:
“Ecco, brava la mia arlecchina!” Divertito, il Joker si teneva la pancia dal dolore temporaneo.

Harley, stanca di essere giostrata in quel modo, sbraitò un'ultima volta, abbassando gradualmente il tono della sua voce stridente: “Piantala! Non è con le lusinghe che mi calmerai! Dopo avermi provocata vuoi già far calare il sipario? Oh no, non te la darò vinta così facilmente, per calmarmi ci vuole ben altro sai?! E dal momento che si tratta di te in realtà... basterebbe anche un semplicissimo gesto d'affetto... di rispetto, che diamine..! E' davvero così impossibile quello che ti chiedo?”

Ignorando quest'ultimo commento Joker replicó: “Ma io non voglio che ti calmi, voglio che tu sfoghi la tua rabbia repressa da chissà quanto e voglio che mi urli addosso tutte le tue accuse, voglio che tu reagisca!” Le gridò contro, non con violenza ma con determinazione e un'inaspettata calma: “Voglio vedere la fenice che rinasce dalle sue ceneri ogni volta che muore, proprio come farebbe la cara, vecchia Harley.” Si avvicinò poi lentamente e le prese il mento tra le dita e Harley subito rabbrividì al contatto di quella mano gelida, ma non si scostò dalla presa.

“Sono perfettamente in grado di cavarmela da sola, io combatto da sempre... e neanche tu mi fermerai..non ho mica bisogno di te che me lo ricordi.” Disse Harley con fermezza, “Ma certo che hai bisogno di me...” sussurrò lui intensificando lo sguardo magnetico su quegli occhi azzurri ormai lucidi.

“Quindi vuoi la solita routine, desideri che io... cada? Solo per te? ” una punta di amaro nell'ultima frase della giovane.

“Non che tu cada ma che ti rialzi. Rivoglio indietro.. la mia Harley Quinn. Quella che aveva un'unica ragione per cui sopportava tutto questo, per cui è rimasta e si rialzava sempre... il suo folle amore.. per il sottoscritto...” mormorò a un respiro dal suo viso carezzando con il pollice dal centro del labbro inferiore di lei fino a tracciare un lungo mezzo sorriso invisibile. Poté quasi avvertire il battito accelerato del cuore di Harley a quella distanza.

“Per tutto questo tempo ..tu sapevi...perché-” emise lei in un debole sussurro ma fu interrotta da un paio di labbra scarlatte che si posarono con veemenza sulle sue, la baciò con un insistente e improvviso desiderio.
Harley dovette aggrapparsi letteralmente a lui, un po' per la fervente iniziativa del Joker, un po' per la confidenza che in un pochi attimi prese anche lei ad approfondire il bacio. 

Se ha intenzione di addolcirmi in questo modo....beh...allora ci sta riuscendo alla grande!

Joker di conseguenza la strinse ancora di più a sé se possibile e aumentò il ritmo della sua lingua dominante sulla sua, lei gli regalò deboli gemiti strozzati e iniziò anche ella ad attaccare: mordendo il suo labbro inferiore si guadagnò un lamento gutturale dal clown e una spinta che la fece finire intrappolata tra la porta e il suo carnefice affamato. Si lamentò per un secondo della botta violenta sulla schiena e l'attimo dopo prese a succhiare il labbro sanguinante del Joker che rispose con entusiasmo:
“Ah quanto mi piacciono.. le evoluzioni delle.. tue discussioni...” mormorò sulle sue labbra, “Le MIE...discussioni?!” si staccò e protestò Harley infastidita ma venne subito messa a tacere venendo risucchiata dai baci appassionati del Joker. Sorrise contro le labbra della giovane al pensiero dei suoi repentini sbalzi d'umore, tutto per causa sua!

Accidenti a te e al tuo charm Mr. J!

“Per la cronaca...” Harley fece pressione con i palmi delle sue mani sul petto del Joker allontanandosi con riluttanza dalle sue labbra, “La piega che sta prendendo tutta questa situazione... non vuol dire che ti ho perdonato... o che mi sono calmata!” mormorò con una vocina offesa tenendo il broncio e gli occhi bassi.
“Mmh si certo, sappiamo entrambi che quando fai quel particolare musetto imbronciato hai in mente solo una cosa, piccola sgualdrinella!” sogghignò il Joker al suo orecchio e prese a baciarle il collo. Harley inspirò di sorpresa al percepire una serie di piacevoli brividi ogni volta che Joker le sfiorava la pelle sensibile, 

“Mr. J...” quando sentì il soprannome sospirato ridacchiò malignamente nell'incavo della sua gola, ma Harley aveva ancora un dubbio che doveva mettere a tacere:

“Perché hai fatto finta di non sapere nulla fin dall'inizio?” 

Poi emise un lamento di frustrazione per l'interruzione, alzò il capo all'altezza del suo e annoiato disse: “Pensavo che anche una testolina vuota come la tua avrebbe capito... hai sentito cosa ho detto due minuti fa?! Apri bene le orecchie perché non lo ripeterò una seconda volta, anzi non lo ripeterò mai più perciò ricordati questo Harley” la strinse per le spalle e fissandola dritto negli occhi continuò con serietà: “Tu hai del potenziale, altrimenti perché ti lascerei gironzolare intorno a me? Per quale altro motivo ti avrei scelta se non per la tua completa ossessione per me e la tua forza distruttrice nascosta che aspettava solo di essere smascherata nel suo vero essere...”
Harley si sentiva sciogliere dentro e rischiava di esplodere dal desiderio, sin dalla prima sessione fu attratta dai suoi modi persuasivi, questo non poteva negarlo.. ma non poteva ancora ritenersi soddisfatta. 

Buon viso a cattivo gioco Harley! È una questione di principio! 

“Ci stai girando intorno pasticcino...” lo canzonò sottovoce, “Lezione di storytelling zucchina, quella era solo la premessa, sii paziente insomma! Non sai proprio apprezzare un minimo di suspense!” ribatté Joker con quel caratteristico tono ironico, “Questo tuo spirito combattivo pero' talvolta ha bisogno di una piccola spinta per venire allo scoperto... Ed è esattamente ciò che ho fatto prima, ti ho assecondato nella tua sceneggiata, ti ho aiutata, mio malgrado, non essendo famoso per le opere caritatevoli, ed eccoci qua. No non c'è bisogno che mi ringrazi, è stato... uno spasso!” e si lasciò andare in una risata sguaiata trascinando lentamente con sé anche Harley.

Tutto sembrava suggerire che il Joker in realtà si stesse solo prendendo gioco di lei sin dall'inizio, forse questa era solo una delle tante vittorie del clown a dispetto di Harley, ma la giovane aveva ricevuto la conferma che il Joker teneva a lei in un modo particolare...la sua tenacia combattiva...ciò che l'aveva caratterizzata da sempre...aveva scoperto che era una delle tante qualità(ne era certa) che la rendevano speciale agli occhi del Joker e anche per questo motivo di vanto personale, non si sarebbe mai più data per vinta, che sia per una spinta da un palazzo di 9 piani o per un pugno in faccia.  Harley considerava questa vicissitudine una grande piccola vittoria, motivo d'orgoglio in più per essere al fianco del clown principe del crimine di Gotham.

D'improvviso Harley lo prese il colletto della camicia avvicinandosi al suo viso e sorridendo maliziosamente disse: 

"Dove eravamo rimasti...pasticcino?"



Fine
 



Grazie...

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