Together? [Chanbaek]

di PARKDENIISE0
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** «•» ***
Capitolo 2: *** ~ ***
Capitolo 3: *** Prologo ***
Capitolo 4: *** Ricordi ***
Capitolo 5: *** I ***
Capitolo 6: *** II ***
Capitolo 7: *** III ***
Capitolo 8: *** IV ***
Capitolo 9: *** V ***
Capitolo 10: *** Ricordi ***
Capitolo 11: *** VI ***



Capitolo 1
*** «•» ***


•▪️Coppia: Chanbaek/Baekyeol
•▪️Tematica: BoyxBoy
•▪️Genere: Angst
•▪️Capitoli: Corti/Medi
•▪️Aggiornamenti: Lenti
•▪️Stato: In Corso 

La storia sarà revisionata alla fine, 
mi scuso in anticipo per eventuali errori


©PARKDENIISE0

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Capitolo 2
*** ~ ***


"Più dolce sarebbe la morte se il mio sguardo avesse come ultimo orizzonte il tuo volto,
e se così fosse... mille volte vorrei nascere per mille volte ancor morire."

William Shakespeare

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Capitolo 3
*** Prologo ***


Avevo esattamente 16 anni quando persi entrambi i miei genitori a causa di uno stupido incidente stradale.

Se soltanto quell'uomo non avesse bevuto
Se soltanto non avessi insistito per quelle stupide scarpe
Se soltanto fossero rimasti cinque minuti in più a gustare il loro caffè macchiato dolce
Se soltanto ci fossi andato da solo con la metropolitana
Se... Se soltanto non fossi stato così testardo, ora sarei con loro, e loro con me, tutti e quattro come una vera famiglia felice che si ama per tutta la vita e si odia per pochi istanti ma soprattutto che non ti abbandona mai, saremmo stati una famiglia perfetta.

La mia famiglia perfetta e di nessun altro.

Avevo esattamente 20 anni quando mi diagnosticarono il cancro alla gola, eppure non crollai mai, nemmeno un momento cosa che i medici notarono in particolar modo, trovando una risposta al mio comportamento: cinismo.

Mi avevano paragonato ad un cinico cosa che forse ero realmente, nonché una persona priva di sensibilità e che vive ogni giorno come se fosse l'ultimo.

Ma come faceva ad importarmi del mondo quando lui stesso se ne fregava di me?

Magari in altre circostanze sarei stato uno delle tante vittime del cancro o solamente un orfano, ma il soprannome cinico non mi si addiceva proprio, come una maglia di qualche taglia in più, troppo larga per essere indossata da un uomo troppo gracile, non ero cinico e quindi incredibilmente insensibile inconsciamente ma per scelta se così si può chiamare, come mai avrebbe potuto importarmi dei sentimenti altrui quando a loro non importava dei miei?
Come avrei potuto ritornare a vivere se mi è stato levato il necessario per farlo?

Semplice non avrei potuto, però lui ci riuscì.

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Capitolo 4
*** Ricordi ***


Venerdì 17 gennaio 
Ore 15:30
Reparto Oncologico 

È lì che ti vidi per la prima volta, chi l'avrebbe mai detto di incontrare lì il mio attuale migliore amico.
Ricordo ancora come mi guardavi, ricordo ancora ciò che pensavo di te mentre mi consumavi con il solo sguardo, e per un attimo ebbi paura di non incontrare più quei pozzi d'acqua che avevi come occhi.

Pozzi d'acqua non per il colore ma bensì per quanto fossero profondi e costantemente sempre umidi, cosa che mi duoleva parecchio, infatti iniziai a pensare a tutte le possibilità della causa di quelle goccioline d'acqua salata che scorrevano lungo i tuoi zigomi fino alle labbra piccole e sottili rendendole ancora più lucide del dovute.

Poi però presi paura, che anche tu avessi il cancro?
Sembravi così puro, innocente e privo di peccati sotto qualsiasi sguardo o espressione che alloggiava in quel viso magro e scavato dai troppi inconvenienti che continuavano a portarti in quel reparto ogni venerdì, per meritarti una cosa così infernale e per fortuna mi sbagliai non eri tu ad avere il cancro ma quella signora seduta sempre affianco a te, tua madre.

È così cercai di capire la tua anima bianca sofferente solo dai sguardi rubati, e dio se soltanto non mi avessi mai degnato nemmeno di un misero sguardo, adesso non tenterei di scappare dai sentimenti fin troppo profondi che continuo a provare per te da quel giorno. Ma purtroppo iniziai me ne resi conto solo a qualche mese di distanza, per la precisione quattro. Quattro mesi di sorrisi, risate e abbracci scambiati, mentre ogni giorno che passava le macchie biancaste fra l'ugola e le tonsille oramai asportate diventavano di un colore più profondo e il cinismo scompariva.  

Perchè sì quello che mi facevi provare Byun Baekhyun per me andava oltre all'amicizia, era amore.

Un sentimento così forte che non provavo dalla scomparsa dei miei genitori, e chissà forse anche tu Baekhyun ricambiavi quei sentimenti per me.

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Capitolo 5
*** I ***


Mi svegliai con l'odore di vaniglia nell'aria che mi invadeva le narici e una piccola morbida mano sulla mia, che a stento la stringeva, aumentando e diminuendo la pressione svariate volte senza stabilirne una.

È appena aprì gli occhi mi resi conto che fosse Byun Baekhyun, il mio migliore amico per cui provavo un amore a senso unico. 

Non potevo desiderare un risveglio più dolce di questo.

Aveva gli occhi chiusi con il viso premuto sul mio petto, la bocca dischiusa, le labbra leggermente secche, i capelli spettinati e il respiro leggero.

Solo a guardarlo riuscivo a provare serenità, sembrava quasi un bambino la maggior parte delle volte, ed era proprio quando dormiva, come in questo caso che me ne dava la certezza.

"Baekhyun svegliati" 

Ti sussurrai all'orecchio, iniziando ad accarezzarti dolcemente i morbidi capelli scuri, insinuando le dita fra qualche ciocca della frangia, spostandotela dagli occhi.

Iniziasti a mormorare qualcosa di incomprensibile e dio quanto era forte la tentazione di baciarti, così tanta che mi avvicinai alle tue labbra, sempre di più, da poter sentire il tuo respiro sulla mia pelle e tu il mio.

Un sogno.

Che purtroppo svanì appena apristi lentamente entrambi gli occhi e, l'unica cosa che feci fu staccarmi alzandomi dal letto.

"Yeol"

"Hm?"

"Perché t--"

Ti fermasti a causa della forte tosse improvvisa che mi fece accasciare a terra, mentre delle lacrime scendevano lungo le guance a causa del troppo sforzo e dolore che pian piano invadeva tutto il petto, fino allo stomaco iniziando a farmi sputare sangue.

L'unica cosa che ero ancora in grado di fare era chiudere gli occhi e aspettare che tutto finisse, come ogni volta.

Tutto questo mentre le lacrime e il sangue bagnavano il pavimento in legno massello vecchio, e i tuoi singhiozzi risuonavano nella stanza. 

Non passarono nemmeno dieci minuti che le sirene dell'ambulanza iniziarono a riempire il silenzio del quartiere quasi inabitato ormai, se non da persone anziane.



Baekhyun non m'importa se dovrò subire questo ad ogni mio risveglio,  m' importa che tu sia presente a tutti i miei risvegli.

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Capitolo 6
*** II ***



Per un momento pensai di essere diventato tutt'uno con il dolore, il bruciore e le lacrime.

Ogni volta sembrava sempre la prima, mi sentivo morire sempre di più ogni secondo che passava e vederti in quello stato, dio.. la situazione peggiorava a dismisura.

Ti eri accasciato vicino a me, non la smettevi di singhiozzare, di accarezzarmi con delicatezza la guancia sinistra è di disperarti lamentandoti con qualsiasi persona ci fosse realmente in cielo chiedendogli di smetterla.

Quanto avrei voluto anche io che la smettesse realmente

È per un attimo accadde

Iniziai a non udire più nulla, la vista iniziò ad appannarsi e i tuoi tocchi a farsi sempre meno percettibili.

Avrei voluto che il dolore smettesse, non le tue carezze, le dolci parole che continuavi a sussurrarmi dicendo che anche questa volta andrà bene, mentre le tue lacrime scendevano lungo il tuo dolce viso, fermandosi sul mento oppure sulla punta del nasino per alcuni secondi per poi cadere sulla mia felpa grigiastra ormai diventata larga e consumata che indossavo per dormire.

Per un momento però mi lasciai andare via come una delle tue tante lacrime

Ma prima di chiudere gli occhi, sentì le tue labbra appoggiarsi vicino alle mie

Se soltanto mi fossi spostato anche di mezzo centimetro, mi sarei ritrovato quei boccioli di rosa che ti ritrovi come labbra sulle mie, come nei miei sogni, noi due che ci baciamo per poi approfittare della mancanza d'aria per staccarci e dirci infiniti ti amo.

Un giorno non sarà più un sogno, ma una meravigliosa realtà, la nostra.




[...]




Le tue labbra sulle mie, le tue mani fra i miei capelli e le mie sui tuoi fianchi.

Mi sorridi e non posso fare altro che sorridere anche io.

Rimaniamo in quella posizione senza fare altro oltre a guardaci negli occhi per quasi cinque minuti.

Finché non prendo l'iniziativa di baciarti la fronte più volte

"Ti amo"


Lo abbiamo detto insieme e non posso fare altro che ritornare ad assaporarti 

Poi però appena ho chiuso gli occhi ho iniziato a non sentire più il tuo tocco 










Appena mi svegliai aprì lentamente gli occhi sbattendo più volte le palpebre, abbassai lo sguardo ritrovandoti appoggiato sul mio addome mentre farfugliavi qualcosa finché non mi dicesti 

"Yeolly ti prego non mi lasciare mai"

"Non potrei mai lasciarti Baekky"

Ti risposi subito, non passarono nemmeno due secondi che alzasti lo sguardo e mi abbracciasti subito dopo stringendomi come se avessi paura che me ne andassi via, da te, da noi, da tutto.

Non c'è pericolo che me ne vada da te Baekhyun, di certo non prima di aver almeno provato a baciarti come ogni mattina al mio risveglio o nei miei sogni, perché non tentare adesso allora, in questo preciso momento?

La paura di essere rifiutato da te era tanta, molta, forse fin troppa

Mi avvicinai a te incatenando il mio sguardo con il tuo, appoggiai la mano destra sulla tua guancia calda che si faceva sempre più rossastra insieme all'altra.

Ci dividevano circa otto o nove centimetri che andavano a diminuirsi lentamente 

"C-Chanyeol non fermarti stavolta, ti prego"

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Capitolo 7
*** III ***


POV Baekhyun

"C-Chanyeol non fermarti stavolta"

Ti dissi con voce tremolante mentre ti avvicinavi e appoggiavi la mano destra sulla mia guancia più che rossa

Non ci dividevano più quasi otto centimetri, non ci divideva quasi più nulla, eravamo entrambi pronti a scambiarci il nostro primo bacio mettendo inizio alla nostra relazione una volta per tutte

Poi però la porta si aprì, e mi staccai da te senza nemmeno darti la possibilità di ribattere e me ne andai di corsa.

Me ne andai da quello che probabilmente aspettavo da tempo, da quello che volevo ogni mattina, ma cosa peggiore, me ne andai da te.

Se mi sentivo con il cuore infranto sempre a causa mia, non volevo nemmeno provare a pensare cosa stessi provando tu.

Chanyeol non avrei mai voluto causarti altro dolore, so che magari non sembra un gran problema, ma per me lo è.
Avrei almeno potuto avere il coraggio di rimanere lì con te.

Dopo essere scappato da te come farò ad affrontarti? A guardarti e fare finita di nulla?

Vorrei così tanto rimediare, se ci riprovo, non sarai tu a scappare via da me, vero?

POV Chanyeol 

"C-Chanyeol non fermarti stavolta"

Mi dicesti balbettando mentre appoggiavo la mano destra sulla tua guancia ormai bordeaux come il resto del tuo viso.

Finalmente non c'erano più otto centimetri a dividerci, ma bensì quasi tre centimetri se non di meno

Era tutto così bello, finalmente avrei avuto ciò che desideravo dal primo momento in cui ti ho visto

Sembrava la scena di qualche ottimo film d'amore per adolescenti

Ma poi si aprì la porta, tu ti allontanasti, mi guardasti e te ne andasti probabilmente sbattendo la porta

'Probabilmente' perché non riuscì a sentire altro che qualcosa rompersi oltre il flusso dei pensieri che continuavano a ripetersi in testa, quel qualcosa, era il mio cuore rotto per la seconda volta:
La prima quando persi la mia famiglia, ma poi arrivasti tu e come un bambino delle elementari ti mettesti ad unire tutti i pezzi con del nastro adesivo.
La seconda volta proprio quando apristi la porta e te ne andasti dai sentimenti che ci circondavano.

L'unico lato positivo è che lo desideravamo entrambi ma l'unica imperfezione è stata l'entrata dell'infermiera nel momento meno adatto.

Baekhyun, se ci riprovo, non scapperai via da me un'altra volta, vero?

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Capitolo 8
*** IV ***




POV BAEKHYUN 

Ancora mi chiedo come ho fatto ad andarmene via da te lasciandoti da solo.
Ho sempre saputo di non essere una persona dal carattere perfetto e dal fisico bestiale, ma tutto migliorava quando arrivavi tu a dirmelo cercando di farmi cambiare idea con frasi del tipo:

Ti sta tutto così bene! 

Baekhyun hai un carattere davvero bello come te dopotutto, non credere alle scemenze che ti dicono gli altri

Per poi arrossire andandotene in un altra stanza mentre rimanevo in camera da letto oppure in salotto con lo sguardo abbassato e un sorriso indecifrabile sul volto, che nessuno se non tu stesso avresti potuto togliere. Adesso, invece, so per certo che sarai tu il primo a pensare quelle 'scemenze' come le hai sempre chiamate tu su di me.

Mi hai sempre fatto sentire così amato, così bello, così speciale.

Io invece per te non ho mai fatto nulla in particolare se non piangere a dirotto ogni volta che il tumore portava via da me ogni tua cosa col tempo.

Ho così tanta paura Chanyeol.

Non cambierà nulla tra di noi, ti ritroverò sempre al mio fianco ogni mattina, passeremo ancora tutti i pomeriggi liberi insieme abbracciati sul divano con una sola coperta in pile addosso, potrò ancora appoggiare la testa sul tuo petto e inspirare il tuo odore prima di addormentarmi, saltarti addosso appena ci incontriamo dopo una faticosa giornata di lavoro, stringerti la mano per tutta la notte fino al tuo risveglio in ospedale continuando a sussurrarti parole dolci e di conforto, vero?

Non mi abbandonerai? Ti prego non farlo. 
Abbiamo così tanti ti amo da urlarci e tanti baci da darci in qualsiasi momento e posto, magari mentre facciamo l'amore.

Perché sì io, Byun Baekhyun, non vedo l'ora di urlare al mondo intero l'amore che provo per te.

E tu Channie? 



POV CHANYEOL




"Ho interrotto qualcosa?" -Mi domanda l'infermiera




"No"




'Hai solo rovinato il momento che più aspettavo e desideravo al mondo non preoccuparti'.
Ecco cosa avrei realmente voluto risponderle, alla fin fine non si ritroverà lei a non dormire per tutta la notte pensando alla morbidezza delle labbra di Baekhyun tentando di non avvicinarmi a lui facendo appoggiare come sempre il suo viso sul il mio petto.

Quanto avrei voluto avere il coraggio di inseguirlo fino a casa, guardarlo così tanto da consumarlo, avvicinarlo a me, alzargli il viso con l'indice e pollice e baciarlo come se non ci fosse un domani.

Eppure non l'ho fatto, e sto continuando a non farlo rimanendo seduto su questo lettino con lo sguardo perso alla ricerca di un pensiero positivo oppure qualche soluzione.




"Dovresti correre da lui"




Mi volto verso di lei alzando di poco il sopracciglio destro con fare interrogativo.
Perché stava provando a darmi qualche consiglio? In questi tre anni non l'ho mai vista quindi non avrebbe nemmeno senso parlarmi o addirittura salutarmi.




"Potresti peggiorare le cose, magari si aspetta che tu lo segua"




Ne dubito. Probabilmente adesso mi odia anche lui e non mi permetterà nemmeno di abbracciarlo o dormire semplicemente insieme a lui come ogni notte e ritorneremo come all'inizio del trasferimento. 
Al solo pensiero mi viene da sorridere.
Mi ricordo che avevamo unito i letti una notte a causa dei continui temporali.
Non li staccammo per quasi una settimana intera sempre per il mal tempo poi però iniziarono a fare delle belle giornate e allora un giorno appena ritornato dalle mie continue visite -a parer dei medici essenziali- ritrovai i letti divisi. Inizialmente ci rimasi un po' male ma poi la stessa sera iniziò di nuovo a far freddo e a piovere, unisti di nuovo il tuo letto col mio. Da quella sera rimasero sempre uniti. Addirittura nemmeno un mese dopo mi chiedesti di prendere un letto matrimoniale per stare ancora più comodi. Mi sentivo così felice.




Però nulla era ancora perduto quindi mi feci aiutare dall'infermiera a sistemare tutte le cose e corsi da te.

Non ti ritrovai in mezzo alla strada o alla fermata dell'autobus. 

Ma a casa, sdraiato a pancia in giù sul divano a singhiozzare. Non ti dissi nulla, mi avvicinai soltanto a te iniziando ad accarezzarti i capelli fino a quando non ti addormentasti. 

Baekhyun ti giuro che dalla prossima volta finalmente potrò presentarti alle persone come il mio ragazzo e di nessun altro.

E tu Baekky? Vorrai essere presentato come il mio ragazzo?





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Scusatemi per aver aggiornato solo ora, per qualsiasi errore e per il capitolo osceno-

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Capitolo 9
*** V ***


POV CHANYEOL

Da quel giorno passavo ogni notte a guardarti ignorando il sonno che poco a poco iniziava a farsi sentire, le posizioni scomode in cui rimanevo pur di non svegliarti dal tuo dolce sonno e degli occhi che puntualmente iniziavano a bruciare è ad inumidirsi.

Non potevo e volevo crederci.

Non poteva essersi realmente distrutto il nostro piccolo mondo ancora da perfezionare a causa di un bacio inconcluso.

Giusto?

Eppure ormai qualsiasi cosa stava iniziando a darmene la conferma.
Il giorno dopo non ci parlammo se non per augurarci il buongiorno e la buonanotte.
Il secondo giorno iniziasti ad evitare il mio sguardo.
Dal terzo in poi era impossibile trovare entrambi a casa nello stesso momento.

Eppure tutt'ora non riesco a non sperare di essere ricambiato da te.

È diventato tutto così difficile senza i tuoi abbracci e baci anche se sulla guancia oppure sulla fronte.

Non avrei mai pensato che facesse così male amare qualcuno.
Da piccolo non avevo nemmeno preso in considerazione l'idea di non essere ricambiato.
Tutti facevano sembrare semplice amare ed essere amati da qualcuno.
Non avrei mai smesso di pensarlo.

Eppure adesso non riesco a smetterla di ripetere in mente il nome di quel sentimento banale ma altrettanto importante che tutti paragonano al paradiso anche se finora per me è stato solo che l'inferno.

L'unica cosa che mi rimaneva da fare prima di perderti del tutto era eliminare nuovamente le distanze.

Stavolta sarei riuscito a baciarti anche se solo per un secondo.

Ho tentato in tutti i modi di paragonarti solo ad un amico dopo l'accaduto, ma tutto ciò non ha fatto altro che peggiorare la situazione.

Non soltanto avevo iniziato a sognare te, ma anche il sapore delle tue labbra.

Dal momento che tentare anche solo di parlarti faccia a faccia mi spaventava, l'unica possibilità che mi rimaneva era scriverti un messaggio.

Così feci.

Ti scrissi di venire urgentemente al parco, il nostro parco.
Non mi rispondesti ma visualizzasti il messaggio per poi andare offline.

Chi tace acconsente, vero?

Lo spero davvero tanto Baek

[...]
 

I secondi e i minuti passavano insieme alla pioggia che continuava a cadere.

Era passata un ora.

Eppure non tentai nemmeno di andarmene. Ero talmente convinto che stessi arrivando e a pensare a te, che non mi accorsi nemmeno delle lacrime che iniziarono a fare compagnia alle gocce di pioggia  sul mio viso, ormai scavato dai continui medicinali che continuavo ad assumere, per tentare di mandare via a parer dei medici il mio peggior nemico.

Nonostante tutto non ho mai considerato il cancro come un nemico.

C'è stato un periodo in cui l'ho amato.

Lo ricordo bene.
Era l'unica cosa 'positiva' che mi circondava.
Amavo il poter pensare che grazie a qualcosa di tanto orribile non avrei più dovuto soffrire.
Ho iniziato a paragonarlo dopo quasi un mese ad una benedizione mandata da Dio in persona per far cessare le mie continue sofferenze.

L'ho pensai fino a quando non iniziammo a frequentarci Baekhyun.

Mi hai sconvolto l'esistenza.
Così tanto da farmi abbandonare il mio vecchio amore sostituendolo con te.

Mi hai fatto provare così tante emozioni in poco tempo, facendomi ritornare a sorridere veramente e non più falsamente, come facevo ormai da routine per convincere i medici e soprattutto me stesso che era tutto Okay.

"C-Chanyeol?"

Mi voltai.

Eri tu in tutto il tuo splendore.

Oggi finalmente avrei scoperto il sapore delle tue labbra.

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Capitolo 10
*** Ricordi ***


Giovedì 23 gennaio 
Ore 09:33
Reparto Oncologico 


"Mi stavate tutti e tre sorridendo per poi scomparire nel nulla.

Improvvisamente sentì un flebile 

'Ti voglio bene'

Poi nero.
Nero totale. 
Mi ritrovai da solo in una vita piena di pericoli e problemi.
Inizialmente non ci volevo nemmeno pensare alla possibilità di aver perso la mia famiglia, eravate appena usciti di casa.

'E' tutto così impossibile' -pensai.

Le sirene, le urla e il fuoco erano tutte bugie, nulla era vero in quell'esatto momento.
Ma la curiosità vinse e allora appena aprì la porta vidi per quel poco che si poteva, a causa del forte fumo la vostra auto a dir poco distrutta, mentre io ero a qualche isolato di distanza a guardare la scena continuando a ripetermi che quella era solo una stupida coincidenza, che adesso sareste arrivati mentre papà teneva le borse della spesa e la mamma la piccola Yoora in braccio mentre rispondeva a una delle sue tante domande.
Ma nulla di tutto ciò accadde.
Persi tutte le speranze e feci l'unica cosa che mi rimaneva da fare: correre verso di voi.
Il mondo mi crollò addosso in quell'istante.
Nessuno mi fermò da quella vista straziante, al correre da voi e abbracciarvi con ancora la vista appannata per le troppe lacrime mentre le mani si sporcavano del vostro sangue.
E allora arrivò lì per davvero il nero, ormai non si poteva vedere e udire nulla tranne che un nero rossastro, singhiozzi e urla disperate con gemiti di dolore". 




Mi ricordo ancora che mi svegliai con il mal di testa e il cuscino bagnato dalle lacrime che ancora non cessavano a fermarsi.
Erano passati quattro anni dalla loro scomparsa.


Mi affrettai ad sciugare le lacrime con la manica del pigiama nella speranza che nessuno mi abbia sentito oppure visto, ma accadde l'esatto opposto.
E tu Baekhyun ne eri la prova, eri fermo a qualche centimetro di distanza a guardami, e dio non potevo essere più felice che ti stessi interessando a me, anche se per colpa di un incubo che come sempre mi avrà fatto urlare fino a svegliare l'intero ospedale.
E chi l'avrebbe mai detto che mentre un'ultima lacrima scendeva ti avvicinasti per passarci sopra il pollice.

Era anche questo un sogno?

Eppure la morbidezza della tua mano, il tuo sorriso e il tuo sguardo sembravano così veri.


Non mi rimaneva che guardarti sorridendo portando due dita sull'esatto punto dove mi toccasti,  la mia felicità aumentò quando mormorasti balbettando


"S-scusami"

alzandoti di colpo dalla sedia con le guance che ti andavano a fuoco. 

Quelle guance che da quel momento iniziai a desiderare anche solo di sfiorarle soltanto per sentirmi vivo.

Per fortuna ti afferrai la mano facendoti voltare.


Non potevo desiderare di meglio.

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Capitolo 11
*** VI ***


POV CHANYEOL 

"C-Chanyeol?" 

Mi voltai.

Eri tu in tutto il tuo splendore. 

Oggi finalmente avrei scoperto il sapore delle tue labbra.

Avevi addosso solamente un cappotto, una sciarpa ed eri senza ombrello, anche tu piuttosto bagnato.

Ti avvicinasti con preoccupazione e 
lentamente ti sedesti affianco a me, dischiudendo appena le labbra boccheggiando intento a parlare, richiudendole poco dopo a causa delle parole che ti morirono in gola.

Allungai la mano verso la tua accarezzando lentamente il dorso, soffermandomi sulle piccole vene in rilievo facendo scendere poi il pollice sulle graziose lunette bianche.

In tutto questo rimanesti fermo a farti accarezzare dopo tanto, troppo tempo, mantenendo lo sguardo basso e vacuo fissando qualcosa di indecifrabile, torturando quel piccolo labbro inferiore nudo a differenza delle altre volte ricoperto da uno strato lucido o colorato di Lip Gloss di cui variava il gusto. 

Il tempo era come incantato insieme alle interminabili parole che tentavano di uscire dalle nostre labbra.

Avrei voluto chiederti e dirti illimitate cose, che consistevano in: 
Perché sei arrivato in ritardo? 
Oppure
Lo sai che sei bellissimo anche le borse sotto gli occhi?
O
Ti amo e sto desiderando il tuo amore più della cura per tumore.

Eppure l'unica cosa che riuscì a fare in quel momento, anche dopo essermi ripromesso di baciarti nell'esatto momento in cui ti avrei visto, è stato guardarti e sorriderti facendo terminare finalmente quelle gocce ormai non più di tanto salate, ma amare che fino a un attimo prima l'unico loro obbiettivo era essere infinite fino a consumare il mio viso totalmente.

E quando iniziai a pensare che avremmo passato il pomeriggio intero e perché no la notte senza guardarci negli occhi per mancanza di coraggio, intrappolasti le mie dite alle tue alzando appena il volto facendo incrociare il mare nei miei occhi con il sole dei tuoi.

Di quanto potesse sembrare strana e stupida come idea, creammo insieme l'estate in un certo senso, la stagione da te preferita per: il mare, la sabbia, il gelato e altri piaceri che l'inverno non poteva regalare.

Distogliere lo sguardo dal tuo mi sembrava impossibile e incoerente dopo tutto questo tempo ad averlo sognato. Lo stesso levare la mia mano dalla tua, dopo aver desiderato il tuo tocco delicato per tutte le notti passate insonne, nella speranza di ogni tuo segno, anche il più significante a farmi capire che anche quel brutto periodo sarebbe passato insieme a tutti gli altri.

Passasti lentamente la lingua sulle labbra, mordendo poco dopo una piccola pellicina cercando di strapparla via, senza far uscire del sangue per il nervosismo che al momento provavi.

Inutile dire che col tempo imparai ogni tua perfetta imperfezione, anche negli attimi di nervosismo e ansia causati a qualche mia visita d'ospedale o a una chiamata urgente dal tuo datore di lavoro.

Solitamente, come adesso, iniziavi a morderti le labbra, a passarti svariate volte le dita fra i capelli o sdraiandoti sul letto facendoti piccolo più di quanto tu non sia già.

Rimasi a fissare ogni centimetro del tuo viso, all'apparenza disegnato per quanto fosse perfetto.
Strinsi di poco la presa e mi avvicinai lentamente a quelle pesche che tanto ambivo. 

Entrambi sapevamo che cosa sarebbe dovuto accadere, sin da l'inizio.
Io scrivendoti di venire e tu presentandoti.

Adesso dovevamo semplicemente cancellare le distanze non lasciando tracce, facendo finalmente congiungere in un bacio dolce e delicato le nostre bocche.

Per la prima volta, in tutto l'arco della mia vita piena di sofferenze e di ricordi privi di felicità e colmi di angoscia, decisi di essere egoista.

Egoista e forse prepotente.
Anche se in cuor mio ho sempre saputo che i tuoi semplici e cordiali gesti non fossero solamente amichevoli e che desideravi quel momento come ma forse non quanto me.
Perlomeno così speravo.

Tutto iniziava a prendere forma:
I nostri volti vicini, i nostri pensieri desiderosi, i nostri sguardi sulle labbra dell'altro, le nostre mani destre intrecciate, la mia mano sinistra che iniziava lentamente a dirigersi verso la tua guancia rossastra per il freddo insieme all'imbarazzo e la tua verso il mio collo, a differenza del tuo non coperto dal colletto del cappotto grigio chiaro, insieme ad una piccola sciarpa di lana sintetica che portavi dietro sempre in caso iniziasse a far mal tempo non volendo beccare un qualsiasi malanno.

Stavolta mi leccai io le labbra continuando ad avvicinarmi a te senza timore, troppo preso ad ottenere il mio premio dopo tutto.

La pioggia, il parco, la panchina di un verde rovinato stranamente mancante di scritte stavano creando un atmosfera romantica, come nei film.

Solo che tutto ciò non faceva parte di un film strappalacrime o di un libro.
Di quanto brutta potessero risultare in certi versi, era solamente la realtà.
Eravamo solamente io e te. Noi.

Entrambi socchiudemmo gli occhi, facendo toccare i nostri nasi continuando a ripetermi mentalmente che anche tu lo volevi o altrimenti te ne saresti già andato via... vero?

Ma ogni dubbio svanì nell'esatto momento in cui mi soffiasti sulle labbra, facendomi aprire gli occhi, portandoli subito sui tuoi notando le rughette affianco agli occhi e il tuo splendido sorriso, anche se abbozzato dove si potevamo chiaramente ravvisare i piccoli incisivi centrali seguiti da quelli laterali e i canini.

Poi nulla.
Le palpebre chiuse e le mie labbra sulle tue. Un piccolo ma importante bacio a stampo approfondito poco dopo, appena muovemmo le labbra insieme.

POV BAEKHYUN

Appena muovemmo le labbra insieme iniziai a sentirmi finalmente completo, e con amarezza realizzai che se non ti avessi evitato da quel giorno, avrei potuto assaggiare quelle meravigliose soffici carnose labbra molto prima.

In un momento i miei pensieri svanirono. Iniziai ad accarezzargli il collo facendo salire la mano verso i capelli, non smettendo di far combaciare le nostre bocche, strofinando appena il mio naso con il suo, unendo poi le nostre fronti bagnate a causa della pioggia assillante.

Mille emozioni iniziarono ad esplodermi in corpo facendo fare infinite capriole al mio cuore.

Lentamente iniziai a sentire anche gli altri tocchi. La sua mano sinistra sulla mia guancia che l'accarezzava con lentezza, e l'altra che stringeva la mia come a vietarmi di darmi possibili vie di fuga una volta terminato il bacio. che per me non era altro che un meraviglioso sogno.

Tenerlo stretto a me e poterlo abbracciare solo io mi faceva sentire in un certo senso unico.    
Adesso baciarlo era come avere le chiave a tutti i piaceri della vita.

Purtroppo ci dovemmo staccare per mancanza di ossigeno, ma vederlo vicino a me ansimante e sorridente non aveva prezzo. Come il piccolo bacio che mi diede sulla fronte poco dopo, e gli risposi anche io con un bacio innocente, però sulle labbra.

"Andiamo a casa Baek?" 

Mi chiedesti non smettendo di accarezzarmi la mano

"Andiamo a casa nostra Chan"

Ci dedicammo entrambi un sorriso e un altro bacio, l'inizio di una serie di effusioni amorose.


Non avrei mai pensato di amare la pioggia, ma come ogni cosa che passa sotto il tuo tocco o il tuo sguardo è diventata perfetta.
Perché sei tu perfetto Chanyeol.


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Scusatemi per gli errori o per meglio dire orrori-
Spero che vi piaccia il capitolo~

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