The lonely eagle

di _ItsAlexandra_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


                                                                                         CAPITOLO 1
-Ho visto la cosa più straordinaria che la terra possa mostrare all’anima stupefatta: l’ho vista e ne sono sbalordito… mi sta sempre davanti alla memoria quella foresta pietrificata di case e, in mezzo, il fiume impetuoso di vive facce umane con tutto l’arcobaleno delle loro passioni, con tutta la loro fretta disperata di amore e di fame, di odio: Londra.
(Henrich Heine)-

Londra pullulava di operai,orfani,mercanti, criminali e politici
La citta' non dormiva mai.Di sera si animava maggiormente: le persone andavano nei pub ad ubriacarsi,gli operai ritornavano stanchi dalle proprie famiglie e i ladri erano sempre pronti a poggiare il palmo della mano su sacche d'oro

Alexandra o meglio Alex (come si faceva chiamare dagli amici) di certo non era una ragazza dall'alta autostima
Lasciava sempre i lunghi capelli ramati sciolti, in modo da potersi nascondere da sguardi curiosi
Gli occhi color verde scuro amavano osservare cio' che la circondava con fare curioso,sopratutto quando giungeva in un posto nuovo 
Non era una ragazza da scartare ma spesso provava risentimenti verso le sue giovani coetanee quando indossavano abiti che risaltavano le curve e le forme del corpo che lei non possedeva
Caratterialmente era piuttosto riservata e timida, come poteva già risultare al primo impatto non amava il contatto con le persone, forse perche' non aveva vissuto la vita all'esterno come gli altri.Usciva raramente, la maggior parte delle volte per comprare dei libri o per svolgere commissioni per suo zio Frederick Abberline, il famoso poliziotto di Londra
In una delle tante monotone sere,Alex attraverso' i vicoli stretti e bui di Whitechapel. Osservo' soddisfatta i libri appena comprati e continuo' a camminare finche' fischi e incitazioni attirarono la sua attenzione.Curiosa si avvicino' e si rese conto che stava assistendo ad una rissa tra due fazioni:la prima era composta da uomini che indossavano uniformi rosse, l'altra da uniformi verdi.Senti' un misto di timore e adrenalina invaderla, non le succedeva spesso il che rese quelle emozioni ancora più uniche.Continuo' ad osservare rapita le mosse agili e veloci dei combattenti ma uno di loro attiro' particolarmente la sua attenzione:era un ragazzo sulla ventina,sul capo portava un capello a cilindro,una cicatrice gli solcava il sopracciglio destro e un'altra il lato sinistro del volto, sulla guancia
Ma la caratteristica che la rapi' maggiormente furono gli occhi verdi e profondi del ragazzo, molto simili ai suoi.Osservandoli poteva rendersi conto che lui aveva tutte le qualita' che le mancavano:determinazione,forza,coraggio...
Il ragazzo continuo' a lottare con brutalita', una danza di pugni e sangue.Combinazioni che lasciarono interdetti gli spettatori come Alex 
La ragazza improvvisamente si rese conto che era l'ora di ritornare a casa,osservo' per un'ultima volta il ragazzo prima di correre via
Suo zio le aveva dato un'orario da rispettare, era molto protettivo nei suoi confronti il che la faceva innervosire terribilmente 
Ormai anche le cose piu' fastidiose erano passate in secondo piano.Era diventata tutta una noiosa,lunga e interminabile monotonia
Era un po' come osservare per tutto il giorno le navi che attraversavano il Tamigi,avanzavano nell'acqua lentamente mentre nuvole di fumo nero riempivano l'aria circostante
Alex aveva sempre sperato che un giorno, quella monotonia,potesse terminare


*Angolo autrice*
Ciao a tutti!Questa é la mia prima fanfiction che pubblico su questo sito, perdonatemi per alcuni errori grammaticali
Spero che questa introduzione vi sia piaciuta, in seguito si scopriranno piu' cose su Alex,cosi' come sul ragazzo misterioso (anche se sicuramente avrete capito chi é ma shh)
Lasciate una recensione se vi va,per me é fondamentale il vostro parere
Alla prossima!





 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


«E' successo di nuovo, dannazione!»
Dalla sua camera Alex poteva udire i lamenti di Frederick.
Si alzó dal letto sbadigliando,aprí l'armadio e indossó il vestito azzurro che suo zio le regaló per il suo compleanno
Raggiunse il salone dove trovó il poliziotto leggere il quotidiano piuttosto turbato
«Cosa ti turba,zio?» chiese Alex con un filo di voce
L'uomo alzó gli occhi sulla ragazza con fare sorpreso, non l'aveva sentita avvicinarsi
Sua nipote aveva sempre avuto il passo felpato sin da bambina
Spesso Frederick paragonava quella caratteristica alla personalitá della ragazza:quando incrociava lo sguardo di una persona, si voltava nella direzione opposta,parlava con una tonalitá pacata  e bassa,aveva paura di manifestare le proprie emozioni o di pronunciare una cosa inadeguata in un momento inopportuno
«Kaylock é morto.Non sappiamo ancora chi sia stato, l'omicida non ha lasciato indizi.Per nostra sfortuna, non abbiamo una pista da seguire»
«Il popolo non ne soffrirá,Kaylock esercitava il  potere nel modo sbagliato.Whitechaple adesso é libera dalla sua tirannia»rispose decisa la ragazza
«Senza ombra di dubbio ma....perché ucciderlo quando poteva consegnarlo alla polizia?»
«La morte é la soluzione definitiva, non credi?»
Il poliziotto non rispose, fissó il vuoto riflettendo sulle parole della nipote
«Ieri sera mentre percorrevo il tragitto verso casa, ho assistito ad una lotta tra bande.Kaylock era presente, ne sono sicura.»
«Cosa?!»l'uomo si alzó di scatto dalla sedia e si avvicinó alla nipote «Alex...se ti ricordi anche di un piccolo particolare che potrebbe condurci all'omicida,ci aiuteresti nelle indagini»
Alexandra esitó prima di rispondere
Poteva tranquillamente aiutare suo zio con le indagini ma il pensiero del ragazzo della sera precedente la ostacolava
Pensava che probabilmente quest'ultimo poteva essere colui che aveva ucciso l'oppressore ma aveva anche il timore di consegnare alla giustizia l'uomo sbagliato
E poi...c'era qualcosa nel ragazzo misterioso che l'aveva completamente stregata come mai nessuno aveva fatto prima
Alex si impose l'obbiettivo di scoprire piú informazioni su di lui
Mentre la ragazza era persa nei suoi pensieri, alla porta bussó un collega di Frederick
«Fred...»l'uomo cercava di riprendere fiato, probabilmente aveva corso «non abbiamo trovato nessun indizio, mi dispiace...»
«Credo che non abbia scelta Alex...devo portarti con me, sei una delle poche testimoni che ha intravisto il possibile omicida»disse Fred voltandosi verso la nipote

Raggiunsero lo stesso quartiere della sera precedente, i poliziotti continuarono ad indagare sperando di trovare qualche indizio 
«Tieni gli occhi bene aperti Alex, qualsiasi cosa tu trova che potrebbe aiutarci nelle indagini, non esitare a dirmelo»
La ragazza annuí ma sapeva bene in cuor suo che non l'avrebbe fatto,non immediatamente
Cercarono per un bel pó senza ottenere risultati
«Alex, ritorniamo a cas-»Frederick si volto' senza concludere la frase:Alex era scomparsa

*Angolo autrice*
Eccomi di nuovo qui!Mi scuso per il ritardo e per la ristrettezza del capitolo ma in questo periodo sono stata piuttosto impegnata.Spero che la storia vi stia piacendo, cerchero' di pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile, alla prossima!

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Il panico prese il sopravvento su Frederick, la nipote non aveva mai osato allontanarsi da lui
Si sentiva dannatamente irresponsabile
"Possibile che qualcuno l'abbia rapita?O qualcosa aveva attirato talmente la sua attenzione da essere fuggita senza avvertirmi?"I pensieri assalirono la mente dell'uomo
Su quest'ultimo pensiero, Frederick aveva ragione
Alex si era allontanata perché aveva intravisto il ragazzo misterioso nelle vicinanze
Ormai la ragazza era cosi' attratta dalla figura misteriosa che avrebbe avuto anche il coraggio di mettere alla prova la fiducia di suo zio
La giovane londinese pedino' per qualche minuto il ragazzo,finché quest'ultimo improvvisamente si fermó
Alex si nascose dietro a dei barili e da lí a poco vide arrivare degli uomini vestiti di rosso:gli stessi della sera precedente
«Bene bene,il nostro capobanda oggi non ha compagnia?»un sorriso beffardo si stampó sul volto di uno degli uomini che accerchiarono il ragazzo
«Non ho voglia di discutere,amico.Facciamola finita qui»dal guanto del ragazzo uscí una lama che andó a conficcarsi nello stomaco dell'uomo
Il ragazzo si mosse abilmente schivando vari colpi e contrattaccando i nemici
Mentre era focalizzato ad eliminarli il prima possibile non si rese conto che un altro uomo, proprio davanti ai barili dietro cui si nascose Alex, stava puntando una pistola all'altezza della sua testa
Il respiro di Alexandra aumentó velocemente,era confusa e non aveva idea di come reagire
Spostando rapidamente lo sguardo, notó una grande trave di legno al suo fianco
Un'idea folle le passó per la mente
Prese lentamente, cercando di non far rumore, la trave e colpí con essa il capo dell'uomo che impugnava la pistola, che cadde rumorosamente al suolo
Il ragazzo misterioso  si giró con un'espressione stampata sul volto tra il confuso e il sorpreso 
«Ma che....»
«Dietro di te!!» gli urló Alex
Il ragazzo si giró con una velocitá quasi disumana e colpí con il tirapugni l'uomo che stava per assalirlo
Non si sentí piú il cozzare metallico delle armi che si scontravano, gli uomini con le uniformi rosse giacevano sul terreno sanguinanti
Alex lasció cadere la trave di legno per terra e timidamente incroció lo sguardo del ragazzo
«Diró a Evie di sostituire le lame con travi di legno» disse poi spostando lo sguardo perplesso sull'oggetto caduto al terreno
Dopo vari secondi, che sembravano un'eternitá, ritornó a guardare la ragazza
«Non ci credo....mi sono fatto salvare le chiappe da una ragazza»
«Sei vuoi richiamo i tuoi amati amici,basta dirlo»
«I Blighters?Non sono altro che perdenti»nella voce del ragazzo, Alex poté intuire una vena di arroganza e presunzione
«Per dirla tutta, uno di quei perdenti stava per ucciderti»
Il ragazzo aprí leggermente la bocca per controbattere ma rimase bloccato, non sapendo che dire
«Spero che quella trave non la userai contro di me, sai, sono particolarmente sensibile al tocco di una donna»disse ammiccando un sorriso
Alex alzó un sopracciglio impassibile
«Mi sa che con te non funziona,giusto?»disse rimanendo immobile nella stessa posizione di prima
«Ti sei dato la risposta da solo»Alexandra si giró e fece per andarsene ma la voce del ragazzo la bloccó
«Aspetta!Tu mi stavi seguendo!»
Le mancó per un attimo il respiro e si immobilizzó mentre il ragazzo si avvicinó lentamente a lei
«Non voglio farti del male, sono semplicemente...curioso.Come ti chiami?»
«Io...io mi chiamo Alexandra»ci mise un pó per trovare il coraggio di rispondere
«Sai Alexandra,non tutti avrebbero agito come te»
«Spaccando una trave sulla testa di un uomo?»disse la ragazza sorridendo sarcastica
«Salvando la vita di un perfetto sconosciuto pur non sapendo combattere»
«É stato...ridicolo»
«Mai ridicolo quanto quei perdenti, credimi»sorrise
«Tu sai il mio nome, ma io non il tuo»sussurro' Alex osservandolo intensamente
«Jacob.Jacob Frye»
«Signor Frye, ho delle domande da porvi»
«Quando voi donne sottoponete gli uomini ad un'interrogatorio dietro non c'é nulla di buono.Credo che sto per fare la stessa fine di quei poveri malcapitati, sai ammetto che la cosa mi fa rabbrividire»
Alex gli sorrise divertita
«Ma non voglio fare quella fine proprio qui» Jacob ripulí la lama dal sangue con uno straccio «seguimi.»
Alex, seppur un pó timorosa, lo seguí silenziosamente per poi giungere ad un pub situato alla fine della strada
Si sedettero ad un tavolino e Jacob ordinó due boccali di birra
La ragazza si guardó intorno un pó spaesata
«Mai frequentato pub?»il ragazzo percepí il suo sguardo
«No...»abbassó lo sguardo imbarazzata
Jacob la guardó demoralizzato «scusami, non volevo imbarazzarti»
«No,no...scusami tu, sono molto...»
La cameriera li interruppe portando i due boccali
Alex sorseggió la birra dal sapore forte e amaro, per poco non vomito'
Jacob fece una piccola risata divertita osservando la faccia disgustata della ragazza «lo so, diciamo che non é il massimo ma nemmeno il peggio»
«Non dirai sul serio!Sembra di aver appena bevuto il brodo di mio zio e credimi, é la cosa piú disgustosa che tu possa mai bere»
«La prossima volta mi impegneró nel cercare un pub che offre bevande che ti potrebbero piacere»
«La prossima volta?»ripeté Alex sorpresa
«Certo!Non vorrai perderti l'esplorazione dei pub con il mitico Jacob Frye!»
«Davvero intendi...»
«Intendo farti esplorare la capitale del mondo occidentale,Alex»Jacob finí la frase al posto suo «Da come ti comporti ho capito che i tuoi occhi non hanno visto altro che le mura di casa tua»
Alex abbassó lo sguardo sul boccale di birra, la sensazione d' imbarazzo la stava invadendo di nuovo
«Consideralo come un ringraziamento per avermi salvato»
«Io...non so che dire Jacob,grazie,davvero»
Jacob sorrise e prese il suo orologio da taschino, osservandolo corrugó la fronte
«Credo che sia ora di ritornare a casa.Vieni, ti accompagno io»
«Jacob,sul serio, non c'é bisogno di farmi da guardia del corpo»
«Oh avanti, credi davvero che possa lasciare una giovane lady vagare solitaria nelle strade piú trasandate di Londra? Inoltre potrebbero sempre ritornare i Blighters, il che sarebbe un problema»
«Ti ricordo che posso sempre recuperare la trave»
Jacob rise di gusto«Perdonami, me ne stavo quasi per dimenticare.La prossima volta ti porto con me,non si sa mai...»
Imboccarono la strada che portava alla residenza degli Abberline
Arrivati all'entrata,Jacob guardó l'abitazione con un'espressione strana stampata sul volto
«Non sapevo che Abberline aveva una nipote»mormoró
 «Vi conoscete?!»si giró di scatto verso il ragazzo
«Solo a livello di fama»
Lo scricchiolio della porta che stava per aprirsi fece irrigidire immediatamente Alex
Guardó allarmata Jacob che fece per nascondersi, ma non ci riusci'  in tempo:la porta si aprí completamente e ne uscí Frederick
Alexandra fece voltare velocemente Jacob di spalle
«Alex!Dove diavolo ti eri cacciata?!E questo...questo chi é?!»
«Lui é...emh...Victor!Durante le indagini mi sono allontanata troppo, grazie a lui ho ritrovato il tragitto per arrivare a casa»
«É di Strand?Ho vari contatti con il suo medesimo nome in quella zona,forse ci conosciamo»
«In realtá sono di Crawley»sussurró il ragazzo
Alex gli diede un calcio,Jacob soffoco' un urlo
Il viso del ragazzo assunse un colorito rossastro
«É di Southwark» sorrise innocentemente la ragazza
«Interessante» il poliziotto si accarezzó la barba «ti aspetto nel salone,sbrigati» l'uomo rientró in casa 
Alex sospiró sollevata e si voltó verso Jacob
«Il calcio potevi risparmiartelo»borbottó il ragazzo
«Vuoi dirmi che basta un calcio per mandarti al tappeto?»lo istigó la ragazza
Alex si rese conto che passando del tempo insieme a Jacob riusciva, in parte, a manifestare i sentimenti che la maggior parte delle volte cercava di camuffare
«Non intendevo certo dire questo,io...»
«Grazie per la serata,Jacob»lo interruppe la ragazza sorridendogli
Jacob ricambió il sorriso e dopo aver fatto un cenno per salutarla, corse via nell'oscuritá sui tetti di Whitechaple
Alex entró nella residenza, vedendo suo zio addormentato sul divano,gli mise una coperta addosso e gli diede un bacio sulla guancia
Salí le scale che portavano al piano superiore ed entró nella sua camera
Frugando nella tasca dell'abito, trovó un piccolo biglietto ripiegato
Lo fisso' confusa e lo rigiro' piú volte tra le mani
Lo aprí e subito le risaltó all'occhio la grafia piuttosto disordinata utilizzata per scrivere il messaggio che riportava testuali parole:
"Londra aspetta solo di essere esplorata.Incontriamoci domani a Leicester Square, non tardare, odio dover attendere"
La ragazza posó delicatamente il biglietto sulla cassettiera.
Quella sera, dopo tanto tempo, si addormentó con il sorriso stampato sul volto e lo stomaco in subbuglio dalle emozioni forti e insostituibili.

*Angolo autrice*
Ciao a tutti!Ieri sera ,dopo aver pubblicato il precedente capitolo, sono stata colta dall'ispirazione e...niente, ne é uscito fuori questo,spero che vi piaccia.
Di solito vediamo i nostri abili assassini  salvare le donzelle in pericolo,questa volta ho voluto creare qualcosa di diverso
 Mi sono divertita nello scrivere il "salvataggio" di Jacob da parte di Alex che, pur non sapendo combattere, con un piccolo e quasi banale gesto gli ha salvato la vita

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Quando il sole fu ormai alto nel cielo, Alex raggiunse con non poca euforia Leicester Square
Vago' con lo sguardo in cerca del volto di Jacob ma con suo dispiacere non lo trovo'
Si sedette su una panchina attendendo invano il suo arrivo.Ormai stanca,decise di andarsene.
Cammino' infuriata con passo svelto senza meta.I suoi unici pensieri in quel  momento erano rivolti a quel ragazzo temerario che,come gli altri, aveva tradito la sua fiducia
Quante volte si era ripromessa di non fidarsi piu' delle persone?.In un modo o nell'altro,finiva sempre nello stesso modo
Mentre era occupata a maledirsi mentalmente, senza accorgersene, ando' a scontrarsi contro un uomo anziano
Le cartelle del vecchio si rovesciarono a terra
«Mi scusi, non volevo..»Alex lo aiuto' a raccogliere i suoi documenti.Quando alzo' lo sguardo noto' con sua grande sorpresa che l'uomo in questione era il dottor John Elliotson
«Non vi preoccupate»l'anziano squadro' Alex e,dopo aver borbottato qualcosa sottovoce,inarco' un sopracciglio
«Avete la febbre?»
«Come,prego?»
«Non vi vedo particolarmente in salute»
«Mi sento benissimo»rispose Alex confusa
«Perché non mi seguite?Mi stavo dirigendo proprio a Lambeth, potrei visitarvi»
«Vi ringrazio per l'offerta ma...»
«Suvvia!»
Elliotson era il miglior medico di Londra.Normalmente Alex avrebbe rifiutato non conoscendolo bene.Poi successivamente  penso' che non tutti avrebbero avuto la stessa opportunita'
«Va bene»
«Eccellente»Il dottore sorrise«Seguitemi, non ci metteremo molto a raggiungere Lambeth»
Si fermarono davanti a un grande edificio,Alex lo riconobbe immediatamente:il manicomio 
Era identico a uno di quei luoghi terrificanti descritti nei romanzi horror che leggeva
Attraverso le finestre, si potevano notare le luci fioche dei lampadari che emanavano un'atmosfera ancora piu' inquietante
«Vi vedo pallida» disse il dottore osservandola attentamente
«Mi aspettavo uno studio medico o...»si bloccó continuando ad osservare la struttura tetra
«Preferisco lavorare in luoghi emarginati dai...ficcanaso.Vi prego,seguitemi»
Alex oltrepassó la porta del manicomio, quest'ultima si chiuse con un tonfo alle sue spalle
Si guardó intorno atterrita:quel posto le incuteva tanto,troppo timore
C'era qualcosa che non quadrava e,purtroppo, il suo intuito non sbaglió
«Mi dispiace,Alex»il dottore sorrise perfidamente avanzando verso di lei
Alex arretró velocemente e per poco non inciampó sulla rampa di scale
Invasa  dal panico,cominció a correre nella direzione opposta ma il lembo del vestito lilla che indossava andó ad incastrarsi nella maniglia di una porta, impedendole di fuggire
Elliontson ne approfittó prendendole aggressivamente un polso
Alex cercó di dimenarsi, senza riuscirci
Trascinandola con forza, il medico la rinchiuse nella cantina del manicomio
«Fammi uscire!Appena mio zio sapra' cosa hai fatto,stanne certo,passerai il resto dei tuoi giorni in una cella!»Alex grido' invano, probabilmente il dottore era andato gia' via, lasciandola in quel putrido seminterrato
Esaminando velocemente i documenti riposti sulla scrivania, comincio' a tremare:

"Londra,1868
Gli esperimenti che ho svolto sui miei pazienti, fino ad oggi,hanno prodotto risultati positivi
Inoltre Starrick aumentera' la mia paga, rispettando il nostro accordo
"

Di quale accordo parlava?Quali generi di esperimenti conduceva sui pazienti?Il dottore come sapeva il suo nome?
Troppe domande assalirono la mente della ragazza
Alex,cercando una via di fuga, trovo' un passaggio segreto nascosto da un piccolo mobiletto di legno
Percorrendo il passaggio, si ritrovo' in quella che sembrava essere la stanza delle cavie di Elliontson
Improvvisamente senti' le voci dei suoi segretari farsi sempre piu' nitide:si stavano avvicinando
Alex sali' velocemente su una barella e si nascose sotto il lenzuolo bianco
«Il dottore ESIGE che gli portiate un altro uomo»
«Ma certo.Per la ragazza?»
Alexandra degluti'
«Il prossimo turno sara'...»un'altra voce maschile che Alex non riconobbe, lo interruppe
«Portate anche l'altro»disse indicando la barella in cui si nascose Alex
La ragazza  senti' il cuore salirle in gola, da li' a poco si rese conto che qualcuno la stava trasportando verso l'atrio,dal dottore.
L'urlo di un paziente fece sussultare tutti i presenti
«Come avete potuto notare, con un'eccessiva pressione, si puo' andare incontro a...risultati molto spiacevoli.Purtroppo l'organo si e'...rovinato»disse Elliontson noncurante del disastro appena compiuto
Alex senti' la barella fermarsi
«Ecco,dottore,come avete richiesto»
«Molto bene.Continueremo con l'esperimento tra poco, osserveremo..»si senti' un rumore secco.
Gli "spettatori" cominciarono a fuggire velocemente creando il caos.Alex,approfittandone,scese dalla barella e cio' che vide davanti a se' la lascio' impietrita:Jacob era chinato sul corpo morente del medico e reggeva un pezzo di stoffa sanguinante
«Cosi' è finita,vero Frye?Questo non mi impedisce di pensare ad un futuro migliore,scaturito dal sangue dei visionari»
«Io vedo solamente il sangue di un pazzo»ribatte' Jacob a denti stretti
«Credi davvero che uccidendo un vecchio fermerai il grande architetto del mondo?!Crawford Starrick ha piani gloriosi per l'umanita'!.»
«I piani possono essere cambiati»
«Sei solo un bambino, un bambino che crede ancora di poter raddrizzare il mondo a colpi di spada.Non hai mai pensato alle conseguenze delle tue azioni,Jacob?O da tuo padre non hai appreso nulla?»disse per poi spirare tra le braccia del ragazzo
Jacob si alzó riluttante e ,alzando lentamente lo sguardo, si rese conto della presenza della ragazza
La guardó sorpreso 
«Alex?!Cosa...cosa ci fai qui?»
Alexandra arretró non riuscendo a non osservare il cadavere del dottore
Jacob cercò  di avvicinarsi a lei ma quest'ultima lo respinse
«Stai lontano da me,Jacob!»
«Alex posso...»
«No!Vai in giro ad uccidere persone come se fosse un gioco!Non sei tanto diverso dai Blighters»
Dopo quell'ultima affermazione, Jacob rimase pietrificato e incredulo alle sue parole
«Se non fossi intervenuto, ora saresti morta per colpa di questo pazzo!»
«Se non fossi intervenuta, non avresti nemmeno avuto l'opportunitá di portare il tuo culo qui!»dopo aver messo a tacere Jacob,Alexandra uscí velocemente dal manicomio

Entrata in casa, suo zio la vide molto scossa
«Tesoro, cosa é successo?»
«Non puoi immaginare zio,non potrai mai...»

Nel frattempo,nel covo di Starrick....
«Frye intende consegnare Londra nelle mani del crimine!Elliotson é morto!»
«O magari non ha nessun piano preciso e si diverte solo a giocare con le nostre vite»
«L'intero settore medico della citta' é nel caos!Non comprende le conseguenze delle sue azioni, quell'uomo é un vero anarchico!!»
«Signori!»con un'occhiata gelida, Starrick mise a tacere tutti i templari presenti
«Questo tè..»disse prendendo la tazza bollente «Mi é stato portato dall'India.In seguito é giunto allo stabilimento e,impacchettandolo, l'hanno portato a me.Il tutto eseguito da uomini e donne che lavorano per me, che devono a me il loro lavoro e la loro stessa vita.Voi venite a parlarmi di questo Jacob Frye?Un insignificante ratto che osa chiamarsi Assassino?Voi insultate la citta' che lavora giorno e notte, che ci permette di bere questa bevanda!.»
«Ho quasi terminato le mie ricerche sull'assassino»nella stanza giunse Lucy Thorne
«E che mi dite di sua sorella?Miss Frye?»
«Miss Frye verra' eliminata.»
«C'è un'altro problema...»Starrick,Thorne e gli altri si girarono verso Twopenny
«La nipote di Abberline potrebbe collaborare con i Frye»
«Non é un problema,a breve  verra' anch'essa eliminata,insieme al poliziotto ficcanaso.»

Nel covo dei Frye....
Jacob raggiunse di corsa il treno,si chiuse la porta del vagone alle spalle e si stese sul divanetto rivestito di seta rossa
Evie alzó un sopracciglio «Serata stressante,Jacob?»
«John Elliotson é morto.»rispose freddo il gemello 
Evie abbandonó la sua lettura e si avvicinó a lui
La sorella sapeva bene che, quando rispondeva in modo freddo e aggressivo, qualcosa lo turbava
Evie non assomigliava del tutto a Jacob:i capelli castani erano raccolti elegantemente in uno chignon intrecciato, gli occhi azzurri e le efelidi la rendevano ancora piu' bella.Osservandola muoversi, si poteva notare che era anche piu' agile e furtiva 
«Sicuro di stare bene?»
«Sono solo stanco Evie,tutto qui.»
Guardó il fratello per qualche secondo prima di lasciarlo solo.
Jacob successivamente si sorprese guardandola ritornare nel vagone 
«Jacob,devo parlarti...riguarda te e una tua conoscente»

*Angolo autrice*

Salve!Dopo tanti scleri e problemi finalmente riesco ad aggiornare.Spero che il capitolo vi piaccia e che perlomeno sia decente...??

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


«Ti ascolto,Evie»
La sorella si sedette lentamente al suo fianco
«La morte di Elliontson...»sospiró «ha mandato il settore medico nel caos»
«E...?»
«Ed é grave Jacob!Sono stanca di dover riparare ad ogni tuo errore!»
«Ma davvero?!»Jacob scattó in piedi «E dimmi,cara sorellina, mentre io eliminavo i nostri nemici dov'eri?A cercare un maledetto oggetto di metallo con il tuo Henry?»
«Non essere ridicolo!Non capisci, non hai mai capito la vitale importanza dei manufatti!»
«Sai una cosa?É vero,hai ragione.Io e i miei Rooks, da come sto capendo, non siamo utili»
«Non intendevo dire questo!Io...»
«Cos'è successo ad Alex?»Jacob interruppe la sorella
«L'ordine dei templari la vuole morta,insieme a Frederick»
«Cosa?!»
«Jacob...»Evie appoggió delicatamente una mano sulla sua spalla «Non voglio che a causa della tua imprudenza la coinvolgi in questa guerra»
«Mi stai chiedendo di evitarla?!»
«É per il bene sia suo che nostro»
Jacob era furioso «Per il nostro e il suo bene?!» stava sul punto di esplodere,letteralmente
«Ha assistito all'omicidio di Elliontson e sa anche dell'assassinio di Kaylock,Evie!Credi che ora non si stia facendo delle domande sul perché agisco in questo modo?!»
«Certo che si ma...»
«Sai cosa crede?Crede che io sia come i Blighters,che sia come i templari.Non lo accetto Evie, non posso.Deve sapere la veritá.»
«Metterai la confraternita in pericolo!»
«Non m'importa.Non la lasceró morire per mano di Starrick»
«Jacob,dove stai andando?Jacob!»Evie richiamó il fratello ma ormai era troppo tardi:Jacob si stava dirigendo verso la residenza degli Abberline.

Un rumore proveniente dalla porta d'ingresso interruppe Alex dalla lettura di un libro 
Scese al piano inferiore, facendo attenzione a non svegliare suo zio
Quando aprí la porta e si rese conto della presenza di Jacob, per poco non gli diede un pugno dritto in faccia
Fece per chiudere velocemente la porta ma il ragazzo la bloccó con un piede
«Vattene.»disse Alex arrabbiata
«Devo parlarti, si tratta di una questione im..»Alex riuscí a chiudere la porta d'ingresso
Ritornó nella sua camera e si stese sul letto
Stava per riaddormentarsi ma, improvvisamente, la finestra emise un rumore strano
Accese velocemente una candela con dei fiammiferi che aveva riposto nel cassetto accanto al letto
Alex urló spaventata quando la luce illumino' Jacob 
Per cacciarlo via, cominció a tirargli tutto cio' che vedeva
«Alexandra...per favore...maledizione smettila di lanciare oggetti!»disse schivando una sedia
«Se osi toccarmi giuro che ti spacco la faccia a metá!»gli puntó contro un coltellino semplice, uno dei tanti che utilizzava in cucina
Jacob rise e con la punta del dito abbassó "l'arma"
«Fai il solletico con quel coltello»
Alex lo incenerí con lo sguardo
«Posso parlare o devi lanciarmi qualche altro oggetto?»
«Fá in fretta.»
«Sono qui per spiegarti cosa é veramente successo nel manicomio, a Lambeth»
«E?»
Jacob sospiró «Il punto é che...era un templare»
«Un...templare?Perdonami ma credo di non aver capito bene»
«Esatto Alex, un templare.Il loro ordine agisce tutt'oggi. Dimentica tutte le storie che ti hanno narrato su di loro. La VERA storia vede coinvolti noi, gli assassini, in una guerra secolare contro di loro»
«Sei un'assassino...?!»
«Non lasciarti ingannare dal nome.Assassini e Templari agiscono per il medesimo scopo:l'ordine e la pace.Solo che questi ultimi agiscono in modo diverso da noi.Sfruttano il popolo per arricchirsi,noi restituiamo loro la pace sottratta.»
«Perché siete in guerra?»
«Ci contendiamo da sempre la mela dell'eden.É un manufatto dei precursori, di coloro che vennero prima. Evie saprá dirti di piú su questo...aggeggio, io non ho mai amato gli ideali del credo degli assassini.»
«Se Elliontson é un templare, significa che...»
«Ce ne sono altri,Londra é controllata da loro.La mia banda, i Rooks, combatte contro la loro»
«I Blighters»
«Esatto»affermó Jacob «sottraiamo le bandi criminali  al controllo dei templari conquistando i vari quartieri di Londra»
«Quali quartieri sono liberi dalla loro influenza?»
«Whitechaple,Lambeth,il corso del Tamigi e Southwark. Presto lo sará tutta Londra»
«Quindi Kaylock era il capobanda dei Blighters di Whitechaple»
Jacob annuí
«Jacob...nei sotterranei del manicomio ho trovato dei documenti di Elliontson in cui citava un certo...Starrick»
«Crowford Starrick é il capo dei templari,ha vari seguaci sparsi nella cittá»
Alex notó l'espressione cupa del ragazzo
«C'è qualcos altro, non é vero?»
«Alex...»Jacob la guardó per una manciata di secondi «la tua famiglia é in grave pericolo.Tra non molto,gli sgherri di Starrick verranno per uccidere te e tuo zio»
«Cosa?!»
Nella stanza fece irruzione Frederick «ma che diavolo...»
Un forte rumore fece sussultare tutti e tre:qualcuno stava per sfondare la porta d'ingresso
Alex rivolse a Jacob un'occhiata piena di terrore
«Sono arrivati»sussurró
«Alex»Jacob la fece voltare verso di lui «ascoltami attentamente:prendi tutte le tue cose e fuggi dal retro della casa»
«E tu?!»
«Io mi occuperó degli sgherri»
«Non so chi tu sia ma sei vuoi proteggere mia  nipote,sappi che non sei da solo,ragazzo»Frederick caricó la pistola,pronto ad affiancarlo
I rumori si fecero sempre piú assordanti e vicini
Jacob e Frederick scesero velocemente al piano inferiore per affrontare i nemici
Alex,invece, ripose velocemente tutte le sue cose in varie borse
Poteva sentire gli spari e i lamenti di dolore dei Blighters
Ad ogni colpo di pistola, Alex speró che ad impugnare l'arma fosse Jacob o Frederick 
Una volta finito, andó nella camera da letto di Frederick ed attivó il pannello nascosto nella parete
Percorrendo il passaggio, riusci' a fuggire
Da lí a poco vide arrivare Jacob seguito da suo zio
Frederick corse ad abbracciare la nipote che, con sua grande gioia, lo strinse ancora di piú
«Stai bene?»La esaminó preoccupato
«Non preoccuparti,zio»
«Seguitemi,raggiungeremo il covo sul treno il prima possibile»disse Jacob incitandoli 

Correndo velocemente nella speranza di averli eliminati tutti,giunsero sui binari dove il   convoglio ferroviario viaggiava a gran velocita'
«Non credo di farcela,Jacob!»disse Alex mentre continuava a rincorrere il treno
«Le mie gambe chiedono pieta'.Per l'amor di dio, non ho piu' vent'anni!»si lamento' Frederick
«Ci siamo quasi!»
Jacob,con un gesto rapido, prese per i fianchi Alex e la aiuto' a salire sul vagone
Poco dopo anche Frederick li raggiunse
«Dobbiamo rifarlo!»Jacob rise divertito
«Idiota»borbotto' Alex
«Jacob...?»Evie osservo' confusa la ragazza e il poliziotto
«Evie, ti presento..»
«Frederick Abberline!»disse entusiasta riconoscendolo «e sua nipote,giusto?!»disse stringendole la mano
Alexandra annui' ricambiando la stretta
«Vieni,Alex,voglio presentarti Henry»disse Evie accompagnandola sul vagone successivo
«Che razza di gioco é questo?!»disse Frederick minaccioso
«Nessun gioco,Freddie»
«Dei criminali hanno invaso la mia casa, non credo che non sta succedendo nulla,ragazzo.»
«Bene,allora arrivo dritto al punto:Alex non puo' essere piu' la ragazza timida e introversa di prima,ha bisogno di qualcuno che le mostra la via da percorrere.Ah,comunque, ti chiedo di smetterla di fingere,so benissimo che ne eri a conoscenza gia' da prima della guerra tra assassini e templari.E' troppo tardi,Freddie, Alexandra era destinata ad essere coinvolta in questa battaglia»
«Lo so»ammise sospirando «ma non mi aspettavo che veniva coinvolta cosi' presto»
«Sai meglio di me cosa succedera' da questo momento in poi»
«So che proposta vuoi farmi,Frye. Accetto ad una sola condizione...»

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


«Ti ascolto,Freddie»
«Se consegnerai a me ogni ricercato presente nei quartieri di Londra,accettero'»
«Affare fatto.»
«Ah Jacob, un'ultima cosa...sii discreto con Alex, non é abituata a questo genere di cose»
«Ma certo...»

Jacob raggiunse Alex nel vagone in cui alloggiava
Era seduta sulla poltroncina e dondolava le gambe guardando il vuoto
Il ragazzo si fermó ad osservarla incuriosito,chiedendosi a cosa stava pensando
«Non hai conosciuto Greenie?»
Alex non rispose
Si avvicinó lentamente e si sedette di fronte a lei
«Ti serve qualcosa,Jacob?»
«Si,io...volevo parlarti»
Alex incroció le braccia e continuó ad osservarlo
«So che tutta la faccenda degli assassini e templari ti sembra assurda ma ti garantisco che tutto ció che ti ho raccontato é vero»
«Arriva dritto al punto.»
«Bene..»Jacob si sporse  verso di lei «hai un grande potenziale e bisogna sfruttarlo,Alex.Ti sto offrendo un posto nella confraternita»
«Che?!»
«Non sei stupida,so che hai capito benissimo»Jacob sorrise «puoi decidere con calma,é una decisione difficile.Se accetterai, non posso garantirti niente.Questa decisione non solo cambierá te stessa, ma anche il tuo futuro»
Alex abbassó lo sguardo
«Bene!Ora che abbiamo finito con i discorsi delicati, possiamo gustare l'aroma divino di questa birra!»Jacob la versó in due boccali
«Hai un'abilitá unica nel fuggire da questioni importanti,eh?»
«Bevici su e non pensarci»
Dopo qualche minuto Jacob si rese conto che la ragazza continuava ad evitare il suo sguardo
«Non sei ancora arrabbiata con me...vero?»
«Sono...delusa.Perché non me l'hai detto sin dal primo nostro incontro di questa costante guerra e della tua partecipazione all'interno?»
Jacob sospiró «mi stavo rendendo conto che ti stavo coinvolgendo in tutto questo caos, non volevo...»
«Non é colpa tua,Jacob.Probabilmente i templari giá  avevano adocchiato me e mio zio da qualche mese ma non lo sapevamo»
«Non é un ipotesi da sottovalutare.Ora devo andare,Greenie voleva parlarmi»Jacob si alzó dalla poltrona e se ne andó,lasciandola sola

Un posto nella confraternita?Era un'opportunitá da non perdere
Ma d'altronde...non aveva la stessa bravura di Jacob nel maneggiare un'arma o la stessa grazia e abilitá di Evie nel muoversi
Era sicura di potercela fare?
E se falliva?
Sulla lista nera di Crowford Starrick era segnato il suo nome e quello di suo zio
Frederick era tutto ció che rimaneva ad Alex
Dopo la morte dei suoi genitori, avvenuta quando era solo una neonata, egli l'aveva cresciuta come una vera e propria figlia
Doveva affrontare Starrick a testa alta, non aveva scelta

«Jacob!»Alex corse e lo raggiunse di corsa «Io volevo dirti che...insomma...accetto!»
Sul volto dell'assassino spuntó un sorriso
«Henry ti dará tutte le indicazioni necessarie, lo trovi sull'ultimo vagone»
«Gli hai parlato?»
«Onestamente credo che sia piú importante che gli parli prima tu»
«Parlare di cosa?»Jayadeep Mir ,piu' comunemente noto come Henry Green, comparve davanti a loro insieme ad Evie
Alexandra capi' subito che era indiano, sia dai motivi orientali ricamati sugli indumenti, sia dall'aspetto
I colori chiari della  tunica da assassino andavano considerevolmente in contrasto con la pelle scura di Jayadeep
«Da quando sei diventato un mago e compari all'improvviso,Greenie?»
«Eravate troppo concentrati ad osservarvi per notare la mia presenza»
«Stavamo parlando»
«Non far finta di nulla,Jacob»gli sussurró Henry divertito
Alexandra notó che Jacob apparve improvvisamente imbarazzato
Si schiarí la voce «Alex voleva...voleva unirsi agli assassini»
«É un'ottima notizia!»Henry prese alcuni fogli e li osservó attentamente
«Gli istruttori siamo noi»disse rivolgendosi a Jacob «Abbiamo dei compiti ben precisi»
«Cosa devo fare?»
«Devi allenarla nel combattimento»
«Ti chiedo solo un favore,Greenie:elimina tutte le travi di legno presenti a Londra»
Alex scoppió a ridere «Hai paura,Jacob?»
«Sei pericolosa quando impugni quell'oggetto,di certo non sono ansioso e contento nel pensare che da un momento all'altro potresti colpirmi alle parti basse con una trave»
«Mi dispiace interrompervi ma vorrei sapere qual é il mio compito»disse Evie impaziente
«Alexandra é veloce ed é anche minuta, la furtivitá non sará un problema per lei ma con il tuo aiuto,Evie, puó migliorare ulteriormente»
«Ma certo»
«Inoltre é fondamentale lo studio della storia della confraternita e dei personaggi piú celebri al suo interno:Altaïr,Ezio Auditore,I Kenway....Saró felice di istruirti,Alex»
«Grazie,Henry»
«La mattina ti allenerai con Evie e ti dedicherai allo studio, il pomeriggio con Jacob.Inizierai tra due giorni»

2 giorni dopo...
Alex raggiunse il cortile segnato sulla mappa da Evie
Insieme a lei, erano presenti anche alcuni Rooks
«Eccoti qui!»la giovane Frye l'accolse sorridendo 
«Come mai ci sono anche i Rooks?»
«Ho creato un percorso dove metterai alla prova la tua furtivitá.I Rooks setacceranno la zona cercandoti, tu non devi farti notare.Arriverai alle spalle di uno di loro e gli punterai un coltello alla schiena, se ci riuscirai,supererai la prova.Come ripari, utilizzerai i barili e le casse presenti.Sei pronta?»
Alex annuí
«Bene, incominciamo»
Alex si riparó dietro ad una grande cassa di legno,I Rooks cominciarono a setacciare tutto ció che li circondava attentamente
Con un pó di fatica,riuscí a superarli senza attirare attenzioni su di sé
Con il cuore che batteva velocissimo, Alexandra si avvicinó vicino all'ultimo uomo 
Inspirando profodamente, gli puntó il coltello alla schiena
"Ce l'ho fatta!" Pensó sorridendo, finché a sua volta non sentí qualcosa di appuntito premerle sul braccio
«Non male Alex ma devi impegnarti di piú affinché possa riuscirci.Ora ritorna sul covo, credo che Henry ti stia aspettando»Evie si congedó con un cenno del capo

Ritornó di nuovo sul treno dove incominció i suoi studi
Le storie dei personaggi la colpirono , a tal punto da coinvolgerla completamente e di convincerla ulteriormente a seguire la causa degli assassini
«Sei preparata,lo ammetto, ma ci sono ancora tante altre cose da apprendere.Se continui con questa costanza, stanne certa che andrà tutto bene»Henry cercó di assicurarla 
«Lo spero,Henry,lo spero davvero....»

Nel pomeriggio incontro' Jacob,il quale la guidó fino ad un grande cortile
Al centro due uomini lottavano tra loro, circondati da una piccola folla che li acclamava
«Benvenuta nel club di pugilato di Robert Topping,Alex!»
«Mi alleneró qui?Con...loro?»guardó i bruti un pó intimidita
«Non ti preoccupare»Jacob appoggió delicatamente una mano sulla sua spalla«Quando sei pronta,inizierai l'allenamento»
«Sono pronta anche adesso»
«Sicura?»
Alex annuí
Jacob si avvicinó a Robert e gli sussurró qualcosa che Alex non riuscí a sentire
«Bene,amici miei!Le scommesse riprenderanno domani!»
Dalla folla si alzarono vari mormorii di disaprovazione
«Andate,andate!»
In pochi minuti tutte le persone lasciarono il cortile e tornarono alle proprie faccende
«Combatterai con i Rooks.Niente armi.Quando uno dei due concorrenti finisce al tappeto, il duello finisce.A quanto pare il tuo avversario é giá pronto»sorrise leggermente
«Lo sono anch'io»Alex si posizionó di fronte al suo rivale
Jacob si avvicinó divertito a lei «Non devi posizionarti in questo modo,Alex»si mise dietro di lei e le alzó i gomiti «Devi sempre stare sulla difensiva per parare i colpi del nemico, il busto deve essere leggermente inclinato»
Il tocchi delicati di Jacob sorpresero non poco Alex
Ricordó quando lo vide la prima volta mentre lottava contro Kaylock
La sua brutalitá nel combattere trasmise timore alla ragazza
La sfioró solamente per qualche secondo ma le provocó dei brividi lungo tutta la schiena

«Ecco,cosí,ora va bene»si allontanó da lei
«Che il duello incominci!»
L'avversario sferró immediatamente un'attacco che la fece oscillare 
Erano entrambi tesi,Alex sentí il cuore batterle velocissimo e il fiato farsi sempre piú corto
Il suo sguardo era fisso in quello del suo avversario,non guardó altrove nemmeno per un secondo
Mentre si accarezzava il leggero strato di barba,Jacob osservava interessato i due ragazzi e gli sguardi di sfida che si proiettavano l'uno con l'altro

Non poteva continuare cosí-pensó Alex-doveva trovare lei il coraggio di  sferrare  il prossimo colpo
E cosí fece.
Colpí lo stomaco del rivale che,dal dolore, si contorse per qualche secondo
L'avversario si riprese velocemente, troppo velocemente
Fu cosí veloce che Alex nemmeno si rese del tutto conto di cosa successe
 Le sferró un colpo alla testa cosí forte che Alexandra cadde per terra priva di sensi
«Sei impazzito?!»Jacob corse verso di Alex e, quando le prese delicatamente la testa, notó che sanguinava «Dannazione amico!Ti avevo detto di andarci piano!»
«Mi dispiace,capo»
«Ora vá a casa, SUBITO!»
Il ragazzo corse via impaurito dalla reazione di Jacob

*Angolo autrice*
Hola ragazzi!
Che ne pensate degli avvenimenti che stanno accadendo nella storia?
Nel prossimo capitolo le cose cominceranno a farsi piu' misteriose e interessanti per la nostra protagonista, incontrera' una nuova persona, comincera' a scoprire qualcosa sul suo passato e si ritrovera' faccia  a faccia con una persona particolarmente importante per la trama della storia
Ora mi sto divulgando troppo, ci vediamo con il prossimo capitolo!

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Alex sentí la testa pulsarle violentemente per la ferita, solo il calore del corpo di Jacob che la tenne in braccio le diede conforto
Il ragazzo corse velocemente per raggiungere il covo il prima possibile mentre la pioggia bagnava i loro indumenti
Raggiunto il treno,apri' la porta del vagone e la stese delicatamente sul suo letto
Osservó l'espressione infastidita di Alex, probabilmente aveva altre ferite sanguinanti
Volle controllarla,esitó prima di abbassarle leggermente le spalline del vestito, guardando i piccoli tagli incisi sulla sua pelle morbida e pallida
Si soffermó ad osservarla completamente rapito 
Sfioró i lineamenti del suo viso ,sembrava estremamente fragile ma sapeva benissimo che dentro di lei si nascondeva una ragazza forte e combattiva
Scosse leggermente il capo, come per eliminare dalla mente quei pensieri
Successivamente l'avvolse nelle lenzuola calde e la guardó per un'ultima volta prima di andare via 


Lentamente Alexandra aprí gli occhi e,focalizzando  bene ció che la circondava,capí di trovarsi sul treno dei Frye
« Come ti senti?»Evie le si avvicinó sorridendo « ho saputo dell'incidente di ieri, mi dispiace»
« Ieri?!»
« Sei stata a letto un bel pó.Jacob ti ha portata qui di corsa, avevi vari graffi e lividi.Ti ho disinfettato le ferite,ti fanno ancora male?»
« No,non piú.Ti ringrazio Evie,davvero»
« Non c'é di che»
« Dov'è Jacob?»
« Mi dispiace ma non ne ho idea»
« Ah...»
Evie osservó Alex incupirsi
« Qualcosa non va?»
« No,no...»si sistemó una ciocca di capelli e le sorrise amichevolmente « va tutto bene»
« Allora ci vediamo dopo, ora devo svolgere una...commissione»
La stanza ritornó silenziosa come prima ma troppe voci assalirono la mente di Alex
Le succedeva sempre quando era sola
Era una continua guerra tra lei e i suoi pensieri
Erano talmente assordanti a tal punto che aveva sempre la sensazione di impazzire improvvisamente
Appoggió la testa sul morbido cuscino candido e chiuse per un momento gli occhi, inspirando profondamente per cercare di calmarsi


« ....cosí cadde davanti a tutti!»l'amico inventore di Jacob, ovvero Alexander Graham Bell, continuó a raccontare aneddoti divertenti a cui Jacob non prestó attenzione
Alexander se ne rese conto « Jacob...?»
« Mh?»
« Ti vedo...pensieroso»
« Ti stai impressionando»
« Io non credo,forza,sputa il rospo!»
« Ti ricordi della mia...allieva,Alex?»
« Ebbene...?»
« Ieri pomeriggio l'ho portata al club di pugilato di Topping per vedere come  combatteva ma...non é andata come avevo previsto.L'avversario le ha dato un colpo troppo violento facendola svenire sul posto»
« Jacob la colpa non é tua»
« Invece si, le ho detto io di scontrarsi con quel ragazzo, io le ho portato i nemici in casa,io l'ho coinvolta in tutto questo facendola diventare un bersaglio per Starrick.»
Alexander rimanette in silenzio
« Credi che...credi che potrá mai perdonarmi per gli errori che ho commesso?»
« Perché non glielo vai a chiedere di persona?»
Jacob sorrise « Hai ragione, grazie amico mio»


« Posso...?»Jacob bussó alla porta 
« Entra pure»
Jacob entró e si sedette sul bordo del letto
Quando lo sguardo del ragazzo si posó su di lei,Alex si sentí imbarazzatissima, a tal punto che abbasso' lo sguardo pur di non incrociare il suo
Jacob le sollevó delicatamente il viso « Guardami...»
Un pó incerta,Alex lo guardó negli occhi
Jacob non indossava un cappello a cilindro, come era solito fare
I timidi raggi del sole di quell'autunno londinese andarono ad illuminare la sua figura robusta
 Misero in risalto i suoi occhi verdi che non guardarono niente al di fuori della ragazza
Alcune ciocche castane ricaddero sul suo viso, rendendolo ancora piú bello 
Alex non seppe dire per quanto tempo rimasero a fissarsi
L'unica cosa di cui ne era certa, era la consapevolezza di sapere di poter continuare ad osservarlo per tutta la giornata
Guardare Jacob Frye non le risultava noioso con il passare del tempo, anzi, era decisamente il contrario
Ma non doveva, non poteva pensare quelle cose
Si doveva concentrare sugli obiettivi che si era imposta di portare a termine
Sentí Evie sussurrare piú volte la stessa frase: "Non lasciare che i sentimenti compromettano la missione"
Alex riflette'  a lungo sulla frase e capí che i sentimenti che poteva provare per una persona potevano distrarla dalla minaccia incombente:Starrick e i suoi sgherri
Si era promessa di eliminarli il prima possibile 
Non poteva rinunciare o farsi deviare proprio ora
« Volevo chiederti una cosa»la voce di Jacob ritornó ad attirare la sua attenzione
« Ti ascolto»
« Sei...sei arrabbiata con me?»
« Perché dovrei esserlo?»
« Se non era per me...»
« Jacob»Alex lo interruppe « non incolparti inutilmente»
« Va bene.Quando sarai di nuovo pronta, ti alleneró io, in modo che l'incidente di ieri non si ripeti di nuovo»
« Ne sei sicuro?»Alex alzó un sopracciglio e sorrise
« Se proprio lo vuoi sapere,Alex, non riesco a colpirti.Vedró come fare quando arriverá il momento di lottare con te»Jacob ricambio' il sorriso « ora riposati un altro pó» si alzó e ando' sul vagone successivo

Alexandra spesso aveva paura di addormentarsi
Gli incubi che faceva sin da bambina con il tempo erano diventati sempre piú frequenti e terribili
Immagini di epoche passate, ammassi di cadaveri, uccisioni brutali,  occhi colmati di terrore e dolore erano protagonisti del suo sonno
Ma quella volta la stanchezza prevalse sulla paura,le palpebre di Alex si chiusero e si addormentó velocemente


La mattina seguente era pronta per andare a consegnare dei documenti ad un alleato della confraternita a Lambeth
Indossó degli stivali e dei pantaloni comodi comprati da Evie appositamente per lei
Infine abbinó una camicia bianca
Si osservó soddisfatta allo specchio:le calzava tutto a pennello
Grazie al treno raggiunse velocemente il quartiere dell'alleato
Quest'ultimo,le dissero,si trovava tra una fabbrica e un emporio
Riconobbe  immediatamente la fabbrica per la sua grandezza,notó molti bambini sia all'esterno che all'interno dell'edificio
Lavoravano senza tregua, solo alcuni di loro alzarono lo sguardo su Alexandra
Gli occhi grandi e vispi la osservarono a lungo, studiandone ogni minimo dettaglio
Alex provó una stretta al cuore guardando per l'ennesima volta le condizioni disastrose in cui i bambini dovevano lavorare per una misera mancia che gli consegnavano nel fine settimana, con cui si potevano permettere di acquistare a malapena un pezzo di pane
Sapeva bene che se non fosse stato per Frederick, anche lei avrebbe lavorato nelle loro stesse condizioni
La maggior parte dei bambini erano degli orfani, proprio come lei
Fu per un'incidente in carrozza che i suoi genitori, Darleen e Leonard Abberline,persero la vita
Il conducente non seppe piú controllare il cavallo,si schiantarono prima di precipitare nel Tamigi

Alex fece per proseguire ma si rese conto che un uomo stava camminando verso la sua direzione con un sorriso strambo stampato sul volto
« Finalmente!Vi ho cercato ovunque!»
« Prego?»Alex restó paralizzata e confusa
« Non dimentichiamoci delle buone maniere,Lady Abberline.Sono Maxwell Roth»fece un leggero inchino
« Ho sentito parlare di un certo Sir Roth,su di voi girano voci piuttosto...particolari»
« Ah levatevi quell'espressione seria sul volto,ragazza!La serietá mi annoia!!»
« Cosa volete,esattamente?»Alex mantenne il tono freddo
« Dite al vostro amichetto Jacob che a breve un corvo gli consegnerá un invito a cena e che é calorosamente invitato ad accettare»
« Non sono un messaggero,Sir Roth»
« Dunque,cosa volete fare?»
« Niente,assolutamente niente.Jacob é molto impegnato ultimamente, quindi vi consiglio di rimandare l'invito, se non di eliminarlo definitamente»
« Non vi fidate degli estranei, giusto?»
« Sicuramente non degli sfruttatori.»
« Non sono come Starrick,Lady Abberline»
« Vedremo.» Alex se ne andó via lasciandolo solo


*Angolo autrice*
Hola ragazzi!
Alex e Jacob stanno incominciando ad avvicinarsi ma paure e pensieri li ostacolano
Inoltre la morte di Darleen e Leonard  e il passato di Alex avranno un ruolo fondamentale nei prossimi capitoli
Cosa pensate che succedera'?
Vi aspetto alla prossima con l'ottavo capitolo!

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