Fairy Tail

di ReikaDragneel94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Incontro e Salvataggio ***
Capitolo 3: *** Team più forte ***
Capitolo 4: *** Lisanndo e Romeo ***
Capitolo 5: *** Insieme ***
Capitolo 6: *** Rottura ***
Capitolo 7: *** Padre Vs Figlio ***
Capitolo 8: *** Tartaros 1° parte ***
Capitolo 9: *** Tartaros 2° parte ***
Capitolo 10: *** Fine o un nuovo inizio? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo
 
 
 
Era una mattina soleggiata d’aprile e stavo pacificamente seduto su un sedile di un treno che mi avrebbe portato a Crocus. Da lì, avrei dovuto cercarmi un posto tranquillo per organizzarmi al meglio, per cancellare le mie tracce, sperando comunque che mio fratello maggiore riuscisse a farmi guadagnare tempo necessario per tutto. A quel pensiero mi ritrovai a sospirare guardando fuori dal finestrino e lì potei intravedere il mio riflesso malinconico, ma pieno di speranze per il mio futuro. Dicevano in molti che ero un bel ragazzo con la capigliatura ribelle di un insolito colorito rosa confetto e con due occhi neri ereditati da mio padre come mio fratello Zeref. Già, ero il fratello dell’intelligentissimo Zeref Dragneel e di conseguenza ero suo fratello minore, Natsu Dragneel un ragazzo di diciassette anni, costretto dal padre a fidanzarsi con una donna che non amava e che non conosceva per niente solo per scopi personali ed egoistici e l’unica soluzione che aveva trovato era la fuga.
Con la coda dell’occhio guardai le mie chiavi, l’ultima cosa che mia madre mi diede prima di morire per una rarissima malattia che non le aveva lasciato scampo e dopo la sua scomparsa, aveva lasciato un grosso vuoto in tutti noi. Con sospiro malinconico, le afferrai e le accarezzai una ad una, erano dieci in tutto ed ognuna di loro era collegata ad uno spirito stellare legato ad una costellazione dello zodiaco ed a me mi mancavano quella della Bilancia e dei Pesci; il mio sogno più grande era quello di recuperare quest’ultime per rendere orgogliosa mia madre. Un’ultima occhiata ad esse e l’occhio scivolò sull’insolito portachiavi di legno a forma di drago rosso e ciò mi riportò a galla un vecchio ricordo.
Inizio Flashback
Avevo solo sette anni e mia madre purtroppo era morta da almeno tre; ogni qual volta si avvicinava la data dell’anniversario della sua scomparsa, sia mio padre sia Zeref, si chiudevano in una delle stanze ed uscivano solo il giorno dopo con delle facce distrutte. Io, invece, mi recavo sulla sua tomba che era formata anche da una statua di marmo bianco che mio padre aveva fatto erigere in sua memoria e lì mi sfogavo piangendo fino a perdere i sensi. Quel giorno però successe una cosa particolare; dopo aver pianto come mio solito ed aver perso i sensi, quando riaprii gli occhi mi ritrovai in una radura piena d’alberi, era stupendo. Non percependo il calore del sole ne il freddo della sera, capii che stavo ancora dormendo e confermare il tutto furono due figure femminili venirmi incontro. Una delle due era mia madre, una donna dai capelli molto simili ai miei solo un po’ più chiari e con uno sguardo verde molto dolce.
-Natsu, piccolo mio- mi sorrise
-Mamma!- Gli corsi incontro e l’abbracciai
-Ti assomiglia molto Grandine- parlò l’altra donna
-Tu dici? Molti dicono che assomiglia più a suo padre- commentò mia madre accarezzandomi i capelli.
Mi girai e osservai la donna al fianco a mia madre, aveva lunghi capelli biondi e occhi castani con striature blu, la pupilla era allungata ed indossava un kimono rosso con un’armatura sul petto. Il bello di quel kimono era come se fosse stato fatto di squame e senza pensarci lo sfiorai, il tessuto era delicato, ma sembrava molto resistente.
-Ti piacce piccolo?- Mi chiese la donna inginocchiandosi al mio livello
-Sì, è molto bello- sussurrai e lei mi sorrise
-Cara è meglio andare- rialzandosi
-È già ora? Ok- staccandomi da lei
-Mamma? Dove andate?- Chiesi preoccupato
-In un posto molto particolare piccolo- mi rassicurò
-Tieni- dandomi una statuina di legno rosso
-Che cos’è?- Curioso
-Diciamo un porta fortuna ed uno strumento che ti guiderà verso una persona su cui devi vegliare-
-Chi devo proteggere?-
-Mia figlia, ha bisogno della tua protezione e quella degli astri che tu sai controllare- mi diede un bacio sulla fronte per poi svanire con mia madre.
Nel momento in cui ripresi ufficialmente i sensi, per prima cosa notai come sempre che ero stato riportato in camera mia, dopo di che potei vedere che tra le mani avevo quell’oggetto che nel “sogno” mi era stato dato. Vedendolo ebbi conferma che quello non era un normale sogno, ma qualcosa di più.
Fine Flashback
Grazie al fischio del treno, potei tornare con la testa al presente ed in questo modo accorgermi che si stava avvicinando la stazione della capitale e con sospiro da ragazzo libero, recuperai i miei pochi averi e mi preparai a scendere. Una volta sceso, girai per la città finché non trovai un negozio d’abbigliamento adatto alle mie esigenze; presi dei vestiti meno vistosi che potevo e li andai a provare, dopo di che ne uscii con una camicia a maniche corte e dei jeans che mi arrivavano al ginocchio, li comprai ed infine raggiunsi un modesto hotel, ma prima mi comprai una cartina del posto.
Allora del tramonto scrutai bene la mappa e decisi di partire il giorno dopo all’alba per raggiungere Magnolia, lì avrei potuto iniziare una nuova vita; sorridendo e prima di andare a letto, mi rigirai il portachiavi per poi coricarmi ed iniziare a dormire. Non ero mai stato un tipo mattiniero, ma quel giorno mi bastò percepire un solo raggio di sole sulla pelle per alzarmi e dirigermi in stazione, dove comprai un biglietto per la mia nuova città e per raggiungere un altro sogno che avevo dall’età di dodici anni, entrare a far parte di una gilda.
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo gente! Come va? Bene? Spero di sì... allora che dite? Natsu come mago degli spiriti stellari cosa ne pensate? Ridicola? Nuova? Sì lo so sarebbe difficile immaginarlo, ma io ci provo hihihihi. Allora secondo voi la donna che gli ha dato il portachiavi chi sarà? Sì lo so in questo campo sono prevedibile... in ogni modo secondo voi, Natsu riuscirà a restare lontano da casa? Se volete saperlo recensite e aspettate... ciao!
P.s. Per necessità della mia storia alcuni personaggi potrebbero aver cambiato nome o sesso chiaro? Non mi uccidete ve ne prego ^_^”

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Capitolo 2
*** Incontro e Salvataggio ***


Incontro e Salvataggio
 
 
 
Arrivato e sceso nella stazione di Magnolia, mi guardai prima un po’ in giro visto che era la prima volta che mi allontanavo così tanto da casa e soprattutto da solo; ad un certo punto sentii del trambusto che mi incuriosito andai a vedere e con mia gran sorpresa trovai un’orda di ragazzi e uomini urlanti. Lì in mezzo a loro, vi era una splendida ragazza/donna dai lunghi capelli viola e occhi neri, piena d’anelli e gioielli vari. Pensai che doveva essere molto famosa per essere acclamata così e nel momento in cui per puro caso incrociai il suo sguardo percepii la sensazione che l’avrei servita fino alla morte. Quella sensazione fu spazzata via, quando in scena comparve una strana ragazza bionda con alcune ciocche rosse, una strana sciarpa bianca ed infine uno zaino in spalla che si era fatta con forza spazio fin lì.
-Tu non sei Salamander!- Commentò la bionda
-Ma cosa dici maleducata sono veramente la mitica Salamander!- Commentò divertita
-Mah!- Commentò la bionda
-Su, su, ti do il mio autografo!-
-Non mi interessa e poi non sembri per niente mitica- commentò di nuovo la giovane.
Dalla reazione che ebbero gli altri uomini, non lo avrebbe mai dovuto dirlo, fregandosene che fosse una ragazza tutti gli uomini la presero e l’allontanarono in malo modo e questo per certi versi mi fece arrabbiare. Come si poteva far del male ad una ragazza per un commento personale?! Mi allontanai da lì e la raggiunsi, sembrava stare bene e solo allora mi accorsi che con lei vi era una gattina blu e con delle ali bianche... da quando i gatti sapevano volare, mah! Ignorando quel fattore mi avvicinai e gli sorrisi, -Tutto bene?- Lei mi guardò
-Sì, sì- mettendosi in piedi
-Ti devo ringraziare- le dissi sincero
-Per cosa?- Confusa
-Per avermi tirato fuori dall’incantesimo di quella tipa... mi chiamo Natsu e tu?-
-Lucy... e lei è Happy- sorrise.
Non saprei dirlo con certezza, ma il suo sorriso era magnifico e ne rimasi incantato per un po’ finché non sentii lo stomaco di lei brontolare; ridacchiai divertito dissi loro che mi sarei sdebitato con loro offrendo il pranzo e per tutta risposta loro saltarono in piedi e mi ringraziarono urlando felici. Le portai in un ristorante che presubilmente conoscevano visto lo sguardo preoccupato delle cameriere ed all’inizio non capii il motivo ma dopo che ebbero ordinato lo intuii. Lucy mangiava tantissimo soprattutto molti cibi speziati. Da quanto mangiava e la velocità mi diede l’idea che non mangiasse da giorni e ridacchiai divertito, -Posso farvi una domanda?- Chiesi mentre stavano bevendo
-Certo-
-Prima sembrava che cercassi qualcuno quando hai guardato quella donna-
-Oh stavo cercando mia madre-
-Tua madre?- Chiesi sorpreso
-Certo è un dragone potentissimo!- Mi fece un cenno fiero
-Una donna che assomiglia ad un drago?- Confuso
-No! Un vero drago!- Sorridendomi.
A quella risposta alzai un sopracciglio e chiesi quasi sarcasticamente se pensava veramente di trovare un grosso drago in quel posto ed in tal caso, non lo avrebbero visto tutti e dalle loro reazioni dedussi che non ci avevano effettivamente pensato. Mi ritrovai a pensare quanto effettivamente quelle fossero tanto sceme, dopo di che sospirai ed infine alzarmi per uscire, ma prima di farlo alzai una mano per salutarli, -Ho già pagato, finite con calma- per poi sentire un tonfo e mi girai
-Sei il nostro salvatore!- Urlarono le due felici
-Ehi, ehi calma!-
-Sei il nostro dio grazie!- Continuando ad venerarmi
-Ehm... sì ok, ci vediamo- mi allontanai rosso per la figuraccia.
Mi diressi per le vie della città e pensai a quale delle gilde più vicine sarei potuto inscrivermi, all’inizio del mio viaggio ero indeciso tra Phantom Lord e Fairy Tail, ma dopo delle vecchie vicende, il Concilio decise di far sciogliere la prima gilda così rimasi a pensare a Fairy Tail. Un fruscio alle mie spalle mi fece voltare e per poco non ebbi un colpo, dai cespugli era ricomparsa la tipa che si faceva chiamava Salamander, ma che ci faceva lì dietro, mi domandai spaesato.
-E voi che ci fate qui!?- Sconvolto
-Ehi calma ragazzo, ti ho visto e devo dire che sei veramente carino- mi sorrise un po’ troppo sdolcinata
-Non mi incanti più! Ho capito che sei una maga- era meglio mettere subito in chiaro le cose
-Lo sapevo che lo eri anche tu e sapevo che eri molto intelligente-
-Tsk!- Cercando di andarmene
-Ti andrebbe di venire ad una mia festa?- Chiese da gatta morta
-No, ho altri progetti-
-Ah si? E sentiamo quali sarebbero?- Curiosa
-Voglio entrare a far parte di Fairy Tail- Serio
-Era solo questo? Bastava dirlo subito mio caro ci ti portavo io. Sono io Salamander di quella gilda- sorrise cordiale.
Alzai un sopraciglio, non le credetti neanche per un minuto, sarò cresciuto in una specie di gabbia dorata e uscivo poco da casa, ma non ero mica nato ieri. La guardai bene negli occhi e gli ridiedi le spalle, -Sarai bella, ma sono sicuro che non sei lei-
-Come prego?- Mi chiese confusa
-Non siete certo la vera Salamander e tanto meno siete un membro della gilda di Fairy Tail- girandomi a guardarla
-Cosa te lo fa pensare bello mio?-
-Dai tuoi modi- freddo.
Lei mi fece un sorriso, ma non era per niente uno di quelli di prima, ma ben sì un ghigno maligno, mi misi in guardia e lei schioccò le dita e dal nulla comparvero degli uomini che mi bloccarono da dietro ed uno di loro mi mise un fazzoletto sulla bocca e naso e in quel modo mi anestetizzarono. Nel frattempo che io dormivo per la sostanza che mi avevano costretto ad assimilare, in città, Lucy girava con la sua gattina e poco dopo si diressero su una collina dove potevano vedere bene la zona del porto e della stazione. Una volta lì, Lucy aveva messo su un broncio per non aver trovato chi cercavano, così si erano messe guardare l’orizzonte ed il tramonto, finché un gruppo misto tra ragazzi e ragazze iniziarono a discutere su Salamander.
-Hai sentito la notizia? La celebre Salamander ha organizzato un party sulla sua barca!- Disse una ragazza
-Sì, peccato che la festa fosse esclusiva e di conseguenza non ci siamo potuti andare- rispose mogio uno di loro
-Già, avrei tanto voluto andarci, si vocifera che si avrebbe potuto incontrare qualche membro di Fairy Tail-
-È vero che sono una gilda casinista e di combina guai, ma sono forti ed i loro membri sono fichi!- Cinguettò una ragazza.
A quelle parole Lucy e Happy si guardarono e corsero al porto avendo un brutto presentimento e mentre raggiunsero il porto per chiedere informazioni, sentì nell’aria il mio profumo e questo fece scattare qualcosa nella dragon slayer. Al solo sentire il profumo un moto di protezione verso di me, che neppure mi conosceva, si accese e chiese ad Happy di portarla su quell’unica nave che era partita da poco. Nello stesso momento in cui riaprii gli occhi, mi trovai in una stanza colma di persone sotto ipnosi, potei vedere che tutti sembravano deliranti; cercai pure di alzarmi ma qualcosa mi bloccava e capii che erano delle corde che mi legavano ala sedia, -Bene vedo che ti sei svegliato confettino- cinguettò una voce
-Cosa vuoi da me e dagli altri?- Chiesi arrabbiato
-Oltre oceano vi è un villaggio dove vendono schiavi e tu essendo molto carino sarai subito venduto- inclinando la testa
-Vecchia megera! Liberami subito!- Urlai furioso
-Vecchia!?- Mollandomi uno schiaffo, che non mi fece molto effetto tra l’altro
-Sì vecchia presuntuosa!- Cercando di prendere con fatica una delle mie chiavi
-E no bello mio! Ho capito, sei un mago degli spiriti stellari eh? Non mi freghi- prendendo le mie chiavi e gettandole dall’oblò della nave.
Pochi minuti dopo, dal tetto ecco piombare con sorpresa Lucy, quest’ultima trucidò lo sguardo della donna per poi diventare bianca come un lenzuolo e rischiare di vomitare, stavo per avvicinarmi che fui afferrato da Happy e mi portò via da lì. Nel momento in cui mi resi conto di ciò chiesi alla gatta di riportarmi indietro per aiutare Lucy; per tutta risposta, lei mi disse che non avevano altro tempo e prima che gli chiedessi di cosa parlava, precipitammo in acqua, perché Happy aveva esaurito la sua magia volante. Accorgendomi in che punto ero e per nostra fortuna l’oceano non era agitato mi immersi fino al fondale dove percepii le mie chiavi, per poi tornare a galla; una volta in superficie, presi quella chi mi sarebbe servita ed allungandola verso il cielo urlai: -Apriti portale dell’acquario, Aquarius!- In sottofondo si sentì delle campane
-Che magia è questa?- Mi chiese curiosa Happy
-Sono un mago degli spiriti stellari- orgoglioso, -E lui è uno dei miei spiriti più forti- commentai sempre più orgoglioso
-Tsk!- Parlò una voce maschile, -Che vuoi moccioso?-.
Mi girai irritato verso lo spirito, Aquarius era un ragazzo dai capelli e occhi azzurro come la sua coda piena d’anelli d’oro e tra le braccia aveva un anfora, il simbolo della sua costellazione. Lo fulminai per poi calmarmi, -Voglio che spedisca quella nave verso la terra ferma!- Indicandogli la spiaggia alle mie spalle
-Tsk! Non lo farò-
-Come!? Grrrrr!- Furioso
-Vi prego aiutateci!- Gli chiese disperata Happy
-Tsk! Ok!- Creando con la sua magia una gigantesca onda.
Purtroppo per me e Happy non fu proprio una bella idea visto che Aquarius per ripicca per averlo chiamato, l’onda creata da lui non solo fece il suo dovere ma scaraventò anche noi sulla spiaggia. Appena mi ripresi vidi sulla nave distrutta in piedi stava Lucy che guardava la falsa Salamander, -Dovresti essere una maga di Fairy Tail? Non mi ricordo di averti mai visto- togliendosi la giacca che non avevo notato prima
-Bea! Quella è una maga di quella gilda!- Indicando alla donna qualcosa sulla spalla di Lucy
-Bea... ma certo!- Cinguettò Happy arrabbiata
-La conosci?- Chiesi
-Sì, Bea è una maga della truffa, è stata più volte cacciata da molte gilde per aver abusato del tuo potere dell’ipnosi-.
Mentre la gattina mi spiegava il tutto, Lucy e quella Bea iniziarono uno scontro a colpi di magia, finché non la vidi circondata dalle fiamme, mi preoccupai, ma la voce di Happy mi bloccò e la scena davanti a me fu molto assurda.… Lucy aveva appena mangiato la magia del fuoco del suo avversario. Rimasi spiazzato per la scena, -Lucy è la Dragon Slayer del fuoco e maga effettiva di Fairy Tail-
-Fairy Tail? La gilda più... forte di Fiore?- Sorpreso
-Sì!-
-Evvai!- Esultai
-Come?- Mi chiese la gatta
-Mi piacerebbe entrare nella vostra stessa gilda- sorrisi.
Ci fu un boato che ci fece girare e la vista ci fece pietrificare, una parte della costa era distrutta, a terra c’erano gli uomini di Bea e Bea stessa e sopra alle “macerie” della nave, Lucy che se la rideva. Poco dopo però la vidi irrigidirsi e correndo verso di me, mi prese per mano e mi costrinse correre con lei, -Ma dove stiamo andando!?- Chiedo preoccupato
-Lontano da qui, i cavalieri staranno venendo per vedere che cosa sarà successo!-
-Di preciso, cosa intendi lontano da qui?- Chiedo mettendomi al suo passo
-Ti porto a Fairy Tail con me- rimasi senza parole
-Come?-
-Ti ho sentito quando parlavi con Happy- mi fece l’occhiolino e io diventai con sorpresa rosso per l’imbarazzo
-Grazie!- Gli sorrisi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo gente! Che dite? Cosa succederà adesso a Natsu e Lucy? Hihihi se volete saperlo recensite e godetevi la mia pazzia ^_^

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Capitolo 3
*** Team più forte ***


Team più forte
 
 
 
Raggiungemmo la gilda di mattina presto trovandola già abbastanza piena; lei era tutta gasata e in quel modo spalancò il portone dell’edificio e appena urlò che era tornata si scatenò il pandemonio vero e proprio. Nello stesso tempo in cui Lucy finì di urlare, due ragazze le saltarono a dosso, all’inizio pensai che avessero l’intenzione di abbracciarla e invece iniziarono una rissa. In tutto questo rimasi letteralmente shockato, anche se mi diedi del cretino considerando dov’ero; mi si avvicinò una ragazza dai lunghi capelli bianchi e occhi azzurri, dalla pelle candida, sembrava fin troppo a suo agio in quella confusione, -Ciao... posso esserti d’aiuto?- Mi chiese dolcemente
-Sì, mi chiamo Natsu e vorrei... ahi!- Fui sbattuto a terra da una ragazza completamente vestita invernale
-Stupida fiammella cosa credi di fare?!- Gli urlò inviperita la ragazza sopra di me
-Ma sta zitta miss acquazzone!- Ribadì la bionda
-Come mi hai chiamata!? Come osi brutta fiaccola!?- Saltandole a dosso
-Ma che cavolo?- Chiesi spaesato appena mi rialzai
-Scusale, Lucy e Juvia sono fatte così- sospirò la ragazza
-Juvia? Intendi la ragazza che per puro caso mi è caduta a dosso?- Chiesi curioso
-Sì... oh scusami! Non mi sono neanche presentata, mi chiamo Mirajane- sorridendomi
-Piacere di conoscerti- ricambiando il sorriso.
Stavo per spiegargli anche il motivo per cui mi trovavo lì, che purtroppo la ragazza fu scaraventata dall’altra parte della stanza per colpa di un ragazzo dai capelli identici a lei, però dalla pelle più scura e dalla muscolatura più pomposa della mia; la raggiunsi preoccupata chiamandola, ma prima di svenire lei mi rassicurò con un sorriso. Cercai di aiutarla a rimettersi in piedi, ma in un battito di ciglia, feci in tempo a nascondermi dietro al balcone; avrei voluto fermare quel baccano solo che, non prendetemi come codardo, solo che cercavo di non attirare l’attenzione su di me e di conseguenza essere coinvolto quelle risse da saloon.
-CHE SUCCEDE QUI!?- Urlò una voce possente che fece calare il silenzio, -Quante volte vi ho detto che se volete combattere lo dovete fare fuori!- Parlò una grossa ombra
-Ci scusi master- sussurrarono tutti i membri della gilda
-Molto bene adesso sistemate tutto- poco dopo l’ombra si rimpicciolì.
Mi azzardai alzare un attimo la testa da sopra il balcone e lì intravidi un vecchietto vestito in modo bizzarro e che dopo aver guardato i giovani a pulire saltò sul ripiano alle sue spalle e solo in quel momento si accorse di me e mi guardò curioso, -Chi sei ragazzo?- Mi chiese
-Mi chiamo Natsu signore!- Scattai sull’attenti
-Natsu eh?-
-Oh sì nonnetto! Natsu voleva far parte della gilda- cinguettò Lucy apparsa da chi sa dove al mio fianco
-Lo hai portato tu qui?- Gli chiese il master
-Sì ed è portentoso- sorrise
-Usa la più rara magia master! Usa la magia dei portarli!- Miagolò Happy ed io diventai rosso
-Mira!- Urlò il master guardandomi sorpreso per poi sorridere contento
-Eccomi, cosa succede?- Chiese cordiale
-Metti il marchio della gilda a questo ragazzo-
-Certo!- Canticchiò la giovane, -Allora Natsu di colore lo vuoi?-
-Giallo sulla mano destra- Gli porgo la mano.
Dopo neanche mezzo secondo ecco sfoggiare sulla mano destra il mio marchio di Fairy Tail, ero talmente felice che non mi accorsi di una cosa, ovvero Lucy che mi fissa con Happy sulla testa, -Ehi Natsu- richiamò la mia attenzione
-Ahhhhh!- Scattai di lato cadendo dallo sgabello su cui ero seduto
-Sei veramente strano- commentò Happy
-Che hai detto gattaccia?!- Sibilai
-Ohi ti andrebbe di andare in missione insieme?- Mi chiese invece Lucy
-Come?- Confuso
-Ma sì! Ti andrebbe di andar subito a lavorare insieme?-
-Ehm... sarei stanco e vorrei trovarmi una sistemazione- dissi un po’ impacciato
-Cerchi una sistemazione?- Mi sentii chiedere da una voce maschile.
Tutti e tre trovammo un ragazzo moro e occhi color rubino, aveva un semplice piercing sul sopracciglio sinistro e mi sorrideva cordiale, -Ehm... sì-
-Che maleducato che sono, mi chiamo Gajeel Redfox- mi porse una mano coperta da un guanto a mezze dita
-Piacere, mi chiamo Natsu- sorrido cordiale
-Ehi tappo! Che stai facendo?- Ci raggiunse una ragazza più alta di Gajeel dai lunghi capelli azzurri ed occhi castani tendenti al grigio
-Non chiamarmi così gamberetto!- Irritato Gajeel
-Non è colpa mia se sei basso e poi non chiamarmi in quel modo!- Irritata la ragazza in questione mollandogli un fortissimo pugno in testa
-Hahahaha! Lo sai Gajeel che non devi stuzzicare la ferraglia!- Scoppiò a ridere Lucy
-Cosa hai detto maleducata?!- Ed in questo modo quelle due iniziarono un’altra rissa.
Le guardai sconvolto e Gajeel si passò una mano tra i capelli neri e sospirò quasi divertito, -Ci farai l’abitudine tranquillo-
-Tu credi?- Chiesi confuso
-Sì, Levy è fatta così-
-Levy?- Confuso
-Oh giusto tu sei appena arrivato e di conseguenza non conosci tutti i membri della gilda... vuoi che ti indichi i principali?- Mi chiese
-Mi farebbe piacere- sorrisi
-Bene... allora quella con cui stavo litigando era Levy, è la dragon slayer del ferro- indicandomi la ragazza di prima che era vestita in arancione con annessa fascia per capelli del medesimo colore e sul viso vi erano due piercing per ciascun sopracciglio, due sul naso e uno sul labbro; -Invece quella nel tailleur azzurro e bianco è Juvia, usa la magia dell’acqua ed è soprannominata la donna della pioggia- annuisco.
Ad un certo punto, il mio sguardo passò su un ragazzo letteralmente in mutande che osservava le ragazze, quindi attirai l’attenzione del mio interlocutore chiedendogli chi fosse; il suddetto ragazzo morso quasi blu scuro come i suoi occhi che erano tendenti al nero ed ogni modo lui era seduto in mutande su una panca e guardava ogni tanto una delle ragazze, Gajeel ridacchiò e scosse la testa come se fosse sconsolato, -GRAY! RIVESTITI!- Gli urlò e quest’ultimo sobbalzò
-Come?- Si guardò e diventò rosso, -Non di nuovo!- Saltò in piedi in cerca dei vestiti
-Lui è Gray Fullbuster, è innamorato di Juvia, ma quest’ultima non lo fila- mi spiegò il moro
-Oh... comunque Gajeel perché prima mi hai chiesto se cerco una sistemazione?-.
Per tutta risposta, lui mi spiegò che la gilda aveva due edifici assestanti, che erano i dormitori maschili e femminili, ma quando mi informai meglio scoprii che mi sarebbe costato troppo ed io in quel momento non avevo molti soldi con me, sospirai affranto.
-Ohi Natsu!- Mi sentii chiamare
-Uhm? Oh che c’è Lucy?- Le chiesi
-Ti andrebbe allora di partire per una missione insieme?- Mi chiese
-Davvero?- Sorpreso
-Certo andiamo?-
-Aspetta, quale missione prendiamo?- Gli chiesi
-Faremo questa!- Mostrandomela.
La missione sembrava semplice e la ricompensa era allentante, era di 15'000J (Jewel) ed a quella strana proposta accettai, almeno avrei potuto farmi un po’ di soldi per cercare una casa graziosa per me, così accettai e la seguii verso la stazione. Appena saliti sul mezzo notai una cosa che avevo già visto ma che avevo completamente dimenticato, Lucy iniziò a sentirsi male e svenne sul sedile. Sorpreso provai a scuoterla per farla riprendere, -Lascia stare Natsu- mi disse Happy
-Perché è svenuta?-
-Vedi, Lucy essendo una Dragon Slayer ha un piccolo problema... lei si sente male ogni qualvolta si trova su un mezzo di trasporto-
-Incredibile- sussurrai preoccupato accarezzandole il viso
-Sì lo so, ma tranquillo è meglio che sia svenuta più tosto che sia sveglia- annuisce Happy
-Immagino- sussurrai di nuovo per poi tornare a guardare fuori.
Il viaggio durò tre ore filate, ma riuscimmo ad arrivare al villaggio dove dovevamo a fare la missione, come potemmo costatare io ed Happy, il lavoro fu facilissimo ma più volte dovetti impedire a Lucy di dare fuoco a cose che dovevano rimanere integre. Per farlo mi ritrovavo ad abbracciarla e stranamente mi sentivo a casa, però evitavo di darlo a vedere, mentre Happy non aiutava per niente. Dall’altro canto, invece Lucy sembrava una cosa normale per lei, scuotendo la testa, tornammo in città verso sera; stavamo dirigendoci verso la gilda quando delle urla ci fecero fermare e guardare alla nostra destra, una donna sulla sessantina aveva lanciato fuori di casa un ragazzo con annesse valige, -Sparisci maleducato!-
-Ma signora! Vi ho sempre pagato in tempo!- Gli urlava il giovanotto
-Me ne frego dei soldi! Tu sei un piantagrane!- Furibonda
-Invece non lo sono! Non troverà mai nessun altro a voler affittare il piano superiore vecchiaccia!- Sempre più furibondo.
Vidi Lucy scattare e mollare uno schiaffo al giovane e gli inveii contro, -COME TI PERMETTI BRUTTO IDIOTA!?- Prendendolo per il bavero
-Lucy calmati ti prego- cercai di calmarla
-No! Questo ragazzino ha insultato la signora Momoko!- Sospirai
-Ok, ma ci sono modi e modi non credi Lu?-
-Ehm...- lei lo lasciò andare
-Lascia stare ragazzo, Lucy è sempre stata così- ridacchiò la signora.
La guardai attentamente, mentre la bionda urlava soltanto contro quel babbeo maleducato e poi tornai a guardare la signora e poi il luogo in cui mi trovavo, sorrisi era proprio un bel posto non c’era che dire, -Mi scusi signora, poco fa ho sentito che affittate la parte superiore di casa vostra è vero?- Gli chiesi
-Sì giovanotto- la vidi annuire
-Quant’è l’affitto che chiedete?- Chiesi sempre più curioso
-2'000J al mese- sorrisi soddisfatto
-Posso chiederle in tal caso di poter vedere l’appartamento in questione?- La signora mi guardò sorpresa per poi sorridermi raggiante.
Momoko mi condusse al piano superiore per mostrarmi ciò che affittava, dovevo dirlo, quel posto era decisamente carino ed appena entrato potei vedere un bel salottino arredato con gusto, in un angolo della stanza c’era il letto da una piazza e mezza, molto comodo direi. Inoltrandomi sempre più, potei vedere due porte: una dava su una graziosa cucina e l’altra portava al bagno dove ci buttai un occhio; aveva un bel lavandino ampio ed una vasca stupenda e la cosa che mi sorprese era che intorno a quest’ultima c’era una tendina così se non si voleva fare il bagno ci si poteva fare la doccia senza rischiare di allargare troppo la stanza.
Nel momento in cui tornò Lucy, quasi preoccupata e quando ci vide rimase sorpresa, io e la padrona di casa ci stavamo godendo del the mentre parlavamo dell’appartamento, -Ma che state facendo?- Chiese confusa
-Prendiamo un the cara- rispose la signora Momoko
-Già e stavamo chiacchierando del più e del meno- sorrisi
-Ah... allora andiamo Natsu?-
-Eh? Dove scusa?- Confuso
-Alla gilda scemo... e poi non dovresti cercare un posto dove dormire per stasera?- Divertita
-No, sono apposto... ora scusa Lu, ma vado a dormire... notte e grazie per il the signora Momoko- feci un inchino e andai nel mio neo appartamento
-Notte giovanotto- mi sorrise la proprietaria.
I giorni si susseguirono tranquillamente tra le missioni con Lucy e quattro chiacchiere con i ragazzi alla gilda; scoprii che nonostante Levy e Lucy amassero le risse c’era qualcos’altro che le univa ed era l’amore per i libri. Non ci potevo credere, una come Lucy amava leggere e questa cosa non l’avrei mai immaginata; sospirai finché le porte dell’edificio non furono spalancate da Jet, il mago più veloce della gilda, aveva uno sguardo preoccupato sul viso, sembrava aver ricevuto una brutta notizia.
-Ragazzi!- Urlò bianco
-Che succede Jet!- Gli chiese preoccupato Gajeel
-Lei... sta arrivando!- Urlò sempre più pallido
-CHE!?- Urlarono preoccupati
-Ma che bello Erza sta tornando- cinguettò Mirajane
-Chi è Erza?- Guardai la barista
-Oh già, tu non la conosci visto che è da quattro mesi che è via-
-Erza è un mostro- balbettò Gray sempre in mutande
-Gray rivestiti!- Lo riproverò Cana
-Non di nuovo- andando a ricercare i vestiti.
Guardai in giro e notai che molti erano intenti a fuggire e Lucy sembrava bloccata sul posto, così preoccupato gli svolazzai una mano davanti agli occhi, -Lucy?- La richiamai
-Eh?- Confusa
-Mi spieghi perché tutti stanno... scappando?- Confuso
-Beh... vedi Erza è una maga di classe S, dunque è molto forte, dolce e gentile, ma ha un pessimo carattere ed è fin troppo autoritaria- sospirò
-Un po’ come il master pensai ad alta voce-
-Hahahaha!- Scoppiò a ridere Lucy
-In effetti, si dice che Makarov vorrebbe lasciare il posto proprio a lei o ad Laxus- Commentò Cana
-Non avrebbe tutti i torti, sarebbe meglio lei che lui- sibilò Mirajane.
Nel tardo pomeriggio, in gilda, arrivò una ragazza in armatura dai lunghi capelli scarlatti e due occhi castani; con se aveva un grosso corno ricurvo di qualche animale e alla base di quell’oggetto era pieno di pietre preziose, come se lo avessero decorato per renderlo più bello. Dalle espressioni che avevano molti nel vederla, dedussi che effettivamente doveva essere quell’Erza di cui tutti mi parlavano, -Sono tornata e... che succede?- La sentii chiedere confusa
-Oh ciao Erza ben arrivata- le sorrise cordiale Mirajane
-“Sì, adesso ho la conferma”- pensai osservandola bene
-Dove sono tutti? Mah... senti dov’è il master?- Le chiese
-Ad una riunione del concilio- con tranquillità e l’altra si girò verso l’uscita
-Capito... Lucy!- Bloccandola sulla porta
-Ehm... sì?- Chiese titubante girandosi verso la ragazza
-Tu e Juvia mi servite per una missione importante-
-Io con lei non ci vado in missione!- Ringhiarono entrambe
-State litigando voi due?!- Le guardò furiosa/incuriosita
-Ma no! Io e Juvia andiamo molto d’accordo!- Stringendola a se
-Aye!- Cinguettò Juvia pallida più del normale.
Per tutta risposta la rossa sorrise più rilassata e tornò a guardare l’albina dall’altra parte del balcone, mentre io ero rimasto sorpreso dall’atteggiamento, quasi esagerato delle due ragazze e ripensandoci, mi ritrovai a ridere sotto i baffi.
-Erza accetterò questo incarico con lei, ad una condizione-
-Quale?-
-Quando torniamo mi dovrai affrontare!- Venendo avvolta dalle fiamme
-Ma fammi un piacere- schiocco le dita Juvia e della pioggia cadde su Lucy
-Per me non ci sono problemi- sorrise la rossa
-Bene! Sono tutta un fuoco!- Ghignò Lucy uscendo fuori con Juvia.
Dopo aver visto le tre ragazze andare, la mia attenzione fu catturata da Mirajane, che dopo aver pulito l’ennesimo bicchiere, mi raggiunse; mi chiese il favore di seguire Erza e le altre, con la speranza che una figura maschile le tranquillizzasse un po’, per tutta risposta accettai anche se un bel po’ scettico in merito. Il giorno dopo, mi ritrovai in stazione seduto su una panchina con Happy in grembo; a pochi metri di distanza, vi erano ovviamente Lucy e Juvia erano occupate a discutere tra loro incuranti degli altri. In tutto questo però, la mia pazienza stava per esaurirsi del tutto ed ero pronto ad alzarmi ed inveire contro si loro, che per mia fortuna arrivò Erza.
-Non starete litigando voi due vero?- Chiese alle due ragazze che prontamente si abbracciarono
-Ma che dici, siamo amicissime!- Dissero in coro le due
-Molto bene... uhm? E tu chi sei?- Mi chiese appena mi vide
-Mi chiamo Natsu e Mirajane mi ha chiesto di accompagnarvi-
-Piacere, mi chiamo Erza e avere delle forze in più sarà comodo- mi sorrise.
La missione consisteva nel proteggere un artefatto maligno per un pezzo in treno e ci fu un’unica difficoltà, Lucy ed il suo problema con i mezzi di trasporto. Per il resto del viaggio successe tutto in fretta, il treno fu attaccato da un gruppo di una gilda oscura, Erza e Juvia se la cavavano più tosto bene, Lucy con un po’ di difficoltà riuscì a cavasela e in quanto a me, beh... chiamai a me Taurus e Leo, rispettivamente spiriti della costellazione del toro e del leone. Facevo ancora fatica ad evocare più di uno spirito alla volta, ma me la cavavo e per nostra fortuna, i nostri avversari erano temibili, ma non troppo impegnativi. Purtroppo come avevo detto facevo ancora fatica evocare due spiriti in contemporanea e di conseguenza svenni.
Nel momento in cui mi ripresi mi ritrovavo in un vagone ancora intatto del treno in cui viaggiavamo, mi alzai piano e poi vidi Juvia porgermi un bicchiere d’acqua, -Fa piano- mi sorrise
-Ehm... grazie-
-NATSU!- Fui avvolto da due paia di braccia
-Eravamo preoccupate!- Mi spiegò Happy
-È vero- si aggiunse Lucy accarezzandomi stranamente i miei capelli
-Cos’è successo?- Chiesi ad Erza che non aveva ancora parlato
-Tutto a posto, la missione sta procedendo bene- mi sorrise per poi farsi seria, -Natsu la prossima volta non esagerare o rischiamo di perdere Lucy-.
Guardai Lucy che diventò rossa e scattò a sedere sul sedile di fronte al mio ed infine svenire dopo essersi ricordata su cosa viaggiava. Guardai Juvia che scrollò le spalle e poi guardai Happy che sospirò un “te lo spiegherò dopo”. Tornati alla gilda tutti iniziarono a farci domande sulla missione e stupendosi che per una sola missione, Erza, Lucy e Juvia fossero andate perfettamente d’accordo e con sommo stupore Lucy e Juvia spiegarono con calma che anche il mio aiuto era stato veramente essenziale, ma ciò che mi stupì più di tutto, fu che l’intera gilda urlō: -ECCO IL TEAM PIÙ DI FAIRY TAIL!-.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
 
Ciao Ragazzi come va? Piaciuto? Spero di non avervi deluso, allora secondo voi cosa accadrà adesso? Lo vedrete nel prossimo capitolo, ma prima di tutto RECENSITE in molti ^_^ ciao!

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Capitolo 4
*** Lisanndo e Romeo ***


Lisanndo e Romeo
 
 
 
Dopo la missione nel proteggere quel manufatto magico potentissimo, a Fairy Tail erano iniziate a fioccare tantissime missioni di qualsiasi genere e di qualsiasi cifra. Una mattina di quelle che sembravano perfette, successe una cosa che mi diede conferma di un fatto, qualcuno durante le notti si intrufolava in casa mia e veniva dormire con me e spariva prima che mi svegliassi. Quella mattina, di fatti, beccai i due intrusi che si recavano da me ogni notte, le due intruse non erano altro che Happy e Lucy; la prima stava comodamente dormendo tra il mio petto e quello prosperoso di Lucy, quest’ultima non si sa come, si teneva stretta a me come se fossi il suo scoglio di salvezza in mezzo ad una tempesta. La prima cosa che feci fu valutare la situazione e poi cercare di alzarmi liberarmi dalla sua presa, ma inutilmente; sospirando rassegnato mi avvicinai al suo orecchio, -Ehi piccola? Su svegliati- sussurrandole all’orecchio in modo dolce
-Mmmm... altri cinque minuti mamma- ghignai e mi misi ad un millimetro dal suo viso
-Su Salamander, se non ti svegli mi toccherà usare un altro metodo più intimo-
-Ma che... AAAAAAH!- Cadette dal letto rossa avendomi visto ad un millimetro dal suo viso
-Oh cielo! Hahahaha!- Scoppiai a ridere come un cretino.
Lei mi guardò furiosa per poi lanciarmi un cuscino in faccia che lo presi in pieno, ma continuai a ridere, finché non svegliai Happy, -Che succede?- Chiese assonnata la gatta
-Niente Happy, solo che la tua amica è un imbranata- ridendo
-Ah si? Non è colpa mia se mi fai venire un infarto di prima mattina- ringhiò la giovane
-Ma non sono io che dorme in casa altrui senza permesso e so per certo che non è la prima volta che lo fai biondina- incrociai le braccia al petto.
La vidi diventare sempre più rossa mentre notavo che il suo sguardo percorreva i miei pettorali scolpiti, credo che solo in quel momento si accorse che avevo dormito solo con dei pantaloni di una vecchia tuta, -NATSU! Mettiti una maglietta e muoviti!- Dandomi le spalle
-Vi piaceteeeeeeeeeeeee!- Ridacchiò Happy
-STA ZITTA HAPPY!- Urlammo io e Lucy in contemporaneamente
-Se, se-
-Noi andiamo in gilda ti aspettiamo lì!- Urlò Lucy prendendo la gattaccia per poi uscire dalla finestra.
Scossi la testa divertito per la situazione e per come l’avevo messa in imbarazzo; ridacchiano mi cambiai e raggiunsi la gilda dove fui accolto dal solito schiamazzo e dal solito baccano, ma sta volta fui centrato in pieno da un getto d’acqua di Juvia. Juvia si bloccò e divenne più pallida del normale e guardò con occhio preoccupato Lucy, che appena mi vide bagnato venne da me, -Tutto bene?- Dolce asciugandomi con le sue fiamme
-Sì, non preoccuparti, almeno mi sono fatto una seconda doccia anche se non voluta-
-Scusami Natsu kun, non volevo colpire te-
-Fa nie...- mi bloccai nel vedere che la bionda fulminava la turchina
-Scappa Juvia scappa!- Sussurrò Lucy
-Tsk! Io non...- e da lì iniziò un’altra rissa che prontamente scampai avvicinandomi al balcone
-Vuoi qualcosa da bere?-
-Sì grazie, un the al limone- sorrisi a Mirajane
-Rivale in amore- sentii bisbigliare e mi girai, -Eh? Che c’è Gray?- Confuso
-Natsu vuole rubare a Gray la sua Juvia sama- sospirai.
Ogni giorno mi dimenticavo che Gray era ossessionato da Juvia; non riuscivo capire cosa avesse Juvia da rendere Gray così... protettivo e possessivo nei suoi confronti. Scrollando le spalle tornai a bere il mio the, quando entrò Erza con un volantino in mano; si bloccò nel vedere quelle due discutere, -Ehi voi due!- Indicando Lucy e Juvia, -Non starete litigando vero?-
-Ma che dici Erza, io e Lucy andiamo d’accordissimo!- Cinguettò pallida Juvia
-Aye! Ci voliamo mooooooolto bene visto?- Lucy abbracciò Juvia
-Molto bene ragazze- sorrise per poi raggiungermi, -Ehi Natsu tutto bene?-
-Ciao Erza... tutto bene grazie e te?- Le sorrisi
-Anche grazie, ma... perché parte dei tuoi vestiti sono bagnati?- Confusa
-Ehm...- non sapevo che dire
-È colpa mia Erza- spiegò Juvia; -Stavo... giocando al tiro al bersaglio con Lucy che senza volerlo Natsu si è ritrovato nel mezzo della mira che non ce ne siamo accorte e di conseguenza si è bagnato-.
Rimasi sbalordito dalla bravura di Juvia a trovare velocemente una scusa, dall’altro canto Erza rimase per un po’ in silenzio ed infine sospirare, come se fosse solo esasperata, ma nulla di grave; dopo di che ci guardò con calma, -Ok, Lucy, Juvia, Gray e Natsu oggi verrete con me in missione-
-Di nuovo!?- Sbraitarono le ragazze
-Qualche problema?- Chiese la rossa in modo fermo
-Ma certo che no!- Dissero in fretta le ragazze
-Ok io accetto, vado a fare le valige- dissi prima di uscire dalla gilda
-Ti aiuto io Nat!- Mi seguì Lucy
-Sei sicura di volerlo fare?- Appena rimasti soli per strada
-Certo!-
-Uhm... ok, tanto mi devi ancora una spiegazione-
-Quale scusa?- Chiese lei confusa
-Perché ti infili nel mio letto, non hai una casa tua?-
-Certo, ma il tuo letto è comodissimo- mi sorrise come nulla fosse.
Mi passai una mano tra i capelli ed entrai casa per fare la valigia, ora che ci pensavo, che missione era quella che aveva scelto Erza? Guardai Lucy che guardava il mio armadio e decidere cosa secondo lei dovevo mettere in valigia, -Ehi Lucy, secondo te che missione ha preso Erza?-
-Non lo so, ultimamente mi sono accorta che non dorme più al dormitorio- scrollò le spalle
-Davvero?- Sorpreso
-Già... ora però è meglio raggiungere gli altri alla stazione... non la voglio far incazzare più del dovuto- rabbrividì
-Paura di lei?- Ridacchiai
-Qualche problema?- Mi guardò furiosa
-Tranquilla fiammella, ti proteggo io dalla fata cattiva- ridacchio mentre cerco d’uscire
-Ehi! Aspetta! Ti dimentichi le chiavi!- Mi girai e mi accorsi di una cosa insolita.
Lucy aveva tra le mani le mie chiavi ed in contatto con il portachiavi, sembrava illuminarsi di sua spontanea volontà, mi avvicinai e le presi senza che lei potesse accorgersi, -Hai ragione pigrona andiamo- uscendo
-Ehi! Non sono una pigrona- mi urlò dietro
-Se, se, stamattina mi hai scambiato per fino per tua madre- ridacchio
-Ti ho scambiato per Layla?- Mi guardò sconvolta
-Chi è?-
-Mia madre, lei si chiamava così- inclinai la testa di lato
-Non me lo hai mai detto-
-Davvero? Strano- si grattò la testa confusa.
Arrivati in stazione, sospirai stanco e quindi mi sedetti su una panchina per aspettare gli altri; i primi ad arrivare furono Juvia che sembrava esasperata e un Gray attaccato al suo braccio e nel vedermi mi fulminò con lo sguardo e poco fui invaso dalla grandine, -Ahi!- Mi lamentai per ogni chicco che mi colpiva
-Che succede?- Chiese Lucy vedendomi coprirmi di grandine
-Non centro nulla sta volta... GRAY!- Juvia lo guardò furiosa, -Lascia stare Natsu kun subito!- Lo fulminò furiosa
-O... o... ok Juvia sama- facendo smettere la grandine sopra la mia testa
-Scusate ragazze- ci raggiunse Erza, -Sta volta perché Natsu è ricoperto dalla grandine?- Chiese confusa
-Non... lo... so- rabbrividendo
-Ci penso io- cinguettò Lucy abbracciandomi forte
-Ehm... grazie- sentendomi meglio
-Colpa di Gray Erza... non so perché ma poco dopo averlo visto ha fatto grandinare sulla sua testa- esasperata Juvia
-Gray!?- Lo fulminò a sua volta Erza
-Ehm... Erza... che lavoro dobbiamo svolgere?- Cercai di cambiare argomento.
Per mia fortuna ci riuscii e poco prima di salire sul treno Erza ci spiegò che dovevamo raggiungere un villaggio molto lontano, vicino ad un vulcano addormentato e lì il sindaco ci avrebbe spiegato meglio l’incarico. Come al solito appena mettemmo piene su un vagone Lucy iniziò a stare male, preoccupato le feci velocemente mettere la testa sulle mie gambe e gli accarezzai la pancia in modo delicato e poi i capelli, pian piano si addormentò dolcemente.
-Wow! È la prima volta che vedo Lucy cadere addormentata così velocemente- commentò Erza, -Come hai fatto?-
-È una vecchia tecnica che usava mia madre con me quando avevo un po’ troppa nausea per aver mangiato troppi dolci- ridacchiai rosso
-Funziona anche in questo caso, bravo Natsu kun!- Mi lodò Juvia
-Rivale in amore- sibilò sotto voce Gray.
Viaggiammo in questo stato per sei ore consecutive e raggiungemmo la stazione prefissata verso sera; Erza propose di affittare una stanza per quella notte e riprendere il viaggio il giorno seguente. La proposta fu accolta con felicità da tutti e così fu, prendemmo tre stanze, una per me, una per le ragazze l’altra per Gray, ci fu solo un problema dopo neanche mezz’oretta che ero a letto percepii la presenza di qualcuno, non una persona qualsiasi, ma ben sì di Lucy. Fui tentato di girarmi e chiederle che ci faceva lì, sta volta ero sicuro che la scusa di quella mattina non poteva valere, la camera in cui dormivamo non era certo quella mia a Magnolia, ma lascia stare perché avevo fin troppo sonno.
Il giorno dopo ci alzammo tutti di buon ora e ci trovammo tutti nell’hall, Erza sembrò sorpresa di vedere me e Lucy raggiungerli insieme, -Non centro nulla Erza, me la sono trovata di nuovo in camera mia- sospirai esasperato
-Di nuovo?- Mi chiese confusa
-Sì, anche ieri mattina me la sono beccata sotto le coperte-
-Ah... ok... sorvoliamo sulla questione e mettiamoci in marcia-.
Per raggiungere il villaggio in questione ci vollero quasi tre ore di cammino senza pause e alle sue porte notai una cosa strana da parte di Lucy. Nel momento in cui mise piede in città, lei si bloccò ed iniziò ad annusare l’aria circostante in cerca di non si sa quale odore per poi partire a razzo. Confusi la seguimmo e poco dopo la vedemmo abbracciata ad un ragazzo dai capelli bianchi a caschetto ed occhi azzurri, questo ragazzo sembrava un po’ spaesato da come Lucy lo abbracciava.
-Ehm... scusami, ma tu chi sei?- Le chiese
-Non... ti ricordi chi sono?- Un po’ triste
-Purtroppo no- scosse la testa
-Lisanndo... sicuro di non ricordare nessuno di noi?- Chiese invece Erza
-Com’è possibile?- Chiese Juvia
-Amnesia- disse una voce dolce alle nostre spalle.
Ci girammo e trovammo un bambino/ragazzo dai capelli corti color nero/blu e occhi castani, indossava un gilet che metteva in mostra il suo corpicino scolpito, dei pantaloni corti color verde prato, delle scarpe marroni ed intorno ai polsi aveva dei polsini neri che entrambi avevano i simboli di due ali spiegate. Tutti noi lo guardammo pronti ad avere delle spiegazioni e lui lo dovette averlo intuito.
-Mi chiamo Romeo e sono il Dragon Slayer del vento, sono io che mi occupo di lui- ci spiegò
-Piacere, noi siamo maghi di Fairy Tail e siamo qui...-
-Per l’incarico del sindaco immagino e per pura causalità avete ritrovato il vostro amico giusto?- Finì per lei Romeo
-Esatto, ma ora...-
-Sentite andate prima a fare il vostro lavoro e poi con calma vi racconterò tutto ciò che so- spiegò Romeo
-Ok... a presto- sospirò Erza.
L’incarico di per se non fu difficile, dovevamo raggiungere la cima dell’ex vulcano e raccogliere una preziosa erba che purtroppo per il momento cresceva in quel punto. Come già detto la missione non fu difficile e dopo aver raccolto l’erba rara tornammo in paese dove ci aspettò la ricompensa e le spiegazioni di quel ragazzo. Il giovane ci accolse in casa sua, mentre Lisanndo preparava il the per noi tutti che ne prendemmo una tazza ed io li guardavo e ascoltavo senza proferire parola, visto che io personalmente non conoscevo quel ragazzo. Ci raccontò circa due anni prima, si trovava sulla riva del fiume lì vicino a raccogliere delle erbe mediche per se e per il villaggio e fu sulla sponda che aveva trovato Lisanndo pieno di ferite sul tutto il corpo, ma soprattutto un grosso e pericolosissimo taglio alla testa. Preoccupato andò a vedere e con sua somma sorpresa era ancora vivo, così lo portò a casa con l’aiuto di Charlie, il suo gatto, e lì iniziò a curarlo con la magia ed appena si svegliò scoprì che aveva avuto un’amnesia pesante e l’unica cosa che ricordava era il suo nome e che era un mago.
Sull’intera stanza calò un silenzio tombale rotto dai sospiri, per poi un esplosione da fuori ci fece uscire tutti, in mezzo al paese vi era un manipolo di maghi oscuri. Da quanto capimmo volevano sapere della pianta, che noi stessi avevamo raccolto, il capo villaggio fece finta di non saperne nulla, pessima mossa, infatti uno dei maghi cercò di colpirlo con una magia potentissima, ma fu salvato dall’intervento di Erza. Da lì scoppiò il finimondo e dovemmo combattere per salvare la città; in compenso potemmo vedere che Romeo e Lisanndo sapevano combattere pure loro, sorrisi che poi mi morì nel vedere che nonostante non li conoscessi bene e che l’albino avesse perso la memoria, lui e Lucy facevano una bella coppia in combattimento e questo dovevo dirlo, mi fece un po’ male. Non saprei dire il perché, ma vedere quei due andare così in sincronia, mi fece sentire un po’ di troppo e purtroppo perso nei miei pensieri non mi accorsi dell’attacco del mio nemico che mi fece finire contro una parete di una casa vicino.
-NATSU!- Urlò Lucy per poi abbattere il mio avversario
-Tutto bene ragazzo?- Mi chiese Romeo
-Sì, sì, ora scusatemi- per poi evocare uno dei miei spiriti che diede man forte a Lucy
-Non stancarti troppo- mi disse Lucy
-Ti preoccupi per me?- Ironico, -Grazie ma ce la faccio anche da solo!- Per poi buttarmi nel corpo a corpo.
Lucy ci rimase quasi di sasso nel sentire la mia risposta, ma non lo diede subito a vedere, perché eravamo in una battaglia molto importate. Per nostra fortuna i maghi oscuri furono battuti e consegnati alle autorità, ma a caro prezzo, il villaggio era completamente distrutto, -Ragazzi...-
-Ci dispiace per aver distrutto il vostro villaggio- cominciò Erza
-Non vi preoccupate, ma vogliamo chiedervi un favore... potreste portare con voi Lisanndo e Romeo?-
-Perché? Noi vogliamo restare qui!- Urlarono i due ragazzi
-Mi dispiace, ma per il bene di tutti noi e l’intero villaggio ci sposteremo altrove e vorremmo che voi andaste con loro- commentò deciso il sindaco
-Come volete- disse dispiaciuto Romeo
-Per me va benissimo, voglio recuperare la mia memoria e penso che tornare con loro mi potrebbe aiutare- spiegò invece Lisanndo
-Allora resterò con te Lisanndo, devo controllare se andrà tutto bene- disse serio il moccioso.
Dopo aver salutato tutti, ci mettemmo in marcia per raggiungere la stazione più vicina per tornare a casa, Lucy si era messa a chiacchierare con il giovane albino per tutto il tragitto. Sul treno invece Lucy, come niente fosse si mise seduta vicino a me, -Mi faresti la stessa cosa che hai fatto all’andata?- Un po’ imbarazzata
-Ehm... ok-
-Se vuoi Lucy-sama posso usare un incantesimo per farti stare meglio mentre viaggi-
-Ehm... ok- sorpresa
-Bene-.
In quel modo Lucy fu investita dall’incantesimo di Romeo e in pochi secondi stette meglio e poté tornare a chiacchierare con Lisanndo cercando di fargli tornare la memoria.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo belli che dite? Stupendo e come mi aveva chiesto uno di voi... ho fatto apparire Lisanna inversione maschile e diversamente dal manga, perché se avessi dovuto mettere un pezzo della saga di Edolas mi sarei dovuta scavare la fossa da sola ^^”... ma parliamo della storia... che dite? Lucy e Lisanndo si metteranno insieme? Natsu capirà che si è innamorato della biondina? Se volete saperlo recensite ed abbiate pazienza nell’aspettare il prossimo capitolo.

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Capitolo 5
*** Insieme ***


Insieme
 
 
 
Arrivati in gilda come di nostra abitudine avvisammo che eravamo arrivati e nel momento in cui entrammo in gilda, molti nostri compagni si girarono e sui loro sguardi lessi stupore e felicità quando si accorsero di Lisanndo. I più felici ovviamente furono i suo stessi fratelli che corsero ad abbracciarlo in lacrime, sorrisi pure io nel vedere quella scena per poi nascondermi nel vedere il povero ragazzo essere sommerso d’abbracci visto che per i membri della gilda erano passati anni dall’ultima volta che l’avevano visto. Per nostra fortuna ci pensò il nostro master a sedare un po’ la felicità attirando su di se l’attenzione di tutti, -Calma ragazzi!- Scattò in piedi Makarov
-Master volevamo presentarle Romeo, come Lucy e Levy, anche lui è un Dragon Slayer-
-Piacere e sono usare la magia curativa- si mise sull’attenti il moccioso
-Piacere ragazzo- commentò il master
-Sono venuto con loro, per stare accanto a Lisanndo, il vostro ragazzo ha perso la memoria- spiegò Romeo
-COSA!?- Scattò Elfman, -Questo non è da vero uomo!-
-Ma che centra adesso questo?- Sentii mormorare da uno
-Per me basta che Lisanndo stia bene e che sia tornato, la memoria la potrebbe comunque recuperare- sorrise Mirajane
-Giusto! Potremmo chiedere anche un parere a Porlyusica- propose Lucy eccitata.
Il master annuì per quella proposta e mandò uno dei maghi più veloci della gilda da questa Porlyusica, che scoprii essere la maga medico della gilda. Nel frattempo mi ritrovai a chiacchierare con Gajeel del più e del meno, mentre notai che Lucy parlava con Lisanndo e la sorella di quest’ultimo. Facendo tutto questo, non mi accorsi che erano trascorse diverse ore prima che una donna entrò seguita dal membro della gilda, Porlyusica assomigliava alla madre di quella maghetta che ogni tanto vedevo gironzolare intorno a Lucy di nome Wendy. In ogni modo la donna portò Lisanndo e Romeo di sopra dove vi era l’infermeria per parlare più tranquillamente e in quel frangente Lucy mi si avvicinò con il suo solito sorriso.
-Ehi Nat! Tutto bene?- Sedendosi al mio fianco
-Certo e tu? Felice di riavere in gilda Lisanndo?-
-Sì! Mi era mancato molto devo dire- sorrise
-Posso farti una domanda particolare?-
-Certo chiedi pure- sorrise
-Beh... ecco che magia utilizza di preciso?-
-La sua famiglia usa il Take Over. Mirajane usa il Satan Soul, Elfman il Beast Soul invece Lisanndo il Animal Soul-
-In poche parole Lisanndo può trasformasi in qualsiasi animale?-
-Beh... la sua magia le permettete di utilizzare ed avere delle caratteristiche animali ma per quanto ricordo non poteva completamente trasformarsi- si grattò la nuca.
Mi ritrovai ad annuire distratto, perché mi accorsi solo in quel preciso momento che erano passate delle ore prima da quando Lisanndo era entrato in infermeria e per me si era un po’ fatto tardi così decisi di tornare a casa, ma in quel momento l’albino rientrò in gilda. Notai con la coda dell’occhio che Porlyusica aveva guardato Makarov un po’ pensierosa per poi rientrare nella stanza e nessuno si azzardò a parlare, finché Mirajane si avvicinò al fratello e gli chiese semplicemente cosa la donna gli aveva detto; l’altro la fissò un po’ titubante dopo di che le disse che Porlyusica avrebbe tentato con una pozione delle memoria, ma anche lei non era del tutto speranzosa. Come c’era d’aspettarselo, Mirajane e Lucy lo abbracciarono e lo assicurarono che lo avrebbero comunque aiutato a recuperare i ricordi perduti.
Tornato a casa, feci una doccia e pensando d’essere solo ne uscii con solo un asciugamano intorno alla vita e nel momento in cui entrai in camera mia mi bloccai seduta istante. Seduta sul mio letto con un... babydoll rosa quasi trasparente c’era Lucy che guardava il soffitto, -E tu che ci fai qui?-
-Il tuo letto è comodo!- Mi sorrise
-Chi ti ha dato quel coso?- Pallido
-Uhm? Oh una tipa strana-
-In che senso strana?- Preoccupato di aver intuito chi fosse
-È comparsa una ragazza dai capelli fucsia e vestita da maid e mi ha messo questo coso dicendo... così affascinerà il principino per poi scomparire- inclinò la testa di lato, -Però non capisco cosa voleva dire con quella frase-
-Lasciamo perdere... potresti cambiarti?-
-Non ho com’è il cambio visto che quella tipa è scomparsa con i miei vestiti che avevo in torno-.
Mi passai una mano tra i capelli, era l’opera di Virgo che era uno dei miei spiriti stellari, quasi esasperato andai verso il mio armadio dove gli lanciai una vecchia tutta, dicendogli di mettersela, mentre io mi sarei cambiato in bagno. Molto rossa in viso la sentii balbettare un ringraziamento, dopo di che mi misi sul divano a dormire, visto che mi era sembrato maleducato cacciare via Lucy, solo perché era una ragazza nulla di più sia chiaro. Il giorno dopo, andai in gilda presto per cercare un lavoro che mi permettesse di pagare il mio affitto e stavo scrutando la bacheca quando mi si avvicinò Lisanndo e questo lo notai con la coda dell’occhio, ma tornando alla bacheca sperai che non venisse veramente verso di me. Purtroppo la mia speranza fu vana, visto che mi si affiancò e mi guardò curioso, come se cercasse un modo per approciarsi a me in modo cortese, -Ehm... scusami?-
-Uhm?- Mi girai a guardalo negli occhi
-Tu sei Natsu vero?-
-Sì... se vuoi che ti aiuti a ricordare non posso, mi dispiace- gli sorrido un po’ dispiaciuto
-No, no- scosse la testa, -So che sei un mago che si è aggiunto di recente- mi sorrise
-Ah... ehm... che cosa vuoi da me?- Inclinai la testa di lato confuso
-Volevo sapere se tu e Lucy stavate insieme-
-Come?- Confuso
-Mia sorella Mira, mi ha detto che ultimante tu e Lucy state molto spesso insieme- calmo.
Guardai di sfuggita la barista che sorrideva cordiale e divertita dalle situazioni in generale che accadevano nella stanza, per poi guardare il ragazzo davanti a me egli sorrisi un po’ impacciato, -No Lisanndo, io e Lucy siamo solo amici, le sono molto debitore-
-In che senso?- Confuso
-Le devo la vita- scrollai le spalle per poi tornare alla bacheca
-Cerchi un lavoro?- Annuii un po’ esasperato
-Sì, a differenza di molti qui, devo pagare l’affitto- presi una missione a caso e raggiunsi Mira, -Ohi Mira!-
-Dimmi Natsu-
-Prendo questo lavoro- sorride
-Ok stai...- fu interrotta da Lucy
-Vai in missione?- Mi chiese la bionda attaccata al mio braccio
-Ehm... sì- la guardai confusa
-Bene verremo anche noi- mi sorrise indicando lei e Happy.
Mi ritrovai a sospirare senza farmi vedere, non ero proprio entusiasta di portarmele a presso quella volta, senza commentare o negare mi avviai verso l’uscita; eravamo quasi fuori quando Lisanndo si propose di venire con noi. Già portarmi Lucy ed Happy dietro non era stato nel mio piano, ma portarmi dietro anche l’albino era fuori discussione, ma nel vedere lo sguardo di Lucy non potei dirgli di no, così demmo appuntamento alla stazione. Poco dopo io e Lucy, che me l’ero ritrovata alle calcagna mentre tornavo a casa a prender i soldi per il treno ed un cambio d’abiti, ci dirigemmo proprio in stazione dove trovammo Lisanndo con una piccola saccoccia, dove presumi ci fosse anche per lui le sue cose. Da lì, prendemmo il treno per raggiungere la nostra destinazione, ma una volta saliti, Lucy iniziò ad avere il suo solito problema; di conseguenza si mise al mio fianco e poi fece una cosa che mi imbarazzò molto, mise la sua testa sulle mie gambe e con fatica prese un mio polso e lo mise sullo stomaco o meglio quasi al di sotto del bacino. La cosa, fece sì che io e Lisanndo diventammo rossi, per poi veloce posai meglio la mano sul suo ventre ed iniziai a fargli il massaggio alla pancia in modo delicato e subito dopo lei iniziò a dormire meglio.
La missione era di catturare un mostro e riportarlo alle autorità, una specie caccia all’uomo solo che al posto dell’uomo si potrebbe dire alla bestia, in ogni caso grazie al fiuto di Lucy lo trovammo con facilità. Per catturarlo ci vollero parecchie ore e diversi scontri, non fu per niente facile mettergli le catene, infatti in uno scontro Lisanndo ebbe la peggio, cioè fu scaraventato lontano da me e Lucy e sbatté la testa. A quella vista Lucy si surriscaldò e iniziò a darci dentro furiosa ed io lo stesso, solo che non ero furioso come lei ma era pur sempre un mio compagno di gilda anche se non lo conoscevo bene e andava giustamente vendicato. Alla fine giornata, riuscimmo a catturarlo e riportarlo alle autorità competenti ed venimmo pagati, ma prima di tornare facemmo visitare Lisanndo per accertarci che non avesse nulla di grave.
Da quella missione, passarono diversi giorni, in cui potei vedere Lisanndo in girare sempre intorno a Lucy, senza lasciarla sola un minuto, finché un giorno non so bene come ma il ragazzo prese Lucy per un polso e la baciò davanti a tutti. Lì per lì, tutti rimasero sconvolti per il gesto, dopo di che si inginocchiò davanti a lei e gli chiese di essere la sua ragazza; tutti pensarono al medesima cosa, Lucy aveva capito appieno il gesto e lui approfittandone spiegò in quel modo avrebbe ricordato più velocemente ed ingenuamente Lucy accettò. A quella notizia non so cosa mi prese, ma mi sentii invadere dalla rabbia e dalla tristezza, ma riuscii a mascherare bene ciò che provavo al meno credevo, infatti alcuni miei amici mi fissarono preoccupati. Così da quel giorno iniziai ad andare in missione da solo, non me la sentivo ancora di affrontare Lucy, ma non sempre era stato possibile, conoscendo Erza. Quest’ultima cercava di aiutarmi con scarsi risultati, poi c’erano Juvia e Gray, la prima cercava a modo suo di capire cosa provava Lucy e cercava di allontanarla da Lisanndo e Gray cercava anche lui, dopo non so quante volte gli ho detto che non mi interessava Juvia cercava di tirarmi su il morale. Quando invece ero costretto andare con loro tre in missione, veniva in automatico portarci pure Lucy per non distare troppi sospetti, ma Lisanndo si intrometteva sempre più con la scusa di voler stare con la fidanzata e che non si fidasse di me e Gray. In tutto questo, avevo notato Mirajane, osservare il fratello con preoccupazione, come se da un momento all’altro Lisanndo potesse commettere qualcosa di stupido. Non era la sola, anche Elfman e sembrava che loro due sapessero qualcosa che tutti noi ignoravano e un pomeriggio mentre in gilda c’era il solito caos li sentii discutere tra di loro. Non avevo intenzione di origliare, sia chiaro, ma le loro espressioni mi fecero mettere in allerta, -Ho paura del trambusto che potrebbe crearsi far qualche giorno- disse lui
-Lo so Elf, ma c’è un’altra cosa che mi preoccupa- mormorò lei
-Quale?- Chiese di nuovo lui
-Cosa accadrà quando Lisanndo verrà messo alle strette?- Scosse la testa, -Questa storia non mi piace-
-Lo so Mira, ma non possiamo intrometterci, ce l’ha chiesto pure lui-
-Lo so, ma forse tu non hai capito che in questo modo si fa del mare da solo-
-Anche questo lo so, ma per il momento ci tocca guardare soltanto- sospirò lui per poi lasciarla lavorare.
Non riuscivo a capire di cosa stessero parlando e di chi, forse di Lisanndo o di qualche ragazzo, non saprei dirlo, ma quella conversazione mi lasciò un grosso dubbio nella mente, così senza farmi sentire me ne tornai a casa mia a leggere qualcosa, che sia Gajeel e Levy mi avevano suggerito di fare.
 
 
 
Angolo autrice:
 
Yo gente che dite? Cosa intendeva Mirajane con quella frase? Ehm... adesso che ci penso, perché avete dei forconi e delle torce? Che ho fatto di male? O_O Spero che me lo spiegate e di rimanere viva per scrivere altri capitoli ^^” A presto e recensite ciao *Iniziando a scappare*

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Capitolo 6
*** Rottura ***


Rottura
 
 
 
Nei giorni successivi, mi distraevo tra missioni in solitario e delle letture consigliate da Gajeel, non me la passavo tanto male, anzi, riuscivo in qualche modo non solo ignorare Lucy e Lisanndo quando facevano più o meno i piccioncini, ma se ero costretto restare in loro presenza, riuscivo a fare l’indifferente. In tutto questo però, non potei non notare il continuo nervosismo che Mirajane emanava, così un pomeriggio mi avvicinai per parlargli, solo che il portone della gilda fu aperta con uno strano frastuono e nell’aria si sentì una magia dei fulmini. All’entrata erano arrivati dei ragazzi: uno dai capelli biondi e una strana cicatrice sul volto, indossava dei jeans e una camicia viola e sopra di essi vi era un giubbotto lungo, poi ciò che mi stupì era che indossava delle cuffie. Dietro di lui vi erano: un ragazzo dai capelli verdi e occhi azzurri, indossava una specie di completo da nobile e una spada al suo fianco, la sua particolarità che erano più che altro due ciuffi perfettamente dritti verso l’alto a forma di fulmine, a seguire una ragazza dai capelli castani chiari occhi castani che erano coperti da un paio d’occhiali, indossava un vestito provocante che metteva in risalto il suo seno e dove spiccava il marchio verde della gilda ed infine un’altra ragazza dai lunghi capelli blu e occhi verdi che nascondeva attraverso una maschera di “ferro” a righe, indossava una gonna pantalone blu a righe bianche e un top blu con spalline che lasciavano libere le spalle su cui c’erano disegnati dei teschi bianchi. Quest’ultima mi stupì più di tutti perché intorno a se c’erano cinque statuine che mi ricordavano dei pezzi di totem.
-Ben tornati ragazzi!- Sorrise Mirajane
-Ciao Mira- la salutarono
-Volete qualcosa da bere?- Chiese gentile
-Si grazie, portacelo di sopra per favore- le sorrise cordiale il biondo
-Lui chi è Mira?- Le chiese il tipo nobile
-Oh lui è Natsu, un mago che ha portato qui Lucy-
-Piacere- dissi soltanto
-Piacere mio, mi chiamo Freed- mi sorrise cordiale
-Piacere!-, -Piacere!-, -Piacere!-, -Piacere!-, -Piacere!- Dissero le cinque statuine con voci differenti
-Ehi baby! Il mio nome è Bixlaw!- Cinguettò la turchina mostrandomi la lingua su cui c’era il marchio nero della gilda
-Io invece sono Evergreen, la fata più bella della gilda- si presentò l’altra ragazza
-Uhm? Che magia usi Natsu?- Mi chiese il biondo che si era bloccato a metà cala
-Sono un mago degli spiriti stellari- sorrisi
-Uhm... bella magia- andandosene di sopra
-Abbi pazienza con Laxus, è sempre stato così... poco sociale- mi sorrise dispiaciuto Freed ed io scossi la testa
-Tranquillo, non me la sono presa- sorrisi, -Ora scusatemi, ma andrò farmi un po’ di spesa- li salutai ed andai.
Non feci mezzo passo fuori dalla porta che un batuffolo di pelo azzurro mi si catapultò contro, facendomi di nuovo sedere sullo sgabello; sospirai esasperato, ultimamente Happy si comportava in modo strano, -Natsuuuuuuuuuuu!- Mi si strinse contro cosa che mi preoccupò
-Che c’è adesso Happy?- Accarezzandogli la testolina
-Luuuuuuucyyyyyyyy è cattiva!- Alzai un sopracciglio
-Perché mai lo sarebbe?-
-Mi aveva promesso che oggi saremmo andate a pescare, poi Lisanndo se l’ha portata a fare non so cosa e mi ha lasciato sola- in lacrime.
Tutti in gilda sentendo questo, pensarono all’unisono, -“IMPOSSIBILE!”-, perché Lucy non era il tipo di persona che non rispettava gli accordi presi, anzi, ad ogni costo le manteneva. Tuttavia avevano notato che qualcosa si era inclinato nel rapporto con loro, era da quando Lisanndo le aveva chiesto di fidanzarsi con lei, l’albino volesse l’esclusiva sulla bionda. Io dall’altro canto, gli accarezzai di nuovo la testolina di Happy e gli sorrisi, mi dispiaceva per lei, da quanto sapevo, lei e la Dragon Slayer erano sempre state unite, -Ti va di accompagnarmi a fare la spesa e poi se abbiamo ancora tempo ti accompagno a pescare?- Gli chiesi
-Davvero?- Mi chiese entusiasta
-Certo, dai vieni- gli sorrisi
-Aye!- Mettendosi sull’attenti.
Felice d’averla fatta tornare a sorridere, andammo a fare la spesa con calma e con il suo aiuto trovai tutto ciò che mi serviva e non solo, anche della frutta e verdura fresca, non lo avrei mai detto, ma passare del tempo con Happy era stato bello. Riuscimmo a fare tutto velocemente e visto che avanzava del tempo, decidemmo lo stesso di andare a pesca; Happy dovette andare nei dormitori delle ragazze per prendere le canne, visto che io in qualità di maschio non potevo metterci piede. In ogni caso, dopo averle prese l’accompagnai al bacino e stavamo pescando tranquillamente da un paio d’ore, quando sentimmo un rumore di foglie alle nostre spalle e poco dopo comparve Lucy, che appena mi vide mi sorrise raggiante, dentro di me mi sentii andare a fuoco, quel sorriso mi era mancato.
-Finalmente ti ho trovato Happy... ciao Nat- mi sorrise
-Ciao- dissi tornando a pescare
-Per tua informazione Lucy sono stata tutto il pomeriggio con lui. Da quando ti sei fidanzata con Lisanndo, gli altri per te sono spariti-
-Ma non è vero!- Sorpresa
-Zitte voi due! C’è qualcuno che sta cercando di pescare- dissi freddo
-Oh giusto Natsu- mi sorrise Happy tornando al mio fianco.
Sentivo lo sguardo confuso di Lucy sulla schiena, ma non potevo esserle amico con quello che stranamente provavo con la sua vicinanza provavo, sospirai affranto. Sì! Lo ammisi a me stesso, mi piaceva Lucy, ma non avrei mai osato provarci con lei visto che in quel momento stava con un altro. Per il resto del pomeriggio, Happy ed io pescammo mentre Lucy dietro di noi sembrava che si allenasse silenziosamente e al calare del sole avevamo pescato una buona dose di pesce che di comune accordo avrei tenuto nella mia cella frigorifera così sarebbe stato più fresco. Il mattino seguente sentii qualcosa che non andava, mi alzai piano dal letto ed al mio fianco mi ritrovai Lucy a pochi millimetri da me, a quella visione per poco non ebbi un colpo al cuore e mi domandai che ci facesse nel mio letto. La guardai attentamente per poi cercare di uscire dal letto, se non fosse che nel sonno Lucy mi afferrò per i pantaloni e mi attirò a se con forza, mi ero scordato che era una Dragon Slayer e che aveva il vizio di muoversi nel sonno.
-Lucy?- Le accarezzai i capelli
-Mmm... lasciatemi dormire- mettendosi comoda su di me
-Ti lascerei dormire, ma sei spaparanzata sopra di me-
-Mmm? Oh cielo!- Aprendo gli occhi rossa
-Buongiorno- gli sorrisi scendendo dal letto
-Scusa Nat, non volevo-
-Tranquilla capita a tutti, ma dovresti smetterla di venire da me-
-Perché?- Confusa
-Sei fidanzata Lu! Non puoi dormire con un ragazzo mentre stai con un altro- sospirai esasperato
-Ah... perché non si può fare?-.
La guardai sorpreso per la sua ingenuità, ma seriamente non riusciva a capire della gravità delle sue azioni e che situazione si metteva se venisse beccata dal fidanzato? Mi passai una mano tra i capelli e mi diressi verso l’armadio per vestirmi, -Muoviti e va da Lisanndo, prima che pensi male-
-Perché Nat? Tu sei un mio amico con cui mi diverto dormire di notte-
-Non è normale Lucy, TU sei FIDANZATA con LISANNDO!- Esasperato
-Nat, ma tu sei...- lei sorrise
-Cosa?- Mi girai a guardarla
-Geloso!- Scoppiò a ridere la giovane
-Tsk! Di chi di lui? Ma per favore! Tu non mi interessi! Sei troppo cafona e... casinista- freddo
-...- lei mi guardò sconvolta senza parole.
Senza dirle altro uscii di casa, consapevole che la nostra “amicizia” si era spezzata, ma dovevo farlo, per non rischiare di avere tra i piedi Lisanndo e di soffrire per un amore non corrisposto. Arrivato in gilda sentii baccano, ma non era il comune rumore che era creato da una rissa, no, era successo qualcosa di veramente grave da quanto urlavano.
-Sei uno stronzo Lisanndo!- Urlò la voce di Bixlaw
-Non ti impicciare !- Urlò a sua volta lui
-Mi impiccio se sento che qualcuno qui soffre per le tue bugie!- Gli ringhiò altrettanta la turchina
-Calmati adesso Bixlaw- Cercò di calmarla Evergreen
-Ever ha ragione, calmati- Cercò a sua volta Freed di placare gli animi dell’amica
-Lo sai che odio le bugie Freed! Lisanndo sta mettendo a tutti!- Prendendo Lisanndo per il colletto.
Sull’intera gilda era calato un silenzio tombale, io mi avvicinai senza far rumore al balcone e lì notai uno strano lampo di panico negli occhi di Lisanndo, -Tu vaneggi Bixlaw! Non so di cosa tu parli!-
-Io vaneggio? Bello mio non sono io quello che dice a tutti di non aver ancora recuperato la memoria pur di stare con la ragazza che pensi di amare!- Ringhiò Bixlaw
-Non so di cosa parli-
-Non lo sia?- Lei ghignò, -Ti rinfresco un po’ la memoria, una mia cara amica mi ha detto che tu da un po’ di tempo, anzi dopo un sonoro colpo in una missione, hai riavuto la memoria-
-...- Lisanndo la guardò nel panico per poi ghignare
-Forse hai ragione, ma chi credi ti crederebbe? Lucy crederebbe a me che sono il suo fidanzato, non ad una ragazza gelosa-.
Tutti fissarono l’albino sconcertati, gli amici di Laxus fissavano l’amica preoccupati, nel momento in cui Laxus fece la sua apparizione e guardò Lisanndo con tranquillità, -Stai forse ammettendo che tu hai ricordato il tuo passato e che stai ingannando” Lucy?-
-Sì, hai capito bene- ammise con tranquillità
-Allora buona fortuna- ghignò
-Grazie- gli sorrise
-Mi hai frainteso Lisanndo, buona fortuna nel sopravvivere-
-In che senso?- Chiese confuso
-Guarda sulla porta-.
Lì sul portone vi era Lucy con lo sguardo scandalizzato, i suoi occhi erano lucidi pronti al pianto, poi notai che tremava, si avvicinò a Lisanndo e con un pugno infuocato lo colpì talmente forte che lo fece finire al di là del balcone dove cadette ai piedi della sorella. Quest’ultima osservò Lucy come per chiedergli scusa per poi abbassarsi a visitare il fratello.
-Bel colpo bionda- ghignò Laxus
-Tu sapevi che avrei sentito tutto vero?- Lo guardò seria
-Sì... Lucy nonostante i nostri trascorsi di guerriglie, ci tengo a te, sei la sorella che non ho avuto, dunque chiunque ti fa soffrire indirettamente me la pagherà- uscendo dalla gilda
-Bix? Come lo sapevi?- Le chiese guardando la tipa
-Lo conosco molto bene- fissandolo rialzarsi a fatica, -Quando ci arrivò la notizia, ho collegato i punti tutto qui- sospirò affranta
-Dicevi che non ti saresti mai intromessa in nessuna faccenda di cuore o sbaglio?- Bixlaw ghignò
-Diciamo che ho preso in simpatia una persona che stava soffrendo per questa storia- dopo di che anche lei uscì seguita dagli amici.
Sul resto della gilda era calato un silenzio quasi imbarazzante sembrava che nessuno volesse intervenire o semplicemente commentare ciò che era accaduto. Nemmeno Juvia e Levy sembravano avere la forza di avvicinarsi a Lucy, solo che lessi negli occhi di Levy una strana consapevolezza, come si aspettasse una cosa del genere e fissava tra il preoccupato e il serio la sua rivale/amica.
-Lucy?- La chiamò Mirajane
-Che c’è?- Le rispose quasi apatica
-Stai bene?- Preoccupata
-Dovresti preoccuparti di lui non di me- uscendo
-Te lo avevo detto che dovevi dirglielo!- Disse l’albina al fratello
-Tsk! Perché mai? Mi farò perdonare-
-Non credo che ti perdonerà molto facilmente- dissi freddo
-Come scusa?-
-Mi hai sentito, non credo che ti perdonerà facilmente per quello che le hai fatto-
-Tu non ti intromettere bastardo!- Colpendomi con un pugno.
Da lì iniziò una rissa, non una solita, ma una piena di rabbia e furia per via di quello che provavamo l’uno nei confronti dell’altro. Era la prima volta per me che facevo a botte, ma dovevo difendere ciò che pensavo e ci volle l’aiuto di Elfman e quello di Erza per dividerci, o meglio togliermi di dosso Lisanndo. Da quel momento in poi, dovetti trovare sempre una scusa per non stare nello stesso luogo con lui visto che rischiavo seriamente di tornare a picchiarlo a sangue. Di conseguenza presi l’abitudine di allenarmi vicino al laghetto dove ogni tanto trovavo Lucy e Happy pescare e quest’ultima mi aveva preso talmente in simpatia che durante l’attesa mi aiutava nei miei esercizi fisici, mentre Lucy sembrava veramente distrutta da come si erano messe le cose con Lisanndo, non si era più allenata come prima e faceva pochissime risse in gilda, era come se dentro di lei si era creata una spaccatura che sembrava irreparabile.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo gente! Che dite? Si in tempo di record i due si sono lasciati, che dire... che cosa succederà secondo voi nel prossimo capitolo? Andrà tutto bene o ci saranno degli altri problemi all’orizzonte? Se volete saperne di più recensite ^_^ A presto.

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Capitolo 7
*** Padre Vs Figlio ***


Padre Vs Figlio
 
 
 
Nei giorni a seguire, nessuno riuscì a far tornare il sorriso a Lucy; Lisanndo ogni qualvolta ci provava con lei si ritrovava con qualche vestito o parte del corpo bruciacchiato, non in modo grave ma sempre ferito e bruciato. Un pomeriggio mentre ero in gilda a leggere al fianco di Gajeel e Lucy a fare qualche rissa con Levy, dal portone entrò un giovane dai capelli neri e gli occhi del medesimo colore. Al suo fianco vi era un uomo dai lunghi capelli rossi e occhi neri, entrambi erano vestiti eleganti, a quella vista mi nascosi dietro il grosso librone del mio amico che mi guardò confuso e preoccupato, li avevo entrambi riconosciuti. Erano mio fratello Zeref e mio padre Igneel, si diressero verso Makarov che appena li notò, alzò un sopracciglio curioso, -Posso aiutarvi?- Chiese
-Sì, vorrei indietro mio figlio-
-Padre... non è necessario, lui...-
-Zitto Zeref, Natsu deve tornare a casa e subito!- Autoritario come sempre
-Avete detto Natsu?- Chiese Lisanndo avvicinandosi
-Sì, perché?-
-Qui c’è un ragazzo... mmm!- Fu interrotto da Mirajane
-Le chiedo scusa, il mio fratellino parla a sproposito signore, comunque qui non c’è nessuno con quel nome-
-Allora lui chi è!?- Con fare quasi sarcastico.
Azzardai un attimo a mettere fuori la testa dal libro e ciò che vidi fu mio padre lanciare sul balcone un giornale; dedussi che quel giornale doveva essere quello su cui vi era riportato l’articolo della festa avvenuta lì a Magnolia. Dove, in prima pagina spiccavano le foto dei carri e su una di quelle c’ero pure io che mettevo in mostra la mia magia. In quel frangente, mi sentii pervadere dall’imbarazzo e tornai a nascondermi dietro il libro mentre nella stanza iniziò a diffondersi dei brusii.
-Beh... diciamo che... adesso non è qui- cercò d’intervenire Elfman
-Credete che io ci caschi? Dov’è mio figlio?-
-Non è qui al momento- si intromise il master
-Come volete... quando lo vedrete ditegli che deve smetterla di giocare e deve tornare a casa- strinsi le mani a pugno sotto il tavolo
-Come volete, ma se lui non volesse tornare?- Chiese pacifico Makarov
-Trovate un modo, ho molta influenza tra i politici e so che la vostra gilda ha causato troppi problemi e potrei accusarvi di rapimento- gelido mio padre per poi andarsene.
Aspettai qualche minuto e poi mi accascia sul tavolo e borbottai tra me e me sentendo sulla pelle molti sguardi preoccupati, -Perché mi hai interrotto Mira!- Gli urlò Lisanndo
-Di sicuro, gli avresti detto la verità- delusa
-Certo che lo avrei fatto! Natsu non appartiene al nostro mondo! Appartiene al loro!- Urlò l’albino
-Non è da vero uomo fare la spia!-
-Da quando è qui quel tipo ha causato troppi problemi-
-Caso mai, è da quando sei tornato tu- lo freddò Lucy
-Ma Lucy lui... aaaaaaaaaaaaah!- Venendo da nuovo avvolto dalle fiamme
-Non devi criticare Natsu non te lo permetto!- Saltò in piedi Lucy.
Mi alzai e con un sospiro rassegnato uscii dalla gilda per dirigermi vero un parco e mi misi sotto un albero per cercare una soluzione al mio problema. Non volevo certo lasciare la gilda, era ormai diventata la mia vera famiglia ed erano passati mesi, da quando mi ero unito a loro e speravo che mio padre si dimenticasse di me o meglio, che Zeref riuscisse a persuadere nostro padre a non farmi sposare con quella donna. Ad un certo punto sentii un dolce calore sulle mie gambe aprii un occhio e vidi che c’era Lucy appoggiata sulle mie gambe, sgranai gli occhi, era la prima volta dopo parecchi giorni che non si comportava così.
-Lucy che ci fai qui?- Confuso
-Ero preoccupata, non ti ho più sentito in gilda dopo che quell’uomo era uscito-
-Preoccupata? Perché?-
-Perché non voglio che tu te ne vada dalla gilda, non importa se hai un cognome celebre o no, tu fai parte della gilda quanto noi- mi sorrise
-Grazie Lucy- gli carezzai i capelli.
In quel momento sentii la voglia fortissima di baciarla, però non lo feci; non era ne il luogo ne il momento di farlo e quindi sospirando affranto fui consapevole di una cosa, avrei dovuto affrontare mio padre al più presto. Verso il pomeriggio tardi mi rialzai, ma Lucy decise di accompagnarmi a casa mia e come nulla fosse accaduto e si buttò sul mio letto ed iniziò a dormire. A quella vista mi si strinse il cuore e non volendo discutere con lei mi misi sul divano e con una coperta presa dal mio armadio mi misi a dormire. Il giorno dopo mi svegliai e notai che Lucy era già uscita, meglio così pensai, mentre mi cambiavo, non avrei dovuto dare spiegazioni; dopo di che uscii di casa, lasciando un solo biglietto, avevo deciso che sarei partito quel giorno stesso e poi in questo modo nessuno della gilda sarebbe intervenuto in una possibile discussione. Nel frattempo che ero sul treno per tornare alla mia città natale, Lucy era sulla via di casa mia con un sacchettino con delle brioche appena sfornate e sembrava decisamente felice per qualcosa, solo che appena entrò in casa mia si bloccò preoccupata. Mi cercò per tutta casa e nel sistemare trovò il mio bigliettino dove avevo scritto che tornavo a casa. Agitata più che mai, corse in gilda con il biglietto in mano ed urlò davanti a tutti: -Natsu se n’è andato!-
-COSA!?- Urlarono tutti
-Davvero?- Chiese calmo Lisanndo
-Già, è tornato da suo padre- mormorò lei triste
-Dobbiamo fermarlo!- Si alzò Gajeel
-Ci deve delle spiegazioni!- Commentò pure Erza
-Partiamo adesso!- Saltò pure Juvia
-Dovevamo aspettarcelo da un figlio di papà- commentò divertito Lisanndo.
Come risposta Lucy gli saltò a dosso ed iniziò a picchiarlo sempre più duramente, negli occhi di lei si poteva leggere rabbia, paura e molta tristezza; sì Lucy si era accorta che la mia presenza era diventata una specie di ancora o meglio uno scoglio a cui poteva aggrapparsi. In ogni modo mentre mi dirigevo lungo il viale del grande giardino di casa mia, i miei amici preso il treno per venirmi a riprendere. Nel frattempo, arrivato davanti alla villa, trovai molti domestici e pure la mia vecchia tata che mi aveva allevato ed aiutato a crescere dopo la morte di mia madre. A quel ricordo mi si strinse il cuore per il mio egoismo, mi ero dimenticato di tornare a trovare la tomba di mia madre nel giorno della sua morte. Nel momento in cui tutti si accorsero della mia presenza fui accolto da abbracci e dei dolci rimproveri dalla mia dolce tata; mi ritrovai a ridacchiare commosso, finché un domestico non mi avvisò che mio padre mi aspettava nel suo studio. Prima di varcare il grande portone di casa alzai lo sguardo verso la finestra dell’ufficio di mio padre e pensai che aveva solo il tempo per dare ordine e non per venir accogliere il suo secondogenito e questo mi infastidiva parecchio. Inizialmente andai nelle mie vecchie stanze a cambiarmi per l’incontro, mi dovetti mettere un completo composto da una giacca blu abbinata ai pantaloni del medesimo colore ed una camicia bianca, dopo di che raggiunsi mio padre. Lungo il tragitto trovai mio fratello lo abbracciai, in tutto quel periodo mi era mancato tantissimo; dopo di che lui iniziò a scusarsi per non aver fermato nostro padre. Per tutta risposta gli regali il sorriso più luminoso che potevo fargli e lo rassicurai che non ce l’avevo con lui e che ero tornato appositamente per affrontare nostro padre; Zeref mi fissò attentamente per poi annuire e mi augurò buona fortuna per tutto, prima che le nostre strade si dividessero.
-Mi avete fatto chiamare padre?- Appena varcai la soglia dell’ufficio
-Scappare in quel modo da casa non è stato affatto carino Natsu- iniziò alzandosi
-Lo so padre, vi chiedo scusa- sospirai
-Dunque, visto che sei tornato volevo comunicarti che fra qualche giorno incontrerai la tua futura moglie, non voglio discussioni... puoi anche andare- dandomi le spalle
-Mi avete frainteso padre- mi affrettai a dire
-Come?- Si girò a guardami finalmente
-Mi avete frainteso, sono tornato non per restare ma per chiarire-
-Chiarire? Cosa vostra grazia pensi di chiarire?- Mi si avvicinò freddo
-Che non mi importa se non sarò più considerato un tuo erede, ma io ti rinnego come genitore! Non mi sposerò contro la mia volontà con una donna che non amo!- Gettando la giacca ed la camicia
-Che intenzioni hai figliolo!- Bloccandomi un polso, -Non potrai stare sempre con una stupidissima gilda! Se hai intenzione di tornare là sappi che farò di tutto per farla chiudere!- Freddo
-La mamma mi avrebbe sostenuto!- Serio facendolo bloccare.
Sapevo che con quelle parole lo avrei ferito, ma non m’importava più del suo giudizio; chiusi gli occhi per poi dargli le spalle, sospirai in quel momento nella mia mente mi apparve l’immagine di Lucy combattiva e sorridente; -Ah prima che me ne dimentichi- mi girai verso di lui
-Cosa sentiamo?- Riprendendosi dalle mie parole
-Se farai qualcosa contro la mia gilda, considerati già nella lista nera dei nemici di Fairy Tail- uscendo dalla stanza.
Mi andai a cambiare, decisi che prima di tornare a Fairy Tail sarei passata da lei. Dopo essermi messo qualcosa che mi stesse più comodo uscii di casa e mi diressi vero l’unico luogo che mi sarebbe mancato di quel posto, ovvero la tomba di mia madre. Quest’ultima era in mezzo ai suoi fiori preferiti, era composta dalla bellissima statua di pietra bianca raffigurava un angelo e mia madre abbracciati e sembrava che stessero per spiccare il volo. Nello stesso momento in cui depositai un mazzo di fiori, sentii delle voci che conoscevo fin troppo bene e nel girarmi mi ritrovai un batuffolo di pelo blu schiantarsi contro il mio petto piangendo e quando alzai lo sguardo vidi i miei amici con uno sguardo tra il rimprovero e il triste, ma quello che mi colpì di più fu quello di Lucy. Si avvicinò per darmi un sonoro schiaffo dandomi dello stupido egoista ed infine mi abbracciò come se avesse paura che potessi sparire da un momento all’altro.
-State tranquilli, ero solo venuto per salutare lei- indicando a tutti la tomba di mia madre
-Chi è?- Chiese infatti Gray guardando la foto
-Mia madre- sussurrai
-Oh... ci dispiace- mi dissero in tutti
-Non farlo mai più- sentii sussurrare da Lucy che era ancora attaccata a me
-Uff! Certo mamma, non scapperò mai più- sorrisi divertito
-Ohi!- Mollandomi uno schiaffo divertita anche lei
-Te lo prometto- gli accarezzai i capelli.
Lei per tutta risposta mi si aggrappò a me sotto lo sguardo malizioso dei nostri amici e sentii chiaramente Happy urlare la sua solita fare: -Voi vi piaceteeeeeeeeeeeeeeeeeeee!- In risposta lo presi per la coda e lo stritolai tra me e Lucy con un sorriso felice.
Sapevo per esperienza che quella storia non sarebbe finita lì, speravo solo che mio padre capisse invece che stava solo rischiando di perdermi e non solo, questo scontro tra mio padre e me lo avevo vinto io, ma sapevo che lui non si sarebbe arreso tanto facilmente.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo! Che dite? Secondo voi, Igneel tenterà di nuovo convincere il figlio di tornare a casa? Recensite in molti e aspettate ^_^, a presto!

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Capitolo 8
*** Tartaros 1° parte ***


Tartaros
1° Parte
 
 
 
Una volta tornato in gilda, ripresi la mia quotidianità delle mie giornate quotidiane che si dividevano tra: gilda, missioni, fare la spesa ed allenarmi con Lucy; quest’ultima però, avevo constatare che mi rimase sempre attaccata peggio di Gray con Juvia, negli ultimi giorni e sempre in quei momenti il mio portachiavi si illuminava, come se cercasse di dirmi qualcosa e questo mi incuriosì parecchio. In ogni modo, una mattina dopo, non fu convocata la gilda al completo per un evento annuale, in altre parole l’esame per diventare maghi di livello S. Da quanto avevo sentito in giro, lo scopo e il luogo dell’esame cambiava ogni anno e questo aveva senso; vedere Lucy eccitata per questo evento era quasi esilarante, sembrava quasi che invece di un esame si doveva preparare mentalmente per un matrimonio.
-Ragazzi, come ogni anno vi annuncio che molto presto avverrà l’esame per diventare mago di classe S-
-YEAAAAAAAAAAAAAAAAAA!- Furono le urla felici dei mie nakama
-Ora vi dirò i nomi dei partecipanti e quest’anno ho formato io stesso le coppie- prendendo il foglio passatogli da Mirajane ed iniziò a leggero, -Gray parteciperà con Bixlaw- il nudista bisbigliò delle lamentele, -Freed con Levy- la ragazza sorrise al giovane che ricambiò, -Juvia con Gajeel- quest’ultimo sospirò, -Elfman con Evergreen- i due si lanciarono uno sguardo complice, -Lisanndo con Romeo- il primo guardò male il master e poi il suo sguardo si posò su di me, -Ed infine Lucy con Natsu- Lucy mostrò uno strano ghigno.
Mi ritrovai quasi a terra con Lucy che mi abbracciava e poco dopo me la sentii strapparmela via, mi ritrovai a difendermi da Lisanndo che era nettamente incazzato nero. Mi difesi solo con le mie forze, non volevo certo sprecare magia con lui e con mia somma gioia fu Erza ad intervenire bloccando Lisanndo con un pugno.
-Ora basta Lisanndo!-
-Tsk!-
-Risolverete tutto durante l’esame non qui!- Intervenne pure Mirajane
-Sono d’accordo ed ora vi dirò un’altra cosa sull’esame- tutti noi lo guardammo curiosi, -Quest’anno il luogo dove si svolgerà il tutto sarà sull’isola Tenrou ci vediamo fra una settimana- ci sorrise
-Ci sarà una novità ragazzi, quest’anno non sarà solo Erza ad essere l’esaminatrice, ma ci sarò pure io e...- stava dicendo Mirajane
-Laxus?- Chiese Elfman
-No... sarà Gildarts- sorrise lei.
Sull’intero gruppo calò un silenzio tombale e notai che molti erano sbiancati, non riuscivo a capire il motivo e mi chiesi pure chi fosse quell’uomo che aveva nominato la ragazza, guardai Lucy, che come al solito aveva un’espressione di divertimento dipinta sul viso. Gli accarezzai i capelli e lei alzò lo sguardo su di me e ghignò, -Sarà divertente quest’anno l'esame!-
-Perché?- Chiesi
-Perché? Ci sarà Gildarts- esultò lei
-Lucy? Ti ricordo che so ancora poco della gilda e dei suoi membri- mi grattai la testa
-Dannazione, scusami!- Si passò una mano sugli occhi, -Stare con te è come se fosse tutto così... naturale- ridacchiò imbarazzata.
La guardai senza parole, in poche parole lei mi aveva detto che stava bene in mia compagnia? La guardai sorpreso e lei diventò sempre più rossa come se solo in quel momento si fosse accorta del significato delle sue stesse parole.
-Senti, mi parleresti di questo Gildarts?-
-Certo che vuoi sapere di preciso?-
-Che tipo è?-
-Diciamo che è una persona molto particolare- si passò una mano tra i capelli, -All’apparenza sembra un tipo molto festaiolo e dongiovanni, ma ti assicuro che quando deve fare sul serio, diventa più potente di Erza e Laxus insieme- seria
-Uhm... che magia usa?-
-La magia Crush-
-Scherzi vero? Quella magia è estremamente potente e pericolosa se non controllata a dovere- quasi scandalizzato
-Lo so! Ed io ho voglia di affrontarlo- mi sorrise
-Sei sempre la solita eh Lucy?- Disse una voce alle nostre spalle.
Ci girammo e davanti a noi vi era un bel uomo dai capelli rossicci che gli arrivavano sulle spalle e occhi castani tendenti al nero, indossava una specie d’armatura con annessa un mantello da viaggio un po’ trasandato e sotto a quello potei vedere che aveva un braccio artificiale. Quest’uomo stava sorridendo con fare paterno a Lucy, mi sentii quasi invidioso nei suoi confronti, lei che nonostante non avesse conosciuto i genitori dalla nascita e aveva conosciuto Layla che le aveva fatto da madre ed in gilda un uomo che da come mi descriveva Lucy era come un padre. Io invece che avevo una famiglia ho avuto, l’unico affetto di mia madre e di mio fratello Zeref; sospirai affranto, finché non sobbalzai nel sentire una mano tra i capelli ed alzando lo sguardo intravidi lo sguardo di Gildarts.
-Tutto bene ragazzo?-
-Sì, sì- mentii
-Sai che stai mentendo a te stesso vero?- Disse paterno l’uomo sedendosi davanti a me
-In che senso?- Confuso
-Mira! Portami un boccale di birra per favore-
-Certo! Vuoi qualcosa anche te Natsu?- Scossi la testa
-No grazie- sorrisi
-Ok!- Andando verso il balcone
-Lucy mi ha raccontato di te in una delle sue lettere-
-Lucy che scrive? Questa sì che è una novità!- Scoppiai a ridere
-Ci sono molte cose che non hai ancora scoperto di lei giovanotto- ridacchiò anche lui, -In ogni modo, si capisce che c’era qualcosa che non andava-
-Ah... beh... ecco- diventai stranamente rosso
-Non devi essere invidioso Natsu, adesso hai anche tu una nuova famiglia- mi sorrise
-Uhm? Non capisco di cosa tu stia parlando-.
Gildarts mi guardò sbuffando divertito, prese il boccale di birra e ne bevette un sorso, -Lucy ti ammira sai?-
-Come?-
-Lucy ti ammira, sei forte e coraggioso, soprattutto perché in certe situazioni riesci anche tenerle testa e nonostante tutto tu l’apprezzi così com’è, una ragazza scalmanata e un po’ turbolenta... sai un tempo avrei creduto che tra Lisanndo e lei potesse nascere l’amore, ma Mirajane diceva sempre che l’uomo giusto per lei era un altro e non era ancora giunto nella gilda-
-Dove vuoi arrivare con questo discorso?- Chiesi alzando un sopracciglio
-Non ci arrivi ancora? Ok diciamo che adesso posso dire che Mira aveva ragione- ridacchiò
-Ok... e allora? Secondo te chi farebbe per lei?-
-Non l’hai ancora capito?-
-No- sincero
-Incredibile i giovani d’oggi- alzandosi, -Prova a pensarci su- mi fece l’occhiolino ed uscì dalla gilda.
Confuso dalle sue parole mi alzai pure io e mi diressi verso la biblioteca, mi serviva un libro che avevo notato alcuni giorni addietro mentre aiutavo Gajeel a sistemare quell’ala della gilda. Dopo aver recuperato ciò che mi serviva andai verso casa e lì scoprii che mi toccò riuscire per fare la spesa, visto che come ogni volta Lucy ed Happy mi avevano svuotato il frigorifero. Stavo facendo le ultime compere, quando una figura incappucciata mi si fermò alle mie spalle così mi girai appena per vederla con la coda dell’occhio che sotto il cappuccio intravidi i contorni di un viso molto familiare, -Zeref?- Mi girai
-Ciao fratellino-
-Che ci fai qui?-
-Beh... che dire... sono scappato pure io- ridacchiò nervoso per poi diventare serio, -Sono qui per avvisarti di una cosa ed era meglio farlo di persona, visto la situazione-
-Ok, vieni a casa mia e ne parliamo con calma ok?-
-Va benissimo- seguendomi con calma.
Arrivati a casa mia, con l’aiuto di mio fratello, misi via la spesa dopo di che feci del the, nel frattempo Zeref si tolse il mantello mettendo in mostra un vestito molto particolare e fin troppo da nobile, -Zeref va a cambiarti te ne prego- mi passai una mano tra i capelli
-Perché?-
-Attirerai troppo l’attenzione- commentai
-Tu dici?- Guardandosi i vestiti, -Beh... forse hai ragione-
-Aspetta qui, ho un’idea- presi la chiave di Virgo, -Apriti portale della vergine: Virgo!-
-È ora della mia punizione principino?- Chiese una voce femminile dopo essere apparsa con un suono di campane.
Lo spirito che avevo chiamato, Virgo, appariva come una ragazza dai capelli a caschetto color rosa/fucsia e occhi azzurri vestita da maid. Le spiegai la situazione e lei con un inchino tornò nel mondo degli spiriti ed in pochi secondi era tornata con un completo per mio fratello che indossò subito; il vestito era composta da una semplice camicia bianca a collo a V e un pantalone nero del medesimo colore delle scarpe da ginnastica, dava un senso di ragazzo ben curato e non di un ragazzo nobile ed a quel pensiero sorrisi.
-Allora Zeref, cosa ti ha spinto a scappare di casa?-
-Una pessima decisione di papà- si sedette sul divano
-Quale? Quella di farti sposare te al posto mio?- Ridacchiai
-No... ha... assoldato una gilda oscura- sgranai gli occhi
-Come?! Impossibile!- Scattai
-Non so molto, visto che l’ho scoperto per sbaglio; avevo saputo che eravamo a rischio di banca rotta e così indagando, ho scoperto il motivo, papà aveva speso quasi tutti i soldi per assoldare questa gilda per riportarti a casa-
-Me lo aspettavo che papà non si fosse arresto, ma non pensavo che andasse a chiedere aiuto proprio ad una gilda oscura- sprofondando nella poltrona
-Lo so e... chi è lei?- Mi chiese Zeref indicandomi qualcuno alle mie spalle.
Mi girai e sulla finestra, come sempre c’era Lucy che ci fissava sbalordita dopo di che scese della finestra e ci raggiunse dicendo la cavolata più assurda del momento, -Due Natsu? Com’è possibile?- Confusa
-Ci assomigliamo così tanto?- Mi chiese mio fratello
-Zef, ti presento Lucy, Lucy lui è mio fratello maggiore Zeref-
-Tuo fratello... aspetta!- Scattò in piedi ed infuocandosi, -Non avrai intenzione di portarcelo via spero!?- Ringhiò furiosa
-Cosa? No!- Sconvolto mio fratello per poi scoppiare a ridere.
Vedere mio fratello ridere, era un evento molto particolare, era veramente raro ed Lucy doveva avere veramente un dono particolare per riuscirci.
-Come mai sei qui allora?- Circospetta
-Nulla, mi mancava mio fratello e gli volevo solo dare una notizia particolare tutto qua... ora devo veramente scappare... a presto- uscendo
-Che notizia ti ha dato?- Mi guardò stranamente seria
-Nulla di grave non ti preoccupare- le sorrisi, -Su, ti va di andare ad allenarci?-
-Uhm... ok- mi cambiai ed uscimmo per raggiungere la foresta.
Trascorse una settimana esatta da quell’annuncio; il giorno degli esami, raggiungemmo il porto dove avremmo preso l’imbarcazione per raggiungere l’isola. Quest’ultima era immensa e piena di vegetazione e poco prima che la nave si fermasse il master ci diede delle indicazioni sulla prima parte della prova. L’esame di per se sembrava facile, dovevamo per prima cosa raggiungere più velocemente in qualsiasi modo la spiaggia e scegliere uno dei tanti sentieri segnati con un cartello ed addentrarci dentro, per nostra sfortuna o fortuna entrammo nel sentiero dove trovammo Levy e Freed. Sospirai nel vederci, Levy ghignò e si lanciò completamente verso Lucy, io me ne stavo un po’ in disparte, non che non volessi combattere, ma non sapevo cosa fare contro Freed che come me stava guardando la scena con un gocciolone sulla testa. Visto che oltre a combattere quelle due si stavano insultando come se fossero delle bambine piccole.
-Lo so che è un esame e dovremmo combattere, ma secondo te non dovremmo ecco... fermale per cercare dare un senso serio a sta faccenda?- Chiesi a Freed
-Ti darei ragione Natsu se non riesco ecco... a guardare quelle due in costume ecco- un po’ rosso
-Hai problemi di approccio con il gentil sesso?- Lo guardai stupito
-Diciamo che faccio fatica a guardarle in quello stato-
-Oh sei un puritano in questa faccenda eh?- Ridacchiai
-Sfotti pure eh?- Finto risentito.
Stufo di tutto quel baccano inutile presi un po’ acqua dalla boraccia ed evocai Aquarius, lui non era molto contento, ma bastò una mia minaccia vellutata verso su una certa persona che lui irritato mi aiutò inondando i nostri avversari prendendoli alla sprovvista. Grazie questa mossa, Lucy mi guardò stupita e un po’ bagnaticcia, ma sorvolai, il passaggio che era chiuso in quel momento si spalancò e prendendo il polso della bionda la portai via da lì.
-Ehi! Mi hai rovinato il divertimento- scocciata
-Lucy, è un esame devi prenderlo seriamente!- Serio, lei sbuffò
-Lo stai prendendo seriamente il tuo ruolo come aiutante-
-Non eri tu che volevi diventare ad ogni costo una maga di classe S per andare in cerca di tua madre?- Perplesso
-Sì, solo che per qualche strano motivo... non mi sento ancora pronta- si grattò la testa
-Sei strana fattelo dire- sospirai
-Non ne è vero! So solo che è da quando ti conosco che... c’è qualcosa che mi tiene rilassata e succede solo quando sono in tua compagnia e qualsiasi altra cosa passa in secondo piano- mormorò.
Sgranai gli occhi, ma che gli era preso in quei giorni a Lucy mi domandai sempre più confuso per poi mollare il suo polso e mi avviai più avanti di lei, -Muoviti! Voglio farti diventare una maga di livello S, così se un giorno incontreremmo tua madre le vorrò fare una domanda-
-Quale?- Confusa avvicinandosi
-Quante volte da bambina hai sbattuto la testa per farti diventare così strana-
-EHI!- Cercando di darmi un colpo alla nuca
-Ecco, questa è la Lucy che ho conosciuto ed ammiro- ghignai e lei diventò rossa più dei capelli di Erza.
Il Master dopo aver controllato chi avesse superato la prima parte, parlò della seconda parte che era sopravvivere nell’ambiente circostante cercando il punto d’arrivo ovvero, la tomba del primo Master in sei ore. Per mia fortuna mi ero informato un po’ su quella storia, Zeira, il primo master era una ragazza nata e cresciuta sull’isola che era diventata sacra alla sua presunta morte e lì in mezzo alla boscaglia fu elevato un piccolo santuario per lei.
Io Lucy eravamo già da parecchio che passeggiavamo per l’isola, ad un certo punto percepii nell’aria qualcosa che fece giare pure lei. Affilammo i nostri sensi, quando ad un certo punto dalla boscaglia alle nostre spalle comparvero Gajeel e Juvia entrambi terrorizzati da un grosso animale che li inseguiva. Con un gocciolone sulle nostre teste io e Lucy collaborammo per mettere al tappeto l’animale, dopo di che guardammo la coppia con fare confuso, -Scusate ma... che ci fate da queste parti?- Chiese Lucy
-Spiegalo te!- Si indicarono a vicenda i due
-Allora?- Chiesi
-Beh... ci siamo persi- si grattarono la testa impacciati
-Come?-
-Abbiamo perso la strada per il campo- spiegò Gajeel
-Ah... ora scusateci, ma... dobbiamo andare- disse Lucy trascinandomi via.
Guardai Lucy che guardava il cielo come se cercasse pure un odore particolare, ridacchiai tra me e me e per mia sfortuna, mi sentì e si girò a guardarmi, -Che c’è?-
-Nulla, pensavo- scrollai le spalle
-Ok... quella ragazza ti gira un po’ troppo in torno- commentò
-Chi?- Confuso
-Non l’hai notato?- Si girò a guardami
-Se mi dici chi forse potrei farci un pensierino-
-Parlo di Juvia- alzai un sopracciglio.
Ci risiamo, Lucy per qualche strana ragione come Gray pensava che Juvia avesse uno strano debole per me, ma non era così, mi trovavo bene in compagnia con quella maga, era un’ottima ascoltatrice a differenza di Lucy che ad ogni mia affermazione mi avrebbe preso in giro o quant'altro. La guardai negli occhi e decisi di fargli uno scherzo ed in questo modo vendicarmi dei suoi, -Ok io e Juvia abbiamo una storia clandestina, sei contenta?- Sbuffai mentendo
-COSA!?- Furiosa e venendo avvolta dalle fiamme
-Non è che sei gelosa?- Gli chiesi
-Ma che gelosa io?! Fai un po’ come ti pare- superandomi.
La guardai ridacchiando, avrei dovuto chiedere aiuto a Juvia, poi però ricordai che se Gray sarebbe venuto a saperlo, sarei diventato un cubetto di ghiaccio, ma pregustando la reazione di Lucy alla scoperta che era uno scherzo mi faceva soltanto ridere. In ogni caso arrivammo a destinazione dopo quasi quattro ore dove sembrò non esserci nessuno a parte il vecchietto che appena ci vide si congratulò con noi e promosse Lucy, poco dopo ci avviammo verso l’accampamento. Nel momento in cui mettemmo piede lì, sentii una strana tensione, Lucy guardava malissimo Juvia che cercava di ignorarla mentre io schivavo il ghiaccio di Gray, ma in ogni modo ognuno si era congratulata con lei per la promozione.
Passò una settimana dalla promozione di Lucy e quest’ultima a stento parlava con il sotto scritto ed ogni qual volta che Juvia mi parlava o semplicemente la stuzzicava era la volta buona per iniziare una rissa, era come se Lucy mi volesse “togliere” del tempo con lei. Juvia stava al gioco, mentre Lucy era uscita con Happy, gli avevo raccontato tutto, lei da prima mi aveva quasi annegato sotto una pioggia per poi scoppiare a ridere per la mia strana idea ed in ogni modo anche lei si divertiva per quella situazione. Stavamo facendo una semplice missione in gruppo nelle vicinanze della sede del Concilio della Magia che un’esplosione attirò la nostra attenzione e lì davanti a noi vi eressero un gruppo di persone che avevano un’aura maligna quasi demoniaca. Erano in parecchi, tra cui una ragazza dai capelli biondi tra cui spuntavano un paio d’orecchie, molto alta con una corporatura decisamente prosperosa e dietro di lei spuntava una coda ed al suo fianco un ragazzo provocatorio con due corna che spuntavano ai lati della testa e lunghi capelli neri. L’edificio alle loro spalle era completamente bruciato e quel gruppo stava ridacchiando divertito, finché la “ragazza” bionda iniziò ad annusare l’aria e si portò davanti al fianco di una strana donna che al posto delle mani sembrava avere degli artigli d’aquila e gli sussurrò qualcosa che la fece voltare verso di noi. Quest’ultima appena ci adocchiò mostrò un sorriso maligno, dopo di che si lanciò contro di noi, ad affrontarla fu Erza, gli altri il resto del gruppo, il biondo se la vide con Lucy ed io cercavo di dare una mano un po’ a tutti, solo che uno di loro mi mise fuori gioco facendomi svenire. Nel momento in cui mi risvegliai, mi ritrovai in una specie di cella che doveva trovarsi in un sotterraneo abbandonato, sospirai affranto, mi avevano fregato per benino quella volta. Un suono di passi mi fece alzare lo sguardo e lė davanti a tutti vi era un ragazzo dai capelli neri legati in una coda alta e occhi neri, vestiva molto elegantemente, -Tu sei Etherious Natsu Dragneel vero?- Sgranai gli occhi
-Tu come fai saperlo?- Impaurito
-Ce l’ha detto una certa persona- ghignò.
Solo i miei familiari sapevano di quel nome, com’era... poi ricordai cosa mi aveva detto giorni prima Zeref; loro padre aveva ingaggiato una gilda per portarlo a casa, di conseguenza tornai a guardare il giovane di fronte a me, -Ti... ha ingaggiato un certo Igneel Dragneel?-
-Può darsi-
-Se è così allora dovrai sapere che molto presto i miei amici mi troveranno-
-Anche se fosse? Nessuno di loro avrebbe la forza di affrontare la mia gilda-
-La tua gilda... ditemi una cosa... quale gilda parli?-
-Tartaros ovvio, la più...-
-Potente e crudele gilda oscura mai esistita- finii io pallido
-Vedo che ci conosci... beh... fra qualche giorno tuo padre potrà riaverti tra le sue braccia- scoppiò a ridere.
Digrigno i denti, sapevo che rischio c’era se tutti ma proprio tutti sarebbero venuti a conoscenza della mia vera identità, certo sapevano che venivo da una famiglia nobile, ma non sapevano l’altra verità. Strinsi le mani a pungo, mi sentivo veramente incazzato nero, tutta colpa di mio padre, pensai di utilizzare le mie chiavi ma mi accorsi di due cose, ovvero mi erano state sottratte e che intorno ai polsi vi erano delle catene anti-magia. Nel frattempo i miei amici si stavano agitando per il mio rapimento, -Dobbiamo andarlo a salvare!- Urlò Lucy
-Dobbiamo prima pensare ad un piano!- Si intromise Erza ferita
-No Erza, qui non ci sono piani che tengano! Natsu è in pericolo e sono d’accordo con Lucy- si intromise Juvia
-Gray non è molto d’accordo con le parole di Juvia sama, ma l’appoggerà fino alla fine- dichiarò Gray
-Tsk! È stato da stupidi farsi catturare in quel modo- sibilò Lisanndo arrivato dopo con la sorella
-Lisanndo! Che dici? Non è certo colpa sua- lo rimbeccò la sorella maggiore
-Tsk!- Commentò in fine.
Calò un silenzio tombale, solo il rumore di alcuni fogli si propagava nella piccola infermeria della città in cui si erano fermati per riprendere le forze ed essere curati alla meglio, -Ho trovato!- Cinguettò Gajeel
-Uhm? Che c’è tappo?-
-Non sono un tappo gamberetto!- Ringhiò il moro
-FATTELA FINITA VOI DUE!- Urlò furiosa ed irritata Lucy.
Tutti la guardarono stupiti, era la prima volta che la vedevano così furiosa per qualcosa e Gajeel un po’ impallidendo si nascose dietro a Levy, che nonostante stese tremando pure lei cercava di non darlo a vedere, -Aye! L’avete fatta arrabbiare parecchio- commentò Happy
-Happy!- La fulminò la bionda, -In ogni modo cosa hai scoperto?-
-I... i... maghi che ci hanno attaccato... erano di... Tartaros-
-Dannazione!- Imprecarono tutti loro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Yo gente che dite? Ho fatto apparire una saga che mi è piaciuta di più... Tartaros, allora che succederà nella seconda parte? Natsu verrà salvato? I suoi amici capiranno chi è in verità il nostro maghetto e la domanda che forse molti di voi vi staranno facendo quando Lucy e Natsu si metteranno insieme? Se volete scoprirlo recensite in molti sta volta ^_^ a presto.

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Capitolo 9
*** Tartaros 2° parte ***


Tartaros
2° Parte
 
 
 
Lucy era furiosa e preoccupata, non riusciva a capire per quale motivo Tartaros mi avesse dovuto rapire, non riusciva a capire, ma avrebbe voluto sapere dove fosse la sua sede. Juvia la osservò preoccupata e nonostante fossero rivali, le appoggiò una mano sulla spalla, -Calmati Lucy, lo troveremo-
-Tsk! Sì, certo-
-Sto dicendo sul serio! Caspita è pur sempre un nostro nakama e gli vogliamo tutti bene!-
-Juvia ha ragione lo troveremo Lucy, calmati che arrabbiarsi non serve nulla- intervenne Levy
-Dovevo proteggerlo!- Dando un pugno al muro
-Non dire sciocchezze Lu, Natsu è un bravissimo mago è stato solo preso in contro piede- si intromise Erza.
Lucy sospirò per poi appoggiare la testa sul tavolo e guardò Gajeel negli occhi, come chiedergli qualcosa, quest’ultimo sospirò capendo cosa voleva, -Tartaros è... una gilda oscura formata da molti membri che esagerando con la magia oscura, sono diventati dei demoni potentissimi-
-Bene Gray potrebbe usare le sue magie di Devil Slayer per batterli ed in questo modo mostrerò che sono l’unico a poter stare al fianco di Juvia sama- cinguettò il moro
-Forse nei tuoi sogni amico- disse Juvia facendo deprimere Gray
-Dobbiamo trovarlo, potrebbe essere in pericolo-
-Non gli faranno del male, se ci pensate, perché rapirlo poi?- Chiese Levy
-Forse c’entra il padre?- Chiese timido Romeo
-In effetti hai ragione piccoletto, qualche giorno fa Natsu ha avuto la visita di suo fratello maggiore Zeref- commentò Lucy
-Hai detto Zeref per caso?- Chiese ad un certo punto Freed
-Sì, perché?-
-Dimmi solo se è lui- mostrando una vecchia foto
-Sì è lui! Come... lo conosci Freed?- Chiese Lucy
-Come sapete sono nato in una famiglia nobile, forse però non sapete che facendo parte di essi, alcuni “bambini” prodigi venivano messi in contatti con altri nostri coetanei con la nostra stessa spiccata intellettualità-
-Ci stai dicendo che questo Zeref, sarebbe una specie di genio?- Sorpresa Evergreen
-Già... ma non seppi mai da che famiglia proveniva- sospirò il giovane
-Ma che importa!- Sbottò Lucy, -Natsu fa parte della gilda, della nostra famiglia! Non mi importa un accidente di quale famiglia fa parte!-
-Giusto! Testa di fiammifero ha ragione!- Saltò in piedi Juvia
-Per me dovrebbe stare dove sta- commentò Lisanndo venendo puntualmente ignorato.
Nel frattempo il master di Tartaros mi fece cambiare locazione; in quel frangente fui portato in una grandissima biblioteca, dove trovai il ragazzo che avevo visto vicino al biondo bombarolo, -Vedo che ti piacciono i libri eh?- Dissi per fare conversazione
-Uhm? Sì, mi piace leggere-
-Posso sapere almeno il tuo nome?- Chiesi sedendomi
-Mi chiamo Seiro e sono un demone dei marchi- chinò piano la testa
-Piacere mio- dissi cercando di stare calmo
-Ho una domanda per te-
-Chiedi-
-Perché non ti fai più chiamare END?-
-Perché sono cambiato tutto qua- prendendo un libro a caso
-Interessante- lo sentii mormorare.
In quell’istante sentii che nell’aria ci fosse qualcosa che non andava e di fatti, pochi minuti dopo comparve la ragazza bionda con la coda, che mi ricordò quella di uno sciacallo. Quest’ultima appena mise a fuoco Seiro e poi me e nel vedermi mi mostrò un ghigno maligno, -Non ci provare Jackal!- Tuonò il giovane al mio fianco
-Cosa?- Confuso
-Non usare la tua “magia” qui e su di lui, il master ha detto che dobbiamo consegnarlo illeso-
-Che scatole- sbuffò lei
-Lo so e credimi, mi sto annoiando pure io, ma non ti preoccupare- ghignò, -Molto presto avremmo di cui divertirci-.
A quelle parole mi sentii scorrere un brivido di panico, ma non lo diedi a vedere, per non dare spunto a quei due demoni di fare troppe domande o di prendermi per i fondelli; dovevo avere la speranza che i miei amici ce l’avrebbero fatta a salvarmi. Per distrarmi un po’, mi misi a girovagare per la biblioteca e trovai molti libri che parlavano delle gilde oscure tra cui quella di Tartaros e la sua storia; anche se era basata fin troppe volte su delle leggende, visto che non si capiva se fosse veramente fondata da questo Mard Geer o da qualcun altro. Continuando a sfogliare altri libri, scoprii il motivo perché la sua sede non era mai stata trovata, neanche per caso, essendo che l’edificio era a sua volta un demone e si spostava di continuo. A quelle informazioni mi ritrovai a sospirare come se avessi effettivamente per ogni speranza, finché nella stanza non entrò Mard che mi chiese di seguirlo. Lo seguii dentro ad una specie di sala del trono dove vi era piena di demoni o umani che emanavano magia nera che mi fece rabbrividire; dall’altro canto l’uomo mi sorrise cordiale, -Tranquillo, non ti faranno del male, se no, rischieremo di non farci pagare-
-Tsk! Io da mio padre non ci torno!- Sbottai
-Perché mai... END?-
-Non chiamarmi mai più in quel modo! Quel sopranome non mi si addice più!- Freddo
-Un vero peccato, avresti del potenziale e ti avremmo chiesto di unirti a noi- commentò divertito.
Ero furioso, il mio passato mi perseguitava ancora in quel momento, se non ci fossero state le manette di sicuro mi sarei passato una mano tra i capelli esasperato. Restai lì sotto gli occhi dei componenti curiosi poi ad un certo punto un boato fece bloccare l’avanzare della gilda e nello stesso tempo farla tremare. Mard si mise in contatto diretto con la struttura e scoprì con sommo stupore di tutti, me compreso, che qualcuno aveva sfondato le fondamenta entrando nella gilda dalle prigioni. Da lì ci una confusione disarmante e Mard mandò molti uomini a perlustrare l’edificio per stroncare ogni eventuale intruso, già da dove eravamo potevamo percepire vari tipi di fonti di magia. A un certo punto percepimmo un forte calore sotto i nostri piedi e da lì a poco comparve Lucy mettendosi i mezzo tra me ed i nostri nemici. Di fatti qualche ora prima, alla gilda di Fairy Tail, mentre i membri cercavano di creare un piano, furono informati di una strana creatura volante sulla città e quest’ultimi si erano incuriositi ed andarono a vedere e lì sul cielo di Magnolia vi era quello strano edificio volante. Lucy ordinò a Happy di portala là sopra, nel farlo non si accorse che Erza le aveva afferrato la caviglia e rigettata a terra senza problemi.
-Dove credi di andare?- La rimbeccò la rossa
-A salvare Natsu?- Chiese irritata
-Cosa ti fa pensare che potrebbe essere lì?- Gli chiese Gajeel
-Intuito da Dragon Slayer-
-Io le credo!- Dissero in coro Levy, Juvia e Laxus
-Non ti ci mettere pure te Laxus-
-Scarlet zitta, sento pure la sua energia anche se sembra bloccata- si intromise Bixlaw
-Visto? Cosa aspettiamo? Andiamo!- Spiccando il volo con Happy alle spalle.
Vedendo che non era riuscita a bloccarla, Erza si equipaggiò con un’armatura alata e con una possente spada riuscì a volare e fare un buco enorme nelle resistenti fondamenta del nemico, così in quel modo anche gli altri in un modo o nell’altro riuscirono ad entrare. Da lì Lucy usò il suo fiuto per trovarmi e senza pensarci due volte infuocandosi saltò contro il soffitto finché non mi raggiunse e con uno sguardo furioso si gettò contro Mard che si difese egregiamente. Poco dopo comparvero Gajeel, Juvia, Gray e Levy, quest’ultima mi tolse le manette e Lily, l’exceed della giovane, mi consegnò il mio mazzo di chiavi che non si sa come, ma le aveva trovate. Mi alzai in piedi e guardai con serietà i nostri amici e da lì iniziò un vero e proprio scontro, iniziai ad evocare i miei spiriti iniziando da Leo, uno dei miei spiriti più forti. Leo o come preferiva essere chiamato, Loki, appariva come un ragazzo dai capelli color miele e occhi azzurri che nascondeva con degli occhiali da sole e vestiva sempre in un completo elegante. Tra le dita portava degli anelli dorati dove poteva caricare la sua magia di tipo di luce e colpire i nemici non solo accecandoli, ma anche fare gravi danni. Dopo di che dovetti evocare Sagittarius per abbattere diversi nemici dall’alto, a seguire chiesi aiuto a Taurus gli chiesi aiuto soprattutto per la sua forza dirompente e la sua abilità nel usare al sua ascia. Ad un certo punto dello scontro sentimmo l’intero edificio precipitare, grazie agli enormi buchi nelle pareti, potei vedere dove ci trovavamo, eravamo non si sa come, arrivati nelle terre in cui ero nata. La grossa struttura si abbatté direttamente in uno spiazzo di terra molto vicino a casa mia e con mio sommo stupore potei vedere mio padre uscire allarmato del baccano. Appena fummo tutti sicuri di essere abbastanza vicino al terreno saltammo fuori e chi di più e chi meno riuscimmo ad atterrare con i piedi per terra senza farci troppo male.
-Natsu finalmente sei tornato- Mi raggiunse
-Col cavolo che resterò qui!- Furioso
-Ma che dici?! Stare con loro ti ha... ma che fai!?- Stupito vedendomi brandire una spada di luce
-Che faccio?! Combatto per la mia libertà!- Dandogli le spalle.
Dopo di che mi lanciai nella mischia brandendo al meglio l’arma che avevo in mano, essa mi era stata data da Capricon, uno dei miei spiriti, dalla forma umanoide di una capra e vestita come una governante; indossava un tailleur nero e portava anche un paio d’occhiali da sole anch’essi neri. In ogni modo tornai al combattimento dando tutto me stesso, Lucy al mio fianco fu felicissima di aiutarmi e quando poteva cercava di proteggermi, ma in uno dei suoi tentativi fu ferita ad una spalla.
-Lucy tutto bene?- Le chiesi controllando la spalla
-Sì e tu?-
-Sì grazie a te- le sorrisi
-Prego- arrossendo un po’
-Bene tu fatti curare da Romeo io continuo a combattere- la spronai
-No! Sto bene tranquillo- lanciandosi pure lei nel combattimento.
Ancora una volta non riuscii a tenere d’occhio tutti i combattimenti, potei vedere Mira ed Erza cercare di “proteggere” mio padre sorpreso da ciò, poco lontano da noi sentii un esplosione che mi fece voltare verso la fonte del rumore che mi fece sgranare gli occhi. Nella direzione di quell’esplosione, non solo c’era la tomba di mia madre, ma vidi Jackal combattere contro Levy, ma ciò che mi shockò di più fu vedere la statua e la parte di marmo della tomba di mia madre tutta distrutta. Di conseguenza iniziai a tremare dalla rabbia e dalla più profonda furia che si era accesa in me, ero talmente furioso con quella bastarda di Jackal che non mi accorsi di essermi illuminato a giorno e delle strane linee nere mi erano comparse lungo tutte le mie braccia formando tutte le costellazioni delle mie chiavi. Presi quest’ultime e come nulla fosse li chiamami uno dopo l’altro, nessuno di loro osò commentare qualcosa, soprattutto Aquarius che vedendo non solo il mio sguardo freddo, ma anche la tomba di mia madre in frantumi mi diede il suo appoggio silenzioso.
Lo scontro iniziò mandando ogni singolo spirito a dare supporto ai miei compagni, sconvolgendo quest’ultimi, -Ma bene, END si sta scatenato- mormorò Mard
-Chi?- Gli chiese Lucy combattendo contro di lui
-Oh non lo sai? Il tuo compagno era il mago degli spiriti stellari chiamato End-
-Non è possibile! Natsu non è così crudele!- Mi difese Lucy
-Chiediglielo, lui in realtà è Etherious Natsu Dragneel, il figlio di Igneel Dragneel-
-Stai mentendo! Lui non fa parte di quella famiglia!- Ringhiò invece Gajeel
-Purtroppo è la verità- ghignò Mard, -Guardate quel uomo e poi ditemi che non lo riconoscete-.
Di conseguenza tutti si fermarono un attimo ed osservarono mio padre e poi me, sapevo che volevano una spiegazione o che negassi ciò che aveva detto il nemico, ciò che mi stupì più di tutti fu Lucy. Lei abbassò il capo di conseguenza i suoi capelli biondi gli coprirono il viso ed iniziò a tremare, poco a poco fu avvolta dalle sue stesse fiamme facendo allontanare tutti da lei tranne Mard che sorpreso non riusciva a muoversi da dov’era e Lucy iniziò a correre contro di lui. Li guardai uno dopo l’altro e sorrisi commosso nel vedere compressione nei loro volti così abbassai lo sguardo su Mard e non si sa come, ma preparando un pugno da dargli, quest’ultimo si illuminò di luce ed i mie vestiti divennero simili a quelli di Leo e dopo di che colpii il nemico in modo decisamente forte. Di conseguenza sotto il corpo del master si creò un cratere molto profondo e Lucy mi corse incontro e mi abbracciò forte, era felice. Tartaros era stato sconfitto e questo però non mi tranquillizzava più di tanto, mi girai un attimo ed incrociai lo sguardo di mio padre, chiedendomi cosa avrebbe fatto in merito.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Allora che dite? Sì lo so è decisamente diverso e corto dalla saga... ma non riuscivo a scriverla tutta perché mi sembrava impossibile nonostante mi piaccia quel periodo della storia... allora... in ogni modo, siamo giunti quasi alla FINE della storia, anzi forse il prossimo potrebbe essere anche lultimo... a presto ciao.

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Capitolo 10
*** Fine o un nuovo inizio? ***


Fine o un nuovo inizio?
 
 
 
Guardai mio padre mentre stringevo a me Lucy, ero felice che nessuno abbia per così dire commentato ciò che avevo fatto in passato e che mi accettassero così com’ero. Lucy mi si strinse sempre più, ma ciò che mi spinse ad allontanarla da me un secondo fu il richiamo di mio padre, -Natsu-
-Padre- freddo
-Cosa ti hanno fatto questi pezzenti?!- Avvicinandosi
-Non ti permettere di offendere i miei amici padre- ringhiai venendo avvolto da una luce pura
-Apri gli occhi Natsu! Questo non è il vero te!-
-Te che ne sai eh!?- Gelido
-Sono tuo padre!-
-No! Per me sei un estraneo, lo sei diventato dopo la morte di mamma!-.
Come poteva giudicarmi se per quello che non ero, io ero un mago dotato ed in quel momento facevo parte di un gruppo, no anzi, di una famiglia che mi accettava per quello che ero e non per quello che dovevo apparire, pensai mentre continuavo a fissarlo truce. Stavo giustamente per continuare la mia battaglia, quando, con mio stupore Lucy intervenne nel nostro litigio verbale, mettendosi anche fisicamente in mezzo tra noi.
-Signor Dragneel, a me non m’importa se suo figlio sia ricco o no, che sia un gran mago o no, non m’importa nemmeno che in passato abbia avuto dei problemi con voi, ma le assicuro che amo suo figlio per ciò che mi ha sempre dimostrato fino ad ora! Non lascerò che Natsu si rovini la vita per quello che lei vuole imporgli!-
-Co... come?- Chiedemmo in coro io e mio padre
-Amo Natsu e se per qualche strano motivo vorrà andarsene non si libererebbe di me tanto facilmente!- Ringhiò Lucy affiancandomi ed io arrossii
-Non sarà necessario Lu, resterò a Fairy Tail con o senza l’approvazione di mio padre- le sorrisi
-Bene, perché sarei disposta a seguirti per riportarti a casa da noi- mi sorrise a sua volta.
Gli scompigliai i capelli, sapevo che con il termine amare per lei non aveva un vero e proprio significato, ma l’ero grata per ciò che stava facendo. Mio padre ci osservò spiazzato per poi scoppiare a ridere come un matto, questo suo lato mi era nuovo e lo guardai senza capirci nulla.
-Sei veramente un’ingenua lo sai?- Disse guardando verso Lucy
-Che intende dire?!- Venendo avvolta pian piano dalle sue fiamme
-Dici di amarlo... ma... tu sai cosa sia l’amore?- Serio mio padre
-“Ma dove vuole andare a parare?”- Mi chiesi tra me e me
-Certo che sì! L’amore è avere fiducia nel proprio compagno di vita, proteggerlo, rispettarlo ed accettare le sue scelte dia passate che future- fredda.
La guardammo senza parole, sentii addirittura Levy sghignazzare e dire qualcosa tipo: -Finalmente si è decisa-, ma non ero del tutto sicuro del suo significato, finché Lucy si voltò verso di me guardandomi negli occhi in modo molto deciso. A mia volta la guardai confuso; inseguito la vidi alzarsi sulle punte e prendermi la testa con una mano e mi sussurrò: -Ti amo veramente- per poi baciarmi davanti a tutti.
Tutti, me in primis, rimanemmo shockati per la sua intraprendenza e da parte mia non potei di certo di non ricambiare con altrettanta dolcezza; dovemmo staccarci quando da lontano percepimmo un fortissimo rumore d’ali e una specie di ruggito impetuoso. Tutti noi ci girammo verso il cielo e vedemmo una grossa figura nera volare verso di noi, percepito una forte aura magica proveniente da essa e questo mi fece preoccupare, invece Lucy si era irrigidita e si mise di fronte a me tremante.
-Levy!-
-Sì lo so! Gajeel sta dietro di me-
-Perché scusa?-
-Quella cosa non è alla portata di nessuno- ringhiò la giovane, -Salamander non fare stronzate!-
-Tsk! Lei è mia!- Le ringhiò contro, -Sta ferma dove sei ferraglia-
-Di che state parlando?- Confuso
-Quella cosa non è altro che la regina dei draghi Acnologia, il drago dell’apocalisse- fredda.
La guardai preoccupato, negli anni che mi chiamavano End, avevo sentito qualcosa su di essa, si diceva che un tempo fosse stata una fortissima Dragon Slayer solo che la sua eccessiva voglia di potere, l’abbia trasformata in quello che attualmente era diventata, un potentissimo drago. Nel momento in cui Acnologia comparve di fronte a noi potemmo vederla meglio, aveva il petto grigio/bianco ed il resto era tutta nera con una sola zampa anteriore che era ricoperta di simboli azzurri. Alla sua vista Lucy non rimase ferma anzi, spiccò una corsa per raggiungere la nemica ed iniziare ad attaccarla senza sosta, mentre io cercando di raggiungerla, Levy mi bloccò un polso per poi portarmi dietro di se al fianco di Gajeel ed infine creò una spessa lastra di metallo per attutire al meglio gli eventuali spostamenti d’aria causati dallo scontro. Lo scontro durò parecchio, nonostante la stanchezza di Lucy e dell’indifferenza della sua avversaria che a stento le dava attenzioni e fu un colpo decisamente più forte dei precedenti che mandò a terra Lucy senza fiato. Preoccupato per quello che poteva accaderle, corsi da lei ignorando i richiami di tutti, mi buttai sul corpo di Lucy e creai una barriera di luce, abbastanza resistente da tenere per un po’ lontano la nemica.
-Lucy tutto bene?- Le chiesi preoccupato
-Sì, sì- cercando di rimettersi in piedi
-Non dovresti sforzarti troppo lo sai?- Cercando al meglio di aiutarla
-Tsk! Lei ed io abbiamo un conto in sospeso Nat! Me la deve pagare molto cara!- Rimettendosi in piedi
-Allora ti aiuterò- sospirai mettendomi al suo fianco
-Non ci provare Nat!-
-Ascoltami bene Lu! Non lascerò che la persona che amo e dico AMO si faccia ammazzare così! La tua vendetta è anche la mia!- Guardandola negli occhi.
Per tutta risposta anche lei mi fisso negli occhi, dopo un lunghissimo tempo per noi, lei sospirò quasi stanca, come se avesse capito solo in quel momento che con me non c’era da discutere, -Ok, ma sta dietro di me-
-Tsk! So badare a me stesso, mia cara fiammella- ghignai
-Ehi! Non iniziare anche te stella ambulante!- Ringhiò divertita
-Bella questa, è la prima volta che mi chiamano così- ridacchiai lanciandomi nello scontro
-Scemo- mormorò lei seguendomi.
Dopo questo scambio di battute, iniziammo a combattere contro quell’essere che sembrava veramente immune alla nostra magia e questo ci faceva irritate e preoccupare parecchio. Non riuscivamo a capire il motivo per cui Acnologia evitava di combattere seriamente, furiosa più che mai, Lucy ad un certo punto le sue fiamme divennero nere come la pece e questo preoccupò tutti. Quando le chiesi cosa le stesse succedendo, la vidi sorridermi come per rassicurarmi e disse solo che era la sua arma segreta; purtroppo per lei, il suo sorriso non mi piaceva per niente, sembrava più tosto maligno e questo era in combinazione con uno strano mutamento in lei. Di fatti tra i capelli comparvero delle corna che mi ricordavano molto quelle di Capricon, gli occhi divennero rossi, ma non feci in tempo ad bloccarla che si lanciò contro Acnologia. Quest’ultima nel vedere il cambiamento repentino di Lucy ghignò, sembrò divertita dalla piega che era venuta creare e di conseguenza si concentrò su di lei. Ad ogni scontro le fiamme nere di Lucy continuavano divampare sempre più, facendo accentuare la sua mutazione in qualcosa di simile ad un demone. Sembrava che lo scontro sarebbe durato in eterno, visto che nessuna delle due sembrava voler arrendersi, il potere di Lucy la stava pian piano corrodendo da dentro, di conseguenza reagii d’istinto e di nuovo mi misi in mezzo tra loro. Purtroppo quel mio gesto fin troppo avventato ebbe la conseguenza di farmi colpire in pieno da un attacco a distanza da Acnologia e mi fece finire lontano da Lucy. Mi doleva la schiena ed ogni singolo muscolo del mio corpo, mi faceva un gran male, non riuscivo proprio a muovere nessun muscolo, vidi Lucy correre verso di me disperata ed in lacrime.
-Stupido!- Mi urlò lei abbracciandomi
-Io sarei stupito? Tu che ti stai facendo corrodere da quel potere oscuro- sussurrai affaticato
-Tsk! So controllare il mio potere- anche se dolente scossi la testa
-Ti sbagli Lu, si vedeva che eri quasi sul punto di perdere il controllo in vari punti della battaglia-
-Sarà stata una tua impressione- sussurrò accarezzandomi la chioma
-Sei cocciuta anche adesso sai?-
-Che scena commovente- disse una voce fredda alle nostre spalle.
Ci girammo e lì davanti a noi vi era una donna dai lunghi capelli azzurri e occhi verdi freddi come l’inverno, pelle olivastra con un solo braccio che era ricoperto da simboli blu, era Acnologia in versione umana. Se non avessi tutto il corpo privo di forze e quasi tutte le ossa rotte mi sarei messo sull’attenti e messo di nuovo in mezzo tra loro.
-Grrrr!- Ringhiò Lucy
-Che vuoi?- Freddo
-Eliminarvi, così nessuno potrà dire che sono una despota- ghignò
-Non lo farai bastarda!- Disse Lucy
-Oh davvero? Non hai la forza per uccidermi ragazzina- scoppiò a ridere
-Vedrai come ti sorprenderò!- Venendo di nuovo avvolta dalle fiamme nere maligne.
Lucy sempre più accecata dalla furia, per poco non si accorse di qualcosa che brillava ai suoi piedi, guardò un attimo e vide che era il mio portachiavi che si era staccato da quest’ultime nell’impatto. La vidi prenderlo in mano e dopo di che esso si illuminò a giorno e lanciò in cielo una luce bianchissima dove comparve un grosso cerchio magico rosso e dorato. Tutti guardammo il cielo stupiti e poco dopo comparve da essi un grosso drago rosso con due corna sulla testa e grosse ali e si lanciò contro Acnologia che nel vedere l’animale aveva ripreso la sua immensa forma per “bloccare” il nemico.
-Non è possibile- sussurrò Lucy ed io la guardai
-Cosa?- Chiesi
-Lei... è... mia madre- sussurrò
-Scherzi?- Chiesi stupito
-No... ROMEO!- Urlò ad un certo punto, -Vieni qui subito!- Poco dopo arrivò il ragazzo
-Sì? Oh cielo! Ci penso io a Natsu san- si avvicinò per curarmi
-Occupati di lui! Io devo fare una cosetta!- Spiccando uno scatto in avanti
-Aspetta Lucy san!- Ma non riuscì a fermarla.
Ci vollero delle ore ma Romeo riuscii ad saldarmi la maggior parte delle mie ossa e mi permise di sedermi e di conseguenza guardare con più comodità la battaglia che stava svolgendo a pochi passi da noi. Lucy si era messa svolazzare con l’aiuto di Happy intorno alla madre che nel vederla si poteva vedere che era sorpresa, ma non si lasciò incantare dalla sua presenza, anzi l’agguantò senza problemi. Non seppi cosa le disse solo che la vidi solamente annuire un po’ rossa per poi vederla lanciarsi nella nostra direzione e prima che potesse toccare terra per nostra fortuna Happy l’afferrò per i vestiti.
-Lu!- Con fatica le corsi incontro
-Sto bene Nat!- Abbracciandomi
-Meno male- le accarezzai una guancia
-Nat... mamma mi ha detto che devo...- rossa
-Cosa?- Confuso
-Questo- distrusse il mio portachiavi a forma di drago da dove sbucò una strana chiave d’oro
-Ma che?- Confuso
-Guarda- prendendo meglio la chiave e ci soffiò un po’ di fuoco.
Dove di dorma doveva esserci un simbolo dello zodiaco, lì c’era la sagoma di una testa di drago; con occhi sgranati presi in mano la chiave, ma Lucy rossa sempre più coprì la mia con la sua e con uno scatto ben preciso appoggiò in mezzo le nostre labbra la chiave che iniziò a brillare a non più non posso. Poco dopo pure la madre di Lucy si illuminò e con un gesto a sorpresa si lanciò contro Acnologia e la sconfisse senza mezzi termini.
-Tua madre è una forza!- Esclamai
-Mamma è la più forte di tutti i draghi!- Disse fiera Lucy
-Non posso commentare visto che è il primo ed ultimo drago che vedo dal vivo- sussurrai
-In effetti quasi tutti i draghi sono spariti-
-Lucy- la chiamò una voce che mi risultò familiare
-Madre!- Gli corse incontro abbracciandole il muso
-Ciao piccolo Natsu- mi guardò
-Co... come?- Sorpreso e lei mi sorrise
-Non mi riconosci perché sono nelle mie vere forme-
-Aspetta... siete la donna con mia madre?- Sgranai gli occhi
-Esatto- prendendo forma più comoda per tutti.
Le sembianze da lei prese erano come me li ricordavo in sogno quando ero piccolo, lei mi si avvicinò e mi abbracciò forte. La donna mi accarezzò i capelli e mi diede un bacio sulla fronte, -Questo è da parte di tua madre-
-Come sarebbe a dire? Mia madre è morta-
-Il suo corpo è morto ma il suo spirito e la sua magia si è salvata, diciamo che Macao ha richiamato il suo spirito dal mondo degli spiriti stellari-
-No aspetta mamma, voi draghi siete nel mondo degli spiriti stellari?- Confusa Lucy e non solo lei
-C’è un motivo se lui ha la chiave che tenete ancora insieme- sorrise.
Lo notammo solo in quel momento e pochi secondi dopo ognuno schizzava da una parte opposta con io che tenevo ancora la chiave in mano. Layla ridacchiò divertita, poco dopo ci spiegò che adesso tutte le anime dei draghi erano stati sigillati nel mondo degli spiriti stellari grazie alla magia di mia madre e la conseguenza di ciò fu la malattia che l’aveva portata alla morte. A quella notizia rimasi spiazzato, non avrei mai immaginato una cosa del genere, solo che c’era una domanda che mia assillava, com’era possibile che mia madre avesse sigillato tanti draghi? A questa domanda Layla scoppiò a ridere, dicendo che non aveva sigillato le loro anime, ma aveva solo spedito le anime tramite un portate che il sovrano degli spiriti stellari aveva aperto apposta per loro nel mondo della costellazione del dragone. In più, Layla promise che mi avrebbe aiutato ad allenarmi per gestire la nuova chiave e i suoi componenti, le sorrisi per poi vederla sparire come se nulla fosse, Lucy al mio fianco sembrava fin troppo entusiasta per il mio nuovo... legame con lei e questo la fece sentire tutta un fuoco detta con parole sue.
Passarono parecchi anni da quei giorni buoi; dove mio padre per non cadere del tutto per i troppi debiti vendette tutto e mio fratello era riuscito a raggiungere, in segreto dal vecchio, Alvarez dove non solo fece carriera nel mondo della politica in brevissimo tempo, ma si sposò con una bellissima maga di nome Mavis. In gilda le cose si erano fatte un po’ strane, Lucy continuava a litigare sempre più con Juvia per ogni cosa, soprattutto perché essendo lei una Dragon Slayer doveva marcare il territorio con me, cosa che accadeva molte volte nell’arco della giornata, ma il bello era che si era messa pure contro Gray che ogni tanto mi congelava qualcosa di mio. Lisanndo decise di lasciare per un periodo sabbatico la gilda, era ancora molto irritato e preso di continuo di mira da parte non solo di Lucy, ma anche da parte di Juvia, ma con somma sorpresa andò con lui pure Bixlaw con la scusa che era una cosa stupida lasciarlo solo.
-A cosa pensi Nat?- Mi chiese una voce familiare alle mie spalle
-Oh nulla Lu, stavo ripensando a quest’ultimo anno-
-Non pensare al passato, ma al futuro! Andiamo a lavorare!- Scattò in piedi
-Vuoi farmi lavorare per avere la possibilità di rivedere tua madre eh?- Ghignai
-Non è vero!- Rossa.
Per tutta risposta scoppiai prima a ridere per la sua reazione, dopo di che corsi verso la bacheca per trovare un buon lavoro; in questo lasso di tempo, ero riuscito a controllare a pieno i poteri e le potenzialità della chiave che Layla mi aveva fidato e finora, oltre a lei, ero riuscita ad evocare e formare un contratto Metalicana e c’è da dire che quelle due se si vedevano, si mettevano a discutere, peggio di Levy e Lucy. In ogni caso, presi la missione che avevo adocchiato ed corsi con Lucy e Happy fuori dalla gilda; nel correre verso la mi chiesi se quella era la fine di una storia o l’inizio di un’altra avventura ma nel pensarlo sorrisi perché sapevo di certo di una cosa, Lucy non mi avrebbe lasciato facilmente.
 
 
 
FINE
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice:
 
Yo Gente! Anche questa storia è finita, che ne pensate della finale? Orrenda eh? Me lo aspettavo, ma non riuscivo a trovare un finale decente ^^ Allora vi ho sorpresi con l’apparizione di Layla e che consegnasse a Natsu una chiave d’oro? Hihihi spero che vi si piaciuta questa storia... ringrazio di cuore chiunque mi abbai sostenuta e seguita fino alla fine... ci vediamo nelle mie altre ff ^_^

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