Per sempre tuo, Shu

di _DarkFate_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***



Capitolo 1:
Correva, correva senza fermarsi sotto la pioggia scrosciante. Non osava voltarsi indietro, non poteva, perché sapeva che se lo avesse fatto sarebbe stata la fine. Continuò così la sua disperata fuga, finché non si imbatté in un’enorme villa. Per sua fortuna il cancello era aperto, così la ragazza poté introdursi facilmente nella magione. Arrivata poi davanti al portone principale, cominciò a bussare furiosamente in preda al panico.
-Vi prego, qualcuno mi aiuti! Aprite per favore!-
Il portone si aprì.
-Le tue urla mi infastidiscono … -
Al portone si era presentato un ragazzo con i capelli di un colore biondo tendente all’arancio e gli occhi blu come il mare.
-Chi sei?- chiese alla ragazza.
-La prego mi aiuti … -
Il ragazzo, sconcertato, la fece entrare. Non appena la ragazza mise piede nella dimora cadde per la stanchezza e venne ben presto accerchiata da un gruppo di ragazzi.
- Shu, cos’è questa confusione?- a parlare fu un ragazzo dai capelli scuri, i cui occhi sembravano una luce rossa.
-Cosa abbiamo qui? Davvero c’è un’altra umana?- questa volta intervenne un ragazzo dai capelli rossi e occhi di smeraldo. Indossava un cappello. Ben presto comparve alle spalle della ragazza e le strofinò il naso sul collo candido.
-Che profumo dolce che emani … Non vedo l’ora di assaggiarti!- aggiunse poi.
-Vogliamo assaggiarla anche noi! Vero Teddy?- disse leccandole la guancia un ragazzo che teneva in mano uno strano orsetto di peluche.
-A-assaggiarmi?- disse la ragazza in preda alla paura.
-Ragazzi non credete sia scortese assumere questi atteggiamenti nei confronti di una ragazza appena incontrata?-  intervenne nuovamente il ragazzo dai capelli scuri, sistemandosi gli occhiali.
Il biondo non sapeva spiegarsi come, ma vedere quella ragazza così impaurita, tutta bagnata per colpa dell’acquazzone in cui era stata coinvolta, e perciò, tremante per il freddo, gli fece tenerezza. Così si accovacciò vicino a lei e le mise sulle spalle il maglione beige che portava sempre.
Comparve poi dal nulla un ragazzo dai capelli bianchi con riflessi rosati, i cui occhi erano così rossi da sembrare iniettati di sangue, rendendo il suo sguardo spietato.
-Allora sei tu ad emanare questo odore umano … -
Arrivò poi correndo un altro ragazzo dai capelli rossi e gli occhi verdi, che stava trascinando con sé una ragazza. Era minuta, i suoi capelli erano di un biondo canarino e i suoi occhi sembravano due rubini.
-Ayato-kun, mi stai facendo male!-
-Finiscila e cammina, Chichinashi! Allora c’è davvero un’altra umana … Mi sembrava di avvertire un nuovo tipo di odore umano, oltre a quello che già emana lei!- disse, indicando la biondina.
-Molto bene, ora che ci siamo tutti vorrei sapere che cosa succede qui. Shu, sei tu che hai fatto entrare questa fanciulla nella nostra magione, quindi gradiremmo una spiegazione.-
- Reiji non so chi sia questa ragazza. Ho solo intuito che stava scappando da qualcosa. Mi ha chiesto aiuto ed io l’ho fatta entrare.- rispose il biondo. La giovane ormai aveva capito che si chiamasse Shu.
-Allora l’unica persona che può darci una spiegazione sei tu. - disse indicandola il ragazzo che avrebbe dovuto chiamarsi Reiji.
-Allora? Come ti chiami sgualdrinella?- chiese ridendo il ragazzo col cappello.
-Mi chiamo Shika Hayashi. E non sono una sgualdrina!-
-Ma che bel caratterino, devo dire che mi piaci sempre di più!- rispose lui divertito.
-E come sei arrivata qui Shika?- chiese Reiji ignorando le battute del rosso.
-Due uomini … Mi stavano inseguendo.-
-Due uomini dici? Ahahahah hai fatto male a rifugiarti qui! Se non l’hai ancora capito sei in un covo di vampiri! Sarebbe stato meglio per te non aver mai messo piede qui dentro, perché temo che non ne uscirai viva!- esclamò il ragazzo che teneva con sé la bionda.
Shika era terrorizzata da ciò che le era appena stato detto.
-Che cosa ne facciamo di lei?- continuò lui.
-Sembra solamente una ragazza capitata nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Direi che possiamo sbarazzarcene.- il rosso, che ormai aveva mollato la ragazzina, si stava avvicinando sempre di più a Shika.
-Ti prometto che sarà breve.- posò le sue labbra sul collo di lei, ma prima che potesse affondarvi le sue zanne, Shu intervenne.
-No! Il maggiore sono io. Questo vuol dire che nessuno può prendere iniziative senza avere prima il mio consenso! Non provate a toccare questa ragazza, la prendo in custodia io. - si avvicinò a lei.
-Metti un braccio intorno alle mie spalle.- le sussurrò.
-Non ho chiesto il tuo aiuto!- gli urlò lei.
-Ma ne hai bisogno.- insistette lui.
Ed era vero. Se Shu non fosse intervenuto, probabilmente sarebbe già morta. Così, fece come il vampiro le aveva detto. Lui la prese in braccio.
-Shu … Proprio tu, che sei solo un fannullone buono a nulla, ti prendi a cuore la vita di questa ragazza?- chiese incredulo Reiji
-Si, è così. -
-Giuri che te ne prenderai tutte le responsabilità?- chiese nuovamente il moro.
-Si. -
Detto questo, se ne andò di sopra portando Shika con sé.

Il vampiro si fermò davanti ad una porta. La aprì e poggiò a terra la ragazza.
-Questa qui sarà la tua stanza. Puoi farti un bagno se vuoi.- le disse constatando le sue condizioni.
-Grazie … Ah, questo è tuo.- rispose facendo segno di togliersi il maglione che lui le aveva dato.
-Tienilo tu per il momento. Vado a chiamarti Yui, la ragazza che era al piano di sotto con noi. Ti presterà alcuni dei suoi vestiti per cambiarti, domani ti accompagnerà a comprarne degli altri. Verrò a trovarti più tardi.-
-Va bene … Grazie.-
-Tzk … Non ringraziarmi.- detto questo, se ne andò, lasciando la ragazza più confusa di prima.

Quando il vampiro fu nuovamente al piano inferiore, notò che due uomini stavano parlando con i suoi fratelli.
-Ah, eccolo qui, è sceso!- urlò Ayato.
-Chi sono questi due?- chiese ai fratelli.
-Devono parlarci di Shika.- spiegò Reiji.
-Ah, va bene … A proposito di Shika … Yui, potresti andare di sopra e procurarle dei vestiti nuovi da mettere?-
-Si!- esclamò sorridente la ragazza, avviandosi su per le scale.
Quando Yui scomparve dalla loro vista, uno dei due uomini parlò:
-Dobbiamo parlarvi.-


 ***

Angolo autrice:
Salve a tutti!! Sono _DarkFate_^^
Questa è la mia prima fanfiction, spero vi piaccia!!^^
Prima di lasciarvi, ci tengo davvero tanto a ringraziare Rin Kagamine 27 (Riiiin-chaaan), senza la quale non avrei mai avuto il coraggio di pubblicare questa storia!!^^
Grazie davvero!! :**

 
 

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***



Capitolo 2:
-Quindi è la nuova sposa.-
-Si … - dicendo questo, il ragazzo si passò una mano tra i capelli biondi,  poi si rivolse nuovamente al fratello:
-Che facciamo Reiji?-
-Quei due ci hanno spiegato bene la situazione della ragazza. Per ora non diciamole niente, è ancora troppo sconvolta. Sveliamole tutto a tempo debito.-
- … -
-Non sei d’accordo Shu?-
-Si … Ho capito.-

Come promesso, Shu si diresse nella camera di Shika. Bussò alla porta e ad aprirla fu Yui.
-Ah sei tu, Shu. Vado a chiamarti Shika. È quasi pronta, si sta vestendo. Intanto entra!- esclamò felice la ragazza.
Anche Yui era giunta da poco nella villa Sakamaki. Si era trasferita lì per volere del padre, ed era rimasta completamente in balia dei sei vampiri. Ora aveva finalmente trovato un’amica. Non poteva fare a meno di essere felice.
-Va bene, grazie.- rispose lui, sedendosi sul letto della ragazza.
Yui entrò in bagno e uscì poco dopo seguita da Shika. La mora indossava una lunga camicia che le arrivava fino a metà coscia. Shu dedusse che probabilmente Yui l’aveva chiesta in prestito ad uno dei vampiri, dubitando che la ragazza possedesse una camicia così grande, viste le sue minute proporzioni.
-Shu-san, purtroppo i miei vestiti non le stanno bene, sono troppo corti per lei. Così Raito-kun si è offerto di prestarle una delle sue camicie.- disse un po’ dispiaciuta la bionda.
Il vampiro immaginava fosse stato Raito a prestarle la camicia. Conoscendolo, magari lo aveva fatto con la scusa di vedergliela indossare. Pervertito com’era sarebbe stato sicuramente quello il motivo. Ma Shu non ci badò e si limitò a ringraziare Yui, dicendole di non preoccuparsi se non aveva trovato vestiti da prestare alla mora. L’indomani infatti, le avrebbero comprato qualcosa da mettersi. Detto questo, la biondina diede la buonanotte a Shika e salutò Shu, lasciandoli poi soli.
-Stai bene?- le chiese il vampiro rompendo il ghiaccio.
-Si … - gli rispose la ragazza, che nel frattempo si era seduta anch’ella sul suo letto.
-So che probabilmente sei ancora molto scossa per tutto quello che ti è successo, però … Posso farti una domanda?-
-Si, certo.-
-Da quello che sono riuscito a capire poco fa, due uomini ti stavano inseguendo, perché?-
Il vampiro in realtà era al corrente di tutta la vicenda. Conosceva persino il passato della ragazza. Il tutto raccontatogli in persona dagli uomini che prima si erano introdotti nella loro magione. Come aveva detto Reiji però, sarebbe stato meglio far finta di non essere al corrente di nulla.
-È una storia un po’ lunga, dovrei partire dal principio per permetterti di capire qualcosa. Sei disposto ad ascoltarmi così a lungo?-
-Non ho fretta … -
La ragazza gli fece un timido sorriso, poi cominciò a parlare:
-Vivevo sola con mia madre, mio padre non l’ho mai conosciuto. È morto quando ero molto piccola.    Però … Ho avuto la fortuna di conoscere un uomo che è stato per me il padre che non ho mai avuto. Era un prete, un vecchio amico di mamma. Io e lei vivevamo vicino alla sua chiesa, perciò passavamo gran parte del tempo stando con lui. Erano due persone veramente straordinarie … Mi hanno insegnato loro tutto quello che so.-
Shika stava tremando, mancava poco e sarebbe scoppiata in singhiozzi. Shu la guardava … Non sapeva bene come comportarsi, sentiva solo che non voleva vederla piangere. La ragazza parlò ancora:
-Poi ci fu l’incidente … -
-Quale incidente?- chiese lui dolcemente.
-Un incidente d’auto …  Sono sopravvissuta solo io … Un mese dopo l’accaduto, precisamente oggi, due uomini si sono presentati nell’ospedale in cui ero ricoverata e si sono dichiarati  i miei nuovi tutori.  I-io mi sono fidata e ho deciso di andare con loro. Pensavo volessero aiutarmi. I-invece, appena salita in macchina, mi hanno rivelato di essere stati loro gli artefici dell’incidente che ha ucciso le persone più importanti della mia vita! Sono scappata e sono arrivata qui. P-però le cose sono andate di male in peggio, a-adesso cosa mi farete voi? - ora stava piangendo.
Shu si avvicinò alla ragazza che si ritrasse spaventata conoscendo la sua natura .
-Non avere paura di me. -
La giovane non accennava a muoversi. Non riusciva ancora a fidarsi del tutto. Aveva paura di rimanere nuovamente ferita. Non voleva essere tradita, non un’altra volta.
-Se avessi voluto ucciderti l’avrei fatto fare ad Ayato prima, non credi? Invece non l’ho fatto. Di me puoi fidarti.- le accarezzò una guancia.
La ragazza non respinse la sua mano, beandosi  di quel tocco delicato. Permise al ragazzo di avvicinarsi a lei. Ora si trovavano faccia a faccia e Shu le asciugò una lacrima solitaria. Shika sentì un dolce tepore invadergli il petto e cinse il collo del vampiro con le sue braccia. Lui abbracciò a sua volta la ragazza, mettendo la testa nell’incavo del suo collo, inspirando il dolce profumo che il suo sangue emanava. La tentazione per lui era grande, avrebbe voluto affondare i suoi canini in quel collo candido. Le baciò il collo. Sentiva di non potersi più trattenere, stava per cedere. L’avrebbe morsa, se la voce di Shika non l’avesse fermato:
-Ti prego … Non farmi del male … Almeno tu. – sussurrò con la paura nella voce.
-Non lo farò. - disse stringendola più forte.
A quell’improvvisa stretta, Shika sentì finalmente di potersi fidare del giovane vampiro, così, poggiò la testa sulla spalla di Shu, abbandonandosi completamente in quell’abbraccio.

***

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***



Capitolo 3:
Sciolsero l'abbraccio. Poi Shu si alzò, avvicinandosi alla porta.
-Te ne vai?-
-Sì, mi hai già fatto perdere troppo tempo.-
Detto questo il vampiro uscì dalla stanza della ragazza, trovandosi davanti Reiji.
 ...
-Tutto qui?- chiese quest'ultimo.
Si trovavano ora nello studio del moro.
-Sì- rispose Shu, pacato.
-Molto bene... Quindi non sa nulla del fatto di essere una sposa … Come ho già detto, preferirei per ora che non le venga rivelato nulla. Perciò il motivo della sua permanenza qui, sarà il fatto di non aver più nessun luogo dove andare.-
Shu annuì. Fece per andarsene, ma la voce del fratello lo fermò:
-Ah e vedi di non affezionarti troppo a quell'umana. Non vorrai ripetere lo stesso errore che hai commesso tanto tempo fa, o sbaglio?-
Nel sentir pronunciare quelle parole, il biondo avvertì una fitta proprio all'altezza dello stomaco.
“Edgar” pensò.
Così Shu capì che Reiji aveva ragione. Non poteva permettersi di affezionarsi di nuovo a qualcun altro. Aveva già sofferto abbastanza e si era ripromesso di non farlo più. Per questo motivo prendeva le distanze da tutti e cercava di non legarsi troppo alle persone. Non voleva soffrire, non ancora.
-No, certo che no. - rispose finalmente.
 Non poteva affezionarsi a quella ragazza, non doveva. Così promise a se stesso, che dal giorno seguente, avrebbe mantenuto un atteggiamento diverso nei suoi riguardi.
...
-Finalmente ti sei svegliata, Shika-chan!!-
 Shika si trovò di fronte un'energica Yui, con in mano quella che sembrava una divisa scolastica.
-Andremo a scuola Shika-chan, su, preparati!- continuò la bionda, sempre sorridendole.
-Ma... A quest'ora?- chiese la mora, guardando l'orologio indicante l’ora tarda.
 -Sì, andremo alle scuole serali.-
-Va bene. Dammi qualche minuto e sono pronta.-
 ...
 -Shika-chan mettiti pure vicino a me, se vuoi!- esclamò Yui, entrando nella limousine che le avrebbe portate a scuola.
La mora fece come le era stato detto e si ritrovò di fianco Ayato.
-Ieri ti è andata bene ragazzina! Se non fosse stato per Shu, saresti morta! Prova solo a disobbedirmi … E sta sicura che non ci sarà lui a proteggerti!-
“Ma che gli ho detto?” pensò la ragazza.
Ignorò il vampiro, capendo che non sarebbe stato il caso di provocarlo, rispondendogli a tono. L'atmosfera era tetra. Osservò in silenzio i vampiri che non sembravano voler dare cenni di vita e si chiese perché non parlassero tra loro. I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Reiji:
-Ti informo già che la tua permanenza nella nostra magione sarà lunga, visto e considerato che non hai un posto dove andare. Quindi, permettimi di presentarti i componenti della famiglia Sakamaki: Shu, che già conosci, è il primogenito. Io, ovvero Reiji, sono il secondo figlio. Poi ci sono i trigemini: Ayato, Kanato e Raito. L'ultimo fratello è Subaru. La ragazza accanto a te, con cui già sei in buoni rapporti, come sai è Yui.-
 ...
-Shika-san, questa è la tua classe. La stessa che condividerai con Ayato, Kanato e Yui.-
-Va bene, grazie Reiji.-
Il ragazzo fece un piccolo inchino, poi si diresse nella sua aula.
-Ragazzi io vado in classe!- esclamò allegro Raito .
-A più tardi Shika-chan … - le sussurrò maliziosamente all’orecchio facendola rabbrividire.
Quando videro il vampiro entrare nella propria aula, fecero per entrare nella loro, ma prima che potessero farlo, Shika chiamò Yui:
-Yui, prima di entrare dovrei andare in bagno.-
-Va bene! Devo accompagnarti?- chiese gentile la ragazza.
-No grazie mille, non ce n’è bisogno.- rispose sorridendo.
-Ehi ragazzina!- la voce del vampiro dagli occhi verdi la fece voltare.
-Vedi di non perderti! Non verrò di certo a cercarti per tutta la scuola!- continuò severo Ayato.
-Non lo farò … - sussurrò la ragazza dirigendosi verso il bagno.
...
Una musica dolce e delicata ora dominava l’intero corridoio. Shika non poté fare a meno di venirne rapita, una volta messo piede fuori dal bagno.  Si avvicinò all’aula dalla quale proveniva quella melodia così travolgente. L’aula di musica. La porta era socchiusa, così, presa dalla curiosità, la ragazza avvicinò il viso al piccolo spiraglio che si era formato. Non si sarebbe mai aspettata che Shu suonasse il violino, eppure era lì, davanti ai suoi occhi, perso nella melodia che lui stesso stava producendo, accarezzando delicatamente le corde del violino con l’archetto. Avrebbe voluto avvicinarsi, ma non avrebbe mai osato interrompere qualcosa di così dolce e bello. Chiuse gli occhi e si lasciò cullare da quelle note soavi. Quando la musica si interruppe, la dolce melodia che prima aveva popolato la mente di Shika, venne sostituita dalla calda voce di Shu, risvegliandola dai suoi sogni:
-Non restartene lì fuori, entra se vuoi … -
La ragazza obbedì ed entrò nell’aula.
-Sei davvero bravo.- si complimentò lei.
-Grazie.- rispose un po’ freddamente lui.
-Scusa se ti ho disturbato, se vuoi me ne vado … -
La ragazza era sul punto di voltarsi e uscire, ma il vampiro la trattenne per una mano e la fece voltare in sua direzione.
-Rimani qui … - le sussurrò.
La giovane rimase stupita da quel gesto. Quel vampiro la incuriosiva: il suo volto impassibile non faceva trapelare nessuna emozione, perciò non capiva bene come comportarsi  in sua presenza. Si era resa conto però, che quando era con lui, in qualche modo si sentiva protetta. Perciò era contenta che le avesse permesso di rimanere in sua compagnia. Improvvisamente però, si ricordò di dover correre in classe o avrebbe perso la prima ora del suo primo giorno in quella scuola, e a malincuore, si rivolse al giovane:
-Rimarrei volentieri, ma così stiamo perdendo la lezione … Non devi andare in classe tu?-
-No. Oggi non vado a lezione … Non ho voglia.- rispose con fare annoiato lui.
-Salti spesso le lezioni?-
-Sì. La maggior parte delle volte vengo qui per dormire o suonare.-
-E sai suonare altri strumenti oltre al violino?- domandò timidamente lei.
-Me la cavo con il pianoforte.- rispose pacato Shu.
-Davvero? Un giorno potrei ascoltarti?- chiese Shika entusiasta.
Il giovane, che stava ancora tenendo il polso della ragazza, la tirò dolcemente verso di sé.
-Se vuoi posso farti ascoltare qualcosa ora.- le disse indicando il pianoforte nero che era al centro dell’aula.
-Ma dovrei tornare in classe … - sussurrò incerta lei.
-È inutile andare in classe ora. Rimani qui … -
Shika si fece convincere dalle parole del vampiro e si avvicinarono al piano. Shu prese posizione sedendosi davanti allo strumento e cominciò a suonare. Era una melodia dolce e allo stesso tempo struggente. Shika chiuse gli occhi, come aveva fatto poco prima sentendo il ragazzo suonare il violino, assaporando ogni nota di quella musica meravigliosa. Quando poi il giovane si interruppe, li riaprì, incontrando lo sguardo di lui pronto ad aspettarla.
-Sei stato fantastico.- gli disse sincera.
La ragazza giurò di aver visto le labbra del giovane vampiro incurvarsi in un leggero sorriso.
-Vuoi provare?- chiese lui.
-Non ne sono capace.- sussurrò timida la ragazza.
-Ti insegno io. - insistette lui.
-Vieni. -  le tese la mano.
Shika l’afferrò e si sedette accanto a Shu.
-Adesso ti faccio vedere le note del brano che ho appena suonato.-
La ragazza annuì e Shu fece pressione su un tasto.
-Do-  la nota riecheggiò nella stanza.
“Do” tenne a mente Shika.
-Mi e Fa- continuò lui.
Mi … Fa
Il vampiro continuò nella sua spiegazione, ma Shika non lo stava più ascoltando da tempo. Non perché non fosse interessata, anzi, le interessava moltissimo, ma tutta la sua concentrazione era puntata sul bel vampiro accanto a lei. Era incantata dall’espressione assorta del ragazzo nel far scorrere le dita sulla tastiera, dalla sua delicatezza in ogni movimento delle mani, dalla voce calda e sensuale con cui pronunciava ogni nota.
-Hai capito?- la voce di Shu la riportò nella realtà.
-Eh?-
-Ti ricordi le note?-
-Ah, sì … - rispose titubante lei.
-Allora mi faresti vedere cosa ti ricordi?-
Evidentemente si era accorto che la giovane non aveva prestato molta attenzione alla sua spiegazione. Shika poggiò titubante le mani sulla tastiera. Poi cominciò a premere alcuni tasti, quei pochi che ricordava.
-Do- disse premendo il primo.
-Mi, Fa- continuò lentamente.
-Sol, Sol, La- 
-Bene. - la interruppe il vampiro.
-Ora riusciresti a rifarlo un po’ più veloce?-
Vedendo la ragazza un po’ sconcertata sorrise e la chiamò:
-Shika?- le scostò una ciocca di capelli dal viso.
-Mmh?-
-Vieni qui.- posò entrambe le mani sulle sue cosce per farle capire che avrebbe dovuto sedersi su di lui.
Shika obbedì e si sedette sulle gambe del ragazzo, il quale le prese entrambe le mani e le posizionò sulla tastiera. Poi la ragazza sentì un dito di Shu fare pressione su uno dei suoi. Fu così che cominciarono a suonare. Continuarono così fino alla fine del brano, poi il vampiro le cinse un fianco e la fece voltare verso di lui.
-Non sai quanto tu mi abbia tentato in questo momento.- le disse accarezzandole il collo scoperto.
La ragazza infatti, aveva i capelli legati in una coda di cavallo un po’ disordinata, la quale lasciava scoperta gran parte del suo collo. Shu ci avvicinò pericolosamente il viso, inspirando il dolce profumo del  sangue fresco della giovane. Shika era terrorizzata, aveva le lacrime agli occhi e stava tremando per la paura.
-Ti prego Shu … Ti prego non farlo … - supplicò lei.
Il suono della campanella li fece sobbalzare.
-Vai in classe … - le intimò Shu, lasciandola andare.
 
***

 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***



Capitolo 4:
-Shika-chan! Ma dove eri finita?- chiese preoccupata Yui appena vide l’amica entrare di corsa in classe.
-Ti spiego tutto dopo Yui. – rispose questa, sedendosi velocemente al proprio banco.
La ragazza appena entrata non passò di certo inosservata ad Ayato e Kanato, che avevano cominciato a lanciarle occhiate sospette.
Le lezioni che seguirono passarono tranquillamente e, una volta terminati tutti i corsi, i ragazzi si incontrarono all’entrata dell’edificio per dirigersi insieme alla limousine.
-Come promesso faremo una sosta di circa un'ora per permettere a Shika di comprare qualche vestito da mettere, durante la sua permanenza nella nostra magione. - spiegò Reiji.
-Grazie.- disse lei cercando di non incontrare lo sguardo di Shu.
...                                    
La limousine si fermò.
-Yui, l’accompagneresti tu dentro?- chiese Reiji.
-Certo!- esclamò la bionda felice.
-Ecco qui del denaro, fatevelo bastare.- disse lui severo.
Le ragazze annuirono, poi, poco prima che scendessero, Raito trattenne Shika per il polso dicendole:
-Se vuoi posso accompagnarti io e vedere come ti stanno i vestiti nuovi, Shika-chan!- disse malizioso lui.
-No grazie, ho già Yui che mi accompagna!- urlò lei di rimando scostandogli la mano poco gentilmente e sbattendogli in faccia la portiera della limousine.
-Ahahahahah quella ragazza mi piace proprio! Shu, non ti dà fastidio se ci gioco un po’, vero?- esclamò Raito eccitato solo a pensare cosa avrebbe potuto fare alla ragazza.
Shu lanciò al rosso un’occhiataccia e stava per rispondergli a tono, ma lo sguardo truce del fratello gli fece morire le parole in gola. Così sul suo viso tornò a formarsi la solita espressione impassibile e, facendo  ben attenzione a non far trapelare nessuna emozione dalla sua voce, disse:
-No nessun fastidio, non mi importa nulla di lei. Bada solo di non ucciderla, non spetta a te farlo.-
Anche il volto di Reiji ora si rilassò.
-Tranquillo, non ho intenzione di ucciderla.- ghignò Raito.
...
Tornati alla magione Sakamaki ognuno si diresse verso la propria stanza. Shika e Yui aspettarono all’ingresso che Shu entrasse. La mora avrebbe voluto parlarci un po’, dopo ciò che era avvenuto a scuola. Ella cercò invano di attirare la sua attenzione, poiché il vampiro le passò accanto senza degnarla di uno sguardo, dirigendosi poi nella propria stanza.
...
-Cosa? È vero tutto quello che mi stai dicendo?-
-Sì … - 
Le due ragazze si trovavano nella camera di Yui.
-Adesso capisco perché non eri a lezione la prima ora e perché Shu fosse così strano oggi …  -
La mora sospirò, avendone abbastanza di quanto era successo quel giorno a scuola.
-Sei stanca vero?- chiese comprensiva la bionda.
-Sì … Oggi è stata dura. Yui, posso farti una domanda?- chiese Shika per cambiare argomento.
-Certo Shika-chan, dimmi pure.-
-Perché i fratelli non vanno d’accordo tra loro?-
-Non sono proprio fratelli, bensì fratellastri. Hanno tutti lo stesso padre ma madri differenti. Shu e Reiji hanno la stessa madre, perciò sono fratelli, anche se sembrano odiarsi tra loro. I trigemini: Ayato, Kanato e Raito ne hanno un’altra. Subaru è figlio unico e ne ha un’altra ancora.-
-Ma tu da quanto ti trovi qui? Mi hai detto di non essere una vampira ... Perché sei con loro allora?-
La ragazza si rabbuiò, ripensando a ciò che le era stato svelato da Raito qualche sera fa, in chiesa.
 
*
-Ti svelerò un segreto. Sei stata offerta a noi come sacrificio dalla stessa chiesa in cui hai tanta fede. -

-Stai mentendo!-
-Allora prova a dirmi chi ti ha mandata qui.-
-Non può essere … -
*

 
-I-io … Io sono stata offerta ai Sakamaki come sacrificio … - disse la ragazza in singhiozzi.
-Non voglio crederci … Yui mi dispiace così tanto, non lo sapevo … -
-Non preoccuparti, va bene così … Non sono qui da molto tempo, circa una settimana … Mi stanno succedendo delle cose strane: riesco a sentire la voce di una donna e spesso ho dei forti dolori al petto. Non so davvero cosa mi stia succedendo.- continuò la bionda fissando il vuoto.
-Io … Non so davvero cosa dire … Yui. –
-Tranquilla Shika, ora va a riposarti, ne abbiamo bisogno entrambe.-
-Buonanotte Yui. –
-Notte Shika, a domani.-
La mora si diresse in camera, si mise la maglietta larga e i pantaloncini che aveva comprato quel giorno, i quali avrebbe dunque utilizzato come pigiama. Dopodiché, si buttò sul letto notando però, un particolare su di esso.
-Cavolo la camicia di Raito! Ho dimenticato di restituirgliela … -
Si diresse così verso la camera del vampiro. Si fermò davanti alla porta e bussò. Avendo avuto il permesso del vampiro per entrare, lo fece, chiudendo la porta alle sue spalle.
-Shi-chan! Cosa ti porta qui, dolcezza?-
“Shi-chan? Bah, sempre meglio di Bitch-chan, com’è solito chiamare la povera Yui …”
-Ehm, sono venuta qui per riportarti la camicia che mi hai prestato. Grazie mille.-
-No, grazie a te Shi-chan per avermela riportata. Sono contento che ti sia stata utile.-
Dicendo questo, gli spuntò sulle labbra uno dei suoi soliti sorrisi maliziosi, il quale fece intendere a Shika che il vampiro non aveva in mente niente di buono. Così la ragazza salutò il vampiro e fece per andarsene, quando il ragazzo la prese per un polso e la fece voltare bruscamente verso di lui.
-Vuoi già andartene Shi-chan?- chiese lui ghignando.
-Che cosa hai intenzione di fare?- chiese lei, capendo le sue vere intenzioni.
Il vampiro circondò con una mano l’esile collo della fanciulla, facendo pressione su di esso. Le creò così difficoltà nel respirare. Poi le cinse un fianco con la mano libera e la sbatté violentemente contro la porta, ridendo.
-Ahahahah lo vedrai molto presto, sgualdrinella.-
La ragazza era incapace di parlare, avendo ancora il collo ben stretto nella morsa del vampiro. Tentò di spingerlo via, ma lui sembrò non apprezzare il gesto, così aumentò ancora la pressione, bloccando il respiro della ragazza per qualche secondo, dopodiché la allentò.
-Non farmi arrabbiare Shi-chan, su, fammi divertire!- aveva un sorriso perverso stampato sul volto.
Spostò la mano destra dal collo della ragazza al suo fianco, bloccandola contro la porta con entrambe le mani. Si avvicinò al suo collo e, prima che la ragazza potesse fermarlo, la morse con violenza, cibandosi avidamente del suo sangue. Shika gemette forte a causa del dolore provocato da quel morso. Poi sentì le mani del vampiro percorrerle entrambe le cosce. Shika tentò di dimenarsi, ma ormai lui l’aveva presa in braccio continuando a toccarle le gambe. Si staccò poi dal suo collo.
-Divertiamoci di più Shika, mi sto eccitando molto in questo momento.- quel sorriso la terrorizzava.
Sentì una mano del vampiro abbandonarle la gamba destra, per poi afferrarle un lembo della maglietta e cominciare a tirargliela via. La giovane cominciò ad urlare, sapeva cosa le avrebbe fatto Raito di lì a poco. Intanto questo aveva ripreso a nutrirsi voracemente del suo sangue, privandola lentamente delle sue forze. La ragazza sentiva che presto avrebbe perso i sensi, ma nonostante ciò, continuò imperterrita a chiamare aiuto. E finalmente qualcuno arrivò. Shika non sapeva di chi si trattasse, la vista le si era offuscata e tutto ciò che riusciva a sentire erano delle voci, senza però riuscire a comprendere alcuna parola. Sentitasi ormai al sicuro, lasciò che le ultime forze che aveva la abbandonassero. Svenne.
...
Shika aprì lentamente gli occhi e si trovò distesa su di un letto, ma non era il suo, così come la stanza. Poi si trovò di fronte due iridi blu.
-Ah, ti sei svegliata.-
-S-Shu … Da quanto sono qui? - mormorò debolmente la ragazza.
-Ti ho appena portata via. Stai bene?-
-S-sì … Grazie. -
-Tsk. Non devi ringraziarmi. Facevi un tal baccano … Sono venuto a prenderti solo per farti smettere di urlare. Sei una tale seccatura … -
La ragazza sentì gli occhi bruciare e trattenne a stento le lacrime. Non voleva essere una seccatura, non per lui. Si era affezionata a quel vampiro. Ormai lo stava ammettendo a se stessa, provava dei sentimenti per lui. E l’avergli sentito pronunciare quelle parole l’aveva distrutta. Quando sentì le lacrime bagnarle il viso, diede le spalle al ragazzo sdraiato vicino a lei.
-No … Non piangere … -
Shu non sapeva perché, ma non riusciva proprio a veder piangere quella ragazza. Così le prese il mento tra le dita, facendola voltare delicatamente verso di lui.
-Non piangere … - ripeté sussurrando, facendo poi combaciare le loro fronti.
La fanciulla perse un battito. Quando poi sentì il pollice di Shu asciugarle le lacrime, smise per un momento di respirare. Sentì poi la presenza di un qualcosa di appiccicoso sul suo collo. Lo toccò e fece una smorfia di dolore quando sfiorò i due piccoli fori che le aveva procurato Raito con i suoi canini appuntiti. Capì che quella cosa appiccicosa doveva essere il sangue fuoriuscitole a causa dei morsi ricevuti, che però non si era ancora seccato. Il vampiro studiò attentamente i movimenti della giovane, e quando capì la causa di essi, avvicinò il viso al suo collo e leccò via il sangue ancora fresco. La ragazza avvertì un brivido attraversarle la schiena. Tornò a guardare negli occhi la fanciulla, sussurrandole:
-Dormi … -
La ragazza obbedì e chiuse gli occhi. Avvertì poi il vampiro baciarle una guancia, prima di accasciarsi vicino a lei. Le cinse la vita con un braccio. Si addormentarono così: abbracciati.

***

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***



Capitolo 5:
Un mugolio, Shu socchiuse un occhio. Aveva ancora il braccio sinistro che cingeva saldamente la vita di Shika, la quale sembrava lamentarsi nel sonno. Ancora addormentata, si voltò nella direzione del vampiro e lo strinse a sé legandogli le braccia al collo. Il ragazzo sorrise, era davvero tenera in quel momento. Le accarezzò il viso e con il pollice si soffermò sulle sue labbra. Avrebbe davvero voluto baciargliele, ma si trattenne dal farlo. Lo ammise, quell’umana gli faceva uno strano effetto, ma in fin dei conti era come tutti gli altri della sua specie: un contenitore di sangue. Così si divertivano a definirli i vampiri. E poi, era la sposa sacrificale, non doveva interessarsi a lei per nessun motivo, perché di lì a poco lo avrebbe lasciato, come avevano fatto tutti quelli che aveva amato. Scacciò questi pensieri dalla testa, non avrebbe dovuto farsi problemi per quanto riguardava quella ragazza, era solo cibo, niente di più. Guardò l’ora, tra poco sarebbero dovuti andare a scuola. Contemplò ancora per qualche secondo il dolce viso della giovane, ancora avvinghiata a lui. La scosse dolcemente, lei aprì lentamente gli occhi verde smeraldo, trovandosi davanti quelli blu mare del vampiro.
-Buongiorno. -  le sussurrò piano lui.
-Giorno … - disse lei con la voce impastata.
Quando poi realizzò di eseere letteralmente appiccicata al ragazzo, arrossì violentemente scostandosi dalla sua presa.
-Vuoi già andartene?- sogghignò lui.
-I-io … Si! Devo andare a vestirmi! - fece per scendere dal letto, quando il vampiro la prese per un polso e la fece stendere sotto di lui.
-S-Shu, che stai …?- il ragazzo le mise un dito sulle labbra.
-Non mi sembra ti sia dispiaciuto starmi appiccicata mentre dormivi. Che piccola lussuriosa.- le sollevò un braccio e ci strofinò il naso, odorando quel dolce aroma di sangue che la pelle della ragazza lasciava trapelare.
-Che stai dicendo?! Stavo dormendo! Ero incosciente!- la ragazza era paonazza in viso, in preda alla rabbia e alla vergogna.
Il vampiro scoppiò in una risata fragorosa, era troppo divertente stuzzicare quel’umana. La giovane, al contrario, era ancora più arrabbiata per quell’improvvisa risata. Poi si rese conto che aveva appena visto il ragazzo ridere.
-Su, vatti a vestire.- esclamò poi Shu, scostandosi dal corpo della fanciulla.

Le lezioni erano passate tranquillamente quella sera, ed ora le due ragazze si trovavano nel giardino della villa.
-Su, racconta.- durante i corsi Shika aveva notato che Yui era turbata da qualcosa. Così, quando le chiese se stava bene, la biondina aveva risposto che una volta tornate alla magione Sakamaki ne avrebbero parlato.
-Mi sono svegliata nel cuore della notte e mi sono affacciata alla finestra. Ho visto una donna dai lunghissimi capelli viola, una donna bellissima. Quando poi si è voltata verso di me, ho sentito di nuovo uno di quei forti dolori al petto e mi sono accasciata al suolo. Non so bene cosa sia successo poi, so solo che quando mi sono risvegliata ero nel canale sotterraneo della villa. Durante il mio stato d’incoscienza ho fatto un sogno … -
 

 “Eh? Cosa…? Dove mi trovo?” pensò la biondina trovandosi in un grande giardino.
-Il pipistrello che avevo appena catturato è scappato … - piagnucolò un bimbo mentre abbracciava il suo orsetto.
-Non piangere, Kanato. Possiamo catturarne altri!- parlò un altro bambino, con i capelli rossi lunghi fino a metà collo.
-Già, smettila di frignare! Li acchiapperò io per te!- esclamò il terzo determinato.
-Ayato?!- al sentir pronunciare il suo nome, il terzo bambino impallidì e si girò verso la donna che lo aveva chiamato .
 -Eri qui? Ora vieni con me. – la donna continuò a parlare, i capelli viola lunghissimi e gli occhi verde smeraldo.
“Era lei che ho visto in giardino prima.” Pensò Yui vedendola.
Kanato, andiamo.- esclamò Raito.
La ragazza li aveva ormai riconosciuti, erano i trigemini da piccoli.
-Certo!- rispose il bimbo dagli occhi color lavanda.
I due poi si allontanarono.
-Forza, torna dentro a studiare!- continuò autorevole la donna.
- N-non ci penso nemmeno! Non faccio altro che studiare!- cercò di ribellarsi Ayato.
-Non voglio sentire scuse. Torna in camera tua.- fu la risposta gelida della donna.
-Come mai Kanato e Raito possono giocare, mentre io devo sempre studiare?!- protestò ancora il rosso.
-Perché tu non sei come gli altri bambini.- gli spiegò lei.
-No! Voglio giocare di più!- dicendo questo, la donna perse la pazienza.
-Quante volte devo dirtelo?!- urlò così forte che Ayato si ammutolì.
-Sei il successore. Capisci che significa? Avanti, dimmi quello che devi fare!- continuò poi esortandolo ad accontentarla.
-Devo diventare il numero uno. Devo diventare migliore di chiunque altro.- 
-E se fallisci?-
-Non sono figlio di mia madre, quindi finirò sul fondo del lago. – disse queste parole con una profonda tristezza nella voce.
-Esatto! Bravo bambino! Se non fossi il numero uno per me saresti inutile. I bambini che non valgono nulla devono passare l’eternità al freddo, in ammollo in fondo al lago. Soli, dove nessuno possa aiutarli. Se non è ciò che vuoi, và in camera tua!- pronunciò l’ultima frase con cattiveria.
Non potendo far nulla contro la donna, Ayato fu costretto ad obbedire, e se ne andò correndo.
-Madre?- la chiamò il bimbo con l’orsetto di peluche.
-Kanato, mio canarino. Canta. Canta quella canzone per me. – ordinò con tono gentile lei.
-Si madre.- e Kanato cominciò a cantare, mentre Raito guardava la madre rapito dalla sua bellezza.
 
“Quella bella donna è la madre di Ayato e gli altri?” pensò la bionda osservando la scena.
Sentì un cane abbaiare.
“Quello è … Reiji?” davanti a sé, seduto vicino ad una donna bionda -molto somigliante a Shu-  c’era il piccolo vampiro che studiava.
Sentì ancora abbaiare, si voltò e vide il piccolo Shu che teneva in braccio un cagnolino.
-Shu, che stai facendo?- furono le fredde parole della madre.
-Guarda! Me l’ha appena regalato un amico!- il bambino si diresse felice verso di lei mostrandole la piccola creatura.
-Lascialo andare immediatamente!- ordinò la bionda, ma Shu sembrava non ascoltarla.
-Ahahahah fa il solletico!- il bambino continuava ad ignorarla, sotto lo sguardo indispettito del fratello.
-Shu! Sei il figlio maggiore, e quindi, il futuro capo della famiglia. Devi imparare come ci si comporta in qualsiasi situazione.- detto questo, il maggiordomo che era lì presente si avvicinò al ragazzino e cercò di strappargli di mano il cane.
-Che stai facendo?! No! Ho promesso a Edgar che mi sarei preso cura di lui!- nel sentir pronunciare quel nome, Reiji alzò lo sguardo dal suo libro per poi puntarlo -colmo d’odio- verso il fratello.
Vedendo che il ragazzino non accennava a lasciare il cane, la madre si diresse verso di lui. Con il solo sguardo gli fece capire che doveva lasciarlo prendere al maggiordomo. Shu lasciò il cagnolino nelle mani dell’uomo e poi corse via arrabbiato.
-Madre, ho finito di imparare a memoria tutto il libro.- disse rispettoso Reiji alla bionda, che nel frattempo si era rimessa seduta vicino a lui.
Lei però lo ignorò, così lui riprese a leggere.
 
“Ahi!” Yui si ferì con le spine di una rosa bianca che avrebbe voluto raccogliere.
Si guardò intorno e davanti a sé vide una torre altissima.
“Questo posto …” pensò lei.
Vide poi un bambino di fronte alla torre. Lo riconobbe subito. Era Subaru. In cima alla torre c’era una donna, probabilmente sua madre, erano identici. Il bambino teneva in mano un pugnale. Yui lo riconobbe: era quello che lui stesso le aveva dato per proteggersi. La donna era scomparsa. Il bambino lasciò cadere l'arma a terra.
 
“ Quell’uomo …” ora non si trovava più sotto la torre, bensì in un’altra parte del giardino della villa, intenta ad osservare la donna dai capelli viola parlare con un altro uomo.
Cordelia, sei senza dubbio la più bella ed elegante delle creature viventi. È naturale che ogni cosa esista per amarti e per inginocchiarsi ai tuoi piedi.- esordì lui, prendendole la mano.
- Richter, vorrei che mi rimanessi sempre accanto, solo per sentirti sussurrare le tue dolci parole.- rispose lei estasiata da tutti quei complimenti.
La biondina si girò e dietro la colonna vide …
Ayato-kun?” il bambino stava spiando i due.
Poi il tempo si fermò, tutti si immobilizzarono. Tutti tranne Cordelia, che si voltò a guardare la ragazza con uno sguardo spaventoso. Yui sentì nuovamente un forte dolore al petto e svenne.

-Hai fatto davvero un sogno del genere?-
-Si, ma il fatto è che non era un vero e proprio sogno. Sembrava tutto così reale … Ti ho raccontato di quando mi sono ferita un dito per raccogliere la rosa?-
- Si, si me lo hai detto.-
-Guarda qui allora.-
Shika era incredula. Yui aveva davvero un piccolo taglio sull’indice della mano destra.
-È … Strano.- riuscì solamente a dire la mora.
-Già.-
Improvvisamente il suono di un pianoforte - proveniente dall’interno della villa- echeggiò nell’aria.
-Un pianoforte?- disse Yui.

-Ciao Bitch-chan. Incontrarci qui così, mi è d’ispirazione.-
Yui entrò nella stanza seguita poi da Shika, e lì incontrarono il bel vampiro col cappello, intento a suonare il piano.
-Ah, c’è anche Shi-chan? Così è ancora meglio direi.- sogghignò senza smettere di suonare.
Shika rabbrividì a quelle parole, ricordando ciò che il vampiro le aveva fatto la notte precedente. Poi finalmente Yui parlò:
-Raito … Sai chi sia la donna che indossa l’abito viola?- il vampiro smise di suonare.
-Porta i capelli lunghi, una donna stupenda.- continuò poi lei.
-Perché volete saperlo?- la voce di Kanato colse le ragazze alla sprovvista.
-Voi che ci fate qui?- fu Ayato questa volta a parlare.
-Ragazzi … - sussurrò Yui.
-Sentite.- parlò poi Shika.
-Ci direste qual è il nome di vostra madre?- continuò.
A quella domanda i tre ragazzi si ritrassero, come spaventati. Solo Ayato rispose:
-Cordelia.-
...
L’urlo straziante di una donna squarciò l’aria. Era l’urlo di lei, l’urlo di Cordelia.
-A-ya-to … - stava tentando disperatamente di sfuggire al figlio.
-Che peccato. Ora si è insudiciata. Mi piaceva anche tanto questa camicia. È intrisa del tuo sangue madre.- disse lui guardandosi la camicia sporca.
Ayato si portò poi la mano sinistra alla bocca. Era piena di sangue. Lo leccò.
-Il sangue di mamma è così dolce.- riprese a leccarsi la mano.
-È davvero delizioso.- continuò senza fermarsi.
-Ne voglio ancora.- disse fissando la donna.
Spaventata dalle terribili parole del figlio, Cordelia fuggì, sentendo alle sue spalle il riecheggiare della risata di Ayato. Una risata terribilmente spaventosa. Il vampiro sembrava impazzito.
La donna si trascinò a fatica lungo i corridoi ed entrò poi in una stanza, dove Raito stava suonando il piano.
- Ra-i-to … – lo chiamò. Venne ignorata.
- Ra-i-to ! – urlò poi. 
-Ma guarda … Che succede?- rispose finalmente il vampiro.
- A-ya-to … Mi sta … Torturando!-
-Oh,sul serio? Beh, sapevo sarebbe successo, presto o tardi.-
- Raito, te lo ordino … Aiutami!- gli intimò la donna levando la mano verso di lui.
Il vampiro smise finalmente di suonare. Poi dei forti rumori, come se qualcuno stesse cercando di sfondare la porta.
- Ayato! È venuto per me! Ha intenzione di uccidermi!-
-Non si tratta di Ayato. È solo il vento. Rilassati, ci penso io a proteggerti.- le sorrise rassicurante lui.
***
-Hai mandato via Ayato per me?- sorrise al figlio la donna.
-Si, se n’è andato.-
Cordelia sorrise rincuorata.
-Sapevo di poter contare su di te, Raito.-
-Mi ami più di chiunque altro?-
-Certo!- disse la donna sedendosi sul piccolo balconcino dietro di lei. Gli porse la mano.
-Non cambierai mai, eh?- le sorrise il ragazzo. Si avvicinò e le prese la mano.
- Raito, ti amo. Dico sul serio.- 
Raito assottigliò gli occhi. Un altro urlo. Cordelia era stata spinta giù da balcone da suo figlio. Si trovava ora sopra un letto di rose. Raito rimase a guardarla per qualche secondo, poi disse:
-Ora sei mia … Per l’eternità.- e se ne andò.
***
-Madre, che ti è successo?- Kanato si avvicinò al corpo di Cordelia.
-Si è aperto un buco nel tuo petto. Alzati, madre.- le accarezzò la fronte.
-Chissà dov’è finito il tuo cuore … Aiutami a cercarlo. Dai.- 
Lei non rispondeva.
-Sei morta, madre?- le accarezzò ancora la fronte.
-Sei fredda, e così bagnata. Avrai freddo, eh? Ora ti riscalderò io. -
Il ragazzo prese in mano il candelabro che aveva portato con sé e -senza esitare- diede fuoco alla donna. Sorrideva.
-Hai più caldo adesso, vero?- un sorriso spaventoso gli si dipinse sul volto.
-Avanti, dimmi che ti stai scaldando!- rideva. Una risata folle e sadica. Sembrava un pazzo.”
...
Le ragazze indietreggiarono. Quello che avevano fatto quei ragazzi alle loro madri era terribile. Scapparono. 


***

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***



Capitolo 6:
Mentre correvano le due ragazze si persero di vista, tanta era la paura che le aveva assalite. Yui era riuscita ad uscire dalla villa, percorrendo il giardino ricolmo di rose rosse e bianche. Inciampò. Si tirò su e cominciò a singhiozzare:
-Odio questo posto ... Non ce la faccio più!-
-Saresti dovuta scappare quando ne avevi l’occasione.-
La ragazza sgranò gli occhi e alzò lo sguardo, trovandosi di fronte due iridi rosso cremisi.
-S-Subaru-kun!-
Lui continuava a guardarla senza pronunciare una parola.
-Subaru-kun, tu ne sei al corrente vero? Riguardo a quello che quei tre hanno fatto alla loro madre.-
-E anche se fosse?-
-Subaru, perché mi hai dato quel pugnale?-
Il vampiro se ne stava andando. Yui si alzò.
-Aspetta!- allungò una mano per poterlo toccare.
-Sta lontana da me!- Subaru si voltò di scatto allontanando la giovane.
-Un altro passo, e ti rovino!- la ragazza indietreggiò.
-Non solo il corpo, ma anche nello spirito!- le tirò addosso delle rose bianche, strappandole dal roseto.
 “La donna sulla torre. Subaru da bambino. Il pugnale cadere a terra.”
Un flashback.
-Quella donna nella torre … Era tua madre?-
-Tu che ne sai?!- le afferrò un braccio.
-S-Subaru-kun, mi fai male! Lasciami!-
-Che vuoi da me?- cominciò con più calma.
-Cosa ti aspetti …  Da qualcuno così inerme, odioso e impuro?- continuò.
-Eh?- la ragazza non capiva.
Subaru la fissò un attimo, poi l’attirò a sé, abbracciandola.
-Subaru?- lo chiamò la ragazza sconcertata.
Lui si abbassò e si avvicinò al collo di Yui, mordendolo. Dopo un po’ si staccò. Il volto stupito.
-È talmente dolce.- la morse ancora.
Le lasciò cadere il fiocco della divisa e sbottonò di un poco la camicia.
-No … - sussurrò debolmente Yui.
-Zitta, rimani in silenzio.- le diede un bacio sul petto, poi si avventò sulla sua spalla.
Si staccò ancora.
-Mi hai chiesto perché ti abbia dato il pugnale d’argento. L’ho fatto perché mi potessi trafiggere; dovresti farlo.- le sussurrò all’orecchio.
-Non posso fare una cosa simile!-
-Se non ne sei capace, usalo per toglierti la vita … Non hai il diritto di rifiutare. E allo stesso modo non puoi negarmi il tuo sangue.- le prese il viso tra le mani e lo avvicinò al suo.
-Così va bene. Rimani in silenzio e lasciami nutrire del tuo sangue. Sempre.- le scostò i capelli e la morse ancora.
...
Correva tra i bui corridoi della villa. Non riusciva ancora ad orientarsi bene in quel posto, perciò stava cercando disperatamente Yui, la quale sembrava scomparsa. Improvvisamente si sentì afferrare un polso. Si voltò e Raito, l’ultima persona che avrebbe voluto vedere dopo quanto era successo, era lì, davanti ai suoi occhi.
-Shi-chan ti sei persa?-
-Lasciami!- si dimenò, cercando di far mollare la presa al vampiro.
-Tranquilla, non voglio farti niente.- disse lui, lasciando la presa sul suo polso.
-Eh?- chiese perplessa la ragazza, incerta se fidarsi o meno.
-Sono venuto a porgerti le mie scuse.- con la mano libera si tolse il cappello e fece un piccolo inchino.
-Non avrei dovuto spaventarti … -
Sembrava sincero. La ragazza si chiese come mai, tutto d’un tratto, il vampiro si fosse preoccupato per lei. Si chiese se quel comportamento fosse dovuto a ciò che le era stato raccontato prima su quella donna. Lo aveva visto abbastanza turbato quando entrambe le ragazze gli avevano chiesto chi fosse. Vedendo che la giovane non accennava a rispondere, il ragazzo parlò ancora:
-Puoi perdonarmi?-
-Sì, ti perdono. – sorrise lei.
Lui sorrise di rimando, felice di essere stato perdonato.
-Ehm … Raito, posso chiederti una cosa?-
-Certo Shi-chan!- esclamò sorridente.
-Perché, poco prima di ucciderla, hai chiesto a tua madre se ti amasse?-
Il viso del vampiro si rabbuiò improvvisamente. Lo vide stringere i pugni.
-R-Raito, scusa io … Non volevo essere troppo indiscreta, se non vuoi rispondermi non fa niente.-
-Diceva di amarmi. Di essere il migliore. Che gli altri non contavano … Ma la verità, è che mi ha solo preso in giro!- diede un forte pugno al muro.
-R-Raito io … - aveva paura.
Shika non avrebbe mai immaginato di vedere proprio Raito arrabbiarsi. Era sempre così allegro.
-No … Scusa, non so cosa mi sia preso.-
-Scusa tu, non avrei dovuto … -
-Tranquilla.- le sorrise.
-C’è qualcos’altro che possa fare per te?- continuò lui.
La ragazza ci pensò su. In realtà, qualcosa da chiedere al vampiro ce l’aveva.
-Beh, forse qualcosa ci sarebbe.- disse lei, sorridendo timidamente.
...
La ricreazione era iniziata e Shika si diresse nell’aula di musica. Sperava vi fosse Shu. Da quando avevano dormito insieme non lo aveva più visto, se non per i viaggi in limousine. Altrimenti, se il bel vampiro non vi fosse stato, se ne sarebbe stata seduta davanti al piano, cercando di imparare a suonare il brano che quel giorno entrambi avevano suonato insieme. Entrò nell’aula. Era vuota e buia. Cercò con le mani l’interruttore della luce, lo trovò e lo premette. Quando si voltò inciampò su qualcosa, o meglio, qualcuno.
-Ah!-
-Che baccano … - quel mugolio le era troppo familiare.
-Shu! Che ci fai qui?- fissò incredula il ragazzo sdraiato per terra.
-Non avevo voglia di andare a lezione.- disse senza accennare a rialzarsi.
“Strano.” pensò ironicamente la ragazza
-E perché te ne stai steso per terra?! Al buio per di più!-
-Avevo sonno e volevo dormire. Poi però qualcuno mi ha disturbato.- la guardava allusivo.
-Ah e quindi ora sarebbe colpa mia se tu decidi di dormire per terra?!-
Si guardarono un attimo, poi si misero a ridere entrambi. Shu stava ridendo. Lo aveva visto solo una volta ridere.
“Dovrebbe ridere più spesso, è così bello quando sorride.” pensò lei felice.
-Che cosa ascolti?- Shika indicò le sue auricolari.
-Senti. - Gliene porse una.
La ragazza si mise sdraiata vicino a lui. La riconobbe: musica classica. Ormai aveva capito i gusti del vampiro.
-Beethoven … - sussurrò lei, riconoscendo il brano.
Il vampiro si appoggiò sul gomito destro per poter guardare Shika in faccia. Quando poi fece incontrare i suoi occhi blu con quelli verdi della ragazza, rispose con tono stupito:
-Sì!-
La ragazza poté vedere perfettamente le labbra del ragazzo incurvarsi in un sorriso soddisfatto. Gli sorrise di rimando. Quando poi realizzò quanto fosse poca la distanza tra i loro visi, arrossì. Sentiva il viso del vampiro avvicinarsi sempre di più al suo. Quando poi sentì la fronte del ragazzo toccare la sua, chiuse gli occhi agitata. Il suono della campanella la salvò. Ancora. Lui sbuffò rumorosamente e si sdraiò nuovamente accanto a lei. Shika restituì l’auricolare e si alzò, non prima però, di aver scompigliato i capelli al biondo. Il gesto lo fece sorridere. Si avvicinò alla porta poi disse:
-Spengo la luce vero?-
-Sì, e … -
-Chiudo anche la porta.- lo precedette lei sorridendo.
Si girò a guardarla. Era ancora lì, come se aspettasse che lui le dicesse qualcosa, così aggiunse un "grazie" un po'scocciato.
-Di nienteee.- gli sorrise soddisfatta lei.
Poi chiuse la porta, lasciandolo solo.

***

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***



Capitolo 7:
-No, Shi-chan! Devi essere più delicata!-
Dopo l’ennesimo errore, la ragazza fece cadere il viso sulla tastiera del pianoforte.
-Dai, non buttarti giù in questo modo! Non è facile imparare a suonare il pianoforte!-
-Sono una frana, non imparerò mai … - piagnucolò la ragazza.
-Non dire così … Devi solo fare pratica, tutto qui. Non preoccuparti, imparerai a suonare il piano. Mi hai chiesto di aiutarti, ed io lo farò!- le disse sorridente il vampiro, calcandosi bene in testa il cappello.
-A proposito … Come mai vuoi imparare a suonare il piano?- continuò lui guardandola indagatore.
-Ehm, Raito io … -
-C’entra qualcosa il nostro caro Shu, per caso?-
“Cavolo! L’ha capito …”
-Ma no! Raito, che stai dicendo?!- disse lei, cercando di apparire il più naturale possibile.
-Aaaah, la mia Shi-chan è innamorataaa!- urlò lui a squarciagola.
-Finiscila!- si alzò Shika, tappandogli la bocca. Poi si mise a ridere, e lui con lei.
-Allora, ammetti che ti piace?- continuò lui abbassando la voce.
-Sì lo ammetto. Sono molto attratta da Shu. Contento?- confessò lei, senza smettere di ridere.
Lui annuì soddisfatto, poi lei, congiungendo le mani, gli disse:
-Per favore non dirgli niente.- lo guardò con occhi supplichevoli.
-Tranquilla, sarà il nostro segreto.- le fece l’occhiolino lui.
...
La campanella che segnava l’inizio della ricreazione suonò, e Shika si diresse nell’aula di musica per far compagnia a Shu. Entrò nell’aula e accese la luce, trovando il vampiro disteso per terra. Svelta, si sdraiò vicino a lui.
-Ciao, noiosa.- sogghignò lui.
Lei sbuffò, poi gli rispose di rimando.
-Ciao a te, ghiro!- esclamò, sorridendo divertita.
-Touché.- disse lui senza scomporsi.
-Che ascolti oggi? Bach, Mozart, Vivaldi …?- gli sorrise lei.
Il vampiro si girò a guardarla e le sorrise compiaciuto. Poi scosse la testa, mantenendo però quel sorriso.
-No, oggi Chopin.- le porse un’auricolare.
-Grazie.- sorrise lei.
Chiusero entrambi gli occhi e si lasciarono trasportare da quella dolce melodia. Le loro mani si sfiorarono appena, e Shu ne approfittò per intrecciare le sue dita a quelle della ragazza. Shika si girò a guardarlo, lui fece lo stesso. Restarono così per qualche minuto: ognuno immerso negli occhi dell’altro. Poi la campanella suonò. Shu guardò corrucciato la ragazza, la quale gli stava restituendo l’auricolare. Non lasciò però andare la sua mano. Quando poi sentì la giovane lasciargliela, fu lui a stringerla nuovamente, per mantenere quel contatto.
-Rimani qui … - le disse.
La fanciulla lo guardò combattuta.
-Mi dispiace Shu, ma non posso saltare le lezioni. Devo proprio andare.-
Lui sbuffò continuando a stringerle la mano. La reazione del vampiro la fece sorridere.
-Tanto ci vediamo dopo!- esclamò lei, senza smettere di ridere.
Finalmente il ragazzo si decise a lasciarla andare.
-A dopo, noiosa.- sogghignò.
-A dopo, ghiro!-
Detto questo Shika si alzò e andò a spegnere la luce. Prima di chiudersi la porta alle spalle sentì il vampiro dire:
-Grazie!-
Le venne spontaneo sorridere, poi si girò verso di lui.
- Prego.- disse con voce dolce.
Chiuse la porta.
...
Passò una tranquilla settimana. La ragazza sembrava aver trovato una routine tutta sua tra: lunghe e piacevoli chiacchierate con la sua amica Yui; le tante lezioni di pianoforte (in cui stava riuscendo sempre meglio, rendendo il suo maestro fiero di lei); tranquille ricreazioni passate ad ascoltare musica classica con il suo vampiro preferito; e talvolta, sempre con quest’ultimo, dolci incontri nella biblioteca della magione, nei quali la giovane, assorta nella lettura, permetteva al bel ragazzo di appisolarsi con la testa comodamente appoggiata sulle sue gambe.
Quella sera però, la ragazza aveva in mente di fare qualcosa di diverso. Cercò Shu in biblioteca e, come sospettava, l’aveva trovato ad aspettarla, sonnecchiando sul comodo divanetto che vi era nella stanza. Shika si avvicinò a lui e lo scosse dolcemente, svegliandolo.
-Finalmente sei arrivata.- sbadigliò lui.
-Non hai scelto un libro?- le chiese poi, guardandola.
-No, oggi ho pensato di fare qualcosa di diverso!- esclamò sorridente.
-Sentiamo la tua “brillante” idea. – sottolineò la parola “brillante” con voce dubbiosa.
-Facciamo una passeggiata!- continuò lei mantenendo il sorriso sulle labbra.
-Scordatelo.- disse lui chiudendo gli occhi.
-Dai Shu! Cavolo, ma si può essere così pigri?!-
Lui la guardò male, assottigliando gli occhi a due fessure. La ragazza sembrava irremovibile e continuava a guardarlo autoritaria. Alla fine il vampiro si arrese. Sbuffando scocciato si alzò e affiancò la ragazza, la quale aveva in volto un’espressione soddisfatta.
...
Stavano passeggiando nel meraviglioso giardino della villa, ascoltando la musica utilizzando le auricolari di Shu. Di tanto in tanto parlavano tra loro. Durante l’ultima settimana, si era creato un bel legame tra i due. Shika ormai aveva accettato il fatto che fosse follemente innamorata del vampiro. In quanto a Shu... Beh, lui aveva abbandonato l’idea di ignorare la ragazza. Ormai era tardi, lo aveva ammesso a se stesso: si era affezionato a lei. Lei era diversa. Era l’unica persona che aveva realmente provato a conoscerlo, a capirlo. Da quando aveva deciso di non affezionarsi più alle persone, si era chiuso in se stesso. Nessuno aveva cercato di “abbattere quel muro” che lui stesso si era creato. Nemmeno Yui. Per quanto possa essere dolce e disponibile, nemmeno lei aveva cercato di comprendere il motivo dei suoi atteggiamenti così freddi e distaccati. Nessuno ci aveva mai provato, tranne Shika.
-Shu …?-
-Cosa?-
-Ho sentito un rumore.-
Si tolsero entrambi le auricolari ed ascoltarono. Si sentivano dei piccoli lamenti in lontananza. I ragazzi si lanciarono uno sguardo d’intesa e andarono a vedere. Nella fontana -in mezzo al giardino- c’era un piccolo cagnolino che cercava in tutti i modi di uscirne. Appena Shika lo vide, non ci pensò due volte e lo prese in braccio.
-Come ha fatto a finire qui dentro?- chiese lei.
-Non ne ho idea … - il vampiro si guardò intorno per vedere che non vi fosse nessuno.
Si voltò poi a guardare la ragazza. Gli stava facendo gli occhioni dolci e aveva le labbra un po’ sporte all’infuori. Sembrava una bambina che stava pregando i genitori per ottenere qualcosa. Infatti lei lo supplicò:
-Ti prego, possiamo tenerlo?-
-Assolutamente no. –
-Dai, Shu!-
-Ho detto di no. – sembrava irremovibile.
La ragazza guardò triste il cagnolino che aveva tra le braccia. Poi guardò Shu.
-Ti prego … - provò ancora.
“-Shu, che stai facendo?-
-Guarda! Me l’ha appena regalato un amico!-
-Lascialo andare immediatamente!-
-Ahahahah fa il solletico!-
-Shu! Sei il figlio maggiore, e quindi, il futuro capo della famiglia. Devi imparare come ci si comporta in qualsiasi situazione.-
* Il maggiordomo che gli strappò dalle braccia il cucciolo *
-Che stai facendo?! No! Ho promesso a Edgar che mi sarei preso cura di lui!-
* Gli occhi gelidi della madre puntati su lui * ”
Tornò a guardare Shika. In quel momento gli sembrava lui da bambino. Shika era lui, e lui era Beatrix, sua madre. Non voleva essere come quella donna, non con lei. Non voleva ferirla come la madre aveva fatto con lui. Le si avvicinò. Lei alzò lo sguardo per riuscire a guardarlo negli occhi. Lui le prese il viso tra le mani e le diede un bacio sulla fronte. Poi l’abbracciò.
-Scusa … - sussurrò.
La ragazza era ancora scossa. Non capiva il comportamento del vampiro.
-Shu … ? -
Lui sciolse l’abbraccio e continuò a guardarla. Poi guardò il piccolo cucciolo dormire beato tra le braccia di Shika.
-Allora? Come vogliamo chiamarlo?- le sorrise.
La ragazza sgranò gli occhi.
-Quindi possiamo tenerlo?!-
-Sì-
Shika posò delicatamente il cucciolo a terra, riuscendo a non svegliarlo. Poi corse verso il ragazzo e lo abbracciò, cingendogli il collo con le braccia e appoggiando la testa sul suo petto. 
-Shu! Grazie mille, davvero!-
Lui le cinse la vita, abbracciandola a sua volta. La tenne stretta a sé per un tempo che sembrava interminabile. Il tempo sembrava essersi fermato, c’erano solo loro due. Poi si staccarono di poco, giusto per riuscire a guardarsi negli occhi. Lei continuava a cingergli il collo e lui a tenerla per i fianchi.
-Scegli tu un nome. – ruppe il silenzio la ragazza, guardandolo con un sorriso sincero.
-Stavo pensando a Shuka. È l’unione dei nostri due nomi. – le sorrise, sperando che le fosse piaciuta la sua idea.
Shika prese il volto del vampiro fra le mani. Si alzò in punta di piedi e gli diede un dolce bacio sulla guancia. Poi gli sussurrò all’orecchio:
- Shuka mi piace tantissimo. Sei così dolce.- lo ribaciò.
Gli cinse ancora il collo con le braccia e tornò alla sua altezza naturale. Il vampiro restò a guardarla per qualche minuto, poi l’attirò contro il suo petto, abbracciandola nuovamente. Intanto continuava a lasciarle dolci baci sui capelli, inspirando il dolce profumo che questi emanavano. Un piccolo mugolio. Shuka si era risvegliato. I due lo guardarono teneramente.
-Portiamo dentro questo piccolino.- disse poi Shika.
 
***

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***



Capitolo 8:
-Che state facendo con quel cane, voi due?!-
Un Reiji infuriato era comparso davanti ai due giovani appena entrati nella villa.
-Lo teniamo, semplice.- rispose annoiato il fratello.
Il moro avanzò verso i due, stringendo i pugni aggressivamente. Il comportamento menefreghista del fratello, stava mettendo a dura prova il suo autocontrollo.
-Poco fa avevo trovato questo cane che gironzolava liberamente intorno alla villa... La cosa mi aveva parecchio infastidito... Quindi avevo deciso personalmente di lasciarlo nella fontana, sperando che affogasse... Ma voi l’avete portato qui! Cosa vi è saltato in testa?!-
-Allora sei tu che l’hai messo lì dentro...- constatò Shika terrorizzata.
-Sì sono stato io. Ora lascia quel cane a me... Vedrò di sbarazzarmene. - disse rivolgendosi alla giovane, la quale teneva il cucciolo ben stretto a sé.
La ragazza non accennava a muoversi. Reiji la prese per un braccio e glielo torse dietro la schiena, facendole cadere dalle braccia quel sacco di pulci. Aveva ottenuto ciò che voleva... Nonostante ciò, non lasciò andare Shika. Rafforzò infatti la presa sul suo esile braccio, facendole ancora più male. Quella smorfia di dolore che le si era dipinta in viso lo deliziava fin troppo.
-Lasciala immediatamente.- la voce dura di Shu lo fece voltare.
Reiji si spaventò nell'incontrare il suo sguardo gelido. Non si muoveva, continuava a stringere tra le mani il braccio di Shika, guardando Shu incredulo.
-Ho detto che devi lasciarla!- il biondo ora si stava avvicinando pericolosamente ai due.
“Non può essere …” pensò poco prima di venire spinto a terra dal fratello.
Quando poi alzò lo sguardo sui due giovani, sgranò gli occhi. I due si stavano abbracciando e suo fratello accarezzava delicatamente i capelli di Shika, sussurrandole parole rassicuranti. Non voleva crederci. Non poteva essersi affezionato davvero a quella ragazza, non dopo quello che era successo con Edgar! Possibile che Shika fosse riuscita a cambiare il vampiro, facendo sciogliere il suo cuore ormai di ghiaccio? Mentre pensava questo, Reiji si rialzò e si sistemò meglio gli occhiali, ritornando impeccabile come sempre. Se fosse stato visto dagli altri fratelli in quello stato, non avrebbe di certo retto l’umiliazione. Osservò con disprezzo il fratello prendere in braccio il cane e poi salire le scale assieme alla giovane. Prima che entrambi potessero scomparire dalla sua vista, vide Shu voltarsi e pronunciare gelido:
-Il cane resta qui.-
...
Il ragazzo lasciò a terra Shuka, permettendogli di esplorare la sua camera. La giovane fece per voltarsi verso il bel vampiro, ma prima che avesse potuto farlo si ritrovò distesa sul letto di quest’ultimo, un fianco cintogli da lui, che la guardava dall’alto, puntellandosi su un gomito.
-Ti fa ancora male il braccio?- usò il tono più dolce possibile.
-Un po’ … - sussurrò la ragazza, continuando a fissarlo intensamente negli occhi.
Lui le prese delicatamente il braccio destro e lo alzò all’altezza del suo viso. Cominciò a baciare dolcemente quella pelle candida, frenando l’ardente desiderio di sangue che lo opprimeva ormai da giorni. Staccò poi le sue labbra dal braccio della giovane, osservandolo. Sulla chiara pelle della ragazza risaltavano dei segni rossi, dovuti alla forte stretta del fratello. Si maledì per non essere intervenuto prima. Vi lasciò un altro dolce bacio, prima di posare la fronte su quella della ragazza, continuando a guardarla.
-Scusa … - scosse la testa.
-Scusa, sarei dovuto intervenire prima. Se lo avessi fatto … Questo non sarebbe successo.-
La ragazza lo guardava incredula.
-Scusa … - ripeté flebilmente lui abbassando lo sguardo.
La ragazza gli prese allora il viso tra le mani, costringendolo a guardarla. I loro nasi si sfiorarono.
-Non devi scusarti proprio di niente.-
Ora i loro nasi si stavano toccando.
-Grazie.- gli sorrise lei.
Shu non riuscì più a trattenersi. La baciò.
Shika chiuse gli occhi, strizzando le palpebre. Il vampiro si staccò di poco per riuscire a vedere il volto  -ormai imbarazzatissimo e paonazzo- della giovane sdraiata sotto il suo corpo. La sua mano sinistra abbandonò il fianco della fanciulla, per poi infilarsi tra i suoi capelli ramati, attirandola così ancora più vicino a sé, mentre le regalava un altro bacio. Poi un altro e un altro ancora. La giovane sentiva il cuore battere all'impazzata, tanto da sembrare volerle uscirle dal petto. Poi -ancora un po’ titubante- circondò con le sue braccia il collo del vampiro, stringendolo a sé. Lui la guardò ancora. Sembrava essersi tranquillizzata. Le accarezzò con il pollice il labbro inferiore. Poi l’attirò a sé, facendola sedere sopra di lui, e le circondò la vita con entrambe le braccia, tutto mentre le dava un ennesimo bacio. Cominciò poi ad accarezzarle la schiena, udendo i piccoli gemiti di Shika contro la sua bocca. La cosa lo faceva letteralmente impazzire. Si staccò ancora, facendo combaciare le loro fronti. Osservò la giovane: le labbra arrossate e le guance ancora paonazze. Le fece una carezza e la ragazza chiuse gli occhi, beandosi di quel tocco fresco a contatto con la sua pelle bollente. Preso dal momento, il vampiro, non aveva avvertito la presenza di una terza persona, affacciata alla porta. Infatti, prima di tornare a baciare nuovamente la fanciulla, venne fermato dalla voce autorevole del fratello.
-Se avete finito di disturbare la quiete altrui con questo baccano, desidererei parlare in privato con Shika-san nel mio studio.-
La ragazza -nel frattempo- si era sottratta alla presa del biondo, sedendosi compostamente sul letto.
-Va bene, sarò da te tra un momento.- rispose quasi sussurrando, in preda all’imbarazzo.
Shu invece, ignorò del tutto Reiji, e prese tra le sue mani il viso della ragazza, regalandole un ultimo bacio piuttosto intenso. Il moro si sistemò meglio gli occhiali -disgustato da quella scena- poi rivolse un ultimo sguardo alla giovane, intimandole di sbrigarsi. Quando il vampiro richiuse la porta alle sue spalle, ella fece per alzarsi, ma il biondo la prese per i fianchi e la spinse poco gentilmente sul letto, sotto di lui.
-Dove credi di andare? Tu rimani qui con me.- le sussurrò all’orecchio, con voce sensuale.
- Shu dai, devo andare … - protestò la fanciulla.
Il ragazzo la guardò corrucciato, poi -non prima di averla baciata un’ultima volta- si scostò da lei. La giovane si alzò, accarezzò Shuka e, prima di aprire la porta, si girò a guardare Shu. Sembrava … offeso?
- Shu, io … -
-Fai presto, noiosa.- sogghignò lui.
La fanciulla fu rincuorata dalla reazione del vampiro e si diresse nello studio di Reiji.
...
-Eccoti, finalmente.-
Reiji era comodamente seduto su una delle poltrone del suo studio. Shika gli si avvicinò. Vedendo che questa non accennava a sedersi, il vampiro la invitò a farlo.
“Almeno è educata …” pensò lui.
-Di cosa dovevi parlarmi, Reiji?- cominciò lei.
-Del tuo rapporto con Shu. - rispose secco lui, come se la cosa lo disgustasse.
-Perché ti interessa parlarne?-
Il vampiro cominciò a sogghignare, poi parlò:
-Devi sapere Shika, che quando io e Shu eravamo piccoli, lui aveva un amico. Si chiamava Edgar. È stato il suo primo ed unico vero amico, ma purtroppo era solo un inutile umano. Ero così disgustato … Purtroppo, un giorno successe uno spiacevole incidente … Il villaggio di Edgar prese fuoco, e lui stesso non riuscì a sopravvivere in quell’incendio.-
La giovane non sapeva nulla del passato di Shu. Aveva notato che fosse un ragazzo molto chiuso, ma non avrebbe mai immaginato che questo fosse dovuto al suo passato così difficile. Guardò poi Reiji, invitandolo a proseguire il racconto.
-Per tutto questo tempo Shu non si è dato mai pace. Aveva deciso che non si sarebbe più affezionato a nessuno, per non soffrire ancora. Era così … finché non sei arrivata tu a rovinare tutto!-
Adesso la ragazza non capiva. Perché dovrebbe aver rovinato tutto? Aveva permesso nuovamente al biondo di provare dei sentimenti di affetto per qualcuno! Non riusciva a capire la reazione di Reiji.
-Perché dovrei aver rovinato tutto? Se Shu è riuscito ad affezionarsi a qualcuno dopo tutto questo tempo, dovrebbe essere un bene, no? Dovresti essere felice per lui... Insomma... Sei suo fratello!-
La risata fragorosa di Reiji riempì la stanza. Una risata crudele.
-Essere felice per lui? Ma per favore! Io odio mio fratello! Mi fa solo ribrezzo pensare che tra noi scorre lo stesso sangue!-
Shika era sconvolta. Reiji sembrava impazzito.
-E vuoi sapere perché hai rovinato tutto, stupida umana?! Perché sono stato io ad appiccare l’incendio! Io ho ucciso il piccolo Edgar! È solo grazie a me se Shu si è ritenuto responsabile della scomparsa del suo amico, e si è dannato l’anima per tutto questo tempo!-
Continuò a ridere. La ragazza continuava a guardarlo terrorizzata.
- Shika, esci di qui.-
Silenzio. Tutti si erano voltati verso …  Shu. Lui era lì, affacciato allo stipite della porta. Uno sguardo spietato gli dipingeva volto. Nella mano destra impugnava due spade. Shika si era alzata e si era diretta verso il biondo. Lo guardava preoccupata. Sapeva che cosa sarebbe successo tra i due fratelli di lì a poco, e aveva paura, paura per entrambi. Si sentiva impotente, avrebbe voluto che le cose si risolvessero diversamente. Una lacrima silenziosa le rigò una guancia. Shu fermò la sua corsa con il pollice della mano libera. Le prese il mento tra due dita e la baciò. Forse sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe potuto farlo. Sapeva quali rischi correva, ma nonostante questo, cercò di tranquillizzare la fanciulla sussurrandole:
-Andrà tutto bene.-
Unì le sue labbra a quelle di Shika un’ultima volta, poi lei oltrepassò l’uscio della porta, chiudendosela alle spalle.
-Allora Shu, ce l’hai con me?-

 ***

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


 

Capitolo 9:
-Perché? Perché lo hai fatto?!-
A questa domanda l’altro cominciò a ghignare. Si sistemò meglio gli occhiali e poi, cominciò a sfilarsi i guanti con lentezza infinita. Fece incontrare le sue iridi rosse con quelle blu del fratello. Dopo un tempo che sembrava interminabile, rispose:
-Proprio non ci arrivi eh …? A volte mi chiedo se siamo davvero fratelli … - continuò a ridere sommessamente.
Il biondo cominciò a spazientirsi. Con la mano destra impugnò l’elsa della sua spada. Con la sinistra, lanciò l’altra in direzione del fratello, il quale l’afferrò prontamente.
-Ti ho fatto una domanda … Prima di ucciderti, gradirei avere una risposta.- il solito tono calmo, pacato, ma capace di raggelarti il sangue nelle vene.
-Sei sempre stato un bambino viziato, Shu. Eri il primogenito … -  il moro strinse i pugni per la frustrazione.
-Ma nonostante questo, hai preferito l’amicizia di uno stupido umano alle attenzioni di nostra madre!- continuò con la rabbia nella voce.
Reiji scattò in avanti. Fu così che cominciò il combattimento.
Shu indietreggiò, parando con maestria il colpo infertogli dal fratello.
-È per questo che lo hai ucciso?! Perché preferivo avere un amico?!-
Stavolta fu Shu ad urlare, mentre si scagliava contro il secondogenito. Lo ferì alla spalla. Tagliandola per lungo. Sul volto di Reiji si dipinse una smorfia di dolore.
-Hai ucciso il mio unico, vero amico … Ho sempre avuto paura di affezionarmi alle persone, per non essere ferito di nuovo! Mi hai fatto dannare l’anima tutti questi anni pensando che il problema fossi io! Ma non era così! Non era stata colpa mia … Era la tua!-
Shu era fuori di sé. Reiji non riusciva a proferire parola. Queste gli morivano in gola. Un altro fendente da parte del biondo. Il fratello riuscì a schivarlo, ma nel farlo cadde a terra e perse l’arma. Per lui era finita.
Shu si avvicinò lentamente a lui, puntando l’arma contro Reiji. La punta della spada gli sfiorò il collo.
-Avresti fatto la stessa cosa anche con Shika, vero? L’avresti uccisa o allontanata da me. L’avrei persa per sempre. Lei, l’unica persona per la quale sono riuscito a provare dei sentimenti da allora. Me l’avresti portata via … -
Il tono di Shu sembrava più calmo, ma da esso trapelavano tormento e dolore. Reiji colse l’occasione per parlare:
-Si, è vero. Ho ucciso il tuo migliore amico. Ma ero così invidioso di tutte le attenzioni che ricevevi e che puntualmente rifiutavi. Mentre io … Avrei voluto solamente essere importante almeno un minimo di quanto lo eri tu per nostra madre.-
Shu abbassò di poco l’arma.
-E si … Avrei fatto la stessa cosa con Shika, ripetendo lo stesso errore. Non riuscivo a capire perché, fra tutti, quello che riceveva maggiori attenzioni eri solo tu. Sempre tu. L’invidia crebbe di nuovo in me, accecandomi. Se prima tu non fossi arrivato … Non so cosa avrei potuto fare a quella ragazza.-
Il biondo risollevò l’arma. Reiji chiuse gli occhi. Era pronto a morire. Un suono metallico. Ma il vampiro non provava dolore. Aprì gli occhi. Incontrò quelli blu mare di Shu. La spada era a terra. Ora, al posto di essa vi era la mano del fratello, tesa verso di lui. Reiji l’afferrò e il biondo lo aiutò ad alzarsi.
-Potrai mai perdonarmi?- chiese Reiji, una volta in piedi.
-L’ho già fatto … - rispose Shu.
-Ti perdono.- aggiunse poi, stringendo nuovamente la mano dell’altro.
Quella stretta di mano era una promessa. Erano tornati ad essere fratelli. Stavolta sul serio.

In cucina, l’ansia era crescente.
Kanato teneva stretto a sé Teddy, talvolta sussurrandogli parole rassicuranti.
Ayato circondava con un braccio le spalle di Yui, avendo la scusa per tranquillizzarla e averla tutta per sé.
Raito cercava di tirare su il morale dell’altra ragazza, la quale guardava avanti a sé con sguardo assente.
Subaru se ne stava in disparte, osservandola attentamente.
Shika si alzò improvvisamente, ricordandosi di aver lasciato il cane nella camera di Shu, così si diresse al piano superiore.
L'albino la seguì.
...
-Eccoti qui, Shuka.- la giovane accarezzò il cucciolo.
Quando si voltò -disteso sul letto di Shu- trovò Subaru.
-S-Subaru che ci fai qui?-
-È casa mia. Vado dove voglio. Piuttosto, dovrei essere io a chiedertelo, dato che questa non è nemmeno la tua stanza.-
-Ero venuta a prendere Shuka. Io e Shu lo avevamo lasciato qui...-
-Shuka sarebbe quella bestiaccia?-
-Sì. E non chiamarla bestiaccia!-
Improvvisamente, la fanciulla si ritrovò contro il muro, bloccata dal corpo di Subaru. Le sue iridi rosso cremisi la squadravano con rabbia.
-Non darmi ordini, umana!-
Shika non ebbe nemmeno il tempo di replicare, che le zanne del vampiro le si conficcarono nel collo. Gemette dal dolore, cercando di liberarsi dalla presa del ragazzo.
-Subaru... Ti prego, fermati!-
-Zitta!- ordinò prima di morderle la spalla.
Si materializzò poi sul letto di Shu, facendo stendere sotto di sé la giovane.
-Credevo fossi diverso...- 
Il vampiro si fermò. Incrociò le sue iridi cremisi con quelle smeraldo di Shika.
-Diverso?-
-Si. Yui mi ha raccontato che hai cercato di aiutarla più volte...  Le hai anche dato il pugnale di tua madre...-
-Che ne sai tu di mia madre?!- le urlò in faccia.
-Tu non sai proprio niente di me! Le ho dato quel pugnale solo perché potesse uccidermi! Non sono affatto diverso... Sono solo un essere spregevole!-
-S-Subaru... Mi stai facendo male...-
Il vampiro si rese conto solo ora di quanto stesse stringendo forte i polsi della ragazza. Lasciò la presa scoprendo i segni rossi che le erano rimasti impressi sulla pelle. Poi strinse tra le sue braccia il corpo di Shika -ancora stesa sotto di lui- nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
-Sono un mostro...- due lacrime gli rigarono il volto.
Avvertì la fanciulla sfiorargli la schiena, abbracciandolo a sua volta.
-No, non sei un mostro.-
Subaru alzò il viso per guardarla.
-Ora sono convinta che sei diverso.- gli sorrise.
Il vampiro azzerò la distanza tra i due, facendo combaciare le loro bocche. Chiuse gli occhi, cercando di imprimere bene nella mente le sensazioni che quel bacio gli stava facendo provare. La ragazza invece, aveva sgranato gli occhi ed era rimasta impietrita.  Sembrò risvegliarsi solamente quando avvertì la lingua del vampiro lambirle il labbro inferiore, chiedendo il permesso di approfondire quel bacio.
-S-Subaru ...- sussurrò flebilmente lei, staccandosi dal giovane.
-Cosa c'è?- chiese lui, mettendosi seduto sul letto.
-N-Non possiamo ... Vedi, io ...-
In quell'istante la porta si aprì.
-Shu!- gridò la ragazza.
Scese dal letto velocemente, e corse ad abbracciare il vampiro. Lui la prese in braccio. La guardò intensamente negli occhi, le accarezzò il viso e la baciò. Fu un bacio dolce, ma carico di emozioni.
Subaru li osservava. Aveva capito cosa stava per dirgli Shika prima dell'arrivo del biondo. Nel suo cuore ormai c'era Shu, per lui non c'era posto. Si alzò e si avvicinò al fratello -che nel frattempo aveva rimesso a terra la giovane- chiedendogli di Reiji.
Shu osservò l'albino, poi si girò verso la giovane, sorridendole.
-Sta bene.-  
La ragazza non poteva credere a quello che le era stato appena detto. Subito sfoggiò un sorriso magnifico. Subaru si limitò ad annuire, lanciando poi un'occhiata abbastanza triste a Shika, la quale ricambiò con espressione mortificata. Poi uscì.
Shu attirò nuovamente a sé la ragazza, inspirando il dolce profumo dei suo capelli. Poi cominciò a baciarle il collo.
-Perché hai addosso l'odore di Subaru?- parlò, senza smettere di baciarla.
-No, niente...- rispose lei senza dar peso alla domanda.
-E questi chi te li ha fatti?- disse, sfiorando i due fori che l'albino le aveva procurato poco fa.
Shika non rispose. Il ragazzo ghignò a quella reazione.
-Shu...-
Fu bloccata dalle labbra del ragazzo.
-Tranquilla.- le sorrise.
-Vieni con me.- disse la giovane, prendendo per mano il vampiro dagli occhi azzurri.
...
-Ricordi la prima volta che ci siamo incontrati nell'aula di musica?-
-Sì-
-E ricordi ancora il brano che avevi provato ad insegnarmi?-
Shu annuì, guardando curioso Shika.
-Non vorrai dirmi che ... -
-Ssh-  lo interruppe la giovane mettendogli un dito sulle labbra.
-Ascolta- gli sorrise, per poi sedersi di fronte al pianoforte.
Appoggiò le sue mani sopra la tastiera e cominciò a premerne i tasti. Il risultato fu completamente differente rispetto a quello della scorsa volta. Il suono era pulito e scorrevole, e la melodia era travolgente. Shu la guardava. Era bellissima. Lentamente le si avvicinò, sedendosi accanto a lei. Posò anch'egli le sue dita sulle note di un'ottava più alta e sfiorò i tasti seguendo la ragazza. Quando entrambi terminarono il brano, rimasero a fissarsi intensamente negli occhi, come se potessero parlare al posto loro, esprimendo tutto ciò che volevano dirsi. Fu il vampiro a fare la prima mossa. Le prese il viso tra le mani, accarezzandole le guance con entrambi i pollici. Poi la baciò. Non avrebbe mai fatto a meno di quelle labbra. Lo facevano letteralmente impazzire. Si staccò e si alzò in piedi, tendendole la mano. Lei l'afferrò e si alzò a sua volta, trovandosi faccia a faccia col bel vampiro. Lui la prese per i fianchi e unì di nuovo le loro labbra. Spinse delicatamente la giovane verso il pianoforte, e vi si appoggiò per non farsela sfuggire -pur sapendo che lei non aveva la benché minima intenzione di farlo-. Shika sospirò, perdendo un battito e lasciandosi sciogliere da quel bacio. Quando poi sentì la lingua calda del biondo, lambirle il labbro inferiore -come a voler chiedere il permesso di entrare- perse la testa. Schiuse le labbra, lasciando che il sapore del bel vampiro le inondasse la bocca, assaporandosi a vicenda. Fu perfetto, dolce ma passionale allo stesso tempo. Il biondo le circondò la vita con le sue braccia e si materializzò in camera sua -facendo sdraiare Shika sotto di sé- mentre continuava a baciarla ardentemente. Si staccò solamente per cominciare a baciarle il collo. Le sfilò la maglietta lanciandola poi a terra. La stessa fine fu riservata alla sua camicia. Shika posò le mani sulla schiena del vampiro, accarezzandola dolcemente. Shu invece continuava a baciare la sua pelle candida. Poi si fermò. L'eccitazione era palpabile e l'ardente desiderio di sangue -che da sempre si era manifestato nei confronti della fanciulla- ora era alle stelle. Lei lo guardava confusa.
-Shu...? Cosa c'è?-
Lui scosse la testa.
-Non posso...-
-Non puoi fare cosa?-
Continuava a guardarla. Era bellissima. Non voleva farle del male, non doveva. Gliel'aveva promesso. Anche lei lo guardava. La sua espressione confusa ora era sparita. Aveva capito cosa bloccava il vampiro. Gli sorrise. Stavolta fu lei a renderlo confuso. Gli fece un piccolo cenno del capo, continuando a sorridergli. Lui restò a guardarla per qualche secondo, poi scosse nuovamente la testa. Shika gli prese allora il volto tra le mani, costringendolo a guardarla.
-Ehi... Va tutto bene.-
Gli sorrise ancora, poi avvicinò il viso del ragazzo al suo collo. Shu rimase fermo per qualche istante, cercando di frenare quel desiderio ardente. Si maledì per non esserci riuscito, perché difatti, l'aveva morsa.
Shika gemette e strinse forte a sé il vampiro, talvolta graffiandogli la schiena. Lui - notando il dolore che la ragazza stava provando- cominciò ad accarezzarle i fianchi, procurandole brividi di piacere lungo tutto il corpo. Quel liquido, che da sempre aveva desiderato, ora gli inebriava le narici e gli riempiva la gola, saziando la sua sete. Si staccò e tornò a guardare la giovane. In viso le si poteva leggere un'espressione di dolore, ma sorrideva, cercando di rassicuralo.
-Ti amo.- sussurrò flebilmente lei.
E Shu la baciò. La baciò ancora e ancora. Finché non si stese vicino a lei, abbracciandola, addormentandosi entrambi così, per la seconda volta.
 
***

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Angolo autrice:
Prima di lasciarvi al capitolo mi sembrava doveroso scusarmi per l'IMMENSO ritardo.
Ho smesso di aggiornare in un periodo in cui mi erano successe un sacco di cose e mi era venuta a mancare l'ispirazione... Questo non giustifica comunque l'aver "abbandonato" (sì, lo metto tra virgolette perché ora sono qui!
) la mia storia...
Detesto lasciare le cose a metà, ma ora sono tornata, più motivata che mai a dare un finale a questa storia, che ha aspettato anche troppo a trovarne uno!
Ci siamo quasi, credo manchino solo altri due capitoli e poi potrà definirsi conclusa!
Aggiornerò a breve (questa volta è una promessa!) e spero davvero di non deludere le vostre aspettative!
Un'ultima cosa, poi giuro che non vi assillerò più: GRAZIE.
Grazie a tutti quelli che mi avevano supportato in precedenza, spero davvero di risentirvi!
E grazie a chi vorrà supportarmi ora che torno a riaggiornare dopo tanto tempo.
Bene, vi lascio al capitolo! Spero di non avervi annoiato troppo.
A presto!
Un bacione

Capitolo 10:
Quanto tempo era passato ormai dal suo arrivo in quella casa? Due settimane circa? Troppo tempo... Di lì a poco la ragazza sarebbe venuta a sapere la verità... Avrebbe saputo che in realtà era una sposa sacrificale... Avrebbe scoperto di essere stata ingannata.
Questi pensieri dominavano la mente di Shu, che guardava la giovane dormire abbracciata a lui.
L'avrebbe persa... Sapeva che non doveva affezionarsi a lei, sapeva che sarebbe andata a finire male... Ma ormai era troppo tardi, lui non poteva farci niente. E lei lo avrebbe odiato, perché avrebbe pensato di essere stata solamente presa in giro... In realtà non era così; Shu teneva davvero a quella ragazza, e avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di non perderla. Shika era la cosa più preziosa che aveva, e non avrebbe lasciato che anche questa gli venisse distrutta.
Shika avvertì qualcosa sfiorargli appena la guancia. Aprì i suoi occhi verdi per incontrare quelli blu di Shu.
-Ciao- disse lui dolcemente.
-Ciao...- rispose lei ancora assonnata.
Il vampiro le sorrise intenerito, poi le posò un dolce bacio sulla fronte.
Intanto quei pensieri continuavano ad attanagliargli la mente.
...
Shu si chinò a baciare la giovane, non appena la vide uscire dall'aula.
Erano passati solo alcuni giorni, ma tutta la scuola sapeva ormai di loro. Era improbabile che nessuno ne fosse a conoscenza; tutte le volte che il biondo accompagnava la ragazza in classe e, ogni volta che la incrociava per i corridoi, si apprestava a baciarla.
-Andiamo- le soffiò sulle labbra.
-Sì- sussurrò imbarazzata lei, essendo tutti gli occhi degli studenti puntati su di loro.
Shu le prese la mano ed entrambi si incamminarono verso l'uscita dell'edificio. Una volta tornati alla magione, i due entrarono soltanto per prendere con loro Shuka così da poterlo portare un po' a spasso tornando, successivamente, in città.
-È così affollato qui...- sussurrò Shika, guardandosi intorno, mentre si aggrappava istintivamente al braccio di Shu.
-Già- affermò il biondo, notando anch'egli che la folla si stava facendo sempre più rumorosa.
-Un incendio!- gridò qualcuno all'improvviso.
-Cosa?- chiese Shika perplessa. -Oh... laggiù!- esclamò poi, non appena si rese conto di dove si trovassero effettivamente le fiamme.
-Meglio allontanarsi.- continuò poi la ragazza, rivolgendosi a Shu, il quale non sembrava dare segni di vita.
Quando ella si voltò verso di lui non poté fare a meno di preoccuparsi nel vedere i suoi occhi sgranati e il suo sguardo perso nel vuoto.
-Shu, va tutto bene?- gli domandò la ragazza, sfiorandogli il viso con le dita.
La reazione del vampiro la fece sussultare; aveva afferrato il suo polso e, senza alcun tipo di spiegazione, aveva trascinato lei e Shuka via da quel luogo. Una volta raggiunto un vicolo abbastanza lontano dalle fiamme, Shu lasciò andare il polso della giovane e appoggiò entrambe le mani contro un muro, respirando affannosamente.
-Shu, che ti succede?- chiese Shika preoccupata, avvicinandosi a lui.
Poi ricordò le parole di Reiji:
"E vuoi sapere perché hai rovinato tutto, stupida umana?! Perché sono stato io ad appiccare l’incendio! Io ho ucciso il piccolo Edgar! È solo grazie a me se Shu si è ritenuto responsabile della scomparsa del suo amico, e si è dannato l’anima per tutto questo tempo!"
-Shu...- sussurrò poi, abbracciandolo da dietro e appoggiando la testa sulla sua schiena. -...Hai paura del fuoco?- gli domandò.
Nel sentire quella parola il vampiro ricominciò ad agitarsi, si prese la testa tra le mani e si mise in ginocchio, appoggiando la fronte sul muro che aveva dinnanzi agli occhi.
-Shu, calmati! Ti prego!- implorò la ragazza, stringendolo più forte tra le sue braccia.
-Guardami- gli intimò con dolcezza, mentre cercava di farlo voltare verso di lei.
Il biondo obbedì senza quasi rendersene conto, guidato dalle braccia di Shika, finché non si trovò seduto di fronte alla ragazza.
-Va tutto bene, vedi?- gli disse lei, sorridendogli rassicurante.
Il ragazzo annuì appena, tornando finalmente calmo.
-Torniamo a casa, va bene?- gli chiese Shika dopo qualche secondo.
-Sì- rispose lui, assente.
...
-Eccoci a casa, Shuka.- mormorò dolcemente la giovane, sguinzagliando il cagnolino e lasciandolo libero per la magione. Ormai si erano tutti abituati alla sua presenza, persino Reiji, il quale era cambiato per il meglio, ed ora  trattava finalmente Shu come un fratello.
-Andiamo su?- si rivolse poi al biondo, ancora abbastanza scosso.
Lui annuì soltanto e si fece guidare docilmente dalla ragazza al piano superiore.
Una volta entrati nella camera del vampiro, questo si mise istintivamente seduto sul suo letto, appoggiando i gomiti sulle sue gambe, con la testa tra le mani. Shika si avvicinò e si inginocchiò di fronte a lui. Gli scostò i capelli dal volto e lo costrinse a guardarla, prendendogli il viso tra le mani.
-Sei al sicuro qui. Non ti può succedere più nulla di brutto.-
Shika si avvicinò al vampiro e baciò le sue labbra. Quel contatto sembrò risvegliarlo un po'.
-Lascia che io ti aiuti a dimenticare tutti i tuoi pensieri tristi.- gli sussurrò lei sulle labbra, prima di baciarlo nuovamente.
Shu sgranò gli occhi e, successivamente, strinse a sé la ragazza.
-Sei la cosa più preziosa che ho.- sussurrò lui finalmente.
Stavolta fu lui a baciarla. Il ragazzo posò una mano dietro la nuca di Shika e l'attirò ancora di più a sé. La afferrò poi per i fianchi, indirizzandola in modo da farla sedere a cavalcioni sulle sue gambe. Ben presto si ritrovarono entrambi stesi sul letto, il corpo di Shu sovrastava quello della ragazza. Quando Shika cominciò a sbottonare la camicia del vampiro, questo le sogghignò contro le labbra:
-Che piccola lussuriosa...- la prese in giro.
In tutta risposta, Shika gli morse il labbro inferiore.
-Non provocarmi.- la avvertì lui, continuando a baciarla con foga.
Una volta finito di sbottonarsi la camicia, Shu se la sfilò in malo modo e la gettò a terra, tornando poi a dedicarsi alla ragazza.
Anche Shika indossava una camicia; le fu riservata la stessa fine di quella di Shu.
Il vampiro si avvicinò al suo collo e non riuscì a trattenersi dall'affondarvi i canini. Le unghie di Shika gli si conficcarono istintivamente nella schiena e lui non riuscì a soffocare un gemito. Il vampiro scese poi lungo il corpo della ragazza senza smettere di baciarla o mordicchiarla appena, senza però farle male. Le tolse la gonna dell'uniforme scolastica e fece lo stesso con i suoi pantaloni. Risalì sul suo corpo e le tolse anche l'unico indumento rimasto a fasciarle il seno ma, prima di procedere oltre, la strinse di nuovo a sé, mettendo perfettamente a contatto il suo petto con quello di Shika.
-Promettimi che non mi lascerai. Non tu.- le sussurrò il vampiro all'orecchio.
-Sai che non lo farò.- mormorò lei, accarezzandogli la nuca.
Il biondo sospirò sulla sua bocca mentre privava entrambi degli ultimi indumenti rimasti a separarli.
Poi entrò in lei per la prima volta.
Quante volte l'aveva desiderata così.
Finalmente poteva averla, sentirla, assaporarla.
Ma soprattutto... Poteva amarla.

***

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***



Capitolo 11:
-Shu?- sussurrò flebilmente Shika, avvertendo qualcuno accarezzarle i capelli.
-Sono qui.- rispose dolcemente lui.
La ragazza aprì gli occhi e trovò il bel vampiro seduto accanto a lei, che la fissava.
-Cosa c'è?- chiese, mentre portava la sua mano a stringere quella di Shu.
-Niente. Ti guardavo.- rispose semplicemente lui.
La ragazza rise. -E perché?- chiese poi.
-Vuoi sapere troppe cose, noiosa.- la sbeffeggiò lui.
-Ehi! Come ti permetti, ghiro!- rispose lei, fintamente offesa, tirandogli contro il cuscino.
Il ragazzo lo prese prontamente al volo e lo ripose sotto la nuca di Shika.
-Sarò anche un ghiro come dici tu. Ma ultimamente mi sembra di essere sempre il primo a svegliarsi.-
-Touché- rispose la ragazza, riconoscendogli di aver detto la verità.
Shu le rivolse un sorriso sincero e si chinò su di lei per baciarla.
-Ti amo.- le sussurrò quasi impercettibilmente all'orecchio.
...
-A quanto pare tu e Shu-san siete diventati intimi.-
Shika si voltò di scatto, spaventata da quell'intervento improvviso.
-Kanato-kun... Mi hai spaventato.-
Il vampiro fece una delle sue solite risatine che facevano accapponare la pelle a chiunque, Shika inclusa. La ragazza non si era mai trovata da sola con Kanato, e avrebbe desiderato non farlo perché quel vampiro la spaventava e non poco.
-Allora hai dato a Shu-san il tuo corpo...- constatò, con lo sguardo fisso in un punto indefinito.
Shika arrossì di botto.
-Tu come fai a saperlo?!- chiese, ormai paonazza in volto.
-Sappiamo tutti cos'è successo.- cominciò Kanato. -L'odore del tuo corpo e del tuo sangue sono cambiati.-
La giovane sgranò gli occhi, mentre l'imbarazzo continuava a crescere in lei.
Subito dopo impallidì, vedendolo parlare col suo peluche.
-Ma Shu-san non le ha detto tutto, vero Teddy?-
-Cosa deve dirmi?-
Kanato rise in maniera agghiacciante.
-Vieni con me, voglio mostrarti un posto.-
...
La stanza che le si presentava di fronte era a dir poco inquietante; un lungo corridoio con ai suoi lati delle statue di cera raffiguranti spose.
-Sono... Statue?- constatò infatti la ragazza.
-Ti piacciono? Teddy si sente bene quando viene qui, vero Teddy?-
-Sì, sono belle, ma sono anche abbastanza inquietanti...- mormorò Shika, che in quel momento avrebbe preferito essere ovunque pur di non rimanere un secondo di più in quella sala.
Kanato sogghignò.
-Tu sarai una sposa bellissima, proprio come loro.-
Shika sentì il sangue che le si gelava nelle vene.
-Cos'hai detto?- chiese, sgranando gli occhi.
-Ho detto che sarai anche tu bella come loro. Ma dopotutto... Perché aspettare? Ormai sei qui... Perché non diventare una di loro proprio in questo momento?-
-Kanato-kun...-
-Teddy avrà finalmente una nuova amica!- esclamò, avvicinandosi a lei. -Cosa ne pensi?- le chiese eccitato.
-Io non voglio diventare una delle tue statue!- gridò Shika, perdendo la pazienza.
-Non hai scelta, sai? Sei stata mandata qui esclusivamente per questo.-
-Non è vero! Sono giunta nella vostra magione per caso e sono rimasta qui perché non avevo un altro posto dove andare!-
Kanato la afferrò per un braccio, ricominciando a ridere.
-Proprio non ci arrivi, eh? Era tutta una copertura. Tu sei una sposa sacrificale.-
-Non può essere...- mormorò, sentendosi improvvisamente debole.
Tutte le sue convinzioni erano state spazzate via, come le foglie ad una folata di vento.
Era stata soltanto presa in giro.
-Allora- ricominciò Kanato, afferrandole il collo con una mano. -Di che colore vorresti gli occhi? Utilizzerò il vetro per farli... Qualche preferenza?- chiese, mentre cominciava a stringere di più la presa sul suo collo.
-Lasciami!- gridò la ragazza, cercando di divincolarsi.
-Non farmi arrabbiare.- la minacciò freddamente Kanato, che continuava ad aumentare la pressione sul suo collo.
-Kanato!-
Shika riconobbe perfettamente quella voce: Shu.
-Lasciala andare.- gli intimò quest'ultimo.
Kanato lasciò andare la presa sul collo della giovane, che cadde in ginocchio, cominciando poi a tossire per la mancanza d'aria.
Shu le si avvicinò e le si inginocchiò di fronte.
-Stai bene?- le chiese, tendendo una mano verso la ragazza.
-Non toccarmi!- gli gridò contro lei, ritraendosi al suo tocco.
-Shika...-
-No! Non voglio sentirti dire nemmeno una parola! Mi hai soltanto presa in giro per tutto questo tempo!-
-Non è come pensi, io...-
-Io mi fidavo di te, Shu!- lo interruppe lei per la seconda volta. -Ti ho dato tutta me stessa e vengo ripagata così?! Cos'è stato per te tutto questo? Un gioco?!- gridò Shika con tutto il fiato che aveva, trattenendo a stento le lacrime.
-La cosa peggiore è l'aver fatto in modo che io mi innamorassi di te!- continuò poi, cominciando a sentir scorrere le lacrime sul suo viso.
-Shika ti prego, ascoltami...- provò lui, asciugandole le lacrime che le bagnavano le guance.
-No...- mormorò, scostando la mano del vampiro dal suo volto. -Mi hai presa in giro fin troppo.-
Shu non riuscì a far altro che vederla andar via.
...
-Silenzio-
Yui spalancò gli occhi ed entrò cauta nel mausoleo della magione.
-Shu-san? Sei tu?- domandò.
Il biondo ripose velocemente un foglio nel suo libro di musica, poi sospirò.
-Ti serve qualcosa?- le chiese, annoiato.
Yui si avvicinò a lui un po' titubante.
-Ma... Sei solo?- domandò lei, perplessa.
-Chi altro dovrebbe esserci?- chiese lui, ovvio.
-Pensavo ci fosse Shika-chan con te... È forse successo qualcosa?-
Shu serrò la mascella e strinse i pugni a quella frase.
-Non sono affari tuoi.- rispose soltanto. -Allora, cosa volevi?- cambiò poi discorso.
-Mi dispiace disturbarti... Ma ultimamente mi sta succedendo qualcosa di strano. Riesco a sentire la voce di una donna e... Mi sento volubile. Come se non mi sentissi me stessa.-
-Davvero?- domandò, mettendo da una parte il libro. -Molto bene, vieni qui.-
Non appena la ragazza fu abbastanza vicina, il vampiro la prese per la vita e si sistemò sopra di lei.
-Che stai facendo?- chiese lei spaventata. -Per favore... Lasciami andare!- gridò, scostandosi.
Shu sorrise alla sua reazione e fece scorrere il pollice per tutta la lunghezza del suo collo.
Poi si avvicinò ad esso e lo morse con violenza. Era profondamente frustrato per quanto era successo con Shika e aveva intenzione di sfogare tutta la sua rabbia sulla povera Yui, la quale non aveva colpe.
Il vampiro spalancò poi gli occhi per qualche secondo, notando qualcosa di strano.
-Il tuo sangue è cambiato. Il Risveglio è vicino.- mormorò.
Fece scorrere il suo pollice sui due fori che aveva procurato alla ragazza e poi se lo portò alle labbra.
-Il tuo sangue è diverso.- constatò nuovamente. -Ora è caldo e prorompente.- concluse con un ghigno.
La morse ancora, ma quando lei cercò di spingerlo via, lui le afferrò la mano.
Non riusciva a resistere, quel cambiamento nel suo sangue lo rendeva sempre più avido. Ne voleva sempre di più.
-Il tuo collo non è la sola parte dove scorre sangue.- la informò, posando le sue labbra sul polso di Yui.
-Del sangue fresco è anche quello che scorre attraverso i tuoi polsi. Posso sentirlo attraverso la tua pelle. Ha un buon profumo.- continuò, inspirando l'odore che emanava quel prezioso liquido scarlatto.
Yui cercò di ritrarre la mano, al sentire quelle parole, ma Shu non le lasciò scampo.
-Non ti muovere.- le ordinò soltanto, prima di affondare i suoi canini nel polso della giovane.
La ragazza non riuscì a trattenere una smorfia di dolore; Shu non era mai stato così rude prima d'ora.
"Dev'essere successo qualcosa con Shika." pensò la biondina.
-Hai paura?- le chiese il vampiro, nell'osservare la sua espressione terrorizzata. -Non ho niente in contrario nel vedere quello sguardo spaventato nei tuoi occhi.- concluse, mettendole una mano dietro la nuca, per poi attirarla a sé.
Shu la morse ancora e ancora. Si sentiva terribilmente impotente e questo era uno dei pochi modi che conosceva per sfogarsi.
-Shu, no!- lo supplicò Yui, con le lacrime agli occhi.
-Quindi è questo il Risveglio...- mormorò lui contro il suo collo.
-Cosa vuoi dire con Risveglio?- chiese Yui, con la sua flebile voce.
Shu si scostò appena per osservarla meglio.
-Parlamene- insistette lei.
Il vampiro sospirò.
-Nessuna sposa sacrificale è mai sopravvissuta al momento del Risveglio.-
-Sposa sacrificale?-
In quel momento Yui ricordò la prima volta che mise piede nella magione Sakamaki.
 
*
-Quel ragazzo che mi ha contattato l'altro giorno mi ha detto che sarebbe arrivato un ospite dalla chiesa... Ha anche aggiunto di trattarlo con riguardo.- li informò Shu, osservando di sottecchi Yui.
-Cosa? Mi stai dicendo che Chichinashi è la possibile sposa?- domandò Ayato, alquanto stupito.
-Ah è così? Sembra più un sacrificio che una sposa.- constatò invece Raito, sorridendo beffardo.
*
 
-Parlamene. Qual è la vera ragione per la quale sono qui?- chiese ancora la ragazza.
-Risponderà lui alle tue domande.- rispose pacato Shu, alzandosi in piedi. -So che sei qui.- concluse, voltandosi verso il diretto interessato.
-Sei sempre stato molto percettivo, Shu.- constatò un uomo, entrando nel mausoleo.
-Scusatemi ma... Voi chi siete?- domandò Yui, abbastanza confusa.
-Questo è Richter. Nostro zio.- le spiegò Shu.
Yui riconosceva quell'uomo. Lo aveva già visto nel suo sogno: era l'uomo che corteggiava la madre dei trigemini.
Senza aggiungere altro, Shu prese in mano il suo libro di musica e se ne andò, senza neanche degnare suo zio di uno sguardo.
...
Shika si trovava seduta sul suo letto con le lacrime agli occhi.
Stringeva tra le sue braccia Shuka, accarezzandolo nervosamente.
Era ancora scioccata da tutto quello che aveva scoperto, ma la cosa che più la faceva soffrire era l'essere stata presa in giro.
Soprattutto da Shu.
L'aveva solamente usata per tutto questo tempo, facendo anche in modo che lei si innamorasse di lui.
Ed ora veniva a sapere che l'unico suo scopo in tutta quella vicenda era morire.
Sì, morire. Perché era di questo che si parlava, no?
Era una sposa sacrificale dopotutto.
Un sacrificio.
Cosa avrebbe potuto fare ora?
Scappare? Poteva provare.
Dopotutto non aveva niente da perdere.
-Forza, andiamo.- sussurrò al suo cagnolino, non riuscendo a trattenere un singhiozzo.
Aprì appena la porta della sua camera; i corridoi sembravano vuoti.
Percorse silenziosamente, ma rapidamente, la strada che portava al portone d'ingresso e, una volta arrivata, lo spalancò senza alcuna esitazione.
Ma, una volta uscita, un pensiero si fece largo nella sua mente: Yui.
Doveva trovarla e salvare anche lei.
...
 
Ti amo Shika.
Con tutto il mio amore,
Per sempre tuo,
Shu.
 
Shu rilesse ancora una volta la lettera che aveva scritto per Shika.
Sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di fargliela leggere, ma in un certo senso, averla scritta lo faceva sentire meglio.
Anche se Shika non l'avesse mai letta, lui giurò a se stesso che avrebbe mantenuto ciò che vi era scritto.
Lui l'avrebbe salvata, a qualunque costo.
Di lì a poco sarebbe arrivato suo padre, lo sapeva bene.
L'avrebbe pretesa e l'avrebbe uccisa.
Non glielo poteva permettere.
Inoltre tutta quella situazione era strana. Lui stesso non riusciva a capirci nulla.
Se era Shika la vera sposa sacrificale... Perché portare qui anche Yui?
La cosa non lo convinceva molto.
"Richter c'entra qualcosa." pensò.
Lo zio aveva sempre sofferto di complessi d'inferiorità rispetto al padre, che continuava ad essere il capo indiscusso della loro famiglia.
Due ragazze invece di una; la presenza di Richter nel mausoleo proprio nel giorno del Risveglio... Quando il sangue di Yui era cambiato... Quando suo padre sarebbe venuto a prendere la sua sposa sacrificale.
Queste non potevano essere coincidenze.
C'era sotto qualcosa.
Poi il biondo spalancò gli occhi.
Lo sentiva.
Il Risveglio era iniziato.
 
***


Angolo autrice:
Ci siamo. Quasi. Il prossimo sarà l'ultimo capitolo.
Che emozione, davvero😍
Non riesco a credere di avercela quasi fatta (e contemporaneamente mi do della stupida per non aver concluso prima questa storia😞)!!
Grazie mille a tutti quelli che hanno letto la mia storia fin qui
Inoltre, ringrazio particolarmente agirlinengland
e finexshade per aver recensito il capitolo precedente; ragazze ne sono stata davvero felice (ed ora mi sento carica 
💪 👊)!!! 💞 💞 
Come al solito, mando un bacione grande a tutti!😘
Ci vediamo prestissimo (spero di non deludervi con il finale che ho in mente)!!

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***



Capitolo 12:
Shika non riusciva a trovare Yui da nessuna parte.
Era persino rientrata nella villa, ma la biondina non era nemmeno nella sua camera.
Proprio quando cominciava a perdere le speranze, le sembrò di vedere una figura avvicinarsi al lago dei Sakamaki.
Era Ayato.
Shika si avvicinò di più e finalmente riuscì a scorgere anche la figura di Yui.
-Cosa farai adesso, Ayato?- gli chiese quest'ultima, voltandosi verso di lui.
"Quella non è la voce di Yui." pensò Shika, continuando a rimanere nascosta dietro un albero.
-Mi ucciderai ancora?- continuò questa.
-Ero un pessimo nuotatore.- rispose invece Ayato, che sembrava volesse cambiare discorso.
-Sì, lo ricordo. Comunque... Sei migliorato, grazie a me.-
-Ora è il tuo turno.- affermò Ayato, facendo ridere l'altra.
-Ma sicuramente sai che io sono un'eccellente nuotatrice.- rispose poi, sicura di sé.
No, quella non era decisamente Yui.
Lei non sapeva nuotare.
Ayato rimase a guardarla ancora per qualche secondo, poi si avvicinò e la spinse, gettandola nel lago.
Shika sgranò gli occhi, scioccata per quanto accaduto.
Rimase a guardare Ayato, sperando che salvasse la sua amica, ma lui se ne stava andando.
-Ayato-kun?- chiamò poi qualcuno.
Shika perse un battito quando vide Yui emergere dal lago. La vera Yui.
-Ayato-kun- ripeté ancora la biondina.
A quel punto il ragazzo la aiutò ad uscire fuori dall'acqua e poi la fece stendere sul prato, aspettando che si calmasse.
-Perché ero nel lago? E questo vestito?- chiese Yui al vampiro, terribilmente confusa.
Il rosso si avvicinò pericolosamente al collo della bionda e, invece di darle una qualche risposta, le ordinò soltanto di fare silenzio.
-Sono incredibilmente assetato. Voglio il tuo sangue.- mormorò, prima di affondare i canini nel collo della giovane.
Shika non poté far altro che rimanere a guardare. Si sentiva così impotente.
Il vampiro mise una mano dietro la schiena di Yui e l'attirò a sé, continuando a bere dal suo collo.
-Il tuo sangue è così saziante ora.- constatò Ayato, sgranando gli occhi.
Morse ancora il collo della bionda e la fece stendere sotto di sé, senza smettere di assaporare il liquido che le scorreva nel corpo.
-Fermati!- gli intimò Yui, cercando invano di allontanare Ayato.
-Il tuo sangue è troppo dolce per lasciar perdere. Tu mi appartieni. Il tuo sangue, il tuo cuore, il tuo corpo, la tua anima... Tutto.- le disse, avvicinandosi al suo viso.
-Consacra il tuo sangue e la tua vita a me.- le sussurrò, prima di avvicinarsi ancora, come se avesse voluto baciarla.
-Capisco.-
Ayato si fermò improvvisamente.
Raito e Kanato li avevano appena raggiunti.
-Ora tutto torna.- continuò Raito.
-Pensavo fosse strano.- cominciò Kanato, facendo rabbrividire Shika, sempre più spaventata da lui. -Solo recentemente, il sangue di Yui profumava in maniera così dolce... Ma ora mi fa impazzire. Teddy, è stato davvero difficile trattenerci, vero?-
-Sono sicuro che anche solo un sorso del suo sangue saprà saziarci.- disse Raito, leccandosi le labbra.
A quelle parole, Yui scappò via impaurita.
Shika fece per seguirla, ma la voce di Ayato fermò la sua corsa non ancora iniziata.
-So che sei lì, Shika.-
La ragazza rimase impietrita a quelle parole e si voltò lentamente verso i trigemini.
-Pensavi davvero che non me ne fossi accorto?- le chiese beffardo.
-Ce n'eravamo accorti anche noi, Shi-chan.- la informò Raito, sorridendo.
-Persino Teddy sapeva che eri qui.- aggiunse Kanato, senza farsi mancare la sua risatina agghiacciante.
Shika li osservò uno ad uno, tenendo stretto al petto Shuka che, a differenza della sua padrona, era tranquillissimo.
La ragazza era invece terrorizzata, anche se cercava di mascherare le emozioni che provava in quel momento come meglio poteva.
-Shi-chan- la chiamò Raito, avvicinandosi piano a lei. -Puoi fidarti.- concluse, tendendole la mano.
-No...- sussurrò Shika, indietreggiando appena. -So cosa volete farmi. Non mi fido più. Voglio andarmene da qui!- gridò infine, cominciando a correre.
Ancora una volta però, la ragazza non riuscì a scappare.
Ayato le si era parato davanti e l'aveva spinta fino a toccare la schiena con un albero.
Era in trappola.
-Ascolta- cominciò, non appena Shika si fu arresa alla situazione. -Ti chiedo ancora una volta di fidarti di noi. Non ti lasceremo morire. Da quando tu e Yui avete messo piede nella nostra dimora, c'è un clima diverso. Tanto per cominciare, non avevo mai visto Reiji trattare Shu come un vero fratello. Subaru sembra meno arrabbiato con se stesso. Raito è diventato quasi un'altra persona da quando è tuo amico. E Kanato... Fidati, è davvero dispiaciuto per quanto è successo. E che dire di Shu? Shika lui ti ama davvero. Sei l'unica persona alla quale si sia mai affezionato dopo la morte del suo migliore amico.-
"E lui?" si ritrovò a pensare Shika, ancora sopraffatta da quel fiume incessante di parole che erano fuoriuscite dalle labbra di Ayato. "Che cosa era cambiato in lui?" si domandò ancora.
-Fidati di noi.- ricominciò poi il rosso. -Yui ha bisogno anche di te per salvarsi.-
Ed ecco la risposta ai suoi pensieri: Yui.
Anche se il vampiro non lo avrebbe mai ammesso direttamente, si era davvero affezionato a lei.
Avrebbe fatto qualunque cosa per la biondina e Shika lo aveva capito.
-Va bene.- acconsentì poi.
Se la sua amica era davvero in pericolo, non poteva far finta di nulla.
...
La prima cosa che Shika vide quando mise piede nel salotto di casa Sakamaki, fu Reiji prendersi uno schiaffo.
-Andiamo- le sussurrò Kanato, prendendola per mano (il che la sorprese parecchio), mentre si avvicinavano di più al soppalco.
-Su, basta litigare. Dopotutto, siamo una famiglia.-
Yui, o meglio, Cordelia, si era voltata verso quella che le sembrava la voce di...
-Raito- constatò quasi compiaciuta, avendolo riconosciuto.
-Ero convinto che la prossima volta che ci saremmo rivisti sarebbe stata all'inferno.- continuò il rosso.
-Mi dispiace di non aver soddisfatto le tue aspettative.- rispose lei, prontamente.
-No... Così è meglio di quanto mi aspettassi.- disse lui, leccandosi le labbra.
-Mio piccolo canarino... Ti piacerebbe intrattenere la mamma con la tua bellissima voce, come facevi una volta?- chiese, stavolta rivolta a Kanato, il quale lasciò la mano di Shika per stringere ancora di più Teddy al petto.
-E lei chi è? La sposina di cui vostro padre vorrebbe servirsi per continuare a rimanere il capo della famiglia? Non sei poi un granché.- continuò la donna, sbeffeggiandola.
-Oh, fa silenzio. Niente di te appartiene più qui.- entrò invece in scena Subaru, parandosi davanti a Shika, come per difenderla.
-Hai messo su un bello spettacolo, Subaru.- lo interruppe Richter, che si era fatto più vicino a Cordelia. -Nonostante la tua incapacità nel proteggere tua madre.-
Ahi. Aveva toccato un tasto dolente.
-Sta zitto!-
Subaru balzò sull'inferriata del soppalco, indirizzando un pugno verso lo zio che gli torse il braccio dopo avergli afferrato la mano; l'albino tentò di sferrargli contro un calcio, ma fu parato anche quello. Ritornò allora a terra, accanto a Shika e ai suoi fratelli, continuando ad osservare l'uomo, con disprezzo.
-Nessuno di voi può contrastarmi.- affermò sicuro Richter.
-Ne sei convinto?- Shika perse un battito; quella era la voce di Shu.
Si voltò in sua direzione e lo trovò, senza stupirsi minimamente, comodamente sdraiato su un divano.
-Sei l'unico che ha messo in scena uno spettacolo.- continuò il biondo.
-Shu... Cosa vorresti dire?- gli domandò lo zio, non capendo dove volesse arrivare.
-In confronto a Karl Heinz, il capo della famiglia, tu non puoi nemmeno considerarti come un rivale.- lo zittì, Shu.
-È questo il miglior intrattenimento che potete offrirci?- si intromise poi Cordelia. -Liberati di loro. Immediatamente. Ed io ti renderò il capo della famiglia.- gli intimò, porgendogli il pugnale di Subaru.
-Stai dicendo che se li uccido sarò il prossimo capo della famiglia?- chiese Richter, rigirandosi il pugnale tra le mani.
-Sì-
-È strano. Non lo avevi già promesso quando ti avevo salvata dalla morte?- domandò ancora, con indifferenza.
-Richter, farò tutto quello che desideri.- rispose la donna, abbracciandolo. -Ora uccidili, fallo per me.-
-Sei una stupida.- sogghignò l'uomo. -Sei inutile per me nella tua condizione attuale. Tutto ciò che mi serve è il tuo cuore. Devo solo fare la ragazza mia e non avrò più bisogno di te.- le spiegò, facendole sgranare gli occhi.
-Avevi già programmato tutto?- gli domandò lei, indietreggiando.
-Lo hai capito solo ora? Non sei tu che stai usando me. Sono io che mi servo di te.- concluse, afferrandole un braccio e avvicinandosi pericolosamente al suo collo.
Doveva farlo prima che arrivasse suo fratello, o sarebbe stato troppo tardi.
Non sarebbe riuscito a contrastarlo.
-Ehi, tu!- Richter si fermò; Ayato si trovava di fronte a lui. -Lei appartiene a me. Non puoi toccarla senza il mio consenso.-
L'uomo strattonò Cordelia per un braccio e impugnò una spada, puntandola contro il nipote.
-Non interferire!- lo minacciò. Non avrebbe permesso ad uno dei suoi nipoti di contrastare i suoi piani.
-Ayato!- gridò Raito, lanciando al fratello un'altra spada.
Il rosso la prese al volo e si preparò a combattere.
-Per te è finita. Ti farò pentire di essere venuto qui!-
-E come pensi di fare?- gli domandò lo zio, sogghignando.
Improvvisamente, l'uomo scattò in avanti, facendo indietreggiare Ayato che, tuttavia, riuscì a parare il colpo.
Continuarono a combattere in una serie di botta e risposta finché il rosso non si ritrovò con le spalle al muro; in trappola.
Fu così che Richter ne approfittò per conficcare la sua lama nell'intersezione tra petto e spalla del nipote.
-Dannazione...- imprecò quest'ultimo, quando lo zio estrasse l'arma dal suo corpo.
-Ora resta immobile.- gli intimò l'uomo, che era riuscito a metterlo in ginocchio, mentre si preparava a sferrargli il colpo di grazia.
-Cosa stai facendo, fratello?- domandò un uomo dagli occhi ambrati, alle sue spalle.
Richter si immobilizzò, avendone riconosciuto la voce.
Si voltò poi lentamente, impugnando ancora più saldamente l'elsa della spada.
-Tougo- nominò il suo nome quasi in un sussurro.
Karl Heinz sogghignò.
-Cordelia, ma che piacere.- continuò, osservando la donna ancora intrappolata tra le braccia del fratello.
-Karl- rispose la donna, freddamente.
-Ma che bel piano che avete elaborato. Davvero ben studiato. Peccato solo che sia arrivato poco prima del suo compimento.- osservò con un ghigno.
-Allora- ricominciò poi, scrutando stavolta i suoi figli. -Dov'è la mia sposa?-
A quelle parole Shika rabbrividì.
-Oh, eccoti lì.- le sorrise. -Non preoccuparti, tra poco sarò da te.- Shu contrasse la mascella, voltandosi in direzione della ragazza. -Non ho bisogno del tuo sangue per uccidere mio fratello.- concluse poi l'uomo.
Tutto si svolse in pochi secondi; Richter gettò di lato Cordelia e Karl Heinz sfoderò la sua spada.
I due fratelli rimasero a guardarsi; l'uno che puntava l'arma contro l'altro.
Poi, prima di iniziare a combattere, Cordelia si interpose fra i due, gettandosi tra le braccia di Richter.
Lo baciò con passione, lasciando tutti i presenti sconcertati con questa sua azione.
Dopotutto, Richter l'aveva soltanto usata.
La donna si staccò dalle labbra dell'amante, sussurrandogli sulla bocca:
-Io non sono il giocattolo di nessuno.-
Richter non ebbe il tempo di fare o dire nulla, perché la donna lo aveva appena pugnalato al petto, servendosi del pugnale di Subaru.
Cordelia continuò a trafiggere il suo petto un numero indefinito di volte poi, improvvisamente, il suo sguardo cambiò.
La donna rimase impietrita di fronte alla figura dell'uomo ormai senza vita, osservando -con aria terrorizzata- il sangue sulle sue mani.
Poteva essere ritornata...
-Yui?- azzardò Shika, dal piano sottostante.
La biondina alzò gli occhi in sua direzione.
-Shika... Che cosa mi è successo?- le domandò con le lacrime agli occhi.
Era Yui, la vera Yui.
Ayato corse verso di lei e fece una cosa che Shika non si sarebbe mai aspettata facesse: l'abbracciò.
Abbracciò la sua Yui di fronte a tutti.
-Finalmente- lo sentì borbottare la mora, contro il collo dell'amica.
-Ayato-kun... Sei ferito.- osservò la biondina.
-Non è niente.- rispose lui, stringendola ancora di più a sé.
Karl Heinz rimase per qualche secondo ad osservare la scena, poi si passò una mano tra i capelli e sogghignò.
-Molto bene. Alla fine Cordelia si è resa utile a qualcosa. Ora...- cominciò, voltandosi verso la mora. -Shika, giusto? Finalmente potrò dedicarmi a cose più piacevoli.- affermò, leccandosi le labbra.
Con un balzo, scese dal soppalco, raggiungendo Shika e i suoi figli.
Man mano che si avvicinava, un vampiro si apprestava a difenderla: dapprima Raito, che le aveva poggiato entrambe le mani sulle spalle con fare protettivo; poi Subaru, che le si era parato davanti, con entrambe le braccia aperte; Reiji e Kanato si erano invece avvicinati al padre, come per avvertirlo che non sarebbe potuto avvicinarsi oltre; infine, Shu si avvicinò alla ragazza e la prese per mano, incrociando le sue dita con quelle di lei.
-Che state facendo?- domandò stizzito Karl Heinz. -Non mi dite che vi siete affezionati al cibo.- osservò, sogghignando beffardo.
-Lei non è cibo.- intervenne Raito.
L'uomo scoppiò in una risata fragorosa.
-Se vuoi continuare ad essere a capo della famiglia...- cominciò Shu, lasciando la mano della ragazza. -...Affrontami senza servirti del suo sangue.-
Karl Heinz sgranò gli occhi. Non riusciva a credere a ciò che aveva di fronte.
-Sono il maggiore, dopotutto.- continuò Shu, armandosi anche lui di una spada.
Il padre ghignò.
-E va bene, Shu. Accetto la sfida.-
Entrambi impugnarono saldamente le loro armi e, insieme, scattarono l'uno verso l'altro.
Shika cercò in tutti i modi di liberarsi dalla stretta di Raito sulle sue spalle. Non riusciva a restarsene lì senza fare nulla, mentre il ragazzo che amava stava rischiando la vita per lei.
Quando poi Karl Heinz riuscì a ferire il figlio alla spalla sinistra, la ragazza diede uno strattone più forte e sfuggì finalmente alla presa di Raito.
-Shika, fermati!- le gridò questo, cominciando a correrle dietro.
Ma lei non lo stava a sentire, ogni suo pensiero era rivolto unicamente a Shu, il quale stava per essere ucciso dal padre.
-Shu!- gridò Shika, parandosi di fronte a Karl Heinz, il quale la trafisse al posto del biondo, senza pensarci due volte.
Il tempo sembrò fermarsi, mentre Karl Heinz estrasse la lama dal fianco della giovane, la quale cadde, in ginocchio, al suo cospetto.
Shika sentì le palpebre farsi pesanti e, ben presto, si accasciò al suolo, sotto lo sguardo scioccato dei presenti.
Shu rimase a guardare il corpo inerme della ragazza, come paralizzato.
Poi, come ridestatosi da un sogno, le si avvicinò e strinse la sua esile figura tra le braccia, continuando a chiamarla per nome, supplicandole di aprire gli occhi.
Shika non seppe mai con certezza cosa la riportò indietro dall'orlo della morte; forse fu proprio il suono della voce di Shu che la chiamava follemente.
Il vampiro capì che la ragazza doveva essere ancora viva, anche se per poco, così morse nel suo polso e condivise il suo sangue con lei, tramutandola in vampira.
Prima di perdere i sensi, la ragazza vide Shu impugnare di nuovo l'arma e voltarsi verso il padre.
Non seppe cosa fosse accaduto loro fino al suo risveglio.
...
Non appena aprì gli occhi, Shika si ritrovò di fronte lo sguardo sollevato di Yui.
-Shika-chan!- urlò questa, abbracciandola.
-Ehi, Yui...- mormorò la mora, soffocando un gemito.
-Cordelia?- le chiese poi, quasi d'impulso.
-Reiji mi ha fatto bere una sorta di antidoto preparato da lui. L'ha uccisa definitivamente.- le spiegò la biondina.
Shika sorrise felice, poi si portò istintivamente la mano al fianco e notò che la sua ferita era stata bendata.
Fu allora che si ricordò di Karl Heinz.
-Shu?- chiese, mentre un groppo le si formava in gola al solo pensiero che lui non ce l'avesse fatta.
Yui le rivolse un sorriso dolce.
-Sta bene.-
Shika sospirò di sollievo, mentre avvertiva i suoi occhi farsi lucidi per l'emozione.
-Dove si trova?- domandò, mentre lacrime di gioia e di sollievo cominciavano a bagnarle le guance.
-Nella sua stanza.-
...
Prima di uscire dalla camera, i fratelli Sakamaki le avevano fatto visita.
Raito aveva reagito come Yui, balzandole addosso, senza rendersi conto che la ragazza fosse ferita; Kanato le aveva rivolto un timido sorriso e aveva anche aggiunto che era felice di rivederla, stupendola piacevolmente; Subaru le posò una mano sul capo mormorando un: "Mi hai fatto preoccupare, baka." che la fece sorridere; Ayato aveva attirato a sé un'imbarazzatissima Yui e aveva aggiunto che Karl Heinz se n'era andato, quindi non avrebbe più dovuto preoccuparsi.
Anche se, sapere che quell'uomo era ancora in circolazione, non la tranquillizzava affatto.
Shika si guardò intorno.
Mancavano soltanto due persone all'appello, e lei sapeva dove trovarle.
Bussò alla porta della stanza di Shu e attese il permesso di Reiji per entrare.
Prima di uscire dalla stanza, il moro le passò accanto, rivolgendole un sorriso -anche troppo ampio- secondo la ragazza, per appartenere ad uno come lui.
Ricambiò il sorriso e si chiuse la porta alle spalle.
Si voltò.
Finalmente aveva di fronte la persona che avrebbe voluto vedere sin da subito: Shu.
-Shika- la chiamò lui, non appena la vide.
La ragazza si avvicinò al letto, dove il vampiro si trovava steso, e si sedette al suo fianco.
-Sei ferito?- gli chiese subito.
-Nulla di grave.- rispose lui.
Shika si sentiva terribilmente in colpa. Shu non avrebbe dovuto rischiare la sua vita per lei. Abbassò lo sguardo e cominciò a piangere. Gli aveva causato anche troppi problemi, se fosse morto non se lo sarebbe mai perdonato.
Shu portò le sue dita a sfiorare il volto della giovane, asciugando le sue lacrime, come la prima volta che si erano incontrati.
-Ehi... Non piangere. Sono qui. Va tutto bene.- provò a consolarla lui.
Vedendo che la ragazza continuava a singhiozzare la prese per mano e le sussurrò di avvicinarsi a lui.
La giovane si fece guidare dalle braccia del vampiro e appoggiò la guancia destra sul suo petto, lasciando che lui la stringesse tra le sue braccia.
-Tieni. Non credevo avrei mai avuto il coraggio di fartela avere...- le disse, mettendole davanti agli occhi quella che sembrava una lettera.
Shika la prese e cominciò a leggere:
 
Amore mio,
non ci credo che sto scrivendo una lettera.
Come ben sai infatti, sono una persona molto pigra e non spreco di certo il mio tempo in sciocchezze simili. Comunque sia sono qui, con la penna in mano, pronto ad aprire il mio cuore per te. Non ho mai scritto lettere a nessuno, tantomeno d’amore. Perciò ora penso di essere pazzo, anzi, probabilmente lo sono, o forse sono solo follemente innamorato di te. Quindi in un certo senso sono pazzo, pazzo di te.
Sì, lo sapevo, sapevo che eri la nuova sposa sacrificale, ma non sapevo che mi sarei affezionato così tanto a te. Sei entrata nella mia vita come un uragano, e hai completamente rivoluzionato il mio modo di essere.
Ora sento di essere un nuovo Shu.
Hai cercato di capirmi fino in fondo, nonostante il mio solito carattere indifferente e menefreghista. Mi sei entrata dentro, sei riuscita a capirmi come nessun altro aveva mai fatto. Da quando ho perso il mio primo e unico amico, come ben sai ormai, mi sono chiuso in me stesso e ho deciso che non mi sarei mai più affezionato a nessuno. Tutto ciò che amo si distrugge, ed io non volevo più soffrire. Poi sei arrivata tu, ed è cambiato tutto.
Se non faccio qualcosa in fretta so che ti perderò per sempre, sperando di non averti già persa … Non ti ho persa, vero?    Non me lo perdonerei mai.
Io ti amo.
Lo so, ho sbagliato a non dirti niente, hai tutte le ragioni per odiarmi. Pensi di essere stata illusa, ma ti giuro che quello che c’è stato tra noi era tutto vero, e lo è ancora. Ti prego non odiarmi, impazzisco senza te. Non abbandonarmi, almeno tu.     Sei tutto quello che ho. Ti giuro che non ti lascerò scappare via da me. Io ti salverò, non permetterò a quel fetente di  mio padre di toccarti.
Voglio stare con te.
Non credo che riuscirai mai a leggere il contenuto di questa lettera. Non ho il coraggio di mostrartela. Come sai, sono restio a mettere a nudo i miei sentimenti, e in questa lettera ho messo davvero tutto il cuore.
Non la leggerai mai, però ti prometto che ti salverò, lo giuro. Dovessi morire per te, io ti salverò.
È una promessa.
Ti amo Shika.
Con tutto il mio amore,
Per sempre tuo,
Shu


Shika lesse più e più volte quella lettera.
"Io ti amo"
"Voglio stare con te"
"Mi sei entrata dentro"
Quelle frasi continuavano a ronzarle in testa.
Pianse, ma stavolta per la gioia e la commozione.
Avvicinò il viso a quello del vampiro e lo baciò.
-Scusa se mi sono arrabbiata...- gli disse.
Improvvisamente, la ragazza avvertì come un capogiro.
Non stava bene, si sentiva debole.
Aveva bisogno di qualcosa, ma non sapeva cosa.
Shu si accorse del suo malessere e sembrò aver capito tutto.
Avvicinò il suo polso alle labbra di Shika, che lo guardò perplessa.
-Mordi. Hai bisogno di bere il mio sangue.- le intimò lui.
E Shika si ricordò anche di come lui aveva condiviso il suo sangue con lei, strappandola alla morte appena in tempo.
Riusciva a percepire quel liquido scorrere nel polso di Shu.
Ne sentiva il profumo attraverso la pelle; vi poggiò le labbra.
Attese ancora qualche secondo, poi affondò i canini nella carne dell'uomo che amava, e si nutrì del suo sangue.
Lui non oppose resistenza, ma Shika avvertì il suo corpo irrigidirsi, distinguendo poi i suoi grugniti.
Shu l'aveva salvata facendole fare ciò che lui aveva spesso fatto a lei.
Pian piano la vampira sentì il suo corpo rianimarsi e, una volta tornata in forze, estrasse i suoi canini dal polso di Shu.
La ragazza si puntellò sui gomiti per poterlo guardare negli occhi.
Rimasero in silenzio per qualche secondo, poi lui azzerò la distanza tra le loro bocche, attirando la giovane a sé.
-Ti amo, noiosa.-
-Ti amo, ghiro.-
 
THE END

Angolo autrice:
Ancora non ci credo di essere arrivata alla fine di un'avventura.
Non vi dico l'emozione provata quando ho finalmente spuntato la casella accanto a "Completa?"!!!
So di averci messo un secolo ma non sono mai stata soddisfatta come ora, perché sono riuscita a mantenere la promessa fatta a me stessa: "non lasciare le cose a metà".
Ora smetto di annoiarvi con chiacchiere inutili e passo subito alla parte dei ringraziamenti, perché senza voi lettori, niente di tutto questo avrebbe avuto senso.
Siete voi la cosa più importante per ogni piccolo o grande scrittore che sia (io in questo caso mi definisco piccolissima ahahah😂 C'è ancora tanto da imparare, ma so che scrivere è una delle cose che mi rende davvero felice! Inoltre, è anche la strada che vorrei seguire in futuro, quindi non mi fermerò di certo!)
Prima di tutto voglio ringraziarvi per le 5563 visite totali dei miei capitoli ricevute fino ad ora.
Sono scioccata, davvero ahahah
GRAZIE DI CUORE!❤
Ed ora passiamo ai ringraziamenti specialiiii *^*
 
Prima di tutto ringrazio le fantastiche ragazze che hanno recensito la mia storia!
GRAZIE A:
_sacrificie anonymous_ : (ma per me sarai sempre Rin-chan❤) la mia prima amica su efp, nonché la prima persona ad aver recensito il mio primo capitolo! Ti ringrazio ancora una volta per avermi convinto a pubblicare la storia! Senza la tua amicizia e il tuo appoggio non avrei mai avuto il coraggio! Sei stata preziosissima❤

Nephertiti : (Nephy-chan, da quanto tempo???❤) hai recensito sempre ogni mio capitolo fin dall'inizio e le tue recensioni sono sempre state dettagliatissime e, ovviamente, piacevolissime da leggere, tant'è che ogni volta aspettavo la tua con ansia! Grazie per il tempo che mi hai sempre dedicato e grazie per la tua amicizia (mi dispiace esserci perse di vista, ma spero che un giorno riusciremo a risentirci!❤)
PS. Aspetto fiduciosa in un continuo di "Girl of light"!!!❤

G_saske : anche tu preziosissima lettrice che ha recensito fin da subito! Sempre gentilissima; le tue recensioni mi hanno sempre resa felice! Ti mando un bacione!❤

Spring_Sun : salve carissima! Grazie di cuore per le recensioni sempre cariche di allegria, simpatia e positività! Sei sempre riuscita a mettermi il buon umore!❤

Nadia246 o, con l'altro account, Im_Screwed : (carissima Nuuur❤ anche con te è da un po' che non ci si sente, eh?) sei stata una delle mie più grandi fan; mi ricordo di come la storia ti aveva appassionata e di quanto parlavamo del nostro adorato Shu ahahah
Non sai quanto mi dispiaccia aver portato a termine solo ora la storia e di non esserci più sentite... Sono passata pochi giorni fa nel tuo account per vedere se avevi aggiornato quella bellissima storia, ma ho visto che anche tu hai avuto dei disguidi e non sei riuscita a terminarla. In ogni caso, spero vivamente che passerai di qui, almeno leggerai finalmente il finale di questa storia! Magari ti scrivo in privato, non so però se entri ancora su efp... Tentar non nuoce, dai! Grazie davvero per le recensioni, i complimenti e le risate fatte insieme; grazie per essere stata anche tu mia amica.❤

Mizzy : grazie mille per la recensione! Mi ha fatto davvero piacere e mi ha fatto persino ridere ahahah❤

sozu : grazie mille anche a te! Gentilissima, davvero. La tua recensione mi ha fatto davvero molto piacere!❤

_piccolascrittrice_ (per me tu sei solo una GRANDE scrittrice, lo sai❤) sei la scrittrice che mi ha ispirato, davvero. Già da prima di iscrivermi ad efp ti seguivo, ed è solo grazie a te se mi sono appassionata così tanto a Diabolik Lovers e ho avuto il coraggio di metter su qualcosa di mio. GRAZIE per aver recensito la mia storia e GRAZIE per avermi supportato sempre. Non puoi capire la felicità che ho provato quando ho visto per la prima volta una tua recensione. Davvero, essere recensiti dalla scrittrice che hai sempre seguito mi ha resa immensamente felice. Grazie ancora per tutto. Spero che un giorno ci risentiremo, amica mia.❤

Millicent450 : carissima, che dire... Tu hai recensito per la prima volta la mia storia circa due mesi dopo che avevo smesso di aggiornare. Devo dire che la tua recensione mi aveva reso davvero felice; tuttavia, allo stesso tempo, mi aveva reso profondamente triste, perché sapevo che in quel periodo non avrei avuto le forze di scrivere... Non è stato tutto rose e fiori, diciamo pure così. In ogni caso spero che la mia risposta ti abbia fatto piacere... Era il minimo che potessi fare.❤

finexshade : carissima Giuly, grazie per essere stata una preziosissima nuova lettrice della mia storia, sono contenta che ti abbia appassionato e spero davvero di aver chiarito tutti i tuoi dubbi e tutte le tue curiosità su questa storia! Mi raccomando, fammi sapere se ti è piaciuta! Grazie mille per avermi appoggiata, le tue recensioni mi hanno fatto davvero piacere e mi hanno motivata a continuare!❤
 
Ed ora passiamo ai ringraziamenti per chi ha inserito la mia storia tra le preferite:
 - 
agirlinengland 
 - 
Beba_Border 
 - 
Cari Chan 
 - 
Feds_95 
 - 
Harien 
 - 
kurumitokisaki02 
 - 
Musa00 
 - 
naomichan 
 - 
ShikyoOotsutsuki 
 - 
Stella_Potter394 
 - 
_piccolascrittrice_ 
 
Le ricordate:
Kobato 
Sennie_Akisa
 
Le seguite:
AnnyWolf99 
dulceluna 
Faith94 
finexshade 
Im_Screwed
LoryLex 
magiudona 
Mizzy 
naomichan 
ShikyoOotsutsuki 
 
E poi c'é anche chi mi ha messa tra gli autori preferiti!! Piango, troppo buone!! *^*
agirlinengland  
dulceluna 
sozu 
 
Infine, un ringraziamento speciale voglio farlo a due persone in particolare.
Due persone che sono state le mie primissime fan.
Senza loro non so come avrei fatto, sono state mie consigliere, mie lettrici, mie fan e, soprattutto, mie amiche. Come lo siete tutte voi che mi avete supportato fino ad ora.
Non saprò mai come ringraziarvi.
Quindi...
agirlinengland : (pensavi che mi fossi dimenticata di te sotto la sezione dei ringraziamenti per le recensioni? Non mi scappi, sappilo ahahah) grazie mille per avermi sempre supportata in qualsiasi momento e per i mille consigli che mi hai dato. Senza di te non avrei mai avuto il coraggio di tornare ad aggiornare questa storia dopo così tanto tempo. Ti voglio bene❤
M., so che non hai efp, ma ci tengo ad inserirti ugualmente nei ringraziamenti, sperando che farai un "salto" nel sito per leggere quello che ti ho scritto e, soprattutto, per leggere il finale della storia. Grazie per avermi sempre fatto sapere la verità su ciò che pensassi di ogni capitolo, l'ho apprezzato tanto. Grazie per l'entusiasmo che hai sempre messo nel commentare ogni vicenda, certe volte mi hai fatto morire dal ridere ahahah
Ovviamente, voglio bene anche a te❤
 
Ed eccoci qua, finalmente alla fine.
GRAZIE ancora a tutte!
Forse (e dico forse) farò un continuo. Le idee ce le ho in testa, è il tempo che mi manca ahahah
Inoltre, ho una cosetta in sospeso con una nuova amica conosciuta da poco nel fandom di DL *^*
Alysia Moon (Ally❤posso chiamarti così? ahahah) ne approfitto e ringrazio anche te per le belle parole che hai riservato alla mia storia; grazie di cuore❤
 
Bene! Dopo questo mando un grosso bacione a tutte!
Ricordate: questo è un arrivederci.
Perché ci "rivedremo", questo è sicuro.❤

 

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