mamma, non hai mai dubitato della tua scelta?

di LunaStortissima
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** premessa femminile ***
Capitolo 2: *** premessa maschile ***
Capitolo 3: *** saltiamo ***
Capitolo 4: *** primo giorno ***
Capitolo 5: *** ormai ***
Capitolo 6: *** secondo modulo ***
Capitolo 7: *** corsetta notturna? ***
Capitolo 8: *** secondo posto ***
Capitolo 9: *** addio? ***
Capitolo 10: *** due anni dopo ***
Capitolo 11: *** moglie e marito da quando? ***
Capitolo 12: *** okay... ***
Capitolo 13: *** dopo ***
Capitolo 14: *** the end ***



Capitolo 1
*** premessa femminile ***


Oggi è il gran giorno.
Oggi finalmente farò la mia scelta.
Sono stressata ed esaltata allo stesso tempo. So che tanto rimarrò nella fazione ma è comunque una cosa nuova.
Sono sempre stata la più testarda e competitiva della famiglia. Non che ci fossero tanti paragoni, i miei genitori sono morti quando avevo solo 2 anni e sono cresciuta con mia sorella e i nostri nonni.
Io e Serena siamo due completi opposti:
lei è taciturna, io non riesco a smettere di parlare
lei è riflessiva, io impulsiva
lei è bionda, alta e bella, io mora bassa e poco curata
lei cambierà fazione, io no
i nostri nonni non ci hanno mai obbligato o costretto a scegliere qualcosa contro la nostra volontà, manco adesso. Mia sorella è una Abnegante coi fiocchi. Sempre disposta ad aiutare tutti e con poco coraggio. Io invece no. Preferisco aiutare più corporalmente che con piccoli gesti.
Siamo entrambe col cuore in gola.
Stanno chiamando
Si alza un Erudito, un ragazzone pompatissimo dai capelli biondissimi. Gli occhi non li vedo, ma la sua scelta sì. Non sembra avere le idee confuse, anzi.
“Intrepido”
Ovviamente noi scoppiamo in una bolgia allucinante, tutto normale.
“Serena Moon”
“togliamoci il pensiero”
“andrà tutto bene Sere, ricorda che tutti noi siamo con te” nonna, ex Erudita
“Abnegante” silenzio di tomba, credo che fosse più la gioia di sentire qualcuno andare nella fazione dei grigetti che lo stupore che fosse proprio un Intrepida
“Hayden Moon” come ha detto lei, togliamoci il pensiero. So che tutti mi stanno guardando, si aspettano che anche io cambi casa, amici e parenti ma si sbagliano. Io non voglio essere diversa perché sono la più brava tra quelli del mio anno…. Sono anche modesta ma questo non credo che lo pensino tutti
Okay, allora, prendo il coltello e zan un piccolo taglietto
“Intrepida” che bello il rumore dello sfrigolio, non lo avrei mai detto
Non feci caso alla bolgia allucinante ma all’Abnegante chiamato dopo di me. Intrepido pure lui.

A.A
Okay questa è la prima volta che scrivo una storia per Divergent e  spero vi piaccia. fatemi sapere

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Capitolo 2
*** premessa maschile ***


Non sono per niente agitato anzi, sono carico come una molla.
Il mio nome non sembra arrivare mai, ma quando lo sento, una scarica di adrenalina mi sovrasta. La scelta la so, la so da sempre. Non resterò tra questi finti cervelloni, io voglio il potere e la gloria e c’è un solo posto che mi permette di aumentarli. Intrepidi. Li puoi essere quello che vuoi senza preoccuparti e poi, tutti i miei muscoli dovranno pomparsi prima o poi
“Intrepido” si comincia.
Dopo di me viene chiamata un’intrepida. Bellissima. Ma sceglie Abneganti, è scema non ci sono dubbi.
Dopo viene chiamata quella che credo sia la sorella gemella, anche se è totalmente diversa. Non dico che sia brutta ma, Serena se non sbaglio, è sprecata nella fazione del nulla. questa invece è furba e scegli gli Intrepidi. Ha un sorriso a trentadue denti mentre abbraccia quello che credo sia il suo fidanzato.
Ed eccoci ad un Abnegante, Tobias qualcosa. Intrepido. Ahahah verrà cacciato subito ci metto la mano sul fuoco.

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Capitolo 3
*** saltiamo ***


La sala piano piano si svuota. Io seguo la mia fazione e in poco tempo siamo sotto alle rotaie. Ci arrampichiamo  e poi ci saltiamo dentro. Sono insieme a Simon, il mio migliore amico. Ha i capelli neri come il carbone e ricci come un barboncino, ma gli occhi, oh quelli sono di un verde che potrebbe ammaliare perfino il più crudele dei nemici. Quando ero piccola ne ero innamorata, peccato che lui preferisse le aste piuttosto che i buchi, se così possiamo dire.
Dopo lo sgomento dei Tras-fazione solo due non sono riusciti a saltare. Due Pacifici, beh peggio per loro. Io non so se riuscirei a vivere come un esclusa, piuttosto mi uccido.
Secondo salto, questa volta su un tetto; facile se togliamo tutta la ghiaia che aumentava il dolore della botta
“benvenuti, io sono Tori ma voi mi ricorderete come la tipa dei tatuaggi. Tranquilli quando entrerete capirete. Quello che vi chiediamo adesso è di saltare uno alla volta qui.”
“cosa c’è li sotto?”
“perché non salti e lo scopri? Allora chi salta per primo?”
A fare la domanda era stato un Candido
“va bene vado io” era stato il biondino so-tutto-io a parlare. Un po’ mi sta già antipatico, stavo per dirlo io ma mi ha preceduto. Salterò per seconda okay, ma non è la stessa cosa. Il mio motto è <> è più una questione di orgoglio che altro
Salto. Sembra che il buco non finisca mai. Una rete è sotto di me, mi prende e qualcuno mi aiuta a scendere. È Max, il vice capo fazione. Se non sbaglio lo dovrebbe diventare tra poco, quello che abbiamo adesso poveretto è in fin i vita ma tiene duro.
Ad aspettarmi c’è il principe azzurro che mi guarda con superiorità
“sono saltato prima di un’intrepida. Tze sono saltato prima di tutti”
“senti prima di tutto abbassi la cresta”
“non ce l’ho”
“e secondo per tua informazione mi hai battuto sul tempo”
“quindi sei lenta?”
“ma tra voi eruditi mangiate pane e modestia per colazione?”
“in realtà pane e intelligenza, ma anche quello non ci manca”
“aspetta te ne sei andato dai so-tutto-io perché eri intollerante all’intelligenza?”
“simpatica”
”grazie, è tutto mio, non prendo niente per essere come sono, pompato”
“allora seguitemi. I nati qui non hanno bisogno del tour e quindi seguiranno Tori, mentre i tras-fazione con me”
“ci si vede bambolina”
“Hayden non mi vedi per 5 minuti e ti fai già un nuovo amico?”
“ma quale amici e amico! Quello mi sta solo infastidendo”
“mmm se lo dici tu”
“cosa intendi…”
“per di qua, vi mostro le stanze”
Alla fine abbiamo scoperto che si dorme maschi e femmine insieme, con un unico salone-bagno e che i noviziati sarebbero stati nella porta a fianco a noi con la nostra stessa situazione. Ci hanno fatto cambiare e bruciare i nostri vestiti (cosa che trovo inutile visto che li avevo comprati qui qualche giorno fa) e poi ci hanno spiegato l’iniziazione.
Due moduli: uno fisico e uno mentale. Il primo da soli, il secondo anche con le pappette dell’altra stanza. Valutati su un'unica scala, meno possibilità di fallire, più possibilità per metterci alla prova.
Come inizio mi piace. Chi sa Serena come se la passa, cosa starà facendo e se pensa a me.

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Capitolo 4
*** primo giorno ***


Max ci veglia sbattendo un bicchiere di ferro contro la porta di ferro. Il letto è duro e scomodo e qui tutti russano. Dopo essermi vestito ed essere stato in mensa mi sono accorto che la bambolina era forse l’unica come me ad essere già in piedi e a non sembrare uno zombie. Okay lo ammetto mi ha stupito, ma non voglio farmi sconcentrare da una mocciosetta. Dopo di lei entrano il suo amichetto e il candido, Carl se non sbaglio. Fatto sta che questo fantomatico Carl dai capelli rossi si siede vicino a me. Subito non parliamo ma poi scoppiamo a ridere vedendo la scena davanti a noi.
Bambolina è in coda per prendere da mangiare e un tipo alto e grosso (anche lui iniziato interno) la supera. Lei le porge il bicchiere di latte (o tè vabbè non è un dato importante) visto che lui era troppo avanti per prenderlo, e glielo rovescia addosso! Ma io dico, okay mi sarei arrabbiato anch’io ma non avrei mai usato del cibo come arma
“me la pagherai Hayden!”
“ormai ho perso il conto di tutte le volte che me lo hai detto Frank”
Ah si chiama Frank e non sembrano andare d’accordo, beh ha un po’ la faccia da antipatico
“ahahah comunque io sono Carl piacere” memoria infallibile la mia
“e io sono Eric” tanto prima o poi dovrò parlare con qualcuno.
Inizio allenamenti:
  • Ci spiegano un po’ le tecniche e noi colpiamo i sacchi davanti a noi
  • 20 giri di corsa
  • 2serie di addominali
  • 2 serie di piegamenti
  • 12 giri di corsa
Pranzo
  • Non so quanti giri di corsa
  • Attacco
  • Difesa
  • Addominali
Se eravamo vivi era un miracolo. Alla fine ci hanno fatto vedere i coltelli e alcune armi che avremo usato poi successivamente. Mentre esco dalla stanza noto la palestra dei nati nella fazione: è più bella ma soprattutto pulita! Da noi ci sono le palle di polvere che rotolano senza meta!
A cena mangio come se non ci fosse un domani: carne rossa, bianca, verdure e riso. Ho fatto il bis tipo tre volte per piatto. Carl è sconvolto ma non dice niente. Anche lui si sta abbuffando.
Non so da chi o da cosa ma mi sento osservato

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Capitolo 5
*** ormai ***


Ormai sono giorni che ci alleniamo e abbiamo iniziato gli scontri. Le coppie vengono scelte casualmente ma la fortuna non è mai dalla mia parte. La prima volta ho beccato Frank. Non vi dico la fatica, lui comunque è tre volte me sia in altezza che in larghezza ma io sono più veloce e alla fine, con una guancia viola, il labbro spaccato e la pancia distrutta ho vinto. Il secondo giorno ho beccato la sua ragazza, un’oca tanto figa quanto stupida. Vi dico solo che nella stanza ci sono si e no 8 gradi e lei per mostrarmi le sue curve si è messa in top e pantaloncini. So benissimo di non a vere la sua quarta ma a dirla tutta è meglio, anche s mi farebbero da cuscino porta oggetti, l’averne troppe implica un altro punto debole e poi lei le tiene talmente tanto schiacciate che ho paura che esplodano da un momento all’altro. Ho vinto ovviamente anche senza troppa difficoltà. Il terzo giorno invece, ecco la mia prima sconfitta: se Frank era tre volte me, Sergio lo era almeno 5 volte! Con una manata mi ha steso a terra e con un calcio mi ha fatto volare fuori dal ring. Poi mi sono arresa.
Nella pausa pranzo Sergio si è seduto con me e Simon più per scusarsi che altro. È stato dolce anche se lo sappiamo tutti benissimo che lui è un buono dentro. Neanche buono lui è un gentiluomo, fuori dai combattimenti ovvio, è sempre attento che nessuna fanciulla sia senza posto a mensa o semplicemente ti passa i vestiti/ felpe quando fa freddo. Tutte qui lo amiamo, è inevitabile, ma anche se non lo vogliono ammettere lo sappiamo tutti che lui e Tory vanno d’amore e d’accordo, ma lei è la sua allenatrice e quindi acqua in bocca
Dopo quelli che mi paiono anni escono i primi risultati: prima. Secondo: Eric. Mi da sui nervi quello li perché è appena arrivato e già fa lo sborone. In ordine dopo di lui ci sono Quattro (Tobias), Simon, Sergio e Carl.
Io e Simon dovremmo fare presto una chiaccherata su Carl: si stanno avvicinando un po’ troppo e anche se so che non mi dovrei intromettere ma dovrei solo che aiutare, ma la gelosia da migliore amica è pur sempre legittima
Sta sera danno una festa per la fine del primo modulo. Mi piacciono perché anche se sono ‘piccola’ posso bere senza problemi ma la musica e le grida non mi fanno impazzire
“Hayden, io e Carl andiamo a farci un tatuaggio vieni con noi?”
“va bene. Sapete già cosa farvi?”
“io credo che farò quello che, ti ricordi mio zio? Ecco quello che ha sulla spalla ma molto più grande”
“forte e tu Carl?”
“non lo so, forse mi faccio solo un piercing e tu?”
“credo che vi accompagno e basta. Non sono molto in vena per la verità” scherzavo alla fine mi sono fatta sul fianco destro una tartaruga in stile maori molto figa. Visto che ero indecisa ho lascito liberi i due ometti e sono rimasta da sola con tori e un altro tipo che aspettavano una mia decisione mentre bevevano cose strane in tazze strane
“sai che quasi nessuno ha mai fatto questo tatuaggio? I pochi che lo hanno fatto sono stati talmente tanto presi in giro che sono finiti in fondo al Pozzo. Non voglio spaventarti ovvio ma mi è venuto in mente”
“tranquilla. Senti per l prossima volta mi consigli un tatuaggio o un piercing?”
“avere tatuaggi pari sul corpo porta sfiga”
“e ma qua dentro tutto porta sfiga allora”
“ahahah già. Pensaci e poi se hai dubbi ti aiuto a decidere. Tanto hai tempo prima che finisca anche il secondo modulo. Ora, se non ti dispiace vorrei chiudere e andare alla festa”
“o si scusa non mi sono accorta dell’ora”
La festa è un casino come al solito. Come al solito Simon cerca di non farmi bere perché sa che lo reggo e ogni volta cerco di spingermi oltre il mio oltre
“senti basta. È la quarta bottiglia di birra che ti sgoli nel giro di 5 minuti, lascia vivere quel povero fegato distrutto”
“sono perfetta… perfetta…mente lucida e sobria tranquillo”
“come no, dai ti porto in camera”
“no”
“Carl mi dai una mano?”
“Carl non…. Ascoltar…lo dai retta…a… me… perché mi devi dare retta scusa?”
“andiamo va”
“ma non sono stanca”
“Hayden come al solito si possono contare tante di quelle bottiglie di birra e di vodka sul tavolo che se giudicassero e dessero un voto nella classifica tu saresti già fuori”
“uffi, ma io mi voglio divertire”
“niente storie a letto, che domani inizia il secondo modulo”
“notte hayden”
“notte mamma”
“tranquillo lo dice ogni volta che perde lucidità. Visto che i suoi sono morti quando era piccola, ha sempre dovuto contare su se stessa e poi anche su di me visto che la nonna è anziana e sua sorella beh, è andata negli Abneganti” Simon aveva detto questa frase come un sussurro, per non farsi sentire da me e da nessun altro. Purtroppo però qualcuno era in ascolto e aveva memorizzato tutto

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Capitolo 6
*** secondo modulo ***


La festa alla fine non è stata male. Molto più confusionaria di quello di cui ero abituato. Ho passato la serata con degli Intrepidi davvero simpatici per quanto l’alcool avesse fatto effetto nelle loro vene. C’era comunque qualcosa che non andava, in me intendo, l’essere arrivato secondo mi ha fatto passare una brutta giornata. Mi fa arrabbiare che quella ragazzina sia riuscita a battermi, è minuta e bassa mentre io sono un armadio! Non l’ho vista per tutta la sera fino a quando lei, il suo amichetto e Carl. Lei non sembra stare molto bene. Lo ammetto non mi sarei mai aspettato di vedere Hayden ubriaca fradicia e neanche di sentire le parole di Simon. Non che mi interessi qualcosa, ma forse capisco perché sia così combattiva. Se ne stanno andando, meglio se mi levo di torno va.
Sta mattina è dura alzarsi. Ma Max non vuole sapere ragioni.
“bene, come sapete in questo modulo non ci sono distinzioni ma anche questa volta vi chiameremo noi  caso. È un test per imparare ad affrontare le vostre paure. Di solito ognuno d noi ne ha 10-15 ma questo è tutto da vedere. Bene iniziamo con… Laura”
Dopo circa 20 minuti è uscita pallida come un cadavere. Poi chiamano Quattro. Non sopporto manco lui, è solo uno dei tanti rigidi che vuole fare il gradasso. Esce dopo 15 minuti, pallido ma dietro di lui Max sorride, chissà perché. Poi Hayden.
*-* Hayden *-*
Okay calmi tutti. Ce la posso fare. Respira Hayden, respira.
“tranquilla ricorda di regolarizzare il battito e il respiro “
  • Prima paura: sono dal Pozzo, tutti vanno e vengono ridendo. Cerco di alzarmi ma una catena mi tiene legata la caviglia. Nessuno si accorge di me e i pochi che lo fanno iniziano a ridere come dei matti. Come faccio ad uscire? La caviglia mi fa male, l’ho tirata troppo. Devo trovare un’altra soluzione. Ma certo! Quello davanti a me ha un coltello in mano se riesco a prenderlo mi libero. Ce la faccio e scappo
  • Seconda paura: sono chiusa in un cubo che si stringe. Non c’è niente sta volta se non delle viti (?). meglio di niente. I muri si bloccano
  • Terza paura: sono su un palco e ho un microfono davanti. Nessuno sa che il mio sogno sarebbe cantare senza problemi ma i sono sempre imbarazzata e mi ritengo stonata come una campana. Tutti mi fissano, la musica parte e io canto (?). non sembra fare tanto schifo, credo. Non volano carote e pomodori marci ma qualcuno sorride e applaude. Non si sa come e perché ma mi ritrovo a correre verso la porta
  • Quarta- quinta paura: dei serpenti una torta nuziale. Quegli stupidi animali sono facili da scacciare. Basta correre a slalom e se si riesce bisogna schiacciargli la testa così da ucciderli; la torta nuziale invece non so come risolverla. Tra le due era Serena a sognare il principe azzurro io volevo solo trovare qualcuno che non fosse troppo geloso e che mi lasciasse gli spazi. Me la mangio. Si la mangio avete capito bene ahahahah ed è pure buona
  • Sesta paura: ho i miei genitori  davanti e ho due pistole in mano. Qualcuno me ne punta una sulla testa
“spara!”
“non posso”
“spara ho detto!”
“Hayden fai come dice, tranquilla io e tuo padre staremo bene. Ti capiamo”
“fallo piccola mia”
sparo togliendo lo sguardo
Mi sveglio. Sudo freddo e ho il battito accelerato
“tranquilla è finito tutto. Quanto è durato secondo te?”
“un’ora come minimo”
“10 minuti. Sei stata molto brava per essere la tua prima volta”
“cosa? Lo devo rifare?”
“e se no come facciamo a valutarvi? Mangia questa zolletta di zucchero e vai in camera, hai bisogno di riposo”
“va… va bene… grazie”
Tutti mi stanno guardando. Sorrido per tranquillizzare il mio migliore amico che sembra teso come una corda di violino
“dopo dobbiamo parlare” gli mimo queste parole. È vietato parlare. Lui sembra capire.

A.A.
okay passo da capitoli lungi a corti in un battito di ciglia, ma shhh dettagli

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Capitolo 7
*** corsetta notturna? ***


Dopo cena io e Simon ci fiondiamo in camera per parlare prima che gli altri casinari
“allora cosa c’è? Hai trovato finalmente un homo?”
“io no ma tu si… o dai si sincero tu e Carl… Carl e tu….”
“e va bene mi hai beccato. Ma non so niente di lui… è sempre il solito problema”
“se vuoi posso….”
“no non glielo chiederai. Non rifarai come l’ultima volta”
“e se chiedessi a qualcun altro?”
“da quando è qui parla con noi, tutti gli iniziati interni  che lo conoscono quasi quanto noi… e….”
“e….”
“Eric”
“…. A te piace?”
“beh si”
“e allora parlerò con quel rompiscatole”
“sicura che ti sta antipatico? Guarda che lo vedo che a tavola lo cerchi con lo sguardo e se non sbaglio pure lui guarda te”
“non è vero… comunque è ora di andare a dormire, notte”
“il discorso non finisce qui”
“io credo proprio di si”
Sono le due di notte se va bene quando ci buttano giù dalle brande per un’esercitazione notturna… ma che scherzano? In meno di due minuti dobbiamo cambiarci? Io sono rigorosamente in canottiera e mutande!
Fatto sta che i nuovi li hanno svegliati prima e ora sono qua da noi che ci aspettano
“ah ma quindi hai anche tu delle forme”
“Eric te lo giuro che ti spacco la faccia. Non è proprio il momento” Simon mi sta fissando con un espressione da -fidati che ho ragione- e da -aiutami ti prego, lo hai promesso-
“invece sai una cosa? Devo proprio parlarti”
“e per quale motivo mi lusinghi delle tue attenzioni?”
“la smetti?!”
“scusa bambolina continua pure”
“dimmi tutto quello che sai e cosa pensi di Carl?”
“perché?”
“poi te lo spiego allora?”
“io non ti dico niente finchè non mi dici a cosa ti serve”
“e io non ti dico a cosa mi serve fino a quando tu non mi dici tutto”
“e va bene, allora: ha  capelli ha i capelli rossi gli occhi”
“no io intendevo se ti ha detto qualcosa di importante e che idea ti sei fatto di lui”
“aspetta! Ho capito! Ti sei innamorata di lui! Mi spiace dirtelo ma è gay”
“oddio grazie! Era quello che mi serviva sapere!”
Aveva una faccia troppo buffa ahahah era rimasto di sasso. Credo che domani glielo spiegherò ma ora è meglio dirlo al diretto interessato che guarda caso è con rosso. Gli faccio dei segni per attirare la sua attenzione e poi gli mimo i pollici alzati e il sorrisone più bello che posso anche se so che sembro ridicola. Lui sorride appena e poi smette di guardarmi.
Siamo sul treno Max velocemente ci spiega in cosa consiste l’esercitazione, una specie di caccia-bandiera solo con le armi
“bene allora Tory scegli tu per prima la tua squadra”
“Hayden, Eric, Laura, Simon, Ermes, Sonia e Carl” o fantastico.
Scendiamo alla prima fermata e già tutti si mettono a litigare su chi fa cosa e dove mettere la bandiera. alla fine la bandiera è dietro un cespuglio e io sono nel gruppo che va ad attaccare.
C’è fin troppo silenzio fino a quando non sento degli spari dietro di me. Riesco a nascondermi e a beccare qualcuno.
Continuo a ‘’correre’’ fino a quando non vedo la bandiera. È in cima alla torre. Faccio per muovermi quando qualcuno mi blocca il braccio
“Eric che fai? H visto la bandiera”
“e io ho visto Frank. È dietro quel cespuglio pronto a sparare a chiunque si avvicini”
“che facciamo?”
“uno di noi deve fare da esca”
“di sopra però ci sono come minimo due nascosti li ho visti sparare prima”
“allora: tu ti fai vedere, lui è costretto ad uscire dal nascondiglio e gli spari nel frattempo quei due lassù si affacceranno e io gli sparerò e poi andremo di sopra”
“va bene” cacchio non pensavo fosse un così bravo stratega. Dannazione!
Mi molla il braccio e una scarica di brividi mi percorre per tutta la schiena. Mi alzo e inizio a sparare a quello scimmione; preso.
Come avevamo previsto quei due si sono esposti e Eric è riuscito a prenderli facilmente. Saliamo di corsa mentre sentiamo delle voci dietro di noi.
“Eric prendi la bandiera mentre io li blocco sulle scale”
“come mai questa gentilezza?”
“prendi quella fottuta bandiera e sventolala! Non ho più molte munizioni e se non sbaglio tu sei proprio a secco”
Come temevo Frank era in prima fila mentre correva per arrivare al nostro piano.
“beccato!” caduto sul fianco destro, con uno scatto riesco a prendere a sua arma e a trovare dei proiettili
“stupida mocciosetta questa me la paghi”
“Hayden l’ho presa! Abbiamo vinto. Ops ho interrotto qualcosa?”
“no no”
“non finisce qua piccola idiota” che simpatico vero? Pensate che io ci sono cresciuta insieme
Il viaggio di ritorno è stato molto tranquillo, io ero seduta vicino a Simon mentre Carl e Eric erano di fronte a noi. Già io e lui seduti vicini e non ci stavamo nemmeno mangiando a vicenda

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Capitolo 8
*** secondo posto ***


La corsa di ieri notte mi ha in qualche modo aiutato. Da quando abbiamo iniziato il secondo modulo l’attività fisica è stata molto tralasciata e io avevo bisogno di sgranchirmi un po’ le gambe.
Anche giocare con bambolina non è stato male, non pensavo mi avrebbe lasciato vincere, ma a quanto pare è un ottima osservatrice tanto che sapeva prima di me che le mie munizioni erano finite.
Non riesco però a capire perché si sia emozionata quando le ho detto che a Carl lei non sarebbe mai piaciuta…. Mi aspettavo la reazione opposta e invece no. Ora che ci penso mi deve ancora la mia spiegazione
“bambolina noi due dobbiamo parlare”
“non chiamarmi bambolina, mi da sui nervi”
“okay bambolina. Dimmi un po’ a cosa ti serviva sapere quello che ti ho detto riguardo a Carl?”
“ehm… a una cosa”
“e sarebbe”
“andiamo di la che è meglio….. vedi ho un amico a cui lui interessa ma non era certo di quello che poteva…beh, piacergli, capito no?”
“ma tu sei sempre e solo con il tuo ragazzo! Chi sarà mai?”
“Simon non è il mio ragazzo…. È il mio migliore amico….”
“friendzone quindi. Ma lui a te o te a lui”
“diciamo lui a me”
“ah… hey aspetta è Simon”
“sei un po’ tardo di comprendonio ma alla fine ci arrivi”
non lo avrei mai creduto. Non che mi faccia schifo o altro, anche perché ho accettato Carl, ma fa strano. Dalle mie parti era impossibile dirlo. Ti avrebbero studiato il cervello per capire dove fosse il problema, per poi risolverlo. Mentre qui sembra non ci siano troppi problemi
“meglio andare, sta per cominciare l’esercitazione”
“oh  si, andiamo”
I due picioncini ci stavano venendo a cercare e vedendoci uscire dalla camerata deformarono il loro volto fino ad avere una smorfia da pervertiti
“che avete da guardare”
“cof cof”
“Simon smettila non stavamo facendo niente solo…. Parlando”
“esatto” oddio che scena, sembra quella di un film, il problema è che noi in tutto questo siamo diventati color pomodoro
“si si come no… tranquilli mi crediamo… sicuramente”
“Simon….”
“dai andiamo”
Chiamano il rigido, i suoi tempi e le sue paure sono da record. Qualcuno lo ha notato tanto che adesso lo chiamano Quattro, come il numero già. Io invece per quanto mi sforzi miglioro ma mai abbastanza da poterlo battere. Pure Hayden mi sta per raggiungere, ma lei non so come nell’ultimo scenario si blocca. Non so che cosa veda ma dalla sua espressione si capisce che non è il massimo
A cena tutti sono agitati. Domani sarà il giorno delle visite. Da cosa ho capito tutte le attività dovevano avvenire prima ma qualcosa nella programmazione è andato storto e quindi abbiamo un calendario un po’ bizzarro. Molti si aspettano di vedere madri, padri, fratelli tutti tranne me. So benissimo che non si presenterà nessuno. La mia famiglia è Erudita da generazioni e non si è mai mischiata con un trasfazione solo Eruditi puri. Io ho rotto questa tradizione. Nessuno verrà. Forse è un bene
Come immaginavo non c’è nessuno in mensa, tutti sono a salutare parenti vari
“non aspetti nessuno?”
“oh no. I miei non verrebbero manco se li pagassi e te?”
“avendo la mia famiglia tutta qui non credo che sia importante andarli a salutare. Magari faccio proprio una volata”
“e tua sorella?”
“è un iniziata pure lei e sinceramente non so che cosa le facciano fare”
“e allora perché è dietro di te?”
“cosa? Serena!”
“Hayden!”
È bellissima, come la prima volta che l’ho vista, anche se quel colore non le fa giustizia. Pensandoci bene, ora sono di troppo. Faccio per prendere la brioches e andarmene quando serena mi si avvicina
“piacere Serena”
“Eric” ci stringiamo la mano. È morbida e delicata.
“bene vedo che qui non è cambiato niente tranne le facce, io vado a salutare i nonni tu sei vuoi puoi venire… ma resta pure con Eric non voglio fare la rompi scatole”
“ma stai tranquilla! E poi dobbiamo parlare di un sacco di cose”
Si stava chiudendo la porta alle loro spalle quando sento la biondina
“è il tuo ragazzo? È carino” e allora ciaone all’autocontrollo. Anche se devo ammettere che a quelle parole ho sorriso. Hayden non mi piace e io non piaccio a lei. Forse essere testardi e non ascoltare quella vocina chiamata coscienza alle volte è sbagliato.
Qualcosa stava cambiando
Anche il secondo modulo era ormai alla fine. Sta sera ci sarebbero stati comunicati i risultati.
Primo: Quattro
Secondo: Eric
Terzo: Hayden
Gli altri non li ho letti. Sono di un arrabbiato che se adesso qualcuno mi rivolgesse la parola sarei anche disposto a ucciderlo a mani nude.
Max ci da due notizie. Uno: sta sera ci sarebbe stata una seconda caccia alla bandiera ma avrebbe partecipato tutta la fazione; due: il vecchio capo era morto e avrebbe preso lui il suo posto. Un po’ mi dispiaceva per quel vecchio, non l’ho mai conosciuto ma fa parte della famiglia
“allora le squadre saranno” non mi interessa molto. Come capo ho Tory e questo mi basta
Tutti sono ancora in mensa, mi alzo e me ne vado nel dormitorio. Domani lascerò questa topaia per andare in un appartamento decente. Pensavo di essere da solo e invece…
“dove te ne vai così in fretta?”
“non sono affari tuoi?”
“sei anche di cattivo umore vedo. Che c’è?”
“niente”
“questa è una risposta che possiamo dare solo noi ragazze… allora?”
“la verità? Mi da fastidio la classifica. Quel rigido è riuscito a battere me e te aggiudicandosi il primo posto”
“ho sentito bene? Hai detto io e te? Allora non mi credi così scarsa”
“a quanto pare manco tu lo pensi veramente di me”
“touché! Da fastidio pure a me ma non finisce qui, prima o poi sorpasserò tutti e due”
“non credo proprio”
“io dico di si” nelle ultime due frasi ci siamo avvicinati talmente tanto che ormai i nostri petti sono attaccati. Lei è decisamente più bassa e per guardarmi deve tirare su la testa facendo notare i suoi grandi occhi nocciola.
Non so da cosa ma so da chi (la mia coscienza)le stringo la vita e diminuisco ancora di più lo spazio. Ci guardiamo e poi lei fa qualcosa che non mi sarei mai aspettato. In un attimo si alza sulle punte dei piedi e mi circonda il collo con le braccia per poi baciarmi. Mi aspettavo un pugno nello stomaco o un calcio e invece aveva fatto quello che in fondo speravo facesse.
Si sentono delle voci in lontananza, segno che qualcuno sta arrivando. Finalmente riesco a capire chi sono: Simon e Carl. In un gesto fulmineo ci allontaniamo e andiamo ognuno nelle nostre stanze. Faccio finta di infilare i miei vestiti nel borsone
“Eric possiamo parlare?”
“si dimmi”
“ecco, noi ormai ci conosciamo da tanto e credo che siamo diventati amici. Lo siamo vero?”
“…si Carl…”
“okay allora promettimi che non riderai, non andrai in escandescenza e non lo dirai a nessuno”
“sembra una cosa grave”
“giuralo”
“giuro” mano sul cuore… mi sto preoccupando”
“so con Peter”
“finalmente ce l’avete fatta santo dio! Sono settimane che io e Hayden facciamo il tifo”
“tu e Hayden… a proposito di lei. Ho visto come la guardi, è chiaro come l’oro”
“cosa?”
“ti piace… e secondo me è pure ricambiato”
“ahahah ma che dici”
Nella stanza a fianco si sente un urlo e poi qualcosa cadere. Quando entriamo vediamo Simon per terra con Hayden sopra che lo abbraccia a mo’ di koala
“Hayden non respiro…”
“scusa è che sono felice”
“hey rosso!”
“bruna” davvero si salutano così? Ma dimmi te
“okay quindi a fine di tutto: Hayden approva Eric a quanto pare pure, altrimenti non starebbe sorridendo e ridendo. Ma c’è un piccolo problema” Simon si era rialzato
“sarebbe?”
“voi due ci state nascondendo qualcosa quindi o ce lo dite o vi chiudiamo qui dentro finchè non aprite bocca”
“non nascondiamo niente” ero inspiegabilmente calmo, come se prima non ci fosse stato niente
“ah si? E anche prima non c’è stato niente di niente” Hayden si è irrigidita
“cosa…cosa stai insinuando?”
“che siete talmente tonni che volete nascondere l’ovvio. Vi abbiamo visti attraverso l’ombra sul muro”
“….” Favoloso. Manco so che cosa mi sta succedendo e già in due si fano i film mentali
“minchia s siete rossi. dai andiamo voglio farmi un tatuaggio già che ora siamo dentro”
Il pozzo era pieno di gente che ballava e brindava
“no”
“ma…”
“Hayden ho detto di no, sta sera abbiamo una prova e io non ho intenzione di tenerti capelli mentre vomiti l’anima perché hai bevuto un po’ troppo”
“Simon sei sempre il solito”
“come posso aiutarvi ragazzi?”
“Tory. Pensavo fossi giù alla festa”
“no visto che quella non è in programma prima o poi arriverà qualcuno a sacagnarli di botte per farli andare a dormire e io non ci tengo grazie”
“io voglio questo sul collo e questo piercing qui”
“io questo sulla schiena” (Carl)
“io questo su tutto il polpaccio” (Simon)
“io non lo so” (Hayden, sempre la solita”
*-* Hayden *-*
Tutti e tre sono già sui lettini. Tutti con disegni più o meno fighi. E poi ci sono io, che non so ancora cosa fare. Forse questo… mmmh no non mi convince
“Hayden c’è qualcosa che non va? Sembri tesa”
“è che sono indecisa” in realtà c’è qualcosa che non va, ma non so cosa
“io ti consiglio questo visto che ne hai già uno simile”
“ma vorrei qualcosa di completamente diverso”
“hai un tatuaggio?”
“giusto il tatuaggio, non ce lo hai mai fatto vedere”
“non ce n’è stato il tempo. Comunque questo qui o questo? Pensavo questo sulla spalla o questo dietro l’orecchio”
“dietro all’orecchio non si vedrà mai, hai troppi capelli”
“okay allora questo sulla spalla sinistra”. Non è un disegno vero e proprio è un unione di tutte le fazioni: un cerchio con le mani a mo’ di preghiera e tra le due alla base le radici di un albero, al centro quello che sembra un occhio e in cima le fiamme. Forse è pure brutta ma è una cosa che hanno in pochi come l’altro del resto
“come ti ho detto l’altra volta tatuaggi pari= sfiga”
“allora scrivimi qui a lato del mignolo ‘Serena’” nessuno mi aveva sentito ed era meglio così.

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Capitolo 9
*** addio? ***


Siamo sul treno, solito posto, solite persone, solite facce addormentate.
Alla prima fermata scende la squadra di Hayden, è l’unica di noi quattro che non è nel gruppo con Tory
“preparatevi”
“Eric noi dobbiamo parlare di Hayden”
“non è il momento”
“lo so ma vorrei che mi aiutassi a farle conoscere delle ragazze, è sempre con noi maschi! Ha bisogno di qualche amica del suo stesso sesso. Ma hai ragione non è il momento”
Non capisco l’utilità di questo argomento adesso. Ovvio che deve trovarsi delle amiche ma dirmelo mentre salto da un treno in corsa non è il massimo
Siamo tutti scesi e abbiamo subito individuato il luogo perfetto
Un fischio ci fa capire che possiamo partire.
Siamo divisi in piccoli gruppi ma sembra che gli altri siano parecchio distanti perché non si sente nessun rumore. Poi all’improvviso qualcosa ci cade vicino e inizia a fare luce. Ci hanno visti dannazione! Passiamo 10 minuti in completo casino tra spari e tutto, poi silenzio. Qualcuno di noi è arrivato alla base nemica e ha la bandiera
*-* Frank *-*
Grazie a quegli scemi sono riuscito ad arrivare alla base nemica senza essere visto. Salgo le scale, so che qualcuno mi sa aspettando ma non mi interessa ho studiato un piano perfetto
Arrivo all’ultimo piano dove vedo la bandiera. Sto per avvicinarmi quando un proiettile mi colpisce i braccio sinistro. Qualcuno è nascosto nell’ombra. Gli sparo e sento un tonfo. Colpita/o alla gamba senza mirare ottimo!
Hayden
Finalmente posso vendicarmi di lei. Siamo soli no? E allora divertiamoci
“ma guarda un po’ chi c’è qui! Se ti colpisco qui fa male? E qui? Non dirmi che anche qui soffri? Forza alzati! Ho detto in piedi su!” si sta alzando? Davvero?
“bene bene bene allora se non baglio mi devi il latte versato addosso, il combattimento perso e oh anche per come hai ridotto la mia fidanzata”
“ahahah già me la ricordo per quanto è durato il livido sullo zigomo?”
Un pugno nello stomaco e un calcio sui polpacci. È per terra. La tiro per i capelli e la faccio scontrare contro il muro per poi darle un altro pugno nello stomaco.
Andiamo avanti così per 2/3 minuti. Lei non reagisce. È dolorante sia per quei proiettilini che per le botte che le sto dando. Alla fine cade a terra.
“io prendo la bandiera e me ne vado. Tu vedi di non uscire da qui altrimenti la prossima a finire nel Pozzo sarai tu. Oh ma che sbadato manco ti reggi sulle gambe” e mi chiudo la porta alle spalle
Mentre torniamo a casa iniziano le sue ricerche. Nessuno capisce dove può essere andata. Max alla fine, dopo aver perlustrato tutto il treno si siede e chiede a delle guardie di ripartire domani mattina per cercarla. Patetico. Come capo non vale niente. Mi stupisco quando si avvicina a Eric e Quattro, ma non capisco cosa gli chiede. Il biondino sorride e accetta mentre il rigido sembra negare una ipotetica offerta
*-* Eric *-*
Simon è stato il primo ad accorgersi dell’assenza di Hayden. In realtà il primo a dirlo apertamente, io è da quando ci siamo riuniti per aspettare il treno che la cerco. Il suo migliore amico è teso come una corda di violino, Carl cerca di rassicurarlo e io me ne sto in un angolo a guardarli apparentemente calmo anche se dentro vorrei gridare. Dove si è cacciata quella stupida? Perché non ha preso il treno? Quattro mi si siede vicino per parlare con noi. L’ha cercata per tutto il vagone ma niente. Poi Max si avvicina
“Quattro, Eric devo chiedervi una cosa. Sareste disposti a diventare capi-fazione? non mi aspetto una decisone immediata ma a vorrei il prima possibile”
“mi spiace ma no” Quattro sei un idiota! Solo gli idioti non accettano delle opportunità del genere
“io invece accetto”
“beh è stato veloce. Ci vediamo domani allora. Nel mio ufficio alle 9”
“va bene”
Non ci posso credere io a comando dei prossimi bambocci! Chissà però perché io non sono per niente felice

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Capitolo 10
*** due anni dopo ***


I nuovi sono tutti davanti a me. Nessuno vuole saltare. Perdenti. Poi una rigida si fa avanti. È lei la prima a saltare. Dopo di lei saltano tutti, per ultima una ragazza. Una Erudita che non si capisce se è tesa o se è seria
“tocca a te adesso, se no te ne puoi pure andare”
Mi guarda ma non dice niente. Ha dei grandi occhi nocciola e i capelli mori e ricci, mi ricorda molto Hayden ma lei era liscia e sorridente e Intrepida
Già era, da quando è scomparsa non si è più fatta viva. Abbiamo cercato anche tra gli Esclusi a nessuno l’ha mai vista. Abneganti, Candidi ed Eruditi. Solo chi era alla cerimonia se la ricorda. A Serena non abbiamo detto niente all’inizio ma poi un giorno è venuta a trovare i nonni e loro hanno vuotato il sacco. Ha chiesto il permesso di stare un giorno nella nostra fazione. Max ha acconsentito. È rimasta nell’appartamento dei nonni ha curarli. Sono molto vecchi e malati e sono peggiorati da quando bambolina non c’è più
La ragazza salta. Sento che pronuncia il suo nome a Quattro
“Noelle”
Niente a che vedere quindi. Sono solo uno sciocco a pensare di rivederla. Dividiamo gli iniziati.
Quattro mi affianca “solo io ho notato la somiglianza di Noelle con”
“no l’ho notata pure io ma guardala: avrà anche un aspetto più maturo ma è rigida e silenziosa. Non sorride, non tossisce, sembra un robot”
“hai ragione fa quasi paura”
I mesi passano, il secondo modulo sta per finire, la rigida se la sta cavando molto bene, stessa cosa per Noelle, Al si è buttato dal Pozzo, Quattro sta diventando sempre più misterioso e in giro si dice che cambio ragazza ogni sera. Cosa non vera dal momento che con l’ultima ci sarò stato si e no un mese. La verità è che tutte sono o troppo gelose, o troppo viziate, o troppo pretendenti e nessuno è come lo era lei. Nessuna mi tiene testa per più di 5 minuti e dopo poco mi annoio
“Eric noi andiamo in mensa tu vieni?”
“si vi raggiungo subito” Simon e Carl stanno ancora insieme. Dopo due anni ancora reggono, un po’ li invidio.
“Eric che hai?”
“niente”
“che hai?”
“ho dei sospetti. Ormai è da un po’ che gli iniziati sono qui, si sono ambientati tutti tranne lei. Se ne sta zitta e ferma. È controllata da qualcuno attraverso un cip se no non me la spiego”
“beh nessuno le parla perché lei non risponde”
“si ma guardala. Guardale gli occhi!”
“che intenzioni hai?”
“devo parlare con max di una cosa, se mi cercate sono nella sala delle simulazioni
------------------
“Max ti devo chiedere un favore”
“vedrò come posso aiutarti”
“ho… ho bisogno di vedere il video delle paure di Hayden e di partecipare alle simulazioni”
“e perché?”
“ho dei dubbi sulle paure dei nuovi e visto che Hayden è stata la terza classificata, la posso mettere a confronto più facilmente”
“bene. Te lo concedo, ma oggi è il giorno del test finale ci sarà pure Jeanine, lo sai vero?”
“si si”
Ho visto il video si e no 10 volte e adesso è il turno di Noelle. Qualcosa mi dice che vedrò le stesse paure.
Appunto
Sto per iniettarle il cip quando Jeanine mi ferma
“lascia lei ce lo ha già”
“cosa?”
“si prima l’abbiamo beccata nei corridoi e abbiamo pensato di perdere meno tempo possibile così possiamo andarcene da questa topaia”
Chissà perché ma non mi convince

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Capitolo 11
*** moglie e marito da quando? ***


“davvero non ci vedono? E non ci sentono?” chiede una voce alle mie spalle. Noelle (?)
“oh vedono e sentono tutto. Solo che non elaborano autonomamente quello che succede. Ricevono i comandi dai nostri computer attraverso i trasmettitori che gli abbiamo iniettato” le spiego
Nel giro di poco scopro che i due rigidi sono Divergenti e che nel mio piede c’è una pallottola. La mora a fianco a me non si è mossa neanche di un millimetro
“senti carina ho un piede bloccato mi aiuteresti ad alzarmi?”
Meccanicamente mi aiuta. Sembra che prima non l’avesse nemmeno sfiorata l’idea di aiutarmi.
Ci portano in una casa vuota per  fasciarmi la ferita. Alla fine ci abbandonano li per problemi. Da cosa ho capito Tris sta facendo scoppiare un casino.
“andiamo”
“non ti alzare. Hanno detto che devi rimanere qui e ci rimani”
“faccio quello che voglio okay?!”
la luce è forte ma sopportabile. Tutti si stanno guardando e facendo cadere le armi. Gli Abneganti vivi si abbracciano mentre piangono. I cip hanno smesso di fare effetto
Qualcuno alle mie spalle però sembra non aver ricevuto lo stesso messaggio
“Noelle che stai facendo?” Christina la sta guardando mentre mira l’arma contro la ex-Candida
“eseguo gli ordini”
“lo sapevo che avevi un cip” le tolgo l’arma e guardo il collo. Ha un cip.
Dopo poco sembra perdere conoscenza, cade sulle ginocchia e si tiene la testa. Si scioglie la coda come se fosse la causa del suo dolore. Le vedo cadere una lacrima.
“Noelle?” faccio un cenno a Christina e lei si ferma
“Hayden? Hayden mi senti sono io”
“stammi lontano! Andatevene tutti!”
“Hayden sono io. Sono Eric. guardami”
“Eric? Dove sono” non resisto e l’abbraccio. Lei si nasconde tra le mie braccia e piange. Piange perché è cosciente di quello che ha fatto
“sono un mostro!”
“no che non lo sei. Eri sotto il controllo di Jeanine. Mi dici che fine hai fatto? Sono passati due anni”
“non lo so. Mi ricordo la caccia alla bandiera dove Frank mi ha praticamente lasciata morire e poi ricordo Jeanine che mi rassicurava di riportarmi a casa. Poi buio”
“scusate l’intromissione ma che sta succedendo”
“vedi Christina, lei è Hayden è scomparsa due anni fa ed è stata in incognito una tua nemica ma ora il cip non c’è più e lei è di nuovo normale”
“ecco perché sapeva già tutte le mosse!”
“ti ho fatto del male? Scusa”
“oh no tranquilla mi hai solo fatto passare una notte in infermeria”
“cacchio, mi spiace. Peter? Come sta? E Carl?”
“stanno bene sono rimasti a sorvegliare i movimenti degli Esclusi. Beh ragazzi direi di tornare a casa e aspettare gli ordini di Max”
“voi andate, io devo vedere una cosa” era instabile ma sembrava sapere alla perfezione dove doveva andare. Si avvicina ad uno
*-* Hayden *-*
“mi scusi sa mica dove posso trovare Serena?”
“vuoi farle qualcosa con quell’arma in mano?”
“no no no, ha frainteso. È mia sorella gemella e dal momento che sono due anni che non la vedo e che sono stata controllata da un cip volevo vedere come stava. Anche se in questo momento dovrei solo vergognarmi e nascondermi”
“capisco, beh piacere. Io sono Kahil suo marito”
“cosa?”
“KAHIL! KAHIL STAI BENE?”
“Sere vieni a vedere!”
“Kahil cosa succede? Sei ferito?”
“no meglio ho una sorpresa… ta tan”
“Hayden! Sei proprio tu?”
“già”
Credo che dire che ci siamo abbracciate sia molto restrittivo. Ci siamo saltate al collo inglobando poi anche suo marito
“in questi due anni sono cambiate troppe cose. Tu più bella, sposata ci manca che mi dici che sono zia e svengo”
“beh ecco”
“maschio o femmina e di quanto”
“sono due gemelli Hayden. Un maschietto e una femminuccia”
“miseriaccia”
“tu invece?”
“oh io sono stata sotto il controllo degli Eruditi per due anni, bloccata da un cip”
“quindi niente di che”
“esatto”
“vuoi fermarti per cena?”
“beh volevo andare a salutare tutti gli altri ma… va bene accetto”
La casa è composta dal minimo essenziale. Ci sono mobili pieni di oggetti fatti a mano dai bambini, se non sbaglio sono doni matrimoniali
Abbiamo passato la serata a parlare del più e del meno e il mal di testa alla fine è passato.
“ci vediamo Kahil, ciao Sere”
“a presto sorellina”
Sono ormai sulle rotaie ad aspettare il treno
“ce ne hai messo di tempo”
“Eric? Che ci fai qui? Pensavo fossi già a”
“e invece ti ho aspettato”
“prima di sentire un altro svenimento sei sposato e con figli?”
“ma ci manca”
“meno male”
“perché meno male?”
“eh sapessi”
“mi sei mancata”
“anche tu… anche se per me sono passate poche ore… beh sono ancora confusa di quanto tempo è realmente è passato. Non mi ricordo neanche che aspetto ho”
“ma quanto parli?” ormai siamo sul treno. Siamo rimasti abbracciati tutto il tempo come se avessimo paura di separarci di nuovo.
E poi lui fa una cosa che non mi sarei mai aspettata. Dopo avermi presa al volo mi bacia
Quando entriamo ancora abbracciati il Pozzo è immerso nel silenzio e dalla mensa si sentono solo le posate che toccano i piatti. Quando entriamo tutti ci guardano. Hanno gli occhi spenti e pieni di risentimento. Christina, la ragazza di prima, ha gli occhi gonfi, deve aver pianto. Frank mi guarda sbalordito, non pensava di rivedermi (solo per specificare starà come minimo 4 giorni in infermeria per quello che mi ha fatto). L’unico che si alza è Simon che mi corre contro per poi farmi cadere
“Hayden!”
“Simon!”
“cosa? Come? Perché?”
“ti spiego tutto più tardi ora meglio se mangiate”
“tu no?”
“Sere mi ha invitato a cena, si mangiano alle sei ma dettagli, comunque. News?”
“niente di che. Non è cambiato niente. Solo Eric è capo-fazione, Tris e Quattro hanno appena bloccato una guerra e non sappiamo dove sono”
 “Tris… l’ho già sentito o sbaglio”
“è entrata quest’anno”
Dopo uno shock iniziale tutti quelli con cui avevo almeno scambiato qualche parola mi si sono avventati contro
“cos’è tutto questo casino?”
“Tory è tornata Hayden!”
“te l’avevo detto che i tatuaggi dispari portano fortuna”
“ahahah ciao Tory”

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Capitolo 12
*** okay... ***


Dopo cena nessuno aveva voglia di parlare o altro e se andarono nei ispettivi appartamenti/saloni
“allora raccontaci tutto”
“beh la notte del caccia bandiera Frank mi ha picchiato talmente tanto da farmi perdere i sensi. Quando mi sono svegliata c’era Jeanine e altri eruditi sulla porta che mi hanno aiutato e mi hanno promesso di tornare qui. Poi è un insieme di immagini sfuocate, non ricordo niente, ne gioie ne dolori, fino a quando i cip si è spento. Subito non riconoscevo nessuno e avevo un mal di testa micidiale. Poi ho incontrato Kahil il marito di Serena che mi ha detto che è mamma di due gemelli, un maschio e una femmina che ho poi conosciuto a cena. Indovina come si chiamano?”
“ah oh non lo so. Ma davvero è sposata?”
“già. Beh si chiamano Simon e”
“Hayden”
“no la femmina si chiama Sofia”
“ops”
“voi invece”
“io e Simon stiamo insieme, non è cambiato nulla. Scusatemi ma sono distrutto, vado a dormire”
“anche io. Notte”
“notte ragazzi”
“bene ora che si fa?”
“non lo so, a dire il vero io on ho neanche un posto in cui dormire… in verità non ho niente”
“ho capito. Dai seguimi”
“dove stiamo… oh”
“ecco una mia felpa che mi sta piccola, ma direi che a te va benissimo”
“è un vestito”
“ahahah già. Poi il bagno è di la. Fatti una doccia è meglio”
“mi stai dicendo che puzzo”
“non mi oserei mai bambolina”
“non sei cambiato proprio per niente sai?”
“nemmeno tu a quanto vedo”

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Capitolo 13
*** dopo ***


La fazione è riuscita a risollevarsi. Sembra essere tornato tutto alla normalità.
Eric, anche se difficile da penare, si è fatto perdonare da tutta la fazione e resta uno dei capi più influenti
Simon e Carl, non sto neanche a dirvelo, lo potrete benissimo immaginare
Serena ha avuto un’altra marmocchia Hayden Noelle davvero carina
Max è ancora vivo anche se ormai gli anni si sentono anche per lui
Frank è stato sbattuto fuori e la sua ‘fidanzata’ alla notizia lo ha mollato definendolo un debole
Quattro è tornato insieme a Tris e da cosa ho capito non stanno insieme, sono una coppia perfetta
Io ho esaudito il desiderio di Simon, ho tante amiche femmine. Attualmente sono ancora nell’appartamento di Eric. Lui non mi caccia e io non me ne vado.
Il nostro rapporto è… particolare. Lavoriamo spalla a spalla (sono stata nominata sua segretaria/ capo fazione/ambasciatrice verso gli Abneganti… si hanno deciso che ci volevano dei mediatori tra le fazioni che non fossero solo i rappresentanti, per garantire meglio la pace). In presenza di altri siamo distaccati quando invece non c’è nessuno siamo… una coppia, una normale coppia di 32 anni (per gli standard di normalità di questo posto ovvio).
Christina si è ripresa dalla morte di Will e adesso sembra frequentare uno di cui non mi ricordo assolutamente il nome. Simpatico certo ma non mi oso a chiederglielo
“Simon sei in mensa?” a quanto pare no
“scusa hai visto Simon?”
“credo che sia nel suo appartamento”
“grazie”
“Simon… Simon devo dirti una cosa importante”
“entra”
“ti ho per caso disturbato? Scusa è che l’ho saputo adesso e ho bisogno di aiuto”
“è grave”
“forse è meglio se ti siedi”
“caspita”
“ecco io… io…Stai per diventare zio”
“io cosa? No ho capito male per forza!”
“no hai capito benissimo sono incinta”
“Eric lo sa?”
“no sono venuta da te per un consiglio”
“vuoi un bicchiere d’acqua? Io ho una sete”
“secondo te cosa devo fare?”
“devi dirglielo come minimo e poi vedi la sua reazione. Se è positiva addio problemi, se invece è negativa… ci penseremo. Ora vai da lui. Se non mi sbaglio è in palestra ad allenarsi con Carl”
“grazie, a dopo”
----------------
“scusatemi. Eric posso parlarti un attimo”
“dimmi”
“in privato”
“è una cosa seria?”
“meglio se ti siedi”
“merda” ma tra tutti vogliono farmi ansiare più del dovuto?
“ecco… sonoincintaestaiperdiventarepapà”
“cosa?”
“sonoincintaestaiperdiventarepapà
“non ti capisco se parli così veloce”
“okay… sono incinta… stai per diventare papà”
“COSA????”
“già…”
“non so che dire… voglio dire… cioè si…no…è fantastico”
“COSA???”
“perché ti stupisci così tanto?”
“non mi aspettavo questa risposta”
“tu vuoi…”
“no no lo voglio tenere ma non mi aspettavo una risposta del genere tutto qua”
“no davvero è stupendo ora però devo andare a picchiare un sacco da boxe perché se no svengo”
Alla fine è nato. Il nostro Lucas è una forza della natura. Ha conquistato tutte le bambine della fazione. Ha i capelli scuri come me ma per il resto è tutto il papà. Anche gli occhi, sono di quell’azzurro ghiaccio che non passa inosservato.
Un anno dopo è arrivata Serena. Lei al contrario ha i capelli biondi come Eric e tutto il resto è uguale a me. Forse non del tutto a me quanto da mia sorella. È bellissima e anche lei si sa far rispettare.

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Capitolo 14
*** the end ***


“mamma ma tu non hai mai dubitato della tua scelta?”
“oh si tantissime volte ma sai Lucas, quando non riuscivo mi ripetevo: non è possibile Eric mi batta, non lo accetto. E da qui prendevo l forza di dare il massimo. Domani io ti voglio sicuro, non pensare a noi pensa a ciò che ti rende felice. È la scelta migliore”
“quindi tu sei un Intrepida solo perché ti sentivi in difetto verso la mia bravura?”
“caro ti devo ricordare chi è arrivata prima alla fine del primo modulo?”
“e io chi è arrivato secondo alla fine di tutti?”
“hai detto bene secondo. Dai ora a dormire, domani sarà una giornata stancante. Notte Lucas, notte Serena”
“notte mamma! Ciao papà!”
“notte”
“secondo te cosa sceglieranno?”
“io scommetto che rimarranno, hanno tanto qui”
“ma dai non possiamo neanche scommettere se pensiamo la stessa cosa”
“ti amo”
“anch’io”

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