Step in the name of love di Cicci 12 (/viewuser.php?uid=19702)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** STEP ONE – Halfway up the stairs ***
Capitolo 2: *** STEP TWO - No feelings ***
Capitolo 3: *** STEP THREE - Wind of change ***
Capitolo 4: *** STEP FOUR - You've got a friend in me ***
Capitolo 5: *** STEP FIVE - Shake them haters off ***
Capitolo 6: *** STEP SIX - You can’t put your arms around a memory ***
Capitolo 7: *** STEP SEVEN - Cryin' christmas tears ***
Capitolo 8: *** STEP EIGHT - Then he kissed me ***
Capitolo 9: *** STEP NINE - Don't know why ***
Capitolo 10: *** STEP TEN - Who's afraid? ***
Capitolo 11: *** STEP ELEVEN - The weakness in me ***
Capitolo 12: *** STEP TWELVE - Scream of anger ***
Capitolo 13: *** STEP THIRTEEN - My heart will go on ***
Capitolo 14: *** STEP FOURTEEN - Feeling good ***
Capitolo 15: *** STEP FIFTEEN - The greatest discovery ***
Capitolo 16: *** STEP SIXTEEN - Love is a battlefield ***
Capitolo 17: *** STEP SEVENTEEN - When I fall in love ***
Capitolo 18: *** STEP EIGHTEEN – And I love you so ***
Capitolo 19: *** STEP NINETEEN - The End Is the Beginning Is the End ***
Capitolo 20: *** STEP TWENTY - It's Good To Be Back Home ***
Capitolo 21: *** STEP TWENTY-ONE – For my wedding ***
Capitolo 22: *** STEP TWENTY-TWO – We are family ***
Capitolo 23: *** STEP TWENTY-THREE – The great adventure ***
Capitolo 1 *** STEP ONE – Halfway up the stairs ***
ONE STEP – Halfway up the stairs
STEP
ONE
– Halfway
up the stairs*
Ecco,
mi era successo di nuovo; ancora una volta avevo passato ore e ore in
biblioteca nel vano tentativo di finire quel dannato tema di
Erbologia, e non mi ero nemmeno accorta del tempo che passava.
E
ora, ero in super ritardo per la cena!
E
sto pure morendo di fame! Ma perché non mi compro un dannato
orologio? Dovrei chiedere a Hermione di regalarmene uno a Natale.
Quelli dei babbani sono così carini.
mi ritrovai a pensare, stupidamente, senza smettere di correre.
Saltellai
da un piede all’altro, aspettando con impazienza che le scale
si decidessero a fermarsi davanti a me, e quando finalmente lo
fecero, con uno scatto felino le salii a due a due, arrivando in cima
con tale foga da mettere un piede in fallo, sbilanciandomi verso il
vuoto.
Ero
sicura che Merlino quella volta non mi avrebbe aiutato; sarei caduta
all’indietro e mi sarei sicuramente rotta qualcosa.
Godric,
ero sopravvissuta a una guerra, e ora avrei finito per rompermi una
gamba salendo delle stupide scale?
Ma
proprio mentre mi stavo per sbilanciare all’indietro, una mano
magra e pallida sbucò dal nulla, afferrandomi il braccio e
facendomi recuperare l’equilibrio, prima di cozzare con slancio
contro l’ampio petto dello studente davanti a me; sperai
ardentemente non si trattasse di un professore, o sarei morta di
vergogna.
Soprattutto
se si parlava del professor Carlson, quello nuovo e carino che da
quest’anno insegnava Difesa Contro le Arti Oscure.
Stavo
per ringraziare il mio salvatore, quando, alzando lo sguardo verso il
suo viso, la voce mi si strozzò in gola, riconoscendo il
giovane davanti a me; capelli biondi fuori posto e occhi di ghiaccio,
Draco Malfoy mi stava osservando con espressione seria, sempre con il
mio braccio nella sua morsa.
Decisamente
non era il professor Carlson!
-
Dovresti fare più attenzione, Weasley.- mi rimproverò
lui con tono glaciale, lasciandomi finalmente andare.
-
E tu potevi anche lasciarmi cadere. Da quando vuoi fare l’eroe?-
risposi a tono, sprezzante, facendo un passo verso la mia destra, per
evitare di cadere sul serio dalle scale; tra loro e il corridoio che
mi avrebbe portato alla mia Sala Comune, c’era solo il corpo
del ragazzo, ed io avevo come la sensazione che non mi avrebbe reso
facile superarlo.
Era
il comportamento tipico di Draco Malfoy.
-
Nessun atto eroico, Weasley. Ricordi? Io sono il cattivo.- sibilò
a denti stretti il biondo, portando il suo viso a pochi centimetri
dal mio.
-
Se avessi notato che eri tu, ti avrei lasciato cadere.- aggiunse poi,
ritornando in posizione eretta e guardandomi dall’alto in
basso.
-
Vai al diavolo, Malfoy.- lo apostrofai, infine, superandolo, e
restando sinceramente stupita quando lui non tentò di fermarmi
per punire la mia insolenza; decisamente non me lo sarei aspettato.
Percorsi
il corridoio quasi di corsa, prima di salire l’ultima rampa di
scale che mi avrebbe portato davanti al ritratto della Signora
Grassa, questa volta stando ben attenta a non inciampare; ero ancora
in ritardo per la cena, ma prima avevo un disperato bisogno di una
rapida doccia, per togliermi di dosso il profumo di quel Serpeverde
da strapazzo.
*”Halfway
up the stairs” by Evanescence (2011)
Note
dell'autrice: Proprio
così, miei cari lettori, sono tornata!! <3 Tranquilli,
non è necesserio che vi mettiate le mani nei capelli, questa
volta prometto di essere brava e non troppo sadica!!
Ok,
torno ad essere seria, almeno per questa prima presentazione della
mia nuova creazione!!
Alcuni
di voi forse mi conoscono già, per chi ancora non avesse avuto
questo dispiacere, mi presento; sono Cicci 12 e proprio oggi
festeggio I miei primi 10 anni sul sito di EFP!!
Ed
è proprio questo il motivo per cui sono tornata con una nuova
fan fiction.
Come
capirete leggendo, sono una grandissima fan delle Drinny, e, come
sempre, anche questa volta saranno Draco e Ginny I protagonisti della
mia storia.
Anche
se, più che una storia, si tratta di un raccolta di one-shot,
un insieme di pillole di vita, tutte collegate tra di loro, che
ripercorrono I mesi del ritorno a scuola dei nostri protagnonisti
dopo la fine della seconda guerra magica.
Saranno
presenti un pò tutti e alcuni di loro saranno molto diversi da
come ce li ha presentati la nostra cara zia Rowling; ma in fondo si
sa, la guerra cambia un pò tutti.
Quindi,
riassumendo; il tutto è ambientato dopo la fine della guerra,
I protagonisti principali sono Draco Malfoy e Ginny Weasley, I quali
percorreranno, passo passo, il loro cammino verso quello che potrebbe
diventare un grande amore.
Bè,
ho lanciato le basi della mia pubblicazione, quindi ora non mi resta
che aspettare che voi leggiate e, se vorrete, mi diciate cosa ne
pensate; è un esperimento nuovo per me, quello della raccolta
di one-shot, quindi spero di fare un buon lavoro.
L'ultimo
appunto che vi lascio è quello dei titoli dei miei capitoli;
oltre a tenervi aggiornati sui passi fatti dai miei protagonisti, ho
scelto anche titoli di canzoni che abbiano al loro interno una parola
(scritta in grassetto), che descriva alla perfezione ciò che
caratterizza l'anima dei miei capitoli.
Nel
frattempo, vi do appuntamento al prossimo capitolo!!
Un
bacione grande a tutti!!
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** STEP TWO - No feelings ***
STEP TWO – No feelings
STEP
TWO
– No
feelings*
Il
vento gelido soffiava prepotente tra i campi che circondavano la
tenuta di Hogwarts, così allungai il passo per raggiungere
Hermione e gli altri, per poi stringermi ancora di più nel
lungo mantello nero; eravamo solo a metà Ottobre, ma il gelo
aveva già invaso la Gran Bretagna come in pieno inverno, e
l’idea di andare all’uscita periodica a Hogsmeade non mi
allettava più così tanto.
Ma
io, Ron, Harry e Hermione ci eravamo organizzati per quella gita già
da qualche settimana, e non me la sentivo di dare loro buca.
Tuttavia
il “programma” prevedeva una capatina da Zonko,
una lunga sosta da Mielandia
(grazie a Merlino, perché avevo finito tutta la mia scorta!),
e, per finire, una calda Burrobirra ai Tre
Manici Di Scopa, dopo che
tutti i negozi del posto avevano riaperto, una volta finita la
guerra.
Quindi
non avremmo trascorso troppo tempo all’aperto.
Dopo
la sconfitta di Voldemort, i colori erano tornati a far da
protagonisti nel secolare paesello magico, spingendo gli studenti di
Hogwarts a tornare in quei luoghi in cui le uscite erano previste
dalla scuola.
Perfino
a Diagon Alley tutti i negozi avevano riaperto i battenti, ma far
visita ai Tiri Vispi Weasley
e non trovarci più Fred, mi serrava ancora la gola in una
morsa dolorosa.
Mio
fratello mi mancava da morire, e nonostante George facesse di tutto
per rimpiazzare la figura del gemello, niente e nessuno poteva
riempire quel vuoto che il rosso aveva lasciato.
-
Ehi, attento! - sentii esclamare una voce poco più avanti,
riportandomi così alla realtà, prima di notare mio
fratello scontrarsi con qualcuno subito al di là del vecchio
ponte di pietra.
-
Stai attento tu, Malfoy, mi sei venuto addosso.- ululò Ron con
sguardo feroce, facendo però qualche passo indietro, in modo
da mettere un paio di metri di distanza tra lui e il loro nemico di
sempre.
Il
biondo passò lo sguardo su tutti e quattro, soffermandosi
qualche secondo in più su di me, come a voler cercare non so
bene cosa nei miei occhi, prima di cambiare direzione e proseguire a
passo spedito verso il villaggio magico, come a non voler perdere
altro tempo con noi.
-
Gira al largo, Weasley.- si limitò a rispondere il Serpeverde
senza nemmeno voltare lo sguardo, seguito dall’amico di sempre
Blaise Zabini, il quale ci riservò una lunga un’occhiataccia,
senza proferire parola.
Era
alquanto strano, ma da quando eravamo tornati a scuola, io per il mio
sesto anno e loro per il settimo, dopo la Seconda Guerra Magica e i
processi contro i Mangiamorte, Malfoy aveva smesso di prendersi gioco
di noi e di insultarci; sembrava addirittura volerci evitare, ogni
volta che lo incrociavamo per i corridoi, era evidente che cambiasse
strada.
Ma
forse era solo per il fatto che lui e la sua gente avevano perso la
battaglia finale e che suo padre si trovasse ad Azkaban, condannato
al Bacio del Dissennatore.
-
Ti manca il paparino, Malfoy?- non si arrese mio fratello, tentando
di stuzzicarlo.
Vidi
Zabini posargli una mano sul braccio, come a voler fermare una sua
qualsiasi reazione, ma il biondo ignorò semplicemente il
rivale, proseguendo lungo la sua strada; forse, in fondo, la guerra
non aveva cambiato solo noi.
*”No
feelings” by Sex Pistols (1977)
Note
dell'autrice: Ed eccomi di nuovo qui
con la nuova one-shot.
Lo
so, mi rendo conto che questi primi due “capitoli” non
rendono vera giustizia alla nascita della storia che ha come
protagonisti Draco e Ginevra, ma abbiate un po' di pazienza, sono pur
sempre pillole di vita quotidiana, e un minimo di “premessa”
ci vuole.
Come
ho detto anche in questa one-shot, i nostri protagonisti sono tornati
a scuola per finire gli studi, e nonostante abbiano tutti un anno in
più del dovuto, tutti gli studenti che l'anno precedente non
sono riusciti a finirlo per colpa della guerra, lo stanno ora
ripetendo.
In
più, i nuovi primini sono entrati come loro diritto al primo
anno, così nessuno perde niente (questa spiegazione non era
importante ai fini della mia storia, ma ci tenevo a precisarlo per
non fare confusione!).
Come
avete potuto vedere, la guerra non ha cambiato solo Harry e gli
altri, ma anche i “cattivi” ne hanno risentito; ho deciso
di non mettere l'OOC tra gli avvertimenti perchè è vero
che i comportamenti di Draco potrebbero essere cambiati nei confronti
dei protagonisti di zia Jo, ma io li ritengo una conseguenza di ciò
che è accaduto nei libri.
Ma
se a vostro avviso dovrei inserirlo come avvertimento, fatemelo
sapere!! ;)
Ah,
nelle scorse “note dell'autrice” ho dimenticato di
specificarlo (anche se l'ho fatto nella presentazione iniziale), ma
ci tengo a specificare che quasi tutte le one-shot saranno dal punto
di vista di Ginevra, tuttavia il nostro Draco avrà il suo POV
in alcune altre, quindi entrerò nella testa di tutti e due! ;)
Spero
di aver smosso un po' la curiosità dei miei lettori con questo
aggiornamento e vi do appuntamento al prossimo!!
A
presto!!
Bacioni
<3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** STEP THREE - Wind of change ***
STEP THREE – Wind of change
STEP
THREE
–
Wind
of change*
La
notte di Halloween era appena trascorsa, eppure, quella mattina del
primo Novembre, la mia Sala Comune era ancora piena di zombie;
forse, continuare la festa con fiumi di Whisky Incendiario preso
dalle cucine di Hogwarts da Dean e Seamus, non era stata una buona
idea.
Uscii
dal ritratto della Signora Grassa e salii le scale fino alla Torre di
Astronomia; avevo dannatamente bisogno di un po’ d’aria,
quella in Sala Comune era ancora satura di alcool.
Spinsi
la porticina di legno e subito l’aria fredda d’inizio
Novembre m’invase, facendomi quasi rabbrividire.
Mi
ci vollero alcuni secondi prima di rendermi conto di non essere sola,
ma quando feci per tornare indietro tentando di non fare rumore,
Draco Malfoy si voltò verso di me senza staccare gli
avambracci dalla balaustra, facendomi capire che andarmene senza
essere notata era ormai impossibile.
-
Non mordo, Weasley.- si limitò a dire il Serpeverde,
riportando lo sguardo sulle montagne che circondavano i domini di
Hogwarts.
Mi
avvicinai con passo lento, affiancandolo vicino alla ringhiera che ci
separava dal precipizio in cui era morto Silente, ma mantenendo da
lui qualche metro di distanza.
Il
silenzio divenne quasi insopportabile, tanto che dopo pochi minuti mi
spazientii, allontanandomi di un paio di passi verso la porticina che
mi avrebbe riportato dentro al castello.
-
Sarà meglio che me ne vada.- osservai con durezza, muovendo
qualche passo.
-
Non è necessario.- ribatté Malfoy senza guardarmi,
mentre il vento gli scompigliava i capelli biondissimi.
-
D’accordo, Malfoy, parliamoci chiaro. Che diavolo ti succede?-
esclamai all’improvviso, facendolo voltare verso di me con
occhi spalancati.
-
In che senso?- proruppe il Serpeverde, seriamente stupito.
-
Da quando siamo tornati, non ci sfotti più, non ti prendi
gioco di noi, o semplicemente ci eviti. Posso capire che tu e la tua
gente abbiate perso la guerra, ma non mi sembra che l’ultima
incarcerazione di tuo padre prima di questa definitiva ti avesse
impedito di torturarci.- gli esposi tutto d’un fiato,
incrociando le braccia al petto.
-
La mia gente?- si limitò a domandare il giovane, mentre un
sorriso divertito gli si dipingeva sul volto, lasciandomi basita; da
quando Draco Malfoy sorrideva in modo così affascinante?
Oh,
dacci un taglio, Ginny, mi
rimproverai mentalmente, prima di alzare gli occhi al cielo per
nascondere il mio attimo d’incertezza.
-
Hai capito cosa intendo.- gli risposi infine, prima di riportare il
mio sguardo su di lui.
-
Vedo che non hai peli sulla lingua, Weasley.-
-
Quando mai li ho avuti?-
-
Questo è vero.- osservò il biondo, sbuffando ancora una
volta, divertito.
Il
sorriso rimase dov’era per qualche secondo, prima di scomparire
del tutto, mentre lo sguardo di ghiaccio tornava a contemplare il
Lago Nero sotto di noi.
-
Portai non crederci, ma sto tentando di cambiare le carte in tavola.-
riprese la parola il ragazzo dopo qualche secondo, abbassando il tono
della voce.
-
Come, scusa?- non riuscii a trattenermi io, senza nascondere lo
stupore.
-
Come ti ho detto, sei libera di non credermi.- aggiunse il
Serpeverde, questa volta con tono sprezzante; l’avevo forse
offeso?
-
Non… non volevo dire questo. Ti chiedo scusa.-
Davvero
stavo chiedendo scusa a Draco Malfoy? - Davvero mi stai chiedendo
scusa?- espresse i miei pensieri il giovane davanti a me, mentre il
sorriso di poco prima tornava a incurvargli le labbra; almeno su
questo eravamo d’accordo.
Il
silenzio tornò a fare da protagonista tra di noi, poiché
io non sapevo bene in che modo continuare quella strana
conversazione.
-
Sono stanco di vivere nell’odio, il mio e quello degli altri.
Forse resterò un Mangiamorte per sempre, e questo stupido
tatuaggio sarà qui a ricordarmelo fino alla fine dei miei
giorni.- mi tolse dall’impiccio il Serpeverde, stringendosi
l’avambraccio sinistro come a volersi ricordare dove il Marchio
Nero gli era stato impresso sulla pelle per sempre.
-
Non si può… togliere?- domandai stupidamente io,
mordendomi poi la lingua.
-
È magia nera, Weasley, nessun incantesimo è in grado di
cancellarlo.- mi ricordò infatti lui; lo sapevo bene, ma per
un attimo mi ero quasi dimenticata che lui faceva parte di quelle
persone che avevano praticato la magia oscura.
-
Ma nonostante tutto, voglio riabilitare il mio nome, voglio camminare
in mezzo alla gente senza essere additato o insultato, anche se me lo
merito. È dura, credimi, non è facile cambiare le
proprie idee da un giorno all’altro, ma questa guerra non ha
portato niente di buono, per nessuno, men che meno per me.- proseguì
il suo discorso Malfoy, come se non fosse mai stato interrotto.
Ci
fu di nuovo silenzio, ma questa volta non lo sentii così
pesante come poco prima; mi limitai ad osservare il suo profilo,
chiedendomi se le sue parole fossero sincere o meno.
Ma
il suo comportamento negli ultimi mesi, mi suggerì che forse i
suoi intenti erano reali; prima di tornare a Hogwarts, il nostro
unico incontro era avvenuto al Ministero, durante i processi ai
Mangiamorte, in cui Harry aveva testimoniato a favore di Narcissa e
Draco Malfoy, permettendo così la loro scarcerazione.
Aveva
trascorso solo pochi giorni ad Azkaban, ma forse erano bastati per
cambiare quel ragazzino arrogante e spocchioso che era sempre stato
Draco Malfoy.
O
forse la guerra aveva portato via qualcosa anche a lui?
-
È molto… nobile da parte tua.- commentai infine,
riattirando la sua attenzione.
La
sua schiena si raddrizzò di scatto, come scottato da qualcosa,
o forse si era semplicemente reso conto di essersi aperto troppo con
me.
-
Devo andare. Ci si vede, Weasley.- esclamò tutto d’un
fiato, prima di sparire come una folata di vento, attraversando la
porticina di legno e lasciandomi finalmente sola.
Sì,
decisamente la guerra aveva segnato tutti noi, nel bene e nel male.
*”Wind
of change” by Scorpions (1990)
Note
dell'autrice: Ed eccomi
presente al nostro appuntamento del giovedì con la nuova
one-shot.
Come
avrete potuto notare, finalmente c'è un vero e proprio
contatto tra i nostri protagonisti; da questo “capitolo”
in poi, la storia sarà più lineare e le one-shot
saranno tutte collegate tra loro in una trama più precisa.
Che
ne dite di questa apertura di Draco verso la nostra rossa? Come avevo
già detto, non ho inserito l'OOC perchè, nonostante sia
vero che gli atteggiamenti del Serpeverde sono cambiati, essi sono
una conseguenza della guerra, non di una mia idea personale, e per
chi ha letto “La maledizione dell'erede”, anche la cara
zia Jo ha parlato di cambiamenti del nostro bel biondo.
Anche
Ginny ha notato cambiamenti in Draco, quindi chissà cosa
comporterà nel rapporto tra i due.
Lo
scoprirete nelle prossime one-shot! ;) Nel capitolo scorso non
l'ho fatto, ma vorrei ringraziare moltissimo chi legge i miei
aggiornamenti; so che ci siete, anche se silenziosi!
Non
mi resta che darvi appuntamento a giovedì prossimo e alla
prossima one-shot!
Un
bacio a tutti!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** STEP FOUR - You've got a friend in me ***
STEP FOUR
STEP
FOUR –
You've
got a friend
in me*
Mi
strinsi nel mantello alla ricerca di un po’ di calore, mentre
continuavo a dare piccoli calci ai sassolini che circondavano le rive
del Lago Nero.
Eravamo
ormai agli inizi di Dicembre, e questo significava che mancava
davvero poco alle vacanze di Natale.
Per
mia fortuna, aggiungerei, perché avevo proprio bisogno di una
pausa; certo, non era niente in confronto all’anno precedente e
alle torture subite dai fratelli Carrow, ma quel sesto anno mi stava
uccidendo.
Ok,
una scelta di parole davvero ironica!
Mi
piaceva passeggiare in riva al lago, nonostante il freddo; mi
permetteva di stare un po’ per conto mio e riflettere su cose
cui, spesso, preferivo non pensare.
La
guerra era ormai finita da molti mesi, ma le immagini di Tonks e
Lupin stesi a terra nella Sala Grande di Hogwarts, ancora mi
perseguitavano.
Ma
quello che più mi mancava, era Fred.
Non
solo era mio fratello, era anche il mio migliore amico.
Mi
era sempre stato vicino, mi aveva sempre difeso quando mamma mi
sgridava per qualcosa, o quando Ron mi stava addosso a causa dei
ragazzi che frequentavo; Fred aveva sempre preso le mie difese, mi
aveva sostenuto, mi era stato accanto.
Era
l’unico a poter dire di conoscermi veramente, anche più
degli altri miei fratelli, anche più dei nostri genitori.
E
mi mancava, mi mancava terribilmente.
Non
poter più sentire la sua voce, le sue battute taglienti verso
Ron, la sua risata insieme a quella di George...
Era
come se una parte di me mi fosse stata strappata via con violenza,
come se quel pezzettino di cuore che rappresentava Fred fosse stato
lacerato, lasciando una parte vuota accanto a tutte quelle che
rappresentavano le persone che amavo.
Sentii
le lacrime premere dietro le palpebre, ancora una volta, forti,
arroganti, prepotenti.
-
Fred.- mi ritrovai a sussurrare al vento, mettendo poi un piede in
fallo e rischiando di concedermi un bagno fuori programma.
Ma
ancora una volta, il mio capitombolo fu evitato da una mano forte e
decisa, che mi sorresse quel tanto che bastava per non farmi
infradiciare da capo a piedi e facendomi, di nuovo, scontrare con un
petto ampio e ben delineato.
-
Quindi il tuo è un vizio, Weasley?- parlò finalmente il
mio salvatore, rivelandomi la sua identità.
-
Forse è la tua presenza che mi porta male, Malfoy.- tentai di
rispondere a tono, riportandomi in posizione eretta e scostandomi
appena da lui, cercando di non sembrare imbarazzata; era da quando
avevamo parlato sulla Torre di Astronomia che non lo vedevo, e da
allora non avevo fatto altro che pensare a quello che ci eravamo
detti.
-
Comunque grazie.- ripresi la parola dopo qualche secondo, lisciandomi
il pesante mantello nero, mentre lui mi lasciava finalmente andare.
-
Di nulla, Weasley.- ricambiò lui, incrociando il mio sguardo e
trovandovi qualcosa che gli fece spalancare gli occhi.
-
Ti senti bene?- aggiunse il Serpeverde, fissandomi curioso, mentre io
non capivo da dove venisse tanto interesse.
Stavo
per rispondere, quando una lacrima traditrice lasciò
finalmente i miei occhi, bagnandomi la guancia; così ricordai
ciò cui stavo pensando poco prima, e immaginai che le mie
iridi chiare fossero lucide e arrossate.
-
Io… stavo solo pensando a… ad alcune cose.- mi
giustificai distogliendo lo sguardo e asciugandomi la goccia salata
ormai giunta sulle mie labbra.
-
Cose tristi, immagino.- tentò di farmi parlare Malfoy.
-
Pensavo a Fred.- cedetti infine, riportando i miei occhi in quelli di
ghiaccio di lui, sfidandolo con lo sguardo; che provasse anche solo a
rivolgermi una parola di scherno!
-
Mi dispiace.- si limitò invece a dire lui, senza abbassare le
sue iridi grigie.
-
Come scusa?- esclamai io, presa alla sprovvista, spalancando a mia
volta gli occhi.
-
Ho detto che mi dispiace. Per tuo fratello.-
Il
silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, mentre riflettevo su
cosa rispondere; possibile che quel ragazzo riuscisse sempre a
spiazzarmi in quel modo?
-
Non sei stato tu a ucciderlo.-
Mi
ci era voluto parecchio tempo prima che riuscissi a pronunciare le
parole “ucciso” o “morto”, ma dopo sette
mesi, finalmente riuscivo a dirle senza che mi si stringesse lo
stomaco.
-
Forse la maledizione non è partita dalla mia bacchetta, ma io
ero lì, ho minacciato Potter e chi ha ucciso tuo fratello,
faceva parte della mia… gente.- deglutì a fatica il
biondo, abbassando lo sguardo e stringendosi il braccio sinistro,
come se il Marchio Nero gli bruciasse ancora.
-
Tu non volevi essere lì, non volevi far parte di quella gente,
o sbaglio?- fu il mio debole tentativo di consolarlo, facendo un
passo verso di lui.
-
Io non ho mai detto questo.- si mise sulla difensiva Malfoy, facendo
a sua volta un passo indietro.
-
Forse non con queste esatte parole, ma quello che mi hai detto ora e
quello che mi hai detto l’ultima volta, sulla Torre di
Astronomia… Tu mi stai chiedendo scusa per un crimine che non
hai commesso, hai detto che vuoi cambiare, che non vuoi più
portare avanti questa guerra. Io c’ero, Malfoy. Forse non in
prima persona, ma so cos’è successo quando Silente è
morto, so come hai affrontato lo scorso anno, vedevo il tuo sguardo
quando i Carrow torturavano gli altri studenti, pieno di paura, ma
anche di disgusto. So che volevi uccidere il nostro Preside e che non
intervenivi contro quei due Mangiamorte perché, in caso
contrario, Voldemort avrebbe ucciso te e i tuoi genitori. E per
quanto Lucius fosse una persona spregevole, so perché non hai
voluto mettere in pericolo lui e Narcissa. C’ero durante la
battaglia finale, so che non hai colpito Harry, Hermione e mio
fratello quando Tiger ti ha detto di farlo. Tu non sei un
Mangiamorte. O meglio, lo sei a causa di quel Marchio, ma non era
quello che volevi.-
Mi
sentivo quasi la bocca secca per quel lungo discorso, ma era quello
che pensavo; sapevo che in realtà Malfoy non era quel
Mangiamorte bastardo che aveva voluto farci credere in tutti quelli
anni, e le sue parole di quel giorno sulla Torre più alta del
castello e quelle che mi aveva detto poco prima su mio fratello, non
mi avevano lasciato alcun dubbio.
Era
incredibile, ma Draco Malfoy stava realmente cercando di cambiare.
-
Ora devo andare.- si limitò a commentare il Serpeverde girando
su se stesso e facendomi alzare gli occhi al cielo.
-
Non devi scappare, Malfoy. Se cambiare è davvero quello che
vuoi, devi accettare anche… l’amicizia di una Weasley.-
-
Amicizia? È davvero questo che mi stai… offrendo?-
osservò il biondo, sollevando un sopracciglio, ora divertito.
-
Sì, è così.- risposi risoluta, sollevando il
mento.
Ci
fissammo negli occhi per un po’, senza parlare, prima che un
sorriso sincero, come non avevo mai visto prima sul suo volto, si
aprisse sulle labbra di Draco Malfoy.
-
Allora grazie, Weasley, credo che accetterò.- rispose infine
il giovane, ancora terribilmente divertito.
-
Ora però sarà meglio rientrare, prima di prenderci un
accidente.- aggiunse il Serpeverde, riavviandosi i capelli.
-
S-sì, hai ragione. Ci vediamo, Malfoy.- risposi a mia volta,
leggermente imbarazzata, superandolo e avviandomi verso il castello,
lasciando solo il ragazzo.
Quasi
a metà strada, mi voltai ancora una volta verso il Lago Nero e
non potei fare a meno di notare un lieve sorriso ancora presente sul
volto del biondo, mentre la stessa espressione nasceva sulle mie
labbra; per quel giorno avevo fatto la mia buona azione, e ne ero
terribilmente soddisfatta.
*
“You've got a friend in me” by Randy Newman (1995)
Note
dell'autrice: Non so a voi, ma
a me questo Draco piace un sacco!!
Lo
so, lo so, in un certo senso mi sto facendo i complimenti da sola, ma
che volete farci, noi autori siamo un po' narcisisti.
Allora,
che ne pensate?? Amicizia tra Malfoy e Weasley... l'idea mi gusta
parecchio!!
E,
soprattutto, rappresenta un preludio di ciò che verrà.
;)
In
questa one-shot abbiamo anche una Ginny più introspettiva, un
piccolo viaggio nei suoi ricordi e nei suoi sentimenti; il ricordo di
Fred sarà molto presente anche nei prossimi capitoli, dal
momento che il rosso è sempre stato uno dei miei personaggi
preferiti, e se avessi un migliore amico, me lo immagino proprio come
lui.
Per
questo l'ho voluto presentare come il Weasley più vicino a
Ginny.
Vi
avviso fin da subito che nella prossima one-shot il bel biondo non
sarà presente e che sarà strettamente collegata a
questa, dal momento che si svolge solo pochi attimi dopo.
Tuttavia,
posso assicurarvi che ora si fa tutto più movimentato. ;) Non
mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima settimana!
Un
bacione a tutti!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** STEP FIVE - Shake them haters off ***
STEP FIVE –
STEP
FIVE –
Shake
them haters
off*
-
Ginevra Molly Weasley!-
-
Che c’è, Ron?- domandai esasperata, alzando gli occhi al
cielo.
Ogni
volta era la stessa storia; io facevo qualcosa che a mio fratello non
andava a genio, e lui iniziava a rimproverarmi chiamandomi con il mio
nome per intero.
Solo
che, quella volta, non avevo proprio idea di cosa avessi fatto.
-
Ti ho visto.- riprese la parola Ron, rosso in volto.
-
Mi hai visto fare cosa?-
-
Parlare con Malfoy, poco fa, vicino al lago. Non provare a mentire,
ti ho visto dalla finestra.- aggiunse mio fratello, indicando con un
dito la finestrella che, dalla nostra Sala Comune, dava direttamente
sul cortile del castello.
Ero
decisamente stupita che non gli fosse ancora venuto un infarto per
ciò di cui mi stava accusando.
-
Non ho alcun motivo di mentire, Ron.- gli risposi con tranquillità,
togliendomi il mantello.
-
Quindi lo ammetti?-
-
Sì, Ron, stavo parlando con Malfoy, ha evitato che mi facessi
un bel bagnetto nel lago. Che male c’è?-
Sicuramente
la domanda sbagliata.
-
Che male c’è? È Draco Malfoy.- raggiunse gli
ultrasuoni Ron, alzando le braccia al cielo.
-
Senti, possiamo parlare per qualche minuto senza che nessuno di voi
dia di matto?- ripresi la parola dopo un sospiro, spostando lo
sguardo anche su Hermione e Harry.
-
Devi dirci qualcosa a proposito di Malfoy?- domandò intuitiva
la mia migliore amica, inclinando la testa da un lato.
-
Non voglio sentire niente che…- tentò di protestare mio
fratello, subito interrotto dalla sua ragazza.
-
Ron, sentiamo cos’ha da dire tua sorella, ok?- cercò di
calmarlo Hermione, posandogli una mano sul braccio.
-
Io… ho parlato con Malfoy. È capitato e basta, qualche
settimana fa, sulla Torre di Astronomia. È cambiato, Ron, è
cambiato davvero.- iniziai a spiegare con tutta la calma possibile,
fissando gli occhi di mio fratello, identici ai miei.
-
È un Mangiamorte, Ginny, non può cambiare.-
-
La guerra non c’è più, Ron, è finita. Noi
abbiamo vinto, e Harry ha aiutato Malfoy e sua madre a non finire ad
Azkaban.-
-
L’ho fatto perché non mi sembrava giusto, nonostante
tutto. Malfoy non mi ha attaccato nella Stanza delle Necessità,
né ha ucciso Silente. E Narcissa Malfoy mi ha salvato la
vita.- prese la parola il Prescelto, come a volersi giustificare.
-
Sì, perché voleva rivedere suo figlio.- osservò
Ron, passando lo sguardo da lui a me.
-
E questo non ti fa capire che anche lei è un essere umano?
Malfoy vuole… redimersi, vuole cambiare, vuole essere una
persona migliore. Voglio almeno provare ad avere un rapporto civile
con lui, non dico che ora si debba diventare grandi amici. Lucius
Malfoy è una persona orribile, e merita la condanna che ha
ricevuto, ma io credo che sua moglie e suo figlio, nonostante tutto,
abbiano diritto a una seconda possibilità.-
-
Tu gli credi?- mi pose una nuova domanda Hermione, tuttavia
sorridendomi; non so perché, ma ero sicura che lei sarebbe
stata la prima a capire e ad accettarlo.
-
Sì, gli credo.-
-
Ma…- tentò ancora una volta di protestare Ron.
-
Non sei stanco? Non sei stanco dei continui litigi, di queste lotte,
di questo odio? Abbiamo già perso abbastanza tempo con questa
guerra, abbiamo perso fin troppe persone care.- lo bloccai, prima che
potesse continuare.
-
Effettivamente è un po’ che non ce lo ritroviamo tra i
piedi a sfotterci.- osservò Harry, fissando il fuoco che
crepitava dentro il camino.
-
Perché anche lui è stanco di questa vita.- gli feci
notare, portando il mio sguardo su di lui.
Il
silenzio cadde tra di noi, solo il rumore delle fiamme a farci
compagnia; la maggior parte degli studenti era ancora a lezione, per
questo la Sala Comune di Grifondoro era quasi completamente deserta.
-
Sì, è vero, hai ragione. Anch’io sono…
stanco di-di odiare. Chi lo meritava, ora è morto o è
ad Azkaban.- riprese la parola mio fratello dopo qualche secondo,
annuendo appena e facendo ben capire a tutti a chi si stesse
riferendo.
-
Mi ha chiesto scusa per la morte di Fred.- dissi all’improvviso,
facendoli sobbalzare tutti e tre.
-
D-dici davvero? Malfoy ti ha chiesto scusa…- esclamò
Ron, incredulo; come biasimarlo, anch’io all’inizio quasi
non ci credevo.
-
Sì, mi ha detto che gli dispiace per la morte di nostro
fratello.- ripetei per fargli entrare in testa il concetto.
La
guerra era finita, e tutti noi dovevamo essere consapevoli del fatto
che le cose erano cambiate.
Dovevamo
mettere da parte l’odio e andare avanti, tutti insieme.
*”Shake
them haters off” by Kelly Rowland (2011)
Note
dell'autrice: Eccomi qui,
puntuale come un orologio svizzero.
Lo
so, mi rendo conto che questo capitolo non risulta così
“avvincente” come, vi garantisco, saranno i prossimi.
È
ambientato solo pochi minuti dopo la one-shot precedente, quindi
consideratela un prolungamento di quella!
Come
come una sorta di passaggio, dall'odio alla tolleranza.
Non
voglio che in questa mia storia ci sia ancora l'odio della guerra,
del bene e del male, dei Mangiamorte e dei membri dell'Ordine; e
Ginny rappresenta un po' l'intermediario.
E
anche Ron e il resto del Golden Trio, a mio avviso, deve accettare il
cambiamento di Malfoy così come si sta impegnando a fare
Ginny.
Che
dite, troppo contorto? XD Spero di non perdere i miei lettori con
questa one-shot un po' più noiosa (sì, me ne rendo
conto!), ma per scrivere una buona storia, bisogna affrontare tutte
le facce del cubo!
In
ogni caso, vi garantisco che dalla prossima one-shot, le cose si
faranno più interessanti. ;) (questa volta è vero! XD)
Chissà
se Ron e gli altri accetteranno l'amicizia tra Ginny e Draco.
E
soprattutto, come si evolverà questa amicizia? Perchè,
credetemi, questa è la vera domanda.
Allora,
al prossimo aggiornamento! ;)
Un
bacione grande! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** STEP SIX - You can’t put your arms around a memory ***
STEP SIX
STEP
SIX –
You
can’t put your arms around a memory*
Quasi
non riuscivo a credere che, finalmente, l’indomani sarebbero
iniziate le vacanze di Natale.
Avevo
come la sensazione che, quell’anno, il castello si sarebbe
svuotato completamente.
In
fondo, era il primo Natale di pace e tranquillità da ormai
molti anni, il primo dopo la fine della guerra.
Personalmente
non vedevo l’ora di tornare alla Tana, di rivedere tutta la mia
famiglia e passare qualche giorno con loro.
Anche
se già sapevo che la tristezza non ci avrebbe dato spazio, non
ancora, era troppo presto; avevamo perso molte persone cui volevamo
bene, e quello era il primo Natale senza di loro, senza Fred, senza
Remus e senza Tonks.
Ma
non volevo darle la soddisfazione di vincere, perché sapevo
che mio fratello non ne sarebbe stato felice, mi avrebbe detto di
sorridere sempre e comunque, anche se lui non c’era più.
Perché,
in fondo, anche se le persone muoiono, restano sempre dentro i nostri
cuori.
-
Sempre con la testa tra le nuvole, eh Wesley.- mi accolse una voce
ben nota, attirando la mia attenzione.
Quella
volta almeno non mi c’ero scontrata, ma sembrava diventata
ormai una routine
quella d’incontrare Draco Malfoy per i corridoi di Hogwarts.
-
Che ci fai ai piani alti, Malfoy?- gli domandai sollevando un
sopracciglio e senza rispondere alla sua provocazione, ma sorridendo;
c’eravamo incontrati altre volte dopo la chiacchierata al lago,
e dovevo ammettere che il nostro rapporto era nettamente migliorato.
Almeno
non ci affatturavamo ogni volta che c’incontravamo.
-
Purtroppo bisogna passare di qui per andare alla Torre di
Astronomia.- mi fece notare lui, sollevando le spalle e passandosi
una mano tra i capelli biondissimi.
Da
quando trovavo quel gesto così accattivante, mi ritrovai a
pensare mentre il mio cuore perdeva un battito.
-
Ancora troppi pensieri?- posi un’altra domanda io, passando a
un tono più amichevole; se lui non sfotteva, perché
dovevo farlo io?
-
Quelli ci sono in ogni momento della giornata, e non sempre sono
piacevoli.- mi confidò il Serpeverde, portando i suoi
penetranti occhi di ghiaccio nei miei e facendomi arrossire.
-
Già, ti capisco. Anch’io stavo pensando a Fred.- mi
aprii a mia volta, abbassando tuttavia lo sguardo.
-
Non dovresti farlo.- riprese la parola lui, dopo qualche secondo di
silenzio, facendomi rialzare la testa che avevo abbassato senza quasi
accorgermene.
-
Come scusa?- domandai io, senza capire.
-
Non fraintendermi, dico solo che non dovresti pensare a cose tristi,
soprattutto ora che è quasi Natale.-
-
Non credevo avessi tutto questo spirito natalizio.- osservai io,
sollevando un sopracciglio, forse leggermente offesa dalle sue
parole; da quando doveva essere lui a dirmi a cosa dovevo pensare?
-
Non l’ho mai avuto, infatti, questa è la prima volta.-
mi confessò, scoppiando a ridere e facendomi spalancare gli
occhi per lo stupore.
-
Dev’essere il fatto che non ho più un certo mago oscuro
che mi sta con il fiato sul collo.- aggiunse il biondo, senza
cancellare il sorriso dal suo volto.
-
Non volevo mancarti di rispetto, ma devi pensare alla tua famiglia
ora, dovete andare avanti insieme. Non conoscevo bene tuo fratello,
ma per quel poco che l’ho avuto intorno qui a scuola, ho come
la sensazione che lui la penserebbe allo stesso modo.- continuò
il Serpeverde, inclinando la testa verso destra.
-
Hai ragione, è esattamente quello che avrebbe detto lui. Ma
non è sempre facile.- risposi con sincerità,
stropicciandomi l’orlo del maglioncino della divisa.
-
Lo so.- si limitò a commentare lui, facendomi sollevare ancora
una volta lo sguardo.
-
Tiger non era esattamente uno stinco di santo, e sicuramente ha fatto
parecchie cose… malvagie, diciamo; ma era mio amico, alla fine
dei conti.- aggiunse Malfoy, notando il mio sguardo e grattandosi la
nuca in un gesto quasi d’imbarazzo.
-
Tu… tu t-tornerai a casa per le vacanze?- mi affrettai a
domandare, cambiando argomento; era davvero troppo strano avere a che
fare con un Draco Malfoy così vulnerabile.
-
Sì. Vado a fare un po’ di compagnia a mia madre. Da
qualche mese il Manor è diventato fin troppo grande per lei.
Ci sono rimasti solo due elfi domestici, dal momento che gli altri
appartenevano tutti a mio padre, quindi una presenza in più in
casa non le dispiacerà.- mi rispose lui, portando lo sguardo
fuori dalla grande vetrata colorata.
-
Passerete il Natale voi due?-
-
Già. Voi invece sarete tutta la banda, come al solito,
giusto?- mi prese in giro Malfoy, ridendo divertito.
-
Esatto, il solito caos delirante, ma che ci vuoi fare, è
casa.- osservai io altrettanto divertita, alzando gli occhi al cielo
e fingendo esasperazione.
Il
silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, prima che fossi io a
romperlo.
-
Bè, sarà meglio che vada. Passa un buon Natale,
Malfoy.- gli augurai, titubante, prima di avvicinarmi a lui di
qualche passo, sollevarmi sulle punte dei piedi e lasciargli un
leggero bacio sulla guancia.
-
Buon Natale anche a te, Weasley.- mi sussurrò lui piano,
sfiorandomi l’orecchio con il suo fiato caldo e facendomi
rabbrividire.
Lo
superai quasi di fretta, mentre uno strano brivido mi scorreva giù,
lungo la schiena; da quando Draco Malfoy mi faceva rabbrividire, e
non di disgusto?
*
“You
can’t put your arms around a memory” by Johnny Thunders
(1978)
Note
dell'autrice: Ammettetelo,
sono bravissima, sempre così puntuale! XD
Eccomi
qui con il nuovo capitolo; lo so, un po' fuori stagione, ma, come ho
specificato nella presentazione della storia, devo seguire un ordine
cronologico.
A
tal proposito, una delle mie lettrici (che adoro già solo per
il fatto che legge la mia storia! XD), mi ha fatto notare che la mia
fanficion potrebbe essere definita di una semplice long fic con più
capitoli, piuttosto che una raccolta di one-shot.
Ci
tengo quindi a chiarire la cosa, nel caso in cui altri fossero
d'accordo. :) Devo confidarvi che anche io, avendo già
scritto la maggior parte dei capitoli, non ero sicura di poterla
presentare come una raccolta, ma rileggendola, è comunque
evidente che, nonostante si segua un ordine cronologico, si tratta di
una serie di pillole di vita, una sorta d'insieme di “slices of
life” che narrano la storia di Ginny e Draco.
Ovvero,
tra un capitolo e l'altro passano anche alcuni mesi, andando avanti
ci saranno anche anni di stacco, e scrivendo semplici long fic, non
mi sono mai ritrovata a far passare tanto tempo tra un capitolo e
l'altro.
Per
questo ho pensato di metterla come una raccolta di one-shot, in cui i
capitoli sono comunque più corti rispetto a quelli che
solitamente scrivo! XD
Senza
contare che era un'idea che mi piaceva tantissimo e che mi ronzava in
testa per un po'. XD
Quindi,
se alcuni di voi pensano che abbia definito i capitoli come
one-shots, erroneamente, vi chiedo scusa!
Come
ho detto alla mia lettrice terry
(spero non la prenderai sul personale, hai fatto benissimo ad espormi
i tuoi dubbi, così ho potuto chiarire il tutto! :) Ti ho
convinto?? XD), coloro che fanno davvero la storia siete voi lettori,
perchè senza di voi, io non pubblicherei. XD
Quindi
leggete il tutto come più vi piace! ;)
Non
mi resta che salutarvi e darvi appuntamento a giovedì
prossimo, come sempre! ;) Un bacione grande!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** STEP SEVEN - Cryin' christmas tears ***
STEP
SEVEN – Cryin'
christmas tears*
-
Non fraintendetemi ragazzi, l'idea di andare a trovare Andromeda per
fare gli auguri di Natale a lei e Teddy è stata ottima, ma mi
si stanno congelando i piedi.- osservò Ron, affondando gli
stivali nella neve fresca, prima di stringersi nel pesante cappotto
in un vano tentativo di sfuggire al freddo.
-
Porta un po' di pazienza, Ron, siamo quasi arrivati.- lo ammonì
la sua ragazza alzando gli occhi al cielo, intravedendo la tenuta dei
Tonks ormai poco lontano da loro.
-
Devo ringraziarti, Ginny, sono felice di poter fare gli auguri a
Teddy di persona.- si rivolse a me un Harry alquanto infreddolito, ma
felice di partecipare a quell'iniziativa.
-
Oh, avanti Harry, non mi devi ringraziare. Sei il suo padrino, non
potevi non passare a fargli un salutino.- sminuii i suoi complimenti
io, facendogli l'occhiolino.
Finalmente,
raggiungemmo il portico di casa Tonks, e dopo aver salito i tre
scalini, Hermione bussò alla porta, aspettando che la padrona
di casa ci aprisse per poterci lasciare alle spalle quel freddo
pungente.
Dovemmo
aspettare solo pochi secondi prima che Andromeda Black, in Tonks,
facesse capolino dalla porta di legno, spalancando gli occhi per lo
stupore.
-
Harry, ragazzi! Non mi aspettavo di trovarvi qui proprio oggi.- ci
accolse la donna, aprendosi in un ampio e magnifico sorriso
-
È Natale, non potevamo non venirti a trovare.- le rispose
teneramente Harry, felice di tanta commozione.
-
Teddy sarà felice di vederti, Harry. Sarà felicissimo
di vedere tutti voi. Ultimamente è molto affettuoso con
tutti.- ci informò la mora, facendoci ridere e facendosi da
parte per farci finalmente entrare tra le calde e confortanti mura di
casa sua.
-
A proposito, devo avvertirvi che ho ospiti.- provò a
prepararci Andromeda, ma tutti e quattro eravamo ormai arrivati in
salotto, vedendo con i nostri occhi a cosa si stesse riferendo la
nostra ospite.
-
Malfoy.- esclamò incredula Ginny, spalancando gli occhi,
notando lui e Narcissa Malfoy comodamente seduti su una delle
poltrone e su parte del divano presenti nel soggiorno.
-
W-Weasley.- ululò a sua volta il biondo scattando in piedi,
altrettanto sorpreso di vederci lì; come biasimarlo?
-
Loro che diavolo ci fanno qui?- alzò il tono della voce mio
fratello, attirando l'attenzione di tutti e portando una mano alla
tasca del cappotto con l'evidente intento di estrarre la bacchetta.
-
Ron!- lo rimproverai a voce alta, facendo un piccolo passo verso di
lui, mentre Hermione gli posava una mano sull'avambraccio, tentando
di bloccare il suo gesto.
-
Forse è meglio se noi ce ne andiamo, Dromeda.- prese
finalmente la parola Narcissa, imitando il figlio ed alzandosi in
piedi
-
No!- la fermai io con decisione, voltandomi verso i due biondi con
sguardo deciso.
-
Non è necessario che voi ve ne andiate solo perché
siamo arrivati noi.- cercai di giustificare la mia risolutezza,
scambiandomi uno sguardo d'intesa con il Serpeverde.
-
Ron, ricordi il nostro discorso? Credo sia giunta l'ora di metterlo
in pratica.- mi rivolsi nuovamente a mio fratello, riportando lo
sguardo su di lui, il quale sospirò quasi sconfitto.
-
È difficile.- si limitò a commentare, chiudendo gli
occhi, ma allontanando la mano dalla tasca del cappotto.
-
Lo è per tutti, Weasley, credimi.- ribatté Draco con
decisione, fissando il suo sguardo di ghiaccio in quello chiaro
dell'altro.
-
D'accordo, ci proverò.- decretò infine Ron, sospirando
e alzando le braccia al cielo come a voler far vedere a tutti che non
aveva nessuna intenzione di usare la sua bacchetta.
-
Io... vado a preparare altro the. Voi ragazzi accomodatevi pure.-
prese la parola Andromeda
come se nulla fosse successo, ma tirando anche lei un impercettibile
sospiro di sollievo.
-
Se lo avessi saputo, ti avrei fatto gli auguri di Natale direttamente
oggi.- mi rivolsi a Draco avvicinandomi a lui, dopo aver lanciato un
ultimo sguardo a mio fratello, prima di togliermi il pesante giaccone
e posandolo sul bracciolo della poltrona su cui il Serpeverde era
seduto fino a pochi attimi prima.
-
Sono sorpreso quanto te, Weasley.- osservò il biondo,
sorridendomi; perché da qualche tempo a quella parte vedere il
suo sorriso risollevava anche il mio umore?
-
Grazie, comunque.- aggiunse Malfoy, passandosi una mano tra i
capelli, mentre osservava il resto della comitiva sedersi sull'altra
poltrona o su alcune sedie fatte apparire per magia dalla padrona di
casa.
-
Non devi ringraziarmi, ho fatto solo ciò che era giusto. Ora
siamo amici, no?- gli feci notare con un occhiolino, prima di notare
lo sguardo divertito di Narcissa con la coda dell'occhio; chissà
quali strani pensieri le stavano passando per la mente.
Draco
le aveva parlato di quello che era successo tra noi due? E, in quel
caso, ne era felice o mi avrebbe affatturato volentieri?
Bé,
ero ancora viva e vegeta, quindi c'era qualche possibilità che
anche la signora Malfoy fosse d'accordo con la volontà del
figlio di cambiare stile di vita.
-
Ehm... quindi avete passato il Natale voi quattro insieme?- tentò
di fare conversazione Hermione, prima di abbassare lo sguardo una
volta incontrati gli occhi grigi del suo nemico di sempre; Ron in
fondo aveva ragione, non era ancora così semplice per loro.
In
fin dei conti, la guerra non era mai stata realmente tra me e Draco,
ma piuttosto tra lui e il famoso Golden Trio.
-
Esatto. Non mi piaceva sapere Draco e Cissy tutti soli in quella
grande casa. Senza contare che anche io e Teddy avremmo dovuto
passare il Natale in solitudine. Quindi tanto valeva riunire la
famiglia.- spiegò Andromeda uscendo dalla cucina con un nuovo
vassoio pieno di tazze e biscotti e passando la bevanda calda a tutti
noi.
-
A proposito, dov'è quel frugoletto? Non vedo l'ora di
strapazzarlo un po'.- esclamai sorseggiando il mio the, mentre notavo
Malfoy sorridere e scuotere la testa divertito; possibile che fossi
diventata così maledettamente divertente?
O
erano i Malfoy ad avere qualche problema?
-
Vado a vedere se si è svegliato.- mi rispose Andromeda posando
la sua tazza sul tavolino e alzandosi in piedi, dirigendosi verso il
piano superiore.
-
Come è andato il vostro Natale alla Tana?- s'interessò
poi il biondo, mentre i miei tre accompagnatori sussultavano sulle
loro sedie; non erano ancora abituati a questo nuovo Draco Malfoy,
mentre io, ormai, ci avevo fatto il callo.
-
Caotico come sempre, ma come ti ho già detto una volta, è
casa.- risposi io tranquillamente, mentre il Serpeverde ridacchiava
divertito; a questo dovevo ancora farci l'abitudine, dovevo
ammetterlo.
-
Vorrei... vorrei portassi i miei auguri a... a Molly e Arthur, se non
ti dispiace.- prese improvvisamente la parola Narcissa, facendo
sussultare anche me e Draco; decisamente questa non me l'aspettavo.
-
Lo farò volentieri, signora Malfoy.- acconsentii sorridendo,
dopo qualche attimo di sorpresa; questo stava forse a significare che
non odiava mia madre per aver ucciso sua sorella Bellatrix?
Quella
era la prova definitiva che anche lei era ormai stanca di tanto odio.
-
Ti prego, chiamami Narcissa.- aggiunse la bionda, sorridendomi
sincera; tutta quella situazione cominciava a farmi girare la testa.
Ma
non potei fare a meno di notare il sollievo nello sguardo e
nell'espressione di Draco, e quello mi fece sorridere ulteriormente.
Forse
anche lui temeva che la madre rovinasse tutto il duro lavoro che
aveva fatto in quei mesi; in fondo, le vecchie abitudini sono dure a
morire, soprattutto per una Black purosangue come Narcissa Malfoy.
-
Ellì!- fummo distolti dai nostri pensieri da una vocetta
allegra, mentre Andromeda rientrava in salotto con in braccio un
Teddy sveglio e pimpante.
-
Ehi, ciao piccolino.- lo salutò con trasporto il giovane
Potter, prendendolo dalle braccia della nonna e facendolo volteggiare
in aria; era ancora strano per me vedere Harry in quegli
atteggiamenti con un bambino, ma dovevo ammettere che era davvero
dolcissimo.
Poi,
in fondo, lui era il suo padrino, ed ero certa che Sirius si fosse
comportato nello stesso identico modo quando lui era piccolo.
-
Ehi, frugoletto, e a me non mi saluti?- m'intromisi con delicatezza,
prendendo il piccolo Metamorfomagus dalle braccia di Harry,
facendogli battere le manine contento, mentre i suoi capelli
diventavano di una acceso giallo evidenziatore.
-
Wow, ma sei diventato bravissimo.- gli feci i complimenti aprendo la
bocca in un'espressione di stupore, mentre Teddy batteva le manine
ancora più forte.
-
Anche Dora aveva iniziato alla sua età.- osservò
Andromeda accarezzando la testolina del nipote, mentre uno sguardo
triste si posava sulle fotografie appoggiate sul mobile del
soggiorno, dove lei, Tonks e Ted sorridevano spensierati, facendo
“ciao ciao” con le mani a chi li osservava.
Sentendo
le sue parole non potei fare a meno di ripensare a Remus e Tonks,
freddi e privi di vita sul pavimento della Sala Grande, mentre
l'immagine di Fred riappariva nitida nella mia mente.
Sentii
subito le lacrime risalire e spingere prepotenti per uscire, così
consegnai Teddy alla nonna e con un “scusate” appena
sussurrato, mi diressi veloce verso la porta di casa, alla ricerca di
un po' di aria fresca; sapevo di non poter nascondere agli altri
quello che mi passava per la testa, ma non me la sentivo proprio di
scoppiare in lacrime davanti a loro.
Per
mia sfortuna non avevo fatto i conti con l'aria gelida che soffiava
tra i campi innevati della Gran Bretagna, così mi ritrovai ben
presto a rabbrividire e a battere i denti, stringendomi le braccia
intorno al busto nel tentativo di scaldarmi almeno un po'.
-
Così ti prenderai un accidente.- mi fece sussultare una voce
dietro di me, prima che il mio cappotto mi fosse posato sulle spalle.
Voltandomi,
incrociai gli occhi di ghiaccio di Malfoy, i quali mi osservavano
tristi, ma con un debole sorriso sulle labbra.
-
Mi dispiace, mi sono comportata da sciocca.- osservai io abbassando
lo sguardo, commentando il mio comportamento di poco prima.
-
Nessuno ti considera una sciocca. Hai ripensato a tuo fratello, non è
vero?-
Io
mi limitai ad annuire, incassando ancora di più la testa tra
le spalle e stringendomi ulteriormente dentro al mio giaccone
pesante.
-
È normale. Zia Andromeda ha parlato di Dora, e tu hai
ripensato a Fred. Nessuno là dentro può pensare che tu
sia una stupida.- tentò di consolarmi il Serpeverde,
accarezzandomi i capelli, mentre io trattenevo il respiro; era strano
assistere a certi gesti da parte di Draco Malfoy.
Nonostante
tutto, era ancora in grado di sorprendermi.
-
Ora si sentirà tremendamente in colpa.- riprese la parola
Draco, ridacchiando divertito.
-
Oddio, no, sul serio?- esclamai io preoccupata, alzando la testa di
scatto e incrociando le sue iridi grige, mentre lui mi sorrideva
intenerito.
-
Dovresti pensare un po' più a te stessa, e non solo agli
altri.- mi rimproverò bonariamente Malfoy, inclinando la testa
da una parte come a volermi contemplare meglio.
Non
seppi nemmeno io perchè, ma le sue parole non fecero altro che
aumentare il groppo che sentivo in gola, spingendo sempre più
le lacrime che premevano per uscire.
-
Sfogati.- mi sussurrò il Serpeverde avvicinandosi ancora di
più a me, mentre io finalmente mi lasciavo andare, permettendo
alle gocce salate che per tutti quei mesi avevo trattenuto dentro di
me, di scivolare lungo le mie guance, scuotendomi in singhiozzi e
piccole convulsioni.
Senza
dire una parola, Draco mi afferrò per le spalle, facendomi
cadere contro il suo ampio
petto e stringendomi in un forte abbraccio, mentre io stringevo
convulsamente tra le dita il suo cappotto, ricambiando l'abbraccio.
Erano
passati sette mesi dalla morte di Fred, e io mai, nemmeno una volta,
avevo versato una lacrima, ma ora le braccia di Draco Malfoy mi
sembrarono le più adatte ad accogliere il mio sfogo; era
davvero strano come la vita, a volte, ti riservasse ancora delle
sorprese.
*
“Cryin'
Christmas Tears” by Eric Clapton (1999)
Note
dell'autrice: Bè,
chi di voi aveva pensato ad un piccolo regalino di Natale tra Draco e
Ginny, ci è andato vicino.
Sicuramente
è stata una sorpresa per tutti e due ritrovarsi nello stesso
salotto proprio quel giorno.
E
personalmente vedo l'offerta di Draco a Ginny di sfogarsi, come una
sorta di regalo da parte sua.
Lo
so, sono fissata con Fred, ma la sua morte è stata una di
quelle che mi hanno spiazzato di più (insieme a quella di
tutti gli altri, ovviamente, a io adoravo Fred! T.T).
Spero
davvero che questo Draco non vi sembri troppo cambiato rispetto a
quello della saga originale; mi rendo conto che i suoi sono
comportamenti strani, in fondo lo pensa anche Ginny, ma, santo
Godric, hanno combattuto una guerra, io non potrò mai sapere
cosa si prova, ma qualcosa dentro deve cambiartelo per forza. o.o
E
per Draco, ho deciso in un cambiamento in meglio. ;)
E
delle reazioni di Narcissa che mi dite?
Devo
ammettere che come personaggio mi è sempre piaciuto,
nonostante spesso venisse descritta in modo snob, ma dopo il patto
stretto con Piton per proteggere suo figlio e il fatto che abbia
mentito a Voldemort solo per poterlo rivedere, me l'ha fatta
rivalutare.
In
tutte le mie fan fiction, l'ho sempre fatta redimere, quindi perchè
cambiare?
Mi
piace vederla come un alleata di Draco.
Bè,
ora vi posso dire solo che le sorprese non sono finite, e che il
prossimo capitolo è il vero “regalo”, ma per voi
lettori. XD
Adesso
sta a voi interpretare le mie parole, alcuni ci si sono avvicinati
molto per quanto riguarda il capitolo che sto pubblicando!
A
presto, miei cari! :)
Un
bacione grande <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** STEP EIGHT - Then he kissed me ***
STEP
EIGHT - Then
He Kissed
Me*
Osservai
la figura riflessa nello specchio della mia camera per la millesima
volta, non ancora convinta che le scelte fatte da Hermione fossero
adatte a me, ma erano quasi le nove di sera del 31 Dicembre, e non
c'era ormai più tempo per ripensarci e per cambiarmi
completamente.
Così,
con un sospiro di rassegnazione, uscii dalla mia stanza, avviandomi
verso le scale ce mi avrebbero condotta al piccolo salotto della
Tana; non avevo la minima idea di cos'avessero escogitato i miei per
far entrare lì dentro tutti gli invitati alla festa, ma ero
certa che non mi avrebbero delusa.
Affrontai
un gradino alla volta, sperando di non capitombolare fino al
pianerottolo a causa delle scarpe con il tacco alto che la mia
migliore amica aveva pensato bene di abbinare al vestitino verde
smeraldo che indossavo quella sera; ancora mi domandavo perché
avessi chiesto aiuto a lei.
Alzai
gli occhi al cielo ancora una volta rassegnata, mentre la
protagonista dei miei pensieri mi si avvicinava titubante, poco prima
che entrassi nel salottino decorato a festa.
-
Gin, sei un incanto.- mi fece i complimenti la Caposcuola, finalmente
sorridendomi.
-
Poche smancerie, Granger, questa me la paghi.- finsi indignazione io,
puntandole un dito contro, ma aprendomi anche io in un largo sorriso.
-
A proposito, c'è un piccola... sorpresa, se così si può
definire.- riprese la parola la mia migliore amica, mentre il sorriso
di poco prima le si congelava sul volto; cosa poteva essere successo
di così drammatico?
Per
scoprirlo non mi restò che entrare nel piccolo soggiorno, dove
non avevo mai visto così tante persone tutte insieme, fino a
quando le mie attenzioni non furono attirate da due chiome
biondissime e inconfondibili.
-
M-Malfoy?- ululai incredula, spalancando la bocca; mi sarei aspettata
di vedere un Ippogrifo nel mio salotto, perfino un Erumpent, ma mai
madre e figlio Malfoy.
-
Sorpresa!- esclamò divertito il ragazzo, prima iniziare a
ridacchiare, forse a causa della mia espressione; sinceramente, non
potevo dargli torto.
-
M-mamma, che... che succede?- mi rivolsi a lei balbettando, tentando
di capire la situazione; non che la presenza dei due mi fosse
sgradita, tutt'altro, ma vederli nel salotto della Tana... bé,
mi faceva un certo effetto.
-
In realtà sono stata io a chiedere ai tuoi genitori di
invitare Draco e Cissy, stasera.- prese la parola Andromeda,
facendosi avanti con il piccolo Teddy in braccio.
-
E noi abbiamo accettato con piacere.- s'intromise a sua volta mio
padre, facendo passare un braccio intorno alle spalle di mia madre.
-
P-piacere?- ripetei io, sconvolta; il mondo stava per scomparire e
nessuno mi aveva detto niente?
-
Ehi, frena l'entusiasmo, Weasley.- mi prese in giro Draco, prima di
notare una punta di rammarico nei suoi occhi; ops, l'avevo per caso
offeso?
-
No, non-non fraintendermi, sono felice che siate qua.- tentai di
tranquillizzarlo, sorridendogli con tutta la sincerità di cui
ero capace.
-
Ma... continuo a non capire! Mamma, papà, vi siete fatti di
qualche pozione stupefacente?- aggiunsi, rivolgendomi direttamente ai
miei genitori, i quali scoppiarono a ridere come se avessi detto la
cosa più divertente al mondo; io ero mortalmente seria!
-
No, tesoro, non siamo impazziti. La guerra è finita, Draco e
Narcissa sono stati scagionati, e Ron ci ha detto che ora voi due
siete diventati amici.- iniziò a spiegarmi mio padre,
sorridendomi ancora divertito.
-
Sì, ma voi...-
-
Anche noi siamo stanchi di odiare, tesoro. Andromeda voleva anche
loro vicini per iniziare il nuovo anno, e noi abbiamo accettato.-
concluse la spiegazione mia mamma facendo
spallucce, prima di sorridere alla signora Malfoy, la quale rispose
sincera.
-
Wow!- mi limitai a commentare io, facendo ridere tutti quanti;
cominciavo seriamente a pensare ad una carriera da comica!
-
Burrobirra?- mi offrì infine il Serpeverde, alleggerendo la
tensione e sorridendomi teneramente.
Da
quando Draco Malfoy era tenero?
-
Grazie.- accettai volentieri afferrando il bicchiere, prima di
arrossire lievemente sotto il suo sguardo.
Dopo
il giorno di Natale, quindi dopo i dieci minuti buoni in cui avevo
pianto contro il suo petto per la morte di Fred, io e il biondo non
ci eravamo più visti, e dovevo ammettere che ripensare in quel
momento a ciò che avevo fatto, mi metteva in imbarazzo; gli
avevo letteralmente inzuppato il cappotto!
-
So a cosa stai pensando. E non devi.- mi precedette Malfoy, dandomi
un buffetto sulla fronte, prima di sorseggiare il suo boccale di
Burrobirra.
Da
quando Draco Malfoy mi capiva al volo?
Ok,
mi sto facendo troppe domande,
mi rimproverai mentalmente, scuotendo la testa per scacciare certi
pensieri, prima di iniziare a godermi finalmente la festa.
Fu
una serata piacevole, e perfino Draco e Narcissa sembrarono
divertirsi.
Non
mancava molto alla mezzanotte quando il Serpeverde mi si avvicinò
lentamente, parlandomi in un orecchio.
-
Che ne dici di prendere una boccata d'aria? Non per essere
irrispettoso, ma l'aria comincia ad essere un po' soffocante qui
dentro.- mi propose il ragazzo, evidentemente a disagio, senza
guardarmi negli occhi.
Effettivamente
non potevo dargli torto; nonostante l'incantesimo attuato dai miei
genitori per allargare la stanza, lì dentro eravamo davvero in
tanti, e cominciava a stare stretta anche a me.
-
D'accordo, ci sto.- accettai dunque di buon grado, ridendo divertita
e Appellando il mio cappotto per evitare di morire congelata con solo
quel vestito leggero addosso.
Fuori
l'aria era pungente, così mi stringi maggiormente nel giaccone
pensante, appoggiandomi allo steccato in legno che costeggiava il
giardino.
-
Ero stupito quanto te, quando zia Andromeda ci ha detto che avremmo
potuto trascorrere il Capodanno qui, alla Tana.- ruppe il ghiaccio
Draco, passandosi una mano tra i capelli biondissimi.
-
Mi dispiace per prima, non volevo sembrare così... shockata. È
che proprio... non me l'aspettavo.- confessai tutto d'un fiato,
ridendo un po' imbarazzata dal mio comportamento di inizio serata.
-
Non devi scusarti, davvero. Scherzavo quando ti ho detto di non
essere troppo entusiasta. Risulta alquanto strano anche a me,
trovarmi qui con tutti voi.- mi confessò il Serpeverde,
facendo vagare lo sguardo sulla facciata della casa.
-
So che non è niente in confronto a Malfoy Manor.- osservai io,
arrossendo; possibile che ancora avessi problemi con la mia povertà?
-
Stai scherzando? La Tana è mille volte meglio.- esclamò
incredulo Draco, fissandomi ad occhi spalancati.
-
Mi prendi in giro?-
-
Per niente. Non so come ho fatto a non accorgermene prima. È
vero, non sarà la dimora più elegante e ricca del mondo
magico, ma sa di famiglia. Niente a che fare con la lugubre Malfoy
Manor.- mi spiegò il biondo scuotendo la testa, e contemplando
ancora una volta la casa
Restammo
in silenzio per un po', lui fissando il muro di pietra, io fissando
lui.
-
Sono felice che tu sia qui.- dissi all'improvviso, quasi che le
parole mi fossero uscite da sole, in un sussurro che mi parve strano
lui avesse udito.
Ma
il loro significato, probabilmente, fu più forte di qualunque
tono di voce, perché lui si voltò
verso di me ad occhi spalancati, quasi incredulo che avessi davvero
pronunciato quelle parole.
-
Anche io lo sono.- ribatté infine lui, sorridendomi sincero.
Entrambi
avanzammo di un passo l'uno verso l'altra, avvicinandoci sempre più,
come a voler annullare la distanza tra di noi.
Sembrarono
passare secoli, prima che un timido fiocco di neve mi si posasse sul
naso, subito seguito da molti altri.
Così
occhieggiai distrattamente l'orologio babbano che portavo al polso,
regalo di Natale di Hermione, notando che mancava ormai pochissimo
allo scoccare della mezzanotte.
-
Inizia a nevicare, forse è meglio rientrare.- proposi io,
voltandomi verso l'entrata, prima di essere afferrata per un braccio
dalla presa ferrea e decisa del Serpeverde.
-
Aspetta...- bisbigliò piano lui fissando il suo sguardo di
ghiaccio nel mio, e guardandomi con un'intensità tale da farmi
arrossire
Lo
vidi avvicinarsi di nuovo a me, quasi a rallentatore, mentre,
all'interno della casa, sentivo i miei ospiti fare il conto alla
rovescia.
I
nostri nasi ormai si sfioravano quando il “3...2...1...”
mi risuonò nella testa; nell'esatto momento in cui le lancette
dei secondi, dei minuti e delle ore si trovavano tutte sul dodici, lo
spazio tra le nostre labbra si annullò del tutto, mentre uno
strano calore mi invadeva come una vampata di Ardemonio.
Non
mi ritrassi, ma piuttosto assaporai le sue labbra calde e carnose,
mentre con la lingua accarezzava le mie, rese più rosse dal
rossetto color cremisi.
In
quel momento mi sembrava tutto tremendamente giusto, il suo braccio
intorno al mio fianco, l'altra mano premuta sulla mia nuca per
impedirmi, forse, di allontanarmi, la sua bocca, così
invitante, che si muoveva sulla mia, le mie braccia intorno a lui,
come per timore che scomparisse da un momento all'altro.
Sembrò
passare un'eternità prima che i nostri volti si allontanassero
di qualche centimetro, permettendoci così di fissarci
nuovamente negli occhi.
E,
come per incanto, la magia finì; il chiacchiericcio al di là
della porta della Tana tornò ad essere reale, e io mi resi
finalmente conto che il nuovo anno era iniziato.
-
Io... è-è meglio rientrare. La mezzanotte è-è
passata.- mi limitai a dire, allontanandomi da lui e voltandogli le
spalle, mentre un senso di colpa iniziava ad attanagliarmi lo
stomaco, non sapevo se a causa del bacio o della mia fuga.
*
“Then he kissed me” by The Crystals (1994)
Note
dell'autrice: Ammettetelo,
non vi aspettavate questa svolta così presto, vero?
Ma
tranquilli, a volte le apparenze ingannano; non sarà così
semplice per i nostri due protagonisti.
Anche
se un piccolo passetto avanti l'hanno fatto... o forse no? XD
Immagino
che sarete stupiti anche dal fatto che i due Malfoy abbiano accettato
l'invito alla Tana, ma, come ripeto ormai dall'inizio della storia, i
tempi sono cambiati, e credo che l'amicizia con tutta la famiglia
Weasley sia un importante punto di svolta per la redenzione.
Poi,
in realtà, è stata Andromeda a proporre la cosa, in
caso contrario, Arthur e Molly, probabilmente non ci avrebbero mai
pensato. XD
Allora,
che ne pensate di questo bacio sotto la neve? Troppo azzardato?
Era
una situazione romantica, ma allo stesso tempo avvenuta per caso,
quindi ho pensato fosse adatta ai due protagonisti.
Chissà
se ora Ginny si lascerà andare... come vi ho già
accennato, non renderò loro la vita così facile! XD
Non
mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla settimana prossima!!
:)
Un
bacione grande a tutti!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** STEP NINE - Don't know why ***
STEP
NINE – Don't
know why*
-
Signor Draco, il signor Blaise chiede di vederla.- mi comunicò
la mia elfa domestica, facendo capolino dalla porta della biblioteca
della Villa.
-
Grazie, Ania, fallo entrare.- le risposi educatamente, mentre lei
spariva ancora una volta per i corridoi di Malfoy Manor.
Era
strano come le cose potessero cambiare; fino a qualche mese prima,
trattavo i miei elfi come la feccia più disgustosa del mondo
magico, mentre ora avevo imparato a rispettarli così come loro
rispettavano me.
La
decisione di cambiare vita comportava anche quello.
-
Bonjour, mon ami.- mi salutò il mio migliore amico
entrando teatralmente nella grande biblioteca di famiglia e facendo
un grande inchino; mi piaceva passare lì i miei pomeriggi, e
da quando mia madre aveva reso il Manor molto più luminoso,
quella era la stanza con le finestre più grosse e, quindi, con
più luce di tutta la casa.
Forse
vivere nel buio e nella paura per tutta la vita, mi aveva portato a
desiderarla con tutto me stesso.
-
Devo intuire che il tuo viaggio in Francia sia andato alla grande.-
lo presi in giro io, chiudendo il libro che stavo leggendo e
posandolo sul grande tavolo davanti a me.
-
Alla grande, mio caro. Non ne hai idea, Dra; le studentesse di
Beauxbatons erano solo un assaggio delle meraviglie femminili che ci
sono laggiù.- mi raccontò Blaise, lasciandosi cadere su
una delle sedie davanti a me.
-
Credevo saresti tornato solo per il rientro a Hogwarts.- osservai io
incrociando le mani in grembo e sollevando un sopracciglio.
-
Infatti, ma il Ministero ha richiamato mio padre con urgenza e siamo
dovuti tornare.- mi spiegò lui, facendo spallucce.
-
Tu, piuttosto, come hai passato le tue vacanze?- riprese la parola il
ragazzo seduto davanti a me, con un sorrisino di chi la sapeva fin
troppo lunga; che strani pensieri gli stavano passando per la testa?
Purtroppo
io non potei fare a meno di arrossire leggermente, pensando a ciò
che, in effetti, era accaduto durante le mie vacanze natalizie;
grazie al cielo la mia pelle era ancora pallida come un tempo.
-
Ho passato il Natale con mia madre, a casa di mia zia Andromeda.-
iniziai, così, il mio racconto.
-
Quindi le cose vanno bene?- mi domandò curioso lui, sorridendo
ora sinceramente.
-
Molto bene, in realtà. Mi piace mia zia, niente a che vedere
con Bellatrix.- ribattei io, rabbrividendo al pensiero dell'altra
sorella di mia madre, ormai defunta.
-
Mentre, a Capodanno, sono stato alla Tana.-
Come
previsto, il silenzio calò improvvisamente nella grande
biblioteca, mentre gli occhi di Blaise si spalancavano.
-
Scusa, credo di non aver capito bene.- osservò infatti il
ragazzo, spalancando anche la bocca.
-
Hai capito benissimo, invece. I signori Weasley hanno invitato me e
mia madre a casa loro per l'ultimo dell'anno, su richiesta di mia
zia, così abbiamo festeggiato l'anno nuovo con Potter, la
Granger e tutta la banda Weasley.- confermai sorridendo, divertito
dalla reazione del mio migliore amico.
-
Questo significa che c'era anche una certa rossa.- commentò
Blaise sollevando e abbassando le sopracciglia con sguardo malizioso,
dimenticando fin troppo in fretta la strana notizia.
-
G-già.- mi limitai a rispondere io, non sapendo bene cosa
dire; Ginevra si sarebbe arrabbiata se l'avessi raccontato a
qualcuno?
In
fondo, non avevamo più parlato di cosa avesse significato
quello che era accaduto tra di noi.
-
È successo qualcosa, vero?- mi precedette, tuttavia, il mio
migliore amico, tornando improvvisamente serio; possibile che lui
dovesse conoscermi così bene?
Quello
rispose alla mia domanda precedente, così decisi di vuotare il
sacco; in fondo, ero quasi del tutto certo che anche lei lo avesse
detto alla Granger.
-
Io e Ginevra ci siamo baciati.-
Di
nuovo il silenzio calò su di noi, mentre il mio sguardo
studiava interessato gli intrecci del pavimento.
-
Coooooosaaaaa?- esclamò infine Blaise, dopo aver immagazzinato
la notizia.
-
Voi... vi siete baciati?- rincarò la dose il ragazzo seduto
davanti a me, mentre io alzavo gli occhi al cielo, esasperato.
-
Cosa non ti è ben chiaro nella mia frase?-
-
Bè, non è proprio una cosa... che-che si sente tutti i
giorni.-
-
Lo so, lo so. È... È successo e basta, ok?-
-
Quindi lei ti piace?- rigirò il coltello nella piaga Zabini,
tornando ad un tono malizioso.
-
Non lo so, ok? Proprio non lo so.-
-
L'hai baciata, Draco.-
-
Come fai ad essere sicuro che non sia stata lei a baciare me?-
esclamai io, indignato che fosse arrivato subito a certe conclusioni.
-
Ti ha baciato lei?- domandò quindi lui, sollevando ancora una
volta un sopracciglio.
-
Bè... non-non è stato n-nessuno dei due. Voglio dire...
è stata un'iniziativa... comune.- balbettai io, passandomi una
mano tra i capelli; da quando ero diventato così impacciato?
-
Bene. Però tu non ti sei tirato indietro.-
Riflettei
per qualche secondo sulle sue parole, prima di sospirare sconfitto.
-
No, infatti. Anzi...-
-
Che vuoi dire?- pose un'altra domanda Blaise, curioso.
-
In realtà è stata lei la prima a tirarsi indietro e a
rientrare in casa.-
-
Ahia.- si limitò a commentare lui.
-
Cosa?- esclamai io, esasperato, alzando le braccia al cielo.
-
Baci così da schifo?-
-
Idiota!- mi limitai a rimproverarlo io, lanciandogli uno dei volumi
appoggiato sul ripiano in legno; sapevo che, in realtà, era il
suo modo gentile per non farmi notare l'evidenza.
Ginevra
era letteralmente scappata dopo il nostro bacio, e da quel momento
non mi aveva più parlato come prima, se non per augurarmi buon
anno e la buonanotte prima che io e mia madre tornassimo a casa con
la Metropolvere.
-
Quindi adesso?- riprese la parola Blaise, tornando serio
-
Adesso niente. Non l'ho più sentita da Capodanno. Le parlerò
quando torneremo a scuola.- mi limitai a rispondere io, fin troppo
convinto delle mie parole
Allora
perché avevo come la sensazione che nulla sarebbe, in realtà,
stato così facile?
*
“Don't
know why” by Norah Jones (2002)
Note
dell'autrice: Ma come
sono diventati pettegoli questi Serpeverde! XD
Ma
dopo una guerra come quella che hanno affrontato loro (soprattutto
Draco e Blaise in prima linea al fianco di Voldemort), un po' di
frivolezza ci voleva, non lo pensate anche voi? ;)
Come
avevo anticipato nei primi capitoli e nella presentazione, ecco il
primo capitolo dal punto di vista di Draco; non ce ne saranno molti,
ma ogni tanto dovremo pur sapere cosa ne pensa anche il nostro biondo
di tutta la faccenda, no? Va bene il potere alle donne, ma povero
anche lui! XD
Anche
il giovane Malfoy è, in fondo, un ragazzo come tutti gli
altri, insicuro e impacciato; Ginny non lo sta di certo aiutando con
il suo comportamento.
Secondo
voi cosa starà pensando ora la rossa, dopo quello strano bacio
che si sono scambiati?
Draco
è solo paranoico, o ha davvero qualcosa di cui preoccuparsi?
Lo
si scoprirà nel prossimo aggiornamento.
Ho
sempre adorato l'amicizia tra Draco e Blaise (e chi tra voi ha letto
le altre mie fan fiction su questo fandom, lo sa bene! XD), per
questo ho voluto inserire la conversazione amichevole tra i due;
anche un ragazzo ha il diritto di aprirsi con un amico, no?
Soprattutto se quel ragazzo vuole cambiare il suo modo di vivere!
Non
mi resta che salutarvi! ;)
A
presto, cari lettori!! <3
Un
bacione
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** STEP TEN - Who's afraid? ***
STEP
TEN – Who's
afraid?*
-
Perchè le vacanze di Natale devono sempre durare così
poco?- mi lamentai con voce strascicata, appoggiata al grande
carrello che trasportava il mio baule, aspettando il mio turno di
attraversare la barriera.
-
Non è che durano poco, è che passano troppo in fretta.-
mi fece notare mio fratello, nella mia stessa identica posizione,
facendo ridacchiare Harry.
-
Oh, finitela di piagnucolare. Alla Tana si sta bene, ma Hogwarts è
la nostra seconda casa, no?- ci fece notare Hermione, alzando gli
occhi al cielo, e cercando l'appoggio del suo migliore amico.
-
Herm ha ragione, ragazzi. Poi guardate il lato positivo, ancora pochi
mesi e ce ne torniamo a casa.- esclamò a sua volta il giovane
Potter, ricevendo un'occhiata di rimprovero da parte della castana.
-
Per voi, forse, io vi ricordo che ho un altro anno.- ululai io
esasperata, portando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi.
-
Da quando hai così poca voglia di tornare a scuola?- mi
domandò poi curiosa Hermione, rivolta solo a me, pochi istanti
prima che superassimo la barriera.
-
Lo sai bene che il mio problema non è la scuola.- le ricordai
a voce più bassa, sempre più esasperata, mettendo piede
sulla banchina del Binario 9 ¾.
-
Non gli hai ancora parlato?- mi pose un'altra domanda la Caposcuola,
senza farsi sentire dai nostri accompagnatori.
-
No. Non avrei la più pallida idea di cosa dirgli. Merlino,
Herm, sono letteralmente scappata, poi non gli ho più rivolto
la parola per tutta la sera. Ma ora che torniamo a Hogwarts, come
posso sfuggire al mio destino?- le spiegai, melodrammatica, facendole
infatti alzare gli occhi al cielo.
Dopo
il bacio che io e Draco ci eravamo scambiati sotto la neve allo
scoccare della mezzanotte del primo Gennaio, non l'avevo più
né visto, né sentito, e me n'ero guardata bene dal
contattarlo.
Mi
ero sentita uno schifo nell'esatto momento in cui ero rientrata in
casa, ma era poi stato più forte di me, e non ero più
riuscita a guardarlo negli occhi nemmeno una volta.
Era
evidente che l'avevo voluto anche io, ma... Godric! Avevo baciato
Draco Malfoy!
D'accordo
il voler essere amici, d'accordo il voler superare i pregiudizi e
l'odio, ma quello era troppo.
Oppure
ero io a farmi troppi problemi?
-
Hai intenzione di parlargli?- riprese la parola Hermione,
ridestandomi dalle mie riflessioni.
-
Se fosse per me, no.- risposi sinceramente, camminando all'indietro.
-
Ma temo che lui non sia d'accor...-
-
Ginny, attenta!- cercò di avvisarmi la mia migliore amica, ma
ormai era troppo tardi, e io andai a sbattere contro qualcuno; perchè
non imparo a guardare avanti quando cammino?
-
Non c'è niente da fare, Weasley, il tuo è un vizio.-
Alzando
di scatto la testa, incrociai subito gli occhi di ghiaccio di colui
che, più di tutti, non avrei voluto incontrare, e che ora mi
sorrideva cordiale, come se tra noi fosse tutto come al solito
Ma
come Voldemort faceva?
-
M-Malfoy, ciao.- lo salutai allora io, non trovando altra via
d'uscita; mica potevo correre via.
O
forse sì?
-
Bonjour, mademoiselle.- s'intromise nella conversazione il
ragazzo di colore che lo accompagnava, salutandomi e facendomi il
baciamano; da quando Blaise Zabini era così galante?
-
Non farci caso, ha passato le vacanze in Francia.- mi spiegò
allora Draco, forse notando la mia espressione, alzando gli occhi al
cielo e dando una gomitata nelle costole al suo migliore amico.
-
Ciao a te, Zabini.- lo salutai allora, divertita, scuotendo la testa.
-
Come sono andate le tue vacanze?- riprese la parola Malfoy,
guardandomi direttamente negli occhi e sorridendo; da quando non
riuscivo a sostenere il suo sguardo?
E
via che ricomincio a farmi un sacco di domande, mi
ritrovai a pensare chiudendo gli occhi per un secondo, tentando di
non far percepire al mio interlocutore la mia battaglia interiore.
-
B-bene, le... le tue?- mi decisi a rispondere, più che altro
per educazione; l'unica cosa che volevo fare, era scappare.
-
Sono andate bene. Però, Ginevra, noi dovremmo...- iniziò
a dire lui dopo avermi risposto frettolosamente, così io mi
ritrovai a trattenere il respiro, con la paura che saliva dalle
viscere più profonde del mio essere.
E
adesso che faccio? mi domandai in preda al panico, guardandomi
intorno e sperando che qualcuno dei miei amici interrompesse quella
conversazione.
Hermione,
ad esempio, visto che sapeva tutto, avendole raccontato l'accaduto
appena ci eravamo chiuse la porta della mia stanza alle spalle,
pronte per la notte, proprio in seguito alla festa di Capodanno; ma
la mia presunta migliore amica era troppo impegnata a scambiarsi
effusioni con mio fratello, per accorgersi delle mie necessità.
Come
un segnale divino, il fischio del capotreno attirò la nostra
attenzione, avvertendoci che l'Espresso per Hogwarts era in partenza.
-
Sarà meglio salire, o ci lasciano giù. Ci vediamo a
scuola. Ciao.- mi affrettai a dire, e senza quasi aspettare il suo
saluto, corsi via, raggiungendo i miei compagni di casa.
Di
nuovo, ero scappata, e avevo come la sensazione che, quella volta, la
cosa non sarebbe passata inosservata.
*
“Who's
afraid?” by Roger Hodgson (1987)
Note
dell'autrice: Rieccomi,
puntuale come sempre!!
Nonostante
sia in piena ristrutturazione del salotto della mia futura casa, ho
trovato un po' di tempo per aggiornare; ho ricevuto così tanti
complimenti per la mia puntualità, che non posso sbriciolare
la mia reputazione così presto! XD
Finalmente
tornano tutti a scuola, ma, come avevo già avvertito, non è
tutto rose e fiori; le cose si complicano un po'.
Ma,
in fondo, bisogna capire Ginny; va bene essere sicure di sé e
decise, ma qui si parla della sua vita amorosa e del bacio con Draco
Malfoy!!
Probabilmente
anche io sarei paranoica........... no, non è vero, se
baciassi Draco Malfoy gli salterei addosso ogni volta che lo vedo, ma
qui non stiamo parlando di me! XD
Ginny
e la sua famiglia lo hanno odiato per anni, certi passaggi hanno
bisogno di tempo, a mio avviso.
Ora,
la rossa è letteralmente scappata, quindi il Serpeverde che
farà? La rincorrerà, le lascerà i suoi tempi?
E
quali saranno i suoi pensieri? Lo scoprirete nei prossimi capitoli!!
;) Intanto vi saluto, vi auguro buon weekend e vi do appuntamento
alla prossima settimana! ^^
Un
bacione <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** STEP ELEVEN - The weakness in me ***
STEP
ELEVEN – The
weakness
in me*
Mi
domandavo se Malfoy si fosse accorto del fatto che lo stavo evitando.
Che
pensiero stupido, certo che se n'è accorto, è da quando
siete tornati a Hogwarts che non gli rivolgi la parola,
continuava a farmi notare quella fastidiosa vocina nella mia testa,
ogni volta che intravedevo la testa bionda del Serpeverde tra la
folla.
Da
quando mi ero allontanata in fretta e furia da lui al binario 9 e ¾,
avevo fatto di tutto per non doverlo incontrare per i corridoi del
castello; se lo vedevo per tempo, cambiavo strada, ringraziando le
scale che per una volta si rivelavano utili, oppure, quando era ormai
troppo tardi per non farmi notare, lo salutavo frettolosamente prima
di sgattaiolare via con una scusa fin troppo banale.
Una
volta mi era perfino venuto in mente di dire che gli Asticelli che
stavamo studiando a Cura delle Creature Magiche, avevano bisogno di
me; ma si può essere così stupidi?
E,
come se non bastasse, Hermione continuava a chiedermi perché
lo stessi evitando come la peste.
Ma
il problema più grosso, era che non sapevo come risponderle;
l'unica idea che mi era venuta in mente era che avessi paura di
affrontare il discorso di quel bacio che ci eravamo scambiati a
Capodanno.
Del
perché ne avessi così timore, ancora non lo sapevo.
O
forse sì?
Erano
passate ormai due settimane dalla fine delle vacanze natalizie, e in
quel momento mi trovavo incredibilmente sola sulla Torre di
Astronomia, completamente persa nei miei pensieri, tanto che non udii
la porticina di legno aprirsi dietro di me; e pensare che cigolava
sempre in una maniera così fastidiosa!
-
Finalmente sono riuscito a scovarti.- mi fece trasalire la voce
divertita di Malfoy, facendomi voltare di scatto.
-
M-Malfoy, che...che ci fai qui?- domandai titubante, distogliendo lo
sguardo da lui.
Che
stupida che ero stata!
Lo
sapevo bene che Draco si rifugiava su quella torre, di tanto in
tanto; in fondo, era proprio lì che ci eravamo trovati la
prima volta che avevamo fatto una conversazione normale.
E
allora perché ero andata lassù quel giorno? Ero stata
semplicemente imprudente? O, in fondo in fondo, speravo anche io di
trovarlo lì?
-
Cercavo un po' di tranquillità.- mi ripose finalmente lui,
sorridendomi cordiale.
-
A-allora ti lascio solo. Tanto io dovevo... dovevo andare a ripassare
la lezione di Trasfigurazione.- mi inventai velocemente, tentando di
superarlo, ma con scarsi risultati.
La
mano forte e decisa del Serpeverde, infatti, mi afferrò un
gomito, facendo arrestare il mio tentativo di fuga.
-
Si può sapere perché continui a scappare?- pose la
fatidica domanda il biondo, facendomi trattenere il fiato.
-
I-io non sto scappando.- scossi la testa io, senza tuttavia guardarlo
in faccia.
-
Certo, e io sono la fata turchina. Ogni volta che cerco di
avvicinarti nei corridoi, tu sgattaioli via con qualche scusa.- mi
fece notare lui, obbligandomi a guardarlo in volto con una piccola
pressione sul braccio.
-
Ti sbagli.- provai ancora una volta a giustificarmi io, ma il
sopracciglio che alzò il giovane davanti a me mi fece capire
che non la stava bevendo proprio per niente.
-
Dobbiamo parlare, Ginevra.- iniziò così il discorso che
più mi spaventava.
-
E di cosa?-
-
Non fare la finta tonta. Noi due ci siamo baciati.-
-
Sì, ero presente.-
-
A me sembra esattamente il contrario.-
Il
silenzio cadde tra di noi, mentre io non sapevo cos'altro aggiungere.
Si
aspettava forse che commentassi l'accaduto, o che gli dicessi
cos'avevo provato?
Io
davvero non sapevo cosa volesse sentirsi dire.
-
Perché non ne vuoi parlare?- riprese la parola il Serpeverde,
notando nel suo tono di voce una lieve sfumatura di rabbia.
-
Non vedo cosa ci sia da dire.- mi limitai a rispondere io, senza
tuttavia guardarlo negli occhi; se mi fossi scontrata con le sue
iridi di ghiaccio anche solo per un secondo, non credevo sarei
riuscita ad essere così distaccata.
Perché
la verità era che qualcosa avevo sentito, quando le nostre
labbra si erano scontrate, quella notte del primo Gennaio, ma forse
ancora non riuscivo ad essere sincera con me stessa, figuriamoci con
lui,
-
Mi stai dicendo che non hai provato niente?- aggiunse con un tono di
voce più alto Malfoy, afferrandomi per le spalle e facendomi
finalmente alzare lo sguardo su di lui.
Ora
era davvero arrabbiato, era evidente dalle scintille che emanavano i
suoi bellissimi occhi grigi.
Continuai
a fissarlo, mentre le parole mi si bloccavano in gola, senza sapere
cosa rispondere, la rabbia che vedevo aumentare dentro di lui.
All'improvviso,
le sue labbra morbide e carnose furono sulle mie, in un bacio urgente
e senza calore, un bacio del tutto diverso da quello che ci eravamo
scambiati la notte di Capodanno nel giardino di casa mia.
-
Allora?- insistette Draco allontanandosi da me e scrollandomi quasi
con violenza, mentre mi teneva ancora per le spalle
E
io ancora non seppi tirare fuori la voce, non seppi rispondere alle
sue domande, non seppi cancellare quella rabbia che leggevo dentro le
sue iridi di ghiaccio.
-
Ho capito, sei stata piuttosto chiara.- si assere infine il
Serpeverde, facendomi percepire la delusione che si sostituiva alla
rabbia.
Senza
aggiungere altro, mi liberò dalla mia prigionia, voltandosi
per andarsene, quando io sembrai ritrovare il controllo del mio
corpo, protendendomi verso di lui e afferrandolo per la divisa.
-
Draco, aspetta...- tentai di redimermi, ma con scarsi risultati.
Lui
si voltò con cattiveria, fissandomi con quello sguardo che per
tanti anni mi aveva osservata per i corridoi del castello,
liberandosi dalla mia presa e facendomi spalancare gli occhi.
-
Lasciami in pace, Weasley. Non ho bisogno della pietà di una
babbanofila traditrice del nostro sangue come te.-
E
con queste poche e già udite parole, se ne andò,
lasciandomi sola nella mia tristezza e nei miei sensi di colpa.
*
“The
weakness in me” by Joan Armatrading (1981)
Note
dell'autrice: La mia
puntualità quasi mi spaventa!! XD Ma ho passato tanti anni a
essere poco puntuale, che ora voglio proprio redimermi! Anche per non
deludere le mie lettrici. ;) Allora, che mi dite?
Inanzi
tutto, non “picchiatemi”! XD Draco l'ha presa proprio
male, e Ginny forse è stata un po' troppo menefreghista!
Io
personalmente un po' la capisco (o non avrei scritto il capitolo!
XD), però la sua mancata reazione ha fatto scattare il giovane
Malfoy.
Chissà
cos'avrà pensato lui per farlo reagire in quel modo.
Bè,
lo scoprirete nel prossimo capitolo, visto che sarà un Draco
POV! ;) Quindi portate un po' di pazienza. Vi avviso subito che
il Draco della prossima one-shot non vi piacer, ma date tempo al
tempo! :P
Vi
do appuntamento al prossimo giovedì e vi mando un grosso
abbraccio!! ^^ Baci grandi!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** STEP TWELVE - Scream of anger ***
STEP
TWELVE – Scream
of anger*
-
Questa la prendo io.- mi rivolsi divertito ad uno dei primini della
mia Casa, togliendogli dalle mani la Cioccorana che stava per
addentare, mentre Pansy Parkinson ridacchiava divertita alle mie
spalle, facendo scappare il ragazzino a gambe levate.
-
Da quando ti sei rimesso a comportarti da bullo con i più
piccoli?- si avvicinò a noi Blaise, guardando il primino
allontanarsi di corsa.
-
Oh, non rompere, Blaise, finalmente Draco è tornato ad essere
divertente come una volta, non rovinare tutto.- rispose al mio posto
la nostra compagna di Casa, buttandomi le braccia al collo, prima che
io le circondassi la vita con un braccio.
-
Questo sono io, Blai, quello che hai visto negli ultimi mesi era solo
una maschera.- gli risposi a mia volta, sogghignando, mentre il mio
migliore amico sollevava un sopracciglio, perplesso.
Come
biasimarlo, fino a qualche giorno prima mi ero comportato come un
bravo ragazzo, non mi prendevo più gioco dei più
piccoli, non spaventavo i miei compagni con le mie cattiverie, non
sfottevo più San Potter e i suoi compagni...
Anzi,
avevo cominciato ad essere loro amico, a voler passare del tempo con
loro.
Ma
a cosa era servito?
Loro
e la Weasley mi avrebbero sempre e solo visto come un ex Mangiamorte,
proprio come quel maledetto tatuaggio mi ricordava tutte le mattine.
-
Credevo fosse questa la maschera che avevi indossato per tutti questi
anni.- mi espose la sua opinione Blaise, mentre Pansy sbuffava,
alzando gli occhi al cielo.
-
Bé, hai pensato male, Blai, non serve a niente essere buoni.-
Non
aspettai che rispondesse, allontanandomi da quello che doveva
rappresentare la mia coscienza, e uscendo dalla nostra Sala Comune
con la Parkinson sempre appesa al braccio; lei era la più
contenta da quando ero tornato ad essere quello di una volta, e io
ero ben felice di accontentarla.
Girovagammo
per i corridoi del castello per un po', sfottendo i più
piccoli e facendo notare a tutti che il vecchio Malfoy era tornato.
Ma
quella non doveva essere la mia giornata fortunata, perché nel
bel mezzo di un corridoio del quarto piano, incontrammo la causa di
tutti i miei problemi, bellissima nella sua divisa scolastica.
Dacci
un taglio, Draco, lei è solo una babbanofila pezzente, mi
rimproverai subito dopo quel pensiero, scuotendo la testa e
stringendo più forte la mia accompagnatrice.
-
Guarda guarda che strani incontri che si fanno a volte, quando meno
te lo aspetti. La pezzente Weasley in persona.- mi feci notare,
scandendo quella frase con cattiveria; dovevo ammetterlo, era
difficile, ma ripensare alla nostra conversazione di qualche giorno
prima, aiutava parecchio.
Lei
sembrò notarci all'ultimo minuto, perchè, alzando lo
sguardo su di noi, la vidi spalancare gli occhi sorpresa, prima che
il suo sguardo volasse alla mia mano sulla vita di Pansy.
-
Ecco, adesso ci toccherà cambiare strada, ho paura di
prendermi una brutta malattia passando dove è passata lei.-
mise un finto broncio la mia accompagnatrice, facendomi ridere; solo
a me era suonata un po' falsa quella risata?
-
Io sto lontana da voi e voi state lontani da me, così siamo
tutti contenti.- prese la parola la rossa, fissandomi negli occhi;
era forse rammarico quello che leggevo nel suo sguardo?
-
E perderci tutto il divertimento? E perché mai?- ripresi la
parola io, sogghignando.
-
Perché ti comporti così?- sussurrò a voce molto
bassa Ginevra, facendomi sussultare impercettibilmente.
-
Così come, Weasley? Come un bastardo ex Mangiamorte quale che
sono?- le risposi io con cattiveria, facendo sobbalzare anche lei;
non era forse quello che aveva pensato lei quando le avevo chiesto
cos'avesse provato durante il nostro bacio?
Io
mi stavo comportando esattamente come lei si aspettava che facessi.
-
Forza, andiamo via, sento il suo puzzo fin da qui.- osservò
Pansy, sempre appiccicata a me, facendomi cambiare direzione senza
più degnare la Grifondoro di uno sguardo.
-
Draco, aspetta.- cercò di richiamarmi la rossa afferrandomi un
lembo del maglioncino della divisa, ma quel contatto per me fu
troppo, tanto che mi voltai verso di lei con tutta la rabbia che
avevo in corpo, sottraendomi al suo contatto.
-
Non toccarmi, Weasley. E lasciami in pace.- aggiunsi frettolosamente,
prima di distogliere gli occhi dai suoi e allontanarmi in fretta da
lei; non ero in grado di sostenere il suo sguardo ferito.
Non
seppi perché lo feci, ma appena svoltato l'angolo, spinsi
Pansy contro il muro dietro di lei, baciandola con trasporto e
passione, per poi allontanarmi dalle sue labbra di qualche
millimetro, con il fiato corto.
-
Non sai da quanto tempo stavo aspettando questo momento, Draco. Da
quando la guerra è finita, tu sei cambiato, e io rivolevo solo
il mio Dracuccio.- commentò il mio gesto la morettina, mentre
io trattenevo un brivido a quel nomignolo; l'avevo sempre odiato.
-
Che ne dici, hai voglia di fare un po' di movimento?- la assecondai
io, sorridendole con uno dei miei ghigni più strafottenti,
mentre vedevo il suo sguardo illuminarsi.
-
Fammi tua, Draco Malfoy.-
Così,
senza farmelo ripetere due volte, la spinsi dentro un'aula in disuso,
iniziando a spogliarla con gesti rapidi e urgenti; avevo bisogno di
allontanare il pensiero di lei da me, avevo bisogno di levarmi di
dosso la sensazione del tocco delle sue dita, per potermi convincere
che il modo in cui mi stavo comportando fosse quello giusto per me.
Ma
mentre prendevo Pansy su quella scrivania di legno, l'immagine di
Ginevra continuava a turbinarmi nella mente, perfino quando guardai
la mia compagna di Casa negli occhi, vidi quelli azzurri della
Grifondoro, i suoi capelli di fuoco che mi accarezzavano le spalle.
Maledetta
Weasley, mi ritrovai a pensare nel momento culminante, mentre le
mani che sentivo sul mio corpo erano inesorabilmente le sue.
*
“Scream
of anger” by Europe (1984)
Note
dell'autrice: Io che vi
avevo detto? Vi avevo avvisato che il Draco di questo capitolo non vi
sarebbe piaciuto, e ho mantenuto la parola! XD
In
realtà non piace nemmeno a me, ma state tranquilli che questo
suo colpo di testa non durerà ancora a lungo.
Non
è facile scrivere i POV di Malfoy, soprattutto con
comportamenti come questi; ma spero di aver reso bene l'idea e il
suo stato d'animo, tutta la sua rabbia verso Ginny e, soprattutto
verso sé stesso e quello che è stato.
Vi
tranquillizzo dicendovi che nel prossimo capitolo, il Serpeverde
riconquisterà il controllo di sé stesso e tornerà
ad essere la persona che è diventato dopo la guerra, perchè,
come ha detto Blaise, questo non è mai stato davvero lui.
Anche
se, sicuramente, a Pansy la cosa non piacerà! XD
Chissà
se la rossa avrà il suo ruolo nella cosa! ;)
Non
mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo!
Un
bacio grande! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** STEP THIRTEEN - My heart will go on ***
STEP
THIRTEEN – My
heart will go
on*
Salii
gli ultimi gradini di pietra quasi correndo, nella speranza che lui
non se ne fosse già andato.
Sapevo
per certo che Draco si trovava sulla Torre di Astronomia, era stato
proprio Blaise a dirmelo, e chi meglio del migliore amico del biondo
poteva saperlo?
Da
quello che avevo capito, anche lui preferiva di gran lunga il nuovo
Draco, quello uscito allo scoperto dopo la fine della guerra, che non
quello stronzo e arrogante che era stato un tempo.
E
io avevo tutte le intenzioni di fargli perdere quella maschera ancora
una volta.
Arrivai
alla porticina di legno con il fiato corto, prima di aprirla
lentamente per non fare troppo rumore; temevo di aver bisogno
dell'effetto sorpresa.
Draco
era proprio là, appoggiato alla balaustra dalla quale solo due
anni prima era caduto Albus Silente, lo sguardo perso verso le catene
montuose che circondavano la tenuta di Hogwarts, bellissimo e
elegante come sempre.
-
Speravo di trovarti qui.- attirai la sua attenzione dopo qualche
secondo, facendolo sobbalzare.
-
A quanto pare in questo castello non si riesce a stare in pace
nemmeno per qualche minuto.- si limitò a dire il biondo
davanti a me, riprendendo la sua espressione strafottente e tentando
di superarmi per andarsene, ma quella volta non stetti al suo gioco e
lo afferrai per il maglioncino nero, decisa a parlare con lui.
-
Mi sembrava di averti già detto di starmi lontana, Weasley.-
mi sputò addosso il Serpeverde, osservando la mia mano sui
suoi vestiti come se fosse uno Schiopodo Sparacoda.
-
Dobbiamo parlare, Draco.- gli risposi risoluta, aggrottando la fronte
con l'intento di non lasciarmi ferire dalle sue parole e dal suo
tono.
-
E di cosa dovremmo parlare, se si può sapere?- domandò
ora più curioso, senza tuttavia sottrarsi alla mia presa come
aveva fatto qualche settimana prima in presenza della Parkinson.
-
Di quello che è successo tra noi due.-
-
Ah, quindi quando ero io a volerne parlare, tu te ne sei stata zitta,
mentre ora vuoi discutere della faccenda?- commentò lui questa
volta allontanandosi da me e facendomi incassare la testa tra le
spalle, mentre il suo tono di voce riprendeva una sfumatura di
rabbia.
A
dirla tutta, non aveva tutti i torti.
-
Mi dispiace.- mi decisi a parlare io, abbassando lo sguardo a terra;
non era mai successo una cosa del genere con Draco Malfoy, non avevo
mai distolto gli occhi dai suoi nemmeno una volta in tutta la mia
vita, fin dall'età di undici anni.
-
Come, scusa?- esclamò lui, quasi stupito quanto me; lieta di
riuscire ancora a coglierlo di sorpresa!
-
Mi sono comportata da sciocca. Io... io avevo... avevo paura. Avevo
paura di quello che provavo.-
-
Perché sono un Mangiamorte.- sembrò voler concludere
lui la frase per me.
-
Perché sei un Malfoy.- lo corressi io, alzando finalmente lo
sguardo su di lui.
Il
silenzio cadde tra noi per qualche secondo, mentre i nostri occhi si
scrutavano in profondità.
-
La guerra è finita, Weasley.- sembrò volermi ricordare
lui.
-
Lo so, ma... un conto è diventare... amici, ma... qualcosa di
più? Tu sei un Malfoy, io sono una Weasley, e io... credevo di
fare qualcosa di sbagliato provando... provando qualcosa per te.-
Gli
occhi del biondo si spalancarono solo di qualche millimetro, come a
non volermi far intendere che le mie parole lo avevano colto, ancora
una volta, di sorpresa.
-
Questo discorso potevi farmelo l'anno scorso, Weasley. Non eri tu
quella che credeva che con la morte di Voldermort tutto dovesse
essere lasciato alle spalle?-
-
Proprio per questo ho detto di essermi comportata da sciocca.
Merlino, Draco, ci siamo detestati per anni, poi all'improvviso ho
scoperto che non eri così male come avevo sempre pensato. E
nel giro di pochi mesi...-
Lasciai
in sospeso la frase, non sapendo bene come continuare, passandomi una
mano tra i capelli resi un po' spettinati dalla corsa di pochi minuti
prima.
Poi
riportai il mio sguardo su di lui, decisa ad essere sincera fino in
fondo.
-
Quel bacio che ci siamo scambiati la notte di Capodanno... per me ha
significato... moltissimo. Avevo solo paura di quello che stavo
provando, di ammettere che... Godric, ad ammettere che mi piaci! Non
ero pronta ad ammetterlo con me stessa, figuriamoci con te...-
Ma
le mie parole furono interrotte, questa volta, dalle mani di Draco
sulle mie guance, prima che le sue labbra morbide e calde si
posassero sulle mie, in un bacio urgente e passionale.
Ci
misi solo pochi secondi prima di dischiudere le mie per permettergli
di lasciar scivolare la sua lingua nella mia bocca, in un contatto
che tanto avevo bramato senza neanche rendermene conto.
-
Sei una sciocca.- si limitò a commentare il biondo,
allontanandosi da me di qualche millimetro.
-
Questo lo avevo già detto io.- osservai io mettendo un finto
broncio, prima di sorridere proprio come stava facendo lui.
-
A dire il vero, detestavo comportarmi in quel modo.- mi rivelò
Draco, senza abbandonare la sua posizione.
-
Non eri il solo.- gli feci notare io, mentre lui mi guardava
finalmente negli occhi.
-
È stato Blaise a dirmi che ti avrei trovato qui, e a quanto ho
capito, anche lui preferiva di gran lunga il nuovo Draco.- mi spiegai
meglio, mentre lui rideva, prima di circondarmi la vita con un
braccio, affondare una mano tra le mie lingue di fuoco e baciarmi
ancora una volta.
-
Che ne dici di provarci?- ripresi la parola, quando lui si fu
allontanato.
-
Io non chiedevo altro.- mi confessò il Serpeverde, appoggiando
la sua fronte alla mia.
-
Però... c'è una cosa che devo dirti.- riprese poi la
parola lui, questa volta allontanandosi un po' di più da me.
-
Che succede?- domandai io, ora preoccupata; aveva forse preso troppo
sul serio la storia del ritorno del Mangiamorte cattivo?
-
Io... sono stato con Pansy.- esclamò tutto d'un fiato, prima
di trattenere il respiro come aspettando una mia reazione.
-
Oh.- mi limitai a rispondere io, senza sapere bene cosa dire.
-
Io... è stato sciocco da parte mia, l'ho fatto solo perché...
volevo non pensare più a te, speravo in quel modo di togliere
la tua immagine dalla mia testa, invece è stato solo peggio,
perché era il tuo viso quello che vedevo, e le tue mani quelle
che sentivo su di me in quel momento.- tentò di giustificarsi
lui.
-
Non so se sentirmi offesa o lusingata.-
-
Non-non sei arrabbiata?- mi domandò poco dopo lui,
osservandomi sorpreso.
-
Sono furiosa.- lo corressi io, facendogli distogliere lo sguardo.
-
Ma... non voglio più guardare al passato.- ripresi la parola,
avvicinandomi di nuovo a lui, e sollevandomi sulle punte dei piedi
per dargli un leggero bacio a fior di labbra.
-
Ora voglio solo andare avanti.- riuscii a completare la frase, prima
che fosse lui, questa volta, a suggellare la mia promessa con una
dolcissimo bacio.
*
”My heart will go on” by Celine Dion (1997)
Note
dell'autrice: Allooooooooora,
che ne dite?? Mi sono fatta un po' perdonare per lo scorso capitolo??
XD
Come
promesso, Draco e Ginny hanno risolto, e la nostra rossa preferita è
riuscita a farsi intendere a dovere!
Non
so voi, ma questo Draco più dolce e, perchè no,
innamorato, mi piace molto di più! <3
I
due giovani hanno finalmente deciso di provarci, chissà se le
cose andranno bene oppure incontreranno ancora delle difficoltà.
Potrete
saperlo solo continuando a seguirmi... XD Niente spoiler questa
volta!! :P
Sono
davvero curiosa di vedere che ne pensate di questo capitolo, della
riconciliazione tra il biondo e la rossa e sulla loro decisione di
provare a stare insieme.
Quindi
aspetto i vostri commenti e vi do appuntamento alla prossima
settimana! ;) Un bacione grande <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** STEP FOURTEEN - Feeling good ***
STEP
FOURTEEN – Feeling
good*
- Sei
sicura di volerlo fare da sola?- mi domandò Draco, forse per
la millesima volta, piegando la testa da un lato per scrutarmi meglio
in volto.
- È
una cosa che devo fare io, da sola. E poi... oh, avanti, non sarà
così tragico. Sei stato accolto alla Tana, cosa vuoi che
abbiano da ridire?- osservai io, tuttavia ancora preoccupata per ciò
che stavo per fare.
- Un
conto è passare una serata sotto lo stesso tetto, un altro è
profanare la sua adorata sorellina. Non sono sicuro che Lenticchia la
prenderà benissimo.-
-
Profanare? Cosa sono, una tomba antica? Come se fino ad adesso
avessimo fatto chissà cosa.- osservai io arrossendo e
abbassando lo sguardo; non ci eravamo di certo spinti più in
là di un semplice bacio.
- Credo
che Weasley vedrà anche il solo sfiorarti con un dito come
qualcosa di sconcio.- osservò Draco, ridendo tuttavia
divertito; già, non era lui a dover dire a mio fratello e ai
miei migliori amici che noi due stavamo insieme.
Ma lui
si era offerto di supportarmi moralmente e fisicamente, quindi non
era colpa sua se quell'infausto compito spettava a me.
Così
mi limitai a sospirare, prima di sollevarmi verso le sue labbra e
dargli, forse, l'ultimo bacio.
- Sarà
meglio che vada.- decretai infine, voltandomi verso il ritratto della
Signora Grassa davanti al quale ci trovavamo, per entrare nella mia
Sala Comune.
- Andrà
tutto bene.- mi sussurrò lui con quel suo tono così
sensuale, facendomi rabbrividire, prima di regalarmi un altro bacio
molto più profondo e passionale.
Dopo un
ultimo sguardo, pronunciai la parola d'ordine oltrepassando il buco
nel muro, individuando subito i bersagli delle mie preoccupazioni.
- Ciao
sorellina. Va tutto bene? Sei più bianca di
Nick-Quasi-Senza-Testa.- mi accolse Ron alludendo al fantasma di
Grifondoro, mentre io continuavo a temere di dovergli andare a fare
compagnia molto presto.
Io
preoccupata della reazione di mio fratello? Ma quando mai!
-
Ragazzi, c'è una cosa di cui vi devo parlare.- decisi di
andare subito al sodo, senza tanti giri di parole; se dovevo
aspettarmi un Avada Kedavra, volevo che fosse il più
rapido possibile, senza ansie inutili.
- È
successo qualcosa?- prese la parola Hermione, sorridendomi
incoraggiante; perchè avevo come la sensazione che lei avesse
già capito tutto?
-
Si...si tratta di Malfoy.- tentai un approccio, deglutendo a fatica.
- Ti ha
fatto qualcosa? No, perché va bene essere civili, ma se ti ha
fatto del male, lo vado a uccidere con le mie mani.- s'infervorò
subito Ronald, alzandosi in piedi; sbagliavo o sul volto della mia
migliore amica si era appena aperto un sorrisino divertito?
- Non mi
ha fatto niente, davvero.-
Restammo
tutti quanti in silenzio per un po', loro osservandomi in attesa, io
alla ricerca delle giuste parole per dare la notizia.
- Io e
Draco abbiamo deciso di provare a stare insieme.- lanciai la bomba
tutto d'un fiato, prima di chiudere gli occhi in attesa
dell'esplosione.
Lo
strano silenzio che seguì le mie parole, mi portò a
rivolgere nuovamente il mio sguardo ai miei compagni di Casa, notando
sui loro volti reazioni diverse; Hermione si era aperta in un ancora
più ampio sorriso, e si vedeva lontano un miglio che non
vedeva l'ora di dire la sua, mio fratello era letteralmente
sbiancato, la bocca spalancata e gli occhi strabuzzati, mentre lo
sguardo di Harry era a dir poco indecifrabile.
Io e lui
ci eravamo lasciati ormai da parecchio tempo, dopo che lui se n'era
andato per distruggere gli Horcrux e dopo che avevamo deciso di non
tornare insieme, in seguito alla fine della guerra, ma mi aspettavo
almeno una reazione da parte sua.
- Tu e
Draco Malfoy vi siete messi insieme?- ritrovò finalmente la
voce mio fratello, sbattendo le palpebre.
- Oh,
Gin, lo sapevo che sarebbe successo!- esplose infine la mia migliore
amica, alzandosi in piedi e venendo ad abbracciarmi.
- Herm!-
sembrò volerla rimproverare per il suo entusiasmo il rosso.
- Oh,
avanti Ronald, non è la fine del mondo.- osservò la
castana, alzando gli occhi al cielo.
- Non
avevamo forse deciso di lasciarci il passato alle spalle? Malfoy
ormai è cambiato e a quanto pare tiene davvero a Ginny.-
aggiunse poi la giovane, portandosi un pugno chiuso su un fianco, in
un gesto che ricordò molto mia madre.
- Un
conto è avere un rapporto civile con lui, un conto è
permettergli di... profanare mia sorella.-
- Che
buffo, lui ha usato esattamente le stesse parole.- bisbigliai io,
sbuffando divertita.
- Come
scusa?- si rivolse nuovamente a me mio fratello.
-
Niente.-
- Oh, ma
smettila, tua sorella non è mica una tomba egizia. Sappi che
hai tutto il mio appoggio, Gin.- si rivolse poi a me Hermione,
sorridendomi complice.
- Grazie
Herm.-
- Tu non
dici niente?- si rivolse poi Ron al suo migliore amico, mentre
l'attenzione di tutti si spostava sul Ragazzo Sopravvissuto.
Spiazzando
tutti e tre, Harry si aprì in un sorriso sincero, guardandomi
negli occhi.
- A me
importa solo vederti felice, e se Malfoy riesce in questo... be,
ormai il passato è passato.-
- Oh,
Harry, grazie!- non potei fare a meno di esclamare io, slanciandomi
verso di lui e abbracciandolo stretto; ero contenta che, nonostante
ci fossimo ormai lasciati, il nostro rapporto di amicizia si fosse
mantenuto così saldo.
-
D'accordo, sono in svantaggio.- sentii sospirare mio fratello dopo
qualche secondo.
-
Ron...-
- No,
non dire nient'altro. Harry ha ragione, l'importante è che tu
sia felice. Anche io ho notato un cambiamento in Malfoy (a parte
l'ultimo periodo), e tu ormai sei maggiorenne, quindi non vedo come
potrei intromettermi. Ma sappi che se si azzarda a farti del male, lo
strozzo con le mie mani.- si arrese infine Ron, marcando con
decisione l'ultima parte della frase.
- Ti
voglio bene, fratellone.- lo abbracciai stretto, affondando il volto
nel suo ampio petto, mentre lo sentivo sorridere sui miei capelli.
Io e
Draco eravamo finalmente riusciti a chiarirci, mio fratello e i miei
migliori amici avevano accettato i miei sentimenti; nulla poteva
andare meglio di così.
*
“Feeling
good” by Muse (2001)
Note
dell'autrice: Bè,
ora che tutto è stato chiarito, possiamo concludere qui la
storia.
…........
…........
Naaa,
scherzavo, state tranquille!! XD In realtà siamo metà,
quindi ne vedremo ancora delle belle! ;)
Ho
pensato che nella mia storia ci dovesse essere un momento come
questo, molto simile a quello del capitolo 5; là Ginny ha
voluto convincere tutti che Draco potesse essere una persona diversa,
qui che potesse essere la persona giusta per lei.
E
a quanto pare ci è riuscita!
Secondo
me, l'”approvazione” del fratello e degli amici, era una
cosa importante per Ginny! Non che avrebbe rinunciato a Draco se loro
non fossero stati d'accordo! XD
Si
sa, la rossa è una testa calda! XD
Alcune
di voi mi avevano chiesto come erano andate le cose tra la Grifondoro
e Harry, e qui, anche se MOOOOLTO brevemente, ho chiarito la cosa;
Harry l'ha lasciata prima di partire alla ricerca degli Horcrux come
nei libri, ma al suo ritorno hanno deciso di comune accordo di non
portare avanti la cosa.
Spesso
nelle mie fan fiction ho presentato Harry come il rompiPluffe di
turno, quindi qui ho pensato di renderlo un po' più loquace!
Tra lui e la rossa può comunque esserci una buona amicizia! ;)
Lo
so, Draco appare per poco, ma questa era una cosa che doveva fare
Ginny; ma non preoccupatevi, dal prossimo capitolo tornerà a
tempo pieno! ;)
A
questo punto non mi resta che darvi appuntamento alla prossima
settimana (spero di non tardare, anche se il giovedì è
giusto il mio giorno libero dal nuovo lavoro! XD); vi assicuro che
sarà una one-shot con il botto! ;) Un bacio grande! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** STEP FIFTEEN - The greatest discovery ***
STEP
FIFTEEN – The
greatest discovery*
-
Ancora non ho capito perché non volete farvi vedere insieme.-
mi espose i suoi dubbi Hermione, per circa la quarantesima volta nel
giro dell'ultima settimana.
-
Bè... in realtà Draco non avrebbe nessun problema...-
tentai di giustificarmi ancora una volta, abbassando lo sguardo a
terra.
-
Quindi sei tu che non vuoi?- esclamò scettica la Caposcuola,
sollevando un sopracciglio.
-
Non è che non voglio, è solo che... vorrei aspettare
ancora un po'. Non sono pronta a condividerlo con tutti, ecco. Che
male c'è a godersi ancora un po' di intimità?- ululai
punta nell'orgoglio, alzando ora gli occhi al cielo.
-
Non c'è nulla di male, Gin, ma se continuerai a non volerti
farti vedere in giro mano nella mano con Malfoy, lui potrebbe
cominciare a pensare che ti vergogni di lui.- espose quelli che erano
anche i miei dubbi la mia migliore amica.
-
Questo non è affatto vero.- la rimproverai io, guardandola
finalmente negli occhi, mentre lei mi scrutava con espressione
eloquente.
Proprio
in quel momento ci raggiunsero mio fratello e Harry, chiacchierando
di scope e Quidditch come loro solito.
-
Di che stavate parlando?- ci domandò Ron, appena riuscirono ad
affiancarci lungo strada verso la Sala Grande; era ormai arrivata
l'ora di cena, e io stavo letteralmente morendo di fame.
-
Di niente.- rispondemmo in coro io ed Hermione, facendo spallucce.
-
Ho capito, parlavate di Malfoy.- indovinò al primo colpo Harry
ridacchiando, mentre mio fratello guardava male tutti e tre;
nonostante avesse accettato la mia relazione con Draco, non era di
certo il fan numero uno di quell'argomento.
A
dirla tutta, non avevo davvero idea del perché non volessi
dire a nessuno della mia storia con il giovane rampollo di casa
Malfoy.
Ron
e i miei migliori amici avevano accettato per primi la nuova
situazione, e perfino i miei genitori ne erano stati, se così
si può dire, contenti; almeno non avevano cercato un modo per
affatturarmi, come avrebbero fatto solo qualche mese prima.
In
fondo, anche loro avevano accolto Draco alla Tana, quindi sarebbe
stato ipocrita da parte loro dare di matto alla notizia.
Inoltre,
da quanto mi aveva detto il biondo, anche Narcissa Malfoy si era
rivelata entusiasta della novità; era convinta che, in quel
modo, suo figlio sarebbe tornato ad essere una persona rispettabile
agli occhi di tutti.
“Senza
contare che quella ragazza mi piace sul serio. Ha un caratterino
degno di una Black.” avevo letto con i miei occhi sulla lettera
che la signora Malfoy aveva spedito al figlio, dopo aver ricevuto la
grande notizia.
Non
ero sicura che Lucius ne sarebbe stato altrettanto entusiasta, ma
nessuno dei due occupanti di Villa Malfoy sembrava esserne
preoccupato.
Quindi
perché non volevo che l'intera scuola lo sapesse?
Le
persone per me davvero importati lo sapevano già, e di quello
che pensavano gli altri non me ne importava un'accidente, quindi
perché?
Perché
sei una codarda, fu l'unica risposta che mi venne in mente in
quel momento, sempre più vicino ai grandi portoni di legno
della Sala Grande.
-
Si parla del diavolo...- sentii mormorare la mia migliore amica
accanto a me, facendomi riemergere dalle mie riflessioni per
sollevare lo sguardo; proprio in quel momento, Draco Malfoy in
compagnia dell'inseparabile amico Blaise Zabini, fecero la loro
comparsa nella Sala d'Ingresso, riemergendo dai Sotterranei.
-
Ciao.- mi salutò con calore il biondo, avendomi notata, e
avvicinandosi a me.
-
Ciao.- lo salutai io sorridendo, prima di scambiarci un casto bacio a
fior di labbra
-
Ehi, dateci un taglio.- esclamò indignato mio fratello,
facendomi sobbalzare.
-
Il fatto che abbia accettato che stiate... insieme, non vuol dire che
possiate sbaciucchiarvi davanti a me.- aggiunse il rosso,
assomigliando tremendamente alla mamma; non gli piaceva parlarne,
figuriamoci vederlo con i propri occhi!
-
Ciao anche a te, Lenticchia.- si rivolse a lui Draco, sorridendo
divertito; si divertiva davvero troppo a far imbestialire mio
fratello.
-
Stavamo giusto parlando di te.- prese la parola Hermione, facendomi
arrossire; farsi gli affaracci suoi no?
-
Ah sì? Stavate parlando di quanto sono bello?- domandò
ancora divertito Draco, facendomi alzare gli occhi al cielo.
-
Scendi dal piedistallo, Malfoy.- lo rimproverò bonariamente la
Caposcuola, facendo ridere il Serpeverde; era incredibile come
fossero cambiati i suoi atteggiamenti nei confronti della mia
migliore amica.
-
In realtà stavamo parlando del fatto che voi due non siete
ancora usciti allo scoperto.- riprese la parola la castana,
fissandomi con eloquenza, mentre io le rivolgevo il mio miglior
sguardo incazzato.
-
Ginevra vuole così, e io lo rispetto.- le rispose Draco
sollevando le spalle, ma io non potei non notare il dispiacere nel
suo sguardo; ci teneva davvero così tanto a dire a tutti della
nostra storia?
Bè,
in fondo lui non era ancora così ben accettato dalla società
come lo ero sempre stata io.
Nel
frattempo, eravamo ormai entrati tutti insieme nella Sala Grande e
stavamo per dividerci per raggiungere i nostri tavoli, quando, nel
giro di un nanosecondo, presi la mia decisione.
-
Oh, al diavolo!- esclamai voltandomi e tornando sui miei passi.
-
Cosa?- domandò curioso Ron girandosi verso di me, mentre io mi
avvicinavo a Draco.
Afferrandolo
per il maglioncino della divisa, lo feci voltare verso di me, notando
per un solo istante lo stupore nei sui occhi grigi, prima di unire le
nostre labbra in un bacio casto, ma provocatorio.
Il
contatto durò più del previsto, ma quando mi allontanai
dal suo viso, gli sguardi di tutta la scuola erano puntati su di noi,
compresi quelli dei professori.
-
Esatto, io e Draco Malfoy stiamo insieme, che vi piaccia o no.-
rivelai a voce alta, rivolta a tutti gli studenti, anche se risultava
ormai superfluo.
Potrei
addirittura giurare di aver visto un sorrisino soddisfatto spuntare
sulle labbra della Preside McGranitt.
-
Sei impazzita?- mi domandò poi Draco, tuttavia divertito ed
evidentemente soddisfatto.
-
Era ora che anche gli altri sapessero di noi. Non mi importa un
accidente di quello che pensano.- gli rivelai risolutamente dandogli
un altro bacio, prima di dirigermi finalmente verso il tavolo
rosso-oro, trascinandomi dietro un Ron Weasley ancora piuttosto
shockato.
*
” The
greatest discovery” by Elton John (1970)
Note
dell'autrice: Lo so, sto
stupendo tutti e no, non ho perso i giorni (anche se con le ultime
feste, un po' di starebbe! XD); semplicemente domani non credo di
avere il tempo di aggiornare e fino a lunedì potreste darmi
per dispersa, quindi, avendo un po' di tempo adesso prima di andare a
nanna, ne approfitto!! ;)
Finalmente
Ginny si è decisa a condividere con tutti la sua storia con
Draco, e il biondino non può che esserne contento!!
E
vogliamo parlare di Narcissa?? XD
Come
ho già detto, nonostante la sua austerità è
sempre stato uno dei personaggi che preferisco, e l'idea che possa
accettare Ginny ed essere addirittura sua “amica”, mi è
sempre piaciuta tantissimo!! ^^
Ora,
alla nostra coppietta felice, non resta che vivere la loro vita.... o
forse non possono ancora stare tranquilli?? Mah! XD
Vi
do appuntamento al prossimo giovedì, sperando di avere più
tempo a mia disposizione, altrimenti prometto di non farvi
aspettare!! ;) Un bacione grande!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** STEP SIXTEEN - Love is a battlefield ***
STEP
SIXTEEN – Love
is a battlefield
A
volte mi domandavo se era possibile essere più felici di così.
Il
Mondo Magico era in pace, la scuola andava a gonfie vele, avevo
tantissimi amici con cui condividere le ansie e le gioie della vita
scolastica, e avevo un ragazzo fantastico; si poteva volere di più?
Ok,
stai diventato troppo smielata per i miei gusti, Gin, mi
rimproverò la mia vocina interiore, facendomi scuotere la
testa divertita, mentre attraversavo il corridoio del terzo piano
diretta verso l'Aula di Incantesimi.
Ma
non potevo di certo ignorare il fatto che essere la ragazza di Draco
Malfoy mi rendeva stranamente euforica; il Serpeverde si era rivelato
essere davvero dolcissimo, e nonostante avesse ancora qualche
difficoltà a relazionarsi con mio fratello, con me era davvero
fantastico.
Ma
ehi, era con me che doveva stare, non con mio fratello!
Nonostante
i miei pensieri stessero vagando verso una zona non ben definita del
castello (Draco in quel momento aveva Pozioni o Divinazione?), i miei
sensi allenati durante la guerra, mi rivelarono la presenza di
qualcuno alle mie spalle, tanto che estrarre la bacchetta dalla tasca
interna del mantello fu un gesto del tutto istintivo.
E,
ancora una volta, il mio istinto mi risparmiò una bella
fattura in mezzo alla schiena.
-
Exulcero!-
-
Protego!- non mi feci cogliere impreparata io, deviando
l'attacco.
Quando
la luce degli incantesimi si fu dissolta, vidi finalmente davanti a
me il mio assalitore, o per meglio dire, assalitrice; Pansy
Parkinson, più agguerrita che mai, stava in piedi dinnanzi a
me, la bacchetta spianata e uno sguardo a dir poco incazzato sul
volto.
-
Parkinson, sei per caso impazzita?- domandai stupita io, spalancando
gli occhi; dovevo ammettere che proprio non me l'aspettavo.
Sapevo
che non sarebbe stata entusiasta della mia relazione con il
Serpeverde, ma da quello ad attaccarmi nel bel mezzo di un corridoio
della scuola, così vicino alle aule con i professori poi!
-
Maledetta pezzente! Non puoi portarmi via Draco e sperare di passarla
liscia.- mi ignorò lei, lanciandosi nella sua filippica.
-
Io non ti ho portato via nessuno, Parkinson. Non si può
portare via qualcosa che non si è mai avuto.-
Ok,
forse avevo esagerato e quella Fattura Gambemolli non-verbale me
l'ero cercata; ma non per quello avevo voglia di cadere a terra senza
poter più utilizzare le gambe per chissà quanto tempo.
-
Mentre tu ti nascondevi sotto ai tavoli in Sala Grande, io la guerra
l'ho combattuta, Parkinson, quindi non puoi cogliermi alla sprovvista
con incantesimi non-verbali.- le feci notare io, mentre lei
continuava con la sua battaglia personale, prontamente fermata dalla
mia bacchetta.
-
Sto parlando con il muro?- mi ritrovai a domandare, forse più
a me stessa che non a lei.
-
Draco era tornato ad essere quello di un tempo, era tornato ad essere
MIO. Prima che tu ti mettessi in mezzo, facendogli il lavaggio del
cervello.- mi urlò contro la Serpeverde, con il fiato ormai
corto a causa dell'impeto messo nel maledirmi.
-
Non gli ho fatto nessun lavaggio del cervello, quella di cambiare è
stata una sua decisione, che aveva preso molto prima che io entrassi
nella sua vita. Era tornato ad essere quello di prima per
un'incomprensione tra di noi.- tentai di spiegarle io, sospirando
rassegnata.
-
Bugiarda!- continuò ad urlarmi addosso lei, riprendendo a
scagliare incantesimi che io continuavo a deviare.
-
Che diavolo sta succedendo qui?- attirò la nostra attenzione
una voce, interrompendo la nostra battaglia e facendoci voltare
entrambe; a quanto pareva aveva lezione di Divinazione, o non mi
sarei spiegata la sua presenza lì.
-
Pansy, si può sapere che stai facendo?- domandò Draco
alla sua compagna di Casa, affiancandomi.
-
Voglio riprendermi ciò che era mio. Se non fosse stato per
questa pezzente, tu ora saresti ancora il mio ragazzo.- si rivolse a
lui la morettina, senza tuttavia abbassare la bacchetta, facendolo
sospirare.
-
Punto primo, anche se non ci fosse Ginny, io non sarei il tuo
ragazzo, punto secondo, ti pregerei di non chiamarla in quel modo.-
Non
c'era che dire, era stato molto diplomatico.
-
Fino a qualche mese fa, anche tu la chiamavi così!- ululò
la Serpeverde, sempre più infervorata.
-
Sono cambiate parecchie cose da allora, Pansy.- le rispose a tono il
biondo, circondandomi la vita con un braccio.
Per
un momento ebbi il timore che potesse esplodere, vedendo il suo viso
diventare sempre più rosso; anche se non volevo farmi
affatturare da lei, non significava che volessi vederla saltare per
aria davanti ai miei occhi.
-
Noi abbiamo fatto sesso! Poco prima che tornasse da te, Draco si è
scopato me!- tentò di giocarsi la sua ultima carta la
Parkinson, sorridendo soddisfatta, convinta di aver vinto almeno
quella battaglia.
Il
silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, prima che un mio
sospiro lo spezzasse.
-
Questo lo so già.- le rivelai guardandola negli occhi, mentre
vedevo il suo viso diventare pallido come quello del Barone
Sanguinario.
-
C-come, scusa?- balbettò incredula, facendo un passo indietro
come se l'avessi schiaffeggiata.
-
Draco mi ha detto quello che è successo tra di voi nell'esatto
momento in cui ci siamo messi insieme. Mi spiace, Parkison, non c'è
nulla che tu possa dire, che possa far cambiare idea a uno di noi.-
le spiegai, appoggiandomi al corpo statuario di Draco.
-
N-non è... non è p-possibile.- sussurrò sempre
più shockata la morettina, spalancando gli occhi.
-
Fattene un ragione, Pansy, e lasciami in pace. Tra noi non potrà
mai esserci niente e prima te ne renderai conto, prima potrai andare
avanti con la tua vita. Vieni, ti accompagno alla prossima lezione.-
riprese la parola il biondo, prima di rivolgersi a me, sospingendomi
verso l'aula di Incantesimi.
Senza
fare resistenza, mi avviai lungo il corridoio in compagnia del
Serpeverde, prima di voltarmi un'ultima volta verso Pansy Parkinson,
immobile sul tappeto cremisi steso sul pavimento.
Forse
un po' mi dispiaceva per lei.
O
forse no?
*
“Love
is a battlefield” by Pat Benatar (1983)
Note
dell'autrice: E
io che vi avevo detto?? Vi avevo avvertito che Pansy non si sarebbe
arresa così facilmente! XD Semplicemente stava cuocendo un
po' nel suo brodo prima di partire all'attacco!!
Ma
la nostra Ginny non si è fatta prendere alla sprovvista; una
delle eroine della Seconda Guerra non poteva certo farsi mettere i
piedi in testa da una Parkinson qualunque! v.v
E,
oltre a lei, anche il nostro Draco si è fatto valere,
mettendola al suo posto! Un vero e proprio eroe!! <3
Voi
che ne pensate?? Molte avevano previsto una reazione della
Serpeverde, e in effetti non si è fatta attendere!! XD
Non
mi resta che aspettare i vostri commenti e darvi appuntamento alla
prossima settimana!! ;)
Un
bacione grande a tutti!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** STEP SEVENTEEN - When I fall in love ***
STEP
SEVENTEEN – When
I fall
in love
Se
me lo avessero detto solo qualche mese prima, non avrei mai creduto
che quel giorno sarei andata all'uscita periodica ad Hogsmeade
proprio con Draco Malfoy.
E
invece eccomi lì, intenta a scendere le scale per dirigermi
verso la Sala d'Ingresso, dove sapevo che il Serpeverde mi stava
aspettando.
Era
la penultima visita programmata dalla scuola al piccolo paesello
magico, e per quel giorno avevo deciso di abbandonare i miei soliti
accompagnatori per poter andare all'appuntamento con il biondo.
-
Possiamo sempre incontrarci ai Tre Manici di Scopa, appena
avete finito i vostri giri.- aveva incredibilmente proposto Ron pochi
minuti prima che io uscissi dalla nostra Sala Comune, attirando gli
sguardi stupiti di tutti.
-
Ron, sicuro di stare bene?- gli aveva domandato incredula la sua
ragazza, sollevando un sopracciglio.
-
Non dovevo forse farmene una ragione? Poi in questo modo potrò
tenere d'occhio Malfoy.- aveva infine rivelato mio fratello,
facendomi tirare un sospiro di sollievo.
-
Ah, ecco, ora si che ti riconosciamo.- aveva osservato Harry
facendoci ridere, mentre Ronald metteva il broncio prima di unirsi
alla risata, avvolgendo la vita di Hermione con un braccio.
E
così, eccomi lì a scendere l'ultimo gradino,
individuando subito il mio accompagnatore appoggiato ad una delle
colonne della Sala d'Ingresso, le mani affondate nelle tasche dei
jeans scuri e lo sguardo perso tra la folla che si riversava fuori
dal castello; era ancora strano vederlo con quegli abiti addosso, ma
da quando aveva deciso di cambiare, era passato ad un abbigliamento
più babbano.
Draco
Malfoy vestito da babbano!
Voldemort
si stava sicuramente rivoltando nella tomba!
-
Ciao.- lo salutai io raggiungendolo e sfregandomi le mani; da quando
mi sentivo in soggezione in sua presenza?
Non
sapevo per quale motivo, ma l'idea di avere un vero appuntamento con
Draco Malfoy mi rendeva nervosa.
E
pensare che era il mio ragazzo già da parecchi mesi!
-
Ciao.- rispose lui al saluto, attirandomi a sé e regalandomi
un bellissimo bacio.
-
E questo?- domandai io curiosa, tuttavia sorridendo.
-
Non ho forse il diritto di baciare la mia ragazza quando ne ho
voglia?- mi prese in giro lui, aprendosi in uno dei suoi magnifici
sorrisi, facendomi ridere.
Mano
nella mano, uscimmo nell'aria frizzante di metà Aprile,
avviandoci verso il villaggio di Hogsmeade con tutte le intenzioni di
passare una giornata tranquilla e rilassante.
Ci
serviva proprio, dal momento che da lì a due mesi sarebbero
iniziati gli esami di fine anno!
Il
tempo sembrò scorrere via senza che quasi ce ne accorgessimo,
tra una visita a Mileandia e una all'Emporio del Gufo.
Erano
quasi le quattro del pomeriggio, quando decidemmo di concederci una
Burrobirra calda ai Tre Manici di Scopa; nonostante fossimo
ormai in primavera, l'aria era ancora piuttosto fresca e qualcosa per
riscaldarci ci serviva proprio.
-
Ciao Rosmerta, ci fai due Burrobirre?- ordinai senza tanti giri di
parole rivolgendomi alla proprietaria della locanda, mentre questa
spostava il suo sguardo curioso sul mio accompagnatore.
-
Qualcosa non va?- ripresi la parola io, quasi sfidandola a commentare
la presenza di Draco lì, mentre lui sogghignava stranamente
divertito.
-
No no, è solo strano vedervi insieme.- osservò Madama
Rosmerta sorridendo a sua volta, prima di soddisfare la mia
richiesta; era bello scoprire che la maggior parte delle persone
aveva ormai superato ciò che Draco era stato.
Non
che mi importasse cosa gli altri pensassero di lui o di noi, ma ero
felice di poter girare per strada a testa alta, senza preoccuparmi
delle malelingue.
-
Ehi, quelli non sono Potter e i tuoi amici?- attirò la mia
attenzione il Serpeverde, afferrando il boccale che la proprietaria
gli stava porgendo e facendomi voltare verso il tavolo occupato da
Harry, Ron, Herimone, Luna e Neville.
-
G-già, sono loro.- osservai io, abbassando lo sguardo e
prendendo un sorso della mia bevanda per nascondere l'imbarazzo; non
avevo rivelato a Draco la proposta di mio fratello, poichè
avevo davvero il timore che lui si rifiutasse categoricamente di
farlo.
-
Andiamo a sederci con loro?- mi colse impreparata il biondo,
facendomi quasi strozzare con la Burrobirra.
-
D-dici sul... sul serio?- tossicchiai io, facendolo sorridere.
-
Lasciami indovinare; volevi propormelo tu, ma avevi paura che io non
volessi, dico bene?- riprese la parola lui, osservandomi divertito.
-
Cominci a conoscermi davvero troppo bene, tu.- mi lamentai io,
mettendo il broncio.
-
Per me è ok. Sono i tuoi amici, non posso stare loro alla
larga per sempre, se voglio continuare a stare con te.- aggiunse il
Serpeverde, avvicinandosi al mio viso e sfiorandomi le labbra con le
sue, tanto da permettermi di sentire il suo respiro che sapeva di
menta.
-
Sei davvero disposto a questo?- lo presi in giro a mia volta,
sorridendo.
-
Già, guarda un po' cosa mi fai fare. Devo essermi
completamente bevuto il cervello.- scherzò Draco scuotendo la
testa e facendomi ridere, prima di sollevarmi sulle punte dei piedi
per baciarlo.
Così,
dopo aver preso un bel respiro, ci avviammo verso il tavolo già
occupato dai nostri compagni; era vero che l'idea era stata di Ron,
ma non sapevo come avrebbe potuto reagire Neville a sedere allo
stesso tavolo del nipote di Bellatrix Lastrange.
-
Ciao.- salutai io attirando l'attenzione di tutti, i quali spostarono
lo sguardo da me al mio accompagnatore.
-
Ehi, siete arrivati. Malfoy.- salutò a sua volta Harry,
stupendomi sempre di più; lui era sempre stato il primo ad
odiare il Serpeverde, mentre ora faceva di tutto per mostrarsi
amichevole con lui.
Doveva
volermi davvero molto bene!
-
Potter.- salutò il biondo aprendosi un sorriso sincero, prima
di far levitare due sedie verso di noi.
Ok,
non c'era più alcun dubbio; quei due uomini tenevano davvero a
me, per cercare di essere amici!
-
Siete stati in giro fino ad adesso?- si rivolse a me Hermione,
cercando d'intavolare una conversazione.
-
Sì, siamo stati a Mielandia, poi Draco doveva prendere
del mangime per il suo gu...-
-
Ehi, Paciock.- prese improvvisamente la parola il Serpeverde,
interrompendo il mio racconto e facendomi trattenere il fiato; che
intenzioni aveva?
Speriamo
solo che non rovini tutto, mi ritrovai a pensare, passando lo
sguardo dall'uno all'altro; non che non mi fidassi di Draco, ma,
santo Godric, Neville era un campo minato!
Il
mio compagno di Casa non disse nulla, limitandosi a sollevare lo
sguardo verso il biondo, come invitandolo a continuare.
-
So che ora come ora vale poco o niente, ma ci tenevo a dirti che mi
dispiace per ciò che mia zia Bella ha fatto ai tuoi genitori.-
riprese la parola Malfoy, mentre tutti quanti spalancavamo occhi e
bocca a quelle parole.
-
Non è certo una giustificazione a quello che ha fatto, ma
sappi che anche io non l'ho mai sopportata.- aggiunse Draco aprendosi
di nuovo in un sorriso.
Il
silenzio cadde tra i presenti per qualche secondo, mentre tutti
trattenevamo il respiro aspettando la reazione di Neville.
Non
riuscii a nascondere il mio stupore quando il Grifondoro rispose
sinceramente al sorriso della Serpe, alleggerendo così la
tensione.
-
Ti ringrazio, Malfoy. In realtà, vuol dire molto per me.- gli
rispose il moro, facendo un cenno con la testa, come a voler sancire
la pace tra di loro.
Finalmente,
con il cuore più leggero, mi voltai verso il mio ragazzo che
aveva preso a conversare amabilmente con Luna e Harry, come fosse
stato loro amico da sempre, e, improvvisamente, mi resi conto del
perché mi stavo perdutamente innamorando di lui.
*
“When I fall in love”
by Nat King Cole (1957)
Note
dell'autrice: Ed
eccomi qui, come ogni giovedì, con la nuova one-shot (neanche
a farlo apposta, il giovedì è proprio il mio giorno di
riposo!! XD).
Allora,
che ne pensate di questa pillola di vita quotidiana?? E del
comportamento di Draco?? Come ha detto lui stesso, se vuole stare
con Ginny, non può evitare Harry e gli altri per tutta la
vita; senza contare che diventare “amico” del Ragazzo
Sopravvissuto fa parte del suo percorso di redenzione. XD
Inoltre,
ho pensato che le parole del biondo a Neville fossero un buon punto
di svolta per testimoniare il fatto che Draco vuole davvero voltare
pagina; ora possono essere tutti grandi amici!! XD
In
più... bè, Ginny si sta davvero innamorando del
Serpeverde! E lui? Mah...
Chissà
se troveranno mai la forza di dirsi quello che provano davvero! ;) Al
prossimo aggiornamento, miei cari!! ^^ Un bacione grande!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** STEP EIGHTEEN – And I love you so ***
STEP
EIGHTEEN – And
I
love you
so*
-
Signorina Weasley, credo le sarà molto utile se decidesse di
seguire la mia lezione, quest'oggi.- mi rimproverò
l'insegnante di Erbologia, fissandomi con un sopracciglio alzato e
riprendendomi per la terza volta quel giorno.
-
Le chiedo scusa, professoressa Sprite, starò più
attenta.- la rassicurai ancora una volta, prima di diventare del
colore dei miei capelli.
La
verità era che quel giorno proprio non riuscivo a
concentrarmi; ad ogni lezione, l'insegnante aveva dovuto richiamare
la mia attenzione, poichè la mia mente viaggiava verso
pensieri ben lontani dall'aula in cui mi trovavo.
E
tutto a causa del messaggio che quella mattina Draco mi aveva spedito
via gufo, all'ora di colazione.
È
tanto che non passiamo un po' di tempo insieme.
Che
ne diresti di vederci questa sera, solo io e te, nel bagno dei
Prefetti?
La
parola d'ordine è “lapislazzuli”, così non
sarai costretta a chiederla a tuo fratello e a suscitare strane
domande.
Draco
Incuriosita
avevo sollevato lo sguardo verso di lui, osservandolo dall'altra
parte della Sala Grande, e lui per tutta risposta mi aveva fatto
l'occhiolino, prima di ridacchiare sotto i baffi come se avessi
appena fatto qualcosa di molto divertente; mi prendeva anche per i
fondelli, adesso?
Io
e Draco stavamo insieme ormai da qualche mese, ma non eravamo mai
arrivati a quella che i babbani definirebbero “terza base”;
il Serpeverde era sempre stato molto galante con me, non chiedendomi
mai nulla e non pretendendo niente.
Che
ora volesse rimarcare il suo territorio?
Insomma,
non stava scritto da nessuna parte, ma nel bagno dei Prefetti c'era
una vasca enorme, e questo comportava farsi un bagno, e di solito il
bagno si fa nudi...
Ancora
una volta mi ritrovai ad arrossire come una ragazzina, ma per mia
fortuna la lezione terminò proprio in quel momento, in modo
che la professoressa non dovesse riprendermi ancora una volta.
Così,
quella sera, alle ventidue in punto, come mi aveva informato il mio
ragazzo durante la pausa pranzo, mi diressi a passo lento verso il
bagno dei Prefetti al quinto piano, riflettendo su quello che sarebbe
potuto accadere da lì a pochi minuti; la verità era
che, nonostante avessi avuto altri ragazzi prima di Draco, con
nessuno di loro ero mai andata più in là del bacio o
della semplice effusione.
Questo
non significava affatto che non desiderassi fare l'amore con il
biondo, anzi, ma non potevo fare a meno di essere leggermente
nervosa, con il cuore che batteva come impazzito, non sapevo bene se
per l'emozione o il terrore.
Finalmente
giunsi davanti alla porta che nascondeva il bagno dei Prefetti, così,
dopo aver pronunciato la parola d'ordine, entrai titubante nel grande
spazio, subito investita dai molteplici profumi delle bolle di
sapone.
-
Buonasera, Ginevra.- mi accolse la voce bassa e calda del mio
ragazzo, facendomi sobbalzare, persa com'ero a rimirare gli strani
colori che l'acqua proiettava sui muri di marmo bianco.
-
C-Ciao.- risposi tuttavia sorridendo, prima di rispondere al dolce
bacio che Draco mi posò sulle labbra.
-
Gin, stai tremando?- si accorse subito lui, osservandomi incuriosito
-
I-io... no, no, è solo che... bè, fa un po' freddino
qui.- mentii spudoratamente, prima di mordermi la lingua; di quel
luogo si poteva dire tutto, tranne che facesse freddo.
-
So a cosa stai pensando.- mi sorprese dopo qualche secondo il biondo,
sorridendomi rassicurante.
-
A-ah, sì?-
-
Gin, non ti ho chiamato qui per fare l'amore con te, se tu non vuoi.
Anzi, ho pure portato i costumi da bagno.- tentò di
rassicurarmi lui, mostrandomi i due indumenti posati sul bordo della
grande vasca.
-
Tu non vuoi...-
-
Non fraintendermi. È ovvio che ho una voglia matta di fare
l'amore con te e di sentirti completamente mia, ma tra noi è
stato... complicato all'inizio, ho compreso il tuo stato d'animo,
quindi non ti forzerò a fare nulla che tu non voglia.- mi
fermò subito Draco, parlandomi apertamente e accarezzandomi i
capelli.
Il
silenzio cadde tra di noi per qualche secondo mentre ci fissavamo
negli occhi, sul suo viso il sorriso sempre presente, che mi riscaldò
il cuore.
-
La verità... la verità è che-che io... voglio
fare l'amore con te. Ma... Draco, per me sarebbe la prima volta.- gli
confessai tutto d'un fiato, decidendo di essere sincera come lui lo
era stato con me.
-
Prometto che sarò un vero gentiluomo. Se è quello che
vuoi.- s'impegnò il Serpeverde, prima di chinarsi lentamente
verso le mie labbra, come a volermi dare il tempo di tirarmi indietro
se lo avessi voluto.
Ma
non lo feci.
Quello
che volevo davvero, in quel momento, era sentirmi completamente sua,
volevo essere avvolta dal suo calore, volevo farmi amare da lui così
come doveva essere fin dal momento in cui avevo deciso di iniziare
quell'avventura insieme a lui.
Fu
un momento magico; ci spogliammo lentamente, senza urgenza, come a
voler assaporare ogni istante di quegli attimi vissuti insieme.
Draco
mi guardò negli occhi, prima di sollevarmi e trasportarmi
verso l'acqua ancora calda e profumata.
Quando
finalmente mi fece sua, lentamente e delicatamente, il dolore durò
solo pochi secondi, prima di essere pervasa dal piacere e dall'amore
che ormai provavo per lui.
Non
era stato facile, all'inizio, accettare l'idea di amarlo; ma ormai
c'ero dentro fino al collo e non aveva alcun senso negare l'evidenza.
-
Ti ho fatto male?- mi domandò premuroso il Serpeverde,
cullandomi tra le sue braccia, alla fine di tutto.
-
No. È stato perfetto.- ammisi sorridendogli, prima di posargli
un bacio nell'incavo del collo.
-
Ginevra, c'è una cosa che devo dirti.- mi rivelò dopo
qualche secondo, spingendomi a guardarlo in volto.
-
Che c'è?- domandai io preoccupata, incatenando i miei occhi
azzurri ai suoi di ghiaccio.
-
È una cosa strana da dire, per me. Ma credo che questo sia il
momento più adatto e... tu te lo meriti.-
-
Draco, così mi fai preoccupare.-
-
Ti amo, Gin.-
Non
potei fare a meno di spalancare gli occhi e la bocca a quella
dichiarazione; forse non era molto elegante, da parte mia, ma detto
da lui era così strano.
Ma
sapere che anche lui provava quello che provavo io, mi riempì
subito il cuore di gioia, rendendo lucidi i miei occhi e ancora più
ampio il mio sorriso
-
Anche io ti amo, Draco.- ammisi dopo qualche attimo di silenzio,
notando subito il sollievo nel suo sguardo.
Non
potei fare a meno di ridere divertita per la su reazione, prima di
gettargli le braccia al collo, sancendo quell'amore con un bacio da
togliere il fiato.
Non
si poteva certo dire che la nostra storia fosse iniziata in
tranquillità, ma senza ombra di dubbio stava procedendo nel
migliore dei modi.
*
“And I love you so” by Elvis Presley (1975)
Note
dell'autrice: Aaaaaaaaaawwwww!!!
Che dite, troppa “pucciosità”?? XD Ogni tanto però
ci vuole, dai. E devo dire che questo è uno dei miei capitoli
preferiti!!
Sarà
per il fatto che Draco è così dolce e allo stesso tempo
“hot”, oppure perchè finalmente ha trovato anche
lui il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti.
Però
ho pensato che questo fosse il momento più adatto, anche se
forse un po' scontato; sono comunque passati parecchi mesi da quando
si sono messi insieme, e ora hanno fatto l'amore per la prima volta,
quindi meglio di così!! XD
Con
questo capitolo sono praticamente terminate le avventure scolastiche,
se così si possono definire, quindi presto vedremo i nostri
protagonisti fuori dalle mura del castello!! ;) Aspetto con
trepidazione i vostri commenti per questo capitolo di scolta, se così
si può dire!! :P Un bacione grande a tutti <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** STEP NINETEEN - The End Is the Beginning Is the End ***
STEP
NINETEEN -
The
End
Is the Beginning
Is the End
*
Era
incredibile come il tempo potesse passare alla svelta.
Soltanto
il giorno prima sembrava essere iniziato un nuovo anno scolastico,
dopo la battaglia di Hogwarts, che ne eravamo già alla fine.
La metà
di Giugno e, con essa, la cena di fine anno, erano arrivati così
in fretta, che mi sembrava ancora strano pensare che quella sarebbe
stata l'ultima sera che Harry, Hermione, Ron, Neville e Draco
avrebbero passato tra le mura del castello.
Per me e
Luna ci sarebbe stata un altro anno, ma senza di loro non sarebbe
stato più lo stesso.
- A che
stai pensando?- si rivolse a me il mio ragazzo, forse notandomi con
la testa tra le nuvole.
- Mi
sembra ancora così incredibile che l'anno prossimo tu e gli
altri non tornerete a scuola con me.- mi spiegai con gli occhi già
lucidi, voltandomi verso di lui, seduto insieme a me al tavolo di
Grifondoro.
Essendo
l'ultima serata di quell'anno scolastico, molti studenti avevano
deciso di cenare a tavoli diversi rispetto ai colori che ancora
indossavano, e per quel motivo, Draco, Blaise e Luna sedevano insieme
a me e ai miei amici al tavolo rosso-oro.
-
Abbiamo un'estate intera prima che tu torni ad Hogwarts, non farti
già venire paranoie inutili.- mi schernì il Serpeverde,
alzando gli occhi al cielo ma sorridendomi.
- Non
c'è alcun bisogno che tu mi prenda in giro, ok? Sono
semplicemente più... suscettibile, e tu lo sai benissimo.-
misi il broncio io, facendolo ridere.
- Lo so.
Ma ora, passeremo insieme queste vacanze estive, a settembre tu
tornerai per l'ultimo anno mentre io mi impegnerò al massimo
per specializzarmi in Pozioni ed entrare la Ministero, così,
quando avrai finalmente finito la scuola... potremo iniziare la
nostra vera vita insieme.- mi sussurrò in un orecchio
facendomi rabbrividire, prima di posarmi un dolcissimo bacio tra i
capelli.
- Sempre
che tu mi voglia ancora.- gli feci notare io, arrossendo e tornando a
guardarlo negli occhi.
- Oh, su
questo ci puoi giurare.- mi fece l'occhiolino lui, sorridendomi
-
D'accordo, allora sempre che IO ti voglia ancora.- tentai di
sdrammatizzare io, ridendo quando lo vidi spalancare gli occhi.
- Non mi
provocare, Weasley.- mi rimproverò il biondo, puntandomi un
dito contro, prima di essere tutti quanti zittiti dalla Preside
McGranitt, che richiese la nostra attenzione.
- Miei
cari studenti, è un'emozione per me rivedervi di nuovo tutti
insieme qui, riuniti nella Sala Grande. Dopo la terribile battaglia
dell'anno scorso, temevo di non poter più tornare, con voi, in
questo castello. Ma grazie al duro lavoro di tutti, Hogwarts ha
potuto riaprire le sue porte, permettendoci, così, di
riprendere le nostre vite e i nostri studi. Ma ho già speso un
fiume di parole alla commemorazione della Battaglia di Hogwarts su
questo argomento, quindi non mi dilungherò, o mi verrà
ancora da piangere.- iniziò il suo monologo la donna, con gli
occhi già lucidi, ma facendo ridere tutti i presenti.
- Quindi
non mi resta che fare i miei complimenti a chi ha conseguito i
G.U.F.O. e i M.A.G.O. di quest'anno (perchè sono certa che
tutti voi li abbiate passati) – ci confidò con un
occhiolino – e lasciarvi al nostro magnifico banchetto di fine
anno. Buon appetito a tutti voi!- concluse la Preside, mentre i
nostri tavoli si riempivano di prelibatezze.
Quel due
Maggio appena passato non era stato facile per nessuno di noi; i
professori avevano organizzato una commemorazione ai defunti proprio
accanto alla tomba del professor Silente, inaugurando una bellissima
targa magica con tutti i nomi dei caduti durante la Battaglia di
Hogwarts.
Era
stata dura leggere il nome di Fred su quel pezzo di bronzo fuso, ma
la vicinanza di Draco era stata un toccasana per il mio cuore ancora
provato.
Era
stato meraviglioso vedere tutti noi riuniti, Draco e Narcissa accanto
a me e alla mia famiglia come se fosse stato sempre così, come
se entrambi fossero ormai entrati a far parte della grande cerchia
Weasley; e, in un certo senso, era proprio ciò che era
accaduto.
Avevo
ormai accettato di amarlo, e sentirlo così vicino in un
momento come quello, aveva aumento, se era possibile, l'amore che
provavo per lui.
- Avete
già programmi per quest'estate?- si rivolse a me e al biondo
Hermione, osservandoci da sopra le patate arrosto.
- In
realtà no, però mi piacerebbe...- iniziai a parlare io,
prima di notare lo strano sguardo del Serpeverde.
- Che
c'è?- gli domandai quindi io, sollevano un sopracciglio.
- A dire
il vero, una mezza idea io già ce l'avevo.- mi confessò
Malfoy, facendomi l'occhiolino.
- E
sarebbe?- indagò curioso Ron, ma con fare indagatore.
- Bè,
la mia famiglia possiede una tenuta in Italia, più
precisamente sul mare di Toscana, e pensavo di andare lì.
Tranquillo, Weasley, ve la rubo solo per un mese, promesso.- si
affretto ad aggiungere Draco, notando che mio fratello stava per
protestare.
-
I-Italia, hai detto? Dici sul serio?- mi intromisi io, ignorando Ron.
- Mai
stato così serio. Che ne dici?- indagò il biondo,
voltandosi verso di me.
- Dico
che... che è perfetto. Ho sempre sognato di andare in Italia.-
saltai sulla panca io, gettandogli le braccia al collo.
- Ma che
sia solo un mese.- tentò di mettere dei paletti mio fratello,
facendoci ridere.
- Oh,
Ron, non rompere e lascia che facciano ciò che vogliono. Tu
dove hai intenzione di portarmi quest'estate?- lo rimproverò
fintamente la riccia, facendomi l'occhiolino; sapevamo entrambe che
non le importava davvero dove lei e il fidanzato avrebbero passato le
vacanze.
- Quindi
finalmente ti avrò tutta per me per un intero mese.- mi
sussurrò sulle labbra il Serpeverde, ignorando gli altri;
effettivamente sarebbe stata la prima volta in cui io e lui passavamo
così tanto tempo insieme e da soli, fatta eccezione per i rari
momenti di intimità avvenuti nel castello.
- Direi
proprio di sì. E per la prima settimana non ho nessuna
intenzione di uscire di casa.- risposi io con il tuono più
malizioso che avevo.
- Non
potrei chiedere di meglio.- osservò lui, prima di unire le sue
labbra alle mie in un dolcissimo bacio.
Senza
ombra di dubbio avevo ancora un anno di scuola davanti a me, ma per
quanto mi riguardava, la nostra vita insieme era già iniziata
quel giorno di fine Ottobre sulla Torre di Astronomia.
*
“The
End Is the Beginning Is the End” by The Smashing Pupkins (1997)
Note
dell'autrice: Effettivamente
il finale di questa one-shot sembra indicare la fine della
raccolta..... ma non è così!! Ci speravate, eh?? XD
In
realtà abbiamo ancora qualcosina da leggere su questi due
pucci pucci!! Con la fine dell'anno scolastico, però, abbiamo
terminato le “avventure” dei nostri eroi tra le mura
scolastiche; ora sarà solo una vita in discesa. ;)
Nel
prossimo capitolo cominceremo a vedere Ginny e Draco nella “vita
reale”, se così si può definire, e vi posso
garantire che ci saranno tanti occhi a cuoricino!! XD
E
che mi dite di queste vacanze programmate in Italia?? XD Non poteva
mancare un po' del nostro paese, in fondo è considerato da
tutti una delle migliori mete del mondo!! ;)
E
chissà che combineranno questi due!! XD (mi dispiace
deludervi, ma non lo vedremo!! XD).
Spero
davvero di non ritardare, perchè ho ancora 3-4 capitoli
capitoli da scrivere, ma il mio tempo si è davvero limitato!!
:S A presto, miei cari lettori!! ^^ Un bacione grande!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** STEP TWENTY - It's Good To Be Back Home ***
STEP
TWENTY - It's
Good To Be Back
Home*
-
È così strano.- commentò Luna, seduta accanto a
me in uno degli scompartimenti dell'Espresso di Hogwarts.
-
Che cosa è strano?- domandai io curiosa, alzando lo sguardo
dalle pagine della Gazzetta del Profeta.
-
Tornare a casa e sapere che a Settembre non rivedremo Hogwarts.- si
spiegò con parole semplici la mia compagna, perdendo lo
sguardo fuori dal finestrino.
-
Hai ragione. Sembra soltanto ieri che abbiamo iniziato il nostro
primo anno.- mi limitai a commentare io, guardando a mia volta il
paesaggio che ci scorreva accanto.
Avevo
fatto di tutto per impedire a certi pensieri di attraversare la mia
mente, ma sapevo fin troppo bene che, alla fine, sarebbe stato
inevitabile; anche il nostro settimo anno si era concluso, e con esso
la nostra carriera scolastica.
Tuttavia,
non potevo fare a meno di sentirmi eccitata per la nuova vita che mi
aspettava; non solo avrei rivisto Draco e la mia famiglia dopo
moltissimi mesi, ma a Settembre avrei iniziato la mia carriera di
Cacciatrice niente meno che nelle Holyhead Harpies.
Nemmeno
io avevo mai capito che, quello di giocare come professionista nel
mondo del Quidditch, era sempre stato il mio sogno; solo una volta
ricevuta la lettera di convocazione dal capitano della squadra,
Gwenog Jons, mi ero resa conto di quello che avrei voluto fare dopo
la scuola.
E,
ora, il mio sogno stava per realizzarsi!
-
Ginny, siamo quasi arrivate a Londra.- mi avvisò la giovane
Lovegood risvegliandomi dalle mie riflessioni, mentre le prime case
della capitale iniziavano a delinearsi al di là del
finestrino.
-
Ci vedremo ancora quest'estate, non è vero?- mi domandò
a bruciapelo Luna, arrancando insieme lungo i corridoi del treno,
trascinandoci dietro i nostri bauli nel tentativo di scendere a
terra.
-
Ma che razza di domande fai, Luna? Certo che ci vedremo ancora! Ti
inviterò alla Tana e potrai restare tutto il tempo che vorrai,
e ogni volta che tornerò dal Galles, ci vedremo, così
potrò raccontarti tutto quello che mi succede.- le promisi,
facendole l'occhiolino e posando i piedi sulla banchina.
-
Ti voglio bene, Ginny.- si aprì infine la bionda,
abbracciandomi stretta, prima di raggiungere suo padre poco più
in là.
Una
volta rimasta sola, iniziai a scrutare tra la folla alla ricerca di
qualche nota testa rossa, e con la speranza che non fossero tutti
troppo impegnati per potermi venire a prendere.
Ero
scesa dal treno solo da pochi secondi, quando due mani forti e fredde
mi coprirono gli occhi, facendomi sussultare; conoscevo solo una
persona che possedeva quella temperatura corporea.
Voltandomi
di scatto, andai subito a scontrarmi con due occhi di ghiaccio,
profondi e bellissimi, che mi scrutavano con tutto l'amore di cui
erano capaci; Godric, quanto mi erano mancati quegli occhi!
-
D-Draco, cosa...? Pensavo dovessi lavorare oggi.- osservai sorpresa,
spalancando le mie iridi chiare mentre lui sorrideva divertito.
-
Ho chiesto un giorno di permesso al lavoro, per farti una sorpresa.
Spero sia gradita.- finse di mettere il broncio lui, incrociando le
braccia al petto.
-
Certo che è gradita, sciocchino!- lo presi in giro io, stando
al gioco, gettandogli le braccia al collo e baciandolo, mentre
sentivo le sue labbra inarcarsi in un sorriso.
-
Sei solo?- gli domandai dopo qualche secondo, allontanandomi da lui.
-
Ho dovuto litigare con Ron per impedirgli di venire con me, ma... sì,
sono solo.- mi spiegò l'ex Serpeverde, lanciando un
incantesimo sul mio baule per farlo galleggiare dietro di noi, e
circondandomi la vita con un braccio mentre ci dirigevamo verso la
barriera magica del Binario 9 e ¾.
-
Dove sta la novità?- posi un'altra domanda io, divertita,
immaginandomi la scena; lui e mio fratello, così come il resto
della famiglia, erano ormai diventati amici, o, per meglio dire,
intrattenevano un rapporto che poteva definirsi civile, ma questo non
impediva a Draco e Ron di bisticciare ogni giorno per ogni minima
sciocchezza.
-
Com'è andato l'ultimo viaggio sull'Espresso di Hogwarts?-
riprese la conversazione il biondo, cambiando argomento.
-
Ti prego, non parlare così! È così triste
pensare che sia tutto finito.- lo rimproverai bonariamente io, prima
di stringermi forte a lui per la Smaterializzazione Congiunta.
-
Gin, a Settembre diventerai una delle titolari delle Holyhead
Harpies, come puoi lamentarti?- si mise a ridere Draco,
trasportandomi verso l'entrata della Tana.
-
Non mi sto lamentando, dico solo che è triste pensare che non
tornerò mai più ad Hogwarts.-
-
Vedi il lato positivo.- mi fece notare lui, fermandosi poco prima di
entrare in casa e sussurrandomi in un orecchio con quella sua voce
sensuale che mi faceva impazzire.
-
Da oggi, ha ufficialmente inizio la nostra vita insieme.- aggiunse
l'ex Serpeverde facendomi rabbrividire, prima di regalarmi un
bellissimo e dolcissimo bacio di bentornata a casa.
Già,
la scuola era finita, Draco aveva un ottimo lavoro al Ministero e io
sarei presto diventata una giocatrice di Quidditch professionista;
quindi, chi ero io per contraddirlo?
*
“It's Good To Be Back Home”
by John Denver (1974)
Note
dell'autrice: Sarò
pazza io, ma quasi dispiace anche a me che Ginny abbia finito la
scuola!! XD
Rappresenta
sempre un traguardo, è vero, ma con esso arriva anche la fine
di una parte importante della vita di una persona, proprio come è
successo a me alla fine del liceo.
E,
per quanto riguarda la fan fiction, segna anche l'avvicinarsi della
fine della “storia”. T.T
Non
ho ancora molto da scrivere (anche se mi devo dare una svegliata,
perchè devo ancora scrivere gli ultimi capitoli!! XD), quindi
anche questa raccolta sta quasi per finire.
Ma
state tranquille, ho ancora qualcosina da raccontare su questi due.
;) Parti salienti delle loro vite, diciamo. XD
Intanto
che mi dite di questa one-shot?? Ho voluto inserire anche una
particina Ginny/Luna perchè ho sempre pensato che sarebbero
due fantastiche amiche, anche se nei libri non si sottolinea mai
molto questa loro relazione. :P
E
chi non avrebbe apprezzato una sorpresa così?? Io sicuramente
sì!! XD Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo
capitolo (spero non in ritardo!! :S) e darvi tanti bacini!!! ^^ A
presto!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 21 *** STEP TWENTY-ONE – For my wedding ***
STEP
TWENTY-ONE – For
my wedding*
Avevo
affrontato una guerra, ma non ero mai stata tanto agitata come quel
giorno.
- Gin,
se non stai ferma, non riesco ad agganciarti i capelli.- mi
rimproverò per la milionesima volta la mia migliore amica,
sbuffando rivolta allo specchio in cui entrambe eravamo riflesse.
- Non ce
la faccio, Herm, mi sembra di essere seduta sulle spine.- le spiegai
ancora una volta io, scostandomi dal volto quel ciuffo di capelli
rossi che continuava a sfuggire alle cure della castana.
- Per
l'amor di Godric, è solo un matrimonio, non stai andando al
patibolo.-
Il
silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, mentre io la fissavo
con un sopracciglio alzato.
- Scusa,
devo forse ricordarti com'eri TU prima del matrimonio con mio
fratello?- mi presi la mia rivincita io, mentre Hermione arrossiva
fino alla punta dei capelli.
- Ok,
ok, hai ragione, però se tu non ti tranquillizzi, io non
riesco a finire con questi benedetti capelli e tu non potrai andare
là fuori e sposare Draco. A te la scelta.- mi pose un
ultimatum la ragazza, incrociando le braccia al petto e tentando così
di riprendere il controllo della situazione.
-
D'accordo, va bene. Prometto di stare calma, adesso.- mi arresi alla
fine, facendo un profondo respiro e lasciando che l'ex Grifondoro
finisse di prepararmi per la cerimonia.
Erano
trascorsi ormai tre anni dalla fine della scuola, ma, ancora una
volta, il tempo sembrava essere volato.
Soprattutto
da quel primo Settembre dell'anno prima, quando Draco Malfoy mi aveva
fatto la proposta di matrimonio.
Era
stato tutto così perfetto e romantico, che ancora mi sembrava
incredibile che fosse stato tutto vero.
Non solo
mi aveva letteralmente ordinato di rientrare dal mio ritiro con le
Hollyhead Harpies, cosa per cui il capitano non aveva nemmeno
protestato, e già lì era stato piuttosto sospetto; ma
mi aveva pure invitato a raggiungerlo a Hogwarts, evento ancora più
strano.
Avevo
tentato in tutti i modi di farmi dire il motivo, ma non c'era stato
verso, così la sera di quel primo Settembre mi ero
Materializzata a Hogsmeade, raggiungendo il castello a piedi;
nonostante la fine della guerra, era ancora impossibile
materializzarsi entro i confini della scuola.
Come si
dice, la prudenza non è mai troppa.
La mia
curiosità non diminuì di certo nel momento in cui venni
accolta ai cancelli di Hogwarts niente meno che dalla Preside
McGranitt, la quale mi invitò a raggiungere la Torre di
Astronomia.
-
Professoressa, Draco ha coinvolto anche lei?- esclamai io incredula,
spalancando gli occhi, senza avere il coraggio di entrare nei
giardini del castello.
- Il
signor Malfoy è pieno di risorse, questo lo sappiamo entrambe,
ma dal momento che l'anno scolastico non è ancora
ufficialmente iniziato, non ho avuto problemi a concedergli... questo
piccolo strappo alla regola.- si limitò a spiegarmi lei,
facendomi l'occhiolino, ma senza sbottonarsi ulteriormente.
Così
mi decisi ad entrare tra quelle mura che tanto mi erano mancate,
superare il brusio in Sala Grande (anche se avevo una voglia matta di
mettere la testa dentro e godermi lo Smistamento) e raggiungere la
Torre di Astronomia, chiedendomi cosa si fosse inventato il mio
ragazzo per quella volta.
Bè,
vi posso assicurare che non rimasi delusa; appena arrivata, notai
subito il tavolo apparecchiato al centro dello spiazzo, circondato da
candele fluttuanti che rendevano l'atmosfera ancora più
misteriosa, in piedi lì accanto, vi era Draco, elegantissimo
nel suo abito da cerimonia.
Fu una
cena meravigliosa (anche se il biondo mi confessò di aver
chiesto agli elfi delle cucine di preparare qualcosa in più
per noi due, oltre al banchetto di inizio anno), e fu proprio alla
fine di essa che Draco Malfoy mi chiese di diventare sua moglie.
Fu
incredibile, o forse no, ma non ci pensai nemmeno un secondo, e
accettai come se ne andasse della mia vita.
Quindi
ora eccoci qui, pochi minuti prima del matrimonio, in questo giorno
di metà Maggio, io in camera mia e di Draco insieme all'ansia
pre-matrimoniale, e l'ex Serpeverde da qualche parte nel giardino di
Malfoy Manor, in attesa del mio arrivo.
Stavo
per esalare un altro profondo respiro per riuscire a calmarmi, quando
un Jack Russell argentato entrò nella mia camera.
“Lo
sposo sta per dare di matto, quindi credo sia meglio che tu ti dia
una mossa.” recitò il Patronus di mio
fratello, prima di dissolversi; era stato uno shock per tutti quanti,
ma a grande sorpresa Draco aveva chiesto, oltre che a Blaise, anche a
Ron di fargli da testimone, quindi ora toccava a loro due tenerlo a
bada fino all'inizio della marcia nuziale.
- Ok,
che mi dici, sei pronta?- mi domandò la mia migliore amica,
allontanandosi finalmente dai miei capelli.
- Se
dicessi di no, cambierebbe qualcosa?-
-
Credevo volessi sposarlo Draco.-
- È
così, infatti.-
- Allora
non rompere e datti una mossa.- esclamò esasperata Hermione,
obbligandomi ad alzarmi.
- Come
vanno le cose qui?- si fece notare l'altra mia damigella, facendo
capolino nella stanza.
- Ti
prego, Luna, dammi il cambio o potrei strozzarla.- si sfogò la
castana, lasciandosi cadere sul letto.
- Ehi,
guarda che io sono qui.- le feci notare io, guardandola con sguardo
offeso.
- Vieni,
ti do una mano ad indossare il vestito.- ridacchiò la bionda
avvicinandomisi, mentre io non toglievo gli occhi di dosso alla ex
Caposcuola.
Così,
nel giro di pochi minuti, fui pronta per sposarmi, trucco e parrucco
perfetti e abito favoloso; il corpetto cosparso di brillantini e la
gonna in tulle che arrivava fino in fondo ai piedi erano stati fatti
apposta per me, quindi non poteva che starmi a pennello.
- Sei
bellissima, Gin.- mi fece i complimenti l'ex Corvonero, mentre
Hermione annuiva in accordo con la ragazza.
- Non
posso crederci, sto davvero per sposarmi.- osservai io ancora
incredula, continuando a fissare il mio riflesso nello specchio.
-
Proprio così, ma se non ti sbrighi, lo sposo potrebbe
stramazzare al suolo e dovremmo tutti correre al San Mungo.- mi fece
notare la Granger, pigiandomi in mano il bouquet e sospingendomi
fuori dalla stanza.
In fondo
alla scala del salone principale, mi aspettava mio padre,
meraviglioso nel suo semplice ma elegante abito da cerimonia.
- Sei
stupenda, tesoro.- mi accolse lui, con gli occhi già lucidi,
porgendomi il braccio.
-
Grazie, papà.- risposi io con lo stesso stato d'animo,
sentendo partire la marcia nuziale al di là del portone
d'ingresso.
Presi un
profondo respiro e finalmente le porte si aprirono davanti a me,
mostrandomi il meraviglioso tappeto rosso che mi avrebbe condotto
all'altare.
Ai lati,
centinaia di sedie erano allineate in perfetto ordine, tutte bianche
e decorate con rose rosse, gialle, verdi e d'argento, colori che io e
Draco avevamo scelto insieme, essendo quelli che rappresentavano le
nostre Case a Hogwarts; nonostante avessimo terminato gli studi ormai
da molti anni, ci sentivamo ancora molto legati a quella scuola.
Notai
subito le mie compagne di squadra, che mi sorridevano raggianti,
alcune di loro già con le lacrime agli occhi, dall'altro lato
i miei compagni di Grifondoro, quelli a cui ero più legata,
mentre non notai nessuno di Serpeverda; ma la cosa mi stupì
ben poco.
Gli
amici più stretti e i parenti si erano accomodati nelle prime
file, mentre le guance di mia madre e di Narcissa erano già
evidentemente zuppe; non avrei mai trovato le parole adatte per
ringraziarle, dal momento che erano state loro ad organizzare tutto.
Poi
finalmente lo vidi, bellissimo nel suo smoking nero, ritto ed
elegante come sempre, il sorriso aperto sul volto ed un evidente
sguardo di attesa e aspettativa nei suoi occhi di ghiaccio.
- Ti
amo.- furono le uniche parole che il biondo mi rivolse quando lo
raggiunsi e dopo che mio padre ebbe donato la mia mano a lui; nessun
“sei bellissima” o “stai d'incanto”.
Un
semplice “ti amo” che racchiudeva tutto e che esprimeva
alla perfezione ciò che stavamo per fare.
E
all'improvviso non ebbi più nessun dubbio, nessuna paura;
volevo diventare la moglie di Draco e da quel giorno tutti avrebbero
dovuto chiamarmi signora Ginevra Malfoy.
*
“For my wedding” by Don Henley (2000)
Note
dell'autrice: Perdono,
perdono, perdono!!!!! >.< Chiedo immensamente perdono per non
aver aggiornato giovedì scorso, ma proprio non ho avuto un
attimo di tempo!! >.<
Detesto
non essere puntuale, ma questa volta la cosa è andata al di là
delle mie possibilità!! XD
Ma
ora eccomi qui con la ventunesima one-shot e vi prometto che questo
giovedì sarò presente come al solito!! ;)
In
fondo mancano davvero pochissimi capitoli ( un paio, a dirla tutta ),
quindi prometto di non ritardare più!! ;)
Ed
ecco qui il matrimonio dei nostri eroi preferiti; che ne pensate??
Troppo romantico?? XD
E
della proposta che mi dite?? Ho pensato che la Torre di Astronomia a
Hogwarts fosse il luogo più adatto, in fondo è lì
che tutto è iniziato per loro!!
Come
vi avevo detto e come avrete sicuramente notato ( XD ) sono passati
tre anni dalla fine della scuola per Ginny, e nei prossimi due
capitoli il salto temporale sarà ancora più lungo.
Quindi
vi lascio alla lettura e all'attesa delle prossime pubblicazioni!!
;) Un bacione grande a chi ancora mi segue!! XD <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 22 *** STEP TWENTY-TWO – We are family ***
STEP
TWENTY-TWO – We
are family*
-
Signor Malfoy, dove sta correndo?- domandò incuriosito il mio
segretario, vedendomi uscire dal mio ufficio quasi di corsa.
-
Io... mia moglie mi ha appena spedito un messaggio, quindi devo
tornare a casa. Finisci con quei documenti che ti ho dato, poi torna
a casa anche tu, Benton, per oggi abbiamo finito.- gli risposi
distrattamente, fermandomi davanti alla sua scrivania solo per pochi
secondi, prima di riprendere il mio cammino verso gli ascensori.
-
Oh, la ringrazio, signor Malfoy. Ci vediamo domani allora, e mi
saluti la signora.- si rallegrò il giovane Cooper, sistemando
le scartoffie sul ripiano in legno; era solo un ragazzino appena
uscito da Hogwarts, ma dovevo ammettere che ci sapeva fare, ed era
molto diligente nel suo lavoro.
Senza
più voltarmi indietro, lo salutai con un cenno della mano,
infilandomi tra le sbarre dell'ascensore che si era appena fermato al
secondo livello del Ministero della Magia e che stavano già
per richiudersi; la fortuna di essere a capo dell'Ufficio
per l'Uso Improprio delle Arti Magiche
comportava anche il poter prendere permessi quando meglio credevo.
Nonostante
il mio cognome, o forse proprio a causa di esso, non era stato facile
raggiungere quel grado, ma il duro lavoro e la voglia di redimermi,
mi avevano fatto fare carriera, raggiungendo così il mio
obbiettivo; far collegare, alla gente, il nome dei Malfoy a qualcosa
di buono e importante.
-
Ehi, Furetto, quanta fretta.- attirò la mia attenzione una
voce ben nota, facendomi alzare gli occhi al cielo.
-
Non rompere, San Potter.- risposi io a tono, senza nemmeno guardarlo
in faccia; perchè mai mi stupivo tanto di trovarlo lì,
lavoravamo praticamente negli stessi uffici.
Non
fraintendeteci, non avevamo più quel tipo di rapporto che ci
aveva visti contrapposti prima della guerra; ormai eravamo diventati,
in un certo senso, amici, ma “amavamo” ancora prenderci
per i fondelli affibbiandoci quei nomignoli.
Era
un modo per esorcizzare i tanti anni di odio che c'erano stati tra di
noi.
-
È successo qualcosa?- mi domandò poi Harry, facendosi
improvvisamente serio.
-
Non lo so, Ginny mi ha appena mandato un Patronus chiedendomi di
tornare a casa.-
Il
silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, mentre entrambi
cercavamo di immaginare cosa potesse essere accaduto.
-
Non preoccuparti, vedrai che non sarà nulla di grave.- tentò
tranquillizzarmi il giovane Potter, mentre l'ascensore si apriva
sull'Atrium.
-
Spero tu abbia ragione. Ci vediamo, Harry.- lo salutai in fretta,
correndo verso l'uscita del Ministero.
Non
potevo certo negare di aver avuto un principio d'infarto quando il
grande destriero argentato di Ginevra era entrato nel mio ufficio, ma
allo stesso tempo cercavo di convincermi che era tutto a posto, dal
momento che la voce di mia moglie era tutt'altro che allarmata.
Appena
fuori dai gabinetti che permettevano l'accesso alla struttura
governativa dei maghi, mi materializzai davanti alla tenuta di Malfoy
Manor, facendo irruzione in casa come se fossi inseguito da un
Ippogrifo inferocito.
-
Gin, dove sei?- chiamai mia moglie dall'ingresso, tentando di
individuarla all'interno dell'enorme dimora.
-
Sono nel salone, tesoro.- mi rispose la voce di Ginevra Weasley, in
Malfoy ormai da un paio d'anni, mentre io la raggiungevo quasi
correndo.
-
Gin, che è successo, stai bene?- le domandai immediatamente,
sedendomi accanto a lei sul grande divano in pelle rossa che ornava
una delle stanze principali del maniero.
-
Certo che sto bene, perchè me lo chiedi?- mi chiese lei a sua
volta, sollevando un sopracciglio curiosa.
-
Dannazione, Gin, quel Patronus...-
-
Ho interrotto qualcosa d'importante al lavoro?- esclamò lei
sobbalzando, ora decisamente preoccupata.
-
No, c'è Benton ad occuparsi di tutto, ma... mi hai fatto
preoccupare.-
-
Oh, Draco, mi dispiace, non volevo. Effettivamente, ho pensato solo
dopo averlo spedito che non avrei dovuto farlo. Potevo aspettare
questa sera, ma ero così eccitata.- mi spiegò la rossa
aprendosi in un magnifico sorriso e saltellando sul divano, come una
bambina il giorno di Natale.
-
Gin, mi vuoi dire che sta succedendo, per Merlino?- insistetti io
esasperato, traendo un profondo respiro; non potevo certo negare il
fatto che vederla lì, sana e salva, mi risollevasse già
abbastanza il morale.
-
Sono stata dal medimago, oggi.-
-
Stai male? Ti sei fatta male durante gli allenamenti?- le domandai
io, tornando ad essere apprensivo; non sarebbe stata una novità
per nessuno, e anche se si trovava nel suo periodo di riposo dalla
squadra già da qualche giorno, non mi sarei stupito se mi
avesse nascosto qualche infortunio.
-
No, non mi sono fatta male, non ho fatto quel genere di visita.-
-
E allora cosa?.
Senza
aggiungere altro, Ginny afferrò la bacchetta posata sul
tavolino davanti a noi e, agitandola nell'aria, fece comparire alcune
immagini che subito non fui in grado di decifrare, prima di
spalancare gli occhi di fronte a quella nuova consapevolezza.
-
Gin, non mi vorrai dire che...- iniziai la frase io, riportando i
miei occhi su di lei e spalancandoli.
-
Sono incinta, Draco, da due mesi.-
Un
urlo improvviso di gioia uscì dalla mia bocca senza che quasi
me ne rendessi conto, facendo ridere divertita la mia consorte mentre
l'abbracciavo stretta per poi catturare le sue labbra rosee in un
bacio.
-
Diventeremo genitori?- domandai ancora incredulo, giusto per esserne
sicuro.
-
Ci puoi giurare, signor Malfoy.- mi rispose lei, raggiante quanto me,
prima di baciarmi ancora una volta.
Presto
un nuovo Malfoy si sarebbe unito a noi, e mai come in quel momento
avrei potuto amare di più la mia famiglia.
*
“We are family” by Sister Sledge (1979)
Note
dell'autrice: Come
promesso, questa settimana sono stata brava e puntuale!! v.v Sono gli
ultimi due giovedì, quindi non potevo mancare!! ;) Eh, sì,
avete capito bene (anche se l'avevo già accennato!! XD);
questa è la penultima one-shot della raccolta, quindi la
prossima concluderà questo lavoro.
La
cosa mi renderà sicuramente triste, ma si sa, certe cose non
possono durare per sempre!! T.T
Prima
di tutto, perchè rischierei di cadere nel banale, e in secondo
luogo, il mio tempo libero si sta davvero assottigliando; quindi,
oltre a rischiare di aggiornare in ritardo come mi è successo
la settimana scorsa, rischio anche di non riuscire più a
scrivere, quindi concludo con il numero di one-shots che mi ero
prefissata fin dall'inizio. ;)
Passando
al capitolo... che mi dite di questo Draco apprensivo?? Tanta
preoccupazione per nulla!! XD Però forse anche io mi
spaventerei se mi vedessi entrare un cavallo in ufficio!! XD
E
lo scambio di battute tra Harry e Draco?? È stato un
inserimento dell'ultimo minuto, a dire il vero, però ho
pensato che fosse una bella “trovata” quella di accennare
all'amicizia tra Harry e l'ex Serpeverde.
Senza
contare la presa per i fondelli!! XD In fondo i maschi non fanno
sempre così?? XD
Scommetto
che vi starete chiedendo se il nuovo Malfoy sarà maschio o
femmina e come decideranno di chiamarlo... mah, si scoprirà
solo vivendo... forse!! XD
Vi
do quindi appuntamento al prossimo e ultimo capitolo, miei gioie!!
;) Un bacio immenso a tutti!! <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Capitolo 23 *** STEP TWENTY-THREE – The great adventure ***
STEP
TWENTY-THREE – The
great adventure*
- Mamma,
non sono sicura possa funzionare.- mi espose i suoi dubbi mia figlia,
osservando con circospezione il muro davanti a noi.
- Oh,
non dire sciocchezze, Carina. Ha sempre funzionato, non si chiuderà
certo a causa del tuo arrivo.- le feci notare io, sospingendola verso
la barriera del Binario 9 e ¾, incontrando la sua resistenza.
- Ma zio
Harry e zio Ron mi hanno raccontato che loro, una volta, non sono
riusciti ad attraversarla.- giocò la sua ultima carta la
rossina, stringendo forte il carrello sul quale erano posati il baule
e Chimera, il suo gufo africano, regalo mio e di Draco per il suo
undicesimo compleanno.
- Non
devi ascoltare tutto quello che tuo zio Ron ti racconta, lo fa
apposta per prenderti in giro.- la ammonii io, segnandomi mentalmente
di dare una bella strigliata a mio fratello e al suo migliore amico.
- Vuoi
dire che non è mai successo?- mi domandò speranzosa
Carina, guardandomi con gli occhi lucidi.
- Sì,
è successo, ma è stato un evento unico, ed è
successo per colpa di un elfo domestico. Forse tuo zio ha omesso
questa parte.-
- Vuoi
dire Dobby? Zio Harry mi ha parlato molto di lui.-
- Bè,
almeno uno dei due ha avuto un po' di buon senso.- borbottai io,
portandomi una mano alla fronte.
-
Lenticchia tende sempre ad esagerare, tesoro, e lo sai bene anche tu.
Quindi ora attraverseremo la barriera tutti e tre insieme, e vedrai
che non accadrà nulla.- venne in mio soccorso Draco,
affiancandosi a noi, mentre nostra figlia annuiva, ancora timorosa ma
afferrando le nostre mani, mentre io e mio marito spingevamo il
carrello.
Quel
sedici di Maggio, la nostra Carina aveva finalmente compiuto 11 anni,
e quello stesso giorno la lettera per Hogwarts era arrivata, puntuale
come un orologio svizzero, consegnata da uno dei gufi della scuola
direttamente nel suo piatto della colazione; non avevo mai visto mia
figlia così su di giri.
Sapeva
bene che non avrebbe ricevuto la lettera prima del compimento degli
11 anni, ma era già da qualche mese che ogni giorno
controllava la posta in trepidante attesa.
Così
il primo Settembre era finalmente arrivato e noi ci trovavamo in quel
momento sul binario 9 e ¾ in attesa della partenza
dell'Espresso per Hogwarts.
- Sembra
passato un secolo dall'ultima volta che siamo venuti qui, non è
vero?- mi fece notare Draco, mentre nostra figlia si voltava verso la
barriera che avevamo appena attraversato, ancora incredula che tutto
fosse andato per il verso giusto.
- Già.
Che nostalgia. Vorrei salire anch'io su quel treno.- commentai io,
facendo ridacchiare il biondo.
-
Possiamo sempre chiedere alla Preside McGranitt di concederci una
visita speciale a Carina, una qualche volta.- propose Draco,
spingendo il carrello lungo il binario.
- Non
possiamo sempre approfittare di Minerva in questo modo.- esclami io
indignata, facendolo ridere ancora una volta.
- Mamma,
papà, ci sono gli zii.- attirò la nostra attenzione
Carina, indicando un punto ben preciso davanti a noi e facendoci
voltare; poco più in là, Ron, Hermione, Harry e Demelza
agitavano in aria le mani per farsi notare.
- Ronald
Bilius Weasley, appena torniamo a casa dobbiamo fare i conti.- mi
rivolsi subito a lui, dopo averli raggiunti.
- Mi sa
che Carina le ha detto della nostra storia sulla barriera.- osservò
il Prescelto, avvicinandosi al suo migliore amico.
-
Proprio così. E ve la farò pagare.- ripresi la parola
io, puntando un dito contro di loro.
- Brrr,
quando fai così sembri la mamma.- commentò mio
fratello, rabbrividendo, mentre Harry ridacchiava, tuttavia
divertito.
- Cari,
sei pronta? Io non sto più nella pelle!- esclamò
sovreccitato Albus, trascinando anche la cugina Rose nel suo
entusiasmo; come biasimarli, tutti e tre avrebbero affrontato il loro
primo anno a Hogwarts, ed essendo nati nello stesso anno, essendo
cugini ed essendo cresciuti insieme, erano a dir poco inseparabili.
Personalmente,
avevo come la sensazione che sarebbero diventati il Golden Trio della
nuova generazione.
Nonostante
ci fosse il rischio che mia figlia finisse in Serpeverde (- Rischio?
Sarebbe un miracolo con tutti questi Grifoni in circolazione!- aveva
commentato Draco quando gli avevo esposto la mia idea.), ero sicura
che la loro amicizia non sarebbe crollata; grazie a Godric, in quella
scuola non si facevano ormai più distinzioni “razziali”
tra le Case!
- Io non
vedo l'ora di partecipare allo Smistamento.- si unì alle
illazioni Rose, sorridendo raggiante.
- E
vogliamo parlare della canzone del Cappello Parlante? Papà ha
detto che sono divertenti.- aggiunse Carina, ridacchiando.
- Draco!
Le canzoni del Cappello Parlante devono far riflettere, non ridere.-
lo rimproverò subito Hermione, incrociando le braccia al
petto.
- Oh,
avanti Granger, non venirmi a dire che le sue rime non ti hanno mai
fatto divertire.- rispose l'ex Serpeverde, sostenendo il suo sguardo,
mentre la castana se ne stava in silenzio; forse Draco non era andato
molto lontano dalla verità.
In quel
momento, il fischio della grande locomotiva rossa attirò la
nostra attenzione, avvisando gli studenti di affrettarsi a salire a
bordo.
- Mi
scriverete, non è vero?- si rivolse a noi Carina, forse un po'
spaventata da quella nuova avventura.
- Ci
puoi scommettere, scricciolo. Ricordati di scriverci subito dopo lo
Smistamento.- le rispose Draco, inginocchiandosi davanti a lei,
curioso come tutti noi di sapere in quale Casa il Cappello Parlante
l'avrebbe messa.
- Ma uno
di voi due si arrabbierà se finisco nella casa in cui è
stato l'altro?- pose un'altra domanda mia figlia, senza decidersi a
salire sul treno.
-
Assolutamente no, tesoro. Qualsiasi Casa di Hogwarts è
meravigliosa per motivi diversi. Poi ricorda che ce ne sono altre due
oltre a Grifondoro e Serpeverde. Potresti diventare un'acutissima
Corvonero.- la tranquillizzai io, posandole un bacio sulla testa e
sorridendole.
Un
ulteriore fischio dell'Espresso obbligò i ragazzi a correre
verso uno dei vagoni, salendovi sopra appena in tempo prima che il
treno iniziasse a muoversi.
- Ciao
mamma, ciao papà.- ci salutò con fervore Carina,
affacciandosi da uno dei finestrini, affiancata da Albus, Rose e
James.
- Ciao
tesoro, goditi questa nuova avventura.- la salutai io, mentre con
Draco e gli altri sventolavo una mano in aria, fino a quando la
locomotiva rossa non sparì oltre la curva.
- Sai
che ti dico?- prese la parola il biondo, circondandomi la vita con un
braccio.
- Cosa?-
domandi io curiosa, voltandomi verso di lui.
- Sette
anni sono pochi per poter tornare qui e rivivere la nostra infanzia a
Hogwarts. Come minimo dovremmo fare un altro figlio o due.-
- Mi
stai prendendo in giro?- esclamai io, spalancando gli occhi.
-
Assolutamente no.- mi confermò l'ex Serpeverde, prima di
posami un bacio sulle labbra.
- Guarda
che ti prendo in parola.-
- Non
vedo l'ora.- concluse la conversazione Draco, facendomi ridere,
spingendomi verso la barriera per tornare a casa.
Così,
mentre la nostra bambina iniziava la sua avventura tra le mura della
Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, noi organizzavamo il
nostro futuro, convinti più che mai di voler far innamorare
altri Weasley-Malfoy su quella Torre di Astronomia.
*
“The great adventure” by Steven Curtis Chapman (1992)
Note
dell'autrice: Bè,
alla fine di un percorso viene sempre un po' di tristezza, ed è
quello che succede a me ogni volta che finisco una fan fiction!! T.T
Siamo
giunti all'ultima pubblicazione, anche se, essendo una raccolta di
one-shots, non c'è una vera è propria conclusione,
quindi chissà che, prima o poi, non mi venga in mente di
aggiungerne qualcuna!! ;) Per ora termino qui il tutto, con questa
nuova Weasley-Malfoy che inizia il suo percorso a Hogwarts e Draco e
Ginny che pensano ad allargare la famiglia!! XD
Scommetto
che molte di voi saranno stupite del fatto che ho messo Harry con
Demelza Robins (spero che tutte voi sappiate di chi sto parlando!!
XD), anche se li nomino appena; il fatto è che non volevo
metterlo con la solita Luna (perchè è l'unica della
combriccola a non essere accoppiata) o la solita Serpeverde, quindi
ho optato per una Grifondoro coetanea di Ginny.
Romilda
Vane proprio non la volevo considerare!! XD Per quanto riguarda i
nomi dei figli... non mi piace (in tutte le mie Drinny) chiamare il
figlio di Ginny e Draco Scorpius, perchè comunque è un
nome che il biondo ha deciso insieme ad Astoria nella storia
originale.
Carina
è il nome di una stella (come ho scoperto grazie a internet e
ai “Pirati dei Caraibi 5”! XD), quindi mi è
sembrato bellino da mettere alla figlia di Draco Malfoy. :) Per
quanto riguarda invece i nomi dei figli di Harry, sono rimasti
invariati perchè comunque sono in nomi dei genitori o di
persone care al Ragazzo Sopravvissuto, quindi credo li avrebbe scelti
in ogni caso.
Direi
che non mi resta che concludere qui e attendere i vostri pensieri,
sperando di non avervi deluso ancora una volta. ^^ Grazie a tutti
voi che mi avete seguito e che avete commentato questa mia raccolta.
:)
Spero,
prima o poi, di risentirvi tutti, se e quando scriverò di
nuovo qualcosa. :) Preso inizierò una “nuova vita”,
andando a convivere con il mio ragazzo e mettendo, prima o poi, su
famiglia, quindi il tempo di scrivere (per non parlare
dell'ispirazione!! XD) potrebbe essere davvero poco, ma farò
di tutto perchè questo non sia un addio a EFP!! ^^ Quindi
arrivederci a tutti e alla prossima avventura!!
Sempre
vostra, con tanti baci <3
Cicci
12
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3617887
|