Give Me A Shot To Remember

di FrerardDestroya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Frank Iero ***
Capitolo 3: *** Gerard Way ***
Capitolo 4: *** Mikey Way ***
Capitolo 5: *** Ray Toro ***
Capitolo 6: *** Greenpark Lunatic Asylum ***
Capitolo 7: *** "Nuove" Conoscenze ***
Capitolo 8: *** La Scoperta Di Un Sogno ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Quattro uomini si conosceranno in un ospedale psichiatrico. Hanno un sogno in comune che sperano di realzzare.

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Capitolo 2
*** Frank Iero ***


Frank Anthony Tomas Iero Priccolo Jr. è nato il 31 Ottobre 1981 a Newark, in New Jersey. Vive tutta l’infanzia a Belleville. Ha origini italiane.
Da piccolo ebbe vari problemi di salute… Quello non fu un periodo piacevole in famiglia perché oltre ai problemi di salute del piccolo Frank, i suoi genitori divorziarono.
Alle superiori fu vittima di bullismo e veniva chiamato col nomignolo Pansy, ovvero effeminato/femminuccia.
Forse può sembrare ironica come cosa, per come è ridotto ora, ma si iscrisse alla facoltà di psicologia.
Frank è vegetariano e prima di finire in queste condizioni era un attivo sostenitore dei diritti degli animali.
È un acceso sostenitore dei diritti pro-gay e appassionato di tatuaggi. Una sua altra passione è quella della musica.
Il 9 Marzo 2009 si è sposato con Jamia. La coppia, il 7 Settembre 2010 ha avute le gemelle Lily e Cherry, mentre il 7 Aprile 2012 è nato il piccolo Miles.
Frank è sempre stato vittima di attacchi di panico e depressione ma era sempre, o quasi, riuscito a gestire questo problema. Tutto questo fino al 2013, quando tutto è iniziato a sfuggirgli dalle mani… La sua vita stava cadendo a pezzi e stava iniziando a pensare alle cose peggiori, per di più gli attacchi di panico non facevano altro che peggiorare le cose. Jamia, un giorno di Ottobre, decise allora di portarlo al Greenpark Lunatic Asylum, ed è ancora lì.

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Capitolo 3
*** Gerard Way ***


Gerard Arthur Way è nato il 9 Aprile 1977 a Summit, in New Jersey. Visse a Belleville. Ha origini italiane e scozzesi.
Viveva in un quartiere molto pericoloso, a causa di questo rimase chiuso in casa. Grazie a questo sviluppò molto la fantasia mostrandosi portato per il disegno e la creazione di storie e grazie alla nonna Elena si avvicinò alla musica.
A scuola veniva isolato e questo lo fece avvicinare ancora di più ai fumetti.
Il primo lavoro che trovò fu proprio in un negozio di fumetti, dove però ebbe una esperienza traumatizzante. Dopo le superiori iniziarono i primi problemi con l’alcool.
Si iscrisse al Visual Art di New York City dove si laureò nel 1999.
Il 3 Settembre 2007 si sposò con Lindsey e il 27 Maggio 2009 nacque Bandit.
Nel 2007/2008 scrisse il suo fumetto, The Umbrella Academy.
Oltre ad aver avuto problemi con l’alcool e le droghe, la depressione l’ha sempre accompagnato, con alti e bassi, e gli ha fatto tentare il suicidio più di una volta. Lindsey, arrivata all’esasperazione, quasi ad una crisi di nervi ed un crollo emotivo, nel primo 2014 lo fece rinchiudere nel Greenpark Lunatic Asylum in modo che venisse aiutato.

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Capitolo 4
*** Mikey Way ***


Michael James Way è nato il 10 Settembre 1980 a Newark, New Jersey. Ovviamente come il fratello Gerard è cresciuto a Belleville.
Andò al college ma dopo pochi mesi abbandonò per seguire la sua passione, la musica, ma venne rifiutato parecchie volte.
L’8 Marzo 2007 si sposò con Alicia, ma nel 2013 divorziarono. Agli inizi del 2016 si è sposato con Kristin.
Il 31 ottobre 2008 scrisse un fumetto.
Mikey, fin da bambino, ha sofferto di bipolarismo ed attacchi di panico, i quali pensava avessero cessato di tormentarlo fino al 2013, anno in cui divorziò dalla sua amata Alicia. Da quel giorno si era rinchiuso in casa, lasciandosi uccidere dai suoi problemi… Gerard preoccupato, contattò Alicia per fare si che lo aiutasse con suo fratello, lei accettò e così lo portò al Greenpark Lunatic Asylum.
Nel 2015 tutti pensavano stesse meglio, infatti così sembrava, così lo fecero uscire. In quell’anno conobbe Kristin, si innamorarono alla follia, e all’inizio del 2016 si sposarono, ma poco dopo Mikey ricominciò a stare male e fu costretto a ritornare al Greenpark, però ci ritornò con una promessa, quella che lo avrebbe aspettato anche una vita intera per stare con lui.

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Capitolo 5
*** Ray Toro ***


Raymond Phoenix Toro è nato il 15 Luglio 1977 a Kearny, in New Jersey. Ha origini portoricane e portoghesi. È vissuto in una casetta tra Kearny e Harrison.
Fin dalle medie iniziò a dimostrare il suo interesse per la musica.
Nel Novembre del 2008 si è sposato con Christa e nel Settembre del 2013 è nato il loro figlio.
Nel 2014 inizia ad avere allucinazioni continue. Beh, diciamo che per il bene della sua famiglia decise, con l’aiuto di Christa, di andare al Greenpark Lunatic Asylum.






Sono consapevole di aver fatto capiroli cortissimi

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Capitolo 6
*** Greenpark Lunatic Asylum ***


Il Greenpark era situato sulle colline di LA, da fuori sembrava essere uno dei posti più belli ed accoglienti nei dintorni, e nei dintorni, non vicinissimo però, c'erano ville enormi.
L'edificio era enorme e con uno stile antico, esternamente era fatto di mattoni grigi, qua e là ce n'erano di più scuri in confronto al resto, ed il tetto era di un rossiccio tendente al marrone, però non era sgradevole.
Intorno all'edificio c'era un'enorme spazio verde, era a dir poco splendido, file di alberi di vario tipo, cespugli, roseti ed aiuole di vari tipi di fiori.
Mentre fuori poteva sembrare un paradiso, dentro invece era un inferno bianco e decadente, le stanze erano fornite di un letto ed erano veramente piccole, corridoi stretti e malandati, a momenti cadevano pezzi di soffitto, un'enorme stanza dove mangiavano e nell'ala sud c'era la zona amministrativa.
La camera di Gerard era situata nell'ala nord, Mikey e Ray nell'ala est e Frank nell'ala ovest.
Queste erano le suddivisione in base alle terapie alternative che avrebbero dovuto aiutarli, il problema è che loro dalla terapia non ci volevano proprio andare, allora decisero che la terapia sarebbe andata da loro.
L'unico momento in cui uscivano dalle loro camere era per mangiare, andare in bagno e fare la doccia.
Venivano imbottiti di ansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori dell'umore e antipsicotici in base al problema che avevano, questi medicinali, però, stavano cancellando i loro ricordi degli ultimi anni, e neanche lo sapevano quei poveretti.
Le terapie alternative che praticavano al Greenpark erano la musicoterapia, che facevano fare a Mikey e Ray, l'art therapy, che faceva Gerard e la pet therapy, utilizzata da Frank.
Per qualche strano motivo, un infermiere di nome Bob si occupava di loro, era lì dal 2010 e non si era mai preoccupato tanto dei suoi pazienti. Poi oltre a loro c'erano tanti di quei individui che quasi quasi lo potevamo chiamare l'Arkam Asylum della vita reale.
C'era Ronald Radke, uno stupratore seriale che era stato messo in una delle varie e minuscole stanze d'isolamento e c'era una delle sue tante vittime, Ashley Purdy, che non si faceva avvicinare da nessuno se non da Andrew, infermiere di entrambi. .
Avevano anche un boss della mafia messicana, Victor Vincent Fuentes, che a causa della schizofrenia è arrivato ad uccidere tutta la sua famiglia. Victor era seguito dall'amorevole Kellin, che diciamocelo tutta, ne era innamorato perso.
Per qualche strana idea del fato tutti e quattro, forse spinti da Bob, decisero di uscire in giardino...










~Spero sia meno noioso dei precedenti~
Un bacione,
FrerardDestroya

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Capitolo 7
*** "Nuove" Conoscenze ***


Il primo ad arrivare in giardino fu Gerard, dato che era il più vicino alla porta, poi arrivò Mikey con il quale "provò" ad iniziare una conversazione, ma non ebbe molto successo, ottenne solo un "Hey", quando finalmente alzò lo sguardo, si accorse che l'uomo che aveva provato ad intrattenere una conversazione con lui aveva alcuni caratteri somatici simili ai suoi, ma pensò che fosse abbastanza normale che altre persone avessero delle cose che potevano assomigliare a lui.
Finché era assorto nei suoi pensieri arrivò Frank che salutò con un "C-ciao" molto incerto e loro gli risposero, a differenza di Mikey, lui iniziò una specie di conversazione con Gerard e, quando arrivò Ray e salutò in modo molto solare, iniziò a parlare anche Mikey.
Ray iniziò a chiedere un po' delle loro vite, ma le loro risposte non erano molto specifiche dato che buona parte dei ricordi erano come stati oscurati a causa dei medicinali che prendevano. Ogni tanto si incantava e si perdeva con lo sguardo nel vuoto.
«Allora ragazzi, come vi chiamate? Io sono Ray, molto piacere.»
«Piacere, Gerard.» rispose e così fecero anche gli altri due.
«Frank>» e fece cenno col capo.
«Michael, ma chiamami Mikey» disse grattandosi la testa e sforzando un sorriso.
Parlarono per due orette buone del più e del meno. Ad un certo punto Gerard chiese alcune cose che gli piacevano, la scuola che avevano fatto e così via.
«Mi ero iscritto alla facoltà di psicologia, ma dopo un po' mi sono accorto che non faceva per me e lasciai perdere, nonostante il mio grande interesse per la materia in questione. Poi alcune delle cose che amo di più sono i tatuaggi e la musica, mi manca un sacco poter suonare la mia amata chitarra... E non devo dimenticarmi dei cani!» alla parola tatuaggi Gerard rabbrividì e Frank chiese se andasse tutto bene, lui rispose «Tranquillo, però tatuaggio significa che un ago perfora continuamente la tua pelle per immettere l'inchiostro, ed io sono fottutamente terrorizzato dagli aghi... Comunque i tatuaggi sono una bellissima forma d'arte»
«L'interesse più importante, o comunque che mi sta più a cuore, è la musica. Ho imparato a suonare quando ero piccolo. E mi manca da morire la mia adorata moglie...» aggiunse Mikey.
«Anche io amo la musica, la chitarra mi ha aiutato molto nella vita, però da quando ho iniziato a vedere delle cose strane e che nessuno vedeva non riuscivo più a stare concentrato in quello che facevo» continuò Ray. Per finire il discorso Gerard disse «Io fin da piccolo ho sempre amato l'arte, soprattutto i fumetti, infatti mi sono laureato al Visual Art a New York, e da quello che ho capito amiamo tutti e quattro la musica», all'ultima affermazione ci fu un "Eh già" da parte degli altri e sorrisero.
All'improvviso arrivò Bob «Sarebbe ora di rientrare»
«Ci troveremo qui anche domani, vero? Si può fare Bob?» chiese Ray.
«Si, certo, è strano vedervi così entusiasti, e soprattutto fuori dalle vostre stanze»
«Grazie Bob!» dissero gli altri «E potremmo rimanere di più?»
«Ovvio».
Si alzarono e se ne tornarono nelle loro camere.
Il giorno dopo si cercarono nella mensa, posto in cui non andavano mai, e quando si trovarono andarono a sedersi allo stesso tavolo assieme.








Scusate per l'immenso ritardo. Spero che vi piaccia almeno un pochino questo capitoletto.
Un bacione, FrerardDestroya

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Capitolo 8
*** La Scoperta Di Un Sogno ***


Dopo aver finito colazione c'erano sempre laboratori e sedute con i vari psicologi della casa di cura, loro, però, invece di andarci rimasero seduti al loro tavolo in mensa e Bob rimase dall'altra parte della stanza. I quattro amici ritornarono all'argomento della musica e delle loro famiglie.
«Ragazzi, ditemi qualcosa di più sulle vostre famiglie» disse Mikey «Io vi ho già detto di essere sposato»
«Beh, io sono sposato ed ho tre bellissimi figli, un maschio e due femmine.» rispose Frank.
«Mia moglie e mio figlio sono tutta la mia vita»
«Io pure sono sposato e padre di una bellissima principessa» aggiunse Gerard dopo che parlò Ray.
«Ho sempre sognato di formare una band, fin da piccolo, da quando ho imparato a suonare la chitarra ed il basso» disse improvvisamente Mikey e tutti risposero all'unisono «Anch'io!» e Gerard esclamò «Ho un'idea! Formiamo una band!»
«Ma... Qua come facciamo? Non ce lo permetterebbero mai...» disse demoralizzato Frank, ma intervenne Ray con un barlume di speranza «E se chiedessimo a Bob di lasciarci usare la sala dove anno la musictherapy? Mentre passavo ho visto che lì ci sono gli strumenti musicali, sono sicuro che ce la lascerà usare.» e sorrise. Riuscì a far nascere un po' di speranza agli altri.
«E come chiamiamo la band?» chiese Gee. Tutti iniziarono a pensare ad un possibile nome ed improvvisamente Mikey, come se gli si fosse accesa una lampadina, sparò tutto entusiasta «My Chemical Romance! Chiamiamoci My Chemical Romance!»
Si guardarono entusiasti più che mai e decisero che quello sarebbe stato il nome con il quale si sarebbero chiamati d'ora in avanti.
«Andiamo a chiedere a Bob?» chiese Gerard impaziente «È lì in fondo» e si diressero nella sua direzione.
«Bob, non è che potremmo usare la sala della musictherapy?» si fece avanti Frank timidamente.
«Beh, direi di si!» rispose «Che ci dovete fare?»
«Ehm... Abbiamo formato una band...» disse Mikey. A quell'affermazione brillarono gli occhi di Bob «E come vi chiamate?»
«My Chemical Romance» rispose Ray «L'ha scelto Mikey!» a quell'esclamazione sorrise in modo molto felice anche se non doveva fare troppo nell'occhio.
«Dai ragazzi, venite. Per curiosità... Che strumenti suonate?» chiese.
«Chitarra e canto» dissero Frank e Ray.
«Io il basso» aggiunse Mikey.
«Io canto, ma so suonare un pochino anche la chitarra» terminò Gerard.
«Vi mancherebbe il batterista allora...» disse Bob e subito dopo Ray chiese «Bob, per caso sai suonare la batteria?»
Bob, non aspettandosi questa domanda rimase un po' stranito, anche se stranito non è la parola giusta «Si, la so suonare»
I quattro si guardarono ed annuirono «Vuoi entrare nella band? Ci manca un batterista come sai, e tu saresti la persona perfetta...» disse Gerard.
«Oddio, sì!» disse l'infermiere tutto contento.
«Perfetto, ora siamo al completo» disse infine Ray.
Scoppiarono in una fragorosa risata e si avviarono alla sala.
Bob aprì la porta ed entrarono, si erano praticamente fondati sugli strumenti, ma come biasimarli, era da un sacco di tempo che non suonavano. Bob iniziò a suonare una melodia che solo lui conosceva, però dopo qualche secondo anche Frank, Ray e Mikey iniziarono a suonare e Gee iniziò a cantare «I am not afraid to keep on living
I am not afraid to walk this world alone
Honey, if you stay
I'll be forgiven
Nothing you can say can stop me going home...»
Bob, d'improvviso cambiò canzone e gli altri lo seguirono «What's the worst thing I can say
Things are better if I stay
So long and goodnight
So long and goodnight
And if you carry on this way
Things are better if I stay
So long and goodnight
So long and goodnight
Can you hear me
Are you near me
Can we pretend
To leave and then
We'll meet again
When both our cars collide»
L'infermiere si fermò e gli altri si guardarono un po' confusi «Come abbiamo fatto a seguirlo?» chiese Frank.
«Non lo so Frank, è strano» disse Gee.
«E soprattutto come hai fatto a tirare fuori le parole così, Gee?» continuò Frank. Al soprannome con cui era stato appena chiamato rabbrividì.
Bob si accorse che stavano iniziando a ricordare piccole cose che però erano molto importanti.
«Potremmo scrivere delle canzoni e le basi musicali» disse Bob sorridendo e Gerard disse che aveva scritto delle canzoni tempo fa e che aveva ancora il quaderno con i testi da qualche parte nella camera ed andò a prenderlo.

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