Step in the name of love

di Cicci 12
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** STEP ONE – Halfway up the stairs ***
Capitolo 2: *** STEP TWO - No feelings ***
Capitolo 3: *** STEP THREE - Wind of change ***
Capitolo 4: *** STEP FOUR - You've got a friend in me ***
Capitolo 5: *** STEP FIVE - Shake them haters off ***
Capitolo 6: *** STEP SIX - You can’t put your arms around a memory ***
Capitolo 7: *** STEP SEVEN - Cryin' christmas tears ***
Capitolo 8: *** STEP EIGHT - Then he kissed me ***
Capitolo 9: *** STEP NINE - Don't know why ***
Capitolo 10: *** STEP TEN - Who's afraid? ***
Capitolo 11: *** STEP ELEVEN - The weakness in me ***
Capitolo 12: *** STEP TWELVE - Scream of anger ***
Capitolo 13: *** STEP THIRTEEN - My heart will go on ***
Capitolo 14: *** STEP FOURTEEN - Feeling good ***
Capitolo 15: *** STEP FIFTEEN - The greatest discovery ***
Capitolo 16: *** STEP SIXTEEN - Love is a battlefield ***
Capitolo 17: *** STEP SEVENTEEN - When I fall in love ***
Capitolo 18: *** STEP EIGHTEEN – And I love you so ***
Capitolo 19: *** STEP NINETEEN - The End Is the Beginning Is the End ***
Capitolo 20: *** STEP TWENTY - It's Good To Be Back Home ***
Capitolo 21: *** STEP TWENTY-ONE – For my wedding ***
Capitolo 22: *** STEP TWENTY-TWO – We are family ***
Capitolo 23: *** STEP TWENTY-THREE – The great adventure ***



Capitolo 1
*** STEP ONE – Halfway up the stairs ***


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ONE STEP – Halfway up the stairs

STEP ONEHalfway up the stairs*


Ecco, mi era successo di nuovo; ancora una volta avevo passato ore e ore in biblioteca nel vano tentativo di finire quel dannato tema di Erbologia, e non mi ero nemmeno accorta del tempo che passava.

E ora, ero in super ritardo per la cena!

E sto pure morendo di fame! Ma perché non mi compro un dannato orologio? Dovrei chiedere a Hermione di regalarmene uno a Natale. Quelli dei babbani sono così carini. mi ritrovai a pensare, stupidamente, senza smettere di correre.

Saltellai da un piede all’altro, aspettando con impazienza che le scale si decidessero a fermarsi davanti a me, e quando finalmente lo fecero, con uno scatto felino le salii a due a due, arrivando in cima con tale foga da mettere un piede in fallo, sbilanciandomi verso il vuoto.

Ero sicura che Merlino quella volta non mi avrebbe aiutato; sarei caduta all’indietro e mi sarei sicuramente rotta qualcosa.

Godric, ero sopravvissuta a una guerra, e ora avrei finito per rompermi una gamba salendo delle stupide scale?

Ma proprio mentre mi stavo per sbilanciare all’indietro, una mano magra e pallida sbucò dal nulla, afferrandomi il braccio e facendomi recuperare l’equilibrio, prima di cozzare con slancio contro l’ampio petto dello studente davanti a me; sperai ardentemente non si trattasse di un professore, o sarei morta di vergogna.

Soprattutto se si parlava del professor Carlson, quello nuovo e carino che da quest’anno insegnava Difesa Contro le Arti Oscure.

Stavo per ringraziare il mio salvatore, quando, alzando lo sguardo verso il suo viso, la voce mi si strozzò in gola, riconoscendo il giovane davanti a me; capelli biondi fuori posto e occhi di ghiaccio, Draco Malfoy mi stava osservando con espressione seria, sempre con il mio braccio nella sua morsa.

Decisamente non era il professor Carlson!

- Dovresti fare più attenzione, Weasley.- mi rimproverò lui con tono glaciale, lasciandomi finalmente andare.

- E tu potevi anche lasciarmi cadere. Da quando vuoi fare l’eroe?- risposi a tono, sprezzante, facendo un passo verso la mia destra, per evitare di cadere sul serio dalle scale; tra loro e il corridoio che mi avrebbe portato alla mia Sala Comune, c’era solo il corpo del ragazzo, ed io avevo come la sensazione che non mi avrebbe reso facile superarlo.

Era il comportamento tipico di Draco Malfoy.

- Nessun atto eroico, Weasley. Ricordi? Io sono il cattivo.- sibilò a denti stretti il biondo, portando il suo viso a pochi centimetri dal mio.

- Se avessi notato che eri tu, ti avrei lasciato cadere.- aggiunse poi, ritornando in posizione eretta e guardandomi dall’alto in basso.

- Vai al diavolo, Malfoy.- lo apostrofai, infine, superandolo, e restando sinceramente stupita quando lui non tentò di fermarmi per punire la mia insolenza; decisamente non me lo sarei aspettato.

Percorsi il corridoio quasi di corsa, prima di salire l’ultima rampa di scale che mi avrebbe portato davanti al ritratto della Signora Grassa, questa volta stando ben attenta a non inciampare; ero ancora in ritardo per la cena, ma prima avevo un disperato bisogno di una rapida doccia, per togliermi di dosso il profumo di quel Serpeverde da strapazzo.


*”Halfway up the stairs” by Evanescence (2011)


Note dell'autrice: Proprio così, miei cari lettori, sono tornata!! <3
Tranquilli, non è necesserio che vi mettiate le mani nei capelli, questa volta prometto di essere brava e non troppo sadica!!

Ok, torno ad essere seria, almeno per questa prima presentazione della mia nuova creazione!!

Alcuni di voi forse mi conoscono già, per chi ancora non avesse avuto questo dispiacere, mi presento; sono Cicci 12 e proprio oggi festeggio I miei primi 10 anni sul sito di EFP!!

Ed è proprio questo il motivo per cui sono tornata con una nuova fan fiction.

Come capirete leggendo, sono una grandissima fan delle Drinny, e, come sempre, anche questa volta saranno Draco e Ginny I protagonisti della mia storia.

Anche se, più che una storia, si tratta di un raccolta di one-shot, un insieme di pillole di vita, tutte collegate tra di loro, che ripercorrono I mesi del ritorno a scuola dei nostri protagnonisti dopo la fine della seconda guerra magica.

Saranno presenti un pò tutti e alcuni di loro saranno molto diversi da come ce li ha presentati la nostra cara zia Rowling; ma in fondo si sa, la guerra cambia un pò tutti.

Quindi, riassumendo; il tutto è ambientato dopo la fine della guerra, I protagonisti principali sono Draco Malfoy e Ginny Weasley, I quali percorreranno, passo passo, il loro cammino verso quello che potrebbe diventare un grande amore.

Bè, ho lanciato le basi della mia pubblicazione, quindi ora non mi resta che aspettare che voi leggiate e, se vorrete, mi diciate cosa ne pensate; è un esperimento nuovo per me, quello della raccolta di one-shot, quindi spero di fare un buon lavoro.

L'ultimo appunto che vi lascio è quello dei titoli dei miei capitoli; oltre a tenervi aggiornati sui passi fatti dai miei protagonisti, ho scelto anche titoli di canzoni che abbiano al loro interno una parola (scritta in grassetto), che descriva alla perfezione ciò che caratterizza l'anima dei miei capitoli.

Nel frattempo, vi do appuntamento al prossimo capitolo!!

Un bacione grande a tutti!!

Cicci 12

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Capitolo 2
*** STEP TWO - No feelings ***


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STEP TWO – No feelings

STEP TWONo feelings*


Il vento gelido soffiava prepotente tra i campi che circondavano la tenuta di Hogwarts, così allungai il passo per raggiungere Hermione e gli altri, per poi stringermi ancora di più nel lungo mantello nero; eravamo solo a metà Ottobre, ma il gelo aveva già invaso la Gran Bretagna come in pieno inverno, e l’idea di andare all’uscita periodica a Hogsmeade non mi allettava più così tanto.

Ma io, Ron, Harry e Hermione ci eravamo organizzati per quella gita già da qualche settimana, e non me la sentivo di dare loro buca.

Tuttavia il “programma” prevedeva una capatina da Zonko, una lunga sosta da Mielandia (grazie a Merlino, perché avevo finito tutta la mia scorta!), e, per finire, una calda Burrobirra ai Tre Manici Di Scopa, dopo che tutti i negozi del posto avevano riaperto, una volta finita la guerra.

Quindi non avremmo trascorso troppo tempo all’aperto.

Dopo la sconfitta di Voldemort, i colori erano tornati a far da protagonisti nel secolare paesello magico, spingendo gli studenti di Hogwarts a tornare in quei luoghi in cui le uscite erano previste dalla scuola.

Perfino a Diagon Alley tutti i negozi avevano riaperto i battenti, ma far visita ai Tiri Vispi Weasley e non trovarci più Fred, mi serrava ancora la gola in una morsa dolorosa.

Mio fratello mi mancava da morire, e nonostante George facesse di tutto per rimpiazzare la figura del gemello, niente e nessuno poteva riempire quel vuoto che il rosso aveva lasciato.

- Ehi, attento! - sentii esclamare una voce poco più avanti, riportandomi così alla realtà, prima di notare mio fratello scontrarsi con qualcuno subito al di là del vecchio ponte di pietra.

- Stai attento tu, Malfoy, mi sei venuto addosso.- ululò Ron con sguardo feroce, facendo però qualche passo indietro, in modo da mettere un paio di metri di distanza tra lui e il loro nemico di sempre.

Il biondo passò lo sguardo su tutti e quattro, soffermandosi qualche secondo in più su di me, come a voler cercare non so bene cosa nei miei occhi, prima di cambiare direzione e proseguire a passo spedito verso il villaggio magico, come a non voler perdere altro tempo con noi.

- Gira al largo, Weasley.- si limitò a rispondere il Serpeverde senza nemmeno voltare lo sguardo, seguito dall’amico di sempre Blaise Zabini, il quale ci riservò una lunga un’occhiataccia, senza proferire parola.

Era alquanto strano, ma da quando eravamo tornati a scuola, io per il mio sesto anno e loro per il settimo, dopo la Seconda Guerra Magica e i processi contro i Mangiamorte, Malfoy aveva smesso di prendersi gioco di noi e di insultarci; sembrava addirittura volerci evitare, ogni volta che lo incrociavamo per i corridoi, era evidente che cambiasse strada.

Ma forse era solo per il fatto che lui e la sua gente avevano perso la battaglia finale e che suo padre si trovasse ad Azkaban, condannato al Bacio del Dissennatore.

- Ti manca il paparino, Malfoy?- non si arrese mio fratello, tentando di stuzzicarlo.

Vidi Zabini posargli una mano sul braccio, come a voler fermare una sua qualsiasi reazione, ma il biondo ignorò semplicemente il rivale, proseguendo lungo la sua strada; forse, in fondo, la guerra non aveva cambiato solo noi.


*”No feelings” by Sex Pistols (1977)


Note dell'autrice: Ed eccomi di nuovo qui con la nuova one-shot.

Lo so, mi rendo conto che questi primi due “capitoli” non rendono vera giustizia alla nascita della storia che ha come protagonisti Draco e Ginevra, ma abbiate un po' di pazienza, sono pur sempre pillole di vita quotidiana, e un minimo di “premessa” ci vuole.

Come ho detto anche in questa one-shot, i nostri protagonisti sono tornati a scuola per finire gli studi, e nonostante abbiano tutti un anno in più del dovuto, tutti gli studenti che l'anno precedente non sono riusciti a finirlo per colpa della guerra, lo stanno ora ripetendo.

In più, i nuovi primini sono entrati come loro diritto al primo anno, così nessuno perde niente (questa spiegazione non era importante ai fini della mia storia, ma ci tenevo a precisarlo per non fare confusione!).

Come avete potuto vedere, la guerra non ha cambiato solo Harry e gli altri, ma anche i “cattivi” ne hanno risentito; ho deciso di non mettere l'OOC tra gli avvertimenti perchè è vero che i comportamenti di Draco potrebbero essere cambiati nei confronti dei protagonisti di zia Jo, ma io li ritengo una conseguenza di ciò che è accaduto nei libri.

Ma se a vostro avviso dovrei inserirlo come avvertimento, fatemelo sapere!! ;)

Ah, nelle scorse “note dell'autrice” ho dimenticato di specificarlo (anche se l'ho fatto nella presentazione iniziale), ma ci tengo a specificare che quasi tutte le one-shot saranno dal punto di vista di Ginevra, tuttavia il nostro Draco avrà il suo POV in alcune altre, quindi entrerò nella testa di tutti e due! ;)

Spero di aver smosso un po' la curiosità dei miei lettori con questo aggiornamento e vi do appuntamento al prossimo!!

A presto!!

Bacioni <3

Cicci 12

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Capitolo 3
*** STEP THREE - Wind of change ***


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STEP THREE – Wind of change

STEP THREE Wind of change*


La notte di Halloween era appena trascorsa, eppure, quella mattina del primo Novembre, la mia Sala Comune era ancora piena di zombie; forse, continuare la festa con fiumi di Whisky Incendiario preso dalle cucine di Hogwarts da Dean e Seamus, non era stata una buona idea.

Uscii dal ritratto della Signora Grassa e salii le scale fino alla Torre di Astronomia; avevo dannatamente bisogno di un po’ d’aria, quella in Sala Comune era ancora satura di alcool.

Spinsi la porticina di legno e subito l’aria fredda d’inizio Novembre m’invase, facendomi quasi rabbrividire.

Mi ci vollero alcuni secondi prima di rendermi conto di non essere sola, ma quando feci per tornare indietro tentando di non fare rumore, Draco Malfoy si voltò verso di me senza staccare gli avambracci dalla balaustra, facendomi capire che andarmene senza essere notata era ormai impossibile.

- Non mordo, Weasley.- si limitò a dire il Serpeverde, riportando lo sguardo sulle montagne che circondavano i domini di Hogwarts.

Mi avvicinai con passo lento, affiancandolo vicino alla ringhiera che ci separava dal precipizio in cui era morto Silente, ma mantenendo da lui qualche metro di distanza.

Il silenzio divenne quasi insopportabile, tanto che dopo pochi minuti mi spazientii, allontanandomi di un paio di passi verso la porticina che mi avrebbe riportato dentro al castello.

- Sarà meglio che me ne vada.- osservai con durezza, muovendo qualche passo.

- Non è necessario.- ribatté Malfoy senza guardarmi, mentre il vento gli scompigliava i capelli biondissimi.

- D’accordo, Malfoy, parliamoci chiaro. Che diavolo ti succede?- esclamai all’improvviso, facendolo voltare verso di me con occhi spalancati.

- In che senso?- proruppe il Serpeverde, seriamente stupito.

- Da quando siamo tornati, non ci sfotti più, non ti prendi gioco di noi, o semplicemente ci eviti. Posso capire che tu e la tua gente abbiate perso la guerra, ma non mi sembra che l’ultima incarcerazione di tuo padre prima di questa definitiva ti avesse impedito di torturarci.- gli esposi tutto d’un fiato, incrociando le braccia al petto.

- La mia gente?- si limitò a domandare il giovane, mentre un sorriso divertito gli si dipingeva sul volto, lasciandomi basita; da quando Draco Malfoy sorrideva in modo così affascinante?

Oh, dacci un taglio, Ginny, mi rimproverai mentalmente, prima di alzare gli occhi al cielo per nascondere il mio attimo d’incertezza.

- Hai capito cosa intendo.- gli risposi infine, prima di riportare il mio sguardo su di lui.

- Vedo che non hai peli sulla lingua, Weasley.-

- Quando mai li ho avuti?-

- Questo è vero.- osservò il biondo, sbuffando ancora una volta, divertito.

Il sorriso rimase dov’era per qualche secondo, prima di scomparire del tutto, mentre lo sguardo di ghiaccio tornava a contemplare il Lago Nero sotto di noi.

- Portai non crederci, ma sto tentando di cambiare le carte in tavola.- riprese la parola il ragazzo dopo qualche secondo, abbassando il tono della voce.

- Come, scusa?- non riuscii a trattenermi io, senza nascondere lo stupore.

- Come ti ho detto, sei libera di non credermi.- aggiunse il Serpeverde, questa volta con tono sprezzante; l’avevo forse offeso?

- Non… non volevo dire questo. Ti chiedo scusa.-

Davvero stavo chiedendo scusa a Draco Malfoy?
- Davvero mi stai chiedendo scusa?- espresse i miei pensieri il giovane davanti a me, mentre il sorriso di poco prima tornava a incurvargli le labbra; almeno su questo eravamo d’accordo.

Il silenzio tornò a fare da protagonista tra di noi, poiché io non sapevo bene in che modo continuare quella strana conversazione.

- Sono stanco di vivere nell’odio, il mio e quello degli altri. Forse resterò un Mangiamorte per sempre, e questo stupido tatuaggio sarà qui a ricordarmelo fino alla fine dei miei giorni.- mi tolse dall’impiccio il Serpeverde, stringendosi l’avambraccio sinistro come a volersi ricordare dove il Marchio Nero gli era stato impresso sulla pelle per sempre.

- Non si può… togliere?- domandai stupidamente io, mordendomi poi la lingua.

- È magia nera, Weasley, nessun incantesimo è in grado di cancellarlo.- mi ricordò infatti lui; lo sapevo bene, ma per un attimo mi ero quasi dimenticata che lui faceva parte di quelle persone che avevano praticato la magia oscura.

- Ma nonostante tutto, voglio riabilitare il mio nome, voglio camminare in mezzo alla gente senza essere additato o insultato, anche se me lo merito. È dura, credimi, non è facile cambiare le proprie idee da un giorno all’altro, ma questa guerra non ha portato niente di buono, per nessuno, men che meno per me.- proseguì il suo discorso Malfoy, come se non fosse mai stato interrotto.

Ci fu di nuovo silenzio, ma questa volta non lo sentii così pesante come poco prima; mi limitai ad osservare il suo profilo, chiedendomi se le sue parole fossero sincere o meno.

Ma il suo comportamento negli ultimi mesi, mi suggerì che forse i suoi intenti erano reali; prima di tornare a Hogwarts, il nostro unico incontro era avvenuto al Ministero, durante i processi ai Mangiamorte, in cui Harry aveva testimoniato a favore di Narcissa e Draco Malfoy, permettendo così la loro scarcerazione.

Aveva trascorso solo pochi giorni ad Azkaban, ma forse erano bastati per cambiare quel ragazzino arrogante e spocchioso che era sempre stato Draco Malfoy.

O forse la guerra aveva portato via qualcosa anche a lui?

- È molto… nobile da parte tua.- commentai infine, riattirando la sua attenzione.

La sua schiena si raddrizzò di scatto, come scottato da qualcosa, o forse si era semplicemente reso conto di essersi aperto troppo con me.

- Devo andare. Ci si vede, Weasley.- esclamò tutto d’un fiato, prima di sparire come una folata di vento, attraversando la porticina di legno e lasciandomi finalmente sola.

Sì, decisamente la guerra aveva segnato tutti noi, nel bene e nel male.


*”Wind of change” by Scorpions (1990)


Note dell'autrice: Ed eccomi presente al nostro appuntamento del giovedì con la nuova one-shot.

Come avrete potuto notare, finalmente c'è un vero e proprio contatto tra i nostri protagonisti; da questo “capitolo” in poi, la storia sarà più lineare e le one-shot saranno tutte collegate tra loro in una trama più precisa.

Che ne dite di questa apertura di Draco verso la nostra rossa? Come avevo già detto, non ho inserito l'OOC perchè, nonostante sia vero che gli atteggiamenti del Serpeverde sono cambiati, essi sono una conseguenza della guerra, non di una mia idea personale, e per chi ha letto “La maledizione dell'erede”, anche la cara zia Jo ha parlato di cambiamenti del nostro bel biondo.

Anche Ginny ha notato cambiamenti in Draco, quindi chissà cosa comporterà nel rapporto tra i due.

Lo scoprirete nelle prossime one-shot! ;)
Nel capitolo scorso non l'ho fatto, ma vorrei ringraziare moltissimo chi legge i miei aggiornamenti; so che ci siete, anche se silenziosi!

Non mi resta che darvi appuntamento a giovedì prossimo e alla prossima one-shot!

Un bacio a tutti!! <3

Cicci 12

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Capitolo 4
*** STEP FOUR - You've got a friend in me ***


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STEP FOUR

STEP FOUR You've got a friend in me*


Mi strinsi nel mantello alla ricerca di un po’ di calore, mentre continuavo a dare piccoli calci ai sassolini che circondavano le rive del Lago Nero.

Eravamo ormai agli inizi di Dicembre, e questo significava che mancava davvero poco alle vacanze di Natale.

Per mia fortuna, aggiungerei, perché avevo proprio bisogno di una pausa; certo, non era niente in confronto all’anno precedente e alle torture subite dai fratelli Carrow, ma quel sesto anno mi stava uccidendo.

Ok, una scelta di parole davvero ironica!

Mi piaceva passeggiare in riva al lago, nonostante il freddo; mi permetteva di stare un po’ per conto mio e riflettere su cose cui, spesso, preferivo non pensare.

La guerra era ormai finita da molti mesi, ma le immagini di Tonks e Lupin stesi a terra nella Sala Grande di Hogwarts, ancora mi perseguitavano.

Ma quello che più mi mancava, era Fred.

Non solo era mio fratello, era anche il mio migliore amico.

Mi era sempre stato vicino, mi aveva sempre difeso quando mamma mi sgridava per qualcosa, o quando Ron mi stava addosso a causa dei ragazzi che frequentavo; Fred aveva sempre preso le mie difese, mi aveva sostenuto, mi era stato accanto.

Era l’unico a poter dire di conoscermi veramente, anche più degli altri miei fratelli, anche più dei nostri genitori.

E mi mancava, mi mancava terribilmente.

Non poter più sentire la sua voce, le sue battute taglienti verso Ron, la sua risata insieme a quella di George...

Era come se una parte di me mi fosse stata strappata via con violenza, come se quel pezzettino di cuore che rappresentava Fred fosse stato lacerato, lasciando una parte vuota accanto a tutte quelle che rappresentavano le persone che amavo.

Sentii le lacrime premere dietro le palpebre, ancora una volta, forti, arroganti, prepotenti.

- Fred.- mi ritrovai a sussurrare al vento, mettendo poi un piede in fallo e rischiando di concedermi un bagno fuori programma.

Ma ancora una volta, il mio capitombolo fu evitato da una mano forte e decisa, che mi sorresse quel tanto che bastava per non farmi infradiciare da capo a piedi e facendomi, di nuovo, scontrare con un petto ampio e ben delineato.

- Quindi il tuo è un vizio, Weasley?- parlò finalmente il mio salvatore, rivelandomi la sua identità.

- Forse è la tua presenza che mi porta male, Malfoy.- tentai di rispondere a tono, riportandomi in posizione eretta e scostandomi appena da lui, cercando di non sembrare imbarazzata; era da quando avevamo parlato sulla Torre di Astronomia che non lo vedevo, e da allora non avevo fatto altro che pensare a quello che ci eravamo detti.

- Comunque grazie.- ripresi la parola dopo qualche secondo, lisciandomi il pesante mantello nero, mentre lui mi lasciava finalmente andare.

- Di nulla, Weasley.- ricambiò lui, incrociando il mio sguardo e trovandovi qualcosa che gli fece spalancare gli occhi.

- Ti senti bene?- aggiunse il Serpeverde, fissandomi curioso, mentre io non capivo da dove venisse tanto interesse.

Stavo per rispondere, quando una lacrima traditrice lasciò finalmente i miei occhi, bagnandomi la guancia; così ricordai ciò cui stavo pensando poco prima, e immaginai che le mie iridi chiare fossero lucide e arrossate.

- Io… stavo solo pensando a… ad alcune cose.- mi giustificai distogliendo lo sguardo e asciugandomi la goccia salata ormai giunta sulle mie labbra.

- Cose tristi, immagino.- tentò di farmi parlare Malfoy.

- Pensavo a Fred.- cedetti infine, riportando i miei occhi in quelli di ghiaccio di lui, sfidandolo con lo sguardo; che provasse anche solo a rivolgermi una parola di scherno!

- Mi dispiace.- si limitò invece a dire lui, senza abbassare le sue iridi grigie.

- Come scusa?- esclamai io, presa alla sprovvista, spalancando a mia volta gli occhi.

- Ho detto che mi dispiace. Per tuo fratello.-

Il silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, mentre riflettevo su cosa rispondere; possibile che quel ragazzo riuscisse sempre a spiazzarmi in quel modo?

- Non sei stato tu a ucciderlo.-

Mi ci era voluto parecchio tempo prima che riuscissi a pronunciare le parole “ucciso” o “morto”, ma dopo sette mesi, finalmente riuscivo a dirle senza che mi si stringesse lo stomaco.

- Forse la maledizione non è partita dalla mia bacchetta, ma io ero lì, ho minacciato Potter e chi ha ucciso tuo fratello, faceva parte della mia… gente.- deglutì a fatica il biondo, abbassando lo sguardo e stringendosi il braccio sinistro, come se il Marchio Nero gli bruciasse ancora.

- Tu non volevi essere lì, non volevi far parte di quella gente, o sbaglio?- fu il mio debole tentativo di consolarlo, facendo un passo verso di lui.

- Io non ho mai detto questo.- si mise sulla difensiva Malfoy, facendo a sua volta un passo indietro.

- Forse non con queste esatte parole, ma quello che mi hai detto ora e quello che mi hai detto l’ultima volta, sulla Torre di Astronomia… Tu mi stai chiedendo scusa per un crimine che non hai commesso, hai detto che vuoi cambiare, che non vuoi più portare avanti questa guerra. Io c’ero, Malfoy. Forse non in prima persona, ma so cos’è successo quando Silente è morto, so come hai affrontato lo scorso anno, vedevo il tuo sguardo quando i Carrow torturavano gli altri studenti, pieno di paura, ma anche di disgusto. So che volevi uccidere il nostro Preside e che non intervenivi contro quei due Mangiamorte perché, in caso contrario, Voldemort avrebbe ucciso te e i tuoi genitori. E per quanto Lucius fosse una persona spregevole, so perché non hai voluto mettere in pericolo lui e Narcissa. C’ero durante la battaglia finale, so che non hai colpito Harry, Hermione e mio fratello quando Tiger ti ha detto di farlo. Tu non sei un Mangiamorte. O meglio, lo sei a causa di quel Marchio, ma non era quello che volevi.-

Mi sentivo quasi la bocca secca per quel lungo discorso, ma era quello che pensavo; sapevo che in realtà Malfoy non era quel Mangiamorte bastardo che aveva voluto farci credere in tutti quelli anni, e le sue parole di quel giorno sulla Torre più alta del castello e quelle che mi aveva detto poco prima su mio fratello, non mi avevano lasciato alcun dubbio.

Era incredibile, ma Draco Malfoy stava realmente cercando di cambiare.

- Ora devo andare.- si limitò a commentare il Serpeverde girando su se stesso e facendomi alzare gli occhi al cielo.

- Non devi scappare, Malfoy. Se cambiare è davvero quello che vuoi, devi accettare anche… l’amicizia di una Weasley.-

- Amicizia? È davvero questo che mi stai… offrendo?- osservò il biondo, sollevando un sopracciglio, ora divertito.

- Sì, è così.- risposi risoluta, sollevando il mento.

Ci fissammo negli occhi per un po’, senza parlare, prima che un sorriso sincero, come non avevo mai visto prima sul suo volto, si aprisse sulle labbra di Draco Malfoy.

- Allora grazie, Weasley, credo che accetterò.- rispose infine il giovane, ancora terribilmente divertito.

- Ora però sarà meglio rientrare, prima di prenderci un accidente.- aggiunse il Serpeverde, riavviandosi i capelli.

- S-sì, hai ragione. Ci vediamo, Malfoy.- risposi a mia volta, leggermente imbarazzata, superandolo e avviandomi verso il castello, lasciando solo il ragazzo.

Quasi a metà strada, mi voltai ancora una volta verso il Lago Nero e non potei fare a meno di notare un lieve sorriso ancora presente sul volto del biondo, mentre la stessa espressione nasceva sulle mie labbra; per quel giorno avevo fatto la mia buona azione, e ne ero terribilmente soddisfatta.


* “You've got a friend in me” by Randy Newman (1995)


Note dell'autrice: Non so a voi, ma a me questo Draco piace un sacco!!

Lo so, lo so, in un certo senso mi sto facendo i complimenti da sola, ma che volete farci, noi autori siamo un po' narcisisti.

Allora, che ne pensate?? Amicizia tra Malfoy e Weasley... l'idea mi gusta parecchio!!

E, soprattutto, rappresenta un preludio di ciò che verrà. ;)

In questa one-shot abbiamo anche una Ginny più introspettiva, un piccolo viaggio nei suoi ricordi e nei suoi sentimenti; il ricordo di Fred sarà molto presente anche nei prossimi capitoli, dal momento che il rosso è sempre stato uno dei miei personaggi preferiti, e se avessi un migliore amico, me lo immagino proprio come lui.

Per questo l'ho voluto presentare come il Weasley più vicino a Ginny.

Vi avviso fin da subito che nella prossima one-shot il bel biondo non sarà presente e che sarà strettamente collegata a questa, dal momento che si svolge solo pochi attimi dopo.

Tuttavia, posso assicurarvi che ora si fa tutto più movimentato. ;)
Non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima settimana!

Un bacione a tutti!! <3

Cicci 12

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Capitolo 5
*** STEP FIVE - Shake them haters off ***


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STEP FIVE –

STEP FIVE Shake them haters off*


- Ginevra Molly Weasley!-

- Che c’è, Ron?- domandai esasperata, alzando gli occhi al cielo.

Ogni volta era la stessa storia; io facevo qualcosa che a mio fratello non andava a genio, e lui iniziava a rimproverarmi chiamandomi con il mio nome per intero.

Solo che, quella volta, non avevo proprio idea di cosa avessi fatto.

- Ti ho visto.- riprese la parola Ron, rosso in volto.

- Mi hai visto fare cosa?-

- Parlare con Malfoy, poco fa, vicino al lago. Non provare a mentire, ti ho visto dalla finestra.- aggiunse mio fratello, indicando con un dito la finestrella che, dalla nostra Sala Comune, dava direttamente sul cortile del castello.

Ero decisamente stupita che non gli fosse ancora venuto un infarto per ciò di cui mi stava accusando.

- Non ho alcun motivo di mentire, Ron.- gli risposi con tranquillità, togliendomi il mantello.

- Quindi lo ammetti?-

- Sì, Ron, stavo parlando con Malfoy, ha evitato che mi facessi un bel bagnetto nel lago. Che male c’è?-

Sicuramente la domanda sbagliata.

- Che male c’è? È Draco Malfoy.- raggiunse gli ultrasuoni Ron, alzando le braccia al cielo.

- Senti, possiamo parlare per qualche minuto senza che nessuno di voi dia di matto?- ripresi la parola dopo un sospiro, spostando lo sguardo anche su Hermione e Harry.

- Devi dirci qualcosa a proposito di Malfoy?- domandò intuitiva la mia migliore amica, inclinando la testa da un lato.

- Non voglio sentire niente che…- tentò di protestare mio fratello, subito interrotto dalla sua ragazza.

- Ron, sentiamo cos’ha da dire tua sorella, ok?- cercò di calmarlo Hermione, posandogli una mano sul braccio.

- Io… ho parlato con Malfoy. È capitato e basta, qualche settimana fa, sulla Torre di Astronomia. È cambiato, Ron, è cambiato davvero.- iniziai a spiegare con tutta la calma possibile, fissando gli occhi di mio fratello, identici ai miei.

- È un Mangiamorte, Ginny, non può cambiare.-

- La guerra non c’è più, Ron, è finita. Noi abbiamo vinto, e Harry ha aiutato Malfoy e sua madre a non finire ad Azkaban.-

- L’ho fatto perché non mi sembrava giusto, nonostante tutto. Malfoy non mi ha attaccato nella Stanza delle Necessità, né ha ucciso Silente. E Narcissa Malfoy mi ha salvato la vita.- prese la parola il Prescelto, come a volersi giustificare.

- Sì, perché voleva rivedere suo figlio.- osservò Ron, passando lo sguardo da lui a me.

- E questo non ti fa capire che anche lei è un essere umano? Malfoy vuole… redimersi, vuole cambiare, vuole essere una persona migliore. Voglio almeno provare ad avere un rapporto civile con lui, non dico che ora si debba diventare grandi amici. Lucius Malfoy è una persona orribile, e merita la condanna che ha ricevuto, ma io credo che sua moglie e suo figlio, nonostante tutto, abbiano diritto a una seconda possibilità.-

- Tu gli credi?- mi pose una nuova domanda Hermione, tuttavia sorridendomi; non so perché, ma ero sicura che lei sarebbe stata la prima a capire e ad accettarlo.

- Sì, gli credo.-

- Ma…- tentò ancora una volta di protestare Ron.

- Non sei stanco? Non sei stanco dei continui litigi, di queste lotte, di questo odio? Abbiamo già perso abbastanza tempo con questa guerra, abbiamo perso fin troppe persone care.- lo bloccai, prima che potesse continuare.

- Effettivamente è un po’ che non ce lo ritroviamo tra i piedi a sfotterci.- osservò Harry, fissando il fuoco che crepitava dentro il camino.

- Perché anche lui è stanco di questa vita.- gli feci notare, portando il mio sguardo su di lui.

Il silenzio cadde tra di noi, solo il rumore delle fiamme a farci compagnia; la maggior parte degli studenti era ancora a lezione, per questo la Sala Comune di Grifondoro era quasi completamente deserta.

- Sì, è vero, hai ragione. Anch’io sono… stanco di-di odiare. Chi lo meritava, ora è morto o è ad Azkaban.- riprese la parola mio fratello dopo qualche secondo, annuendo appena e facendo ben capire a tutti a chi si stesse riferendo.

- Mi ha chiesto scusa per la morte di Fred.- dissi all’improvviso, facendoli sobbalzare tutti e tre.

- D-dici davvero? Malfoy ti ha chiesto scusa…- esclamò Ron, incredulo; come biasimarlo, anch’io all’inizio quasi non ci credevo.

- Sì, mi ha detto che gli dispiace per la morte di nostro fratello.- ripetei per fargli entrare in testa il concetto.

La guerra era finita, e tutti noi dovevamo essere consapevoli del fatto che le cose erano cambiate.

Dovevamo mettere da parte l’odio e andare avanti, tutti insieme.


*”Shake them haters off” by Kelly Rowland (2011)


Note dell'autrice: Eccomi qui, puntuale come un orologio svizzero.

Lo so, mi rendo conto che questo capitolo non risulta così “avvincente” come, vi garantisco, saranno i prossimi.

È ambientato solo pochi minuti dopo la one-shot precedente, quindi consideratela un prolungamento di quella!

Come come una sorta di passaggio, dall'odio alla tolleranza.

Non voglio che in questa mia storia ci sia ancora l'odio della guerra, del bene e del male, dei Mangiamorte e dei membri dell'Ordine; e Ginny rappresenta un po' l'intermediario.

E anche Ron e il resto del Golden Trio, a mio avviso, deve accettare il cambiamento di Malfoy così come si sta impegnando a fare Ginny.

Che dite, troppo contorto? XD
Spero di non perdere i miei lettori con questa one-shot un po' più noiosa (sì, me ne rendo conto!), ma per scrivere una buona storia, bisogna affrontare tutte le facce del cubo!

In ogni caso, vi garantisco che dalla prossima one-shot, le cose si faranno più interessanti. ;) (questa volta è vero! XD)

Chissà se Ron e gli altri accetteranno l'amicizia tra Ginny e Draco.

E soprattutto, come si evolverà questa amicizia? Perchè, credetemi, questa è la vera domanda.

Allora, al prossimo aggiornamento! ;)

Un bacione grande! <3

Cicci 12

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Capitolo 6
*** STEP SIX - You can’t put your arms around a memory ***


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STEP SIX

STEP SIX You can’t put your arms around a memory*


Quasi non riuscivo a credere che, finalmente, l’indomani sarebbero iniziate le vacanze di Natale.

Avevo come la sensazione che, quell’anno, il castello si sarebbe svuotato completamente.

In fondo, era il primo Natale di pace e tranquillità da ormai molti anni, il primo dopo la fine della guerra.

Personalmente non vedevo l’ora di tornare alla Tana, di rivedere tutta la mia famiglia e passare qualche giorno con loro.

Anche se già sapevo che la tristezza non ci avrebbe dato spazio, non ancora, era troppo presto; avevamo perso molte persone cui volevamo bene, e quello era il primo Natale senza di loro, senza Fred, senza Remus e senza Tonks.

Ma non volevo darle la soddisfazione di vincere, perché sapevo che mio fratello non ne sarebbe stato felice, mi avrebbe detto di sorridere sempre e comunque, anche se lui non c’era più.

Perché, in fondo, anche se le persone muoiono, restano sempre dentro i nostri cuori.

- Sempre con la testa tra le nuvole, eh Wesley.- mi accolse una voce ben nota, attirando la mia attenzione.

Quella volta almeno non mi c’ero scontrata, ma sembrava diventata ormai una routine quella d’incontrare Draco Malfoy per i corridoi di Hogwarts.

- Che ci fai ai piani alti, Malfoy?- gli domandai sollevando un sopracciglio e senza rispondere alla sua provocazione, ma sorridendo; c’eravamo incontrati altre volte dopo la chiacchierata al lago, e dovevo ammettere che il nostro rapporto era nettamente migliorato.

Almeno non ci affatturavamo ogni volta che c’incontravamo.

- Purtroppo bisogna passare di qui per andare alla Torre di Astronomia.- mi fece notare lui, sollevando le spalle e passandosi una mano tra i capelli biondissimi.

Da quando trovavo quel gesto così accattivante, mi ritrovai a pensare mentre il mio cuore perdeva un battito.

- Ancora troppi pensieri?- posi un’altra domanda io, passando a un tono più amichevole; se lui non sfotteva, perché dovevo farlo io?

- Quelli ci sono in ogni momento della giornata, e non sempre sono piacevoli.- mi confidò il Serpeverde, portando i suoi penetranti occhi di ghiaccio nei miei e facendomi arrossire.

- Già, ti capisco. Anch’io stavo pensando a Fred.- mi aprii a mia volta, abbassando tuttavia lo sguardo.

- Non dovresti farlo.- riprese la parola lui, dopo qualche secondo di silenzio, facendomi rialzare la testa che avevo abbassato senza quasi accorgermene.

- Come scusa?- domandai io, senza capire.

- Non fraintendermi, dico solo che non dovresti pensare a cose tristi, soprattutto ora che è quasi Natale.-

- Non credevo avessi tutto questo spirito natalizio.- osservai io, sollevando un sopracciglio, forse leggermente offesa dalle sue parole; da quando doveva essere lui a dirmi a cosa dovevo pensare?

- Non l’ho mai avuto, infatti, questa è la prima volta.- mi confessò, scoppiando a ridere e facendomi spalancare gli occhi per lo stupore.

- Dev’essere il fatto che non ho più un certo mago oscuro che mi sta con il fiato sul collo.- aggiunse il biondo, senza cancellare il sorriso dal suo volto.

- Non volevo mancarti di rispetto, ma devi pensare alla tua famiglia ora, dovete andare avanti insieme. Non conoscevo bene tuo fratello, ma per quel poco che l’ho avuto intorno qui a scuola, ho come la sensazione che lui la penserebbe allo stesso modo.- continuò il Serpeverde, inclinando la testa verso destra.

- Hai ragione, è esattamente quello che avrebbe detto lui. Ma non è sempre facile.- risposi con sincerità, stropicciandomi l’orlo del maglioncino della divisa.

- Lo so.- si limitò a commentare lui, facendomi sollevare ancora una volta lo sguardo.

- Tiger non era esattamente uno stinco di santo, e sicuramente ha fatto parecchie cose… malvagie, diciamo; ma era mio amico, alla fine dei conti.- aggiunse Malfoy, notando il mio sguardo e grattandosi la nuca in un gesto quasi d’imbarazzo.

- Tu… tu t-tornerai a casa per le vacanze?- mi affrettai a domandare, cambiando argomento; era davvero troppo strano avere a che fare con un Draco Malfoy così vulnerabile.

- Sì. Vado a fare un po’ di compagnia a mia madre. Da qualche mese il Manor è diventato fin troppo grande per lei. Ci sono rimasti solo due elfi domestici, dal momento che gli altri appartenevano tutti a mio padre, quindi una presenza in più in casa non le dispiacerà.- mi rispose lui, portando lo sguardo fuori dalla grande vetrata colorata.

- Passerete il Natale voi due?-

- Già. Voi invece sarete tutta la banda, come al solito, giusto?- mi prese in giro Malfoy, ridendo divertito.

- Esatto, il solito caos delirante, ma che ci vuoi fare, è casa.- osservai io altrettanto divertita, alzando gli occhi al cielo e fingendo esasperazione.

Il silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, prima che fossi io a romperlo.

- Bè, sarà meglio che vada. Passa un buon Natale, Malfoy.- gli augurai, titubante, prima di avvicinarmi a lui di qualche passo, sollevarmi sulle punte dei piedi e lasciargli un leggero bacio sulla guancia.

- Buon Natale anche a te, Weasley.- mi sussurrò lui piano, sfiorandomi l’orecchio con il suo fiato caldo e facendomi rabbrividire.

Lo superai quasi di fretta, mentre uno strano brivido mi scorreva giù, lungo la schiena; da quando Draco Malfoy mi faceva rabbrividire, e non di disgusto?


* You can’t put your arms around a memory” by Johnny Thunders (1978)


Note dell'autrice: Ammettetelo, sono bravissima, sempre così puntuale! XD

Eccomi qui con il nuovo capitolo; lo so, un po' fuori stagione, ma, come ho specificato nella presentazione della storia, devo seguire un ordine cronologico.

A tal proposito, una delle mie lettrici (che adoro già solo per il fatto che legge la mia storia! XD), mi ha fatto notare che la mia fanficion potrebbe essere definita di una semplice long fic con più capitoli, piuttosto che una raccolta di one-shot.

Ci tengo quindi a chiarire la cosa, nel caso in cui altri fossero d'accordo. :)
Devo confidarvi che anche io, avendo già scritto la maggior parte dei capitoli, non ero sicura di poterla presentare come una raccolta, ma rileggendola, è comunque evidente che, nonostante si segua un ordine cronologico, si tratta di una serie di pillole di vita, una sorta d'insieme di “slices of life” che narrano la storia di Ginny e Draco.

Ovvero, tra un capitolo e l'altro passano anche alcuni mesi, andando avanti ci saranno anche anni di stacco, e scrivendo semplici long fic, non mi sono mai ritrovata a far passare tanto tempo tra un capitolo e l'altro.

Per questo ho pensato di metterla come una raccolta di one-shot, in cui i capitoli sono comunque più corti rispetto a quelli che solitamente scrivo! XD

Senza contare che era un'idea che mi piaceva tantissimo e che mi ronzava in testa per un po'. XD

Quindi, se alcuni di voi pensano che abbia definito i capitoli come one-shots, erroneamente, vi chiedo scusa!

Come ho detto alla mia lettrice terry (spero non la prenderai sul personale, hai fatto benissimo ad espormi i tuoi dubbi, così ho potuto chiarire il tutto! :) Ti ho convinto?? XD), coloro che fanno davvero la storia siete voi lettori, perchè senza di voi, io non pubblicherei. XD

Quindi leggete il tutto come più vi piace! ;)

Non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento a giovedì prossimo, come sempre! ;)
Un bacione grande!! <3

Cicci 12

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Capitolo 7
*** STEP SEVEN - Cryin' christmas tears ***


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STEP SEVEN – Cryin' christmas tears*

- Non fraintendetemi ragazzi, l'idea di andare a trovare Andromeda per fare gli auguri di Natale a lei e Teddy è stata ottima, ma mi si stanno congelando i piedi.- osservò Ron, affondando gli stivali nella neve fresca, prima di stringersi nel pesante cappotto in un vano tentativo di sfuggire al freddo.

- Porta un po' di pazienza, Ron, siamo quasi arrivati.- lo ammonì la sua ragazza alzando gli occhi al cielo, intravedendo la tenuta dei Tonks ormai poco lontano da loro.

- Devo ringraziarti, Ginny, sono felice di poter fare gli auguri a Teddy di persona.- si rivolse a me un Harry alquanto infreddolito, ma felice di partecipare a quell'iniziativa.

- Oh, avanti Harry, non mi devi ringraziare. Sei il suo padrino, non potevi non passare a fargli un salutino.- sminuii i suoi complimenti io, facendogli l'occhiolino.

Finalmente, raggiungemmo il portico di casa Tonks, e dopo aver salito i tre scalini, Hermione bussò alla porta, aspettando che la padrona di casa ci aprisse per poterci lasciare alle spalle quel freddo pungente.

Dovemmo aspettare solo pochi secondi prima che Andromeda Black, in Tonks, facesse capolino dalla porta di legno, spalancando gli occhi per lo stupore.

- Harry, ragazzi! Non mi aspettavo di trovarvi qui proprio oggi.- ci accolse la donna, aprendosi in un ampio e magnifico sorriso

- È Natale, non potevamo non venirti a trovare.- le rispose teneramente Harry, felice di tanta commozione.

- Teddy sarà felice di vederti, Harry. Sarà felicissimo di vedere tutti voi. Ultimamente è molto affettuoso con tutti.- ci informò la mora, facendoci ridere e facendosi da parte per farci finalmente entrare tra le calde e confortanti mura di casa sua.

- A proposito, devo avvertirvi che ho ospiti.- provò a prepararci Andromeda, ma tutti e quattro eravamo ormai arrivati in salotto, vedendo con i nostri occhi a cosa si stesse riferendo la nostra ospite.

- Malfoy.- esclamò incredula Ginny, spalancando gli occhi, notando lui e Narcissa Malfoy comodamente seduti su una delle poltrone e su parte del divano presenti nel soggiorno.

- W-Weasley.- ululò a sua volta il biondo scattando in piedi, altrettanto sorpreso di vederci lì; come biasimarlo?

- Loro che diavolo ci fanno qui?- alzò il tono della voce mio fratello, attirando l'attenzione di tutti e portando una mano alla tasca del cappotto con l'evidente intento di estrarre la bacchetta.

- Ron!- lo rimproverai a voce alta, facendo un piccolo passo verso di lui, mentre Hermione gli posava una mano sull'avambraccio, tentando di bloccare il suo gesto.

- Forse è meglio se noi ce ne andiamo, Dromeda.- prese finalmente la parola Narcissa, imitando il figlio ed alzandosi in piedi

- No!- la fermai io con decisione, voltandomi verso i due biondi con sguardo deciso.

- Non è necessario che voi ve ne andiate solo perché siamo arrivati noi.- cercai di giustificare la mia risolutezza, scambiandomi uno sguardo d'intesa con il Serpeverde.

- Ron, ricordi il nostro discorso? Credo sia giunta l'ora di metterlo in pratica.- mi rivolsi nuovamente a mio fratello, riportando lo sguardo su di lui, il quale sospirò quasi sconfitto.

- È difficile.- si limitò a commentare, chiudendo gli occhi, ma allontanando la mano dalla tasca del cappotto.

- Lo è per tutti, Weasley, credimi.- ribatté Draco con decisione, fissando il suo sguardo di ghiaccio in quello chiaro dell'altro.

- D'accordo, ci proverò.- decretò infine Ron, sospirando e alzando le braccia al cielo come a voler far vedere a tutti che non aveva nessuna intenzione di usare la sua bacchetta.

- Io... vado a preparare altro the. Voi ragazzi accomodatevi pure.- prese la parola Andromeda come se nulla fosse successo, ma tirando anche lei un impercettibile sospiro di sollievo.

- Se lo avessi saputo, ti avrei fatto gli auguri di Natale direttamente oggi.- mi rivolsi a Draco avvicinandomi a lui, dopo aver lanciato un ultimo sguardo a mio fratello, prima di togliermi il pesante giaccone e posandolo sul bracciolo della poltrona su cui il Serpeverde era seduto fino a pochi attimi prima.

- Sono sorpreso quanto te, Weasley.- osservò il biondo, sorridendomi; perché da qualche tempo a quella parte vedere il suo sorriso risollevava anche il mio umore?

- Grazie, comunque.- aggiunse Malfoy, passandosi una mano tra i capelli, mentre osservava il resto della comitiva sedersi sull'altra poltrona o su alcune sedie fatte apparire per magia dalla padrona di casa.

- Non devi ringraziarmi, ho fatto solo ciò che era giusto. Ora siamo amici, no?- gli feci notare con un occhiolino, prima di notare lo sguardo divertito di Narcissa con la coda dell'occhio; chissà quali strani pensieri le stavano passando per la mente.

Draco le aveva parlato di quello che era successo tra noi due? E, in quel caso, ne era felice o mi avrebbe affatturato volentieri?

Bé, ero ancora viva e vegeta, quindi c'era qualche possibilità che anche la signora Malfoy fosse d'accordo con la volontà del figlio di cambiare stile di vita.

- Ehm... quindi avete passato il Natale voi quattro insieme?- tentò di fare conversazione Hermione, prima di abbassare lo sguardo una volta incontrati gli occhi grigi del suo nemico di sempre; Ron in fondo aveva ragione, non era ancora così semplice per loro.

In fin dei conti, la guerra non era mai stata realmente tra me e Draco, ma piuttosto tra lui e il famoso Golden Trio.

- Esatto. Non mi piaceva sapere Draco e Cissy tutti soli in quella grande casa. Senza contare che anche io e Teddy avremmo dovuto passare il Natale in solitudine. Quindi tanto valeva riunire la famiglia.- spiegò Andromeda uscendo dalla cucina con un nuovo vassoio pieno di tazze e biscotti e passando la bevanda calda a tutti noi.

- A proposito, dov'è quel frugoletto? Non vedo l'ora di strapazzarlo un po'.- esclamai sorseggiando il mio the, mentre notavo Malfoy sorridere e scuotere la testa divertito; possibile che fossi diventata così maledettamente divertente?

O erano i Malfoy ad avere qualche problema?

- Vado a vedere se si è svegliato.- mi rispose Andromeda posando la sua tazza sul tavolino e alzandosi in piedi, dirigendosi verso il piano superiore.

- Come è andato il vostro Natale alla Tana?- s'interessò poi il biondo, mentre i miei tre accompagnatori sussultavano sulle loro sedie; non erano ancora abituati a questo nuovo Draco Malfoy, mentre io, ormai, ci avevo fatto il callo.

- Caotico come sempre, ma come ti ho già detto una volta, è casa.- risposi io tranquillamente, mentre il Serpeverde ridacchiava divertito; a questo dovevo ancora farci l'abitudine, dovevo ammetterlo.

- Vorrei... vorrei portassi i miei auguri a... a Molly e Arthur, se non ti dispiace.- prese improvvisamente la parola Narcissa, facendo sussultare anche me e Draco; decisamente questa non me l'aspettavo.

- Lo farò volentieri, signora Malfoy.- acconsentii sorridendo, dopo qualche attimo di sorpresa; questo stava forse a significare che non odiava mia madre per aver ucciso sua sorella Bellatrix?

Quella era la prova definitiva che anche lei era ormai stanca di tanto odio.

- Ti prego, chiamami Narcissa.- aggiunse la bionda, sorridendomi sincera; tutta quella situazione cominciava a farmi girare la testa.

Ma non potei fare a meno di notare il sollievo nello sguardo e nell'espressione di Draco, e quello mi fece sorridere ulteriormente.

Forse anche lui temeva che la madre rovinasse tutto il duro lavoro che aveva fatto in quei mesi; in fondo, le vecchie abitudini sono dure a morire, soprattutto per una Black purosangue come Narcissa Malfoy.

- Ellì!- fummo distolti dai nostri pensieri da una vocetta allegra, mentre Andromeda rientrava in salotto con in braccio un Teddy sveglio e pimpante.

- Ehi, ciao piccolino.- lo salutò con trasporto il giovane Potter, prendendolo dalle braccia della nonna e facendolo volteggiare in aria; era ancora strano per me vedere Harry in quegli atteggiamenti con un bambino, ma dovevo ammettere che era davvero dolcissimo.

Poi, in fondo, lui era il suo padrino, ed ero certa che Sirius si fosse comportato nello stesso identico modo quando lui era piccolo.

- Ehi, frugoletto, e a me non mi saluti?- m'intromisi con delicatezza, prendendo il piccolo Metamorfomagus dalle braccia di Harry, facendogli battere le manine contento, mentre i suoi capelli diventavano di una acceso giallo evidenziatore.

- Wow, ma sei diventato bravissimo.- gli feci i complimenti aprendo la bocca in un'espressione di stupore, mentre Teddy batteva le manine ancora più forte.

- Anche Dora aveva iniziato alla sua età.- osservò Andromeda accarezzando la testolina del nipote, mentre uno sguardo triste si posava sulle fotografie appoggiate sul mobile del soggiorno, dove lei, Tonks e Ted sorridevano spensierati, facendo “ciao ciao” con le mani a chi li osservava.

Sentendo le sue parole non potei fare a meno di ripensare a Remus e Tonks, freddi e privi di vita sul pavimento della Sala Grande, mentre l'immagine di Fred riappariva nitida nella mia mente.

Sentii subito le lacrime risalire e spingere prepotenti per uscire, così consegnai Teddy alla nonna e con un “scusate” appena sussurrato, mi diressi veloce verso la porta di casa, alla ricerca di un po' di aria fresca; sapevo di non poter nascondere agli altri quello che mi passava per la testa, ma non me la sentivo proprio di scoppiare in lacrime davanti a loro.

Per mia sfortuna non avevo fatto i conti con l'aria gelida che soffiava tra i campi innevati della Gran Bretagna, così mi ritrovai ben presto a rabbrividire e a battere i denti, stringendomi le braccia intorno al busto nel tentativo di scaldarmi almeno un po'.

- Così ti prenderai un accidente.- mi fece sussultare una voce dietro di me, prima che il mio cappotto mi fosse posato sulle spalle.

Voltandomi, incrociai gli occhi di ghiaccio di Malfoy, i quali mi osservavano tristi, ma con un debole sorriso sulle labbra.

- Mi dispiace, mi sono comportata da sciocca.- osservai io abbassando lo sguardo, commentando il mio comportamento di poco prima.

- Nessuno ti considera una sciocca. Hai ripensato a tuo fratello, non è vero?-

Io mi limitai ad annuire, incassando ancora di più la testa tra le spalle e stringendomi ulteriormente dentro al mio giaccone pesante.

- È normale. Zia Andromeda ha parlato di Dora, e tu hai ripensato a Fred. Nessuno là dentro può pensare che tu sia una stupida.- tentò di consolarmi il Serpeverde, accarezzandomi i capelli, mentre io trattenevo il respiro; era strano assistere a certi gesti da parte di Draco Malfoy.

Nonostante tutto, era ancora in grado di sorprendermi.

- Ora si sentirà tremendamente in colpa.- riprese la parola Draco, ridacchiando divertito.

- Oddio, no, sul serio?- esclamai io preoccupata, alzando la testa di scatto e incrociando le sue iridi grige, mentre lui mi sorrideva intenerito.

- Dovresti pensare un po' più a te stessa, e non solo agli altri.- mi rimproverò bonariamente Malfoy, inclinando la testa da una parte come a volermi contemplare meglio.

Non seppi nemmeno io perchè, ma le sue parole non fecero altro che aumentare il groppo che sentivo in gola, spingendo sempre più le lacrime che premevano per uscire.

- Sfogati.- mi sussurrò il Serpeverde avvicinandosi ancora di più a me, mentre io finalmente mi lasciavo andare, permettendo alle gocce salate che per tutti quei mesi avevo trattenuto dentro di me, di scivolare lungo le mie guance, scuotendomi in singhiozzi e piccole convulsioni.

Senza dire una parola, Draco mi afferrò per le spalle, facendomi cadere contro il suo ampio petto e stringendomi in un forte abbraccio, mentre io stringevo convulsamente tra le dita il suo cappotto, ricambiando l'abbraccio.

Erano passati sette mesi dalla morte di Fred, e io mai, nemmeno una volta, avevo versato una lacrima, ma ora le braccia di Draco Malfoy mi sembrarono le più adatte ad accogliere il mio sfogo; era davvero strano come la vita, a volte, ti riservasse ancora delle sorprese.


* Cryin' Christmas Tears” by Eric Clapton (1999)


Note dell'autrice: Bè, chi di voi aveva pensato ad un piccolo regalino di Natale tra Draco e Ginny, ci è andato vicino.

Sicuramente è stata una sorpresa per tutti e due ritrovarsi nello stesso salotto proprio quel giorno.

E personalmente vedo l'offerta di Draco a Ginny di sfogarsi, come una sorta di regalo da parte sua.

Lo so, sono fissata con Fred, ma la sua morte è stata una di quelle che mi hanno spiazzato di più (insieme a quella di tutti gli altri, ovviamente, a io adoravo Fred! T.T).

Spero davvero che questo Draco non vi sembri troppo cambiato rispetto a quello della saga originale; mi rendo conto che i suoi sono comportamenti strani, in fondo lo pensa anche Ginny, ma, santo Godric, hanno combattuto una guerra, io non potrò mai sapere cosa si prova, ma qualcosa dentro deve cambiartelo per forza. o.o

E per Draco, ho deciso in un cambiamento in meglio. ;)

E delle reazioni di Narcissa che mi dite?

Devo ammettere che come personaggio mi è sempre piaciuto, nonostante spesso venisse descritta in modo snob, ma dopo il patto stretto con Piton per proteggere suo figlio e il fatto che abbia mentito a Voldemort solo per poterlo rivedere, me l'ha fatta rivalutare.

In tutte le mie fan fiction, l'ho sempre fatta redimere, quindi perchè cambiare?

Mi piace vederla come un alleata di Draco.

Bè, ora vi posso dire solo che le sorprese non sono finite, e che il prossimo capitolo è il vero “regalo”, ma per voi lettori. XD

Adesso sta a voi interpretare le mie parole, alcuni ci si sono avvicinati molto per quanto riguarda il capitolo che sto pubblicando!

A presto, miei cari! :)

Un bacione grande <3

Cicci 12

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Capitolo 8
*** STEP EIGHT - Then he kissed me ***


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STEP EIGHT - Then He Kissed Me*


Osservai la figura riflessa nello specchio della mia camera per la millesima volta, non ancora convinta che le scelte fatte da Hermione fossero adatte a me, ma erano quasi le nove di sera del 31 Dicembre, e non c'era ormai più tempo per ripensarci e per cambiarmi completamente.

Così, con un sospiro di rassegnazione, uscii dalla mia stanza, avviandomi verso le scale ce mi avrebbero condotta al piccolo salotto della Tana; non avevo la minima idea di cos'avessero escogitato i miei per far entrare lì dentro tutti gli invitati alla festa, ma ero certa che non mi avrebbero delusa.

Affrontai un gradino alla volta, sperando di non capitombolare fino al pianerottolo a causa delle scarpe con il tacco alto che la mia migliore amica aveva pensato bene di abbinare al vestitino verde smeraldo che indossavo quella sera; ancora mi domandavo perché avessi chiesto aiuto a lei.

Alzai gli occhi al cielo ancora una volta rassegnata, mentre la protagonista dei miei pensieri mi si avvicinava titubante, poco prima che entrassi nel salottino decorato a festa.

- Gin, sei un incanto.- mi fece i complimenti la Caposcuola, finalmente sorridendomi.

- Poche smancerie, Granger, questa me la paghi.- finsi indignazione io, puntandole un dito contro, ma aprendomi anche io in un largo sorriso.

- A proposito, c'è un piccola... sorpresa, se così si può definire.- riprese la parola la mia migliore amica, mentre il sorriso di poco prima le si congelava sul volto; cosa poteva essere successo di così drammatico?

Per scoprirlo non mi restò che entrare nel piccolo soggiorno, dove non avevo mai visto così tante persone tutte insieme, fino a quando le mie attenzioni non furono attirate da due chiome biondissime e inconfondibili.

- M-Malfoy?- ululai incredula, spalancando la bocca; mi sarei aspettata di vedere un Ippogrifo nel mio salotto, perfino un Erumpent, ma mai madre e figlio Malfoy.

- Sorpresa!- esclamò divertito il ragazzo, prima iniziare a ridacchiare, forse a causa della mia espressione; sinceramente, non potevo dargli torto.

- M-mamma, che... che succede?- mi rivolsi a lei balbettando, tentando di capire la situazione; non che la presenza dei due mi fosse sgradita, tutt'altro, ma vederli nel salotto della Tana... bé, mi faceva un certo effetto.

- In realtà sono stata io a chiedere ai tuoi genitori di invitare Draco e Cissy, stasera.- prese la parola Andromeda, facendosi avanti con il piccolo Teddy in braccio.

- E noi abbiamo accettato con piacere.- s'intromise a sua volta mio padre, facendo passare un braccio intorno alle spalle di mia madre.

- P-piacere?- ripetei io, sconvolta; il mondo stava per scomparire e nessuno mi aveva detto niente?

- Ehi, frena l'entusiasmo, Weasley.- mi prese in giro Draco, prima di notare una punta di rammarico nei suoi occhi; ops, l'avevo per caso offeso?

- No, non-non fraintendermi, sono felice che siate qua.- tentai di tranquillizzarlo, sorridendogli con tutta la sincerità di cui ero capace.

- Ma... continuo a non capire! Mamma, papà, vi siete fatti di qualche pozione stupefacente?- aggiunsi, rivolgendomi direttamente ai miei genitori, i quali scoppiarono a ridere come se avessi detto la cosa più divertente al mondo; io ero mortalmente seria!

- No, tesoro, non siamo impazziti. La guerra è finita, Draco e Narcissa sono stati scagionati, e Ron ci ha detto che ora voi due siete diventati amici.- iniziò a spiegarmi mio padre, sorridendomi ancora divertito.

- Sì, ma voi...-

- Anche noi siamo stanchi di odiare, tesoro. Andromeda voleva anche loro vicini per iniziare il nuovo anno, e noi abbiamo accettato.- concluse la spiegazione mia mamma facendo spallucce, prima di sorridere alla signora Malfoy, la quale rispose sincera.

- Wow!- mi limitai a commentare io, facendo ridere tutti quanti; cominciavo seriamente a pensare ad una carriera da comica!

- Burrobirra?- mi offrì infine il Serpeverde, alleggerendo la tensione e sorridendomi teneramente.

Da quando Draco Malfoy era tenero?

- Grazie.- accettai volentieri afferrando il bicchiere, prima di arrossire lievemente sotto il suo sguardo.

Dopo il giorno di Natale, quindi dopo i dieci minuti buoni in cui avevo pianto contro il suo petto per la morte di Fred, io e il biondo non ci eravamo più visti, e dovevo ammettere che ripensare in quel momento a ciò che avevo fatto, mi metteva in imbarazzo; gli avevo letteralmente inzuppato il cappotto!

- So a cosa stai pensando. E non devi.- mi precedette Malfoy, dandomi un buffetto sulla fronte, prima di sorseggiare il suo boccale di Burrobirra.

Da quando Draco Malfoy mi capiva al volo?

Ok, mi sto facendo troppe domande, mi rimproverai mentalmente, scuotendo la testa per scacciare certi pensieri, prima di iniziare a godermi finalmente la festa.

Fu una serata piacevole, e perfino Draco e Narcissa sembrarono divertirsi.

Non mancava molto alla mezzanotte quando il Serpeverde mi si avvicinò lentamente, parlandomi in un orecchio.

- Che ne dici di prendere una boccata d'aria? Non per essere irrispettoso, ma l'aria comincia ad essere un po' soffocante qui dentro.- mi propose il ragazzo, evidentemente a disagio, senza guardarmi negli occhi.

Effettivamente non potevo dargli torto; nonostante l'incantesimo attuato dai miei genitori per allargare la stanza, lì dentro eravamo davvero in tanti, e cominciava a stare stretta anche a me.

- D'accordo, ci sto.- accettai dunque di buon grado, ridendo divertita e Appellando il mio cappotto per evitare di morire congelata con solo quel vestito leggero addosso.

Fuori l'aria era pungente, così mi stringi maggiormente nel giaccone pensante, appoggiandomi allo steccato in legno che costeggiava il giardino.

- Ero stupito quanto te, quando zia Andromeda ci ha detto che avremmo potuto trascorrere il Capodanno qui, alla Tana.- ruppe il ghiaccio Draco, passandosi una mano tra i capelli biondissimi.

- Mi dispiace per prima, non volevo sembrare così... shockata. È che proprio... non me l'aspettavo.- confessai tutto d'un fiato, ridendo un po' imbarazzata dal mio comportamento di inizio serata.

- Non devi scusarti, davvero. Scherzavo quando ti ho detto di non essere troppo entusiasta. Risulta alquanto strano anche a me, trovarmi qui con tutti voi.- mi confessò il Serpeverde, facendo vagare lo sguardo sulla facciata della casa.

- So che non è niente in confronto a Malfoy Manor.- osservai io, arrossendo; possibile che ancora avessi problemi con la mia povertà?

- Stai scherzando? La Tana è mille volte meglio.- esclamò incredulo Draco, fissandomi ad occhi spalancati.

- Mi prendi in giro?-

- Per niente. Non so come ho fatto a non accorgermene prima. È vero, non sarà la dimora più elegante e ricca del mondo magico, ma sa di famiglia. Niente a che fare con la lugubre Malfoy Manor.- mi spiegò il biondo scuotendo la testa, e contemplando ancora una volta la casa

Restammo in silenzio per un po', lui fissando il muro di pietra, io fissando lui.

- Sono felice che tu sia qui.- dissi all'improvviso, quasi che le parole mi fossero uscite da sole, in un sussurro che mi parve strano lui avesse udito.

Ma il loro significato, probabilmente, fu più forte di qualunque tono di voce, perché lui si voltò verso di me ad occhi spalancati, quasi incredulo che avessi davvero pronunciato quelle parole.

- Anche io lo sono.- ribatté infine lui, sorridendomi sincero.

Entrambi avanzammo di un passo l'uno verso l'altra, avvicinandoci sempre più, come a voler annullare la distanza tra di noi.

Sembrarono passare secoli, prima che un timido fiocco di neve mi si posasse sul naso, subito seguito da molti altri.

Così occhieggiai distrattamente l'orologio babbano che portavo al polso, regalo di Natale di Hermione, notando che mancava ormai pochissimo allo scoccare della mezzanotte.

- Inizia a nevicare, forse è meglio rientrare.- proposi io, voltandomi verso l'entrata, prima di essere afferrata per un braccio dalla presa ferrea e decisa del Serpeverde.

- Aspetta...- bisbigliò piano lui fissando il suo sguardo di ghiaccio nel mio, e guardandomi con un'intensità tale da farmi arrossire

Lo vidi avvicinarsi di nuovo a me, quasi a rallentatore, mentre, all'interno della casa, sentivo i miei ospiti fare il conto alla rovescia.

I nostri nasi ormai si sfioravano quando il “3...2...1...” mi risuonò nella testa; nell'esatto momento in cui le lancette dei secondi, dei minuti e delle ore si trovavano tutte sul dodici, lo spazio tra le nostre labbra si annullò del tutto, mentre uno strano calore mi invadeva come una vampata di Ardemonio.

Non mi ritrassi, ma piuttosto assaporai le sue labbra calde e carnose, mentre con la lingua accarezzava le mie, rese più rosse dal rossetto color cremisi.

In quel momento mi sembrava tutto tremendamente giusto, il suo braccio intorno al mio fianco, l'altra mano premuta sulla mia nuca per impedirmi, forse, di allontanarmi, la sua bocca, così invitante, che si muoveva sulla mia, le mie braccia intorno a lui, come per timore che scomparisse da un momento all'altro.

Sembrò passare un'eternità prima che i nostri volti si allontanassero di qualche centimetro, permettendoci così di fissarci nuovamente negli occhi.

E, come per incanto, la magia finì; il chiacchiericcio al di là della porta della Tana tornò ad essere reale, e io mi resi finalmente conto che il nuovo anno era iniziato.

- Io... è-è meglio rientrare. La mezzanotte è-è passata.- mi limitai a dire, allontanandomi da lui e voltandogli le spalle, mentre un senso di colpa iniziava ad attanagliarmi lo stomaco, non sapevo se a causa del bacio o della mia fuga.


* “Then he kissed me” by The Crystals (1994)


Note dell'autrice: Ammettetelo, non vi aspettavate questa svolta così presto, vero?

Ma tranquilli, a volte le apparenze ingannano; non sarà così semplice per i nostri due protagonisti.

Anche se un piccolo passetto avanti l'hanno fatto... o forse no? XD

Immagino che sarete stupiti anche dal fatto che i due Malfoy abbiano accettato l'invito alla Tana, ma, come ripeto ormai dall'inizio della storia, i tempi sono cambiati, e credo che l'amicizia con tutta la famiglia Weasley sia un importante punto di svolta per la redenzione.

Poi, in realtà, è stata Andromeda a proporre la cosa, in caso contrario, Arthur e Molly, probabilmente non ci avrebbero mai pensato. XD

Allora, che ne pensate di questo bacio sotto la neve? Troppo azzardato?

Era una situazione romantica, ma allo stesso tempo avvenuta per caso, quindi ho pensato fosse adatta ai due protagonisti.

Chissà se ora Ginny si lascerà andare... come vi ho già accennato, non renderò loro la vita così facile! XD

Non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla settimana prossima!! :)

Un bacione grande a tutti!! <3

Cicci 12

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Capitolo 9
*** STEP NINE - Don't know why ***


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STEP NINE – Don't know why*


- Signor Draco, il signor Blaise chiede di vederla.- mi comunicò la mia elfa domestica, facendo capolino dalla porta della biblioteca della Villa.

- Grazie, Ania, fallo entrare.- le risposi educatamente, mentre lei spariva ancora una volta per i corridoi di Malfoy Manor.

Era strano come le cose potessero cambiare; fino a qualche mese prima, trattavo i miei elfi come la feccia più disgustosa del mondo magico, mentre ora avevo imparato a rispettarli così come loro rispettavano me.

La decisione di cambiare vita comportava anche quello.

- Bonjour, mon ami.- mi salutò il mio migliore amico entrando teatralmente nella grande biblioteca di famiglia e facendo un grande inchino; mi piaceva passare lì i miei pomeriggi, e da quando mia madre aveva reso il Manor molto più luminoso, quella era la stanza con le finestre più grosse e, quindi, con più luce di tutta la casa.

Forse vivere nel buio e nella paura per tutta la vita, mi aveva portato a desiderarla con tutto me stesso.

- Devo intuire che il tuo viaggio in Francia sia andato alla grande.- lo presi in giro io, chiudendo il libro che stavo leggendo e posandolo sul grande tavolo davanti a me.

- Alla grande, mio caro. Non ne hai idea, Dra; le studentesse di Beauxbatons erano solo un assaggio delle meraviglie femminili che ci sono laggiù.- mi raccontò Blaise, lasciandosi cadere su una delle sedie davanti a me.

- Credevo saresti tornato solo per il rientro a Hogwarts.- osservai io incrociando le mani in grembo e sollevando un sopracciglio.

- Infatti, ma il Ministero ha richiamato mio padre con urgenza e siamo dovuti tornare.- mi spiegò lui, facendo spallucce.

- Tu, piuttosto, come hai passato le tue vacanze?- riprese la parola il ragazzo seduto davanti a me, con un sorrisino di chi la sapeva fin troppo lunga; che strani pensieri gli stavano passando per la testa?

Purtroppo io non potei fare a meno di arrossire leggermente, pensando a ciò che, in effetti, era accaduto durante le mie vacanze natalizie; grazie al cielo la mia pelle era ancora pallida come un tempo.

- Ho passato il Natale con mia madre, a casa di mia zia Andromeda.- iniziai, così, il mio racconto.

- Quindi le cose vanno bene?- mi domandò curioso lui, sorridendo ora sinceramente.

- Molto bene, in realtà. Mi piace mia zia, niente a che vedere con Bellatrix.- ribattei io, rabbrividendo al pensiero dell'altra sorella di mia madre, ormai defunta.

- Mentre, a Capodanno, sono stato alla Tana.-

Come previsto, il silenzio calò improvvisamente nella grande biblioteca, mentre gli occhi di Blaise si spalancavano.

- Scusa, credo di non aver capito bene.- osservò infatti il ragazzo, spalancando anche la bocca.

- Hai capito benissimo, invece. I signori Weasley hanno invitato me e mia madre a casa loro per l'ultimo dell'anno, su richiesta di mia zia, così abbiamo festeggiato l'anno nuovo con Potter, la Granger e tutta la banda Weasley.- confermai sorridendo, divertito dalla reazione del mio migliore amico.

- Questo significa che c'era anche una certa rossa.- commentò Blaise sollevando e abbassando le sopracciglia con sguardo malizioso, dimenticando fin troppo in fretta la strana notizia.

- G-già.- mi limitai a rispondere io, non sapendo bene cosa dire; Ginevra si sarebbe arrabbiata se l'avessi raccontato a qualcuno?

In fondo, non avevamo più parlato di cosa avesse significato quello che era accaduto tra di noi.

- È successo qualcosa, vero?- mi precedette, tuttavia, il mio migliore amico, tornando improvvisamente serio; possibile che lui dovesse conoscermi così bene?

Quello rispose alla mia domanda precedente, così decisi di vuotare il sacco; in fondo, ero quasi del tutto certo che anche lei lo avesse detto alla Granger.

- Io e Ginevra ci siamo baciati.-

Di nuovo il silenzio calò su di noi, mentre il mio sguardo studiava interessato gli intrecci del pavimento.

- Coooooosaaaaa?- esclamò infine Blaise, dopo aver immagazzinato la notizia.

- Voi... vi siete baciati?- rincarò la dose il ragazzo seduto davanti a me, mentre io alzavo gli occhi al cielo, esasperato.

- Cosa non ti è ben chiaro nella mia frase?-

- Bè, non è proprio una cosa... che-che si sente tutti i giorni.-

- Lo so, lo so. È... È successo e basta, ok?-

- Quindi lei ti piace?- rigirò il coltello nella piaga Zabini, tornando ad un tono malizioso.

- Non lo so, ok? Proprio non lo so.-

- L'hai baciata, Draco.-

- Come fai ad essere sicuro che non sia stata lei a baciare me?- esclamai io, indignato che fosse arrivato subito a certe conclusioni.

- Ti ha baciato lei?- domandò quindi lui, sollevando ancora una volta un sopracciglio.

- Bè... non-non è stato n-nessuno dei due. Voglio dire... è stata un'iniziativa... comune.- balbettai io, passandomi una mano tra i capelli; da quando ero diventato così impacciato?

- Bene. Però tu non ti sei tirato indietro.-

Riflettei per qualche secondo sulle sue parole, prima di sospirare sconfitto.

- No, infatti. Anzi...-

- Che vuoi dire?- pose un'altra domanda Blaise, curioso.

- In realtà è stata lei la prima a tirarsi indietro e a rientrare in casa.-

- Ahia.- si limitò a commentare lui.

- Cosa?- esclamai io, esasperato, alzando le braccia al cielo.

- Baci così da schifo?-

- Idiota!- mi limitai a rimproverarlo io, lanciandogli uno dei volumi appoggiato sul ripiano in legno; sapevo che, in realtà, era il suo modo gentile per non farmi notare l'evidenza.

Ginevra era letteralmente scappata dopo il nostro bacio, e da quel momento non mi aveva più parlato come prima, se non per augurarmi buon anno e la buonanotte prima che io e mia madre tornassimo a casa con la Metropolvere.

- Quindi adesso?- riprese la parola Blaise, tornando serio

- Adesso niente. Non l'ho più sentita da Capodanno. Le parlerò quando torneremo a scuola.- mi limitai a rispondere io, fin troppo convinto delle mie parole

Allora perché avevo come la sensazione che nulla sarebbe, in realtà, stato così facile?


* “Don't know why” by Norah Jones (2002)


Note dell'autrice: Ma come sono diventati pettegoli questi Serpeverde! XD

Ma dopo una guerra come quella che hanno affrontato loro (soprattutto Draco e Blaise in prima linea al fianco di Voldemort), un po' di frivolezza ci voleva, non lo pensate anche voi? ;)

Come avevo anticipato nei primi capitoli e nella presentazione, ecco il primo capitolo dal punto di vista di Draco; non ce ne saranno molti, ma ogni tanto dovremo pur sapere cosa ne pensa anche il nostro biondo di tutta la faccenda, no?
Va bene il potere alle donne, ma povero anche lui! XD

Anche il giovane Malfoy è, in fondo, un ragazzo come tutti gli altri, insicuro e impacciato; Ginny non lo sta di certo aiutando con il suo comportamento.

Secondo voi cosa starà pensando ora la rossa, dopo quello strano bacio che si sono scambiati?

Draco è solo paranoico, o ha davvero qualcosa di cui preoccuparsi?

Lo si scoprirà nel prossimo aggiornamento.

Ho sempre adorato l'amicizia tra Draco e Blaise (e chi tra voi ha letto le altre mie fan fiction su questo fandom, lo sa bene! XD), per questo ho voluto inserire la conversazione amichevole tra i due; anche un ragazzo ha il diritto di aprirsi con un amico, no? Soprattutto se quel ragazzo vuole cambiare il suo modo di vivere!

Non mi resta che salutarvi! ;)

A presto, cari lettori!! <3

Un bacione

Cicci 12

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Capitolo 10
*** STEP TEN - Who's afraid? ***


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STEP TEN – Who's afraid?*


- Perchè le vacanze di Natale devono sempre durare così poco?- mi lamentai con voce strascicata, appoggiata al grande carrello che trasportava il mio baule, aspettando il mio turno di attraversare la barriera.

- Non è che durano poco, è che passano troppo in fretta.- mi fece notare mio fratello, nella mia stessa identica posizione, facendo ridacchiare Harry.

- Oh, finitela di piagnucolare. Alla Tana si sta bene, ma Hogwarts è la nostra seconda casa, no?- ci fece notare Hermione, alzando gli occhi al cielo, e cercando l'appoggio del suo migliore amico.

- Herm ha ragione, ragazzi. Poi guardate il lato positivo, ancora pochi mesi e ce ne torniamo a casa.- esclamò a sua volta il giovane Potter, ricevendo un'occhiata di rimprovero da parte della castana.

- Per voi, forse, io vi ricordo che ho un altro anno.- ululai io esasperata, portando la testa all'indietro e chiudendo gli occhi.

- Da quando hai così poca voglia di tornare a scuola?- mi domandò poi curiosa Hermione, rivolta solo a me, pochi istanti prima che superassimo la barriera.

- Lo sai bene che il mio problema non è la scuola.- le ricordai a voce più bassa, sempre più esasperata, mettendo piede sulla banchina del Binario 9 ¾.

- Non gli hai ancora parlato?- mi pose un'altra domanda la Caposcuola, senza farsi sentire dai nostri accompagnatori.

- No. Non avrei la più pallida idea di cosa dirgli. Merlino, Herm, sono letteralmente scappata, poi non gli ho più rivolto la parola per tutta la sera. Ma ora che torniamo a Hogwarts, come posso sfuggire al mio destino?- le spiegai, melodrammatica, facendole infatti alzare gli occhi al cielo.

Dopo il bacio che io e Draco ci eravamo scambiati sotto la neve allo scoccare della mezzanotte del primo Gennaio, non l'avevo più né visto, né sentito, e me n'ero guardata bene dal contattarlo.

Mi ero sentita uno schifo nell'esatto momento in cui ero rientrata in casa, ma era poi stato più forte di me, e non ero più riuscita a guardarlo negli occhi nemmeno una volta.

Era evidente che l'avevo voluto anche io, ma... Godric! Avevo baciato Draco Malfoy!

D'accordo il voler essere amici, d'accordo il voler superare i pregiudizi e l'odio, ma quello era troppo.

Oppure ero io a farmi troppi problemi?

- Hai intenzione di parlargli?- riprese la parola Hermione, ridestandomi dalle mie riflessioni.

- Se fosse per me, no.- risposi sinceramente, camminando all'indietro.

- Ma temo che lui non sia d'accor...-

- Ginny, attenta!- cercò di avvisarmi la mia migliore amica, ma ormai era troppo tardi, e io andai a sbattere contro qualcuno; perchè non imparo a guardare avanti quando cammino?

- Non c'è niente da fare, Weasley, il tuo è un vizio.-

Alzando di scatto la testa, incrociai subito gli occhi di ghiaccio di colui che, più di tutti, non avrei voluto incontrare, e che ora mi sorrideva cordiale, come se tra noi fosse tutto come al solito

Ma come Voldemort faceva?

- M-Malfoy, ciao.- lo salutai allora io, non trovando altra via d'uscita; mica potevo correre via.

O forse sì?

- Bonjour, mademoiselle.- s'intromise nella conversazione il ragazzo di colore che lo accompagnava, salutandomi e facendomi il baciamano; da quando Blaise Zabini era così galante?

- Non farci caso, ha passato le vacanze in Francia.- mi spiegò allora Draco, forse notando la mia espressione, alzando gli occhi al cielo e dando una gomitata nelle costole al suo migliore amico.

- Ciao a te, Zabini.- lo salutai allora, divertita, scuotendo la testa.

- Come sono andate le tue vacanze?- riprese la parola Malfoy, guardandomi direttamente negli occhi e sorridendo; da quando non riuscivo a sostenere il suo sguardo?

E via che ricomincio a farmi un sacco di domande, mi ritrovai a pensare chiudendo gli occhi per un secondo, tentando di non far percepire al mio interlocutore la mia battaglia interiore.

- B-bene, le... le tue?- mi decisi a rispondere, più che altro per educazione; l'unica cosa che volevo fare, era scappare.

- Sono andate bene. Però, Ginevra, noi dovremmo...- iniziò a dire lui dopo avermi risposto frettolosamente, così io mi ritrovai a trattenere il respiro, con la paura che saliva dalle viscere più profonde del mio essere.

E adesso che faccio? mi domandai in preda al panico, guardandomi intorno e sperando che qualcuno dei miei amici interrompesse quella conversazione.

Hermione, ad esempio, visto che sapeva tutto, avendole raccontato l'accaduto appena ci eravamo chiuse la porta della mia stanza alle spalle, pronte per la notte, proprio in seguito alla festa di Capodanno; ma la mia presunta migliore amica era troppo impegnata a scambiarsi effusioni con mio fratello, per accorgersi delle mie necessità.

Come un segnale divino, il fischio del capotreno attirò la nostra attenzione, avvertendoci che l'Espresso per Hogwarts era in partenza.

- Sarà meglio salire, o ci lasciano giù. Ci vediamo a scuola. Ciao.- mi affrettai a dire, e senza quasi aspettare il suo saluto, corsi via, raggiungendo i miei compagni di casa.

Di nuovo, ero scappata, e avevo come la sensazione che, quella volta, la cosa non sarebbe passata inosservata.


* “Who's afraid?” by Roger Hodgson (1987)


Note dell'autrice: Rieccomi, puntuale come sempre!!

Nonostante sia in piena ristrutturazione del salotto della mia futura casa, ho trovato un po' di tempo per aggiornare; ho ricevuto così tanti complimenti per la mia puntualità, che non posso sbriciolare la mia reputazione così presto! XD

Finalmente tornano tutti a scuola, ma, come avevo già avvertito, non è tutto rose e fiori; le cose si complicano un po'.

Ma, in fondo, bisogna capire Ginny; va bene essere sicure di sé e decise, ma qui si parla della sua vita amorosa e del bacio con Draco Malfoy!!

Probabilmente anche io sarei paranoica........... no, non è vero, se baciassi Draco Malfoy gli salterei addosso ogni volta che lo vedo, ma qui non stiamo parlando di me! XD

Ginny e la sua famiglia lo hanno odiato per anni, certi passaggi hanno bisogno di tempo, a mio avviso.

Ora, la rossa è letteralmente scappata, quindi il Serpeverde che farà? La rincorrerà, le lascerà i suoi tempi?

E quali saranno i suoi pensieri? Lo scoprirete nei prossimi capitoli!! ;)
Intanto vi saluto, vi auguro buon weekend e vi do appuntamento alla prossima settimana! ^^

Un bacione <3

Cicci 12

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Capitolo 11
*** STEP ELEVEN - The weakness in me ***


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STEP ELEVEN – The weakness in me*


Mi domandavo se Malfoy si fosse accorto del fatto che lo stavo evitando.

Che pensiero stupido, certo che se n'è accorto, è da quando siete tornati a Hogwarts che non gli rivolgi la parola, continuava a farmi notare quella fastidiosa vocina nella mia testa, ogni volta che intravedevo la testa bionda del Serpeverde tra la folla.

Da quando mi ero allontanata in fretta e furia da lui al binario 9 e ¾, avevo fatto di tutto per non doverlo incontrare per i corridoi del castello; se lo vedevo per tempo, cambiavo strada, ringraziando le scale che per una volta si rivelavano utili, oppure, quando era ormai troppo tardi per non farmi notare, lo salutavo frettolosamente prima di sgattaiolare via con una scusa fin troppo banale.

Una volta mi era perfino venuto in mente di dire che gli Asticelli che stavamo studiando a Cura delle Creature Magiche, avevano bisogno di me; ma si può essere così stupidi?

E, come se non bastasse, Hermione continuava a chiedermi perché lo stessi evitando come la peste.

Ma il problema più grosso, era che non sapevo come risponderle; l'unica idea che mi era venuta in mente era che avessi paura di affrontare il discorso di quel bacio che ci eravamo scambiati a Capodanno.

Del perché ne avessi così timore, ancora non lo sapevo.

O forse sì?

Erano passate ormai due settimane dalla fine delle vacanze natalizie, e in quel momento mi trovavo incredibilmente sola sulla Torre di Astronomia, completamente persa nei miei pensieri, tanto che non udii la porticina di legno aprirsi dietro di me; e pensare che cigolava sempre in una maniera così fastidiosa!

- Finalmente sono riuscito a scovarti.- mi fece trasalire la voce divertita di Malfoy, facendomi voltare di scatto.

- M-Malfoy, che...che ci fai qui?- domandai titubante, distogliendo lo sguardo da lui.

Che stupida che ero stata!

Lo sapevo bene che Draco si rifugiava su quella torre, di tanto in tanto; in fondo, era proprio lì che ci eravamo trovati la prima volta che avevamo fatto una conversazione normale.

E allora perché ero andata lassù quel giorno? Ero stata semplicemente imprudente? O, in fondo in fondo, speravo anche io di trovarlo lì?

- Cercavo un po' di tranquillità.- mi ripose finalmente lui, sorridendomi cordiale.

- A-allora ti lascio solo. Tanto io dovevo... dovevo andare a ripassare la lezione di Trasfigurazione.- mi inventai velocemente, tentando di superarlo, ma con scarsi risultati.

La mano forte e decisa del Serpeverde, infatti, mi afferrò un gomito, facendo arrestare il mio tentativo di fuga.

- Si può sapere perché continui a scappare?- pose la fatidica domanda il biondo, facendomi trattenere il fiato.

- I-io non sto scappando.- scossi la testa io, senza tuttavia guardarlo in faccia.

- Certo, e io sono la fata turchina. Ogni volta che cerco di avvicinarti nei corridoi, tu sgattaioli via con qualche scusa.- mi fece notare lui, obbligandomi a guardarlo in volto con una piccola pressione sul braccio.

- Ti sbagli.- provai ancora una volta a giustificarmi io, ma il sopracciglio che alzò il giovane davanti a me mi fece capire che non la stava bevendo proprio per niente.

- Dobbiamo parlare, Ginevra.- iniziò così il discorso che più mi spaventava.

- E di cosa?-

- Non fare la finta tonta. Noi due ci siamo baciati.-

- Sì, ero presente.-

- A me sembra esattamente il contrario.-

Il silenzio cadde tra di noi, mentre io non sapevo cos'altro aggiungere.

Si aspettava forse che commentassi l'accaduto, o che gli dicessi cos'avevo provato?

Io davvero non sapevo cosa volesse sentirsi dire.

- Perché non ne vuoi parlare?- riprese la parola il Serpeverde, notando nel suo tono di voce una lieve sfumatura di rabbia.

- Non vedo cosa ci sia da dire.- mi limitai a rispondere io, senza tuttavia guardarlo negli occhi; se mi fossi scontrata con le sue iridi di ghiaccio anche solo per un secondo, non credevo sarei riuscita ad essere così distaccata.

Perché la verità era che qualcosa avevo sentito, quando le nostre labbra si erano scontrate, quella notte del primo Gennaio, ma forse ancora non riuscivo ad essere sincera con me stessa, figuriamoci con lui,

- Mi stai dicendo che non hai provato niente?- aggiunse con un tono di voce più alto Malfoy, afferrandomi per le spalle e facendomi finalmente alzare lo sguardo su di lui.

Ora era davvero arrabbiato, era evidente dalle scintille che emanavano i suoi bellissimi occhi grigi.

Continuai a fissarlo, mentre le parole mi si bloccavano in gola, senza sapere cosa rispondere, la rabbia che vedevo aumentare dentro di lui.

All'improvviso, le sue labbra morbide e carnose furono sulle mie, in un bacio urgente e senza calore, un bacio del tutto diverso da quello che ci eravamo scambiati la notte di Capodanno nel giardino di casa mia.

- Allora?- insistette Draco allontanandosi da me e scrollandomi quasi con violenza, mentre mi teneva ancora per le spalle

E io ancora non seppi tirare fuori la voce, non seppi rispondere alle sue domande, non seppi cancellare quella rabbia che leggevo dentro le sue iridi di ghiaccio.

- Ho capito, sei stata piuttosto chiara.- si assere infine il Serpeverde, facendomi percepire la delusione che si sostituiva alla rabbia.

Senza aggiungere altro, mi liberò dalla mia prigionia, voltandosi per andarsene, quando io sembrai ritrovare il controllo del mio corpo, protendendomi verso di lui e afferrandolo per la divisa.

- Draco, aspetta...- tentai di redimermi, ma con scarsi risultati.

Lui si voltò con cattiveria, fissandomi con quello sguardo che per tanti anni mi aveva osservata per i corridoi del castello, liberandosi dalla mia presa e facendomi spalancare gli occhi.

- Lasciami in pace, Weasley. Non ho bisogno della pietà di una babbanofila traditrice del nostro sangue come te.-

E con queste poche e già udite parole, se ne andò, lasciandomi sola nella mia tristezza e nei miei sensi di colpa.


* The weakness in me” by Joan Armatrading (1981)


Note dell'autrice: La mia puntualità quasi mi spaventa!! XD Ma ho passato tanti anni a essere poco puntuale, che ora voglio proprio redimermi! Anche per non deludere le mie lettrici. ;)
Allora, che mi dite?

Inanzi tutto, non “picchiatemi”! XD Draco l'ha presa proprio male, e Ginny forse è stata un po' troppo menefreghista!

Io personalmente un po' la capisco (o non avrei scritto il capitolo! XD), però la sua mancata reazione ha fatto scattare il giovane Malfoy.

Chissà cos'avrà pensato lui per farlo reagire in quel modo.

Bè, lo scoprirete nel prossimo capitolo, visto che sarà un Draco POV! ;)
Quindi portate un po' di pazienza.
Vi avviso subito che il Draco della prossima one-shot non vi piacer, ma date tempo al tempo! :P

Vi do appuntamento al prossimo giovedì e vi mando un grosso abbraccio!! ^^
Baci grandi!! <3

Cicci 12

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Capitolo 12
*** STEP TWELVE - Scream of anger ***


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STEP TWELVE – Scream of anger*


- Questa la prendo io.- mi rivolsi divertito ad uno dei primini della mia Casa, togliendogli dalle mani la Cioccorana che stava per addentare, mentre Pansy Parkinson ridacchiava divertita alle mie spalle, facendo scappare il ragazzino a gambe levate.

- Da quando ti sei rimesso a comportarti da bullo con i più piccoli?- si avvicinò a noi Blaise, guardando il primino allontanarsi di corsa.

- Oh, non rompere, Blaise, finalmente Draco è tornato ad essere divertente come una volta, non rovinare tutto.- rispose al mio posto la nostra compagna di Casa, buttandomi le braccia al collo, prima che io le circondassi la vita con un braccio.

- Questo sono io, Blai, quello che hai visto negli ultimi mesi era solo una maschera.- gli risposi a mia volta, sogghignando, mentre il mio migliore amico sollevava un sopracciglio, perplesso.

Come biasimarlo, fino a qualche giorno prima mi ero comportato come un bravo ragazzo, non mi prendevo più gioco dei più piccoli, non spaventavo i miei compagni con le mie cattiverie, non sfottevo più San Potter e i suoi compagni...

Anzi, avevo cominciato ad essere loro amico, a voler passare del tempo con loro.

Ma a cosa era servito?

Loro e la Weasley mi avrebbero sempre e solo visto come un ex Mangiamorte, proprio come quel maledetto tatuaggio mi ricordava tutte le mattine.

- Credevo fosse questa la maschera che avevi indossato per tutti questi anni.- mi espose la sua opinione Blaise, mentre Pansy sbuffava, alzando gli occhi al cielo.

- Bé, hai pensato male, Blai, non serve a niente essere buoni.-

Non aspettai che rispondesse, allontanandomi da quello che doveva rappresentare la mia coscienza, e uscendo dalla nostra Sala Comune con la Parkinson sempre appesa al braccio; lei era la più contenta da quando ero tornato ad essere quello di una volta, e io ero ben felice di accontentarla.

Girovagammo per i corridoi del castello per un po', sfottendo i più piccoli e facendo notare a tutti che il vecchio Malfoy era tornato.

Ma quella non doveva essere la mia giornata fortunata, perché nel bel mezzo di un corridoio del quarto piano, incontrammo la causa di tutti i miei problemi, bellissima nella sua divisa scolastica.

Dacci un taglio, Draco, lei è solo una babbanofila pezzente, mi rimproverai subito dopo quel pensiero, scuotendo la testa e stringendo più forte la mia accompagnatrice.

- Guarda guarda che strani incontri che si fanno a volte, quando meno te lo aspetti. La pezzente Weasley in persona.- mi feci notare, scandendo quella frase con cattiveria; dovevo ammetterlo, era difficile, ma ripensare alla nostra conversazione di qualche giorno prima, aiutava parecchio.

Lei sembrò notarci all'ultimo minuto, perchè, alzando lo sguardo su di noi, la vidi spalancare gli occhi sorpresa, prima che il suo sguardo volasse alla mia mano sulla vita di Pansy.

- Ecco, adesso ci toccherà cambiare strada, ho paura di prendermi una brutta malattia passando dove è passata lei.- mise un finto broncio la mia accompagnatrice, facendomi ridere; solo a me era suonata un po' falsa quella risata?

- Io sto lontana da voi e voi state lontani da me, così siamo tutti contenti.- prese la parola la rossa, fissandomi negli occhi; era forse rammarico quello che leggevo nel suo sguardo?

- E perderci tutto il divertimento? E perché mai?- ripresi la parola io, sogghignando.

- Perché ti comporti così?- sussurrò a voce molto bassa Ginevra, facendomi sussultare impercettibilmente.

- Così come, Weasley? Come un bastardo ex Mangiamorte quale che sono?- le risposi io con cattiveria, facendo sobbalzare anche lei; non era forse quello che aveva pensato lei quando le avevo chiesto cos'avesse provato durante il nostro bacio?

Io mi stavo comportando esattamente come lei si aspettava che facessi.

- Forza, andiamo via, sento il suo puzzo fin da qui.- osservò Pansy, sempre appiccicata a me, facendomi cambiare direzione senza più degnare la Grifondoro di uno sguardo.

- Draco, aspetta.- cercò di richiamarmi la rossa afferrandomi un lembo del maglioncino della divisa, ma quel contatto per me fu troppo, tanto che mi voltai verso di lei con tutta la rabbia che avevo in corpo, sottraendomi al suo contatto.

- Non toccarmi, Weasley. E lasciami in pace.- aggiunsi frettolosamente, prima di distogliere gli occhi dai suoi e allontanarmi in fretta da lei; non ero in grado di sostenere il suo sguardo ferito.

Non seppi perché lo feci, ma appena svoltato l'angolo, spinsi Pansy contro il muro dietro di lei, baciandola con trasporto e passione, per poi allontanarmi dalle sue labbra di qualche millimetro, con il fiato corto.

- Non sai da quanto tempo stavo aspettando questo momento, Draco. Da quando la guerra è finita, tu sei cambiato, e io rivolevo solo il mio Dracuccio.- commentò il mio gesto la morettina, mentre io trattenevo un brivido a quel nomignolo; l'avevo sempre odiato.

- Che ne dici, hai voglia di fare un po' di movimento?- la assecondai io, sorridendole con uno dei miei ghigni più strafottenti, mentre vedevo il suo sguardo illuminarsi.

- Fammi tua, Draco Malfoy.-

Così, senza farmelo ripetere due volte, la spinsi dentro un'aula in disuso, iniziando a spogliarla con gesti rapidi e urgenti; avevo bisogno di allontanare il pensiero di lei da me, avevo bisogno di levarmi di dosso la sensazione del tocco delle sue dita, per potermi convincere che il modo in cui mi stavo comportando fosse quello giusto per me.

Ma mentre prendevo Pansy su quella scrivania di legno, l'immagine di Ginevra continuava a turbinarmi nella mente, perfino quando guardai la mia compagna di Casa negli occhi, vidi quelli azzurri della Grifondoro, i suoi capelli di fuoco che mi accarezzavano le spalle.

Maledetta Weasley, mi ritrovai a pensare nel momento culminante, mentre le mani che sentivo sul mio corpo erano inesorabilmente le sue.


* Scream of anger” by Europe (1984)


Note dell'autrice: Io che vi avevo detto? Vi avevo avvisato che il Draco di questo capitolo non vi sarebbe piaciuto, e ho mantenuto la parola! XD

In realtà non piace nemmeno a me, ma state tranquilli che questo suo colpo di testa non durerà ancora a lungo.

Non è facile scrivere i POV di Malfoy, soprattutto con comportamenti come questi; ma spero di aver reso bene l'idea e il suo stato d'animo, tutta la sua rabbia verso Ginny e, soprattutto verso sé stesso e quello che è stato.

Vi tranquillizzo dicendovi che nel prossimo capitolo, il Serpeverde riconquisterà il controllo di sé stesso e tornerà ad essere la persona che è diventato dopo la guerra, perchè, come ha detto Blaise, questo non è mai stato davvero lui.

Anche se, sicuramente, a Pansy la cosa non piacerà! XD

Chissà se la rossa avrà il suo ruolo nella cosa! ;)

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo!

Un bacio grande! <3

Cicci 12

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Capitolo 13
*** STEP THIRTEEN - My heart will go on ***


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STEP THIRTEEN – My heart will go on*


Salii gli ultimi gradini di pietra quasi correndo, nella speranza che lui non se ne fosse già andato.

Sapevo per certo che Draco si trovava sulla Torre di Astronomia, era stato proprio Blaise a dirmelo, e chi meglio del migliore amico del biondo poteva saperlo?

Da quello che avevo capito, anche lui preferiva di gran lunga il nuovo Draco, quello uscito allo scoperto dopo la fine della guerra, che non quello stronzo e arrogante che era stato un tempo.

E io avevo tutte le intenzioni di fargli perdere quella maschera ancora una volta.

Arrivai alla porticina di legno con il fiato corto, prima di aprirla lentamente per non fare troppo rumore; temevo di aver bisogno dell'effetto sorpresa.

Draco era proprio là, appoggiato alla balaustra dalla quale solo due anni prima era caduto Albus Silente, lo sguardo perso verso le catene montuose che circondavano la tenuta di Hogwarts, bellissimo e elegante come sempre.

- Speravo di trovarti qui.- attirai la sua attenzione dopo qualche secondo, facendolo sobbalzare.

- A quanto pare in questo castello non si riesce a stare in pace nemmeno per qualche minuto.- si limitò a dire il biondo davanti a me, riprendendo la sua espressione strafottente e tentando di superarmi per andarsene, ma quella volta non stetti al suo gioco e lo afferrai per il maglioncino nero, decisa a parlare con lui.

- Mi sembrava di averti già detto di starmi lontana, Weasley.- mi sputò addosso il Serpeverde, osservando la mia mano sui suoi vestiti come se fosse uno Schiopodo Sparacoda.

- Dobbiamo parlare, Draco.- gli risposi risoluta, aggrottando la fronte con l'intento di non lasciarmi ferire dalle sue parole e dal suo tono.

- E di cosa dovremmo parlare, se si può sapere?- domandò ora più curioso, senza tuttavia sottrarsi alla mia presa come aveva fatto qualche settimana prima in presenza della Parkinson.

- Di quello che è successo tra noi due.-

- Ah, quindi quando ero io a volerne parlare, tu te ne sei stata zitta, mentre ora vuoi discutere della faccenda?- commentò lui questa volta allontanandosi da me e facendomi incassare la testa tra le spalle, mentre il suo tono di voce riprendeva una sfumatura di rabbia.

A dirla tutta, non aveva tutti i torti.

- Mi dispiace.- mi decisi a parlare io, abbassando lo sguardo a terra; non era mai successo una cosa del genere con Draco Malfoy, non avevo mai distolto gli occhi dai suoi nemmeno una volta in tutta la mia vita, fin dall'età di undici anni.

- Come, scusa?- esclamò lui, quasi stupito quanto me; lieta di riuscire ancora a coglierlo di sorpresa!

- Mi sono comportata da sciocca. Io... io avevo... avevo paura. Avevo paura di quello che provavo.-

- Perché sono un Mangiamorte.- sembrò voler concludere lui la frase per me.

- Perché sei un Malfoy.- lo corressi io, alzando finalmente lo sguardo su di lui.

Il silenzio cadde tra noi per qualche secondo, mentre i nostri occhi si scrutavano in profondità.

- La guerra è finita, Weasley.- sembrò volermi ricordare lui.

- Lo so, ma... un conto è diventare... amici, ma... qualcosa di più? Tu sei un Malfoy, io sono una Weasley, e io... credevo di fare qualcosa di sbagliato provando... provando qualcosa per te.-

Gli occhi del biondo si spalancarono solo di qualche millimetro, come a non volermi far intendere che le mie parole lo avevano colto, ancora una volta, di sorpresa.

- Questo discorso potevi farmelo l'anno scorso, Weasley. Non eri tu quella che credeva che con la morte di Voldermort tutto dovesse essere lasciato alle spalle?-

- Proprio per questo ho detto di essermi comportata da sciocca. Merlino, Draco, ci siamo detestati per anni, poi all'improvviso ho scoperto che non eri così male come avevo sempre pensato. E nel giro di pochi mesi...-

Lasciai in sospeso la frase, non sapendo bene come continuare, passandomi una mano tra i capelli resi un po' spettinati dalla corsa di pochi minuti prima.

Poi riportai il mio sguardo su di lui, decisa ad essere sincera fino in fondo.

- Quel bacio che ci siamo scambiati la notte di Capodanno... per me ha significato... moltissimo. Avevo solo paura di quello che stavo provando, di ammettere che... Godric, ad ammettere che mi piaci! Non ero pronta ad ammetterlo con me stessa, figuriamoci con te...-

Ma le mie parole furono interrotte, questa volta, dalle mani di Draco sulle mie guance, prima che le sue labbra morbide e calde si posassero sulle mie, in un bacio urgente e passionale.

Ci misi solo pochi secondi prima di dischiudere le mie per permettergli di lasciar scivolare la sua lingua nella mia bocca, in un contatto che tanto avevo bramato senza neanche rendermene conto.

- Sei una sciocca.- si limitò a commentare il biondo, allontanandosi da me di qualche millimetro.

- Questo lo avevo già detto io.- osservai io mettendo un finto broncio, prima di sorridere proprio come stava facendo lui.

- A dire il vero, detestavo comportarmi in quel modo.- mi rivelò Draco, senza abbandonare la sua posizione.

- Non eri il solo.- gli feci notare io, mentre lui mi guardava finalmente negli occhi.

- È stato Blaise a dirmi che ti avrei trovato qui, e a quanto ho capito, anche lui preferiva di gran lunga il nuovo Draco.- mi spiegai meglio, mentre lui rideva, prima di circondarmi la vita con un braccio, affondare una mano tra le mie lingue di fuoco e baciarmi ancora una volta.

- Che ne dici di provarci?- ripresi la parola, quando lui si fu allontanato.

- Io non chiedevo altro.- mi confessò il Serpeverde, appoggiando la sua fronte alla mia.

- Però... c'è una cosa che devo dirti.- riprese poi la parola lui, questa volta allontanandosi un po' di più da me.

- Che succede?- domandai io, ora preoccupata; aveva forse preso troppo sul serio la storia del ritorno del Mangiamorte cattivo?

- Io... sono stato con Pansy.- esclamò tutto d'un fiato, prima di trattenere il respiro come aspettando una mia reazione.

- Oh.- mi limitai a rispondere io, senza sapere bene cosa dire.

- Io... è stato sciocco da parte mia, l'ho fatto solo perché... volevo non pensare più a te, speravo in quel modo di togliere la tua immagine dalla mia testa, invece è stato solo peggio, perché era il tuo viso quello che vedevo, e le tue mani quelle che sentivo su di me in quel momento.- tentò di giustificarsi lui.

- Non so se sentirmi offesa o lusingata.-

- Non-non sei arrabbiata?- mi domandò poco dopo lui, osservandomi sorpreso.

- Sono furiosa.- lo corressi io, facendogli distogliere lo sguardo.

- Ma... non voglio più guardare al passato.- ripresi la parola, avvicinandomi di nuovo a lui, e sollevandomi sulle punte dei piedi per dargli un leggero bacio a fior di labbra.

- Ora voglio solo andare avanti.- riuscii a completare la frase, prima che fosse lui, questa volta, a suggellare la mia promessa con una dolcissimo bacio.


* ”My heart will go on” by Celine Dion (1997)


Note dell'autrice: Allooooooooora, che ne dite?? Mi sono fatta un po' perdonare per lo scorso capitolo?? XD

Come promesso, Draco e Ginny hanno risolto, e la nostra rossa preferita è riuscita a farsi intendere a dovere!

Non so voi, ma questo Draco più dolce e, perchè no, innamorato, mi piace molto di più! <3

I due giovani hanno finalmente deciso di provarci, chissà se le cose andranno bene oppure incontreranno ancora delle difficoltà.

Potrete saperlo solo continuando a seguirmi... XD Niente spoiler questa volta!! :P

Sono davvero curiosa di vedere che ne pensate di questo capitolo, della riconciliazione tra il biondo e la rossa e sulla loro decisione di provare a stare insieme.

Quindi aspetto i vostri commenti e vi do appuntamento alla prossima settimana! ;)
Un bacione grande <3

Cicci 12

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Capitolo 14
*** STEP FOURTEEN - Feeling good ***


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STEP FOURTEEN – Feeling good*

- Sei sicura di volerlo fare da sola?- mi domandò Draco, forse per la millesima volta, piegando la testa da un lato per scrutarmi meglio in volto.

- È una cosa che devo fare io, da sola. E poi... oh, avanti, non sarà così tragico. Sei stato accolto alla Tana, cosa vuoi che abbiano da ridire?- osservai io, tuttavia ancora preoccupata per ciò che stavo per fare.

- Un conto è passare una serata sotto lo stesso tetto, un altro è profanare la sua adorata sorellina. Non sono sicuro che Lenticchia la prenderà benissimo.-

- Profanare? Cosa sono, una tomba antica? Come se fino ad adesso avessimo fatto chissà cosa.- osservai io arrossendo e abbassando lo sguardo; non ci eravamo di certo spinti più in là di un semplice bacio.

- Credo che Weasley vedrà anche il solo sfiorarti con un dito come qualcosa di sconcio.- osservò Draco, ridendo tuttavia divertito; già, non era lui a dover dire a mio fratello e ai miei migliori amici che noi due stavamo insieme.

Ma lui si era offerto di supportarmi moralmente e fisicamente, quindi non era colpa sua se quell'infausto compito spettava a me.

Così mi limitai a sospirare, prima di sollevarmi verso le sue labbra e dargli, forse, l'ultimo bacio.

- Sarà meglio che vada.- decretai infine, voltandomi verso il ritratto della Signora Grassa davanti al quale ci trovavamo, per entrare nella mia Sala Comune.

- Andrà tutto bene.- mi sussurrò lui con quel suo tono così sensuale, facendomi rabbrividire, prima di regalarmi un altro bacio molto più profondo e passionale.

Dopo un ultimo sguardo, pronunciai la parola d'ordine oltrepassando il buco nel muro, individuando subito i bersagli delle mie preoccupazioni.

- Ciao sorellina. Va tutto bene? Sei più bianca di Nick-Quasi-Senza-Testa.- mi accolse Ron alludendo al fantasma di Grifondoro, mentre io continuavo a temere di dovergli andare a fare compagnia molto presto.

Io preoccupata della reazione di mio fratello? Ma quando mai!

- Ragazzi, c'è una cosa di cui vi devo parlare.- decisi di andare subito al sodo, senza tanti giri di parole; se dovevo aspettarmi un Avada Kedavra, volevo che fosse il più rapido possibile, senza ansie inutili.

- È successo qualcosa?- prese la parola Hermione, sorridendomi incoraggiante; perchè avevo come la sensazione che lei avesse già capito tutto?

- Si...si tratta di Malfoy.- tentai un approccio, deglutendo a fatica.

- Ti ha fatto qualcosa? No, perché va bene essere civili, ma se ti ha fatto del male, lo vado a uccidere con le mie mani.- s'infervorò subito Ronald, alzandosi in piedi; sbagliavo o sul volto della mia migliore amica si era appena aperto un sorrisino divertito?

- Non mi ha fatto niente, davvero.-

Restammo tutti quanti in silenzio per un po', loro osservandomi in attesa, io alla ricerca delle giuste parole per dare la notizia.

- Io e Draco abbiamo deciso di provare a stare insieme.- lanciai la bomba tutto d'un fiato, prima di chiudere gli occhi in attesa dell'esplosione.

Lo strano silenzio che seguì le mie parole, mi portò a rivolgere nuovamente il mio sguardo ai miei compagni di Casa, notando sui loro volti reazioni diverse; Hermione si era aperta in un ancora più ampio sorriso, e si vedeva lontano un miglio che non vedeva l'ora di dire la sua, mio fratello era letteralmente sbiancato, la bocca spalancata e gli occhi strabuzzati, mentre lo sguardo di Harry era a dir poco indecifrabile.

Io e lui ci eravamo lasciati ormai da parecchio tempo, dopo che lui se n'era andato per distruggere gli Horcrux e dopo che avevamo deciso di non tornare insieme, in seguito alla fine della guerra, ma mi aspettavo almeno una reazione da parte sua.

- Tu e Draco Malfoy vi siete messi insieme?- ritrovò finalmente la voce mio fratello, sbattendo le palpebre.

- Oh, Gin, lo sapevo che sarebbe successo!- esplose infine la mia migliore amica, alzandosi in piedi e venendo ad abbracciarmi.

- Herm!- sembrò volerla rimproverare per il suo entusiasmo il rosso.

- Oh, avanti Ronald, non è la fine del mondo.- osservò la castana, alzando gli occhi al cielo.

- Non avevamo forse deciso di lasciarci il passato alle spalle? Malfoy ormai è cambiato e a quanto pare tiene davvero a Ginny.- aggiunse poi la giovane, portandosi un pugno chiuso su un fianco, in un gesto che ricordò molto mia madre.

- Un conto è avere un rapporto civile con lui, un conto è permettergli di... profanare mia sorella.-

- Che buffo, lui ha usato esattamente le stesse parole.- bisbigliai io, sbuffando divertita.

- Come scusa?- si rivolse nuovamente a me mio fratello.

- Niente.-

- Oh, ma smettila, tua sorella non è mica una tomba egizia. Sappi che hai tutto il mio appoggio, Gin.- si rivolse poi a me Hermione, sorridendomi complice.

- Grazie Herm.-

- Tu non dici niente?- si rivolse poi Ron al suo migliore amico, mentre l'attenzione di tutti si spostava sul Ragazzo Sopravvissuto.

Spiazzando tutti e tre, Harry si aprì in un sorriso sincero, guardandomi negli occhi.

- A me importa solo vederti felice, e se Malfoy riesce in questo... be, ormai il passato è passato.-

- Oh, Harry, grazie!- non potei fare a meno di esclamare io, slanciandomi verso di lui e abbracciandolo stretto; ero contenta che, nonostante ci fossimo ormai lasciati, il nostro rapporto di amicizia si fosse mantenuto così saldo.

- D'accordo, sono in svantaggio.- sentii sospirare mio fratello dopo qualche secondo.

- Ron...-

- No, non dire nient'altro. Harry ha ragione, l'importante è che tu sia felice. Anche io ho notato un cambiamento in Malfoy (a parte l'ultimo periodo), e tu ormai sei maggiorenne, quindi non vedo come potrei intromettermi. Ma sappi che se si azzarda a farti del male, lo strozzo con le mie mani.- si arrese infine Ron, marcando con decisione l'ultima parte della frase.

- Ti voglio bene, fratellone.- lo abbracciai stretto, affondando il volto nel suo ampio petto, mentre lo sentivo sorridere sui miei capelli.

Io e Draco eravamo finalmente riusciti a chiarirci, mio fratello e i miei migliori amici avevano accettato i miei sentimenti; nulla poteva andare meglio di così.


* Feeling good” by Muse (2001)


Note dell'autrice: Bè, ora che tutto è stato chiarito, possiamo concludere qui la storia.

........

........

Naaa, scherzavo, state tranquille!! XD In realtà siamo metà, quindi ne vedremo ancora delle belle! ;)

Ho pensato che nella mia storia ci dovesse essere un momento come questo, molto simile a quello del capitolo 5; là Ginny ha voluto convincere tutti che Draco potesse essere una persona diversa, qui che potesse essere la persona giusta per lei.

E a quanto pare ci è riuscita!

Secondo me, l'”approvazione” del fratello e degli amici, era una cosa importante per Ginny! Non che avrebbe rinunciato a Draco se loro non fossero stati d'accordo! XD

Si sa, la rossa è una testa calda! XD

Alcune di voi mi avevano chiesto come erano andate le cose tra la Grifondoro e Harry, e qui, anche se MOOOOLTO brevemente, ho chiarito la cosa; Harry l'ha lasciata prima di partire alla ricerca degli Horcrux come nei libri, ma al suo ritorno hanno deciso di comune accordo di non portare avanti la cosa.

Spesso nelle mie fan fiction ho presentato Harry come il rompiPluffe di turno, quindi qui ho pensato di renderlo un po' più loquace! Tra lui e la rossa può comunque esserci una buona amicizia! ;)

Lo so, Draco appare per poco, ma questa era una cosa che doveva fare Ginny; ma non preoccupatevi, dal prossimo capitolo tornerà a tempo pieno! ;)

A questo punto non mi resta che darvi appuntamento alla prossima settimana (spero di non tardare, anche se il giovedì è giusto il mio giorno libero dal nuovo lavoro! XD); vi assicuro che sarà una one-shot con il botto! ;)
Un bacio grande! <3

Cicci 12

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Capitolo 15
*** STEP FIFTEEN - The greatest discovery ***


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STEP FIFTEEN – The greatest discovery*


- Ancora non ho capito perché non volete farvi vedere insieme.- mi espose i suoi dubbi Hermione, per circa la quarantesima volta nel giro dell'ultima settimana.

- Bè... in realtà Draco non avrebbe nessun problema...- tentai di giustificarmi ancora una volta, abbassando lo sguardo a terra.

- Quindi sei tu che non vuoi?- esclamò scettica la Caposcuola, sollevando un sopracciglio.

- Non è che non voglio, è solo che... vorrei aspettare ancora un po'. Non sono pronta a condividerlo con tutti, ecco. Che male c'è a godersi ancora un po' di intimità?- ululai punta nell'orgoglio, alzando ora gli occhi al cielo.

- Non c'è nulla di male, Gin, ma se continuerai a non volerti farti vedere in giro mano nella mano con Malfoy, lui potrebbe cominciare a pensare che ti vergogni di lui.- espose quelli che erano anche i miei dubbi la mia migliore amica.

- Questo non è affatto vero.- la rimproverai io, guardandola finalmente negli occhi, mentre lei mi scrutava con espressione eloquente.

Proprio in quel momento ci raggiunsero mio fratello e Harry, chiacchierando di scope e Quidditch come loro solito.

- Di che stavate parlando?- ci domandò Ron, appena riuscirono ad affiancarci lungo strada verso la Sala Grande; era ormai arrivata l'ora di cena, e io stavo letteralmente morendo di fame.

- Di niente.- rispondemmo in coro io ed Hermione, facendo spallucce.

- Ho capito, parlavate di Malfoy.- indovinò al primo colpo Harry ridacchiando, mentre mio fratello guardava male tutti e tre; nonostante avesse accettato la mia relazione con Draco, non era di certo il fan numero uno di quell'argomento.

A dirla tutta, non avevo davvero idea del perché non volessi dire a nessuno della mia storia con il giovane rampollo di casa Malfoy.

Ron e i miei migliori amici avevano accettato per primi la nuova situazione, e perfino i miei genitori ne erano stati, se così si può dire, contenti; almeno non avevano cercato un modo per affatturarmi, come avrebbero fatto solo qualche mese prima.

In fondo, anche loro avevano accolto Draco alla Tana, quindi sarebbe stato ipocrita da parte loro dare di matto alla notizia.

Inoltre, da quanto mi aveva detto il biondo, anche Narcissa Malfoy si era rivelata entusiasta della novità; era convinta che, in quel modo, suo figlio sarebbe tornato ad essere una persona rispettabile agli occhi di tutti.

Senza contare che quella ragazza mi piace sul serio. Ha un caratterino degno di una Black.” avevo letto con i miei occhi sulla lettera che la signora Malfoy aveva spedito al figlio, dopo aver ricevuto la grande notizia.

Non ero sicura che Lucius ne sarebbe stato altrettanto entusiasta, ma nessuno dei due occupanti di Villa Malfoy sembrava esserne preoccupato.

Quindi perché non volevo che l'intera scuola lo sapesse?

Le persone per me davvero importati lo sapevano già, e di quello che pensavano gli altri non me ne importava un'accidente, quindi perché?

Perché sei una codarda, fu l'unica risposta che mi venne in mente in quel momento, sempre più vicino ai grandi portoni di legno della Sala Grande.

- Si parla del diavolo...- sentii mormorare la mia migliore amica accanto a me, facendomi riemergere dalle mie riflessioni per sollevare lo sguardo; proprio in quel momento, Draco Malfoy in compagnia dell'inseparabile amico Blaise Zabini, fecero la loro comparsa nella Sala d'Ingresso, riemergendo dai Sotterranei.

- Ciao.- mi salutò con calore il biondo, avendomi notata, e avvicinandosi a me.

- Ciao.- lo salutai io sorridendo, prima di scambiarci un casto bacio a fior di labbra

- Ehi, dateci un taglio.- esclamò indignato mio fratello, facendomi sobbalzare.

- Il fatto che abbia accettato che stiate... insieme, non vuol dire che possiate sbaciucchiarvi davanti a me.- aggiunse il rosso, assomigliando tremendamente alla mamma; non gli piaceva parlarne, figuriamoci vederlo con i propri occhi!

- Ciao anche a te, Lenticchia.- si rivolse a lui Draco, sorridendo divertito; si divertiva davvero troppo a far imbestialire mio fratello.

- Stavamo giusto parlando di te.- prese la parola Hermione, facendomi arrossire; farsi gli affaracci suoi no?

- Ah sì? Stavate parlando di quanto sono bello?- domandò ancora divertito Draco, facendomi alzare gli occhi al cielo.

- Scendi dal piedistallo, Malfoy.- lo rimproverò bonariamente la Caposcuola, facendo ridere il Serpeverde; era incredibile come fossero cambiati i suoi atteggiamenti nei confronti della mia migliore amica.

- In realtà stavamo parlando del fatto che voi due non siete ancora usciti allo scoperto.- riprese la parola la castana, fissandomi con eloquenza, mentre io le rivolgevo il mio miglior sguardo incazzato.

- Ginevra vuole così, e io lo rispetto.- le rispose Draco sollevando le spalle, ma io non potei non notare il dispiacere nel suo sguardo; ci teneva davvero così tanto a dire a tutti della nostra storia?

Bè, in fondo lui non era ancora così ben accettato dalla società come lo ero sempre stata io.

Nel frattempo, eravamo ormai entrati tutti insieme nella Sala Grande e stavamo per dividerci per raggiungere i nostri tavoli, quando, nel giro di un nanosecondo, presi la mia decisione.

- Oh, al diavolo!- esclamai voltandomi e tornando sui miei passi.

- Cosa?- domandò curioso Ron girandosi verso di me, mentre io mi avvicinavo a Draco.

Afferrandolo per il maglioncino della divisa, lo feci voltare verso di me, notando per un solo istante lo stupore nei sui occhi grigi, prima di unire le nostre labbra in un bacio casto, ma provocatorio.

Il contatto durò più del previsto, ma quando mi allontanai dal suo viso, gli sguardi di tutta la scuola erano puntati su di noi, compresi quelli dei professori.

- Esatto, io e Draco Malfoy stiamo insieme, che vi piaccia o no.- rivelai a voce alta, rivolta a tutti gli studenti, anche se risultava ormai superfluo.

Potrei addirittura giurare di aver visto un sorrisino soddisfatto spuntare sulle labbra della Preside McGranitt.

- Sei impazzita?- mi domandò poi Draco, tuttavia divertito ed evidentemente soddisfatto.

- Era ora che anche gli altri sapessero di noi. Non mi importa un accidente di quello che pensano.- gli rivelai risolutamente dandogli un altro bacio, prima di dirigermi finalmente verso il tavolo rosso-oro, trascinandomi dietro un Ron Weasley ancora piuttosto shockato.


* The greatest discovery” by Elton John (1970)


Note dell'autrice: Lo so, sto stupendo tutti e no, non ho perso i giorni (anche se con le ultime feste, un po' di starebbe! XD); semplicemente domani non credo di avere il tempo di aggiornare e fino a lunedì potreste darmi per dispersa, quindi, avendo un po' di tempo adesso prima di andare a nanna, ne approfitto!! ;)

Finalmente Ginny si è decisa a condividere con tutti la sua storia con Draco, e il biondino non può che esserne contento!!

E vogliamo parlare di Narcissa?? XD

Come ho già detto, nonostante la sua austerità è sempre stato uno dei personaggi che preferisco, e l'idea che possa accettare Ginny ed essere addirittura sua “amica”, mi è sempre piaciuta tantissimo!! ^^

Ora, alla nostra coppietta felice, non resta che vivere la loro vita.... o forse non possono ancora stare tranquilli?? Mah! XD

Vi do appuntamento al prossimo giovedì, sperando di avere più tempo a mia disposizione, altrimenti prometto di non farvi aspettare!! ;)
Un bacione grande!! <3

Cicci 12

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Capitolo 16
*** STEP SIXTEEN - Love is a battlefield ***


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STEP SIXTEEN – Love is a battlefield


A volte mi domandavo se era possibile essere più felici di così.

Il Mondo Magico era in pace, la scuola andava a gonfie vele, avevo tantissimi amici con cui condividere le ansie e le gioie della vita scolastica, e avevo un ragazzo fantastico; si poteva volere di più?

Ok, stai diventato troppo smielata per i miei gusti, Gin, mi rimproverò la mia vocina interiore, facendomi scuotere la testa divertita, mentre attraversavo il corridoio del terzo piano diretta verso l'Aula di Incantesimi.

Ma non potevo di certo ignorare il fatto che essere la ragazza di Draco Malfoy mi rendeva stranamente euforica; il Serpeverde si era rivelato essere davvero dolcissimo, e nonostante avesse ancora qualche difficoltà a relazionarsi con mio fratello, con me era davvero fantastico.

Ma ehi, era con me che doveva stare, non con mio fratello!

Nonostante i miei pensieri stessero vagando verso una zona non ben definita del castello (Draco in quel momento aveva Pozioni o Divinazione?), i miei sensi allenati durante la guerra, mi rivelarono la presenza di qualcuno alle mie spalle, tanto che estrarre la bacchetta dalla tasca interna del mantello fu un gesto del tutto istintivo.

E, ancora una volta, il mio istinto mi risparmiò una bella fattura in mezzo alla schiena.

- Exulcero!-

- Protego!- non mi feci cogliere impreparata io, deviando l'attacco.

Quando la luce degli incantesimi si fu dissolta, vidi finalmente davanti a me il mio assalitore, o per meglio dire, assalitrice; Pansy Parkinson, più agguerrita che mai, stava in piedi dinnanzi a me, la bacchetta spianata e uno sguardo a dir poco incazzato sul volto.

- Parkinson, sei per caso impazzita?- domandai stupita io, spalancando gli occhi; dovevo ammettere che proprio non me l'aspettavo.

Sapevo che non sarebbe stata entusiasta della mia relazione con il Serpeverde, ma da quello ad attaccarmi nel bel mezzo di un corridoio della scuola, così vicino alle aule con i professori poi!

- Maledetta pezzente! Non puoi portarmi via Draco e sperare di passarla liscia.- mi ignorò lei, lanciandosi nella sua filippica.

- Io non ti ho portato via nessuno, Parkinson. Non si può portare via qualcosa che non si è mai avuto.-

Ok, forse avevo esagerato e quella Fattura Gambemolli non-verbale me l'ero cercata; ma non per quello avevo voglia di cadere a terra senza poter più utilizzare le gambe per chissà quanto tempo.

- Mentre tu ti nascondevi sotto ai tavoli in Sala Grande, io la guerra l'ho combattuta, Parkinson, quindi non puoi cogliermi alla sprovvista con incantesimi non-verbali.- le feci notare io, mentre lei continuava con la sua battaglia personale, prontamente fermata dalla mia bacchetta.

- Sto parlando con il muro?- mi ritrovai a domandare, forse più a me stessa che non a lei.

- Draco era tornato ad essere quello di un tempo, era tornato ad essere MIO. Prima che tu ti mettessi in mezzo, facendogli il lavaggio del cervello.- mi urlò contro la Serpeverde, con il fiato ormai corto a causa dell'impeto messo nel maledirmi.

- Non gli ho fatto nessun lavaggio del cervello, quella di cambiare è stata una sua decisione, che aveva preso molto prima che io entrassi nella sua vita. Era tornato ad essere quello di prima per un'incomprensione tra di noi.- tentai di spiegarle io, sospirando rassegnata.

- Bugiarda!- continuò ad urlarmi addosso lei, riprendendo a scagliare incantesimi che io continuavo a deviare.

- Che diavolo sta succedendo qui?- attirò la nostra attenzione una voce, interrompendo la nostra battaglia e facendoci voltare entrambe; a quanto pareva aveva lezione di Divinazione, o non mi sarei spiegata la sua presenza lì.

- Pansy, si può sapere che stai facendo?- domandò Draco alla sua compagna di Casa, affiancandomi.

- Voglio riprendermi ciò che era mio. Se non fosse stato per questa pezzente, tu ora saresti ancora il mio ragazzo.- si rivolse a lui la morettina, senza tuttavia abbassare la bacchetta, facendolo sospirare.

- Punto primo, anche se non ci fosse Ginny, io non sarei il tuo ragazzo, punto secondo, ti pregerei di non chiamarla in quel modo.-

Non c'era che dire, era stato molto diplomatico.

- Fino a qualche mese fa, anche tu la chiamavi così!- ululò la Serpeverde, sempre più infervorata.

- Sono cambiate parecchie cose da allora, Pansy.- le rispose a tono il biondo, circondandomi la vita con un braccio.

Per un momento ebbi il timore che potesse esplodere, vedendo il suo viso diventare sempre più rosso; anche se non volevo farmi affatturare da lei, non significava che volessi vederla saltare per aria davanti ai miei occhi.

- Noi abbiamo fatto sesso! Poco prima che tornasse da te, Draco si è scopato me!- tentò di giocarsi la sua ultima carta la Parkinson, sorridendo soddisfatta, convinta di aver vinto almeno quella battaglia.

Il silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, prima che un mio sospiro lo spezzasse.

- Questo lo so già.- le rivelai guardandola negli occhi, mentre vedevo il suo viso diventare pallido come quello del Barone Sanguinario.

- C-come, scusa?- balbettò incredula, facendo un passo indietro come se l'avessi schiaffeggiata.

- Draco mi ha detto quello che è successo tra di voi nell'esatto momento in cui ci siamo messi insieme. Mi spiace, Parkison, non c'è nulla che tu possa dire, che possa far cambiare idea a uno di noi.- le spiegai, appoggiandomi al corpo statuario di Draco.

- N-non è... non è p-possibile.- sussurrò sempre più shockata la morettina, spalancando gli occhi.

- Fattene un ragione, Pansy, e lasciami in pace. Tra noi non potrà mai esserci niente e prima te ne renderai conto, prima potrai andare avanti con la tua vita. Vieni, ti accompagno alla prossima lezione.- riprese la parola il biondo, prima di rivolgersi a me, sospingendomi verso l'aula di Incantesimi.

Senza fare resistenza, mi avviai lungo il corridoio in compagnia del Serpeverde, prima di voltarmi un'ultima volta verso Pansy Parkinson, immobile sul tappeto cremisi steso sul pavimento.

Forse un po' mi dispiaceva per lei.

O forse no?


* Love is a battlefield” by Pat Benatar (1983)


Note dell'autrice: E io che vi avevo detto?? Vi avevo avvertito che Pansy non si sarebbe arresa così facilmente! XD
Semplicemente stava cuocendo un po' nel suo brodo prima di partire all'attacco!!

Ma la nostra Ginny non si è fatta prendere alla sprovvista; una delle eroine della Seconda Guerra non poteva certo farsi mettere i piedi in testa da una Parkinson qualunque! v.v

E, oltre a lei, anche il nostro Draco si è fatto valere, mettendola al suo posto! Un vero e proprio eroe!! <3

Voi che ne pensate?? Molte avevano previsto una reazione della Serpeverde, e in effetti non si è fatta attendere!! XD

Non mi resta che aspettare i vostri commenti e darvi appuntamento alla prossima settimana!! ;)

Un bacione grande a tutti!! <3

Cicci 12

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Capitolo 17
*** STEP SEVENTEEN - When I fall in love ***


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STEP SEVENTEEN – When I fall in love


Se me lo avessero detto solo qualche mese prima, non avrei mai creduto che quel giorno sarei andata all'uscita periodica ad Hogsmeade proprio con Draco Malfoy.

E invece eccomi lì, intenta a scendere le scale per dirigermi verso la Sala d'Ingresso, dove sapevo che il Serpeverde mi stava aspettando.

Era la penultima visita programmata dalla scuola al piccolo paesello magico, e per quel giorno avevo deciso di abbandonare i miei soliti accompagnatori per poter andare all'appuntamento con il biondo.

- Possiamo sempre incontrarci ai Tre Manici di Scopa, appena avete finito i vostri giri.- aveva incredibilmente proposto Ron pochi minuti prima che io uscissi dalla nostra Sala Comune, attirando gli sguardi stupiti di tutti.

- Ron, sicuro di stare bene?- gli aveva domandato incredula la sua ragazza, sollevando un sopracciglio.

- Non dovevo forse farmene una ragione? Poi in questo modo potrò tenere d'occhio Malfoy.- aveva infine rivelato mio fratello, facendomi tirare un sospiro di sollievo.

- Ah, ecco, ora si che ti riconosciamo.- aveva osservato Harry facendoci ridere, mentre Ronald metteva il broncio prima di unirsi alla risata, avvolgendo la vita di Hermione con un braccio.

E così, eccomi lì a scendere l'ultimo gradino, individuando subito il mio accompagnatore appoggiato ad una delle colonne della Sala d'Ingresso, le mani affondate nelle tasche dei jeans scuri e lo sguardo perso tra la folla che si riversava fuori dal castello; era ancora strano vederlo con quegli abiti addosso, ma da quando aveva deciso di cambiare, era passato ad un abbigliamento più babbano.

Draco Malfoy vestito da babbano!

Voldemort si stava sicuramente rivoltando nella tomba!

- Ciao.- lo salutai io raggiungendolo e sfregandomi le mani; da quando mi sentivo in soggezione in sua presenza?

Non sapevo per quale motivo, ma l'idea di avere un vero appuntamento con Draco Malfoy mi rendeva nervosa.

E pensare che era il mio ragazzo già da parecchi mesi!

- Ciao.- rispose lui al saluto, attirandomi a sé e regalandomi un bellissimo bacio.

- E questo?- domandai io curiosa, tuttavia sorridendo.

- Non ho forse il diritto di baciare la mia ragazza quando ne ho voglia?- mi prese in giro lui, aprendosi in uno dei suoi magnifici sorrisi, facendomi ridere.

Mano nella mano, uscimmo nell'aria frizzante di metà Aprile, avviandoci verso il villaggio di Hogsmeade con tutte le intenzioni di passare una giornata tranquilla e rilassante.

Ci serviva proprio, dal momento che da lì a due mesi sarebbero iniziati gli esami di fine anno!

Il tempo sembrò scorrere via senza che quasi ce ne accorgessimo, tra una visita a Mileandia e una all'Emporio del Gufo.

Erano quasi le quattro del pomeriggio, quando decidemmo di concederci una Burrobirra calda ai Tre Manici di Scopa; nonostante fossimo ormai in primavera, l'aria era ancora piuttosto fresca e qualcosa per riscaldarci ci serviva proprio.

- Ciao Rosmerta, ci fai due Burrobirre?- ordinai senza tanti giri di parole rivolgendomi alla proprietaria della locanda, mentre questa spostava il suo sguardo curioso sul mio accompagnatore.

- Qualcosa non va?- ripresi la parola io, quasi sfidandola a commentare la presenza di Draco lì, mentre lui sogghignava stranamente divertito.

- No no, è solo strano vedervi insieme.- osservò Madama Rosmerta sorridendo a sua volta, prima di soddisfare la mia richiesta; era bello scoprire che la maggior parte delle persone aveva ormai superato ciò che Draco era stato.

Non che mi importasse cosa gli altri pensassero di lui o di noi, ma ero felice di poter girare per strada a testa alta, senza preoccuparmi delle malelingue.

- Ehi, quelli non sono Potter e i tuoi amici?- attirò la mia attenzione il Serpeverde, afferrando il boccale che la proprietaria gli stava porgendo e facendomi voltare verso il tavolo occupato da Harry, Ron, Herimone, Luna e Neville.

- G-già, sono loro.- osservai io, abbassando lo sguardo e prendendo un sorso della mia bevanda per nascondere l'imbarazzo; non avevo rivelato a Draco la proposta di mio fratello, poichè avevo davvero il timore che lui si rifiutasse categoricamente di farlo.

- Andiamo a sederci con loro?- mi colse impreparata il biondo, facendomi quasi strozzare con la Burrobirra.

- D-dici sul... sul serio?- tossicchiai io, facendolo sorridere.

- Lasciami indovinare; volevi propormelo tu, ma avevi paura che io non volessi, dico bene?- riprese la parola lui, osservandomi divertito.

- Cominci a conoscermi davvero troppo bene, tu.- mi lamentai io, mettendo il broncio.

- Per me è ok. Sono i tuoi amici, non posso stare loro alla larga per sempre, se voglio continuare a stare con te.- aggiunse il Serpeverde, avvicinandosi al mio viso e sfiorandomi le labbra con le sue, tanto da permettermi di sentire il suo respiro che sapeva di menta.

- Sei davvero disposto a questo?- lo presi in giro a mia volta, sorridendo.

- Già, guarda un po' cosa mi fai fare. Devo essermi completamente bevuto il cervello.- scherzò Draco scuotendo la testa e facendomi ridere, prima di sollevarmi sulle punte dei piedi per baciarlo.

Così, dopo aver preso un bel respiro, ci avviammo verso il tavolo già occupato dai nostri compagni; era vero che l'idea era stata di Ron, ma non sapevo come avrebbe potuto reagire Neville a sedere allo stesso tavolo del nipote di Bellatrix Lastrange.

- Ciao.- salutai io attirando l'attenzione di tutti, i quali spostarono lo sguardo da me al mio accompagnatore.

- Ehi, siete arrivati. Malfoy.- salutò a sua volta Harry, stupendomi sempre di più; lui era sempre stato il primo ad odiare il Serpeverde, mentre ora faceva di tutto per mostrarsi amichevole con lui.

Doveva volermi davvero molto bene!

- Potter.- salutò il biondo aprendosi un sorriso sincero, prima di far levitare due sedie verso di noi.

Ok, non c'era più alcun dubbio; quei due uomini tenevano davvero a me, per cercare di essere amici!

- Siete stati in giro fino ad adesso?- si rivolse a me Hermione, cercando d'intavolare una conversazione.

- Sì, siamo stati a Mielandia, poi Draco doveva prendere del mangime per il suo gu...-

- Ehi, Paciock.- prese improvvisamente la parola il Serpeverde, interrompendo il mio racconto e facendomi trattenere il fiato; che intenzioni aveva?

Speriamo solo che non rovini tutto, mi ritrovai a pensare, passando lo sguardo dall'uno all'altro; non che non mi fidassi di Draco, ma, santo Godric, Neville era un campo minato!

Il mio compagno di Casa non disse nulla, limitandosi a sollevare lo sguardo verso il biondo, come invitandolo a continuare.

- So che ora come ora vale poco o niente, ma ci tenevo a dirti che mi dispiace per ciò che mia zia Bella ha fatto ai tuoi genitori.- riprese la parola Malfoy, mentre tutti quanti spalancavamo occhi e bocca a quelle parole.

- Non è certo una giustificazione a quello che ha fatto, ma sappi che anche io non l'ho mai sopportata.- aggiunse Draco aprendosi di nuovo in un sorriso.

Il silenzio cadde tra i presenti per qualche secondo, mentre tutti trattenevamo il respiro aspettando la reazione di Neville.

Non riuscii a nascondere il mio stupore quando il Grifondoro rispose sinceramente al sorriso della Serpe, alleggerendo così la tensione.

- Ti ringrazio, Malfoy. In realtà, vuol dire molto per me.- gli rispose il moro, facendo un cenno con la testa, come a voler sancire la pace tra di loro.

Finalmente, con il cuore più leggero, mi voltai verso il mio ragazzo che aveva preso a conversare amabilmente con Luna e Harry, come fosse stato loro amico da sempre, e, improvvisamente, mi resi conto del perché mi stavo perdutamente innamorando di lui.


* “When I fall in love” by Nat King Cole (1957)


Note dell'autrice: Ed eccomi qui, come ogni giovedì, con la nuova one-shot (neanche a farlo apposta, il giovedì è proprio il mio giorno di riposo!! XD).

Allora, che ne pensate di questa pillola di vita quotidiana?? E del comportamento di Draco??
Come ha detto lui stesso, se vuole stare con Ginny, non può evitare Harry e gli altri per tutta la vita; senza contare che diventare “amico” del Ragazzo Sopravvissuto fa parte del suo percorso di redenzione. XD

Inoltre, ho pensato che le parole del biondo a Neville fossero un buon punto di svolta per testimoniare il fatto che Draco vuole davvero voltare pagina; ora possono essere tutti grandi amici!! XD

In più... bè, Ginny si sta davvero innamorando del Serpeverde! E lui? Mah...

Chissà se troveranno mai la forza di dirsi quello che provano davvero! ;)
Al prossimo aggiornamento, miei cari!! ^^
Un bacione grande!! <3

Cicci 12

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Capitolo 18
*** STEP EIGHTEEN – And I love you so ***


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STEP EIGHTEEN – And I love you so*


- Signorina Weasley, credo le sarà molto utile se decidesse di seguire la mia lezione, quest'oggi.- mi rimproverò l'insegnante di Erbologia, fissandomi con un sopracciglio alzato e riprendendomi per la terza volta quel giorno.

- Le chiedo scusa, professoressa Sprite, starò più attenta.- la rassicurai ancora una volta, prima di diventare del colore dei miei capelli.

La verità era che quel giorno proprio non riuscivo a concentrarmi; ad ogni lezione, l'insegnante aveva dovuto richiamare la mia attenzione, poichè la mia mente viaggiava verso pensieri ben lontani dall'aula in cui mi trovavo.

E tutto a causa del messaggio che quella mattina Draco mi aveva spedito via gufo, all'ora di colazione.

È tanto che non passiamo un po' di tempo insieme.

Che ne diresti di vederci questa sera, solo io e te, nel bagno dei Prefetti?

La parola d'ordine è “lapislazzuli”, così non sarai costretta a chiederla a tuo fratello e a suscitare strane domande.


Draco


Incuriosita avevo sollevato lo sguardo verso di lui, osservandolo dall'altra parte della Sala Grande, e lui per tutta risposta mi aveva fatto l'occhiolino, prima di ridacchiare sotto i baffi come se avessi appena fatto qualcosa di molto divertente; mi prendeva anche per i fondelli, adesso?

Io e Draco stavamo insieme ormai da qualche mese, ma non eravamo mai arrivati a quella che i babbani definirebbero “terza base”; il Serpeverde era sempre stato molto galante con me, non chiedendomi mai nulla e non pretendendo niente.

Che ora volesse rimarcare il suo territorio?

Insomma, non stava scritto da nessuna parte, ma nel bagno dei Prefetti c'era una vasca enorme, e questo comportava farsi un bagno, e di solito il bagno si fa nudi...

Ancora una volta mi ritrovai ad arrossire come una ragazzina, ma per mia fortuna la lezione terminò proprio in quel momento, in modo che la professoressa non dovesse riprendermi ancora una volta.

Così, quella sera, alle ventidue in punto, come mi aveva informato il mio ragazzo durante la pausa pranzo, mi diressi a passo lento verso il bagno dei Prefetti al quinto piano, riflettendo su quello che sarebbe potuto accadere da lì a pochi minuti; la verità era che, nonostante avessi avuto altri ragazzi prima di Draco, con nessuno di loro ero mai andata più in là del bacio o della semplice effusione.

Questo non significava affatto che non desiderassi fare l'amore con il biondo, anzi, ma non potevo fare a meno di essere leggermente nervosa, con il cuore che batteva come impazzito, non sapevo bene se per l'emozione o il terrore.

Finalmente giunsi davanti alla porta che nascondeva il bagno dei Prefetti, così, dopo aver pronunciato la parola d'ordine, entrai titubante nel grande spazio, subito investita dai molteplici profumi delle bolle di sapone.

- Buonasera, Ginevra.- mi accolse la voce bassa e calda del mio ragazzo, facendomi sobbalzare, persa com'ero a rimirare gli strani colori che l'acqua proiettava sui muri di marmo bianco.

- C-Ciao.- risposi tuttavia sorridendo, prima di rispondere al dolce bacio che Draco mi posò sulle labbra.

- Gin, stai tremando?- si accorse subito lui, osservandomi incuriosito

- I-io... no, no, è solo che... bè, fa un po' freddino qui.- mentii spudoratamente, prima di mordermi la lingua; di quel luogo si poteva dire tutto, tranne che facesse freddo.

- So a cosa stai pensando.- mi sorprese dopo qualche secondo il biondo, sorridendomi rassicurante.

- A-ah, sì?-

- Gin, non ti ho chiamato qui per fare l'amore con te, se tu non vuoi. Anzi, ho pure portato i costumi da bagno.- tentò di rassicurarmi lui, mostrandomi i due indumenti posati sul bordo della grande vasca.

- Tu non vuoi...-

- Non fraintendermi. È ovvio che ho una voglia matta di fare l'amore con te e di sentirti completamente mia, ma tra noi è stato... complicato all'inizio, ho compreso il tuo stato d'animo, quindi non ti forzerò a fare nulla che tu non voglia.- mi fermò subito Draco, parlandomi apertamente e accarezzandomi i capelli.

Il silenzio cadde tra di noi per qualche secondo mentre ci fissavamo negli occhi, sul suo viso il sorriso sempre presente, che mi riscaldò il cuore.

- La verità... la verità è che-che io... voglio fare l'amore con te. Ma... Draco, per me sarebbe la prima volta.- gli confessai tutto d'un fiato, decidendo di essere sincera come lui lo era stato con me.

- Prometto che sarò un vero gentiluomo. Se è quello che vuoi.- s'impegnò il Serpeverde, prima di chinarsi lentamente verso le mie labbra, come a volermi dare il tempo di tirarmi indietro se lo avessi voluto.

Ma non lo feci.

Quello che volevo davvero, in quel momento, era sentirmi completamente sua, volevo essere avvolta dal suo calore, volevo farmi amare da lui così come doveva essere fin dal momento in cui avevo deciso di iniziare quell'avventura insieme a lui.

Fu un momento magico; ci spogliammo lentamente, senza urgenza, come a voler assaporare ogni istante di quegli attimi vissuti insieme.

Draco mi guardò negli occhi, prima di sollevarmi e trasportarmi verso l'acqua ancora calda e profumata.

Quando finalmente mi fece sua, lentamente e delicatamente, il dolore durò solo pochi secondi, prima di essere pervasa dal piacere e dall'amore che ormai provavo per lui.

Non era stato facile, all'inizio, accettare l'idea di amarlo; ma ormai c'ero dentro fino al collo e non aveva alcun senso negare l'evidenza.

- Ti ho fatto male?- mi domandò premuroso il Serpeverde, cullandomi tra le sue braccia, alla fine di tutto.

- No. È stato perfetto.- ammisi sorridendogli, prima di posargli un bacio nell'incavo del collo.

- Ginevra, c'è una cosa che devo dirti.- mi rivelò dopo qualche secondo, spingendomi a guardarlo in volto.

- Che c'è?- domandai io preoccupata, incatenando i miei occhi azzurri ai suoi di ghiaccio.

- È una cosa strana da dire, per me. Ma credo che questo sia il momento più adatto e... tu te lo meriti.-

- Draco, così mi fai preoccupare.-

- Ti amo, Gin.-

Non potei fare a meno di spalancare gli occhi e la bocca a quella dichiarazione; forse non era molto elegante, da parte mia, ma detto da lui era così strano.

Ma sapere che anche lui provava quello che provavo io, mi riempì subito il cuore di gioia, rendendo lucidi i miei occhi e ancora più ampio il mio sorriso

- Anche io ti amo, Draco.- ammisi dopo qualche attimo di silenzio, notando subito il sollievo nel suo sguardo.

Non potei fare a meno di ridere divertita per la su reazione, prima di gettargli le braccia al collo, sancendo quell'amore con un bacio da togliere il fiato.

Non si poteva certo dire che la nostra storia fosse iniziata in tranquillità, ma senza ombra di dubbio stava procedendo nel migliore dei modi.


* “And I love you so” by Elvis Presley (1975)


Note dell'autrice: Aaaaaaaaaawwwww!!! Che dite, troppa “pucciosità”?? XD Ogni tanto però ci vuole, dai. E devo dire che questo è uno dei miei capitoli preferiti!!

Sarà per il fatto che Draco è così dolce e allo stesso tempo “hot”, oppure perchè finalmente ha trovato anche lui il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti.

Però ho pensato che questo fosse il momento più adatto, anche se forse un po' scontato; sono comunque passati parecchi mesi da quando si sono messi insieme, e ora hanno fatto l'amore per la prima volta, quindi meglio di così!! XD

Con questo capitolo sono praticamente terminate le avventure scolastiche, se così si possono definire, quindi presto vedremo i nostri protagonisti fuori dalle mura del castello!! ;)
Aspetto con trepidazione i vostri commenti per questo capitolo di scolta, se così si può dire!! :P
Un bacione grande a tutti <3

Cicci 12

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Capitolo 19
*** STEP NINETEEN - The End Is the Beginning Is the End ***


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STEP NINETEEN - The End Is the Beginning Is the End *


Era incredibile come il tempo potesse passare alla svelta.

Soltanto il giorno prima sembrava essere iniziato un nuovo anno scolastico, dopo la battaglia di Hogwarts, che ne eravamo già alla fine.

La metà di Giugno e, con essa, la cena di fine anno, erano arrivati così in fretta, che mi sembrava ancora strano pensare che quella sarebbe stata l'ultima sera che Harry, Hermione, Ron, Neville e Draco avrebbero passato tra le mura del castello.

Per me e Luna ci sarebbe stata un altro anno, ma senza di loro non sarebbe stato più lo stesso.

- A che stai pensando?- si rivolse a me il mio ragazzo, forse notandomi con la testa tra le nuvole.

- Mi sembra ancora così incredibile che l'anno prossimo tu e gli altri non tornerete a scuola con me.- mi spiegai con gli occhi già lucidi, voltandomi verso di lui, seduto insieme a me al tavolo di Grifondoro.

Essendo l'ultima serata di quell'anno scolastico, molti studenti avevano deciso di cenare a tavoli diversi rispetto ai colori che ancora indossavano, e per quel motivo, Draco, Blaise e Luna sedevano insieme a me e ai miei amici al tavolo rosso-oro.

- Abbiamo un'estate intera prima che tu torni ad Hogwarts, non farti già venire paranoie inutili.- mi schernì il Serpeverde, alzando gli occhi al cielo ma sorridendomi.

- Non c'è alcun bisogno che tu mi prenda in giro, ok? Sono semplicemente più... suscettibile, e tu lo sai benissimo.- misi il broncio io, facendolo ridere.

- Lo so. Ma ora, passeremo insieme queste vacanze estive, a settembre tu tornerai per l'ultimo anno mentre io mi impegnerò al massimo per specializzarmi in Pozioni ed entrare la Ministero, così, quando avrai finalmente finito la scuola... potremo iniziare la nostra vera vita insieme.- mi sussurrò in un orecchio facendomi rabbrividire, prima di posarmi un dolcissimo bacio tra i capelli.

- Sempre che tu mi voglia ancora.- gli feci notare io, arrossendo e tornando a guardarlo negli occhi.

- Oh, su questo ci puoi giurare.- mi fece l'occhiolino lui, sorridendomi

- D'accordo, allora sempre che IO ti voglia ancora.- tentai di sdrammatizzare io, ridendo quando lo vidi spalancare gli occhi.

- Non mi provocare, Weasley.- mi rimproverò il biondo, puntandomi un dito contro, prima di essere tutti quanti zittiti dalla Preside McGranitt, che richiese la nostra attenzione.

- Miei cari studenti, è un'emozione per me rivedervi di nuovo tutti insieme qui, riuniti nella Sala Grande. Dopo la terribile battaglia dell'anno scorso, temevo di non poter più tornare, con voi, in questo castello. Ma grazie al duro lavoro di tutti, Hogwarts ha potuto riaprire le sue porte, permettendoci, così, di riprendere le nostre vite e i nostri studi. Ma ho già speso un fiume di parole alla commemorazione della Battaglia di Hogwarts su questo argomento, quindi non mi dilungherò, o mi verrà ancora da piangere.- iniziò il suo monologo la donna, con gli occhi già lucidi, ma facendo ridere tutti i presenti.

- Quindi non mi resta che fare i miei complimenti a chi ha conseguito i G.U.F.O. e i M.A.G.O. di quest'anno (perchè sono certa che tutti voi li abbiate passati) – ci confidò con un occhiolino – e lasciarvi al nostro magnifico banchetto di fine anno. Buon appetito a tutti voi!- concluse la Preside, mentre i nostri tavoli si riempivano di prelibatezze.

Quel due Maggio appena passato non era stato facile per nessuno di noi; i professori avevano organizzato una commemorazione ai defunti proprio accanto alla tomba del professor Silente, inaugurando una bellissima targa magica con tutti i nomi dei caduti durante la Battaglia di Hogwarts.

Era stata dura leggere il nome di Fred su quel pezzo di bronzo fuso, ma la vicinanza di Draco era stata un toccasana per il mio cuore ancora provato.

Era stato meraviglioso vedere tutti noi riuniti, Draco e Narcissa accanto a me e alla mia famiglia come se fosse stato sempre così, come se entrambi fossero ormai entrati a far parte della grande cerchia Weasley; e, in un certo senso, era proprio ciò che era accaduto.

Avevo ormai accettato di amarlo, e sentirlo così vicino in un momento come quello, aveva aumento, se era possibile, l'amore che provavo per lui.

- Avete già programmi per quest'estate?- si rivolse a me e al biondo Hermione, osservandoci da sopra le patate arrosto.

- In realtà no, però mi piacerebbe...- iniziai a parlare io, prima di notare lo strano sguardo del Serpeverde.

- Che c'è?- gli domandai quindi io, sollevano un sopracciglio.

- A dire il vero, una mezza idea io già ce l'avevo.- mi confessò Malfoy, facendomi l'occhiolino.

- E sarebbe?- indagò curioso Ron, ma con fare indagatore.

- Bè, la mia famiglia possiede una tenuta in Italia, più precisamente sul mare di Toscana, e pensavo di andare lì. Tranquillo, Weasley, ve la rubo solo per un mese, promesso.- si affretto ad aggiungere Draco, notando che mio fratello stava per protestare.

- I-Italia, hai detto? Dici sul serio?- mi intromisi io, ignorando Ron.

- Mai stato così serio. Che ne dici?- indagò il biondo, voltandosi verso di me.

- Dico che... che è perfetto. Ho sempre sognato di andare in Italia.- saltai sulla panca io, gettandogli le braccia al collo.

- Ma che sia solo un mese.- tentò di mettere dei paletti mio fratello, facendoci ridere.

- Oh, Ron, non rompere e lascia che facciano ciò che vogliono. Tu dove hai intenzione di portarmi quest'estate?- lo rimproverò fintamente la riccia, facendomi l'occhiolino; sapevamo entrambe che non le importava davvero dove lei e il fidanzato avrebbero passato le vacanze.

- Quindi finalmente ti avrò tutta per me per un intero mese.- mi sussurrò sulle labbra il Serpeverde, ignorando gli altri; effettivamente sarebbe stata la prima volta in cui io e lui passavamo così tanto tempo insieme e da soli, fatta eccezione per i rari momenti di intimità avvenuti nel castello.

- Direi proprio di sì. E per la prima settimana non ho nessuna intenzione di uscire di casa.- risposi io con il tuono più malizioso che avevo.

- Non potrei chiedere di meglio.- osservò lui, prima di unire le sue labbra alle mie in un dolcissimo bacio.

Senza ombra di dubbio avevo ancora un anno di scuola davanti a me, ma per quanto mi riguardava, la nostra vita insieme era già iniziata quel giorno di fine Ottobre sulla Torre di Astronomia.


* The End Is the Beginning Is the End” by The Smashing Pupkins (1997)


Note dell'autrice: Effettivamente il finale di questa one-shot sembra indicare la fine della raccolta..... ma non è così!! Ci speravate, eh?? XD

In realtà abbiamo ancora qualcosina da leggere su questi due pucci pucci!! Con la fine dell'anno scolastico, però, abbiamo terminato le “avventure” dei nostri eroi tra le mura scolastiche; ora sarà solo una vita in discesa. ;)

Nel prossimo capitolo cominceremo a vedere Ginny e Draco nella “vita reale”, se così si può definire, e vi posso garantire che ci saranno tanti occhi a cuoricino!! XD

E che mi dite di queste vacanze programmate in Italia?? XD Non poteva mancare un po' del nostro paese, in fondo è considerato da tutti una delle migliori mete del mondo!! ;)

E chissà che combineranno questi due!! XD (mi dispiace deludervi, ma non lo vedremo!! XD).

Spero davvero di non ritardare, perchè ho ancora 3-4 capitoli capitoli da scrivere, ma il mio tempo si è davvero limitato!! :S
A presto, miei cari lettori!! ^^
Un bacione grande!! <3

Cicci 12

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Capitolo 20
*** STEP TWENTY - It's Good To Be Back Home ***


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STEP TWENTY - It's Good To Be Back Home*


- È così strano.- commentò Luna, seduta accanto a me in uno degli scompartimenti dell'Espresso di Hogwarts.

- Che cosa è strano?- domandai io curiosa, alzando lo sguardo dalle pagine della Gazzetta del Profeta.

- Tornare a casa e sapere che a Settembre non rivedremo Hogwarts.- si spiegò con parole semplici la mia compagna, perdendo lo sguardo fuori dal finestrino.

- Hai ragione. Sembra soltanto ieri che abbiamo iniziato il nostro primo anno.- mi limitai a commentare io, guardando a mia volta il paesaggio che ci scorreva accanto.

Avevo fatto di tutto per impedire a certi pensieri di attraversare la mia mente, ma sapevo fin troppo bene che, alla fine, sarebbe stato inevitabile; anche il nostro settimo anno si era concluso, e con esso la nostra carriera scolastica.

Tuttavia, non potevo fare a meno di sentirmi eccitata per la nuova vita che mi aspettava; non solo avrei rivisto Draco e la mia famiglia dopo moltissimi mesi, ma a Settembre avrei iniziato la mia carriera di Cacciatrice niente meno che nelle Holyhead Harpies.

Nemmeno io avevo mai capito che, quello di giocare come professionista nel mondo del Quidditch, era sempre stato il mio sogno; solo una volta ricevuta la lettera di convocazione dal capitano della squadra, Gwenog Jons, mi ero resa conto di quello che avrei voluto fare dopo la scuola.

E, ora, il mio sogno stava per realizzarsi!

- Ginny, siamo quasi arrivate a Londra.- mi avvisò la giovane Lovegood risvegliandomi dalle mie riflessioni, mentre le prime case della capitale iniziavano a delinearsi al di là del finestrino.

- Ci vedremo ancora quest'estate, non è vero?- mi domandò a bruciapelo Luna, arrancando insieme lungo i corridoi del treno, trascinandoci dietro i nostri bauli nel tentativo di scendere a terra.

- Ma che razza di domande fai, Luna? Certo che ci vedremo ancora! Ti inviterò alla Tana e potrai restare tutto il tempo che vorrai, e ogni volta che tornerò dal Galles, ci vedremo, così potrò raccontarti tutto quello che mi succede.- le promisi, facendole l'occhiolino e posando i piedi sulla banchina.

- Ti voglio bene, Ginny.- si aprì infine la bionda, abbracciandomi stretta, prima di raggiungere suo padre poco più in là.

Una volta rimasta sola, iniziai a scrutare tra la folla alla ricerca di qualche nota testa rossa, e con la speranza che non fossero tutti troppo impegnati per potermi venire a prendere.

Ero scesa dal treno solo da pochi secondi, quando due mani forti e fredde mi coprirono gli occhi, facendomi sussultare; conoscevo solo una persona che possedeva quella temperatura corporea.

Voltandomi di scatto, andai subito a scontrarmi con due occhi di ghiaccio, profondi e bellissimi, che mi scrutavano con tutto l'amore di cui erano capaci; Godric, quanto mi erano mancati quegli occhi!

- D-Draco, cosa...? Pensavo dovessi lavorare oggi.- osservai sorpresa, spalancando le mie iridi chiare mentre lui sorrideva divertito.

- Ho chiesto un giorno di permesso al lavoro, per farti una sorpresa. Spero sia gradita.- finse di mettere il broncio lui, incrociando le braccia al petto.

- Certo che è gradita, sciocchino!- lo presi in giro io, stando al gioco, gettandogli le braccia al collo e baciandolo, mentre sentivo le sue labbra inarcarsi in un sorriso.

- Sei solo?- gli domandai dopo qualche secondo, allontanandomi da lui.

- Ho dovuto litigare con Ron per impedirgli di venire con me, ma... sì, sono solo.- mi spiegò l'ex Serpeverde, lanciando un incantesimo sul mio baule per farlo galleggiare dietro di noi, e circondandomi la vita con un braccio mentre ci dirigevamo verso la barriera magica del Binario 9 e ¾.

- Dove sta la novità?- posi un'altra domanda io, divertita, immaginandomi la scena; lui e mio fratello, così come il resto della famiglia, erano ormai diventati amici, o, per meglio dire, intrattenevano un rapporto che poteva definirsi civile, ma questo non impediva a Draco e Ron di bisticciare ogni giorno per ogni minima sciocchezza.

- Com'è andato l'ultimo viaggio sull'Espresso di Hogwarts?- riprese la conversazione il biondo, cambiando argomento.

- Ti prego, non parlare così! È così triste pensare che sia tutto finito.- lo rimproverai bonariamente io, prima di stringermi forte a lui per la Smaterializzazione Congiunta.

- Gin, a Settembre diventerai una delle titolari delle Holyhead Harpies, come puoi lamentarti?- si mise a ridere Draco, trasportandomi verso l'entrata della Tana.

- Non mi sto lamentando, dico solo che è triste pensare che non tornerò mai più ad Hogwarts.-

- Vedi il lato positivo.- mi fece notare lui, fermandosi poco prima di entrare in casa e sussurrandomi in un orecchio con quella sua voce sensuale che mi faceva impazzire.

- Da oggi, ha ufficialmente inizio la nostra vita insieme.- aggiunse l'ex Serpeverde facendomi rabbrividire, prima di regalarmi un bellissimo e dolcissimo bacio di bentornata a casa.

Già, la scuola era finita, Draco aveva un ottimo lavoro al Ministero e io sarei presto diventata una giocatrice di Quidditch professionista; quindi, chi ero io per contraddirlo?


* “It's Good To Be Back Home” by John Denver (1974)


Note dell'autrice: Sarò pazza io, ma quasi dispiace anche a me che Ginny abbia finito la scuola!! XD

Rappresenta sempre un traguardo, è vero, ma con esso arriva anche la fine di una parte importante della vita di una persona, proprio come è successo a me alla fine del liceo.

E, per quanto riguarda la fan fiction, segna anche l'avvicinarsi della fine della “storia”. T.T

Non ho ancora molto da scrivere (anche se mi devo dare una svegliata, perchè devo ancora scrivere gli ultimi capitoli!! XD), quindi anche questa raccolta sta quasi per finire.

Ma state tranquille, ho ancora qualcosina da raccontare su questi due. ;)
Parti salienti delle loro vite, diciamo. XD

Intanto che mi dite di questa one-shot??
Ho voluto inserire anche una particina Ginny/Luna perchè ho sempre pensato che sarebbero due fantastiche amiche, anche se nei libri non si sottolinea mai molto questa loro relazione. :P

E chi non avrebbe apprezzato una sorpresa così?? Io sicuramente sì!! XD
Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo (spero non in ritardo!! :S) e darvi tanti bacini!!! ^^
A presto!! <3

Cicci 12

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Capitolo 21
*** STEP TWENTY-ONE – For my wedding ***


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STEP TWENTY-ONE – For my wedding*


Avevo affrontato una guerra, ma non ero mai stata tanto agitata come quel giorno.

- Gin, se non stai ferma, non riesco ad agganciarti i capelli.- mi rimproverò per la milionesima volta la mia migliore amica, sbuffando rivolta allo specchio in cui entrambe eravamo riflesse.

- Non ce la faccio, Herm, mi sembra di essere seduta sulle spine.- le spiegai ancora una volta io, scostandomi dal volto quel ciuffo di capelli rossi che continuava a sfuggire alle cure della castana.

- Per l'amor di Godric, è solo un matrimonio, non stai andando al patibolo.-

Il silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, mentre io la fissavo con un sopracciglio alzato.

- Scusa, devo forse ricordarti com'eri TU prima del matrimonio con mio fratello?- mi presi la mia rivincita io, mentre Hermione arrossiva fino alla punta dei capelli.

- Ok, ok, hai ragione, però se tu non ti tranquillizzi, io non riesco a finire con questi benedetti capelli e tu non potrai andare là fuori e sposare Draco. A te la scelta.- mi pose un ultimatum la ragazza, incrociando le braccia al petto e tentando così di riprendere il controllo della situazione.

- D'accordo, va bene. Prometto di stare calma, adesso.- mi arresi alla fine, facendo un profondo respiro e lasciando che l'ex Grifondoro finisse di prepararmi per la cerimonia.

Erano trascorsi ormai tre anni dalla fine della scuola, ma, ancora una volta, il tempo sembrava essere volato.

Soprattutto da quel primo Settembre dell'anno prima, quando Draco Malfoy mi aveva fatto la proposta di matrimonio.

Era stato tutto così perfetto e romantico, che ancora mi sembrava incredibile che fosse stato tutto vero.

Non solo mi aveva letteralmente ordinato di rientrare dal mio ritiro con le Hollyhead Harpies, cosa per cui il capitano non aveva nemmeno protestato, e già lì era stato piuttosto sospetto; ma mi aveva pure invitato a raggiungerlo a Hogwarts, evento ancora più strano.

Avevo tentato in tutti i modi di farmi dire il motivo, ma non c'era stato verso, così la sera di quel primo Settembre mi ero Materializzata a Hogsmeade, raggiungendo il castello a piedi; nonostante la fine della guerra, era ancora impossibile materializzarsi entro i confini della scuola.

Come si dice, la prudenza non è mai troppa.

La mia curiosità non diminuì di certo nel momento in cui venni accolta ai cancelli di Hogwarts niente meno che dalla Preside McGranitt, la quale mi invitò a raggiungere la Torre di Astronomia.

- Professoressa, Draco ha coinvolto anche lei?- esclamai io incredula, spalancando gli occhi, senza avere il coraggio di entrare nei giardini del castello.

- Il signor Malfoy è pieno di risorse, questo lo sappiamo entrambe, ma dal momento che l'anno scolastico non è ancora ufficialmente iniziato, non ho avuto problemi a concedergli... questo piccolo strappo alla regola.- si limitò a spiegarmi lei, facendomi l'occhiolino, ma senza sbottonarsi ulteriormente.

Così mi decisi ad entrare tra quelle mura che tanto mi erano mancate, superare il brusio in Sala Grande (anche se avevo una voglia matta di mettere la testa dentro e godermi lo Smistamento) e raggiungere la Torre di Astronomia, chiedendomi cosa si fosse inventato il mio ragazzo per quella volta.

Bè, vi posso assicurare che non rimasi delusa; appena arrivata, notai subito il tavolo apparecchiato al centro dello spiazzo, circondato da candele fluttuanti che rendevano l'atmosfera ancora più misteriosa, in piedi lì accanto, vi era Draco, elegantissimo nel suo abito da cerimonia.

Fu una cena meravigliosa (anche se il biondo mi confessò di aver chiesto agli elfi delle cucine di preparare qualcosa in più per noi due, oltre al banchetto di inizio anno), e fu proprio alla fine di essa che Draco Malfoy mi chiese di diventare sua moglie.

Fu incredibile, o forse no, ma non ci pensai nemmeno un secondo, e accettai come se ne andasse della mia vita.

Quindi ora eccoci qui, pochi minuti prima del matrimonio, in questo giorno di metà Maggio, io in camera mia e di Draco insieme all'ansia pre-matrimoniale, e l'ex Serpeverde da qualche parte nel giardino di Malfoy Manor, in attesa del mio arrivo.

Stavo per esalare un altro profondo respiro per riuscire a calmarmi, quando un Jack Russell argentato entrò nella mia camera.

Lo sposo sta per dare di matto, quindi credo sia meglio che tu ti dia una mossa.” recitò il Patronus di mio fratello, prima di dissolversi; era stato uno shock per tutti quanti, ma a grande sorpresa Draco aveva chiesto, oltre che a Blaise, anche a Ron di fargli da testimone, quindi ora toccava a loro due tenerlo a bada fino all'inizio della marcia nuziale.

- Ok, che mi dici, sei pronta?- mi domandò la mia migliore amica, allontanandosi finalmente dai miei capelli.

- Se dicessi di no, cambierebbe qualcosa?-

- Credevo volessi sposarlo Draco.-

- È così, infatti.-

- Allora non rompere e datti una mossa.- esclamò esasperata Hermione, obbligandomi ad alzarmi.

- Come vanno le cose qui?- si fece notare l'altra mia damigella, facendo capolino nella stanza.

- Ti prego, Luna, dammi il cambio o potrei strozzarla.- si sfogò la castana, lasciandosi cadere sul letto.

- Ehi, guarda che io sono qui.- le feci notare io, guardandola con sguardo offeso.

- Vieni, ti do una mano ad indossare il vestito.- ridacchiò la bionda avvicinandomisi, mentre io non toglievo gli occhi di dosso alla ex Caposcuola.

Così, nel giro di pochi minuti, fui pronta per sposarmi, trucco e parrucco perfetti e abito favoloso; il corpetto cosparso di brillantini e la gonna in tulle che arrivava fino in fondo ai piedi erano stati fatti apposta per me, quindi non poteva che starmi a pennello.

- Sei bellissima, Gin.- mi fece i complimenti l'ex Corvonero, mentre Hermione annuiva in accordo con la ragazza.

- Non posso crederci, sto davvero per sposarmi.- osservai io ancora incredula, continuando a fissare il mio riflesso nello specchio.

- Proprio così, ma se non ti sbrighi, lo sposo potrebbe stramazzare al suolo e dovremmo tutti correre al San Mungo.- mi fece notare la Granger, pigiandomi in mano il bouquet e sospingendomi fuori dalla stanza.

In fondo alla scala del salone principale, mi aspettava mio padre, meraviglioso nel suo semplice ma elegante abito da cerimonia.

- Sei stupenda, tesoro.- mi accolse lui, con gli occhi già lucidi, porgendomi il braccio.

- Grazie, papà.- risposi io con lo stesso stato d'animo, sentendo partire la marcia nuziale al di là del portone d'ingresso.

Presi un profondo respiro e finalmente le porte si aprirono davanti a me, mostrandomi il meraviglioso tappeto rosso che mi avrebbe condotto all'altare.

Ai lati, centinaia di sedie erano allineate in perfetto ordine, tutte bianche e decorate con rose rosse, gialle, verdi e d'argento, colori che io e Draco avevamo scelto insieme, essendo quelli che rappresentavano le nostre Case a Hogwarts; nonostante avessimo terminato gli studi ormai da molti anni, ci sentivamo ancora molto legati a quella scuola.

Notai subito le mie compagne di squadra, che mi sorridevano raggianti, alcune di loro già con le lacrime agli occhi, dall'altro lato i miei compagni di Grifondoro, quelli a cui ero più legata, mentre non notai nessuno di Serpeverda; ma la cosa mi stupì ben poco.

Gli amici più stretti e i parenti si erano accomodati nelle prime file, mentre le guance di mia madre e di Narcissa erano già evidentemente zuppe; non avrei mai trovato le parole adatte per ringraziarle, dal momento che erano state loro ad organizzare tutto.

Poi finalmente lo vidi, bellissimo nel suo smoking nero, ritto ed elegante come sempre, il sorriso aperto sul volto ed un evidente sguardo di attesa e aspettativa nei suoi occhi di ghiaccio.

- Ti amo.- furono le uniche parole che il biondo mi rivolse quando lo raggiunsi e dopo che mio padre ebbe donato la mia mano a lui; nessun “sei bellissima” o “stai d'incanto”.

Un semplice “ti amo” che racchiudeva tutto e che esprimeva alla perfezione ciò che stavamo per fare.

E all'improvviso non ebbi più nessun dubbio, nessuna paura; volevo diventare la moglie di Draco e da quel giorno tutti avrebbero dovuto chiamarmi signora Ginevra Malfoy.

* “For my wedding” by Don Henley (2000)


Note dell'autrice: Perdono, perdono, perdono!!!!! >.< Chiedo immensamente perdono per non aver aggiornato giovedì scorso, ma proprio non ho avuto un attimo di tempo!! >.<

Detesto non essere puntuale, ma questa volta la cosa è andata al di là delle mie possibilità!! XD

Ma ora eccomi qui con la ventunesima one-shot e vi prometto che questo giovedì sarò presente come al solito!! ;)

In fondo mancano davvero pochissimi capitoli ( un paio, a dirla tutta ), quindi prometto di non ritardare più!! ;)

Ed ecco qui il matrimonio dei nostri eroi preferiti; che ne pensate?? Troppo romantico?? XD

E della proposta che mi dite?? Ho pensato che la Torre di Astronomia a Hogwarts fosse il luogo più adatto, in fondo è lì che tutto è iniziato per loro!!

Come vi avevo detto e come avrete sicuramente notato ( XD ) sono passati tre anni dalla fine della scuola per Ginny, e nei prossimi due capitoli il salto temporale sarà ancora più lungo.

Quindi vi lascio alla lettura e all'attesa delle prossime pubblicazioni!! ;)
Un bacione grande a chi ancora mi segue!! XD <3

Cicci 12

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Capitolo 22
*** STEP TWENTY-TWO – We are family ***


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STEP TWENTY-TWO – We are family*

- Signor Malfoy, dove sta correndo?- domandò incuriosito il mio segretario, vedendomi uscire dal mio ufficio quasi di corsa.

- Io... mia moglie mi ha appena spedito un messaggio, quindi devo tornare a casa. Finisci con quei documenti che ti ho dato, poi torna a casa anche tu, Benton, per oggi abbiamo finito.- gli risposi distrattamente, fermandomi davanti alla sua scrivania solo per pochi secondi, prima di riprendere il mio cammino verso gli ascensori.

- Oh, la ringrazio, signor Malfoy. Ci vediamo domani allora, e mi saluti la signora.- si rallegrò il giovane Cooper, sistemando le scartoffie sul ripiano in legno; era solo un ragazzino appena uscito da Hogwarts, ma dovevo ammettere che ci sapeva fare, ed era molto diligente nel suo lavoro.

Senza più voltarmi indietro, lo salutai con un cenno della mano, infilandomi tra le sbarre dell'ascensore che si era appena fermato al secondo livello del Ministero della Magia e che stavano già per richiudersi; la fortuna di essere a capo dell'Ufficio per l'Uso Improprio delle Arti Magiche comportava anche il poter prendere permessi quando meglio credevo.

Nonostante il mio cognome, o forse proprio a causa di esso, non era stato facile raggiungere quel grado, ma il duro lavoro e la voglia di redimermi, mi avevano fatto fare carriera, raggiungendo così il mio obbiettivo; far collegare, alla gente, il nome dei Malfoy a qualcosa di buono e importante.

- Ehi, Furetto, quanta fretta.- attirò la mia attenzione una voce ben nota, facendomi alzare gli occhi al cielo.

- Non rompere, San Potter.- risposi io a tono, senza nemmeno guardarlo in faccia; perchè mai mi stupivo tanto di trovarlo lì, lavoravamo praticamente negli stessi uffici.

Non fraintendeteci, non avevamo più quel tipo di rapporto che ci aveva visti contrapposti prima della guerra; ormai eravamo diventati, in un certo senso, amici, ma “amavamo” ancora prenderci per i fondelli affibbiandoci quei nomignoli.

Era un modo per esorcizzare i tanti anni di odio che c'erano stati tra di noi.

- È successo qualcosa?- mi domandò poi Harry, facendosi improvvisamente serio.

- Non lo so, Ginny mi ha appena mandato un Patronus chiedendomi di tornare a casa.-

Il silenzio cadde tra di noi per qualche secondo, mentre entrambi cercavamo di immaginare cosa potesse essere accaduto.

- Non preoccuparti, vedrai che non sarà nulla di grave.- tentò tranquillizzarmi il giovane Potter, mentre l'ascensore si apriva sull'Atrium.

- Spero tu abbia ragione. Ci vediamo, Harry.- lo salutai in fretta, correndo verso l'uscita del Ministero.

Non potevo certo negare di aver avuto un principio d'infarto quando il grande destriero argentato di Ginevra era entrato nel mio ufficio, ma allo stesso tempo cercavo di convincermi che era tutto a posto, dal momento che la voce di mia moglie era tutt'altro che allarmata.

Appena fuori dai gabinetti che permettevano l'accesso alla struttura governativa dei maghi, mi materializzai davanti alla tenuta di Malfoy Manor, facendo irruzione in casa come se fossi inseguito da un Ippogrifo inferocito.

- Gin, dove sei?- chiamai mia moglie dall'ingresso, tentando di individuarla all'interno dell'enorme dimora.

- Sono nel salone, tesoro.- mi rispose la voce di Ginevra Weasley, in Malfoy ormai da un paio d'anni, mentre io la raggiungevo quasi correndo.

- Gin, che è successo, stai bene?- le domandai immediatamente, sedendomi accanto a lei sul grande divano in pelle rossa che ornava una delle stanze principali del maniero.

- Certo che sto bene, perchè me lo chiedi?- mi chiese lei a sua volta, sollevando un sopracciglio curiosa.

- Dannazione, Gin, quel Patronus...-

- Ho interrotto qualcosa d'importante al lavoro?- esclamò lei sobbalzando, ora decisamente preoccupata.

- No, c'è Benton ad occuparsi di tutto, ma... mi hai fatto preoccupare.-

- Oh, Draco, mi dispiace, non volevo. Effettivamente, ho pensato solo dopo averlo spedito che non avrei dovuto farlo. Potevo aspettare questa sera, ma ero così eccitata.- mi spiegò la rossa aprendosi in un magnifico sorriso e saltellando sul divano, come una bambina il giorno di Natale.

- Gin, mi vuoi dire che sta succedendo, per Merlino?- insistetti io esasperato, traendo un profondo respiro; non potevo certo negare il fatto che vederla lì, sana e salva, mi risollevasse già abbastanza il morale.

- Sono stata dal medimago, oggi.-

- Stai male? Ti sei fatta male durante gli allenamenti?- le domandai io, tornando ad essere apprensivo; non sarebbe stata una novità per nessuno, e anche se si trovava nel suo periodo di riposo dalla squadra già da qualche giorno, non mi sarei stupito se mi avesse nascosto qualche infortunio.

- No, non mi sono fatta male, non ho fatto quel genere di visita.-

- E allora cosa?.

Senza aggiungere altro, Ginny afferrò la bacchetta posata sul tavolino davanti a noi e, agitandola nell'aria, fece comparire alcune immagini che subito non fui in grado di decifrare, prima di spalancare gli occhi di fronte a quella nuova consapevolezza.

- Gin, non mi vorrai dire che...- iniziai la frase io, riportando i miei occhi su di lei e spalancandoli.

- Sono incinta, Draco, da due mesi.-

Un urlo improvviso di gioia uscì dalla mia bocca senza che quasi me ne rendessi conto, facendo ridere divertita la mia consorte mentre l'abbracciavo stretta per poi catturare le sue labbra rosee in un bacio.

- Diventeremo genitori?- domandai ancora incredulo, giusto per esserne sicuro.

- Ci puoi giurare, signor Malfoy.- mi rispose lei, raggiante quanto me, prima di baciarmi ancora una volta.

Presto un nuovo Malfoy si sarebbe unito a noi, e mai come in quel momento avrei potuto amare di più la mia famiglia.


* “We are family” by Sister Sledge (1979)


Note dell'autrice: Come promesso, questa settimana sono stata brava e puntuale!! v.v Sono gli ultimi due giovedì, quindi non potevo mancare!! ;)
Eh, sì, avete capito bene (anche se l'avevo già accennato!! XD); questa è la penultima one-shot della raccolta, quindi la prossima concluderà questo lavoro.

La cosa mi renderà sicuramente triste, ma si sa, certe cose non possono durare per sempre!! T.T

Prima di tutto, perchè rischierei di cadere nel banale, e in secondo luogo, il mio tempo libero si sta davvero assottigliando; quindi, oltre a rischiare di aggiornare in ritardo come mi è successo la settimana scorsa, rischio anche di non riuscire più a scrivere, quindi concludo con il numero di one-shots che mi ero prefissata fin dall'inizio. ;)

Passando al capitolo... che mi dite di questo Draco apprensivo?? Tanta preoccupazione per nulla!! XD
Però forse anche io mi spaventerei se mi vedessi entrare un cavallo in ufficio!! XD

E lo scambio di battute tra Harry e Draco?? È stato un inserimento dell'ultimo minuto, a dire il vero, però ho pensato che fosse una bella “trovata” quella di accennare all'amicizia tra Harry e l'ex Serpeverde.

Senza contare la presa per i fondelli!! XD In fondo i maschi non fanno sempre così?? XD

Scommetto che vi starete chiedendo se il nuovo Malfoy sarà maschio o femmina e come decideranno di chiamarlo... mah, si scoprirà solo vivendo... forse!! XD

Vi do quindi appuntamento al prossimo e ultimo capitolo, miei gioie!! ;)
Un bacio immenso a tutti!! <3

Cicci 12

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Capitolo 23
*** STEP TWENTY-THREE – The great adventure ***


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STEP TWENTY-THREE – The great adventure*

- Mamma, non sono sicura possa funzionare.- mi espose i suoi dubbi mia figlia, osservando con circospezione il muro davanti a noi.

- Oh, non dire sciocchezze, Carina. Ha sempre funzionato, non si chiuderà certo a causa del tuo arrivo.- le feci notare io, sospingendola verso la barriera del Binario 9 e ¾, incontrando la sua resistenza.

- Ma zio Harry e zio Ron mi hanno raccontato che loro, una volta, non sono riusciti ad attraversarla.- giocò la sua ultima carta la rossina, stringendo forte il carrello sul quale erano posati il baule e Chimera, il suo gufo africano, regalo mio e di Draco per il suo undicesimo compleanno.

- Non devi ascoltare tutto quello che tuo zio Ron ti racconta, lo fa apposta per prenderti in giro.- la ammonii io, segnandomi mentalmente di dare una bella strigliata a mio fratello e al suo migliore amico.

- Vuoi dire che non è mai successo?- mi domandò speranzosa Carina, guardandomi con gli occhi lucidi.

- Sì, è successo, ma è stato un evento unico, ed è successo per colpa di un elfo domestico. Forse tuo zio ha omesso questa parte.-

- Vuoi dire Dobby? Zio Harry mi ha parlato molto di lui.-

- Bè, almeno uno dei due ha avuto un po' di buon senso.- borbottai io, portandomi una mano alla fronte.

- Lenticchia tende sempre ad esagerare, tesoro, e lo sai bene anche tu. Quindi ora attraverseremo la barriera tutti e tre insieme, e vedrai che non accadrà nulla.- venne in mio soccorso Draco, affiancandosi a noi, mentre nostra figlia annuiva, ancora timorosa ma afferrando le nostre mani, mentre io e mio marito spingevamo il carrello.

Quel sedici di Maggio, la nostra Carina aveva finalmente compiuto 11 anni, e quello stesso giorno la lettera per Hogwarts era arrivata, puntuale come un orologio svizzero, consegnata da uno dei gufi della scuola direttamente nel suo piatto della colazione; non avevo mai visto mia figlia così su di giri.

Sapeva bene che non avrebbe ricevuto la lettera prima del compimento degli 11 anni, ma era già da qualche mese che ogni giorno controllava la posta in trepidante attesa.

Così il primo Settembre era finalmente arrivato e noi ci trovavamo in quel momento sul binario 9 e ¾ in attesa della partenza dell'Espresso per Hogwarts.

- Sembra passato un secolo dall'ultima volta che siamo venuti qui, non è vero?- mi fece notare Draco, mentre nostra figlia si voltava verso la barriera che avevamo appena attraversato, ancora incredula che tutto fosse andato per il verso giusto.

- Già. Che nostalgia. Vorrei salire anch'io su quel treno.- commentai io, facendo ridacchiare il biondo.

- Possiamo sempre chiedere alla Preside McGranitt di concederci una visita speciale a Carina, una qualche volta.- propose Draco, spingendo il carrello lungo il binario.

- Non possiamo sempre approfittare di Minerva in questo modo.- esclami io indignata, facendolo ridere ancora una volta.

- Mamma, papà, ci sono gli zii.- attirò la nostra attenzione Carina, indicando un punto ben preciso davanti a noi e facendoci voltare; poco più in là, Ron, Hermione, Harry e Demelza agitavano in aria le mani per farsi notare.

- Ronald Bilius Weasley, appena torniamo a casa dobbiamo fare i conti.- mi rivolsi subito a lui, dopo averli raggiunti.

- Mi sa che Carina le ha detto della nostra storia sulla barriera.- osservò il Prescelto, avvicinandosi al suo migliore amico.

- Proprio così. E ve la farò pagare.- ripresi la parola io, puntando un dito contro di loro.

- Brrr, quando fai così sembri la mamma.- commentò mio fratello, rabbrividendo, mentre Harry ridacchiava, tuttavia divertito.

- Cari, sei pronta? Io non sto più nella pelle!- esclamò sovreccitato Albus, trascinando anche la cugina Rose nel suo entusiasmo; come biasimarli, tutti e tre avrebbero affrontato il loro primo anno a Hogwarts, ed essendo nati nello stesso anno, essendo cugini ed essendo cresciuti insieme, erano a dir poco inseparabili.

Personalmente, avevo come la sensazione che sarebbero diventati il Golden Trio della nuova generazione.

Nonostante ci fosse il rischio che mia figlia finisse in Serpeverde (- Rischio? Sarebbe un miracolo con tutti questi Grifoni in circolazione!- aveva commentato Draco quando gli avevo esposto la mia idea.), ero sicura che la loro amicizia non sarebbe crollata; grazie a Godric, in quella scuola non si facevano ormai più distinzioni “razziali” tra le Case!

- Io non vedo l'ora di partecipare allo Smistamento.- si unì alle illazioni Rose, sorridendo raggiante.

- E vogliamo parlare della canzone del Cappello Parlante? Papà ha detto che sono divertenti.- aggiunse Carina, ridacchiando.

- Draco! Le canzoni del Cappello Parlante devono far riflettere, non ridere.- lo rimproverò subito Hermione, incrociando le braccia al petto.

- Oh, avanti Granger, non venirmi a dire che le sue rime non ti hanno mai fatto divertire.- rispose l'ex Serpeverde, sostenendo il suo sguardo, mentre la castana se ne stava in silenzio; forse Draco non era andato molto lontano dalla verità.

In quel momento, il fischio della grande locomotiva rossa attirò la nostra attenzione, avvisando gli studenti di affrettarsi a salire a bordo.

- Mi scriverete, non è vero?- si rivolse a noi Carina, forse un po' spaventata da quella nuova avventura.

- Ci puoi scommettere, scricciolo. Ricordati di scriverci subito dopo lo Smistamento.- le rispose Draco, inginocchiandosi davanti a lei, curioso come tutti noi di sapere in quale Casa il Cappello Parlante l'avrebbe messa.

- Ma uno di voi due si arrabbierà se finisco nella casa in cui è stato l'altro?- pose un'altra domanda mia figlia, senza decidersi a salire sul treno.

- Assolutamente no, tesoro. Qualsiasi Casa di Hogwarts è meravigliosa per motivi diversi. Poi ricorda che ce ne sono altre due oltre a Grifondoro e Serpeverde. Potresti diventare un'acutissima Corvonero.- la tranquillizzai io, posandole un bacio sulla testa e sorridendole.

Un ulteriore fischio dell'Espresso obbligò i ragazzi a correre verso uno dei vagoni, salendovi sopra appena in tempo prima che il treno iniziasse a muoversi.

- Ciao mamma, ciao papà.- ci salutò con fervore Carina, affacciandosi da uno dei finestrini, affiancata da Albus, Rose e James.

- Ciao tesoro, goditi questa nuova avventura.- la salutai io, mentre con Draco e gli altri sventolavo una mano in aria, fino a quando la locomotiva rossa non sparì oltre la curva.

- Sai che ti dico?- prese la parola il biondo, circondandomi la vita con un braccio.

- Cosa?- domandi io curiosa, voltandomi verso di lui.

- Sette anni sono pochi per poter tornare qui e rivivere la nostra infanzia a Hogwarts. Come minimo dovremmo fare un altro figlio o due.-

- Mi stai prendendo in giro?- esclamai io, spalancando gli occhi.

- Assolutamente no.- mi confermò l'ex Serpeverde, prima di posami un bacio sulle labbra.

- Guarda che ti prendo in parola.-

- Non vedo l'ora.- concluse la conversazione Draco, facendomi ridere, spingendomi verso la barriera per tornare a casa.

Così, mentre la nostra bambina iniziava la sua avventura tra le mura della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, noi organizzavamo il nostro futuro, convinti più che mai di voler far innamorare altri Weasley-Malfoy su quella Torre di Astronomia.


* “The great adventure” by Steven Curtis Chapman (1992)


Note dell'autrice: Bè, alla fine di un percorso viene sempre un po' di tristezza, ed è quello che succede a me ogni volta che finisco una fan fiction!! T.T

Siamo giunti all'ultima pubblicazione, anche se, essendo una raccolta di one-shots, non c'è una vera è propria conclusione, quindi chissà che, prima o poi, non mi venga in mente di aggiungerne qualcuna!! ;)
Per ora termino qui il tutto, con questa nuova Weasley-Malfoy che inizia il suo percorso a Hogwarts e Draco e Ginny che pensano ad allargare la famiglia!! XD

Scommetto che molte di voi saranno stupite del fatto che ho messo Harry con Demelza Robins (spero che tutte voi sappiate di chi sto parlando!! XD), anche se li nomino appena; il fatto è che non volevo metterlo con la solita Luna (perchè è l'unica della combriccola a non essere accoppiata) o la solita Serpeverde, quindi ho optato per una Grifondoro coetanea di Ginny.

Romilda Vane proprio non la volevo considerare!! XD
Per quanto riguarda i nomi dei figli... non mi piace (in tutte le mie Drinny) chiamare il figlio di Ginny e Draco Scorpius, perchè comunque è un nome che il biondo ha deciso insieme ad Astoria nella storia originale.

Carina è il nome di una stella (come ho scoperto grazie a internet e ai “Pirati dei Caraibi 5”! XD), quindi mi è sembrato bellino da mettere alla figlia di Draco Malfoy. :)
Per quanto riguarda invece i nomi dei figli di Harry, sono rimasti invariati perchè comunque sono in nomi dei genitori o di persone care al Ragazzo Sopravvissuto, quindi credo li avrebbe scelti in ogni caso.

Direi che non mi resta che concludere qui e attendere i vostri pensieri, sperando di non avervi deluso ancora una volta. ^^
Grazie a tutti voi che mi avete seguito e che avete commentato questa mia raccolta. :)

Spero, prima o poi, di risentirvi tutti, se e quando scriverò di nuovo qualcosa. :)
Preso inizierò una “nuova vita”, andando a convivere con il mio ragazzo e mettendo, prima o poi, su famiglia, quindi il tempo di scrivere (per non parlare dell'ispirazione!! XD) potrebbe essere davvero poco, ma farò di tutto perchè questo non sia un addio a EFP!! ^^
Quindi arrivederci a tutti e alla prossima avventura!!

Sempre vostra, con tanti baci <3

Cicci 12

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