un amore di lupo

di Feaily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dalla Cina con Amore ***
Capitolo 2: *** piccole dolci bugie ***
Capitolo 3: *** Notti di Luna ***
Capitolo 4: *** Tutto di Noi ***



Capitolo 1
*** Dalla Cina con Amore ***


Dalla Cina con Amore                                   

 

Al compleanno di Ranma mancava giusto un mese, Akane fissando quel numero sul calendario pensava a quel ragazzo che tanto tormentava il suo cuore, sapeva bene cosa desiderasse più di ogni altra cosa, e forse per cambiare aria o forse per amore decise che era giunto il momento di partire. 

 

La mattina dopo la famiglia Tendo trovò la colazione pronta sul tavolo e un biglietto al centro di esso:

 

                       Cara Famiglia, ho deciso di fare un piccolo viaggio per allenarmi,

                       è da molto tempo che non trovo occasione di farlo e voglio

                       tener alto il nome della palestra Tendo, tornerò presto non vi                

                       preoccupate, papà te ne prego non iniziare a dar di matto, voglio 

                       solo aggiornarmi un po’, ho sentito di molte palestre famose per 

                       alcune tecniche e voglio visitarle per impararle.

                       Un abbraccio a tutti, vi voglio bene... 

                                                                                        Akane     

                      

                       P.S prima che iniziate ad agitarvi la colazione l’ho presa in 

                             pasticceria                                                                           

 

 

 

Soun non sapeva se essere fiero dell’iniziativa della figlia o preoccupato dei pericoli in cui poteva incorrere “ Oh Akane sono fiero di te... Oh povera la mia bambina da sola , sperduta in mezzo a mille pericoli” , “Papà non farla lunga, Akane sa badare a se stessa, lo sai benissimo com’è fatta” Nabiki a braccia conserte scosse il capo riprendendo il padre, si chiedeva se dietro al motivo della silenziosa partenza di Akane non ci fosse altro, “Oh su amico mio , Akane è forte e vuole solo dimostrare il suo onore, una figlia ammirevole altro che quell’idiota di Ranma!” , “Scusa chi sarebbe l’idiota?!”, nel frattempo Ranma, che come al solito si era svegliato tardi, aveva raggiunto gli altri al tavolo della colazione, “Oh Ranma!” Soun in lacrime si era gettato verso il ragazzo, “Akane , la mia Akane è andata via”, “ Akane è cosa?” chiese Ranma con aria confusa, “ tieni” Nabiki porse la lettera di Akane a Ranma che si mise a leggerla. “Akane dev’essere impazzita, vado subito a cercarla!” Ranma non si fermò a pensare neppure per un istante ma fu bloccato da Nabiki, “ehi genio , è partita da almeno due ore, ormai sarà fuori città e se ha preso il treno non riuscirai a raggiungerla, e non sappiamo assolutamente da quale parte sia andata o dove sia diretta, nella lettera non l’ha precisato”, Nabiki aveva mantenuto sempre la stessa espressione distaccata , al contrario della sorella maggiore che tentava in tutti i modi di consolare il padre, “ Accidenti a te Akane!” Ranma sembrava quasi furioso, Akane era partita senza digli nulla e per di più poteva mettersi in pericolo “ quella Stupida! se le succedesse qualcosa, non potrò essere li a proteggerla” pensava dentro di se, “farò comunque un tentativo” disse e in un lampo corse fuori casa.

Akane seduta vicino al finestrino guardava il paesaggio scorrere veloce, “entro una settimana dovrei arrivare”, il viaggio verso la Cina era molto lungo, e avrebbe dovuto cambiare molti mezzi e camminare molto, ma questo non le importava, se fosse riuscita nel suo intento avrebbe reso felice Ranma e questo era tutto ciò che voleva, “ sono proprio una stupida, spero ancora che un giorno lui...” il fischio del treno interruppe i suoi pensieri, doveva prendere il cambio, raccattò le sue cose e scese dal treno, si sedette su di una panchina aspettando la coincidenza e intanto ritornò a pensare a Ranma, “ cosa non farei per te , eppure tu sembri non accorgertene mai” un lieve sorriso le apparve in volto “ mi chiami maschiaccio privo di sex appeal, e mi dai della stupida quand’anche io vorrei solo starti vicino, ma a Shanpoo, e Ukyo tu non dici mai nulla... sono proprio stupida” una lacrima scivolò tra le lunghe ciglia di Akane e andò a bagnare quel sorriso gentile che non era scomparso. Il treno giunse in stazione qualche minuto dopo, Akane salì e trovò un altro posto vicino al finestrino, guardò la panchina della stazione allontanarsi chiedendosi con un po’ di malinconia se ci sarebbe ritornata un giorno, e se quel viaggio sarebbe servito anche a lei.

 

Passarono i giorni e la famiglia Tendo si era ormai rassegnata alla decisione di Akane, l’unico che non era riuscito a digerirla era proprio Ranma, ogni mattina si svegliava con l’idea che Akane sarebbe entrata nella sua camera e lo avrebbe tirato giù dal letto a suon di legate, nonostante tutto gli piaceva essere svegliato da lei, era l’ultima persona che veda quando andava a dormire e la prima quando si svegliava, senza contare il fatto che ormai da mesi assediava i suoi sogni, “ ma dove sei Akane, perché non mi hai detto che intendevi partire per un viaggio per allenarti ... torna presto te ne prego” i pensieri di Ranma erano tutti per lei, non che non lo fossero stati anche prima, voleva bene a quel maschiaccio, e gliene voleva da sempre, ma non glielo aveva mai detto apertamente anche se di occasioni ce ne erano state tante, alla fine riusciva solo a borbottare e ad offenderla,” Akane sei proprio Baka, anche se probabilmente io lo sono più di te”.

 

Akane giunse in Cina nei tempi stabiliti , ed esattamente due giorni dopo riuscì ad arrivare alle sorgenti maledette, non appena fu abbastanza vicina da leggere le enormi scritte di pericolo sui cartelli il guardiano delle sorgenti le si fece incontro “ se non ha intenzione di tuffarsi nel pericolo le consiglio di allontanarsi signorina” , “ no, io veramente sono giunta qui apposta” , “ vuol dire che lei è qui consapevolmente? sa delle trasformazioni?” , “ sì, e vorrei poter prendere un pò d’acqua da una delle fonti”, “ no, no, no signorina, acqua può essere portata via solo dopo trasformazione”, “ mi scusi io proprio non capisco”, “ eh vede, molti vengono qui per provare la trasformazione per qualche giorno, prendono l’acqua per ritrasformarsi e se la portano via capisce?”, “ eh? ma io non voglio...” mi dispiace signorina regola di sorgenti”, ad Akane tutto ciò sembrava alquanto sciocco, ma se non c’era altra soluzione ... “ ehm mi scusi dove si trova la sorgente che trasforma in umani?” , “sia quella per uomo che quella per donna sono ubicate infondo, laggiù a destra , ma una bella signorina come voi perché desidera mutare aspetto?” , “bhe, io mi sono sempre chiesta come dev’essere , si insomma, che effetto farebbe essere qualcos’altro  ” rispose tagliando corto Akane, “ Oh, io capisco, comunque tipo di trasformazione è scritta su piccoli cartelli appositi, facile per lei trovare quello che cerca, io vado a preparare acqua calda per sua ritrasformazione” , il guardiano si congedò e si diresse verso una piccola casa a poca distanza dalle sorgenti. Akane iniziò a girare in tondo “ che bel pasticcio ed ora? sono proprio una scema, dovevo immaginarmelo no? “ ad un tratto si fermò davanti ad uno dei cartelli, “ bhe se devo proprio farlo perché non approfittarne, infondo è il mio preferito” senza pensarci due volte Akane si buttò nella sorgente, qualche istante dopo il guardiano l’aiutò ad uscirvi e dopo averla coperta con un asciugamano la ritrasformò, “ tutto bene signorina?” , “si, la ringrazio,ehi ma che è successo ai miei capelli? sono tornati lunghi?” , “Trasformazione, qualche caso può capitare, ma sono effetti innocui e mai dannosi”, “ bha tanto meglio, avevo deciso di farli ricrescere” , “ora posso prendere l’acqua?” , “ ma certo signorina faccia pure” il guardiano si allontanò e mentre questi era di spalle Akane prese la bottiglia dal suo zaino e la riempì dell’acqua che trasformava in uomo; una volta asciutta, si rivestì e riprese il cammino verso casa. 

Durante il viaggio di ritorno approfittò dell'occasione per far visita ad alcuni templi e a famose palestre, e vinti gli incontri ripartiva portando con se la fascia di ogni palestra di cui batteva il campione, fin quando ,a pochi giorni dal suo rientro, decise di spedire delle lettere per avvisare la famiglia e Ranma in particolar modo.

 

Le lettere giunsero a casa Tendo, erano 2 , una indirizzata al padre e a tutta la famiglia, l’altra a Nabiki, Soun lesse gioioso la lettera ad alta voce, Akane sarebbe tornata entro pochi giorni, quasi non stava più nella pelle, ma c’era qualcuno ancora più felice di lui, Ranma era così felice del ritorno di Akane he per quanto cercava di nasconderlo proprio non riusciva a trattenersi, “ ehi cognatino sembri tornato del tuo solito umore, fino a 5 minuti fa sembravi un vedovo triste” Nabiki non perse l’occasione per stuzzicarlo, “eh?! ma che dici! che mi importa di quel maschiaccio, sono contento perchè Soun la pianterà con i suoi repentini cambi di umore” , “Tse, come no” Nabiki fece spallucce, era quella che vedeva sempre più lontano di tutti, “Ehm, Nabiky cara ,Akane a te che cosa ha scritto?” chiese Soun curioso, “ nulla  di che , quello che ha detto a voi, solo mi ha chiesto di bloccarare espressamente qualunque tentativo da parte di vostra di organizzarle una festa, e visto che mi ha pagata profumatamente io eseguirò gli ordini” disse Nabiki tirando fuori dalla busta  i 5000 yen , “ ora scusatemi devo fare fruttare i miei guadagni” Nabiki si allontanò e si chiuse in camera sua. La lettera di Akane diceva altro, e il pagamento era per un piccolo lavoro da postina:

 

                             Nabiki porta la seconda lettera sigillata a Ranma, 

                             fai in modo che nessun altro la legga, nella busta 

                             ci sono 5000 yen, il tuo pagamento per questo favore

                             e soprattutto per il tuo silenzio. 

                                                                           Ti voglio bene 

                                                                                Akane                    

 

“Ai tuoi ordini sorellina”, Nabiki attese il momento giusto, quando Ranma andò a coricarsi  e non ci fosse nessuno nei paraggi, “ Ranma posso entrare?” , “Nabiki? entra pure” , “ questa è per te, te la manda Akane”, Ranma fu stupito di vedere quella lettera, “ ok, missione compiuta, buona lettura” Nabiki si congedò e lasciò la stanza di Ranma , il ragazzo aprì la lettera e iniziò a leggerne il contenuto:

 

 

                “Caro Ranma, 

                Sarò di ritorno il 21 Maggio, ho fatto in modo che il giorno esatto 

                del mio rientro lo sapessi solo tu, ho bisogno di parlarti, senza 

                che nessuno si metta in mezzo come al solito, ti aspetto all’orto

                botanico alle 10:00 di mattina, se gli altri ti chiedono perchè stai 

                uscendo trova una buona scusa. Perdonami per tutto questo ma ho 

                davvero bisogno di vederti da solo. 

                                                                     A Presto 

                                                                                                 Akane        “

 

 

Ranma era incuriosito da questo strano invito, ma ne sembrava felice, “Akane chi ti capisce è bravo” sorrise, “eh va bene, a dopodomani mio maschiaccio preferito.” , si sdraiò sul letto, sperando che il tempo corresse un po’ più veloce.

 

 

Akane giunse alla stazione di Nerima in orario perfetto, sperava che con i capelli lunghi, l’abbigliamento diverso, e gli occhiali scuri, nessuno la riconoscesse, l’orto botanico era a circa trenta minuti dalla stazione, ma ad Akane ne sarebbero bastati 15, corse velocemente per raggiungere il prima possibile il luogo dell’appuntamento con Ranma , “ chissà quanto sarà felice, non vedo l’ora di vedere la sua espressione” , Akane era al settimo cielo, sapeva che avrebbe reso felice Ranma e questo l’avrebbe ripagata di tutto, avrebbe voluto volare per raggiungere l’orto botanico in pochi istanti, “ Aspettami Ranma , sto arrivando!” 

 

Ranma con la scusa di allenarsi un po’ era uscito di casa e stava raggiungendo l’orto botanico, si era fermato davanti a molti negozi, “mm potrei portarle dei fiori... in un orto botanico? no meglio di no” , “ un braccialetto forse? ma se poi non le piace?” , “ dei cioccolatini, mmm troppo banale” Ranma non sapeva proprio cosa  avrebbe dovuto fare, “ accidenti a me, possibile che io non riesca a farle un regalo”, Ranma soprappensiero non si accorse di essere arrivato a destinazione, “ agrrr sono arrivato, chissà cosa vorrà dirmi, io, io dovrei, oh ma come” i pensieri del ragazzo non riuscivano a seguire un filo logico, decise di entrare anche se con largo anticipo, l’avrebbe aspettata vicino all’area delle rose, quelle bianche erano le sue preferite, “ Akane a volte credo che mi farai impazzire”.

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Capitolo 2
*** piccole dolci bugie ***


PICCOLE DOLCI BUGIE 

 

Akane giunse all’orto botanico con un pò di anticipo, decise di fare un giro per vedere le rose finché Ranma, di cui immaginava il netto ritardo, l’avrebbe raggiunta. Con suo immenso stupore Ranma era già li, tra le rose bianche intento ad osservare un punto nel vuoto, quando sentì chiamare il suo nome guardò in direzione di chi lo aveva pronunciato, per qualche istante rimase immobile, quasi pietrificato , Akane era tornata ed era bellissima, i capelli lunghi come quando l’aveva conosciuta, un vestito azzurro che ne sottolineava le curve perfette, gli occhiali le portati come un cerchietto tra i capelli, non che la ragazza non lo fosse da sempre ma in quel momento Ranma ne rimase rapito, come se al mondo non esistesse nulla di più bello, avrebbe voluto chiederle un sacco di cose, dov’era andata, cosa aveva fatto, come mai capelli le erano cresciuti in quel modo, ma non riuscì a spiccicare parola  “Ehi, bhe neanche mi saluti?” domandò Akane che ora gli era difronte, “ eh? sì ciao... mmm mi devi molte spiegazioni signorina!” Ranma riassunse la sua solita espressione “ e chi sei tu mio padre?” , “ no sono il tuo fidanzato e mi hai, ehm volevo dire hai fatto preoccupare tutta la tua famiglia!”, “ ah quindi ora sei il mio fidanzato?” provocò Akane “ sì, no, cioè per i nostri genitori, noi” ma Akane non li lasciò finire la frase “ oh avanti non litighiamo, sono felice di rivederti Ranma” disse mostrando un bel sorriso , “ sì... io, anche io”, “ti ho fatto venire qui per darti il tuo regalo di compleanno, senza che nessuno si mettesse in mezzo, soprattutto perché se avessero saputo non te lo avrei potuto dare e molto probabilmente sarebbe finita con combattimenti e liti” Ranma non capiva, liti per un regalo? magari gelosie tra gatte, soprattutto conoscendo Shampoo, ma davvero non capiva a cosa Akane potesse riferirsi, “ scusami se te lo do con un giorno di anticipo”, “ ma no figurati, poi è piacevole che” ma fu interrotto nuovamente, “ ah eccola!” Akane estrasse la bottiglia dalla borsa, “ Buon Compleanno Ranma” disse rovesciando l’intero contenuto addosso al fidanzato, “ Ma sei matta? il tuo regalo di compleanno è una doccia fredd” Ranma si bloccò, non si era trasformato, era ancora un ragazzo, sgranò gli occhi e guardò il suo riflesso sui vetri della serra, apri la bocca e rivolse lo sguardo ad Akane che aveva gli occhi lucidi e sorrideva commossa “ Il mio viaggio in Cina è stato lungo, se ti avessi detto quello che volevo fare non me lo avresti permesso, o saremmo partiti assieme e sicuramente si sarebbero messi in mezzo tutti e alla fine, come al solito, non se ne sarebbe fatto nulla, ecco perché sono partita da sola senza dire nulla, volevo regalarti ciò che desideravi più di ogni altra cosa al mondo, qualcosa che ti rendesse felice... Tanti Auguri Ranma”.

Le lacrime fecero capolino sul volto del codinato  era così felice che non riusciva neppure ad esprimersi fino a che ad un tratto iniziò a saltare urlando per tutta l’orto, “ sono tornato normale!!!”, “yippy non mi trasformerò mai più”, “ niente più trasformazioni!!”, “ l’acqua fredda non mi cambierà” , “ non mi trasformerò più in una donna!!!”, “ ragazzo al 1000%1000!!” Ranma non riusciva a contenersi , urlava e strepitava , saltava e correva urlando al mondo quanto era felice, ad un tratto si voltò e vide Akane, aveva fatto tutto questo solo per lui, era partita per un lunghissimo viaggio in cui avrebbe potuto incorrere in mille pericoli solo per lui, senza pensarci troppo le corse incontro e l’abbracciò, iniziò a girare su se stesso tenendola stretta a se, “ Oh Akane , io ti... io ti debbo molto, tu  sei la persona che... la persona più straordinaria che esista” Ranma avrebbe voluto dirle altro ma come di routine le parole non gli venero fuori, “ora devo farlo vedere al mondo chissà la faccia di mio padre, o di quel maniaco di Apposai!”, “ Ranma non dire che sono stata io” , “ eh? perché?” , “ perché non ho potuto prenderne di più, per tuo padre , o per Mousse, purtroppo mi hanno lasciato prendere solo quella” ,” tu inventati una storia”, “ ma ne sei sicura?” , “ sì te ne prego, non voglio ferire nessuno e non dire che mi hai vista, tornerò a casa prima di te”, “ e va bene Akane, tu , tu, tu hai un gran cuore” , “ Sono felice per te Ranma”, il ragazzo con il codino uscì con le ali ai piedi dalla serra mentre Akane diede un ultima occhiata alle rose prima di riprendere la strada di casa.

 

Nabiki non riuscì proprio a trattenere suo padre, il ritorno di Akane fu celebrato con una grande festa, “ Oh figliola mia ben tornata” Soun abbracciava la figlia commosso, “ Oh la mia adorata bambina, mi sei mancata molto” , “ Papà mi sei mancato anche tu, ma ti avevo detto niente festa, domani è il compleanno di Ranma, non è giusto”, “ non ti preoccupare sorellina, abbiamo avuto un’idea geniale, la famiglia Tendo farà festa per 48 ore, celebrando prima il tuo ritorno e domani il compleanno di Ranma” Kasumi si avvicinò alla sorella abbracciandola, “ ho cucinato tutti i vostri piatti preferiti e realizzato due torte”, “ ma Kasumi non dovevi” rispose Akane, Anche Nabiki abbracciò la sorella bisbigliandole qualcosa all’orecchio “missione compiuta?” , Akane annui ricambiano l’abbraccio,  “sono felice di vederti Nabiki”, “ Ma Ranma dov’è?, non è ancora tornato?” domandò Kasumi , “ dov’è andato?” domandò Akane , “ Ad Allenarsi, è via da più di due ore”, Akane sorrise, doveva essersi svegliato prestissimo per raggiungerla, “ Oh la mia bambina è tornata a casa!”, la famiglia tendo iniziò i festeggiamenti. Akane distribuì i regali che aveva comprato , e donò le le fasce vinte ai campioni al padre che corse ad esporle in palestra, spiegò a tutti del perché i suoi capelli erano ricresciuti così velocemente, “ Sapete nel mio viaggio ho incontrato questa famiglia che si occupava di erboristeria, ho dormito da loro 3 notti e quando me ne sono andata mi hanno regalato il siero per far crescere velocemente i capelli ed ecco qui il risultato”, erano giorni che Akane macchinava questa storia , le dispiaceva mentire ma non voleva dire a nessuno della sua trasformazione. Circa mezz’ora più tardi anche Ranma fece ritorno a casa. 

“Ranma! Akane è tornata!” gli si fece incontro Genma, “ Oh davvero? è già qui?” chiese con aria ingenua, “ si, si presto vieni a salutare la tua fidanzata”, Ranma non oppose resistenza e si fece trascinare nella cucina, Akane era li stava parlando con Kasumi e ancora non si era accorta del suo rientro, Ranma ormai non aveva pensiero che per lei, per quella straordinaria ragazza che poco alla volta aveva occupato tutto il suo cuore, Akane incrociò il suo sguardo e il rossore che tinse le sue guance fu evidente a tutti, “ Akane stai bene?” domandò la sorella maggiore, “ Si certamente, sono solo un po’ accaldata ed affaticata dal viaggio, vado in camera a cambiarmi”, prima che Akane potesse muovere un passo Ranma richiamò l’attenzione di tutti, “ Ho una storia incredibile da raccontarvi, uno splendido dono di compleanno in anticipo, il rientro di Akane mi ha portato fortuna” Ranma in qualche modo voleva attribuire a lei la sua felicità anche se non poteva farlo esplicitamente, “ bhe che hai da raccontare ragazzo,parla” lo esortò Genma, così Ranma si mise a raccontare di un vecchio venditore ambulante che aveva incontrato nella campagna di Nerima e che diceva di possedere le acque delle sorgenti Jusenkyo e gliene diede dimostrazione trasformando un rospo in un coniglio, raccontò di essersi svuotato le tasche e di aver comprato l’acqua che trasformava in uomini. Quando finì il racconto si fece versare dell’acqua fredda in testa e al vedere che Ranma non si trasformava più tutti rimasero a bocca aperta, “ Ma brutto zuccone non potevi dare l’acqua a me?!” gli urlò contro il padre, “ fossi matto!” rispose Ranma, “ vieni qui che ti concio per le feste”, “ Ehi Signor Genma, la smetta, il venditore ne avrà altra dopotutto no?” suggerì Nabiki che aveva messo tutti i pezzi in fila, “ Oh, è vero, forza Soun andiamo!!” i due partirono come dei razzi mentre Ranma se la rideva sotto i baffi, Akane sorrise e si diresse nella sua stanza seguita da Nabiki , appena le due furono abbastanza distanti Nabiki fermò la sorella “ Sei andata in Cina, alle sorgenti maledette, volevi regalare a Ranma per il suo compleanno quello che bramava di più, tornando indietro ti sei creata un alibi sfidando alcune palestre, e scommetto 5000 yen che lo hai fatto in silenzio perché nessuno potesse mettersi in mezzo” affermò Nabiki sicura, “ Nabiki sei formidabile, dovresti fare il detective”, entrambe le sorelle iniziarono a ridere “ va bene, ma non dirlo a nessuno te ne prego”, “ come tu vuoi sorellina, oh e grazie del regalo, i talismani della fortuna e del guadagno mi serviranno per gli affari” rispose Nabiki che già dava le spalle ad Akane e si avviava nella sua stanza.

 

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Capitolo 3
*** Notti di Luna ***


NOTTI DI LUNA 

 

I giorni passarono veloci, e  Ranma ormai si era abituato al non trasformarsi a contatto con l’acqua fredda, quando Mousse e Ryoga ne vennero a conoscenza  si arrabbiarono molto e assieme andarono a cercare il venditore ambulante per ogni angolo della città, a Ranma quasi dispiaceva per loro ma aveva promesso ad Akane di non dire la verità in merito all’accaduto.

 

Il codinato si allenava come sempre e anche Akane aveva iniziato ad allenarsi di più, si può dire che la vita in casa Tendo fosse tornata “normale”.

 

Una sera Ranma decise di uscire per un po’, corse fino al parco e iniziò a fare qualche flessione, “ehi Saotome, ci hai presi per idioti o che?” Mousse e Ryoga erano a pochi metri da lui, “ eh? vuoi due che volete?”, “ tse, sono giorni che cerchiamo l’ambulante, ma non c’è traccia di lui, sembra sia scomparso” rispose Mousse, “ e io che centro?”, “ non fare il finto tonto, tu ci nascondi qualcosa” disse sicuro Ryoga, “ sentite potete chiedere ai Tendo, io vi ho raccontato tutto, se l’ambulante si è allontanato da Nerima io che ci posso fare?” rispose Ranma sicuro, “ Ranma o ci dici come stanno davvero le cose o noi...” , “ o voi cosa? la storia io ve l’ho raccontata per filo e per segno ma può essere che il venditore sia tornato in Cina per rifornirsi no?!” Ranma iniziava ad essere davvero seccato, “ Bhe Ryoga potrebbe essere che noi..” , “ Taci Mousse!,non mi fido di te Ranma, preparati!” , “ Fate come volete, io sono pronto”, i tre iniziarono a ingaggiare una lotta , “Tecnica delle castagne modificata!” , “ non ci riuscirai questa volta , Ryoga riuscì a scansare una parte dei colpi, “ colpo del Leone!” l’attacco prese di striscio la spalla destra di Ranma “ Vedo che qualcuno ha fatto i compiti” Ranma sfidava Ryoga apertamente, fu Mousse ad attaccare subito dopo, mentre tutti e tre erano presi dal combattimento degli ululati si  fecero sentire tra gli alberi, “ ma cosa?” i tre sospesero i combattimenti e videro la sagoma di un lupo apparire a pochi metri da loro, più si avvicinava più la luce dei lampioni svelava la sua figura, era uno splendido esemplare di lupo grigio, Ranma lo guardava con ammirazione mentre Mousse iniziò ad avere paura, “ ehi Mousse non avrai mica paura di un lupetto non è vero?” lo prese in giro Ryoga, “ no... cioè io, bhe preferirei evitare” rispose Mousse, “ ok con Ranma continuo io tu sta a guardare”, mentre Ryoga si preparava ad attaccare nuovamente il lupo si mosse in direzione dei tre, affiancò Ranma e iniziò a mostrare i denti, “ Ehi Ranma potevi dircelo che avevi un amichetto”, Ranma non fece in tempo a rispondere il lupo si avvicinò a Ryoga con aria  di sfida , Ryoga guardava dritto negli occhi del lupo e per un momento sembrò averne paura, tentò di colpirlo ma il lupo compì un balzo incredibile e con una zampata lo atterrò, “ Ehm forse è meglio andare” disse Mousse aiutando l’amico ad alzarsi, “ non credere di avere vinto Saotome!” urlò Ryoga mentre assieme a Mousse si allontanava nel buio.

Ranma stupito di ciò che era appena accaduto guardava il lupo sdraiato di fronte a lui, “ ehi bhe, grazie amico” , ora sembrava così tranquillo, persino dolce, se un lupo può essere definito tale, il ragazzo non era spaventato, tentò di avvicinarsi, il lupo sembrava accettare la sua presenza senza alcun problema, Ranma allungò la mano e il lupo si fece accarezzare, sembrava gli piacesse, gli si sedette accanto e iniziò a giocarci , “ sei un giocherellone eh?, chissà come sei arrivato qui”, “ oh scusa sei una femmina, sei molto bella sai”, a Ranma sembrava che la lupa riuscisse a capirlo, “ bhe, non posso chiamarti lupa, vediamo, c’è una fantastica luna piena stanotte, ti chiamerò Luna” la lupa ululò “ ah ti piace eh?” , “ bene Luna tornerò a trovarti domani sera, spero tanto di trovarti ancora qui”, la lupa leccò la guancia del ragazzo in segno di saluto, Ranma salutò a sua volta la sua nuova amica e si diresse verso casa.

 

L’appuntamento con la lupa si rinnovava tutte le notti, Ranma si recava al parco portandole qualcosa da mangiare e passava ore a giocare con lei, spesso e volentieri la Lupa appariva anche altrove, e sempre nei momenti in cui Ranma era attaccato da qualcuno o correva qualche pericolo. Il ragazzo col codino riusciva a esprimere il suo affetto alla lupa come non era mai riuscito a fare con gli umani, da quando Akane era tornata non aveva mai trovato il coraggio per parlarle, finiva sempre per offenderla e per farla arrabbiare, “ sai Luna tu un po’ le somigli, e pensare che sto malissimo ogni volta che la faccio star male o arrabbiare, se solo sapesse...” Luna appoggiò il muso sulla sua spalla, “tu non sai quante cose lei ha fatto per me, senza chiedere nulla in cambio, a volte mi sento un vero mostro”, Luna si scostò ed iniziò a giocare tirando Ranma a destra e a sinistra, “ehi va bene ho capito”, Ranma sorrise e  iniziò a giocare con lei, Luna riusciva sempre a metterlo di buon umore e  sapeva ascoltarlo meglio di chiunque altro, sì meglio di chiunque altro a parte Akane.

Una sera come le altre Ranma aspettava l’arrivo di Luna al parco, ma Mousse e Ryoga arrivarono per primi, erano diverse settimane che i due non si facevano vedere,“ Ranma è giunto il momento della resa dei conti!” Ryoga sembrava acceso di rabbia più che mai, “ Già, questa volta non riuscirai a batterci” disse Mousse affiancando Ryoga, “ ancora voi? che c’è questa volta” chiese Ranma un po’ seccato, “ hai pure il coraggio di chiedercelo? siamo arrivati fino in Cina in cerca del fantomatico venditore, lo abbiamo cercato ovunque ma non lo abbiamo trovato...” rispose sempre più rabbioso Ryoga, “ già, siamo tornati a casa delusi e stanchi” fece eco Mousse, Ranma sgranò gli occhi e iniziò a ridere come un matto “ osi forse prenderci in giro?!” urlò il Ryoga “Ahahahah e come non potrei, tu al posto mio non lo faresti? due idioti vanno fino in Cina per cercare un vecchietto che vende l’acqua delle sorgenti maledette e dopo averlo cercato ovunque tornano in Giappone” Ranma aveva le lacrime agli occhi, “ si può sapere che c’è tanto da ridere!” i due erano come una pentola a pressione pronta a scoppiare, “ahahahah non ci credo, ma proprio non ci arrivate? ... Ryoga dove sono le sorgenti maledette?”, il ragazzo rispose senza troppo pensare “ in Cina ma questo che...” Mousse e Ryoga si guardarono negli occhi, in quel momento si sarebbero strozzati a vicenda, “ahahahaha scusate ragazzi ma bisogna davvero mettercela tutta per essere così rimbambiti” Ranma non riusciva proprio a frenarsi, “Ebbene forse non avremo considerato questa cosa presi come eravamo alla ricerca del venditore, ma stai certo che oggi tu la pagherai” rispose Mousse, “ già, nel viaggio abbiamo imparato nuove tecniche e ci siamo allenati molto, ora te la vedrai con noi”, “ tse se volete essere sconfitti fatevi sotto” i tre ingaggiarono una lotta molto intensa, Ranma si stupì del loro netto miglioramento, ad un tratto la lupa comparve tra i cespugli del parco, “ oh come vedo il tuo amichetto è sempre qui per proteggerti” Ryoga tentò di attaccarlo ma Ranma lo anticipò e riuscì e proteggere la sua amica “lascia in pace Luna, lei non c’entra nulla!” Ranma ora era arrabbiato, i tre iniziarono a battersi furiosamente, Luna tentò di intervenire più volte ma i suoi interventi finirono a vuoto, “Ora ci penso io a te lupastro” Mousse iniziò a scagliarle contro tutte le sue armi, “ Lasciala stare!” Ranma stava per esplodere, ad un tratto uno degli Shuriken di Mousse colpì la lupa e la ferì profondamente, gli ululati di dolore accesero Ranma come una miccia che iniziò a battersi con una forza e una rabbia incredibili, in pochi minuti i due avversari erano distesi a terra senza energia e gonfiati di botte, “ e questo vi sia di lezione, osate ancora fare del male a Luna e la prossima volta non avrò pietà” Ranma preoccupatissimo per la Lupa gli corse accanto, sembrava soffrisse terribilmente per il dolore, lo Shuriken era entrato in profondità nella sua spalla, “ forza amica mia resisti, ora ti porto da chi potrà guarirti” Ranma prese Luna in braccio e la portò di corsa dal dottor Tofu.

Il medico per un caso fortuito si trovava ancora nell’ambulatorio, quando Ranma suonò ripetutamente il campanello  Tofu uscì e raggiunse Ranma, “ Ranma che succede?” , “ Dottor Tofu la prego mi aiuti, la mia amica è ferita gravemente” , il medico fece entrare Ranma, “presto sdraiala sul lettino”, dopo una visita accurata comunicò a Ranma che avrebbe provato ad estrarre lo Shuriken, “ Resta qui se vuoi, farò il possibile per lei”, “ Aspetterò qui allora” Ranma, agitato e teso si sedette in una delle poltroncine nella piccola sala d’attesa e aspettò che il dottor Tofu gli portasse buone notizie. 

Il medico iniziò a disinfettare il punto con dell’acqua calda prima di togliere l’arma, ciò che successe subito dopo lo colse di sorpresa, “Akane? sei, sei proprio tu?” , la ragazza riuscì solo a mugugnare qualche rantolo, Tofu la coprì con delle lenzuola, “ Dottor Tofu ,la, la prego non agrrr”, Akane tentò di esprimersi ma il dolore  e la febbre alta glielo impedirono, “ non glielo dirò tranquilla, ora ti somministrerò un lieve anestetico, poi toglierò lo shuriken, tu sta tranquilla”, Akane annui e piano, piano iniziò ad addormentarsi. 

Un’ ora dopo circa il Dottor Tofu uscì dall’ambulatorio, Ranma nel vedere la porta aprirsi si alzò di scatto, “ dottore come sta?” , “ tranquillo Ranma, ora sta meglio, se passerà la notte sarà fuori pericolo”, spiegò “ posso vederla?” domandò il ragazzo,” no per stasera no, ha bisogno di riposare, ci vediamo domattina”, Ranma si rassegnò, salutò il dottor Tofu e si diresse verso casa. Non appena il medico rientrò in ambulatorio vide Akane che tentava di alzarsi “ No, no, Akane, hai rischiato grosso stasera, i punti sono freschi e hai ancora la febbre alta, “ Dottor Tofu io devo tornare a casa la mia famiglia...” ma la Ragazza non trovò la forza e per un pelo non collasso a terra, il medico l’aveva afferrata appena in tempo, “ facciamo così, chiama la tua famiglia e trova una scusa per rimanere fuori stasera, poi torna a dormire”, “ d’accordo dottor Tofu”, Akane chiamò la famiglia e avvisò che sarebbe rimasta a dormire a casa di un’amica, poi si fece aiutare dal medico e si sdraiò, “ credo che domani mi racconterai una storia interessante Akane Tendo, ora pensa solo a riposarti”. 

 

La notte passò veloce e grazie alla bravura del medico e alla formidabile forza di Akane il mattino seguente il pericolo sembrava completamente scongiurato, la febbre si era abbassata e il colorito era tornato sul suo volto,dopo che Akane raccontò tutta la storia e ne descrisse ogni particolare, il medico iniziò a ridere di cuore, “con voi non c’è mai da annoiarsi”, “ ma Akane non mi hai detto come riuscivi a tornare umana quando rientravi dal parco”, “ portavo con me un termos con l’acqua bollente e una cordicella legata al tappo” , “ molto astuta Akane”, “ Dottor Tofu devo tornare a casa, la mia famiglia si preoccuperà e Ranma ...” , Akane non voleva che lui sapesse la verità, gli piaceva potergli stare più vicino e gli piaceva ancora di più come Ranma riuscisse ad essere stesso e ad esprimere i suoi sentimenti quando trascorreva il suo tempo con la lupa, “ va bene Akane, facciamo così, torna a casa, di alla tua famiglia che ti deve essere salita un po’ di febbre, infondo è la verità, resta a letto almeno 3 giorni e poi torna da me per una visita” , “Grazie mille dottor Tofu”, “ di nulla, ti ho procurato dei vestiti spero siano di tuo gradimento”, “la ringrazio moltissimo”, “ di nulla Akane, prendi 2 di queste pastiglie al giorno e mi raccomando cerca di riposare”. 

 

Mentre Akane rientrava, Ranma si dirigeva dal medico. Una volta giunto all’ambulatorio fu ricevuto dal dottor Tofu, “ allora lei come sta?” , “oh molto bene, pensa non appena ha iniziato a camminare è corsa come un razzo verso le colline, “ dice sul serio, sono davvero felice, grazie mille dottor Tofu!”

 

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Capitolo 4
*** Tutto di Noi ***


 TUTTO DI NOI 

 

Arrivata a casa Akane salutò tutti, salì le scale e si lasciò cadere sul letto, a Nabiki era sembrato strano che la sorella avesse deciso all’ultimo di restare a casa di una amica, e ancora più strano era il fatto che non si era fermata nemmeno per la colazione ma se l’era filata a letto, “scusate sono sazia, vado nella mia stanza”, Nabiki giunse davanti alla porta della sorella, era rimasta socchiusa, decise di entrare, Akane era in piedi stava cambiando delle fasciature intrise di sangue, “Akane! che ti è successo?!”, la ragazza sgranò gli occhi, non si era accorta della presenza della sorella, “Nabiki, io ... nulla mi sono ferita a casa di Asuka nulla di che”, “ sai che sono l’unica qui a cui non puoi mentire, hai perso troppo sangue e da quel poco che posso vedere quella è una ferita da arma bianca” Nabiki si interruppe “ inoltre quei vestiti non sono tuoi”, “ Nabiki te ne prego non fare domande a cui io non posso risponderti, e non dire nulla agli altri di tutto questo”, “ Sai Akane spesso dividere un segreto aiuta a sopportarne il peso, ma capisco anche che non sia facile confidarlo”, “ per ora va bene così, aiutami solo a nascondere questa storia”, “ come vuoi tu sorellina, cerca di riposarti” Nabiki uscì dalla stanza di Akane chiudendo dietro di se la porta. 

 

Nel frattempo Ranma, tornato a casa felice e sereno grazie alle buone notizie del dottor Tofu, decise di andare a raccontare ad Akane della lupa, gliela voleva far conoscere e avrebbe voluto farle conoscere anche i suoi sentimenti, fece per entrare nella sua camera ma vedendola dormire profondamente non osò svegliarla, le si avvicinò lentamente e così come le cose devono venire le diede un bacio a fior di labbra, era così bella, così perfetta la sua Akane, se solo fosse riuscito a dirglielo, se ne andò dandole un’ultima occhiata, se avesse ricevuto uno yen per ogni sospiro liberato per lei  ora sarebbe stato il ragazzo più ricco del Giappone.

 

Il pomeriggio arrivò veloce, una pioggerella primaverile batteva leggera sul tetto della casa, Akane  pareva tornata più in forma che mai, aveva dormito tutta la mattina e ora si stava facendo un bagno tiepido, stando attenta a non bagnare le fasciature; Ranma invece si stava allenando in palestra ma a turbare la quiete giunse annunciata dal suono dei campanelli quella gatta morta di Shampoo “ Oh mio amato Lanma! sono venuta a poltalti un piatto speciale solo pel te amole mio”, “ Shampoo togliti di dosso mi sto allenando”, “ oh ma, il mio liso ti lidalà enelgie, poi non volai dile di no alla tua Shampoo”, “ Certo che ti dico di no! ora per favore lasciami stare!”, “ bhe se non vuoi mangiale almeno volai un bacio... il bacio del mio amole pel te, Lanma ti amo, woo ai nii”, “Shampoo non osare, stammi lontana!!” , fu proprio in quel momento che Akane fece capolino in palestra “ Ranma io dovrei...” alla vista di Shampoo avvinghiata a Ranma Akane scoppiò in lacrime e cercò di scappare, “ Stupida Gatta! togliti di mezzo e ficcati in quella testa dura una volta per tutte che l’unico amore che desidero è quello di Akane!” Ranma corse veloce e riuscì a bloccare la ragazza tenendola per le spalle sulle scale, Nabiki rientrata in quel momento non fece in tempo ad avvisare Ranma, accadde tutto in pochi istanti, il braccio di Akane iniziò a sanguinare, con un balzo riuscì a liberarsi e a correre fuori di casa, la pioggia si confuse con le lacrime e un istante dopo iniziò a rimbalzare sul pelo della lupa che sparì correndo via...

 

Ranma era basito, non era in grado di razionalizzare quello che stava succedendo, Nabiki aveva scoperto il segreto dell sorella ma nel modo peggiore in cui avrebbe potuto farlo “ è andata alla sorgenti ma per prendere l’acqua deve essere stata costretta prima a tuffarcisi” come al solito Nabiki aveva fatto centro, Ranma non ebbe il tempo di comporre un pensiero che già correva fuori per raggiungere Akane, non gli fu difficile viste le tracce di sangue e il lento zoppicare della lupa che non riusciva quasi neanche a camminare, “Akane!”, quando lei lo vide non seppe come reagire e iniziò a mostrare i denti, “ no Akane, tu non sei così io ti conosco, e per quanto tu ora sia arrabbiata e ferita non ti puoi nascondere dietro quell’aria da dura, non ti si addice, tu sei la mia dolce Akane, il maschiaccio più bello e gentile che io conosca, una ragazza straordinaria che non si arrende e da tutta se stessa per chi ama, so che avrei dovuto dirti prima queste cose, so che avrei potuto raccontarti l’amore che ho per te molto prima, so che non sono mancate le occasioni, so di essere stato cieco e troppo vile per essere onesto con te... ma so anche che i tuoi occhi si illuminano quando siamo assieme e so di essere felice quando mi sei accanto, so che per quanto mi dai del testone e del cretino tu provi quello che provo io per te, so che non c’è niente di cui ho bisogno o che desideri che ora non sia qui davanti a me e so che quel viaggio, e tutti i sacrifici che ha comportato sono stati fatti perché mi ami quanto io amo te... “ 

Akane senza energie svenne lasciandosi cadere sull’erba bagnata.

 

Due giorni dopo si risvegliò alla clinica del dottor Tofu, Ranma era addormentato accanto a lei mentre Nabiki era in piedi di fronte al suo letto, “ è rimasto qui ogni minuto, non si è mai allontanato e non ha mai smesso di parlarti... vi lascio soli” Akane annui mostrando un sorriso, “Ranma... ehi avanti svegliati”, “ Aka... Akane ti sei svegliata” avrebbe voluto abbracciarla ma temeva di farle male “Grazie per essermi stato accanto”, “non devi neppure dirlo” Ranma abbassò lo sguardo, non sarebbe più stato in grado di dirle quello che provava, non sarebbe stato più capace di aprirsi con lei in quel modo, Akane lo osservava con uno sguardo sincero e profondo  "Pensi che potresti ripetere le ultime tre parole che mi hai detto prima che svenissi?” Ranma alzò lo sguardo, lei aveva sentito, così senza incertezza ne timore si avvicinò alla sua Akane e nel sussurro che accompagnò quel bacio, che tanto era stato atteso da entrambi, quelle tre parole scivolarono dalle labbra di uno a quelle dell’altra... “ Io Amo Te”


                                                                                                                                                                                                                                 - Fine -

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