Lacrime color rosso cremisi

di LunaRPG
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'unica pagina di diario ***
Capitolo 2: *** Il messaggio misterioso ***
Capitolo 3: *** Problemi mattutini ***
Capitolo 4: *** Confronti ***
Capitolo 5: *** Quella lurida Aishi ***
Capitolo 6: *** My best friend ***
Capitolo 7: *** Lacrime ***
Capitolo 8: *** AVVISO IMPORTANTISSIMISSIMO ***



Capitolo 1
*** L'unica pagina di diario ***


Domani è il primo giorno del mio secondo anno di liceo, mamma e papà sono in America e ci staranno per 10 settimane, ma, non fa niente, tanto mi diverto tantissimo a scuola da quando mi sono innamorata di uno dei miei Senpai*, il suo nome è: Taro Yamada-kun. 
Da allora non ho fatto altro che pensare a lui da diventarne ossessionata: quando sono stata a casa sua ho preso il suo spazzolino  e ogni giorno mi ci lavo i denti;
Un giorno si era sbucciato il ginocchio e da buona amica, mi sono offerta di fargli io da infermiera visto che quella della scuola era assente, appena si staccò il cerotto, con sopra il suo “delizioso” (non sono un vampiro) sangue, me lo portai a casa;                                                                   
Nell’ intervallo, Taro-Senpai, aveva una mela per merenda e visto che, dopo averne mangiata metà la offrì a me, me la portai a casa.
Ho altri oggetti solo che sono troppi per poterli elencare.
Inoltre ho tantissime foto di lui ma, essendo troppo timida, non gli ho mai parlato e lui lo stesso con me se non in casi estremi.
La prima volta che lo incontrato, il giorno della cerimonia di inizio anno, sembrava dolce e gentile, non che non lo sia anche adesso, ma ha cominciato a guardarmi come se non fossi umana (forse per il fatto che ho cominciato a stalkerarlo e a scattargli foto con il cellulare).
Lui sta sempre assieme ad una ragazza, anche lei del terzo anno, di nome Osana Najimi** (a dire il vero è lei che sta sempre attaccata a lui), ma a me sembra che Taro-senpai sia come…  come infastidito della sua presenza.
Ah, questa ragazza è la stessa, benedetta, tsundere***che mi prendeva in giro alle elementari ed alle medie ed è per questo che l’ho sempre detestata.
Ad ogni modo domani è il primo giorno alla Akademy-highschool e non vedo l’ora di vedere il mio dolce Taro-Senpai.
Ok, ora parliamo di me, anche se sono un po’ dispiaciuta nel cambiare argomento.
Mia madre, Ryoba Aishi, era una star degli anni 80 e si era fatta una carriera nel non farsi sentire quando si avvicina a qualcuno, come un fantasma.
Ci sono delle voci che lei, all’età di 16 anni, fosse stata un’assassina spietatissima ed è per questo che alcuni la temono.
Mio padre, Takayama Aishi, è stato da sempre l’unico ragazzo/uomo di mia mamma visto che sono nata quando avevano entrambi 18 anni.
Non mi ha mai raccontato come si sono innamorati ma quando glielo chiedo mi dice “mi ha RAPITO il cuore”.
Ho notato però che nello scantinato c’è una sedia dove si può legare una persona quindi può essere che sia stato rapito da mamma, ma ne dubito altrimenti sarebbe andato a raccontarlo subito alla polizia, fifone com’è.
Visto che questa qui è la mia prima annotazione devo dire il mio nome, no?
Ho 16 anni, i capelli neri, gli occhi grigi, una personalità  particolare ed il mio nome è Ayano Aishi.

ANGOLO AUTRICE
Ciao gente come va? VI è piaciuto questo capitolo? Sò che è un capitolo molto corto ma spero vivamente di si. 
Prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi.
Sono una grande fan di questo videogioco e ho deciso di farne una fanfiction.
Se volete lasciare qualche recensione, anche negative, le accoglierò volentieri dato che questa è la primissima ff che scrivo^_^
Ci vediamo al prossimo capitolo (Preparatevi anche a qualche scena nonsense,LOL)
 

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Capitolo 2
*** Il messaggio misterioso ***


“Finalmente a scuola” mi dissi.
“Ehi Aya-chan!” qualcuno mi stava chiamando ma non sapevo chi.
Feci per girarmi, ma non feci in tempo perché 2 mani mi coprirono gli occhi.
“Indovina chi sono” mi disse una voce maschile.
“Budo…Senpai?” chiesi senza un filo di emozione o sentimento.
“Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?”
“Scusa, Budo. A volte mi dimentico che ti conosco dall’asilo” risposi.
Il mio primo e tuttora “amico del cuore” si chiama Budo Masuta: è il fondatore nonché il capo del club di arti marziali.
L’ho conosciuto all’asilo: tutti avevano paura di me perché ero la figlia di Ryoba Aishi, anche le maestre mi trattavano male e passavo tutto il mio tempo in un angolo a piangere con il mio coniglio di peluche.
Ma un giorno un bambino più grande di un anno mi porse la mano e mi chiese “Ciao Ayano, vieni a giocare con me?”
Da quel giorno io e Budo fummo “inseparabili”: ci ritrovavamo ogni giorno alla fine delle lezioni solo che, col fatto del club lo facciamo raramente, ma io non ci do caso, in fondo, sono pur sempre una bambola senza emozioni.
“Ehy raga! Da quanto tempo.”  Disse una ragazza bionda abbronzatissima venendoci incontro.
“Ciao Mesume-chan.” Risposi.
“Wela, piccioncini” Ci disse Haruto Yuto da dietro di noi, sistemandosi l’orecchino.
Poi ci raggiunse Pippi Osu che ci disse per l’ennesima volta “Sapete, io vi vedrei bene insieme” con la sua voce che tutti adoravano, persino io.
Cominciammo a chiacchierare, ma, io, come al solito, cominciai a sudare a causa della paura di dire qualcosa di sbagliato (anche perché avevo intravisto Taro-senpai cono Osana-chan: mmmmm che rabbia!) e Budo se ne accorse.
Allora mi sorrise e mi fece il segno della vittoria.
Subito mi sentii meglio e la paura svanì.
Se ve lo state chiedendo NO! NON SONO INNAMORATA DI BUDO!
Per me è come un fratello maggiore dato che si comporta da tale.
La nostra chiacchierata fu interrotta dal suono delle campane che segnalavano l’ora di lezione.
Appena raggiunta la classe chiesi alla professoressa dove erano stati collocati Taro-Senpai e Budo e mi disse che erano in classe 3-2.
Trascorse le prime 2 lezioni mi recai nel tetto per l’ora di pranzo ad aspettare Budo: avevo preparatoil bento anche per lui.
La mia tranquillità fu interrotta da un messaggio, aprii la chat e leggendolo mi accorsi che il numero non veniva mostrato.
Il messaggio diceva:
“Hey!” ovviamente io risposi: “ti conosco?”.                                                       “Ti ho visto stalkerare un tuo compagno più grande di scuola oggi”.
Infastidita  risposi  “ Problemi?”
“No, volevo solo darti una semplice informazione su quella ragazza con cui stava.”
Come faceva a sapere di Osana?
E piuttosto PERCHE AVEVA IL MIO NUMERO?
“Il suo nome è Osana Najimi.”
Scoperta dell’ America guarda, non lo sapevo…
“Lei è innamorata di lui e crede nella leggenda dell’albero di ciliegio dietro la scuola”
Quella storiella per bambini?
“La leggenda che se confessi il tuo amore a qualcuno sotto a quell’albero di venerdì è garantito che lui o lei accetti?”
“Corretto”
Bhe, la conoscono tutti.
“lei vuole confessare il suo amore per lui il prossimo venerdì”
WTF!!!
“perché mi stai dicendo questo?” chiesi ancora sconvolta.
“Sarei tanto felice se succedesse qualcosa di brutto ad Osana-chan”
Ma che vuole questa da me, è PAZZA!
“Penso che tu sia la persona giusta per darle quello che si merita”
Ah…
“Chi sei?” Chiesi finalmente a questa tizia fuori di testa.
“sono una ragazza con il nickname di Info-chan a scuola”
-Ahhhhhhh- pensai e poi risposi
“Ho sentito delle voci su di te. Tu ricatti le ragazze e mandi foto di mutande ai ragazzi di altre scuole. Ma nessuna sa il tuo vero nome”
“Le voci sono vere” rispose, come se niente fosse.
“Se hai bisogno di un favore, mandami delle mutandine e ti darò tutto quello che vuoi. Se vuoi sapere le informazioni personali di qualcuno, mandami una foto del loro volto ed io ti dirò tutto quello che so su di esso” continuò.
Io, disgustata le scrissi  “Sei disgustosa”  e lei mi rispose “Sei una stalker”
Come se non lo sapessi.
“ se vuoi il mio aiuto scrivimi, se non ti importa ignorami, ma spero che la farai soffrire”
Subito dopo arrivò Budo e pranzammo insieme, senza dirgli niente della chat, ma non feci altro che pensare a cosa volesse intendere Info-chan con il fatto che sperava che facessi soffrire Osana.
Appena finite le lezioni mi avviai verso gli armadietti e appena aprii il mio, trovai un biglietto da parte di Budo che diceva:
Ciao  Ayano,
per piacere aspettami agli armadietti,
per 2 mesi non posso allenarmi a causa del polso
quindi ho l’occasione per stare con te.

Per tutto l’anno precedente Budo aveva dei problemi a vedermi sia per il club sia per altre cose di cui non sono a conoscenza.
Ci recammo a casa e parlammo di come avevamo trascorso l’estate, giocammo alla XBOX e guardammo un film comico.
Cenò anche da me, ma, poi andò via.
Come al solito mi recai in camera, mi misi il pigiama, mi sciolsi i capelli e mi recai alla finestra per guardare le stelle.
"Ti prendereai un raffreddore se rimarrai con la finestra aperta"
Sentii qualcuno dirmi questo dall' altra parte della muretta, mi voltai e vidi Taro-senpai: aveva un pigiama bianco a strisce blu e se ne stava sul balcone a guardarmi con un sorriso meraviglioso.
"E tu? Non ti prenderai una broncopolmonite se stai sul balcone con un pigiama così leggero?" chiesi io sorridendo.
Lui rise e poi continuò "Le stelle sono meravigliose questa sera, da qua si vedono benissimo".
Dalla finestra si vedeva solo uno spiraglio di tuute quelle stelle che illuminavano il cielo.
"Vuoi venire a vederle da qui?" mi chiese.
Lo guardai in modo strano poi lui continuò "certo è strano che un estraneo ti chieda di venire a casa sua così di colpo ma..."
Senza esitare cominciai a scavalcare la finestra e misi i piedi su una specie di tetto,come quello che c'è sulla camera di Nobita del cartone Doraemon, poi saltai sulla muretta, misi i miei piedi scalzi su una sporgenza alla fine del balcone di Taro e all'ungai la mia mano verso la sua, dato che stava cercando di aiutarmi.
Mi aiutò a salire e poi mi sistemò i capelli facendo una smorfia divertita.
Rimasimo a guardare le stelle in silenzio per un po', poi lui mi chiese "Allora, tu non sei quella ragazza che fece il discorso per tutti gli studenti quest'anno"
Oh mio dio, se lo è ricordato "Si sono io" risposi.
"Come ti chiami?" mi chiese voltando la testa verso il cielo stellato.
"Aishi, Ayano Aishi" risposi timida timida.
"Un nome fantastico, che esprime perfettamente il luccichio dei tuoi occhi" 
Arrossii violentemente "Gr- gratie, no volevo dire ziegra, no intendo..." feci un respiro profondo "grazie"
Lui si mise a ridere e poi riprendemmo a guardare le stelle e a parlare.
Quella notte non riuscii a dormire, so solo di aver fatto un sogno meraviglioso.

ANGOLO AUTRICE
Ciaooooooooooooooooooo, cavolo ci ho messo un po', un po' tanto, a scrivere questo capitolo.
Mi sto gia emozionando *snif sniff*
Coooooomunque spero vi sia piaciuto questo capitolo e non vedo l'ora di pubblicare il prossimo.
Se volete recensire questa piccola fanfiction ne sarei felicissssssima.
A presto ^_^
 

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Capitolo 3
*** Problemi mattutini ***


Mi svegliai alle 06:00 del mattino, avevo passato la notte pensando a cosa volesse dire Info-chan con la parola "soffrire", intedeva torturare, picchiare o uccidere? 
Le scrissi un messaggio facendole questa domanda, poi lei mi rispose :
"MA CHE SEI CRETINA?!?!?! TI STO CHIEDENDO DI UCCIDERLA IDIOTA!!! COSì POI AVRAI STRADA LIBERA CON SENPAI!!!! ORA PRENDI LA TUA CAVOLO DI BICI E TE NEI VAI IN QUELL'ISTITUTO CHIAMATO, DANNATAMENTE, SCUOLA, SCEMA!!!!" rimasi scioccata.
Andai a Scuola con un paio di forbici che, non ne so il motivo, avevano un’etichetta con scritto Osana.
Ero davvero stanca: non avevo fatto colazione e in più aveva fatto tutta la strada da casa mia a scuola in bici.
Arriavai a scuola e aspettai l'arrivo di Osana accanto al cancello, ma non la vidi arrivare e quindi quel giorno lasciai stare anche perché ero troppo stanca.
Di solito noi ragazze stiamo al lato sinistro della fontana ed i ragazzi al lato destro, ma chi ha un club si reca alla sede per fare le attività che si svolgono normalmente.
Alcuni vanno sul tetto per godersi l’aria mattutina, come Midori Gurin, le sorelle Basu, Oka Ruto, Kuu Dere e Mai Waifu, i delinquenti stanno di guardia all’inceneritore, gli insegnanti nell’aula di facoltà e Taro-senpai seduto nella fontana a leggersi un libro.
Io mi sentivo tanto stanca, non riuscivo neanche a stare al passo con i discorsi delle mie compagne.
Mi chiedevo di cosa stessero parlando…
“Aya-chan”
Dopo tutto per sembrare normale dovevo stare al passo…
“Aya-chan”
Non so che fare…
“AYA-CHAN!!”
“Uh! Ah! COSA? CHI? QUANDO? PERCHE? Ah sei tu, cosa c’è Kokona-senpai?”
Una ragazza con i capelli viola raccolti in due codini, che sembravano due tornadi ai lati della sua testa, cugina di Kizana Sunobu.
“emm, ti senti bene, Aya-chan?”
Ovvio che no, ma, per non farla preoccupare annuii con la testa.
“Bene, mi potresti fare un favore?”
“Certo, dimmi pure.” Risposi con un sorriso sforzato.
“Potresti andare a dare questo libro a quel mio amico? Vedi, è quello con i capelli viola accanto al tuo amico Haruto.”
-Yuppy, un modo per passare davanti alla fontana!- pensai.
Annuii con la testa e mi diressi, camminando, verso il gruppo dei maschi; però, dopo pochi passi non mi sentii più le gambe, la vista si fece opaca e cominciai a sudare.
Arrivata davanti alla fontana cedetti e svenni…
(Autrice: bene, visto che Ayano è fuori uso andiamo a vedere il punto di vista del nostro Taro)
POV Taro:
Stavo comodamente sul bordo della fontana a leggere un libro, fino a quando no vidi Ayano dirigersi verso la parte dei ragazzi con un libro in mano, però… mi sembrava un po’ più strana del solito.
Camminava come uno zombie fino a quando non cedette.
Stava per schiantarsi al suolo, ma io buttai il libro e mi precipitai per prenderla.
“Presa” dissi.
Avvicinai la mano alla sua fronte per sentire la sua temperatura, stava sudando parecchio.
Appena  toccai la sua fronte esclamai “ahi!, brucia”.(Autrice: cos’è? Un fornello?)
Subito dopo mi alzai e corsi fino in infermeria con la ragazza in braccio.
“Taro-senpai”.
La sentii pronunciare il mio nome, probabilmente si era accorta che ero io. (Autrice: Si… certo, come no)
Arrivato in infermeria, non trovai l’infermiera, allora corsi fino al club dell’ occulto per chiamare Oka Ruto-chan: nessun’altro sapeva cosa fare meglio di lei in queste situazioni.
“Oka –chan! Abbiamo un emergenza!” urlai e dopo di che ci precipitammo in infermeria
Passato un quarto d’ora, Ayano non aveva ancora ripreso i sensi ed era arrivata l’ora di lezione.
“Yamada-kun…” disse lei timidamente, poi continuò
“Ecco… deve tenere sempre un sacchetto di ghiaccio sulla fronte… però… noi abbiamo lezione… e questo sarebbe… un problema”
-Che vada a quel paese l’infermiera che non c’è mai- pensai.
“Bhe, non possiamo di certo lasciarla da sola…”
Sospirai e poi mi venne in mente Budo il suo “Fratellone”, se ci fosse stato lui, che era il suo responsabile per 10 settimane, non so la causa, non ci sarebbe stato nessun problema.
“Senti Oka e se chiamassimo Budo?” le chiesi.
“Impossibile… lui è a parlare… con la preside… per il fatto che è il responsabile di Aishi-san”
Sbuffai e poi esclamai “Ma certo!” senza pensare che Ayano stava riposando.
Oka mi fece segno di stare zitto severamente, poi continuai “Se tu dici alla prof. che io sono a badare a lei non ci saranno problemi”
Ad Oka gli si illuminarono gli occhi “Hai ragione, ti darà il permesso!”
La guardai stupefatto, non aveva mai parlato così normalmente con nessuno, a parte Shin Higaku il suo amico più caro.
Lei diventò tutta rossa.
“Ok… io vado… se non torno entro 2 minuti… puoi restare”  disse per poi andarsene.
Appena se ne andò, cominciai a guardare Ayano: era così carina, sembrava un angioletto (Autrice: Certo, come no -_-) se non fosse che mi fissava tutto il tempo.
“Osana… no… ti prego” disse per poi piangere nel sonno.
-Allora anche questa ragazza ha sentimenti- pensai per poi rendermi conto del contenuto della frase.
-Aspè, OSANA!?!?- conosceva Osana?!?!
Quindi è per questo che non si avvicina a me e a Osana: lei deve averle fatto qualcosa in passato e questa ha timore di lei. (Autrice: ma è possibile che non ne azzecchi neanche una?)
Cominciai ad accarezzarle la testa, stava sudando parecchio.
Le cambiai la sacca del ghiaccio, ma, non fece molta differenza, poi mi accorsi che aveva le scarpe bianche, doveva aver dimenticato di cambiarsele agli armadietti.
Le tolsi le scatpe
-Missione compiuta!- pensai, ma poi mi si raggelò il sangue quando Ayano si girò sul lato sinistro e cadde qualcosa dalla sua tasca.
Per fortuna non si svegliò.
Raccolsi l’oggetto che era caduto, erano delle forbici.
-Che cosa ci fa con queste in tasca?- mi chiesi mettendole sul banco.
Continuai a guardare Ayano.
-è così carina- pensai.
Mi strinse la mano, che avevo messo vicino alla sua e sorrise.
Diventai tutto rosso, era anche più carina di Osana e quindi è più facile arrossire.
-Ma aspetta, non mi starò innamorando di Ayano?- mi chiesi.
 Sentii una porta scorrevole aprirsi.
Era arrivato Budo.

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Capitolo 4
*** Confronti ***


POV. Taro Budo mi stava guardando malissimo. “Allora, che ci fai qua?” mi chiese con tono minaccioso “Stavo controllando Ayano” risposi. Continuammo a guardarci negli occhi ma poi lui notò che io ed Ayano ci stavamo tenendo la mano. POV. Budo Cosa aveva in mente di fare Taro ad Aya-chan? Continuai a fissarlo, aveva un’ aria nervosa. Poi notai che si stavano tenendo per mano. “Cosa stai facendo?” chiesi nervoso a Taro, ormai tutto rosso. Non rispose. Si limitò a guardare Ayano che continuava a dormire. POV. Taro Ayano stava stringendo sempre di più la mia mano e Budo si stava innervosendo, come faccio io con mia sorella Hanako. “Ehm…” “Budo Masuta-Senpai!” La voce di una del suo club mi salvò. Budo mi fece segno di stare attento e se ne andò. Guardai di nuovo Ayano, stava sudando. Le cambiai il ghiaccio. Quel giorno era diversa: aveva i capelli sciolti ed una molletta con una T al centro… aspetta, UNA T?? Coincidenza o no, diventai tutto rosso. Continuava a stringermi la mano, la stringeva saldamente, come se non volesse perdermi. Mi avvicinai al suo viso, niente mi ero innamorato di lei, ma, lei, aprii gli occhi di scatto. Diventò tutta rossa. POV. Ayano Mi svegliai e trovai Taro davanti a me. Feci per alzarmi, ma, facendo ciò, gli diedi una testata. “Ahi!” Ci fu un attimo di silenzio… Poi, lui, cominciò a ridere e così feci anche io. “Sai, sei proprio carina quando ridi” mi disse. È vero! Quella era la prima volta che ridevo di gusto. “Riesci a stare in piedi?” mi chiese. Mi alzai dal letto e provai a camminare, ma caddi tra le sue braccia. Allora lui mi prese in braccio. “Ora andiamo dal tuo fratellone che è molto preoccupato” Diventai tutta rossa. Per venti minuti, girammo la scuola in cerca di Budo: mi sentivo al sicuro tra le braccia del mio Taro, avevo messo anche una molletta con una T. Arrivammo da Budo, si sentì sollevato nel vedermi. Taro- senpai mi lasciò nella panchina, di nascosto, mi diede un bacio nella guancia, mi sussurrò “Guarisci presto” e se ne andò. Subito dopo, Budo mi sentì la fronte. “Scotti” disse prima di prendermi in groppa. Erano le 13:20 ed io e Budo ci trovavamo a casa mia, mi sentivo meglio: la febbre era scesa e riuscivo a camminare. Budo stava preparando il pranzo ed io ero nel mio letto a riposare, più che altro a pensare. Pensavo a perché Taro mi aveva dato un bacio in guancia. -Probabilmente, lo ha fatto solo per essere carino, anche Budo lo fa sempre- pensai ingenuamente. (Autrice: meno male ti sei offesa da sola) Mi alzai e andai alla scrivania, accesi il computer e andai su Facebook per vedere i compiti che avevano dato. Appena aprii mi arrivarono almeno 100 messaggi dai miei compagni, tutti che mi chiedevano come stavo. Anche Osana, che non c’era, mi mandò 2-3 messaggi. L’unico che non mi mandò messaggi fu Taro. Ci rimasi male per un istante, ma poi arrivò una videochiamata da lui. Risposi subito. “Ciao Aya-chan, come ti senti?” “B-bene e grazie per a-avermi soccorsa” “Ma smettila, non è stato niente di che” “Dico s-sul serio, grazie” “Prego, comunque, Budo? Come sta?” “Credo, sia arrabbiato con te. Non ne so il motivo” “Oh cavolo!” “è successo q-qualcosa?” *si sente bussare alla porta* “Ora v-vado, ciao” “ciao *chiude chiamata*” “Entra pure Budo” dissi mentre mi allacciavo la maglia del pigiama. Budo entrò nella mia stanza con un bento, mi fece segno di alzarmi e si sedette sulla sedia. “E io?” feci un po’ confusa. “sulle mie ginocchia”. “non sono una bimba piccola” feci sedendomi sulle sue ginocchia. Mangiai il bento senza dire una parola, era un po’ imbarazzante la situazione. Mi alzai dalle sue ginocchia con fatica, dato che lui mi stava trattenendo e andai in cucina per lavare il bento, ma qualcuno suonò al campanello. Budo andò ad aprire. “CIAO!!” Misi giù il bento e andai a vedere chi era venuto a trovarmi, erano: Midori Gurin, Kuu Dere e Yui Rio. Neanche il tempo di salutare che Midori mi assalì con un abbraccio letale. “Yandere-chan, Yandere-chan, non farmi più prendere questi spaventi” Midori Gurin è la ragazza con più amici della scuola e mi chiama sempre Yandere-chan dalle elementari, non ne so il perché. Kuu Dere, invece è la ragazza più timida della scuola e la conosco dalle medie. Infine, Yui Rio è la ragazza più malvagia della scuola, escludendo Info-chan, ovviamente. Passai un pomeriggio piacevole con i miei amici, ma, poi arrivò il momento che tutti dovevano tornare a casa. Appena le 3 ragazze se ne andarono, Budo disse “Bhe dovrei andare anche io, ma prima…” Tirò fuori il termometro e mi misurò la febbre: era passata completamente. Allora lui si avvicinò pericolosamente al mio viso guardandomi negli occhi e… mi morse il naso. “Ci vediamo domani, sciocchina” disse poi uscendo di casa. Diventai tutta rossa poi presi una bottiglietta d’acqua, aprii la porta e gliela tirai in testa dicendo “NON OSARE RIFARLO, STUPIDO!”

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Capitolo 5
*** Quella lurida Aishi ***


“Calmati, Ayano, o ti salirà di nuovo la febbre… calmati”
Budo quella volta aveva esagerato, non doveva farmi prendere quello spavento, ma, in quel momento, qualcosa mi fece distogliere l’attenzione da quello stupido.
Era un messaggio di Taro.
Appena lo lessi mi sentii subito meglio, diceva:-Sogni d’oro, Principessa -
In quel periodo io non sapevo nulla su quello che facevano gli innamorati o meno quindi presi quel messaggio come un segno d’amicizia.
Il giorno dopo, o meglio due giorni dopo dato che era arrivato il week-end, cominciai a pedinare Osana, in modo da sapere la sua routine giornaliera e scovare il momento in cui non era attaccata a Senpai.
Alle 07:30 le squillo il telefono e corse via.
Io, con la scusa del bagno, lasciai il gruppo delle ragazze e mi diressi verso l’angolo in cui Osana si era rifugiata per parlare al telefono.
Ascoltai tutto.
"Pronto? Uhg! Ti avevo detto di non chiamarmi più, sei inquietante"
Inquietante? A chi stava parlando?"
"Come ti ho già detto NON sono interessata. Se non la smetti, chiamerò la polizia!"
ADDIRITTURA!! con chi stava parlando?
"...cosa? No! tieni lui fuori da tutto questo! Senti, non mi interesss cosa mi dici, ma non ti AZZARDARE a fare del male a LUI!
Stava parlando di Senpai?!?!
"giuro, che se ti vedo intorno a lui, ti spacco il culo! Ora per l'ultima volta, smettila di chiamarmi!"
Dopo questo lei chiuse la chiamata e disse "...uhg... perchè doveva succedere qualcosa come questo..." asciugandosi le lacrime.
Ottenuta questa informazione mi diressi verso le scale, per salire fino al tetto, ma, mentre percorrevo il corridoio…
“Ayano Aishi, giusto?”
Mi voltai verso di lei, quella lurida tsundere, e dissi sorridendo.
“Si, dimmi”
“Non seve che fai quel sorriso finto che ti porti da tutta la vita” rispose fredda lei.
Dato che ormai sapeva di quel sorriso, cambiai espressione, rendendola come quella di Vegeta (Autrice: scusate, sono una grande fan  di Dragonball).
“Tu, sei innamorata di Senpai?” continuò.
“ Quale senpai? Sai, io ne ho tanti” risposi con un ghigno in volto.
“Hai capito benissimo quale intendo”
“Forse si, forse no, chi lo sa?” dissi con sempre quel ghigno.
“Bhe, vedi di stare alla larga da lui, altrimenti io-“
Ad una velocità assurda corsi fino ad arrivare davanti a lei per poi dirle
“Altrimenti tu cosa? Tu non sei alla mia altezza” stringendole il braccio con tutta la forza che avevo.
Dovevo averle fatto paura, perché lei non disse una parola.
Feci per andarmene, ma, nel mentre, lei mi tirò un libro in testa.
Mi girai più arrabbiata che mai, presi la forbice in mano e mi diressi lentamente verso di lei, fino a quando… “Che state facendo voi due qui?”
“TARO-SENPAI!!!” esclamammo in coro con toni differenti.
Osana corse dietro a Taro e disse “Taro, lei, quella lurida Aishi, voleva farmi del male”
Io, cercando di trattenere la mia furia omicida, risposi con voce interrogative “IO? FARE DEL MALE A TE? Non eri tu quella che mi ha tirato un libro in testa?”
“È vero?” le chiese Taro.
“Si, ma lei ha delle forbici” rispose indicandole.
“Uh? Queste? È da una settimana che vado in giro con queste in tasca per ridartele” feci ridandole le forbici, che, stranamente erano sue.
“Bhe, ora vado da Midori, l’ho fatta preoccupare molto in questi giorni, ci vediamo!” dissi sorridente.
Taro si girò per andarsene e, dato che era girato, feci un sorriso inquietantissimo ad Osana, che corse via a gambe levate.
Non avevo paura di quel che poteva dire sul mio conto, ero una delle ragazze più popolari della scuola, ero conosciuta come “la ragazza angelo”, tutti si fidavano di me, anche quelli che sapevano la leggenda su mia madre.
Finita questa conversazione, mi diressi verso il tetto, dovevo ottenere più informazioni su Osana e, dato che non volevo mandare strane foto a Info-chan, il mio obbiettivo era di chiedere a Midori Gurin, la ragazza dalle mille risorse, nonchè la mia migliore amica.

ANGOLO AUTRICE 
Mamma mia ragazzi, sento già il profumo della violenza... no, aspe, quelli sono i biscotti, hehe.
Vi ringrazzio per aver letto questo capitolo, però... Vi chiedo in ginocchio, sempre se avete un' account, di lasciare una recensione, non so se vi piace o meno storia T_T
cmq scusate per il capitolo corto... BYE BYE!!

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Capitolo 6
*** My best friend ***


“Allora, fammi capire, vuoi fare un sondaggio su alcune persone e tra queste c’è anche Osana, che però non sai come chiederle qualcosa perché ti odia dalle elementari, così vuoi che vada io al posto tuo, senza dirle che è una tua idea… giusto?”
Mi trovavo sul tetto con Midori Gurin e……le avevo detto una piccola bugia per ottenere quello che volevo.
“Si esatto, ti scongiuro, in cambio chiederò io ad Amai di darmi dei biscotti per te” dissi con tono… uhmmm…. Puccioso?
“Offerta allettante, ma… non serve, qualunque cosa per la mia BFF”
“BFF?”
“Cosa? Non sai cosa vuol dire BFF? Significa migliore amica per sempre”
Rimasi senza parole, cioè, sapevo che lei era la mia migliore amica, ma… sentirselo dire era diverso.
D’istinto, l’abbracciai e cominciai a piangere, in quel momento avevo imparato cosa voleva dire amicizia e sentivo che, piano piano, i pezzi del mio cuore si stavano riassemblando.
“UH? Ma, Ayano, cosa fai? E perché piangi?” chiese Midori ricambiando l’abbraccio.
“è solo che è la prima volta che qualcuno mi dice qualcosa di così dolce" spiegai prima di rompere l'abbraccio.

 A FEW MOMENTS LATERRRR

Midori POV
"Osanaosanaosanaosanaosanaosanaosanaosana"*prende un respiro e continua*
Osana non voleva darmi tregua e quindi cominciai a tormentarla con i miei modi da bambina.
"CHE VUOI!?!?!?!?!"
"è per un sondaggio ti dovrei farti qualche domanda, hehe" e dopo questo ci aspettò una lunga chiacchierata su cose a cui piacciono ad Osana ed altro, spero solo che Yanderedev risponda alle E-mail che gli avevo mandato qualche minuto prima.
 AN ANOTHER FEW MOMENTS LATERRR

Ayano POV 

"YANDERE-CHAN YANDERE-CHAN"
Sntii Midori arrivare proprio in quel momento, ma, aveva il volto bagnato dalle lacrime.
"Midori, ma che cosa succede?" le chiesi offrendole una lattina di Dr. Peter che avevo comprato per lei.
"Osana è proprio cattiva, dice che tu sei inutile e che dovresti crepare perchè non ti vuole nessuno, però Taro ti ha difeso e poihannocominciatoalitigare bla bla bla bla"
Mi fermai sull'ultima frase che mi aveva detto, Senpai mi aveva difeso?
"E POI OSANA GLI HA DATO UN PUGNO"
" CHE COSA!?!?!?!" urlai attirando l'attenzione delle sorelle Basu e di Kuu (strano Oka non c'era).
"Bhe mi ha anche dato uno schiaffo..." disse sottovoce Midori che aveva la faccia ancora rintanata nel mio... ahem... seno.
Peròp avevo notato un livido sulla guancia sinistra di Midori e notarlo mi fece salire la rabbia ad un livello stratosferico.
La presi per mano e cominciai a trascinarmela dietro "Dove stiamo andando?" mi chiese
"Andiamo da quella racchia di Osana... non doveva picchiare te e Taro" risposi cercando di non inciampare pere gli scalini.

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Capitolo 7
*** Lacrime ***


"OSANAAAAAAAAAA" urlai il nome della mia nemica aprendo la porta con un calcio dato che le mie mani erano occupate (Midori mi stava trattenendo).
"YANDERE-CHAN YANDERE-CHAN, non c'è bisogno di infuriarsi"
Tutti, e quando dico tutti intendo proprio tutti, mi stavano guardando con aria confusa.
Forse non si aspettavano una reazione così emotiva da parte mia o forse volevano solo sapere perchè ero infuriata, fatto stà che lo ero e anche tanto.
"MI POTRESTI SPIEGARE QUESTO!?!?!?!?!" chiesi, in tono brusco, mostrandole il livido che aveva lasciato in faccia a Midori.
"hahahahahahahhah, ti fa tanto male, frignona? hahahahahahahahahahaha" cominciò a ridere e MIdori, al contrario, cominciò a piangere, era molto sensibile.
"Ayano... non fare nulla di avventato" mi disse Midori con una voce piccola piccola.
Nel frattempo, Taro stava guardando la scena, come dire... confuso. Non aveva mai visto due ragazze litigare?
Guardai Osana con occhi da demone, ma lei cominciò a tirarmi i capelli per la coda e a trascinarmi in giro per la fontana.
Non avevo nessun' arma con me e questo mi rendeva indifesa di fronte a lei, ma, nel momento in cui mi diede un altro strattone  vidi qualcosa di mettallo nella tasca della tsundere: la forbice che le avevo dato qulla mattina.
Cercai di afferrarla, ma in quel momento, Taro diede uno schiaffo ad Osana... e quella si immobilizzo e mollò la presa.
Piccole lacrime le incorniciarono il viso, una, due, tre... scendevano ad un ritmo irregolare... quattro, cinque, sei... ne volevo vedere di più, ma la mia vista era ofuscata da un liquido che non conoscevo da più di cinque minuti: lacrime.
Anche io stavo piangendo, per il dolore, e non riuscivo a fermare quel rubinetto che stava all'interno del mio corpo.
Le mie lacrime cominciarono a prendere un ritmo ben preciso, il ritmo della pioggia che cominciò a cadere in quel pomeriggio di primavera.
Tutti rientrarono tranne io, Osana e Taro.
Noi ragazze ci stavamo guardando con odio, i nostri occhi erano ancora bagnati, ma la nostra espressione... quella cambiò: lamia si fece sempre più cupa mentre la sua sempre più spaventata.
"Sei...morta" sussurrai.
lei mi sentì, ma Taro no, probabilmente il rumore della pioggia lo aveva distratto.
"Forse è meglio che scappi, non si sà mai..." continuai.
Non volevo mostrare la mia furia davanti a Taro, anche se questo, dopo avermi sentito, mi fisso in modo abbastanza spaventato.
La sua espressione cambio quando vide che Osana non c'era e che io stavo ancora rilasciando quel liquido dai miei occhi.
Subito mi abbracciò tenendomi stretta a lui, come se non volesse perdermi.
Mi sentivo... frlice, ma allo stesso tempo confusa e triste.
"Non doveva darti un pugno..." dissi mentre le lacrime scendevano con ritmo più svelto.
"Non doveva picchiare te e Midori, non volevo questo" comincia a singhiozzare "Non voglio che i miei amici soffrano, non doveva andare così"
Ricambiai l'abbraccio e cominciai a piangere ed a singhiozzare, sempre più forte.
Taro ruppe l'abbraccio e si abbassò al mio livello "Non importa, hai fatto quello che potevi" mi disse sorridendo.
Dop di che si avvicinò al mio viso e mi diede un bacio sulla guancia, che mi fece diventare rossa come un peperone, e poi riprese l'abbraccio ancora più forte di prima.
"Grazie... di esistere" dissi sottovoce per non farmi sentire, anche se lui sentii lo stesso.
"Grazie a te... di brillare nella mia vita, come una stella a mezzanotte" rispose lui appoggiando la sua fronte contro la mia.

ANGOLO AUTRICE
heyyyyyyyyyy.
piaciuto, bene.
non hoo molto da dire... quindi, CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooooooo *tosse*
... fate finta di non aver sentito la tosse, okay ;)

 

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Capitolo 8
*** AVVISO IMPORTANTISSIMISSIMO ***


ATTENZIONE AVVISO IMPORTANTE
Cari lettori e ovviamente, care lettrici, non discriminiamo le femmine ;-) volevo informarvi che ho deciso di non continuare questa fanfiction.
Alcuni forse si stanno chiedendo il perchè, altri invece staranno saltando di gioia... no dai impossibile, chi mai mi vorrebbe male?
Scherzo, comunque ho deciso così dato che, in questo luuuuuungo periodo di assenza ho tentato e riprovato a scrivere un nuovo capitolo ma la ff risulta sempre incasinata...
ditemi voi se provare a rifarla per intero, di smettere o di provare a lasciarla così e a continuarla.
Dopo questo breve annuncio io vi saluto e vi dico un segreto piccolo piccolo.... a breve proverò a fare una ff che ha come protagonista la lettrice... scrivete nei commenti su quale anime/videogioco farla, ok?

Un bacione grande grande a tutti i miei micetti che leggono questo (eh già, d'ora in poi vi chiamerò micetti ^_^)

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