I am my demon

di Sha D Dragneel99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


I AM MY DEMON


Prologo
 
-No! Ti prego fermati!-.
Le mie urla disperate riecheggiavano per la strada deserta, e si mischiavano con i singhiozzi che avevano iniziato a percorrere il mio corpo dinnanzi a quella scena.
Mio fratello era tenuto in ostaggio da uno di loro. Quegli occhi cremisi, occhi freddi, crudi, senza traccia di alcuna umanità ... ma perchè infondo ... loro non erano umani...
-Che scenetta commovente...-.
La sua voce ... la sua voce era fredda, derisoria, di superiorità ... lo vedevo sorridere amaramente, mentre teneva salda la presa sul collo del bambino tra le sue mani...
Quel bambino aveva circa sette anni, uno in più di me.I capelli castano chiari gli ricadevano spettinati e insanguinati sulla fronte, corpendo in parte gli occhi castani umidi di lacrime.  Non sapevo cosa fare ... ero completamente paralizzata dalla paura ... poi la voce di mio fratello mi riporta alla realtà...
-S-sorellina! S-scappa!-, riuscì a dire tra gli ansimi, e al mio ennesimo rifiuto, vidi le sue lacrime scorrergli lungo le guancie, rigandogli il viso.
Cosa avrei dovuto fare? Eravamo da soli ... mamma e papà erano morti, come tutti gli altri adulti nella zona, a causa del misterioso virus che stava sterminando tutta la popolazione umana adulta...
Mio fratello era l'unica persona che mi restava ... e adesso ... stava per essermi portata via...
-Mirai! Scappa!-.
Di nuovo la sua voce che mi implorava di andarmene ... ma come avrei potuto... sapevo che non potevo fare niente, che se fossi rimasta lui ci avrebbe uccisi entrambi ... ma piuttosto che vivere senza nessuno ... avrei preferito la morte...
-Non ascolti tuo fratello, bambina? Sei coraggiosa, sai? ... potrei quasi risparmiarti ... -.
A quelle parole, un impulso di rabbia mi pervase il corpo.
-Che c'è? Non ti sta bene?-, chiese nuovamente lui, derisorio, mentre stringeva la presa sul collo di mio fratello. -Ti offro la possibilità di salvarti e tu non fai niente?... che peccato-.
E lo fece. Con un movimento rapido e silenzioso, affondò i denti nella gola di mio fratello, che lanciò un forte urlo, per poi accasciarsi, senza forze.
Lo lasciò andare. E il suo corpo cadde a terra, immobile.
Non vidi più niente. Mi inginocchia a terra, in preda alle lacrime, senza riuscire a muovere un solo muscolo. Era finita ... mio fratello ... era morto ... 
Sentì i passi del suo carnefice avvicinarsi, e non osai alzare la testa. Forse per la troppa paura, forse per la troppa rabbia ...  non saprei spiegare cosa provassi veramente in quel momento. Ma fu una sensazione che non dimenticherò mai.
Mi afferrò per la gola, sollevandomi fino alla sua altezza come aveva fatto prima con mio fratello, e avvicinò il viso al mio, sorridendo in modo sghembo.
-Voi umani siete così fragili ... è davvero semplice spezzare la vostra poca forza di volontà ... -.
Strinse la presa sul mio collo, facendomi ansimare. Cercai di dimenarmi, ma ogni tentativo fu vano. Adesso ... era veramente finita...
-Allora bambina ... ora che tuo fratello è morto tocca a te, lo sai?-, disse.
Non risposi. Mi limitai a chiudere gli occhi, per evitare il suo sguardo. In risposta, lui strinse ancora di più la presa, avvicinando le unghie affilate alla mia gola.
-Lui si è sacrificato per proteggere te ... e tu non cerchi nemmeno di salvarti ... in pratica hai vanificato la sua morte, lo sai? ... ma come siamo egoisti... -.
Vidi i miei occhi scuri riflessi nei suoi.
-Mhh... -.
Non sapevo cosa dire. Non  avevo la forza di parlare, di pensare, di fare niente. Volevo solamente che quell'incubo fosse finito presto.
-Sai cosa farò adesso?-, chiese lui dopo un po. -Non ti ucciderò, piccola umana-.
Mi lasciò cadere a terra.
-No ... ti farò vivere con il rimorso di quello che è successo ... pensaci ... anche quando crescerai vanificherai la vita delle persone in questo modo? Ahahaah!-.
Mi inginocchia a terra, con le lacrime agli occhi, guarando prima lui, e poi il piccolo corpo senza vita di mio fratello, poco distante da noi.
E scappai.
Inizia a correre senza sosta, lontano da quel posto, lontano da tutto ... non avevo nessun motivo di contiunare a vivere ... ero sola ... i miei genitori erano morti ... mio fratello era morto per salvarmi ... e io non riuscì a fare altro che pensare di farla finita.
 
***
Da quel giorno, non faccio altro che ripensare a quell'episodio. 
Ormai sono passati undici anni da quando è successo.
E in undici anni, non ho potuto dimenticare.
Non ho potuto ... ma forse, non l'ho nemmeno voluto.
Ancora oggi mi chiedo dove ho trovato la forza di continuare a vivere ... ma adesso sono qui ... sono viva ... anche se vivo con il rimorso di quello che è successo undici anni fa.
E' passato molto tempo ... ma devo andare avanti ... in un modo o nell'altro.
Solo di una cosa sono certa ... non mi dimenticherò mai di quell'episodio. Ormai è rimasto stampato nella mia testa, come un inchiostro indelebile che ne le azioni, ne il tempo, riusciranno a cancellare.
Perchè a volte, il passato di una persona, forma una corazza impenetrabile, che nessuno riuscirà mai ad oltrepassare. E io in quella corazza ci sono chiusa da undici anni, senza riuscire ad uscirne.





//Angolo dell'autrice//

Salve a tutti ^^ Questa è la prima storia che pubblico in questo fandom, e spero possa essere di vostro gradimento ^^
Prima di terminare vorrei solo dare alcuni avvertimenti a riguardo, iniziando innanzitutto dal fatto che, come gia specificato nell'introduzione, i fatti della storia si svolgono a partire dalla seconda stagione dell'anime, e proseguiranno sino ad arrivare alla fine (percghè logicamente a terza stagione non è ancora uscita, mannaggia .-.) ... aggiungo inoltre che per aiutarmi nella scrittura in alcune parti ho fatto riferimento al manga ^^
Poi che dire ... il mio principale obbiettivo doveva essere quello di inserire la storia all'interno dell'anime senza sconvolgere particolarmente la trama principale dell'anime stesso (cosa che odio è-é) ... e quindi spero di esserci riuscita senza aver combinato troppi casini xD
E ora che questo angolo dell'autrice ha quasi fatto invida alla Divina Commedia (?) sarà meglio che concluda ^^ (ah inoltre avviso anche che ci saranno molti capitoli, quindi dovrete pazientare un po' ^^) ... spero che leggiate e che mi lasciate un commento, anche breve, sulla storia ^^ 
Ci terrei molto in quanto ci ho messo davvero molto impegno a scriverla :) Quindi ringrazio in anticipo che lo farà ^^
Ciao, e alla prossima :D

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1


Adesso la mia vita si potrebbe definire "normale", in un certo senso ... certo, ammesso che in questa situazione si possa ancora usare questo termine, con i vampiri intenzionati ad annientare il genere umano e i mostri che ultimamente stanno terrorizzando la popolazione rimasta...
Ma a parte questo, più o meno le cose stanno riprendendo come sempre ... vado a scuola, ho un posto dove stare, insomma ... non posso lamentarmi della mia sistemazione. Infondo finchè staremo oltre queste mura, e non ci recheremo all'esterno, le cose proseguiranno senza problemi, o questo è quello che penso.
Non che l'idea di vivere qui, al sicuro da tutto, mentre fuori stanno succedendo cose impensabili mi attiri molto ... da un po' di tempo stavo pensando a una cosa ... 
In passato ho commesso l'errore di tirarmi indietro ... ho permesso alle persone a cui tengo di sacrificarsi per me, mentre io non ho fatto niente... sono rimasta a guardare come una codarda. Non ho più intenzione di ripetere questo errore.
E ciò spiega anche il mio radicale cambiamento nel corso degli anni ... se da bambina ero remissiva e insicura, adesso che sono cresciuta ho deciso di cambiare atteggiamento. Non starò più a guardare mentre mi vengono portate via le persone che amo ... non più.
Per questo non voglio passare la mia vita qui, al sicuro, mentre sono consapevole dei disastri che stanno succedendo fuori.
Ovviamente queste sono tutte ambizioni ... come realizzarle non mi è nemmeno passato per l'anticamera del cervello, purtroppo ... infondo di questi tempi non è che una ragazza di diciassette anni possa fare granchè, dopotutto...
Bella situazione ... 
-Miiiiiraaaa-.
La voce squillante di Cihiro mi fa sobbalzare, e subito mi volto verso la ragazza dai capelli ricci e mori che si è spostata dietro di me.
-Miraa, sei stata attenta alla lezione? ... oppure eri ancora immersa nei tuoi pensieri?-, mi chiede, squadrandomi attentamente con i suoi occhi castani, da dietro gli occhiali.
Io le rivolgo un sorriso rassegnato, per poi chiudere il libro aperto sul mio banco.
-Mi hai beccata...-, dico, sorridendole.
-Come sempre-, risponde lei ricambiando il sorriso, per poi sedersi al suo posto accanto al mio.
Lei è la mia sola amica, da quando frequento questa scuola. Inizialmente, non rivolgevo la parola a nessuno, e dal momento che non lo facevo, gli altri evitavano di parlarmi. E a me andava bene così, infondo. Non sono mai stata brava con le amicizie, ma fortunatamente poi ho incontrato Cihiro ... e che dire, dopo il nostro incontro tutto è cambiato, in meglio oserei dire. Lei mi ha insegnato ad aprirmi di nuovo con le persone, mi ha accettata nonostante i nostri caratteri siano l'esatto opposto. Lei allegra, vivace, espansiva, mentre io tutti questi aggettivi me li posso sognare ...
Ad ogni modo, siamo andate subito daccordo, e con il tempo, la nostra amicizia si è rafforzata a tal punto che poco tempo fa abbiamo deciso di condividere un appartamento, dal momento che anche lei viveva da sola, dopo la morte dei suoi genitori, quando era ancora una bambina.
Non parliamo spesso del passato, io e lei ... è al corrente di cio che mi è successo, ma evito di riaffrontare l'argomento perchè finisce sempre che lei si rattrista ... e non voglio che rinunci a sorridere per me... le sono grata per tutto quello che ha fatto ... per tutto quello che sta facendo tutt'ora. Non pensavo sarei riuscita a farmi degli amici dopo quello che è successo, ma per fortuna mi sbagliavo...
-Hai sentito la notizia che gira, ultimamente?-, mi chiede Cihiro, appoggiandosi al banco.
-Mh? Quella dei vampiri che stanno progettando l'ennesimo attaccò all'umanità?-, faccio io, disinteressata.
-Quella è la prassi ... -, fa lei alzando gli occhi al cielo. -No bhe, intendevo le selezioni per ... accidenti, come si chiama? ...-.
- ... -.
-Ma si, Mira, quelle persone che uccidono i vampiri ... La Compagnia Demoniaca della Luna, ecco!-.
- .... ah, sì ... ne ho sentito parlare ... -, rispondo io osservando fuori dalla finestra. In effetti era vero. Avevo sentito di una specie di organizzazione anti-vampiri, dove le reclute venivano addestrate appunto per combattere i vampiri e proteggere le persone. -Comunque...-, faccio, voltandomi a guardarla. -Selezioni, hai detto?...-.
Lei annuisce e si appoggia allo schienale della sedia.
-Si, hanno selezionato dei ragazzi della scuola e adesso bho ... credo li abbiamo portati con loro per addestrarli o cose del genere-.
-Ah ... bene ... -.
- .... bene?-, mi chiede lei perplessa.
In risposta mi limito ad alzare leggermente le spalle.
-Buon per loro ... almeno non passarenno il resto dei loro giorni al sicuro dietro queste mura...-.
-Eh?Mira, ma sei scema? Noi siamo qui al sicuro mentre fuori si sta scatenando il finimondo e tu hai il coraggio di lamentarti?-, domanda, incredula.
Ah fantastico, e adesso cosa le rispondo? ...
-Non mi sto lamentando ... -, dico, cercando di essere il più disinvolta possibile. -Dico solo che almeno si renderanno utili all'umanità, a differenza nostra...-.
-Cosa stai insinuando, guarda che anche noi abbiamo un'utilità, sai?-, risponde Cihiro atteggiandosi.
-Ovvero?-, chiedo io alzando un sopracciglio.
-Bhee... siamo il futuro dell'umanità-, esclama lei con aria fiera. -Noi saremo i nuovi adulti del futuro, quindi di conseguenza sarà compito nostro portare avanti la razza umana. O qualcosa del genere...-.
Ci guardiamo in silenzio per qualche istante, per poi metterci a ridere simultaneamente.
-Dio, Cihiro ... vedo che stai entrando nella mentalità dei professori, eh?-.
-Ahaha... oddio che cosa brutta-, fa lei cercando di riprendersi, per poi tornare seria. -No, ma davvero, Mira ... guarda che anche noi abbiamo un utilità ... solo, mentre loro si rendono utili sul campo, noi ... -.
-Ce ne stiamo qui protetti a osservare quello che succede, sperando che questa situazione finisca presto...-, concludo io guaardandola.
-Bhe... in un certo senso ... -.
Per un attimo, stiamo entrambe in silenzio, a riflettere, forse, sulle nostre parole.
-Prima o poi qualcosa dovrà cambiare...-, faccio io a bassa voce, guardando fuori dalla finestra. Sento lo sguardo di Cihiro posarsi lentamente su di me, e mi lascio sfuggire un sospiro silenzioso.
E mentre sono assorta nei miei pensieri, fondati o meno, sento delle urla squarciare il silenzio del giorno.

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2


Ovunque si sta scatenando il caos.
Gli studenti si affollano verso le uscite di sicurezza, in preda al panico, mentre gli altoparlanti ripetono senza sosta l'avviso che dei vampiri sono riusciti ad infiltrarsi all'interno delle mura, e stanno attaccando senza pietà.
-Come diavolo è stato possibile?-, mi chiede Cihiro mentre io e lei seguiamo gli altri, nel tentativo di evaquare l'edificio.
-Non lo so-, rispondo io guardandomi intorno. -Ma non mi piace per niente-.
Nella confusione generale, riusciamo ad abbandonare la scuola, e tutti gli studenti vengono condotti al sicuro dalle forze militari e dai membri dell'Esercito Demoniaco Imperiale Giapponese.
O almeno, questo era quello che pensavo...
-Aiuto! Per favore, qualcuno mi aiuti!-.
Una ragazza corre verso di noi, con le lacrime agli occhi. Mi sembra di conoscerla ... era della classe accanto alla nostra, si chiamava Itori, se non ricordavo male.
-Ehi, che succede? La tua classe è gia stata fatta spostare altrove-, dico io perplessa, notando che effettivamente lei era l'unica ancora nei pressi della scuola.
-L-lo so, ma mia sorella è ancora a scuola!-, esclama lei disperata.
A quelle parole, sbianco di colpo. 
-Come sarebbe a dire?? Hai avvertito i soldati?-, faccio, preoccupata.
-S-sì, hanno controllato dappertutto ma dicono di non averla trovata...-.
-Cosa?-, esclamo io perplessa. -Ma sei sicura che tua sorella sia ancora li?-.
-Si, sono sicurissima, non è uscita con noi ... -.
Cihiro si sporge verso di me, curiosa.
-Mira, che sta succedendo?-.
- ... sua sorella è ancora dentro ... -, faccio io rivolgendo lo sguardo verso l'edificio scolastico.
-Come?-, fa Cihiro perplessa. -Ma ... Itori, hai avvisato i soldati?-.
-Si, ma non l'hanno trovata-, dice Itori con gli occhi lucidi. -C-cosa devo fare? N-non posso lasciare mia sorella...-.
-Itori mi dispiace tantissimo ... vieni, forse riusciamo a convincere i soldati a ricontrollare-, dice Cihiro preoccupata.
Ma io non la sto ascoltando. I soldati si stanno dando un gran da fare per evaquare la zona, e il perimetro della scuola è isolato dal resto. Alcuni uomini sono a guardia delle porte, mentre altri soldati armati controllano le possibili entrate.
Itori non poteva essersi sbagliata ... 
-Mira-, sento Cihiro mettermi una mano sulla spalla. -Vieni, andiamo a parlare con i soldati-.
-Cihiro, quelli non ti ascoltano, siamo nel bel mezzo di un attacco-, rispondo io, realista. - ... a questo punto c'è solo una cosa da fare...-.
Anche se non lo vedo, riesco a immaginare lo sguardo perplesso di Cihiro a quelle parole. Ma del resto, mi sembrava l'unica soluzione possibile. Azzardata, certo, forse anche imprudente ... ma non avrei lasciato quella ragazza indietro, a costo di finire nei casini.
Senza pensarci, inizio a correre, allontanandomi dalla classe e dai miei compagni.
-Mira! Mirai, dove stai andando, fermati!-.
Sento la voce di Cihiro, urlare e pregarmi di tornare indietro, ma non la ascolto ... scusami Cihiro ... ma non posso stare a guardare.
Oltrepasso i soldati presenti sulla zona e torno correndo verso la scuola, entrando dalla porta sul retro, per poi incamminarmi a passo spedito per i corridoi deserti.

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3


- ... ehi! C'è qualcuno?-.
Inizio a controllare nelle classi vuote, ma della sorella di Itori nessuna traccia. Dove può essere? 
Avanzo silenziosamente, e ad ogni passo, sento una fastidiosa sensazione addosso. Non so a cosa sia dovuta ... ma forse, adesso che ci penso, il mio è stato un gesto azzardato ... troppo azzardato ... ma ormai è inutile tirarsi indietro, sono arrivata fin qui, non ho intenzione di mandare tutto all'aria.
Svoltando il corridoio a destra, sento dei singhiozzi provenire dal laboratorio di chimica, e subito mi affretto ad entrare.
A terra, appoggiata a un bancone, una ragazza dai capelli castani sta piangendo, tenendosi una gamba. 
-A-aiuto ... vi prego, aiutatemi ... -, la sento dire.
Subito, corro verso di lei, per accertarmi che stia bene.
-Sei la sorella di Itori?-, chiedo, accucciandomi davanti a lei.
-S-sì ... m-mia sorella...-.
-Tua sorella sta bene, non preoccuparti-, le dico io sorridendole rassicurante. -E' stata lei a dirmi che eri qui ... tranquilla, ti aiuto io ad uscire adesso-.
-G-grazie ... grazie mille-, fa lei, trattenendo le lacrime.
Osservo la sua gamba, preoccupata.
-Riesci a camminare?-.
Lei scuote la testa.
-Credo di essermi slogata la caviglia cadendo mentre cercavo di fuggire ... -.
-Daccordo ... -, faccio io sorreggendola. -Reggiti a me, va bene?-.
-Sì ... -.
Sorreggendola, inizio a compiere piccoli passi verso la porta, convinta che tutto stesse andando secondo i piani, quando dei passi lenti e una presenza dietro di noi, mi fanno bloccare.
Lo sapevo ... era stato fin troppo facile ... 
Giro la testa, appena in tempo per vedere un vampiro fiondarsi verso di noi. Subito, spingo via la ragazza accanto a me, finendo al posto suo, contro il muro a causa del colpo.
-Mhgn ... -, mugugno un po' a causa del colpo preso, ma mi rialzo subito, cercando con lo sguardo di individuare la ragazza. E' a terra, dall'altro lato del corridoio, e non riesce a muoversi a causa della caviglia dolorante. E come se non bastasse, quel vampiro del cavolo la sta puntando.
-Hei!-.
Senza pensarci, mi metto a richiamare la sua attenzione. Quello si volta scocciato, puntando gli occhi rossi nei miei.
-Coraggio, vieni a prendermi!-, urlo, agitando le braccia. -Sono qui, stupido--coso!-.
Si, certo che i miei insulti sono il non plus ultra della creatività...
Lo sento ringhiare irritato e mostrarmi i canini affilati e sporchi di sangue ... Perfetto. Afferro la prima cosa che mi capita a tiro, in questo caso un pezzo del muro che si era staccato, e lo lancio contro di lui, colpendolo sulla spalla. 
E a quanto pare questo gesto non ha fatto altro che irritarlo ancora di più, perchè si sta allontanando dalla ragazza, avvicinandosi minaccioso a me. Bene, proprio quello che volevo.
Inizio a correre per il corridoio, vorrei attirarlo il più lontano possibile dalla ragazza, possibilmente fuori scuola, dove ci avrebbero pensato i soldati a sistemarlo.
Ma non è così facile come sembra ... il vampiro ovviamente è molto più agile di me, e ci mette poco a raggiungermi e bloccarmi in una classe vuota.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4


Questo non lo avevo previsto ... ma devo stare calma, se inizio ad agitarmi non farei altro che peggiorare la situazione.
Il vampiro si fionda verso di me, cercando di infilzarmi con le sue unghie affilate, ma riesco ad evitare a pelo l'attacco, lanciandomi a terra e facendogli conficcare la mano nel muro, prendendo tempo.
Mi rialzo velocemente ed esco dalla stanza, cercando l'uscita della scuola, ma trovandola bloccata. 
-Dannazione!-.
Cerco di aprirla, ma non ottengo nessun risultato. E' chiusa da fuori, sarebbe impossibile riuscire ad aprirla dall'interno.
E come se non bastasse, la sanguisuga si è liberata e sta correndo verso di me con aria incazzata nera ... fantastico, che bella situazione!
Inizia ad attaccarmi ripetutamente, e ovviamente non ho possibilità di contrastarlo disarmata com'ero... cerco disperatamente di evitare i suoi attacchi, mentre continua a pensare a una via di fuga.
Poi, una fitta al fianco mi toglie il fiato, facendomi accasciare a terra, dolorante.
Il vampiro sogghigna mostrandomi le unghie insanguinate, e io sussulto. Non mi ero nemmeno accorta di essere stata colpita ...
Lui non perde tempo, e si fionda verso di me, pronto al colpo finale, ma grazie a non so quale colpo di fortuna, afferro un robusto quadro di vetro che si era staccato dalla parete e devio l'attacco, per poi colpirlo violentemente in testa.
Il vampiro indietreggia, con il viso insanguinato, e ringhia ferocemente, mentre io approfitto di quel colpo di fortuna per rimettermi in piedi e riprendere a correre. Ma con quella dannata ferita al fianco sono ancora più lenta del solito a scappare, e capisco che sarebbe stato inutile.
Mi fermo per riprendere fiato, e mi guardo indietro per controllare. Non sono seguita, ma sono sicura che presto me lo ritroverò di nuovo davanti, e questa volta non penso di avere qualche altro colpo di fortuna dalla mia parte...
Inizio a pensare di aver fatto davvero una grossa cavolata a mettermi in questa situazione ... ma del resto non potevo stare a guardare ... spero solo che la ragazza riesca a resistere ancora un po'...
Dei passi attirano la mia attenzione, e come previsto, ecco il mio inseguitore piazzarsi davanti a me, con un'espressione di puro odio stampata sul volto. Bhe, non credo di stargli molto simpatica dopo avergli tirato un quadro in testa ...
Ad ogni modo, credo sia più che determinato a porre fine all'inseguimento, si capisce lontano un miglio ... devo inventarmi qualcosa, e alla svelta ... non ho nessuna possibilità contro di lui, se si mette a fare sul serio ... L'unica soluzione sarebbe quella di scappare, ma di sicuro se mi insegue non riuscirei ad andare molto lontana ... oddio che situazione ... 
Il vampiro si fionda su di me, e io mi butto nella direzione opposta, evitandolo e sentendo il rumore dei vetri delle finestre che andavano in frantumi. Era finito contro le finestre, frantumando i vetri, ma non aveva riportato il benchè minimo danno, e adesso era pronto ad attaccare di nuovo.
Stavo gia per mettermi a correre, quando un idea si fa strada nella mia mente ... le finestre! Le finestre erano una possibile via d'uscita, e considerando che ero solo al primo piano, l'atterraggio non sarebbe stato poi tanto disastroso... era fatta!

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5


Corro verso la finestra con i vetri gia rotti in precedenza e mi affaccio, controllando di sotto ... non c'è nulla che possa attutire la caduta, a parte forse una siepe che dovrei riuscire a centrare con un po' di fortuna.
Ero sul punto di lanciarmi, quando sento il vampiro fiondarsi contro di me con un potente impatto, e facendomi perdere l'equilibrio, finiamo entrambi col cadere.
L'atterraggio è dolorosissimo, nonostante sia riuscita, in qualche modo a cadere sulla siepe, e a non riportare danni evidenti, se non qualche taglio sulle braccia dovuto al contatto con i rami e alcuni vetri rotti della finestra...
Il vampiro è atterrato in piedi davanti a me, e si sta avvicinando velocemente ... ora che sono riuscita a portarlo fuori, non posso fare altro che aspettare che i soldati si accorgano della sua presenza... e spero che succeda il prima possibile.
Avanza verso di me, saltandomi addosso con furia omicida, e io lancio un urlo, cercando di dimenarmi, mentre vedo i suoi canini avvicinarci con rabbia al mio collo.
Appoggio una mano sul terreno, e vengo a contatto con una superficie liscia e fredda ... giro lo sguardo e noto che si tratta di un pezzo di vetro caduto dalla finestra. Senza pensarci, lo raccolgo e lo conficco nella spalla del vampiro, che ringhia infastidito e cerca di estrarlo.
Approfitto della sua distrazione per calciarlo via e rimettermi in piedi barcollante, mentre lui, nel frattempo, si è ripreso ed è pronto per affrontarmi di nuovo.
Inizio ad essere stanca ... la testa mi gira, non so se per lo sforzo o per la ferita al fianco che continua a sanguinare ... ma non posso mollare... 
Mi appoggia a una parete, ansimando per lo sforzo eccessivo, mentre il vampiro si avvicina.
Lo guardo, cercando disperatamente un modo per uscire da questa situazione, ma non ho nessuna idea ... e dei soldati ancora nessuna traccia ... 
Poi, a pochi centimetri da me, il vampiro si ferma, e si volta irritato alle sue spalle. Seguo il suo sguardo, e sbianco quando vedo Cihiro in piedi poco lontano da noi, armata di sassi, come quello che ha appena lanciato in testa al vampiro...
-Cihiro!-, urlo, scioccata. -Cosa ci fai qui, vattene!-.
-N-no che n-non me ne vado!-, fa lei, tremante, brandendo un altro sasso, per poi scagliarlo nuovamente contro il vampiro, il quale non si muove e la osserva irritato. -L-lascia in pace la mia amica, mostro!-, urla, continuando a colpirlo.
Il vampiro, al limite della pazienza, si fionda su di lei, e fa per colpirla. Sento Cihiro urlare, e subito afferro il pezzo di vetro usato in precedenza, incidendomi il braccio e facendolo sanguinare copiosamente.
Il vampiro si blocca e si gira, affamato, verso di me, puntando lo sguardo sul sangue che cola dal mio braccio. E si avvicina. 
Mi lascio cadere contro la parete, ormai quasi allo stremo, mentre sento le urla disperate di Cihiro implorarmi di scappare.
Scusami Cihiro ... ci ho provato ... 
Chiudo gli occhi, aspettandomi un dolore atroce da un momento all'altro, ma inaspettatamente non succede. Passa qualche secondo, prima che mi decida a riaprirli, e ciò che vedo mi lascia senza parole.
Il vampiro è stato trafitto dalla lama di una spada, e dopo aver lanciato un ultimo lamento di dolore, scompare.
Vedo Cihiro accasciarsi a terra, anche lei senza parole per quello che è appena successo, e quando alzo lo sguardo, incrocio degli occhi viola squadrarmi con aria seccata.
-E tu chi saresti, ragazzina?-, mi chiede un giovane uomo dai capelli corvini, ritirando la spada con la quale aveva ucciso senza fatica il vampiro. 

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6


- .... -.
Lo guardo ancora un po' provata dalla situazione, ma cerco di riprendermi e parlare.
- ... mi chiamo Mirai ... -.
-Bene, onorato ... -, fa lui in tono sarcastico. -Ma quello che intendevo, e che forse tu non hai capito dal momento che era sottinteso è ... cosa ci fai qui? E sopratutto, cosa pensavi di fare contro quel vampiro-.
-Ecco ... il fatto è che una ragazza era rimasta dentro l'edificio ... i soldati non l'hanno trovata, sua sorella era disperata e quindi ho deciso di andare a cercarla-, spiego io.
L'uomo mi guarda come se avessi appena raccontato una storia assurda.
-Sei seria, ragazzina? Di questo ce ne saremo occupati noi, non esiste che dei civili prendano questo tipo di iniziative-, dice, guardandomi serio. E del resto non aveva nemmeno torto...
Solo in quel momento, noto la sua uniforme e i numerosi distintivi affissi ad essa. Suppongo si tratti di uno dei Generali dell'Esercito Demoniaco Imperiale Giapponese, o qualcosa del genere.
-Ehi, mi stai ascoltando?-, dice lui, abbassandosi per essere alla mia altezza. Sussulto e scuoto un po' la testa per riprendermi dai miei pensieri, per poi annuire pentita.
-S-sì, chiedo scusa ... la prossima volta farò più attenzione-.
-Ecco, brava ... -, fa lui rialzandosi, per poi lasciarsi andare a un sospiro esasperato. -Comunque ... tu e la tua amica state bene?-, chiede, indicando Cihiro, la quale corre subito verso di me per abbracciarmi.
-Miraaaa, sei una cretina, che cazzo volevi fare??-, mi chiede, con gli occhi lucidi, senza sciogliere l'abbraccio. Io sorrido piano e la stringo.
-Scusami ... si lo so, sono una cretina...-.
-Certo che lo sei, stupida!-, esclama di nuovo lei guardandomi, per poi squadrarmi attentamente. -Oddio, Mira, sei ferita...-, dice, notando i vestiti insanguinati.
-Nulla di grave ... -, faccio io. -Tu stai bene?-.
-Sì, io sì ... -.
-Bene, a posto-, dice l'uomo disinteressato. -Mi sono risparmiato un sacco di problemi sapendo che state bene-.
-Ah-, fa Cihiro notandolo, per poi fare un piccolo inchino in segno di riconoscenza. -La ringrazio infinitamente per aver salvato la mia amica-.
-Non devi ringraziarmi, ho solamento fatto il mio lavoro ammazzando quel vampiro ... il mio obbiettivo era quello, non salvare la tua amica-.
Vedo Cihiro aggrottare le sopracciglia, irritata.
-Che significa questo?? Voi dovreste proteggere le persone dai vampiri, non solo ucciderli!-.
-Proteggiamo le persone uccidendoli, non vedo dove stia il problema ... -, fa l'uomo rimettendo a posto la spada. -Comunque ... vedo che siete ancora in piedi ... -.
- .... certo che siamo ancora in piedi, cosa intende dire con questo?-, chiede Cihiro perplessa.
L'uomo ci osserva per qualche istante, per poi sollevare leggermente l'angolo delle labbra in un sorrisetto soddisfatto.
-Ah, nulla ... -.
-Tenente Colonnelo Guren!-.
Ci voltiamo e vediamo uno dei soldati avvicinarsi a noi, per poi fare rapporto all'uomo. Quindi la persona che mi aveva salvata era un Colonnello dell'Esercito Demoniaco Imperiale?...

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7


-Abbiamo recuperato tutti i dispersi, nessun morto, solo qualche ferito-.
-Mi scusi-, faccio io avvicinandomi al soldato. -Una ragazza è rimasta dentro scuola ... l'avete trovata?-.
-Sì, l'abbiamo appena recuperata-.
-Sta bene?-.
-Si, nulla di grave-, mi assicura il soldato. -E' stata portata al sicuro così come gli altri-.
-Bene, ottimo lavoro-, dice il suo superiore. Tenente Colonnello Guren, così lo ha chiamato il soldato. -Di ai soldati che ci ritiriamo-.
-Sissignore-.
Detto questo, il soldato torna dagli altri a riferire gli ordini, mentre Guren resta fermo davanti a noi.
- .... bhe?-, fa Cihiro. 
- ... tu, ragazzina ... -, dice Guren guardandomi.
-Mh?-.
- ... perchè hai deciso di mettere in pericolo la tua vita per quella ragazza? Era una tua amica?-.
-Ecco ... veramente no... -, faccio io, guardando in basso. 
-No, quindi fammi capire ... ti sei quasi fatta ammazzare per soccorrere una persona che nemmeno conosci?-.
-Bhe, che c'è di male?-, chiede Cihiro contrariata. -Lo ha fatto perchè è un'imprudente, ma non puo negare che abbia avuto coraggio ... nessun altro lo avrebbe fatto-.
-Cihiro ... -.
Guren la guarda alzando un sopracciglio, ma Cihiro regge il suo sguardo, determinata.
-Che ne sapete voi di cos'è il coraggio?-, fa lui con un sorrisetto irritante. -Siete solo delle mocciosette che credono di poter fare le eroine ... -.
-Veda di darci un taglio!-, esclama Cihiro irritata. -Se non fosse stato per Mira, chissà quando i vostri soldati avrebbero ritrovato la ragazza, impegnati com'erano a tenere sotto controllo la situazione all'esterno!-.
-Cihiro, smettila ... -, faccio io un po' a disagio. Dire le cose in faccia alle persone, con sincerità e in modo schietto è sempre stata una delle sue caratteristiche ... ma non mi sembrava il caso di rivolgersi così a un Generale dell'Esercito...
-No, Mira, non la smetto! Sei stata più coraggiosa di quei soldati a voler tornare indietro a soccorrere quella ragazza, mettendo in pericolo la tua vita, e questo qui ha anche il coraggio di criticarti!-.
-Io non sto criticando nessuno-, ammette Guren con aria annoiata. -Sto solo dicendo quello che penso-.
-Allora glielo dica in faccia quello che pensa, senza ricorrere a giri di parole!-, dice ancora Cihiro, guardandolo.
-Oh, ma certo-, ribatte Guren guardandomi. -Penso solamente che questo non sia il posto adatto a te-.
- ... come?-, faccio io perplessa.
-Intendo dire ... che da oggi ti unirai all'Esercito Demoniaco Imperiale-.
Resto in silenzio, guardando basita l'uomo davanti a me, che invece sembra rilassato e convinto delle sue parole.
-C-che cosa?-, chiede Cihiro scioccata. -M-ma che sta dicendo, è impazzito?-.
-No, affatto, non permetterti di criticare le mie scelte-, risponde Guren sicuro di se. -Oggi ci ho visto bene ... prima di uccidere quel Vampiro, ho invocato il mio Demone ... e la sua influenza non ha avuto effetti negativi su di voi ... infatti non avete perso i sensi o cose simili, ma siete rimaste entrambe in piedi, come se nulla fosse successo-.
Sussulto.
-Ecco cos'era allora...-.
-Mh?-.
 - ... avevo una strana sensazione qualche secondo prima dell'attacco del vampiro ... -.
-... in effetti io stavo un po' male, mi girava la testa...-, ammette Cihiro perplessa. -Ma che cos'è questa storia dei Demoni?Quali demoni?-.
Guren sospira, portandosi una mano tra i capelli.
-Avrete molto da imparare ... fate i bagagli, mocciose, da oggi si cambia vita-.

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8


In quel momento, non capii cosa intendesse Guren con quelle parole ... ma per un attimo, mi passò per la testa l'idea che quella fosse l'occasione che aspettavo.
Quando il Colonnello spiegò a me e Cihiro le sue intenzioni di farci aruolare, per un attimo rimasi interdetta da quella decisione. In base a cosa poi, lo aveva deciso? Per un suo capriccio personale? Così perchè gli andava? Perchè aveva visto in noi qualcosa di speciale? O forse era solamente un modo per prendersi gioco di noi?
Non lo capivo. E sinceramente non lo capisco nemmeno adesso. 
Sin dall'inizio, Cihiro si era mostrata contrariata, diceva che sarebbe stato impensabile per noi intraprendere quella strada, che era una battaglia persa in partenza.
Ma io continuavo a pensarci. Continuavo a pensare a quella proposta, a tutto quello che era successo quel giorno. La mattinata, i discorsi con lei, l'evaquazione ... Itori, sua sorella, il vampiro ... tutto.
Le immagini dei fatti accaduti quel giorno mi passavano in testa come i frammenti di un film.
Era ovvio che Guren si aspettasse una risposta da noi.E per quando Cihiro continuasse a mostrarsi contrariata, io iniziava sul serio a prendere in considerazione la sua proposta.
I miei pensieri vengono poi interrotti dal bussare di qualcuno alla porta. 
-Si avanti-.
-Mira ... come va?-, mi chiede Cihiro entrando piano. -Stai meglio?-.
-Sì sì, tutto a posto-, dico io osservanomi la fascitura al fianco.
-Accidenti a te, quanto sei stupida ... -, mormora lei a bassa voce, sedendosi accanto a me. -Mi hai fatto preoccupare tantissimo, cretina ... -.
-Mi dispiace ... davvero scusami-, rispondo io sentendomi un po' in colpa. -Ma adesso sto bene-, aggiungo sorridendo.
-Gia, per fortuna!-, ribatte lei tirandomi una sberletta sulla testa, e entrambe ci mettiamo a ridere.
-Comunque, Mira ... -, aggiunge poco dopo, con aria seria, e tenendo lo sguardo basso. -Tu ... cosa hai intenzione di fare?-.
Sapevo benissimo a cosa si riferiva ... e adesso cosa le dico? Non so nemmeno io cosa fare, è successo tutto così in fretta che non ho nemmeno avuto il tempo di rifletterci come si deve, dal momento che il Colonnello si aspetta una risposta immediata...
-Io ... -.
-Mira-, Cihiro alza la testa e mi guarda attraverso gli occhiali. -So che vorresti andare ... -.
Sussulto.
Cihiro sorride piano, guardando il pavimento.
-Mi hai tirata scema con i tuoi dicorsi sul cambiare vita, poter fare qualcosa di utile per l'umanità e tutto il resto ... e dimmi tu se questa non è l'occasione che cercavi ... -.
La guardo senza sapere cosa dire ... in tutti questi anni, penso che nessuno abbia imparato a conoscermi e a capirmi meglio di questa ragazza ... per lei sono come un libro aperto .. riesce a capire cose di me che nemmeno io sapevo a volte.
Sospiro silenziosamente, guardando in basso ai piedi del letto.
-Si, hai ragione ... -, dico piano. -Solo ... ho paura ... -.
-Paura?-, mi chiede lei guarandomi. -Mirai Maercs che ha paura di qualcosa?-, sorride dolcemente e io faccio lo stesso.
-Strano eh? ... ahah ... no scherzi, ma ho davvero paura ... -.
-Mira ... fai bene ad aver paura ... -, ammette lei guardandomi. -Ne avrei anche io al tuo posto, molta più di te-, fa una pausa. -Se devo essere sincera, io non avrei nemmeno preso in considerazione la proposta di quell'uomo ... -.
La guardo per capire fin dove vuole arrivare.
-Ma tu lo hai fatto-, aggiunge lei puntando gli occhi marroni nei miei. -Lo hai fatto, lo hai preso in considerazione, e ciò significa che tu lo faresti ... e lo faresti non per dimostrare a qualcuno che non sei una codarda, ma perchè è quello che vuoi fare-.
-Cihiro...-.
-Quindi adesso che sei così vicina al tuo obbiettivo ... non puoi tirarti indietro, perchè io non te lo permetterò!-.
La guardo senza parole, e lei regge il mio sguardo. Riesco chiaramente a vederla, la determinazione nei suoi occhi ... e finalmente so cosa devo fare.
Mi alzo dal letto e prendo un respiro profondo, sorridendo.
-Hai ragione ... lo farò-.
La vedo sorridere felice, e anche lei si alza, mettendosi davanti a me.
-E io verrò con te...-.
Sussulto, guardandola. Una cosa del genere proprio non me l'aspettavo...
-Cos... Cihiro, che stai dicendo?...-.
-Bhe, scusa cosa credi? Se ti lascio da sola di sicuro non dureresti nemmeno un giorno, finiresti subito nei guai ... -.
Mi lascio sfuggire un mezzo sorriso mentre la guardo.
-Quindi ... lo faremo?-, chiedo.
-Si-, afferma lei guardandomi e sorridendo. -Insieme-.

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9

Ho l'ansia. 
Durante tutto il tragitto per raggiungere il Quartier Generale praticamente non ho aperto bocca, nonostante Cihiro cercasse in tutti i modi di rassicurarmi mettendosi a parlare ininterrottamente come suo solito.
Sento un terribile nodo allo stomaco ... non so perchè, non ho paura, infondo ho deciso io di venire qui, ma un po' per la situazione, un po' per cio che era appena successo, mi sento quasi come se stessi per svenire da un momento all'altro.
-Mira, rilassati, sembri un cadavere da quanto sei sbiancata ... -.
Cihiro mi riprende per l'ennesima volta, mentre camminiamo dietro a dei soldati che ci stanno scortando fino a destinazione.
-Scusa ... sto bene, davvero ... sono solo un po' nervosa...-, ammetto io torturandomi le mani.
-Si ti capisco, anche io lo sono fidati ...però se ci pensi credimi, sarà peggio-, mi dice, guardandomi. -Coraggio, cerca di rilassarti, andrà tutto bene!-.
Annuisco e faccio un respiro profondo, cercando di calmarmi e non faccio in tempo ad aprire bocca, che i soldati ci avvisano che siamo arrivati a destinazione.
Non avevo mai visto un posto simile. Tutto mi sembra così grande, così estraneo ... mi sento completamente fuoriposto mentre osservo delle reclute dell'Esercito Demoniaco camminare indaffarate per i corridoi, con le loro caratteristiche uniformi nere e verdi.
Chissà se ne avrò una anche io ... 
-Mira, guarda che roba!-.
Vedo Cihiro guardarsi in giro curiosamente. 
-Hai visto, ci sono delle aule ... sembrano delle classi, tipo la nostra scuola-.
A quel punto, uno dei soldati davanti a noi ci parla mentre continua a farci strada.
-Qui è dove vengono addestrate le reclute. L'addestramento non si basa sul puro miglioramento fisico, ma anche su quello mentale. Per questo le reclute devono anche dare prova di avere conoscenze adeguate in ambiti teorici-.
-Come una specie di scuola quindi-, dice Cihiro mentre cammina accanto a me.
-Ovviamente le materie si diversificano da quelle di una normale scuola, ma si, diciamo che la struttura è la stessa-, specifica il soldato, per poi fermarsi davanti a una porta.
-... siamo arrivati?-, chiedo io guardando la porta.
-Questa è la vostra sezione, mi è stato ordinato di lasciarvi qui-, risponde il soldato, per poi aprire la porta e fermarsi fuori. -Prego-.
Cihiro ed io ci guardiamo per qualche secondo, per poi entrare insieme nella stanza che a prima vista sembrerebbe una classe in tutto e per tutto. Una lavagna, una cattedra, e numerosi banchi disposti in file verticali...
 
***
 
-Ah, voi siete Cihiro e Mirai, vero?-.
Una giovane donna in uniforme, dai capelli castani raccolti e un blocco sottobraccio, si avvicina a noi sorridendo.
-Mi chiamo Sayuri Hanayori e sarò la vostra istruttrice- dice, facendoci cenno di entrare. -Prego, presentatevi pure-.
-Certo! Ciao a tutti, mi chiamo Cihiro!-, e dopo essersi presentata, inizia a parlare a raffica...
Oddio, esattamente come a scuola... ho sempre odiato le presentazioni perchè non so mai cosa dire per far rispecchiare il mio carattere ... quindi la maggior parte delle volte non dico proprio niente appunto per evitare di fare brutte figure.
Aspetto che Cihiro abbia finito per poi parlare anche io, con molta meno sicurezza della mia amica.
-Ehm... io mi chiamo Mirai ... piacere di conoscervi...-.
Sento gli sguardi di tutti addosso ed è una sensazione orribile ... odio essere al centro dell'attenzione. Riesco a notare un ragazzo dai capelli biondo-rossicci e gli occhi blu guardarmi sorridendo e un'altro dai capelli blu e gli occhi argentei che invece si limita a guardarmi senza particolare espressione.
-Benissimo, sedetevi pure accanto a Ichiro e Ryuu-.
Vedo che l'istruttrice indica proprio i due ragazzi che avevo notato e così io e Cihiro ci avviamo ai banchi, per poi prendere posto.
Non riesco a spiegare il disagio che provo in questo momento ...
-Pss...ehi!-.
Mi volto verso destra e vedo il ragazzo biondo sorridere raggiante.
-Ciao, io sono Ichiro!-, dice, porgendomi la mano. -Tu sei ... Mirai, giusto?-.
-Ehm ... si... -, faccio io stringendogli timidamente la mano mentre lo vedo sporgersi anche verso Cihiro. 
-E tu ... Cihiro!-.
-Si!-, esclama lei felice. -Piacere di conoscerti!-.
-Ho sentito parlare di voi e dell'incidente alla vostra scuola-, dice Ichiro guardandoci. -Mirai, ma sei tostissima! Hai affrontato da sola quel vampiro!-.
Arrossico imbarazzata e mi affretto a chiarire come stavano realmente le cose, prima che qualcuno inizi a farsi delle idee sbagliate...
-M-ma no, io non ho fatto niente, l'ho solo attirato fuori ... poi il Tenente Colonnello Guren è intervenuto...-.
-Il Tenente Colonnello, eh?-.
A parlare, questa volta, è il ragazzo dai capelli blu, seduto dietro Achiro.
-Se vi ha scelte dovete essere proprio speciali-.
-Non c'è proprio niente di speciale in me ... -, dico io guardando il banco. -Il Colonnello magari puo anche essersi sbagliato...-.
-Bhe, penso che questo dovresti lasciare che sia lui a dirlo-, dice il ragazzo guardandomi. -Comunque, io sono Ryuu, piacere di conoscervi-.
-Io Mirai, e lei è Cihiro...-.
-Ciao!-.
-A me sembrano forti!-, esclama Ichiro sorridendo. -Scommetto che non vedete l'ora di iniziare gli addestramenti!-.
-Oddio gli addestramenti-, dice Cihiro guardandolo. -Non sono tipo prove dove ci si uccide a vicenda, vero?-.
Ichiro inizia a ridacchiare sottovoce, e Ryuu la guarda un po' perplesso.
-Cihiro...-, faccio io alzando gli occhi al cielo. -Non penso si tratti di questo...-.
-Ah no?!-.
-No, stupida...-, fa Ryuu sospirando. -Sono addestramenti controllati, nessuno si deve uccidere... gli unici che potresti ammazzare sono i manichini meccanizzati che si usano per gli addestramenti-.
-Ah-, fa Cihiro sorridendo imbarazzata. -Ma si, certo, lo sapevo era... per mettervi alla prova!-.
Tutti e quattro restiamo in silenzio per qualche secondo, per poi metterci a ridere sottovoce dinanzi alla scena. 
E che dire... come primo giorno non sembra poi tanto male.

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10


Le lezioni teoriche , se così si possono chiamare, finiscono prima del previsto. Sinceramente non mi sono nemmeno accorta del passare delle ore, ma meglio cosi ... ciò penso possa significare che la permanenza qui non sarà poi tanto pesante come mi ero immaginata.
Per il resto della giornata ci è stato detto di andare a riposare nelle nostre stanze, o di stare tranquillamente in giro senza fare danni (cosa che dovrebbe tenerci a mente).
Ma il problema adesso sarà...
-Miraaaa ma quali sono le nostre stanze??-, Cihiro sembra più impedita di me ad orientarsi in questo posto, e per ciò adesso ci ritroviamo entrambe a vagare senza meta per i corridoi, sperando di trovare qualcuno a cui chiedere aiuto, finchè, appoggiato al muro, noto il Tenente Colonnello Guren.
L'uomo si volta verso di me e fa un gesto con la mano che credo stia a significare "Ragazzine venite qui" ... quindi andiamo verso di lui sperando di non aver combinato qualcosa proprio il primo giorno.
-Tenente Colonnello-, faccio io inchinando leggermente il capo in segno di rispetto.
-Gureeeen, dove sono le nostre stanze?!-, chiede Cihiro senza troppi giri di parole.
-Ma senti un po' questa-, fa lui stizzito. -Per prima cosa d'ora in avanti impara a portare rispetto per i tuoi superiori, mocciosa-.
E detto questo le tira una sberletta sulla testa.
-Ahia!-, Cihiro si massaggia la testa contrariata e mugugna qualcosa. 
-Comunque ... Sayuri mi ha detto che avete seguito bene le spiegazioni di oggi-, riprende l'uomo guardandoci. -Bene, allora forse non siete completamente dei casi senza speranza...-.
-Non per contraddirla, Colonnello, ma è stato lei a decidere di portarci qui ... -, gli ricordo io. Lui si abbassa verso di me e punta gli occhi nei miei, con un'espressione leggermente scocciata, e io sbianco di colpo, irrigidendomi. Oddio, quando imparerò a tenere la bocca chiusa?...
-Lo so benissimo, ragazzina-, dice, posandomi una mano sulla testa per poi arruffarmi i capelli con la sua poca grazia. -Quindi vedete di non farmene pentire-.
Mi ritraggo un po' infastidita per le condizioni dei mie poveri capelli e scuoto leggermente la testa per sistemarli.
-Sissignore-, dico soltanto. -Comunque, potrei chiederle cosa succederà quando, come dire... l'addestramento sarà completo?-.
-Se riuscirete a superare tutti i test sulle varie discipline e dimostrerete adatte abilità, allora vi sarà data la possibilità di scegliere uno degli Armamenti che utilizziamo per combattere i vampiri-.
-Armamenti? Che cosa sono?-, chiede Cihiro perplessa.
-Sono armi ... -, rispondo io. -Giusto?-.
-Esatto, almeno tu sei meno ignorante dell'altra...-, mormora Guren tirandosi indietro i capelli dalla fronte con un sospiro esasperato. -Ma credo che anche due mocciose come voi sappiano che le armi normali non possono nemmeno scalfire un vampiro-.
Cihiro e io annuiamo e torniamo a prestare attenzione alla spiegazione.
-Quindi i nostri Armamenti Maledetti o Demoniaci, a seconda del rango, vengono utilizzati esclusivamente per questo scopo ... ma ovviamente usarli non è certo un gioco per ragazzine, per questo prima dovrete dimostrare di esserne all'altezza-.
-Che forza...-, mormora Cihiro senza parole. -E con queste armi quindi possiamo uccidere i vampiri?-.
-Si, esatto-, fa Guren annoiato. -Ma non esaltatevi troppo, novelline, avete appena iniziato, e ora come ora non ci penso proprio a darvi in mano un Armamento Maledetto ...-.
-Eh?? Ma perché?!-, esclama Cihiro contrariata.
-Perchè siete delle semplici reclute che non hanno mai tenuto in mano un arma in vita loro!-, risponde Guren a tono, alchè Cihiro abbassa la testa contrariata.
-Che palle...-.
-Quindi fate del vostro meglio se volete avanzare in questo posto. Perchè ve lo dico, se non risultate idonee, non ho problemi a scartarvi ... e ovviamente lo stesso vale per voi, se credete di non riuscire a farcela allora ritiratevi e non fatemi perdere tempo-.
E qui mi sarei fermata un attimo a riflettere sulle sue parole. Aveva ragione, infondo non aveva senso andare avanti se non si era convinti di quello che si stava facendo. Ma ormai sono arrivata fin qui, e non mi tirerò indietro per nulla al mondo.
-Ce la faremo- dico con una determinazione che nemmeno io sapevo di avere. -Vedrà che non la deluderemo-.
Sia Guren che Cihiro mi guardano abbastanza sopresi dal mio tono serio e determinato, finchè la ragazza non si unisce a me sorridendo convinta.
-Certo che ce la faremo!Diventeremo le migliori!-.
Le labbra di Guren si increspano leggermente in un sorrisetto.
-Lo spero per voi, ragazzine-.

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11


-Ma... -, Cihiro mi guarda. -E in tutto questo le nostre stanze?-.
Ah. Giusto, ero talmente presa dalle parole di Guren che mi sono persino dimenticata del vero motivo per cui stavamo girando come delle ebeti per il Quartier Generale.
-Si... ehm ... lei sa per caso dove sono le nostre stanze?-.
- ... nemmeno questo sapete?-, chiede lui alzando un sopracciglio. 
-Ehm, no-, facciamo io e Cihiro in coro, strappando l'ennesimo sospiro esasperato all'uomo. 
-Sentite, non ho voglia di farvi da baby-sitter, quindi ... -, si guarda un po' in giro, e quando nota due ragazzi passare per il corridoio, li ferma con la sua solita grazia.
-Hei, pivelli! Venite qui-.
I due ragazzi si fermano e si voltano verso l'uomo, uno con aria irritata e  visibilmente scocciata, l'altro sorridendo servizievole.
-Le serve qualcosa, signor Guren?-, chiede quest'ultimo, un ragazzo dai capelli castani abbastanza mossi e gli occhi verde pallido.
-No, avevo voglia di fermarvi per fare quattro chiacchiere-, risponde Guren con sarcasmo. -Si, ho bisogno che--- Yuu! Ti ho detto di venire qui!-, sbraita poi, rivolto all'altro ragazzo, dai capelli neri e gli occhi verde smeraldo.
Il ragazzo, del canto suo, gli da le spalle e sembra fregarsene altamente, cosa che fa irritare Guren ancora di più.
-Moccioso, ti ho detto di venire qui!-.
Vedo Guren andare verso di lui e afferrarlo per il colletto dell'uniforme, sino a trascinarlo di forza davanti a noi mentre lui si dimena contrariato.
-Mollami scemo di un Guren!-, sbraita, liberandosi dalla sua presa, per poi fulminarlo con lo sguardo. -Che hai?-, dice poi, mentre si sistema.
-Sentite un po', voi due, queste qui sono nuove-, dice Guren indicando me e Cihiro. -Voglio che approfittiate del fatto che non siete al fronte e che in questi giorni gli facciate da tutori facendole ambientare-.
-Mh?-, il ragazzo dai capelli neri, Yu da quanto ho capito, ci guarda un po' seccato. -Ma scusa, non puoi chiederlo alle reclute normali senza rompere a noi che siamo già una squadra incaricata di andare al fronte?-.
-No-, Guren gli molla un pugno in testa. -Lo farete voi e non si discute-, poi indica me. -Tu ti prendi lei-.
- ... -.
-Mentre tu, Saotome, ti prendi l'altra-, si rivolge all'altro ragazzo indicando Cihiro.
-Ehh?! Hai deciso anche quale affidarci?!-, sbraita Yu guardandolo.
-Si, e se hai problemi quella è la porta!-, replica Guren a tono.
-Ehm ... basta che ci dite dove sono le nostre stanze...-,interviene Cihiro interrompendo l'accesa discussione verbale tra i due.
-Ah-s-si certo-, dice il ragazzo dai capelli castani, che sembra estremamente più timido e introverso rispetto all'altro. -Adesso vi ci portiamo...-.
-Uh, fantastico, grazie mille!-.
-Bene, adesso allora vi lascio socializzare-, dice Guren stiracchiandosi mentre si allontana. -Vi avviso, se combineranno qualcosa la colpa sarà vostra-.
-Cosa?! Ma è scemo?!-, eclama Yu.
-Y-Yu calmati, così non risolvi niente-, gli dice l'altro ragazzo con un sorriso tirato. -Facciamo come ci ha detto, ok?-.
-Mpf... per forza-, borbotta l'altro per poi guardarmi. Lo guardo anche io, e non so perchè, restiamo fermi a guardarci per un po' di secondi. Ora che lo vedo meglio devo dire che è un ragazzo molto carino ... anche se da quanto ho visto ha un bel caratterino forte, per non aver avuto problemi a sfidare Guren in quel modo... 
-Ehm ... mi chiamo Mirai Maercs-, faccio io dopo un po, porgendogli la mano. 
-Yuichiro Hyakuya, ma chiamami Yu-, risponde lui stringendomi la mano. -Mentre lui è Yoichi-, aggiunge, indicando l'altro ragazzo, che sorride timidamente, porgendo la mano a me e Cihiro.
-Y-Yoichi Saotome, piacere di conoscervi-.
-Il piacere è nostro! Io sono Cihiro Kaede!-.
-Bene, e ora che abbiamo fatto le presentazioni ... che cos'è che dovevamo fare?-, chiede Yu perplesso, guardando Yoichi.
-Portarle alle loro stanze-, gli ricorda Yoichi sorridendo.
-Ah si si, giusto ... bhe daccordo, venite con noi-.
Detto questo, i due ragazzi iniziano a farci strada verso i dormitori, mentre noi li seguiamo in silenzio ... e ogni tanto vedo Cihiro osservare di nascosto Yoichi mentre sorride ... qualcosa mi dice che anche per lei la permanenza qui non sarà poi così pesante infondo!

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12


-Ma questi corridoi sono infiniti!-.
Da quando Yoichi e Yu si sono offerti (anzi diciamo la verità, sono stati obbligati) di accompagnarci, Cihiro non ha smesso di parlare... si perchè lei potrà pur apparire un po' silenziosa i primi momenti, quando non conosce qualcuno, ma se poi inizia a parlare e si prende bene ... allora si puo star certi che non la fermerà più nessuno, e penso che Yoichi in questo momento lo stia sperimentando di persona.
-Si ehm ... all'inizio anche io mi perdevo... -,ammette sorridendo leggermente, mentre Cihiro gli cammina accanto guardandosi intorno.
-Ah ecco vedi, allora non sono l'unica! Pensa che alla nostra vecchia scuola ...-.
Ed eccola che riprende a parlare a raffica ... mi lascio sfuggire un sorriso mentre cammino dietro di loro in silenzio.  Vorrei tanto riuscire a socializzare con le persone come fa lei, ma purtroppo credo di  essere negata ... e da quanto vedo anche Yu non è uno dei conversatori migliori di questo mondo...
-Quindi ... -.
Giro la testa verso di lui quando, dopo un po', lo sento parlare.
-Sei nuova eh? Come mai hai deciso di aruolarti?-.
-A dire il vero è stato Guren a decidere di portare Cihiro e me qui ... -, spiego io continuando a camminare. -Dopo l'incidente a scuola bho ... ha deciso di farci aruolare-.
-Ah, l'incidente del Vampiro che si è infiltrato nella scuola... non è la prima volta che succede-, fa Yu camminandomi accanto. -Sai, anche io tempo fa ho vissuto un'esperienza simile-.
-Davvero?-, chiedo io guardandolo.
-Si, un vampiro era fuggito da un laboratorio di ricerca ed era in libertà ... cosi ho cercato di ucciderlo-.
La naturalezza con cui lo sta dicendo mi spaventa un po', ma decido comunque di non dire niente e di lasciarlo continuare...
-E ce l'hai fatta?-.
-Ce l'avrei fatta di sicuro se quell'idiota di Guren non si fosse messo in mezzo-, risponde lui atteggiandosi. Bhe, per lo meno la sicurezza non gli manca...
-Comunque... -, faccio io guardandolo mentre gli cammino di fianco. -Prima hai detto che tu e Yoichi siete una squadra incaricata di operare al fronte, o sbaglio?-.
-Si esatto, noi e i nostri compagni di squadra ... abbiamo finito la scuola tempo fa e adesso facciamo  tutti gli effetti parte dell'Unità di Sterminio Vampiri-.
Unità di Sterminio Vampiri ... ok solo a me questo sembra uno di quei titoli importanti che vedono coinvolti i pezzi grossi? Eppure guardando Yu e Yoichi dovrebbero avere l'età di me e Cihiro, se non anche un annetto in meno ... 
-Quindi andate fuori dalle Mura a combattere i vampiri?-, chiedo io guardandolo.
-Sì, abbiamo gia svolto numerose missioni ... ma durante l'ultima ecco ... -.
Si blocca un attimo e subito penso di aver toccato un tasto dolente, come mio solito ... non intendevo assolutamente immischiarmi in faccende personali, quindi ho paura di averlo un po' turbato con la mia curiosità...
-Ah...s-scusami non era mia intenzione...-, mi affretto a dire. -Cioe... -.
-Uhm?-, fa lui guardandomi. -Ma no tranquilla... solo ... la missione non è andata molto bene e sia io che i miei compagni abbiamo rischiato grosso. Infatti adesso alla nostra squadra è stato assegnato qualche giorno di congedo, per questo ci troviamo qui e non al fronte-.
E questo spiega tutto ... inizio a pensare che d'ora in poi sarà davvero difficile andare avanti ... quindi dovrò davvero mettercela tutta se voglio raggiungere il mio obbiettivo, ed è quello che ho intenzione di fare.

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13


Dopo averci mostrato le nostre stanza, Cihiro ed io abbiamo praticamente passato il resto del pomeriggio a parlare con i due ragazzi, che ci hanno raccontato com'era stata e com'è la loro permanenza qui.
In pratica abbiamo iniziato a conoscerci un po' meglio, anche perchè i giorni concessi loro per il congedo non sono poi molti, e Yoichi ha avuto l'idea di presentarci al resto della loro squadra.
Cihiro si è mostrata da subito entusiasta, lei adora fare nuove amicizie, mentre io ... bhe, si, non è che mi dispiaccia, ma come penso si sia capito, non sono proprio portata per questo genere di cose.
Ma preferisco non rovinare tutto con la mia asocialità, per questo quando i ragazzi ci hanno accompagnate dai loro compagni non mi sono opposta.
Appena entriamo nella stanza, noto due ragazze e un ragazzo.
Una delle due, una ragazza dai lunghi capelli viola e gli occhi castani, inizia a squadrarmi con aria curiosa, e sembra che il suo sguardo ... ehm ... si concentri su ... 
-Oddio ma hai un seno bellissimo!!-.
-C-cosa?!-.
Non faccio in tempo a replicare che la ragazza mi si avvicina con aria esaltata e ... posa entrambe le mani sul mio petto, stringendo come per verificarne la consistenza?!
-SHINOA COSA STAI FACENDO?!-, sento urlare l'altra ragazza bionda, che accorre immediatamente e cerca di staccare l'amica da me.
-Mitsuba hai visto?! Un giorno anche io avrò delle tette come le sue, del resto anche mia sorella aveva un seno prosperoso!-, afferma la viola con convinzione, alchè io, ancora scioccata dall'accaduto, non riesco a fare altro se non guardarle senza parole, con le braccia rigorosamente strette al petto.
-Ah comunque che stupida, non mi sono presentata-, dice la ragazza sorridendomi allegramente. -Mi chiamo Shinoa Hiiragi, piace di conoscerti!-.
-P-piacere mio ... io sono Mirai ...-, rispondo, sempre sulla difensiva.
-Ma tu pensa questa... è questo cio che fanno le ragazze quando si incontrano?-, chiede Yu perplesso, dietro di me.
Shinoa guarda prima lui, poi me. E poi di nuovo lui. E un sorrisino strano si forma sul suo volto.
-Yuuu, è la tua ragazza?-.
-C-cosa?!-, esclama Yu arrossendo un po'. -Che diavolo dici, Shinoa, sta zitta!-.
-Ah gia dimenticavo che tu sei ancora vergine... e poi Mirai è troppo carina per te...-, canticchia Shinoa sorridendo, e strappando a Yu un insulto molto creativo.
-Ciao io invece mi chiamo Cihiro!-, esclama lei sorridendo largamente. -E ... ma siiii Mira ha delle tette stupende, anche io le ho sempre invidiate!-.
Oddio...
-Si hai proprio ragione-, aggiunse Shinoa con un sorriso rassegnato. -E hanno una consistenza davvero perfetta-.
-Sono completamente daccordo-.
-L-la smettete di parlare delle mie ... mhh ... -.
-Shinoa, per favore evita di farci fare brutta figura-, interviene la ragazza bionda di prima, avvicinandosi a me e guardando male l'amica. -Io sono Sangu Mitsuba-.
-Mentre quel ragazzo li infondo è Kimizuki Shiho-, aggiunge allegramente Shinoa indicando un ragazzo dai capelli corti e rossicci con un paio di occhiali che la fulmina con lo sguardo.
-So presentarmi anche da solo-, dice, per poi avvicinarsi e squadrarmi attentamente. -Ti chiami Mirai, ho capito bene?-.
-Ehm ... si-.
- ... anche mia sorella si chiama Mirai...-.
-Davvero? Hai una sorella?-, chiedo io sorridendo.
-Gia... comunque, siete quelle nuove vero?-.
-Esatto!-, esclama Cihiro sorridendo. -Yoichi e Yu ci stanno facendo da guida!-.
-Ehhhh-, Shinoa si volta verso Yu con un'espressione sconvolta. -Yu che si offre di fare qualcosa di carino per qualcuno? Non ci credo-,dice, canzonandolo.
-Ma vuoi stare un po' zitta te?-, ribatte il ragazzo, alchè lei risponde ridacchiando con un espressione innocente.
Si vede che questi ragazzi sono molto amici ... anche solo vedendoli senza conoscerli molto riesco chiaramente a percepire il forte legame che li unisce come squadra e come amici, e spero davvero che in futuro anche io e Cihiro riusciremo a trovare dei compagni cosi...

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 ***


Capitolo 14


E il primo giorno è andato.
Oggi, secondo giorno di lezioni per me e Cihiro, e ad essere sincera non vedo l'ora di iniziare!
Stamattina ci siamo svegliate presto (a dire il vero io mi sono svegliata presto e ho dovuto buttare giu dal letto la mia cara amica) e adesso siamo gia in classe ad attendere la signorina Sayuri che non è ancora arrivata.
-Mira, Cihiro, buongiorno!-.
Ci voltiamo e vediamo Achiro sorriderci raggiante dal banco dietro al nostro.
-Buongiorno Achi-, faccio io ricambiando il sorriso.
-Allora, siete pronte al secondo giorno?-, ci chiede il ragazzo biondo.
-Certo, mai state più pronte!-, esclama Cihiro determinata. -Ma dicci un po', tu sai per caso quando inizieranno gli addestramenti?-.
-Addestramenti? Ah, intendi quelli pratici?-.
-Di solito si svolgono in settimana-, interviene Ryuu, seduto di fianco a me. -Poi se non sbaglio tra due settimane inizieranno a svolgersi i test attitudinali per la scelta delle Armi Demoniache...-.
-Cosa?-, faccio io guardandolo esaltata. -Sul serio? Cioè, significa che potremmo avere delle armi?-.
-Bhe, ovviamente solo se passi il test!-, aggiunge Achiro sorridendo. -Credo che prima verremmo messi alla prova con gli addestramenti pratici-.
-Oddio, ma solo a me spaventano questi addestramenti?-, chiese Cihiro un po' perplessa. -Perchè insomma, parliamone... io abilità fisiche non ne ho-.
-E ti sembra che io le abbia?-, domando io con ironia.
-Mira, tu hai tenuto testa a un vampiro che ti voleva uccidere-,afferma Cihiro. -Quindi si, tu hai più abilità fisiche di me-.
-Guardate che non serve solo l'abilità fisica in queste cose-, dice Ryuu guardandoci. -Anche lo spirito di collaborazione è molto importante, se non fondamentale-.
-Sì, Ryuu ha ragione-, interviene Achiro sorridendo. -Perchè se ci pensate, se supereremo il test e verremo incaricati di agire al fronte, sicuramente ci metteranno in una squadra con altre persone, e li si che la collaborazione e il lavoro di squadra diventano importanti!-.
-Mhh... bhe si hai ragione-, Cihiro mi guarda. -Mira, dici che ce la faremo a lavorare in squadra?-.
-Certo che ce la faremo-, rispondo io. -Dobbiamo farcela-.
-Questo è lo spirito giusto!-, afferma Achiro sorridente. -Continuate cosi e vedrete che farete strada!-.
In quel momento, la signorina Sayuri entra in classe e si sistema davanti alla cattedra.
-Buongiorno, ragazzi, scusate il ritardo-, dice, sorridendoci. -Ma come penso sappiate, tra qualche settimana si svolgerà il test per la scelta delle Armi Demoniache e quindi nel tempo che abbiamo fino a quel momento, voglio che facciate tutti del vostro meglio per impegnarvi, va bene?-.
-Fantastico!-, esclama Achiro. -Ryuu, ci avevi azzeccato, il test sarà tra qualche settimana!-.
-Ho gia l'ansia...-, mormora Cihiro guardandomi. -Ci conviene mettercela tutta per superare quel test, Mira!-.
Annuisco e tiro fuori un quaderno, per poi appoggiarlo sul banco e preparami a seguire la lezione di oggi. Sono sicura che sia io che gli altri riusciremo a superare il test... infondo siamo qui per questo, no?

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Capitolo 16
*** Capitolo 15 ***


Capitolo 15

E' passata quasi una settimana da quando Cihiro ed io abbiamo iniziato la nostra nuova vita.
Le cose stanno andando benissimo, e devo dire che in questo tempo abbiamo legato davvero tanto con Ryuu e Achiro, ma anche con Yu e la sua squadra, che da pochi giorni hanno ripreso servizio e sono tornati al fronte, non dopo averci promesso che sarebbero passati ogni tanto per vedere i nosti progressi in vista del test finale.
In questi giorni, come previsto, sono anche iniziati gli addestramenti pratici, che non sono altro che addestramenti basati sull'uso di manichini progettati appositamente che danno non poco filo da torcere alle reclute, sopratutto se queste non sono per nulla pratiche come la sottoscritta ... e infatti i primi giorni sono stati un inferno per me e Cihiro, che non riuscivamo nemmeno ad evitare un attacco progettato per il livello principianti ...
Poi fortunatamente le cose sono un po' migliorate quando Ryuu e Achiro si sono offerti di darci una mano, e allora, bhe ... diciamo che abbiamo fatto progressi.
-Ahhh oddio Mira... l'addestrameno di oggi è stato massacrante-.
Sento Cihiro lasciarsi andare all'ennesimo lamento mentre entrambe ci dirigiamo verso le nostre stanza dopo aver concluso gli allenamenti.
-Su, su tieni duro che manca poco ... la signorina Sayumi poi ha detto che siamo migliorate tantissimo-, le dico io sorridendo per tirarla su di morale.
-Oddio ci mancherebbe, hai idea di tutti i lividi che mi sono fatto in questi giorni?-, replica lei guardandomi, e io mi lascio sfuggire una mezza risata.
-Cihiro, qualche graffietto credo che sarà l'ultimo dei nostri problemi quando andremo in battaglia-.
Lei mi guarda un attimo, per poi sorridere.
-Wow, Mira ... si vede proprio che stai entrando nello spirito della recluta, sai?-.
-Eh? Ma no, cosa dici ... ho solo detto la verità-.
Riprendiamo a camminare, e quando arriviamo al bivio che separa i due corridoi adiacenti ci salutiamo, per poi prendere una la strada a destra e l'altra a sinistra.
Stavo per raggiungere la porta della mia stanza, quando sento un cane abbaiare, e subito ci resto stranita ... da quando i cani erano ammessi qui?
Mi volto per vedere da dove provenissiero i versi e vedo un grosso cane lupo dal folto pelo bianco venirmi incontro correndo, per poi iniziare ad abbaiarmi.
-Shh! Sta buono bello ... -.
Cerco di calmare l'animale, anche perchè non ho la minima idea di cosa ci faccia qui, e di conseguenza non so nemmeno se è pericoloso o no ...
Il cane punta i suoi occhi azzurri nei miei e guaisce piano, muovendo la coda.
-Dove sei, bello?-.
Sentendo una voce provenire dal fondo del corridoio, alzo la testa e vedo un giovane uomo in divisa camminare verso di me, con il volto sorridente. 
-Yato, vieni quì-.
Richiama il cane, e questo gli va incontro, sedendosi obbediente ai suoi piedi, mentre l'uomo dai capelli chiari gli accarezza la testa sorridendo.
-Bravo soldato-.
Rimango a guardarli un po' confusa dalla situazione, e avanzo leggermente verso di loro.
-Chiedo scusa... -.
-Mh? Oh, ciao-, mi dice l'uomo sorridendomi. -Tu sei?-.
-Mi chiamo Mirai ... signore-.
-Signore? Ah forse non mi conosci-, fa lui mortificato. -Allora mi presento, sono Shinya Hiiragi, General Maggior dell'Esercito Demoniaco Imperiale Giapponese-, sorride. -Ma ignora questi titoli e chiamami semplicemente per nome-.
E ha detto quelle cose con un sorriso a dir poco adorabile stampato in faccia. E ... lui sarebbe uno dei pezzi grossi dell'esercito?

***
-A-ah-.
Bhe, devo dire che la sua presentazione mi ha a dir poco spiazzata... non avevo minimamente preso in considerazione che la persona che mi trovo davanti sarebbe potuta essere un Generale dell'Esercito... quindi un mio futuro superiore in caso riuscirò ad aruolarmi...
-Sei una delle reclute vero?-, mi chiede il generale sorridendo. -Diventate ogni anno più adorabili!-.
-C-cosa?-, faccio io arrossendo imbarazzata pensando di aver capito male.
-Intendo che le ragazze che si aruolano diventano ogni anni più carine e adorabili-, ripete lui sempre sorridendo.
O-ok non ho capito male.
-Ehm...g-grazie-, rispondo, estremamente imbarazzata dalla situazione... è la prima vola che mi sento così a disagio davanti a un superiore.
-Credo che tu stia simpatica a Yato-, dice poi l'uomo, abbassandosi per accarezzare nuovamente la testa del cane.
-Yato?-, chiedo io guardandolo. -Si chiama cosi?-.
-Si-, risponde lui sorridendomi. -Sai, è un membro effettivo dell'esercito-.
-Davvero? Intende dire che ... partecipa alle missioni?-, chiedo, incredula.
-Si, ovviamente ... sai, lui era il cane di uno dei nostri soldati ... il suo padrone per aruolarsi aveva dovuto abbandonarlo perchè i cani qui non erano ammessi e non lo sono tutt'ora...-.
-E allora lui come mai è qui?-.
Shinya accenna un sorriso triste e si rialza.
-Il suo padrone è morto durante uno scontro alcuni mesi fa ... pensa che Yato lo ha seguito fin sul campo di battaglia, e quando lo ha ritrovato ormai era troppo tardi...-.
-...-.
-Quindi io e gli altri principali dell'esercito in onore di quel soldato, che era anche uno dei nostri uomini più valorosi, abbiamo deciso di occuparci di Yato e di addestrarlo per aiutarci a combattere i vampiri -.
-La trovo una cosa bellissima...-, dico, guardando il cane seduto davanti a me. -E' davvero un gesto stupendo ... -, allungo piano la mano e gli sfioro le orecchie. -Immagino che il suo padrone sarebbe davvero felice di questo-.
-Gia, lo crediamo tutti-, risponde Shinya ritrovando il sorriso. -Sai, anche Yato tra poco svolgerà un test per verificare se ha effettivamente sviluppato le capacità per entrare in battaglia-.
-Sul serio?-, chiedo io sorridendo. -Un po' come me allora...-.
Accarezzo dolcemente il muso del cane e lui sembra apprezzare dato che inizia a muovere la coda sul pavimento, scodinzolando felice.
-Mi auguro che facciate entrambi del vostro meglio allora-, dice Shinya sorridendo. -Forza Yato, andiamo-.
Il cane si rimette in piedi, e io faccio lo stesso.
-Quindi spero di rivederti presto, piccola Mirai-, aggiunse Shinya sorridendomi, alchè io mi limito a ricambiare il sorriso.
-Lo spero anche io, Generale-.

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 ***


Capitolo 16

-Allora ragazzi-.
Quella mattina, la signorina Sayumi entra in classe con dei fogli in mano, e sorride agli studenti.
-Oggi ho qui con me i risultati del test dell'altro giorno e ovviamente il vostro risultato inciderà sul tipo di Armamento che vi sarà assegnato-.
Detto questo, inizia a passare tra i banchi e a consegnare i fogli. 
Non sono particolarmente ansiosa, ho l'impressione di averlo svolto bene questo test, e infatti quando arriva il mio foglio noto con una certa soddisfazione che il punteggio è più che sufficente.
-Cosa? Ma no che merda!!-.
E mentre per me la mattinata è iniziata bene, Cihiro, di fianco a me, brontola animatamente.
-Oddio faccio schifo-, esclama demoralizzata, osservando il foglio del test.
-Tranquilla, Cihiro-, le dico io avvicinandomi. -Il test prima di questo lo hai fatto bene, quindi non penso che verrai penalizzata per un insufficenza nemmeno troppo grave come questa-.
-Dici?-.
-Ma, si non preoccuparti-, la rassicuro sorridendo.
In quel momento, vedo una persona affacciarsi alla porta della classe, e sporgendo la testa noto che è nientemeno che...
-Signor Guren, è tornato dall'assemblea!-, esclama Sayuri sorridendo, con una nota di rossore sulle guancie alla vista dell'uomo... che la signorina Sayuri si sia presa una cotta per il Colonnello? ... bhe non che la cosa mi stupisca più di tanto, infondo Guren è anche un bell'uomo ma ... con quel carattere dubito che possa trovare qualcuno in grado di sopportarlo.
-Si, sono tornato, e come al solito qui c'è un gran baccano ... che sta succedendo?-, chiede, notando lo scompiglio in classe.
-Ah, i ragazzi sono solo un po' agitati per via dei risultati del test-, risponde Sayumi. -Sono stati consegnati oggi-.
Guren entra nella stanza e si mette accanto a lei, osservando la classe e soffermandosi su me, Cihiro, Ryuu e Achiro in particolare.
-Ho letto le loro relazioni, ma questi qui riuscirebbero davvero a resistere alla tentazione di un demone?-, chiede, rivolto alla donna.
-Mhh .. bhe di sicuro sono più forti di quanto ci saremmo immaginati-, risponde Sayuri riflettendo. -E in quanto equilibrio mentale a controllare un demone, Cihiro è sicuramente la più portata-.
Sentendosi nominare, Cihiro alza un po' lo sguardo verso di loro, e vedo Guren sogghignare leggermente.
-Ohh. Bene, allora credo che sia il caso di mettere alla prova anche loro-, dice,posando la mano sulla fodera della spada.
-C-cosa?-, domanda Sayuri un po' preoccupata. -Anche loro? Dice sul serio, signor Guren?-.
-Io non scherzo mai, dovresti saperlo-, dopodichè estrae la spada e la conficca nel pavimento.
E subito sento gli altri ragazzi in classe emettere dei lamenti di dolore, per poi accasciarsi sui banchi, privi di sensi.
-C-che sta succedendo?-, chiedo io spaventata, senza capire il motivo delle loro reazioni.
-Ahi ... che cos'è?...-, domanda Achiro appoggiandosi al banco per non cadere.
-Ragazzi, ma che vi prende?-.
Cihiro osserva gli altri spaventata, mentre Ryuu resta immobile, stringendo un po' i denti.
Passa qualche secondo, e Guren estrae la spada dal pavimento.
-Bene, abbiamo finito-, e rimette a posto l'arma come se nulla fosse. -Allora-, dice, indicando gli studenti seduti ai banchi un po' scossi. -Quelli che non sono svenuti hanno qualche prospettiva. Se continuerete l'addestramento  è possibile che possiate accedere alla cerimonia del patto con le Armi Demoniache-.
Ma di cosa sta parlando?...
-Invece, quelli che sono rimasti in piedi...-, questa volta guarda me, Cihiro, Ryuu e Achiro. -Voi siete eccellenti. Presto farò sfidare anche a voi la serie dei Demoni Neri, lo stesso rango della mia spada-.
Poi si ferma e ci scruta.
-Dunque, quelli rimasti in piedi sono Ryuu, Achiro, Cihiro ... -, guarda me, e io mi stampo un sorriso nervoso sul viso. - .... e tu perchè non svieni?-, mi chiede scocciato.
-Eheheh-.
Guren si porta una mano sulla testa, sospirando rassegnato.
-Allora alla fine non mi ero sbagliato, ragazzina... non sei per niente simpatica, sai?-.
Ok, questo era un colpo al cuore.
-Cosa sta insinuando?-.
-Crepa-.
-Ma....-.
La cattiveria di quest'uomo.
-Ehm... Signor Guren-, dice Sayuri intervenendo. -Gli esami turbolenti vanno sempre bene, ma non penso sia una buona idea far sfidare a Cihiro la serie dei Demoni Neri-.
-Hai qualcosa da ridire sulle mie decisioni?-, replica Guren guardandola.
-No, niente-, risponde la donna. -Ma anche se Cihiro ha equilibrio mentale, non so se abbia la forza per accogliere un demone... è più o meno lo stesso caso di Yoichi...-.
-In questo caso lo stesso discorso vale per lei. Se non avrà la forza morirà, questo mondo è fatto cosi-, dice Guren. -Qui non stiamo giocando-.
Mi volto verso Cihiro, e riesco chiaramente a vedere la confusione e anche un po' di paura sul suo viso ... cosa intende dire Guren con questo?

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 ***


Capitolo 17
-Sì ma...- dice Achiro guardando Guren. -Ai demoni non piacciono i deboli... Cihiro verrà di sicuro posseduta-.
-Shh, zitto tu, non rompere-, tira corto l'uomo, per poi rivolgersi a Cihiro.
-Hei, mocciosa! Tu vuoi vendicare i tuoi genitori che sono stati uccisi dai vampiri, giusto?-.
-Eh? Ehm ... -.
-Quindi sei pronta a rischiare la vita, no?-.
-L-la...la vita?-, chiede Cihiro un po' perplessa e spaventata.
-Oppure vuoi lasciar perdere? Se hai paura puoi anche andartene-.
-Cihiro-, dico io guardandola seriamente. -... è meglio che te ne vai ... -.
Mi fa male dire quelle parole alla mia migliore amica, ma l'ultima cosa che vorrei è che rischiasse la vita inutilmente.
-Cihiro, hai sentito Guren ... credo che ... sia meglio cosi-.
-Anche io la penso come te...-, aggiunge Ryuu. -Faresti meglio ad andartene-.
-Ma... io...-, Cihiro stringe piano i pugni, con la testa bassa, per poi alzarla di scatto e guardare Guren. -Guren! Lo farò! Io ... ho bisogno di diventare forte,per non perdere le persone a cui tengo!-.
.... Cihiro.... accidenti ... alla fine ... anche lei è uguale a me...
-Bene-, risponde Guren sorridendo soddisfatto. -Allora andiamo subito ... trasferiamoci alla cerimonia del Patto-.
Così, inzia a farci strada sino al luogo indicato, e dopo qualche minuto di cammino arriviamo a destinazione.
-Ci siamo-, dice Guren aprendo la porta di una stanza, al cui interno noto subito delle statue alquanto inquietanti raffiguranti ... mostri? Demoni forse, non saprei ... e davanti a ogni statua, sul pavimento, è raffigurato un cerchio con all'interno svariate forme geometriche.
-Che razza di posto ... -, mormora Achiro.
-E' ciò che desideravate di più, o sbaglio?-, chiede Guren guardandoci. -Questa è la stanza dove sono raccolte le armi in cui sono sigillati i demoni di rango più alto-.
-I demoni di rango più alto?-, chiedo io guardandomi intorno. -Quindi se avessimo una di queste armi potremmo dare la caccia ai vampiri?-.
-Questo dipende dalle vostre abilità-, risponde Guren.
-Ma queste armi non sono uguali alla tua?-, domando di nuovo.
-Esatto, le armi che si trovano qui appartengono alla rara seria dei Demoni Neri. Comnque, basta cosi-, esclama Guren facendo qualche passo in avanti. -Cominciamo, non ho tempo da perdere con voi mocciosi!-.
-Ok ma... cosa dobbiamo fare?-, domanda Achiro perplesso.
-Scegliete un'arma ed entrate nel Cerchio Cerimoniale-, spiega l'uomo. -Quando toccherete l'arma, sarete automaticamente in grado di cominciare la cerimonia del Patto, e se non vi farete sconfiggere dal demone, vi impossesserete della sua forza-.
-... e se venissimo sconfitti?-, chiese Ryuu avvicinandosi a un cerchio.
-Potresti diventare dei demoni divoratori di uomini... o morire-, dice tranquillamente Guren. -Bhe in realtà morireste in ogni caso... -.
Sussultiamo.
-Perchè se diventaste dei demoni divoratori di uomini...-, aggiunge Guren sorridendo. -Io vi ucciderei-.
-Ma...-, Cihiro non fa in tempo a parlare che Guren si allontana.
-Forza, datevi una mossa-.
Restiamo per un attimo tutti fermi nel centro nella stanza, ci scambiamo un'ultimo sguardo, e poi, lentamente, ognuno si dirige verso uno dei cerchi.
Mi avvio piano verso il cerchio davanti a me, e guardo l'arma vicina alla statua. Una lunga spada bianca con dei riflessi rossi sulla lama ... si, mi piace.
Bene.. è arrivato il momento.
-Estraila-, mi dice Guren. -E poi potrai iniziare-.
Io ucciderò tutti i vampiri ... ucciderò quei mostri che hanno ucciso mio fratello e mi hanno privata della mia famiglia e della mia dignità per tutti questi anni .
Afferro l'impugnatura della spada.
-Iniziamo!-.
 
***
 
Mi guardo intorno.
Dove mi trovo?
.... è uno spazio vuoto ... sembra quasi infinito ... ma come ci sono finita qui?...
"Sorellina"
Sentendo una voce, mi volto e vedo ... un bambino sorridermi ... e per poco il mio cuore non smette di battere.
-Y-Yuichi ...-.
-Ciao, sorellina-, dice di nuovo il bambino sempre sorridendo con i suoi occhioni castani. -Vedo che anche se sono passati undici anni ti ricordi di me-.
-Y-Yuichi tu ... tu sei vivo ... -.
Non riesco a credere ai miei occhi ... tutto cio non puo essere vero...
-No sorellina ... io sono morto, ricordi?.... e tu ... -, il bambino diventa improvvisamente serio. -Quel giorno mi hai delusa-.
-C-cosa?-.
-Io mi sono sacrificato per te ... e tu stavi pensando di vanificare la mia morte facendoti uccidere a tua volta da quel vampiro, vero?-.
Sussulto.
-Non sei stata molto brava... sorellina-, pronucia l'ultima parola in modo strano, oserei dire quasi inquietante, e subito capisco.
Adesso mi ricordo cosa ci faccio qui ... e sono stata una stupida a credere che quello potesse essere mio fratello.
Resto in piedi davanti a lui, senza espressione. Il bambino inclina un po' la testa confuso.
-Che ti prende sorellina? Non sei più felice di vedermi?-.
-Taci-.
Il bambino sussulta.
-Cosa?-.
-Sta zitto, maledetto demone!-, urlo, guardandolo. Il bambino davanti a me sogghigna piano.
-Oh ma che brava, alla fine ci sei arrivata ... sì, io sono un demone-.
-Non osare mai più prendere le sembianze delle persone a cui tengo!-, gli urlo in faccia.
-Voi umani siete cosi prevedibili...-.
-Non ho tempo da perdere con te, dammi la tua forza!-.
-Oh ... quanta fretta-.
In un secondo, quello che prima appariva come un bambino, adesso ha preso le sembianze di una strana presenza nera e rossa, dalla forma animale, con quelle che sembrano numerose code farsi largo dietro di lei.
-La tua anima è così fragile...-, dice una voce maschile proveniente dalla presenza, per poi trapassarmi con la sua materia scura, e facendomi sentire un dolore atroce. -Sentiamo, perchè desideri così tanto la forza? Per vendetta forse?-.
-Esatto-, rispondo a fatica.
-Perchè hai perso qualcuno a cui tenevi?-, domanda ancora.
-Si... ho perso mio fratello... e ho quasi perso la volontà di continuare a vivere-, ansimo piano, cercando di liberarmi dalla sua presa.
-Mi piacciono le ragazzine forte-, dice il demone. -I tuoi desideri sono forti ... la tua volontà è forte ... Quindi daccordo... ti darò la mia forza per vendicarti ... metterò il mio potere a tua disposizione-.
"Ma sorellina, non sarà sufficente questo"
Sussulto e giro la testa, vedendo mio fratello, o quello che dovrebbe essere lui, che mi parla a terra, in una pozza di sangue.
-Quindi rinuncia a tutto il resto ... -, dice, sorridendo con lo sguardo spento. -Rinuncia all'amore...agli affetti ... sono le cose che odio di più-.
-D-dannazione...-.
Anche se è tutto un miraggio, non riesco a fare a meno di provare una fitta allo stomaco ogni volta che mi ritrovo quella scena davanti ... il corpo di mio fratello ... la sua voce ... tutto...
-B-basta!-,urlo improvvisamente. -Io ... io ho bisogno della tua forza per proteggere ciò a cui tengo!-.
Improvvisamente, la stretta del demone scompare, e io ricado a terra.
-Mi sei piaciuta, umana...-, dice la nube informe dalle numerose code davanti a me. -Mi metterò al tuo servizio ... finchè il tuo cuore rimarrà forte, e la tua anima reggerà...-.
-D-davvero?-, faccio io incredula.
-Certo ... ma se la tua volontà dovesse vacillare anche per un solo istante, mi prenderò il tuo bel corpo da ragazzina ... hai capito?-.
-Si! Nessun problema! Vedrai che non succederà!-, esclamo io felice.
-Il mio nome è Kitsune... -, pronuncia ancora il demone. -Quando desideri il mio aiuto, invoca il mio nome-.
-Kitsune...-.
-Io diventerò la tua forza... io sarò la tua spada...-.
Lentamente, la nube scura inizia a formare la sagoma di quella che sembra una forma umana, di cui riesco a distinguere gli occhi rossi, due orecchie appuntite sopra la testa, e numerose code bianche e rosse dietro di lui.
-Mostrami come raggiungerai il tuo obbiettivo ... -, adesso riesco chiaramente a vedere il demone nella forma di un ragazzo dai capelli bianchi. - ... Mirai Maercs!-.




Piccola nota: Per scrivere questi capitoli e i seguenti mi sono ispirata alle scene del manga, seguendolo in alcune parti. 

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