Gangsters don't cry

di jessthesohodoll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 // Can you fix the broken? ***
Capitolo 2: *** 2// Keep your heart close to the ground ***
Capitolo 3: *** 3// Don't let me be gone ***



Capitolo 1
*** 1 // Can you fix the broken? ***


I
Can you fix the broken?



Can you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel, can you feel my heart?







Era un tranquillo pomeriggio all'Alibi, uno di quei pomeriggi lenti ed oziosi che sembravano non passare mai .


Il locale era pressoché vuoto e Mickey si ritrovo' finalmente a rilassarsi un po'


Lavorare dietro il bancone era stata una sorpresa anche per lui.


“Senti, prendila come viene” gli aveva detto Kevin “Nemmeno io credevo potesse fare per me, eppure sono ancora qui”


Era stata una delle poche persone a dargli una seconda occasione appena uscito dal carcere.


Ma la prima era stata l'unica persona a cui non aveva smesso di pensare per tutti quegli anni difficili.


Era scappato in Messico con lui e a Mickey sarebbe bastato per un vita intera. Ma quando si era tirato indietro a un passo dalla dogana messicana, Mickey voleva seriamente ucciderlo.


Ma gli aveva ti amo, finalmente, e Mickey aveva capito.


Dio, le avrebbe perdonate tutte a Ian Gallagher.


Era tornato nel South side quando avevano arrestato Ian. Lo avevano tenuto dentro dopo averlo visto nei filmati di sorveglianza di quella stupida banca.


E Mickey aveva attraversato il confine messicano in un batter d'occhio.


Aveva salvato la sua pellaccia ancora una volta, e lo avrebbe fatto per altre mille ancora.


Le loro condanne erano di 6 mesi per Ian (Favoreggiamento ) e 8 per la condanna originaria di Mickey.


Stettero insieme dietro le sbarre per 4 mesi e mezzo prima che Ian fosse rilasciato per buona condotta , e Mickey se li era fatti bastare.


“Ci vediamo in giro” gli aveva detto Mickey , mascherando malamente la sua tristezza.
“Settimana prossima sono di nuovo qui, cretino” disse Ian con un sorrisino “Voglio aspettarti, farti visita come si deve” si affretto' ad aggiungere.
“Ian...”
“No, ascoltami cazzo” gli disse Ian “Se questa cazzo di storia mi ha insegnato qualcosa e' che voglio passare il resto della mai vita con te”


Mickey non ci sperava davvero, ma ogni mese Ian era dietro a quel dannato vetro.


Era piu' che altro una tortura per entrambe, ma almeno era qualcosa.


A volte portava Yevgeny con se. Il bambino faticava persino a riconoscerlo, ma Ian ce la metteva tutta.


Ci stava davvero provando.


Era riuscito persino anche a trovargli un avvocato decente che potesse tirarlo fuori di li.


Dopo due anni, Mickey era un uomo libero per insufficienza di prove.


Non si aspettava di trovare nessuno, ma Ian era li. Era bello da far male.


“Che facciano ora?” chiese Mickey.
“Viviamo la nostra vita” disse Ian “Un giorno per volta”


Can you help the hopeless?
Well, I'm begging on my knees
Can you save my bastard soul?
Will you ache for me?



Aveva finito per sposarlo, quel coglione di un rosso.


Ora era Mickey Gallagher – Milkovich , aveva un lavoro onestto, si teneva fuori dai guai ,era sposato con l'uomo della sua vita, e cercava di essere un padre amorevole per Yev.


Tutto quello che non aveva mai avuto.


Non voleva dirlo a voce troppo alta, ma era felice.


“Mick, ci sei?” chiese Ian, un sopracciglio alzato mentre gli sventolava una mano davanti
“Si, stavo solo pensando” disse Mickey, tornando a pulire un bicchiere.
“Ecco, ora mi preoccupi” disse Ian sorridendo “Tu che pensi


Mickey sorrise, mentre rivolgeva un elegante dito medio al marito. Si guardo' per un attimo attorno. Un po' tutta la loro strana famiglia era riunita al locale quel pomeriggio.


Lui e Kevin erano dietro al bancone, mentre Svetlana e Veronica servivano e tenevano pulito il locale.


Frank era intento in uno dei suoi soliti sproloqui su come il governo lo stesse fottendo, proprio lui che era un cittadino cosi' onesto. Fiona e Debbie si stavano concedendo una birra dopo un raro pomeriggio di shopping, Lip e Carl stavano imprecando contro la televisione, mentre Cicago Bulls stavano perdendo miseramente.


Ian era seduto di fronte a lui, mentre Yev e Liam coloravano un disegno accanto a lui, le loro piccole gambe che dondolavano dagli sgabelli.


Ian impreco' di nuovo, voltando la pagina del nuovo manuale di medicina che doveva studiare.


Ci era voluto una vita, ma era tornato ad essere un paramedico.


E con tutto il tempo che aveva perso in carcere, doveva recuperare lo studio di un numero imprecisato di procedure mediche.


“Non credo sia il luogo piu' adatto per studiare qui” gli fece notare Mickey, indicando i suoi rumorosi cognati con la testa.
“Non ci crederai mai, ma non mi danno fastidio” disse Ian “E se sto a casa finisco per pulire qualcosa. Poi i miei ragazzi sono qui” aggiunse, arruffando i capelli di Yev.
“Papa', posso averne un altro?” chiese Yev. Scuotendo il suo cartone di succo di frutta.
“Si, a me andrebbe un'altra birra” aggiunse Ian.
“No e no” disse Mickey “Mancano solo due cazzo di ore alla cena e tu non devi esagerare con queste cose”
“Sei il peggiore barista del mondo” disse Yev, mettendo su un adorabile broncio.
“Beh, tua madre mi uccide se ti faccio bere un altro succo” disse Mickey, baciando i capelli biondi del figlio “Giusto Lana?”
“Assolutamente” disse Svetlana , posando un vassoio di bicchieri sporchi accanto a loro “E stasera io porto te cinema , ometto. Ricordi ?”


Yev annui' eccitato, prima di rimettersi a colorare il suo disegno.


“Hey, non abbiamo il piccoletto in mezzo alle palle stasera” disse Mickey sorridendo malizioso “Che ti va di fare?”
“Lip ci ha invitato a casa loro, ricordi??” disse Ian “Per fortuna cucina Mandy. Magari puoi pensare al dopo cene” aggiunse con un occhiolino.


I'm sorry brother
So sorry lover
Forgive me father
I love you mother


Tra le cose per cui poteva ritenersi grato era avere di nuovo la sua noiosa sorellina tra i piedi. Mandy era tornata subito dopo il suo ritorno dal Messico, un diploma da Maestra elementare preso chissà dove e ben poche spiegazioni.


Si era presentata insieme a Ian in una delle sue visite, e Mickey non ci poteva credere.


“Il South side aveva bisogno di almeno un Milkovich a piede libero, dopotutto” aveva detto con un sorriso.


Ora lavorava come maestra nella scuola di Yev, e Ian adorava fare la battuta stupida del “Cazzo, mi scopo mio cognato” , da quando lei e Lip si erano sposati.


In meno di due mesi lo avrebbe pure reso zio , e Mickey era cosi' fottutamente orgoglioso di lei.


“Parli del diavolo” disse Ian, chiudendo finalmente il libro “Hey Meds”
“Hey signora Gallagher” disse Mickey sorridendo “Tuo marito sta imprecando contro i Bulls se lo cerchi”
“Non devo parlare con lui” disse Mandy seria “Hai cinque minuti Mick? E' importante”
“Dai, sto lavorando. Non c'e' nemmeno nessuno oggi, solo la nostra cazzo di famiglia. Di che si tratta?”
“Preferirei parlartene in privato”


Solo in quel momento Mickey alzo' gli occh verso sua sorella. Aveva gli occhi rossi, occhiaie marcate e i capelli un po' da tutte la parti. Doveva essere qualcosa di grave.


“Dai Mads, non dovete avere segreti con noi” disse Ian sorridendo.


In quel momento arrivo' anche Lip, con uno sguardo confuso.


“Hey piccola” disse teneramente “Che succede? Harper ti da problemi?” chiese poi, accarezzandogli il pancione.


“No, devo patrlare con quel cazzone di mio fratello”
“Di che si tratta?” chiese invece Lip.


“Andiamo Mandy, dillo anche a loro” disse Mickey “Tanto lo verrebbero a sapere comunque.


“Si tratta di papa'” disse Mandy deglutendo.
“Che cazzo ha fatto quel figlio di puttana?” chiese preoccupato Mickey “Deve stare dentro ancora per due mesi”
“E' morto Mick” disse Mandy , prima di scoppiare in lacrime.


Lip l'abbraccio' immediatamente, mentre Ian guardava preoccupato suo marito e il restod ei Gallagher chiedeva spiegazioni.


“Mickey” inizio' a urlare Ian, vedendolo improvvisamente sbiancare “Mickey guardami ti prego, concentrati sulla mia voce. Respira ti prego”
“Me ne devo andare da qui” fu invece l'unica cosa che riusci' a dire Mickey.


Prese le chiavi dell'appartamento al piano di sopra, lasciandosi gli sguardi preoccupati della sua famiglia dietro di se


I'm scared to get close and I hate being alone
I long for that feeling to not feel at all
The higher I get, the lower I'll sink
I can't drown my demons, they know how to swim




“Cazzo, ho detto che voglio stare da solo Ian” disse Mickey.
Era fermo a fissare il vuoto da 20 minuti quando senti' la porta dell'appartamento di Svetlana aprirsi e richiudersi dietro di se.


Già se lo immaginava suo marito, sopracciglia rosse corrucciate in un espressione preoccupata, pronto a dargli il solito discorso strappalacrime.


“No, sei stato piu' fortunato”


Mandy si sedette accanto a lui sul divano , gli occhi ancora lucidi dal pianto che si era fatta.


“Come cazzo sei riuscita a non far venire mio marito al posto tuo?” chiese Mickey.
“Ho usato la carta della famiglia” disse Mandy “Certe cose le possono capire solo i Milkovich , Ian” disse, facendo sorridere appena Mickey.


Stettero per un po' in silenzio, la mano di Mickey appoggiata alla coscia della sorella.


“Come e' successo?” chiese Mickey
“Si e' invischiato in un giro con le persone sbagliate” spiego' brevemente Mandy “Lo hanno accoltellato nella sua cella. Dio, non so neanche perche' sto piangendo. Dannati, ormoni” aggiunse poi, accarezzandosi il pancione “Con tutta la merda che ci ha sempre tirato addosso”
“Io sono solo incazzato” disse Mickey.


E lo era veramente. Non vedeva l'ora che uscisse per l'ennesima volta per schiaffargli in faccia la sua felicita'.


Guardami paparino. Sono sposato con un uomo, e sono pure felice. Bello vero?


“Quegli altri due esseri inutili dei nostri fratelli?” chiese Mickey
“Iggy voleva venirti a dare la notizia, erano tutti e due con me” disse Mandy “Ho pensato fosse meglio se venissi io”
“Dio, dobbiamo anche fargli un funerale a quel pezzo di merda” disse Mickey sprofondando nel divano “Appena arriveranno le sue cazzo di sorelle dall'Ucraina pretenderanno una cazzo di cerimonia”


Dopo un attimo di silenzio, Mandy ricomincio' a piangere.


“Ti rendi conto che siamo orfani, Mickey?” chiese di impeto Mandy “Non abbiamo più nessuno, siamo soli al mondo”


Mickey le prese allora il viso tra le mani tatuate.


“Ascoltami ed ascoltami bene , Mandy Gallagher” disse Mickey “Non saremo mai piu' soli per la nostra cazzo di vita, ok? Lo vedi questo anello?” disse, sollevandole una mano “Significa che sei sposata Mandy. Significa che c'e' una persona che ti ama nella tua vita, anche se e' quel coglione di Lip. Anche se abbiamo cambiato cognome, rimaniamo Milkovich. Ricordi cosa diceva quel pezzo di merda di te?”
“Che ero un essere inutile” disse Mandy tra le lacrime “Che non avrei mai trovato nessuno che potesse amarmi”
“Di me diceva che ero una cazzo di checca, che preferiva avere un figlio morto piuttosto che succhia cazzi” disse Mickey, anche i suoi occhi lucidi ora.
“Ti voglio bene Mick” disse Mandy “Non me ne frega un cazzo di chi ti scopi, sopratuto perche' hai scelto uno come Ian, ma non vorrei di certo avere un fratello morto”
“E tu non sei inutile” disse Mickey “Cazzo, sono cosi' orgoglioso di te”


“Voi due non sarete mai da soli”


Entrambi i loro mariti li stavano fissando dalla porta, uno sguardo preoccupato per entrambi.


“Da quanto siete li?” chiese Mandy, asciugandosi il viso.
“Da un po'” disse Lip abbracciandola di nuovo “Non avremo mai voluto interrompere uno dei rari momenti di tenerezza tra i Milkovich”
“Maddy, credo di parlare anche a nome di mio fratello quando dico che non vi molleremo stavolta” disse Ian.
“Gia', abbiamo fatto un sacco di cazzate in passato, ma siamo qui ora” disse Lip “Dai, andiamo giu'. Fiona sta impazzando, siamo tutti invitati a casa sua a quanto pare”


Mickey lascio' che Lip e Mandy scendessero la scala prima di prendere Ian da parte.


Si concesse solo in quel momento di piangere, inumidendo tutta la maglietta di Ian.


“Cazzo” disse una volta finito “Mi sento cosi' stupido”
“Fammi indovinare” disse Ian “Ti senti incazzato con il mondo perché era un pezzo di merda e non vedevi l'ora di mostragli cio' che eri diventato, ma allo stesso tempo ti senti triste perché nonostante tutto era tuo padre”
“Come lo sai?”chiese Mickey
“Mi sono sentito cosi' quando e' morta Monica” disse semplicemente Ian. Non immagini quanto la odiassi. Dio, ha lasciato la mia famiglia. Mi ha lasciato una cazzo di malattia mentale che mi porterò dietro per il resto della mia vita , eppure mi sentivo una merda quando e' morta”
“Cazzo, mi perdonerai mai per non essere stato con te in quei momenti?”
“Avevi i tuoi problemi a cui pensare” disse Ian “Tutto quello che stai provando, io ci sono gia' passato prima di te. Percio' deprimiti, urlami addosso, piangi, fai tutto quello che vuoi, ma non pensare minimamente che tu sia solo in tutto questo. Hai un cazzo di marito ora, qualcosa che avrebbe fatto incazzare il tuo vecchio piu' di ogni altra cosa al mondo”


“Ti amo, cazzo” disse Mickey, baciandolo
“Ti amo anche io” disse Ian “Andiamo giù, Fiona rischia veramente di impazzire se non ti da uno dei suoi abbracci”


Can you feel my heart?, can you hear the silence?
Can you see the dark?
Can you fix the broken?
Can you feel, can you feel my heart?




Quando scesero, si ritrovarono un mucchio di facce preoccupate.


“Hey Mick” disse Kevin, parlando per primo “Se hai bisogno di un po' di tempo per tutto questo non capiamo. Copriremo i tuoi turni come meglio possiamo”
“Si, prenditi cura di te ok?” disse Vee abbracciandolo.


“Mi dispiace Mick” disse Debbie abbracciandolo a sua volta “Noi sappiamo bene che significa”
“Noi siamo qui per te ok?” disse invece Carl, dandogli una pacca sulla spalla.


“C'e' piccolo ometto che vuole vedere papa'” disse invece Svetlana avvicinandosi.


Yev si nascondeva tra i suoi capelli, il visino triste.


“Ha iniziato a piangere non appena te ne sei andato” gli spiego' Ian.
“Hey piccolo. Che succede eh?” disse Mickey
“Stai meglio papa'?” chiese Yev preoccupato.
“Si, ora sto un po' meglio” disse Mickey con un sorriso.
“Credo te lo abbiano gia' detto, ma siete a cena da me stasera” Disse Fiona abbaracciandolo “E non accetto un no come risposta”
“Grazie Fi” disse Mickey “Davvero”
“Dovere” disse Fiona “Siete parte della famiglia e noi non lasciamo una Gallagher indietro quando sta male”


“Che ti avevo detto?” disse Mickey a sua sorella
“Si, ho capito il concetto” rispose Mandy.


Mickey e Mandy non sarebbero mai stati soli, poco amati o non voluti. Finalmente avevato trovato casa, la loro famiglia.


Qualcosa che Terry Milkovich forse, non aveva mai avuto














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Avanti diciamolo tutti insieme. VAFFANCULO TERRY


non ho mai odiato un personaggio come odio lui.


Ho scritto questa fic dopo aver ascoltato la canzone di questo capitolo.


Sopratutto la frase “I can't drown my demons, they know how to swim”


Terry sara' sempre il piu' grande demone della vita di Mickey e Mandy.


Tutte le loro paure ed insicurezze sono per colpa sua.


E niente, amo i miei figli più di ogni altra cosa.


Mi rendo conto che potrebbero essere un po' OOC, e che Mickey o Mandy sarebbero molto contenti di vedere Terry morto, ma sono anche convinta che in realta' reagirebbero cosi'


confusi, incazzati e anche un po' tristi


un bacio


jess


Song > Heavydirtysoul / Twenty one pilot


Capitolo > Can you feel my heart ? / Bring me the horrison

 

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Capitolo 2
*** 2// Keep your heart close to the ground ***


II

Keep your heart, close to the ground


 

Who wants to know?
All that is gold, is rusted
No one will know
Seasons cease, to change, and

How far we've gone
How far we're going
So here and the now
And the love for the sound
Are the moments that keep us moving


 

Il cielo sopra Chicago era insolitamente grigio quel pomeriggio. Era come se la città stessa si sentisse triste per i quattro fratelli Milkovich.

I quattro ragazzi se ne stavano in piedi, ormai la funzione finita un pezzo, intenti a fissare la lapide sotto la quale avevano appena sepolto Terry.

Come previsto, le tre sorelle di Terry avevano preteso una cerimonia religiosa.


 

Mickey voleva vomitare per come minimo metà del tempo, Mandy se ne stava rannicchiata su una delle panche della chiesa, il viso tirato fermo in un punto.

Avrebbe dovuto anche parlare. Mickey avrebbe dovuto fingere di aver realmente voluto bene a quel pezzo di merda di suo padre, mentire davanti alla famiglia, gli amici e la città intera.


 

Se l'avesse fatto, non sarebbe più riuscito a guardare suo marito negli occhi.


 

Per fortuna, le zie non vedevano di buon occhio ne lui , ne Mandy.

Waves crash along
Battered lonely lighthouse
Tomorrow she's gone
And if not, some, they somehow
Are, these, hands, always

Well this side of, mortality is
Scaring, me, to death
To death

Il primo aveva la colpa di essersi scambiato un bacio con Ian mentre le aspettava insieme agli altri fratelli all'uscita dal gate.

 

Mickey non era più il ragazzino impaurito di una volta , e Ian era dannatamente fiero di lui per questo. Non era mai astato un grande fan delle effusioni in pubblico, ma prendeva la mano di Ian ogni volta che poteva, baciandolo davanti a tutti ogni volta che ne sentiva il bisogno.

 

Era bastata una frase poco felice di una delle tre per farlo diventare freddo e scostante in loro presenza.

 

“Tuo padre detto noi” aveva detto, con un marcato accento dell'est “Dio ti aiuti Mikhailo a ritrovare retta via”

“E questo che cazzo significa?”

“Tu sposato con brava cristiana” disse la zia “Perchè lasciato lei per...uomo”

 

Aveva guardato Ian con immensa sufficienza, tanto che pure Svetlana si era arrabbiata.

 

“Perchè lui gay , io lesbica. Neanche a me piacciono uomini, stronza” aveva detto, facendo sorridere un po' anche Mickey.

 

Mandy, dal canto suo, aveva la colpa di essere scappata via e non essere rimasta a prendersi cura della propria famiglia come ogni brava moglie dell'est, anche se questo significava subire gli abusi di suo padre senza emettere un fiato al riguardo.

 

“Sapete signore” disse allora Lip “Da queste parti siamo usciti dal Medioevo da un pezzo e non tolleriamo i pezzi di merda come vostro fratello, anche se secondo voi Amanda doveva stare qui e prendersi tutta la merda”

 

Toccò quindi a Iggy e Colin fare il discorso. Peccato che le zie non avessero bene capito quanto i fratelli Milkovich fossero protettivi li uni con gli altri.

 

Entrambe dissero esattamente le cose come stavano. Lo descrissero come un uomo incapace di amare i propri figli, totalmente perso nelle sue sporche faccende, costringendogli a prendersi cura li uni degli altri per i fatti loro.

 

Dio, perfino Frank Gallagher era un padre migliore di lui.

 

Don't think about it at all
Just keep your head low
Don't think about it at all

Soldier on
Soldier on
Keep your heart, close to the ground
Soldier on
Soldier on
Keep your heart, close, to the ground

Don't think about it at all
Just keep your head low
Don't think about it at all


“Grazie ragazzi” disse Mickey di impeto “Per quello che avete detto”

“Hey, nessuno fotte i miei fratelli” disse Colin alzandosi in piedi.

“Già, e poi non ci è mai fregato molto di chi cazzo si scopa Mandy, figuriamoci tu Mick” disse Iggy offrendogli una sigaretta “Tuo marito è abbastanza cazzuto per essere un dannato rosso”

“Alla fine vi siete scelti una famiglia apposto” disse Colin

“Già, i Gallagher sono apposto. Quando c'è da sporcarsi le mani loro ci sono. E Carl vendeva il miglior fumo del quartiere. Avete scelto bene tu e Mads”

 

Mickey si voltò appena, un sorrisino sulle labbra.

 

Ian se ne stava li, dannatamente perfetto nel suo completo scuro, Yev incollato al fianco mentre parlava di qualcosa con Lip.

 

“Si, è piuttosto cazzuto” confermò poi.

 

Erano riusciti a seppellire quel mostro il più lontano possibile dalla loro mamma, complice la morte improvvisa di Terry e il loculo già occupato da un paio di mesi accanto a quello della madre. Almeno erano riusciti a lasciarla libera dal suo tormentatore anche nell'aldilà.

 

Quindi non si accorserò quando Mandy si allontanò da loro.

 

Si era seduta davanti alla lapide della madre, il viso rigato mentre accarezzava la sua foto sorridente.

 

“Hey Meds, che fai qui?” chiese Iggy raggiungendola.

“Volevo salutare mamma”

 

I tre ragazzi assecondarono allora la loro sorellina, sedendosi accanto a lei.

 

“Era così bella” sussurrò Mandy piangendo.

“Ti assomiglia molto” convenne Mickey.

“Cazzo, ora come ora sembrate sorelle” aggiunse Colin.

“Insomma, papà era un pezzo di merda” disse infine Iggy “Ma almeno aveva buon gusto in fatto di donne”

 

I quattro fratelli stettero in silenzio per un po'. Mickey era pensoso mentre osserva la foto.

 

Nonostante le poche rughe, sembrava davvero di vedere Mandy in quella foto, ma anche se stesso. Quel sorriso, poi, era decisamente di suo figlio.

 

L'espressione , i capelli biondi, gli occhi chiari, lei e Mandy sembravano davvero due gocce d'acqua.

 

“Spero solo di essere una brava madre almeno quanto lo è stata lei con noi” disse Mandy sospirando.

“Hey, non dire stronzate, andrai alla grande” disse Iggy.

“Già, quelle tre stronze possono dire quello che vogliono , ma eri tu a prenderti cura dei nostri culi infondo” aggiunse Colin.

 

Ma Mickey ebbe un idea diversa.

 

Alzò leggermente il vestito blu di Mandy, rivelando una porzione del suo pancione. Arrivata al 7 mese, tutti e tre i fratelli si divertivano un mondo a fare domande al suo pancione, ricevendo piccoli calcetti in risposta.

 

“Hey Harper, è zio Mickey” disse sorridendo alla faccia stranita della sorella “Potresti calciare il pancione della tua mamma se sei d'accordo con noi. La tua mamma sarà la migliore, fa dei pancake alla banana da paura”

“E cercherà sempre di mantenere la casa accogliente e pulita” disse Iggy “Beh, con te sarà facile. Non avrà più quegli sporchi maiali dei tuoi zii tra i piedi”

“E appena un ragazzo ti spezzerà il cuore, lei gli romperà il culo credimi” disse Colin “Ancora prima di noi tre”

“Ragazzi, apprezzo tutto questo, ma davvero credete possa capirvi insomma..”

 

Mandy non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase , quando una piccola impronta di piedi apparì appena sotto le sue mani.

 

“Hai un cazzo di alieno li dentro” sentenziò Iggy, ridendo.

“Questa bambina ha il dannato cervello dei Gallagher” disse invece Mickey “Spero solo sia furma come te”

“Non vorrei rovinare il momento ragazzi, ma ho davvero bisogno di andare in bagno ora. Potreste aiutarmi?”

 

I tre fratelli risero, alzandosi in piedi prima di lei.

 

“Non è divertente cazzo” disse Mandy “Posso sempre chiedere a mio marito e al mio adorabile cognato, sapete”

“Dai, non possiamo nemmeno più ridere di te ora?” chiese Mickey, mentre lui e Iggy la rimettevano in piedi “E poi il tuo cazzo di cognato diventa adorabile solo quando io faccio lo stronzo”

“E' lui il mio preferito della coppia” disse Mandy , alzando il dito medio a tutti e tre.

 

Gli altri fratelli si dispersero per il cimitero, lasciandolo solo.

 

Stava quasi per raggiungere Ian, ancora intento a parlottare con Lip a qualche metro da lui, Yev ormai addormentato tra le braccia di Svetlana, quando sentì qualcuno toccargli la spalla.

 

Yeah
Will you take me tonight
Yeah
Will you take me tonight
Yeah
Will you take me tonight

Yeah
Will you take me tonight
Tonight

 

Poteva essere chiunque. I Gallagher avevano l'innata propensione alle pubbliche manifestazioni d'affetto , cosa non molto comune tra i Milkovich.

 

Quindi, davvero, poteva essere uno a caso dei suoi cognati.

 

In quei giorni persino Frank l'aveva abbracciato. Puzzava terribilmente di alcol.

 

“Mi dispiace figliolo” biascicò “Ma almeno il mio debito con Terry è estinto, no? Non puoi perseguitare il tuo povero suocero, vero?”

 

Poteva essere Fiona, e i suoi abbracci troppo lunghi per essere sopportati, o Debbie e quei suoi sguardi pieni di pietà.

 

Non era abituato ad avere così tante persone che si prendessero cura di lui. Di solito era il contrario, sopratutto con Ian.

 

Invece suo marito aveva praticamente pensato a tutto. Lui e Lip avevano organizzato il funerale, nonostante odiassero Terry almeno quanto loro , pensato alla casa e a tutte le faccende, mentre lui e sua sorella giravano per casa come degli zombie.

 

A volte doveva costringere Ian a rilassarsi un attimo. L'ultima cosa che voleva era vederlo crollare, non c'è l'avrebbe fatta a rimetterlo insieme, come ogni dannata volta.

 

“Visto Mick. Sto prendendo le mie piccole, va tutto bene ok?”

 

Ma si sorprese quando, voltandosi, trovò Trevor.

 

Loro due non avevano mai avuto molto da dirsi in quegli anni. Mickey sapeva della sua storia con Ian e non aveva fatto molte domande.

 

Gli erano bastati gli occhi di Ian , quando finalmente si rividero quasi un anno dopo la sua fuga in Messico ,per rispondere a tutte le sue domande.

 

Mickey non l'avrebbe mai ammesso , ma in realtà ammirava Trevor. Ci voleva davvero coraggio ad essere transessuali in quel dannato quartiere.

 

Ma doveva ammettere che era ancora un po' geloso di quel ragazzo.

 

Sopratutto perché Ian , di tanto in tanto, lo andava ancora a trovare alla sua associazione. Gli aveva assicurato che era tutto ok, e che Trevor era impegnato con un altro ragazzo e che sembrava seria, ma teneva comunque un occhio aperto.

 

Anche se l'anello che spiccava tra le sue dita tatuate lo faceva sentire piuttosto sicuro.

 

“Hey Mickey” disse Trevor un po' imbarazzato “Volevo farti le mie condoglianze. Anche se mi è parso di capire fosse un po' una testa di cazzo”

“Il discorso dei miei fratelli eh?” disse Mickey ridacchiando.

“Si, ma Ian mi ha raccontato qualcosa”

“Oh, quindi è questo quello che viene a fare da te? Spiattellarti i cazzi miei?”

“Hey, stavamo ancora insieme quando me lo disse” disse Trevor “Quel detective era appena arrivato, dicendo che era appena evaso di prigione e volevo sapere chi diamine fossi”

“Si, scusa amico” disse Mickey , ricomponendosi.

“No problem” disse Trevor “è un periodo un po' di merda, lo capisco. Ma mi sembra piuttosto ovvio chi abbia scelto Ian tra i due no?”

“Già, ma non posso fare a meno di diventare un po' come un dannato pitbull a volte”

“Comprensibile” disse Trevor “Sai, non mi dispiacerebbe se venissi a trovarmi al centro anche tu. Sto lavorando con tuo marito a un progetto. Praticamente vorrei istituire un servizio tipo quello dei “Fratelli maggiori” , ma per i ragazzi dell'associazione. Uno con la tua storia sarebbe utile, non sai quanti pezzi di merda cerchino di far tornare etero i propri figli come il tuo ha fatto con te”

“Le vedi quelle stronze?” disse Mickey , indicando le tre zie poco distanti “Non mi hanno permesso di dire una sola parola al funerale di mio padre solo perché sono gay”

“Gesù, è un dono di famiglia” disse Trevor ridendo.

“Senti, è ora di cena e mio figlio ha preteso degli hotdog. Devo proprio andare. Grazie comunque , penserò a questa proposta e ti saprò dire”

“Ottimo, devo andare anche io comunque” disse Trevor , stringendogli di nuovo la mano “Ti aspetto all'associazione allora”

 

Mickey osservò Trevor correre verso un ragazzo moro che era appena arrivato con una macchina scura , stampargli un bacio sulle labbra e salire sul sedile del passeggero.

 

“Hey, che voleva Trevor?”

 

Ian saltò fuori dal nulla, abbracciandogli i fianchi.

 

“Mi ha fatto le sue condoglianze” disse Mickey “E mi ha proposto di partecipare al vostro cazzo di progetto, perché non mi ha detto niente? Sembra un idea figa, cazzo”

“Sul serio vuoi partecipare?” disse Ian, girandogli attorno “Credevo avresti detto di no”

“Non mi pare una brutta idea” disse Mickey allora “Se la mia cazzo di storia può servire a qualcosa ne sono felice”

“Bene, magari facciamo passare qualche giorno a andiamo a trovare Trevor in associazione” disse Ian con sorriso “Come stai oggi?”

“Stanco” disse Mickey “Voglio solo che quelle tre stronze se ne tornino del cazzo di buco di culo da cui vengono”

 

Ian lo osservò con un sopracciglio alzando.

 

“Ne sei sicuro?” chiese dolcemente.

“Si, voglio solo tornare a casa cazzo. Togliermi questa dannata cravatta che mi fa sembrare un cazzo di pinguino, farmi una doccia e distrarmi un pò”

“Va bene, come vuoi”

 

Ian fece per andarsene quando, ormai soli, Mickey lo trascinò di nuovo verso di se.

 

Lo baciò con passione prima di appoggiare le loro fronti insieme.

 

“Grazie” sussurrò Mickey

“Per cosa?”

“Per...beh per tutto”

“Di niente” disse Ian, accarezzandogli la guancia “Tu lo fai tutti i santi giorni con me, è stato bello poter ripagarti in un qualche modo”

“Tu non mi devi niente Gallagher”

“E neanche tu a me. È questo che si fa in un matrimonio, ci si aiuta se qualcuno dei due ha bisogno cazzo. Come ho detto ora tocca a me rimettersi insieme” disse Ian guardandolo negli occhi “Andiamo Yev è con Fiona e sta impazzando”

 

Ma Mickey non si mosse. Fissava la tomba di suo padre con disprezzo, quasi disgusto.

 

“Ok Mick, sei pronto ad andare?”

 

In tutta risposta, Mickey sputò direttamente sulla tomba.

 

“Si” disse “Ora sono pronto”

Soldier on
Soldier on
Keep your heart, close to the ground

 

 

 

 

Soho Corner :

 

Finalmente ho potuto cambiare un po' le cose. Adoro scrivere di personaggi nuovi, e fin ora avevo sempre scritto solo di Mickey e Mandy, dimenticandomi completamente degli altri fratelli.

 

Secondo le mie ricerche sono in 4, ma Wikipedia mi mette anche un certo Tony.

 

Boh.

 

Però sto un po' morendo perche Ian lo descrivono ancora come “fidanzato” nella pagina di Mickey , mentre in quella di Ian ci sono Mickey come “Marito dichiarato a vita” , Caleb come “ex-fidanzato , era disinteressato a Ian” e Travor come “Stocazzomhmh exfidanzato”

 

Parlando di Trevor, ho voluto includerlo per dare un po' un twist al tutto.

 

Insomma, in quanti vorrebbero un confronto tra Trevor e Mickey nell'ottava ? Solo io? HEY NON GUARDATEMI COSÌ

 

Diciamo che , rispetto alla merda con le gambe meglio conosciuta come Caleb , Trevor era vagamente accettabile come fidanzato.

 

Diciamo che, se l'avessero tenuto come “solo” un amico, sarebbe stato meglio. Lui e Ian non avevano chimica, e non vedo il motivo di dare un fidanzato a Ian a tutti costi, visto che è promesso sposo di Mickey come minimo dalla 1x01.

 

Va beh, ma almeno siamo tutti d'accordo nel dire che Eliott è un cucciolino.

 

un bacio

 

 

jess

 

song : Soldier on – The Temper trump

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Capitolo 3
*** 3// Don't let me be gone ***


3- Don't let me be gone

 

I'm a goner
Somebody catch my breath
I'm a goner
Somebody catch my breath
I wanna be known by you
I wanna be known by you


Mickey ci stava provando. Cercava di farsi vedere in giro come se veramente non gliene fregasse niente.

 

Dannazione, si trattava di un vero e proprio pezzo di merda.

 

Ma forse Mandy aveva ragione. Non che stesse diventando un sentimentale, quelle cose non fanno per i Milkovich, ma gli unici dei 4 fratelli che si vedeva con regolarità, nel bene o nel male, erano lui e Mandy.

 

Gli altri due non li vedevano da mesi, troppo intenti nei loro affari illeciti per preoccuparsene.

 

Mickey non riusciva a fargliene una colpa, comunque. Se non fosse stato per Ian, forse ora sarebbe in giro con loro a spacciare qualche merda colombiana per il quartiere, Mandy dispersa chissà dove a vedere il suo corpo per vivere, come faceva un tempo.

 

Quel bastardo era riuscito in un ultima cosa prima di morire.

 

Gli aveva distrutti, spezzati.

 

Non abbiamo più nessuno, siamo soli al mondo”

 

Da un lato i suoi prediletti, Iggy e Colin, quelli che stavano portando avanti “l'attività di famiglia”. Dall'altro le due pecore nere della famiglia, lui e Mandy, gli unici con un lavoro onesto e una famiglia.

 

I'm a goner
Somebody catch my breath
I'm a goner
Somebody catch my breath
I wanna be known by you
I wanna be known by you

 

Così, con un po' di vergogna, aveva accettato l'offerta di V e Kevin ed era rimasto a casa per un paio di giorni dopo il funerale.

 

Non perché fosse triste o depresso, non voleva concedere anche questo lusso a quella bestia che era stato sua padre.

 

Voleva semplicemente pensare.

 

E così, anche se era uno smorto sabato notte e pure Mandy e Lip si erano fermati a dormire da loro , Mickey era seduto sul divano con una bottiglia di birra in mano.

 

Perché lo sanno tutti che il cervello di un Milkovich funziona meglio quando ha una birra in corpo.

 

Dal mobile sopra la tv, il grugno cattivo di suo padre lo guardava con rimprovero.

 

Quelle vecchie arpie delle zie aveva voluto fare anche un'orrenda foto celebrativa con una delle foto segnaletiche più oscene mai fatte da quell'uomo.

 

Non sapeva come ma una era riuscita a finire fin dentro casa sua.

 

La foto lo fissava, lo faceva sentire piccolo.

 

Come se quel dannato mostro fosse ancora vivo.

 

Mickey non seppe dire nemmeno quando si alzò dal divano, ma si ritrovò davanti al grugno perennemente arrabbiato del padre, per l'ennesima volta.

 

Con la birra che gli circolava in corpo, incominciò a parlare.

 

Though I'm weak
Beaten down
I'll slip away
Into the sound
The ghost of you
Is close to me
I'm inside out
You're underneath


“Ok, hai vinto” disse piano “Sono una cazzo di checca”

 

Si guardò intorno, circospetto. Ma la casa continuava a stare in silenzio, ascoltando le sue parole, e così continuò.

 

“Com'è è che dicevi sempre è?” disse “Un vero uomo spara prima ancora di mettersi a piangere? Un vero uomo, come unica emozione, ha la rabbia? Cosa cazzo ne volevi sapere poi? Non sei mai stato un vero uomo. Lo vedo nei nostri occhi cazzo, ogni dannatissimo giorno. Hai cresciuto i tuoi figli come dei piccoli dannati conigli spaventati che non sanno provare una cazzo di emozione. E Mandy? Dio, quella ragazza voleva solo la tua approvazione. E tu che hai fatto? Te la sei scopata, era tua figlia cazzo.

 

In realtà eri il più codardo di tutti.

 

Picchiavi tua moglie perché sapevi bene quanto dannatamente migliore di te fosse, picchiavi i tuoi figli perché era l'unico modo che conoscevi per farti rispettare.

 

Ma con me non ci sei riuscito. Mi picchiavi, eppure sono ancora qui cazzo. Sto ancora in piedi.

 

Tu ci hai sempre insegnato che una vita da criminali era l'unica che ci potessimo mai permettere. Iggy e Colin lo credono ancora.

 

Per me e Mandy , invece, non è stato così. Sono arrivati i fratelli Gallagher.

 

Lip le ha fatto vedere che c'è un cervello che funziona fin troppo bene dentro quella testa. È andata al college, è la prima di questa cazzo di famiglia ad avere una cazzo di laurea.

 

Tu avresti detto che non se ne sarebbe fatta niente, che le donne sono buone solo per stare in cucina e crescere i figli.

 

Ma io sono così fiero di lei, cazzo.

 

Sai, l'unico rimpianto che non ho è dirti davanti a quel cazzo di grugno che mi scopavo Ian.

 

Eccome se me lo scopo, me lo sono sposato cazzo. Quel cazzo di pel di carota mi ha salvato la vita.

 

Così, te lo dico giusto per crearti fastidio. Ora Yev crescerà con due papà e una mamma bisessuale, proprio come quei bambini strani per cui provavi quasi pietà.

 

Ma sai una cosa, io e Ian siamo già dei padri migliori di te, e Yev è un bambino felice.

 

Non gliene frega un cazzo. Con tutti i suoi compagni dice che è fortunato ad avere due papà. Molti di loro non c'è l'hanno nemmeno un cazzo di papà.

 

Quindi, salute pezzo di merda, vado a vivere la mia vita ora”

 

I've got two faces
Blurry's the one I'm not
I've got two faces
Blurry's the one I'm not
I need your help to
Take him out
I need your help to
Take him out

 

Riposò la foto appena in tempo per scorgere una figura famigliare dietro di lui.

 

“Mandy?”

 

La sorella se ne stava a piedi nudi nel suo salotto, una vecchia maglietta di Lip che le copriva a malapena il pancione.

 

“Questa piccolina mi fa fare fin troppi viaggi in bagno durante la notte” disse la ragazza “Ti ho sentito parlare e così eccomi”

“Quanto hai sentito?”

“Abbastanza” disse Mandy “Davvero sei fiero di me?”

“Cazzo Mandy” disse Mickey “Si, sei l'unica con una cazzo di laurea nei Milkovich”

“Lui non avrebbe approvato” disse Mandy , fissando la foto sulla mensola.

“E a chi cazzo interessa l'opinione di un morto? Dai , vieni qui”

 

I due fratelli stettero abbracciati per un po' prima che Mickey si mise a ridere.

 

“Tra un paio di mesi sarai troppo grossa per farlo”

“Carino come sempre e” disse Mandy, pizzicandogli un capezzolo.

 

“Wow, due abbracci dei fratelli Milkovich nei giro di due settimane. Non credo di riuscire a reggerlo.

I rispettivi mariti li stavano osservando dalla soglia quando li videro.

 

“Ci siamo incontrati in corridoio” disse Ian, notando la confusione del marito “Ci siamo svegliati in un letto vuoto e ci chiedevamo dove foste”

“Che c'è Gallagher?” disse allora Mickey al cognato “Voi fate queste merdate ogni santo giorno in casa vostra, per una volta che lo facciamo noi”

“Hey , tutto bene?” chiese però Ian dubbioso.

“Si, tutto bene” disse Mickey “Torniamo a letto”

 

Though I'm weak
And beaten down
I'll slip away
Into the sound
The ghost of you
Is close to me
I'm inside out
You're underneath

 

Though I'm weak
And beaten down
I'll slip away
Into the sound
The ghost of you
Is close to me
I'm inside out
You're underneath


L'indomani mattina toccò a Mickey svegliarsi in un letto vuoto. Ma non ebbe nemmeno il tempo di aprire gli occhi che venne investito da un'ondata di colori.

 

Sul muro di fronte al letto c'erano un miriade di foto, disegni di Yev, insieme a una scritta “Ti vogliamo bene papà”

 

Perchè alla fine era quello che contava davvero. Per la sua famiglia, quella vera , quella per cui aveva combattuto così tanto, Mickey era ben lontano dalla visione distorta che Terry aveva di lui.

 

Mickey era il ragazzo leggermente ubriaco che stava baciando Ian nella foto difronte a lui. Era stata scattata quando , per il suo compleanno qualche anno prima, gli avevano organizzato una festa a sorpresa all'Alibi.

 

Mickey era quello che , se vedeva Fiona uscire dal Diner a tarda sera, la accompagnava fino a casa.

Era quello che accompagnava Debbie dal pediatra, se aveva bisogno.

 

Era quello che guidava fino al campo di addestramento reclute solo per portare le cose di Carl dopo le vacanze estive. Era quello che si rifiutava di servire più di due birre “vere” a Frank perché sapeva bene, nonostante tutto, come i suoi figli lo volessero in giro ancora per un po'.

 

Era quello che aveva passato un intero pomeriggio a dipingere la cameretta della bambina insieme a Lip.

 

Ma, sopratutto, era il padre orgoglioso che portava Yev sulle spalle dopo aver vinto la sua prima partita di baseball. Era il supereroe che il bambino raffigurava nei suoi disegni.

Mickey sentì gli occhi bruciare. Cazzo, poteva anche permettersi di piangere, sopratutto quando gli uomini della sua vita erano così dannatamente mielosi.

 

Don't let me be gone
Don't let me be gone
Don't let me be gone
Don't let me be gone


 

“Hey papà, sei sveglio?”

 

Si asciugò in fretta gli occhi quando vide una piccola testolina bionda sbucare dalla porta.

 

“Si, vuoi venire?”

 

Yev non se lo fece ripetere due volte. Si fiondò nel letto, andando ad accoccolarsi accanto a lui.

 

“E si può sapere come cazzo avete fatto a farlo?” chiese Mickey facendogli il solletico.

“Papà mi ha detto che eri ancora triste” disse il bambino “Volevo vederti di nuovo felice”

“Si, sei decisamente troppo tenero per essere un Milkovich” disse allora Mickey “Devi averlo preso dai Gallagher”

“Hey, non volevo interrompervi,ma zia Mandy sta facendo i pancakes” disse Ian, apparendo sulla soglia.

“Devo andare” urlò Yev, correndo fuori dalla porta.

“Grazie della chiacchierata ometto” disse Mickey ridendo.

 

“Wow, era una settimana che non ti vedevo ridere” disse Ian, sedendosi accanto a lui.

“Quando l'avete fatto?” disse Mickey, accendendosi una sigaretta.

“Stamattina. È un idea di Yev” disse Ian “Dio Mick, sapevo avessi il sonno pesante, ma sei quasi patologico cazzo”

“Dai coglione” disse Mickey, lanciandogli un pacchetto vuoto “Fammi indovinare. Mandy vi ha raccontato del mio piccolo show di ieri”

“In sua difesa posso dire che io e Lip l'abbiamo praticamente costretta” disse Ian “E li gli è venuto in mente questo a Yev”
“Grazie” disse Mickey. Guardava in basso, giocherellando con la sua fede nuziale.

 

Lo faceva tutte le volte in cui era imbarazzato, o pensieroso. A Ian faceva sorridere.

 

“Sai, mi aspettavo una sfuriata alla Milkovich” disse invece Ian sorridendo, prendendo la sigaretta che gli offriva Mickey “Insomma, in un qualche modo dovevi buttarla fuori tutta la rabbia”

“Che avete fatto voi quando è morta Monica?”

“Fiona è andata a correre per tutte le mattine, ma poi ha smesso. Lip è entrato in riabilitazione, Carl è tornato al campo e Debbie ha continuato a fare la mamma. Alla fine siamo andati tutti avanti. Frank è stato sul nostro divano per tre mesi prima di svegliarsi un bel giorno e tornare ad essere la solita testa di cazzo che conosci”

“Manca un Gallagher, testa rossa” disse Mickey, riprendendosi la sigaretta.

“Se te lo dicessi, ti incazzeresti” disse Ian, guardando in basso.

“Fai un tentativo”

“Non ho preso le medicine per due settimane. Era tutto troppo buio per me, me le dimenticavo di proposito come facevo un tempo. Monica era morta, tu non c'eri. Se solo fossi venuto con te in Messico..”

“Saremo stati una bella coppia di latitanti” disse Mickey “Comunque sono tornato a congelarmi il culo qui con te, e non mi sembra di cavarmela male. Quindi smettila con questa storia del cazzo ok?”

“Terry sarebbe così incazzato ora. Un Milkovich sposato con un uomo e per di più con un lavoro onesto”

“Si, peccato non mi interessi l'opinione di un dannato cadavere”

“Per quel che conta, il tuo vivissimo marito è orgoglioso di te” disse Ian, baciandolo sulle labbra.

 

In effetti, c'era molto da essere orgogliosi. Mickey era cresciuto.

 

Il bullo che terrorizzava il South Side era solo un brutto ricordo, che non gli mancava per niente.

 

“Anche io sono orgoglioso di me” disse Mickey con convinzione, prima di alzarsi finalmente dal letto.

 

I'm a goner
Somebody catch my breath
I'm a goner
Somebody catch my breath
I wanna be known by you
I wanna be known by you

 

 


Soho corner:

 

e niente, questa fic mi fa sempre un po' piangere, così come la canzone. È perfetta per Mickey

 

 

spero vi piaccia

 

Song : Goner- Twenty one pilots

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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