Giuramelo!

di jonassi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Giuramelo ***
Capitolo 2: *** Sorridi. ***



Capitolo 1
*** Giuramelo ***



AVVISO : Essendo fan prima dei libri di Alessia Gazzola e poi della Fiction, nel mio racconto ci sono dei riferimenti ad essi, in particolare nell'ultimo libro. Se vi piace fatemi sapere con una recensione e continuo. 


Una lunga giornata era passata, tra il caso Tiberti e le varie autopsie di ben due persone che non avevano resistito al dolore per la morte Giovanni Tiberti,Un ragazzo di soli 16 anni, morto per un'asfisia polmonare,un ragazzo che purtroppo era preso di mira da bulli della sua scuola e per la sofferenza e l'umiliazione era arrivato al culmine della sopportazione.
Ogni giorno per Alice diventava una lezione di vita, una lezione per imparare ad equilibrare la sua emotività e la sua empatia con i casi più duri e dolorosi, eppure Claudio ogni volta cercava di ricordarle che tutto questo coinvolgimento non le faceva bene, arrivava a fine caso stremata e piena di paure e sensi si colpa che non doveva avere. C'era sempre un "Se" un "Ma", nelle conclusioni di questi eventi, purtroppo tragici. 
Alice si prestava a chiudere tutto e andare a casa, un malditesta insisteva dentro di se, ma una strana voglia di non restare da sola a casa la portava a ritardare il suo rientro. Da quando Yuki era tornata in Giappone per qualche settimana per il matrimonio di sua cugina, Arthur era sparso in giro per il mondo chissà dove e dopo la fine della loro relazione nessuno dei due chiamava l'altro, anche perchè era tutto completamente inutile, Alice non amava più lui e lui non amava più lei tanto da tradirla con una ragazza america, allora lei cercava ogni sera di ritardare il suo tornare a casa, con commissioni, o magari andava a cena da Silvia o tornava a Sacrofano dai suoi con la scusa anche di stare vicino alla Nonna, che dovo aver subito un infarto, era sempre più allegra, vigile e cosciente anche se sapeva che l'età avanzava.
"Ti accompagno a casa." Un Claudio appoggiato sulla colonna della porta osservava quella creatura di cui lui si era completamente innamorato e lo aveva ammesso a se stesso, ma doveva cercare di dirlo ad alta voce e per lui donnaiolo incallito non era semplice. Non era semplice che quella ragazza gli avesse rubato il cuore, gli avesse permesso di esser se stesso senza filtri, ma gli aveva donato la voglia di amare e sorridere ancora, anche quando Alice faceva uno dei soliti disatri. 
Alice lo guardò e non rispose, sapeva che era un'affermazione, prima di alzarsi dalla sedia lo guardò attentamente, lo vide li , bello come il sole e pieno di luce, una luce strana, una luce che le faceva vedere un Claudio diverso. Aveva riflettuto sulla frase di Beatrice "Conforti innamorato, chi l'avrebbe mai detto" e aveva anche riflettutto su tutto quello che era successo dopo: la rottura con Arthur, il suo non star male, la nonna che in ospedale appena uscita dalla sala delle tac volle parlare con lui e aveva riflettutto anche su un Claudio che la proteggeva su ogni caso, su ogni aspetto che per lei potesse essere destabilizzante. Sentiva protezione e si sentiva di Amarlo, ma doveva ammetterlo a se stessa, voleva provare a star sola, ma aveva paura allo stesso tempo di lui, dell'amore e di loro assieme. Voleva quello che le altre donne volevano: certezza e amore. 
Cosi si alzò mise il cappotto, era ormai inizio novembre e il freddo di Roma si faceva sentire, e insieme si avviarono alla macchina di Claudio. 
Claudio nel tragitto dall'istituto alla macchina le circodò la vita con fare sicuro e protettivo e Alice non disse nulla, si limitò a stringersi a lui e ad appoggiare la testa sulla sua spalla. Alice aveva anche imparato a non sottrarsi ai gesti di Claudio, che lui stesso aveva modificato rendendoli dolci e protettivi. Gesti che sapevano d'amore. Andavano avanti cosi da un pò di tempo da quando la nonna di Alice era uscita dall'ospedale. E nessuno dei due voleva affrettare le cose, nessuno dei due voleva altro, nemmeno Claudio. 
"Alice non puoi stare cosi ogni volta che succede qualcosa di questo tipo" Disse un lui in macchina mentre frecciava verso casa di lei.
"Lo so, lo so, devo moderare la mia emotività, me lo dici sempre"
" E' per il tuo bene, stai sempre cosi.. pensi a tutto quello che poteva succedere e non ti dai mai una risposta." E nel frattempo erano arrivati sotto casa di lei. Claudio accostò e si voltò verso Alice che lo guardò e gli sorrise, con il rimpianto che non aveva il coraggio di chiedergli di rimanere con lei, di dormire con lei, di coccolarla,di svegliarsi con lei domani mattina e andare al lavoro insieme, non aveva il coraggio. Si limitò a salutarlo con un bacio all'angolo della bocca e scese dalla macchina. 
Claudio la guardò le sorrise ricambiò quel piccolo bacio e aspettò che lei entrasse in casa.
Ad un certo punto Alice si fermò mentre inseriva le chiavi nel cancello di casa, si girò e guardò Claudio che a sua volta con un'espressione interrogativa scese dalla macchina e le andò incontro.
"Giuramelo" - Disse Alice " Giuramelo, giurami  che mi proteggerai sempre, che farai lo stronzo e il dolce sempre con me in istituto, giurami che dormirai sempre con me, che mi coccolerai ogni volta se dopo un caso mi sentirò male, giurami che mi proteggerai anche quando non ti farò vedere la mia vulnerabilità, giurami che sarò l'unica, giurami che ci sarai e che si, tu sei il per sempre. Giuramelo" Alice tirò fuori tutto, tutti i suoi sentimenti, con le lacrime agli occhi e un nodo in gola guardava Claudio che sorrideva e la guardava con occhi da innamorato, follemente innamorato e le si avvicinava piano.
"Io ti amo Alice, Ti amo. E non posso far altro che giurarti tutto quello che hai detto e aggiungo un'altra cosa, io ti giuro che ti amerò sempre e per sempre. E si sei l'unica con cui ho pensato, penso e penserò di dividere la mia vita e di vivere insieme."
E ci volle un secondo,un millessimo di secondo, per far si che le loro bocche si incontrassero per dar vita ad uno dei più bei baci del mondo dell'amore, mentre i loro occhi anche se chiusi, erano pieni d'amore e pieni di commozione. Claudio stringeva Alice come la cosa più preziona al mondo, come la cosa più bella e splendende che ci fosse. 
Si staccarano per riprendere fiato si sorrisero e si guardarono per un'istante che sembrava infinito.
"Sali su?" disse lei con timore
"Te lo giurato, ti ho giurato che avrei dormito sempre con te. Non posso venire meno ad una mia promessa" Sorrise Claudio.
E dopo un leggero Bacio salirono su a casa di lei, con l'idea di passare la prima di una lunga serie di sere assieme.. continuo???

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Capitolo 2
*** Sorridi. ***


Ecco a voi il secondo Capitolo. Se vi piace fatemelo sapere con una recensione ed io continuo :D Grazie mille per le tante visualizzazioni e le letture. Spero vi piaccia. :D Buona lettuta. 


Il sole gli trova cosi, abbracciati l'uno all'altro con il calore del loro Amore. E' Alice a svegliarsi per prima ed andare a preparare la colazione, mentre Claudio si gode la scia di profumo lasciata dalla sua amata. 
"Buongiorno" un Claudio sorridente ed evidentemente felice, abbraccia Alice da dietro dandole un dolcissimo bacio.
"Buongiorno dottor. Conforti, ha dormito bene?"
"Direi bene dottoressa Allevi, però io ripeterei una" - bacio- "due"- Bacio " Tre...mille volte"
"Sono d'accordo." Sorrise Alice

Arrivati in istituto insieme, non passarono inosservati soprattutto per quell'aria felice che Claudio aveva e che mai aveva portato li dentro. A differenza di Alice che era sempre stata la ragazza sorridente e allegra dell'istituto, lui era considerato il bello e dannato, il più brontolone e musone. Ma quell'aria era difficile da non notare. Entrarono sotto gli occhi di tutti ma nessuno osava proferire parola, sapevano tutti che tra quei due c'era un qualcosa ma nessuno osava dire nulla.
E non passarono nemmeno indifferenti sotto lo sguardo di Lara , megafono dell'istituto, se volevi chiedere qualcosa di qualcuno chiedevi a lei,che gli osservava bene, fino a quando non si salutarono davanti alla porta degli specializzandi con un sorriso. 
"Buongiorno a tutti" Alice entrò con un aria spizzarrina come il suo solito ma i suoi occhi , per chi sapeva leggerli, dicevano altro.
"Buongiorno siamo parecchio rilassate oggi vedo eh ?" disse Lara
"Io sono sempre rilassata."
"Si certo.. senti caffè?"
" Si perchè no"
"Allora tu e conforti?" Disse lara mentre prendeva il caffè
"Io e conforti cosa Lara?"
"Beh siete arrivati insieme e per di più in ritardo"
"Uno, non eravamo in ritardo e due non si può arrivare insieme?"
"Si certo che si può.."
"ecco..."
"....dopo aver passato una notte di sesso sfrenato con Claudio Conforti."
"Lara smettila"
"Mamma mia che sarà mai"
Si, Alice aveva deciso che non si sarebbe fatta mettere pressione dai pettegolezzi e da nessuno, voleva godersi tutto alla luce del sole ma con discrezione. 
"Alice..." ed ecco che sbucava lui, come se le leggesse nel pensiero, per salvarla- " mi ha chiamato Calligaris dobbiamo andare, un omicidio"
"Arrivo."

"Michela Pinzi 23 anni di Milano. L'hanno trovata cosi, sul divano e con una corda tra le mani, verso le 20 di ieri sera dei vicini hanno sentito delle urla ma nessuno ha visto nulla." commentò Calligaris appena gli vide arrivare
"Dallo stato del corpo è morta da circa 5 ore e non ci sono segni di colluttazione e ne segni di corda..."Commentò Claudio 
"Però c'è uno strano odore"notò Alice
"Si e non sappiamo da dove viene, abbiamo provato a cercare ma non abbiamo trovato nulla.." Disse Calligaris
"Guarda mo che succede Roberto..." Disse con un sorrisino beffardo Claudio. 
E infatti Alice era in giro per la casa ad ispezionare. Nessuno meglio di lei poteva notare i più piccoli particolari, tutto quello che gli altri non riuscivano a vedere lei trovata e difatti... "Credo che l'odore venga da li.." e indicò una pianta vicino alla mensola della finestra in cucina.
Visone vi si avvicinò e trovò ben nascosta dietro le piante una profumazione d'incenso che con il passare delle ore era diventato mix di profumo e candela bruciata che unita all'odore che emanava il corpo della ragazza, dava vita ad un odore non proprio piacevole.
"che ti dicevo? Se devi trovare qualcosa di nascosto chiedi ad Alice Allevi e ti sarà dato.." disse un Claudio divertito .
"Ma sei spiritoso sai?!" 
"Sei tu che sei ficcanaso Sacrofano"
"Sai che potresti dormire sul divano stasera?" disse Alice in sottovoce a Claudio con l'intendo di non farsi sentire, ma le venne male, perchè sia Visone e che Calligaris avevano sentito e non sembravano aver voglia di comunicarglielo.
"Non posso, ho giurato, anzi mi hai fatto giurare te.." sorride lui
"Ognuno ha le sue disgrazie e tu hai me." Disse lei
"mmm...mmm." Calligaris si schiarì la voce e i due si ricomposero " aspettiamo voi per l'autopsia allora"
"Al più presto Roberto."

In macchina
"Alice riusciamo a non farci coinvolgere questa volta?" disse Claudio
"Non dipende da me, ogni caso c'è qualcuno che mi coinvolge, che posso farci io.."
"Che dio ce la mandi buona"
"Conforti ti vedo preoccupato.. "
"Non dovrei?" sorrise lui
"Non sono abituata ancora.." rise lei
"Abituati.. e la colpa è tua se sono diventato cosi"
"Mia ? e perchè mai?" 
" Sei arrivata tu e sono cambiato Allevi.. quindi la colpa è tua"
"beh io ti preferisco cosi con un pizzico di Conforti stronzo."
Nel frattempo erano tornati in istituto e al termine di quelle battute tra di loro, scesi dalla macchina, Claudio le si avvicinò e mentre lei prendeva la borsa in macchina, le diede un bacio dolcissimo, proprio li davanti, dove tutti potevano vedere, ma con la differenza che  a nessuno dei due importava.  

"Dalla corda repertata non ci sono segni di tracce ematiche, ma una cosa mi ha colpito. Vedete queste piccole sfilature? non sono della corda ma di qualcosa esterno.." disse Anceschi
" E di cosa?" Intervenne Alice
" Un filo blu, simile alla corda ma con un tessuto diverso."
"Quindi o la corda è stata vicino a qualcosa di blu prima di esser utilizzata oppure qualcuno ha cercato di utilizzare qualcosa oltre la corda.."
"Esatto." 
"Va bene, autopsia domani ore 10 del mattino." Disse CC davanti agli specializzandi  e se ne andò in ufficio
"Che strano vedere cosi felice Conforti" commentò con il suo accento siciliano Paolone.
"Chiedilo alla nostra Alice perchè è cosi felice" disse con su sorrisetto beffardo Lara.
"Eh? cosa?" Alice era sovrapensiero, qualcosa le balena in testa, ma non poteva saperlo con certezza e allora si alzò e andò verso l'ufficio di Claudio, senza degnare di uno sguardo i due.
"Ah l'amour..." disse Lara
"Ma tu dici che stanno insieme?" disse Paolone che, ovviamente, non si era accorto di nulla.
"Noooo chi loro?? noooo... tranquillo Paolone stai sempre tra le nuvole." commentò sarcastica Lara. 

Alice irrompè in ufficio di Claudio con una domanda "Ma se invece che di un omicidio fosse stato un suicidio?"
"Eh?" commentò lui con il suo sopracciglio alzato
"Si pensaci, nessuna traccia di un'altra presenza, l'odore nauseabondo, una corda non proprio inttatta e per di più la ragazza non aveva amici qui, nessuno, si era appena trasferita chi poteva mai avercela con lei?"
"Alice ti prego, è presto anche per te per iniziare a fare la signora in giallo, se devi iniziare a fare supposizioni almeno aspetta altri elementi."
" Si ma c'è qualcosa di strano, dalla casa, dall'odore che mi ricorda qualcosa ma non so cosa.."
"oddio ci risiamo, è coinvolta. E senza conoscere la vittima, un record."
"Non sei spiritoso"
"Amore, ascolti bene.." disse Claudio che fece il giro della scrivania " ti prego cerca di non farti coinvolgere più del dovuto, so che per te è difficile però.."
"Aspetta che hai detto?" disse Alice con occhi spalancati verso Claudio
" che non devi farti coinvolgere più del dovuto..."
" No prima. Come mi hai chiamato?"
E li lui sorrise e la baciò con tutto l'amore che aveva, tutto l'amore che nemmeno lui pensava di avere. Quell'uomo narcisista, donnaiolo che aveva dell'amore dentro che con nessuno aveva mai tirato fuori, ma che con lei non poteva far a meno, sin dal primo momento che l'aveva vista con quel pigiamone buffo alla villa della nonna.
"Ridimmelo ti prego"
" cosa, che non devi farti coinvolgere" rise lui che si beccè una manata da lei
"Dai scemo.."
"Amore, Amore..." disse lui tornando serio e sorridendo
"Amore.. mi piace e suona bene detto da te. Ma il discorso non cambia c'è qualcosa di strano e lo scoprirò." disse facendo una linguaggia a Claudio e se ne andò sotto lo sguardo divertito di lui.
" Tu guarda di chi mi dovevo innamorare.. della  signora in giallo." disse tra se e se Claudio e sorridendo a sua volta. 

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