Tautology

di MonMon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una normale, normale notte. ***
Capitolo 2: *** La verità comincia delle bugie ***
Capitolo 3: *** Proveremo qualche altra cosa. ***
Capitolo 4: *** Dove si va da qui? ***



Capitolo 1
*** Una normale, normale notte. ***


Dazai continuava a chiedersi come facesse quel piccolo demonietto dai capelli rossi a trascinarlo nel magico mondo degli ubriaconi seriali.
Bhe.. chuya era sempre stato talentuoso e particolare in molte cose, forse anche troppe...
E così ,come al solito si era lasciato trascinare a bere per festeggiare il successo della loro ultima missione insieme...
E così, come al solito, erano finiti irrimediabilmente sbronzi nel suo appartamento.
Finiva sempre così quando iniziavano a perdere colpi in preda all'alcol ,raggiungevano il luogo sicuro più vicino: Casa sua.
Fece un sospiro profondo guardando distrattamente il suo partner k.o sul divano e sorrise nervosamente.
Così avrebbe preso il raffreddore e dopo si sarebbe lamentato con lui ma che importava?
Poco o niente, così come non era importante essere lucido.
Magari in questo stato sarebbe stato anche più dolce attuare l'ennesimo tentativo di suicidio.
Massì, tanto valeva provarci...
Del resto, che aveva da perdere?
Sorrise schioccando la lingua sotto il palato
Magari un paio di cose ci sono...

Pensò mentre il suo sguardo annebbiato dai fumi dell'alcol cadeva nuovamente sul rosso, già partito per il regno delle sbornie
Bhe...tanto neppure quel dettaglio era importante adesso!
Quindi fece per alzarsi ma si vide costretto a mantenersi al bancone del piano bar con una mano: Tutta la sala gli girava vorticosamente ed era peggio di qualsiasi Trip da barbiturici,decisamente peggio!
...N-nh...ho proprio bevuto troppo...
Borbottò iniziando a sentirsi la testa pesante e annebbiata
Con non poche difficoltà si mise in piedi iniziando a camminare dondolandosi per il corridoio a piccoli passi, per raggiungere la sua camera da letto.
Si morse le labbra: Il percorso non gli era mai sembrato più lungo mentre muoveva un passo dopo l'altro fino ad arrivare alla meta tanto ambita.
Fermandosi, aprì la porta quasi cadendo all'interno della stanza e compiendo un nuovo sforzo, raggiunse il letto dove ci si gettò pesantemente.
Mhhh...la mia povera testa...voglio morire...

Pigolò rimanendo per qualche istante immobile, supino, a guardare il soffitto illuminato solo dalla pallida luce della luna che filtrava dalla finestra finché non si poi voltò su un fianco chiudendo gli occhi.
Rimase così.
Fermo e immobile, lasciandosi scivolare, sentendosi sempre più debole e intorpidito.
Se stava morendo era proprio una bella morte, non sentiva alcun male.
O magari si stava addormentando?
No, forse stava già dormendo.
Si, iniziò ad essere sicuro di star dormendo, eppure il suo stato mentale gli sembrava fin troppo razionale per essere un sogno.
E poi...tutti quei pensieri vennero scacciati via quando qualcosa di gelido gli sfiorò la guancia.
 
  -Nex--> Act.2 La verità comincia dalle bugie

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Capitolo 2
*** La verità comincia delle bugie ***


Eppure nonostante fosse terribilmente freddo, quello era un tocco delicato e gentile.
..N-Ngh...?
Mugugnò aprendo mezzo occhio, strofinandosene un secondo.
Quindi si era addormentato...
Ed era veglio adesso?
Si, doveva o forse si era svegliato in un sogno...?
Inconsciamente gli pareva più probabile questa opzione soprattutto quando i suoi occhi si posarono su una certa persona...
Sapeva che era materialmente impossibile..ma allora perché si lasciò semplicemente trascinare da quel momento?
Chissà...
Si chiese come mai fosse lì, accanto a lui...
Vestito in modo strano poi...
E' un mantello..quello sulle sue spalle..?!
Pensò incredulo osservandolo.
I suoi ribelli capelli rossi facevano spiccare ancora di più gli occhi azzurri mentre il suo incarnato era pallido come la luna.
Ti ho svegliato..? Mi dispiace.
Disse con voce calma e un pò stanca.
Oh..a lui piaceva sentirla, gli era estremamente  cara così come la persona a cui apparteneva....
Non importa, Oda...
Commentò abbozzando un piccolo sorriso.
Al contrario del rosso, lui lo faceva spesso ma nonostante tutto, i suoi sorrisi erano sempre ambigui, provocatori o gelidi
A volte poteva sembrare spaventoso quando lo faceva eppure....
Eppure, era un sorriso spontaneo e dolce quello che gli era spuntato ora sul suo viso.
Sicuramente anche Oda ci aveva fatto caso perché sembrava leggermente spaesato.
Dovresti riguardarti di più.
Iniziò a dire, incatenando gli occhi a quelli del moro.
Ma tanto, suppongo sia inutile ripeterlo a un fissato dei suicidi, giusto?
Commentò cinico levandosi il pesante mantello che portava sulle spalle, potendolo sul corpo di Dazai ancora disteso.
Mpf...qualcosa del genere~
Cinguettò per tutta risposta, facendosi piccolino sotto la stoffa che l'aveva ricoperto.
Quindi lo vide alzare gli occhi al cielo a cui seguì una carezza sulla sua testa e un sospiro profondo.
Vorrei che la smettessi di-
Solo quando berrai il mio sangue fino a farmi morire!
Lo interruppe bruscamente, scoprendosi completamente il collo.
Il rosso aggrotto'la fronte schioccando la lingua sotto il palato con aria annoiata.
Ancora con questa storia...?
Nonostante la sua fosse una domanda retorica e il moro lo sapesse perfettamente, l'aveva visto annuire deciso.
Non ti ucciderò. Ho smesso di farlo, lo sai...
Disse serio, socchiudendo gli occhi, distogliendoli da quelli scuri dell'altro.
Naturalmente mentivo!
Commentò canzonatorio facendo un sorriso malizioso ma Oda ritirnò a guardarlo, stavolta un pò male.
No, non lo facevi.
Ribatté semplicemente, con tono fermo.
E per un momento voce, sguardo e parole lo fecero vacillare.
Per un solo momento era riuscito a farlo sentire scoperto, preso quasi in contropiede.
Quella persona era la sola che nn riusciva mai ad ingannare.
Il suo cuore sembrò riempirsi di colpo e lui, se da una parte ne sembrò rasserenato, dall'altra si sentì atterrito.
Che sarebbe successo se l'avesse perso?
Se quel "qualcosa" che gli aveva riempito il vuoto nel petto fosse svanito insieme al rosso?
Era troppo spaventosa la sola idea e pendendone atto,Dazai abbassò il capo e scrollò le spalle abbandonando la testa sulle gambe di Oda.
Non voleva più pensare a niente. Net--> Act.3 Proveremo qualche altra cosa
 

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Capitolo 3
*** Proveremo qualche altra cosa. ***


E poi tutto era cambiato di colpo.
Quella tranquillità, seppure apparente era sparita, andata via, puff.....bye bye
In un momento, chissà come e perché si ritrovava in quella sala immensa, steso sul pavimento gelido con Oda che lo sovrastava tenendogli i polsi fermi ai lati della testa.
E sentiva qualcosa di umido finirgli addosso.
Realizzò solo dopo, abbassando lo sguardo, di cosa fosse...

Il rosso aveva una ferita al petto che sanguinava copiosamente.
Dazai la osservò attentamente e sarebbe stato sommerso da pensieri e paure se non fosse stata per la voce di Oda che richiamò la sua attenzione.
Non vorrei farlo, mi dispiace...

Lo sentì dire, mordendosi con aria sofferente le labbra semi aperte.
Ne vide qualcosa di fin troppo affilato spuntare di fuori e sbattè più volte le ciglia.
Ah..? Finalmente mi ucciderai..?

Chiese quasi speranzoso, ridendo nervosamente.
Ma lo sguardo del suo amico diventò triste e tormentato mentre faceva un cenno di diniego col capo
Qualcosa di peggio...

Rispose abbassandosi verso l'incavo del suo collo

Final Arc. Dove si va da qui?

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Capitolo 4
*** Dove si va da qui? ***


Gridò.
Gridò forte e stavolta non era un sogno, stavolta era davvero sveglio.
Oda non lo sovrastava più, non era più steso su una lastra di marmo
Era sul suo letto.
Ansimante e sudato si portò la mano in fronte accorgendosi poco dopo di non essere solo.
Chuya gli stava di fianco e dormiva ma nonostante questo, aveva preso a mordicchiargli la spalla.
In silenzio, alzò gli occhi al cielo sospirando profondamente poi alzando quanto bastava il piede gli assestò un bel calcione sul fianco facendolo ruzzolare giù dal letto.
Naturalmente sapeva a quali conseguenze stava andando incontro ma non gli importava.
Tanto, voleva morire a prescindere, se qualcuno lo uccideva davvero meglio.
...3....2...1..
...
Pensò facendo il conto alla rovescia.
Come aveva previsto, non ebbe il tempo di arrivare allo ''0'' che iniziò a galleggiare.
Azzardò che il rosso fosse così sbronzo da aver annullato la gravità invece di appesantirla.
Mh...non era importante, gli bastò un momento per annullare l'abilità del suo partner e riportare tutto alla normalità.
TU! Brutto stronzo! COME hai osato buttarmi giù dal letto a calci?!!!

Tuonò furioso mentre il moro aveva preso a guardarlo annoiato.
Io...? Di che parli? Sei caduto da solo....
Disse ingenuo.
Lo vide aggrottare la fronte.
Oh..dopo tutto questo tempo, ci casca ancora..? Possibile..?
Pensò quasi basito.
Dopo qualche istante, chuya tornò a guardarlo leggermente più tranquillo.
Ah....credevo che mi avessi spinto giù a calc--
Naturalmente mentivo. Ti ho preso a calci, mi stavi dando fastidio.

Lo interruppe cinico, sorridendogli ironicamente.
Ed ecco, ecco che sulla faccia del rosso si faceva strada la sua migliore espressione omicida.
M-Ma io ti ammazzo davvero!!
Esplose stringendo forte i pugni, tremante di rabbia lanciandosi a colpirlo.
Il suo attacco però non ebbe buon'esito: Con non curanza, Dazai gli aveva dato tranquillamente le spalle voltandosi nella direzione opposta.
Quando hai finito di ammazzarmi, ripuliscimi casa.
Borbottò con non curanza.
Seguì un silenzio sospetto o quasi..
Ormai aveva imparato a conoscerlo e sapeva esattamente che stava tremando di rabbia per via della sua rispostaccia così come sapeva che non l'avrebbe mai ucciso.
Tsè...non ti farò un simile favore, maledetto bastardo!

Ringhiò ancora furioso.
Appunto...

Pensò il moro, restando muto avvertendo, distintamente l'altro rigettarsi di nuovo steso senza alcuna grazia.
Sbuffò seccato nel sentire che la sua irruenza aveva fatto tremare il letto poi sospirò nel ritrovarselo con la schiena premuta alla propria.
Se osi buttarmi di nuovo giù dal letto a calci ti gonfio di botte, sappolo...
Lo minacciò furente.
Dazai sorrise appena, lasciandosi scappare una leggera risata.
Certo...buona notte anche a te, Chuya.
Concluse stanco, riaddormentandosi.

END.

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